Libero di leggere 2
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Libero di leggere 2
Libero di leggere giovedì 5 gennaio 2006 Speciale Magie di carta a cura di Orazio Dotta laRegioneTicino A partire dalla mezzanotte di questa sera ‘Harry Potter e il Principe Mezzosangue’, edizione in italiano dell’ultimo libro della saga concepita e scritta da J. K. Rowling, verrà messo in vendita 2 nelle nostre librerie, che per l’occasione si sono attrezzate a dovere. Nell’attesa l’editore britannico David Robinson spiega le ragioni di un successo letterario senza precedenti Effetto Rowling Ridestata la passione per la lettura (foto Keystone) di David Robinson * «Se misuri tutto in termini di moneta, non ci sono dubbi su quale sia il prodotto culturale di maggior pregio della storia». Non è Shakespeare, non è Mozart; neppure Star Wars o The Matrix oppure James Bond o altri film di grande notorietà. È invece la storia di un giovane mago le cui prime avventure sono state pubblicate otto anni or sono in un libro i cui costi d’acquisto per la pubblicazione si aggiravano intorno alle 2 mila sterline. Inizia in quel momento l’ascesa di J.K. Rowling. E lei, ragazzamadre che vive in un piccolo appartamento nella parte povera di Edimburgo, in poco tempo diventa una delle donne più ricche nel Regno Unito, Regina a parte. Ogni anno, le vendite dei suoi libri fanno crescere il suo capitale di milioni di sterline, ma la cifra è sicuramente inferiore a quella che le deriva dalle concessioni per l’utilizzo dei suoi personaggi (dai vestiti ai prodotti di cucina). L’anno scorso la vendita dei prodotti Harry Potter in franchising ha generato un introito stimato in 1,4 miliardi di sterline. Il denaro è però solo il criterio di valutazione materiale dell’impatto culturale mondiale del fenomeno Harry Potter. Il suo significato più profondo è difficile da quantificare anche perché allo stato attuale non è ancora stato analizzato in modo sistematico. Prendi, per esempio, il ruolo di J.K. Rowling nella diffusione della lingua inglese. Non ho ancora letto di commentatori culturali che si siano chinati su questo aspetto, anche se non ci sono dubbi in merito. Se Bill Gates ha fatto più di qualunque altro uomo per diffondere la conoscenza della lingua inglese, sicuramente J.K. Rowling ha operato in questo senso più di qualsiasi altra donna. Aneddoti ce ne sono in abbondanza. Per esempio in Norvegia, dove nelle scuole si comincia a insegnare l’inglese solo a 11 anni, è normale vedere ragazzi di ottonove anni che, impazienti di attendere la nuova versione di Harry Potter tradotta, si armano di un dizionario e affrontano la lettura del libro in lingua originale. Forse questo – io non lo so – capita pure in Ticino. Certamente in Germania e in altre nazioni europee, la versione inglese di Harry Potter è stata in testa alle classifiche dei libri più venduti per mesi. Una cosa che, per quanto mi consta, non si è mai verificata per un libro di lingua straniera nel Regno Unito. Un aspetto del fenomeno Harry Potter che è stato analizzato è il suo impatto a livello di marketing. Sarebbe curioso se si trascurasse questo aspetto; in fondo, solo nel giorno del lancio in Gran Bretagna l’anno scorso, Harry Potter and the Half-Blood Prince ha venduto due milioni di copie. Il 16 luglio, una catena di supermercati britannici ha venduto 300 mila copie con una punta di 11 copie al secondo. Nel caso di Wizard: Harry Potter Brand magic l’analista Stephen Brown ha puntualizzato che un simile successo è da attribuire in parte anche a una strategia di marketing che disattende tutte le norme dell’industria. La promozione di un nuovo libro di Harry Potter è basata infatti unicamente sul fatto che non si conoscono i contenuti. Le anticipazioni ai giornalisti sono pilotate ad arte. Si comunica ad esempio il titolo del nuovo libro, come sarà la grafica della copertina, oppure quale sarà la prima frase, oppure si fanno vaghi accenni alla trama: tutte cose che depistano riguardo alla vera storia del nostro eroe. Non vengono distribuite copie in anticipo per evitare che eventuali critiche possano rovinare la sorpresa. Le apparizioni di Rowling sono inoltre accuratamente selezionate e diventano immancabilmente degli eventi. Un team di legali controlla che non si aprano falle sul fronte della sicurezza e che eventuali copie del nuovo libro cadano nelle mani dei giornalisti. Poi, allo scoccare della mezzanotte del giorno di pubblicazione – con i lettori in piena frenesia – vengono aperte tutte le librerie del mondo anglosassone e il libro, come per magia, sparisce in un battibaleno dagli scaffali. Si tratta di una superba operazione di marketing, resa ancora più efficace dal fatto che i costi sono relativamente bassi e che la Rowling non deve trattare con i media, per i quali peraltro la scrittrice nutre un malcelato disprezzo. Harry Potter però è più che una montatura pubblicitaria. Il mondo fantastico dei bambini è completato dall’immaginario di Rowling che (siamo onesti) è più importante del suo stile “appena adeguato”. I lettori hanno l’impressione che la scrittrice s’immagini tutto ciò che c’è da immaginare al riguardo. Prendiamo ad esempio il castello di Hogwarts: tutto è spiegato fino al più piccolo dettaglio, dalla pozione magica alla biblioteca, agli strani animazazione” della cultura letteraria li, alla peculiarità di questa partiinglese? colare scuola in cui vivono i noSul primo punto, penso, si postri eroi. trebbe discutere. La Gran BretaE sicuramente c’è pure molto gna ha una forte tradizione di letdi più: magia, intrighi, evasione teratura infantile, cito ad eseme, sorprendentemente, anche pio J. R. R. Tolkien, C. S. Lewis, coinvolgenti storie di amore e Philip Pullmann, Lewis Carroll. morte. Ci sono protagonisti che Con simili precedenti letterari devono sottonon sarebbe stare a dure lecorretto prezioni di vectendere che chio stampo in Rowling porti cui si insegna un contributo il valore dell’adi originalità micizia, della al cento per lealtà, del cocento. Nel comraggio. Vengoplesso i suoi lino analizzati bri sono caratpersonaggi che terizzati da evolvono nel una vigorosa corso degli animmaginazioni e a cui ci siane, da senso mo affezionati dell’umorismo (i libri di J.K. e soprattutto Rowling consida una trama derano un amintricata e depio periodo di cisamente pertempo, il più sonale. Joanne Kathleen Rowling lungo nella stoE riguardo al ria di letteratuproblema delra per bambini). l’abbassamento della letteratura Qualcuno potrebbe chiedersi: a livello infantile? Qualcuno poe allora? Non è questa altro che la trebbe chiedersi. Rispondo: non rivisitazione della letteratura credo. Anzitutto difendo fino alla tradizionale inglese per bambini morte uno scrittore che riesce a nella quale orfani, collegi e il diafare leggere centinaia di migliaia logo con gli animali sono temi ri– forse milioni – di ragazzi specorrenti? E, cosa ancor più dancialmente in quell’età difficile nosa, il successo di Rowling non che va dai 9 ai 14 anni in cui l’atimplica una sorta di “infantiliztenzione è più focalizzata sulla Le librerie ticinesi si mobilitano Aperture straordinarie per la vendita dell’ultimo Potter Le librerie ticinesi impazziscono in questi giorni per la frenesia suscitata dall’uscita del libro di Rowling, Harry Potter e il Principe Mezzosangue. Noi qui ci limitiamo a segnalare qualche avvenimento, fra i tanti... Se a Gordola la libreria il Sognalibro aprirà domani, venerdì 6 gennaio, alle 6 di mattina (è anche possibile riservare delle copie telefonando allo 091 745 04 19), a Locarno la libreria-cartoleria Locarnese in Piazza Grande 32 aprirà i suoi scaffali al pubblico stasera alle 23.30 e li chiuderà all’una del 6 gennaio (a chi prenota il libro verrà regalata una penna di Harry Potter). Anche a Mendrisio sale la febbre per la penultima avventura del maghetto occhialuto. Nessuna veglia notturna comunque alla Li- breria per ragazzi, in via Gismonda. Non per pigrizia, ma, come ci spiega Erina Reggiani, una delle tre responsabili, «per una questione di rispetto dell’adolescente, degli altri autori e di tutti i lettori che prediligono altre opere. Per queste ragioni non ci sembrava giusto aprire a quell’ora». L’attesa durerà in ogni caso solo poche ore. Il giorno dell’Epifania, dalle 10 alle 12, nella libreria atterreranno due befane (libraie travestite, ndr) con tanto di scopa per distribuire il magico tomo. «Anche se circa l’80% dello stock è già prenotato, tranquillizzo gli harrypotteriani: nessuno rimarrà senza» sottolinea Reggiani. Ore piccine invece a Chiasso, dove alla ‘Cartolibro AZ’ di Anita Romano, in via Vela, staranno probabilmente già bevendo caffè per sopravvivere alla nottata. Si auspica d’altro canto un incantesimo per sciogliere un nodo burocratico. «Mi han detto che il permesso per aprire di notte va chiesto al Comune. Lì però mi hanno risposto che dipende da Bellinzona», è il cruccio raccolto in libreria. E a Bellinzona segnaliamo che la Libreria Taborelli (via Camminata) aprirà stasera i battenti alle 24. Infine veniamo a Lugano: alle librerie Il Segnalibro e Melisa i fan di Potter potranno acquistare il volume a partire da mezzanotte, o poco prima. Invece alla libreria Voltapagina ci si è organizzati differentemente: niente aperture notturne, ma da non perdere tre atelier sabato 7 gennaio dalle 10 alle 16 tutti dedicati a Harry Potter (inforRED mazioni 091 924 06 60). Play Station e sul PC. Da un recente sondaggio è emerso che due terzi degli insegnanti britannici non si sarebbero mai aspettati un numero così elevato di lettori di novelle tra i ragazzi: ma ora, grazie a Rowling, molti giovani leggono. Un autore che riesce in una simile impresa merita di guadagnare ogni singolo penny dei milioni che incassa. Negli anni futuri, guarderemo a questo periodo come l’era d’oro della letteratura per ragazzi. Questa infatti non è mai stata considerata seriamente dagli editori che hanno sempre pagato molto poco gli scrittori e non li hanno mai pubblicizzati come si conviene. Adesso, grazie a Rowling, tutto questo è cambiato. Forse non ha vinto nessuno dei grossi premi letterari in Gran Bretagna, però dal 2001 almeno altri due scrittori di libri per bambini – Philip Pullmann e Mark Haddon – hanno intensificato la loro produzione per ragazzi. Una cosa mai successa in passato. In più oggi quasi tutti gli autori di libri per bambini (almeno quelli che vendono di più) possono prevedere che il loro best seller diventi un soggetto cinematografico: anche questa è una cosa mai successa in passato. Possiamo quindi concludere che, almeno in parte, questa madre single arrivata in un’Edimburgo bloccata dalla neve nel dicembre 1993, prostrata e senza lavoro con nemmeno l’intenzione di restarvi, ha cambiato la cultura letteraria britannica ed europea. Rowling ha fatto sì che la letteratura infantile venisse finalmente considerata come qualcosa di serio. Ha mostrato ai ragazzi come i libri possano aiutare a sviluppare l’immaginazione, a fare diventare reale il mondo fantastico, ad aumentare il numero dei lettori in tutto il mondo; perché un bambino tra i sette e i dieci anni che legge Harry Potter, probabilmente leggerà per tutta la sua vita. Dobbiamo imparare a chiamare tutto ciò “l’effetto Rowling”. E questo è molto, molto magico. * Editore letterario ‘the Scotsman’ IL TESTO DERIVA DA UNA NOSTRA TRADUZIONE