1. PERTINENZA - Comune di Senigallia

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1. PERTINENZA - Comune di Senigallia
Allegato 7
Modello per la redazione della Concept note
INFORMAZIONI GENERALI
Nome e sigla del soggetto proponente
Solidarietà e Cooperazione - CIPSI
Decreto di iscrizione all’Elenco
2016/337/00160/3 del 04/04/2016
Nome e sigla della Controparte/i
locale/i
Partner iscritti all’Elenco
- Altri Partner
Titolo dell’iniziativa
Paese di realizzazione
Regione di realizzazione
Città di realizzazione
Settore OCSE/DAC
Sottosettore OCSE/DAC
SDG (Obiettivi di sviluppo sostenibile)
Durata prevista
L’intervento si innesta all’interno di
un’altra iniziativa in corso?
Se sì, specificare quale
Costo Totale
A. Comune di Pikine Est (Senegal)
1. Emergenza Sorrisi
2. Regione Marche
3. Comune di Ancona
4. Comune di Senigalia
5. Una Proposta Diversa - (PD) Onlus
6. Associazione People Help the People (PA)
7. Cooperativa Sociale “La Locomotiva”
8. Associazione CREA ONLUS - (RM)
9. Associzione Sulla Strada ONLUS - RM
10. Associazione I Bambini dell’Africa
11. Associazione Chiama il Senegal
12. 012 Factory s.r.l.
Sviluppo e consolidamento dell’organizzazione socio-politica a
favore della protezione sociale e dell'empowerment delle donne e
giovani nel Dipartimento di Pikine.
Senegal
Regione di Dakar
Pikine
151
15150
Direttamente ob.n. 10.5.8.4.3
3 anni (36 mesi)
Indirettamente ob. N. 1
L’intervento si innesta all’interno dell’accordo di partenariato tra
CIPSI e Comune di PIKINE EST, in continuità con il progetto di
cooperazione decentrata POLIS - in relazione con il programma
Italo-Senegalese PIDES ora PADESS
1.000.000 euro
1. PERTINENZA
Analisi dei problemi che l’iniziativa intende affrontare
(max 3000 battute, carattere Calibri 11)
Descrivere sinteticamente i problemi e i bisogni che l’iniziativa intende affrontare, inseriti nello specifico contesto locale di intervento.
Identificare le fonti di informazione e allegare il/i “need assessment”, se disponibile/i. Identificare i target group, ovvero i beneficiari diretti
e indiretti e i principali stakeholder.
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Il Municipio di Pikine, situato nella periferia di Dakar, ha una popolazione di oltre un milione di abitanti ed è tra i
più svantaggiati nei settori della sanità, dell’educazione e del lavoro. I principali problemi riguardano la difficoltà
di accesso ai servizi socio-sanitari di qualità per la mancanza di personale qualificato, strutture adeguate e
materiale tecnico specifico. L’offerta scolastica è caratterizzata da un numero di scuole insufficiente, dalla
mancanza di materiale scolastico, da insegnanti senza adeguata formazione, dall’utilizzo di metodologie
didattiche inadeguate e da violenza diffusa. Vi è un alto tasso di abbandono scolastico con conseguente
aumento della disoccupazione; è problematico trovare un impiego nel settore formale. A tale situazione, si
aggiungono gravi fattori di esclusione sociale della popolazione femminile. La condizione delle donne è molto
difficile. A causa dell’alto tasso di disoccupazione, si ritrovano a gestire famiglie numerose senza fonti di reddito
e senza sostegno economico da parte dei mariti; devono cercare altrove i mezzi di sostentamento necessari per
la cura dei figli. Spesso non conoscono i propri diritti, subiscono violenze fisiche e psicologiche. Per fare fronte ai
bisogni quotidiani, le donne si uniscono in gruppi di aiuto economico reciproco; quotizzano settimanalmente
cifre minime (tra 1 e 4 euro per persona) e si distribuiscono a turno l’ammontare totale per sostenere attività
individuali e di gruppo (produzione di saponi, lavorazione di frutta e cereali, vendita al dettaglio) fondamentali
per la sopravvivenza quotidiana. Tali problematiche sono emerse da:
 Risultati del progetto PO.LI.S (Policies for Life) realizzato nel comune di Pikine Est e terminato nel 2013
 Mappatura territoriale locale dei gruppi di donne di Pikine Est svoltasi tra ottobre 2015 e marzo 2016.
Il progetto PO.LI.S ha evidenziato i bisogni di:
 sviluppare condizioni più favorevoli per la donna in termini di pari opportunità e diritti civili
 potenziare il sistema di governance degli enti locali
 potenziare l’offerta dei servizi socio-sanitari
In conseguenza a tali bisogni è stato creato nel comune di Pikine Est il GIOFF (Guichet d’Information, Orientation
et Formation des Femmes) uno sportello d’informazione, orientamento e formazione per le donne.
La mappatura territoriale locale ha evidenziato la diffusa presenza di gruppi informali di donne (99 groupements
de femmes recensiti).
Sono stati rilevati i bisogni di:
 orientamento al lavoro
 formalizzazione dei gruppi per l’accesso ai finanziamenti
 formazioni specifiche
 supporto all’imprenditoria femminile e rafforzamento della capacità produttiva
 creazione di una rete tra i gruppi di donne e le associazioni locali
 aumento della capacità di presa di decisioni a livello associativo
Beneficiari diretti: 5.800 donne/giovani
Beneficiari indiretti: 50mila popolazione locale, 14 comuni limitrofi, 200 associazioni locali
Stakeholders: partner del progetto, comunità, formatori
Obiettivi e risultati attesi
(max 1600 battute, carattere Calibri 11)
Identificare sinteticamente l’obiettivo generale, gli obiettivi specifici e i risultati attesi, vale a dire le modalità attraverso le quali l’intervento
proposto contribuisce al conseguimento degli obiettivi.
Obiettivo Generale: migliorare la condizione delle donne/giovani in termini di pari opportunità, diritti e accesso
al lavoro, sostegno e integrazione sociale, nell’ambito delle competenze stabilite dall’Atto III della
decentralizzazione in Senegal.
Obiettivi specifici/risultati attesi
1. Potenziamento della capacità di governance locale
a. Migliorare le condizioni strutturali della maison de la femme e dei servizi sociali – ampliamento
ristrutturazione locali e fornitura attrezzature essenziali ai servizi
b. Favorire la partecipazione attiva delle donne nella governance locale – formazione e accompagnamento –
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costituzione gruppi di lavoro settoriali e rete rappresentanza donne
c. Sviluppare relazioni sistematiche tra le associazioni di donne e le istituzioni locali – formazione, comitato di
coordinamento, costituzione rete donne
d. Favorire scambio di buone pratiche a livello internazionale e riduzione migrazioni – scambi culturali ed
eventi in Senegal e in Italia
2. Miglioramento delle condizioni sociali delle donne e dei giovani
a. Migliorare l’accesso ai servizi sanitari di base – sensibilizzazione e formazione
b. Promuovere un’educazione inclusiva – sensibilizzazione e formazione
c. Promuovere l’imprenditoria femminile e giovanile – formazione, elaborazione programmi pilota start-up,
accompagnamento sturt-up
d. Sensibilizzare la popolazione sui diritti delle donne e sulle questioni di genere – campagna comunicazione,
incontri relais communitaires, formazione.
Elementi di pertinenza
(max 3000 battute, carattere Calibri 11)
Spiegare sinteticamente gli elementi che rendono l’iniziativa pertinente, rispetto agli ambiti indicati di seguito. In particolare, determinare
gli aspetti di coerenza strategica, le possibili complementarietà e sinergie e le modalità attraverso le quali si eviteranno duplicazioni e
sovrapposizioni
a) Rispetto alle priorità indicate nelle Linee programmatiche della Cooperazione Italiana;
b) Rispetto alle linee guida tematiche della Cooperazione italiana;
c) Rispetto alle priorità identificate nel bando;
d) Rispetto alle politiche del governo e/o delle amministrazioni locali (se applicabile);
e) Rispetto agli interventi di altri attori locali, nazionali e internazionali (se applicabile);
f) Rispetto agli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG)
Il progetto si inquadra nei settori prioritari di intervento della Cooperazione Italiana, definiti nel documento di
programmazione triennale 2015-2017: crescita inclusiva, buona governance, problematiche di genere, salute e
istruzione. E’ coerente alle linee guida settoriali della Cooperazione Italiana per quanto riguarda, in particolare,
l’uguaglianza di genere ed empowerment. La cooperazione Italiana presta da tempo particolare attenzione alle
questioni di genere e i diritti delle donne, sanciti da importanti convenzioni internazionali come la CEDAW
(Convention on the Elimination of All Forms of Discrimination against Women, 1979) e la Piattaforma d’Azione
risultato della conferenza ONU di Pechino sulle donne (1995). Gli accordi con il governo senegalese ed i
finanziamenti recentemente stanziati dal MAECI italiano DGCS-VII confermano l’interesse per il Senegal che
svolge un ruolo chiave per il consolidamento della stabilità della regione. Come descritto nel documento della
Cooperazione Italiana “Senegal l’empowerment delle donne” gli obiettivi su cui si concentra attraverso il
PADESS (Programma di Appoggio allo Sviluppo Economico e Sociale Senegal), sono “il completamento della
strategia di protezione sociale attraverso l’autonomizzazione socio-economica delle donne e dei gruppi
svantaggiati”. Il progetto si concentra sulle tematiche dei settori prioritari di intervento quali la parità di genere,
la promozione diritti umani, la partecipazione democratica, il miglioramento della governance, il sostegno della
società civile, lo sviluppo economico endogeno, inclusivo e sostenibile, lo sviluppo nei settori sanitario ed
educativo.
Rispetto alle priorità identificate dal bando il progetto prevede la realizzazione di due assi prioritari:
 lo sviluppo di “azioni di sostegno ad iniziative di inclusive business sia nella prospettiva dello sviluppo di
attività che assumano obiettivi sociali oltre a quelli economici, sia nella prospettiva dello sviluppo di nuova
occupazione, in particolare in settori quali l’economia verde, i servizi sociali, la protezione sociale, l’impresa
femminile”
 lo sviluppo di azioni “orientate al rafforzamento delle istituzioni pubbliche e/o delle organizzazioni della
società civile e alla promozione del loro ruolo come attori dei processi di sviluppo.”
Il progetto rispecchia le priorità previste dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e, in particolare:
 Salute e benessere (3)
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 Istruzione di qualità (4)
 Uguaglianza di genere (5)
 Lavoro dignitoso e crescita economica (8)
 Ridurre le disuguaglianze (10)
Il progetto rispetta, inoltre, la logica degli interventi strategici degli attori locali. Infatti, le comunità sono attori
chiave per passare da un processo di assistenza ad uno di condivisione e partecipazione. L’obiettivo è il
miglioramento della condizione delle donne, le quali dovrebbero partecipare attivamente all’elaborazione e alla
realizzazione delle politiche di sviluppo sociale ed economico a tutti i livelli.
2. FATTIBILITA’
Azioni e output
(max 3000 battute, carattere Calibri 11)
Descrivere sinteticamente le specifiche attività previste, organizzandole in assi/insiemi di azioni principali e indicando i relativi risultati
attesi. Identificare gli “output” principali delle attività, vale a dire i loro prodotti e/o i loro concreti risultati immediati. Fare attenzione a
inserire anche le attività previste per conseguire la sostenibilità dell’intervento o per generare elementi di valore aggiunto.
Se l’intervento si inserisce e coordina con altra iniziativa in corso, spiegare in che modo.
Il progetto intende rafforzare l’esperienza di cooperazione decentrata del progetto PO.LI.S (2009-2013) e del
SCN(2015-2016). Le attività saranno coordinate da Coordinatore espatriato tramite gruppo di coordinamento
nel GIOFF che diverrà iferimento delle donne.
OS1. Potenziamento della capacità di governance locale
a1) Ampliamento Maison de la Femme – costruzione 1°piano. Ristrutturazione locali maternità e scuole
materne. Attrezzature e materiali
b1) Almeno 10 Incontri di formazione sul leadership 200 responsabili groupements de femmes
b2) Creazione comitato donne leaders associazioni – Carta programmatica, piano d’azione
b3) Costituzione filiere d’interessi tra i groupements de femmes – Almeno 6 filiere create
c1) Formazione specifica operatrici GIOFF – 10 moduli
c2) Creazione Comitato Coordinamento
c2) Organizzazione e costituzione rete associazioni locali attraverso GIOFF - incontri, conferenze, partenariati
d1) Organizzazione scambi Italia–Senegal - scambio esperienze, apprendimento, trasferimento buone
pratiche e strumenti per rafforzare la governance – 2 seminari (uno in Italia e uno in Senegal)
d2) scambi cuturali su condizioni e conseguenze delle migrazioni
OS2. Miglioramento condizioni sociali delle donne e dei giovani
a1) Formazione operatori servizi sanitari di base - 200 operatori formati
a2) Fornitura attrezzature essenziali servizi
a3) Sensibilizzazione popolazione accesso servizi sociali, tramite relais comunitari – 50eventi, 300visite
domicilio, 2 carovane anno
b1) Organizzazione corsi alfabetizzazione bambine/donne - riduzione analfabetismo,3 corsi 200 hxanno
b2) Aggiornamento insegnanti – 200 insegnanti formati
b3) Creazione meccanismo autofinanziamento tra groupements de femmes per borse studio bambine e ragazze
svantaggiate – 100 borse
b3) Organizzazione corsi bambine – riduzione abbandono scolastico, 10 corsi
b4) Sostegno completamento biblioteca comunale e sala informatica – acquisto materiali, formazione tecnici
c1) Organizzazione corsi formazione avvio attività generatrici reddito: settori ambiente, artigianato, riciclaggio–
200 donne/giovani
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c2) Creazione di start-up micro-imprenditoria donne/giovani – 10 start-up
c3) Accompagnamento start-up create – piani annuali
c4) Inclusione centro orientamento al lavoro all’interno del GIOFF – appresi strumenti ricerca lavoro: redazione
CV, colloqui di lavoro e metodologia ricerca lavoro
c5) Incontri sostegno psicologico per donne/giovani nei percorsi inclusione sociale/professionale – 10 incontri
organizzati, almeno 300 giovani/donne orientati
d1) Formazione diritti donne - 200 leader groupements de femmes e associazioni formate
d2) Organizzazione incontri sensibilizzazione diritti donne e questioni genere nelle scuole – 10 incontri scuole
primarie, 15 incontri scuole secondarie
d2) Sviluppo di comunicazione sociale attraverso principali canali mediatici locali-nazionali – partecipazione
trasmissioni radiofoniche, interviste TV
Partner
Compilare le sezioni seguenti per ciascuno dei partner. Se necessario aggiungere una sezione per ogni ulteriore partner ritenuto
rilevante. Tutti i partner di seguito identificati dovranno essere inclusi nell’Accordo di partenariato di cui all’Allegato 4.
Controparte
locale:
Commune de
Pikine Est
Nome e acronimo
Commune de Pikine Est
Tipo di
organizzazione
Sede
Autorità pubblica
Ruolo nel progetto
(max 300 battute per partner, carattere Calibri 11)
Coordinamento, pianificazione, organizzazione attività con CIPSI;
disponibilità strutture, personale, utenze GIOFF;
partecipazione pianificazione politiche di genere territoriali;
sostegno formazione e start-up attività produttive
sostegno relazioni istituzionali locali.
(max 200 battute per partner, carattere Calibri 11)
Il Comune è stato partner del CIPSI fin dal 2010. È impegnato a
promuovere l’organizzazione e la partecipazione delle donne con
apposite commissioni e attività. Ha realizzato la Maison de la Femme.
Emergenza Sorrisi - ES
Esperienza nel
settore
Nome e acronimo
Partner 1:
Registro Albo
AICS Emergenza
Sorrisi
Tipo di
organizzazione
Sede
Ruolo nel progetto
Esperienza in
settore/area
geografica
Partner N.2
Regione
Marche
Nome e acronimo
Av. Elh Malick - PIKINE EST - Senegal
Ex ONG leg. 49/87 – iscritta Albo AICS
Via Salaria, 95 – 00198 ROMA
(max 300 battute per partner, carattere Calibri 11)
Organizzazione e gestione formazione socio-sanitaria; Formazione
specialistica perosnale locale; Consolidamento centri sanitari;
Partecipazione coordinamento e pianificazione attività.
(max 200 battute per partner, carattere Calibri 11)
ES è ONG di medici che svolge attività in Africa e Asia nella formazione e
assistenza sanitaria. È in relazione con le autorità senegalesi per un
accordo operativo di settore. Organizzazione sociale.
Regione Marche
Tipo di
organizzazione
Sede
Ente pubblico locale
Ruolo nel progetto
(max 300 battute per partner, carattere Calibri 11)
Via Gentile da Fabriano, 9 – 60125 Ancona
5
Esperienza in
settore/area
geografica
Partner N.3
Comune di
Ancona
Nome e acronimo
Tipo di
organizzazione
Sede
Ente pubblico locale
Ruolo nel progetto
(max 300 battute per partner, carattere Calibri 11)
Partecipazione al coordinamento attività; Scambi di best practice e
sostegno formativo al Comune di Pikine Est; Sostegno allo scambio di
esperienze migranti-società civile con riferimento alle relazioni italosenegalesi. Organizzazione di almeno un evento info-formativo nelle
Marche.
(max 200 battute per partner, carattere Calibri 11)
Il Comune è attivo nel campo della coop.ne/ed.ne allo sviluppo, ha forte
presenza senegalese da Pikine e ha realizzato con il CIPSI iniziative sui
temi del progetto e scambi culturali Marche-Senegal.
Comune di Senigalia
Esperienza in
settore/area
geografica
Partner N.4
Comune di
Senigalia
Nome e acronimo
Largo XXIV Maggio, 1 – 60123 Ancona
Tipo di
organizzazione
Sede
Ente pubblico locale
Ruolo nel progetto
(max 300 battute per partner, carattere Calibri 11)
Partecipazione coordinamento attività; Scambi best practices
organizzazione e gestione attività; Attività formative leaders donne;
Scambio esperienze migranti-società civile italo-senegalese;
Scambi imprenditoriali per lo start-up di attività femminili locali;
Evento formativo-conoscitivo nelle Marche.
(max 200 battute per partner, carattere Calibri 11)
Il Comune ha partecipato attivamente alla realizzazione del progetto
POLIS e alla ricerca sociale del 2012-13, contribuendo alla formazione di
personale senegalese e allo scambio di best-practice.
Una Proposta Diversa - UPD
Esperienza in
settore/area
geografica
Partner N.5
Associazione
Una Proposta
Diversa –
ONLUS
Allegato 7
Modello per la redazione della Concept note
Partecipazione coordinamento attività; Scambi best practices, sostegno
formativo Comune di Pikine Est; Sostegno scambio esperienze migrantisocietà civile italo-senegalese; Scambi imprenditoriali per lo start-up di
attività femminili locali; Evento formativo-conoscitivo nelle Marche.
(max 200 battute per partner, carattere Calibri 11)
La Regione Marche ha ospitato per oltre un decennio Convegni con
l’Africa e il Senegal ed ha finanziato il progetto POLIS di Cooperazione
decentrata sostenendo scambi tra istituzioni e società civile.
Comune di Ancona
Nome e acronimo
Piazza Roma, 8 – 60019 Senigalia
Tipo di
organizzazione
Sede
Associazione di volontariato e Cooperazione Internazionale - Onlus
Ruolo nel progetto
(max 300 battute per partner, carattere Calibri 11)
Partecipazione coordinamento e pianificazione attività; Coordinamento
formazione avvio attività produttive; Formazione per gestione attività
produttive; Accompagnamento organizzazione donne lavoro;
Accompagnamento attività start-up nuove attività.
Via Nico d’Alvise, 1 – 35013 Cittadella (PD)
6
Esperienza in
settore/area
geografica
Partner N. 6
People Help
the people
Nome e acronimo
Tipo di
organizzazione
Associazione No profit sociale e di cooperazione internazionale
Sede
Via Cuba, 46 - 90129 Palermo
Ruolo nel progetto
(max 300 battute per partner, carattere Calibri 11)
Partecipazione coordinamento e pianificazione attività; Collaborazione
attività formative; Coordinamento attività di monitoraggio.
(max 200 battute per partner, carattere Calibri 11)
PHP lavora per costruire maggiore integrazione tra i popoli per sviluppo
economico e riscatto sociale attraverso organizzazione e partecipazione
della società civile. Esperta monitoraggio-formazione.
La Locomotiva Cooperativa Sociale - ONLUS
Esperienza in
settore/area
geografica
Nome e acronimo
Partner N.7
Cooperativa
Sociale - La
locomotiva
Tipo di
organizzazione
Sede
Cooperativa Sociale - ONLUS
Ruolo nel progetto
(max 300 battute per partner, carattere Calibri 11)
Partecipazione coordinamento e pianificazione attività; Formazione su
disagi sociali, specie per bambini e donne; Formazione e
accompagnamento
aggregazione
femmile;
Accompagnamento
organizzazione GIOFF; Attività sociali infanzia-giovani.
(max 200 battute per partner, carattere Calibri 11)
Dal 2015 fa parte di un gruppo di lavoro del CIPSI in Senegal con
l’esperienza di creazione di rete solidale - cooperativa, formazione e
socializzazione per superamento di varie forme di disagi.
Centro Ricerche Attività - CReA
Esperienza in
settore/area
geografica
Partner N.8
Centro
Ricerche
Attività CREA
Nome e acronimo
Via Pio Donati, 17 – 41043 Formigine (MO)
Tipo di
organizzazione
Sede
Associazione No profit ONLUS di cooperazione
Ruolo nel progetto
(max 300 battute per partner, carattere Calibri 11)
Partecipazione coordinamento e pianificazione attività; Coordinamento
formazione leaders gruppi donne; Assistenza organizzazione GIOFF;
Consulenza elaborazione programmi formativi; Pianificazione
formazione per avvio attività produttive; Attività sociali per la
prevenzione dell’immigrazione.
(max 200 battute per partner, carattere Calibri 11)
CREA ha gestito nel 2012-13 la ricerca sociale in Pikine sulla quale si
sviluppa parte proposta. Specializzata in formazione, animazione
sociale, mediazione interculturale, tematiche immigrazione.
Sulla Strada Onlus
Esperienza in
settore/area
geografica
Partner N.9
SULLA
STRADA -
Allegato 7
Modello per la redazione della Concept note
(max 200 battute per partner, carattere Calibri 11)
ONLUS da 35 anni attiva in Africa e America latina ha realizzato
centinaia di microprogetti per giovani-donne. Dal 2015 parte del gruppo
CIPSI in Senegal per attività femminili generatrici di reddito.
Associazione People Help the People - PHP
Nome e acronimo
Tipo di
organizzazione
Largo di Santa Caterina – 00030 Palestrina (RM)
Associazione di volontariato e Cooperazione Internazionale - Onlus
7
ONLUS
Sede
Ruolo nel progetto
Esperienza in
settore/area
geografica
Partner N.10
Associazione i
bambini
dell’Africa Onlus
Nome e acronimo
Associazione di volontariato e Cooperazione Internazionale - Onlus
Ruolo nel progetto
Nome e acronimo
(max 300 battute per partner, carattere Calibri 11)
Attività socio-educative per l’infanzia; Consolidamento servizi maternoinfantili.
(max 200 battute per partner, carattere Calibri 11)
Promossa da un giovane del Ciad e una del Camerun per portare aiuti ai
bambini in difficoltà in Africa, oggi l’Associazione opera in diversi paesi
tra cui in Senegal ed è entrata nel CIPSI.
Associazione Chiama il Senegal
Tipo di
organizzazione
Sede
Associazione di promozione sociale di immigrati, con sede in Italia e a
Pikine Est
Via Cavour, 37 – 40026 Imola (BO) Italia
Ruolo nel progetto
(max 300 battute per partner, carattere Calibri 11)
Partecipazione coordinamento e pianificazione attività; Relazioni con
istituzioni e realtà locali; Coordinamento attività sociali; Gestione
comunicazione e relazioni media locali; Gestione trasporti e logistica
locale.
(max 200 battute per partner, carattere Calibri 11)
Promuove da 20anni collegamenti tra gruppi e organismi impegnati in
azioni di solidarietà con l'Africa realizzando viaggi culturali e sostenendo
attività educative e sociali per i bambini di Pikine.
012 Factory
Esperienza in
settore/area
geografica
Partner N.12
012 Factory
s.r.l.
(max 300 battute per partner, carattere Calibri 11)
Attività di formazione socio-sanitarie; Consolidamento dei servizi sociosanitari; Consolidamento attività educative per l’infanzia e le mamme.
(max 200 battute per partner, carattere Calibri 11)
Dopo 15 anni di lavoro in Guatemala per educazione e salute dei
bambini dal 2015 l’Associazione è attività con il CIPSI in Senegal per la
formazione e l’assistenza socio-sanitaria ed educativa.
Associazione I bambini dell’africa – ONLUS
Tipo di
organizzazione
Sede
Esperienza in
settore/area
geografica
Partner N.11
Associazione
Chiama il
Senegal
Allegato 7
Modello per la redazione della Concept note
Via Padre Pio da Pietralcina, 15/17 – 05012 Attigliano (TR)
Nome e acronimo
Via Messapia, 77 – 74016 Massafra (TA)
Tipo di
organizzazione
Sede
Centro di Formazione s.r.l
Ruolo nel progetto
(max 300 battute per partner, carattere Calibri 11)
Al fine di facilitare la diffusione della cultura di impresa e del lavoro si
prospettano le seguenti attività:
Elaborazione nuove proposte imprenditoriali; Mentoring-advisoring per
l’avvio e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali;
accompagnamento processi avvio e sviluppo attività di impresa.
(max 200 battute per partner, carattere Calibri 11)
012Factory è il primo centro di contaminazione per imprese in Europa,
nato da giovani imprenditori per sviluppare e promuovere la cultura del
fare impresa grazie a metodologia di formazione innovativa
Esperienza in
settore/area
geografica
Via Carlo III di Borbone, 8 – 81100 Caserta
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Allegato 7
Modello per la redazione della Concept note
3. SOSTENIBILITA’ E VALORE AGGIUNTO
Condizioni di sostenibilità
(max 1600 battute, carattere Calibri 11)
Descrivere sinteticamente le strategie e le azioni previste per garantire la sostenibilità dell’intervento, evidenziando le azioni mirate al
rafforzamento delle capacità gestionali dei partner locali, sotto il profilo: tecnico (se pertinente); politico/istituzionale (se pertinente); sociale
(se pertinente); finanziario (se pertinente); ambientale (se pertinente).
Il progetto si impegna a rafforzare, strutturare ed estendere le attività del GIOFF, incrementando l’acquisizione
di competenze degli operatori, la loro capacità di pianificazione sociale e di messa in rete, al fine di operare in
una logica condivisa e partecipativa nella fornitura di servizi sociali di base e di promozione allo sviluppo socio
economico. Verranno, inoltre, rinforzate le competenze degli operatori in ricerca fondi e gestione di progetti,
per sviluppare l’autonomia gestionale e il mantenimento di tale struttura. Il GIOFF, inoltre, è stato integrato
dall’8 marzo 2016 nei servizi municipali a tutti gli effetti. Si tratta di un importante traguardo con il Comune che
non solo riconosce l’importanza del progetto, ma soprattutto si fa garante della sostenibilità finanziaria,
indipendentemente dall’ottenimento di fondi esterni. Le attività formative di tipo tecnico manageriale e di
creazione di impresa, verranno accompagnate già dal secondo anno all’autonomia gestionale e finanziaria.
Ugualmente, per le altre attività di formazione e alfabetizzazione, si incoraggeranno i beneficiari a sviluppare
metodi innovativi di finanziamento o autofinanziamento per il proseguimento di tali attività. In particolare, si
promuoverà l’utilizzo della metodologia mentoring secondo la quale i beneficiari che avranno raggiunto gli
obiettivi del progetto fungeranno a loro volta da formatori. Le attività di formazione a catena verranno
comunque accompagnate e monitorate per garantire l’effettivo passaggio di conoscenze.
-
Elementi di valore aggiunto dell’intervento
(max 3000 battute, carattere Calibri 11)
Descrivere sinteticamente gli elementi di valore aggiunto dell’intervento, mettendo in evidenza le azioni attraverso le quali tale valore
aggiunto viene generato.
a) Valore aggiunto rispetto alle questioni trasversali: ambiente, genere, tutela delle minoranze, pari opportunità, povertà, diritti
umani, democrazia (se applicabile)
b) Valore aggiunto di tipo metodologico e tecnologico: apporti conoscitivi; nuovi approcci, nuove metodologie, replica di buone
pratiche; innovazioni tecnologiche; etc. (se applicabile)
c) Trasferimento di competenze e responsabilità ai partner locali
Lo sviluppo di un approccio partecipativo e il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati in ogni fase della
progettazione è alla base della filosofia di approccio del CIPSI. Tale metodo è già stato applicato nelle fasi
precedenti di cooperazione decentrata (che hanno portato ad importanti risultati concreti) e continuerà in ogni
fase del ciclo di questo progetto. Questo approccio è integrato in un contesto più globale in materia di diritti
umani fondamentali, ponendo l’accento sull’equità e uguaglianza di genere e sul ruolo fondamentale delle
donne e dei giovani come attori di sviluppo. Altro approccio sottostante è quello del capacity building e
dell’empowerment, concretizzato dalle attività di alfabetizzazione e di formazione che, seppur presenti
soprattutto nel primo anno, saranno trasformate negli anni successivi in un’attività di tutoring e sostegno
all’avviamento delle varie iniziative e start-up realizzate da donne e giovani. Infine la metodologia del
networking e del rafforzamento della governance viene direttamente mutuata dal metodo aperto di
coordinamento, che si basa sull’ approccio bottom-up. La partecipazione delle associazioni femminili e il loro
empowerment nel ruolo di leader associativi servirà esattamente a migliorare il contributo delle donne nella
gestione degli affari cittadini e nelle questioni pubbliche, permettendo così a livello decisionale una presa in
carico corretta delle condizioni vissute dalle donne e dai giovani senegalesi. Il presente progetto vorrebbe essere
un’esperienza pilota da incrementare e ampliare in altre regioni del Senegal. L’ipotesi è quella di dare vita alla
creazione di un’Agenzia di Sviluppo Economico Locale dapprima a livello di regione di Dakar e in seguito ad altre
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Allegato 7
Modello per la redazione della Concept note
regioni del Paese. Le attività progettuali stesse contengono la presentazione del progetto ad altre municipalità.
Inoltre il progetto, essendo la prosecuzione del PO.LI.S rappresenta di per sé un ampliamento a tutto il
Dipartimento di Pikine dei risultati ottenuti a Pikine Est. Il coinvolgimento dei partner locali e il trasferimento di
competenze è parte integrante del metodo CIPSI che in Senegal ha già accompagnato l’organizzazione dei
contadini dalla FONGS alla Rete ROPPA, attraverso specifici programmi di capacity Building. Il progetto,
innestandosi su una precedente esperienza di cooperazione decentrata con la Regione Marche e i Comuni di
Senigalia e Ancona, vede già in corso il trasferimento di competenze tra territori italiani e senegalesi, che verrà
rafforzato nel corso dei tre anni attraverso una fitta attività di formazione e confronto. Il trasferimento di
responsabilità sarà garantito inoltre, dalla corretta e condivisa gestione del progetto e tramite il continuo
dialogo con autorità locali, nazionali e internazionali, sulla base dell’accordo di partenariato firmato dal CIPSI
con il Comune di Pikine Est a Novembre 2015 e tramite relazioni territoriali per far conoscere i rischi delle
migrazioni e stimolare il rientro.
4. CONDIZIONI POLITICHE E DI SICUREZZA
Identificazione dei fattori di rischio presenti nell’area di intervento
(max 1000 battute, carattere Calibri 11)
Descrivere sinteticamente i fattori di rischio presenti nell’area geografica in cui si vuole intervenire (fattori di instabilità politica, conflitti,
criminalità, etc.)
La situazione politica del Senegal è stabile. Al personale espatriato si sconsiglia tuttavia la partecipazione diretta
autonoma a manifestazioni politiche e a eventi di natura religiosa. A livello regionale bisogna, inoltre, segnalare
il rischio terrorismo. Si consiglia di evitare, nel limite del possibile, luoghi simbolo della cultura occidentale. A
livello locale, invece, il rischio principale per la sostenibilità del progetto potrebbe essere legato al cambiamento
della giunta comunale e agli equilibri politici che potrebbe richiedere una revisione degli accordi e delle attività.
La microcriminalità è diffusa. Il personale espatriato dovrà prestare attenzione negli spostamenti e al trasporto
di oggetti preziosi o importanti somme di denaro. Malattie: al personale espatriato si consiglia di consultare il
medico per decidere il metodo di profilassi antimalarica. A Pikine Est sono presenti due presidi sanitari, tre studi
medici privati. Si consigliano però le cliniche private a Dakar.
Gestione del rischio
(max 1000 battute, carattere Calibri 11)
Identificare in modo specifico le misure che saranno adottate per garantire la sicurezza dei soggetti coinvolti nell’intervento e l’effettiva
realizzazione delle azioni previste
Per garantire i livelli minimi di sicurezza, all’Ambasciata verranno comunicati l’arrivo del personale espatriato, il
luogo di residenza e il tipo di progetto in cui sarà impegnato. Ogni spostamento al di fuori del luogo di lavoro,
specialmente in aree frontaliere del Senegal e nella regione Casamance, dovrà essere comunicato al CIPSI. Ogni
operatore avrà una copertura assicurativa internazionale. Sarà responsabilità individuale seguire norme igienicosanitarie e consigli dei coordinatori. Il rimpatrio del singolo operatore, nel caso di problemi ambientali, di salute,
di lavoro sarà coordinato con il CIPSI. Per quanto riguarda la realizzazione delle attività, durante il progetto i
responsabili del monitoraggio terranno incontri periodici di coordinamento con le autorità politiche e le
associazioni locali in cui si porrà l’accento anche sul valore del progetto e sulla sua sostenibilità futura. Un piano
operativo mensile sarà di riferimento per il monitoraggio.
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