universita` di catania - Dipartimento di Economia e Impresa

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universita` di catania - Dipartimento di Economia e Impresa
Università degli Studi di Catania - Dipartimento di Economia e impresa
Corso di Laurea in Economia Aziendale
Anno Accademico 2015/16
Sistemi di gestione della qualità, della sicurezza e dell'ambiente
(I anno, II semestre, n 9 CFU)
Docente titolare dell’insegnamento: Prof.ssa Agata Matarazzo
Sede: Palazzo delle scienze –stanza 15- primo piano; C.so Italia, 55 - Catania
Telefono: 0957537722 ; email: [email protected]
Orario ricevimento: lunedì- martedì dalle 10.00 alle 12.00
OBIETTIVI
FORMATIVI
1. Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding):
Il percorso formativo del corso, progettato in collaborazione con i docenti delle altre discipline dell’area,
mira all'acquisizione dei principi teorici concernenti i modelli di gestione delle certificazioni volontarie
adottabili dalle aziende presenti sul territorio, indipendentemente dalla dimensione e dal processo produttivo.
In particolare dapprima in modo separato vengono analizzate le certificazioni volontarie della qualità,
sicurezza, etica ed ambientale, per poi unificare le variabili lungo un percorso che mira alla gestione
integrata volontaria. Accanto alle indispensabili nozioni teoriche, opportunamente formalizzate, si intendono
trasferire anche adeguate competenze professionali, sia per approfondire le tematiche trattate da un punto di
vista operativo, sia a completamento del percorso formativo, al fine di fornire anche le conoscenze
necessarie per poter applicare opportunamente nel mondo del lavoro i metodi e le tecniche studiati (saper
valutare, confrontare, decidere, operare). Per raggiungere tali obiettivi, si utilizzano anche durante le lezioni
frontali attrezzature e metodologie didattiche opportune, quali slides, e casi studio in aziende pubbliche e
private, di prodotto e di servizio, ecc.
Tutto il percorso formativo della disciplina è orientato a coniugare metodologie didattiche che mirano a
sviluppare sia la capacità induttiva che il processo logico-deduttivo degli studenti. La verifica
dell'apprendimento non è concentrata solamente nella fase conclusiva del corso, in sede di esami orali;
durante l'intero percorso formativo si effettuerà un controllo accurato e continuo della comprensione e
dell'effettiva acquisizione da parte degli studenti delle conoscenze via via trasmesse, stimolandone una
proficua ed attiva partecipazione.
2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding):
Particolare attenzione è rivolta anche all’attività operativa dei futuri laureati, i quali sono chiamati ad
affrontare nella professione le problematiche prima richiamate, spesso in differenti contesti, anche trasversali
ed interdisciplinari. A tal fine, il docente utilizza una metodologia didattica ampiamente orientata anche
all'acquisizione operativa ("saper fare") degli strumenti analitici e concettuali proposti durante
l’insegnamento della disciplina, mirando allo sviluppo di una capacità critica dello studente nei confronti
delle tematiche trattate, in un continuo processo di interazione di analisi - sintesi, anche presentando in aula
opportuni casi aziendali reali, portati avanti negli anni precedenti. Fornire le fondamentali nozioni teoriche e
le principali applicazioni operative delle normative internazionali di riferimento in tema di gestione
volontaria delle singole variabili qualità, conoscenza delle norme internazionali in materia di certificazione
volontaria, iter di certificazione volontaria, analisi dei vantaggi e dei costi, presentazione dei casi studi con
modalità pratiche di attuazione delle normative di riferimento. Descrivere la qualità dei servizi e proprio
peculiarità; utilizzo degli strumenti statistici di controllo della qualità; utilizzo degli strumenti manageriali di
controllo della qualità. Analizzare la qualità nel sistema agroalimentare. Fornire le fondamentali nozioni
teoriche e le principali applicazioni operative delle normative nazionali cogenti in tema di prevenzione del
rischio di incidente nei luoghi di lavoro; conoscere e saper applicare le normative internazionali di riferimento
in tema di gestione volontaria della sicurezza. Analizzare costi e vantaggi derivanti da implementazione della
gestione della sicurezza in azienda. Far acquisire le principali nozioni teoriche e le principali applicazioni
operative delle normative internazionali di riferimento in tema di gestione volontari della qualità ambientale.
Fornire le fondamentali nozioni teoriche dei microinquinanti nei diversi comparti, acqua, aria, suolo; conoscere
le tecniche di gestione dei rifiuti; dare completa conoscenza allo studente delle norme internazionali in materia
di certificazione volontaria, iter di certificazione volontaria, analisi dei vantaggi e dei costi, presentazione dei
casi studi con modalità pratiche di attuazione delle normative di riferimento.
3. Autonomia di giudizio (making judgements): Lo sviluppo di un'autonoma capacità critica nel contesto
delle tematiche trattate è uno dei principali obiettivi formativi dell’insegnamento. Una buona acquisizione
delle conoscenze teoriche e delle capacità operative previste nel programma dell’insegnamento non è
sufficiente ad una completa formazione dello studente, se tale preparazione non è accompagnata
dall'acquisizione di un'approfondita, autonoma, socialmente e moralmente responsabile capacità di
valutazione, di impostazione e di risoluzione di un problema. Durante il corso, pertanto, lo studente è anche
addestrato e stimolato alla ricerca delle fonti informative pratiche e facilmente recuperabili, ad un’analisi
critica sulla loro attendibilità e significatività, per un loro appropriato e consapevole utilizzo nella realtà
operativa.
4. Abilità comunicative (communication skills): Lo studente è messo in condizioni di relazionarsi e di
trasferire a terzi, anche non specialisti, con chiarezza espositiva, precisione, padronanza di espressione e
linguaggio tecnico appropriato, informazioni, analisi, giudizi di valore, progetti e proposte operative
concernenti le problematiche ambientali, aziendali e di etica, che la precipua attività lavorativa porterà ad
affrontare, sapendone esporre anche le motivazioni e le ipotesi adottate. A tal fine, accanto ad un’appropriata
conoscenza teorica delle normative volontarie di riferimento, è indispensabile acquisire una capacità di
applicazione operativa degli strumenti legislativi a disposizione. Lo studente è continuamente sollecitato ad
esporre verbalmente e formalmente il proprio pensiero con adeguate argomentazioni e tecniche, a redigere
documenti in forma scritta, a predisporre presentazioni, individualmente ed in gruppo, a discutere quanto
presentato in aula, per stimolare una proficua interazione anche sul piano della comunicazione. La prova
finale costituisce un'ulteriore momento di approfondimento e di verifica delle diverse capacità di
comunicazione effettivamente raggiunte dallo studente.
5. Capacità di apprendimento (learning skills): Si forniscono agli studenti sin dall’inizio delle lezioni
opportuni suggerimenti e stimoli per una partecipazione quanto più attiva possibile all'intero processo
formativo e per un miglioramento del metodo di studio individuale, ai fini di un più efficace apprendimento
della disciplina, che presenta precipue caratteristiche in termini di apprendimento, mediante un appropriato
processo induttivo - deduttivo. Il docente verifica continuamente, argomento per argomento, se la
trasmissione delle conoscenze avviene efficacemente, rivedendo eventualmente anche nel corso dell’anno il
metodo di insegnamento, per meglio adeguarlo al raggiungimento concreto di questo importante obiettivo,
tenendo anche conto della effettiva composizione dell’aula. In tale contesto, la verifica mediante esame di
profitto è un naturale e coerente corollario del processo di apprendimento, che viene costantemente
monitorato e migliorato, anche per evitare un traumatico approccio alle prove di esame.
PREREQUISITI
RICHIESTI
ORGANIZZAZI
ONE E
METODI
DIDATTICI
FREQUENZA
LEZIONI
TESTI DI
RIFERIMENTO
PROVA
Syllabus A.A. 2015-16
Conoscenza delle tematiche trattate nel corso di Tecnologia dei Cicli Produttivi; definizione di costi e curva
funzione di produzione; conoscenza di problematiche ambientali e di processi produttivi atti a internalizzare
politiche di sviluppo sostenibile; approccio alla leadership aziendale; conoscenze di base di economia
aziendale inerenti la formazione del personale, la gestione della sicurezza in azienda, la soddisfazione del
cliente
Il corso è organizzato con lezioni frontali di due ore ciascuno divisi in tre giorni settimanali; all’incirca un
mese di lezione per ogni modulo e quindi per ogni variabile volontaria presente nel contenuto del corso; il
docente presenta in aula le slides appositamente preparate con le quali spiega in modo molto preciso i
contenuti del corso; inoltre ad ogni fine modulo il docente presenta esperti in aula atti a proporre casi studio
aziendali su imprese che hanno già fatto proprio o implementati gli strumenti di gestione volontaria
presentati dal docente nel corso delle lezioni frontali. Gli studenti sono caldamente invitati a partecipare in
modo attivo al dialogo e a proporre spunti di discussione con gli esperti imprenditori invitati in aula.
La frequenza delle lezioni non è obbligatoria; il docente tuttavia invita gli studenti ad una frequenza attiva
durante il ciclo di lezioni proposto; per gli studenti che otterano una percentuale minima concordata ad inzio
lezioni sono previsti colloqui ad ogni fine del modulo, in modo da affrontare l’esame immediatamente dopo
la fine delle lezioni inerente argomento oggetto del colloquio.
1. A. Galgano – “La qualità totale” - Il Sole 24 ore, Milano 1991 ed edizioni successive;
2. M. Proto – “Il sistema qualità – Profili tecnici e percorsi evolutivi” – Ed. G. Giappichelli, Torino, 1999;
3. Roberta Salomone - Maria Teresa Clasadonte - Maria Proto - Andrea Raggi (A cura di ), ProductOriented Environmental Management Systems (POEMS),, Springer, 2013;
4. A. Marra, 2002, L’etica aziendale come motore di progresso e successo. Modelli di organizzazione,
gestione e controllo: verso la responsabilità sociale delle imprese, Franco Angeli;
5. M. Vigone, 1995, La sicurezza sul lavoro: i soggetti, adempimenti e modalità, tempi di attuazione,
sanzioni: obblighi e responsabilità dell’impresa, D. Lgs. N. 626/1994, Pirola, Milano;
6. Clasadonte M T, Giacchi L, Matarazzo A (2012). Indicatori di sostenibilità ambientale per il
miglioramento dei servizi turisticio Indagine sulla città di Siracusa, Roma:ARACNE editrice S.r.l.;
7. CLASADONTE M, MATARAZZO A, SABBIA A, BRUNO B.V (2005). Linee guida di contabilità
ambientale degli enti territoriali. Il Comune di Catania, CATANIA:Tipolito Gullotta;
8. AREZZO C.- DAMICO R.- RANDONE S. (2008) A CURA DI. La Responsabilità Sociale oltre
l’impresa, MILANO:FrancoAngeli;
9 . Leonardi – “Capire la qualità” - Il Sole 24 ore, Milano 2000
Sono previsti tre colloqui in itinere con test
scritti, in date immediatamente successive
Prove in itinere durante il corso
alla fine delle lezioni inerente il modulo in
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oggetto di colloquio.
Non sono previste
http://www.economia.unict.it/Didattica/Dia
rio-esami
D’ESAME
Eventuali prove di fine corso
Date d’esame
CONSEGNA
MATERIALE
DIDATTICO
Il docente consegnerà in aula il materiale didattico sottoforma di fotocopie che riassumono tutti i contenuti
trattati in aula e che sono oggetto della prova di esame
PROGRAMMA DEL CORSO
I MODULO (3 CFU)
Descrizione del programma. Titolo del modulo: Gestione volontaria della qualità
L'evoluzione del concerto di qualità: la qualità dei prodotti; dal CWQC al TQM; la qualità totale: la qualità secondo le
norme ISO 9000/94, ISO 9000/2000*, ISO 9000/2008. Gli attori della certificazione. La certificazione dei prodotti e del
sistema aziendale, Iter di certificazione*, presentazione del manuale di qualità. La piramide di qualità. La qualità dei
servizi. Gli strumenti statistici di controllo di qualità* carte di controllo, istogramma, analisi di Pareto. Gli strumenti
manageriali di controllo di qualità*, diagramma a frecce, diagramma ad albero, albero degli errori; igiene e sicurezza
nei sistemi agroalimentari; il sistema HACCP*; iter di certificazione; fasi di implementazione; confronto fra ISO 9000 e
HACCP.
Credito parziale attribuito: 3 CFU
II MODULO (3 CFU)
Descrizione del programma. Titolo del modulo: Gestione volontaria della sicurezza e dell’etica aziendale.
Problematiche inerenti la gestione della sicurezza in azienda, le normative cogenti in tema di gestione della sicurezza e
salute nei luoghi di lavoro, Dlgs 626/2004*; le normative antincendio, i sistemi di sicurezza e di prevenzione del rischio
di incidente nei luoghi di lavoro; le norme volontarie internazionali in tema di gestione della sicurezza nei luoghi di
lavoro; norme seire OHSAS 18001*; il manuale di sicurezza*, i documenti necessari per ola certificazione del sistema
qualità; la responsabilità sociale di impresa, principi di etica aziendale; le normative internazionali SA 8000*, stato di
Applicant, dati e diffusione del sistema, vantaggi e costi della certificazione della sicurezza in azienda, casi studio su
sistemi di gestione della sicurezza in aziende high tech siciliane.
Credito parziale attribuito: 3 CFU
Descrizione del programma. Titolo del modulo: i sistemi di gestione ambientali
L'evoluzione del concerto di inquinamento ambientale dal punto di vista chimico ed economico; inquinanti
atmosferici*, fra cui SOx, CO2, NO2, PM10; la qualità delle risorse idriche, indice COD e BOD; definizione di rifiuto;
tecniche di gestione di rifiuto, fra cui termovalorizzazione e discarica; inquinamento da cause agricole; eutrofizzazione
delle acque; gli strumenti cogenti di politca ambientale; le norme command and control*; strumenti economici e
finanziari in tema di politica ambientale; la gestione ambientale volontaria secondo la normativa internazionale ISO
140012/2004*, Iter di Certificazione volontaria, strumenti di politica ambientale, costi e benefici ambientali, documenti
necessari per la certificazione di qualità ambientale, regolamento comunitario EMAS*; l’analisi LCA*, l’Ecolabel; il
Bilancio ambientale degli enti locali, presentazione casi studi su gestione dei rifiuti e indicatori di performance
ambientale negli enti locali.
Credito parziale attribuito: 3 CFU
Indicare con un asterisco, *, gli argomenti minimi irrinunciabili per il superamento dell’esame
Argomenti
1. Lezione: La gestione volontaria della qualità
Introduzione al corso
Presentazione degli argomenti
Definizione di qualità
2 2. Lezione: Evoluzione storica del concetto di qualità*
Syllabus A.A. 2015-16
1
Rif. Testo
- A. Galgano – “La qualità totale” - Il Sole 24
ore, Milano 1991 ed edizioni successive (tutto);
- M. Proto – “Il sistema qualità – Profili tecnici e
percorsi evolutivi” – Ed. G. Giappichelli, Torino,
1999 (capp. 1-3);
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Assicurazione di qualità e CWQC*
Total quality management
I costi di qualità
Enti di certificazione
4 3. Lezione:Le norme internazionali per la certificazione
volontaria della qualità aziendale
Le norme ISO 9000 del 1987
Le norme ISO 9000 del 1994*
5 4. Lezione: Norma ISO 9001:1994
Le norme ISO 9000 del 2000*
6 5. Lezione: Le norme ISO 9000 del 2008
Iter per ottenere la certificazione della qualità
Il ciclo di DEMING PLAN DO CHECK ACT*
7 6. Lezione: La qualità dei servizi
I circoli di qualità
8 7. Lezione: Gli strumenti statistici per il controllo della qualità
in azienda*
Diagramma causa ed effetto
9 8. Lezione: Gli strumenti manageriali per il controllo della
qualità in azienda*
Diagramma di PERT
10 9. Lezione: La qualità nelle aziende agroalimentari
Normative cogenti in tema di sicurezza alimentare
11 Il sistema HACCP nelle aziende agroalimentari*
Le fasi di implementazione dell’HACCP
Confronto fra normativa ISO 9000 e HACCP*
12 10. Lezione: Presentazione in aula di casi studi su
implementazione di HACCP nelle aziende agroalimentari
3
13 1. Lezione: La Gestione volontaria della sicurezza e dell’etica
aziendale.
Introduzione al modulo
Norme cogenti in tema di gestione della sicurezza e della salute
dei lavoratori negli ambienti di lavoro*
2. Lezione: Definizione di rischio e di incidente nei luoghi di
lavoro*
Analisi delle principali cause e rischi di incidente nei luoghi
3. Lezione: Definizione di malattia professionale
Le norme antincendio*
Albero degli errori
4. Lezione: Dispositivi tecnici per la prevenzione di incendi
nelle aziende
Tipologie di strumenti di prevenzione*
Formazione e informazione del personale
5. Lezione: Normative volontarie in tema di gestione della
sicurezza in azienda
Le norme internazionali OHSAS 18001*
6. Lezione: Iter di certificazione del sistema di sicurezza
aziendale volontario
Le norme internazionali BS 8800*
7. Lezione: Definizione di etica aziendale
La responsabilità sociale di impresa
La norma SA 8000*
8. Lezione: Fasi di implementazione della norma SA 8000
14 Costi e vantaggi della certificazione
9. Lezione: I sistemi di gestione integrata qualità- ambientesicurezza*
Fasi e documenti per la gestione integrata (SGI)*
Syllabus A.A. 2015-16
- E. Leonardi – “Capire la qualità” - Il Sole 24
ore, Milano 2000 (tutto);
Dispense distribuite dal docente in aula (tutte)
- A. Marra, 2002, L’etica aziendale come motore
di progresso e successo. Modelli di
organizzazione, gestione e controllo: verso la
responsabilità sociale delle imprese, Franco
Angeli (capp. 1-3);
- AREZZO C.- DAMICO R.- RANDONE S.
(2008) A CURA DI. La Responsabilità Sociale
oltre l’impresa, MILANO:FrancoAngeli (capp. 15);
- A. Marra, 2002, L’etica aziendale come motore
di progresso e successo. Modelli di
organizzazione, gestione e controllo: verso la
responsabilità sociale delle imprese, Franco
Angeli (capp 1-3);
- M. Vigone, 1995, La sicurezza sul lavoro: i
soggetti, adempimenti e modalità, tempi di
attuazione, sanzioni: obblighi e responsabilità
dell’impresa, D. Lgs. N. 626/1994, Pirola,
Milano(tutto);
Dispense distribuite dal docente in aula (tutte)
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15 Vantaggi e costi di certificazione volontaria
10. Lezione: presentazione di casi studio di aziende che
implementano SGI
1. Lezione: I sistemi di gestione ambientali Lezione:
Introduzione al modulo ambiente
Definizione di sviluppo sostenibile*
Indice Isew *
2. Lezione: Le principali conferenze internazionali in tema di
politica ambientale
La combustione*
16 I principali inquinanti atmosferici*
3. Lezione: Cause ed effetti delle piogge acide
Cause ed effetti del riscaldamento globale
17 I principali inquinanti idrici*
4. Lezione: Definizione di rifiuti
Principali normative cogenti in tema di gestione dei rifiuti*
Metodi di gestione dei rifiuti
5. Lezione: Inquinamento del suolo
Fonti energetiche tradizionali
Fonti energetiche alternative e rinnovabili*
6. Lezione: Definizione di risorsa e di riserva
De materializzazione e deinquinamento
7. Lezione: I diversi comportamenti manageriali nei confronti
della variabile ambiente
Gli strumenti di politica ambientale*
Strumenti regolativi di command and control*
8. Lezione: Strumenti economici e finanziari di politica
ambientale*
Creazione di mercati artificiali
Strumenti volontari di gestione ambientale*
9. Lezione: Le norme di sistemi di gestione ambientale ISO
14000*
Iter di certificazione ambientale*
Documenti per la certificazione ambientale
Vantaggi e costi
10. Lezione: Il regolamento comunitario EMAS*
Iter di certificazione
Evoluzione verso EMAS 2
Life Cycle Assessment*
- Roberta Salomone - Maria Teresa Clasadonte
- Maria Proto - Andrea Raggi (A cura di ),
Product-Oriented Environmental Management
Systems (POEMS), Springer, 2013 (capp. 5-8-9);
- Clasadonte M T, Giacchi L, Matarazzo A
(2012). Indicatori di sostenibilità ambientale per
il miglioramento dei servizi turisticio Indagine
sulla città di Siracusa, Roma:ARACNE editrice
S.r.l.(capp. I e II);
CLASADONTE M, MATARAZZO A,
SABBIA A, BRUNO B.V (2005). Linee guida di
contabilità ambientale degli enti territoriali. Il
Comune di Catania, CATANIA:Tipolito Gullotta.
Dispense distribuite dal docente in aula (tutte)
Esempi di domande e/o esercizi frequenti
1 definizione di qualità; piramide di qualità; il
manuale di qualità; iter di certificazione della
qualità; le norme di gestione della qualità;
strumenti statistici di controllo della qualità
aziendale; a qualità dei servizi; strumenti
manageriali per il controllo della qualità in
azienda; il sistema HACCP nelle aziende
agroalimentari
2. definizione di rischio; le norme cogenti in tema
di gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro; dlgs
626/94; le norme volontarie in tema di gestione
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della sicurezza nei luoghi di lavoro; norme OHSAS
18001; la norma SA8000; definzione di etica
aziendale; rischio di incendio nelle azinede;
strumenti di prevenzione del rischio di incidente
nei luoghi di lavoro; il manuale di sicurezza.
3. definizione di inquinamento nella teoria
economia; effetto serra; PM10; il buco dell’ozono;
eutrofizzazione delle acque; la termovalorizzazione
dei rifiuti; stru,menti di poilitica ambientale;
tipologie di standard; le norme ISO 14000; iter di
certificazione della qualità ambientale in azienda;
il bilancio ambientale; l’ ecolabel; il regolamento
EMAS.
* Conoscenze minime irrinunciabili per il
superamento dell’esame
Syllabus A.A. 2015-16
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