viaggio di studio nelle aree agricole montane della norvegia
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viaggio di studio nelle aree agricole montane della norvegia
VIAGGIO DI STUDIO Organizzato dal comitato promotore del progetto Euromontains. net VIAGGIO DI STUDIO NELLE AREE AGRICOLE MONTANE DELLA NORVEGIA Nell’ambito del programma di iniziativa comunitaria INTERREG III C il comitato di gestione del progetto Euromontains. net – IL RUOLO DELLE AUTORITÀ LOCALI NELLO SVILUPPO E PROMOZIONE DELLE RISORSE E DELLA QUALITÀ DEI PRODOTTI DI MONTAGNA – ha organizzato un TERRA TRENTINA viaggio di studio nei territori della Norvegia centro – meridionale al quale hanno partecipato delegazioni di diverse Regioni montane della UE. Il progetto Euromontains. net, approvato con deliberazione della Giunta Provinciale n. 1253 di data 4 giugno 2004, ha come obbiettivo la creazione di una rete permanente tra le varie Autorità pubbliche coinvolte al fine di individuare e scambiare proposte per il miglioramento della vita nelle aree di montagna attraverso una gestione mirata dei servizi, la valorizzazione delle risorse e dei prodotti di qualità, con particolare riguardo al settore agroalimentare e dell’artigianato. 10 Notizie introduttive La Norvegia occupa la parte più occidentale della penisola scandinava, confina ad ovest lungo tutta la sua lunghezza con il mare del Nord, traendone importanti benefici climatici, economici (petrolio, pesca, turismo) che unitamente al legname ed alle straordinarie bellezze pae- Va sottolineata la particolare attenzione prestata dai gestori delle aziende agricole visitate non solo nell’offerta di prodotti tipici, ma anche nella valorizzazione delle più piccole opportunità storico-culturali presenti nei singoli territori. Un esempio da imitare Gianpaolo Maini, Giuseppe Visintainer Servizio Vigilanza e Promozione dell’Attività Agricola saggistico-ambientali fanno di questa nazione una delle più ricche ed integre del panorama europeo. Si estende su una superficie peninsulare di 385.000 kmq ai quali va aggiunta la superficie delle numerose isole che assomma a 61.000 km/q. La popolazione residente, di 4.630.000 abitanti, è concentrata per lo più nelle 4 città più rappresentative (Oslo, Bergen, Stavanger, Trondheim) e in parte insediata in piccoli centri, nelle numerose fattorie poste in verdi radure che punteggiano i declivi delle aree più vocate oppure nei vasti territori meno ospitali del nord. Azienda frutticola - agrituristica Gamlef Josen di Urnes, Municipalità di Luster L’azienda è situata in un centro abitato di 80 persone sulla sponda dell’Auralansfjord, una diramazione del Sognefjord che con i suoi 250 km è il fiordo più lungo della Norvegia. Il paesino di Urnes è raggiungibile con un traghetto in dieci minuti circa, attraversando uno stretto braccio di mare: il servizio di navigazione offre frequenti attraversate nell’arco della giornata solamente nei tre mesi estivi. Nel resto dell’anno il traghetto effettua solo due corse, alla mattina ed alla sera, per il servizio scolastico. Urnes è raggiungibile anche percorrendo una tortuosa stradina che fian- cheggia la scoscesa sponda del fiordo. La sede dell’azienda, che funge anche da centro per l’ospitalità, si trova a pochi metri dalla chiesetta in legno più antica della Norvegia (XII secolo) dichiarata dall’UNESCO patrimonio storicoartistico dell’umanità. La chiesa nei tre mesi estivi è meta di richiamo per numerosi turisti, sia norvegesi che dal resto d’Europa, ed in questo periodo l’azienda offre un servizio completo, ristorazione ed alloggio, per un massimo di 35 persone. Colpisce favorevolmente la cordialità dei titolari e la loro capacità di intrattenere gli ospiti, con una perfetta padronanza della lingua inglese, nella descrizione delle attività produttive aziendali e nella presentazione dei piatti proposti. L’azienda agricola della famiglia Gamlef è composta da circa 18 ha di lampone unifero, 2 ha di mirtilli e da 4 ha di mele, varietà Gravenstein, James Grive, Summared, Akero e Aroma, tutte varietà a ciclo breve per comprensibili esigenze climatico-ambientali. Sebbene i frutteti lambiscano le acque del fiordo, alla data del 12 maggio il ciliegio era in piena fioritura ed il melo nella fase fenologica di mazzetti affioranti. Tale situazione va in- terpretata tenendo conto del progressivo aumento giornaliero delle ore di luce (alle ore 22 è ancora giorno) tipico di questa stagione nel Nord Europa, con il vantaggio per la vegetazione di accelerare lo sviluppo nella stagione estiva sfruttando il maggior fotoperiodo. In azienda si allevano anche cervi da carne (circa 30 capi) lasciati liberi in un ampio recinto. Questo particolare tipo di allevamento è anche motivo di attrazione per i turisti, che possono avvicinarsi e quasi toccare le bestie quando i gestori portano il fieno ed il mangime per l’alimentazione. La carne di cervo servita con ortaggi, marmellata e succhi di mela e lampone di origine aziendale rappresenta il piatto principale del servizio ristoro. Le mele sono destinate totalmente alla trasformazione in succo, dato che la produzione non ha un prezzo remunerativo per il consumo fresco. I lamponi in gran parte sono inviati alla vendita per il consumo fresco e solo una parte viene trasformata in succo. I succhi sono serviti quali bevande per accompagnare il menù proposto presso il ristoro aziendale, oppure venduti direttamente ai clienti che visitano l’azienda. TERRA TRENTINA Come anticipato lo scopo del viaggio di studio effettuato attraverso i territori agricoli montani della Norvegia, che ha visto la partecipazione di operatori pubblici provenienti da diverse aree agricole montane della Comunità, è stato quello di mettere a fuoco le problematiche comuni e condividere le soluzioni da intraprendere per lo sviluppo integrato dell’agricoltura, dei prodotti di montagna e del territorio più in generale. Durante la visita si è avuta l’opportunità di esaminare diverse realtà, tra cui varie aziende agricole, rappresentanti il modello produttivo e di sviluppo delle zone montane della Norvegia, con aspetti e problematiche simili a quelle che si possono riscontrare nelle zone di provenienza dei partecipanti al progetto Euromountains. In particolare nell’articolo si riportano le caratteristiche delle aziende agricole visitate e le impressioni raccolte nell’arco di questa breve, ma significativa esperienza. 11 TERRA TRENTINA VIAGGIO DI STUDIO 12 Azienda zootecnica con agriturismo Storhaugen, Municipalità di Galdesand. L’azienda si trova a 700 m slm in vicinanza di una frequentata zona per lo sci estivo, in una posizione particolarmente fortunata considerata la forte presenza di turisti per un periodo di circa sei mesi all’anno. Questa favorevole posizione ha agevolato negli anni l’espansione della parte turistico-ricettiva dell’azienda, ponendo in secondo piano la parte zootecnica, alla quale però il proprietario riconosce oltre che la funzione strettamente economica, anche il fondamentale ruolo di mantenimento degli ampi spazi prativi che circondano gli edifici. L’azienda si compone di 8 ha a prato, 2 ha di bosco, mentre l’allevamento è costituito da 80 capre con una produzione annua di circa 400 qli di latte. Il latte è conferito ad una cooperativa per la trasformazione con una remunerazione di circa 1 `/litro; le capre in estate vengono alpeggiate negli altipiani sovrastanti. L’azienda è sprovvista di un caseificio proprio, sia per motivi di costo sia perchè il titolare non è totalmente convinto sulla possibilità della valorizzazione del proprio prodotto in azienda. Gli appartamenti per gli ospiti si trovano in due tipiche costruzioni norvegesi, fatte con travi ad incastro e tetto ricoperto di zolle con funzione di isolante termico, con due appartamenti ciascuna. Nell’abitazione del proprietario è stata predisposta una grande sala da pranzo utilizzata anche per matrimoni e ricorrenze. In programma vi è anche la ristrutturazione di un’altra costruzione in travi di legno per ricavarvi altri due grandi appartamenti. In azienda lavorano tre membri della famiglia più una persona nel periodo estivo necessaria per il servizio agli ospiti. Azienda biologica ad indirizzo zootecnico-agrituristico Valbjor, Municipalità di Vaga L’azienda si trova a 700 m slm su pendii molto soleggiati, degradanti sul grande lago Vagavatnet. A metà maggio a questa quota i prati nella zona iniziano a verdeggiare ma, nonostane questo ritardo, durante la stagione estiva il titolare riesce ad effettuare due sfalci. L’azienda si è insediata in questi luoghi fin dal lontano 1100 ed è costituita da un gruppo di 14 edifici tipici, in tronchi incastrati, di varie dimensioni e con varie funzioni, che testimoniano l’antica tradizione contadina dell’insediamento. L’azienda dispone di una superficie di circa 20 ha, la gran parte dei quali destinata allo sfalcio, mentre una parte è riservata alla rotazione colturale di orzo, patate e prato in successione. L’allevamento è costituito da 180 capre da latte di razza norvegese, che hanno una produzione media di 3 litri/giorno, e da 30 pecore di razza “Norwegian short tailed sheep” per la produzione di lana e carne. Il latte di capra viene conferito in un’importante industria casearia che ha centri produttivi sparsi in tutta la Norvegia e che liquida un prezzo medio di Incontro con un allevatore di renne L’allevamento delle renne risale nella tradizione norvegese fin al 1780, ma è dal 1945 in poi che sono nate nella regione dell’Oppland quattro Company di allevatori professionali. L’allevamento delle renne per il nostro preparato interlocutore rappresenta il completamento dell’attività zootecnica, in quanto titolare di una stalla con vacche da latte. Assieme ad altri 6 allevatori della zona è proprietario di una mandria di circa 3000 renne, allevate allo stato semibrado. L’allevamento viene praticato prendendo in affitto circa 200.000 ha di terreni privati ubicati prevalentemente su altipiani al di sopra dei 1000 m slm, seguendo la mandria di renne con l’ausilio di cani e motoslitte nel corso della lunga stagione invernale. Pur essendo gli alpeggi a quote relativamente basse la neve è presente per 8-9 mesi all’anno, ma nonostante ciò una mandria ben gestita su una superficie sufficientemente ampia riesce ad alimentarsi nell’arco dell’anno sfruttando la pur limitata vegetazione spontanea. Per questo motivo la carne proveniente dagli allevamenti di quella zona, ottenuta con l’alimentazione al 100% naturale senza il ricorso ad alimenti integrativi, è particolarmente rinomata e ricercata. La società di allevatori produce annalmente circa 55.000 kg di carne di renna (resa media a capo 25.2 kg) con un remunerazione media pari a circa 7.7 `/kg. Tale prezzo è ritenuto soddisfacente per questo tipo di allevamento, in quanto i costi di produzione sono abbastanza contenuti: non ci sono spese per l’alimentazione e la manodopera richiesta si limita a guidare settimanalmente gli spostamenti della mandria. Per la macellazione degli animali viene utilizzato un moderno macello mobile autorizzato del costo di 500.000 Euro, con una capacità lavorativa oraria di 65 renne/ora, dotato anche di un congelatore per l’immediata refrigerazione della carne. La scelta della stazione di macellazione mobile è stata vincente per salvaguardare la qualità delle carni, in quanto si evita alle renne lo stress da trasporto che incide negativamente sulle caratteristiche finali del prodotto. Il consumo di carne di renna in Norvegia è di 0.3 kg/ pro capite, e quindi una buona parte della carne deve essere importata dalle regioni produttrici della Svezia e della Russia. TERRA TRENTINA 0.8-0.9 `/litro per il latte di capra. Essendo il prodotto certificato biologico al produttore è riconosciuta una maggiorazione sul prezzo di circa 0.04 `/litro. La certificazione del metodo di produzione biologico in Norvegia (che non fa parte della UE) avviene sulla base di una normativa simile al Reg. (CEE) 2092/91 e le aziende beneficiano di incentivi con importi simili a quanto previsto per aziende della Unione Europea. L’azienda offre anche possibilità di alloggio nelle case tipiche di cui dispone ed esercita anche il servizio di ristorazione in un locale di recente ristrutturazione, molto accogliente. Il menù proposto è composto in gran parte da prodotti di origine aziendale (carni, formaggi e verdure) ai quali il titolare riserva una dettagliata presentazione. Anche in questo caso l’azienda non trasforma direttamente i prodotti in strutture proprie, sia per problemi di ordine economico e normativo, sia perchè nel tempo si è persa la tradizione della trasformazione aziendale a scapito della vera tipicità del prodotto. In un caratteristico piccolo edificio è stato ricavato inoltre un punto vendita di prodotti aziendali e locali, in cui gli ospiti possono trovare vari articoli che vanno dalle tisane, agli oggetti in lana, ai souvenir in legno intagliato. Il proprietario ha allestito anche una raccolta di arnesi agricoli ed un piccolo percorso didattico su piante officinali ed aromatiche nell’ottica di arrichire le proposte a carattere rurale, aspetto molto apprezzato dagli ospiti. 13 TERRA TRENTINA VIAGGIO DI STUDIO 14 Dal 1985 al 2005 la carne di renna è sempre stata commercializzata tramite una grossa catena distributiva nazionale (GILDE), senza alcuna possibilità di valorizzazione del prodotto locale. Per distinguere la propria produzione da quella di importazione ritenuta di minore qualità, in quanto proveniente da allevamenti più intensivi che utilizzano integrazioni alimentari, è stato messo a punto nel 2005 il marchio della carne di renna norvegese della regione di Valdres. Questo marchio territoriale gode di un certo prestigio, in quanto abbina alla produzione agricola anche le peculiarità ambientali e territoriali della regione turistica di Valdres. Delle renne vengono valorizzate anche le pelli che, debitamente lavorate, si trovano in commercio al prezzo medio di 100 Euro cadauna. Interessante sembra essere lo sviluppo verso la produzione di latte di renna, intrapresa tramite un progetto pilota, unico al mondo, partito nel 2001 in accordo con alcune case farmaceutiche e ditte produttrici di cosmetici. A questo progetto sono destinati circa 40 animali con una produzione annua che si aggira sui 1000 litri (0.7 litri/capo al giorno): dal latte si realizza l’impensabile prezzo di 130 ` al litro. Il latte di renna si caratterizza per l’elevato contenuto di antiossidanti e per il suo tenore in proteine pari al 37 % che lo rende molto ricercato nel campo delle produzioni farmaceutiche e dei cosmetici. Un altro progetto innovativo intrapreso dalla società prevede la possibilità di controllare gli spostamenti della mandria applicando agli animali dei microchip, che inviano il segnale ad un satellite appositamente immesso in orbita. Il satellite verrà lanciato nel maggio 2006 e darà la possibilità di seguire gli animali direttamente sul web con un’apposita password. Azienda agricola ad indirizzo itticolo Noraker, Municipalità di Aurdal Quest’azienda è tra le più rinomate per la produzione del “Rakfisk” (pesce fermentato in salamoia), specialità nordica a base di trota salmonata pulita e posta a fermentare, per un periodo variabile da 6 mesi ad un anno, in appositi barili chiusi e pressati con aggiunta di soluzione salina al 5 %. Il pesce, dopo la fase di fermentazione, viene posto in commercio confezionato sotto vuoto, intero o a filetti, ad un prezzo variabile da 20 a 40 Euro/kg. Questa specialità viene tradizionalmente consumata nei periodi natalizi. Per la promozione del Rakfisk si organizzano diverse manifestazioni con concorsi per la premiazione del miglior prodotto della zona. Il prodotto va consumato crudo, si presenta di colore rosso intenso simile al salmone, di scarsa consistenza, con sapore molto accentuato ed indicato per antipasti, accompagnato a gallette, patate lessate e tanta birra. L’azienda, una delle 7 operanti in zona, ha iniziato la produzione nel 1969 con 30 kg di rakfisk, mentre oggi ne commercializza circa 30.000 kg all’anno. Per la produzione di Rakfisk si allevano, in apposite vasche presenti in azienda, trote dal peso di 100 grammi fino al raggiungimento di un peso superiore a 0.5 kg. Successivamente il pesce viene pulito e posto in fermentazione negli appositi contenitori aggiungendovi sale e batteri selezionati. Nel laboratorio aziendale, debitamente autorizzato, vengono rispettate rigorosamente le norme igienico sanitarie previste, in quanto un possibile inquinamento batterico potrebbe dare origine a fermentazioni anomale con conseguente perdita di prodotto o rischi per il cosumatore. Attualmente i contenitori per la fermentazione del rakfisk sono in plastica per ragioni di pulizia, ma si pensa di ritornare ai classici barili in legno per un prodotto dal gusto più corrispondente alla tradizione. Considerazioni finali Le aziende agricole visitate si trovano in territori montani della Norvegia a distanze abbastanza rilevanti dai grandi centri urbani (Oslo o Bergen sono a circa 200-300 km). Le problematiche che si sono riscontrate in queste zone sono abbastanza riconducibili a quelle che si possono riscontrare in altri territori dell’UE, ivi compresa la provincia di Trento. Vi è quindi da parte delle Autorità locali la necessità di affrontare il problema della valorizzazione della montagna, impedendone lo spopolamento e frenando la tendenza delle giovani generazioni di trasferirsi nei centri urbani di fondovalle. Occor- Per dare maggiore sviluppo ai territori montani della Norvegia le linee guida individuate sono necessariamente le stesse adottate anche in altri territori europei, in quanto problematiche comuni, di norma, si possono affrontare mettendo in atto le medesime azioni: riconoscimento del ruolo multifunzionale svolto dall’attività agricola di montagna i cui benefici, a vantaggio della collettività, non sono debitamente considerati; ricerca di un maggiore connubio tra attività agricole, turistiche e artigianali, non sempre di facile attuazione; sviluppo delle opportunità offerte dall’unicità degli ambienti ancora incontaminati in cui sono ubicate le aziende agricole; valorizzazione di prodotti di qualità appartenenti alla tradizione rurale e con forte legame alla zona di produzione tramite l’adozione di marchi territoriali (vedi carne di renna di Valdres); valorizzazione delle risorse territoriali, storiche e culturali presenti per rendere maggiormente appetibile un territorio, senza trascurare le diverse opportunità, anche quelle spesso a torto ritenute meno interessanti; valutazione più attenta delle opportunità commerciali date dalle nuove tecnologie (prenotazioni e vendite via internet); conoscenza delle lingue straniere per allargare il bacino d’utenza della potenziale clientela. A nostro avviso comunque non è da trascurare l’educazione del consumatore a conoscere ed apprezzare la tipicità e la qualità dei prodotti, evitando la standardizzazione delle produzioni che rendono anonima l’offerta, come è capitato in alcune occasioni durante il soggiorno in quei territori. Bisogna puntare con decisione alla salvaguardia dei prodotti di origine aziendale promuovendo e sostenendo la trasformazione in loco, contrastando la tendenza al conferimento delle materie prime alle grosse imprese agroindustriali che perseguono politiche spesso diametralmente opposte. L’offerta di prodotti aziendali, freschi e trasformati, diventa una sorta di imperativo per le aziende che puntano con decisione all’esercizio dell’ospitalità come integrazione all’attività propriamente agricola. Ciò che comunque della Norvegia colpisce di più l’occasionale visitatore è la grande capacità nel promuovere la migliore risorsa di questa Nazione che è l’ambiente naturale. Va sottolineata inoltre la particolare attenzione prestata nella valorizzazione anche delle più piccole opportunità storico-culturali presenti nei singoli territori, aspetti che sono di supporto e si fondono con l’attività di accoglienza esercitata dalle aziende agricole. Sotto questo profilo è necessario rivedere i nostri parametri di valutazione ed imparare ad apprezzare e far conoscere le ricchezze storico-paeseggistiche che impreziosiscono le nostre vallate, di cui spesso non siappiamo ancora cogliere appieno le potenzialità. La Norvegia è uno Stato molto ben organizzato dal punto di vista dei servizi, con pochi problemi di disoccupazione, con una popolazione che ha a disposizione un ampio territorio ricco di risorse naturali, dagli ampi spazi incontaminati, decisamente invitante per chi apprezza la natura e la possibilità di viverla a 360 gradi. TERRA TRENTINA re affrontare con iniziative e strumenti adeguati la difficoltà di praticare l’agricoltura in zone montane, spesso in condizioni ambientali ancora più difficili di quelle alpine, favorendo la nascita di imprese aziendali multisettoriali che creino nuove, realistiche opportunità di permanenza nei territori periferici. 15