Notizie - Asso Pensionati

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Notizie - Asso Pensionati
2014/11/ 18-19-20-21
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«Pronti a valutare un’offerta estera» Il Giornale 19/11/14
Il presidente Profumo: «La banca non è la Lehman italiana, paghiamo i guasti del passato» Non c'è nessuno in
vista, anzi «la coda non c'è», ma se «arrivasse uno straniero con un assegno in bocca» per comprare il Monte dei
Paschi bisognerà valutare anche questa opzione. Ancora una volta il presidente del gruppo senese Alessandro
Profumo, questa volta al 120° Consiglio nazionale del sindacato Fabi, prospetta l'ipotesi di un'aggregazione o
dell'ingresso di soci strategici, che si è fatta più insistente dopo il mancato superamento dello stress test della
Bce. Opzione su cui sono al lavoro gli advisor e che procede «parallela», dice, all'aumento di capitale fino a 2,5
miliardi di euro previsto dal piano che deve ricevere il vaglio di Francoforte. I rumor indicano sempre Bnp come
una delle candidate e Profumo rileva come non conti la nazionalità, affermando tuttavia come «chi ha già un
business in Italia» può conseguire sinergie maggiori. Di sicuro se una banca è interessata al Monte vorrà o il 100%
o la fusione - rileva - e non l'aumento, ma comunque lo scenario è ancora da definire e un'eventuale
aggregazione potrebbe servire a ridurre lo sconto dell'operazione. Dopo l'ok della Bce, peraltro, la banca avrà
nove mesi di tempo per portare a termine il rafforzamento, anche se l'operazione non avverrà all'ultimo mese.
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Profumo: "Mps? Se arriva straniero con assegno in bocca lo valuteremo" Al convegno Fabi, il presidente della
banca senese traccia l'identikit del possibile acquirente: "Se ha già del business in Italia avrebbe sinergie e
potrebbe pagare un po' di più". In pratica, il ritratto di Bnp Paribas …..... - LA REPUBBLICA 18 novembre 2014
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Bce: troppe le regole nazionali - Il capo della supervisione Nouy: occorre ridurre le discrezionalità concesse ai
Paesi sul capitale delle banche. Draghi: determinati a difendere l'euro, ora serve progredire verso una vera
Unione MF-MILANO FINANZA venerdì 21 novembre 2014
Le regole Ue sul capitale delle banche «contengono troppe opzioni e discrezionalità nazionali». Lo ha sottolineato
ieri Danièle Nouy, presidente del board di supervisione della Bce, ieri all'inaugurazione delle responsabilità di
vigilanza della Banca centrale (che è supervisore unico delle banche dal 4 novembre scorso). Nouy ha evidenziato
che uno degli obiettivi principali del Meccanismo di vigilanza unico (Mvu) sarà garantire una regolamentazione
bancaria comune in tutti i Paesi dell'Eurozona. Un ostacolo in tal senso sono le 103 discrezionalità contenute
nella direttiva Crd4 e nel regolamento Crr che impediscono una piena comparabilità degli indici patrimoniali delle
banche. …..... Anche il Comitato di Basilea ha iniziato i lavori per ridurre le deroghe nazionali consentite negli
standard internazionali. L'obiettivo è arrivare a una regolamentazione che non consenta scappatoie. Questo
rischio è stato evidenziato anche dal recente esame Bce, che ha permesso alle banche di applicare le
discrezionalità nazionali, con una sola eccezione: i filtri prudenziali sui titoli di Stato. Questa unica
armonizzazione, voluta dai supervisori dell'Eurozona contro il parere di Banca d'Italia (come riportato da MFMilano Finanza del 19 novembre), è costata alle banche italiane 4 miliardi di capitale nei risultati dell'esame. Le
altre deroghe nazionali, che invece hanno continuato a essere applicate, hanno migliorato gli indici patrimoniali
delle banche dell'Eurozona per 126 miliardi, di cui 30 in Germania (25 in Spagna, 15 in Italia). …...... Ieri il
presidente Bce, Mario Draghi ha osservato che la stabilità dei prezzi rimane al centro del mandato ma, attraverso
la vigilanza unica, la Bce dovrà occuparsi di proteggere l'economia in un altro modo, cioè prevenendo i rischi
eccessivi nel settore bancario. Così saranno più protetti gli Stati (che spesso hanno dovuto pagare il conto delle
crisi bancarie), ma anche i depositanti e chi prende denaro in prestito. La vigilanza comune, «il più importante
passo avanti verso una maggiore integrazione dalla creazione dell'area monetaria europea», non risolve tuttavia
in un colpo solo tutti i problemi dell'Eurozona. «Dobbiamo riflettere ancora su come possiamo migliorare
l'Unione, non solo per quanto riguarda il settore bancario ma anche a proposito dei mercati di capitali e dei
settori economico e fiscale», ha aggiunto Draghi. ….....
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Scure di Bankitalia su Hypo Alpe Adria Bank MF-MILANO FINANZA venerdì 21 novembre 2014
Dopo l'accusa di truffa da parte della Guardia di Finanza a seguito dopo alcuni esposti messi in onda da Striscia la
notizia, su Hypo Alpe Adria Bank e la controllata Hypo Alpe Adria Leasing cala la scure della Banca d'Italia con una
sanzione complessiva di oltre 2,5 milioni di euro. La banca basata a Udine e controllata dall'omonimo istituto
austriaco, nel dettaglio è stata colpita da una multa di 1,49 milioni …...... Pesanti i rilievi mossi da Bankitalia agli
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ex organi esecutivi della banca oggi presieduta da Alexander Picker: «Carenze nell'organizzazione, nei controlli e
nel processo di credito, posizioni ad andamento anomalo di previsioni di perdite non segnalate alla vigilanza e
inosservanza delle disposizioni di trasparenza». Nel mirino di Via Nazionale anche la controllata Hypo Alpe Adria
Leasing, da poco ridenominata Heta Asset Resolution. La multa di oltre un milione …....... Bankitalia ha rilevato
«insufficienza patrimoniale, carenze nell'organizzazione e nei controlli interni, inosservanza delle disposizioni in
materia di trasparenza». La Guardia di Finanza nello scorso ottobre aveva accusato Hypo Alpe Adria Bank di aver
messo in atto una truffa per oltre 88 milioni di euro ai danni dei suoi clienti a partire dal 1997. Le Fiamme Gialle
avevano indagato sui leasing gonfiati nella banca, dopo alcuni esposti presentati dopo un'inchiesta trasmessa da
Striscia. Nel dettaglio i manager avrebbero realizzato una manipolazione del software in uso alla banca per la
fatturazione dei leasing al fine di incassare interessi superiori rispetto a quelli addebitabili da contratto. I fattori
correttivi utilizzati sono stati applicati a oltre 54 mila contratti a partire dal 2004, consentendo all'istituto di
incassare illecitamente almeno 72,7 milioni relativi ai leasing gestiti da Hypo Alpe Adria Bank e 15,3 milioni
relativi ai contratti gestiti dalla banca. Nel dettaglio, aveva spiegato la Gdf, la frode avveniva attraverso il tasso di
indicizzazione legato all'Euribor. In caso di aumento del tasso, la banca addebitava al cliente una somma pari al
150% di quella dovuta mentre, in caso di riduzione del tasso, ai clienti era accreditato solo il 50% di quanto
spettante.
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Milano zavorrata dalle popolari - Seduta in rosso per il Ftse Mib (-0,9%). Sotto pressione le banche e Telecom
Italia. Il m&a spinge Saipem (+2,8%). Il Dow Jones fa +0,2%
MF-MILANO FINANZA venerdì 21 novembre 2014
Un'altra seduta in rosso a Piazza Affari, con l'indice Ftse Mib che ha chiuso ieri le contrattazioni in calo dello
0,88% a quota 19.209 punti. In territorio negativo anche il Cac-40 di Parigi, il Ftse 100 di Londra e l'Ibex di
Madrid, che hanno perso rispettivamente lo 0,75%, lo 0,26% e l'1,62%, mentre il Dax di Francoforte ha
guadagnato lo 0,12%. È stata una giornata intensa sul fronte dei dati macroeconomici. In mattinata le delusioni
sono arrivate dal dato di novembre del Pmi manifatturiero dell'Eurozona, che è sceso ai minimi da 16 mesi (51,4
punti). A preoccupare gli investitori è stato soprattutto il Pmi tedesco, inferiore alle attese. Nel pomeriggio sono
arrivate invece buone notizie dagli Stati Uniti, con il superindice dell'economia che è aumentato dello 0,9%
(105,2 punti), più dello 0,6% previsto dagli analisti, il che ha sostenuto le quotazioni a Wall Street, dove il Do
Jones ha chiuso in progresso dello 0,2%. A Piazza Affari, forti ribassi per il settore bancario: B.Popolare -3,37%,
Bper -3,32%, BP Milano -2,5%, Ubi B. -2,5%, B.Mps -2,15%, Unicredit -1,53%, Intesa Sanpaolo -1,57% e
Mediobanca -1,23%. Hanno pesato le parole del presidente Bce, Mario Draghi, che inaugurando il ruolo
dell'Eurotower come organismo unico di vigilanza ha posto l'accento sulla necessità di evitare rischi eccessivi nel
settore bancario. Ciò potrebbe preludere a ulteriori richieste di capitale. …...
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In Borsa suona l'allarme economia - Listini in picchiata sul calo del Pmi, poi il recupero grazie a Draghi: Milano
-0,88% IL SOLE 24 ORE venerdì 21 novembre 2014
Da una parte l'Eurogovernatore Mario Draghi. Dall'altra la congiuntura. In mezzo, tirata un po' di qua e un po' di
là, l'economia di carta. Cioè, i mercati finanziari. Così può riassumersi la giornata di ieri dei listini. In mattinata le
Borse europee sono state spinte in rosso dalla pubblicazione dei Pmi di Eurolandia (la congiuntura, per
l'appunto). Il Purchase managers' index, market mover importante in quanto «dedotto» dai direttori d'acquisto
delle aziende, in novembre è calato a quota 51,4 dal 52,1 del mese precedente. Il dato, inferiore alle attese degli
esperti (il consensus di Bloomberg indicava 52,3), ha spinto gli investitori a vendere. Anche perchè, guardando i
numeri più nel particolare, il Pmi dell'industria è sceso a 50,4 punti. Un valore che, da una parte, rappresenta il
minimo degli ultimi due anni; e, dall'altra, è poco al di sopra della soglia di 50 che separa la fase economica
espansiva da quella in contrazione. Certo, può obiettarsi che lo stesso indicatore dei servizi, seppure in calo, si è
fermato a quota 51,3. E tuttavia non può dimenticarsi che il Pmi manifatturiero della Germania ha rallentato
proprio fin sul valore di 50. Il che, per la «presunta» locomotiva economica dell'Europa è veramente un brutto
segnale. Così in un simile contesto, cui si sono aggiunti i dati in ribasso (-1,5%) degli ordinativi dell'industria
italiana a settembre, i mercati sono stati colpiti dai flussi di vendita. La corsa all'ingiù, peraltro, ha accelerato nel
primo pomeriggio a causa dell'apertura negativa di Wall Street. Il listino statunitense, in quel momento impaurito
più dai numeri europei che da quelli americani (sussidi di disoccupazione scesi meno di quanto previsto e lo
stesso Pmi Usa in frenata), è arrivato a perdere quasi mezzo punto percentuale. A quel punto, però, c'è stato
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l'intervento del Presidente della Bce. Draghi, alla cerimonia di inaugurazione dell'Ssm (il Meccanismo di vigilanza
unico sulle banche), ha detto che «la Bce resta determinata a difendere l'euro». In sè una frase assolutamente
scontata ma sufficiente, dopo i tanti accenni nei giorni passati allo shopping di titoli di Stato, a riscaldare gli
animi. Almeno, degli operatori intraday. Così, complice la stessa ripresa di Wall Street sulla scia del rialzo oltre le
stime del superindice americano (+0,9%), le Borse europee hanno ridotto le perdite. ….....
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«Banche italiane ancora deboli» IL SOLE 24 ORE venerdì 21 novembre 2014
Banche italiane ancora sotto pressione nonostante i positivi risultati dell'asset quality review. A dirlo sono due
agenzie di rating, la cinese Dagong Europe credit rating secondo la quale anche nel 2015 gli istituti di credito
continueranno ad incrementare gli accantonamenti per crediti deteriorati e la canadese Dbrs: per quest'ultima
l'outlook delle banche italiane resta «negativo» per il 2014 a causa della debolezza dell'economia italiana. Per
vedere un miglioramento della redditività bisognerà comunque aspettare la seconda metà del 2015 . Fino ad
allora sono attesi nuovi accantonamenti da parte degli istituti italiani per «migliorare la loro posizione nei
confronti dei rivali europei e migliorarne il grado di copertura». Lo sostiene Carola Saldias, capo-analista
dell'agenzia Dagong che ha presentato a Milano uno studio sulle prospettive delle banche italiane. Secondo
l'analista, «l'ambiente economico ancora difficile, la fiducia del mercato in miglioramento, meno volatile e più
stabile» non riduce la continua «pressione sulla profittabilità delle banche (..). Ci aspettiamo una domanda di
credito ancora limitata da parte dell'economia domestica - spiega - mentre le banche continuano ad
incrementare la qualità del proprio credito». Per gli istituti italiani, Dagong prevede un «continuo rafforzamento
dei livelli di capitalizzazione, anche attraverso una gestione del rischio più efficiente», a fronte di un'esposizione
totale di «circa 5 miliardi in crediti deteriorati». …...... Per l'agenzia Dbrs, il sistema bancario italiano resta
frammentato con quasi 700 banche che variano ampiamente in termini di dimensioni, struttura giuridica e la
portata geografica. «La posizione di mercato di alcune piccole e medie banche si è indebolita a causa della
maggiore pressione competitiva - dice Nicola De Caro di Dbrs nel corso del convegno a Milano - nonché la loro
incapacità di reagire rapido ed efficace per il difficile contesto economico». In prospettiva, altre banche
potrebbero avere limitata capacità di ristrutturare ulteriormente e sostenere operazioni stand-alone. Ecco perché
secondo l'analista, questo potrebbe accelerare la pressione per ulteriori consolidamenti nel settore bancario
italiano. ….....
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Ansa 21-11-2014
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Corte dei Conti, eccesso leggi crea corruzione - L'eccesso di leggi in Italia "causa corruzione", perché "ci
si avvale della complessità del procedimento per intervenire a facilitarlo chiedendo qualcosa in cambio".
Così il presidente della Corte dei Conti, Raffaele Squitieri, in una lectio magistralis sulla corruzione. Con
l'Expo e lo Sblocca Italia "siamo arrivati al paradosso: per poter raggiungere un obiettivo si è dovuto fare
un dl per dire che le leggi non si rispettassero. C'è qualcosa che non va", ha sottolineato Squitieri. "Il
mondo degli appalti pubblici è tra i più regolati dalla legge e le opere non partono per i troppi ricorsi e le
sospensive, attuati perché non si riesce a rispettare tutto il pacchetto enorme di leggi", ha sottolineato
Squitieri nel corso di una lectio magistralis sulla corruzione. In questo senso, il presidente della Corte ha
condiviso i dubbi dell'Autorità anticorruzione sulle norme contenute nello Sblocca Italia che alzano a 5,2
milioni di euro l'importo degli appalti per i quali non è necessaria una gara: "è un po' preoccupante, la
trattativa privata lascia qualche perplessità", ha osservato. …....
Istat, un italiano su due insoddisfatto propria situazione economica - A inizio 2014 sale la quota di
italiani soddisfatti della propria situazione economica rispetto all'anno precedente. La percentuale di
persone di 14anni e oltre molto o abbastanza soddisfatte è al 43,4% (era al 40,1% nel 2013). Ma oltre la
metà degli italiani resta nell'area dei poco o per niente soddisfatti (54,6%). Lo rileva l'Istat.
Il fatturato dell'industria italiana a settembre registra un calo del 2,2% rispetto a settembre 2013. - E'
quanto risulta dai dati dell'Istat riferiti al dato destagionalizzato corretto per gli effetti di calendario.
Rispetto ad agosto il fatturato, al netto della stagionalità, registra una diminuzione dello 0,4% con un
incremento dello 0,1% sul mercato interno e un calo dell'1,4% su quello estero. Giù anche gli ordinativi
dell'industria italiana che hanno subito a settembre una flessione congiunturale dell'1,5%, con
diminuzioni sia sul mercato estero (-2,0%), sia su quello interno (-1,2%). Nel confronto con il mese di
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settembre 2013, l'indice grezzo degli ordinativi segna un calo dello 0,4%. L'estero si trasforma da ancora
di salvezza in zavorra, almeno guardando ai dati congiunturali dell'Istat su fatturato e ordinativi
dell'industria a settembre. Il calo delle vendite su agosto (-0,4%) deriva da un +0,1% sul mercato interno,
più che divorato da un -1,4% registrato fuori confine. Lo stesso vale per le commesse, la flessione
complessiva (-1,5%) è la conseguenza di cali su entrambi i fronti ma anche in questo caso il dato
peggiore viene dall'estero (-2,0% contro -1,2% del mercato italiano).
Allarme di Federmeccanica, produzione ai minimi da inizio crisi - La produzione industriale
metalmeccanica nel terzo trimestre del 2014 è scesa ai minimi dall'inizio della crisi economica con livelli
di circa il 32% inferiori al periodo pre crisi. L'allarme arriva dal presidente di Federmeccanica, Fabio
Storchi che in un'intervista con l''ANSA sottolinea come nel periodo si siano registrati ancora dati
negativi sia rispetto al secondo trimestre sia rispetto al terzo trimestre 2013. …..... Storchi ha ribadito la
richiesta al Governo sull'attuazione delle riforme a partire da quella del mercato del lavoro, della
giustizia e del fisco. Ma soprattutto - avverte - ''ci vuole una forte politica di investimenti pubblici e una
spending review seria. Le risorse vanno trovate anche attraverso i capitali europei e vanno eliminati gli
sprechi che sono ancora troppi nel Paese''. Secondo Storchi c'è inoltre un ''problema gravissimo'' di
formazione dei giovani a causa della mancanza di "una politica di orientamento corretta nei confronti
delle famiglie" sul lavoro industriale. Non c'è una legislazione - spiega - per l'alternanza scuola lavoro
come accade nei Paesi con i quali competiamo. …..
Jobs act, ok commissione Lavoro Governo lavora su canone Rai - La Commissione lavoro della Camera
ha dato l'ok definitivo alla delega sul lavoro con il mandato al relatore a portare il provvedimento in Aula.
L'esame in Aula comincia oggi. Intanto il governo lavora a un intervento sul canone Rai da inserire in
legge di Stabilità. ….. Secondo quanto si apprende, l'intenzione sarebbe quella di trasferire in bolletta il
pagamento del canone Rai, in chiave anti-evasione. Canone che sarebbe comunque ridotto rispetto
all'attuale. Le risorse aggiuntive ricavate servirebbero a finanziare le emittenti locali. ….
Gli italiani tornano a comprare casa - Il 2014 per Nomisma dovrebbe chiudersi con un incremento di
compravendite di abitazioni del 3,7% su base annua a livello nazionale, del 5,5% nelle 13 grandi città. Ma
"solo attraverso una rinnovata iniezione di credito e un'ulteriore revisione dei prezzi si possono
prefigurare scenari nuovamente espansivi per il mercato immobiliare". E' quanto emerge
dall'Osservatorio sul Mercato Immobiliare di novembre dell'associazione bolognese. Per Nomisma infatti
il 2014 dovrebbe rappresentare l'anno d'inversione ciclica, con una ripresa delle quantità scambiate,
anche se più contenuta delle aspettative.
Petrolio sotto 75 dollari, per benzina è pioggia ribassi - Il petrolio in continuo ribasso comincia ad avere
effetto anche sul prezzo dei carburanti. Il greggio Wti è ormai sotto i 75 dollari al barile (74,41 le
quotazioni in Asia questa mattina) e anche il Brent è ormai costantemente sotto gli 80 dollari.
Condizione che inizia ad impattare sui prezzi alla pompa anche perché le prospettive di un taglio da
parte dell'Opec sembrano ancora incerte in vista della riunione a Vienna del 27 novembre prossimo con
la posizione dell'Arabia Saudita che sembra voler mantenere inalterata la propria produzione. Gli appelli
a ridurre la produzione avanzata esplicitamente da Venezuela ed Ecuador per sostenere il prezzo del
petrolio si scontrano così con il desiderio di Riad di mantenere inalterate le proprie quote di mercato.
Così all'impasse sull'estrazione dell'oro nero da aprte dei paesi produttori fa da contraltare la notizia
positiva per gli automobilisti che oggi hanno visto listini aggiustarsi a nuovi ribassi dopo l'avvio dei cali
inaugurato ieri dall'Eni. …......
Stretta di Bankitalia su stipendi e bonus dei vertici bancari - Stretta della Banca d'Italia su stipendi e
bonus dei vertici bancari. L'istituto centrale ha recepito la direttiva europea e i principi internazionali. Fra
le altre misure la parte variabile della remunerazione non deve superare quella fissa e il compenso del
presidente del cda non deve superare la remunerazione fissa dell'a.d o del d.g. Nuove norme su
compensi in assemblee conti 2014. Le politiche di remunerazione e incentivazione conformi alle nuove
regole disposte dalla Banca d'Italia "andranno sottoposte alle assemblee convocate per l'approvazione
del bilancio 2014" e ci sarà un regime transitorio per adeguarsi alle nuove disposizioni. …..
Abi, a ottobre tassi su nuovi mutui a minimi 4 anni - Le misure della Bce fanno scendere i tassi sui nuovi
mutui ai livelli di 4 anni fa. E' quanto segnala l'Abi nel suo rapporto mensile secondo cui ad ottobre il
tasso medio si è ridotto al 2,92% (2,99% il mese precedente). Il tasso medio sulle nuove operazioni di
finanziamento alle imprese si è ridotto al 2,82% (il valore più basso da febbraio 2011). La crisi perdura e
gli effetti sulle banche continuano a farsi sentire con un persistente aumento, sebbene a tassi più ridotti,
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delle sofferenze. A settembre, segnala il rapporto mensile Abi, le sofferenze lorde sono salite a 177
miliardi di euro dai 174 di agosto (+22% su base annua) mentre quelle nette sono passate da 79,5 a 81,4
miliardi. L'Abi segnala che il rapporto sofferenze lorde su impieghi è del 9,3% a settembre 2014 (7,5% un
anno prima; 2,8% a fine 2007), valore che raggiunge il 15,6% per i piccoli operatori economici (13,2% a
settembre 2013; 7,1% a fine 2007), il 15,4% per le imprese (12% un anno prima; 3,6% a fine 2007) ed il
6,7% per le famiglie consumatrici. Negli ultimi anni le sofferenze sono più che raddoppiate, sia in termini
di numero di affidati che di ammontari. …....
Draghi, situazione inflazione difficile (9:48)- "La situazione dell'inflazione nell'Eurozona è diventata
sempre più difficile". Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, a un congresso a Francoforte
aggiungendo che la Bce farà "tutto quello che deve per alzare l'inflazione e le aspettative d'inflazione il
più veloce possibile", e se l'attuale politica monetaria non è efficace abbastanza "aumenteremo la
pressione ampliando ulteriormente i canali attraverso cui interveniamo".
Draghi, pronti ampliare acquisti titoli (9:59) - La Banca centrale europea è "impegnata a ricalibrare le
dimensioni, il ritmo e la composizione degli acquisti di titoli, se necessario, per rispettare il proprio
mandato": lo ha detto il presidente Mario Draghi, citando esplicitamente il quantitative easing messo in
atto dalla Fed e dalla Banca del Giappone.
Borsa, Europa sale con Draghi, giù euro (10:16) - Avvio di seduta positivo per le borse europee, in scia ai
rialzi dei listini asiatici e rincuorate dalle parole di Mario Draghi sull'impegno della Bce per rimettere in
moto un'inflazione che versa in una situazione "sempre più difficile". Milano guadagna l'1,2% con
Madrid davanti a Francoforte (+0,9%), Parigi (+0,9%) e Londra (+0,5%). Dopo le parole di Draghi frena
l'euro, che scende a 1,2503 sul dollaro, mentre scendono di 3 punti base i rendimenti dei titoli di stato di
Spagna e Italia.
Spread Btp-Bund : Ultimo Prezzo : 150 INV. (11.21)
FTSE MIB : Ultimo prezzo: 19.450,58 +1,26% (11.11)
BANCA POPOLARE DI MILANO : Ultimo prezzo: 0,555 +1,56% (11.12)
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Il canone tv in bolletta (dimezzato) Fondi pensione, tasse più leggere
CORRIERE DELLA SERA venerdì 21 novembre 2014
Dopo il prelievo di 150 milioni, contro il quale il consiglio di amministrazione ha fatto ricorso proprio ieri, anche
se è stato tamponato con la quotazione in Borsa di RaiWay, il governo studia un nuovo intervento sulla Rai,
sempre con l’obiettivo di far cassa, stavolta anche per l’azienda pubblica. L’idea è quella di far pagare il canone in
base al reddito, ma insieme alla bolletta elettrica dell’abitazione. Così, secondo l’esecutivo, l’imposta sarebbe
impossibile da evadere, e il suo importo verrebbe anche ridotto, garantendo alla Rai le risorse necessarie. Il
piano, annunciato ieri dal viceministro dell’Economia, Enrico Morando, vedrebbe la luce nelle prossime
settimane con un emendamento alla legge di Stabilità, che alla Camera sta subendo aggiustamenti marginali, ma
non trascurabili, a cominciare dalla decisione di ridurre l’Iva sui libri elettronici dal 22 al 4%. …......
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Gerusalemme, tensione alta. Hamas incita ad attentati in Cisgiordania - Ansa 21/11/2014
Hamas esorta i palestinesi della Cisgiordania ad organizzare dimostrazioni "di collera" al termine della
preghiere del venerdì nelle moschee. Nella Spianata delle Moschee di Gerusalemme l'accesso ai fedeli
musulmani sarà oggi libero, ma la polizia israeliana e' stata posta in stato di allerta. Nel frattempo la radio
militare israeliana ha affermato che in Cisgiordania Hamas cerca di riattivare le cellule del suo braccio
armato. Lo confermano - ha aggiunto - la conclusione raggiunta dai servizi segreti che militanti di Hamas
hanno condotto negli ultimi mesi gravi attentati: fra questi, il rapimento a giugno di tre ragazzi ebrei; il
tentativo di assassinio del ministro degli esteri Avigdor Lieberman con un razzo anti-carro, lo scorso agosto;
e l' investimento di tre soldati con un furgoncino, due settimane fa presso Hebron. Hamas ha ordinato ai
militanti, secondo la radio militare, di moltiplicare in Cisgiordania gli attacchi contro soldati e coloni, sia con
armi da fuoco sia con mezzi improvvisati. Nel frattempo, ha concluso, Hamas ha accresciuto nelle reti sociali
una forte campagna di "incitamento". ….....
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Notizie
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Isis, un francese e un britannico fra i “boia” - La Stampa 17/11/2014
Sono tutti a volto scoperto i jihadisti che hanno brutalmente decapitato 17 soldati ostaggi di Isis. Le loro facce si
vedono bene nel video girato dai terroristi per testimoniare l’uccisione di Peter Kassig, l’ex ranger diventato
operatore umanitario, rapito in Siria. Tra i boia che massacrano i soldati c’è Nasser Muthana, 20 anni, studente
inglese di medicina, proveniente da Cardiff. A riconoscerlo il padre, Ahmed Muthana: «Non ne so certo al 100% avrebbe dichiarato Muthana - ma in quel video mi è sembrato di riconoscere mio figlio». Nella foto, Nasser
Muthana nel video della decapitazione di Peter Edward Kassig.
Vi sono almeno un inglese ed un francese fra i 16 jihadisti del Califfo che decapitano 18 soldati siriani nel video
diffuso ieri da Isis sulla macabra esecuzione dell’ostaggio americano Peter Kassing. Il francese è Maxime
Hauchard, 22 anni, cresciuto nella fede cattolica e convertitosi all’Islam un anno fa per poi andare volontario a
combattere per la Jihad in Siria. E’ stato il ministro degli Interni francese, Bernard Cazeneuve, a rivelare l’identità
di Hauchard, spiegando che viene dai quartieri a Ovest di Parigi e rilasciò in luglio un’intervista a una tv francese
vantandosi di aver partecipato alla cattura di Mosul. Nel caso dell’inglese si tratta invece di Nasser Muthana, 20
anni, d’origine gallese che è stato riconosciuto dal padre che però ora afferma di essersi sbagliato. Il video girato
nei pressi di Dabiq, nel Nord della Siria, ha come protagonista “Jihadi John”, il terrorista di origine britannica che
parla con accento di Oxford ed ha tagliato la testa a Kassing come a quattro precedenti ostaggi occidentali.
Quando le immagini mostrano “Jihadi John” dietro la fila dei soldati siriani inginocchiati, vicino a lui c’è proprio il
gallese assieme ad altri terroristi dell’Isis che ora i servizi d’intelligence occidentali stanno tentando di
identificare. Fbi, MI5 britannico, servizi canadesi, australiani e francesi ritengono infatti che appurare l’identità di
jihadisti occidentali può consentire di aumentare la prevenzione di futuri attentati. D’altra parte, la scelta di Isis di
mostrare i volti degli autori delle decapitazioni sembra essere un gesto teso ad ostentare sicurezza sulla capacità
di garantirne l’incolumità.
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