EccoRecco 32

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EccoRecco 32
32
APRILE
2012
DISTRIBUZIONE
GRATUITA
5000 COPIE
ECCORECCO
MENSILE DI CULTURA E TEMPO LIBERO NEL GOLFO PARADISO
DIRETTORE RESPONSABILE GIUSEPPE ROSASCO • REDAZIONE STUDIO HELIX PIAZZALE EUROPA 30 - 16036 RECCO (GE) - TEL E FAX 0185.723961
STAMPA MECA RECCO (GE) • REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI GENOVA N. 69 DEL 21.11.1990 • [email protected] • WWW.ECCORECCO.INFO
ALL’INTERNO
CROCE VERDE RECCO news
IN QUESTO NUMERO
4Quegli italiani con le valigie di cartone
di Giorgio Silvestri
4Restauri all’oratorio di S. Martino
di Guido Ditel
4Riotti, lavoro-passione da 60 anni
di Rosa Cappato
FOTO ALESSANDRO TIRO
4Andando a scuola sul carro merci
di Ernesta Perelli Oneto
4Dal 1972 Sampdoria Club
di Lucio Nardi
4Addio Paola, forte betulla
di Patrizia Balletto
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DELLE RICARICHE
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volontariato
COME COLLABORARE CON IL “CENTRO INTERNAZIONALE DEL LIBRO PARLATO”
Leggere... per chi non vede
Il CILP (Centro Internazionale del Libro
Parlato) è un’associazione Onlus di volontariato fondata quasi trent’anni fa a
Feltre (Belluno) con lo scopo di permettere la lettura a non vedenti e ipo-vedenti. I “donatori di voce” prestano la loro
opera attraverso la lettura di testi di varia natura (di studio, narrativa, tecnici) a
favore di una utenza che, col tempo, si è
allargata anche a dislessici, anziani con
problemi invalidanti e anche a normodotati che preferiscono l’ascolto in cuffia
alla lettura tradizionale. Pubblichiamo
con piacere l’invito del coordinatore ligure rivolto a quanti possono dedicare
un po’ del loro tempo libero a questa attività di volontariato.
ER8Inizialmente la registrazione dei testi
avveniva su registratori per audio-cassette,
attualmente la registrazione avviene con
computer, per arrivare al prodotto finale
che è l’audiolibro in cd.
L’audioteca del nostro Centro contiene
oltre 13.000 titoli, migliaia sono gli utenti
che usufruiscono del nostro servizio, oltre
300 sono i “donatori” in Italia. Tra gli utenti si annoverano anche biblioteche private e
pubbliche, istituti per disabili, case di riposo per anziani pubbliche e private. Troverete comunque tutte le notizie riguardanti la
nostra associazione nel sito www.libroparlato.org.
L’aspirante donatore di voce deve neces-
Geppy Gleijeses, attore, regista e produttore teatrale.
sariamente possedere un computer e cuffia
e microfono in compatto; cuffia e microfono sono fornite inizialmente dal Centro
stesso in comodato gratuito per il provino
al momento della domanda di ammissione,
oppure prestate dal coordinatore regionale.
Gratuitamente vengono forniti dal Centro i
software necessari per le operazioni di registrazione e seguenti.
Le modalità di adesione avvengono solitamente via e-mail ([email protected]):
a quest’ultimo indirizzo si inoltra la domanda per diventare donatori di voce; si riceverà una modulistica da riempire con alcuni dati, dopodiché verrà richiesto un
“provino” di registrazione di pochi minuti
(testi scaricati dal sito del Centro). Questo
provino va inoltrato a Feltre sempre in posta elettronica. A volte un provino è sufficiente, altre volte se ne richiede un secondo con eventuali aggiustamenti (volume,
velocità di lettura, ecc.). Nel caso però il richiedente non abbia la posta elettronica,
sarà il coordinatore regionale (il sottoscritto) a curare le comunicazioni con gli uffici
centrali.
A questo punto si è pronti per iniziare:
da Feltre (Belluno), dove si trova la sede
nazionale, sarà spedito un pacco contenente il testo da registrare con un CD vergine
per la masterizzazione finale di quanto letto; il libro e il CD masterizzato si dovranno
rispedire a Feltre nello stesso involucro senza spesa alcuna (materiale postale esente).
Il lettore ha a disposizione due mesi per
effettuare una registrazione media (300/
400 pagine): ognuno dedica alla lettura il
tempo che può e il Centro concede solitamente altro tempo se viene informato di
eventuali ritardi.
Il coordinatore CILP per la Liguria è Elio
Lo Bue: tel. 010.6455172, cell. 349.4296220;
e-mail [email protected]. Il coordinatore
è a disposizione per i primi eventuali ulteriori chiarimenti, ma sarà sempre a disposizione soprattutto nei primi tempi di difficoltà nella tecnica della lettura e per l’uso
dei software necessari.
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RUTA DI CAMOGLI Via Aurelia 319, Tel 0185.772786, Fax 0185.772787 • RAPALLO Via Roma 40, Tel-Fax 0185.271675
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APRILE 2012 NUMERO 32 ECCORECCO
orizzonti
GIORGIO SILVESTRI, UN EMIGRATO DI OGGI…
Quegli
italiani
con le
valigie di cartone
FOTO GIORGIO BERGAMI
La storia d’Italia è fortemente legata a quella, assai più remota, dell’emigrazione italiana nel mondo e della miriade di fogli
e riviste per italiani all’estero fioriti dal Settecento a oggi. Di questi temi, al centro dei recenti festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia, si occupa il 27enne recchese
Giorgio Silvestri nel suo
volume “I media della diaspora italiana. Dal bollettino al blog” (Madrid, Marenostrum editore).
Giorgio Silvestri presenta il suo libro; alla sua sinistra Giacomo “Mino” Ronzitti.
ANDREA REVELLO8L’incontro con l’intervi-
stato ha luogo una fresca mattina di fine
2011 in un noto bar del centro di Recco,
complice un suo fugace rientro nella cittadina dove è nato e cresciuto. Classe 1984,
con una laurea quinquennale in Scienze
Politiche conseguita presso l’Università di
Genova nel 2008, da qualche anno Giorgio
Silvestri vive per scelta professionale e
umana a Madrid, la città dove a fine 2009 è
riuscito a pubblicare il libro I media della
diaspora italiana. Dal bollettino al blog.
«Il primo grande obiettivo di questo volume è ricordare che, in tempi non lontani,
anche noi italiani siamo stati ‘ecuadoriani’ o
‘albanesi’ con in mano una valigia piena di
culture, dialetti, tradizioni e sogni di una vita
migliore», esordisce l’autore, che ha potuto
coniugare nel libro il suo interesse verso le
migrazioni con la passione, non meno forte,
per la storia e il giornalismo.
«Troppo spesso si dipinge l’emigrazione
dall’estero come una minaccia e si mitizza invece la diaspora italiana come un fenomeno
remoto, in buona parte doloroso ma tutto
sommato necessario, senza indagare sulle sue
cause, sviluppi e conseguenze – continua. –
Eventi recenti come i 150 anni dell’Unità d’Italia o le ultime elezioni legislative hanno contribuito a riportarlo alla ribalta in tutta la sua
complessità», assicura.
Il libro, redatto con «la consapevolezza e
la passione di un emigrato», prende di fatto
spunto dalla tesi di laurea discussa l’anno precedente con la prof.ssa di Storia del Giornalismo Marina Milan, premiata con un punteggio finale di 110 e lode e dignità di stampa. D’altra parte, di migrazioni e giornalismo
Giorgio si era già occupato nel 2006 quando,
con la stessa relatrice, ottenne la laurea triennale in Scienze Politiche a pieni voti con “L’in-
formazione utile. Percorsi della comunicazione interculturale in Italia”, una tesi dedicata appunto ai media per cittadini stranieri residenti nel nostro Paese.
Tramite un riepilogo storico delle migrazioni dall’Italia da Napoleone a oggi e delle
politiche riguardanti la pubblicistica per gli
italiani nel mondo, il volume inquadra i media in vita secondo i canali sfruttati, l’area di
diffusione, i contenuti e gli scopi perseguiti.
Non mancano uno studio dell’auto-organizzazione dei media “italici” in organi come la
FUSIE (Federazione della Stampa Italiana all’Estero), né accenni a testate come “Gens Ligustica in Orbe”, “La Voce d’Italia” di Caracas o Rai International. Un’attenzione costante viene infine prestata al come e al perché della perdita della lingua italiana presso
gli emigrati e i loro discendenti.
Che la questione sia più attuale che mai
lo confermano in primo luogo gli ottocento
tra giornali, riviste, televisioni, radio, pagine
e portali destinati ai 3,7 milioni di italiani all’estero, 60 milioni di oriundi e altrettanti italofoni in ogni angolo del pianeta: «Non erano mai stati tanti!», spiega Giorgio. Se a ciò
si aggiungono la nascita di organi come il
Consiglio Generale degli Italiani all’Estero
(CGIE), i Comitati degli Italiani all’Estero (COMITES) e il varo della legge 470 del 2001 che
crea le circoscrizioni italiane all’estero, il quadro socio-politico della nostra emigrazione è
completo.
«La ricerca statistica sull’emigrazione italiana è stata una delle componenti più ardue
e stimolanti di tutto il lavoro», confida l’autore, che ha chiuso l’opera con una serie di
interviste a direttori di testate italiane a Madrid e ha dato vita a un blog che raccoglie le
premiazioni del libro tra Genova e la capitale spagnola, recensioni, immagini e collega-
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menti a siti e volumi ispirati all’emigrazione
italiana nel mondo.
L’opera, risultato di «nove lunghi mesi lavoro», ha infatti ricevuto nel dicembre 2009
presso il Consolato d’Italia di Madrid il Premio internazionale di giornalismo “Gaetano
Scardocchia”, è stata presentata nel 2010 presso la Biblioteca della Regione Liguria, infine
ha ricevuto il premio “Giovane Talento” da
parte di Aiesec e Università di Genova nel novembre 2010.
La vita da emigrante, seppur in un paese
relativamente prossimo come la Spagna e senza ricorrere alla cosiddetta valigia di cartone,
non ha fatto altro che stimolare l’interesse di
Giorgio verso le migrazioni, senza peraltro
sminuire il suo attaccamento all’Italia e alla
cittadina d’origine, Recco. «Torno ogni volta
che posso, lavoro permettendo. Non dimentico la famiglia né gli amici del Liceo Scientifico e degli undici anni trascorsi alla Pro Recco Calcio. Internet e le reti sociali ci permettono oggi per fortuna di mantenere o addirittura recuperare antichi legami anche a distanza!», sorride l’intervistato.
Nonostante il brillante percorso universitario, l’ingresso del nostro nel mercato del lavoro non è risultato immediato. «All’indomani
della laurea ho conseguito il Master annuale in Giornalismo del quotidiano spagnolo “El
Mundo” e svolto tirocini presso l’Ambasciata d’Italia in Spagna e la Camera di Commercio e Industria Italiana per la Spagna, oltre a collaborare con riviste turistiche e culturali», spiega Giorgio, che ha firmato il suo
primo contratto lavorativo nel giugno 2011 e
aggiunge con orgoglio: «Non mi sono mai fermato, nemmeno per un mese. Ho svolto traduzioni dall’italiano allo spagnolo e viceversa,
ho dato e tuttora offro lezioni di entrambe le
lingue e sono a mia volta studente di altri idiomi stranieri».
A dimostrare l’attaccamento di Giorgio alla
nostra terra, una parte dell’opera è focalizzata
proprio sulla Liguria. «Noi liguri siamo stati
tra i primi a espatriare, attraverso i grandi navigatori dei secoli scorsi come Colombo o lo
stesso Nicoloso da Recco», ricorda l’intervistato. «Più avanti è stata la volta dei commercianti marittimi, per i quali le acque del
Mediterraneo risultavano strette, cosí come
dei primissimi espatriati politici, pensiamo a
Giuseppe Mazzini o allo stesso Garibaldi».
I media della diaspora italiana. Dal bollettino al blog” (360 pagine) è disponibile al
prezzo di 15 euro presso la Libreria Capurro in Passo Assereto 5.
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beni artistici
I LAVORI PROVEDONO SOTTO LA SUPERVISIONE DELLA SOPRINTENDENZA
Oratorio di San Martino
procede l’atteso restauro
GUIDO DITEL8Finalmente abbiamo iniziato il
restauro dell’Oratorio. Con l’aiuto dei nostri
confratelli, di altre persone generose e con
un contributo del Comune siamo riusciti a
mettere insieme la somma per restaurare il
presbiterio e la prima campata della navata. Anche la Pro Recco Pallanuoto ci ha promesso il suo aiuto.
I lavori di restauro, sotto la supervisione
della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria, sono stati affidati alla società “Aff.res.co” di
Genova, che dovrà riportare gli affreschi al
loro antico stato. Si è proceduto ai lavori in
muratura necessari per il riposizionamento
degli apparati processionali: i fanali, i “Cristi”, il Gonfalone dell’Arciconfraternita. È
stato pure posizionato l’antico bassorilievo
marmoreo della prima metà del XVIII secolo, simbolo della nostra Arciconfraternita,
nel quale compare per la prima volta la
scritta “Archiconfraternitas Sanctae Mariae
Suffragii”, che un tempo si trovava in una
grotta sulla piazzetta a destra del Santuario,
addossata a quella che era l’antica canonica, e che poi rimase all’interno dell’edificio
a seguito dei lavori ottocenteschi di ampliamento. Attualmente è stato terminato il recupero degli affreschi del presbiterio ed è a
buon punto il restauro della prima campata
della navata.
Terminata questa prima fase, rimarranno ancora da restaurare altre due campate
e da sistemare la bussola di ingresso, ai cui
lati saranno collocate due lapidi dei primi
del XVIII secolo, nelle quali sono scolpiti
due legati testamentari in favore dell’Arciconfraternita.
Speriamo che il completamento dei lavori non rimanga un sogno.
Mentre ringraziamo quanti fino ad ora ci
hanno aiutato, ancora una volta facciamo
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Membri della Confraternita all’interno dell’Oratorio (Razeto).
appello alla generosità dei recchesi affinché
il restauro di questo antico edificio possa
essere portato a compimento.
Per opportuna informazione, di seguito
riporto un cenno storico dell’Oratorio.
L’Oratorio di San Martino è situato a sinistra del Santuario ed è attualmente sede
dell’Arciconfraternita di N. S. del Suffragio,
Non se ne conosce la data di fondazione, ma è accertato che già esisteva nel secolo XIX. Esso è stato ampliato e rinnovato
all’inizio del XX secolo, come si evince dalle date riportate sull’altare e sulle balaustre.
La volta del presbiterio ospita un affresco del pittore Ferdinando Pavoni che raffigura San Martino e il povero. Pregevoli sono i decori del soffitto, di stile eclettico, che
rappresentano composizioni floreali in
chiaroscuro ed il simbolo mariano.
Del precedente Oratorio rimane il pavimento della navata, composto da lastre di
ardesia con al centro una margherita di
marmo bianco, mentre il pavimento del
presbiterio, che fa parte dell’ampliamento
del primo Novecento, è formato da mattonelle policrome realizzate da una fabbrica
recchese che operò fino alla seconda guerra mondiale
Al termine dell’ultimo conflitto, poiché
le chiese cittadine erano state distrutte, e il
Santuario seriamente danneggiato, l’Oratorio funzionò anche da sede parrocchiale.
Al suo interno è conservato l’apparato
processionale dell’Arciconfraternita costituito da sedici fanali in legno laccato e dorato; dal Gonfalone, formato da due teli dipinti sovrapposti, uno della seconda meta
del XVIII secolo raffigurante San Martino e
l’altro della prima metà dell’ottocento raffigurante la Madonna del Suffragio; dagli artistici Crocifissi (il Cristo Moro, il Cristo
Bianco) e dalla Croce; dalla cassa della Madonna, preziosa opera in argento con punzone Torretta, realizzata nel 1819.
L’Oratorio, oltre ad essere sede dell’Arciconfraternita e luogo di culto, ospita nel
corso dell’anno manifestazioni culturali ed
artistiche. Nei giorni 7, 8, 9 settembre, in
occasione della festa patronale, vengono
esposti gli antichi arredi dell’Arciconfraternita (le vesti dei confratelli in seta e velluto
ricamati in oro) e preziosi paramenti sacri
del Santuario. In autunno ospita una stagione concertistica promossa dal Gruppo di
Promozione Musicale Golfo Paradiso.
Nel 2004 l’Arciconfraternita ha partecipato alle manifestazioni promosse in occasione della proclamazione di Genova Capitale della Cultura Europea allestendo nell’Oratorio la mostra “Memoria, Segno, Profezia - Una Casaccia tra sfarzo e devozione”
raffigurante l’antico apparato processionale
dell’Arciconfraternita. La mostra, recensita
oltre che dai giornali locali anche dalla televisione regionale, è stata visitata da circa
4.500 persone.
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aziende
DAL DOPOGUERRA L’OFFICINA E IL SERVIZIO AUTOSOCCORSO SI TROVANO IN VALLEVERDE
Riotti, lavoro-passione
da 60 anni
ROSA CAPPATO8«Per fare questo lavoro devi
averlo dentro e non farlo per guadagnare».
Questa la frase che Mauro Riotti, titolare
dell’autofficina storica di Recco, rivolge a
tutti qui giovani che affermano di voler fare il meccanico. Mauro parla del suo mestiere, scoperto da giovanissimo quando,
ancora bambino, affascinato dai motori, osservava il papà Alessandro, nei capannoni
di via Valleverde.
L’officina lavora dal 1952 sempre nella
stessa sede ed ha subìto varie trasformazioni operate dal suo fondatore che l’ha ampliata negli anni, sino a raggiungere la notorietà ed il prestigio che oggi la contraddistingue. «Quando ho aperto – racconta
Alessandro Riotti – c’erano solo due capannoni; poi ho comprato parte del terreno intorno sino a che il Demanio mi ha costretto a comprarlo tutto». Per ironia della sorte
poi lo ha dovuto rivendere al Comune.
Con anni di investimenti e sacrifici Riotti si è ingrandito sino ad avere anche 13 dipendenti. «All’epoca non c’era l’autostrada
– prosegue – passavano tutti di qui e lavoravamo tanto». Sulla parete riconoscimenti
e attestati testimoniano una carriera lunga
60 anni e una professionalità che va al passo con i tempi. I Riotti erano la passione dei
bimbi, perché possedevano un autocarro
militare americano, un Reo Studebaker,
comprato a Livorno e successivamente modificato in carro attrezzi per l’officina. «Ci
facevamo di tutto – racconta Mauro – era il
nostro simbolo, i bambini venivano a vederlo. Lo abbiamo usato anche per far
scendere una pala meccanica dalla strada
di Mulinetti, fino giù in spiaggia». E infatti
il loro carro è ritratto nelle tante foto dell’epoca in bianco e nero che Alessandro
mostra con orgoglio. E nel dopoguerra della ricostruzione chiamavano loro che avevano lo Studebaker per tirar su le bombe
scoperte nei vari cantieri.
Uomo forte, Alessandro, due operazioni
al cuore e diversi altri ricoveri, resiste con
serenità alle sfide della sua vita. Unico rimasto di quattro fratelli, a quasi 83 anni
racconta le difficoltà affrontate, il lavoro
duro e le soddisfazioni della famiglia tra cui
le gioie di un matrimonio durato 60 anni.
Neppure l’alluvione del 1960 lo ha fermato.
«L’acqua ci ha portato via tutto – dichiara –
ed ho ricominciato dall’inizio. Abbiamo lavorato senza sosta per tre mesi per riparare
e rimettere in strada le auto custodite e allagate». Nel frattempo venivano ricostruiti i
capannoni e poi a poco a poco sono statai
comprati altri lotti di terra e l’ingegner
Mantero ha progettato le costruzioni.
Il fondatore abita sopra l’officina ed oggi suo figlio fa un po’ come faceva il papà,
spesso ci dorme, perché chi fa questo mestiere è sempre pronto a partire e il più delle volte si rientra che è quasi ora di tirare su
la saracinesca. Quando il telefono squilla,
c’è qualcuno fermo per strada, bisogna correre col carro attrezzi. Alessandro aveva costruito un soppalco in officina e ci aveva ricavato anche un angolino per cucinare. A
fare la guardia c’erano gli affezionati cani
lupo. Mauro ha raccolto l’eredità del padre
definitivamente a luglio 2009, «ma lui, anche se in pensione, è sempre qui – dice sorridendo – e meno male. Viene ogni tanto a
curiosare e spesso mi ripete che sarebbe stato meglio rilevare un’attività meno impegnativa, che mi avrebbe lasciato più tempo
per la famiglia. Io amo questa officina, ma a
mio figlio consiglierò di studiare e trovare
un lavoro che gli lasci del tempo libero».
E non esita ad elogiare il suo braccio destro, Lorenzo Cordiglia, un dipendente che
è per Riotti come un fratello: «In 15 anni di
lavoro qui dentro – dichiara Mauro – Lorenzo ci ha aiutato moltissimo. Senza di lui
non avremmo mai raggiunto i risultati di
oggi».
In alto, da destra,
Mauro Riotti, il
papà Alessandro,
il dipendente
Lorenzo Cordiglia.
A sinistra, lo
Studebaker
americano
riadattato come
carro attrezzi.
A destra, titolare e
meccanici in
Valleverde negli
anni Sessanta.
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ricordi
«AVREMMO DOVUTO ESSERE PROMOSSI SOLO PER L’IMPEGNO PER GIUNGERE A SCUOLA»
Andando a scuola sul carro merci
L’articolo sul ponte provvisorio in legno,
apparso sull’ultimo numero a firma di
Riccardo Buelli, ha suscitato diversi
ricordi tra i lettori. Ecco la lettera di una
ragazzina dell’epoca.
ERNESTA PERELLI ONETO8Nel 1940, dopo
l’esame di ammissione, frequentai la Scuola Media a Camogli, pur abitando a Recco.
Infatti nella mia città esisteva solo l’Avviamento Professionale e quindi a dieci anni di
età fui costretta a “viaggiare”: per molto
tempo raggiungere la scuola e tornare a
casa fu una conquista giornaliera che racconto brevemente.
La mattina dalla Piazza III Fascio d’Italia, davanti a Palazzo Massone, partiva per
Camogli un piccolo autobus, guidato da un
certo Nicolin (sempre e solo lui): il pullmino era così mal ridotto che per riuscire a
salire Via S.Francesco (o Carruggiü di Fratti) gli adulti smontavano fino alla Chiesa di
S. Michele. Al termine delle lezioni noi
ragazzi tornavamo a piedi.
Quando, nel novembre ’43, cominciarono i bombardamenti di Recco, io e il mio
fratellino nel tragitto casa-scuola corremmo
varie volte seri pericoli tra allarmi e bombe,
finché sfollammo a Uscio e per due anni
non frequentammo alcun istituto.
Finita la guerra nel ’45, mi iscrissi al
Liceo Cassini di Genova. Per raggiungere la
città, visto che vari ponti della ferrovia
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1948: il nuovo viadotto in cemento armato sta per essere
completato. A fianco, si vede quello provvisorio in legno.
erano stati abbattuti, dalla stazione partiva
una colonna di camioncini, “Dodge” o
“Chevrolet”, ex mezzi militari lasciati dagli
americani. Erano muniti di scaletta retrattile per salire che stava tra i piedi dei viaggiatori e di panche laterali; giunti a Nervi si
prendeva finalmente il treno per Genova
Brignole.
Quando venne ricostruito un ponte
provvisorio in legno a Recco, riprese il servizio ferroviario Genova-Sestri Levante,
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ma… ahimè, i treni erano a vapore e si
viaggiava su carri merci, dalle porte sempre
aperte: nelle gallerie entrava il fumo soffocante prodotto dalla combustione del puzzolente litantrace! Bisognava trattenere il
respiro all’inizio delle gallerie e sperare che
il treno non rallentasse.
Al ritorno, per non attendere il primo
treno del pomeriggio, che partiva dopo le
16, spesso noi studenti raggiungevamo
Nervi in tram e poi si proseguiva a piedi. I
“signori” invece si spostavano in bicicletta!
Comunque, anche quando si tornava in
treno, una volta giunti in vista di Recco era
necessario un “pilota” che salito sulla locomotiva faceva procedere il convoglio a
“passo d’uomo” sul ponte di legno; per
questo ci si fermava all’inizio del ponte e
tutti coloro a cui conveniva saltavano giù
dai vagoni… mentre i controllori facevano
finta di non vedere!
Si andò avanti così per lungo tempo,
anche dopo il ripristino della trazione elettrica e delle carrozze passeggeri, fino al
completamento del nuovo ponte in cemento armato.
Ricordo che il preside del Liceo Cassini,
padre di numerosi figli, diceva che noi
alunni della Riviera avremmo dovuto essere promossi solo per l’impegno giornaliero
per raggiungere la scuola… ma i professori
non erano della stessa idea!
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APRILE 2012 NUMERO 32 ECCORECCO
passioni
“RECCO CANTA NELLA SUD” È L’ULTIMA INCARNAZIONE
Dal 1972 Sampdoria Club
LUCIO NARDI8Era il 19 febbraio 1972, quando un gruppo di amici di
fede blucerchiata decisero di fondare il primo Sampdoria Club Recco, con sede in via Pisa 91. I loro nomi: Giovanni Giuva Revello
(presidente), Roberto Pozzo (vicepresidente), Francesco Pino Picasso (segretario), Francesco Montaldo, Eraldo Bisso, Angelo Bozzo, Giorgio Cichero, Giovanni Pozzo, Dino Balsomini e Alfio Moderini. Per moltissimi anni fu il Club più prestigioso della Liguria.
Quattro grandi locali: bar, tv, telefono, sala biliardo, sala riunioni e
il famoso “salone delle cene”. Un Club che tutti ci invidiavano. La
brillante e perfetta organizzazione permetteva di allestire pullman
sia per le partite casalinghe della Samp che per le trasferte. Un vero lusso per quei tempi. Il Club di via Pisa, in breve tempo, raggiunse una grande popolarità a livello regionale, dovuta in parte
anche alle “mitiche cene” organizzate in sede dal socio consigliere Giorgio Cichero, dove calciatori e dirigenti della Sampdoria erano protagonisti.
Ma, per alcuni giovani soci, il clima tranquillo del Club stava un
po’ stretto e non si confaceva al loro temperamento focoso e sanguigno. Fu così che il primo settembre del 1978 si staccarono dal
Club di via Pisa e dettero vita al secondo Club quello di San Rocco, con sede presso l’allora Bar Lorena in via dei Giustiniani 6. Chi
ha superato gli “anta” da un pezzo li ricorda con affetto, simpatia
e tanta nostalgia! È difficile trovare nella storia dei Club un gruppo di amici con cuore blucerchiato così uniti da fraterna amicizia.
Lo spirito d’iniziativa, unito ad un senso innato della goliardia, fecero del Club di San Rocco il punto di riferimento dei giovani tifosi di allora. Il consiglio direttivo era composto da Renato Terrile
(presidente), Roberto Pozzo (vicepresidente), Mario Dapelo (segretario), Roberto Barberis, Athos Morosini, Pietro Motta, Giuseppe Terrile, Gianni Santucci, Gianni Senarega e Gianni Barbagelata.
Il Club non era solo Samp, ma partecipava attivamente a tutte
le manifestazioni organizzate a Recco, dai tornei di calcio estivi alle gare ciclistiche, dalle gare podistiche all’allestimento di carri allegorici per il Carrosezzo recchese.
Nel frattempo, il Club di via Pisa viveva un momento di difficoltà superato grazie all’impegno e al sacrificio economico della famiglia Desgaco, coadiuvata da alcuni soci rimasti. Rimase aperto e
operativo fino al luglio 1987 quando trasferirà “armi e bagagli” nei
nuovi locali di via Cavour, per dar vita, con un’operazione di “rifondazione”, al terzo Club blucerchiato, intitolato ad Ignazio Fichera, socio e fondatore del primo Club. Artefice e vero motore di
questo terzo Club fu Aurora Avvenente, moglie del compianto
Ignazio Fichera, aiutata dal figlio Luciano, dal prof. Italo Desgaco
e da un manipolo di giovani tifosi blucerchiati. Diedero vita a quel-
ECCORECCO NUMERO 32 APRILE 2012
Foto ricordo della fondazione del primo Sampdoria Club recchese: 19 febbraio 1972.
lo che può ritenersi a pieno titolo il Club dell’apoteosi blucerchiata: scudetto, Coppa delle Coppe, quattro Coppe Italia e la finale
della Coppa dei Campioni a Wembley. La “mitica” Aurora Fichera
riuscì nella titanica impresa di portare a Londra, per la finale di
Coppa dei Campioni tra la Sampdoria e il Barcellona, ben due aerei e mezzo di recchelini!
Quarto in ordine di tempo, ma non d’importanza, il Sampdoria
Club “Recco canta nella Sud”, nato il 31 marzo 2009, con sede in
piazza Ricina nel quartiere di Valleverde. Franco Martini, figura
storica dei supporter blucerchiati recchesi e presidente del Club, è
il protagonista assoluto di questa ennesima rinascita, riuscendo
nell’intento di aggregare e ricompattare le diverse anime del tifo
blucerchiato a Recco. Con l’aiuto del consiglio direttivo composto
da Alberto Torre, Daniele Pozzo, Mimmo Cantore, Roberto Sessarego e Giuliana Agazzi, il Club di Valleverde è riuscito a ritagliarsi
un posto di tutto prestigio nel panorama dei Club blucerchiati liguri. È un club dove, oltre all’amore per quei magici colori, si professa il senso della solidarietà. Lo testimoniano le manifestazioni
indette al solo scopo di raccogliere fondi da devolvere in beneficenza come la “Focacciata a Moena” e “Ciocconatale”. Per avere
solo tre anni, è un Club davvero grande.
Foto in basso, a sinistra, i fondatori del Sampdoria Club San Rocco. Al centro, inaugurazione
del terzo Club blucerchiato con Mancini, Boskov e Aurora Avvenente Fichera. A destra, don
Pasquale Revello benedice la sede nel nuovo Sampdoria Club “Recco canta nella Sud” alla
presenza del presidente Riccardo Garrone; alla sua sinistra Franco Martini.
7
memoria
PER MOLTI ANNI È STATA PRESIDENTE DELL’ASILO GEROLAMO SPERONI
Addio Paola, forte betulla
PATRIZIA BALLETTO8Un detto irlandese dice:
“Trova il tempo di pensare, è la fonte del
potere. Trova il tempo di ridere, è la musica
dell’anima. Trova il tempo per giocare, è il
segreto dell’eterna giovinezza.”
Chissà se Paola il tempo l’ha trovato per
tutto… sicuramente per tutti ed ora riposa
nella quiete dell’eternità… lei che era una
forza, un vulcano di idee con un’energia
contagiosa!
Moglie, madre, ma anche figlia e giovane donna in carriera, sempre pronta, senza giri di parole, ad accettare le sfide della
vita.
Nata a Recco, Paola era la quinta di sei
figli, diplomata al liceo artistico, aveva poi
preso l’abilitazione all’insegnamento ed
esercitato questa professione per qualche
tempo, per poi assumere ruoli diversi in vari enti pubblici. Ma più meritorio il suo impegno nel sociale, nella presidenza dell’Ente morale “Gerolamo Speroni”, per ben dodici anni.
La sua determinazione e il suo straordinario spirito organizzativo hanno dato una
svolta in un momento critico dell’istituto.
Aperta alle novità e ad ogni progetto
proposto, per dare lustro a quella scuola
nella quale già il padre Pietro aveva dato
tanto, Paola ha offerto le sue numerose
competenze per riuscire a realizzare molteplici iniziative ed offrire alle famiglie recchesi un target qualitativo notevole nei servizi per l’infanzia.
Era amante dei viaggi, soprattutto in Argentina e in Patagonia, con la capacità di
lasciarsi emozionare dagli eventi naturali e
perdersi poi nei dettagli di racconti, così veritieri, magari arricchiti di colorate battute.
Il suo era un carattere a tratti spigoloso,
ma di gran lunga superato da una grande
classe, con l’abilità di mettere i suoi interlocutori a proprio agio. Difficile tracciare un
ritratto completo di Paola, perché gelosa
della sua sfera familiare, protettiva nell’intimità dei suoi affetti… eccetto inserire anche gli altri membri nelle attività dell’Ente
Speroni. Così durante le feste di fine anno
scolastico c’era, e c’è ancora, un posto
d’onore per mamma Vittoria e Tole è il fotografo ufficiale nel cogliere i momenti più
salienti.
Con fierezza Paola mostrava l’edificio
storico descrivendone i pregi e l’impegno
nel recupero conservativo: raccontava ai
bambini la storia della villa come una favola, soffermandosi sul maestoso cedro del
Libano che troneggia in giardino: “Alta, elegantissima, diritta, sempre perfetta nel suo
abito bianco la betulla è la regina del bosco” scrive Mauro Corona nel suo Le voci
del bosco”.
Mi piace associare Paola ad un albero
tanto tenace, raffinato, resistente in una
pur apparente fragilità. Ciao Paola!
Immagini
È intitolato “EccoRecco”
il pannello realizzato
dalle classi quarte
sezioni C e D nello
scorso anno scolastico
2010/2011. Il lavoro si
classificò terzo al
concorso nazionale
“Fratelli d’Italia”
indetto dal FAI in
occasione del 150°
dell’Unità. Esposto
recentemente in sala
consiliare, in occasione
della presentazione
dell’ampliamento
dell’Angolo dei ricordi,
troverà probabilmente
sistemazione definitiva
negli spazi museali di
via privata del Parco.
Il pannello è stato
realizzato con molta
cura, è completato da
precise didascalie e
presenta Recco senza
dimenticare la posizione
dei sette Quartieri dell’8
settembre.
8
APRILE 2012 NUMERO 32 ECCORECCO
APRILE 2012
CROCE VERDE RECCO
news
| Via Milite Ignoto 17 | Tel. 0185.74234 | www.croceverderecco.it |
LE LINEE D’AZIONE PER POTENZIARE L’ASSOCIAZIONE
LA NOSTRA
ADOZIONE A DISTANZA
Grazie al contributo e all’interessamento
di un professionista recchese che collabora con noi, abbiamo adottato Isac
Larpei, un bimbo appartenente a una
numerosa famiglia della tribù Masai, che
vive nel villaggio di Kisiriri. Frequenta la
prima elementare. Tramite gli organizzatori abbiamo ricevuto questa foto di
ringraziamento.
Oggi ci limitiamo a indicarne alcune, riservandoci di essere più espliciti e dettagliati
nelle prossime occasioni di incontro.
Grazie alla preziosa disponibilità di tutte le
componenti il Sodalizio: militi, dipendenti
e consiglieri, abbiamo soffermato la nostra
attenzione su queste tre linee principali.
1. Migliorare l’organizzazione interna attraverso il potenziamento del sistema informatico, la ricerca di risorse per l’acquisto di una nuova autoambulanza per le attività di soccorso anche pediatrico e la ridistribuzione dei compiti al fine di utilizzare
al meglio le risorse interne per ridurre i co-
sti senza ridurre l’efficienza. 2. Rilanciare i
corsi formativi interni per l’aggiornamento
e la formazione di militi soccorritori; e riproporre alle aziende i corsi di “Pronto
Soccorso” previsti dalla normativa vigente.
3. Ritornare a svolgere azioni di comunicazione nelle scuole e nel tessuto sociale, per
promuovere l’ingresso di nuovi volontari,
necessari per meglio soddisfare le esigenze
dei nostri concittadini.
Concludo questa comunicazione proponendovi in queste pagine alcune immagini di “Vita in Croce”.
GIOVANNI RAINERO
LA STAFFETTA RECCO-PONTEDILEGNO
FOTO DELL’INSERTO (ESCLUSA ADOZIONE) : PASQUALE VALENTE
RIORGANIZZAZIONE INTERNA,
RICERCA DI RISORSE, NUOVI MILITI
•••••••••••••••••••••••••••••••••••••
Cari amici lettori di EccoRecco, questa è la
seconda volta che quest’anno la Croce Verde ritorna a colloquiare con Voi per dare
informazioni sulla sua attività e sui suoi
programmi, al fine di consentirvi di conoscerla meglio e di seguirla nella sua attività
di servizio alla cittadinanza.
Il nuovo Consiglio, dopo la prima fase di
assestamento, ha messo a fuoco le linee di
azione per avviare le attività di potenziamento e di sviluppo dell’Associazione.
Come sempre abbiamo
accompagnato la staffetta
podistica che da Recco ha
raggiunto Pontedilegno, in
occasione della consegna
delle palme alla città gemellata.
Sopra, i partecipanti.
A sinistra, i primi corridori.
Pronto Soccorso in azienda
La Croce Verde organizza i corsi previsti dalla Legge 81/2008
L’articolo 15 del D.Lgs. 626/94 (sulla sicurezza negli ambienti di lavoro) dispone che il Datore di Lavoro:
- deve prendere i provvedimenti necessari in materia di pronto soccorso e di
assistenza medica di emergenza, stabilendo i rapporti con i servizi esterni
anche per il trasporto dei lavoratori infortunati;
- deve designare uno o più lavoratori incaricati dell’attuazione del pronto
soccorso.
Informazioni al numero 0185.721037
UNA SERATA DI BALLI
3
FOTO DI QUESTA PAGINA: PASQUALE VALENTE
Serata danzante con il complesso Melody presso il
nostro bar sociale. Un occasione per trascorrere una
serata presso la nostra sede. Amanti del liscio sono
convenuti numerosi. La brava cantante solo incidentalmente è anche una nostra militessa. Complimenti
a Luciana ed al suo gruppo.
NUOVO CAMPO
DI TESTANA
All’inaugurazione del
nuovo campo da gioco, la
“Croce“ era presente con
una squadra di militi.
LE SERATE DI BALLO
COUNTRY WESTERN
Durante le ultime festività Pasquali, un gigantesco
uovo piazzato nel centro di Recco ha consentito
alla Croce Verde di porgere gli Auguri alla cittadinanza. Sono state distribuite gratuitamente piccole uova di cioccolato per la gioia dei più piccoli.
Ringraziamo quanti si sono adoperati per realizzare il tutto e coloro che hanno lasciato offerte a
favore della nostra Pubblica Assistenza.
Presso il nostro Bar Sociale vengono
organizzati corsi di ballo countrywestern. Tutti i martedì sera grazie
alla collaborazion{ del gruppo “Nameless” il salone si trasforma in un
ritrovo di appassionati ballerini che
al suono di questa tipica musica
americana allietano la serata.
3
ALLA SAGRA
DELLE FOCACCETTE
DI MEGLI
FESTEGGIATO
SAN PATRICK
5
Un nostro equipaggio non poteva mancare
alla Sagra delle focaccette che annualmente
si svolge a Megli.
5
IL MAXI UOVO
CON GLI AUGURI DI PASQUA
Come consuetudine anche quest’anno il Patrono irlandese San Patrizio è
stato degnamente festeggiato presso il nostro bar sociale. Il 1 7
marzo, stufato irlandese, musica dal vivo con
il complesso Les Violinik
(Danilo Straulino, Maurizio Borzone, Paolo Baglini
e Davide Ageno) e l’immancabile Guinness hanno
allietato gli ospiti.
tempo libero
L’OFFERTA PER GLI AMANTI DELLA NATURA CRESCE E SI RIVOLGE A TUTTE LE ETÀ
Vivere il mare e il promontorio
nasce “Outdoor Portofino”
ER8Una nuova realtà si affaccia sul mondo del turismo ambientale. Outdoor Portofino, sulla scia del successo riscontrato l’anno
scorso con KayakTramp, amplia l’offerta e promuove attività ecosostenibili legate all’Area Marina Protetta di Portofino. La filosofia
è la stessa: consentire a tutti di vivere il mare e l’area marina protetta di Portofino nel totale rispetto dell’ambiente, promuovendo
un turismo sostenibile e consapevole.
Quest’anno, oltre alle classiche escursioni in kayak, vengono proposte numerose nuove
attività: uscite in barca a vela,
attività di snorkeling, trekking,
corsi di vela, windsurf e nuoto.
Si incomincia a Pasqua con
quattro giorni di kayak e yoga
immersi nella natura del Parco
di Portofino. Escursioni in canoa e in barca, snorkeling, tour
guidati alla scoperta del mondo
sommerso, viaggi ed eventi sono solo alcune delle proposte
in calendario per la stagione
estiva che sta per cominciare. I
più avventurosi potranno trascorrere due giorni tra kayak e
trekking immersi nel Parco per
un’esperienza a stretto contatto
con la natura; chi vuole concedersi una vacanza originale, potrà raggiungere insieme alle guide
di Outdoor Portofino l’abbazia di San Fruttuoso in canoa o in barca a vela, trascorrere una notte all’Agririfugio “I Molini”, all’interno del Parco, e rientrare il giorno seguente verso Portofino.
A capo di Outdoor Portofino è un giovane laureato in scienze
ambientali marine ed esperto canoista: Luca Tixi, già fondatore
dell’Associazione KayakTramp. Con lui, altri giovani laureati si
impegnano a trasmettere le loro conoscenze e il loro amore per le
meraviglie del territorio.
Outdoor Portofino dispone di esperte guide scientifiche e geologiche in grado di soddisfare ogni curiosità con proposte e pac-
chetti dedicate a grandi e piccini. Al tramonto proseguono le attività: si potranno fare indimenticabili gite in canoa al calar del sole seguiti da aperitivi in spiaggia; oppure salpare al largo di Portofino in barca a vela e rilassarsi con vino bianco e focaccia.
«Ci rivolgiamo a chiunque - spiega Luca Tixi –. Nessuna abilità tecnica né particolare prestanza fisica è necessaria. Ognuno
può accedere al livello più adatto alle proprie capacità ed ambizioni. La nostra filosofia è quella del low cost, insistiamo affinché tutti possano partecipare: dal giovane campeggiatore,
allo sportivo, alla famiglia in
vacanza con i bambini, allo
studente universitario in cerca
di nuove esperienze, al pensionato che ha più tempo libero,
al professionista che ha bisogno di staccare dallo stress del
lavoro e riacquisire contatto
con la natura».
Outdoor Portofino sarà presente alla Vogalonga di Venezia
a fine maggio e parteciperà alla
Green Night di Santa Margherita Ligure tra giugno e luglio.
Per gli amanti del mare che
vorranno sperimentare l’avventura di un vero viaggio in canoa, Outdoor Portofino propone due gite di quattro giorni: il periplo dell’Isola d’Elba dal 30 agosto al 2 settembre e le Cinque Terre dal 13 al 16 settembre. Quattro gite giornaliere meno intense saranno riservate a chi vorrà trascorrere una giornata alla scoperta
della Liguria vista dal mare.
Il progetto ha il patrocinio dell’Area Marina Protetta dove i giovani di Outdoor Portofino, accanto all’attività eco-turistica, effettueranno anche un’attività di monitoraggio ambientale.
La sede di Outdoor Portofino è ubicata nella splendida baia di
Niasca, tra Santa Margherita Ligure e Portofino, in una struttura
sul mare. Per informazioni: www.outdoorportofino.it.
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NUOVA SED
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VIENICI A T
Nuovo a Recco
ECCORECCO NUMERO 32 APRILE 2012
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racconti
Quella Legnano d’epoca
BIANCA ROSA GOZZI8200 mila lire: lo so, può risultare volgare ini-
I NOSTRI SERVIZI
ziare una storia parlando di soldi, ma quelle furono e rimangono
le lire meglio spese nella mia sorprendente esistenza.
Il signor Tassara, mitico personaggio per la Recco ciclistica, si
complimentò per la scelta, prepotentemente suggerita da un colpo di fulmine, e rimase ad osservarmi perplesso, mentre mi allontanavo sulla mia Legnano d'epoca in un precario equilibrio
che denunciava spietatamente il
periodo di inattività intercorso tra
l'attuale prestigioso mezzo e il tremulo, ammaccato triciclo rosso sul
quale rischiai più volte la mia dignità.
La giovinezza e il vento favorevole furono la vela al mio procedere: sono quasi certa che Magellano, avvistando la costa brumosa,
si sentì pervaso dalla mia stessa
ebbrezza sudata, da quell'ebbrezza sudata che accompagna sempre
le memorabili imprese.
Una bicicletta antica, da donna,
da operaia di pianura che pedala
lesta con il vento nella gonna, fra
le gambe scintillanti; mi mancavano la fabbrica, la pianura, la gonna, la gamba operaia: per il resto ero felice.
Andare in bicicletta è come nuotare; sono piaceri insostituibili, irrinunciabili, che ci appartengono fin dalla nascita e forse da
prima; si svelano travolgenti al primo dispiegarsi d'ali nel vento
e nel mare, soli e mai soli, intenti al sogno semplice.
Una lieve salita, sempre quella, non io quella di sempre; devo
scendere e camminarle a fianco, stringendo il manubrio, come si
stringe una mano amica, quando non trovi più le parole, quelle
che un tempo ti piacevano.
È invecchiata, come fanno gli animali, con una dignità che mi
turba: ombre rugginose affiorano, offendendo l'antica bellezza.
Nata per volare, l'ho inchiodata al muro, farfalla senza ali. Nata
per cantare, l'ho zittita sotto un grigio sudario.
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Non le racconto fiabe di prati e di narcisi; le passo accanto e
le bisbiglio “Ti porto via con me, non so dove, ma ti porto via.”
Una frase ad effetto senza effetto: funziona con gli umani, non
con le biciclette.
Il tempo accende, disperde, talvolta ripesca un pensiero ancora guizzante: “Ti porto via, ti porto al lago. Potremo scivolare
lungo le rive, scampanellare alle anatre miti, riposare piacevolmente sorprese dalle nostre antichità; ti ho lasciato la ruggine per
pigrizia e per rispetto; tu mi hai lasciato la ruggine perché mi dona e
fa nobile, perché credi che gli amici finiscano per assomigliarsi, con
naturale discrezione.
Non ti turbano le moderne biciclette rampanti che ti sfrecciano a
fianco; di loro, fra migliaia di anni
rimarrà un grumo di plastica, di te
il piccolo disco volante che fa drin
drin, porta fortuna di alieni azzurri, che ci ignorarono per sopravvivere.
So di un'altra bicicletta, spensierata e allegra, che vive con l'amico
D., iscritto da anni al club celestiale dei pedalatori calmi. Mentre automobilisti con denti cattivi si
giocano le rotonde, lui procede assorto e gentile nel suo valzer
lento. Ti vien voglia di lanciargli un saluto, ma subito reprimi, per
non esporlo ai deliranti in corsa.
Arriva lui, inattesa brezza pedalante, e ti offre un sorriso lungo, che non abita in un cronometro, ti offre parole brevi e calme,
che sanno di vento e di fronde. Appoggia un piede a terra e ascolta, anche la bicicletta ascolta i senza bicicletta.
Le frasi saltellano lievi tra la barba e gli occhi; è tempo di liberare entrambi dalla rete di parole, è tempo di restituirli alla loro canzone.
La pedalata riprende morbida e sicura; osservo il connubio
perfetto con sguardo nostalgico e sentore di ricordi graffianti.
Li lascio andare, senza fretta.
Sportello IAT: Informazione Accoglienza promozione Turistica
Fax e fotocopie
Divulgazione di materiale informativo
Vendita biglietti urbani AMT Genova
Vendita abbonamenti e biglietti APT
Vendita abbonamenti e biglietti ferroviari (fino a 250 km)
Vendita biglietti “Autostradale” linea Sestri Levante, Milano
Vendita schede Telecom e ricaricabili per cellulari
Vendita tessere autostradali Viacard
Prenotazione e vendita biglietti dei teatri di Genova
Vendita biglietti principali concerti
Affissione e pubblicità per i Comuni di Recco e Avegno
Sportello Touring Club Italiano
TNT Point
Via Ippolito d’Aste 2a, Recco, Tel. 0185.722440, [email protected], www.prolocorecco.it
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APRILE 2012 NUMERO 32 ECCORECCO
agenda
FATTI & NOTIZIE
30 ANNI FA: MARZO 1982
ANAGRAFE n Dall’Anagrafe del Comune ecco i dati relativi al mo-
vimento demografico del mese scorso. Nati 2 maschi e 4 femmine;
deceduti 3 maschi e 4 femmine; iscritti 15 maschi e 20 femmine,
cancellati 11 maschi e 14 femmine. Pertanto la popolazione di Recco risulta, al 31 marzo, di 10.163 residenti.
BENESSERE E ALIMENTAZIONE n Il segreto del nostro “star bene”
sia fisico che mentale si nasconde nell’alimentazione giornaliera.
Su questo argomento parla la biologa nutrizionista Bendetta Demarchi, giovedì 12 aprile alle 16.00 in un incontro organizzato dall’associazione Le arcate, presso la Sala dei Cavalieri del ristorante
Da Ö Vittorio a Recco. Ingresso libero.
SAN FRUTTUOSO, LUOGO MAGICO n Un’inedita San Fruttuoso di
Capodimonte attraverso racconti, illustrazioni e immagini: a raccontare questo lembo di Liguria è la figlia di uno di loro, Carla
Scarsi, giornalista e scrittrice, autrice del libro Il paradiso dietro
l’angolo. L’incontro a ingresso libero è sabato 14 aprile alle 17.00
presso Spazio Aperto a Santa Margherita Ligure. Info 0185.696475.
IN CORSA PER LA SOLIDARIETÀ n Al via a Pieve Alta, sabato 21
aprile alle 15.00, la seconda edizione di “Corri con Giulia”, corsa
fuoristrada per bimbi e ragazzi, organizzata dall'Associazione “Mi
Nutro di Vita” in lotta contro i disturbi del comportamento alimentare. Al termine della corsa merenda per tutti i partecipanti e
intrattenimento dei “Paggiassi” del Gaslini. Al termine della manifestazione, chi vorrà, potrà partecipare ad una Santa Messa in ricordo di Giulia. Info e iscizioni: 346.4256318 / 349.7794881.
NORDIC WALKING NEL PARCO DI PORTOFINO n Proseguono le at-
tività di Nordic Walking organizzate dagli istruttori del LabTer Parco di Portofino. Ecco gli appuntamenti: domenica 15 aprile 1° incontro; domenica 22 2° incontro; sabato 5 maggio escursione nel
territorio di Albisola; sabato 19 maggio escursione nel Parco di Portofino; domenica 3 giugno escursione nel Parco di Portofino. Info
e prenotazione: [email protected] - 348 0182557.
5 PER MILLE, LO CHIEDONO ANCHE I COMUNI n Recco, Camogli,
Uscio ed Avegno, in occasione della prossima dichiarazione dei
redditi, invitano i cittadini a destinare il 5 per mille ai servizi sociali del proprio Comune, che destinerà il ricavato agli interventi in
campo sociale per gli anziani e le famiglie in difficoltà. L’iniziativa
è nata in conferenza d’Ambito su proposta dell’assessore alle Politiche Sociali ed abitative di Recco, Loredana Faraone.
LA TESI DI AMBRA MOLTEDO PRESENTATA AL MUSEO DIOCESANO
n Ambra Moltedo, che aveva presentato su EccoRecco di agosto
2011 la sua tesi sulla chiesa parrocchiale di Recco, è stata invitata
a relazionare sullo stesso argomento martedì 24 aprile al “Quarto
ciclo di conferenze di giovani studiosi” organizzato e tenuto al Museo Diocesano di Genova.
TORNA LO SPRENAGGINO D’ORO n Il concorso artitisco-letterario
“Sprenaggino d’oro” è aperto a tutti i ragazzi da 0 a 14 anni. Si
chiede una storia inedita di almeno 20 righe, che riguardi la presenza, la vita, l'attività o la storia degli “sprenaggi”. I più piccoli
possono partecipare con disegni o composizioni. I partecipanti dovranno consegnare i loro lavori entro e non oltre il 25 maggio alla
Pro Loco di Uscio. Una giuria qualificata esaminerà i lavori. La premiazione avverrà il 17 giugno. Per informazioni: Pro Loco Uscio,
via Vittorio Veneto, 100; [email protected], tel. 0185.91101.
ESCURSIONI INTORNO A RECCO, LA GUIDA n Gli itinerari escursionistici che Patrizia Balletto ha pazientemente descritto e illustrato in 12 puntate su EccoRecco diventano una piccola guida, che
sarà messa in vendita a fine aprile. Il ricavato sarà utilizzato per
l’acquisto di libri per i giovanissimi, che andranno ad arricchire
l’offerta per i piccoli lettori della Biblioteca Civica recchese.
ECCORECCO NUMERO 32 APRILE 2012
Il litorale di Mulinetti eroso dalla mareggiata (Foto Bovetti).
No a questo ripascimento delle spiagge v Italia Nostra si schiera contro il Comune di Recco, che fa scaricare sugli scogli di Mulinetti – senza autorizzazione, secondo l’associazione – il materiale ottenuto dallo scavo della galleria del depuratore.
No al polo antidroga v Gli abitanti di Mulinetti insorgono contro la prevista comunità terapeutica per tossicodipendenti che
il Centro di Solidarietà di Bianca Costa intende di realizzare nell’ex villa Macciò.
Addio a “Manò” v Scompare a 88 anni a Cicagna Emanuele Leverone, dopo una vita dedicata alla pirotecnica nella ditta fondata dal padre. In lutto anche i Quartieri recchesi.
Il WWF propone un parco marino v Mentre si discute ancora
sui confini del Parco terrestre, il Fondo Mondiale per la Natura propone l’istituzione di un’area marina protetta lungo le 4 miglia di costa tra Punta Chiappa a Portofino.
Nuovo comandante alla Finanza v Lascia il maresciallo Mario
Ortori, lo sostituisce il pari grado Franco Arata.
Lamentele contro i “genoani” v Gli abitanti di un condominio
di via Speroni si lamentano per il chiasso proveniente fino a tarda sera dal sottostante Club del Genoa.
Garibaldi dimenticato v Nel 100° anniversario della sua morte, languono nel Levante le iniziative per ricordare degnamente l’Eroe dei due mondi.
Guerra nelle “Malvine” v Tensione nell’Atlantico meridionale:
la flotta inglese salpa alla volta delle isole “Falkland” (questa
la denominazione britannica), per riappropriarsi delle isole occupate – senza diritto, secondo Londra – dallo stato argentino.
DOVE TROVARE “ECCORECCO” Panificio
Pallavicino a San Rocco, Farmacia Berni in piazzale Europa, Edicola Eta Beta in via Roma, Cartoleria Capurro in piazza Gastaldi, Centro TIM in
via Fiume, Panificio Moltedo in via XX Settembre,
Pro Loco Recco e Biblioteca in via Ippolito
d’Aste, Farmacia Savio e Ottica Ferrari in piazza
Nicoloso, Libreria Capurro in passo Assereto, My
Space in lungomare Bettolo, Cartoleria Capurro
in piazza San Giovanni Bono, Parrucchiera Piras in
Valleverde, Alimentari Capurro a Mulinetti.
ARRETRATI Possono essere richiesti gratuitamente alla Libreria
Capurro, alla Pro Loco o direttamente alla redazione.
INTERNET Su www.eccorecco.info tutti i numeri pubblicati si
possono sfogliare (anche su iPad) o scaricare in PDF.
13
il filo
L’identità genovese
nella tesi di Elisa Ballarin
LA FORZA DELLA PASSIONE E LA CONOSCENZA DELLE RADICI
8Questo il titolo dell’interessante tesi della recchese Elisa Ballarin (nella foto) su la storia genovese, la vita contadina e quella
marinara. Gli argomenti sono la lingua, il folklore, la poesia e soprattutto il problema dell’identità. Una attenzione particolare è dedicata al teatro dialettale, visto che il
profumo e i rumori del palcoscenico
l’hanno accompagnata fin dalla tenera età, quando Giorgio Grassi la “utilizzava” come comparsa nei suoi lavori teatrali. L’interesse iniziale si è
poi trasformato in passione quando a
Elisa sono state affidate parti sempre
più impegnative. Così la giovane ha
potuto appurare che la lingua genovese, trasmessa oralmente da generazioni, offre un linguaggio musicale,
sciolto e accattivante, con espressioni intraducibili che però esprimono appieno gesti e modi d'essere.
“Liguri e diversi” il capitolo in cui la giovane ricorda alcuni aneddoti (per altro veri) che forse aiutano a capire meglio il nostro carattere: l'ambasciatore genovese alla corte del Re Sole che, osservando le meraviglie di Versailles, viene apostrofato dalla stesso Re
che chiede quale sia la cosa che più lo meraviglia e la sua risposta
lapidaria: “Mi chi” (Io qui!). O il signor Viacava, pescatore portofinese, seduto sul molo, all'arrivo del famoso Frank Sinatra invitò
l'amico che era accanto a lui a non voltarsi dicendogli: “No te giâ,
pâ che ti l'amî!” (Non ti voltare, sembra che tu lo stia guardando!).
Una lunga carrellata di poeti liguri occupa il capitolo dedicato ai
versi e ai suoni della nostra amata regione. Dall'Anonimo Genovese a Giuseppe Marzari si possono apprezzare versi sublimi dedicati alla nostra terra. Infine le tradizioni, che spaziano da quelle religiose, molto radicate, a quelle ancora legate a riti pagani.
14
Damaso Port, capo minatore
del cantiere ferroviario nel 1860
REALIZZÒ LE DUE GALLERIE ALLE ESTREMITÀ DEL VIADOTTO
8Terzo di otto figli , Damaso nasce a Folgaria in provincia di
Trento il 1° ottobre 1834 da Giovanni e Domenica Rensi. Ancora
giovane lascerà il suo paese natio in cerca di lavoro ed è proprio
negli anni tra il 1860 e il 1864 che giunge a Recco per la costruzione del primo viadotto ferroviario, non come ingegnere né come
operaio, ma come capo minatore: si devono a lui infatti le attuali
gallerie nei nostri monti per il passaggio dei treni. Qui sposò Vittoria Lena (1842-1912) di Sestri Levante ed ebbe sicuramente due
figli maschi, Cirillo nel 1864 e Annibale nel 1877, quest’ultimo
guardiamo del Banco di Chiavari, che ebbe allora sede in Via Assereto sin dagli anni ’30 del 1900. Grazie a lui, durante il primo
bombardamento del 10 novembre 1943, si salvarono numerose
persone, rifugiatesi all’interno del caveau della Banca. Il capo minatore Damaso Port spirò alle ore 14 del 5 agosto 1902, nella sua
casa di Vico Saporito 12, all’età di 68 anni. A noi lascia il passaggio attraverso i monti quale grande esempio della volontà e della
determinazione umana dell’epoca.
RICCARDO FERRARINI
Incontri in musica (e aperitivo)
quattro appuntamenti
PROMOSSI DALL’ASSOCIAZIONE “PANTHEON”
8Settima Stagione Concertistica “Incontri in Musica” – aperitivi in musica a Recco dal 21 aprile al 12 maggio 2012. Quattro appuntamenti il sabato pomeriggio con inizio alle ore 17 tutti ad ingresso gratuito. Al termine verrà offerto l’aperitivo al pubblico. 21
aprile: duo Polliotto-Frumento (saxofono e pianoforte); 28 aprile:
recital di Chiara Brusa (flauto), Antonietta Incardona (pianoforte),
Christopher Pisk (pianoforte); 5 maggio: duo Pratissoli-Issayeva
(violoncello e pianoforte), 12 maggio: duo pianistico a quattro mani Emanuela Cagno e Matteo Costa. Info: 320.8682581.
APRILE 2012 NUMERO 32 ECCORECCO
agenda
&
SALUTE BENESSERE
Integratori sole
Esistono prodotti che, assunti per via
orale, forniscono un effetto protettivo.
Permettono alla pelle di adattarsi meglio all’esposizione ai raggi solari e garantiscono una certa difesa anche se,
in nessun caso, possono proteggere da
soli senza l’uso di creme solari. Si tratta di integratori a base di vitamine (vitamina E, vitamina C) e antiossidanti
che agiscono neutralizzando i radicali
liberi, principali responsabili dei danni che i raggi UV arrecano alla pelle.
Un trattamento preventivo con prodotti
a base di queste sostanze può portare
giovamento in particolare per coloro
che hanno una pelle particolarmente
sensibile come i fototipi bassi (I e II) o
per chi manifesta intolleranze al sole.
Diversi studi confermano l’efficacia di
questi complessi che permettono di
preparare meglio la pelle al primo sole.
Tali prodotti non vengono considerati
medicinali, ma integratori alimentari e
non hanno effetti collaterali. Bisogna tenere presente che per essere efficaci,
tali sostanze vanno assunte con regolarità e con buon anticipo rispetto al periodo in cui si prevede di prendere il
sole. Per quanto riguarda l’alimentazione, dovrà essere ricca di frutta e verdura che sia di colore giallo, arancio e
verde scuro.
in libreria
✤ FINALE CLIMBING ARRAMPICATE SPORTIVE NEL FINALESE Questa guidacurata da Marco “Thomas” Tomassini, frutto di due anni di
lavoro, vuole essere un ringraziamento e un riconoscimento rivolto a tutte quelle persone che, a partire dal lontano 1968 con
ai piedi ancora gli scarponi da montagna, scoprirono Finale iniziandone la storia verticale, e ai tanti giovani e meno giovani
che ancora oggi chiodano, puliscono i sentieri e tengono vivo
questo mito. Un tributo a tutti i chiodatori, tra vecchie glorie e nuove generazioni,
senza i quali questo lavoro non sarebbe potuto esistere. Versante
Sud edizioni, 560 pp, € 35,00
✤ GENOVA E I VOLTI DELLA GUERRA (1940-45) Un argomento già
raccontato in molti modi e illustrato con migliaia di immagini. Questa volta sono i piccoli momenti della vita comune a sgranare quegli
anni drammatici, sotto le bombe, nelle giornate schiacciate dall’angoscia, dalle preoccupazioni, dal dolore, con la speranza di un futuro
sereno e libero. A cura di Mario Paternostro e Alberto Piccini. De Ferrari editore, 168 pp, € 26,00
✤ LE MIE PRIME 100 PAROLE IN ZENEIZE LIBRO
+ CD PER IMPARARE IN MODO DIVERTENTE IL DIALETTO GENOVESE Un libro
colorato e divertente per aiutare i bambini a imparare il dialetto
genovese, le espressioni e i modi di dire più tipici. Fra giochi,
canzoni e disegni insieme a Matteo Merli, autore e illustratore,
e al serissimo professor Franco Bampi, un tuffo nella nostra tradizione. Età consigliata: dai 4 anni. Fabbrica Musicale editrice, € 13,90
✤ NEL CUORE DELLE ALPI LIGURI (ESCURSIONI NEI GRUPPI DEL
MARGUAREIS E DEL MONGIOIE) Dopo due anni di attesa è finalmente
in libreria il volume uno della collana “Sentieri e rifugi”. Una
guida sulle Alpi Liguri, dedicata ai gruppi montuosi posti all’estremo lembo sud-occidentale della catena alpina ed affacciati verso il Mar Ligure. Andrea Parodi editore, 272 pp, € 20,00
✤ MANUALE DI CICLOESCURSIONISMO TUTTI I SEGRETI DELLA
MOUNTAIN BIKE Sedici itinerari italiani da
scoprire in mountain bike. Il libro realizzato da Marco Lavezzo e Davide Zangirolami si presenta come
strumento completo ma anche pratico per chi ama scoprire la
montagna con le due ruote. Un manuale tecnico per abbinare
l’uso della mountain bike con il rispetto della montagna. Perché «etica e conoscenza trasformano la mountain bike da attrezzo ludico-sportivo in strumento di fruizione del territorio
dalle importanti valenze esplorative». Priuli&
Verlucca editore, 176 pp, € 9,90
✤ FRANCE 2012 - 96 VIREES A’ MOTO Guida Michelin in francese propone 96 itinerari in moto attraverso la Francia.
Una guida per i motociclisti fatta dai motociclisti con mappe, una selezione di indirizzi con soste panoramiche, ristoranti e strutture per
l’alloggio. Rilegatura maneggevole e resistente. 640 pp, € 16,00
in collaborazione con
ECCORECCO NUMERO 32 APRILE 2012
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