IL NUOVO “INDICE PER L`INCLUSIONE” FA TAPPA A LAVAGNA

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IL NUOVO “INDICE PER L`INCLUSIONE” FA TAPPA A LAVAGNA
IL NUOVO “INDICE PER L’INCLUSIONE” FA TAPPA A LAVAGNA
WeWorld organizzazione impegnata in contesti differenti in tutto il mondo per
promuovere il diritto alla educazione di qualità, ha sempre guardato con sospetto le
risposte ai problemi quando sono calate dall’alto e non considerano il contesto locale.
Abbiamo imparato, anche dai nostri errori, che solo dalla paziente e partecipata analisi
del contesto locale potevano nascere le risposte ai problemi. Il metodo è posto
dall’oggetto, non certo da metodologie studiate a tavolino, stando lontani dal contesto
sociale interessato.
Per questo motivo abbiamo apprezzato l’approccio concreto che ci offre Il nuovo Indice
per l’Inclusione. Uno strumento di lavoro che non dà risposte, ma aiuta gli attori della
scuola a cercarle insieme. Non fornisce soluzioni facili, propone un metodo per farsi le
domande giuste e stabilire le priorità di ciascuna scuola. Semplice nel suo approccio
(adattabile tanto alla scuola dell’infanzia , quanto a quella superiore), favorisce lo
sviluppo di una mentalità critica sui processi e i fini educativi, che finisce nel tempo
per rinnovare in profondità il sistema scolastico, cambiando il modo con cui le persone
ci vivono o lo frequentano.
Lavorando in contesti quanto mai diversi, dal quartiere palermitano, alle campagne
pugliesi, dalla borgata romana, all’hinterland milanese, nei vari quartieri torinesi o nei
bassi napoletani, WeWorld si è resa conto che le scuole italiane, per anni hanno
vissuto nella illusione che prima o poi una grande riforma avrebbe messo a posto tutti
i problemi. Nel frattempo milioni di ragazzi e ragazze sono passati da banchi sporchi,
da aule grigie, ascoltando sempre la solita lezione, ripetuta con sempre meno
passione. Un’altra scuola è invece possibile, qui ed ora, con le poche ricorse che ci
sono, ma con la tanta buona volontà, che ancora esiste nelle scuola italiana. Una
scuola aperta, inclusiva, che non lascia nessuno indietro perché sa progettare se
stessa.
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Il Nuovo Indice riesce a chiarire che: o una scuola è inclusiva per tutti, tanto per gli
studenti con elevate capacità non sfruttate, quanto per coloro che fanno fatica nello
studio; tanto per l’insegnante poco motivato, quanto per il leader; tanto per il genitore
impegnato, quanto per quello distratto; oppure è una scuola che è destinata a fallire.
In che misura il nuovo INDEX PER L’INCLUSIONE rappresenta uno strumento utile per insegnanti,
educatori e chiunque sia interessato a ridurre il problema della dispersione scolastica, che come ha
mostrato l’indagine LOST. Dispersione: il costo per la collettività ed il ruolo di scuole e terzo settore,
rappresenta un grave danno per il nostro paese?
Risponde Fabio Dovigo:
“L’Index per l’Inclusione, in particolare la nuova versione che abbiamo da poco curato
per la Carocci editore, è stato utilizzato con successo da decine di scuole in diverse
parti del mondo, e si è dimostrato uno strumento molto efficace per contrastare il
fenomeno della dispersione scolastica. La caratteristica forse più evidente
dell’approccio sviluppato da Booth e Ainscow, anche in riferimento al contesto italiano,
è la sua capacità di coniugare una profonda conoscenza dell’organizzazione scolastica
con una progettazione di comunità in grado di costruire alleanze con tutti gli
stakeholders che possono collaborare all’innovazione dentro e fuori la scuola. Rispetto
ad altre esperienze di ricerca-azione già presenti nel nostro paese, mi sembra che gli
elementi più rilevanti della proposta dell’Index siano tre. Da un lato vi è un impianto
metodologico molto affidabile e allo stesso tempo flessibile, che consente ad ogni
scuola di progettare un percorso graduale verso il cambiamento attraverso una grande
autonomia nella progettazione e realizzazione degli interventi. Come sottolineano gli
autori, in linea con la tradizione del pragmatismo anglosassone, l’importante è iniziare,
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intraprendere il percorso verso la realizzazione e diffusione di politiche, pratiche e
culture inclusive che aiutino a comprendere il senso e la necessità della formazione
scolastica. Dall’altro vi è un profondo richiamo all’educazione come spazio cruciale di
elaborazione da parte della comunità di valori intesi non solo come enunciati, ma
anche come bussole per lo sviluppo di pratiche che contribuiscono a mettere in moto
cambiamenti immediatamente percepibili da parte di coloro che sono più esposti a
vivere l’esperienza scolastica in modo marginale o negativo, comprese le famiglie e gli
alunni apparentemente più difficili da coinvolgere. Il terzo elemento, infine, è il
sostegno attivo alla diversità come fattore critico per moltiplicare le risorse diffuse per
l’apprendimento e la partecipazione di cui ogni scuola ha bisogno. Come ricordano gli
autori, “in ogni territorio ci sono sempre più risorse per sostenere l’apprendimento e la
partecipazione di quante non siano effettivamente utilizzate”. In questo senso l’Index
rappresenta una grande opportunità in quanto strumento di orientamento e guida che
aiuta a rintracciare e mettere in gioco queste risorse, facendole emergere proprio dalle
situazioni che a prima vista appaiono particolarmente complesse o problematiche.
Confermando così che il segreto non è la ricerca in quanto tale, ma il cercare insieme”.
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Lunedì 21 SETTEMBRE 2015
MOMENTO FORMATIVO E PRESENTAZIONE DEL NUOVO INDICE
Presso la Scuola Riboli, Piazza Innocenzo IV, 13 - LAVAGNA
Momento formativo aperto ad insegnanti ed educatori che lavorano nella scuola
Programma del laboratorio
16.00-16.30 Introduzione WeWorld Intervita: frequenza200 e il Nuovo Indice
16.30-17.00 Introduzione all’Indice: di cosa parliamo quando parliamo di inclusione
17.00-18.00: Workshop con i partecipanti: mettersi al lavoro con l’Indice
18.00-18.10: Pausa
18.10-18.40: Riflessioni sul workshop: far emergere e sviluppare le buone pratiche
18.40-19.00: Restituzione: come proseguire il lavoro sull’inclusione
Formatori:
Fabio Dovigo - Professore Associato, Dipartimento di Scienze umane e sociali
Università di Bergamo
Anna Pietrocarlo – Docente Scuola Secondaria II grado
Per info e prenotazioni:
[email protected]
N.B. - dato il numero limitato di accessi è consigliabile prenotarsi quanto prima; la
partecipazione al seminario è gratuita.
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