Ringrazia eroe cubano la solidarietà del popolo spagnolo alla

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Ringrazia eroe cubano la solidarietà del popolo spagnolo alla
RADIO HABANA CUBA
Artículo Editado por Enrica Antonella Matricoti
21/01/2016 11:54:27
Ringrazia eroe cubano la solidarietà del popolo spagnolo alla
causa dei Cinque
Madrid, 21 gennaio (RHC) – Il combattente antiterrorista cubano Gerardo Hernández ha
assicurato che senza la solidarietà mondiale, inclusa quella del popolo spagnolo, oggi sarebbe
impossibile la libertà sua e quella dei quattro compatrioti ingiustamente incarcerati negli Stati
Uniti.
Voi non solo ci avete tirati fuori dalla prigione, ma ci avete aiutato a resistere durante tutti
questi anni di reclusione, ha sottolineato Hernández in un toccante incontro con rappresentanti
di numerose organizzazioni solidarie e con residenti cubani in Spagna, riporta Prensa Latina.
Abbiamo amici di lunga data che non abbiamo mai visto perché conosciuti attraverso le lettere
che ci inviavano in carcere in appoggio alla nostra causa, ha riferito lo stesso Eroe della
Repubblica di Cuba.
Ha ringraziato anche per il sostegno ai familiari dei Cinque, così come sono ormai conosciuti lui,
Ramón Labañino, René González, Antonio Guerrero, e Fernando González nella campagna
mondiale per la loro scarcerazione.
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Ha affermato che i familiari sono stati i loro principali avvocati ed hanno permesso che questo
caso fosse realmente capito, soprattutto nei primi anni quando il processo era poco conosciuto
e si è cercato di montare uno show di propaganda contro la Rivoluzione cubana.
Questo era il sogno dei nemici del nostro paese e non lo hanno potuto realizzare per la nostra
resistenza ispirata da voi, ha sottolineato Hernández durante una partecipata serata nella sede
dell'ambasciata de L'Avana a Madrid.
Voi tutti non avete avuto paura a unire il vostro nome a quello di cinque spie cubane, ha
ribadito l'antiterrorista, alludendo all'accusa presentata dal governo statunitense contro di loro.
Per i fedeli, vengano tardi o presto, Cuba conserva tutto il suo amore. Per gli incapaci di amarla
e servirla, basta l'oblio, ha sottolineato Hernández parafrasando un pensiero del padre
dell'indipendenza José Martí, che teneva su una parete della sua cella.
I Cinque furono arrestati a Miami nel 1998 dove si trovavano per monitorare le attività di gruppi
estremisti con alle spalle una lunga storia di aggressioni contro la maggiore delle Antille.
Tre anni dopo hanno ricevuto una dura condanna in un falso processo pieno di irregolarità,
hanno riconosciuto prestigiosi giuristi internazionali.
Fernando e René hanno lasciato il carcere dopo aver scontato la loro pena, mentre Labañino,
Guerrero e Hernández sono rientrati a L'Avana nel dicembre del 2014 grazie ad un accordo tra
le autorità cubane e quelle statunitensi.
Dinanzi ad una domanda di Prensa Latina, Hernández, che fu condannato a due ergastoli più 15
anni, ha confessato che il viaggio a questo paese europeo ha avuto anche un valore più
personale con la visita alle isole Canarie, luogo dove è nata ed ha vissuto per 15 anni sua
madre, Carmen Nordelo Tejera, prima di emigrare nella nazione caraibica.
Quanto al suo futuro più vicino ha dichiarato che non ha preferenze specifiche ed è in attesa
del prossimo ordine.
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La mia specialità sono le relazioni internazionali, ma la mia unica aspirazione è servire il popolo
di Cuba dove sia necessario, ha affermato.
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