In mora 38 ex amministratori

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In mora 38 ex amministratori
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VOLA IL «MADE IN»
SCOIATTOLI, C’E’ DIMAI
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L’occhialeria traina
l’economia bellunese
Un nuovo presidente
per il gruppo cortinese
I reperti archeologici
a palazzo Luciani
COSTA A PAGINA 12
GRIS A PAGINA 26
SANITA’
CURTO A PAGINA 24
Auronzo. La Corte dei Conti ha preteso il provvedimento dopo la conclusione negativa della causa delle Tre Cime
«In mora 38 ex amministratori»
Le loro decisioni causarono danni economici al Comune
L’ANALISI
Alla società Telecabine
il municipio ha versato
3,6 milioni di euro
ECCO DA DOVE ARRIVANO
I VOTI DELLA LEGA NORD
AURONZO. La Corte dei
Conti ha chiesto al Comune
di Auronzo di mettere in mora tutti gli amministratori le
cui decisioni negli anni hanno portato alla cosiddetta
“causa della strada delle Tre
Cime” tra la società Telecabine ed il comune di Auronzo
(col Comune che ha perso
l’appello ed è andato ad una
transazione con la società per
3.600.000 euro). Il Comune ha
quindi fatto partire 38 lettere
di messa in mora dirette ad altrettanti amministratori attivi dal 1965 al 1986 (ve ne erano altri, che però sono deceduti) e che potrebbero a questo punto essere chiamati a risarcire in prima persona il danaro al Comune. Anche se il
sindaco definisce il rischio
«solo teorico o comunque molto remoto».
MAURO A PAGINA 28
di Toni Sirena
F
unziona, applicato al Bellunese, il modello interpretativo
di Paolo Feltrin sui flussi elettorali, presentato ieri all’incontro
della Cisl alla Nogherazza? Sì e no.
Funziona forse per i grandi numeri, ma per gli spostamenti nel dettaglio occorre perlomeno un supplemento di analisi. L’interpretazione di Feltrin,
docente di Scienze della
politica a Trieste, è il seguente: c’è stato alle ultime elezioni uno slittamento del voto da sinistra (sinistra radicale) verso il
Pd, dal Pd al Pdl, dal Pdl
alla Lega. In sostanza, il Pd si configura sempre più come un «partito di sinistra» (per quanto riguarda la composizione del suo elettorato), mentre l’aumento del voto
SEGUE A PAGINA 10
L’OPINIONE
All’Usl 1
1.300 visite
«bucate»
BELLUNO. Sono quasi
1300 i bellunesi che da novembre a marzo non si sono presentati all’appuntamento fissato per visite o
esami nelle strutture sanitarie della Usl 1. E per questi sono già partite le lettere di ingiunzione al pagamento. Chi non disdice
l’appuntamento 24 ore prima o non si presenta alla
visita è infatti obbligato a
pagare il ticket per intero,
anche se esentati.
DALL’ANESE A PAG. 11
La relazione scoperta dalla convivente dell’operaio, un 40enne che è stato denunciato
Sesso proibito con la figliastra
LA SINISTRA NON È MORTA
HA PERSO UNA BATTAGLIA
Ragazzina consenziente ma non aveva 16 anni
di Enzo Friso
P
resentando le proprie dimissioni
da segretario regionale di Rifondazione Comunista, il deputato
uscente, Gino Sperandio, poneva a Veltroni la questione
«se valeva la pena di distruggere la sinistra». Quando
parla di “sinistra”, Sperandio si riferisce a quei piccoli
partiti, generati dalle minoranze radicali che si sono opposte ai vari cambiamenti, a
suo tempo decisi dalla maggioranza dei militanti del
Partito comunista italiano,
dopo il fallimento clamoroso dell’USEGUE A PAGINA 10
Troppe avances
sulla donna
delle pulizie:
alpino nei guai
Adescava in chat
dei ragazzini
arrestato prof
del Feltrino
Maresciallo di Tai di Cadore
rinviato a giudizio.
A PAGINA 27
Trovato in casa del materiale pedopornografico.
A PAGINA 27
FELTRE. Un operaio feltrino di 40 anni è sotto inchiesta con la pesante accusa di violenza
sessuale nei confronti di una minorenne. La
ragazzina in questione altri non è che la figlia
della sua convivente. Una vicenda delicatissima sulla quale vige il massimo riserbo da parte della procura. Non si tratterebbe, infatti, di
rapporti sessuali imposti dal quarantenne ad
una ragazzina di quasi sedici anni. Quindi
non violenze carnali ma atti sessuali condivisi che sono stati scoperti e denunciati dalla
madre della ragazzina, compagna dell’indagato. Un intreccio di relazioni e sentimenti che
rendono il caso del tutto particolare.
FILIPPI A PAGINA 23
Bravata col flash: simulavano l’autovelox
Sedico, dieci ragazzi pizzicati dai carabinieri e segnalati alla procura
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IL VALORE DEI CAPELLI NON SI PUÒ
SPIEGARE, SOLO VIVERE.
METTI LA TUA TESTA IN MANI ESPERTE.
Capelli per chi ha testa
SEDICO. Con il flash di una
macchina fotografica simulavano l’effetto dell’autovelox.
In altre parole, si posizionavano nei pressi della chiesa di
Sedico e, non appena un’automobile transitava sulla Statale Agordina, facevano scattare il flash. Una bravata che è
costata cara ad una decina di
ragazzini. Perché i carabinieri della stazione del paese li
hanno individuati e li hanno
tutti segnalati alla procura
della Repubblica di Belluno e
al tribunale dei Minori di Venezia. Inoltre sono stati sanzionati con una multa salata
in base ad un articolo del Codice della Strada “per aver
creato una situazione di pericolo in strada”.
A PAGINA 21
EX OSPEDALE
Cade un operaio:
femore fratturato
DALL’ANESE A PAG. 13
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