leggi - uominiliberi

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savona
OGGI CORSO DI FORMAZIONE PER I FUNZIONARI DEGLI UFFICI TRIBUTI
Vinai (Anci Liguria): «Avrà tutte le competenze per partecipare agli accertamenti fiscali»
2008, ESPLODE IN LIGURIA L’EVASIONE FISCALE
Aumento percentuale 2007-2008
Campania +9,4%
Veneto
Lombardia +8,9%
+7,5%
Liguria
+6,8%
Emilia Romagna +6,3%
Toscana +5,9%
Piemonte +5,7%
Marche +5,3%
Puglia +4,8%
Abruzzo +4,6%
Sicilia +4,3%
Trentino Alto Adige
Pierluigi Vinai
segretario
generale
ANCI Liguria
+4,1%
Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Molise, Basilicata, Calabria e Sardegna non disponibili
Fonte: elaborazione Il Secolo XIX su dati Contribuenti.it
‘
L’OBIETTIVO
DELLA LEZIONE
Va coordinata
l’attività dei
Comuni
con il lavoro
dell’Agenzia
delle entrate
PIERLUIGI VINAI
segretario generale Anci Liguria
Secondo il dirigente della Sspal, in­
fatti, «grazie ad una più stretta colla­
borazionetragliufficitributaridelCo­
mune e gli esperti dell’Agenzia delle
entrate sarà più difficile fare carriera
contando soltanto sulla propria furbi­
zia. Sarà più difficile, ad esempio,
avere quattro case, tre box, e dichia­
rare uno stipendio da impiegato».
L’altro fattore fondamentale è la
pressione fiscale. Qui Vinai, uomo di
centro­destra, non risparmia critiche
al governo. «Una famiglia con quattro
figli non può essere trattata alla stessa
stregua di una coppia senza bambini.
Da questo punto di vista il governo
Berlusconi, così come il governo che lo
ha preceduto, non ha fatto nulla. Con­
tinua a promettere il “quoziente fami­
gliare”, ma non l’ha ancora intro­
dotto».
FRANCESCO MARGIOCCO
[email protected]
GRAFICI IL SECOLO XIX / Re
«È MAGGIORE LA NOSTRA
CAPACITÀ DI SCOPRIRE
MOLTE IRREGOLARITÀ»
SAVONA. Il colonnello Roberto
Visentin, comandante della Guardia
di finanza di Savona, conferma i dati
(riportati nella tabella qui sopra) se­
condo cui l’evasione fiscale in Ligu­
ria sarebbe in forte aumento, «e pur­
troppo ­ dice il colonnello ­ Savona e
provincia non fanno eccezione».
Visentin offre, però, una lettura
ottimistica di quel dato. «Più che di
aumento dell’evasione tout court
parlereidiaumentodeicasiaccertati
di evasione. Cosa che, forse, dipende
anche dalla nostra aumentata capa­
cità ad accertarli». Rispetto al pas­
sato, dice il comandante, la Guardia
difinanzaèmeglioorganizzata.«An­
zitutto perché siamo in grado di
usare meglio le nostre banche dati,
incrociando le informazioni che ci
vengono fornite dall’anagrafe tribu­
taria. Poi perché, pur avendo lo
stesso organico di qualche anno fa,
riusciamo a distribuire meglio la no­
stra presenza sul territorio».
Gli interventi della Guardia di fi­
nanza si concentrano sulla cosid­
detta evasione totale, cioè su chi oc­
culta più del 50 per cento di quanto
guadagna o su chi, addirittura, la di­
chiarazione dei redditi non la pre­
senta neppure. Due categorie, pur­
troppo, in aumento ­ «Quest’anno ­
ammette Visentin ­ ne abbiamo tro­
vati di più dell’anno scorso» ­ e che si
Roberto Visentin
annidano un po’ ovunque. «Profes­
sionisti, commercianti, artigiani.
Ricchi e meno ricchi. Senza contare ­
dice il comandante delle fiamme
gialle ­ i tanti proprietari di quattro o
cinque o più appartamenti, rigorosa­
mente affittati in nero».
Secondo l’indagine che Contri­
buenti.it ha commissionato al
Brutte e poco visibili, maquillage per le rotonde
SAVONA. I tragici fatti dei giorni
scorsi hanno dimostrato che in certi
casi possono essere anche molto pe­
ricolose (la ciclista travolta dal tir in
viaStalingrado)maquelcheècertoè
che dal punto di vista estetico l’on­
data di nuove rotonde savonesi ha
portato ad una colata di cemento
bruttina a vedersi e molto poco fun­
zionale all’arredo urbano cittadino.
Da qui l’iniziativa che gli assessori
ai lavori pubblici Rosario Tuvè e alla
viabilità Paolo Caviglia hanno intra­
preso da qualche settimane e ora ha
trovato coronamento nel primo atto
di giunta. «Le prime tre rotonde ver­
rannodipinte­haannunciatoTuvé­
useremocolorivivaciesaràunmodo
per renderle un po’ meno fredde e
tra l’altro anche maggiormente visi­
bili per chi procede con i mezzi e ma­
gari non è abituato a considerarle
visto che prima non c’erano. Per ora
inizieremo con un primo lotto di ro­
tonde ma nei prossimi mesi cerche­
remo di estendere l’abbellimento
anche alle altre».
L’iniziativa marcia nella direzione
che anche l’assessore alla viabilità
Paolo Caviglia sta perseguendo negli
ultimi mesi. È stato lo stesso vicesin­
daco, infatti, a commissionare agli
uffici comunali uno studio più detta­
gliato per cercare di far sì che le
nuove rotonde siano un po’ meno
“avulse” dal contesto urbano in cui
sono state inserite.
••• SAVONA. Una task force di
“detective del fisco”, formata
da esperti dei comuni liguri e
dell’Agenzia delle entrate. È il
progetto racchiuso nel proto­
collo d’intesa firmato dalla se­
zione ligure dell’Anci, Associa­
zione nazionale dei comuni ita­
liani, e dalla direzione regio­
nale dell’Agenzia delle entrate.
I compiti della task force sono
ambiziosi. Stando alle inten­
zioni racchiuse nel protocollo
d’intesa, il nuovo gruppo di la­
voro dovrà contribuire a mi­
gliorare «le strutture centrali
delle Agenzie delle entrate», e
ad «ampliare la sfera delle co­
noscenze tecniche e strumen­
tali». Con un obiettivo: com­
battere l’evasione fiscale.
Stando alle dichiarazioni di
Pierluigi Vinai, segretario ge­
nerale di Anci Liguria, «questo
gruppo di lavoro partirà di qui
a pochi giorni». Sarà formato
da cinque membri, tre rappre­
sentanti dell’Anci e due della
direzione regionale delle en­
trate e si occuperà, fra l’altro,
di «promuovere nuovi percorsi
formativi» per i funzionari e i
dirigenti comunali.
LA GUARDIA DI FINANZA
INTERVENTI DECISI DA PALAZZO SISTO
Alcune saranno dipinte con
colori molto vivaci: «Basta
con colate di freddo
cemento». Previsto anche
l’inserimento di elementi
>> IL PROGETTO
UNA TASK FORCE
PER SUPPORTARE
GLI AGENTI DEL FISCO
+9,1%
Lazio
Network of business ethics, la Liguria
è tra le regioni dove l’evasione fi­
scale, nel 2008, è aumentata di più:
+6,8 per cento. Peggio di lei stanno
soltanto Lazio, +7,5 per cento, Lom­
bardia, +8,9 per cento, Veneto +9,1
per cento e la capofila Campania con
il +9,4 per cento.
Tra i motivi principali dell’eva­
sione c’è , secondo gli esperti, la
scuola dell’obbligo. Il dirigente della
Scuola superiore della pubblica am­
ministrazione locale, Pierluigi Vinai,
parla di «scarsa educazione alla lega­
lità. Le basi dell’educazione civica, a
scuola, non vengono più insegnate».
La Guardia di finanza savonese
cerca, compatibilmente con il suo
ruolo, di colmare questa grave la­
cuna. «Molto spesso ­ racconta Vi­
sentin ­ le scuole della città ci invi­
tano. Andiamo dai ragazzi, anche dai
bambini delle elementari, a raccon­
tare che cos’è la Costituzione, e che
cosa significa contribuire alle spese
dello Stato. Cercando di spiegare, ad
esempio, che se le strade sono illu­
minate dai lampioni, e se i bambini
possono imparare l’alfabeto e le ta­
belline,èpropriograzieaitanticitta­
dini onesti che pagano le tasse. Con­
cetti elementari, che cerchiamo di il­
lustrareconparolesemplici,accessi­
bili anche ai bambini. Ma che
purtroppo, a giudicare dalla realtà in
cui ci imbattiamo ogni giorno, sono
sconosciuti anche a moltissimi
adulti».
F. MAR.
LA “VIA” È DA
RIFARE? TUTTO
UN EQUIVOCO
SAVONA. Una let­
tera del ministero
dell’Ambiente riac­
cende lo scontro sul progetto per il
terminal container di Vado. Un
progettovolutodalgigantedeitra­
sporti Maersk, appoggiato da Re­
gione Liguria e Autorità portuale
di Savona, ma osteggiato dal
nuovo sindaco di Vado, Attilio Ca­
viglia, che ne ha fatto un tema por­
tante della sua fortunata campa­
gna elettorale. Ed è proprio Cavi­
glia a rallegrarsi per l’intervento
del ministero.
Secondo la lettura che ne dà il
sindaco di Vado, la lettera infligge­
rebbe infatti un duro colpo al pro­
getto. Nel tempo, il progetto è
cambiato, seppur di poco, rispetto
al disegno originariamente previ­
sto dal piano regolatore portuale.
Stando alla lettera del ministero,
sostiene Caviglia, o il progetto
viene riportato al disegno origina­
rio, «oppure sarà necessaria una
nuova Via (Valutazione d’impatto
ambientale, indispensabile per
l’attuazione del progetto, ndr.) e in
quella sede il Comune di Vado si
farà sentire». Cercherà, cioè, di
bloccare un’opera «che avrebbe
un impatto devastante e che la
maggioranza dei miei concittadini
non vuole», mentre «al posto del
terminal
portacontainer
avremmo bisogno di nuovi can­
tieri navali, di un nuovo polo della
pesca e di un grande porto turi­
stico».
A leggere le poche righe che in
data 7 ottobre il ministero ha spe­
dito a Regione ed Autorità por­
tuale, l’interpretazione di Caviglia
sembra però un po’ forzata. La let­
tera non accenna alla necessità di
riportare il progetto al suo disegno
originario, né tantomeno all’even­
tualità di una nuova Via. Si limita
semplicemente a registrare che
«sono state apportate (al pro­
getto) modifiche ritenute signifi­
cative rispetto a quanto contenuto
nel piano regolatore portuale». Il
dirigente ministeriale prosegue
spiegando che «la stessa Regione
conclude che le modifiche appor­
tate non consentono di escludere
che il progetto comporti una mo­
difica sostanziale del piano regola­
tore portuale». Conclusione: «se
non sarà possibile una rivisita­
zione (del progetto) il medesimo
dovrà essere sottoposto alla
espressione
del
ministero
dell’Ambiente in ordine alla so­
stanzialità o meno delle modifi­
che».
Gabriella Minervini, direttore
generale del dipartimento Am­
biente della Regione, traduce dal
burocratese in italiano spiegando
che «in poche parole, quello che
dichiara il sindaco Caviglia è asso­
lutamente falso. Non c’è nessuna
nuova Via in arrivo. Semplice­
mente, siccome l’ultimo progetto
prevede per le auto e i camion un
sovrappasso laddove invece il
piano regolatore prevedeva un
sottopasso,ilministerovuoleveri­
ficare se questa modifica è sostan­
ziale oppure no».
Il presidente dell’Autorità por­
tuale, Rino Canavese, affida il suo
commento ad un breve comuni­
cato stampa. Spiegando che sarà il
ministero a dover «valutare se il
sottopasso è ammissibile nell’am­
bito delle prescrizioni a suo tempo
espresse». Qualora il Ministero
«ritenesse più opportuno un ri­
torno alla soluzione che prevede
un sottopasso per la viabilità, que­
sta Amministrazione prenderà
atto e si uniformerà all’indica­
zione ricevuta».
n
F. MAR.
G. VAC.
«Altrove le rotonde sono spesso
anche spazi verdi, contengono fon­
tane, piante grasse, mosaici di cera­
mica ­ spiega Caviglia­ oltre che utili
per la viabilità diventano anche ele­
menti di arredo in grado di dare un
po’ di vivacità e brio alle strade. Qui
da noi finora sono tutte colate di ce­
mento freddo che certamente non
contribuisce a rendere più caldo il
contesto urbano. Per questo ho dato
disposizione agli uffici per studiare
cosa si possa fare, ovviamente con
poca spesa perché le risorse pur­
troppo sono quelle che sono, per mi­
gliorare l’inserimento delle rotonde
nelle varie zone della città dove sono
inserite. Colorandole anzitutto ma
anche aggiungendo qualche ele­
mento di richiamo in grado di carat­
terizzare l’opera infrastrutturale».
D. F.
25
MAERSK
Un ispettore comunale antievasori
SAVONA. Contro il fenomeno
dell’evasione fiscale, che in Liguria ha
raggiunto nel 2008 ­ secondo i dati, ri­
portati qui a fianco, di Contribuenti.it
­ cifre da record, scende in campo
l’ispettore comunale. Una figura
nuova nel panorama nazionale, an­
coradacostruiremacheoggi,aSavona
e nelle altre province liguri, farà il suo
debutto ufficiale.
«Daremo ai funzionari degli uffici
tributi comunali tutte le competenze
necessarie per poter partecipare, di
concerto con l’Agenzia delle entrate,
agli accertamenti fiscali». È con que­
st’obiettivo che Pierluigi Vinai, segre­
tario generale per la Liguria dell’Anci,
l’Associazione nazionale dei comuni
italiani, e dirigente della Sspal, la
Scuolasuperioredellapubblicaammi­
nistrazionelocale,haorganizzatoilse­
minario sul “Contrasto all’evasione fi­
scaleneicomuni”,chesiterràoggi.Per
tutto il giorno gli esperti dell’Agenzia
delle entrate passeranno in rassegna i
principali volti dell’evasione ­ ad
esempio, le false residenze all’estero ­
e gli strumenti (norme e regolamenti)
che i comuni hanno già e con cui pos­
sono contrastare il fenomeno.
L’intento, come si legge nel proto­
collo d’intesa firmato da Agenzia delle
entrate e Anci Liguria, è di «ottimiz­
zare le modalità di partecipazione dei
comuni alla lotta all’evasione», coin­
volgendoli nell’attività di accerta­
mento fiscale. I comuni forniranno
ogniinformazioneutile«aifinidell’ac­
certamento dei tributi erariali»
all’Agenzia delle entrate, dove sa­
ranno «oggetto di attenta valuta­
zione».
Già oggi, i dirigenti e funzionari
degli uffici tributi comunali hanno il
compito di rilevare le anomalie e com­
minare sanzioni. «Ora però ­ spiega
Vinai ­ dobbiamo compiere un passo
ulteriore. Coordinare l’attività dei Co­
muni con il lavoro dell’Agenzia delle
entrate. Soltanto così avremo una fo­
tografia più completa del fenomeno, e
riusciremoasmascherareigrandieva­
sori». Voluto dall’Anci, «e in partico­
lare­diceVinai­dalpresidentediAnci
Liguria, il sindaco di Genova Marta
Vincenzi,chesièspesamoltissimoper
questa iniziativa», il seminario verrà
trasmesso in teleconferenza da Ge­
novaatuttalaLiguria,evedràlaparte­
cipazione, complessivamente, di oltre
cento amministrazioni comunali. A
Savona la conferenza potrà essere se­
guita dalla sede provinciale dell’Agen­
zia delle entrate, in via Alessandria.
Secondo
Vinai,
alla
base
dell’enorme diffusione dell’evasione
fiscale in Italia (e in Liguria) ci sono
due motivifondamentali.Ilprimohaa
che fare con l’educazione. «Si fa poca
educazione alla legalità. Le basi
dell’educazione civica, a scuola, non
vengono più insegnate». Vi sono, qua e
là, iniziative che cercano di colmare
questa lacuna.
Comelelezioniaibambinidelleele­
mentari organizzate dalla Guardia di
finanza e raccontate nel pezzo qui ac­
canto, o come l’attività svolta dallo
stesso Vinai, in qualità di vicepresi­
dente della Fondazione Carige, in di­
verse scuole liguri, «dove abbiamo or­
ganizzato una serie di incontri sul ri­
spetto della legge. Purtroppo però il
modello vincente, che fa presa sui ra­
gazzi, è quello del furbo, di chi fa car­
riera aggirando gli ostacoli. Compresi
quelli fiscali». Ed è proprio per com­
battere la sempreverde categoria dei
furbi, che è nato “l’ispettore fiscale co­
munale”.
GIOVEDÌ
15 OTTOBRE
2009
La rotonde di via Stalingrado