La Gazzetta dello Sport
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Lotta R Mondiali a Las Vegas SABATO 12 SETTEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT Chamizo, è un oro mai visto 37 italia: 51565055545555 1Il cubano, italiano per matrimonio, primo iridato azzurro nella libera: «Grazie a mia moglie» ta e una carriera, l’opportunità della vendetta sportiva e dell’ascesa definitiva al cielo: ritrova Asgarov. E lo domina 10-5, stavolta non c’è bisogno di trucchi. Riccardo Crivelli Giorgio Lo Giudice U na fiche tutta d’oro. E chi ci avrebbe scommesso, a Las Vegas, nella città che non dorme mai. Un italiano campione del mondo nella lotta libera, una primizia assoluta: non era mai accaduto nella storia della disciplina (a differenza della greco-romana, si possono effettuare prese alle gambe) che alla rassegna iridata arrivassimo sin lassù, a guardare tutti dall’alto. Il trionfo dell’amore. AMORE A DISTANZA Perché Frank Chamizo, il nuovo dominatore dei 65 kg, veste l’azzurro grazie al cuore: la cittadinanza infatti gli è stata conferita a febbraio per matrimonio. Una passione nata sulla materassina, maturata durante un raduno a Ostia nel 2010, quando il cubano nato all’Avana e figlio di un lottatore rimane fulminato dai capelli biondi e dagli occhi azzurri di Dalma Caneva, lottatrice pure lei, figlia di un ex consigliere della Fijlkam che è presidente della Polisportiva Mandraccio a Genova (palestra proprio davanti all’Acquario) e di uno dei pochissimi arbitri donna, l’ungherese Edith Dozsa. Si piacciono, restano in contatto telefonico, si incontrano ai tornei, si fidanzano. E alla fine si sposano. Frank, quando conosce Dalma, ha 18 anni ed è già una delle più grandi promesse dello stile libero: ai Mondiali, ancora con la maglia di Cuba, ha Frank Chamizo, 23 anni, ha vinto l’oro ai Mondiali di lotta libera in corso di svolgimento a Las Vegas appena vinto il bronzo nei 55 kg. Un fenomeno precocissimo. Dalma Caneva, moglie di Chamizo VENDETTA Quella del 2010 resta l’ultima apparizione di Chamizo per il paese delle radici. Nel 2014, agli Europei Under 23, per l’Italia, vince l’oro: è nata una stella. Comincia a scalare il ranking e ai Giochi Europei di Baku di quest’anno forse è il favorito, ma in finale con un verdetto discutibile perde dall’azero Toghrul Asgarov, Pallavolo R Coppa del Mondo campione olimpico a Londra. Ma è lì, nel momento della rabbia e della delusione, che nasce il fiore che sboccerà in Nevada: «Mi hanno rubato il successo, adesso vincerò il Mondiale». Non era pazzo, solamente consapevole di una forza esaltata e amplificata da uno stile spettacolare e redditizio. Alla Orleans Arena, dopo solo un incontro, in tribuna lo chiamano già «The Magician», il Mago. Ma è nei quarti che il destino gli riserva l’incrocio che vale una vi- CAPOLAVORO Battuto in semifinale l’iraniano Mohammadipahnehkolai, argento iridato uscente, con un fantastico atterramento a 2’52” dal gong, in finale trova l’uzbeko Navruzov, che aveva stoppato il cammino del russo Ramonov, campione uscente. A pochi secondi dalla fine Chamizo subisce il 3-2 dell’avversario dopo aver condotto 2-1, ma con un’azione rapidissima ed eccezionale ribalta l’avversario e mette a segno i due punti della vittoria (4-3). L’apoteosi, per il tesserato dell’Esercito (verrà arruolato lunedì), illuminata anche dalla qualificazione olimpica: «Non ci sono parole per descrivere cosa significhi per me aver portato all’Italia questa medaglia, che ha un sapore molto speciale; arriva infatti al termine di una stagione agonistica eccezionale. E’ un successo che mi onora. Ringrazio tutti quelli che mi hanno aiutato in questa impresa, anche mia moglie Dalma. Spero molto di partire con lei per Rio de Janeiro (ma per il momento non è qualificata, ndr) e di tornare insieme da vincenti». Sicuro di sé sempre: «Sono stato sempre certo delle mie capacità di controllare la situazione. Avevo svolto la preparazione giusta e mi sentivo in grande forma. Che soddisfazione battere l’azero». © RIPRODUZIONE RISERVATA clic L’ORO OLIMPICO ARRIVÒ CON POLLIO AI GIOCHI DI MOSCA l Mai un azzurro aveva conquistato un successo iridato nella lotta libera. Per risalire ad un trionfo analogo bisogna tornare ai Giochi di Mosca del 1980, con Claudio Pollio, vincitore nei 48 kg. L’ultima medaglia mondiale invece è stata di Francine De Paola nella femminile a Guangzhou nel 2006, argento, mentre nella libera maschile occorre tornare al 1994, per trovare il bronzo di Giovanni Schillaci ad Istanbul. In finale ha battuto l’uzbeko Navruzov l UOMINI, LIBERA, 65 kg: 1. Frank Chamizo Marquez (Ita); 2. Navruzov (Uzb); 3. Mohammadipahnehkolaei (Iran) e Ramonov (Rus) DONNE 55 kg: 1. Maroulis (Usa); 2. Ologonova (Rus); 3. Kit (Ucr) e Nikolova (Bul). 58 kg: 1. Icho (Gia); 2. Olli (Fin); 3. Ratkevich (Aze) e Yesilirmak (Tur). 63 kg: 1. Soronzonbold (Mgl); 2. Kawai (Gia). 3. Yusein (Bul) e Tkach Ostapchuk (Ucr). 75 kg: 1. Gray (Usa); 2. ZHOU (Cina); 3. Marzaliuk (Blr) e Mae (Est). Boxe R Diretta nella notte su Rai Sport 1 L’Italia ora ci crede di più Marciano jr: «Mayweather Giannelli: «Si può fare» non merita il record di Rocky» U LA GUIDA I na giornata di riposo per l’Italia dopo le prime tre gare di Coppa del Mondo che vedono gli azzurri nel terzetto di testa a punteggio pieno. Da stamani (alle 5 di mattina si è giocata Italia-Usa) inizia il secondo lotto di partite della lunga competizione che andrà avanti fino al 23 settembre. In testa dopo tre gare, oltre all’Italia, ci sono proprio gli Stati Uniti del nuovo palleggiatore di Civitanova Micha Christenson, e la Polonia campione del Mondo in carica, guidata dall’ex giocatore francese Antiga che affronta l’Iran. Domenica all’ora di pranzo italiana per gli azzurri sarà la volta dei padroni di casa del Giappone prima di un’altra pausa di due giorni per il trasferimento a Osaka. Gli americani hanno fatto fin qui anche meglio di Italia e Polonia perdendo per strada solamente un set. Attesa anche per la sfida fra Russia e Argentina: gli slavi hanno perso con la Polonia e non possono più concedersi passi falsi se vogliono rimanere in corsa, mentre l’Argentina è sempre una squadra difficile da affrontare. BUONO SPRINT Gli azzurri sono in buona forma fisica ma soprattutto mentale dopo essersi tolti il peso delle prime gare. In evidenza il baby palleggiatore Simone Giannelli, Mvp nella gara contro l’Australia e il migliore a servizio degli italiani Massimo Lopes Pegna CORRISPONDENTE DA NEW YORK Abbiamo sfidato gli Usa nella notte Domani il Giappone Simone Giannelli, 19 anni TARANTINI con ben 7 ace, a pari merito in testa alla speciale classifica, con il russo Mkhaylov. Una prova convincente fin qui del regista di Bolzano, catapultato alla guida della Nazionale maggiore dopo le dimissioni di Berruto e la scelta del nuovo c.t. Blengini di tenere fuori Travica: «Mi sto godendo al massimo la manifestazione - racconta il 19enne in forza a Trento - e sto vivendo serenamente questa competizione. So bene cosa c’è in palio ma per me è un sogno essere qui. Non abbiamo paura di nessuno. Sappiamo che si può fare». v.b. © RIPRODUZIONE RISERVATA Si riprende con tre sfide pesanti: Stati Uniti-Italia, Polonia-Iran e Russia (Busato 2°, Totolo ass.)Argentina (Velasco). Cercano la prima vittoria sia il Venezuela di Vincenzo Nacci (Andriani 2°), con la Tunisia che l’Australia di Roberto Santilli (Poetto ass.), con l’Egitto. PROGRAMMA Oggi a Hiroshima: (5.10 dir. Sky repliche 9.45, 17, 22.30) Stati Uniti-Italia, 8.10 Australia-Egitto, 12.20 Giappone-Canada. A Hamamatsu: 5.10 Polonia-Iran, 8.10 Tunisia-Venezuela, 11.40 RussiaArgentina. Domani a Hiroshima: 5.10 Egitto-Stati Uniti, 8.10 Canada-Australia, 12.20 (dir. Sky) Italia-Giappone. A Hamamatsu: 5.10 Venezuela-Polonia, 8.10 Argentina-Tunisia, 11.40 IranRussia. CLASSIFICA (valgono le vittorie e poi i punti, le prime 2 ai Giochi): Stati Uniti (9), Italia (9), Polonia (9) 3-0; Russia, Iran, Argentina, Giappone 2-1; Canada 1-2; Egitto, Venezuela, Tunisia, Australia 0-3. MONDIALI UNDER Italia impegnata da ieri notte in Messico e Portorico per i Mondiali Under 21 maschile e Under 20 femminile. Gli azzurrini trovano Slovenia, Francia e Giappone, le azzurrine Taipei, Egitto e Giappone. Maschile: Zoppellari, Sbertoli; Galassi, Polo, Vitelli; Argenta, Milan, Raffaelli, Cavuto, Mazzone, Pierotti; Balaso. Femminile: Orro, Cambi; Berti, Bonifacio, Danesi; Bonvicini, D’Odorico, Egonu, Guerra, Nicoletti, Zanette; De Bortoli. l fratello più piccolo del grande Rocky – 17 anni di differenza – dice che a Las Vegas andrà per il match del record, se mai si farà, non certo per questo (diretta su Rai Sport 1 alle 4.30, valido per il Mondiale dei welter Wbc e Super Wba) con in palio il pareggio. A Peter Marciano, fra l’altro, questa storia del primato non va giù: «Ma come si fa a paragonare i pesi welter con i massimi? Ogni volta che Rocco (lo chiama così, ndr) saliva sul ring, correva il rischio di finire k.o. Pensate a Tyson che andò lungo disteso contro un signor nessuno come Buster Douglas. Non voglio screditare Mayweather, ma a me non sembra che abbia gli stessi meriti di mio fratello». Il padre-allenatore di Mayweather, Floyd senior, non va per il sottile: «Date un’occhiata al curriculum di Rocky. Non troverete nessun nome di spicco, a parte Joe Louis, ormai un vecchio quando lo batté». POLEMICHE Al telefono da Brockton, la cittadina alle porte di Boston, a Peter Marciano viene da ridere pensando all’avversario di stasera: l’haitiano Andre Berto, due volte iridato dei welter, ma tre sconfitte negli ultimi 6 incontri: «Sono deluso perché in giro Floyd Mayweather, 38 anni, incontra alle 4.30 Berto su RaiSport1 REUTERS c’erano pugili più bravi. Per esempio, avrei cercato di organizzare il rematch con Pacquiao». E il filippino, dopo le e polemiche su sali e vitamine che Floyd si sarebbe iniettato prima del combattimento, dice: «A me l’Usada proibì gli antidolorifici per l’infortunio alla spalla: ecco perché ora esigo una nuova sfida». Peter aveva seguito per breve tempo le orme del fratello sul ring, ma prediligeva il baseball: «Anche Rocky ci sapeva fare con la mazza. Perché ha abbandonato il pugilato alla soglia del 50° match? Perché in giro non c’erano rivali di sostanza e Rocco aveva sempre bisogno di forti motivazioni. E poi, aveva l’orgoglio italiano dei nostri genitori: aveva promesso a mia madre che sarebbe stato l’unico massimo a chiudere imbattuto». Cosa direbbe Rocky a Floyd? «Mio fratello era un uomo pacifico e gentile: sarebbe il primo a stringergli la mano». © RIPRODUZIONE RISERVATA SOTTOCLOU (r.g.) Nei supermedi lo svedese Badou Jack (19-1-1) padre del Gambia, difende la cintura Wbc contro l’inglese George Groves (21-2) ex europeo. Il portoricano Roman Martinez (29-2-2) concede la rivincita al messicano Orlando Salido (42-13-2) per i superpiuma Wbo.