attualita`: quiete dopo la tempesta?

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attualita`: quiete dopo la tempesta?
Quiete dopo la tempesta? Mah, forse o forse no.
La Fotografia non è nuova a continue sfide.
E’ forse abituata e vaccinata contro le tempeste… anche
tecnologiche? Certamente sì, e lo dimostra una volta di più
La fotografia argentica necessita di materia, innanzitutto di strumenti, quindi le
fotocamere a pellicola, che se ormai vengono prodotte – ma ancora – solo da
alcuni brand – sono ancora facilmente disponibili sul mercato dell’usato.
Tenendo presente che è ancora facile reperire fotocamere vecchie anche di
cento anni fa e ancora perfettamente funzionanti, non è certo lo strumento che
manca.
Il problema è invece il medium: una pellicola vecchia di cento anni fa, a
differenza di una fotocamera, non è più utilizzabile, idem dicasi per la chimica.
E pellicola, carta e chimica fotografica sono prodotti industriali, che non è
quasi possibile produrre da sé – anche se è ancora possibile sensibilizzare
autonomamente una lastra per banco ottico - .
E’ di fondamentale importanza quindi capire, una volta compreso, che lo
strumento è disponibile, che lo sono altrettanto i medium.
E’ un fatto che il mondo dell’argentico, a partire dagli anni cinquanta, è vissuto
e si è ampliato sostanzialmente esclusivamente con la vendita delle negative
colori e successive irrinunciabili stampe 10x15, con un fatturato mondiale di
tutto rispetto e un profitto tipico di un settore sano dell’industria e del
commercio. La pellicola bianco e nero e relativi chimici e carte, se all’inizio
erano l’unico medium disponibile, con l’avvento del colore si sono nettamente
ridimensionati, mantenendo comunque un’interessante quota di mercato e con
costi industriali accettabili visto che la base di entrambe i medium è
sostanzialmente la stessa.
Tutto è cambiato con l’avvento del digitale, quando la negativa colore ha
cominciato a perdere quote di mercato e successivamente anche la stampa
10x15 cm. Questo ha portato a una profonda crisi economica del settore.
Anche se oggi la produzione e la vendita di negativi colore non è neppure
confrontabile ai dati di dieci anni fa, l’aumentato numero di scatti fotografici a
colori risultati dalla crescita esponenziale della vendita di fotocamere compatte
e di smartphone, non solo non ha aumentato la domanda di stampe a colori
10x15 ma non è rimasta neppure ai livelli precedenti, quando si scattavano
meno fotogrammi ma sostanzialmente li si stampava tutti. Diciamo che si è
assistito a un crollo, se non verticale, certamente su un piano sempre più
inclinato.
Nonostante il fatto che la produzione di medium bianco e nero sia o
sembrerebbe essere strettamente legata alla produzione del medium colore,
oggi la disponibilità di pellicole, di chimici e di carte, sia come offerta che come
varietà è rimasta quasi sostanzialmente identica a una ventina di anni fa, e
questo soprattutto grazie ad aziende che da sempre hanno lavorato
innanzitutto sulla produzione del medium bianco e nero.
Se ancora oggi c’è chi preferisce una Leica M4 perché funziona anche a pile
scariche, anzi, non ha bisogno di pile - !!! – è altrettanto giusto porsi la
domanda se partire o ripartire con l’affascinante percorso della fotografia
argentica bianco e nero, quindi se c’è, e se per quanto ancora ci sarà la
pellicola.
Siamo certi che la produzione della pellicola bianco e nero ci sopravvivrà – ma
così è gioco facile – ma siamo convinti che sopravvivrà anche ai nostri figli,
soprattutto all’ultimo genito, che ha quindici anni.
Quindi, alla fine, se state leggendo queste righe e avete meno di quindici anni,
potete anche porvi il problema se quando compirete novant’anni – minimo –
troverete ancora la TMAX 400. Ma se avete quindici o più anni, potete
tranquillamente chiosare il vostro testamento lasciando in eredità alla vostra
badante gli ultimi rulli in bianco e nero che avete conservato in frigo insieme
alla torta avanzata per i vostri 99 anni – perché potrete ancora fotografare ma
non mangiare la torta, perché scattare in bianco e nero non fa salire i
trigliceridi, mangiare la torta sì.
Un po’ per campanilismo, un po’ per simpatia, ci è sembrato giusto prima di
andare in stampa , incontrare Felix Bielser di Punto Foto Group, la cui famiglia
è attiva da oltre sessant’anni sul mercato della fotografia, con particolare
riferimento proprio ai medium argentici bianco e nero – oltre che a tutta
l’attrezzatura per la camera oscura.
Qui di seguito il punto di vista di Felix Bielser.
In considerazione del fatto che nell'ultimo periodo c'è stata la cattiva notizia
della situazione di Kodak a livello worldwide, dove purtroppo in Italia
l'informazione a livello mediatico è stata data come se fosse un fallimento,
Kodak ha garantito che le pellicole e la chimica continueranno a essere
prodotte.
Questa premessa per ribadire che la fotografia argentica è quanto mai viva e
vegeta.
Ultime notizie per l'Italia.
La recente acquisizione della distribuzione dei prodotti Kodak da parte di un
colosso come Fowa/Nital non potrà indubbiamente che portare una migliore
capillarizzazione dell'offerta di prodotto. Questo riguarda le pellicole b/n dal
formato 135 al formato 20x25 cm in piana, oltre che a tutta la chimica per il
trattamento del negativo.
TMAX 100, TMAX 400, TMAX 3200, TRI X. Kodak fabbrica solo negli Stati Uniti
Ilford: Ilford/Harman è assolutamente esemplare nel settore; oltre che
mantenere una gamma vastissima, continua a perfezionare le emulsioni e la
chimica corrente oltre che a proporre nuovi medium, come per esempio la
carta autopositiva per la stampa diretta sia da diapositiva Scala che da
diapositiva colore, oltre che per l'utilizzo diretto in ripresa, con apparecchi di
grande formato e a foro stenopeico. In questo caso si ottiene direttamente
dopo l'esposizione la stampa positiva, senza dover perseguire altri interventi
successivi.
PAN F, FP4, HP5, Delta 100, Delta 400, Delta 3200, SFX 200, ORTHO
Carte: Multigrade RC ( Resin Coated ) e FB ( Fiber Base ), tono neutro e tono
caldo, e la nuova ART 300 carta cotone argentica emulsionata.
E' tutt'ora in produzione la carta Ilfobrom Galerie a gradazione fissa, nei
contrasti 2 e 3 . Ilford/Harman è prodotta in Gran Bretagna.
Fuji: Neopan 100 Acros, Neopan 400. Le emulsioni vengono stese in Giappone
Rollei: le emulsioni vengono stese da Agfa in Belgio a Mortsel, e i master roll
vengono poi inviati a Maco, ad Amburgo, dove le emulsioni vengono tagliate,
confezionate.
Infatti il canale fotografico delle pellicole Agfa viene distribuito sotto il marchio
Rollei.
Esistono ancora alcuni lotti di Agfa APX 100 e 400 di fattura tedesca ancora di
Leverkusen, ma stanno andando in esaurimento.
Pellicole Rollei: RPX 100, RPX 400 ( sono le APX del terzo millennio,
praticamente è la stessa emulsione della compianta APX di Agfa ) ATP 1.1,
ATO 2.1, PAN 25, Ortho 25, Retro 80S, Retro 400S, SuperPan 200 (Erede della
Agfa Scala®, Infrared IR400.
Dal formato 135 al formato 20x25 cm, a seconda dell'emulsione.
Carte Rollei: Vintage RC e FB Variable Contrast, tono neutro e tono caldo
(riprende un po' la gamma delle carte della Ilford (e si basano sulle emulsioni
delle compiante carte Agfa come le MultiContrast Premium e Classic ) le carte
vengono stese alla Foma, in Repubblica Ceca
Chimica Rollei, ci sono due gamme di prodotti, una basata sui prodotti Agfa,
sia per il trattamento della pellicola che per il trattamento della carta, e l'altra
su una produzione propria di Maco marchiata Rollei.
Foma: è un'industria della Repubblica Ceca specializzata nella produzione di
pellicole, carta e chimica bianco e nero; la gamma di pellicole: Fomapan 100,
200 e 400 nei formati dal 135 al 20x25 cm.
Foma produce anche carta sia RC che FB a gradazione fissa da 1 a 4 ( è l'unica
fabbrica al mondo che produce anche quattro differenti gradazioni fisse, sia in
FB che in RC ), oltre naturalmente alle carte a contrasto variabile, sempre in
RC e FB.
Foma produce anche una gamma di chimica, sia per il trattamento delle
pellicole, che per il trattamento della carta e propone un kit di inversione per la
trasformazione di pellicole negative bianco e nero in diapositive. Anche per
questa chimica è l'unica azienda la mondo a proporre un kit non da laboratorio
industriale ma per lo sviluppo manuale nella tradizionale tank.
Efke: è un'azienda croata, che produce esclusivamente pellicole bianco e nero
da 25, 50 e 100 ASA dal formato 135 al formato 20x25 cm, oltre ad una
pellicola infrarosso IR820c ( era quella che produceva Maco prima di
concludere l'accordo con Agfa ).
Oriental: è un'azienda giapponese che continua a produrre, soprattutto per il
mercato americano solo carte baritate a tono freddo e a tono caldo, e solo a
contrasto variabile; si riesce ad avere anche sul mercato italiano ma solo in
alcuni formati.
Bergger: Questa è un’altra azienda intrisa di storia. La tradizione transalpina
lunga 140 anni di Guilleminot, continua con Bergger. Vengono prodotti
cartoncino baritati “Prestige” a gradazione variabile ad alto contenuto
d’argento, sia a tono neutro che caldo nelle finiture lucide, seta e mat, come
pure una preziosa carta FineArt con supporto in cotone 100 % di Arches.
“Un esempio di rivista pregiata, “Made in Italy”, un prezioso
strumento, che sancisce una continuità fra tradizione e innovazione
fotografica”
Così Felix ritiene questo ennesimo sforzo editoriale della famiglia Namias.
Un tributo all'importanza che la fotografia argentica continua ad avere nella
Fotografia.
In un panorama mondiale che vede riviste come Black & White americana che non si occupa di tecnica ma solo di portfolii - alla rivista Black & White
inglese che coniuga sia gli aspetti tecnici che di immagine, fino alla tedesca
Schwarz Weiss anche questa che coniuga l'aspetto tecnico a quello artistico,
una rivista esclusivamente italiana - e non tradotta, è il meritato premio a una
nazione che fin dai primordi della fotografia ha supportato e ingegnerizzato
diversi prodotti, dalle fotocamere alle pellicole.
Punto Foto Group rimane il riferimento nazionale per il marcato argentico
italiano. Non è certo l'unica realtà, ma indubbiamente quella con la storia più
lunga - e speriamo con un futuro altrettanto lungo - .
Fuori dagli aridi listini e dal variegatissimo magazzino tanto di chimica, carte e
pellicole che di tutti gli accessori per la camera oscura, dagli ingranditori
professionali fino alle vasche di trattamento e di lavaggio, è a dir poco
impagabile la presenza e la disponibilità, sia da un punto di vista tecnico che
umano di Felix Bielser che continua con orgoglio la tradizione di famiglia
perché innanzitutto animato da una passione incondizionata per la fotografia
argentica.
Se contattate telefonicamente la PFG nel 99% dei casi parlerete con la sempre
presente sorella Yvonne,che si occupa prevalentemente dell'aspetto operativo
e commerciale dell'azienda.
Ma non desistete, prima o poi
Felix, magari arrampicato su
qualche scaffale del magazzino,a
controllare le disponibilità di
prodotto lo trovate ...
Per concludere. A proposito di
quella fetta di torta avanzata per il
vostro novantanovesimo
compleanno, mandate la badante a
farvi una piccola commissione e …
mangiatevi tutta la torta. Le
candeline però, no. Vi serviranno
per il compleanno successivo.
Milano, 27 giugno 2012
Gerardo Bonomo
Questo è il rendiconto di una chiacchierata fra Gerardo Bonomo e
Felix Bielser alla luce della situazione attuale del campo fotografico
argentico e alla presentazione della nuova rivista
“Classic Camera Black & White”.
La sintesi di questa chiacchierata è stata pubblicata nella nuova
rivista, cogliendo gli aspetti più importanti.
9 771125 644004
20083
% 7.90
FOTOGRAFIAMO CON LA 500/CM E LA M6
STAMPA FINE-ART L COLLEZIONISMO L ASTE: I PREZZI
Postatarget magazine
BLACK & WHITE
N. 83 Settembre 2012 Trimestrale
CAMERA
RA
DIRETTORE
Sergio Namias
DIRETTORE EDITORIALE
Paolo Namias
TECHNICAL EDITOR
Danilo Cecchi
ART DIRECTOR
Rosanna Checchi
REDAZIONE E COLLABORATORI
Marco Antonetto, Paolo Ascenzi,
Massimo Bertacchi, Gerardo Bonomo,
Luigi Cane, Paola Signorelli, Eugenio Tursi.
REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE
Viale Piceno 14 - 20129 Milano
Tel. 02/70002222 - telefax 02/713030
ABBONAMENTI
e-mail: [email protected]
Italia (4 numeri) ` 30,00
Estero (4 numeri) ` 40,00
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Una copia ` 10 + spese spedizione
COME EFFETTUARE I PAGAMENTI
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Viale Piceno 14, 20129 Milano
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CC Black&White
Per chi ci segue da tempo è una rivoluzione: cambia la copertina, cambiano i contenuti, insomma sembra una rivista diversa. Per certi versi è
così, in realtà è “solo” molto più ricca: abbiamo conservato i punti di forza,
come l’evoluzione storica delle fotocamere (Il caso della Leica grigia IIIC
n. 389594K) e i risultati delle aste, ma ci siamo aperti a tutto il mondo di
quanti le fotocamere a pellicola le usano ed al bianconero indipendentemente dalla tecnologia usata.
Ed è questa la vera novità: se l’industria ha deciso di puntare massicciamente sul digitale per una fotografia di massa, esistono fotografi, fotoamatori
e professionisti che considerano la fotografia in modo più consapevole,
meditato, attento alla qualità. E non sono pochi.
Se state leggendo queste righe vuol dire che vi sentite parte di questo
mondo, che amate la fotografia di qualità e non vi interessa scattare tonnellate di Gigabyte che rimangono nelle schede di memoria o, nel migliore
dei casi, in una cartella del computer.
Attenzione però, questo non significa nostalgia del passato, anzi. E’ la
consapevolezza di saper scegliere gli strumenti migliori per una fotografia
vissuta intensamente, con quelle contaminazioni col digitale che servono
davvero. Un modo intelligente per sfruttare quanto le nuove tecnologie
possono offrire invece che subire passivamente le proposte dell’industria
elettronica.
CC Black&White è un passo avanti.
Paolo Namias
© Editrice Progresso s.r.l. 2012
www.fotografia.it
È vietata qualsiasi riproduzione, adattamento,
traduzione senza autorizzazione. Registrazione
del Tribunale di Milano N.572 del 25/7/91.
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Distribuzione: Parrini & C. s.p.a.
Via di Santa Cornelia, 9 - 00060 Formello (Rm)
Tel. + 39 06 90778502
ISSN: 1125 - 6443
CLASSIC CAMERA
SETTEMBRE OTTOBRE 2012
83
S O M M A R I O
IL PIACERE DI FOTOGRAFARE CON HASSELBLAD
2
PELLICOLE, CARTE,CHIMICA: COSA OFFRE IL MERCATO
8
LA STAMPA FINE ART
10
ALBERTO BIANCHI
16
BIANCONERO, PELLICOLA, UNA SCELTA CONSAPEVOLE
22
FOTOGRAFIA E MERCATO DELL’ARTE
24
UNA REFLEX CON 2 FLASH MEGLIO DI UNO SCANNER
30
IL CASO DELLA LEICA GRIGIA IIIC N. 389594K
36
LE ASTE
42
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Trend
PELLICOLE, CARTE,CHIMICA:
COSA OFFRE IL MERCATO
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Come vedi la situazione nel suo
complesso?
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E poi in Italia la distribuzione è stata
assunta dal gruppo Fowa/Nital...
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Un nome altrettanto prestigioso è Ilford, senza dimenticare Fuji...
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Parliamo del marchio Rollei, che si è
fatto apprezzare nell’ambito dei materiali sensibili.
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Foma è un altro nome ben conosciuto nel mondo del bianconero.
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Per completare il panorama
non possiamo dimenticare Efke...
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Punto Foto Group
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Sul mercato americano un marchio
molto conosciuto è Oriental.
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Gerardo Bonomo
CLASSIC CAMERA 9
Un po’ di storia:
PUNTO FOTO GROUP nasce dalla tradizione della Karl
Bielser… che continua da 60 anni.
Nel 1946 Karl Bielser, ritorna in Italia, dopo la stagione
del tirocinio presso un’azienda elvetica ad
Abbiategrasso prima della guerra ed il ritorno in Patria
per servire il proprio paese durante la mobilitazione
generale, per restarci e fondare una ditta. Inizialmente
si occupa di commercio di export-import, sì perché per
esportare bisognava importare secondo la regola della
compensazione. Da quel giorno in poi, iniziando dalla
commercializzazione in Italia del marchio svizzero
Tellko, (fabbrica di materiale foto-sensibile bianco/nero
e colore, più tardi acquisito dalla Ciba),
Edith e Karl Bielser
negli anni ‘90
Una vasta gamma, innovativa, di emulsioni fotografiche
bianco/nero e colore
l’avventura nel campo fotografico continua con un passaggio di generazione.
La moglie Edith, dal 1954, è garante della filosofia dell’azienda, insieme alle
figlie Ursula e ancora oggi Yvonne, e dal 1979 il figlio Felix proseguono con
l’attività paterna.
Edith ad una delle ultime Photokina…
Non ne ha saltata una fino all’ultima
del 2010
Nel 1998, anno successivo alla scomparsa di Karl Bielser, divenuta già qualche
anno prima una società, Edith, Yvonne e Felix Bielser, decidono di affiancare
alla Karl Bielser s.a.s. una nuova società:
La P.F.G. PUNTO FOTOGROUP SRL. La nuova azienda cambia sede, in Via
Aristotele,67 Milano, dove in un ambiente rinnovato dimostra la propria
dinamicità, pronta alle nuove sfide di un mercato globalizzato, gestito però a
misura d’uomo, creando un ponte fra la tradizione della Karl Bielser e le
aspettative di un futuro della P.F.G PUNTO FOTO GROUP SRL.
Nel 2007 infatti le due società uniscono le loro forze nel PUNTO FOTO GROUP
by KARL BIELSER s.a.s.
Il 2011 è un anno tristissimo per la fotografia: scompaiono due lady di ferro
del nostro settore, la Signora Helga Susanne Winkler e la Signora Edith Marie
Elsa Bielser.
Ma l’avventura continua…