PTOF 2016 - 2019

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PTOF 2016 - 2019
ISTITUTO STATALE PER L’ISTRUZIONE SUPERIORE
POMIGLIANO D’ARCO (NA)
Professionale Servizi Socio Sanitari - Professionale Servizi Commerciali
Tecnico per il Turismo - Tecnico per la Grafica e Comunicazione
PTOF 2016 - 2019
Elaborato dal Collegio docenti il……………………………………………………..
Approvato dal Consiglio d’Istituto del………………………………………………..delibera N°……………
…occorre raggiungere una crescita:
intelligente, attraverso lo sviluppo delle conoscenze e dell'innovazione;
sostenibile, basata su un'economia più verde, più efficiente nella gestione delle risorse e più
competitiva;
inclusiva, volta a promuovere l'occupazione, la coesione sociale e territoriale.
Commissione UE Europa 2020
Perché le cose funzionino bene a scuola le persone devono stare bene, essere a proprio agio: alunni,
docenti, personale; l’organizzazione deve essere funzionale alla promozione del benessere…
Istituto Statale Istruzione Superiore
EUROPA
Via Fiuggi, 14 - 80038 –Pomigliano d'Arco - NA
http://www.isiseuropa.gov.it
Email: [email protected]
[email protected]
tel.08119668187-08119668190 – tel/fax 0810147112
codice fiscale: 93047350637
ORDINE E GRADO DI SCUOLA
SECONDARIA DI SECONDO GRADO
DENOMINAZIONE
ISIS EUROPA
INDIRIZZO
VIA FIUGGI, 14
CAP
80038
CITTA’
POMIGLIANO D’ARCO
TELEFONO/FAX
08119668187/08119668190
CODICE FISCALE
93047350637
CODICI MINISTERIALI
PROFESSIONALE NARC078011
E-MAIL
TECNICO
NATN078016
SERALE
NARC07851A
[email protected]
POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA
[email protected]
SITO WEB
www.isiseuropa.gov.it
NUMERO CLASSI
62
NUMERO DOCENTI
160
NUMERO UNITA’ PERSONALE ATA
35
DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Rosanna Genni
I COLLABORATORE
Prof.ssa Imperatrice Natale
II COLLABORATORE
Prof.ssa Anna Napolitano
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INDICE
1. INTRODUZIONE
2. PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA
3. LE SCELTE STRATEGICHE DI FONDO
4. IL CURRICOLO
4.1 ISTITUTO PROFESSIONALE SETTORE ECONOMICO INDIRIZZO SERVIZI COMMERCIALI
PROFILO GESTIONE DELLE COMMUNITY ON LINE
4.2 ISTITUTO PROFESSIONALE SERVIZI SOCIO SANITARI PROFILO SANITA’ DIGITALE
4.3 ISTITUTO TECNICO DEL SETTORE ECONOMICO INDIRIZZO TURISTICO PROFILO ORIENTATORE
TURISTICO
4.4 ISTITUTO TECNICO DEL SETTORE TECNOLOGICO INDIRIZZO TECNICO PER LA GRAFICA E LA
COMUNICAZIONE PROFILO GIORNALISTA MULTIMEDIALE E DIGITAL VIDEO MAKER
4.5 IL CORSO SERALE: IL QUADRO ORARIO.
4.6 ORIENTARE LE SCELTE
4.7 ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
4.8 DIDATTICA LABORATORIALE E SCIENZE INTEGRATE
5. GLI INTERVENTI DI SUPPORTO ALLA QUALITA’ DELL’OFFERTA FORMATIVA
5.1 LA SICUREZZA
5.2 LA VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE
6. L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
7. ANALISI DEI FABBISOGNI
7.1 LE RISORSE UMANE: LA DEFINIZIONE DELL’ORGANICO
7.2LE RISORSE STRUMENTALI
8. L’ORGANIZZAZIONE DELL’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
9. MODALITA’ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI STUDENTI
10. L’ORGANIZZAZIONE GENERALE DELLE ATTIVITA’ DELLA SCUOLA.
10.1 L’ORGANIGRAMMA
10.2 AREE FUNZIONI STRUMENTALI
10.3 AUTOVALUTAZIONE E VALUTAZIONE DI ISTITUTO
ALLEGATI AL PTOF 2016/2019
I. Atto di indirizzo della DS
II. Piano di miglioramento (PDM)
III. Assi/Aree e discipline afferenti
IV. ALL. 1 - Valutazione degli esiti formativi - I biennio. I livelli nella certificazione delle competenze
V. ALL. 2 - Valutazione scrutini finali. Indicatori integrativi per l’attribuzione dei bonus
VI. ALL. 3 - Indicatori integrativi. Modalità di attribuzione del bonus per tutte le classi
VII. ALL. 4 - Regolamento assenze di massa
VIII. ALL. 5 - Regolamento dei ritardi
IX. ALL. 6 - Voto di condotta alla luce del D.L. 137/08 convertito in L.169/08, del D.P.R. 122/09 e
del DPR 249/98
X. ALL. 7 – Griglia di valutazione del Prodotto
XI. ALL. 8 – Criteri di attribuzione del credito scolastico
XII. ALL. 9 - Esami di stato Attribuzione del punteggio
XIII. ALL. 10 - Griglie di valutazione II biennio, quinto anno e Esame di Stato
XIV. ALL. 11 – Patto di corresponsabilità
XV. ALL. 12- La prova esperta: format, indicazioni operative e valutazione
XVI. ALL. 13 – Rubriche di valutazione
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1. INTRODUZIONE
In base all’art. 3 del DPR 275/1999) il P.O.F. è il documento:
-fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle Istituzioni Scolastiche; in
esso vengono illustrate le linee distintive dell’istituto, l’ispirazione culturale-pedagogica che lo
muove, la progettazione curriculare, extracurriculare, didattica ed organizzativa delle sue
attività”;
-ufficiale, progettuale ed organizzativo con cui un Istituto si presenta alla cittadinanza, alle
Istituzioni ed in generale al territorio, ed è elaborato tenuto conto delle proposte, dei bisogni e
dei pareri formulati da genitori e studenti, nonché di specifiche e reali esigenze che emergano
dal contesto culturale, economico e sociale del territorio;
-regolativo ed organizzativo dell'attività dell'istituto e viene annualmente aggiornato,
nell'intento di mantenere vivo un patrimonio identitario di cultura, accoglienza e formazione
dello studente e di migliorare i suoi standard di qualità all'interno di contesti mutevoli della
società e del mondo.
Il POF si è evoluto in un documento di programmazione di più ampio respiro temporale che si
denomina piano triennale della offerta formativa (PTOF). In base alla legge n.107/2015 il
P.T.O.F. è il documento che prevede:
-la programmazione triennale dell’offerta formativa per il potenziamento dei saperi e delle
competenze delle studentesse e degli studenti e per l’apertura della comunità scolastica al
territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzione e delle realtà locali (comma 2)
-le iniziative di potenziamento e di attività progettuali che integrano l’offerta formativa (comma
7)
-le iniziative di formazione rivolte agli studenti per promuovere la conoscenza delle tecniche di
primo soccorso (comma 10)
-la programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo,
tecnico e ausiliare, nonché la definizione delle risorse occorrenti (comma 12) assicurando
l’attuazione dei principi di pari opportunità e promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado
l’educazione alla parità dei sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le
discriminazioni (comma 16)
-le attività di formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro
(comma 38)
-le attività volte a sviluppare e migliorare le competenze digitali degli studenti, del personale
docente e del personale tecnico e amministrativo.
Il Collegio dei Docenti ha elaborato il presente documento sviluppando le indicazioni contenute
nell’atto di indirizzo della Dirigente Scolastica (ALL. I).
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2. PRESENTAZIONE
DELLA SCUOLA
L’ISIS “EUROPA” di Pomigliano
d’Arco nasce nell’anno scolastico
1989/90
come
Istituto
Professionale
per
i
Servizi
Commerciali
e
Turistici.
Successivamente si aggiungono i
corsi Grafico Pubblicitario e Servizi
Sociali e nel 2000 viene istituito il
corso serale per lavoratori, con gli
indirizzi Servizi Commerciali e
Servizi Sociali.
A partire dall’a.s. 2010/11, a seguito
della
riforma
della
Scuola
Secondaria Superiore, è divenuto
Istituto
Superiore
d’Istruzione
Aula Toyo Ito realizzata nell’anno scolastico 2013/2014 dalla classe
Statale (ISIS), la cui offerta
II Bg nell’ambito del Progetto Aula in Mostra
formativa presenta:
- l’Istituto Tecnico settore “Economico” indirizzo “Turismo” e settore “Tecnologico”
indirizzo “Grafica e Comunicazione”;
- l’Istituto Professionale Settore” Servizi” Indirizzi “Servizi socio-sanitari e Servizi
commerciali”.
L’Istituto si articola su tre sedi, tutte dotate di collegamenti wifi e cablaggio con la fibra ottica. I
laboratori sono collocati in tutte le sedi. Tutti i laboratori e le aule sono dotati di proiettore e la
metà di essi dispone di una LIM. L’Istituto non dispone della palestra, le attività di Scienze
motorie e le attività di preparazione ai Campionati studenteschi si svolgono, a seguito della
stipula di convenzione annuale con il Comune di Pomigliano d’Arco, presso il Palazzetto dello
Sport.
La nostra istituzione scolastica riserva al corso serale una particolare attenzione, in quanto lo
considera strumento che consente una maggiore e diretta interazione con la realtà socioeconomica del territorio, in un’ottica di stretto rapporto scuola-lavoro al fine di riqualificare
risorse umane e adattarle alle mutevoli esigenze richieste dall’ambiente di lavoro e dalla
società civile. Il percorso si articola in tre annualità che consentono il conseguimento del
diploma. L’inserimento avviene dopo una attenta valutazione delle esperienze pregresse
formali, non formali e informali (crediti formativi). La frequenza prevede la realizzazione di
parte delle ore on line. Le attività di orientamento (150 ore) consentono un accompagnamento
personalizzato alla costruzione del percorso individuale. Per favorire la partecipazione delle
donne con bambini è stato attivato il progetto banca delle ore.
http://www.isiseuropa.gov.it/corso-serale-s-2015-2016/
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LE RISORSE MATERIALI
Centro territoriale per l’inclusione
1
Aula docenti
1
Spazio ricevimento genitori/ Centro di consulenza psicologica 1
Biblioteca multimediale
1
Spazio studio/ora alternativa religione studenti
1
Segreteria
4
Presidenza
1
Vicepresidenza
1
Laboratorio di scienze
1
Laboratorio di chimica
1
Laboratorio di fisica
1
Laboratorio linguistico
1
Laboratorio di fotografia
1
Laboratorio di disegno
1
Laboratori informatici
7
Laboratori di grafica-progettazione multimediale
1
LE DOTAZIONI INFORMATICHE
N° aule provviste di LIM e Computer
20
N° aule provviste di proiettore e Computer
21
N° postazioni informatiche nei laboratori destinate agli alunni
155
N° NETBOOK, NOTEBOOK, TABLET destinati agli alunni
160
N° postazioni informatiche totali destinate agli alunni
315
N° POSTAZIONI/100 ALUNNI
28
N° NETBOOK, NOTEBOOK, TABLET destinati ai docenti
108
N° POSTAZIONI / 100 DOCENTI
68
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3. LE SCELTE STRATEGICHE DI FONDO
Educare alla democrazia, alla valorizzazione della diversità e delle identità culturali, alla
convivenza civile, al rispetto dei diritti umani, al rispetto della dignità della persona, al senso
della responsabilità (Unesco 2003), rappresentano le
dimensioni trasversali del percorso
formativo, elementi unificanti dell’intero intervento didattico in un’ottica pluridisciplinare. Non
tematiche da sviluppare, ma ricerca degli elementi comuni e delle diversità da analizzare e
confrontare, affinché dalla contaminazione possa derivare la comprensione.
Ripensare il curricolo e riprogettare, nell’ambito dell’autonomia didattica i percorsi,
coinvolgendo tutte le discipline, per costruire unità di apprendimento che possano integrare la
complessità dei livelli formativi della “persona” (legalità, cittadinanza europea, intercultura,
genere ecc.) è sicuramente operazione non semplice. Adottare un’ottica interculturale che
conduca alla reciproca conoscenza della diversità, al fine di contribuire alla costruzione di una
società futura dove sia possibile vivere la stessa in maniera non antagonistica e non gerarchica,
richiede disponibilità e curiosità intellettuale. Solo l’impegno, la ricerca e la disponibilità a
riflettere costantemente sulle azioni programmate al fine di valutarne gli esiti, correggere le
linee di intervento in un’ottica di miglioramento continuo, potranno produrre questo risultato
che tutti i processi di apprendimento dovrebbero proporsi, conducendo la scuola a divenire nel
territorio “ambasciatrice dell’inclusione”.
Ma per formare cittadini consapevoli, autonomi e responsabili occorre favorire processi
educativi in grado di mobilitare le capacità ed i talenti di ciascuno al fine di renderli soggetti
attivi nella definizione del proprio cammino formativo.
Ai giovani è richiesto oggi di individuare e selezionare informazioni da una pluralità di fonti, di
essere capaci di adeguarsi ai continui cambiamenti che l’evoluzione tecnologica sta producendo
nel mondo del lavoro e delle professioni, di autorientarsi, effettuare scelte, programmare
azioni, entrare in relazioni con gli altri sia in presenza che in “remoto”, conoscere i linguaggi dei
“nuovi media”(coding), ripensare se stessi in un’ottica geografica allargata.
Caratterizzare in chiave europea i profili professionali attuando le opportune curvature
rendendo possibile la mobilità degli allievi nel contesto comunitario; favorire la continuità tra
formazione, lavoro e vita sociale lungo tutto il corso della vita; valorizzare la cultura viva del
territorio come risorsa per l’apprendimento; consentire una corresponsabilità educativa da
parte delle famiglie e della comunità; migliorare gli esiti nelle prove Invalsi in italiano e
matematica e nella valutazione attribuita in tutte le discipline al fine di consentire a ciascun
alunno di acquisire le competenze indispensabili per agire la cittadinanza attiva, rappresentano
i nuclei fondanti della programmazione educativa e didattica triennale.
A tal fine l’Istituto adotta la “didattica per competenze” nel convincimento che gli studenti
apprendono meglio quando costruiscono il loro sapere in modo attivo attraverso situazioni di
apprendimento fondate sull’esperienza. Aiutando gli studenti a scoprire e perseguire interessi,
è possibile elevare il grado di coinvolgimento, la motivazione, i talenti individuali. In tale ottica
l’insegnante non si limita a trasferire conoscenze, ma è una guida in grado di porre domande,
sviluppare strategie per risolvere problemi e giungere a comprensioni più profonde, partendo
dal riconoscimento delle competenze comunque acquisite. Le azioni sono volte ad innovare le
strategie di insegnamento ed apprendimento per colmare la distinzione tra apprendimenti
formali, non formali ed informali. L’adozione di tale modalità di progettazione didattica ha
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consentito di ridurre in maniera significativa sia il fenomeno della dispersione scolastica che
quello dell’assenteismo.
La progettazione dell’offerta formativa è attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli
obiettivi comuni. L’istituto sta ponendo in essere con grande impegno azioni volte alla
individuazione e all’adozione di tutte le strategie utili alla promozione dei processi di
inclusione e del rispetto delle diversità, dell’adeguamento dei processi di insegnamento e di
apprendimento ai bisogni formativi di ciascun allievo sia nel lavoro d’aula sia nelle altre
situazioni educative. Gli interventi didattici sono costruiti nell’ottica della inclusione ed hanno
come focus la promozione delle competenze di cittadinanza finalizzata alla costruzione del sè,
delle relazioni con gli altri e del rapporto con la realtà naturale e sociale dello studente.
La riorganizzazione didattica con la riduzione delle ore a cinquanta minuti, consente la
programmazione di interventi didattici personalizzati, la costruzione di percorsi di recupero e
potenziamento, l'ampliamento dell'offerta formativa.
Lavorare per l’inclusione significa garantire la piena partecipazione alla vita scolastica da parte
di tutti i soggetti, promuovere lo sviluppo delle specifiche potenzialità al fine di realizzare il
benessere di ciascun alunno ottimizzando il rapporto tra le dimensioni biologica, individuale e
sociale. L’inclusione può essere realizzata attraverso l’individualizzazione e la
personalizzazione dei percorsi formativi. La prima ha l’obiettivo di assicurare a tutti il
conseguimento delle competenze fondamentali del curricolo attraverso l’adattamento delle
metodologie in funzione delle caratteristiche dei discenti. La seconda si pone l’obiettivo di dare
a ciascun alunno l’opportunità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità individuando
obiettivi diversi per ciascun discente, essendo strettamente legata a quella specifica e unica
persona della studente a cui ci si riferisce.
La programmazione dell’attività didattica curriculare è centrata sulle competenze di asse
culturale per il biennio e su quelle specifiche di area per il secondo biennio e l’ultima
annualità. La programmazione pluridisciplinare, attraverso la contaminazione delle esperienze
didattiche consente all'allievo di comprendere la complessità della conoscenza e di orientarsi
nel sapere. In quest’ottica l’istituto collabora attivamente con l’Istituto di Studi Vera
Lombardi di Napoli, il Polo Qualità Napoli, l’Associazione Antiracket di Pomigliano
d’Arco, la Fondazione Falcone e altre associazioni del territorio.
Le riunioni dei consigli di classe avvengono per classi parallele ovvero coinvolgono
contemporaneamente i docenti che hanno classi della stessa annualità e dello stesso indirizzo. I
consigli di classe paralleli permettono una condivisione di punti di vista, obiettivi e soluzioni
didattiche e la possibilità di adottare la didattica per classi aperte al fine di evitare discrepanze
di ordine formativo per la formazione delle classi successive. I consigli di classe paralleli
progettano percorsi formativi centrati sulle competenze focus di cittadinanza e li realizzano
anche attraverso l’alternanza scuola lavoro, le attività laboratoriali, la partecipazione a
concorsi, progetti, visite guidate e viaggi di istruzione. L’intero processo conduce alla
realizzazione del prodotto finale quale risultato della prestazione dell’allievo in un contesto
reale.
L’Istituto ha potenziato l’offerta formativa promuovendo la didattica digitale; sono stati
introdotti nuovi approcci formativi e nuovi linguaggi comunicativi sostenuti dall’uso nelle classi
di libri digitali, della LIM e di altre tecnologie digitali (e-book, tablet, etc.), dall’utilizzo e dalla
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condivisione di contenuti didattici digitali anche grazie alle potenzialità connettive della rete
(cloud - nuvola) e quindi alla realizzazione delle classi virtuali su piattaforme didattiche
dedicate (EDMODO, MY STUDIO, WIKI SPACES,..).
L’Istituzione scolastica opera in coerenza con le finalità individuate dal Piano nazionale
scuola digitale volto alla realizzazione di un percorso condiviso di innovazione culturale,
organizzativa, sociale e istituzionale nel quale, il “digitale” è strumento abilitante, connettore e
volano di cambiamento. Pertanto la programmazione triennale si inserisce in un solco già
percorso, che potrà essere approfondito e dotato delle necessarie ulteriori strumentalità in
riferimento alle competenze degli allievi (alfabetizzazione informativa e digitale, coding) del
personale docente (didattica digitale) e ATA (amministrazione digitale) nonchè in riferimento
alla creazione di ambienti didattici innovativi.
La sfida dell’educazione nell’era digitale non può più essere una mera funzione della quantità di
tecnologie disponibili; piuttosto, essa deve coniugare la crescente disponibilità di tecnologie e
competenze abilitanti, la rapida obsolescenza tecnologica, e le nuove esigenze della didattica.
Al fine di coordinare le attività volte in questa direzione, l’istituto ha individuato il docente che
coprirà il ruolo di Animatore Digitale.
La valutazione degli allievi, che comprende una fase di autovalutazione, prevede la
realizzazione di compiti significativi in contesti reali. I docenti fissano le prestazioni che gli
studenti dovranno effettuare per dimostrare le loro capacità e su questa base si costruisce il
curriculo, che diventa mezzo per lo sviluppo della competenza richiesta per assolvere ad un
compito.
La valutazione di sistema (SNV; adesione al Poloqualità Napoli), consente di realizzare le
opportune azioni preventive e correttive finalizzate al miglioramento continuo delle azioni
programmate.
Il notevole aumento di alunni che necessitano di un’attenzione speciale a causa di uno
svantaggio sociale/culturale o scolastico ha richiesto la messa a punto di strategie complesse
atte a offrire servizi stabili e punti di riferimento qualificati. Il nostro Istituto dedica cura e
attenzione all’inclusione degli alunni diversamente abili, alunni con disturbi specifici
dell’apprendimento, DSA e alunni con bisogni educativi speciali, BES, arricchitasi anche
attraverso l’attuazione di progetti mirati e sperimentazioni di interesse nazionale.
Riconoscendo la specificità dei bisogni ed agendo nella cornice culturale di un modello
scolastico integrativo e interculturale valorizzante le diversità, la scuola si è dotata di una
“progettualità” adeguata per consentire la gestione efficace e competente delle diversità.
L’organizzazione scolastica individua dispositivi e percorsi flessibili ed operativi, pronti ad
essere attivati e regolati in relazione alle necessità. E’ stato costituito, ai sensi dell’art. 15,
comma 2 della legge 104/1992, il gruppo H d’Istituto, ovvero Gruppo di studio e di lavoro
sull’integrazione scolastica, per gestire e coordinare l’attività relativa agli alunni diversamente
abili; definire i criteri generali per la redazione dei PEI e dei PDF; formulare proposte al
Dirigente Scolastico, al Collegio dei Docenti o al Consiglio d’Istituto su questioni attinenti ad
alunni diversamente abili; proporre al Dirigente Amministrativo o al Consiglio d’Istituto
l’acquisto di attrezzature, sussidi e materiale didattico dedicato agli alunni diversamente abili e
ai docenti di sostegno; archiviare la documentazione relativa alle proprie attività e definirne
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l’accessibilità; fornire suggerimenti circa la formazione delle classi e la loro collocazione negli
spazi dell'istituto secondo le esigenze degli alunni.
Al fine di consentire un adeguato inserimento degli allievi vengono realizzate attività che
consentono di: analizzare la situazione di ingresso complessiva; curare la continuità verticale;
analizzare le risorse d’Istituto, sia umane che materiali, prima di passare alla progettazione
annuale; raccogliere notizie sugli alunni e metterle a disposizione del Gruppo H e di tutti i
colleghi; formulare proposte di assegnazioni ore di attività di sostegno ai singoli alunni;
controllare periodicamente l’effettiva frequenza degli alunni diversamente abili; curare i
rapporti con i servizi e le strutture territoriali (A.S.L., Comune, Ufficio Scolastico Regionale,
ecc.); curare i rapporti scuola-famiglia; predisporre proposte per il Gruppo H; coordinare i
docenti di sostegno nella valutazione della qualità ed efficienza degli interventi formativi ed
integrativi attuati; proporre e/o formulare eventuali progetti specifici per l’handicap.
Il lavoro di rete ha permesso di realizzare il Centro Territoriale per l’Inclusione (CTI) che ha
sede presso l’ISIS “Europa”, dotato di hardware e software, funzionali allo sviluppo personale,
comunicativo, sociale e all’inclusione degli alunni diversamente abili. Il Centro ha come compiti
quelli di ottimizzare le risorse, fornire assistenza tecnica e didattica, curare la formazione degli
operatori, offrire attività di Informazione e Consultazione, Consulenza e Formazione. Per
costituire una banca dati, il CTI è diventato Punto Demo della Erickson, cioè possiede tutti i
software della casa editrice che possono essere visionati per poter valutare la rispondenza
degli stessi con le esigenze dell’allievo e dei percorsi stabiliti nel PEP e quindi eventualmente
acquistarli. Il CTI organizza attività di informazione formazione rivolta ai docenti delle
istituzioni scolastiche in rete, anche attraverso la piattaforma www.includiamo.it
L’innovazione ha richiesto cambiamenti strutturali all’istituzione scolastica e modifiche di
comportamenti professionali. Il modello della leadership collaborativa è stato utile per
affrontare il cambiamento inteso come crescita migliorativa e innovazione. L’essenza della
leadership collaborativa è nel lavorare insieme, nel pensare ad una partecipazione diffusa
dentro la scuola in cui i professionisti dell’insegnamento, lavorano insieme in modalità di
problem solving al fine di cercare risposte operative a ciò che non si conosce.
L’organigramma radiale fotografa la struttura organizzativa dell’Istituto con un limite
oggettivo: non riuscire ad evidenziare la flessibilità dei processi di informazione e
comunicazione che producono riaggregazioni continue finalizzate agli obiettivi da realizzare.
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4. Il Curricolo
4.1 ISTITUTO PROFESSIONALE – SETTORE ECONOMICO
INDIRIZZO SERVIZI COMMERCIALI PROFILO GESTIONE DELLE COMMUNITY ON LINE
Il Percorso si propone di far conseguire agli allievi competenze operative in relazione ai
metodi e agli strumenti organizzativi aziendali, alle tecniche e alle procedure economicofinanziarie, alla legislazione relativa alla costituzione e gestione dell’impresa on line nei suoi
molteplici aspetti; nell’applicazione dei sistemi contabili, anche per il controllo di gestione;
nell’utilizzo delle tecniche di social marketing; nell’applicazione delle nuove tecnologie per
l’innovazione delle imprese e l’apertura di nuovi mercati.
Utilizzando le quote di autonomia e flessibilità l’Istituto ha realizzato, in collaborazione con
IWA Italia, una curvatura del percorso Servizi Commerciali indirizzando il curriculo sulla
gestione delle community on line.
Il tecnico per i servizi commerciali delle Community Online è colui che gestisce la
comunicazione delle aziende o delle organizzazioni sui social media. Nell’ambito del settore
Marketing & Comunicazione digitale si occupa di gestire comunità virtuali presenti sul Web;
costruisce e gestisce la relazione con gli stakeolder online; può lavorare come freelance, per
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agenzie specializzate di Web marketing o all’interno di un’organizzazione. Conosce le nuove
tecnologie ed è conscio delle dinamiche, anche complesse, appartenenti alle comunità online
proprie del Web 2.0; è in grado di supportare altri professionisti, imprese ed aziende nel
difficile compito di portare sul Web attività come marketing, comunicazione aziendale,
vendita, customer care, fino a ieri legate ai ristretti ambiti degli uffici, e che adesso si possono
svolgere anche in modalità di telelavoro o teleconferenza. Al termine del percorso sarà
possibile per gli allievi, conseguire la certificazione CISCO e IWA.
Il diploma permette di proseguire gli studi in tutti i corsi universitari; di operare in aziende
di varia natura e dimensione, nei settori relativi alle funzioni amministrative, anche riguardo
al controllo di gestione e alla pianificazione; di operare anche a distanza nell’ambito del social
marketing e della commercializzazione on line.
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4.2 ISTITUTO PROFESSIONALE - SETTORE SERVIZI
INDIRIZZO SERVIZI SOCIO SANITARI PROFILO SANITA’ DIGITALE
Il Percorso si propone di far conseguire agli allievi competenze: per inserirsi con autonome
responsabilità in strutture sociali e sanitarie operanti sul territorio; programmare e
organizzare, anche interagendo con soggetti pubblici e privati, interventi mirati alla
organizzazione dei servizi sociali e sanitari; ricercare soluzioni corrette dal punto di vista
giuridico, organizzativo, psicologico ed igienico-sanitario; organizzare lavoro di team;
utilizzare dotazioni tecnologiche specifiche. L’approfondimento di discipline quali psicologia,
igiene, cultura medica, chimica consente al Diplomato nei “Servizi Socio Sanitari”
l’acquisizione di competenze adeguate ad affrontare percorsi universitari orientati
all’assistenza alla persona (Scienze infermieristiche, Logopedia, Fisioterapia, Ostetricia,
Infermieristica pediatrica, Scienze del Servizio Sociale), di trovare impiego nelle sempre più
numerose strutture, sia pubbliche che private, in ambito sanitario e sociale.
La possibilità di conseguire la certificazione Eipass Sanità digitale, grazie alla opportuna
curvatura del curriculo realizzata dal nostro istituto, offre inoltre opportunità di inserimento
connesse all’utilizzo di tecnologie specifiche del settore sanitario.
Infatti, il Tecnico dei Servizi Socio-sanitari, competente nel settore informatico è in grado di
utilizzare soluzioni e tecnologie dedicate al mondo della sanità e della salute finalizzate:
 alla realizzazione, all'utilizzo e all'implementazione della cartella elettronica che
consente il trasferimento dei dati del paziente in tempo reale;
 all'impiego della Telemedicina, che consente un rapporto diretto operatore-paziente
in modalità on-line;
 all’aggiornamento continuo delle diagnosi, al fine di
conformità con le novità e le ricerche scientifiche.
14
verificare in tempo reale la
Si prevede, con l’ausilio dell’organico di potenziamento, l’inserimento nel curriculo, dell’insegnamento
*
dell’Informatica per due ore settimanali in tutti e cinque gli anni di corso.
*
15
4.3 ISTITUTO TECNICO - SETTORE ECONOMICO
INDIRIZZO TURISTICO PROFILO ORIENTATORE TURISTICO
Il Diplomato nel Turismo ha competenze specifiche nel comparto delle imprese del settore
turistico e competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed
internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi aziendali. Utilizza metodi e
strumenti per interpretare fenomeni economici; interagire in qualsiasi contesto aziendale
anche in lingua straniera; gestire eventi e individuare soluzioni organizzative idonee; gestire
la comunicazione anche telematica, in lingua straniera.
Il nostro istituto ha programmato la curvatura del percorso per far conseguire agli allievi
competenze connesse al profilo dell’orientatore turistico. In particolare alle competenze
tecnico-economiche si associano le competenze linguistiche, tecnologiche e informatiche.
L’indirizzo prevede infatti lo studio di tre lingue straniere (Inglese, Spagnolo, Cinese) e con la
curvatura del profilo anche l’insegnamento dell’informatica applicata alle nuove tecnologie in
campo turistico. L’orientatore turistico ricerca ed approfondisce, in un territorio specifico,
quale nicchia di Turismo si può valorizzare e studia il rapporto tra la richiesta e l’offerta, le
dotazioni delle infrastrutture, dei trasporti e dei servizi.
Il percorso, dunque, qualifica lo studente nei servizi diretti al turista, nei servizi indiretti, nei
servizi di supporto (anche di tipo tecnologico) alle imprese turistiche e nei servizi internet,
per utilizzare metodi e strumenti per interpretare fenomeni economici , interagire in qualsiasi
contesto aziendale anche in lingua straniera; gestire eventi e individuare soluzioni
organizzative idonee; gestire la comunicazione anche telematica, in lingua straniera.
Il diploma permette di proseguire gli studi in tutti i corsi universitari; operare in aziende di
varia natura e dimensione; operare nelle agenzie di viaggi (area del turismo outgoing), nelle
aziende turistiche ricettiviste e di promozione (area del turismo incoming); operare anche a
distanza nell’ambito del social marketing e della commercializzazione on line, operare nel
campo dei Beni Culturali e dell’arte privata.
16
* Si prevede, con l’ausilio dell’organico di potenziamento, l’inserimento nel curriculo, dell’insegnamento di Storia
dell’arte per due ore settimanali nei primi due anni di corso e dell’insegnamento dell’Informatica per due ore
*
settimanali negli ultimi tre anni di corso.
17
4.4 ISTITUTO TECNICO - SETTORE TECNOLOGICO
INDIRIZZO TECNICO PER LA GRAFICA E LA COMUNICAZIONE
PROFILO GIORNALISTA MULTIMEDIALE E DIGITAL VIDEOMAKER
Il Diplomato in “Grafica e Comunicazione” è in grado di elaborare, organizzare e realizzare
attività produttive per la comunicazione integrata, decodificando in modo interattivo i
fenomeni connessi alla realtà socio-economica del territorio.
Il Percorso si propone di far conseguire agli allievi competenze di informatica di base e
relative all’utilizzo di strumenti hardware e software grafici e multimediali, di sistemi di
comunicazione in rete, di sistemi audiovisivi, fotografici e di stampa utilizzando le loro
potenzialità nel campo della comunicazione interpersonale e di massa, con particolare
riferimento all’uso delle tecnologie per produrla;
tecniche e sistemistiche che, a seconda delle esigenze del mercato del lavoro e delle
corrispondenti declinazioni, possono rivolgersi: alla programmazione ed esecuzione delle
operazioni di prestampa e alla gestione e all’organizzazione delle operazioni di stampa e poststampa; alla realizzazione di ipertesti e presentazioni multimediali; alla realizzazione
fotografica e audiovisiva; alla realizzazione e gestione di sistemi software di comunicazione in
rete; di progettazione e realizzazione di prodotti di comunicazione fruibili attraverso
differenti canali, scegliendo strumenti e materiali in relazione ai contesti d’uso e alle tecniche
di produzione.
La nostra istituzione scolastica ha curvato il curriculo relativo a quest’indirizzo secondo il
profilo in uscita di Giornalista multimediale e Digital videomaker che definisce un tecnico
dell’informazione in grado di costruire messaggi telematici, che rispondano alle esigenze
dell’utente di tale settore. Tale professionista sa utilizzare le fonti e gli strumenti di Internet
per il giornalismo; è esperto nella produzione di contenuti editoriali in forma articolata e
completa sia per l’editoria cartacea, che per quella multimediale e on line. A tale scopo deve
saper individuare i bisogni informativi dell’interlocutore e realizzare i prodotti per soddisfarli,
pianificando e organizzando adeguatamente la struttura documentale e conoscitiva. Sviluppa
la propria attività interagendo con le reti Intranet esistenti al fine di garantire la compatibilità
nell’elaborazione delle informazioni e lo scambio dei dati a livello locale, regionale, nazionale
e internazionale. Deve saper utilizzare strumenti ed attrezzature volte alla realizzazione di
video professionali tenendo conto dell’ambiente, delle situazioni e dei contesti, in cui va ad
agire. E’ in grado di comunicare, attraverso la testimonianza diretta e la partecipazione in
prima persona, la notizia manipolando direttamente gli strumenti e gli oggetti che
costituiscono il prodotto televisivo.
Il diploma permette di proseguire gli studi in tutti i corsi universitari; operare in aziende di
varia natura e dimensione sia pubbliche che private; trovare impiego nelle aziende del settore
(tipografie, comunicazione e marketing, grafiche ecc..).
18
Si prevede, con l’ausilio dell’organico di potenziamento, l’inserimento nel curriculo, dell’insegnamento di
 *
Storia dell’arte per due ore settimanali negli ultimi tre anni di corso.
19
4.5 IL CORSO SERALE: IL QUADRO ORARIO.
Il corso serale consente l'acquisizione del diploma in tre annualità, si prevede l'attivazione di
tutti gli indirizzi presenti sia per l'indirizzo tecnico che per l'indirizzo professionale.
Ore
ASSI CULTURALI
ASSE DEI LINGUAGGI
ASSE
STORICO-SOCIALEECONOMICO
ASSE MATEMATICO
ASSE SCIENTIFICOTECNOLOGICO
Cl. Conc.
DISCIPLINE
Primo
periodo
didattico
I
II
Lingua e letteratura italiana
99
Lingua inglese
66
Terzo
periodo
didattico
III
IV
99
198 99
99
198
99
66
132 66
66
132
66
66
66
132
66
198 99
99
198
99
33
33
33
Totale ore di attività e
insegnamenti generali
825
693
363
Totale ore di attività e insegnamenti
di indirizzo
693
825
396
Totale complessivo ore
1518
1518
759
50/A
346/A
50/A
Storia
19/A
Diritto ed Economia
66
Matematica
99
Scienze integrate
99
47/A48/A49/A
60/A
Secondo
periodo
didattico
Religione Cattolica o attività
alternative
20
99
99
66
99
99
4.6 ORIENTARE LE SCELTE : UNA ATTIVITA’ SISTEMICA
Ogni persona deve imparare ad orientarsi in maniera critica nella realtà complessa in cui vive
o deve inserirsi, scegliendo ogni volta nella maniera più opportuna e quindi modificando il
proprio progetto personale in modo continuo ed aderente ai cambiamenti sociali e lavorativi
che possono interessare la sua vita. Ogni volta che una persona compie una scelta personale o
professionale sta compiendo un processo di orientamento ma con il termine orientamento si
intendono anche tutte quelle attività svolte allo scopo di sostenere l’individuo ad orientarsi
nella scelta. L’orientamento è il processo che media tra le esigenze della persona di progettare
la propria vita sociale e professionale e la flessibilità degli ambienti di vita e di lavoro in
continua trasformazione.
L’allievo, soggetto in piena età evolutiva, si trova ad affrontare la scelta dell’indirizzo
scolastico da frequentare ma anche la pianificazione del proprio futuro personale e
professionale. Questo processo deve essere facilitato e sostenuto dalla scuola attraverso
l’informazione, la formazione e la consulenza. L’orientamento è infatti un compito educativo
permanente che mira a far maturare la persona in funzione di una scelta professionale e di un
inserimento adeguato nella vita sociale. Esso deve permettere alla persona di individuare e
potenziare le sue capacità personali in modo che realizzando integralmente sé stessa possa
inserirsi in modo creativo e critico nella mutevole società in cui vive. Se si guarda dal punto di
vista operativo, l’orientamento – come sostiene Poláček – “consiste nell'aiuto che viene dato
da un esperto (orientatore, consigliere ecc.) ad un soggetto in crescita perché elabori un
progetto di vita (progetto personale e professionale) e lo effettui progressivamente durante le
fasi del suo sviluppo”.
Per una scelta scolastica e professionale, coerente con interessi e attitudini, ma cosciente
dell'evoluzione del mercato del lavoro, è necessario offrire all’allievo tutte quelle informazioni
che gli consentono di leggere la complessa realtà sociale e culturale in continuo cambiamento
ed aiutarlo ad utilizzare tali informazioni ai fini della costruzione del proprio progetto
personale e professionale. Oggi il progresso tecnologico offre di fatto molteplici ed ampie
possibilità di esplorazione del mondo del lavoro e i nuovi media rendono accessibili molte
utili informazioni a tutti i livelli di età, ma occorre possedere gli strumenti culturali che
aiutino a comprenderle e interpretarle.
L’orientamento deve formare alla scelta, ma essa è sovente accompagnata da conflittualità e
ansietà che esigono interventi in grado di facilitare il processo di assunzione personale di
responsabilità rispetto alla situazione critica.
Flessibilità, cambiamento e mobilità rappresentano oggi dei concetti chiave nel processo di
sviluppo dell’identità adolescenziale e giovanile. I giovani si trovano a vivere la crisi della
società basata sulla sequenza studio-lavoro-pensione per entrare nell’età dell’incertezza e
della flessibilità, dove il futuro sembra più drammatico e conflittuale. I giovani trovano,
quindi, grande difficoltà nell’orientarsi, nel decidersi. Del resto il fenomeno degli abbandoni
scolastici, ancora troppo frequente fa pensare che agire per una scelta consapevole sia
fondamentale per contenere la dispersione.
21
Il vero problema si pone allora a livello educativo nel senso che per orientare i giovani alle
scelte bisogna predisporre dei percorsi formativi che direttamente conducano mediante una
sinergia concordata tra i diversi operatori:
 alla conoscenza del sé, alla percezione della propria immagine, della propria intelligenza e
delle proprie motivazioni;
 allo sviluppo di adeguate competenze affettivo relazionali;
 alla scoperta e allo sviluppo della progettualità personale e professionale organizzando e
finalizzando informazioni, conoscenze, preferenze, attitudini e valori, in funzione di ipotesi di
progetti relativi al futuro, alle scelte professionali o nella direzione di una progettualità auto
imprenditoriale.
Si tratta, in altre parole, di accompagnare i soggetti alla definizione di un progetto personale e
professionale. Tale obiettivo rappresenta il punto cardine di tutto il processo di orientamento,
in quanto l’obiettivo prioritario è rappresentato dal sostenere la persona a “progettare il suo
futuro”, giungere cioè a un’elaborazione autonoma di un progetto personale e professionale.
Saper progettare bene, infatti, è condizione indispensabile per una buona scelta, così come un
buon progetto diventa indice della consistenza della scelta, dandole realismo e fattibilità
operativa.
La nostra scuola mette al centro delle proprie attività, curriculari ed extra-curriculari, lo
studente e le sue specifiche esigenze di imparare sia a progettare le proprie scelte sia a far
scaturire da queste la realizzazione del proprio progetto di vita. L’azione di orientamento,
infatti non può essere confinata in momenti, fasi o progetti ad hoc, essa deve essere
immanente all'intero processo di insegnamento/apprendimento, permeando in maniera
continua e coordinata tutte le scelte in merito alle azioni di innovazione didattica e
metodologica con modalità diversificate, in funzione della domanda di orientamento posta
dall’allievo nelle varie fasi della crescita. Pertanto le diverse fasi/azioni dell’orientamento non
vanno mai considerate a sé stanti ma al contrario, in continuo interscambio di informazione
ed esiti, utili a una sempre migliore curvatura delle attività, alle esigenze formative di
orientamento.
o
Orientamento in ingresso
Realizzare progetti di continuità finalizzati alla costruzione di curriculi verticali in
collaborazione con tutte le scuole primarie di primo e secondo grado del territorio,
utilizzando metodologie didattiche innovative (peer education, attività laboratoriali,
simulazione aziendale).
Definizione, per le classi prime, di un’unità di apprendimento per l’accoglienza, che coinvolge
tutte le discipline, ed è volta ad accertare le competenze in ingresso degli allievi delle classi
prime con la finalità di verificare l’idoneità della scelta di indirizzo e le competenze in ingresso.
L’osservazione sistematica realizzata in tale fase si propone inoltre l’obiettivo di individuare
eventuali alunni BES anche attraverso i colloqui con le famiglie realizzati dalla DS e dalla FS
preposta.
Definizione, (per tutte le classi) nell’ambito dei consigli per classi parallele, delle linee guida
per la programmazione degli interventi didattici e la formulazione del percorso formativo
della classe e dei percorsi individualizzati per gli alunni BES.
22
Definizione delle attività progettuali orientative (alternanza scuola lavoro, stage, visite
aziendali, partecipazione a concorsi, partecipazione a convegni, partecipazione a percorsi
sulla legalità, pari opportunità, partecipazione a progetti europei ecc..).
o Orientamento in itinere
La progettazione e la valutazione per competenze, la realizzazione di un prodotto finale quale
pretesto per la promozione delle competenze disciplinari e di asse culturale ma ancor più
delle competenze trasversali di cittadinanza, rappresentano l’aspetto formativo delle attività
di Orientamento in itinere.
Il centro di consulenza psicologica offre un’azione di sostegno psicologico per gli allievi che
vivono situazioni di particolare disagio evidenziato da atteggiamenti che i docenti hanno letto
come un campanello di allarme e/o una richiesta di aiuto.
La partecipazione alle attività progettuali programmate o alle iniziative coerenti offerte dal
territorio rappresentano ulteriori momenti qualificanti per la costruzione del sé e la
sperimentazione concreta di attitudini e interessi.
Il laboratorio di Scienze integrate, la Simulazione aziendale, il progetto “Aule in mostra”, il
progetto Hostess, i Tirocini formativi in ambito sociale consentono la sperimentazione in
situazione.
L’attivazione di figure quali il “Referente didattico” e il “Responsabile della documentazione”
individuati tra i docenti all’interno del Consiglio di classe consentono di attivare forme di
tutoraggio personalizzato.
La riorganizzazione didattica realizzata utilizzando la flessibilità, consente di applicare
modalità di:

lavoro di gruppo

classi aperte

recupero e potenziamento per gruppi di livello.
o
Orientamento in uscita
Per facilitare l’inserimento nel mondo del lavoro l’Istituto realizza servizi di orientamento allo
studio e al lavoro. L’obiettivo principale è quello di ridurre i tempi di ingresso dei giovani
diplomati e diplomandi nel mercato del lavoro e di aumentare le possibilità di trovare
un’occupazione in linea con gli studi effettuati. Per la realizzazione di questo obiettivo, in linea
con le strategie europee e nazionali per l’innovazione, la ricerca e l’occupazione, è molto attivo
il rapporto scuola/imprese. Si programmano attività di orientamento, di tutoring per il
trasferimento di tecniche di ricerca attiva del lavoro, di scouting aziendale per la raccolta e
diffusione dei cv su banche dati come Clic lavoro. Sono coinvolti diversi attori pubblici e
privati: il Centro per l’impiego di Pomigliano d’Arco, l’ufficio Informagiovani del comune di
Pomigliano d’Arco, consulenti del lavoro della
Provincia di Napoli e i servizi di orientamento
universitario.
Per facilitare la scelta relativa alla prosecuzione
degli studi vengono realizzati incontri
informativi
con
docenti
universitari,
imprenditori e rappresentanti del mondo delle
23
professioni, partecipazione a convegni, nonché a momenti formativi organizzati dalle
università.
Le risorse: le azioni indicate saranno realizzate da docenti interni all’istituzione scolastica
(FS, Gruppo orientamento, CIC) e utilizzando esperti esterni. Nel programma annuale viene
definita la quantificazione delle risorse finanziarie rappresentate dal FIS e dai contributi degli
alunni.
4.7 ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
La metodologia didattica dell’alternanza scuola lavoro consiste nella realizzazione di percorsi
progettati, attuati, verificati e valutati, sotto la responsabilità dell’istituzione scolastica, sulla
base di apposite convenzioni con le imprese o con le rispettive associazioni di rappresentanza,
con le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, con gli enti pubblici e privati,
ivi inclusi quelli del terzo settore, disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di
apprendimento in situazione lavorativa, che non costituiscono rapporto individuale di lavoro
ai sensi del decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77.
Il comma 1 dell’Art. 4 della legge 107/2015 prevede il rafforzamento e la messa a sistema
della didattica basata sull’alternanza scuola-lavoro e dispone che, al fine di incrementare le
opportunità di lavoro degli studenti, a partire dalle classi terze attivate nell’anno scolastico
2015/2016, i percorsi di alternanza scuola-lavoro, nel secondo biennio e nell’ultimo anno
degli istituti tecnici e professionali, abbiano una durata di almeno 400 ore.
La norma specifica che l’alternanza scuola-lavoro può essere svolta anche in convenzione con
gli ordini professionali e convenzione con gli ordini professionali e con enti che svolgono
attività afferenti al patrimonio artistico, culturale e ambientale al fine di allargare le
possibilità di esperienze di alternanza anche al campo della cultura.
L’alternanza può essere svolta nel periodo di sospensione delle attività didattiche e anche
nella modalità dell’impresa formativa simulata.
Il comma 4 della legge 107/2015 istituisce la carta dei diritti e dei doveri degli studenti
impegnati in percorsi di alternanza scuola lavoro, stage, tirocinio, didattica in laboratorio e
impresa formativa simulata. Tale carta, denominata «Carta dei diritti e dei doveri degli
studenti in alternanza scuola lavoro», costituisce il riconoscimento della centralità delle
esperienze maturate nel mondo del lavoro nell’ambito dei percorsi formativi degli studenti
che si intende potenziare. La Carta costituisce, pertanto, lo strumento per la tutela dei diritti,
ma anche per la regolamentazione dei doveri in alternanza, riconoscendo nel contempo uno
status agli studenti impegnati in tal senso.
Il comma 5 prevede che le scuole secondarie di secondo grado attivino, nel rispetto della
normativa vigente, appositi corsi di formazione in materia di tutela della salute e della
sicurezza nei luoghi di lavoro in favore degli studenti inseriti nei percorsi di alternanza
scuola-lavoro, nei limiti delle risorse disponibili.
La norma è finalizzata a favorire la formazione e la valorizzazione professionale, nonché a
facilitare l’inserimento nel mondo del lavoro.
Il dirigente scolastico individua le imprese, gli enti pubblici e privati disponibili ad attivare i
percorsi di alternanza e stipula apposite convenzioni con musei, istituti e luoghi della cultura
24
nonché con gli uffici centrali e periferici del Ministero dei beni e delle attività culturali e del
turismo anche al fine di favorire l’orientamento scolastico e universitario dello studente.
Alla luce di quanto dettato dalla norma, i percorsi di alternanza scuola lavoro, programmati e
curati dai coordinatori di indirizzo della nostra istituzione scolastica, sono inseriti nel
presente piano triennale dell’offerta formativa. I suddetti percorsi saranno realizzati
distribuendo le 400 ore previste dalla legge e secondo la scansione delle attività che viene
riportata di seguito.
Classe del tecnico o Monte ore Scansione delle attività
del professionale
annuo
Classe III a.s 2015/16
100 ore
24 ore - Didattica orientativa: attività di
orientamento in itinere funzionale al profilo in
uscita anche attraverso la partecipazione a
piattaforme dedicate al raccordo tra le competenze
richieste dal mondo del lavoro e quelle promosse
dal curriculo.
Le attività in oggetto sono realizzate nell’ambito
delle discipline:
- Economia
Aziendale
per
l’Indirizzo
Professionale Commerciale Community on
Line
- Psicologia per l’Indirizzo Professionale
Servizi Sociosanitari
- Tecnica delle Comunicazioni per il Tecnico
Grafico
- Economia Turistica per il Tecnico Turistico
6 ore - Informazione e formazione sulla
Sicurezza sul luogo di lavoro (Attività
extracurriculare)
70 ore - Metodologie didattiche innovative:
autoimprenditorialità, simulazione in contesti reali,
visite aziendali, incontri esperti del mondo del
lavoro, convegni, seminari.
Queste attività sono sviluppate dall’intero Consiglio
di Classe nell’ambito del percorso formativo.
Classe IV a.s. 2016/17
180 ore
60 ore - Tirocinio Aziendale anche presso enti
locali
(Comune,
Associazioni,
Cooperative,
Associazioni sportive, Musei) da svolgersi nelle
prime due settimane del mese di settembre e quindi
prima dell’inizio delle attività didattiche.
120 ore - Metodologie didattiche innovative:
autoimprenditorialità, simulazione in contesti reali,
25
Classe V a.s. 2017/18
120 ore
visite aziendali, incontri esperti del mondo del
lavoro, convegni, seminari. Queste attività sono
sviluppate dall’intero Consiglio di Classe nell’ambito
del percorso formativo.
32 ore - Formazione sulla Sicurezza sui luoghi di
lavoro per il profilo ASPP Addetto alla Sicurezza
Prevenzione e Protezione.
88 ore - Metodologie didattiche innovative: di cui
20 ore per la definizione del Curriculum Vitae a
cura dell’organico di potenziamento per l’indirizzo
Grafico,
del
docente
di
Economia
Aziendale/Turistica per gli altri indirizzi di studio;
20 ore di formazione sui contratti di lavoro
attualmente vigenti a cura dei docenti di Diritto
(organico di potenziamento per l’indirizzo grafico);
48 ore di simulazione in contesti reali a cura
dell’intero consiglio di classe nell’ambito delle
attività del percorso formativo.
Le risorse le attività saranno realizzate da docenti interni e ITP dell’organico comune e di
potenziamento anche attraverso la curvatura dei curricoli, assistenti tecnici e amministrativi e
da tutor aziendali utilizzando le risorse definite sulla base della L.107/2015 dal DM
435/2015, ulteriori risorse reperite attraverso la partecipazione a bandi e ai Poli formativi.
Le risorse strumentali: nel programma annuale sarà definita la quota parte per ciascuna
annualità da destinare all’aggiornamento dei laboratori di simulazione e di grafica ulteriori
risorse potranno essere reperite attraverso la partecipazione a bandi emanati in attuazione
del PNSD.
4.9 DIDATTICA LABORATORIALE E SCIENZE INTEGRATE
Il nostro Istituto ha partecipato attivamente al percorso: Il Cannocchiale di Galileo,
promosso dal MIUR e gestito dall’INDIRE, con il progetto Il sesto senso: la misura,
durante l’anno scolastico 2012/2013 nell’ambito delle misure di accompagnamento al
riordino del secondo ciclo di istruzione.
Quest’esperienza ha rappresentato il punto di partenza per lo sviluppo e il
consolidamento dell’insegnamento integrato delle scienze che sta diventand o un
aspetto caratterizzante della esperienza didattica quotidiana.
Il progetto ha sviluppato i temi della didattica laboratoriale e delle scienze integrate.
La didattica laboratoriale può essere introdotta in tutti gli ambiti disciplinari, richiede
una sostanziale interattività tra docente e studenti e degli studenti tra loro, richiede che
la mediazione didattica si integri con l’operatività degli studenti, viene praticata in aula
salvo il caso in cui sia richiesto uno spazio attrezzato (il laboratorio d i scienze,
informatico, di disegno, ect), utilizza in modo significativo strumenti multimediali e il
lavoro di gruppo come metodologia prevalente.
26
I mondi della scienza, sono tradizionalmente separati per linguaggi, approcci e metodi
ma integrare l’insegnamento delle scienze con metodologie di tipo laboratoriale è
importante per motivare la frequenza a facoltà scientifiche, per dare la possibilità agli
allievi di intendere la validità complessiva del metodo scientifico nei vari campi.
Il progetto “Il sesto senso: la misura” nasce e si sviluppa in un contesto scolastico che ha
adottato da tempo la didattica per competenze per formare i propri allievi e rappresenta un
ulteriore sviluppo del processo in atto poiché mira all’integrazione delle discipline e ad un
ampio uso
della didattica laboratoriale. L'osservazione del fenomeno, la misura delle
variabili connesse, l'elaborazione e quindi l'interpretazione, con conseguente socializzazione
del risultato, consentono all'allievo: di imparare facendo, di matematizzare situazioni reali, di
sperimentare il linguaggio e il metodo scientifico, di integrare i saperi e di lavorare in gruppo.
Gli allievi delle classi del I biennio, operando in gruppo, affrontano durante l’anno scolastico
diverse esperienze laboratoriali con ciascuna delle discipline scientifiche. Ciascuna disciplina
nell’ambito della programmazione coordinata, contribuisce a sostenere l’allievo nel compito
assegnato, adoperando un’uniformità di simboli, linguaggio e procedure.
Il progetto “Il sesto senso: la misura” è stato inserito quale esempio di buona pratica nella
Parte Terza del libro “Il Cannocchiale di Galileo – Integrazione delle scienze e didattica
laboratoriale” a cura di Alberto F. De Toni e Luca Dordit, Ed. Erickson University e Research.
Le risorse umane: le attività saranno realizzate in orario curriculare anche attraverso la
flessibilità didattica e la didattica digitale da docenti interni e ITP. La gestione dei laboratori
sarà a cura del responsabile e degli assistenti tecnici.
Le risorse finanziarie: Ulteriori risorse potranno essere reperite attraverso la
partecipazione a bandi PON finalizzati all’ampliamento delle competenze scientifiche
Le risorse strumentali: nel programma annuale sarà definita la quota parte per
ciascuna annualità da destinare all’aggiornamento dei laboratori di scienze, chimica e
fisica ulteriori risorse potranno essere reperite attraverso la partecipazione a bandi
emanati in attuazione del PNSD.
27
5 GLI
INTERVENTI DI SUPPORTO ALLA QUALITA’ DELL’OFFERTA
FORMATIVA
5.1 LA SICUREZZA
L’Istituto, attento ai bisogni del personale scolastico e in ottemperanza alle disposizioni
normative della L.107/2015 comma 38 …“le scuole secondarie di secondo grado svolgono
attività di formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro,
nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili, mediante l'organizzazione
di corsi rivolti agli studenti inseriti nei percorsi di alternanza scuola-lavoro ed effettuati
secondo quanto disposto dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81”, prevede l’attuazione di
attività formative ed informative in materia di sicurezza per allievi e personale della scuola.
 Informazione/formazione per diffondere la cultura della sicurezza e della prevenzione
a scuola, a casa, per la strada, sul territorio.
La scuola, luogo privilegiato per promuovere valori e principi educativi, è il punto di forza e di
svolta da cui partire per favorire nei giovani una cultura della prevenzione dei rischi, che li
accompagni poi lungo l’arco della vita. Alla luce delle attuali indicazioni normative che
rimarcano l’importanza di sensibilizzare i futuri lavoratori alla prevenzione negli ambienti di
vita e sul lavoro, la scuola favorisce/promuove l’acquisizione e lo sviluppo di stili di vita sani e
sicuri.
A tal fine, gli insegnanti, in qualità di educatori essenziali al fianco delle famiglie, sono
chiamati ad avvalersi di una efficace e congrua metodologia di intervento, per trasferire le
conoscenze e incentivare nei giovani comportamenti corretti. In questo senso, si
implementano azioni informative/formative/didattiche mirate, che, con differenti modalità di
comunicazione in relazione ai diversi indirizzi di studio presenti nell’Istituto e tenuto conto
delle classi del biennio e del triennio, possono essere di ausilio al corpo docente, nel veicolare
e promuovere tra gli alunni la diffusione della cultura della salute e sicurezza.
 Attività didattiche
L’informazione e la formazione formalizzate attraverso la predisposizione di unità, modulate
e differenziate a seconda dell’anno di studio e tenendo conto dei bisogni degli allievi,
costituiscono un approccio metodologico di intervento allo scopo di far riflettere
sull’importanza di adottare comportamenti sicuri ed evitare quelli non sicuri, sottolineandone
la pericolosità e le possibili conseguenze.
 Corso di aggiornamento personale docente e non docente
L’Istituto prevede nel proprio piano di formazione interventi finalizzati alla formazione del
personale in materia di sicurezza.
 Piano di evacuazione
28
L’Istituto è suddiviso in tre plessi, dislocati in zone diverse sul territorio di Pomigliano d’Arco,
per ognuno dei quali è predisposto il relativo piano di evacuazione che tiene conto delle
diverse tipologie degli edifici. In ogni edificio è pubblicizzato attraverso una chiara ed efficace
cartellonistica posta in prossimità delle vie di fuga e su ogni piano.
 Simulazioni e prove di evacuazione
Il Responsabile della sicurezza, tenuto conto della suddivisione temporale delle attività
didattiche nell’anno scolastico, calendarizza simulazioni di prove di evacuazione
programmandole in date diverse per ognuno dei plessi al fine di garantire il corretto
svolgimento della stessa. A tal fine i docenti sono chiamati ad informare e formare gli allievi
sia sull’importanza del piano di evacuazione sia sulla necessità di una corretta e responsabile
collaborazione nell’attuazione dell’atto rispettando compiti e ruoli precedentemente
individuati e affidati ai singoli. Gli alunni in situazione di handicap presenti nella scuola
seguiranno le stesse procedure previste per il resto della classe con l’avvertenza che, qualora
lo sfollamento dell’edificio avvenga in un momento in cui è presente l’insegnante di sostegno,
quest’ultimo dovrà occuparsi preminentemente di loro. Qualora l’insegnante di sostegno non
fosse presente, il docente che ha in carico l’intera classe dovrà chiamare il collaboratore
scolastico a cui è stato preliminarmente affidato l’incarico di condurre l’alunno fuori
dall’edificio, seguendo le modalità stabilite.
Risorse umane: individuazione e nomina di figure preposte
Nell’Istituto è prevista oltre il RSPP e il RSL l’individuazione di figure sensibili con incarichi
specifici per ogni plesso:
-
addetto all’evacuazione
-
addetto prevenzione incendi
-
addetto al Primo Soccorso
Risorse finanziarie. Nel programma annuale vengono individuate le risorse da destinare
all’espletamento dell’incarico RSPP , all’attività di formazione, all’acquisto di dotazione ed
eventuali lavori urgenti di messa in sicurezza. La formazione degli alunni del secondo biennio
e dell’ultimo anno sarà realizzata anche utilizzando le risorse assegnate per la realizzazione
delle attività di alternanza scuola lavoro e mediante stipula di convenzioni con enti
istituzionalmente preposti (INAIL, Croce Rossa, Protezione Civile).
5.2 VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE
L’Istituto attento ai bisogni di tutto il personale presente nella scuola, tenuto conto degli
obiettivi e delle priorità di miglioramento risultanti dal RAV, predispone il piano di attività di
formazione per il triennio di riferimento.
La formazione in servizio “obbligatoria, permanente e strutturale” è connessa alla funzione
docente e rappresenta un fattore decisivo per la qualificazione di ogni sistema educativo e per
la crescita professionale di chi in esso opera.
29
FORMAZIONE SULLA SICUREZZA
In riferimento alla Sicurezza si prevede la realizzazione di azioni rivolte a tutte le componenti
della scuola: alunni, personale docente e non docente.
FORMAZIONE PERSONALE DOCENTE
Saranno realizzate azioni di formazione volte in primo luogo ai docenti neoassunti e
successivamente mirate a coinvolgere, nell’arco del triennio, tutti i docenti sui seguenti temi
strategici:
-
-
le competenze digitali e per l’innovazione didattica e metodologica;
le competenze linguistiche;
l’alternanza scuola-lavoro e l’imprenditorialità;
l’inclusione, la disabilità, l’integrazione, le competenze di cittadianza globale;
I potenziamento delle competenze di base, con particolare riferimnto alla lettura e
comprensione,alle competenze logico-argomentative degli studenti e alle competenze
matematiche;
la valutazione.
Le attività saranno realizzate con metodologie innovative (laboratori, workshop, ricerca
azione, peer review, comunità di pratica, social networking, mappatura delle competenze, ect)
con attività in presenza e a distanza. Le attività saranno monitorate per verificarne l’efficacia.
Le attività saranno organizzate anche in Rete con le altre Scuole del territorio.
FORMAZIONE PERSONALE ATA
Considerate le finalità e le innovazioni introdotte dalle nuove norme ed evidenziando il
particolare ruolo sempre più pregnante che la legge 107/2015 attribuisce al personale ATA,
per gli assistenti tecnici si è evidenziata la necessità di prevedere attività di formazione sui
sistemi operativi MAC e Windows. Questo per consentire di rendere equivalenti le
competenze professionali di tutto il personale. Sono state considerate per la formazione del
personale ATA azioni sui nuovi sistemi operativi e sull’amministrazione digitale.
L’Istituto è centro per il rilascio delle certificazioni AICA Eipass Cisco, tutto il personale potrà
pertanto conseguire le certificazioni previste
Le attività di formazione potranno essere rivolte oltre che al personale dell’Istituzione
scolastica, anche al personale delle scuole del territorio
Risorse umane: Docenti dell’istituzione scolastica forniti di adeguate competenze.
Risorse finanziarie: nel programma annuale saranno destinate le risorse eventualmente
disponibili, ulteriori risorse potranno derivare dalla Carta del docente.
Risorse strumentali: Laboratori.
30
6 L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Le attività che ampliano l’offerta formativa dell’Istituto sono poste in relazione agli obiettivi di
processo funzionali al raggiungimento dei traguardi individuati nel RAV e perseguiti
attraverso le azioni di miglioramento pianificate nel PDM in allegato al presente documento.
Si tratta di azioni pianificate per il prossimo triennio in ordine alla realizzazione della
personalizzazione degli interventi formativi e suscettibili di cambiamenti in relazione agli esiti
dei monitoraggi dei risultati ottenuti, a nuove esigenze formative e a nuove disponibilità di
risorse umane e strutturali che si dovessero presentare nell’arco del triennio. Le risorse
indicate sono relative all’espletazione delle attività nell’arco della prima annualità.
OBIETTIVO 1: Creare ambienti favorevoli all'apprendimento collaborativo anche attraverso
la didattica digitale.
Attività coerenti con l’obiettivo: Pillole di conoscenza; Progetto competenze digitali; Coding;
Matematica e realtà; Progetto lettura; Progetto storia; Madrelingua; e-twinning; Play Energy;
Piano delle Lauree Scientifiche.
Risorse umane docenti interni e docenti madrelingua, personale ATA.
Risorse finanziarie 9.600 euro (FIS, contributi alunni).
Risorse strumentali Laboratori.
OBIETTIVO 2: Migliorare i percorsi formativi e l'utilizzo di metodologie didattiche partendo
dalla necessità di includere gli allievi BES o con disabilità.
Attività coerenti con l’obiettivo: Sportello disabili/Bes; Progetti integrazione alunni Bes; Cic;
Coro; Teatro; Progetto famiglie; Centro Territoriale per l’inclusione; Progetto legalità;
Settimana del benessere; Unicef.
Risorse umane docenti interni e esperti esterni (coro, teatro, progetto famiglie), personale
ATA.
Risorse finanziarie 13.675 euro (FIS, contributi alunni).
Risorse strumentali Laboratori.
OBIETTIVO 3: Promuovere le capacità di autovalutazione dell'alunno anche attraverso la
costruzione di idonei strumenti.
Attività coerenti con l’obiettivo: Sportello didattico; Recupero e potenziamento; Educazione
ambientale; Concorsi; Concorso il miglior prodotto.
Risorse umane docenti interni, personale ATA.
Risorse finanziarie 8.500 euro (FIS, contributi alunni).
Risorse strumentali Laboratori.
OBIETTIVO 4: Realizzare azioni di formazione docenti finalizzate all'utilizzo delle nuove
metodologie didattiche.
Attività coerenti con l’obiettivo: Formazione docenti.
Risorse umane docenti interni, personale ATA.
31
Risorse finanziarie 5.632 euro (Fondi formazione docenti, FIS).
Risorse strumentali Laboratori.
OBIETTIVO 5: Utilizzare la simulazione aziendale quale modalità di gestione delle classi del
triennio. Attività coerenti con l’obiettivo: Progetto Hostess; Web radio (progetto autogestito
dagli alunni); Impresa in azione; OpenCoesione; Impresa Simulata
Risorse umane docenti interni, personale ATA.
Risorse finanziarie 6.250 euro (FIS, contributi alunni).
Risorse strumentali Laboratori.
32
7. ANALISI DEI FABBISOGNI
7.1 Le risorse umane: la definizione dell’organico
I quadri orario consentono di individuare il fabbisogno organico di posti comuni sulla base
delle previsioni relative al numero di classi da attivare nel triennio di riferimento
considerando la curvatura realizzata per il percorso servizi commerciali utilizzando le quote
di autonomia. Di seguito sono riportati i fabbisogni per i posti comuni serale e diurno, per i
posti di sostegno, per i posti di potenziamento, e per il personale ATA, previsti per l’annualità
2016/2017: essi salvo future variazioni del numero di iscrizioni, possono essere proiettate
nelle successive annualità.
Fabbisogno posti comuni
PREVISIONE ORGANICO INDIRIZZO TECNICO NATN078016 anno scolastico 2016-2017
POSTI COMUNI
CLASSE DI
ORE
CONCORSO
INSEGNAMENTO
NUMERO CATTEDRE
NUMERO ORE RESIDUE
CURRICOLARE
A013
45
2
9
A017
36
2
A019
56
3
A061
12
A029
68
3
A007
56
3
A036
16
A038
45
2
A039
37
2
A042
38
2
A047
128
7
A050
204
11
6
A060
38
2
2
A035
21
1
3
A065
54
3
A071
39
2
A076
12
12
A246
6
6
A346
102
2
12
14
16
9
3
5
12
33
A446
24
1
6
A546
12
12
AA46
12
12
C024
13
13
C029
13
13
C031
14
14
C032
13
13
C380
78
4
6
RC
34
1
16
PREVISIONE ORGANICO INDIRIZZO PROFESSIONALE NARC078011 anno scolastico 2016-2017
POSTI COMUNI
CLASSE DI
ORE
CONCORSO
INSEGNAMENTO
NUMERO CATTEDRE
NUMERO ORE RESIDUE
CURRICOLARE
A013
12
12
A017
117
6
7
A019
74
4
2
A025
4
A029
52
A031
4
A036
52
A038
14
14
A040
16
16
A446
56
3
A047
91
5
A050
156
8
12
A060
28
1
10
A076
81
4
9
A346
78
4
6
C450
22
1
4
RC
26
1
8
4
2
16
4
2
16
2
34
Fabbisogno posti comuni corso serale
PREVISIONE ORGANICO CORSO SERALE NARC07851A anno scolastico 2016-2017
POSTI COMUNI
CLASSE DI CONCORSO
ORE INSEGNAMENTO
NUMERO
NUMERO ORE
CURRICOLARE
CATTEDRE
RESIDUE
A013
4
4
A017
10
10
A019
8
8
A025
2
2
A031
2
2
A036
13
13
A038
4
4
A040
6
6
A346
12
12
A446
13
13
A047
18
1
A050
28
1
A060
6
6
A076
8
8
C450
8
8
RC
3
3
10
In riferimento ai corsi serali il fabbisogno di posti comuni è determinato sulla base delle
previsione delle iscrizioni alla prima annualità e degli allievi attualmente iscritti.
Fabbisogno posti di sostegno
POSTI SOSTEGNO
CLASSE DI
NUMERO
CONCORSO
CATTEDRE
AD01
9
AD02
8
AD03
13
AD04
3
35
Il fabbisogno di posti di sostegno è determinato tenendo conto degli alunni attualmente
iscritti e delle previsioni in entrata e in uscita.
Fabbisogno posti di potenziamento
POTENZIAMENTO anno scolastico 2016-2017
CLASSE DI
ORE ESONERO
CONCORSO
COLLABORATORI
A017
ORE SUPPLENZE
ORE PROGETTI
NUMERO
POSTI
18
A019
18
2
18
1
A042
2
16
1
A061
6
30
2
A047
36
18
3
A050
18
36
3
A076
18
1
A346
36
2
AD01
18
1
AD02
AD03
18
1
18
18
2
Il fabbisogno dei posti di potenziamento è calcolato tenendo conto delle risorse assegnate
nel corrente anno scolastico, sulla base delle curvature proposte per i singoli indirizzi e delle
attività di potenziamento, individuate dal Piano di miglioramento, considerando Priorità e
traguardi definiti nel RAV. In particolare si prevede per il corso turistico l'inserimento nel
primo biennio della disciplina storia dell'arte e nel secondo biennio e ultimo anno
l'inserimento della disciplina informatica; per il corso grafica e comunicazione l'inserimento
nel secondo biennio e ultimo anno della disciplina storia dell'arte; nel corso sociale
l'inserimento della disciplina informatica dal primo al quinto anno.
Fabbisogno posti personale ATA
In riferimento al personale ATA considerando la previsione del numero delle classi nel
triennio dei corsi antimeridiani e del corso serale si prevede la seguente dotazione:
Assistenti amministrativi N°9
Assistenti Tecnici N°8
Collaboratori scolastici N°18
36
7.2 Le risorse strumentali
Malgrado l’istituto sia dotato di un rilevante numero di laboratori e strumenti mobili è
necessario prevedere un piano di manutenzione, di sostituzione di apparecchiature obsolete e
di potenziamento. Occorre inoltre potenziare i collegamenti wi fi considerando il numero
crescente di classi che adottano la didattica digitale e creare ambienti didattici innovativi. Nel
programma annuale saranno per ciascuna annualità destinate le risorse finanziarie disponibili
per tali finalità.
Ulteriori risorse potranno essere reperite mediante la partecipazione a bandi emanati
nell’ambito del PNSD, nonché dalla partecipazione a concorsi.
Per favorire i rapporti con il territorio, i locali dell’Istituzione scolastica potranno essere
utilizzati in orario pomeridiano per la realizzazione di attività proposte da enti o associazioni,
coerenti con le finalità educative della scuola, che si assumeranno tutti gli oneri conseguenti.
8 L’ORGANIZZAZIONE DELL’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
La realizzazione dei processi di insegnamento apprendimento si persegue attraverso
un’oculata organizzazione di tempi, spazi, raggruppamento di alunni ed un’opportuna scelta
di soluzioni didattiche per ottenere efficaci interventi formativi rispondenti alle specifiche
azioni di individualizzazione e personalizzazione. Possiamo descrivere questo complesso
processo attraverso la scansione di opportune fasi di intervento.
-
PROGRAMMAZIONE DIDATTICO CURRICULARE
In questa fase dell’anno scolastico l’Istituto è impegnato in un’attività che prevede la
revisione/elaborazione delle programmazioni disciplinari in relazione a:
scansione temporale: pentamestre e trimestre
indirizzo di studi e annualità
metodologie didattiche
strumenti (laboratori informatici, laboratorio scientifico, LIM, Internet, ect).
Le attività di elaborazione/revisione sono condotte in ottemperanza alle linee guida del
Ministero in ordine alle competenze da promuovere nell’ambito dei quattro assi culturali e
delle aree generali e di indirizzo. Le competenze trasversali sono poste in relazione a quelle
degli assi culturali e quindi alle abilità ed ai saperi essenziali.
Le sigle L, SC, ST ed M stanno per linguistico, scientifico tecnologico, storico sociale e
matematico e sono adoperate nei documenti delle programmazioni, ogni volta che si vuole far
riferimento alle competenze degli assi culturali corrispondenti. La sigla T è invece adoperata
per indicare le competenze trasversali (competenze chiavi di cittadinanza).
Ciascuna programmazione disciplinare è articolata in termini di abilità e saperi essenziali. Le
abilità sono le dimensioni attraverso cui è possibile promuovere, constatare e valutare le
competenze degli assi culturali. È possibile notare come a ciascuna delle competenze degli
assi, contrassegnate dall’opportuna sigla, vengano a corrispondere diverse dimensioni o
abilità a loro volta sviluppabili utilizzando i saperi essenziali. I saperi essenziali
rappresentano le conoscenze opportunamente scelte dai docenti e indicate delle Linee Guida
fornite dal Ministero in seguito alla Riforma degli Istituti Tecnici e Professionali, in ordine allo
sviluppo delle programmazioni didattico curriculari.
37




-
La progettazione per competenze, integrata per le discipline affini in prima istanza quindi per
tutte quelle del curricolo, permette:
l’utilizzazione delle conoscenze come strumenti operativi, utili e determinanti ai fini del
raggiungimento delle competenze;
la riduzione della forbice temporale che spesso viene a determinarsi tra le programmazioni
delle diverse discipline in relazione a tematiche comuni;
la ottimizzazione di tempi e risorse;
la condivisione tra i docenti di idee, di strategie didattiche, di formalismi comunicativi tra
docente e discente.
I documenti, prodotti dai docenti delle diverse discipline in collaborazione tra loro,
nell’ambito dei Dipartimenti dei diversi Assi/Aree, rappresentano la guida per la realizzazione
degli interventi formativi. Essi sono poi pubblicati sul sito web della scuola per permetterne la
condivisione tra i docenti, gli alunni e le famiglie.
ACCOGLIENZA
La fase di accoglienza è generalmente della durata di quattro settimane e rappresenta un
momento estremamente importante soprattutto per le classi prime. Gli alunni di queste classi
sono in una delicata transizione, tra la scuola secondaria di I grado e quella di II grado, che
vede l’inizio di nuove relazioni interpersonali sia tra docente e discente, sia tra gli allievi stessi
che sono condotti a formare un nuovo gruppo classe. Va inoltre considerato che le classi del
biennio sono attualmente al centro di un cambiamento radicale della didattica, fortemente
innovativo, che prevede l’utilizzo ampio e strutturale delle nuove tecnologie e di tutte le
nuove forme di comunicazione che il web consente. Gli allievi di queste classi utilizzano libri
digitali, open book fruibili attraverso l’uso di computer portatili e tablet in modalità off line e
di una piattaforma on line che consentirà la fruibilità di numerosi materiali utili
all’apprendimento e all’approfondimento delle tematiche trattate. Anche questo aspetto
rappresenta motivo di grande cambiamento per gli allievi in ingresso e quindi oggetto di
grande attenzione da parte dei docenti.

L’unità di apprendimento per l’accoglienza
I docenti nella fase di accoglienza realizzano una unità di apprendimento (uda) dedicata che
prevede la valutazione della situazione in ingresso dal punto di vista delle conoscenze e delle
abilità, connesse alle competenze trasversali attraverso svariate modalità. In particolare i test
di ingresso sono elaborati dai docenti per aree disciplinari e sono comuni a tutte le classi
prime.
La somministrazione dei test soprattutto nelle classi prime si pone anche l’obiettivo di
evidenziare la presenza di alunni DSA al fine di consentire ai Consigli di classe di
programmare azioni compensative e dispensative
Lo sviluppo della uda di accoglienza prevede tra l’altro l’illustrazione de:
il regolamento della raccolta differenziata dei rifiuti a scuola
il patto di corresponsabilità scuola, genitori e allievi (allegato 11)
il regolamento di Istituto in particolare per quanto concerne assenze, ritardi e giustifiche
le norme di sicurezza e il piano di evacuazione dell’istituto in caso di situazioni di emergenza
38
Per gli allievi delle classi successive alle classi prime, il periodo di accoglienza si traduce in
una fase di recupero di conoscenze e abilità pregresse utili a valutare la situazione iniziale
della classe in relazione alle competenze da raggiungere per ogni singola annualità.

L’analisi socio motivazionale
Molto importante risulta l’analisi socio motivazionale delle classi condotta attraverso un test
elaborato dai docenti di psicologia del nostro istituto. Il test viene somministrato agli allievi
delle classi prime dagli allievi di quarta e quinta dell’indirizzo professionale sociale che
provvedono anche alla raccolta dei risultati che sono quindi consegnati ai consigli di classe. È
intuibile quanto questa operazione consenta di determinare una atmosfera serena per gli
allievi in ingresso, di fronte alla compilazione del test somministrato loro da allievi e non da
docenti e contemporaneamente rappresenti un utile esercitazione per gli allievi
somministratori.
L’analisi socio motivazionale si pone anche l’obiettivo di individuare eventuali alunni con
Bisogni educativi speciali causati dalla deprivazione sociale, culturale o economica dei
contesti di provenienza
 Incontro scuola Famiglia
La fase di accoglienza si conclude con il primo incontro Scuola Famiglia che ha lo scopo di
comunicare i risultati delle osservazione e condividere con le famiglie le linee di indirizzo del
percorso formativo.
PENTAMESTRE

Il percorso formativo
Nel mese di ottobre si realizzano i consigli per classi parallele durante i quali si discutono i
risultati della fase diagnostica di accoglienza. I docenti dei consigli di classe indicano nella fase
iniziale del documento “Percorso formativo della classe” i risultati delle opportune prove
rivolte agli alunni in fase di accoglienza per la valutazione delle competenze trasversali di
riferimento per le diverse annualità. Questi risultati insieme all’analisi socio motivazionale
della classe permettono di individuare le carenze e quindi le modalità migliori per
contrastarle e colmarle. In ordine a questo i consigli di classe individuano una situazione
problema da sottoporre agli allievi quale pretesto utile a motivare lo studio e a promuovere le
competenze di asse/area, strettamente collegate alle competenze trasversali di cittadinanza,
previste dalle programmazioni disciplinari.
In altri termini lo studio non è finalizzato solo alla acquisizione dei saperi essenziali previsti
dalla programmazione, ma alla risoluzione di problemi movimentando tutte le risorse
dell’individuo , anche acquisite in contesti informali e non formali.
Partire da situazioni problematiche concrete, le cui soluzioni possibili siano coerenti con
l’evoluzione della capacità dell’allievo, rappresenta un’azione didattica inclusiva che può
contribuire a sostenere l’istituzione scolastica nell’arduo compito di dare una risposta
educativa individualizzata e personalizzata.
L’obiettivo che si intende raggiungere con l’intervento formativo è, dunque, quello di
innescare negli allievi un processo di ricerca delle modalità che, in relazione alle proprie
capacità e risorse, possono essere applicate per risolvere la situazione problema, sollecitando
una vera esperienza di crescita personale.
39
Tutti i percorsi formativi programmati dai consigli di classe, si concretizzano nella
realizzazione di un prodotto finale (lavoro di gruppo per le classi del biennio, individuale per
le classi del secondo biennio). Esso rappresenta la soluzione individuata dall’allievo della
situazione problema che gli è stata posta inizialmente. I lavori individuali realizzati
costituiranno il portfolio dell’alunno e potranno essere inseriti nel CV.
Durante il consiglio di classe di novembre avviene la concertazione del percorso formativo
con i rappresentanti della componente genitori e della componente alunni, al fine di
condividere obiettivi, strumenti e modalità di azione e raccogliere proposte. La progettazione
del percorso formativo è un documento dinamico che può arricchirsi durante l’anno per l’
adesione a proposte progettuali nazionali e internazionali, a corsi PON, a Stage presso
aziende, a concorsi, a percorsi di alternanza scuola lavoro, a visite guidate e viaggi di
istruzione, a collaborazioni con enti pubblici e privati del territorio.

Le metodologie didattiche
La ricerca di informazioni, la comprensione delle stesse, l’utilizzo di queste per generare idee
e quindi la promozione delle abilità tese a mettere in pratica queste nuove idee, costituiscono
il processo che il consiglio di classe tutto, deve essere in grado di orientare, supportare e
promuovere. Le discipline rappresentano allora gli strumenti che i nostri alunni debbono
adoperare per risolvere il problema. Le stesse discipline pur parlando linguaggi diversi,
ruotando su saperi diversi e promuovendo competenze a volte diverse, operano
congiuntamente per condurre all’acquisizione delle competenze trasversali programmate.
La didattica laboratoriale consente per il suo elevato grado di interattività alunno-docente,
alunno-alunno, alunno-prodotto, di rapportarsi in maniera attiva a quella che è la competenza
dell’osservazione, della traduzione di questa in domande-problema e nella risoluzione del
problema. Essa fa un uso abituale dei laboratori. L’uso della lavagna interattiva multimediale,
quale strumento di supporto all’attività didattica, vede progressivamente le nuove tecnologie
e i contenuti digitali, trasformarsi sempre più da agenti strumentali ad agenti funzionali al
raggiungimento degli obiettivi di apprendimento e dunque alla progettazione didattica. La
LIM e le risorse digitali sono utili a ridurre la differenza tra concetti astratti e problematiche
reali perciò permettono alla lezione di diventare un laboratorio per la co-costruzione di
conoscenze attraverso un apprendimento di tipo collaborativo. Il cooperative learning
permette la promozione delle competenze sociali, estremamente importanti per la formazione
della persona ed utili per un adeguato inserimento nel mondo del lavoro.

Il ruolo del referente didattico e del responsabile della documentazione nella
definizione del percorso formativo
È fondamentale per tutte le fasi che conducono alla elaborazione del percorso formativo,
l’azione del referente didattico, che attraverso colloqui e comunicazioni via mail, raccoglie
proposte, risultati delle valutazioni, dei test di ingresso, del test socio motivazionale e di tutto
quanto sia utile alla stesura del percorso formativo (da redigere utilizzando l’apposito format
elaborato dalla FS).
Il referente didattico raccoglie esigenze osservazioni problematiche manifestate da alunni,
genitori, docenti della classe affidata e concorda con il dirigente scolastico eventuali azioni
preventive e correttive.
40
Il Responsabile della documentazione si pone quale tutor dei singoli alunni anche in relazione
alla realizzazione del prodotto finale.
Il referente didattico e il responsabile della documentazione raccoglieranno le osservazioni
dei Consigli di classe anche in merito alla presenza di allievi BES e DSA realizzando gli
opportuni raccordi con la FS di riferimento.
Per tali allievi dovranno essere predisposti Piani didattici che prevedano gli strumenti
compensativi e dispensativi. Tutte le scelte dovranno essere condivise con la famiglia.
 Il ruolo del docente esperto per il sostegno
Il Consiglio di classe sulla base delle indicazioni del docente esperto provvede alla
elaborazione del Piano didattico degli allievi diversamente abili. La progettazione didattica
dovrà evidenziare le competenze “Ponte” sulle quali costruire gli interventi personalizzati e le
metodologie da utilizzare.
Il Piano potrà prevedere anche l’individuazione di obiettivi “differenziati” in alcune discipline.
Nei casi in cui la disabilità non consenta l’acquisizione di competenze coerenti con i profili
professionali in uscita dovrà essere elaborato un percorso che consenta lo sviluppo dei livelli
di padronanza, autonomia e socializzazione.
Tutte le scelte dovranno essere condivise con la famiglia operando, quando necessario i
necessari raccordi con le strutture sanitarie competenti.
La valutazione infrapentamestrale/Incontri Scuola Famiglia
La prima parte del pentamestre si conclude con la valutazione degli allievi che i docenti
consegnano ai genitori durante gli incontri scuola famiglia dedicati. I genitori hanno la
possibilità di seguire l’andamento scolastico dei propri figli attraverso la consultazione del
registro elettronico, avendo ricevuto dalla scuola le apposite credenziali di accesso.
 Prove di prestazione per classi parallele di fine pentamestre (Compito di
prestazione, prova di competenza di breve durata)
Per il I Biennio le prove di prestazione sono predisposte per classi parallele e per tutte le
discipline dai coordinatori di dipartimento e dai referenti di disciplina. Per il II biennio e
Quinto Anno i docenti delle discipline elaborano una sola prova per classi parallele e per
indirizzo.
Per la valutazione di tutte le tipologie di prova si utilizzeranno le rubriche di valutazione degli
apprendimenti riportate nell’allegato 13 al PTOF. Le prove di prestazione sono somministrate
agli allievi di tutte le classi alla fine del pentamestre e possono rispondere alle seguenti
tipologie:






Testo argomentativo (Articolo di giornale/Saggio Breve)
Tema di argomento storico (Esame di Stato tipologia C)
Esame di Stato tipologia Terza Prova
Prova pratica (Tipologia esame di stato II Prova)
Compito di prestazione (secondo uno schema condiviso dai coordinatori di indirizzo e
dai referenti di disciplina).
Simulazione esame di stato
41



Per gli alunni delle classi quinte, in vista dell’Esame di Stato, è prevista la simulazione delle
prove scritte e del colloquio orale tipiche dell’esame conclusivo del corso di studio.

Scrutini /Incontri Scuola Famiglia
I consigli di classe valutano la condotta i risultati di apprendimento nelle singole discipline
raggiunti sulla base delle griglie allegate, (vedi allegati 4,6).
La valutazione è espressa con voto unico. E’ quindi consegnata e discussa con i genitori
durante gli incontri scuola famiglia dedicati.
I Consigli di classe definiscono gli interventi compensativi necessari per consentire agli allievi
il recupero
TRIMESTRE
Prova esperta
Al termine del trimestre agli allievi di tutte le classi, viene somministrata la Prova Esperta per
classi parallele(vedi allegato 12).
Simulazione prove Invalsi
Agli allievi delle classi seconde di ciascuno degli indirizzi dell’istituto è proposta come
modalità di verifica del trimestre sia per italiano, sia per matematica, la simulazione delle
prove Invalsi a cui segue la somministrazione delle prove Invalsi ufficiali.
Consegna e valutazione del prodotto (vedi allegato 7)
Entro la fine del mese di maggio gli allievi sono tenuti a consegnare i prodotti realizzati quale
risultato del percorso formativo annuale ai docenti che ne terranno conto ai fini della
valutazione finale utilizzando la griglia valutazione del prodotto
Scrutini finali (vedi allegato1, 2, 3, 8)
I consigli di classe valutano i risultati di apprendimento nelle singole discipline e della
condotta, raggiunti alla fine dell’anno scolastico. Per gli alunni BES la valutazione verrà
effettuata sulla base della programmazione individualizzata.
ATTIVITÀ ESTIVE

Attività di recupero estive
Ai fini del recupero delle carenze formative accertate durante gli scrutini finali, che
comportano la sospensione del giudizio, la scuola supporta l’autonoma preparazione degli
allievi organizzando attività di sportello didattico durante i mesi di giugno/luglio. A questi
seguono le prove scritte per tutte le discipline per la verifica del recupero (settembre).
42
9 MODALITA’ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI
STUDENTI
-
Ai fini della validità degli anni scolastici – compreso l’ultimo anno in corso – per procedere
alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti
dell’orario annuale personalizzato. L’Istituto stabilisce, le seguenti deroghe:
assenze continuative documentate per gravi motivi di salute;
assenze non continuative documentate per gravi motivi di famiglia (personali come malattie
croniche o di un familiare diretto);
motivi di lavoro (per il corso serale);
provvedimenti disciplinari che comportano l’allontanamento dalla scuola;
ricongiungimento con parenti all’estero per alunni immigrati.
Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe
riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe
successiva o all’esame finale di ciclo (Decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009
n. 122, art. 14, comma 7).
Per quanto concerne i criteri di valutazione degli apprendimenti del comportamento, le
modalità di rilevazione dei livelli di sviluppo delle competenze e di certificazione delle
competenze si rimanda agli allegati al PTOF di seguito elencati:
Allegato 1 - Valutazione degli esiti formativi - I biennio. I livelli nella certificazione delle
competenze
Allegato 2 - Valutazione scrutini finali. Indicatori integrativi per l’attribuzione dei bonus
Allegato 3 - Indicatori integrativi. Modalità di attribuzione del bonus per tutte le classi
Allegato 4 - Regolamento assenze di massa
Allegato 5 - Regolamento dei ritardi
Allegato 6 - Voto di condotta alla luce del D.L. 137/08 convertito in L.169/08, del D.P.R.
122/09 e del DPR 249/98
Allegato 7 – Griglia di valutazione del Prodotto
Allegato 8 – Criteri di attribuzione del credito scolastico
Allegato 9 - Esami di stato Attribuzione del punteggio
Allegato 10 - Griglie di valutazione II biennio, quinto anno e Esame di Stato
Allegato 11 – Patto di corresponsabilità
Allegato 12- La prova esperta: format, indicazioni operative e valutazione
Allegato 13 – Rubriche di valutazione
43
10 L’ORGANIZZAZIONE GENERALE
DELLE ATTIVITA’
10.1 L’ORGANIGRAMMA
La Direzione ha fatto della leadership
collaborativa la sua filosofia di gestione
dell’Istituto. Posta in una posizione centrale
rispetto alla struttura è punto di riferimento
dell’azione di quanti operano nella stessa, in
stretta relazione con gli Organi Collegiali, che si
specializzano
attraverso
Dipartimenti,
Commissioni e Funzioni Strumentali al POF.
La Direzione, responsabile della gestione unitaria dell’istituzione scolastica, pone un forte
accento sull’importanza fondamentale del continuo e diretto dialogo con l’utenza per il
miglioramento continuo dell’offerta formativa, attraverso la disponibilità al confronto
quotidiano con allievi e famiglie e alla predisposizione di momenti di incontro con i tutti i
genitori. Le relazioni con il Collegio dei docenti sono improntate al rispetto interpersonale,
al riconoscimento dell’impegno e della qualità del lavoro svolto nonché all’apertura ad ogni
proposta innovativa strumentale agli obiettivi didattici. Funzionale allo sviluppo e alla crescita
di questi rapporti interpersonali, che sono fondamentali per la vita della istituzione scolastica,
è la promozione di ogni attività di aggiornamento e formazione praticabili nell’ambito delle
risorse e delle possibilità offerte ai docenti a livello istituzionale e del territorio.
A Luglio 2012, nell’ottica del miglioramento dei rapporti con il territorio, è stato costituito il
CTS di Rete Territoriale di Pomigliano, di cui l'Istituto è capofila. Il CTS di RETE Territoriale
di Pomigliano d’Arco costituisce un’esperienza pilota innovativa nasce nell’ambito delle
attività previste dalla programmazione della Delivery Unit Campania(USR per la Campania Regione Campania – Confindustria Campania) poiché vede il coinvolgimento di tutti le scuole I
e II grado del Comune di Pomigliano d’Arco e di diverse aziende che operano in ambito
territoriale con l’obiettivo di realizzare una sempre più stretta collaborazione tra scuola e
impresa al fine di favorire l'incontro tra domanda ed offerta e agevolare il placement degli
alunni. Nell'Istituto è inoltre presente il Comitato Tecnico Scientifico (CTS) costituito da
aziende e associazioni del territorio.
Entrambi gli organi hanno funzioni consultive ovvero propongono al collegio dei docenti
azioni finalizzate all’innovazione dei percorsi formativi al fine di migliorare l’incontro tra
domanda e offerta. Il collegio docenti valuta le proposte e delibera in maniera autonoma sulla
loro attuazione.
Attiva partecipazione e fattiva collaborazione esplicano il Comitato dei genitori e il
Comitato degli alunni sia in fase di programmazione, progettazione delle attività didattiche
curriculari sia come portavoce di bisogni specifici dell’utenza.
La prima e la seconda Collaboratrice supportano non solo l’attività organizzativa e di
implementazione delle attività programmate e giornaliere, ma filtrano e risolvono laddove è
possibile, problematiche quotidiane sollevate dal personale scolastico e dall’utenza.
Al fine di raggiungere in modo efficace ed efficiente le finalità delle attività annuali il
Consiglio di Istituto nel quale sono rappresentate tutte le componenti dello stesso (docenti,
44
studenti, genitori e personale non docente) è l’organo di indirizzo, le cui competenze sono
definite dal DI 44/01.
Il Comitato di valutazione così come regolamentato dalla L.170/2015 oltre ad esprimersi
sulla valutazione dell’anno di formazione e di prova per i docenti neoimmessi in ruolo,
individua i criteri per la valutazione dei docenti
Poiché l’ambiente scolastico è un luogo di lavoro delicato e complesso in cui sono coinvolti
diversi soggetti e strumenti. La funzione RSPP assume una importanza di rilievo. Attua
interventi organizzativi volti alla individuazione e diminuzione dei rischi, alla messa in
sicurezza dell’istituto e predispone piani di azione attraverso un’analisi scrupolosa delle
misure applicate in un’ottica di miglioramento continuo. In stretta collaborazione con RSPP
assume ruolo di spicco la RSL che partecipa a tutte le fasi del processo di prevenzione dei
rischi, sorveglia per garantire la
qualità dell’ambiente di lavoro. Del
proprio operato, entrambe le
funzioni preposte alla sicurezza
dell’istituto
e
dell’individuo,
rendicontano
alla
dirigente
scolastica e si rapportano con il
DSGA per gli aspetti economici
contabili.
Il Direttore dei servizi generali e
amministrativi
(DSGA)
sovrintende
ai
servizi
amministrativo-contabili e ne cura
l’organizzazione. Opera e si assume
la responsabilità diretta nella definizione ed esecuzione degli atti amministrativo-contabili, di
ragioneria e di economato, anche con rilevanza esterna. Il Direttore coadiuva la Dirigenza
nelle proprie funzioni organizzative e amministrative attraverso una fluida ed efficiente
gestione dei diversi Uffici di segreteria specializzati in aree di esercizio. Gli Assistenti
tecnici hanno un ruolo fondamentale in un istituto che utilizza le tecnologie per la didattica in
maniere pervasiva. Le loro elevate competenze consentono il corretto funzionamento delle
dotazioni.
I Collaboratori scolastici svolgono una attività di sorveglianza degli allievi nelle aree comuni
assicurando il rispetto del regolamento d’Istituto.
Tutto il personale amministrativo esplica un ruolo strategico sia per la corretta gestione delle
risorse dell’Istituto sia nella partecipazione alle attività finanziate da appositi bandi.
Le complesse modalità di gestione conseguenti alla carenza delle aule (rotazione, orario su
sette ore, presenza del corso serale), rendono necessaria la gestione dell’orario di lavoro su
turni.
Nel triennio considerato sia il personale amministrativo che il personale docente sarà
impegnato nel complesso processo di dematerializzazione finalizzato anche al miglioramento
della trasparenza amministrativa e alla implementazione della smart community.
45
I docenti, nell’ambito
dei lavori svolti dai
Dipartimenti
di
Asse/Area
disciplinare,
concordano
gli
obiettivi trasversali e
specifici in termini di
conoscenze
e
competenze
disciplinari,
i
contenuti
essenziali
delle programmazioni,
le modalità di verifica
e
i
criteri
di
valutazione (allegato
13).
Essi
approfondiscono
e
rinnovano
le
metodologie
didattiche,
tenuto
conto delle Linee
Guida ministeriali, accolgono ed attuano le offerte formative esterne conformi al P.O.F. e alle
effettive esigenze delle singole classi. I lavori dei Dipartimenti sono sottoposti
all’approvazione del Collegio Docenti.
Per ogni Asse/Area culturale (Linguistico, Storico Sociale, Matematico, Scientifico
Tecnologico) è previsto un Coordinatore di Dipartimento che ha il compito di convocare,
presiedere e organizzare le attività delle riunioni, di verificare la elaborazione, revisione e
svolgimento delle programmazioni annuali nell’ottica della integrazione delle discipline. Il
coordinatore organizza di concerto con la vicepresidenza il calendario per lo svolgimento dei
test di ingresso e delle prove di prestazione; predispone un archivio digitale e cartaceo delle
prove di prestazione; attiva tutte le necessarie misure per l’accoglienza dei docenti in ingresso
nell’istituto.
Coordinatore del Dipartimento Linguistico
Prof.sse R. Visone C. Soviero
Coordinatore del Dipartimento Matematico
Prof.ssa S. Nappi
Coordinatore del Dipartimento Storico Sociale
Prof.ssa G. Tondi
Coordinatore del Dipartimento Scientifico Tecnologico
Prof.ssa F. Velleca
46
Per ciascuna delle Aree disciplinari è previsto un Referente che ha il compito di coordinare i
docenti della disciplina comune nella elaborazione delle prove di verifica, dei compiti di
prestazione e/o prove esperte nell’ottica della integrazione disciplinare.
Referenti di disciplina
Inglese
Prof.ssa P. Apetino
Spagnolo
Prof.ssa S. Di Biase
Italiano
Prof.ssa R. Ciccone
Diritto
Prof. V. Monterosso
Economia aziendale/turistica
Prof.ssa G. Tondi
Informatica
Prof. M.A. Giordano
L. T. T.
Prof. R. Castaldo
Scienze della Terra - Biologia
Prof.ssa M. T. Panico
Geografia
Prof.ssa M. Marino
Psicologia
Prof.ssa A. La Rocca
Tecnologie e Tecniche di
rappresentazione grafica
Prof. N. Barone
Scienze integrate - Fisica
Prof. M. Di Fonza
Scienze Motorie
Prof. I. Terracciano
Matematica
Prof. C. Schettino
Scienze integrate - Chimica
Prof. F. Velleca
Per ogni indirizzo di studio presente nel nostro Istituto è previsto il Coordinatore di
indirizzo che ha il compito di monitorare il raggiungimento delle competenze in uscita alla
fine del percorso quinquennale. La sua attività si sviluppa attraverso l’individuazione e la
proposta ai consigli di classe, degli interventi compensativi utili alla promozione del profilo in
uscita dei nostri allievi. Questi interventi possono essere rappresentati da tutte quelle
esperienze in itinere quali la partecipazione ad eventi, concorsi, stage nazionali o all’estero,
attività di alternanza scuola lavoro, che contribuiscono a personalizzare ed individualizzare il
percorso didattico. Si tratta di un’azione che riguarda lo sviluppo del curricolo verticale di
47
indirizzo. Quest’azione insieme a quella di pianificazione trasversale dei Coordinatori di
Dipartimento e dei Referenti di disciplina è finalizzata ad integrare e potenziare gli interventi
formativi, mirando a creare e consolidare il raccordo tra la scuola ed il mondo dell’Università
e del lavoro. La pianificazione dell’attività didattica curriculare predisposta per ogni area
disciplinare e gli interventi utili alla promozione dello sviluppo del curricolo verticale, sono
presentati ai singoli consigli di classe organizzati per classi parallele, ai fini della
programmazione didattica.
Coord.dell’Indirizzo Tecnico Grafico
Prof.ssa M.C. Petroli
Coord. dell’Indirizzo Tecnico Turistico
Prof. A. Del Vecchio
Coord. dell’Indirizzo Professionale Socio Sanitario
Prof. A. Caputo
Coord. dell’Indirizzo Professionale Commerciale
Prof. A. Serpe
Il Referente didattico della classe, evidenzia i bisogni formativi dei singoli alunni, al fine di
progettare azioni volte alla riduzione delle difficoltà di apprendimento e di promuovere la
collaborazione nel gruppo dei pari, veicola informazioni al Consiglio di classe e cura i
rapporti con le famiglie. A tale figura compete la raccolta di ogni documento e certificazione
utile ai fini della validazione dell’anno scolastico e della valutazione dei crediti formativi.
Il Responsabile controllo documentazione supporta, con interventi didattici mirati,
l’allievo nella produzione e nella raccolta della documentazione utile ai fini della realizzazione
del prodotto finale, richiesto dal percorso formativo progettato per la classe
nonché importante elemento di valutazione. Al responsabile controllo documentazione
compete la verbalizzazione delle riunioni dei consigli di classe.
I Consigli di Classe valuteranno l’interesse alla partecipazione alle proposte progettuali che
perverranno anche nel corso dell’anno scolastico in quanto arricchimento dell’offerta
formativa. In tal senso si ha la realizzazione di un ampio ventaglio di progetti extra curriculari
della cui organizzazione si occupa il Responsabile di Progetto.
Le numerose e diverse attività didattiche e formative che si svolgono nel nostro istituto
richiedono l’intervento funzionale alla loro realizzazione, delle seguenti figure referenti:
Referente certificazioni CISCO – IWA - EIPASS
Referente certificazioni AICA
Referente certificazioni Lingua Inglese
Referente visite aziendali e impresa formativa
simulata
Referente progetto lettura/legalità
Referente Hostess
Referente sito web
Referente laboratorio di Fisica
Referente laboratorio di Scienze
Referente laboratorio di Chimica
48
Prof. R. Castaldo
Prof. M.A. Giordano
Prof.ssa E. Romano
Prof.ssa M. Restaino
Prof.sse I. Anzivino, A. Rea
Prof.ssa C. Alise
Prof. R. Castaldo
Prof. M. Di Fonza
Prof. N. Troilo
Prof. F. Velleca
In ogni classe possono essere individuati alunni che presentano una richiesta di speciale
attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di
apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della
cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse. Nell’ambito di ciascun
consiglio di classe, il referente didattico e il referente per la documentazione avranno il
compito di favorire gli interventi volti all’ inclusione scolastica. Per tali alunni sarà
predisposto apposito documento di programmazione individualizzata che rappresenterà il
parametro per la valutazione e l’ammissione all’anno successivo.
10.2 AREE FUNZIONALI STRUMENTALI
Per la realizzazione delle finalità istituzionali della scuola in regime di autonomia, la risorsa
fondamentale è costituita dal patrimonio professionale dei docenti, da valorizzare per la
realizzazione e la gestione del piano dell'offerta formativa e per la realizzazione di progetti
formativi d'intesa con enti ed istituzioni esterni alla scuola.
La distinzione in aree funzionali ha scopo esclusivamente organizzativo e funzionale alla
gestione dell’Istituto. Infatti, come si evince dalla porzione grafica dell’organigramma, le figure
professionali preposte condividono e co-determinano l’obiettivo comune per una efficace ed
efficiente implementazione del POF.
49
AREA GESTIONE DEL POF
POF:
Proff.
A. Serpe
F. Velleca
•
Redazione del piano dell’offerta formativa
•
Integrazione del piano dell’offerta formativa
•
Monitoraggio dei processi di valutazione degli apprendimenti
•
Autovalutazione e valutazione d’Istituto
•
Revisione e Rendicontazione
•
Collaborazione con: DS – FS - FS Qualità per l’adeguamento del SGQ
Finalità dell’Area è presentare l’offerta formativa dell’Istituto provvedendone ad un costante
aggiornamento conseguenza diretta dei risultati del monitoraggio dei processi ed
adeguamento alle delibere del Collegio dei docenti. La prima di queste azione rende attuabile
la rendicontazione delle attività svolte dalla scuola rispetto alle risorse impiegate e la
revisione delle azioni volte al miglioramento continuo.
•
Predisposizione format UA cl.1 e verifica coerenza materiali inseriti
•
Predisposizione format Programmazione
• Verifica coerenza programmazioni didattiche curriculari
PROGRAMMAZIONE:
Prof.ssa R. Visone
• Coordinamento dei lavori dei dipartimenti
•
Revisione e archiviazione documentazione
•
Collaborazione con: DS – FS - FS Qualità per l’adeguamento del SGQ
L’area in esame si pone l’obiettivo di completare e integrare la programmazione didatticoeducativa tenendo conto delle novità normative e di adeguarla non solo alle Indicazioni
Nazionali ma anche alla “situazione problema” che emerge dai consigli di classe e alla figura
professionale nei diversi indirizzi di studio.
50
Predisposizione, raccolta, controllo e archiviazione di:
•
Verbali ed allegati dei Consigli di classe;
•
Documento 15 maggio
DOCUMENTAZIONE:•
Prodotti
Prof.ssa C. Soviero•
Programmi e relazioni finali
•
Organizzazione e gestione esami di idoneità ed integrativi
•
Collaborazione con: DS - FS Qualità per l’adeguamento del SGQ
Tale area rappresenta la “banca dati” dell’Istituto ed è obiettivo primario e fondamentale in
quanto consente, attraverso la collaborazione ed il confronto costante e continuo con tutto il
personale docente e ATA, di avere “memoria” cartacea e digitale delle innumerevoli attività
svolte nell’Istituto.
Implementazione sistema gestione qualità
QUALITA’:
Prof.ssa L.
Terracciano
•
Gestione, controllo e revisione sistema qualità
•
Stesura e revisione della documentazione
•
Collaborazione con: DS - FS - Consigli di Classe
L’area in esame è di supporto nella progettazione, nell’implementazione, nel monitoraggio e
nel miglioramento del sistema gestione qualità.
AREA SUPPORTO AI DOCENTI
•
Amministrazione sistema ARGO
•
Gestione password
•
Didattica digitale
SISTEMI
•
Supporto ai docenti per la didattica digitale e il registro online
INFORMATICI
•
Certificazioni CISCO e IWA
PER LA DIDATTICA:
Prof. R. Castaldo
•
Collaborazione con: DS e FS
L’area in esame si prefigge di costruire conoscenze/abilità/competenze informatiche di base e
non, tali da consentire agli alunni di essere attivi protagonisti del proprio processo di
conoscenza anche attraverso il conseguimento della certificazione CISCO, ossia un
attestato sulle capacità e sulle conoscenze necessarie per raggiungere il successo nella
Internet economy.
51
SISTEMI
HARDWARE E
•
Coordinamento assistenti tecnici
•
Programmazione Sistemi hardware e reti
•
Responsabile collaudi
SOFTWARE:
Prof. M. A. Giordano• Responsabile Europa Digital School
Collaborazione con: DS e FS
•
L’area in considerazione vuole far fronte alla elevata richiesta di connettività wireless
dell’Istituto. La FS cura l’aspetto tecnico finalizzato a evitare situazioni di congestione della
rete; rende funzionali al meglio i laboratori per quanto concerne la didattica. Cura gli aspetti
tecnici dei collaudi. Promuove l’utilizzo della piattaforma Europa Digital School, efficace
strumento per la realizzazione della didattica digitale, approntandone modifiche ed
ampliamenti, utili ad una sempre migliore curvatura dello strumento alle sue finalità.
DIDATTICA
•
Supporto ai docenti per l’utilizzo dei libri digitali
•
Gestione delle APP Android Isis Europa e Europa Digital School.
•
Raccolta e archiviazione dei materiali prodotti dai docenti per la
DIGITALE:
Prof. A. Del Vecchio
didattica
•
Raccolta e archiviazione dei materiali prodotti dagli alunni
•
Collaborazione con: DS - FS
•
Consigli di Classe
L’attività dell’area promuove il corretto utilizzo dei libri digitali della Rete di scuole nazionale
Book in Progress, adottati a partire da quest’anno scolastico per l’indirizzo Tecnico Grafico e
Professionale Socio Sanitario. È impegnata nella cura dei rapporti con la Rete Book in
Progress anche in relazione alle attività di collaborazione che alcuni docenti della scuola
realizzeranno per la integrazione della attuale versione dei testi scolastici. Gestisce le app
android Isis Europa ed Europa Digital School.
52
COORDINAMENTO UFFICIO TECNICO
PER L’ATTUAZIONE
DEL PIANO DELLE ATTIVITA’:
Prof. V. Ferrentino
•
Piano degli acquisti
•
Procedure amministrative per gli acquisti e
bandi di gare
•
Controllo documentazione
•
Archiviazione
•
Collaborazione con: DS - FS - DSGA
L’area ha come finalità garantire la legittimità delle procedure di acquisto, di attrezzature e
supporti didattici e non.
AREA INTERVENTI E SERVIZI AGLI STUDENTI
ALUNNI
DIVERSAMENTE ABILI:
Prof.ssa. E. Serpico
•
Analisi e gestione della documentazione alunni
•
Accoglienza dei nuovi docenti e predisposizione orario
•
Predisposizione format per le procedure dell’area
•
Rapporti con i genitori
•
Rapporti con le Istituzioni
•
Collaborazione con: DS - FS Qualità - Consigli di Classe
L’area in esame risponde alla necessità di organizzare e gestire al meglio le attività degli
alunni con bisogni educativi speciali. Obiettivo primario dell’area è garantire la cooperazione
e l’interazione nei consigli, fornendo informazioni specifiche in relazione ai bisogni
dell’alunno, utili per una fattiva progettualità e verifica dei momenti formativi.
•
Analisi e gestione della documentazione alunni
•
Predisposizione format per le procedure dell’area
ALUNNI BES:
•
Rapporti con i genitori
Prof.ssa A. La Rocca
•
Rapporti con le Istituzioni
•
Collaborazione con: DS - FS Qualità - Consigli di Classe
L’area in esame considera la classe, non un gruppo informale spontaneamente costituitosi, ma
un frammento di società nel quale l’individuo si sviluppa e cresce.
Obiettivo primario dell’area è garantire attraverso la cooperazione con i consigli di classe, il
diritto all’apprendimento a tutti. Il sociogramma di Moreno consente di rilevare, attraverso
l’analisi dei dati, sentimenti di accettazione e/o rifiuto tra gli studenti, consentendo
l’attuazione di strategie mirate.
53
•
Orientamento in ingresso, in itinere e in uscita
•
Progetti di continuità
ORIENTAMENTO:
•
Consulenza e informazione
Proff. C. Alise – A. Picciocchi
•
Documentazione e archiviazione
•
Collaborazione con: DS - FS
•
Consigli di Classe
La finalità dell’area è rappresentata dal sostenere la persona a “progettare il suo futuro”, a
giungere cioè a un’elaborazione autonoma di un progetto personale e professionale attraverso
molteplici ed articolate attività di orientamento sia in ingresso, anche attraverso progetti di
continuità con le scuole secondarie di I grado, sia in itinere, in collaborazione con i consigli di
classe, sia in uscita per il miglioramento del placement degli allievi.
AREA ENTI ED ISTITUZIONI ESTERNE
•
CONCORSI:
Prof.ssa S. Nappi
Proposte di concorso:
-
Reperimento e analisi della coerenza
-
Diffusione
•
Raccolta proposte di partecipazione, iscrizione, invio
materiale nei tempi dovuti
•
Archiviazione documentazione attività
L’area “concorsi” ha la finalità di formare e formare gli allievi verso la competenza della
progettualità nonché favorire il processo di conoscenza del sé.
• Individuazione delle azioni progettuali
PROGETTI DI
COOPERAZIONE
INTERNAZIONALE:
• Predisposizione dei progetti nelle scadenze indicate
Proff. S. Addeo - E. Antignani
•
Coordinamento dei progetti finanziati
Tale area mira a fornire agli alunni le competenze necessarie ai fini dello sviluppo personale e
gli strumenti necessari per attuare scambi linguistici all’estero. Rientra nelle funzioni il
sostegno delle attività di formazione dei docenti all’estero eventualmente attivate.
54
AULE
IN MOSTRA:
Prof. N. Barone
•
Progettazione
•
Scelta e acquisizione materiale utile
•
Coordinamento e sorveglianza alunni durante tutte le
fasi di progettazione ed esecuzione.
•
Collaborazione con: DS - FS
L’attività “aule in mostra” è un sistema integrato di azioni interdisciplinari che mira alla
creazione di un luogo significativo (l’aula) che aiuti gli alunni a vivere e studiare in
“ambienti”positivi ottenendo di riflesso un miglioramento nel processo di apprendimento.
10.3 AUTOVALUTAZIONE E VALUTAZIONE D’ISTITUTO
L’istituto aderisce al Poloqualità Napoli, partecipando in maniera attiva e collaborativa alle
iniziative di formazione e valutazione realizzate dallo stesso . Ha definito e pianificato attività
di autovalutazione supportate da un sistema di monitoraggio, misurazione, analisi e riesame
dei dati ISO 9004:2009 Si realizza la valutazione periodica del contesto in cui opera l’istituto,
con strumenti elaborati dal Gruppo di Miglioramento, dall’INVALSI, coinvolgendo tutte le parti
interessate al processo di educazione/formazione, evidenziando esigenze e aspettative e
registrando i cambiamenti strutturali nelle risorse e nelle opportunità offerte dal territorio. La
finalità perseguita dal processo di autovalutazione è identificare e realizzare azioni di
miglioramento.
- PROGETTO VALES
In questo contesto si è inserita la partecipazione dell’istituto durante l’anno scolastico
2014/2015 al Progetto VaLes, utile per la definizione del Sistema Nazionale di Valutazione.
Il percorso VALeS è giunto nella fase finale il 30 maggio 2015 con la stesura definitiva del
piano di miglioramento nella quale sono state indicate le priorità per il miglioramento, sono
state pianificate le azioni volte al miglioramento e riportati i risultati ottenuti rispetto a quelli
attesi.
- IL BILANCIO SOCIALE
Una prima esperienza di Rendicontazione esterna è stata svolta dal nostro istituto attraverso
la redazione e la pubblicazione del Bilancio Sociale nell’anno scolastico 2013/2014. La
rendicontazione sociale è una scelta volontaria, autonoma e responsabile attraverso cui si
55
vuole rendere conto agli interlocutori dell’attuazione delle scelte, delle attività svolte, delle
risorse utilizzate e dei risultati raggiunti nella costruzione della scuola come bene comune. La
pubblicazione e la diffusione dei risultati raggiunti attraverso il bilancio sociale, risponde sia
all’esigenza della trasparenza del servizio svolto sia a quella della condivisione con la
comunità di appartenenza, finalizzata al miglioramento del servizio offerto.
-IL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE
Con il DPR 28 marzo 2013, n. 80 è stato emanato il regolamento sul Sistema Nazionale di
Valutazione (SNV) in materia di istruzione e formazione. Esso si svilupperà per tappe
successive nel prossimo triennio secondo la seguente successione temporale:
AUTOVALUTAZIONE
Le istituzioni scolastiche (statali e paritarie) sono state chiamate a sviluppare un’attività di
analisi e di valutazione interna partendo da dati ed informazioni secondo il percorso delineato
dal Rapporto di autovalutazione (RAV). Il RAV è stato elaborato entro il primo semestre 2015
e pubblicato dal nostro istituto sul sito www.scuolainchiaro.it.
VALUTAZIONE ESTERNA
Nel corso del prossimo anno scolastico è prevista l’attivazione della fase di valutazione
esterna attraverso le visite alle scuole dei nuclei. Saranno coinvolte circa 800 istituzioni
scolastiche, secondo quanto previsto dalla Direttiva 11/2014. Quest’ultime in parte (3%)
saranno scelte casualmente, in parte (7%) saranno individuate sulla base di specifici
indicatori di efficienza e di efficacia.
AZIONI DI MIGLIORAMENTO – AGGIORNAMENTO RAV
Attualmente, in coerenza con quanto previsto nel RAV, la nostra scuola sta pianificando ed
avviando le azioni di miglioramento.
Un primo aggiornamento del RAV, finalizzato alla verifica dello stato di avanzamento del
processo e ad un’eventuale ritaratura degli obiettivi, è previsto per il mese di luglio 2016.
AZIONI DI RENDICONTAZIONE SOCIALE
Nel terzo anno di messa a regime del procedimento di valutazione in cui proseguono
l’autovalutazione, la valutazione esterna e le iniziative di miglioramento, le scuole saranno
chiamate alla pubblicazione di un primo rapporto di rendicontazione a alla realizzazione di
iniziative informative pubbliche ai fini della rendicontazione sociale che rappresenta l’ultima
fase del procedimento.
L’INVALSI ha il compito di supportare le scuole nel processo di autovalutazione e di
promuovere un ciclo continuo di miglioramento della performance. L'INVALSI svolge
un’azione di supporto alla lettura dei dati relativi ai risultati degli apprendimenti restituiti alla
scuola, fornisce strumenti più puntuali d’indagine sulla scuola e sui processi in essere al suo
interno attraverso questionari per docenti, genitori e studenti che permettono di ragionare
56
sul clima interno all’istituzione scolastica e sulla qualità delle relazioni tra le parti. I risultati
delle prove INVALSI e i dati del Fascicolo Scuola in chiaro forniscono una prima base di dati
per la stesura del rapporto di autovalutazione (RAV). I risultati delle prove Invalsi vengono
posti all’attenzione del Collegio docenti, del Consiglio d’Istituto e dei dipartimenti per la
riflessione e la programmazione di idonee strategie di miglioramento degli esiti.
Lo studio di dati di tipo quantitativo e qualitativo desumibili dal RAV ha consentito
all’Istituzione scolastica di elaborare il piano di miglioramento allegato (PDM). In esso sono
state individuate e selezionate le criticità sulla base dell’analisi dell’impatto che la risoluzione
delle stesse avrebbe prodotto e sulla fattibilità.
In tale fase l’attiva e costruttiva collaborazione con il personale amministrativo ha consentito
la definizione delle risorse interne ed esterne, finanziarie e strumentali necessarie. Si è
proceduto infine ad operare la confluenza delle azioni programmate nel “Programma
annuale”
57