Guida ai modelli in mostra
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Guida ai modelli in mostra
A.M.N. Magellano 2° Mostra di Modellismo Navale Bardolino (VR) 6-21 Settembre 2008 I modelli esposti 2a Mostra di Modellismo Navale – Bardolino VR- 6-21 Settembre 2008 1 A.M.N. Magellano Aiax HMS Dati e notizie relative alla nave - nome: HMS AIAX Fregata Inglese varata a Plymouth nel 1765. Il 21 ottobre 1805 l'Aiax partecipò alla battaglia di Trafalgar dove si comportò onorevolmente semi distruggendo una fregata spagnola ed affondando una corvetta francese. Non si conoscono altri particolari della storia della nave dopo la battaglia e la fine della guerra contro Napoleone e neppure l'anno in cui fu definitivamente disarmata. Modellista: Ivan Bartolacci Arconate (Mi) Il modello è realizzato con la tecnica di costruzione in ammiragliato, completamente auto costruito in legno di pero. Per i particolari in metallo ottone opportunamente brunito. Ore di lavoro più di 600 Scala: 1:76 Alert Cutter inglese L’Alert (una delle numerose navi militari inglesi che nei secoli hanno portato questo nome) era un vascello leggero e molto veloce e per tali caratteristiche poteva essere impiegato sia in operazioni navali di squadra – con il principale compito di portaordini – sia in missioni isolate, con il compito di guardacoste. Esso batte la “red ensign” : tale vessillo infatti a quei tempi era appannaggio sia delle navi della “Red fleet” (squadra navale “rossa”), sia delle navi militari che operavano da sole. Modellista: GMS Sesto San Giovanni Modello in scala 1:72 Autocostruzione totale in legno ed altri materiali La Bayonnaise prende l'Embuscade Nel 1782 , sul finire della Guerra d'Indipendenza Americana , durante la quale i coloni insorti contro l'Inghilterra ricevettero l'aiuto della flotta francese , si verificò questo fatto d'armi secondario che entusiasmò la Francia. La corvetta francese Bayonnaise , con manovra ardita , nonostante l'evidente inferiorità di uomini e di armamento rispetto alla fregata inglese Embuscade , conquistò all'abbordaggio la nave nemica. L'equipaggio inglese , secondo il costume dell'epoca , si preoccupò di sottrarre allo scontro i valori conservati nelle casse di bordo e gli animali imbarcati , calandoli in mare. Alcuni artisti francesi di quegli anni immortalarono quell'eroico gesto di gruppo ed ancora oggi i loro quadri sono esposti al Museo della Marina di Parigi. Modellista: Carlo Galanti Savona CSS Alabama (1862) La nave corsara CSS ALABAMA fu costruita dai cantieri Cammel Laird di Birkenhead (Liverpool) per conto della Confederazione degli Stati del Sud, durante la Guerra Civile Americana, evitando l’allora neutralità dell’Inghilterra al conflitto americano. Al comando del Capitano Raphael 2a Mostra di Modellismo Navale – Bardolino VR- 6-21 Settembre 2008 2 A.M.N. Magellano Semmes, nei suoi due anni di crociera in tutti gli ocenani del mondo, la CSS Alabama catturò ed affondò più di 70 navi americane, tra baleniere, clippers, mercantili ed affondò la nave da guerra USS Hatteras durante una rapidissima battaglia navale. La CSS Alabama a sua volta venne affondata dalla fregata USS Kearsarge durante un’epico duello al largo delle coste di Flambourg (Francia) . Ad oggi sono in corso le attività di recupero da parte di un team di archeologi. Modellista: Giampaolo Cusati Roma Modello in scala: 1:96. Il modello della CSS Alabama, (in costruzione), è basato su disegni rintracciati presso i Wirral Archives di Liverpool, su disegni dei National Archives americani e sul libro di C. Bowcock “Anatomy of a confederate raider”. Il modello è completamente auto costruito. Amerigo Vespucci La Nave Scuola Amerigo Vespucci costruita presso i Cantieri Navali di Castellammare di Stabia fu varata il 22 Febbraio 1931ed entrò in servizio nel luglio dello stesso anno. su progetto del Tenente Colonnello del Genio Navale Francesco Rotondi. Modellista: Andrea Vassallo Senago MI Il modello riprodotto, in scala 1:84, interamente aucostruito è collocato nell’anno 1992 in occasione delle Colombiadi svolte a Genova. Amerigo Vespucci NAVE SCUOLA A 5312 Marina Militare Italiana Dislocamento: 4.146 t.pc. Dimensioni: 82,4 x 15,5 x 7 m Equipaggio: 13 + 228 + 160 allievi Velatura: 2.100 mq Apparato motore: 2 E Fiat B-306-ESS + 2 E Marelli Potenza: 2.000 HP (1.471 kW) Velocità: 10 nd Autonomia: 5.450 mg / 6,5 nd Tre alberi a scafo metallico. Il nome e la storia La Nave a Vela Amerigo Vespucci è stata costruita presso i Cantieri Navali di Castellammare di Stabia. Varata il 22 Febbraio 1931, è entrata in servizio nel luglio dello stesso anno. Nel 1925 fu infatti decisa la costruzione di due Navi scuola, approvando il progetto del Tenente Colonnello del Genio Navale Francesco Rotundi, che nel disegnare le forme si era ispirato al Vascello della fine del diciottesimo secolo. La prima delle due Navi, il "Cristoforo Colombo", entrò in servizio nel 1928 e svolse la sua attività di nave scuola fino al 1943, alla fine della guerra fu ceduta all’URSS in conto di risarcimento danni di Guerra. Lo scafo delle due Unità fu dipinto sin dall’inizio nel caratteristico colore bianco e nero; le fasce bianche ricordano le due linee di cannoni del vascello cui si era ispirato il costruttore. Modellista: Roberto Venturin Cinisello B. Realizzato in scala 1:60 interamente auto costruito partendo da disegni di cantiere e con 2a Mostra di Modellismo Navale – Bardolino VR- 6-21 Settembre 2008 3 A.M.N. Magellano l’ausilio di circa 1600 fotografie scattate direttamente a bordo. L’autore ha cercato di impiegare materiali conformi all’originale: ponti in teak, scalandroni e timonerie in mogano, noce, frassino e metallo. Il modello è dotato di illuminazione costituita, per la parte interna lo scafo, da lampadine a filamento e, per la parte esterna, da mini leds ad alta luminosità. Iniziato nel luglio 2002, il modello è stato terminato nel marzo 2008. Antares Motoscafo d’alto mare costruito in Italia nel 1952 su disegni di provenienza americana. Modellista: Francesco Astuti Varedo MI Modello in scala 1:14 del motor-yacht d’altura auto costruito su disegni originali di Matteucci rispetto ai quali è stata modificata la cabina di comando. Modello navigante Aragosta Guardia coste italiana Aurore L’Aurore, simpaticamente qualificata da Gérard Delacroix come “corvetta di piacere”, ha un nome che ben gli si adatta in quanto evoca, per somiglianza alla nascita del giorno, i primi successi di calcolo della longitudine per mezzo di orologi o guarda tempo, come venivano definiti i cronometri. Questa monografia ha due aspetti inscindibili. Il primo è quello storico, sviluppato a regola, che fornisce il quadro dove andrà a porsi il secondo aspetto ovvero, la nave soggetto della monografia, così da essere legittimata e valorizzata. Un modello realizzato gli darà più importanza. Con la monografia dell’Aurore disponiamo di un ottimo esempio sul piano storico, cioè l’iniziativa del marchese di Courtanvaux di preparare e finanziare una crociera al fine di sperimentare gli orologi marini per la determinazione della longitudine. La corvetta che servirirà a questa crociera, è costruita a Le Havre, in un cantiere privato. G. Delacroix, dopo averci fatto questa presentazione, ci descrive il viaggio effettuato nel 1767, con l’aiuto di molti estratti dal libro pubblicato nel 1767 che racconta il viaggio in dettaglio. Il quadro storico è completato da documenti (manoscritti della biblioteca di Sainte Geneviève), il ruolo d’armamento del 1767 e soprattutto l’inventario dettagliato della corvetta quando fu ceduta al Re, nel 1769. Infine, pezzo d’autore, il modello realizzato in onore della crociera, conservato nella biblioteca di Sainte Geneviève. Le modeste dimensioni dell’Aurore, hanno permesso l’adozione della scala 1/12. L’interesse verso il modello è eccezionale, in quanto si tratta di una Modellista: Giambattista Bergna Cinisello Balsamo MI Modello in scala 1:50 2a Mostra di Modellismo Navale – Bardolino VR- 6-21 Settembre 2008 4 A.M.N. Magellano costruzione civile, molto rare nelle collezioni e a maggior ragione per quest’epoca. Modellista: Alberto Cosentino Imperia La grande scala adottata ha permesso di avere un dettaglio ed un realismo sorprendente. Aggiungiamo che il modello è stato costruito da uomini di mestiere, che hanno partecipato al viaggio, e ciò gli dà un valore di autenticità assoluta, nonostante possiamo rimpiangere la mancanza di alcuni elementi, quali i canotti e l’artiglieria. I modellisti esperti, potranno apprezzare numerosi dettagli ed imparare tanto, ciò grazie alle numerose illustrazioni. Questa corvetta è stata concepita come un vero piccolo battello di piacere, molto curato nella sua decorazione, avendo installazioni molto originali. Gli scienziati poterono lavorare in un contesto raffinato, se non lussuoso. Un centinaio di foto permettono di vedere tutti i dettagli e i decori scolpiti di buona fattura. Beagle Il famoso naturalista inglese Darwin effettuò a bordo della nave idrografica Beagle , un brigantino a palo del 1820 , un lungo viaggio attorno al mondo tra il 1831 ed il 1835. L'Ammiragliato aveva finanziato la spedizione per effettuare la mappatura della costa del Sud America ed il comandante della nave aveva voluto portare con sé il giovane ma promettente scienziato , allo scopo di individuare nuovi esemplari di fauna e di flora. Le osservazioni che Darwin raccolse nel suo diario vennero poi meditate e rielaborate negli anni successivi al viaggio e costituirono la base per le sue teorie esposte nel famoso testo 'L'origine delle specie' , che sovvertì il pensiero scientifico dell'epoca , introducendo i concetti di evoluzione , selezione , adattamento. delle osservazioni utili all'elaborazione delle sue teorie. Modellista: Carlo Galanti Savona Bellona HMS Nel 1760 l'Inghilterra varò il Bellona , primo di una serie di '74 gun ship' che si didstinsero durante tutti gli scontri navali combattuti durante la Guerra d'Indipendenza Americana , il periodo della Rivoluzione Francese ed il periodo napoleonico. Furono vascelli molto longevi , ancora presenti dignitosamente a Trafalgar e pertanto operastivi dopo mezzo secolo dal varo. Naturalmente , in questo arco di tempo subirono importanti rifacimenti per rimanere al passo dell'evoluzione tecnologica , primo fra tutti il rifasciamento della carena con lastre di rame che , oltre a conferire maggiore longevità alla struttura , aumentava la velocità della nave : infatti sul rame non attecchiva nulla e pertanto l'opera viva non presentava più tutte quelle fastidiose asperità che offrivano notevole resistenza al moto. Il Bellona subì questa importante lavorazione in All'arrivo nell'arcipelago delle Galapagos , dopo migliaia di chilometri di mare , l'equipaggio plaudì alla vista delle scogliere che brulicavano di strani animali sconosciuti , le iguane di mare. Darwin e l'acquarellista di bordo si affrettarono per osservarle da vicino e fu proprio durante il mese di sosta in quelle isole che il naturalista effettuò la maggior parte 2a Mostra di Modellismo Navale – Bardolino VR- 6-21 Settembre 2008 5 A.M.N. Magellano uno dei bacini di raddobbo dell'arsenale di Chatam nel 1782 e lì si recarono frequentemente in visita dignitari dell'Ammiragliato e notabili di Corte per apprezzare l'avanzamento dell'avveniristica lavorazione. Modellista: Carlo Galanti Savona Il diorama in scala 1:100 rappresenta la nave sullo scalo del cantiere di Chatam dove vennero effettuati i lavori del primo raddobbo nel 1778. L’opera viva della nave venne rivestita di lastre in rame, lavorazione effettuata per la prima volta proprio su questa carena. Pertanto furono necessari particolari studi ed applicazioni. Medaglia d’oro al campionato italiano Navimodel del 2006. Modello costruito su disegni della ditta Corel Caccia alla Bismark Diorama in scala 1200 Berlin Fregata del Brandeburgo del 1675. Famosa per aver catturato il postale svedese Maria e per le ottime qualità marinare di grande Fregata, anticipando le Fregate maggiori americane che avrebbero poi fatto la storia e l'inizio della marineria americana. Modellista: Gilberto Giusto Modello eseguito 35 anni fa in scala 1:30 da progetti della ditta Movo di Milano Modellista: Pasquale Iovene Cusano Milanino MI Blu-Bla Modello di fantasia Modello in scala 1:20 liberamente tratto da disegni originali di Marzorati. Modello navigante Bireme romana Caesar, epoca 30 a.c. Ricostruzione dal bassorilievo presso il tempio della fortuna di Preneste (Roma) oggi conservato in Vaticano. Modellista: Pasquale Iovene Cusano Milanino MI Modellista: Francesco Astuti Varedo MI 2a Mostra di Modellismo Navale – Bardolino VR- 6-21 Settembre 2008 6 A.M.N. Magellano Bric francese 1780 USS Cairo La cannoniera fluviale USS Cairo venne costruita a Mound City, Illinois, nel 1861 da Jeames Eads, per essere usata dall’esercito dell’Unione durante la Guerra Civile. Insieme ad altre 6 unità della stessa classe furono chiamate “Pook’s Turtles” (le tartarughe di Pook) La USS Cairo venne impegnata in diverse azioni di combattimento fino al suo affondamento, a causa di una torpedine galleggiante, sul fiume Yazoo il 12 dicembre 1862. Modellista: Malaspina Sandro Follo Modellista: Alberto Cosentino Imperia Modello attualmente in lavorazione con struttura in ammiragliato. Costruito con legno di rovere Brigantino Goletta Epoca 1910 Modellista: Giacomo Comis Parma Costruzione in scala 1:37,5 eseguita da progetto e piani di costruzione tratti da “Come costruire un modello di Veliero” di E. Aymo Boot, Edizione Hoepli. Il modellista ha apportato diverse modifiche al progetto secondo le sue conoscenze marinaresche e raddoppiando la scala che originariamente era di 1:75 La costruzione è stata eseguita rispettando le norme cantieristiche dell’epoca. Per evidenziare alcuni dettagli l’autore ha costruito persino il Scala del modello 1:250 Calypso Nominato presidente delle Campagne Oceanografiche Francesi, nel 1950 Cousteau ricevette dal milionario irlandese Thomas Loel Guinness M.P. in affitto, per il prezzo simbolico di un franco francese l'anno, un cacciamine costruito dalla Royal Navy inglese che Cousteau ribattezzandolo "Calypso", ristrutturò e trasformò in nave da ricerca e base di supporto per missioni oceanografiche. Con la Calypso, Cousteau esplorò le acque più interessanti del pianeta, compresi alcuni fiumi. Modellista: Danilo Brambilla Cinisello B. MI tavolato asportabile per l’ispezione sentine visibili dal boccaporto centrale. delle 2a Mostra di Modellismo Navale – Bardolino VR- 6-21 Settembre 2008 7 A.M.N. Magellano Camogli due Tug Supplì Nave per rimorchio e rifornimento. Modellista: Duilio Curradi Varese modello in scala: 1:100 navigante radiocomandato. Il modello è attrezzato per rimorchiare il modello del Normandie Caravelle portoghesi Intorno alla metà del 1400 , l'infante del Portogallo , Enrico il Navigatore , finanziò tutta una serie di spedizioni navali che , bordeggiando la costa atlantica del continente africano , avrebbero dovuto raggiungere le Indie. Ci riuscì , a fine secolo , Vasco de Gama , ma il suo viaggio venne preceduto da una serie di tentativi infruttuosi , ognuno dei quali vedeva sempre arrivare più a sud uomini e navi , senza mai riuscire però a toccare il punto più meridionale del continente , a partire dal quale si sarebbe dovuto iniziare la risalita , con il sole nascente sul lato destro delle navi. A capo di una di queste spedizioni venne posto il ligure Antonio da Noli che , nel 1458 , guidò le due caravelle al suo comando fino a Capo Verde.Qui giunto , alla foce del Gambia , provvide a riparare gli scafi ed a rifornirsi d'acqua , senza più essere in grado di proseguire. Venne però posata una stele di pietra , un segnale per chi si sarebbe in futuro avventurato lungo quella costa a testimonianza del traguardo raggiunto. Ogni spedizione portoghese portava a bordo una di queste stele , chiamate padrao , per posizionarla come segnale del punto estremo toccato nel viaggio , così che tutta la costa occidentale dell'Africa ne fu costellata , da Capo Bojador fino al Capo di Buona Speranza. Buona parte di questi padrao , oltre venti ,venne rinvenuta dagli avventurieri europei che , quattro secoli dopo ,esplorarono il continente africano. Modellista: Carlo Galanti Savona Il diorama in scala 1:90 rappresenta il culmine del viaggio capitanato da Antonio da Noli che, al soldo del Portogallo, raggiunge la foce del Gambia, presso Capo Verde, nel 1548. Lì vengono effettuati dei lavori alle carene e rifornimenti d’acqua. Poiché si era allo stremo si dovette poi tornare sulla rotta di casa. Viene posto a segnale del limite raggiunto un “padrao” e cioè una stele di pietra. 40 anni più tardi, Vasco da Gama, trovò il passaggio per l’India. Medaglia d’oro al campionato italiano Navimodel del 2004. Corsaro Questo yacht italiano fu commissionato dal conte d'Albertis , genovese e socio fondatore del Regio Yacht Club Italiano , ai cantieri Oneto di Sestri Ponente. Nel 1892 , quarto centenario della scoperta dell'America , questo piccolo veliero da diporto compì la traversata dell'Atlantico , da Genova a San Salvador , recando poi successivamente a New York una campionatura di prodotti italiani da 2a Mostra di Modellismo Navale – Bardolino VR- 6-21 Settembre 2008 8 A.M.N. Magellano da esibire nell'expò dedicata alle celebrazioni. Fu il primo yacht italiano che si fece apprezzare a livello internazionale , grazie alle sue numerose e qualificate partecipazioni a crociere e regate all'estero. Durante le manifestazioni indette nel 1895 in occasione dell'inaugurazione del canale di Kiel il Corsaro partecipò onorevolmente alle regate organizzate dalla Germania. I reperti etnici e folcloristici raccolti dal D'Albertis durante le frequenti crociere effettuate a bordo del Corsaro in paesi esotici sono oggi esposti al pubblico nel museo appositamente dedicato presso il castello d'Albertis in Genova. Modellista: Carlo Galanti Savona Cruiser Sand bagger della baia di New York. Barca da lavoro a vela adibita al trasporto di sabbia che veniva caricata in sacchi di juta. Sucecssivamente tali imbarcazioni furono trasformate, data la notevole velatura, in barche da regata. Parte delle manovre era azionata da giochi di catene. Partita nel 1912 e raggiunte le acque dell’ Oceano Antartico, nel 1914 è stata abbandonata nel Sud Pacifico in seguito allo scoppio della 1^ Guerra Mondiale, dall’equipaggio desideroso di rientrare in patria per prendere parte a tale conflitto. Modellista: GMS Sesto San Giovanni Modello in scala 1:40 Autocostruzione totale in legno e altri materiali Le Coureur Modellista: Nello Laborai Modello in scala 1:24 Lougre: nave derivata dai pescherecci francesi detti chasse-maree molto veloce e boliniera. Il Coureur si distinse nel 1778 al primo scontro fra francesi ed inglesi della guerra d'America impegnando il cutter inglese Alert piu' grosso e piu' armato permettendo alla sua caposquadra , la fregata Belle Paule di disimpegnarsi da una squadra inglese lougre militare francese 1776. Modellista:Enrico Pilani Cinisello B. MI Curieuse Goletta a gabbiola Nave francese degli inizi del ‘900 costruita appositamente per una missione esplorativa dell’Antartide. Era attrezzata a goletta a gabbiola. Costruita a Lorient sulla costa atlantica della Francia, ricalcava lo stile costruttivo dei pescherecci della zona. L’equipaggio scientifico era di 5 persone. Modello autocostruito secondo la monografia ANCRE nel 1990. Scafo a clinker 2a Mostra di Modellismo Navale – Bardolino VR- 6-21 Settembre 2008 9 A.M.N. Magellano Danaide Corvetta italiana Modellista: Giambattista Bergna Cinisello Balsamo MI Modello in scala 1:50 navigante R.C. Digbay Guardia costiera americana Modellista: Giambattista Bergna Cinisello Balsamo MI Trattasi di modello navigante, costruito esclusivamente con la mano sinistra. Il materiale di base è il legno anche se di diverse essenze quali il pioppo, il tiglio, il noce, la betulla e la balsa. Lo scafo è stato calafatato con resina epossidica mentre all’esterno vi è stato applicato uno strato di stucco metallico a cui è stata aggiunta una mano di fondo poliuretanico prima della verniciatura definitiva. La propulsione è assicurata da due motori elettrici Graupner, alimentati da una batteria al piombo da 64/4°. Sono previsti sia l’impianto dei fanali di navigazione che la motorizzazione dell’antenna radar. Flyng Fish Schooner americano per la pesca del maccarello Modello in scala 1:50 navigante R.C. Espresso Liguria Trattasi di una delle 5 navi gemelle utilizzate per il trasporto dei camion dalle isole maggiori ai porti di Genova e Livorno e viceversa per conto della società Traghetti del mediterraneo. Il modello riproduce l’ultima versione (1984) quando la nave apparteneva alla Società generale di Navigazione di Napoli e svolgeva servizio dai porti del Tirreno a quelli del Nord Africa. La nave è stata varata dai Cantieri Orlando di Livorno il 7 Giugno 1967 e demolita a Napoli nel 1986, Dati della nave: Lunghezza f.t.: 105,5 metri Larghezza: 17,50 metri Immersione alla base: 5,70 metri T.S.L.: 1998,0 Modellista: Luciano Di Giovanni Modellista: Paveto Giuseppe Mezzano SP Modello in scala 1: 55 Galeone di Manila Verso la fine del 1500 , lo sfruttamento da parte degli Spagnoli delle miniere d'argento sudamericane era ormai diventato intensivo. Il metallo in lingotti veniva trasportato da carovane fino alla costa atlantica da dove , una volta all'anno , partiva per la Spagna imbarcato sulla così detta flotta tesoriera. Una parte dell'argento ,però , veniva trasportato dalle carovane ad Acapulco , sulla costa del Pacifico , e lì era stivato a bordo di un galeone che effettuava la traversata oceanica fino a Manila , nelle Filippine. Ogni anno , a partire 2a Mostra di Modellismo Navale – Bardolino VR- 6-21 Settembre 2008 10 A.M.N. Magellano dagli ultimi decenni del secolo e fin verso la metà del '600 , questo viaggio venne regolarmente effettuato seguendo la rotta consentita dagli alisei. I galeoni che si succedettero negli anni in questo servizio e che vennero poi chiamati 'i galeoni di Manila' , giunti a destinazione attendevano nelle acque calme della rada il sopraggiungere delle giunche provenienti dalla Cina per barattare l'argento con porcellane , seta , spezie , legni pregiati. Durante la sosta nella rada l'equipaggio provvedeva anche ad effettuare le necessarie riparazioni allo scafo ed all'attrezzatura , provati da una traversata durata mesi. Lance spagnole pattugliavano costantemente lo specchio d'acqua attorno al galeone per evitare ruberie mentre l'equipaggio era impegnato nelle operazioni di scambio. Un lungo viaggio di ritorno riconduceva il galeone ad Acapulco , da dove , via terra , le preziose mercanzie d'oriente venivano trasportate fino alla costa atlantica , per poi essere imbarcate alla volta della Spagna. Modellista: Carlo Galanti Savona Il diorama in scala 1:90 rappresenta una fase dello scambio di merci in rada tra gli Spagnoli ed i Cinesi. Scialuppe di militari armati pattugliano la nave per evitare manomissioni e furti, mentre altri membri dell’equipaggio effettuano le riparazioni necessarie dopo la lunga traversata durata mesi. Medaglia d’oro al campionato italiano Navimodel del 2004. Ferry 1750 Battello traghetto per acque poco profonde Modellista: Paveto Giuseppe Mezzano SP Modello in scala 1:35 ricavato dal volume “Architectura Navalis Mercatoria” di F. Chapman Fleuron Vascello Francese da 64 cannoni costruito dal famoso costruttore Blaise Ollivier. La costruzione iniziò il 20 giugno 1729 e venne varato il 29 aprile 1730 con il completamento del secondo ponte secondo l'usanza francese. Nel luglio dello stesso anno la vave era terminata mancando solo qualche elemento delle sculture. Era considerata un’ottima nave, con ottime caratteristiche marine. Non ha avuto una grande carriera militare, non avendo partecipato ad importanti battaglie navali. Malauguratamente fini male la sua carriera andando bruciata nel porto di Brest nei primi giuorni del febbraio 1745 per, pare, un candelotto dimenticato acceso. Modellista: Luciano Pastorino Genova Grazie alla raccolta di disegni, accompagnati da monografia e cenni storici editi da jean Boudriot questo modello, in scala 1/48, è stato completato in nove mesi lavorando tutti i giorni per diverse ore. Legno usato: per l'ossatura il pero e per fasciame e ponti noce satinè, seguendo gli stessi metodi di costruzione dell'epoca. 2a Mostra di Modellismo Navale – Bardolino VR- 6-21 Settembre 2008 11 A.M.N. Magellano Gillnetter Progetto americano, dell’ingegnere Harold C. Hanson, degli anni ’50 per un peschereccio costiero caratterizzato dall’uso di reti particolari, chiamate Gillnet. Modellista: Rodolfo Mattavelli Senato demolitrice rimanendo ancorata in sicurezza fuori dalla portata dei cannoni dei difensori. Ogni bombarda era solitamente accompagnata da un vascello minore che trasportava le munizioni, le polveri, gli approvvigionamenti e parte dell’equipaggio; l’attrezzatura smontata della bombarda veniva stivata sulla nave appoggio. Modellista: GMS Sesto San Giovanni Modello in scala 1:75 Autocostruzione totale in legno ed altri materiali Modello in scala 1:50 interamente autocostruito in plastica, partendo dalle linee d’acqua da cui si sono ricavate la chiglia e le ordinate. Il fasciame e’ stato fatto con fogli di plastica. Il ponte e’ stato ricoperto di listelli di noce. Granado Nave bombarda inglese Il Granado era una tipica nave-bombarda, caratterizzata sia dall’armamento principale (due mortai piazzati al centro dello scafo), sia dall’attrezzatura, con un generoso spazio a proravia dell’albero maestro per dare gittata al mortaio di prora. Le bombarde erano impiegate per l’assedio dal mare alle fortezze costiere. Esse si mettevano in batteria di traverso e, smontata buona parte dell’attrezzatura, iniziavano la loro opera Gros Ventre Epoca 1766 Gabare, bastimento da trasporto della marina militare, indispensabile per l’approvvigionamento degli arsenali, delle squadriglie e delle colonie. Le prime gabares sono apparse attorno al 1715, per trasportare il legname necessario alla costruzione dell’alberatura e della carpenteria. All’origine erano modeste navi del porto, di tonnellaggio compreso tra 40 e 130 tonnellate, poi aumentato fino a 480 tonnellate nei primi anni del XIX° secolo. Una gabarra, che ha il nome significativo di “Gros Ventre”, quasi per caso partecipò alla spedizione di Kerguelen nel 1772 e, abbandonata dallo stesso, continuò a navigare sola e sotto il comando del Sig. di Sant’ Allouarn, scoprendo la costa occidentale dell’Australia nel marzo 1772. La dichiarazione, simbolica, di annessione del possedimento in nome del Re di Francia venne fatta e le prove manoscritte messe in bottiglie di vetro e sotterrate sul posto. Nel 1998 queste bottiglie sono ritrovate, stimolando un grande interesse per il Gros Ventre ed il suo comandante di Sant’Allouarn. Questi fatti sono stati determinanti per la scelta di questa gabare, per di più resa possibile per l’esistenza dei piani della nave, conservati a Vincennes presso il Servizio Storico della Marina. Modellista: Giorgio Flenghi – Anguillara S. - Roma 2a Mostra di Modellismo Navale – Bardolino VR- 6-21 Settembre 2008 12 A.M.N. Magellano Lady Dafne Battello del Tamigi tuttora esistente Modellista: Paveto Giuseppe Mezzano SP Modello in scala 1:48 Scala: 1:48. Con passione, volontà e tanto amore per il proprio lavoro si possono raggiungere risultati inaspettati anche da parte di chi non ha mai avuto a che fare con questa complesse costruzioni. Questo è il mio primo lavoro in ammiragliato, posso garantirvi che non avevo mai affrontato simili problematiche, ma con l’aiuto degli amici modellisti di Magellano, sono riuscito a fare un lavoro credo sufficiente, con tutti i limiti che ognuno di noi si porta dietro, la cosa importante è la volontà di apprendere perché senza la conoscenza non si può intraprendere un simile progetto. Halifax Modellista: Nicolò Tumbarello Capoterra CA Lancia Baleniera Epoca 1860 Modellista: Giacomo Comis Parma Costruzione da scatola di montaggio Panart. Anche se non era previsto dal progetto l’autore ha eseguito il fasciame a parziale sovrapposizione (clinker) per simulare la costruzione reale delle lance baleniere dell’epoca. La lancia non è la tradizionale di New Bedford, forse è Olandese, la scala è di 1:16 2a Mostra di Modellismo Navale – Bardolino VR- 6-21 Settembre 2008 13 A.M.N. Magellano Lancia Victory La nave ammiraglia di Lord Nelson. Questo modello è degna riproduzione della scialuppa della regina dei mari, della nave più nota e famosa, l'ammiraglia di lord Nelson nella battaglia di Trafalgar del 21 ottobre 1805. Modellista: Carlo Cavaletto Cinisello Balsamo Mi Come di una regina non si può trascurare nessuna parte del suo corpo, così della Victory, regina dei mari, non poteva mancare la famosa scialuppa vicino alla quale morì Lord Nelson. Scala 1:16 Landing Craft Support (large) (Mark 3) Gli LCS erano mezzi adattati da mezzi da sbarco per fanteria (LCI) e trasformati in cannoniere. In rapporto alla stazza erano potentemente armate, tanto da guadagnarsi il nomignolo di “mighty midget – (i poderosi nanerottoli). Il loro compito era quello di accompagnare i mezzi da sbarco fin sulla riva, mantenendo un fuoco di copertura tale da impedire ai difensori di opporre una valida resistenza alle truppe sbarcanti. Gli LCS potevano, all’occorrenza, essere arenati. Dopo il conflitto, la “38” è stata ceduta alla Marina Militare Italiana che l’ha impiegata con il nome di “Bracco” per compiti di addestramento. Modellista:GMS Sesto San Giovanni Scala: 1:72 - Autocostruzione totale con impiego principalmente di plastica Kate Kory Baleniera americana La Kate Kory, così come numerose altre baleniere americane, era impiegata per la caccia ai capodogli con lo scopo di ricavare il prezioso l’olio contenuto nelle carni dell’animale. Caratteristica di tali baleniere erano infatti i “tray-works” la doppia fornace usata per bollire le carni e ricavare così l’olio. Tale fornace era disposta sul ponte. La nave, troppo piccola per issare a bordo i capodogli catturati, era dotata di una specie di “marciapiede levatoio” che permetteva la scorticazione del capodoglio trattenuto in acqua al fianco dello scafo – il tutto con grande gaudio degli immancabili pescecani Modellista: GMS Sesto San Giovanni Modello in scata 1:75 Autocostruzione totale in legno ed altri materiali Kerz Atao Tonniera dundee bretone di cancarreau (Francia) del 1929. Imbarcazione da pesca sviluppatasi in Bretagna agli inizi del '900 per le sue qualità marinare. Fu adottata per la pesca dei tonni che durava 2a Mostra di Modellismo Navale – Bardolino VR- 6-21 Settembre 2008 14 A.M.N. Magellano circa sei settimane, con 5 uomini di equipaggio, per più volte l'anno. Se ne costruirono, solo a Cancarneau più di 20 esemplari in 9 mesi nell'anno 1927. Lunghezza f.t.: 20,30 metri Larghezza: 6,10 metri Pacifico con una zattera primitiva e spiegata la curiosa somiglianza tra alcune tradizioni culturali della Polinesia e quelle relative alle civiltà pre incaiche. Dati reali della zattera: Lunghezza: 13.80 m Larghezza: 6.60 m Altezza 10.95 m Modellista: Emilio Tommasi Milano Scala: 1: 45 Il modello è auto costruito in ogni suo dettaglio, ricavando i disegni dalle misure, purtroppo imprecise, fornite da Heyerddahl nel suo libro sulla spedizione e da alcune fotografie reperite su internet e presso il museo di Oslo dove è esposta la zattera originale. Modellista: Francesco Ciardelli Modello in scala 1:33 Kon Tiki Zattera sperimentale (anno 1947) progettata nel 1947 dallo studioso ed archeologo norvegese Thor Hejerdahl e ricavata da disegni rupestri e notizie archeologiche peruviane. Con cinque compagni, compì la traversata dell’Oceano Pacifico dal Perù alla Polinesia. Il viaggio Lancia Armata Epoca 1834 I vascelli e le fregate della Marina Reale hanno, da sempre, disposto di scialuppe e di canotti per asservirli. Le scialuppe sono utilizzate per le attività di assistenza, i canotti essendo generalmente affusolati a degli usi più “nobili”. La scialuppa che vi presentiamo misura 13,00 m di lunghezza, 3,49 m di larghezza fuori fasciame e 1,40 m di altezza. I disegni sono ricavati da un progetto dell'Atlante del Genio Marittimo che porta la data del 1834. Modellista: Carlo Cavaletto Cinisello Balsamo Mi Ossatura del modello costruito in mogano, dettagli e fasciame in pero. Scala 1:18 LCT Landing craft tank dell’imbarcazione, costruita con tronchi di balsa di circa 60 cm di diametro e con corde di fibre vegetali senza impiego di chiodi e di altro materiale metallico, spinta dagli Alisei e dalla Corrente di Humboldt, durò 101 giorni. Fu dimostrata la possibilità di attraversare il Mezzo da sbarco USA di piccole proporzioni, poteva trasportare fino a 3 carri armati medi. Il modello riproduce uno dei pochi impiegati durante lo sbarco in Normandia. Era infatti appena stato messo in linea, risultando una miglioria rispetto al precedente modello (Mark 2a Mostra di Modellismo Navale – Bardolino VR- 6-21 Settembre 2008 15 A.M.N. Magellano 5). Una caratteristica peculiare di questa versione era la possibilità di abbattere, oltre che il portellone anteriore, anche le paratie posteriori permettendo l’attraversamento, in senso longitudinale, dei mezzi provenienti da navi più grandi che non potevano avvicinarsi troppo alla riva e diventando, pertanto, una specie di molo galleggiante. Costruito a costolame e fasciame e poi protetto rivestendolo con resina e tessuto in fibra di vetro. Navigante, è dotato singola motorizzazione. Attualmente ancora in fase di costruzione, si spera di vederlo terminato entro il 2009. Lobsterboat Modellista: GMS Sesto San Giovanni Scala 1:72 - Autocostruzione totale con impiego principalmente di plastica I Lobster, o meglio i Lobsterboat, sono imbarcazioni nate per la pesca all’aragosta (in inglese lobster, appunto), attività particolarmente sviluppata lungo le coste del New England. Nel corso degli anni sono state migliorate dalle esperienze di chi le usa non per divertimento, ma per guadagnarsi da vivere. Per questo motivo le loro barche devono fornire il massimo in grado di affidabilità: devono fare bene il loro lavoro ma, soprattutto, li devono sempre riportare a casa. Modellista: Teresio Oricco S. Francesco al Campo Le Jacques Presumibilmente il più antico rimorchiatore ancora a galla francese, Jacques è stato costruito da 1904 a Creil, un sito della società Touage . Quest'ultima acquista una dozzina di rimorchiatori "Guepe", disegnato sullo stesso piano del Jacques ma di varie dimensioni, con sede presso Andrésy. A differenza di altre barche simili, il rimorchiatore non partecipa al traffico mercantile. Per le società Goiffron e Jorre si occupa di dragaggio e di altre opere pubbliche. Minacciato di demolizione, grazie a un gruppo di appassionati, gli Amis du musée de la Batellerie, è in via di restaurazione . La sua macchine a vapore originale è visibile a Poses. Modellista: Teresio Oricco S. Francesco al Campo Modello in scala: 1:25 Modello in scala: 1:12. Materiali impiegati: compensato, balsa, tiglio e rinforzato lo scafo con resina e tessuto in fibra di vetro. Motorizzazione singola. LSM Landing ship medium Mezzo da sbarco impiegato dalla Marina USA nel Pacifico verso la fine del conflitto mondiale. Si tratta del mezzo da sbarco di dimensioni “medie” meglio riuscito tra quelli adottati, poteva trasportare fino a 9 carri armati o, in diverse combinazioni di carico, una notevole quantità di materiali e mezzi leggeri. Ne sono state realizzate numerose varianti tra le quali la più vistosa era quella di nave lanciarazzi. Poteva lanciare una salva di 1600 razzi di breve gittata. Per il lancio si avvicinava alla 2a Mostra di Modellismo Navale – Bardolino VR- 6-21 Settembre 2008 16 A.M.N. Magellano riva, una volta lanciati tutti i razzi, ritornava al sicuro al largo per riarmarsi, operazione questa che richiedeva parecchie ore. Modellista: GMS Sesto San Giovanni Scala 1:72 - Autocostruzione totale con impiego principalmente di plastica. Minerva Corvetta epoca contemporanea Le corvette della classe Minerva sono state progettate per assolvere compiti diversi, sia in tempo di pace che di guerra, ma principalmente sono usate per la scuola comando e la vigilanza della zona di interesse economico esclusivo. Le corvette sono state costruite dai CNR di Riva Trigoso in una serie di otto corvette, suddivise in due trance, con le seguenti caratteristiche: lunghezza ft: m 87. Lunghezza pp: m 80. Larghezza massima: m 10.30. Altezza di costruzione al ponte di coperta: m 5.50. Dislocamento di prova: t 1.200. Dislocamento a pieno carico: t 1285. L’armamento e’ costituito da un cannone OTO Melara 76/62 compatto, un sistema missilistico antiaereo Albatross/Aspide, 2 lanciasiluri tripli da 324mm. La propulsione e' assicurata da due motori diesel GMT 230-20 DV sovralimentati, capaci di erogare circa 5500 CV ciascuno, in grado di spingere la nave alla velocità massima di 24 nodi. Le sistemazioni per l'equipaggio sono dimensionate in modo da poter ospitare 9 Ufficiali, 58 Sottufficiali e Sergenti, e 54 Sottocapi e Comuni. Modellista: Rodolfo Mattavelli Senago MI Il modello in scala 1:400 è ricavato da un kit in resina in scala 1/400 della Tecnomodel, che offre la sola possibilità di costruzione waterline. Modello di facile costruzione, non ha necessitato di interventi particolari. Le uniche aggiunte sono le battagliole, che sono state auto costruite, e degli irrobustimenti tramite spinatura per un incollaggio più robusto dei singoli pezzi. Oltre a questo sono stati migliorati piccoli particolari. Per riprodurre il mare si è usato un materiale per belle arti, il Cernit. Dopo aver ottenuto l'aspetto desiderato, si è proceduto alla sua cottura in forno seguendo le istruzioni allegate ai panetti. Per la colorazione si e’ dato un fondo blu scuro e si e’ variato l’aspetto uniforme con diversi lavaggi di diversi colori, dando poi del bianco per simulare la schiuma delle onde e la scia della nave. Moro di Venezia ITA 25 1992 Modello in scala 1:65 del solo scafo dell'unica imbarcazione italiana ad aver vinto una regata di Coppa America nella 28a edizione tenutasi a San Diego (USA) nel maggio 1992. Modellista: Pasquale Iovene Cusano M. MI 2a Mostra di Modellismo Navale – Bardolino VR- 6-21 Settembre 2008 17 A.M.N. Magellano Muimota Rimorchiatore 1810 Rimorchiatore a vapore d’alto mare degli anni ‘50/’60. E’ chiaramente un modello di fantasia che, all’uscita sul mercato, ha riscosso parecchio successo fra i modellisti per la possibilità di installare agevolmente anche una motorizzazione a vapore. Il nome è in realtà l’acronimo di Atomium, mitica costruzione di Expo 1958 svoltasi a Bruxelles. Pinco genovese Tipico mercantile ligure provenzale di portata simile ai brigantini , ma piu' veloce e boliniero necessitava pero' di un equipaggio piu' numeroso. Molti pinchi fecero parte della flotta mercantile che trasporto' in Egitto l'esercito di Napoleone. Modellista: Teresio Oricco S. Francesco al Campo Modello in scala 1:25 costruito a costolame e fasciame, navigante. Dotato di due motori ed impianto di illuminazione. Materiali impiegati: legno di varie essenze, resina epossidica per l’impermeabilizzazione, ottone. Olterra Nave appoggio palombari Modellista: Francesco Astuti Varedo MI Modello in scala 1:35 Modellista:Enrico Pilani Cinisello B. MI Modello completamente progettato e ovviamente autocostruito dall’autore nel 1984. Medaglia d’argento nella Classe C3 al Campionato svoltosi al Museo della Tecnica a Milano e selezionato per il campionato del mondo nell'allora Germania dell'Est al quale non hh partecipato per le troppe complicazioni. Pogoria Paquebot Normandie Nave passeggeri francese – La prima nave ad aver superato i 1000 piedi di lunghezza Modellista: Duilio Curradi Varese modello – scala: 1:100 - dimensione alla base: cm._313_x cm._36_ Modello navigante radiocomandato Nel maggio del 1980, nel cantiere di Danzica è stata varata la Pogoria, nave goletta chel'Operation Sail ad Amsterdam (6-12 agosto) ha suscitato l'interesse di tanti tecnici e curiosi. Nella regata Frederikashavn, sempre ad Amsterdam, è stata l'imbarcazione più veloce fra tutte. Modellista:Lino Dolcino Genova 2a Mostra di Modellismo Navale – Bardolino VR- 6-21 Settembre 2008 18 A.M.N. Magellano Rimorchiatore Prometeo PROMETEO A 5318 Cantiere Visentini - Donada Dislocamento: 750 t.pc. Dimensioni: 39 x 9,6 x 3,7 m Equipaggio: 25 Apparato motore: 2 D Grandi Motori Trieste BL-230-8 M Potenza: 2.760 HP (1.963 kW) Velocità: 13,5 nd Modello in scala 1:50 costruito interamente su disegni di cantiere polacchi Posto di voga ll modello rappresenta in scala 1/10 due Banchi di Voga di Galea Comune Veneziana della seconda metà del XVI sec., descritta nel ms. "La Visione di Drachio", scritto da Baldissera Drachio, ma attribuibile al Protomaestro dell'Arsenale della Serenissima Francesco Bressan. La geometria e l'Ergonomia della Voga a Scaloccio, nei singoli dettagli e nel loro insieme sono fedelmente riprodotti in scala, grazie alla documentazione e all'iconografia utilizzata: pertanto sia i due posti di voga che i due Remi sono perfettamente coerenti coi requisiti di "riproduzione in scala". La parte stutturale del Corpo dello Scafo, invece, sebbene riprodotta esattamente in scala 1/10, volutamente è stata aggregata perché ininfluente ed estranea agli scopi della Ricerca in atto. Modellista:Giuseppe Mercato Modellista: Rolando Maeran Gallarate MI Modello in scala 1:50 Quarto Nave da sbarco italiana Modellista: Giambattista Bergna Cinisello Balsamo MI Modello in scala 1:50 Navigante R.C. Rana Rimorchiatore Rimorchiatore a motore, numero ufficiale 184541, Costruito dai cantieri Cochrane & Selby bell Yorkshire ed entrato in servizio sul Tamigi nel 1951. Lunghezza fuori tutto 86 piedi Larghezza massima 21,9 piedi Motore Diesel British Polar di potenza pari a 700 BHP Modellista:Lino Dolcino Genova 2a Mostra di Modellismo Navale – Bardolino VR- 6-21 Settembre 2008 19 A.M.N. Magellano In confronto a vascelli dell’epoca, è molto più leggero, si da sembrare più esile nella carpenteria, ma comunque robusto nella sua costruzione Modellista: Luciano Bragonzi Cinisello B. MI Modello realizzato interamente a mano in scala 1:50 su disegni Model Shipwright. Reaper Barca per la pesca delle aringhe della costa orientale della Scozia. Nata come barca a vela viene in seguito trasformata ed equipaggiata con un motore diesel. Si trova ora, restaurata come in origine, presso il museo scozzese della pesca ad Anstruther. Anno di costruzione: 1902 Lunghezza 64 piedi Larghezza 20 piedi. Modellista: G. Battista Demaria Genova Modello in scala 1:48 ancora in lavorazione e riprodurrà fedelmente la totale costruzione della nave vera. Verranno volutamente lasciate scoperte alcune parti, per poter valutare il tipo di esecuzione che è detto “da cantiere” oppure “in ammiragliato” e serviva per presentarlo al committente e anche per le maestranze dell’epoca, che non sapevano interpretare i disegni costruttivi.. Renommée Modello interamente auto costruito su disegni Model Shipwright in scala 1:40. Le Requin Sciabecco LE REQUIN Epoca 1750 Nave voluta dalla Marina Militare Francese per contrastare i pirati barbareschi che con simili barche imperversavano in Mediterraneo. E’ un veliero di discrete dimensioni, sottile, marino, solido, , veloce, specialmente sotto vela, ma mosso anche da remi. Di questa nave; purtroppo, le notizie storiche sono quasi nulle. La Renommée è stata varata in Francia, ma non se ne conosce la data né il nome del cantiere. Questa fregata ha una grande importanza nell'evoluzione di questo tipo di nave perché fu catturata nel 1747 dagli Inglesi i quali s'ispirarono ad essa iniziando a costruire una serie di fregate di 5° rango armate con soli 30 cannoni di grosso calibro sul ponte di batteria. Modellista: Alberto Cosentino Imperia Modello in scala 1:48 Interamente eseguito a mano su disegni di J. Boudriot. 2a Mostra di Modellismo Navale – Bardolino VR- 6-21 Settembre 2008 20 A.M.N. Magellano 220, l'Aquarama nel 1972 è protagonista di una singolar impresa sportiva. Gianfranco Rossi, Ettore Andenna e Renato Mazzolini si iscrivono alla maratona motonautica Londra Montecarlo con "Zoom", un Riva Aquarama di 4 anni. Contro ogni previsione Zoom conquista il primo posto nella sua classe ed il secondo posto assoluto. Modellista: Roberto Majonchi Bologna Modello statico in scala 1:10, interamente autocostruito in legno con doppio rivestimento in mogano. Accessori eseguiti con materiali originali Riva (pellami e vernici). Invasatura in scala come da originale. Ritorno al mare Composizione modellistica di fantasia. Trasformazione di una cozza in una piccola imbarcazione a vela Modellista: Andrea Vassallo Senago MI L. Rizzo Fregata italiana Riva Aquarama Modello Aquarama super scala 1:10 Proprietà: Nautica Casarola Modellista: Giambattista Bergna Cinisello Balsamo MI Modello in scala 1:50 Navigante R.C. Riva Aquarama Royal Caroline Il Riva Aquarama, apparso sul mercato nel 1963 come evoluzione del modello bimotore Tritone, è l'ultimo erede della grande tradizione dei motoscafi in mogano. Motorizzato con due motori Crusader Marine Engine marcati Riva Lancia di salvataggio Due yacht reali britannici sono stati chiamati Royal Caroline. Il primo, costruito nei cantieri navali di Sheerness nel 1700, fu varato sotto il nome di Peregrine Galley ai servizi della Marina militare Reale fino a 1733. 2a Mostra di Modellismo Navale – Bardolino VR- 6-21 Settembre 2008 21 A.M.N. Magellano Convertita a yacht reale, questa nave viene chiamata Royal Caroline dopo un lungo lavoro di adattamento. Nel 1749 fu convertita ad uso della Marina militare Reale. La seconda Royal Caroline fu progettata sin dall'inizio per essere un yacht reale, e fu varata nel 1749 nei cantieri navali di Deptford. È rimase in servizio alla Famiglia Reale britannica fino a 1805. E fu smantellata nel 1820. Modellista: Franco Fissore San Remo IM Lancia disegnata e realizzata in scala 1÷12 moli le cui tracce sono ancora visibili a Genova. Medaglia d’oro al campionato italiano Navimodel del 2005. SMS Sachsen (1877) La SMS SACHSEN, corvetta corazzata germanica del 1877, fu la prima di una squadra di 4 unità che furono costruite con una “cittadella corazzata” a centro nave, ospitante la maggior parte delle artiglierie di grosso calibro (cannoni Krupp da 260 mm a retrocarica). La SACHSEN, nel suo primo allestimento, fu armata con 6 di questi cannoni, di cui 4 a centro nave e due in una torre corazzata scoperta (barbetta) alla fine del castello di prua. I suoi quattro alti fumaioli, caratteristica peculiare di questa classe di corvette, le fecero meritare il soprannome di “fabbrica di cemento” (Zementfabrik) Modellista: Giampaolo Cusati Roma Saettia La Saettia rappresentò uno dei più diffusi legni mercantili mediterranei del ’600 e scomparve dalla scena ai primi del ’700. Con essa gli imprenditori genovesi gestivano i loro traffici di vino ed olio da e per la Provenza e la Sardegna. Indugiando al gusto dell’epoca, i padroni usavano far decorare anche sontuosamente le poppe di questi mercantili per dare lustro ed Modello in scala: 1:100. Il modello è stato realizzato in completa autocostruzione, su disegni reperiti su Internet dietro indicazione del Deutsche Museum di Monaco. Lo scafo è realizzato su falsa chiglia ed ordinate piene. I materiali utilizzati sono legno, metallo, plastica, resina e carta. La Salamandre importanza alla loro attività. Modellista: Carlo Galanti Savona Il diorama, in scala 1:60 si propone di rappresentare una Saettia ormeggiata nel porto antico di Genova durante lo scarico delle merci. E’ rappresentata una tipica gru portuale mediterranea dell’epoca. Il trasporto veniva effettuato con carri trainati da cavalli o da buoi per i quali erano allestiti stalli di posta lungo i Modello in costruzione Modellista: G. Battista Demaria Genova 2a Mostra di Modellismo Navale – Bardolino VR- 6-21 Settembre 2008 22 A.M.N. Magellano La Salamandre settimane sempre di 2 ore a settimana per tre persone per un totale di circa 120 ore. Nave bombarda francese del 1752 Modellista: Aldo Cappelletti Camnago di Lentate sul Seveso MI Modello in ossatura costruito con legno di pero, ciliegio e bosso. Premiato a Monfalcone con Medaglia d’oro ai Campionati Italiani. Questo è il primo modello dell’autore in ossatura da monografia e disegni di Jean Boudriot e Hubert Berti. Medaglia d'Argento ai Campionati Mondiali 2008 San Nicolò Epoca XX Secolo. La più importante imbarcazione da trasporto impiegata in passato sul Lago di Garda e giunta fino a Noi è il “barcon” denominato anche (attorno agli anni 30) BRAGOZZO, forse perché i proprietari per spendere meno acquistavano in laguna le vele dismesse dei bragozzi o per la vaga somiglianza alla nota barca Chioggiotta, data dall’armo velico. Lo scafo venne introdotto sul Lago a partire dal XVI secolo e venivano distinte in “barche grosse”, “barche mezzane” e “barche piccole” in grado di caricare da 50 a 300 “some” (1 soma=1 ettolitro) Modellista: Magellano Point Cinisello B. Scala: 1:20. Modello costruito a tempo di record presso il “Magellano Point” di Cinisello Balsamo ed alcuni particolari presso le abitazioni dei modellisti utilizzando sia per lo scafo che per il ponte del legno di Douglas che riprodotto in scala ha una vaga somiglianza con il larice di cui è realmente costruita la barca. Attualmente sono state impiegate circa 20 Sezione EssexEpoca 1979 La Fregata da 52 cannoni Essex fu costrita a Salem nei cantieri di Enos Hriggs su disegni di James Flachett a spese dei cittadini della Contea di Essex nel Massachussets. La costruzione venne portata a termine nel breve tempo di sei mesi e fu varata il 30 settembre 1799. Modellista: Carlo Cavaletto Cinisello Balsamo Mi Modello in scala 1: 90 Lancia Requin (1750) E’ la scialuppa di servizio dello sciabecco le REQUIN. Poteva essere vogata da 18 rematori, e poteva anche issare una vela latina Modellista: Luciano Bragonzi Cinisello B. Modello in scala 1:48 E’ stato il banco di prova per testare le capacità del modellista nella costruzione dello sciabecco REQUIN 2a Mostra di Modellismo Navale – Bardolino VR- 6-21 Settembre 2008 23 A.M.N. Magellano Santa Margherita “gozzo planante” La nascita del Gozzo risale al XVII/XVIII secolo, derivante dalla Gondola Ligure. Della GONDOLA LIGURE si hanno riscontri dal 1746 in Liguria, ed era un GOZZO che aveva una portata media di 7 ton. ed un equipaggio di 3-4 uomini. Questo tipo di barca era molto diffusa nell’800 in Liguria, Toscana e in tutto l’Alto Tirreno, ed era considerata la barca da pesca per eccellenza. Era anche dotata di 10 remi ( 5 parigli ) e 2 remi ( più corti ) in poppa. Dagli anni 80’ ad oggi, inizia la crisi della piccola pesca, e date le straordinarie caratteristiche di fascino, robustezza e versatilità di questa barca, i cantieri la trasformano in un mezzo da diporto portandola ai più alti livelli di eleganza e raffinatezza. Caratteristiche: Lunghezza F.T. 7,48; Larghezza F.T. 2,70; Dislocamento 2500Kg; Motorizzazione 145 HP Materiali: Vetro resina, Mogano, Teak USS Saucy La “Saucy” era stata costruita in Inghilterra come corvetta della classe “Flower” con il nome di “Arabis” ed in seguito ceduta agli USA per sopperire alla loro carenza di mezzi di scorta convogli con funzioni anti-sommergibile nelle prime fasi della 2^ Guerra Mondiale. Il progetto originale inglese riprendeva quello di una baleniera, caratterizzata da ottime qualità nautiche ed estremamente manovrabile. La Marina USA, basandosi sui propri standard, l’ha riclassificata “PG” – Patrol Gunboat – e Modellista: Antonio Uboldi Cinisello B. MI Modello in scala: 1:16. Il modello è stato auto costruito su disegni originali e gentilmente forniti dal costruttore. Scuna Ponentina Brigantino Goletta La Scuna Tipica barca ligure. Varato a Imperia dai cantieri Terizzano nel 1903, adibita a trasporto. Stazza 350 tonnellate. Modellista: Franco Fissore San Remo (Im) Modello in costruzione in scala 1:33 interamente costruito a mano. Piani di costruzione tratti dal libro scritto dall’autore del modello. Un altro esemplare di questo modello è esposto al Museo Internazionale della Marina di Imperia. l’ha impiegata come guardacoste solo dopo averla sottoposta a pesanti lavori di modifica. Il modello riproduce l’aspetto della corvetta, così come si presentava all’arrivo negli USA e prima delle modifiche. La marina USA ha successivamente progettato e sviluppato i “DE” (Destroyer Escort) rivelatisi molto più efficaci che non il progetto inglese. Modellista: GMS Sesto San Giovanni Scala: 1:72 - Derivazione da scatola di montaggio, in pratica rifatta per l’80%. 2a Mostra di Modellismo Navale – Bardolino VR- 6-21 Settembre 2008 24 A.M.N. Magellano Tartana Nell’ultimo quarto del 19° secolo, le poche tartane da pesca ancora in armamento erano lunghe da 11 a 16 metri e stazzavano da 25 a 31 tonnellate. All’albero è sospesa una lunga antenna composta da due aste unite insieme, cui viene inferita una grande vela latina detta grand’maïstrè che si lascia sempre guarnita. Sul bittalò si dà fuori un polaccone diverso secondo il tempo: con poco vento il tringuet, con vento fresco il notè, col maltempo il pouracon, in burrasca il mangoven. Questi fiocchi sono di dimensioni decrescenti ed il loro punto di mura si avvicina progressivamente al bordo; cosi il trinquet si mura sulla punta del bompresso, mentre il mangovern quasi sul calcio, e per finire veniva inferita sull’albertetto una vela chiamata cappello. Come rispetto viene imbarcata una grossa antenna detta maraboutin, destinata a sostituire l’antenna della gran’maïstre in caso di rottura, ad essa viene inferita l’omonima vela di maraboutin. A una terza antenna dettapenon de coutelas, viene inferito occasionalmente il trinquet quando si corre in poppa, cosi da raccogliere tutto il vento possibile. Infine quando il tempo è bello, fra la testa dell’albero e la penna si da fuori una vela triangolare detta di straglio o finchencul; questo nome fa capire, che viene guarnita su uno spigone. Queste vele sono tutte sprovviste di bende di terzaruolo. puoracon, benchè usato in senso restrittivo, è il nostro polaccone e, il mangoven, è il mangavento o la cecarola. Fra queste vele non è ricordato il tréou, cioè il trevo, vela quadra data fuori in tempo di fortuna sulle tartane da traffico. Modellista: Franco Fissore San Remo RMS Titanic (1912) Nave passeggeri affondata nel 1912, durante il viaggio inaugurale, per collisione con un iceberg. Modellista: Duilio Curradi Varese Modello in scala: 1:100. I quattro ponti superiori sono arredati – S. Todaro Corvetta antisommergibile Costruita nei cantieri Ansaldo - Livorno Impostazione: 1962 Varo: 1964 Completamento: 1966 Radiazione: 1994 Dislocamento: Normale 835 ton Pieno carico 940 ton Dimensioni: Lunghezza: 80,2 (f.t.) mt. Larghezza: 10,2 mt. Immersione: 2,7 mt. Modellista: G.B. Bergna Cinisello Balsamo MI I nomi di alcune di queste vele hanno chiare origini e significati: il maraboutin era la vela di fortuna delle galere (marabutto in italiano), il 2a Mostra di Modellismo Navale – Bardolino VR- 6-21 Settembre 2008 25 A.M.N. Magellano Tritone Sottomarino mondiale italiano della prima guerra Modellista: Nicola Sartor Rivoli VR Scala 1:350 kit in plastica Revell Modellista: Manai Sebastiano Varedo MI Modello in scala 1:100 U Boat IX D Marina Imperiale Giapponese Sommergibile di costruzione tedesca del tipo IC D denominato U 195 e ceduto al Giapponee quindi rinominato T 506 Unicorn Modello in scala 1:20 di barca a vela da regata classe “M” adatta al radiocomando. Disegni ANB. Cabina di comando auto costruita. Albero e timone in alluminio. Peso complessivo: kg 3,5 Modellista: Nicola Sartor Rivoli VR Scala 1:400 Kit in palstica Mirage Hobby U Boat VII C U 571 Seconda guerra mondiale Modellista: Nicola Sartor Rivoli VR Scala 1:400 Kit in palstica Mirage Hobby Sottomarino Nucleare USS SKYPSACK SSN 585 Per lungo tempo i sottomarini della classe Skypsack furono tra i più veloci e manovrabili dell'US Navy. Rimasero in servizio attivo per almeno 20 anni e furono i più validi antagonisti dei sottomarini sovietici della classe victor. Modellista: Francesco Astuti Varedo MI Valerian Il trawler “Valerian” era una delle ultime navi per la pesca a strascico costruite a Brixham dopo la prima guerra mondiale nel tentativo di rianimare l'industria della pesca in quella zona. Registrata con la sigla BM161 (i 2 caratteri identificavano sempre la città di costruzione, 2a Mostra di Modellismo Navale – Bardolino VR- 6-21 Settembre 2008 26 A.M.N. Magellano BM = Brixham), il “Valerian” venne costruito e varato nel 1923 dai cantieri J. W. & A. Upham, era lungo 78 piedi (24 metri) circa), largo 18 piedi (5,5 metri circa) e registrato per 39 tonnellate. Questo tipo di imbarcazione era considerata per dimensioni e forma dello scafo la miglior combinazione per il tipo di pesca cui era adibita: grande potenza nelle vele per poter rimorchiare il tipico attrezzo (trawl), un lungo trave di legno cui veniva fissata la rete e dotato di pattini alle estremità che servivano per strisciare sul fondo. Aveva inoltre una buona resistenza anche in caso di mare grosso e una buona velocità per raggiungere velocemente il mercato più vicino. Altezza dalla chiglia ll'albero maestro: 52,50 metri Pescaggio: 4,80 metri Propulsione: 10 vele su tre alberi Superficie velica: 1,275 m2 Equipaggio: 154 marinai, 300 soldati Armamento: 64 cannoni Modellista: Emilio Tommasi Milano Modello in scala 1:75 eseguito da scatola di montaggio della Ditta Corel. Documentazione: Statens Sjohistoriska Museum Viola Modellista: Marco di Pasquale Modello in scala 1: 40 Nave baleniera Il brigantino americano Viola era una nave baleniera che praticò la caccia nell'Atlantico durante i primi anni del '900. Per l'avvistamento dei branchi si disponevano marinai di vedetta nel punto più alto dell'alberatura e quando il loro tipico grido “Laggiù, soffia!” squarciava l'aria venivano subito calate in mare le lance per avvicinarsi ai cetacei ed arpionarli. Vasa Galeone svedese costruito per il re Gustavo IIAdolfo di Svezia. Impostato nel 1626 e varato nel 1628, affondò durante il viaggio inaugurale. Il relitto fu ritrovato da Anders Franzèn nel 1956 e riportato in superficie nel 1961. Da allora la nave si trova esposta, parzialmente restaurata, nel Museo Vasa di Stoccolma. Dislocamento: 1,210 t Lunghezza. 69 metri Larghezza: 11,70 metri L'animale ucciso veniva assicurato al bordo della nave e scorticato del manto esterno di 2a Mostra di Modellismo Navale – Bardolino VR- 6-21 Settembre 2008 27 A.M.N. Magellano grasso che lo avvolgeva. Mentre gli squali e gli uccelli si disputavano la carcassa abbandonata, il grasso recuperato, ridotto in strisce, era messo a bollire in grandi caldaie sul ponte della nave e l'olio così estratto veniva poi versato e conservato in barili. L'olio di balena era un ottimo lubrificante, indispensabile per le crescenti esigenze industriali dell'epoca. Nel diorama, parte dell'equipaggio lavora attorno alla carcassa di un capodoglio abbattuto, nel frattempo che altri marinai tentano di fiocinare un secondo esemplare. Modellista: Carlo Galanti Savona Victory Sezione HMS Victory Vascello inglese di Prima Classe a tre ponti armato con 100 cannoni e dotato di equipaggiamento di 850 uomini. Costruito a Chatam dal 1759 al 1765 sui piani di Sir Thomas Siade, era stato rimodernato due volte prima di divenire l’ammiraglia di Horatio Nelson che morì nell’ottobre del 1805 nel corso della battaglia di Trafalgar. La nave quando venne radiata dal servizio attivo subì alterne vicende fino al 1922 quando fu posta il un bacino secco a Portsmuth e ripristinata nell’aspetto che aveva a Trafalgar, in pratica pur conservando l’aspetto esteriore furono fatti grossi lavori di modifica per adattarla a museo. Modellista: Aldo Cappelletti Camnago di Lentate sul Seveso MI Modello in scala 1:96 costruito su disegni di Lusci (Firenze) Modellista: Brescinini Luca Trino VC Modello in scala 1:98 2a Mostra di Modellismo Navale – Bardolino VR- 6-21 Settembre 2008 28 A.M.N. Magellano Ringraziamenti, Patrocinatori e Sponsor A.M.N. Magellano ringrazia in modo particolare per la preziosa collaborazione nell'organizzazione della Mostra L’Associazione culturale “Cesare Betteloni” L'Associazione Marinai d’Italia "Sante Alberti“ di Bardolino le Autorità locali, il Comune di Bardolino. Citazione speciale per il Sig. Francesco Arrighini amico e preziosissimo organizzatore, cui spetta la nostra riconoscenza per il tempo e la professionalità dedicate a rendere possibile questa manifestazione. 2a Mostra di Modellismo Navale – Bardolino VR- 6-21 Settembre 2008 29