L`associazione e progetto The Bridge For Hope nasce dall`unione
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L`associazione e progetto The Bridge For Hope nasce dall`unione
Progetto L’associazione e progetto The Bridge For Hope nasce dall’unione dell’esperienza ormai decennale di Serena Panzeri nel supporto del Dempsey Center e dell’esperienza di Caterina Pettinato (formatrice, Coach laureata in Psicologia) nel campo del volontariato in ambito oncologico. L’evento del 2015 #SaveDerekCon (evento autorizzato dal Dempsey Center) ha sugellato questa partnership dando avvio all’associazione e al progetto che avrà come obiettivo finale non solo quello di supportare direttamente il Dempsey Center ma anche quello di aprire una struttura omologa in Italia. Arm Candy è un bellissimo modo per mostrare sostegno al “Patrick Dempsey Center for Cancer Hope & Healing”. E' un bracciale in seta creato da Katy Hogshire Romano. Incoraggiata dal suo amico Joe Foster, co fondatore di Dempsey Racing, Katy ha iniziato a raccogliere fondi per questa grande causa. Dopo aver combattuto per trovare un’idea su come raccogliere di più, è nato Arm Candy. Katy è stata ispirata da un braccialetto preghiera tibetano che aveva acquistato anni addietro durante un viaggio oltre oceano mentre lavorava per il comparto della moda. Voleva che Arm Candy avesse elementi di stile sia femminile che maschile così che entrambi i sessi amassero indossarlo. Ha aggiunto i bulloni per simboleggiare l’amore di Patrick per le corse automobilistiche e il ciclismo. A Katy è stata diagnosticato un cancro al colon nell’aprile 2013. Ironicamente, in ognuno dei cinque anni precedenti, aveva partecipato alla Dempsey Challenge come organizzatrice di raccolta fondi. Questo non ha fatto altro che amplificare il suo impegno . Onorate coloro che avete perso o quelli che oggi convivono con il cancro oppure, semplicemente, date un po’ di brio al vostro braccio. Ogni euro (dollaro) donato va al Pdcc. Un grazie speciale ai nostri partner ! The Patrick Dempsey center for Cancer Hope & Healing “Il contatto umano è così guaritivo… e quando le persone entrano nel centro, sono di solito accolte da persone che a loro volta hanno sconfitto il cancro, che sanno già cosa sta succedendo e sono compassionevoli e comprensive. Credo che questo sia molto importante” Patrick Dempsey L’esperienza di Dempsey di affrontare la malattia della madre vivendo in California ha portato alla fondazione del “Patrick Dempsey Center for Cancer Hope and Healing”. Nel 2007, la famiglia Dempsey ha contattato il “Central Maine Medical Center” di Lewiston con l’idea di creare un’organizzazione locale di supporto ai malati di cancro. Amanda Dempsey aveva ricevuto cure al CMMC e la famiglia non voleva solo offrire aiuto altre famiglie colpite dal cancro, ma anche ripagare la propria comunità d’appartenenza. Il “Patrick Dempsey Center for Cancer Hope and Healing” fu fondato nel 2008 dai figli di Amanda, Patrick, Mary e Alicia, in onore della madre, e in collaborazione con il CMCC. “Troppo spesso sottovalutiamo il potere di un contatto, un sorriso, una parola gentile, un orecchio che sa ascoltare, un complimento sincero, o il più piccolo gesto di cura e interesse, ognuno dei quali, invece, ha il potenziale per dare una svolta a una vita” Dr. Leo Buscaglia Il Dempsey Center offre: Medicina integrativa: massaggi, corsi di Reiki, yoga, Tai Chi Serie di incontri di meditazione Linea telefonica gratuita di assistenza Assistenti sociali dedicati , specialità oncologia Consulenza su risorse finanziarie Consulenza sulla nutrizione Programma di “nutrizione per la vita” Gruppi di supporto per assistenti (caregivers) e malati Workshops educativi legati a vari argomenti sulla malattia e il benessere Orientamento per il paziente Programma per bambini “The healing Tree” , l’albero della guarigione, che offre supporto, educazione e servizi per il benessere di bambini, adolescenti e famiglie e impattate dal cancro. “Space to breathe”, “Spazio per respirare” , programma di avventura all’aperto per adolescenti Website interattivo e portali social Una libreria sul cancro aperta ai prestiti con libri, periodici e DVD I servizi offerti vengono implementati di anno in anno. Con i proventi della Challenge è stato possibile estendere il programma di nutrizione, soddisfare la crescente domanda di massaggi terapeutici, sviluppare un’iniziativa di apprendimento a distanza per rendere i programmi disponibili ovunque, implementare le risorse disponibili e la libreria, già la più estesa collezione di testi sul cancro e medicina integrativa nel Maine. E, come sempre, la raccolta fondi permette di offrire tutti questi servizi a costo zero per tutte le persone impattate dal cancro. L’idea di creare e gestire un centro di sostegno alle persone in cura per Mission del Progetto malattie oncologiche ed ai familiari impegnati nel sostegno a queste persone pensando alla realtà Americana, è nata dopo aver vissuto in prima persona come Caregivers i servizi del Centro. I risultati che queste attività hanno sulle persone sono veramente impattanti nella qualità della vita, sia per chi sta seguendo un percorsi di guarigione, sia per chi sta sostenendo. E, infine, in quanto avendo perso persone care a causa del cancro, sappiamo quanto è importante il sostegno con metodi integrativi per le persone che stanno combattendo la loro lotta e non solo. Il cancro non colpisce solo chi ne è malato, ma anche il relativo nucleo familiare, la cerchia degli amici e degli affetti più stretti. Diventa difficile gestire le emozioni e le informazioni, non chiudersi in se stessi. Il cancro isola dagli altri e porta ad uno stato di solitudine. Fornire assistenza, supporto, educazione, ricreazione sarà l’obiettivo primario di questo progetto. Il centro sarà dedicato all’integrazione delle cure mediche con attività importanti comunque per la persona e utili al benessere personale durante questo percorso difficile. L’obiettivo è quello di mettere l’individuo al centro dell’attenzione, non la malattia. E’ un progetto cha abbraccia tutte le fasi attraversate dall’individuo: la diagnosi, la malattia, le terapie, la guarigione e il post malattia. Le attività del centro a regime svarieranno dallo yoga ai massaggi, al Reiki, tai chi, meditazione, al supporto di coaching, assistenza psicologica, gruppi di meditazione, Laughter Therapy, attività ricreative, corsi di alimentazione e nutrizione, workshops su temi sensibili, orientamento del paziente, programmi specifici per bambini e ragazzi, campus ricreativi e quanto più sarà possibile mettere a disposizione, in maniera gratuita per l’utente finale, in funzione delle risorse disponibili. L’obiettivo è ricreare in Italia un centro analogo a quello esistente negli Stati Uniti. La creazione del Centro è importante Cosa Faremo ma è il passo finale del progetto che si potrà realizzare solamente al termine di diverse raccolte fondi e adesioni che partono da questo momento. Le iniziative che intendiamo porre in essere per raggiungere il nostro progetto sono svariate ed hanno tutte un unico denominatore che è la raccolta di fondi finalizzata al sostegno del progetto “The Bridge for Hope” oltre al sostegno al PDCC. L’idea è quella proporre diverse iniziative legate allo sport e al vivere sano come esempio e stimolo per le persone che si avvicinano al centro. Un’idea che vorremmo percorrere è quella di coinvolgere in maniera attiva i giovani attraverso strumenti che abbiamo visto funzionare in America. Positive Tracks è una Fondazione che premia i gruppi di giovani più attivi nelle raccolte fondi raddoppiando gli importi raccolti in occasione di eventi di natura sportiva, stimolando quindi i giovani ad essere partecipi della vita sociale e avvicinandoli e sensibilizzandoli alla problematica cancro. Inoltre approfitteremo delle idee che verranno proposte dal team di lavoro che mano a mano diventerà sempre più grande ed importante. Durante il percorso di raccolta fondi identificheremo una sede per il centro, vicina ad un istituto di cura oncologica, ove svolgere le attività di cui sopra, creeremo un team di lavoro composto da professionisti retribuiti e volontari e inizieremo tutte le attività burocratiche connesse con la gestione del centro. Sono già in corso colloqui con strutture sanitarie per capire la disponibilità ad abbracciare il nostro progetto. Una condizione fondamentale è infatti la reciproca fiducia e collaborazione. Il nostro progetto non sostituisce le terapie e i servizi offerti dalle strutture sanitarie, ma va ad affiancarsi ad esso, offrendo ai malati e alle loro famiglie uno spazio di condivisione, decompressione e cura della propria persona. Coinvolgere i Giovani Coinvolgere i giovani in questo progetto è una delle sfide più grandi e più entusiasmanti. Purtroppo in moltissimi, seppur in giovane età, hanno avuto e stanno avendo a che fare con il cancro. In modo diretto, oppure perché ne è stato colpito un familiare, un amico. Portare in Italia il modello proposto da Positive Tracks significa valorizzare lo sport e tutte le manifestazioni improntate su di esso. Organizzare eventi di natura sportiva, proporre lo sport come aggregazione e motore della raccolta fondi, accendere il senso di appartenenza, di agonismo ma legato a scopi benefici: sudare e fare attività per fare del bene, essere coinvolti. In questo progetto le risorse raccolte dai ragazzi sotto una certa età (negli Usa anni 23) vengono raddoppiate da un fondo creato appositamente o da uno sponsor. I ragazzi potranno raccogliere fondi in modi a loro più congeniali: chiedendo aiuto a parenti ed amici, promuovendo mercatini e vendite di prodotti da loro creati, andando porta a porta. Attività nello specifico Anche la semplice iscrizione a un evento benefico promosso da “The Bridge for Hope” costituirà raccolta “raddoppiabile”. Sostanzialmente, i ragazzi suderanno per dare il loro contributo alla causa e il nostro sponsor valorizzerà questo sforzo contribuendo in maniera equivalente. Flash mob, fitness, camminate, corse, biciclettate: quanto sarebbe bello avere ragazzi che fanno sport per aiutare gli altri? É un’idea semplice ma geniale che permette ai giovani, spesso con dei limiti nelle risorse spendibili, di dare un contributo impareggiabile nel nostro progetto. Non serve che donino il loro denaro, potranno donare la loro energia fisica, il loro sudore, il loro talento sportivo, la loro freschezza. Il nostro sponsor penserà al resto. Il fondo sarà erogato esclusivamente per pareggiare quanto raccolto dai giovani. É una cifra subordinata alla nostra capacità di attivare un meccanismo virtuoso. Ogni ragazzo sotto la soglia di età limite dovrà segnalare la sua presenza e registrarsi agli eventi secondo procedure caratterizzate dalla massima trasparenza. In questo modo sarà facile tracciare il denaro proveniente dai ragazzi e attivare il meccanismo virtuoso. É un progetto nel progetto, ma negli Stati Uniti è stato la chiave di svolta. Coin Per iniziare abbiamo fatto una selezione delle attività elencate nella Mission del progetto. La scelta è ricaduta su alcune di queste attività per facilità di reperimento professionisti del settore. Inoltre molte delle figure individuate hanno dato la lor disponibilità come volontari. Utilizzo di tecniche ipnotiche ericksoniane e meditazione come integrazione delle cure standard I pazienti affetti da cancro hanno una serie di necessità psicologiche e mediche che possono essere gestite per mezzo dell’ipnosi. Il cancro e le malattie croniche possono avere un impatto negativo sull’autostima e sulla fiducia in se stessi. Perciò tutte le tecniche di rinforzo dell’io possono essere d’aiuto in questi pazienti. Inoltre l’uso dell’autoipnosi per controllare i sintomi dà al paziente un senso di padronanza e di controllo e vissuti di speranza. SINTOMI CHE POSSONO ESSERE GESTITE CON TECNICHE DI VISUALIZZAIZONE ERICKSONIANA dolore; sintomi collaterali prodotti dalla chemioterapia; ansia; sistema immunitario. Benché in questo campo i risultati siano a livello aneddotico e limitati nel numero, alcuni riportano risultati positivi con l’uso di tecniche di visualizzazione che stimolano la funzione del sistema immunitario (Rossi 1986, Simonton 1978). In risposta alla necessità di certi pazienti e delle loro famiglia è stata sviluppata una tecnica utile per coloro che devono affrontare la morte imminente e per coloro che manifestano grande ansietà riguardo alla morte. Questa tecnica è stata trovata efficace nel correggere l’ansia e nel correggere aspettative errate riguardo all’esperienza della morte e degli effetti della morte sui pazienti e sulla loro famiglia. Questa tecnica, chiamata “Death rehearsal” varia naturalmente a seconda dei casi ma essenzialmente rappresenta una proiezione del paziente nel futuro con il terapeuta che interagisce coinvolto nella scena visualizzata dal paziente. Mentre le tecniche ipnotiche usate in prossimità della morte tendono a recare conforto, sicurezza, serena accettazione, diverso è invece lo scopo delle tecniche immaginative praticate per “stimolare” il sistema immunitario: queste tecniche, praticate peraltro in uno stadio molto precoce della malattia, tendono invece a modificare l’atteggiamento di passività insistendo sulla visualizzazione metaforica di difese naturali aggressive, efficaci, potenti. Senza attribuire all’ipnosi possibilità irrealistiche in questo campo, dobbiamo tuttavia realisticamente ammettere che l’ipnosi è un utilissimo strumento per aumentare la fiducia in se stesso Nel paziente, aiutarlo ad affrontare e lottare contro la malattia, farlo sentire supportato continuamente – non ultimo, importante è l’effetto di sollievo vero dell’ipnosi in relazione a eventuali effetti collaterali della necessaria terapia. L'IPNOSI PUO' AUMENTARE LA SOPRAVVIVENZA DEL MALATO DI CANCRO Il gruppo di Spiegel ha fatto uso della psicoterapia e dell'ipnosi per trattare vari pazienti cancerosi con metastasi e 10 anni più tardi (controllando le statistiche di mortalità con l'aspettativa di poter dimostrare scientificamente la presunta inutilità dell'ipnosi) è stato trovato con grande sorpresa che con questo supporto i malati sono sopravvissuti mediamente 36.6 mesi, contro i soli 18.9 mesi dei controlli. A distanza di soli 4 anni dall'esperimento tutti i controlli erano già deceduti, mentre 1/3 dei casi era ancora in vita (Lancet,1989, Oct 14, 2, 888-891). Ma l'ipnosi ha dimostrato ancora meglio il proprio valore in uno studio successivo (anch'esso randomizzato, ben controllato, e condotto secondo i criteri di correttezza metodologica). Questo lavoro viene dal gruppo di Ratcliffe (Psycho-Oncology, 1995, 4, 39-45) che ha utilizzato le tecniche di rilassamento con o senza ipnoterapia su pazienti con malattia di Hodgkin o con linfoma non-Hodgkin. Dopo la diagnosi iniziale sono stati ottenuti i dati di sopravvivenza a distanza di 5 anni e di 13 anni (PsychoOncology, 2000, 9, 355-356). Dopo 13 anni erano deceduti 35 pazienti su 63. In media i controlli erano sopravvissuti 93.8 mesi, ma coloro che avevano ricevuto la sola terapia di rilassamento sono sopravvissuti in media 104.5 mesi e chi ha ricevuto anche l'ipnosi è sopravvissuto ben 125.8 mesi (cioè quasi 3 anni in più). Quindi l'ipnosi ha prodotto risultati evidenti. L'IPNOSI ONCOLOGICA E' UTILE E ALTAMENTE RACCOMANDABILE Sempre più pazienti cancerosi tentano gli approcci non convenzionali per combattere con ogni mezzo possibile la loro malattia, in modo da alleviare i sintomi e migliorare la qualità di vita. Le terapie alternative sono tipicamente invasive e biologicamente attive (alte dosi di vitamina C, regime Di Bella, laetrile, terapia metabolica), ma si sono rivelate di efficacia incerta o nulla. Al contrario, diversi trial randomizzati hanno dimostrato che si ottiene un beneficio reale e concreto quando si usano certe terapie complementari: infatti l'ipnosi è sicuramente utile contro il dolore e la nausea da cancro; il relax, la musica, e i massaggi sono ansiolitici naturali; e l'agopuntura è un buon ausilio come antiemetico. Il valore di questi approcci è tale che molti centri oncologici si stanno attrezzando per fornire anche questo tipo di servizi complementari, in modo da poter offrire una terapia globale più soddisfacente e completa (Lancet Oncol, 2001). In uno studio condotto su donne in terapia oncologica per il cancro al seno è stato trovato che persino la semplice immaginazione guidata (ipnosi leggera) può ridurre la depressione e aumentare il numero di linfociti natural killer del sistema immunitario, sebbene l'effetto sia poco stabile e quindi vada rinforzato nel tempo. Gli autori concludono dando un parere favorevole per l'utilizzo di questa semplice tecnica come terapia coadiuvante (J Psychosom Res, 2002). In aggiunta, in uno studio controllato (su donne con cancro al seno), è stato trovato che anche il relax ipnotico (tipo la meditazione o il training autogeno) è una potente terapia di self-help (auto-aiuto) (Eur J Oncol Nurs, 2004). In oncologia pediatrica è assai conveniente ricorrere anche a dei mezzi complementari, tra i quali l'ipnosi, per ridurre nausea e vomito da chemioterapia (Paediatr Drugs, 2003). Ormai ci sono evidenze più che sufficienti per avviare degli studi (controllati e su larga scala) sull'impiego dell'ipnosi per alleviare il dolore e lo stress nei bambini malati (J Dev Behav Pediatr, 2004). In Asia l'uso delle terapie complementari e alternative è molto diffuso tra i pazienti oncologici (probabilmente perché non si vuole lasciare nulla di intentato). La revisione della letteratura scientifica e dei trial controllati fornisce evidenza dell'utilità dell'ipnosi per il dolore da cancro e la nausea (Asian Pac J Cancer Prev, 2004). Anzi, a questo proposito, in caso di dolori, emesi, e vomito intrattabili, l'impiego dell'ipnosi ericksoniana (impostata sulla trasformazione ipnotica della percezione di incurabilità invece che sulla rimozione diretta dei sintomi) ha reso i pazienti responsivi alla gestione medica dei sintomi fisici, che sono ritornati gestibili clinicamente (Am J Clin Hypn, 2004). L'ipnosi è altresì molto vantaggiosa nelle donne sopravvissute al carcinoma mammario. Infatti, solitamente per ridurre l'intensità e la frequenza delle vampate di calore si usa una terapia ormonale, che è valida anche per le donne in menopausa. Tuttavia, dato che questo intervento farmacologico aumenta il rischio oncologico, oggi si stanno cercando valide alternative. Ebbene, l'ipnosi è in grado non solo di ridurre l'intensità e la frequenza delle vampate di calore, ma anche di migliorare il sonno e la tranquillità. Attualmente il NIH (National Institute of Health) sta conducendo un trial randomizzato controllato proprio su questo argomento (Am J Clin Hypn, 2004). In moltissimi casi le terapie convenzionali sono insufficienti nel sollievo sintomatico, per cui i supporti palliativi sono altamente desiderabili. L'ipnoterapia può ridurre l'ansia e lo stress, oltre che la nausea e il dolore (J Support Oncol, 2004). La PET e la MRI dimostrano che l'ipnosi è efficace e utile in pediatria oncologica per il controllo del dolore (Int J Clin Exp Hypn, 2005). Chi è scettico sull'ipnosi farà meglio a ricredersi. Uno studio riporta che i pazienti sottoposti a radioterapia antitumorale non avrebbero ottenuto alcun miglioramento significativo dall'ipnosi (in base alle statistiche e ai test di ansietà e di qualità di vita), ma il resoconto personale di quei pazienti è stato notevolmente diverso, in quanto loro hanno riferito un notevole miglioramento postipnotico del senso di benessere e dello stato mentale. Qui abbiamo di fronte un contrasto imbarazzante tra quello che dicono i calcoli numerici e quello che invece affermano le persone direttamente coinvolte nella sofferenza (Int J Radiat Oncol Biol Phys, 2005). Secondo me si dovrebbe fare meno i contabili e avvicinarsi con maggiore umiltà e realismo alla gente che ha bisogno di cure, altrimenti la fuga dalla medicina ufficiale sarà purtroppo sempre più consistente. In uno studio recente si parla di oncologia integrativa in riferimento all'autoipnosi e alle tecniche di rilassamento, che sono utili per consentire al paziente canceroso di tollerare molto meglio i dolori derivanti dalle procedure mediche oncologiche (CA Cancer JClin, 2005). Lo stress sembra in grado di accrescere il rischio di cancro e l'ipnoterapia contro lo stress appare quindi indicata come complemento alle terapie standard (Pathol Biol, 2005). L'ipnosi è benefica per alleviare l'anoressia e la fatica del paziente oncologico (Gan To Kagaku Ryoho, 2005). La medicina comincia ad interessarsi fortemente a una valutazione seria dell'ipnosi nell'alleviamento dei sintomi in oncologia (Palliat Med, 2005). Yoga della risata Benefici scientificamente dimostrati Lo Yoga della Risata si basa sul fatto scientifico per cui il corpo non distingue tra una risata indotta e una risata autentica. Si ottengono gli stessi benefici fisiologici e psicologici. Le ricerche cliniche condotte a Bangalore, in India, e negli Stati Uniti hanno dimostrato che ridere abbassa i livelli degli ormoni dello stress (epinefrina, cortisolo, ecc.) nel sangue. 5 Benefici dello Yoga della Risata Buonumore: Lo Yoga della Risata aiuta a cambiare umore nel giro di pochi minuti, favorendo il rilascio di particolari sostanze chimiche, le endorfine, dalle cellule cerebrali. Si mantiene uno stato mentale positivo per tutta la giornata e si ride più facilmente. Ottimo esercizio per combattere lo stress: Lo Yoga della Risata è come un esercizio aerobico (allena il muscolo cardiaco) che porta più ossigeno al corpo e al cervello, garantendo maggiore energia e rilassamento. Benefici per la salute: Lo Yoga della Risata riduce lo stress e rinforza il sistema immunitario. Non ci si ammala facilmente e, nelle persone che soffrono di disturbi cronici, si riscontra un più alto tasso di guarigione. Qualità della vita: La risata è un’energia positiva, che aiuta le persone a connettersi tra loro rapidamente e a migliorare le proprie relazioni. Se ridi di più, attiri un maggior numero di amici. Atteggiamento positivo anche nelle avversità: Tutti sono in grado di ridere quando la vita va bene, ma come si fa a ridere quando si attraversano moment difficili? La risata aiuta a creare uno stato mentale positivo, che consente di gestire le situazioni e le persone negative. Infonde speranza e ottimismo, necessari per far fronte alle avversità. Yoga della risata e cancro Il cancro è considerato una malattia mortale. Quando qualcuno si sente diagnosticare una malattia tumorale va incontro a stress e paura. Come può lo Yoga della Risata essere di aiuto? Lo Yoga della Risata come esercizio fisico porta a reali cambiamenti fisiologici e biochimici nel nostro corpo, che hanno un effetto profondo sullo sviluppo del cancro. Lo Yoga della Risata fornisce un percorso non intellettuale verso il ridere. I pazienti oncologici possono trovarsi in una situazione di caos emotivo e possono deprimersi facilmente, il che rende difficile per loro ottenere la risata attraverso stimoli intellettuali, come i video umoristici. Lo Yoga della Risata approccia il ridere come un esercizio fisico che può facilmente essere praticato indipendentemente dallo stato d'animo. La risata aiuta a gestire stress e paura. La risata profonda induce il cervello a rilasciare sostanze chimiche in grado di ridurre lo stress in pochi minuti. È tipico misurare una riduzione dello stress del 70% dopo solo 10 minuti di esercizi. La risata favorisce un atteggiamento positivo. La risata profonda controlla rapidamente la depressione e le negatività, specialmente quando si pratica in un gruppo di coetanei. Ciò è in parte dovuto alla chimica rilasciata dal cervello, e in parte è causata da un’efficace risposta emotiva alla dinamica di gruppo. Uno stato mentale positivo è molto importante quando si deve combattere una malattia potenzialmente mortale. Lo Yoga della Risata aiuta a gestire il dolore. La risata profonda induce il cervello a rilasciare endorfine, un tipo di morfina naturale. Una tipica sessione di Yoga della Risata può fornire due ore di sollievo dal dolore senza bisogno di farmaci, rendendo così più facile per i pazienti il controllo delle abilità mentali. La risata ossigena il corpo. Dieci minuti di risate lasciano il corpo super-ossigenato. La ricerca sul cancro mostra una forte relazione tra la presenza di ossigeno nelle cellule e lo sviluppo del cancro. Il premio Nobel, Dr Otto Warburg, ha mostrato la forte connessione dell'ossigeno nelle cellule. Dice che ci ammaliamo a causa della mancanza di ossigeno nelle nostre cellule. La mancanza di ossigeno è dovuta a cattive abitudini di respirazione causate dallo stress e da una visione negativa della vita. Questo provoca una respirazione superficiale e irregolare. Lo Yoga della Risata usa una combinazione di esercizi che stimolano la risata e respirazione yoga, per addestrare il diaframma e i muscoli addominali a respirare a fondo. Ciò fa aumentare la scorta netta di ossigeno nelle cellule del corpo e può giocare un ruolo significativo nella prevenzione dei tumori. Ridere rinforza il sistema immunitario. Studi medici nel mondo hanno mostrato che dieci minuti di risate hanno un effetto istantaneo e molto efficace nel rinforzare il sistema immunitario. Qui è dove lo Yoga della Risata può giocare un ruolo importante nel portare risate dal corpo piuttosto che dalla mente. La risata come esercizio fisico aiuta a portare analoghi cambiamenti fisiologici e biochimici senza coinvolgimento della mente. Per la maggior parte della gente è molto più facile ridere a partire dal corpo, ottenendo gli stessi benefici che si avrebbero partendo dalla mente. Non c'è dubbio che la pratica regolare dello Yoga della Risata abbia una forte influenza sullo sviluppo del cancro e, soprattutto, nella prevenzione. Lo Yoga della Risata può aiutare i pazienti oncologici in molti modi e dovrebbe combinarsi con altre terapie per migliorare la qualità della vita. Negli ultimi 11 anni, molti pazienti oncologici hanno praticato Yoga della Risata. Questa tecnica li ha aiutati a eliminare la depressione e a creare uno stato mentale positivo, migliorando la qualità della vita. Molte di queste persone combattono il cancro, e alcuni credono che lo Yoga della Risata abbia giocato un ruolo importante nel loro successo. Fonte: laughteryoga.org Dove e con chi si svolgeranno le sessioni di yoga della risata Le sessioni di Yoga della Risata verranno svolte sia direttamente in reparto in apposite aree, sia nella sede dell’associazione The Bridge For Hope quando pronta. Una sessione dura circa 45 minuti e sarà tenuta solo da un Leader di Yoga della Risata appositamente certificato. Il progetto è ospitato da 33 ospedali in tutta Italia e, ad oggi, vi hanno partecipato più di 4.650 donne. Le estetiste e le truccatrici che tengono i corsi sono tutte formate da un ente preposto e riconosciuto che da anni sensibilizza e si batte per rendere l’Estetica Oncologica disponibile al maggior numero di pazienti possibile. Svolgono la loro opera in gran parte come volontarie, ma essendo professioniste del settore ed essendo il loro intervento richiesto in modo continuativo, la loro opera e sapere devono anche essere retribuiti. Mettere a disposizione questa esperienza è mission di “The Bridge for Hope” . "Un momento di svago e leggerezza che da grande sostegno psicologico alle ammalate". L’iniziativa è rivolta alle donne malate di tumore e, attraverso un corso di trucco gratuito, offre idee e consigli su come fronteggiare gli effetti secondari della terapia oncologica, senza dimenticare la femminilità e la cura di sé. Questo è un momento di distrazione, non un’occasione per parlare della malattia. Non è assolutamente sostitutivo della terapia medica o psicologica. La seduta di make up è dunque un tentativo di recupero della positività. “E’ importante “normalizzare” la malattia, continuare a valorizzarsi anche quando l’aspetto fisico sembra l’ultimo dei problemi” La cura del corpo è un alleato prezioso per non lasciarsi andare e in questi casi la tenuta psicologica gioca un ruolo fondamentale Il progetto di Estetica Oncologica cerca di rispondere in primo luogo, ma non soltanto, all’esigenza di umanizzare le cure dedicate ai/alle pazienti al fine di dare realizzazione ad un ideale proprio della nostra Onlus: dare centralità e valore alla persona sofferente e non alla malattia, anche se a partire dallo stato di malattia. Infatti lo stato di malattia altera profondamente gli equilibri personali; mina aspetti significativi dell’identità, sia sul piano fisico che psichico, sia del mondo interno alla persona che del mondo relazionale. La trasformazione fisica derivante dalla malattia può provocare situazioni di forte disagio, sia all’interno della cerchia familiare che di amici che verso l’esterno. Offrire suggerimenti sulla cura della propria persona risponde a una necessità e al desiderio di fornire un supporto i cui effetti vanno al di là del mero aspetto estetico. Tutti i fondamenti di estetica oncologica sono supportati da studi scientifici internazionali, le attività proposte sono svolte da personale qualificato e abilitato da professionisti riconosciuti a livello internazionale. Durante i seminari di estetica oncologica vengono fornite informazioni semplici, ma di cui spesso le pazienti non sono a conoscenza. Ci sono dei mutamenti radicali nella pelle, l’organo più grande e diffuso del nostro corpo, durante le cure oncologiche. Le terapie possono avere degli effetti collaterali e ci sono semplici accorgimenti nella scelta dei cosmetici ad uso personale, nelle abitudini quotidiane, nella cura della propria cute, delle proprie unghie, mani e capelli, nella cura di eventuali cicatrici lasciate da interventi chirurgici curativi. Questo permette di non sviluppare complicazioni fastidiose, di imparare a gestire alcune conseguenze fisiche delle terapie (pallore, rush cutanei), di spendere tempo per imparare a essere belle e sentirsi a proprio agio anche e soprattutto in un momento di difficoltà. Il programma dei seminari riguarda tutte le fasi della vita: La diagnosi e le paure conseguenti, anche a livello estetico. L’impatto che le terapie avranno sull’aspetto fisico, di conseguenze, sulle relazioni sociali, sulla capacità di sentirsi a proprio agio a contatto con gli altri, con il proprio partner. La gestione del proprio aspetto durante le terapie: chemioterapia, radioterapia incidono profondamente nel nostro organismo. L’estetica oncologica aiuta a coprire i segni, a gestire gli effetti collaterali, ad aiutare a sentirsi belle. La gestione del proprio aspetto dopo un intervento chirurgico curativo Estetica oncologica La femminilità è un dono che deve essere tutelato in difesa dell’identità di qualsiasi donna. Fonte: Oncology Estetics Italia ATTIVITA’ DI RACCOLTA FONDI La raccolta fondi negli Stati Uniti si basa su due cardini fondamentali: la trasparenza e l’incentivo ad impegnarsi. Il desiderio è quello di riproporre questo sistema. La trasparenza verrà garantita dalla formazione di un portale dove ciascuno avrà il proprio accesso e potrà raccogliere le donazioni in suo nome. In questo caso il denaro confluirà direttamente a “The Bridge for Hope” in nome del partecipante / donatore. Questo permetterà anche di istituire un programma di incentivi: semplici riconoscimenti che premieranno tutti coloro che si distinguono nella raccolta. Una sfida e un meccanismo che possono moltiplicare gli sforzi e i benefici ottenuti. Cosa faremo per raccogliere fondi Proporremo diverse iniziative. Queste iniziative saranno legate allo sport e al vivere sano come esempio e stimolo per le persone che si avvicinano al centro; saranno legate alla crescita personale attraverso la promozione di corsi tenuti da persone specializzate in ambito psicologico e Coaching. Diffonderemo e sensibilizzeremo sull’importanza della medicina integrativa organizzando eventi improntati su dette discipline. Tutte queste attività vedranno il coinvolgimento di adulti e ragazzi. Il primo evento di raccolta fondi avrà luogo a Reggio Emilia dal 04 al 06 novembre 2016: la Laughter Challenge. Eventi Sportivi Saranno organizzati eventi sportivi che avranno come fine la raccolta fondi passando attraverso l’esempio del benessere psicofisico data ad uno stile di vita sano. Ci sarà un evento sportivo principale che sarà ispirato alla Dempsey Challenge, manifestazione di chiusura di raccolta fondi annuale del PDCC, che vede ogni anno più di 4000 persone. Durante la giornata ci sarà un momento sportivo dove tutti potranno partecipare e un momento di meeting a porte chiuse dove verrà presentato il progetto e le attività che stiamo facendo. Corsi Esperienziali Vari professionisti tra psicologi e Coach metteranno a disposizione le loro competenze in serate a tema di crescita personale atte a sensibilizzare su argomenti specifici e selezionati. Attività Varie Attività varie che saranno definite in itinere in base anche alle proposte di sponsor e persone che sosterranno il progetto. Attività che comunque avranno sempre l’obiettivo non solo di raccolta fondi, ma anche di sensibilizzazione all’aiuto verso se stessi e verso il prossimo. Che sponsor cerchiamo Gli sponsor che stiamo cercando sono, per la verità, dei partner che vorranno credere con noi nel fatto che è possibile aiutare le persone affette o che indirettamente subiscono gli effetti del cancro con un sostegno fatto di attività integrative e ricreative necessarie a migliorare la qualità della vita nel momento difficile che stanno vivendo. Il sostegno economico che stiamo cercando è di lunga gettata e non limitato ai singoli eventi promozionali e di raccolta fondi che stiamo impostando. Privati toccati da questa malattia, aziende che vogliono aiutare a svilupparci sul territorio. Tutto il ricavato verrà direttamente investito sulle persone malate, su attività che li coinvolgono e danno loro benefici, e non disperso. La trasparenza è la parola d’ordine di questo progetto. Il Business Plan che andremo a presentare parla di affitto di locali, attrezzature minime, stipendi o compensi ai professionisti impegnati quindi, sicuramente, un impegno importante da sostenere. Per la nostra Challenge cerchiamo sponsor tecnici che ci supportino nell’organizzazione dell’evento, sponsor logistici che offrano i propri servizi a favore dei partecipanti, e tutto quanto possa servire per una giornata di festa! SERENA VALERIA PANZERI nata a Trescore (BG) il 31/05/1977 , coniugata con due bimbi di 6 e 5 anni. Conseguito la maturità linguistica nel 1996 e laurea in Economia e Commercio nel 2001. Ho svolto praticantato per esercizio della professione di dottoressa commercialista per tre anni e conseguito l’abilitazione nel 2006. Da allora lavoro nell’azienda di famiglia, leader italiano nella produzione di ausiliari chimici. Ho sempre avuto una grande propensione all’internazionalizzazione e conoscere culture e realtà diverse dalla nostra. Ho trascorso molto tempo all’estero presso famiglie conosciute per apprendere usi e costumi di altri paesi europei. Parlo correttamente inglese e francese. Sono Leader di Yoga della Risata Dopo la scomparsa di mio padre, partecipo attivamente alla gestione della fondazione da lui creata, un centro diurno per anziani che accoglie anche 18 ospiti a lunga permanenza. Sono grande appassionata di sport, amo viaggiare e ho molti amici sparsi negli angoli più strani del pianeta. Mantengo l’amore per la filosofia e la storia dell’arte coltivati fin dai tempi della scuola. Credo nell’entusiasmo e nella buona fede delle persone, nel fatto che insieme si possano raggiungere traguardi preclusi all’individuo: questo è il più grande insegnamento che ho portato a casa dal Maine. Unitamente al fatto che qualsiasi persona abbia un pubblico, per motivi artistici, sportivi o connessi a qualsiasi talento, abbia il potere e il dovere di trasmettere un messaggio costruttivo e di impegnarsi in una causa che possa portare un miglioramento alla vita di molti. CATERINA PETTINATO Nata a Parma il 28/10/1979 mamma di Richard di 15 mesi ISTRUZIONE 1992 - 1997 Maturità Linguistica presso Liceo “G.Marconi” di Parma 1998 - 2004 Dottoressa in Psicologia Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni Università di Parma 2010: Master in Coaching presso EKIS srl conseguendo le seguenti certificazioni: Personal Coach Personal Coach Ekis Certificazione Internazionale di Practitioner di PNL (John La Valle e Richard Bandler); Certificazione Internazionale di Master Practitioner (John la Valle e Richard Bandler) Certificazione Internazionale di Master Advanced Master Practitioner (Jonhn la Valle e Richard Bandler) NLP Coach (John la Valle e Richard Bandler) Certificazione Internazionale NLP Trainer Training (Trainer abilitata a rilasciare certificazioni internazionali di PNL Practitioner e Master Practitioner) Teacher e Leader di Yoga della Risata ESPERIENZE SIGNIFICATIVE Dal 2007 ho iniziato a svolgere a tempo pieno l’attività di Mental Coach in proprio. Esperienza sia in Italia che all’Estero. In questi ultimi anni ho dedicato tuta la mia attenzione a come poter applicare la PNL in ambito medico. Da questo mio interesse sono nati i programmi: Magramente (aiutare le persona con problemi di peso a usare la testa per dimagrire) e Partorire Serenamente (gestione del dolore durante il parto). Questi due programmi si sono sviluppati in contemporanea al mio interesse nel seguire persone con disturbi d’ansia, paure, dipendenze e problemi riabilitativi di vario genere, con l’affiancamento costante di una psicoterapeuta. Grazie alla collaborazione con alcune società ho avuto modo di seguire vari corsi in aula fatti con le ASL di Reggio Emilia, legati alla comunicazione medico paziente. I miei clientI attuali legati all’ambito medico sono privati. Nel mio approccio con questo tipo di clientele c’è sempre un confronto diretto con professionalità mediche che stanno seguendo la persona che si rivolge a me per completare il percorso riabilitativo. Il mio ultimo progetto che sta prendendo forma è The Bridge For Hope. Progetto che nasce in collaborazione con il Patrick Dempsey Center for Cancer Hope & Healing che si trova a Auburn (ME). Organigramma Presidente : Serena Valeria Panzeri Vice Presidente : Caterina Pettinato Consiglieri: Matteo Licini Gianpaolo Muratori Email Contatto [email protected] Caterina@@thebridgeforhope.it [email protected] [email protected] Telefono Serena 340 10 32 900 Caterina 331 15 70 135 Gianpaolo 338 34 03 830 WWW.THEBRIDGEFORHOPE.IT