1 UNlVERSlTA DEGLl STUDl Dl NAPOLl FEDERlCO ll FACOLTA Dl
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1 UNlVERSlTA DEGLl STUDl Dl NAPOLl FEDERlCO ll FACOLTA Dl
81,9(56,7$ '(*/,678',',1$32/,)('(5,&2,, )$&2/7$ ',,1*(*1(5,$ ANNO ACCADEMICO 2009/2010 *8,'$'(//2678'(17( CORSI DI LAUREA E LAUREA MAGISTRALE (Ai sensi del D.M. n.270 del 2004, del Regolamento didattico di Ateneo, dei Regolamenti didattici dei Corsi di laurea) Napoli, giugno 2009 1 &RUVRGL/DXUHDLQ,QJHJQHULD*HVWLRQDOHGHOOD/RJLVWLFDHGHOOD3URGX]LRQH &ODVVH GHOOH/DXUHHLQ,QJHJQHULD,QGXVWULDOH&ODVVH1/ )LQDOLWjGHO&RUVRGL6WXGLHVERFFKLRFFXSD]LRQDOL La laurea in Ingegneria Gestionale della Logistica e della Produzione ha come obiettivo formativo la preparazione di laureati con una formazione prevalentemente orientata ai processi produttivi che, in un’ottica sistemica, siano capaci di intervenire sull’organizzazione e gestione della produzione, sull’automazione dei processi, sui sistemi di qualità aziendali e sulla sicurezza degli impianti anche in relazione all’ambiente. Il percorso formativo del Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale della Logistica e della Produzione privilegia, nel suo complesso, l’acquisizione di una formazione ad ampio spettro rispetto ad una forte connotazione professionale riferita a specifici comparti applicativi. Tale impostazione intende salvaguardare l’ampia latitudine culturale del laureato come condizione essenziale per un proficuo inserimento professionale nella mutevolezza degli scenari tecnologici ed occupazionali. Il percorso formativo prevederà che il laureato in Ingegneria Gestionale della logistica e della produzione debba: conoscere adeguatamente gli aspetti metodologici operativi della matematica, delle altre scienze di base e delle scienze dell'ingegneria industriale; avere capacità di modellizzare e risolvere i principali e ricorrenti problemi decisionali che l’impresa deve affrontare; avere capacità di leggere ed analizzare un bilancio aziendale; avere la capacità di valutare le voci di costo dei prodotti, dei servizi e dei processi di trasformazione; essere capaci di comprendere l'impatto delle soluzioni ingegneristiche nei vari contesti; conoscere le proprie responsabilità professionali ed etiche; conoscere i contesti aziendali e la cultura d'impresa; saper utilizzare tecniche e metodi di valutazione, decisione e ottimizzazione; acquisire la capacità di lavorare in gruppo, comunicare ed argomentare le proprie decisioni. Gli studi saranno inoltre finalizzati a stimolare la conoscenza dei contesti contemporanei, lo sviluppo di capacità relazionali e decisionali, l'aggiornamento continuo delle proprie conoscenze. Il laureato in Ingegneria Gestionale della Logistica e della Produzione dovrà, inoltre, essere in grado di utilizzare almeno una lingua dell’Unione Europea oltre all’italiano ed essere in possesso di adeguate conoscenze che permettano l’uso degli strumenti informatici, necessari nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali. 282 &XUULFXOXPGHO&RUVRGL6WXGL ,QFRUVLYRVRQRLQGLFDWHOHDWWLYLWjIRUPDWLYHFRQGLYLVHGDL&RUVLGL6WXGLRDIIHUHQWLDOOD&ODVVH/ ,QVHJQDPHQWRR DWWLYLWjIRUPDWLYD , $QQR±,6HPHVWUH $QDOLVLPDWHPDWLFD, 0RGXOR RYHSUHVHQWH Chimica Chimica II Chimica , $QQR±,,6HPHVWUH *HRPHWULDHDOJHEUD 'LVHJQRWHFQLFRLQGXVWULDOH $QDOLVLPDWHPDWLFD,, , $QQR± $QQXDOH )LVLFDJHQHUDOH, )LVLFDJHQHUDOH,, Fisica generale ,,$QQR±,6HPHVWUH (OHPHQWLGLLQIRUPDWLFD Complementi di informatica Elementi di informatica Fisica matematica &)8 66' 9 MAT/05 6 CHIM/07 3 CHIM/07 1 1 1 6 MAT/03 ING6 IND/15 9 MAT/05 1 6 FIS/01 6 FIS/01 1 1 ,,$QQR±,,6HPHVWUH Economia ed organizzazione aziendale 1 Ricerca operativa 1 1 9 INGIND/10 4 9 INGIND/35 2 INGIND/31 ING9 IND/13 6 Meccanica applicata alle macchine ,,,$QQR± , 6HPHVWUH Probabilità e statistica Misure per la diagnostica Logistica industriale 2 1 2 4 9 SECS-S/02 1 6 ING-INF/07 2 ING9 2 IND/17 ING9 2 IND/16 Tecnologia meccanica ,,,$QQR± ,,6HPHVWUH Analisi dei sistemi 9 Economia ed organizzazione aziendale II ING-INF/04 ING9 IND/35 A scelta autonoma dello studente Lingua inglese Prova finale Analisi matematica I 3 ING-INF/05 6 9 MAT/09 Elettrotecnica 3URSHGHXWLFLWj 6 ING-INF/05 1 9 MAT/07 Fisica tecnica 7LS 12 3 3 2 2 Analisi matematica I, Geometria e algebra Analisi matematica I, Fisica generale Analisi matematica II, Geometria e algebra Analisi matematica II, Fisica generale Analisi matematica II, Fisica generale Analisi matematica II Analisi matematica I, Chimica, Fisica generale Analisi matematica II, Fisica matematica Economia ed organizzazione aziendale I 3 5 5 /HJHQGDGHOOHWLSRORJLHGHOOHDWWLYLWjIRUPDWLYHDLVHQVLGHO'0 $WWLYLWjIRUPDWLYD ULI'0 Art. 10 comma Art. 10 comma Art. 10 comma 283 Art. 10 comma Art. 10 comma Art. 10 comma Art. 10 comma $WWLYLWjIRUPDWLYHGHO&RUVRGL6WXGL 1, a) 1, b) 5, a) 5, b) 5, c) 5, d) 5, e) ,QVHJQDPHQWRAnalisi Matematica I 0RGXOR &)8 9 66'MAT/05 2UHGLOH]LRQH40 2UHGLHVHUFLWD]LRQH40 $QQRGLFRUVRI 2ELHWWLYLIRUPDWLYL Fornire i concetti fondamentali, in vista delle applicazioni, relativi al calcolo infinitesimale, differenziale e integrale per le funzioni reali di una variabile reale; fare acquisire adeguate capacità di formalizzazione logica e abilità operativa consapevole. &RQWHQXWL Numeri reali. Numeri complessi. Funzioni elementari nel campo reale. Equazioni e disequazioni. Limiti delle funzioni reali di una variabile reale: proprietà dei limiti, operazioni con i limiti e forme indeterminate, infinitesimi, infiniti, calcolo di limiti. Funzioni continue: proprietà e principali teoremi. Calcolo differenziale per funzioni reali di una variabile reale: funzioni derivabili e significato geometrico della derivata, il differenziale, principali teoremi del calcolo differenziale, estremi relativi e assoluti, criteri di monotonia, funzioni convesse e concave, studio del grafico, formula di Taylor. Integrazione indefinita: primitive e regole di integrazione indefinita. Calcolo integrale per le funzioni continue in un intervallo compatto: proprietà e principali teoremi, area del rettangoloide, teorema fondamentale del calcolo integrale, calcolo di integrali definiti. Successioni e serie numeriche, serie geometrica, serie armonica. 'RFHQWHLina MALLOZZI &RGLFH6HPHVWUH I 3UHUHTXLVLWL3URSHGHXWLFLWjnessuna. 0HWRGR'LGDWWLFRlezioni ed esercitazioni 0DWHUDOHGLGDWWLFRP. Marcellini - C. Sbordone, Elementi di Analisi Matematica uno, Ed. Liguori P. Marcellini - C. Sbordone, Esercitazioni di Matematica, vol. 1,Ed. Liguori 0RGDOLWjGLHVDPHprove applicative in itinere e/o prova scritta finale; colloquio. ,QVHJQDPHQWRGeometria e Algebra 0RGXOR &)8 6 66'MAT/03 2UHGLOH]LRQH 40 2UHGLHVHUFLWD]LRQH14 $QQRGLFRUVRI 2ELHWWLYLIRUPDWLYL In questo insegnamento si dovranno acquisire gli strumenti di base dell’algebra lineare e della geometria. L’obiettivo di questo insegnamento è, da un lato, quello di abituare lo studente ad affrontare problemi formali, utilizzando strumenti adeguati ed un linguaggio corretto, e dall’altro di risolvere problemi specifici di tipo algebrico e geometrico, con gli strumenti classici dell’algebra lineare. &RQWHQXWL Cenni sulle strutture geometriche (affini ed euclidee) ed algebriche (gruppi, campi, spazi vettoriali). Vettori geometrici applicati. Relazioni d’equivalenza e vettori liberi. Operazioni sui vettori. Spazi vettoriali numerici e prodotto scalare standard. Dipendenza lineare, generatori, basi e dimensione. Sottospazi di uno spazio vettoriale. Operazioni sui sottospazi: sottospazi congiungenti, somme 284 dirette e Teorema di Grassmann. Matrici. Lo spazio vettoriale delle matrici su un campo. Matrice trasposta. Matrici quadrate di vari tipi: triangolari, diagonali, simmetriche. Rango di una matrice. Prodotto righe per colonne. Il determinante di una matrice quadrata: definizione e principali proprietà. Metodi di calcolo. Teoremi di Laplace, di Binet e degli Orlati. Operazioni elementari sulle righe (o colonne) di una matrice. Metodi di triangolazione. Questioni di invertibilità. Sistemi di equazioni lineari. Compatibilità, sistemi equivalenti. Teoremi di Rouchè-Capelli e di Cramer. Metodi di calcolo delle soluzioni di un sistema compatibile. Sistemi parametrici. Applicazioni lineari. Nucleo e immagine; l’equazione dimensionale. Monomorfismi, epimorfismi ed isomorfismi. L’isomorfismo coordinato. Matrice associata ad una applicazione lineare. Endomorfismi, autovalori, autovettori ed autospazi. Il polinomio caratteristico. Molteplicità algebrica e geometrica di un autovalore. Diagonalizzazione di un endomorfismo e di una matrice. Il Teorema Spettrale. Geometria del piano. Rappresentazione parametrica e cartesiana della retta. Fasci di rette. Cenni su questioni affini nel piano: parallelismo e incidenza tra rette. Cenni su questioni euclidee nel piano. Circonferenza, ellisse, iperbole e parabola. Cenni sulle coniche: ampliamento proiettivo, classificazione affine delle coniche, polarità. Geometria dello spazio. Rappresentazione parametrica e cartesiana della retta e del piano. Vettore direzionale della retta e vettore normale del piano. Fasci di piani. Cenni su questioni affini nello spazio: parallelismo e incidenza tra rette, tra piani, e tra una retta ed un piano. Cenni su questioni euclidee nello spazio. Il problema della comune perpendicolare. Sfere, coni, cilindri. Cenni sulle quadriche. 'RFHQWH &RGLFH6HPHVWUHII 3UHUHTXLVLWL3URSHGHXWLFLWjnessuna. 0HWRGR'LGDWWLFR 0DWHUDOHGLGDWWLFR 0RGDOLWjGL HVDPH ,QVHJQDPHQWRDisegno Tecnico Industriale 0RGXOR &)8 6 66'ING-IND/15 2UHGLOH]LRQH 22 2UHGLHVHUFLWD]LRQH 32 $QQRGLFRUVRI 2ELHWWLYLIRUPDWLYL Interpretare disegni tecnici, valutando forma, funzione, lavorabilità, finitura superficiale e tolleranze dimensionali. Capacità di rappresentare disegni costruttivi di particolari e disegni d’assieme di montaggi semplici, nel rispetto della normativa internazionale. Conoscenze di base sulla documentazione tecnica di prodotto, dalla fase di progettazione concettuale alla fase di collaudo. &RQWHQXWL Comunicazione tecnica nel ciclo di sviluppo prodotto. Standardizzazione e normazione. Metodi di proiezione. Sezioni: rappresentazione delle zone sezionate; disposizione delle sezioni. Esecuzione delle sezioni; sezioni di particolari elementi; sezione di oggetti simmetrici; sezioni in luogo; sezioni in vicinanza; sezioni interrotte. Quotatura. Disposizione delle quote. Quotatura funzionale, tecnologica e di collaudo. Tolleranze dimensionali. Dimensioni limite, scostamenti e tolleranze. Gradi di tolleranza normalizzati; scostamenti fondamentali; sistemi di accoppiamenti. Accoppiamenti raccomandati; tolleranze dimensionali generali. Controllo delle tolleranze dimensionali e calibri. Calcolo di tolleranze e di accoppiamenti. Errori microgeometrici. Rugosità superficiale. Criteri di unificazione. Sistemi di filettature e loro designazione. Rappresentazione degli elementi filettati. Rappresentazione dei collegamenti filettati. Rappresentazione di collegamenti con vite mordente, vite prigioniera e con bullone. Dispositivi anti-svitamento spontaneo. Classi di bulloneria. Collegamenti smontabili non filettati. Chiavette, linguette, spine e 285 perni, accoppiamenti scanalati; chiavette trasversali, anelli di sicurezza e di arresto. Collegamenti fissi; rappresentazione di chiodature e rivettature; rappresentazione e designazione delle saldature. Riconoscimento di caratteristiche geometriche. Elaborazione di disegni costruttivi, di difficoltà crescente, di componenti, di dispositivi meccanici e di apparecchiature. 'RFHQWH &RGLFH 6HPHVWUHII 3UHUHTXLVLWL3URSHGHXWLFLWjnessuna 0HWRGRGLGDWWLFR lezioni frontali, esercitazioni guidate, discussione e confronto di casi studio. 0DWHULDOHGLGDWWLFRlibri di testo, norme UNI, ISO, EN. Temi di esercitazione e WXWRULDO disponibili sul sito docente. 0RGDOLWjGLHVDPHValutazione degli elaborati grafici svolti durante le esercitazioni, prova grafica personalizzata e colloquio finale. ,QVHJQDPHQWRFisica Generale 0RGXORFisica Generale I &)8 6 66'FIS/01 2UHGLOH]LRQH38 2UHGLHVHUFLWD]LRQH14 $QQRGLFRUVRI 2ELHWWLYLIRUPDWLYL Lo studente acquisirà i concetti fondamentali dalle Meccanica Classica e i primi concetti della Termodinamica, privilegiando gli aspetti fenomenologici e metodologici. Inoltre acquisirà una abilità operativa consapevole nella risoluzione di semplici esercizi numerici. &RQWHQXWL Cinematica del punto materiale in una dimensione. Vettori. Cinematica del punto in due e tre dimensioni. La prima legge di Newton: il principio di inerzia. La seconda legge di Newton. La terza legge di Newton: il principio di azione e reazione. Il principio di relatività galileana. La forza peso, il moto dei proiettili. Forze di contatto: tensione, forza normale, forza di attrito. Il piano inclinato. La forza elastica, l’oscillatore armonico. Il pendolo semplice. Quantità di moto di una particella e impulso di una forza. Momento della quantità di moto di una particella e momento di una forza. Lavoro di una forza; il teorema dell’ energia cinetica; campi di forza conservativi ed energia potenziale; il teorema di conservazione dell’energia meccanica. Le leggi di Keplero e la legge di Newton di gravitazione universale. Dinamica dei sistemi di punti materiali: equazioni cardinali; centro di massa ; leggi di conservazione della quantità di moto e del momento angolare. Elementi di dinamica del corpo rigido. Elementi di statica dei fluidi. Temperatura e calore. Il gas perfetto. L’esperienza di Joule. Il primo principio della termodinamica. 'RFHQWHLuigi Salvatore CAMPANA &RGLFH103 6HPHVWUHI 3UHUHTXLVLWL3URSHGHXWLFLWjnessuna 0HWRGRGLGDWWLFR OH]LRQLHVHUFLWD]LRQL 0DWHULDOHGLGDWWLFROLEULGLWHVWR LS CAMPANA, U ESPOSITO: FISICA, meccanica e termodinamica, Liguori Editore, 2004 0RGDOLWjGLHVDPHSURYDVFULWWDHRUDOH ,QVHJQDPHQWRFisica Generale 0RGXORFisica Generale II &)8 6 66'FIS/01 286 2UHGLOH]LRQH38 2UHGLHVHUFLWD]LRQH14 $QQRGLFRUVRI 2ELHWWLYLIRUPDWLYL Lo studente acquisirà i concetti fondamentali dell’Elettromagnetismo, privilegiando gli aspetti fenomenologici e metodologici. Acquisirà inoltre una abilità operativa consapevole nella risoluzione di semplici esercizi numerici. &RQWHQXWL Interazione elettrica. Il principio di conservazione della carica elettrica. Legge di Coulomb. Principio di sovrapposizione. Campo elettrico. Potenziale elettrostatico. Potenziale di dipolo. Forza risultante e momento risultante su un dipolo posto in un campo esterno. Flusso di un campo vettoriale. Legge di Gauss. Il campo elettrico in presenza di conduttori. Condensatori. Densità di energia del campo elettrico. Cenni sull’elettrostatica nei dielettrici. Correnti continue. Legge di Ohm. Legge di Joule. Forza elettromotrice di un generatore. Leggi di Kirchhoff. Circuito RC. Interazione magnetica. Forza di Lorentz. Forza su un conduttore percorso da corrente. Momento meccanico su una spira. Moto di una carica in un campo magnetico uniforme. Il campo magnetico generato da correnti stazionarie. Il campo di una spira a grande distanza. Il momento magnetico di una spira. La legge di Gauss per il magnetismo. Il teorema della circuitazione di Ampère. Cenni sulla magnetostatica nei mezzi materiali. Legge di Faraday. Coefficienti di Auto e Mutua induzione . Circuito RL. Densità di energia del campo magnetico. Corrente di spostamento. Equazioni di Maxwell. Cenni sulle onde elettromagnetiche. 'RFHQWHLuigi Salvatore CAMPANA &RGLFH117 6HPHVWUHII 3UHUHTXLVLWL3URSHGHXWLFLWjFisica Generale I 0HWRGRGLGDWWLFR OH]LRQLHVHUFLWD]LRQL 0DWHULDOHGLGDWWLFROLEURGLWHVWR P. Mazzoldi, M. Nigro, C. Voci: Elementi di FISICA, elettromagnetismo, EdiSES, 2005 0RGDOLWjGLHVDPHSURYDVFULWWDHRUDOH ,QVHJQDPHQWRAnalisi Matematica II 0RGXOR &)8 9 66'MAT/05 2UHGLOH]LRQH45 2UHGLHVHUFLWD]LRQH35 $QQRGLFRUVRI 2ELHWWLYLIRUPDWLYL Fornire i concetti fondamentali, in vista delle applicazioni, relativi al calcolo differenziale e integrale per le funzioni reali di più variabili reali; fare acquisire abilità operativa consapevole. &RQWHQXWL Successioni e serie di funzioni nel campo reale. Funzioni reali e vettoriali di più variabili reali: limiti, continuità e principali teoremi. Calcolo differenziale per le funzioni reali di più variabili reali: differenziabilità, teoremi fondamentali del calcolo differenziale, formula di Taylor. Estremi relativi e assoluti: condizioni necessarie, condizioni sufficienti. Integrali doppi e tripli di funzioni continue su insiemi compatti, formule di riduzione e cambiamento di variabili. Curve e superfici regolari, retta e piano tangenti, lunghezza di una curva e area di una superficie. Integrali curvilinei e integrali superficiali. Forme differenziali a coefficienti continui e integrali curvilinei di forme differenziali. Campi vettoriali gradienti, campi vettoriali irrotazionali. Teoremi della divergenza e di Stokes nel piano e nello spazio. Funzioni implicite e teorema del Dini. Equazioni differenziali in forma normale e problema di Cauchy, teoremi di esistenza e unicità. Equazioni differenziali del primo ordine a variabili separabili, equazioni differenziali lineari. Sistemi di equazioni differenziali lineari del primo ordine. 'RFHQWH &RGLFH 6HPHVWUH II 287 3UHUHTXLVLWL3URSHGHXWLFLWjAnalisi Matematica I. 0HWRGR'LGDWWLFRlezioni ed esercitazioni 0DWHUDOHGLGDWWLFR 0RGDOLWjGLHVDPHprove applicative in itinere e/o prova scritta finale; colloquio. ,QVHJQDPHQWRChimica 0RGXORChimica &)8 6 66'CHIM/07 2UHGLOH]LRQH 32 2UHGLHVHUFLWD]LRQH 20 $QQRGLFRUVRI 2ELHWWLYLIRUPDWLYL Conoscenza della natura della materia e delle sue principali trasformazioni, fondamento di tecnologie e problematiche di tipo ingegneristico: materiali, produzione e accumulo di energia, inquinamento…. Individuazione delle analogie tra le differenti fenomenologie e comune interpretazione termodinamica e meccanicistica. &RQWHQXWL Dalle leggi fondamentali della chimica all'ipotesi atomica. Massa atomica. La mole e la massa molare. Formule chimiche. L'equazione di reazione chimica bilanciata e calcoli stechiometrici. La struttura elettronica degli atomi. Orbitali atomici. La tavola periodica degli elementi. Legami chimici. La polarità dei legami e molecole polari. Nomenclatura dei principali composti inorganici. Legge dei gas ideali. Le miscele gassose. Teoria cinetica dei gas. La distribuzione di Maxwell-Boltzmann delle velocità molecolari. Gas reali. Interazioni intermolecolari. Stato liquido. Stato solido. Forze di coesione nei solidi. Tipi di solidi: covalente, molecolare, ionico, metallico. Solidi amorfi. Cenni di termodinamica chimica. Trasformazioni di fase di una sostanza pura: definizioni ed energetica. Il diagramma di fase di una sostanza pura. La solubilità. Bilanci di materia nelle operazioni di mescolamento e diluizione delle soluzioni. Le soluzioni e loro proprietà. Le reazioni chimiche. Termochimica. Leggi cinetiche e meccanismi di reazione. Teoria delle collisioni. Equilibri chimici. La legge di azione di massa. Soluzioni acide e basiche. L'equilibrio in sistemi omogenei ed eterogenei. Principali composti organici. 'RFHQWHAniello COSTANTINI, Francesco BRANDA &RGLFH00194 6HPHVWUHI 3UHUHTXLVLWL3URSHGHXWLFLWj 0HWRGRGLGDWWLFR lezioni, esercitazioni numeriche 0DWHULDOHGLGDWWLFRlibri di testo, dispense 0RGDOLWjGLHVDPHprova scritta, colloquio ,QVHJQDPHQWRChimica 0RGXORChimica II &)8 3 66'CHIM/07 2UHGLOH]LRQH 16 2UHGLHVHUFLWD]LRQH 10 $QQRGLFRUVRI 2ELHWWLYLIRUPDWLYL Integrazione delle conoscenze acquisite nel modulo di Chimica con particolare riferimento alle trasformazioni della materia che consentono la conversione tra energia chimica ed elettrica, fondamenti delle tecnologie per la produzione e l’accumulo dell’energia.. 288 &RQWHQXWL Conducibilità elettrica delle soluzioni elettrolitiche. Il concetto di semireazione. Celle galvaniche. Potenziali elettrochimici. Significato chimico della scala elettrochimica. L'equazione di Nernst. Celle elettrolitiche. Legge di Faraday. Sistemi elettrochimici di interesse tecnologico: celle voltaiche primarie e secondarie, sensori elettrochimici, applicazioni commerciali delle celle elettrolitiche. 'RFHQWHAniello COSTANTINI, Francesco BRANDA &RGLFH00194 6HPHVWUHI 3UHUHTXLVLWL3URSHGHXWLFLWj 0HWRGRGLGDWWLFR lezioni, esercitazioni numeriche 0DWHULDOHGLGDWWLFRlibri di testo, dispense 0RGDOLWjGLHVDPHprova scritta, colloquio ,QVHJQDPHQWR Elementi di Informatica 0RGXORElementi di Informatica &)8 6 66',1*,1) 2UHGLOH]LRQH40 2UHGLHVHUFLWD]LRQH14 $QQRGLFRUVR II 2ELHWWLYLIRUPDWLYL Conoscenza delle nozioni di base relative alla struttura ed al modello funzionale di un elaboratore. Conoscenza delle fondamentali strutture di dati e degli strumenti e metodi per lo sviluppo di programmi, su piccola o media scala, per applicazioni di tipo tecnico-scientifico. Capacità di progettare e codificare algoritmi in linguaggio C++, secondo le tecniche di programmazione strutturata e modulare, per la risoluzione di problemi di calcolo numerico di limitata complessità e di gestione di insiemi di dati, anche pluridimensionali. &RQWHQXWL Nozioni di carattere introduttivo sui sistemi di calcolo: Cenni storici. Il modello di von Neumann. I registri di memoria. Caratteristiche delle unità di I/O, della Memoria Centrale, della Unità Centrale di Elaborazione. L’hardware e il software. I linguaggi formali. Software di base e software applicativo. Funzioni dei Sistemi Operativi. Modalità di interazione con l’elaboratore per la gestione di programmi. Tipi e strutture di dati: Caratterizzazione delle informazioni. Definizione di un tipo: valori e operazioni consentite. Tipi ordinati. Tipi atomici e tipi strutturati. Tipi primitivi e tipi d’utente. I tipi di dati fondamentali del C++: tipi int, float, double, bool, char, void. Elementi di algebra booleana. Tecniche di rappresentazione dei dati nei registri di memoria: fixed point, floating point, complementi alla base. Codice ASCII. Modificatori di tipo. Tipi definiti per enumerazione. Typedef. Array e stringhe di caratteri. Strutture. Strumenti e metodi per la progettazione dei programmi: Algoritmo e programma. Le fasi di analisi, progettazione e codifica. Sequenza statica e dinamica delle istruzioni. Stato di un insieme di informazioni nel corso dell’esecuzione di un programma. Metodi di progetto dei programmi. La programmazione strutturata. L’approccio top-down per raffinamenti successivi. Componenti di un programma: documentazione, dichiarazioni, istruzioni eseguibili. Le istruzioni di controllo del C++. Costrutti seriali, selettivi e ciclici: sintassi, semantica, esempi d’uso. Nesting di strutture. Modularità dei programmi. Sottoprogrammi: le funzioni. Modalità di scambio fra parametri formali ed effettivi; effetti collaterali. Visibilità delle variabili. L’ambiente Dev C++. Algoritmi fondamentali di elaborazione: Metodi iterativi per il calcolo numerico. Gestione di array: ricerca, eliminazione, inserimento, ordinamento (algoritmi select sort e bubble sort). Complessità computazionale di un algoritmo. Gestione di tabelle. Esempi di calcolo matriciale. 'RFHQWH &RGLFH 6HPHVWUH I 289 3UHUHTXLVLWL3URSHGHXWLFLWj 0HWRGRGLGDWWLFR L’insegnamento comprende lezioni frontali ed esercitazioni sullo sviluppo di programmi in linguaggio C++. Le esercitazioni vengono svolte in aula con l’uso dell'ambiente di sviluppo integrato Dev-C++. 0DWHULDOHGLGDWWLFR Sono messe a disposizione degli studenti brevi note su particolari argomenti e le fotocopie del codice di tutti i programmi discussi durante le lezioni. Si consiglia di consultare uno o più dei seguenti testi: - B. Fadini, C. Savy, Elementi di Informatica, Liguori Ed., 1998 - S. Ceri, D. Mandrioli, L. Sbattella - Istituzioni di Informatica, linguaggio di riferimento ANSI-C, McGraw-Hill Editore, Milano, 2004 - Herbert Schildt, Guida al C++ (2a edizione), Mc Graw-Hill Editore, 2000 - A. Chianese, V. Moscato e A. Picariello – Alla scoperta dei fondamenti dell’informatica – Liguori Editore - 2008 0RGDOLWjGLHVDPH L’esame è costituito da una prova pratica e da una prova orale. La prova pratica, al calcolatore, accerta la capacità di progettare e codificare un programma in C++. Se la prova pratica risulta almeno sufficiente, lo studente è ammesso alla prova orale, nel corso della quale si accerta la conoscenza delle nozioni impartite durante il corso. ,QVHJQDPHQWR Elementi di Informatica 0RGXOR Complementi di Informatica &)8 3 66'ING-INF/05 2UHGLOH]LRQH20 2UHGLHVHUFLWD]LRQH7 $QQRGLFRUVRII 2ELHWWLYLIRUPDWLYL Fornire le nozioni di base dei sistemi informativi e delle sue componenti. Fornire le conoscenze di base sulle reti di calcolatori e sulle applicazioni per Internet. Fornire le conoscenze di base sui Data Base e i DBMS. &RQWHQXWL Introduzione alle reti di calcolatori: mezzi trasmissivi, topologie, architettura, protocolli di base ed applicativi. Le applicazioni delle reti di calcolatori: Internet, web 2 e web semantico. I sistemi informativi aziendali: architettura, processi aziendali e sistema informatico. I data base e i sistemi di gestione dei data base: il modello relazionale, la progettazione di un data base e il linguaggio SQL. 'RFHQWH &RGLFH 6HPHVWUHI 3UHUHTXLVLWL3URSHGHXWLFLWj 0HWRGRGLGDWWLFR L'insegnamento comprende lezioni frontali ed esercitazioni. 0DWHULDOHGLGDWWLFR Sono messe a disposizione degli studenti dispense ed esercizi svolti. Inoltre gli argomenti trattati sono consultabili sul testo: - A. Chianese, V. Moscato e A. Picariello – Alla scoperta dei fondamenti dell’informatica – Liguori Editore - 2008 0RGDOLWjGLHVDPH 290 L’esame consiste di una prova orale. ,QVHJQDPHQWRFisica Matematica 0RGXOR &)8 9 66'MAT/07 2UHGLOH]LRQH 60 2UHGLHVHUFLWD]LRQH 20 $QQRGLFRUVRII 2ELHWWLYLIRUPDWLYL Acquisire i concetti e i principi generali che rappresentano la base scientifica di numerosi e significativi modelli matematici dell’ Ingegneria. Dimostrare la capacità di applicazione di queste conoscenze alla risoluzione di problemi elementari di evoluzione e dell’equilibrio. &RQWHQXWL &DPSLYHWWRULDOLHVLVWHPLPDWHULDOL: Campi equivalenti e proprietà dei momenti. Tensori . Baricentri e proprietà. Momenti statici e momenti d’inerzia. Tensore d’inerzia e terne principali ed applicazioni. &LQHPDWLFDGHLVLVWHPLULJLGLHGHLVLVWHPLYLQFRODWL: Moti rigidi, terne solidali, equazioni finite. Atto di moto, teorema di Poisson. Moti traslatori, rotatori, elicoidali. Asse di moto e teorema di Mozzi. Moti rigidi piani con applicazioni ai problemi di trasmissione. Principio dei moti relativi e teorema di Coriolis. Vincoli, classificazione ed esempi. Grado di libertà e coordinate lagrangiane. Analisi cinematica di vincoli agenti su corpi rigidi e su strutture piane (travi rigide, arco a tre cerniere, travi Gerber, travature reticolari). Sistemi isostatici o iperstatici. 3ULQFLSLJHQHUDOLHSUREOHPLGHOOD'LQDPLFD: Il modello di Newton, leggi di forza. Equazioni cardinali per sistemi discreti. Bilanci della quantità di moto e del momento angolare, leggi della Meccanica di Eulero. Moto relativo al baricentro, energia cinetica e teorema di König. Il teorema del moto del baricentro con applicazioni. Lavoro e funzioni potenziali. Energia potenziale, campi conservativi. Bilancio dell’energia meccanica, applicazioni del teorema delle forze vive. Reazioni vincolari e proprietà sperimentali dei vincoli di appoggio o di appartenenza. Leggi dell’attrito. Equilibrio. Stabilità. Il principio di D’Alembert con applicazioni. Modello del rotore rigido. Cimenti dinamici. Bilanciamento statico e dinamico. Pendolo semplice e pendolo composto. Vibrazioni libere e oscillazioni forzate. Fenomeni di risonanza.. Sistemi dinamici con applicazioni a modelli economici, ecologici e biologici. 6WDWLFD GHL VLVWHPL RORQRPL: Equazioni cardinali della Statica. Il calcolo delle reazioni vincolari, risoluzione di strutture piane soggette a carichi distribuiti o concentrati. Calcolo degli sforzi nelle travature, metodo dei nodi e metodo delle sezioni di Ritter. Sistemi con vincoli privi di attrito, principio delle reazioni vincolari. Il principio dei lavori virtuali, applicazioni al problema dell’equilibrio e al calcolo di reazioni. 'RFHQWLAlfonso MAIO, Enrico MAZZIOTTI &RGLFH 6HPHVWUHI 3URSHGHXWLFLWjAnalisi Matematica I – Geometria e Algebra 3UHUHTXLVLWLIntegrali multipli – Equazioni differenziali lineari 0HWRGRGLGDWWLFR Lezioni ed esercitazioni 0DWHULDOHGLGDWWLFRAppunti dale lezioni – Libri di testo 0RGDOLWjGLHVDPHProva orale ,QVHJQDPHQWRFisica tecnica 291 0RGXOR &)8 9 66'ING-IND/10 2UHGLOH]LRQH50 2UHGLHVHUFLWD]LRQH 30 $QQRGLFRUVRII 2ELHWWLYLIRUPDWLYL Il corso fornisce agli allievi i fondamenti metodologici e applicativi della termodinamica per ingegneri. Al termine del corso, l’allievo deve essere capace di comprendere, interpretare e utilizzare i modelli termodinamici necessari all’identificazione, alla formulazione e alla soluzione di problemi relativi a sistemi e processi caratterizzati da interazioni energetiche con l’ambiente esterno. In particolare, l’allievo deve esser in grado di analizzare impianti termici motori ed operatori e loro componenti, di identificarne le principali caratteristiche e di operare una scelta tra differenti opzioni e sistemi. &RQWHQXWL 7HUPRGLQDPLFD Concetti e definizioni di base, sistemi e proprietà termodinamiche, equilibrio termodinamico, trasformazioni. Prima e seconda legge della termodinamica; bilanci di massa, energia, ed entropia per sistemi chiusi ed aperti. Alcune conseguenze della prima e della seconda legge della termodinamica: equazioni di Gibbs; lavoro di variazione di volume nei sistemi chiusi; equazione dell'energia meccanica; calori specifici; irreversibilità; macchine termiche a ciclo diretto ed inverso. Termodinamica degli stati: introduzione; superficie caratteristica; piani termodinamici (p, T), (p, v), (T, s), (h, s), (p, h); gas ideali; vapori surriscaldati; liquidi; miscele bifasiche liquidoaeriforme; solidi. Componenti di sistemi termodinamici: introduzione; generalità sulle macchine a fluido dinamiche; turbine a vapore; turbine a gas; pompe; compressori; scambiatori di calore; valvole di laminazione, condotti. Impianti termici motori ed operatori e relativi cicli termodinamici di riferimento; impianti con turbina a vapore, impianti con turbina a gas, motori alternativi; impianti frigoriferi e pompe di calore a compressione di vapore. Aria umida: legge di Dalton; entalpia specifica dell’aria secca e del vapore acqueo; umidità specifica e relativa; temperatura di rugiada; entalpia; volume specifico; temperatura di saturazione adiabatica; temperatura di bulbo asciutto e bulbo bagnato; diagramma psicrometrico; semplice riscaldamento e raffreddamento; mescolamento adiabatico; raffreddamento e deumidificazione; riscaldamento e umidificazione; umidificazione adiabatica. 7UDVPLVVLRQHGHOFDORUH - Concetti introduttivi: meccanismi di scambio termico;enunciati delle leggi particolari. Irraggiamento termico: generalità; definizioni di base; modello del corpo nero; caratteristiche radiative delle superfici; fattore di configurazione geometrica; scambio termico radiativo in cavità costituite da due superfici grigie. Convezione: generalità; flusso laminare e turbolento; viscosità; concetto di strato limite; gruppi adimensionali per la convezione forzata (definizione, significato fisico); gruppi adimensionali per la convezione naturale (definizione, significato fisico); uso delle correlazioni per la valutazione della conduttanza convettiva unitaria media, in condizioni di regime stazionario. Conduzione: legge di Fourier; scambio termico per conduzione in regime stazionario monodimensionale (simmetria piana e cilindrica); transitorio termico (regime non stazionario) per sistemi a Biot < 0,10. Meccanismi combinati: esercizi su problemi di scambio termico in condizioni di regime stazionario in presenza di convezione, irraggiamento e conduzione. 'RFHQWLAssunta ANDREOZZI, Massimo DENTICE D’ACCADIA, Raffaele DRAGONETTI &RGLFH 6HPHVWUHII 3UHUHTXLVLWL3URSHGHXWLFLWjAnalisi matematica I, Fisica generale. 0HWRGRGLGDWWLFR lezioni, esercitazioni numeriche. 0DWHULDOHGLGDWWLFR 8. A. Cesarano, P. Mazzei. Elementi di termodinamica applicata, Liguori, Napoli, 1989. 9. R. Mastrullo, P. Mazzei, R. Vanoli. Termodinamica per ingegneri - Applicazioni, Liguori editore, Napoli, 1996. 10. R. Mastrullo. Elementi di trasmissione del calore (appunti messi a disposizione dai docenti). 11. Appunti integrativi messi a disposizione dai docenti. 292 0RGDOLWjGLHVDPHprova scritta e colloquio; per gli studenti che frequentano il corso, sono previste due prove infracorso che permettono l’esenzione dalla prova scritta di esame. ,QVHJQDPHQWREconomia ed organizzazione aziendale I 0RGXOR &)8 9 66'ING-IND/35 2UHGLOH]LRQH50 2UHGLHVHUFLWD]LRQH30 $QQRGLFRUVRII 2ELHWWLYLIRUPDWLYL Conoscere come nasce il problema organizzativo. Conoscere le problematiche connesse agli attori organizzativi. Conoscere i rapporti tra organizzazione e i suoi ambienti. Conoscere le relazioni (scambio, potere e condivisione). Conoscere le variabili per descrivere l’organizzazione. Conoscere le principali forme organizzative. Conoscere come organizzare le relazioni. Conoscere come organizzare il lavoro delle persone. Conoscere il processo di contabilità generale. Conoscere finalità, e i documenti contenuti del Bilancio Aziendale. Saper analizzare il Bilancio Aziendale, utilizzando i principali indicatori di bilancio. Saper esprimere un adeguato e motivato giudizio sul risultato economico e sulla situazione patrimoniale e di liquidità, utilizzando in modo appropriato gli indicatori di bilancio. &RQWHQXWL I parte: L’organizzazione aziendale Come nasce il problema organizzativo. Le problematiche connesse agli attori organizzativi, i soggetti le competenze, le motivazioni, i gruppi, i soggetti ed il potere. I rapporti tra organizzazione e i suoi ambienti, l’ambiente generale, i confini dell’impresa, l’ambiente economico, I mercati, la tecnologia, le istituzioni. Le relazioni (scambio, potere e condivisione). Le variabili per descrivere l’organizzazione, interazione ed interdipendenza, i meccanismi di coordinamento, i sistemi operativi. Le principali forme organizzative, le organizzazioni semplici, le forme gerarchicofunzionali, le forme divisionali ed i gruppi di imprese. Organizzare le relazioni, organizzare i processi, organizzare i processi di esternalizzazione, le alleanze e le collaborazioni, le forme a rete, l’innovazione. Organizzare il lavoro delle persone, progettare le microstrutture, il lavoro professionale, nuove tecnologie ed organizzazione del lavoro. Strumenti operativi per la gestione dei problemi organizzativi. Casi di studio. II parte: Il processo di contabilità generale ed il bilancio di esercizio Nozioni di reddito e capitale, relazione tra reddito e capitale. Il processo di contabilità generale: finalità, tecniche, strumenti. Analisi dei costi di periodo generati dalle attività elementari relativi diversi processi aziendali attraverso la tecnica della partita doppia. La rappresentazione dei risultati della contabilità generale: il Bilancio di Esercizio. Finalità, documenti e contenuti del bilancio (Stato Patrimoniale, Conto Economico, Nota Integrativa). I soggetti interni ed esterni interessati alla conoscenza del Bilancio. Riclassificazione, analisi e valutazione del Bilancio attraverso gli indicatori di bilancio. Esempi ed esercitazioni di analisi di bilancio. 'RFHQWLLuca IANDOLI, Corrado LO STORTO &RGLFH 6HPHVWUH II 3UHUHTXLVLWL3URSHGHXWLFLWj 0HWRGRGLGDWWLFR Lezioni, Esercitazioni e seminari 0DWHULDOHGLGDWWLFR libri di testo, dispense 0RGDOLWjGLHVDPHprova scritta e orale ,QVHJQDPHQWRRicerca Operativa 293 0RGXOR &)8 9 66'MAT/09 2UHGLOH]LRQH 50 2UHGLHVHUFLWD]LRQH 30 $QQRGLFRUVRII 2ELHWWLYLIRUPDWLYL Il corso ha l’obiettivo di fornire la cultura e gli strumenti metodologici di base per analizzare e risolvere problemi di ottimizzazione attraverso modelli di programmazione matematica. In particolare a fine corso lo studente sarà in grado di formulare e risolvere problemi di programmazione lineare, conoscerà i problemi e gli algoritmi fondamentali di ottimizzazione su rete e gli elementi di base di ottimizzazione combinatoria. &RQWHQXWL Classificazione dei problemi di programmazione matematica; introduzione alla programmazione non lineare; la programmazione lineare; l’algoritmo del simplesso in forma standard; il metodo dei grossi pesi e il simplesso in due fasi; il simplesso revisionato; la dualità: definizione e teoremi fondamentali; l’analisi post-ottimale; elementi di teoria dei grafi; problemi ed algoritmi di ottimizzazione su grafo (il problema del flusso a minimo costo; il minimo percorso, il massimo flusso; il trasporto); tecniche reticolari di programmazione e controllo; la programmazione intera: il metodo del cutting plane ed il metodo Branch and Bound 'RFHQWLGennaro IMPROTA, Antonio SFORZA &RGLFH 6HPHVWUHII 3UHUHTXLVLWL3URSHGHXWLFLWjAnalisi matematica II, Geometria ed algebra 0HWRGRGLGDWWLFR Lezioni, Esercitazioni numeriche e a calcolatore anche con l’ausilio di software di ottimizzazione 0DWHULDOHGLGDWWLFRImprota G. (2005). Programmazione lineare. Edizioni Scientifiche Italiane; Sforza A. G. (2005). Modelli e metodi della Ricerca Operativa. Edizioni Scientifiche Italiane; 0RGDOLWjGLHVDPHprova scritta e orale ,QVHJQDPHQWRElettrotecnica 0RGXORElettrotecnica &)8 6 66'ING-IND/31 2UHGLOH]LRQH38 2UHGLHVHUFLWD]LRQH16 $QQRGLFRUVR 2ELHWWLYLIRUPDWLYL Il corso illustra gli aspetti di base, anche propedeutici a corsi successivi, della teoria dei circuiti elettrici e delle principali applicazioni tecniche dell'elettromagnetismo, con particolare riferimento al trasformatore e agli impianti, anche per garantire una loro capacità d'impiego consapevole. &RQWHQXWL Le grandezze elettriche fondamentali: l’intensità di corrente, la tensione; il modello circuitale. Bipoli. Leggi di Kirchhoff. Elementi di topologia delle reti; conservazione delle potenze elettriche; Bipoli equivalenti; circuiti resistivi lineari, sovrapposizione degli effetti; generatori equivalenti. Bipoli dinamici. Cenni introduttivi sullo studio dei circuiti dinamici: Circuiti elementari del primo ordine. Metodo simbolico. Potenze in regime sinusoidale. Risoluzione di reti in regime sinusoidale. Risonanza. Reti trifasi simmetriche ed equilibrate. Rifasamento dei carichi induttivi trifasi. Il trasformatore ideale ed i circuiti mutuamente accoppiati. Reti equivalenti. Prove sui trasformatori. Proprietà e caratteristiche del trasformatore. Studio di semplici impianti elettrici in bassa tensione, con particolare riguardo ai problemi di sicurezza elettrica. Protezione contro i contatti diretti e indiretti 'RFHQWHVincenzo COCCORESE, Claudio SERPICO &RGLFH 6HPHVWUH II 294 3UHUHTXLVLWL Conoscenze di base dell’algebra lineare 3URSHGHXWLFLWj Analisi matematica II, Fisica generale II 0HWRGRGLGDWWLFR Lezioni ed esercitazioni in aula 0DWHULDOHGLGDWWLFRIndicazioni sui testi di riferimento ed ulteriore materiale didattico disponibili sul sito web www.elettrotecnica.unina.it 0RGDOLWj GL HVDPH L’esame, volto all’accertamento della conoscenza degli strumenti di analisi appresi durante il corso e della capacità di impiegarli efficacemente nella risoluzione di semplici problemi tecnici, prevede una. prova scritta, seguita da un colloquio orale. La prova scritta consiste nella soluzione di problemi che richiedono un’elaborazione e un risultato numerico. La prova orale consiste nella discussione di uno o più argomenti del programma. Per superare l’esame, lo studente deve dimostrare di essere in grado di risolvere circuiti semplici e di aver compreso i concetti di base, i metodi ed i principali risultati teorici. ,QVHJQDPHQWRMeccanica applicata alle macchine 0RGXOR &)8 9 66'ING-IND/13 2UHGLOH]LRQH 66 2UHGLHVHUFLWD]LRQH 9 $QQRGLFRUVRII 2ELHWWLYLIRUPDWLYL Obiettivo del corso è quello di fornire le conoscenze fondamentali della meccanica dei meccanismi e delle macchine con particolare riferimento ai fenomeni dinamici derivanti dal loro funzionamento &RQWHQXWL Definizioni di gruppo, di macchina, di meccanismo, di coppia cinematica. Fondamenti di meccanica: equazioni cardinali della dinamica, principio di d’Alembert, equazione dell’energia cinetica, sistemi equivalenti, sistemi ridotti. Rendimento meccanico:definizione, rendimento di meccanismi in serie, rendimento di meccanismi in parallelo. Regolazione meccanica:stati dinamici delle macchine, curve caratteristiche, condizioni di regime, regolazione nel periodo e nel regime. Vibrazioni meccaniche:fenomeni vibratori elementari, sistemi ad un grado di libertà, isolamento delle vibrazioni. Dinamica dei rotori rigidi:bilanciamento di rotori. Dinamica dei rotori flessibili:velocità critiche flessionali, rotore di Jeffcott. Meccanismi:studio cinematico e dinamico del meccanismo di spinta rotativa. Trasmissioni meccaniche:trasmissioni con cinghia, con ruote ad attrito, con ruote dentate, rotismi ordinari ed epicicloidali, camme e punterie, giunti, cuscinetti a rotolamento ed a strisciamento. 'RFHQWHMichele RUSSO &RGLFH 6HPHVWUHII 3UHUHTXLVLWL3URSHGHXWLFLWj - Propedeuticità: Analisi matematica I, Analisi matematica II, Fisica generale. - Prerequisiti:Equivalenza di campi vettoriali e proprietà dei momenti. Baricentri e momenti di inerzia; tensore di inerzia e proprietà degli assi principali. Cinematica dei corpi rigidi. Vincoli, grado di libertà e coordinate lagrangiane. Leggi generali della Dinamica, equazioni di bilancio e modelli differenziali. 0HWRGRGLGDWWLFR lezioni frontali, esercitazioni in laboratorio 0DWHULDOHGLGDWWLFRlibri di testo: A.R. Guido – L. Della Pietra “Lezioni di meccanica delle macchine”; appunti dal corso 0RGDOLWjGLHVDPHcolloquio orale 295 ,QVHJQDPHQWRProbabilità e Statistica 0RGXOR &)8 9 66'SECS–S/02 2UHGLOH]LRQH 60 2UHGLHVHUFLWD]LRQH18 $QQRGLFRUVRIII 2ELHWWLYLIRUPDWLYL Apprendimento dei fondamentali del calcolo delle probabilità e dell’uso dei modelli di variabili aleatorie nel campo dell’ingegneria. Acquisizione del metodo statistico per l’analisi ed il controllo dei fenomeni non-deterministici in genere (naturali, tecnologici, economici etc.) &RQWHQXWL Calcolo delle probabilità e sue applicazioni in campo scientifico e tecnologico. Genesi, formulazione e utilizzo di modelli di variabili aleatorie. Studio sperimentale di variabili aleatorie. Stima dei parametri di una variabile aleatoria. Test delle ipotesi parametrici. Test delle ipotesi non parametrici. Analisi di regressione 'RFHQWH &RGLFH 6HPHVWUH I 3UHUHTXLVLWL3URSHGHXWLFLWjAnalisi matematica II 0HWRGRGLGDWWLFR lezioni, esercitazioni, laboratorio, seminari applicativi 0DWHULDOHGLGDWWLFR P. Erto, 2008, Probabilità e statistica per le scienze e l’ingegneria 3/ed, McGraw-Hill P. Erto, La Qualità Totale... in cui credo, CUEN, 2002 0RGDOLWjGLHVDPH Prova scritta personalizzata e successiva discussione orale incentrata sulla stessa. ,QVHJQDPHQWRMisure per la diagnostica 0RGXOR &)8 6 66'ING-INF/07 2UHGLOH]LRQH40 2UHGLHVHUFLWD]LRQH15 $QQRGLFRUVRIII 2ELHWWLYLIRUPDWLYL Capacità di acquisire ed elaborare dati per studio, gestione e ottimazione dei processi sia industriali sia di erogazione di servizi. Unità di misura, scale metrologiche per grandezze materiali ed immateriali. Trasduttori di misura. Espressione del misurando con la relativa incertezza. Regole decisionali. Sviluppo delle metodologie necessarie alla qualificazione ed ottimazione dei processi per la produzione di beni o erogazione di servizi. &RQWHQXWL Normativa nazionale e comunitaria. Strumenti per la qualità (raccolta e trattamento dati, stratificazione, diagramma di pareto, diagramma causa-effetto, verifica di correlazione, calcolo dei relativi coefficienti).Scale di misura.Regole decisionali in relazione all’incertezza di misura. Indicatori di qualità per i prodotti industriali: costo di non qualità, costo totale, funzione quadratica di costo; metodo Servqual, metodo Servfmea. Carte di controllo per attributi e per variabili: Carta X, R, Carta p, Carta s, Metodo Cusum. Esame delle sequenze,criteri di progetto. Test delle ipotesi: 296 confidenza statistica di assunzione delle decisioni, probabilità di errare del 1° e del 2° tipo. Analisi della media e della varianza. Collaudi per attributi e per variabili su base statistica. Progetto degli esperimenti. Ottimazione parametrica sperimentale. Sistemi di gestione per la qualità, per l’ambiente, per la salute e sicurezza. 'RFHQWHNello POLESE &RGLFH21997 6HPHVWUHI 3UHUHTXLVLWL3URSHGHXWLFLWjMetrologia e misure Termofluidodinamiche 0HWRGRGLGDWWLFR Lezioni, Esercitazioni calcolative, Seminari 0DWHULDOHGLGDWWLFR N. Polese: Misure per la gestione. ESI; Appunti del corso 0RGDOLWjGLHVDPHprova scritta ,QVHJQDPHQWRLogistica Industriale 0RGXOR &)8 9 66'ING-IND/17 2UHGLOH]LRQH 55 2UHGLHVHUFLWD]LRQH 26 $QQRGLFRUVRIII 2ELHWWLYLIRUPDWLYL L’insegnamento ha la finalità difornire i criteri generali e i metodi quantitativi che presiedono alla scelta, alla progettazione e alla gestione di sistemi logistici, integrati e flessibili, capaci di realizzare l’integrazione dei flussi fisici e dei flussi informativi per garantire un elevato livello qualitativo dei prodotti e del servizio ai clienti, la riduzione del tempo di risposta e il minimo costo complessivo, un’adeguata flessibilità operativa e gestionale. &RQWHQXWL Definizione di impianto industriale- Struttura dell’azienda-sistemi tecnico produttivi e prestazioniProcessi e funzioni aziendali- Studio dei metodi e misura dei tempi- Determinazione del tempo ciclo-Conduzione multipla. Il contesto competitivo:Logistica e mercato – Logistica e marketing- Previsione e gestione della domanda- Il vincolo del lead time- Modelli di previsione. Logistica e Supply Chain Management:Logistica come funzione aziendale e scelta strategicaLogistica integrata- Elementi fondamentali per la gestione del processo logistico- Reti logistiche- Il concetto di Supply Chain Management- Supply Chain Network- Ruolo della logistica nelle diverse fasi del ciclo di vita del prodotto- Logistica di ritorno- Reverse Supply Chain ManagementRintracciabilità- Gestione RFID Gestione delle scorte:Funzione e tipologie di scorte- La gestione dell’inventory- Giacenze e rimanenze- Scorte di ciclo e scorte di sicurezza- lotto economico d’acquisto- Gestione a livello di riordino e ad intervallo di riordino- Algoritmo di Wagner-Within- I sistemi a fabbisogno- MRP-Misura della prestazione- Analisi strategica dell’inventory Sistemi di packaging:Definizioni e funzionalità di un sistema di packaging- I costi logistici del packaging- Il mercato dell’imballaggio: settore, evoluzione, consumi per filiera- Imballaggio e ambiente- Reverse logistics degli imballaggi- riutilizzo, riciclaggio, recupero, smaltimentoPackaging: aspetti normativi- Imballaggio primario,secondario e terziario--Costo di movimentazione, stoccaggio, trasporto- I pallet: definizioni, tipologie- Criteri di formazione delle unità di carico pallettizzate- Robot di pallettizzazione- Gestione del parco pallet e relativi costi Magazzini:Progettazione- Parametri di prestazione- Aree di stoccaggio manuali: caratteristiche, stoccaggio di unità di carico pallettizzate, stoccaggio di unità di carico di piccole dimensioni, progettazione, determinazione della ricettività e della potenzialità di movimentazione, dimensionamento dell’area di stoccaggio, determinazione della superficie di stoccaggio, layout ottimale, criteri di allocazione dei prodotti a magazzino, calcolo dei numeri di carrelli per la movimentazione- Magazzini automatici. Sistemi di movimentazione interna tradizionale- Carrelli elevatori- Trasportatori rigidi-AGVMagazzini serviti da trasloelevatori 297 Logistica distributiva:Flussi delle attività nella logistica distributiva- La modalità di trasporto come fattore competitivo- Intermodalità di trasporto- Scenari evolutivi del trasporto merci e della logisticaLa piattaforma logistica-Il flusso informativo di produzione nella logistica integrata- La gestione del flusso informativo di produzione. 'RFHQWH &RGLFH 6HPHVWUHI 3UHUHTXLVLWL3URSHGHXWLFLWjNessun prerequisito 0HWRGRGLGDWWLFR Lezioni, Esercitazioni, seminari applicativi 0DWHULDOHGLGDWWLFRdispense , libri di testo: A.Pareschi, , E.Ferrari, A.Persona, A.Regattieri “Logistica”, Ed. Pitagora(2004). Chopra, S., Meindl, P., “Supply Chain Management”, Prentice Hall, New Jersey, 2001. F. Dallari, G.Marchet “Casi applicativi di logistica” Ed. CUSL, 2000. S. Cavalieri, M.Perona, A. Pistoni, A. Pozzetti, M. Tucci “Riprogettare il servizio post-vendita”, Hoepli 2007 0RGDOLWjGLHVDPHprova scritta ed orale ,QVHJQDPHQWREconomia ed organizzazione aziendale II 0RGXOR &)8 9 66'ING-IND/35 2UHGLOH]LRQH50 2UHGLHVHUFLWD]LRQH30 $QQRGLFRUVRII 2ELHWWLYLIRUPDWLYL Conoscenza degli elementi base relativi alla progettazione del sistema di controllo di gestioneCapacità di articolare il processo di budgeting nelle sue diverse fasi- Conoscenza delle tecniche di allocazione dei costi- Conoscenza delle tecniche di analisi degli scostamenti- Capacità di elaborare report relativi al controllo di gestione. Conoscenza degli elementi base relativi alla valutazione degli investimenti. Capacità di articolare il processo di valutazione degli investimenti. Conoscenza delle tecniche di valutazione degli investimenti. Inquadrare il problema della valutazione degli investimenti all’interno del più ampio problema della valutazione. &RQWHQXWL I parte: La gestione dei costi La pianificazione d’impresa. Il controllo di gestione: finalità e legami con il processo di pianificazione strategica. Le diverse fasi del processo di budgeting. Identificazione di finalità e obiettivi del sistema di controllo. Progettazione della struttura organizzativa del sistema di controllo. Progettazione della struttura tecnico-contabile. La rilevazione e l’imputazione dei costi: tecniche tradizionali. Il controllo dei costi: confronto fra costi effettivi e costi obiettivo. L’analisi degli scostamenti e l’identificazione e attuazione di interventi correttivi. Esempi ed esercitazioni. II parte: La valutazione degli investimenti Gli elementi base relativi alla valutazione degli investimenti, durata dell’investimento, i rischi associati all’investimento, l’utilità, l’aspetto economico-finanziario e gli attributi non monetari. Il problema dell’attualizzazione. Il processo di valutazione degli investimenti, obiettivi e variabili che condizionano il processo di valutazione. Le tecniche di valutazione degli investimenti, l’approccio economico-finanziario, l’approccio strategico. il problema della valutazione degli investimenti all’interno del più ampio problema della valutazione, il rapporto tra oggetto della valutazione, soggetto che valuta e le tecniche di valutazione. Esempi ed esercitazioni di valutazione degli investimenti. 'RFHQWLEmilio ESPOSITO &RGLFH 6HPHVWUHII 298 3UHUHTXLVLWL3URSHGHXWLFLWjEconomia ed organizzazione aziendale I 0HWRGRGLGDWWLFR Lezioni, Esercitazioni e seminari 0DWHULDOHGLGDWWLFR libri di testo, dispense 0RGDOLWjGLHVDPHprova scritta e orale ,QVHJQDPHQWRTecnologia Meccanica 0RGXOR &)8 9 66'ING-IND/16 2UHGLOH]LRQH 60 2UHGLHVHUFLWD]LRQH 20 $QQRGLFRUVRIII 2ELHWWLYLIRUPDWLYL - Scelta e applicazione dei metodi di caratterizzazione e controllo del materiale in lavorazione - Scelta e applicazione dei trattamenti per il miglioramento delle prestazioni del prodotto - Scelta e applicazione dei metodi di lavorazione per la realizzazione del prodotto &RQWHQXWL - Struttura e proprietà dei metalli e delle loro leghe - Passaggi di stato, fusione e solidificazione dei metalli e delle loro leghe, diagrammi di stato - Prove di caratterizzazione meccanica e tecnologica - Tecniche di controllo non distruttivo - Trattamenti termici e trattamenti superficiali - Lavorazioni per asportazione di truciolo: principi di base, limatura e piallatura, tornitura, foratura, fresatura, rettifica, altre lavorazioni per asportazione di truciolo - Lavorazioni per deformazione plastica: principi di base, laminazione, estrusione, trafilatura, fucinatura e stampaggio, altre lavorazioni per deformazione plastica 'RFHQWHAntonino SQUILLACE,Valentina LOPRESTO &RGLFH00158 6HPHVWUHI 3UHUHTXLVLWL3URSHGHXWLFLWjAnalisi Matematica I, Chimica, Fisica Generale 0HWRGRGLGDWWLFR Lezioni, Esercitazioni 0DWHULDOHGLGDWWLFR³Tecnologie Generali dei Materiali” Chiazzo, Sergi; “Tecnologie di Produzione Meccanica” Crivelli Visconti; appunti del corso 0RGDOLWjGLHVDPHprova scritta ,QVHJQDPHQWRAnalisi dei Sistemi 0RGXOR &)8 9 66'ING-INF/04 2UHGLOH]LRQH60 2UHGLHVHUFLWD]LRQH18 $QQRGLFRUVRIII 2ELHWWLYLIRUPDWLYL Introdurre gli studenti ai fondamenti della modellistica, simulazione ed analisi dei sistemi dinamici lineari tempo-invarianti in ambito economico-gestionale attraverso tecniche analitiche e numeriche tipiche della teoria dei sistemi e dei controlli automatici. Introdurre gli studenti, quindi, ai fondamenti dell’automazione industriale attraverso esempi rappresentativi e agli strumenti di base per la sintesi di strategie di automazione in ambito economico-gestionale &RQWHQXWL Introduzione ai sistemi dinamici lineari tempo continui e tempo discreti; modelli matematici di sistemi fisici ed economico-gestionali; analisi della risposta in evoluzione libera ed evoluzione forzata di sistemi dinamici t.c. e t.d. di ordine n; stabilita’ e modi di evoluzione di un sistema dinamico; i parametri caratteristici della risposta forzata di sistemi del I e II ordine; catene di 299 Markov; Introduzione ai sistemi di automazione; il concetto di feedback; schemi di controllo in retroazione di stato, di uscita, e con compensazione del disturbo; il controllo a rele’; il controllo proporzionale, proporzionale-integrale e PID; I sistemi a stati finiti; controllabilitá e osservabilità; gli osservatori dello stato. Applicazioni ed esempi illustrativi 'RFHQWHMario DI BERNARDO, Stefania SANTINI &RGLFH 6HPHVWUHII 3UHUHTXLVLWL3URSHGHXWLFLWjAnalisi Matematica I, Analisi Matematica II, Fisica Matematica 0HWRGRGLGDWWLFR lezioni e seminari appilicativi 0DWHULDOHGLGDWWLFRSlides del corso, libri di testo 0RGDOLWjGLHVDPHprova scritta seguita da eventuale colloquio orale 'LVSRVL]LRQLSHUOHRS]LRQLGDLFRUVLGLVWXGLRGHJOLRUGLQDPHQWLSUHHVLVWHQWL &RUULVSRQGHQ]D IUD &)8 GHJOL LQVHJQDPHQWL GHO &RUVR GL /DXUHD LQ ,QJHJQHULD *HVWLRQDOHGHOOD/RJLVWLFDHGHOOD3URGX]LRQHGHJOL2UGLQDPHQWLSUHHVLVWHQWLH&)8 GHL PRGXOL GHO &RUVR GL /DXUHD LQ ,QJHJQHULD *HVWLRQDOH GHOOD /RJLVWLFD H GHOOD 3URGX]LRQH GHOO 2UGLQDPHQWR UHJRODWR GDO '0 GLUHWWDPHQWH VRVWLWXWLYR GHL SUHHVLVWHQWL 7DEHOOD 2S]LRQL GDO &RUVR GL /DXUHD UHJRODWR GDOO¶RUGLQDPHQWR H[ '0 DO &RUVRGL/DXUHDUHJRODWRGDOO¶RUGLQDPHQWRH['0 • Ai CFU dell’insegnamento del preesistente ordinamento corrispondono i crediti indicati nella colonna 4, assegnati ai moduli del Corso di laurea del nuovo ordinamento riportati nella colonna 3. • I CFU residui, differenza fra i CFU in colonna 2 e i CFU in colonna 4, sono attribuiti ai settori scientifico-disciplinari indicati in colonna 5. Essi potranno essere utilizzati nell'ambito delle attività formative autonomamente scelte dallo studente o in un Corso di laurea magistrale, con modalità che saranno specificate. • Il riconoscimento di CFU acquisiti nell’ambito dei Corsi regolati dall’ordinamento ex 509/99 potrà avvenire nel caso in cui i CFU in colonna 2 siano in numero inferiore ai CFU in colonna 4 senza ulteriori adempimenti ove si riconosca la sostanziale coincidenza di obiettivi formativi e contenuti. Negli altri casi (contrassegnati da un asterisco in colonna 6) il riconoscimento avverrà previo colloquio integrativo con il docente titolare dell’insegnamento ex DM 270/04. 300 • L’eventuale corrispondenza di insegnamenti dell’Ordinamento preesistente che non compaiono nella tabella sarà valutata caso per caso. /¶LQVHJQDPHQWR GHOO¶2UGLQDPHQWRSUHHVLVWHQWH &)8 FRUULVSRQGHDOPRGXORGHO &RUVRGLODXUHDGHOQXRYR 2UGLQDPHQWR 66'GHL&)8 &)8 UHVLGXL Analisi dei sistemi Analisi matematica I Analisi matematica II Chimica Disegno tecnico industriale Economia e organizzazione aziendale Elementi di informatica Tecnologie dei sistemi informatici: basi di dati e reti Elettrotecnica Fisica generale I Fisica generale II Fisica matematica Fisica tecnica Geometria e algebra Gestione aziendale 9 9 6 6 6 6 Analisi dei sistemi Analisi matematica I Analisi matematica II Chimica Disegno tecnico industriale Economia ed organizzazione aziendale I Elementi di informatica Complementi di informatica 9 9 9 9 6 9 6 12 Impianti industriali Logistica industriale Meccanica applicata alle macchine Probabilità e statistica Ricerca operativa Tecnologia meccanica 6 6 6 Elettrotecnica Fisica generale I Fisica generale II Fisica matematica Fisica tecnica Geometria e algebra Economia ed organizzazione aziendale II Logistica industriale 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 9 * * * ING-INF/05 9 9 6 9 9 * * * ING-IND/17 Meccanica applicata alle macchine 9 * Probabilità e statistica Ricerca operativa Tecnologia meccanica * * * 9 9 9 7DEHOOD2S]LRQLGDO&RUVRGL/DXUHDUHJRODWRGDOO¶RUGLQDPHQWRH[OHJJHDO &RUVRGL/DXUHDUHJRODWRGDOO¶RUGLQDPHQWRH['0 • • • A ciascun insegnamento dell’Ordinamento ex legge 341/90indicato in tabella nella colonna 1 sono assegnati i CFU indicati in colonna 2. Ai CFU dell'insegnamento dell’Ordinamento ex legge 341/90corrispondono i crediti indicati nella colonna 4, assegnati ai moduli del Corso di laurea dell’ordinamento riportati nella colonna 3. I CFU residui, differenza fra i CFU in colonna 2 e i CFU in colonna 4, sono attribuiti ai settori scientifico-disciplinari indicati in colonna 5. Essi potranno essere utilizzati nell'ambito delle attività formative autonomamente scelte dallo studente o in un Corso di laurea magistrale, con modalità che saranno specificate. 301 • L’eventuale corrispondenza di insegnamenti dell’Ordinamento ex legge 341/90che non compaiono nella tabella sarà valutata caso per caso. /¶LQVHJQDPHQWR GHOO¶2UGLQDPHQWRSUHHVLVWHQWH Analisi dei sistemi Analisi matematica I Analisi matematica II Chimica Disegno assistito dal calcolatore Economia e organizzazione aziendale Fondamenti di informatica Elettrotecnica Fisica generale I Fisica generale II Fisica matematica Fisica tecnica Geometria Gestione aziendale Logistica industriale Meccanica applicata alle macchine Ricerca operativa Statistica e calcolo delle probabilità Tecnologia meccanica FRUULVSRQGHDOPRGXORGHO&RUVR GLODXUHDGHOQXRYR2UGLQDPHQWR 66' GHL&)8 &)8 UHVLGXL 9 9 9 9 6 9 ING-INF/04 MAT/05 MAT/05 CHIM/07 ING-IND/15 ING-IND/35 9 6 12 ING-INF/05 ING-IND/31 FIS/01 9 9 6 9 MAT/07 ING-IND/10 MAT/03 ING-IND/35 10 10 Analisi dei sistemi Analisi matematica I Analisi matematica II Chimica Disegno tecnico industriale Economia ed organizzazione aziendale I Elementi di informatica Elettrotecnica Fisica generale I Fisica generale II Fisica matematica Fisica tecnica Geometria e algebra Economia ed organizzazione aziendale II Logistica industriale Meccanica applicata alle macchine 10 9 ING-IND/17 ING-IND/13 10 10 Ricerca operativa Probabilità e statistica 9 9 MAT/09 SECS-S/02 10 Tecnologia meccanica 9 ING-IND/16 &)8 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 &DOHQGDULRGHOOHDWWLYLWjGLGDWWLFKHSHUO¶DD , $QQR VHPHVWUH VHVVLRQHGLHVDPL VHPHVWUH VHVVLRQHGLHVDPL VHVVLRQHGLHVDPL ,QL]LR 29 Settembre 2008 20 dicembre 2008 2 Marzo 2009 15 Giugno 2009 24 Agosto 2009 7HUPLQH 19 Dicembre 2008 28 Febbraio 2009 12 Giugno 2009 1 Agosto 2009 26 Settembre 2009 5HIHUHQWLGHO&RUVRGL6WXGL Presidente del Consiglio dei Corsi di Studio in Ingegneria Gestionale della Logistica e della Produzione è il Professore Emilio Esposito – Dipartimento di Ingegneria EconomicoGestionale - tel. 081/7682493 - e-mail: [email protected] Referente del Corso di Laurea per il Programma SOCRATES/ERASMUS è il Professore Massimo Dentice – Dipartimento Energetica Termofluidodinamica Applicata e Condizionamenti Ambientali - tel. 081/7682299 - e-mail: [email protected]. 302 Responsabile del Corso di Laurea per i tirocini è il Professore Giuseppe Bruno Dipartimento di Informatica e sistemistica - tel 081/7683637 - e-mail: [email protected]. 303