TITOLO La forza della volontà (Stand and deliver) REGIA Ramon

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TITOLO La forza della volontà (Stand and deliver) REGIA Ramon
TITOLO
REGIA
INTERPRETI
La forza della volontà (Stand and deliver)
Ramon Menendez
Edward James Olmos – Lou Diamond Phillis – Andy
Garcia
GENERE
Drammatico
DURATA
92 min.
PRODUZIONE
USA 1988.
Colore
E. J. Olmos candidato all’Oscar
Lasciato deliberatamente il suo lavoro di dirigente esperto in computer, Jaime
Escalante, di origine messicana, ma naturalizzato americano, si trasferisce a Los
Angeles nella mediocre Garfield High School frequentata da ragazzi
latinoamericani che vivono al limite della miseria e del degrado morale, per
tentarne il recupero culturale e umano. La scuola dove Escalante dovrebbe
svolgere un corso di informatica è dotata di un solo computer, dispone di un
organico di insegnanti sprovveduti, è diretta da un preside onesto ma senza nerbo,
coadiuvato da una dispotica segretaria tuttofare. Ad Escalante viene assegnato
l’insegnamento della matematica in una classe scombinata e pittoresca,
capeggiata dall’irriducibile Angel: subito si adegua in apparenza al linguaggio, ai
modi e ai gusti del suo variegato uditorio, partendo dal punto in cui si trovano i
riluttanti allievi e assumendone i toni sboccati e strafottenti, per proporre loro i
primi elementi di algebra e di analisi matematica in forma di gioco. Riesce così a
conquistarsi la simpatia e la fiducia dei ragazzi al punto da poter chiedere loro
autentici tour de force al fine di portare a termine il programma e presentarli
preparati agli esami. In questa attività Escalante impegna senza risparmio le sue
energie nella disperata impresa fino al limite dell’infarto. La prova d’esame ha un
esito talmente incredibile da sembrare abilmente manipolata. Gli esami vengono
perciò sbrigativamente annullati, con somma amarezza e delusione di professori,
alunni e famiglie. In seguito a una violenta protesta di Escalante presso le autorità
competenti, da cui esige minacciosamente le prove del presunto falso, gli esami
vengono ripetuti con una riuscita brillantissima che fa salire le quotazioni della
Garfield High School.
Il film narra la storia, realmente accaduta, di Jaime
Escalante, già specialista di computer, già dirigente
d’azienda apprezzato, che decide di darsi
all’insegnamento della matematica alla Garfield High
School di Los Angeles, frequentata da ragazzi di vita e
di droga, di violenza subita e di violenza
continuamente praticata. Escalante decide di non farsi
scoraggiare dalla situazione così difficile che ha di
fronte.
Egli crede, fermamente, che la matematica, con le sue qualità di sfida e di gioco, potrà tentare,
smuovere, insomma salvare i suoi allievi. E nel contempo fa tutti gli sforzi possibili perché i
suoi ragazzi riacquistino fiducia in se stessi, nelle proprie possibilità; quella fiducia che hanno
smarrito, come molti altri giovani appartenenti alle minoranze latinoamericane. Escalante sfida
le loro ambizioni e riesce a convincere l’intera classe a studiare con i tempi rigidi e ritmi serrati
estremamente faticosi, anche durante il periodo delle vacanze estive, al fine di passare il
difficilissimo esame finale di analisi matematica, uno scoglio che solo il 2% degli studenti
americani riesce a superare. Il miracolo avviene. Ma proprio allora iniziano i veri problemi: la
Commissione esaminatrice decide infatti di invalidare gli esami, dato che è stata riscontrata
un’identità sospetta fra le risposte dei ragazzi della Garfield. A Escalante e ai suoi studenti non
rimane che lottare per far trionfare la verità.
“L’idea di essere davvero innocenti, e doverlo dimostrare, faceva pensare
ad un’interessante trama per un film. Esisteva una grandissima probabilità
che le votazioni riportate dagli studenti non sarebbero mai state messe in
discussione se essi non fossero provenuti dalla Garfield, e non avessero
avuto, per di più, cognomi prevalentemente spagnoli. In altri termini c’era
una notevole possibilità che si trattasse di razzismo istituzionale. Escalante
non era particolarmente entusiasta di un film sulla sua vita e sul suo
impegno nell’insegnare a quei ragazzi. Ciò che lo convinse fu che se anche
un solo ragazzo in tutto il paese si poteva recuperare attraverso quello che
avremmo mostrato sullo schermo, stavamo allora lavorando per il
medesimo scopo”. (da un’intervista a Ramon Menendez e Tom Musca).