- Alternativa Antagonista
Transcript
- Alternativa Antagonista
L’ ultimo centromediano metodista OTTO Cambiando lO'rdine dei Fattori... ...il Mondialismo non cambia!! Non gettare a terra "I Partiti sono una concezione vecchia della politica! Non c'è la Destra, la Sinistra… Noi non siamo nè di Centro-Destra, nè di Centro-Sinistra... Noi siamo Sopra, siamo andati Oltre! È questo che voi non capite!" - Beppe Grillo - 26/09/2010 ...COMPLIMENTI! CI E' ARRIVATO ANCHE LUI… CON QUANTOMENO 10 ANNI DI RITARDO!! - Alternativa Antagonista A cura di ALTERNATIVA ANTAGONISTA (Verona) Direttore responsabile: Stefano Vernole Tribunale di Verona: Autorizzazione n° 1368 del 03/04/99 Diffusione gratuita Stampa: S.E.B. Stabilimento di Cusano Milanino (MI) Per contattarci: [email protected] Web: WWW.ALTERNATIVA-ANTAGONISTA.COM WWW.MYSPACE.COM/OTTO_VR OTTOVERONA.SPLINDER.COM SMS: 3336648595 Questo numero è stato chiuso il: 28/10/2010 “Otto” 2 Perché “OTTO”? Nel calcio il centromediano metodista era il regista “classico”, colui che creava il gioco della squadra e che faceva da filtro tra difesa e centrocampo; e sulla maglia portava appunto il numero 8 (otto). Il calcio d’oggi, ma non solo questo, è diventato globale sacrificando ogni specificità e chiedendo ad ogni giocatore di attaccare e difendere allo stesso tempo. “OTTO” si propone, quindi, di essere il “regista” di un nuovo modello di pensiero, il moderatore di un dibattito al quale siete tutti invitati. OTTO p.s.: Per maggiori approfondimenti sul messaggio da noi lanciato con questo scritto, vi rimandiamo alla pagina web http://www.alternativa-antagonista.com/programma.htm: “Strategia ed impostazione per un'Alternativa Antagonista” è un documento datato oramai 10 anni… risulta nei fatti e negli esempi citati datato… avevamo poco più di 20 anni… speriamo che i ventenni attuali lo facciano loro nell'impostazione e nella spinta ideale. Senza pretesa alcuna da parte nostra di aver ragione o essere detentori di ortodossie, ma dotati ancora di un forte amore per la gioventù (interiore, prima che d'età). EDITORIALE Parole in disuso... “Mondialismo”… “Globalizzazione”… tematiche fondamentali per l'antagonista tra fine XX inizio XXI secolo, diffuse anche da quel “Popolo di Seattle” che permise a coloro (come noi) che già da prima affrontavano certi temi, di parlare a chiunque e a 360°, uomo della strada compreso, senza essere sospettati di dietrologie e trame oscure. Parole in disuso, quasi dimenticate, forse abolite dai giovani “antagonisti” del 2010, da qualsiasi parte essi provengano e li si vogliano guardare. E ciò senza che il Sistema ed i suoi progetti siano mutati o siano stati abbattuti, ma anzi proprio quando lo stesso mostra le sue facce più cruente, violente o strozzine, come i propri limiti e i presupposti di un declino. Disinteresse? Disinformazione? Ignoranza? Cambio di strategie? Incapacità? Cecità? Reazione? Retroguardia? Non lo sappiamo. Ci pare tuttavia che troppo spesso le realtà - che si (auto)definiscono - antisistema abbiano lasciato correre, senza cavalcarle e senza esprimersi in merito, importanti battaglie antimondialiste degli ultimi mesi, quali per esempio la Crisi Greca o la Mattanza sionista sulle navi che portavano aiuti a Gaza. Si pretenderebbe di essere avanguardia antisistema… non si comprende come, se non si parla di e non si denuncia realmente il Sistema, quello planetario, per l'appunto mondialista, invece di limitarsi inevitabilmente a quella piccola espressione dello stesso che è il regime nazionale. Arricchite di slogan altisonanti quanto - nella sostanza del singolo militante - sterili, vengono tenute azioni spesso pseudo - sociali o squisitamente anti (qualcun altro), frutto di analisi superficiali o di scarso approfondimento culturale; iniziative, per carità, legittime, a prescindere che siano condivisibili o meno, ma troppo spesso fini a se stesse e non realmente antagoniste a quel Sistema che si dice di contrastare. Qualificanti, opportune, organiche, analitiche, nel caso controcorrenti e, nelle tematiche, elevate, all'avanguardia, tendenti al cuore dello status quo, abbiamo sempre ritenuto dovessero essere le posizioni assunte dalle varie realtà per essere realmente antagoniste. Non vogliamo offendere nessuno, ma è sotto gli occhi di tutti come certe battaglie i giovani ribelli le abbiano - almeno apparentemente abbandonate, tornando a praticare esclusivamente gli opposti estremismi e le battaglie classiche care a quelle Destra e Sinistra, svuotate di significato, obsolete e mai rivoluzionarie, ma ancora troppo spesso scimmiottate. Ribelli a che, allora? Ribellione o ribellismo? Antisistema… ossia: “antimondialisti” e/o “antiglobalizzazione”… difficile esserlo senza affrontare mai (e forse conoscerne il significato dei termini…) i problemi “Mondialismo” e “Globalizzazione”… impossibile quindi essere pure antagonisti. Se non a parole… che però non comprendono, in un assurdo kafkiano, il nemico, “a cosa essere antagonisti”. “Otto” 3 AHMADINEJAD vs. KING 4 - 0 “Otto” 4 24/09/2010: È appena andata in onda sulla CNN l'intervista di Mahmoud Ahmadinejad realizzata da Larry King, in occasione della visita annuale alle Nazioni Unite del presidente iraniano. Contrariamente a quanto avvenuto l'anno scorso, quando King aveva intervistato Ahmadinejad cercando di restare super partes, in questa occasione il conduttore della CNN ha scelto di indossare chiaramente i panni dell'americano, attaccando il presidente iraniano in modo diretto e univoco, su tutte le questioni più importanti attualmente in discusione. In questo modo ha permesso ad Ahmadinejd di ribattere colpo su colpo, finendo per non concedere a King nemmeno un punto in tutta la partita. Quando King ha chiesto di trattare in modo compassionevole i “turisti” americani che erano sconfinati per sbaglio in Iran un anno fa, Ahmadinejad ha risposto che la sicurezza nazionale viene prima di ogni altra cosa, e che gli Stati Uniti non si sarebbero certo comportati in modo diverso dal loro, in un caso simile. Quando King ha chiesto notizie su un agente dell'FBI scomparso tre anni fa in Iran, Ahmadinejad ha risposto con tagliente ironia che “dovrebbe essere l'FBI a fare più attenzione a dove vanno a finire i suoi uomini”. Quando King ha detto che “il mondo è preoccupato per la possibilità che l'Iran venga in possesso di armi atomiche”, Ahmadinejad gli ha chiesto “che cosa intende esattamente, per 'il mondo'?”. E poi ha aggiunto, con il solito sorriso sornione: “A me risulta che il mondo sia molto grande, e che ci siano moltissimi paesi che non solo non si preoccupano affatto di questa eventualità, ma che vedono addirittura con favore lo sviluppo pacifico dell'energia atomica in Iran”. Costretto a ridurre la sua definizione di “mondo” a Stati Uniti ed Israele, King si è sentito rispondere “E perchè mai noi dovremmo farci carico di tranquillizzare questo signor Netaniahu? Chi è costui, per meritare così tanta attenzione da parte nostra?” E poi ha aggiunto: “Anzi, a quel che ne so io Netaniahu è un criminale professionista, che ha uccisio decine di migliaia di civili innocenti, e che andrebbe processato davanti ad un tribunale internazionale. Invece voi siete qui a chiederci di farlo dormire tranquillo di notte”. E quando King ha provato ad insistere sulla faccenda del rischio atomico, si è sentito rispondere che “la bomba atomica è l'arma più orribile di questo mondo. Non solo l'Iran non ce l'ha e non intende costruirla, ma bisognerebbe piuttosto disarmare al più presto chi la possiede, ovvero gli Stati Uniti e Israele. Sono loro a mettere per primi a repentaglio la sicurezza mondiale, mentre accusano gli altri di farlo”. King a quel punto si è salvato in angolo, chiamando la pubblicità. Nel segmento successivo King ha deciso di attaccare Ahmadinejad sul fronte dei diritti umani, accusandolo di non permettere le libere proteste in Iran. Per tutta risposta Ahmadinejad gli ha ricordato che poco tempo fa, a Pittsburgh, la polizia ha selvaggiamente caricato i dimostranti che protestavano contro il G8. “E lei mi vorrebbe dire ha chiesto Ahmadinejad alla fine che in America invece c'è la libertà di protestare?”. “Ma noi non li mettiamo in prigione!” ha provato a replicare King. “Ah no? lo ha deriso Ahmadinejad mi vuole forse dire che gli oltre 2 milioni e mezzo di cittadini attualmente in prigione in America sono tutti assassini, criminali o spacciatori di droga?”. Massimo Mazzucco (tratto da: www.luogocomune.net) AHMADINEJAD vs. KING 4 - 0 A quel punto King ha pensato bene di ripiegare su quello che riteneva il suo asso nella manica, ovvero la famosa donna iraniana condannata alla lapidazione, ma anche in questo caso gli è andata male. Ahmadinejad gli ha risposto serafico che “prima di tutto la condanna definitiva non è ancora stata emessa. In secondo luogo, quella della lapidazione è una storia falsa, inventata di sana pianta da un giornalista tedesco, e ripresa subito da tutti i media occidentali”. Che fosse vero o no, King non ha saputo replicare, e anche in questo caso ha invocato la pubblicità. Il terzo round è stato dedicato da Larry King ai rapporti con gli USA e alle sanzioni internazionali. Alla frase di King “Hillary Clinton ha detto che l'Iran sta soffrendo pesantemente per le sanzioni internazionali”, Ahmadinejad non ha saputo trattenere una mezza risata, e ha risposto che loro sono talmente abituati alle sanzioni, che incombono sull'Iran da circa 30 anni, che ormai non ci fanno più caso. “Anzi ha aggiunto Ahmadinejad tutte queste sanzioni hanno finito per stimolare la nostra fantasia, portandoci a trovare soluzioni sempre più nuove e produttive per la nostra economia. Piuttosto ha aggiunto, diventando improvvisamente serio mi spiega perchè gli Stati Uniti si permettono di applicare all'Iran sanzioni molto più gravi di quelle autorizzate ufficialmente dalle Nazioni Unite? Tutto questo non è illegale forse?”. Pubblicità. L'ultimo round non poteva che essere dedicato ad Israele, e King è partito all'attacco, dicendo ad Ahmadinejad che “Fidel Castro di recente l'ha criticata per non saper riconoscer il giusto ruolo dell'antisemitismo nel mondo”. “Guardi ha replicato Ahmadinejad serafico proprio ieri ho ricevuto un messaggio da Fidel Castro, il quale mi diceva che di non aver mai pronunciato quella frase. Le sue dichiarazioni sono state completamente distorte, come al solito, dalla stampa occidentale”. Mentre King barcollava, Ahmadinejad ne ha approfittato per contrattaccare: “Piuttosto, mi dica lei, perchè gli Stati Uniti continuano a proteggere e ad aiutare in modo così plateale lo stato di Israele?”. Fingendo ovvietà, King ha risposto: “Perchè sei, sette milioni di loro sono stati uccisi durante l'olocausto, noi siamo un paese umanitario, e li vogliamo aiutare”. “Ah sì? ha replicato Ahmadinejad con sarcasmo davvero quello è il motivo? Allora lei vuole dire che, poichè è appena stato ucciso un milione di iracheni, i sopravvissuti hanno diritto di venire ad esempio in America, e costruire qui la loro nazione?”. King non sapeva più dove aggrapparsi, ma Ahmadinejad non gli ha dato tregua, aggiungendo: “Durante la guerra, se è solo per quello, sono morti 80 milioni di persone. Questo vuol dire che dobbiamo dare una terra a tutti i sopravvissuti di tutte quelle nazioni?”. Insomma, non c'è stato modo per l'esperto giornalista di portare a casa un solo punto per la sua “nazione”. Anzi, talmente esperto è Larry King, e talmente brutta è stata la figura che ha fatto con Ahmadinejad, che viene quasi il dubbio che l'anziano “Mr. Bretella” abbia deciso di immolarsi volontariamente, pur di permettere ad Ahmadinejad di dire cose che nessun altro al mondo ha il coraggio di dire. Lui compreso, probabilmente. “Otto” 5 LE NOIE DELLA VILLEGGIATURA “Otto” 6 Sarà l'ozio vacanziero, sarà la quiete montana, fatto sta che quest'estate mi sembra noiosa. Non c'è nulla di nuovo nei militari italiani morti in Afghanistan: sono volontari, è vero, e fa parte del gioco. Ma suppongo che sia ugualmente seccante partire convinti di essere in missione di pace e poi ritrovarsi, direttamente o indirettamente, bersaglio degli insorti ovvero coinvolti in una guerra vera. Allora ditelo, insomma. Non c'è nulla di nuovo nemmeno negli scontri al confine fra Libano e Israele. I rapporti fra i due paesi viaggiano sul filo del rasoio da parecchio tempo, e la guerra del 2006 è ancora troppo recente per non pesare in modo considerevole sul piatto della memoria reciproca. Naturalmente adesso ci sono di mezzo anche la questione iraniana e l'inchiesta ONU sull'aggressione alla Mavi Marmara appena approvata: il che non contribuisce né a rasserenare gli animi né a stemperare una tensione internazionale più densa di un budino. Non c'è nulla di nuovo neppure sulle rivelazioni (?!?) di Fabio Granata relative alle infiltrazioni mafiose nella politica: non so come buttino le cose nel resto d'Italia, ma in Lombardia è da lunga pezza che i rapporti fra politica e mafia (ma anche 'ndrangheta…) sono intrecciati ad alto livello, a partire dal settore edilizio per poi allargarsi a tutto ciò che produce denaro e potere (foss'anche un poteruccio piccolo piccolo, da parvenu). Quindi scusatemi, ma mi viene da sbadigliare. E, da ultimo, tantomeno c'è qualcosa di nuovo in merito agli sconvolgimenti o presunti tali operati da Gianfranco Fini in sede di assetti politici nazionali. Se ne va, non se ne va, se n'è andato; fonda un nuovo partito, non lo fonda, si allea, dà le dimissioni, non le dà, litiga, fa la pace, si apre, discute, si arrocca, volta le spalle, apre le braccia… Non è un uomo, è un tourbillon. Ma dov'è la novità? E perché c'è tutta questa frenesia intorno al personaggio e alle sua manovre? Tutti coloro che in questi giorni scommettono sulla riuscita o sull'insuccesso delle agitazioni finiane sono più agitati di lui, e non se ne capisce davvero il motivo. Che cosa potrebbe davvero mutare, in Italia, se Fini avesse la meglio su Berlusconi? Lo strappo dall'uomo di Arcore è un punto a suo favore, per molti ma non per tutti (anche se non è certo che sia stato dettato da un'autentica spinta su base etica: ma non vorremo fare processi alle intenzioni, non è vero?). Di sicuro, però, la voglia insistita di liberalismo - che sono ancora in troppi a confondere con “libertà“, la quale del resto viene ormai sempre più spesso confusa con “licenza” - denota un orientamento assai poco dissimile da quello del Cavaliere e dei suoi seguaci, che hanno a loro volta cavalcato con entusiasmo le numerose e allettanti opportunità offerte da un partito come il Pdl, un “buon partito” che tante verginelle hanno avuto fretta di sposare. Finché l'Italia resterà colonia, potranno tutt'al più avvicendarsi i suoi mezzadri: il cui compito è soltanto quello di amministrare il potere per conto terzi. Che il mezzadro si chiami Silvio o Gianfranco, cambia (e importa) veramente assai poco. Alessandra Colla LA OLGA Cari letori di Oto, è pasato un po' di tempo da mio articolo di altro numero e alora mio carissimo amico che fa giornale mi ha deto “perché tu non scrive altra cosa di tua esperienza di Verona e di Italia?”. Io contenta, tanti come chiamate voi “butei” mi ha fato complimento, che anche se no scrive bene italiano mio articolo belo, interesante. Nel fratempo venuta estate di Verona e io nuova citadina, ha scoperto che di Verona di estate gente è un pochino strana. Ora vi raconta che cosa ha visto… Io e mia amica e colega di locale noturno Svetlana, che viene di Bielorussia, la sera di estate che eravamo di giorno libero noi deto: “perché non va a fare una pasegiata di centro di Verona, che è bela cità un po' nostra ormai, e che va a bere qualcosa finalmente non di lavoro (pensa che noi ofre di bere il cliente, ma pensa che con spesa di cinque euro di cocktail dopo lui può tocare teta e culo quanto vuole, no è mica come dite qui di Verona ovo, galina e cul caldo!)?”. Alora io e Svetlana prende mia machina vechia e va da casa verso centro, ma cè spetacolo di teatro romano e vigile dice di andare su coline… noi capisce poco ma parte verso coline di Toricelle e pensa che si perde. Invece noi fa tute coline di Toricelle con machina vecchia che viene ancora di comunismo ma camina bene, e ariva davanti a locale dove parchegia dapertuto, sembra confusione di machine che c'è in Moldavia davanti palazzi di mio quartiere…Locale belo, che sembra Guepiere dove noi lavora, ma senza palo. Infatti mi sembrava di vedere nostre coleghe di balo con palo, ma poi vedo bene che è solo ragazze di Verona che quando esce la sera mete vestito quasi uguale di nostro lavoro. Io quando no lavora non vede l'ora di metere vestito normale… Comunque io ricorda che mio amico di Verona mi parlava di questo locale e mi ha deto “Va tu, sopratuto di giovedì sera, che tanta bela gente e tu trova uomo di tua vita che te sposa e tu fa bela vita di signora”. Io pensa che lui deto me bugia perché trovato solo campagnoli che vuole tocare teta e culo e offre da bere: ma io venuta qui con mia amica Svetlana per divertire, no per lavorare! Poi noi scende da colina, trova parchegio che vuole andare di centro e arriva in Piazza Erbe, che è belissima piazza di Verona, io tanto affezionata più ancora che piazza di arena. Qui però a me viene un po' di lacrima perché subito vede un palazzo belissimo, che noi in Moldavia abiamo solo case vecchie, che era tuto dipinto e adeso sopra c'è tutto intonaco giallo. Io penso che anche se mio paese c'era comunismo non si faceva cosa del genere se avevamo palazzo così. Noi abbiamo case vecchie e anche case vecchie rimangono come sono, però melio case vecchie che dipingere di giallo palazzo antico. Comunque io e Svetlana decide di bere qualcosa, ma Piazza Erbe è dificile, perché c'è tutta gente fuori di locali. Tu cerca di entrare in locale con soldo per bere, spinge tuti, ariva al bancone e ordina una birra che ti danno nel bichiere di plastica ma costa come cocktail di mio locale di lavoro (solo che lì io un pochino ti fa vedere teta). Sembra di esere mio paese quando distribuivano viveri… E poi scappa di pipì ma tu puoi fare anche in altro locale, dove c'è meno coda. Ecco, io conosciuto simpatici amici veronesi in coda di locale per fare la pipi. E il bichiere di plastica tu lascia in Piazza Erbe, che poi puliscono. Invece se tu sei fortunato la birra te la dano in calice. Però io ignorante e di Moldavia, dove non c'era queste cose, ma sempre pensato che calice serve per vino…forse io tanto ignorante che non sa queste cose o veronesi un po' strani? Mah, devo chiedere a “butei” forse loro lo sanno. Adeso io scrito tanto, deve andare di lavoro. Se voi letori venite in Piazza Erbe magari noi può brindare con bicchiere di plastica o birra di calice! Olga “Otto” 7 TESSERA DEL TIFOSO “Otto” 8 Dopo quanto pubblicato su “OTTO” Autunno 2009, una nuova riflessione, rivolta anche a coloro che accettano passivamente la vergogna denominata “Tessera del Tifoso”, giuridicamente e non solo discutibile su più punti… sperando che almeno si degnino di leggere e riflettere. TESSERA DELTIFOSO: LO SAPEVI CHE… (tratto da “Fronte dell'Essere” n. 40, Settembre 2010, [email protected]) “(…) è uno strumento per tenere i violenti lontano dagli stadi” Roberto Maroni, Ministro dell'Interno. Uno strumento quindi di lotta contro la violenza, almeno secondo l'esponente leghista. Sarebbe interessante indagare il perché in Italia si cerchi reiteratamente di falsare la percezione del cittadino medio facendo passare il problema (non più grave di altri) della violenza calcistica come una vera emergenza nazionale. Eppure i nudi dati ministeriali smentiscono questa strana tendenza. Mistero… Oltretutto la stragrande maggioranza degli episodi di violenza avvengono all'esterno degli impianti sportivi, mentre la Tessera del Tifoso, con la sua sgangherata e paradossale concezione, rischia seriamente di riportare la violenza all'interno degli stadi: un tifoso (o un gruppo) privo della Tessera, in mancanza di altre eventuali limitazioni previste (trasferta vietata, partita a porte chiuse o il più semplice e ricorrente divieto di acquisto del tagliando per i non residenti ed incedibilità dello stesso), può recarsi in trasferta e acquistare un biglietto di un settore diverso da quello destinato alla tifoseria ospite e mischiarsi agli sportivi locali, con tutte le potenziali pericolosità del caso. La Tessera del Tifoso, che dovrebbe appunto tenere lontani i violenti e quindi sgravare l'impegno delle Forze dell'Ordine dai servizi da stadio, ha portato, secondo i dati delle prime giornate del campionato, ad un aumento di agenti di circa 13mila unità! Spesso si cita ad esempio per la lotta alla “piaga dei tifosi violenti” il modello inglese: anche qui, andando a verificare i dati, tra l'altro quasi mai resi noti, ci si può rendere conto quanto il modello sia lontano dall'essere vincente in relazione a numero di arresti, di divieti di accesso agli stadi, di feriti, cifre enormi rispetto alla realtà italiana. Molti ignorano che proprio in materia di contrasto alla violenza negli stadi l'Italia ha già tra le norme più restrittive in assoluto (biglietto nominale, DASPO, flagranza differita {Non ratificata entro il 30.06.2010, è intenzione del Min. Maroni reintrodurla.} , pre-filtraggi, tornelli, telecamere a circuito chiuso, etc.). La Tessera del Tifoso crea condizioni di extraterritorialità e di pericolosa discrezionalità laddove applica principi non validi per altri luoghi e manifestazioni pubbliche. È bene sapere che la Tessera del Tifoso non ha alcun fondamento normativo, basandosi su di una circolare amministrativa, quindi semplice direttiva a Prefetti e Questori{L'art. 9 del cd. Decreto Amato è, seppur in vigore, infatti carta straccia, essendosi accorto chi di dovere come il divieto totale di vendita di biglietti per i non possessori della tessera e “diffide a vita” anche per incensurati (diffidati vincenti al TAR o prosciolti in sede penale; condannati in via non definitiva e poi assolti; daspati senza denuncia associata e, quindi, senza accertamento di responsabilità… di oltre vent'anni fa) costituiscano gravissime violazioni costituzionali.}. Si attende per fine anno l'esito di una iniziativa giudiziale innanzi al Tar del Lazio che ne valuterà l'incostituzionalità. La Tessera del Tifoso contrasta una legge dello Stato (Art. 9 Legge 4 aprile 2007 N.41), quella varata dopo la morte a Catania dell'Ispettore di Polizia Filippo Raciti, e va contro il Codice di Giustizia Sportiva della F.I.G.C. (Titolo I delle norme di comportamento, primo comma dell'Art.12, “Prevenzione di fatti violenti”). Queste e tante altre, troppe, le anomalie, tutte italiane, che si celano dietro la Tessera del Tifoso in merito alla quale lo stesso Capo della Polizia Antonio Manganelli ha dichiarato “La tessera nasce storicamente per motivi di marketing, perché si va verso una cultura della privatizzazione degli stadi. Le società sono imprese con fini di lucro, e sono tra le poche aziende che ancora non conoscono la loro clientela”! TESSERA DEL TIFOSO Marketing speculativo, bocciato senza riserve anche dal Presidente dell'UEFA. Uno strumento diabolico di un prodotto senza cuore per il neo-calcio che vuole fare a meno dei tifosi (indesiderati) che non siano quelli “ufficiali” (anestetizzati) usciti dalla scrematura politically correct delle liste di proscrizione che passano preventivamente dalle Questure. Non più tifosi ma clienti alfanumerici, codici a barre, e micro-chip radio frequenza d'identificazione a distanza (che permette la tracciatura di spostamenti e abitudini). Calcio moderno… carte prepagate al consumo, abbonamenti in pay per view, calendari estratti dall'urna di Piazza Affari, flussi economici d'alta finanza e revisione di piani regolatori per sbloccare progetti di centri multifunzionali. Portafogli contro coronarie, moneta contro senso d'appartenenza, sogno che diviene virtuale, preconfezionato. Eccolo l'antidodo sicurezza, alla faccia del garantismo e del Diritto, che odora tanto di tecniche sperimentali di controllo di massa e ardite peripezie giurisprudenziali. Luca Zampini E ancora (e non solo): - retroattività delle disposizioni riguardanti la non concedibilità della tessera; - tessera non concedibile per 5 anni a condannati non definitivi (e possibilmente assolvibili nei restanti gradi di giudizio) con violazione del principio costituzionale che vuole un imputato innocente sino a condanna definitiva; - confusione per le società sul regolamento da seguire, stante il conflitto tra legge e disposizione applicativa… sino ad arrivare al caso H. Verona: abbonamenti consegnati a campionato iniziato perché, a differenza di altre società, prima è stato ritenuto necessario il nulla osta della Questura per ogni singolo tifoso. Per questo ed analoghi casi, interveniva un'ulteriore direttiva che per le prime giornate consentiva ai singoli sostenitori di utilizzare la ricevuta di richiesta tessera; peccato che l'Hellas Verona non ne avesse rilasciate… - regolamenti d'uso degli impianti (per la violazione dei quali è previsto il ritiro della tessera) diversi da stadio a stadio; - l'Osservatorio si è arrogato il diritto di comunque vietare le trasferte anche per i possessori della tessera; - tessera (e problematiche correlate) variante da categoria e società con cui la si sottoscrive (e ricordiamo che con una tessera per es. del Varese si può sottoscrivere l'abbonamento del Verona…): tessere gratuite e non, prepagate e non, rilasciate subito e no… tutto all'interno anche della stessa serie calcistica… - Seppure la normativa non imponga di avere sempre con sé la tessera, in alcune leghe di fatto ciò è obbligatorio, insieme al documento di identità… pena: in trasferta non entri nell'impianto seppur munito di biglietto… Questo perché in alcuni stadi di leghe minori i biglietti non sono nominativi… - A causa della natura (prepagata o non prepagata) della tessera della singola società, chi non risiede in Italia può o meno sottoscrivere la Tessera del Tifoso. È il caso per esempio di Verona: il Chievo non richiede il codice fiscale, al contrario del H. Verona (tessera prepagata), con conseguenza che, in questo secondo caso, essendo un non residente in territorio nazionale sprovvisto di c.f…. non può fare la tessera e quindi né abbonarsi o seguire la prima squadra scaligera in trasferta nel settore ospiti… OTTO “Otto” 9 OTTO CONSIGLIA “Otto” 10 NATALE ANCHE PER QUESTO NATALE... I PANDORI DI POPOLI IDENTITÀ TRADIZIONE S0LIDARIETÀ www.comunitapopoli.org [email protected] [email protected] La Diva di Ca' del Bue LA MIA ESTATE IN SARDEGNA Come ogni anno con il mio gruppo di amici si è deciso, per l'ennesima volta, di passare le vacanze in Sardegna. Ma non nella parte selvaggia e fuori dal mondo che piace a me. E no! Quest'anno la decisione presa è stata: facciamo le “ferie da siori” e andiamo in costa Smeralda. Non per passare le serate a guardare i “vips” che salgono e scendono dalle loro barche, ma il resto della Sardegna l'avevamo già visto tutto ed effettivamente ci mancava solo la Costa Smeralda, che per paesaggi e mare, credetemi, è davvero un gioiello. Fino a qui tutto normale. Prenotiamo in un hotel di lusso grazie al gattone del nostro amico che ha trovato una super offerta e si parte. Quattro coppie più rispettivi figli con questo accordo: i papà sono severamente obbligati a badare ai figli durante il giorno in modo che noi mamme ci si possa rilassare, visto che il nostro lavoro con la prole lo facciamo tutto il tempo dell'anno… All'arrivo rimaniamo basiti dal lusso dell'hotel, dal servizio e dalla disponibilità dello staff. E iniziamo a veder girare volti noti della tv, del mondo del calcio e dello spettacolo. Ripeto, non eravamo in cerca di questo; infatti nessuno di noi ha commentato, a parte qualche sbirciatina per la curiosità… ma nulla di più. La prima sera abbiamo mangiato in hotel perchè cotti dal viaggio, e nell'arrivare in sala da pranzo incrociamo un gruppo di Gieffini che ci saluta (??!!) e si mette a giocare con i nostri bimbi. Anche un po' infastiditi perchè affamati, richiamiamo i bambini e questi del GF si vengono a scusare (!!) per averli trattenuti… Il giorno dopo si comincia la vita da mare: spiaggia, bagni, abbronzatura, ecc.; noi mamme (posso fortunatamente dirlo) siamo 4 belle ragazze e, viste sole dato che mariti e figli erano non si sa dove tutto il giorno, sembravamo amiche in vacanza. Nella spiaggia in cui eravamo c'erano altre persone dell'hotel e questi innumerevoli “vips”, che dal primo giorno non ci hanno mai abbandonate…!!! Addirittura anche le “vips”, più o meno giovani (delle quali, per discrezione, non farò il nome), cercavano di venire da noi per… chiacchierare! I ragazzi “vips” ci cercavano per l'aperitivo in spiaggia, la partita di beach-volley… e, se un giorno non c'eravamo perchè cambiavamo spiaggia, l'indomani mille domande sul perchè, sul dove ecc.… Ma io mi chiedo: ma questi stavano sempre fermi lì, approfittando del fatto che quei pochi metri di “ombrelloni di lusso” fossero infetti di paparazzi e mostrare così lato B e lato A?? Alla faccia dei turisti “vips”!! Ma il “top of the misery” lo si è raggiunto quando un nostro amico “non vip” (ma benestante) ci ha invitati ad una festa in “barca” a Porto Cervo: nessun “vip” era invitato, ma come per magia se ne sono materializzati una ventina davanti… ad elemosinare l'ingresso!!! Ottenuto, non senza fatica, il risultato tanto ambito, due “note” gieffine hanno pure preteso - ad alti e non eleganti toni di “sovvertire” le regole marinaie e tenere ai piedi il loro tacco 14… naturalmente dopo un invito ad allontanarsi dallo yacht, hanno “acconsentito” ad entrare a piedi nudi, abbandonando le preziose calzature (“Aò! Con quelle che le ho pagate!!”...). Scalze o ipersandalate… se ne sono state in un angolo con il loro gruppo di gieffini, prive di codazzo e di paparazzi, a guardare chi si divertiva incurante di loro. Alla fine della vacanza ci siamo resi conto che questi “vips”, così tanto “letti” da noi sui giornali, a parte una testa un po' limitata e una serie di infinite pose fotografiche, erano alla continua ricerca di gente che li considerasse, che li facesse sentire “vips”. Senza rendersi conto che, così facendo, hanno trattato noi come se fossimo dei “vips” e dimostrandosi, in realtà, dei poveretti (se non nel portafoglio, nello spirito) che andavano in giro a cercare conferma della loro (flebile) notorietà. Cosa che da noi, come - mi è parso - da nessun altro, hanno ottenuto… Quest'estate mi sono divertita molto… Ih!ih!ih! “Otto” 11 SE IO FOSSI UNA TV “Otto” 12 …vi farei credere che degli omini in giacca e cravatta litighino per il vostro bene. …vi farei credere che gli omini di “destra” siano diversi da quelli di “sinistra”. …vi farei credere che votare sia un atto importante. …vi farei credere che dei giornalisti siano più onesti di altri. …vi farei credere che dei programmi siano scomodi. lo censurerei pure qualche programma, per farvelo credere. …inventerei un programma in cui si raccontano i fatti del giorno e lo chiamerei… che so… “telegiornale”. …farei diventare lo sport la vostra unica ragione di vita. …vi farei credere che chiunque, con un colpo di fortuna, possa diventare ricco. …con la scusa di pubblicizzare prodotti, vi farei inseguire modelli di vita assolutamente assurdi. …con la violenza e il gossip eliminerei ogni valore che dovrebbe essere alla base della vita umana. …vi mostrerei tette e culi in continuazione, per mantenere sempre alto il vostro testosterone. …vi farei tenere la tv sempre accesa. Altrimenti c'è silenzio. Vi farei credere che una scatola faccia “compagnia”. …vi farei credere che non c'è nulla di sbagliato ad ascoltare ore ed ore di tv al giorno. …vi farei credere che una scatola non può certo condizionare la vostra vita, no no. …vi farei credere che una cosa è vera se lo dice la tv. Anzi, vi farei credere che una cosa è falsa se non lo dice la tv. Perchè lo farei? Strano che tu lo chieda. …se fossi una tv farei in modo che tu non possa mai porti certe domande. Daniele Di Luciano (su http://informarexresistere.fr) LA VOCE DEI LETTORI “Bicieri de carta, bicieri de vero, ma queo de sora xe incassà nero” / Chiusura anticipata dei bar e lotta ai fracassoni dove da sempre c'è vita… / Coprifuoco / Telelaser su vie dove esistono già dossi artificiali, col rischio di sanzionare più il salto in alto che l'improbabile eccesso di velocità… / Strade cittadine divenute dedali e labirinti a causa di divieti, telecamere, lavori in corso in piena stagione lavorativa e sensi alternati o invertiti / Telefonate al Ministro per sistemare le cose e invertire gli ordini, in perfetto stile italico… / Telecamere per l'ordine pubblico cieche, altre davanti alla spazzatura e per controllare ingressi e strade preferenziali; addirittura quelle intelligenti che prevengono i reati notando atteggiamenti sospetti / Il bisogno impellente di dire la propria su tutto, proiettarsi impettiti davanti agli obbiettivi tv, partecipare alle 6 di mattina alle operazioni di sgombero (in prima linea innanzi ad altro tipo di telecamere) / A Sanremo no a Morgan perché ha ammesso di drogarsi, no a Belen perché sarebbe coinvolta in una vicenda di uso di droga, no alla Canalis perché è stato detto che avrebbe fatto uso di droga. E quindi no a Morgan pure al Teatro Romano, quasi dovesse tener un comizio anziché cantare. Ma ecco le scuse (a chi?), le strette di mano e i sorrisi, con pubblicità per tutti: e a Morgan il Teatro Romano. Così come a Ely e Belen il Festival / Da bravi amministratori a nuovi Savonarola / “Largo ai giovani, va remengo el vecio, gerimo in cale el ne ga lavà col secio, el dise che el xe stufo, che ciama la Polissia e dopo i se domanda perchè i fioi scapa via”… / Deliri di onnipotenza / Ponti blindati in entrambi i sensi per sottoporre i motorini ad etilometro alle 10 di sera di metà Agosto quando la città è pressoché deserta / Ricorsi al Tar (persi)… e se non va bene pugni sbattuti a terra frignando come i bambini, quasi minacciando nuovi provvedimenti / Raccolta differenziata porta a porta, immondizia nelle strade come a Napoli, ma con più casini per i volenterosi / “Far pagare ai turisti!” (quello che prima era gratuito) / 100 divieti, zero servizi alternativi / Locali chiusi, Centro e Lago morenti / Autovelox nelle vie z.t.l. del Centro Storico dove vi è il limite dei 30 Km/h / Un Sindaco che commenta qualsiasi atto giudiziario, anche quelli che non lo riguardano… sprecando figuracce in diritto (perché tutto è da commentarsi e “di diritto tutti si sa”) / Moralismo antiprostituzione e pretese di saper insegnare ai figli altrui (riprendendone severamente pure i genitori) senza avere propria prole / Abiure, prese di distanze e richieste di indagare (anche per reati che non esistono) i vecchi amici di militanza o di protesta politica. “Sputare nel piatto dove si è prima mangiato” direbbe qualcuno; altri userebbero appellativi ben più aspri e categorici… / Sindaci tifosi, assessori tifosi, presidenti tifosi, giornalisti tifosi, a mostrarsi in canottiera in Curva abbracciati a sostenitori e concittadini / Una città che arranca nella qualità dei servizi / Strisce (stalli) che “le cambia color come le statuette de na olta par segnar el tempo”… / Lavori di “ammodernamento” che, una volta terminati, creano più danni e disagi ai residenti di quando si stava “peggio”… / Etilometri, maxioperazioni della Municipale, blocchi e controlli anche nei vicoli, ma rari bus, zero pullman e taxi introvabili e costosi. In una cotanta situazione, in cui l'Ordine è confuso con compiti da nettezza urbana e bassa sbirraglia, con chiodi fissi i divieti, le multe, la repressione, quali uniche idee, e, quale conseguenza, un coprifuoco di fatto con crisi per locali e turismo giovane; in questa realtà, dove non sembrano essere conosciuti i significati dei termini “soluzioni alternative e servizi adeguati”, “prevenzione” e “margini di tolleranza e divertimento”; in questa Verona, nulla è assurdo se mascherato da un ripetitivo moralismo che rende tutto normale. Nonostante ciò sappia di oppressione prima che di repressione… (NON) Pippo “Otto” 13 Taxis t “Noi a verones e: q ui i r ulia oman cci d so “M i li tr e no n i oviam ialtr le an e Z o sott i : “El oterr m dà an gà d a”… an a i a ! S.H. a Troiani: La prossima da olta che non te me dè r… bear, vo via sensa paga Sm s V i gn a : Te medario?? a Camel, le ga come simbolo un dro Perché se le sigarette le se ciam (Amarcord) Autoradio: “…a Praga muto nella piazza c'è Jan…”… Cicciopera: “Massimo spiegami… cos'è successo a piazza CEIAN?”… !!! la ve v od e t to ! Tipo in piscina al Fofe: “Fai sumo?” Ta l v l'A4 olta l'U o è Ano più a mo m iglio nim nor r d o d ' 9 el P a la N 0 atu oe ra d e l la L : ine a… “Te ve da quel del campeggio e te ghe domandi de un FKK… Fisical Culture Kampf!” Cola sto llo olo!” e n av o, l pioa rav a pal r pa b l rchè o l er de ghe ? nte gole le fo e Otto m e re gne u s a c l che ni de isco spu tec i con Fin o quel nni!” “ sa” : o ci av ma sol mi a cal gioc Gommanca gli ulti a u Io , t Me nali ne Infradito e s e: “ : “Sì f r o ciarpetto, a F ar gio i levantino pe Ch rfetto Michele: “Speriamo che domani ghe sia i ca valloni altrimenti il mare è banale!” p n al isa i in tr r im e un n Ca ent on bar m im m m po e e ol (B le son to e K sp g tn K ) orc na ico av nc … o… a l ”… avà aG otic e il Gi ia) Silvia (totalmente sobr Rigo n lè Montecarlo è come Borgo Roma… Il Boncia ecco come Borgo Roma magari no, co come il Saval! Michele titolo di st me ”… udio el ga tto u el battesim t rat o! Henry op s p e: !” ita… licin Bol mbio v renso o po Pip ta! Ca divent s “Ba omani da d IL MURO Federica: Dobbiamo brevettare il catetere per i concerti… Chiara: “Non indovinerai mai chi mi ha spiegato cosa significa alta gag!”… Fofe: “Uomo o donna?”… Chiara: “Uomo”… Fofe: “La Monica?”… Compagno: “Fascista!!”… Franco: “Adulatore!” “Otto” 14 Cola: “Beate, our schintzel??”… Beate: “Are in the fahne”… Cola, Tine, Centrino: “In the fahne hoo????” Sms dall'Est Asiatico: Meg: “Ma il film “Gli Uc cel “Da giorni ormai verso in condizioni l i” è di Hitchcock?”… disperate ostaggio delle Brigate Gialloblu Ben Ka rim : “No, è di Cicciolina!” venuto Mat tia e congr e deportato in Cambogia. atulazioni a Esponete la mia foto sul Campidoglio Oste: “Non bestemmiare!”… Cozzino ed Elisa! al posto di quella del soldato israelita. Davide: “Come faccio a non bestemmiare?! Sto pensando al Verona di Belgrado!!”… Zippo” L'è talmente brutto che el par disegnà (guardando la torre dei Lamberti tatuata sulla schiena del Fofe) con la man sinistra! Chicca Serena: “El par l'orologio fermo come quel de Bologna!” Volete scrivere anche voi??? [email protected] oppure Sms al 333-6648595 o”… ith fire, Metallica. Tine: “Fight fire w o”… il fuoco con il fuoc ta con la tinta”… Ossia: Combatti cosa di: Togli la tin Marti: “È la stessa Campo … Solla: “Ciao Christian… Scusa, mi sbaglio o avevi il casco storto?”… Christian: “Certo, altrimenti come faccio a bere in vespa?”… Fofa: Il mio punto G è alla fine della parola shopping I milanes e) M zero mi va più “Ma l'ac ich “Il mercato a Km q u le a è s ele: ra!” Miche st de a em tr a es : lata? che bene ” della scola… senza il bar a z n a c a v a n U sa! Michele o c a s s te s la non è “Maury qual è il tuo prossimo tatuaggio?”… Maury: “Mi tatuo in faccia la faccia del Geppo!” i sono dei div settentrio ersamente nali! Chi cca 002) (Amarcord 2 ci n tutti sti spic co , o r u E l' n Carte llo in q Ques “Io sto bene co uart to è u ggiatura!”… e ll vi in e r e ss T n amo HAI SPEAKS ie r a Bangkok: r a mi par di e cc a b ta re pla ENGLISH A M a Ahahaha a m il Batti l'er Bruno teatic o d ANE. n a u q n o a r n e saria el no (al m o. Te Ovi ar me Milanello, Torinello, Juventello… sse… Fo E noialtri a Brindando… Spens: “Evviva! Al Millwall! Ai leoni!”… Cava (ricco di entusiasmo): “A Leone di Lernia!”… !!!!!!!!!! magr ia più c c a f lia mi do!” ro Lin a mag t t s s a e u M che q fa più l'idea o, te r e g m a o m oc rte più le: “H Miche “Più che fa o: Gepp Sergio: “Hai la felpa?... Sai questi con sta aria condizionata…”… Zippo: “…Sì… sì… questi il buco dell'ozono lo allargano a calci!” Baschi: “Italiani?”… Tine, Cola, Centrino: “No, Veronesi! Muy indipendiente. Verona is not Italy!” Il wa s Ghe abi è ecc vo r i a e par m un p zionale! o Al po agnarlo ' de pan a s d'ora to del cr ssieme… e n i Mich n poi les … ele so e wa s a bi! Fiocco te ghè più Muro ti del Muro del pianto! Geppo r Hitle o u t a t o! O mi Crist o i Rammstein ù a nt s … ca ” e e ? ch ? ic na oG Saverio etto eh! nta Mika!!! Sere h i chim ca g i e n f i ch a t a nd d r Be o Paggio: Ma lè come el rologi “Butei v a hai l'o ilo!”… v a o l' C ia h “ : a lt e ri sì g vinto Aquagym… Hydrobike… Fof edof e Bearz la classifica ca iovani, mi lo s o… da p la N “ è : o o Ro a Cicionasse e vecie che nno t v o l' a t era l'all C enatore nieri nel Mond ssi e gus gelato?”… h c si illudono a ritmo di musica… iale 96 n e e l 1990”… ndo t al mars !!! o c e è una scena mancante S o :“ ntr Giada che è de Al mau!”… in Fight Club… “ a crem a Giada: l'Uomo ridotto a una merda! m Anonimo Mam El camel el pol laorar na setimana senza bear… mi inveze poso bear na setimana senza laorar… casi della vita! Mone Cerea 88 Volete scrivere anche voi??? [email protected] oppure Sms al 333-6648595 IL MURO “La felpa Centomo è comodissima. Dietro ha anche i cavalli dorati! Però è da usare solo all'estero…” Centrino “Otto” 15 GI OTTO …e se il barista non sa la ricetta... …esiste il bigliettino da visita... -opera dei ragazzi di Brescia- No comment! …stranamente in un bar... Divieto di tuffarsi a bomba nel cesso!!! …ottimo marketing...!!! …ed usare il megafono per annunciarsi...