Il punto sul Piano Junker

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Il punto sul Piano Junker
16/03
APPROFONDIMENTI
IL PUNTO SUL PIANO
JUNCKER
Approfondimenti Rapporto di previsione / Aprile 2016
Dopo il crollo subito a seguito della crisi finanziaria internazionale, gli investimenti europei hanno presentato un recupero lento, che ha contribuito a frenare il ritmo della ripresa economica e che può condizionare la crescita potenziale e la competitività. In questo contesto si inserisce l’insieme
di misure varato alla fine del 2014 dalla Commissione Europea, con l’obiettivo di favorirne il ritorno su un trend di lungo periodo. A oltre un anno dal
suo avvio, valutiamo i progressi compiuti. Essi riguardano principalmente
l’attività del FEIS, il fondo istituito per mobilitare i capitali privati. Le iniziative volte a fornire un sostegno ai potenziali investitori e, soprattutto,
a migliorare le condizioni per gli investimenti, che dovrebbero integrare il
supporto fornito dal FEIS, dovrebbero costituire uno degli obiettivi della
Commissione nell’anno in corso e nel prossimo.
Il Piano degli investimenti per l’Europa (Piano Juncker) è stato presentato
a novembre 20141 con l’obiettivo di favorire la ripresa della crescita economica e dell’occupazione attraverso il rilancio degli investimenti, fortemente
ridimensionatisi dopo la crisi finanziaria internazionale2.
Nelle pagine che seguono ne richiamiamo brevemente i tratti principali e
tracciamo un primo bilancio.
1 http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=COM%3A2014%3A903%3AFIN
2 Il calo intervenuto fra il 2007 e il 2013 è stato superiore al 15%, corrispondente
a oltre 350 milioni a prezzi del 2010.
Il primo pilastro
Il Piano Juncker si articola in tre pilastri
• la creazione del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), un
fondo di garanzia volto a mobilitare capitali per almeno 315 miliardi di
euro nel triennio 2015-17, pari a circa il 2% del PIL dell’UE a prezzi correnti nel 2015, per finanziare investimenti aggiuntivi, che incontrerebbero difficoltà di finanziamento a causa anche di profili di rischio elevati
e che rispettano determinati criteri di eleggibilità tra cui fattibilità economica, un valore socio-economico e la possibilità di essere avviati nel
triennio considerato
• la costituzione di un portale degli investimenti europei (European Investment Project Portal) e di un programma di assistenza tecnica (European Investment Advisory Hub), al fine di fornire un sostegno agli investitori
02 - PROMETEIA
• la definizione di un programma volto a migliorare l’ambiente per gli investimenti anche attraverso riforme miranti a rimuovere ostacoli normativi
e di mercato, con iniziative a livello nazionale ed europeo.
Attraverso il FEIS possono essere finanziati, a tassi sostenibili, progetti con
un profilo di rischio maggiore di quello normalmente selezionato dalla BEI
e dal FEI o che non potrebbero essere finanziati dal mercato o dagli abituali strumenti. La partecipazione della BEI, con la garanzia del fondo FEIS,
dovrebbe quindi favorire la partecipazione di altri soggetti e il raggiungimento dell’obiettivo dei 315 miliardi di euro. Di questi 240 sono destinati a
investimenti a lungo termine nell’innovazione e nelle infrastrutture, 75 alle
imprese di piccole e medie dimensioni (PMI) e alle imprese a media capitalizzazione. Le aree di intervento includono trasporti, energia, tecnologie
dell’informazione e della comunicazione, ambiente e uso efficiente delle risorse, capitale umano, cultura e salute, ricerca, sviluppo e innovazione. Non
vi è una ripartizione geografica e settoriale dei finanziamenti predefinita.
Approfondimenti Rapporto di previsione / Aprile 2016
Il FEIS3 è stato istituito a giugno 2015 all’interno del gruppo BEI, formato
dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) e dal Fondo europeo per gli
investimenti (FEI), e ha una propria struttura di governance4 e una dotazione di 21 miliardi di euro, di cui 5 di capitali forniti dalla BEI e 16 di garanzie
fornite dalla Commissione Europea (di questi ultimi 8 derivano dalla riallocazione di risorse già stanziate, come ad esempio nel caso di Horizon 2020
e Connecting Europe Facility, e dai margini di flessibilità di bilancio UE).
Tale fondo dovrebbe consentire al gruppo BEI di erogare, nel complesso,
prestiti per 61 miliardi, che, secondo gli estensori del piano, dovrebbero a
loro volta essere in grado di attivare investimenti per 315 miliardi.
Gli interventi riguardanti gli investimenti in infrastrutture e innovazione
sono attuati dalla BEI, quelli riguardanti le PMI e le imprese a media capitalizzazione dal FEI, che opera attraverso banche e altri soggetti di intermediazione finanziaria e che fornisce capitale di rischio alle PMI e garanzie a
istituzioni finanziarie, come le banche, a copertura dei loro prestiti alle imprese. Attraverso il FEI, il FEIS sostiene l’attività di finanziamento condotta nell’ambito del programma per la competitività delle piccole e medie imprese (Cosme) e del programma Innovfin di Horizon 2020.
Uno degli aspetti del piano che, almeno inizialmente, ha suscitato alcune
perplessità è costituito dalla dimensione del moltiplicatore, ritenuta eccessivamente ottimistica da alcuni commentatori.
Il moltiplicatore di 15 implicito in queste valutazioni, che si riferisce alla
media ex post dei progetti, è ritenuto, tuttavia, prudente dalla BEI e dalla Commissione Europea sulla base dell’esperienza finora acquisita essendo, ad esempio, inferiore a quello realizzato dalla BEI nella sua attività dal
3 Official Journal of the European Union, Regulation (EU) 2015/1017 of the European Parliament and of the Council of 25 June 2015 on the European Fund for
Strategic Investments, the European Investment Advisory Hub and the European
Investment Project Portal and amending Regulations (EU) No 1291/2013 and (EU)
No 1316/2013 - the European Fund for Strategic Investments
4 Essa è composta da un Comitato direttivo formato da rappresentanti della
Commissione Europea e della BEI, che fissa l’indirizzo politico generale, da un Comitato per gli investimenti costituito da esperti indipendenti, che nel quadro della
politica generale esamina i potenziali progetti e decide sull’eventuale concessione
della garanzia dell’UE, dal direttore generale e da un vice-direttore.
03 - PROMETEIA
Attraverso il FEIS,
attesi 240 milioni
di investimenti
nell’innovazione e nelle
infrastrutture, 75 nelle
PMI
Approfondimenti Rapporto di previsione / Aprile 2016
2012-13 (1:18) o a quello realizzato dalla Commissione Europea nell’ambito
del programma Cip-Smeg di finanziamento alle PMI (1:30) o nel programma Cosme (1:20).
Secondo le informazioni disponibili, un euro di copertura del rischio da
parte del FEIS può portare a tre euro di finanziamento di un progetto nella forma di prestito subordinato. Ciò permette di attrarre investitori privati,
che investono nel debito senior dello stesso progetto: un euro di prestito
subordinato mobiliterebbe a sua volta cinque euro di investimenti.
Nei progetti relativi a infrastrutture e innovazione la BEI può utilizzare tutti
gli strumenti tipicamente a sua disposizione, tra questi debito senior a lungo termine per i progetti a rischio più elevato, prestiti subordinati e partecipazioni azionarie e quasi azionarie. Gli strumenti finanziari utilizzati dal FEI
ai fini del finanziamento delle PMI sono principalmente garanzie, equity investment e venture capital5.
I progetti sostenuti dal FEIS sono approvati secondo le procedure ordinarie della BEI. Analogamente, i finanziamenti erogati attraverso il FEI alle
PMI e alle imprese a media capitalizzazione sono approvati secondo le
procedure ordinarie del FEI. Più in particolare, i progetti proposti alla BEI
o al FEI sono sottoposti a una prima valutazione concernente i diversi requisiti (economici, tra cui il tasso di redditività e il contributo occupazionale, finanziari, ambientali, sociali, tecnici) dalla BEI stessa. Successivamente,
l’approvazione del finanziamento viene valutata dal Comitato di gestione
(Management Committee) della BEI, dal Comitato degli Investimenti del
FEIS e dal Comitato direttivo della BEI o del FEI. Una volta approvato il finanziamento, il contratto viene firmato.
La BEI ha un ruolo di
rilievo nella selezione
dei progetti
Sono finanziabili solo progetti interamente privati o con una partecipazione
privata, ad esempio opere pubbliche in project financing o in partenariato pubblico-privato. Non è consentita la concessione di sovvenzioni (grant
funding), e quindi non possono essere finanziate opere che necessitano di
finanziamenti a fondo perduto.
04 - PROMETEIA
Al raggiungimento dell’obiettivo dei 315 miliardi di euro possono contribuire anche gli stati membri e soggetti terzi, anche non appartenenti all’UE. I
soggetti terzi possono co-investire nei progetti direttamente o attraverso le
5 Più in particolare la BEI impiega la garanzia dell’UE a copertura dei rischi sui
seguenti strumenti:
- prestiti della BEI, garanzie, controgaranzie, strumenti del mercato dei capitali e
qualsiasi altra forma di finanziamento o di strumento di supporto di credito, partecipazioni azionarie o quasi-azionarie, compresi quelli in favore di banche o istituti nazionali di promozione, fondi o piattaforme d’investimento.
- finanziamenti o garanzie della BEI al FEI grazie ai quali questo può sottoscrivere
prestiti, garanzie, controgaranzie e qualsiasi altra forma di strumento di supporto di credito, strumenti del mercato dei capitali e partecipazioni azionarie o quasi-azionarie, compresi quelli in favore di banche o istituti nazionali di promozione,
fondi o piattaforme d’investimento.
- garanzie della BEI a banche o istituti nazionali di promozione, fondi o piattaforme
d’investimento a fronte di una controgaranzia della garanzia dell’Unione.
Possono contribuire
soggetti terzi e Stati
membri
In generale, i finanziamenti del FEIS non costituiscono aiuti di Stato ai sensi dei trattati dell’UE né devono essere approvati dalla Commissione europea nell’ambito delle norme sugli aiuti di Stato dell’UE dal momento che le
operazioni del FEIS fanno fronte a fallimenti del mercato o a situazioni di
investimento che non potrebbero realizzarsi altrimenti, o non in egual misura; inoltre, i progetti sostenuti dal FEIS hanno tipicamente un profilo di
rischio più elevato di quello dei progetti sostenuti tramite operazioni ordinarie della BEI.
Approfondimenti Rapporto di previsione / Aprile 2016
piattaforme di investimento. Gli Stati membri possono contribuire direttamente o attraverso gli istituti nazionali di promozione (per l’Italia la CDP,
che ha acquisito questa qualifica con l’articolo 41 della legge di Stabilità per
il 2016) partecipando a piattaforme di investimento o co-finanziando singoli progetti. Al momento sono nove i paesi membri che hanno annunciato la
partecipazione al piano di investimenti per un ammontare di circa 43 miliardi di euro (tra questi, Germania, Francia, Italia e Polonia con 8 miliardi ciascuno, Spagna con 1.5 miliardi e Regno Unito con 8.5 miliardi); tali risorse saranno destinate al cofinanziamento dei progetti di investimento attuati nei
rispettivi paesi.6
6 Circa il trattamento dei contributi degli Stati membri nell’ambito del patto di
stabilità e crescita, la Commissione ha chiarito che gli eventuali contributi una tantum degli Stati membri, che uno Stato membro o le banche nazionali di promozione classificate nel settore delle amministrazioni pubbliche o che operano per conto di uno Stato membro possono versare al FEIS o alle piattaforme d’investimento
tematiche o multinazionali istituite ai fini dell’attuazione del piano di investimenti, dovrebbero, in linea di principio, essere considerati misure una tantum ai sensi
dell’articolo 5 del regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio e dell’articolo 3 del regolamento (CE) n. 1467/97 del Consiglio. In tal caso, il loro costo non sarebbe computato nel calcolo del disavanzo strutturale ai fini del patto di stabilità e crescita,
ma i contributi dovrebbero comunque essere registrati nei conti pubblici.
Circa i cofinanziamenti da parte degli Stati membri di progetti di investimento finanziati anche dal FEIS la Commissione ne tiene conto nella cosiddetta clausola
sugli investimenti. La Commissione ha chiarito che, nel braccio preventivo del patto, gli Stati membri possono deviare temporaneamente dal loro obiettivo di bilancio a medio termine o dal percorso di aggiustamento concordato, al fine di compiere investimenti, alle seguenti condizioni:
- la crescita del PIL è negativa o il PIL è assai inferiore al potenziale (con un conseguente divario tra prodotto effettivo e potenziale superiore all’1,5% del PIL);
- la deviazione non implica il superamento del valore di riferimento del 3% fissato
per il disavanzo ed è mantenuto un margine di sicurezza adeguato;
- il livello degli investimenti aumenta in modo effettivo;
- la deviazione è connessa alla spesa nazionale per progetti cofinanziati dall’UE
nel quadro della politica strutturale e di coesione (compresi i progetti cofinanziati nell’ambito dell’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile), le reti transeuropee e il meccanismo per collegare l’Europa, o per progetti cofinanziati dal FEIS;
- la deviazione deve essere corretta entro l’orizzonte temporale del programma di
stabilità o di convergenza dello Stato membro.
05 - PROMETEIA
Il sostegno finanziario degli Stati membri dell’UE a progetti sostenuti dal
FEIS, tranne il caso in cui sia concesso alle condizioni di mercato, costituisce invece un aiuto di Stato soggetto all’approvazione della Commissione,
attraverso una procedura semplificata e accelerata sulla base della disciplina di recente aggiornata.
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Le piattaforme di investimento possono costituire la modalità che consente a uno Stato membro di finanziare - attraverso gli istituti nazionali di promozione7 – progetti sul territorio nazionale. Le piattaforme di investimento,
che possono essere società veicolo, conti gestiti, accordi di cofinanziamento o di condivisione dei rischi, finanziano gruppi di progetti di investimento
(non un singolo progetto) e possono avere un carattere tematico o geografico (regionale, nazionale o multinazionale). Esse possono, ad esempio, riguardare progetti di dimensioni inferiori a quelli normalmente presi in esame dalla BEI. E’ stato di recente pubblicato un documento che propone un
insieme di regole da applicare alle operazioni svolte dal FEIS con le piattaforme di investimento e le banche o istituti nazionali di promozione.8
Vi è, inoltre, la possibilità, per i progetti ammissibili, di usare in modo complementare il fondo FEIS e i fondi strutturali e di investimento europei (Sie,
pari 450 miliardi di euro nel periodo 2014-2020, 630 includendo i cofinanziamenti), esemplificata peraltro in un documento pubblicato lo scorso febbraio9. Al riguardo si può, inoltre, osservare che la Commissione suggerisce
di utilizzare strumenti finanziari innovativi anziché le abituali sovvenzioni
per aumentare l’impatto dei fondi Sie. Tali fondi non possono essere trasferiti al FEIS. Tuttavia, il regolamento del FEIS consente l’uso dei fondi Sie
per finanziare progetti sostenuti dallo stesso FEIS e, al tempo stesso, i beneficiari dei fondi Sie possono ricevere supporto anche da altri strumenti
finanziari. In alcuni casi la presenza di un contributo dei fondi Sie può consentire il supporto del FEIS che diversamente non potrebbe essere fornito a causa dei rischi associati. Le sinergie possono riguardare sia singoli
progetti sia strumenti finanziari e piattaforme di investimento. A livello di
singolo progetto devono essere finanziate parti diverse (la parte finanziata
dai fondi strutturali non può ricevere sostegno anche dal FEIS in quanto
sarebbe un doppio finanziamento) oppure costi diversi di una stessa parte
di progetto. Il supporto del FEIS non è considerato cofinanziamento nazionale. I fondi FEIS e Sie possono essere combinati anche a livello di strumenti finanziari e di piattaforme di investimento purché siano mantenute
contabilità separate.
Il supporto fornito
dal FEIS può essere
combinato con quello
dei fondi strutturali
7 Si veda, ad esempio, Communication from the Commission to the European
Parliament and the Council, Working together for jobs and growth: The role of National Promotional Banks (NPBs) in supporting the Investment Plan for Europe,
July 2015.
8 European Fund for Strategic Investments, Rules Applicable to Operations with
Investment Platforms and National Promotional Banks or Institutions, March 2016.
9 European Structural and Investment Funds and European Fund for Strategic
Investments Complementarities.
Il secondo e terzo pilastro
06 - PROMETEIA
Quanto al secondo pilastro, le iniziative intraprese in questo ambito congiuntamente dalla Commissione Europea e dalla BEI, si pongono, come è
stato già messo in luce, l’obiettivo di sostenere gli investitori al fine di garantire che i finanziamenti arrivino all’economia reale. A tal fine è stato istituito
Due iniziative a
favore dei potenziali
investitori
Diverse misure,
anche di più lungo
termine, per migliorare
l’ambiente per gli
investimenti
Infine, l’obiettivo di migliorare il contesto degli investimenti prevede iniziative, a livello europeo e nazionale, riguardanti le regolamentazioni, per favorire la semplificazione normativa e la riduzione degli oneri amministrativi, la
rimozione degli ostacoli al finanziamento degli investimenti soprattutto per
PMI e l’adozione di riforme strutturali e di misure volte a compiere progressi verso il completamento del mercato interno. Il miglioramento del clima a
favore degli investimenti negli Stati membri costituisce peraltro uno degli
ambiti strategici prioritari del primo semestre europeo 2016. A tal fine è stato elaborato un documento che mette in luce le criticità per ciascun paese, criticità che dovrebbero successivamente essere discusse nei vari ambiti europei.12 Secondo la Commissione Europea, le iniziative volte a
rimuovere gli ostacoli agli investimenti dovrebbero essere integrate con iniziative in tema di completamento del mercato unico, in particolare con riferimento al Mercato unico digitale e all’Unione dell’energia, attraverso misure previste tra il 2016 e il 2017, e all’Unione dei mercati dei capitali13,
quest’ultima con il fine di ridurre progressivamente la frammentazione dei
mercati finanziari dell’UE e di contribuire a diversificare maggiormente l’offerta di finanziamenti per le PMI e i progetti a lungo termine integrando i finanziamenti bancari con mercati dei capitali più sviluppati. In questo ambito si inseriscono, ad esempio, le misure riguardanti i fondi di investimento
europei a lungo termine (Eltif) che si pongono l’obiettivo di veicolare i risparmi privati in progetti di investimento a lungo termine.
Approfondimenti Rapporto di previsione / Aprile 2016
il portale dei progetti di investimento10, indipendente dal FEIS, per evidenziare le opportunità di investimento coerenti con gli obiettivi dell’UE. Tali
progetti, una volta proposti alla BEI, sono soggetti alle previste procedure
di valutazione al fine di ottenere i finanziamenti richiesti. E’ stato, inoltre,
istituito il polo di consulenza sugli investimenti11, rivolto a promotori di progetti, investitori e autorità di gestione pubbliche con l’obiettivo di fornire
assistenza su diversi temi come, ad esempio, l’identificazione dei progetti,
lo sviluppo e l’implementazione degli stessi, l’accesso ai finanziamenti, l’uso
degli strumenti finanziari.
10 http://ec.europa.eu/eipp
11 http://www.eib.org/eiah
12 Ad esempio, per l’Italia si veda “Sfide riguardanti il contesto degli investimenti negli Stati membri - Italia”.
13 Si veda “Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni – Piano di azione per la creazione dell’Unione dei mercati dei capitali”.
Lo stato di attuazione
Nel periodo finora trascorso i progressi maggiori sono stati compiuti
nell’ambito del primo cardine del Piano. Ne esaminiamo quindi lo stato di
attuazione con le informazioni disponibili ad aprile 2016 (a marzo 2016 nel
caso dei dati settoriali).
I progetti di investimento in infrastrutture e innovazione approvati dalla
BEI sono 57 e comportano finanziamenti per 7.8 miliardi di euro mentre gli
07 - PROMETEIA
Dai finanziamenti
finora concessi atteso il
26% degli investimenti
previsti nel triennio
Approfondimenti Rapporto di previsione / Aprile 2016
accordi di finanziamento alle PMI firmati dal FEI sono 165, per 3.4 miliardi
di euro (Tab. 1). L’insieme di questi interventi dovrebbe dar luogo a investimenti complessivi per 82.1 miliardi, pari a circa il 26% degli investimenti attesi alla fine del triennio. Secondo le indicazioni fornite dalla Commissione
Europea i capitali privati ne costituirebbero al momento circa l’80%.
Tenuto conto del fatto che i progetti come anche gli accordi di finanziamento possono riguardare più paesi, l’Italia si colloca fra le economie più
attive insieme a Francia e Regno Unito (Tab. 1), con otto progetti di investimento in infrastrutture e innovazione e venticinque accordi di finanziamento delle PMI. Alla Francia afferiscono dieci progetti e undici accordi di finanziamento delle PMI, al Regno Unito sette progetti e otto accordi di
finanziamento delle PMI, alla Spagna sette progetti di investimento e sei
accordi di finanziamento delle PMI. Nel caso della Germania sono stati approvati quattro progetti e undici accordi di finanziamento delle PMI. In
questi paesi circa l’80% dei finanziamenti ha riguardato progetti di investimento in infrastrutture e innovazione a eccezione della Germania, in cui
tale percentuale è nell’ordine del 60%.
25 i paesi finora
coinvolti, l’Italia fra i
più attivi
08 - PROMETEIA
Tra i progetti che si riferiscono a più paesi, ne figurano uno concernente
Germania e Francia, che riguarda la concessione di nuovi prestiti a progetti
relativi alle energie rinnovabili, uno che si riferisce a Francia e Belgio, e che
concerne la bonifica e la rigenerazione di aree industriali dismesse e uno
attinente Spagna e Portogallo volto a favorire la crescita di imprese a media capitalizzazione. Sono numerosi anche gli accordi di finanziamento alle
PMI riguardanti più paesi (ad esempio, ne è stato di recente firmato uno
concernente la Finlandia e i paesi baltici). Nel complesso, l’insieme di questi interventi ha riguardato 25 paesi. Non sono stati finora approvati progetti o accordi di finanziamento per Cipro, Malta e Romania.
Alcuni progetti possono interessare più di un settore (Tab. 2), come, ad
esempio, nel caso dell’Italia in cui un progetto di modernizzazione degli impianti e di ricerca sui nuovi prodotti si riferisce sia al settore ricerca, sviluppo e innovazione sia a quello relativo all’ambiente e all’efficienza energetica, o quello della Francia in cui la costruzione di un caseificio ha un
contenuto che riguarda il settore agricolo e quello della ricerca, sviluppo e
innovazione o quello della Finlandia in cui la costruzione di un impianto per
la lavorazione della cellulosa riguarda il settore agricolo, quello della ricerca, sviluppo e innovazione e quello dell’ambiente e dell’uso efficiente delle
risorse. La maggior parte dei progetti concernenti le infrastrutture e l’innovazione si concentra nel settore dell’energia (21), in quello dei trasporti (10),
in quello della ricerca, sviluppo e innovazione e in quello dell’ambiente e
dell’uso efficiente delle risorse (7 in entrambi i casi). Il settore dell’energia,
in cui peraltro poco meno del 30% dei progetti si colloca nel Regno Unito,
è anche quello che finora presenta una maggiore diffusione geografica, con
una copertura di dieci paesi. I finanziamenti da esso ricevuti, pari a 2.7 miliardi di euro a marzo 2016, dovrebbero alimentare investimenti per 14 miliardi di euro, ossia circa il 18% del totale finora atteso.
La maggior parte dei
progetti si concentra
nel settore dell’energia
e in quello dei
trasporti, sia a livello
europeo...
In Italia i finanziamenti relativi ai progetti di infrastrutture e innovazione ammontano a circa 1.4 miliardi di euro (1.4 quelli per il Regno Unito, 1.7 quelli
per la Francia, 0.615 quelli per la Spagna, 0.455 quelli per la Germania) e ci
...sia in Italia
I progetti riguardano soprattutto i trasporti (3) e l’energia (2); seguono l’attività di ricerca, sviluppo e innovazione (1), l’ICT (1) e l’ambiente e l’efficienza
energetica (1). Gli interventi consistono nella modernizzazione degli impianti e nell’introduzione di nuovi prodotti (Arvedi), nell’installazione di tecnologie innovative nei processi produttivi (Novamont), nell’acquisto di treni
(Trenitalia) e di navi per il trasporto di autoveicoli (Euromed), nell’installazione di contatori elettronici domestici (2i Rete gas), nello sviluppo delle
reti a banda larga (Telecom Italia), nel miglioramento dell’efficienza energetica (Raffineria di Milazzo) e nella costruzione della terza corsia dell’autostrada A4 (Autovie Venete). Essi si riferiscono quindi, finora, soprattutto
alla spesa delle imprese in impianti, attrezzature e mezzi di trasporto.
Approfondimenti Rapporto di previsione / Aprile 2016
si aspetta che diano luogo a investimenti per 4.8 miliardi di euro (rispettivamente 6.7, 7, 2.5 e 1.1 quelli relativi al Regno Unito, alla Francia, alla Spagna e
alla Germania).
Quanto alle piccole e medie imprese, i finanziamenti erogati al 31 marzo
nell’ambito dei 25 accordi precedentemente ricordati ammontano a 327
milioni di euro e sono ritenuti in grado di generare investimenti per circa
7.5 miliardi di euro. La maggior parte di questi accordi è stata conclusa con
istituti bancari e CDP; quattro riguardano società di venture capital e private equity (Alcedo, 21 Investimenti, Programma 101, RiverRock Italian Hybrid
Capital Fund, con operazioni FEI per circa 105 milioni e investimenti attesi per circa 870 milioni di euro). A tali finanziamenti si sono aggiunti di recente due accordi con istituti bancari nell’ambito del programma Innovfin,
attesi consentire prestiti bancari per complessivi 400 milioni in due anni.
09 - PROMETEIA
Al momento non vi sono, quindi, ancora progetti cofinanziati dallo Stato.
Nei prossimi mesi dovrebbero, tuttavia, essere sottoposti alla richiesta di
finanziamento alcuni interventi in questa direzione. Il governo ha programmato investimenti per 946 milioni di euro che rientrano nel piano Juncker e
che sono stati inseriti nella richiesta di flessibilità pari allo 0.3% del PIL presentata alla Commissione Europea. Tra questi figurano il piano per la banda
ultra larga, che sarebbe finanziato con 400 milioni a fronte delle garanzie
del FEIS e che si avvarrebbe anche di cofinanziamenti dei fondi strutturali, e opere infrastrutturali come la Pedemontana Veneta e la Pedemontana
Lombarda (cofinanziamento per rispettivamente 303 milioni e 150 milioni).
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Tab. 1
Piano Juncker
stato d’attuazione ad aprile 2016
Innovazione e infrastrutture
Numero Finanziam. Investimenti Numero
progetti al 14/04/16
attesi
accordi
(mld. €)
(mld. €)
Italia
Francia
Regno Unito
Germania
Spagna
Belgio
Paesi Bassi
Polonia
Danimarca
Rep. Ceca
Portogallo
Bulgaria
Lussemburgo
Estonia
Ungheria
Slovenia
Austria
Svezia
Croazia
Finlandia
Slovacchia
Irlanda
8
10
7
4
7
3
2
1
2
0
1
0
0
0
0
0
2
1
1
1
1
3
UE
57
7.8
(*) riferito a una parte dei progetti.
10 - PROMETEIA
FONTE: Commissione Europea, BEI, FEI.
1.4
1.7
1.4
0.455
0.615
0.100(*)
0.100(*)
0.0375
0.075(*)
4.8
7.05
6.7
1.1
2.5
0.653(*)
0.200(*)
0.095
2(*)
0.040
0.400
0.040(*)
0.0117
0.050
0.075
0.500
0.270(*)
0.074(*)
0.038
n.d.
0.2812
1.332
0.662(*)
PMI
Totale
Finanziam. Investimenti Finanziam. Investimenti
al 31/03/16
attesi
attesi
(mld. €)
(mld. €)
(mld. €)
(mld. €)
25
11
8
11
6
6
4
4
1
4
3
2
2
1
1
1
0
1
0
1
0
1
0.327
0.292
0.241
0.284
0.171
0.058
0.042
0.019
0.004
0.034
0.042
0.008
0.011
0.0045
0.0024
0.008
7.479
3.57
3.449
5.217
3.488
0.685
0.332
0.658
0.068
0.631
0.588
0.192
0.154
0.336
0.135
0.388
0.002
0.029
0.015
0.210
0.01
0.140
165
3.4
1.727
1.992
1.641
0.739
0.786
0.158(*)
0.142(*)
0.0565
0.079(*)
0.034
0.082
0.008
0.011
0.0045
0.0024
0.008
0.040(*)
0.0137
0.050
0.09
0.5
0.280(*)
12.279
10.62
10.149
6.317
5.988
1.338(*)
0.532(*)
0.753
2.068(*)
0.631
0.988
0.192
0.154
0.336
0.135
0.388
0.074(*)
0.067
n.d.
0.4912
1.332
0.802(*)
11.2
82.1
Piano Juncker
distribuzione settoriale e geografica dei progetti a marzo 2016
Energia
Trasporti
ICT
Ricerca
sviluppo
innovazione
Italia
Francia
Regno Unito
Germania
Spagna
Belgio
Paesi Bassi
Polonia
Danimarca
Austria
Svezia
Finlandia
Irlanda
Slovacchia
Multi-country
2
2
6
2
1
1
3
1
1
2
2
1
1
1
2
UE
21
10
5
Per memoria
Finanziamenti (mld. €)
Investim. attesi (mld. €)
2.7
14
1.8
5.4
0.909
3.8
1
3
Capitale
Ambiente e
umano
uso efficiente Agricoltura
cultura salute delle risorse
1
1
1
1
2
1
2
Approfondimenti Rapporto di previsione / Aprile 2016
Tab. 2
1
1
2
1
1
1
1
1
1
1
1
7
5
7
3
0.495
2.5
0.9
3.3
0.26
0.705
0.168
1.4
1
1
2
1
11 - PROMETEIA
FONTE: Commissione Europea