articolo Il Caffè articolo Il Caffé

Transcript

articolo Il Caffè articolo Il Caffé
Tanja Bisacca, 37 anni, di Dongio, contadina e mamma
"Contadina full-time
MasterChef in tivù..."
PATRIZIA GUENZI
Dall'antipasto al dessert esclusivamente sapori ticinesi. Dapprima, una carrellata di
affettati, a seguire polenta e coniglio, con cavolini di Bruxelles caramellati e castagne.
Per finire, sorbetto d'uva fatto in casa, amaretto e torta di pane. Questo è uno dei piatti
forti di Tanja Bisacca, 37 anni, di Dongio, moglie, mamma di due figli e contadina col
chiodo fisso della cucina. Una grande passione che l'ha portata, lo scorso gennaio, a
iscriversi alla trasmissione "Landfrauenküche", una sorta di MasterChef, in onda sulla tv
svizzero tedesca, a superare le selezioni e, dieci mesi dopo, entrare nel gruppo delle
finaliste che si son sfidate lo scorso 8 novembre in diretta tv per il titolo di "miglior
cuoca contadina dell'anno". Non è riuscita a vincere, ma resta la soddisfazione.
Rientrata in Ticino, Tanja ha ripreso l'impegnativo tran tran quotidiano. Giornate
pesanti, tra casa, famiglia e azienda agricola. Nel poco tempo libero sperimenta nuove
ricette e si concede qualche frivolezza, Facebook e i film d'amore. Così, tra i vari post si
scopre un'altra Tanja, romantica e sognatrice. "Mucche e vitelli sono il mio lavoro, che
mi impegna full time, poi ho la passione per la cucina e... i balli proibiti mi fanno
sognare", confessa. Come darle torto. Il riferimento è a Dirty Dancing che, a quasi
trent'anni dalla sua uscita, è ancora in grado di provocare brividi. Nella sequenza che ha
postato su Fb, Tanja scrive: "troppo bello questo film".
Dai sogni alla realtà, Tanja ripensa ancora alla serata finale di "Landfrauenküche" e al
titolo sfuggitole all'ultimo momento. "Sono arrivata quarta, ma mi sono comunque
portata a casa un buono acquisto di un grande magazzino del valore di mille franchi.
Non male, fanno sempre comodo", dice, lasciando emergere il suo lato pratico e
concreto. "È stata una bellissima esperienza - aggiunge -, si è creato un bel gruppo di
donne ed è stata l'occasione per girare la Svizzera. Per sette settimane siamo state ospiti,
a turno, a casa di una e dell'altra. Concorrenti e giudici allo stesso tempo. Nella finale,
ovviamente, i giudici erano esterni".
Nata e cresciuta a San Gallo, da ragazza Tanja sognava di fare tutt'altro. Forse
l'infermiera, non certo la contadina in una valle ticinese a occuparsi di mucche e vitellini,
balle di fieno e vigna. Ma galeotto è stato l'incontro con Andrea, oggi suo marito. Nel
1993, a soli 16 anni, Tanja arriva in Ticino per fare la ragazza alla pari. E incontra
Andrea. "Amore a prima vista - racconta -. Finito lo stage torno a San Gallo per
terminare gli studi e due anni dopo mi stabilisco definitivamente a Dongio. Nel 1999 ci
sposiamo". Intanto, il marito, con il diploma federale in agricoltura, ha già rilevato
l'attività dello zio Riccardo, un'azienda rurale. All'epoca era una fattoria con capre e
bovine e decide di intensificare la produzione di latte con le razze brune svizzere. "Nello
stesso anno acquistiamo un terreno e nel 1995 costruiamo la nuova stalla, che ingloberà
la vecchia, una struttura moderna a basso costo". Ma arrivare a fine mese è dura. La
coppia vorrebbe tanto metter su famiglia, ma prima deve consolidare la situazione
economica dell'azienda agricola.
Tanti ripensamenti, dubbi, possibili soluzioni... Alla fine Tanja e Andrea arrivano
a una decisione che dovrebbe contribuire a dar loro più sicurezza. "Mio marito trova
lavoro alle Autolinee Bleniesi come conducente di bus e quindi io, che lavoravo part
time in un supermercato, mi licenzio e mi butto al cento per cento nell'attività di
famiglia". Ma i cambiamenti non sono finiti. "Nel 2006, dopo un'accurata riflessione,
decidiamo di non più produrre latte, ma di puntare sull'allevamento di mucche nutrici
Pinzgauer". Intanto Tanja resta incinta di Larissa, oggi 9 anni, e Sandro arriverà quattro
anni dopo.
Per la coppia inizia un periodo con molte meno preoccupazioni finanziarie. Sebbene le
ore di lavoro siano tante e la fatica a fine giornata lascia spazio a ben pochi svaghi. La
casa, i vitelli, i bimbi, la vigna, il fieno... "Faccio tutto io - sottolinea orgogliosa Tanja -.
Ma mi piace perché sono completamente indipendente". Indipendente, certo, ma con ben
poco tempo libero. Qualche mezz'ora, che trascorre ai fornelli. "Mi piace la cucina
ticinese, adoro sperimentare nuove ricette, imparare piatti diversi", spiega. Di tanto in
tanto una capatina su Facebook, dove c'è spazio anche per l'"altra" Tanja. Tra un post sul
raduno annuale delle donne contadine, sui bus delle Autolinee Bleniesi o di lei
indaffarata nella stalla, pure una sequenza di Dirty Dancing. E poi due tramonti e
un'immagine del sito di salute e benessere Open Your Mind, in cui una donna nuda, di
spalle, abbraccia un uomo.
Insomma, qualche sogno ad occhi aperti per alleggerire il peso della quotidianità. "Ma
non pensate che cambierei la mia vita. Mai - sottolinea -. Tuttavia, il mio lato femminile
mica posso soffocarlo. E su è più evidente. È sbagliato pensare che noi contadine
dobbiamo per forza essere sciatte e poco curate. Regolarmente vado dal parrucchiere e
dall'estetista". Femminile e pure ironica Tanja, che sempre su Fb con disincanto
commenta l'avvicinarsi degli "anta": "Una volta pensavo che dopo i 40 anni sarei stata
vecchia e giudiziosa; oggi so che a 40 anni non sarò né vecchia né giudiziosa".
[email protected]
@PatriziaGuenzi
16.11.2014