Giovani in Ricerca TESTO di Laura Firenze ed Elisa Raggi

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Giovani in Ricerca TESTO di Laura Firenze ed Elisa Raggi
L’AMICIZIA AI TEMPI DI FACEBOOK
“Sei stato taggato in un post”, “hai 3 nuove notifiche”, “X vuole stringere amicizia con te”…
Conferma,ignora,condividi. Questo è quello che ci propone il nuovo millennio,una comunicazione
veloce,rapida,e gratuita.
Pomeriggi passati davanti ad uno schermo,catturati da un immenso mondo immaginario; che fuori
ci sia sole,vento o pioggia,non ha importanza,tutto quello di cui ho bisogno è il mio computer.
Questo, probabilmente, è quello a cui pensano gli adulti a proposito delle nuove generazioni. Ma
sarà veramente così, o gli adolescenti sono più responsabili di quello che sembra? Per scoprirlo
abbiamo svolto un indagine, chiedendo tramite questionari cosa ne pensano gli adolescenti dai 14 ai
19 anni.
La cosa che più ci premeva di sapere era come questi ragazzi considerano le amicizie nate sui social
network, e di come questi abbiano influenzato e/o migliorato il modo di relazionarsi con gli altri.
Dalle risposte ottenute abbiamo capito che la maggior parte dei ragazzi utilizza facebook soprattutto
per poter parlare con gli amici, o per la possibilità di conoscere persone nuove senza il problema di
spese eccessive. Circa la metà degli intervistati non vede le amicizie strette su facebook come
effettivamente reali, tant’è vero che spesso e volentieri non si hanno rapporti con questi “amici” al
di fuori dello schermo, e in molti casi non ci si sforza neppure di salutarli. Cosa è cambiato dunque
con l’iscrizione a questo sito? Nulla, se non per il calo del tempo libero sprecato sul computer, che
ha sostituito attività decisamente più produttive come lo sport, o lo studio dice ridendo C.!!
Perché se si può sfruttare meglio il tempo passato in chat, nessuno si è cancellato? Comodità,
divertimento ed utilità sono le parole d’ordine. Vediamo come si cade in un circolo vizioso, lo si
usa perché utile, poi non si spegne il computer, si fanno test, si guardano i profili altrui e ci si
espone; ognuno mostra un po’ di se, o più frequentemente si mostra ciò che si vorrebbe essere,
un’immagine in cui si salvano solo i pregi e le qualità, ciò di cui si va più fieri. All’insegna della
finzione ci creiamo una maschera, parliamo con altre maschere e si gioca ad un carnevale in cui
nessuno conosce veramente nessuno.
Quindici domande in cui i ragazzi hanno dovuto rispondere sinceramente e,quel che ne è uscito di
venti questionari, è che la maggioranza dei giovani utilizza facebook per chattare con gli amici e
alcuni di loro anche per conoscere gente nuova e allargare quindi le proprie amicizie. È risultato
però,che con le persone conosciute sul social network,gli intervistati hanno dichiarato di non avere
un rapporto,negando anche il saluto agli “amici di chat”,senza quindi,un rapporto fuori dallo
schermo.
Come si può considerare Amicizia,quanto scritto sopra? Per noi è praticamente inconcepibile
pensare anche solo di chiamare amicizia una situazione in cui non vi è neppure un gesto di
educazione e gentilezza come salutare.
Infatti,la maggioranza risponde di non credere in essa, perché appunto non vi è un rapporto esterno
alla finestrella della chat.
Quindi possiamo si considerare facebook come mezzo di comunicazione tra amici, comodo,efficace
e gratuito, ma è anche a parer nostro,una perdita di tempo,se usato spesso come dichiara una
quattordicenne che spende dalle otto alle dodici ore al giorno davanti alla piattaforma. Essa reclude
in casa infatti i più giovani, e non solo, che rimangono praticamente incantati dalla “magia” di
novità e pensieri altrui, creando,a propria insaputa, un personaggio cui notifiche,messaggi e
richieste di amicizia aumentano il livello d’autostima,portandoli sempre di più a provare un senso
d’obbligo nel postare link, commentare foto e video, per potersi far notare e di conseguenza poter
dire di avere numero tot di notifiche al giorno,ma che poi, quando ad una certa età si guarderanno
indietro, capiranno quanto tempo avranno sprecato davanti al computer,aspettando la mail
informatrice di facebook, privando le relazioni reali e normali,oseremmo dire.
Capita infatti che i nuovi “arrivati” e/o i patiti-dipendenti del web, ci informino di ogni loro minimo
gesto,azione,frase detta, che canzone stiano ascoltando, di che colore sia la maglietta che
indossano,insomma, inondano la pagina iniziale,la Bacheca, di loro commenti su quel che sta
accadendo;ma forse quel che vogliono fare davvero,scrivere ogni minimo pensiero e azione
personale,oppure un modo per farsi notare e attirare l’attenzione dei collegati,sperando e aspettando
che qualcuno commenti e che l’icona delle notifiche si illumini di rosso?!
L’egocentrismo e l’ipocrisia dilagano su facebook,tramite link pubblicati da noi giovani,mostrando
coraggio,lealtà,amore, anti-razzismo e sembriamo pseudo oratori che parlano di quel che dovrebbe
essere la giustizia. Sembriamo così tutte persone perfette. Un mondo in cui ci si può mascherare e
rendersi altre persone,illudersi di avere un'altra personalità, appunto come dichiara una ragazza
intervistata. Siamo quindi davvero noi stessi o ci spacciamo per ciò che vorremmo essere?
Possiamo definire il social network come uno spazio in cui poterci nascondere inconsciamente dai
nostri difetti e mostrare quelli che riteniamo siano nostri pregi e/o fingere appunto,di essere persone
migliori,creando ciò che vorremmo essere,o ciò che vogliamo che gli altri pensino di noi.
Doppia personalità quindi? Quante persone false, ci verrebbe da pensare,e tutto questo perchè?
Sempre per l’importanza di farsi notare dagli altri,come pubblicare belle foto e aspettare di essere
commentati,ma per cosa?per sentirsi special? Guardati,ammirati ed essere conosciuti?
Non so,non ci si pensa nemmeno al perché di tanta foga delle ragazzine, convinte di se stesse e della
propria immagine,non ci fermiamo a pensare che nella vita ci può essere altro ad un semplice “mi
piace”.
Ormai siamo entrati in un meccanismo in cui scrivere è ha più importanza dell’atto di parlare e dire
ciò che vuoi fare ha più peso di ciò che fai veramente. Tutto basato sull’immagine e la
presenza,quindi,ma prima,senza facebook,cosa si faceva? Come si impiegava il tempo?
Alcuni ragazzi hanno confermato di poter impiegare meglio il tempo passato a fissare lo schermo e
di aver pensato di volersi cancellare dal mondo virtuale ma senza farlo,per la comodità e la gratuità
del servizio.
Ricordando gli anni passati senza facebook, sms e chiamate erano all’ordine del giorno,ora
nemmeno più i messaggi sono di moda,in quanto internet dilaga direttamente sul cellulare, e
figurarsi le chiamate,sentire la voce di una persona ormai è diventato un optional,a breve i
matrimoni si celebreranno facendo liste su FB o proporle direttamente in chat.
A proposito dell’amore,una persona su dieci,crede nell’amore virtuale,ma a nessuno dei nostri
ragazzi è mai successo.
Eppure di social network per incontri ne esistono parecchi e a quanto pare sono più gli adulti a
frequentare tali siti,piuttosto che i giovani,data la paura e la consapevolezza di pericoli a cui si
potrebbe andare incontro.
Solo una ragazza ha subito molestie su facebook,e ha semplicemente bloccato e cancellato dai
propri contatti questa persona;ora non sappiamo quale tipo di problemi le abbia creato,ma ci
sentiamo di dire che, “incontri al buio” e anche solo confermare l’amicizia ad una persona
“ambigua” può rivelarsi fastidioso e perché no, pericoloso. Non ci va di fare la morale ma,
personaggi disagiati come molestatori (il che non vale a intendere solo la persona che molesta
fisicamente,ma anche verbalmente,con frequenti conversazioni che possono alterare l’umore della
“vittima” e incastrarla in una posizione di disagio) possono essere dietro ad un qualsiasi nome
finto,e quindi profilo falso,perciò Occhio ad aggiungere tanti contatti,solo per il gusto di superare
gli amici per il numero di persone che abbiamo nella lista di amicizie.
Detto questo,noi inguaribili malinconiche,speriamo che le nuove generazioni non si disperdano
troppo in questo mondo virtuale,definito come spazio utile per parlare, un passatempo divertente in
cui trovare e ritrovare amici di vecchia data, e che si rendano presto conto che,le foto,i link, e tutte
le dicerie scritte li sopra,rimarranno sempre li, in un archivio ordinato in cui ogni persona può
sapere,impicciarsi dei propri affari con tutto il diritto. Niente privacy quindi,beh non so voi,ma le
sottoscritte preferiscono una vita reale in cui conoscere persone alle feste,ai concerti,tramite amici è
più significativo che aggiungerle in un socialnetwork a caso,e che le canzoni,i video,se li ascoltano
in camera,su un prato a prendere il sole, o al suono di una chitarra suonata dall’ amico fidato. Gli
sms valgono più di un “mi piace”,e le foto le si guardano tutti assieme,senza l’assiduo pensiero di
dover ricevere commenti.
Tutto questo lo diciamo perché siamo uscite da tempo dal giro infernale di facebook,avuto nei primi
mesi dall’iscrizione,e ora passiamo per noia qualche ora sul sito,provando sconforto se fuori piove,o
se siamo obbligate allo studio e a restare in casa per chissà quale obbligo familiare,girovaghiamo
per la chat in cerca di un amico con cui parlare,e se non troviamo nessuno, abbiamo sempre un buon
libro o un bel film da guardare.
Nessuno si trova meglio nel mondo virtuale,usiamo meglio quindi il nostro tempo!
Firenze Laura
Raggi Elisa
4^sp.fig.
Liceo Artistico B.Cassinari