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Periodico on line in rete
all’indirizzo
www.agci.it
© Michele Spera
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Mensile di informazione dell’AGCI
Associazione Generale delle Cooperative Italiane
Settembre 2016
www.agci.it
Capitale e Lavoro
nelle stesse mani
Giuseppe Mazzini
A.G.C.I.
ASSOCIAZIONE GENERALE
DELLE COOPERATIVE ITALIANE
L’AGCI, Associazione Generale delle Cooperative Italiane, nasce a Roma nell’ottobre 1952 ed ottiene, ai sensi e per gli effetti del D.L.C.P.S. n. 1577 del
14/12/1947, ufficiale riconoscimento giuridico con
Decreto del Ministro per il Lavoro e la Previdenza
sociale del 14/12/1961, pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale del 22 febbraio 1962, n. 48.
L’AGCI è frutto dell’iniziativa di un gruppo di
sodalizi di ispirazione repubblicana, liberale e socialdemocratica, che si distacca dalla Lega Nazionale
delle Cooperative e Mutue, per dar vita, così come
era precedentemente avvenuto per i cooperatori
cattolici, ad una nuova Centrale cooperativa.
A riprova degli ideali che sono alla base delle
sue origini, l’AGCI può vantare, quale suo primo Presidente, una delle espressioni più alte dei valori laici
e libertari: Meuccio Ruini.
L’AGCI è, quindi, per storia, ma anche per consistenza, una delle tre maggiori Associazioni Nazionali di rappresentanza, assistenza, tutela e revisione
del Movimento cooperativo: si tratta di un’Organizzazione senza fini di lucro, libera ed indipendente
che, fedele agli ideali mazziniani ed in armonia con
i valori fondanti individuati dall’International Cooperative Alliance (ICA), promuove la diffusione, il
consolidamento, l’integrazione e lo sviluppo del
Movimento stesso, nel rispetto dei princìpi di democrazia e di mutualità, nonché nell’interesse generale
dell’economia del Paese.
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LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA
L’AGCI ha la propria sede centrale in Roma ed
una organizzazione articolata, sull’intero territorio
nazionale, in 19 rappresentanze regionali, 8 provinciali, 5 interprovinciali ed in 35 delegazioni territoriali.
Vi sono, inoltre, 8 Associazioni settoriali di
categoria, di cui fanno parte tutti gli enti che, indipendentemente dall’area geografica di appartenenza, esercitano la medesima attività economica o attività connesse ed affini:
AGCI Abitazione è l’organismo di settore al
quale aderiscono tutte le cooperative di abitazione
e/o loro Consorzi iscritti all’Associazione.
AGCI Agr.It.Al. opera su tutto il territorio nazionale attraverso due Dipartimenti - specializzati nel
comparto della pesca e dell’agricoltura – e riunisce
anche le cooperative aderenti attive nel settore del
consumo.
AGCI Credito e Finanza raggruppa Banca AGCI
S.p.A., le Banche di Credito Cooperativo, le Banche
Popolari, General Fond SpA, le cooperative ed i Consorzi Garanzia fidi, G.F.C. – Gruppo Finanza Cooperativa, Cifap ed altre imprese che esercitano attività
finanziaria, come le Società di Mutuo Soccorso.
AGCI Culturalia è l’organizzazione di rappresentanza delle cooperative aderenti all’Associazione
operanti nei settori della cultura e dello spettacolo,
del turismo e dei beni culturali ed ambientali, dello
sport e del tempo libero.
AGCI Editoria è l’associazione nazionale delle
cooperative editoriali, giornalistiche e della comunicazione.
AGCI Produzione e Lavoro è l’organismo di settore che riunisce le cooperative dei settori manifatturiero, costruzioni (edilizia abitativa, industriale e stradale), impiantistica, opifici metalmeccanici e tutto quanto sia riconducibile alla produzione di beni.
AGCI Servizi di Lavoro è l’associazione di settore cui fanno capo le cooperative di movimentazione
merci, logistica e facchinaggio; autotrasporto di cose
e persone, taxi ed autonoleggio; globalservice,
manutenzione, pulizia, igiene e sanificazione; servizi socio-sanitari; servizi di consulenza e progettazione per imprese; vigilanza e portierato; turismo e
ristorazione.
AGCI Solidarietà è l’associazione di settore che
si occupa della promozione, della rappresentanza e
dell’assistenza nei confronti delle cooperative sociali aderenti.
Nel 2010, l’AGCI ha ottenuto l’iscrizione alla
prima classe dell’Albo nazionale degli enti di Servizio civile, con la conseguente abilitazione a presentare, in corrispondenza della pubblicazione degli
appositi bandi da parte dell’UNSC, progetti da realizzare presso le proprie sedi di attuazione accreditate, distribuite sull’intero territorio del Paese.
L’Associazione aderisce inoltre ad importanti
Organismi europei ed internazionali di rappresentanza della Cooperazione (Cecop, Cogeca, Cecodhas,
Cicopa, Cooperatives Europe, ICA), nei quali contribuisce, con propri esponenti, alla tutela ed alla promozione delle società cooperative nei diversi ambiti
territoriali e settoriali, attraverso programmi e progetti di sviluppo, iniziative di studio e di approfondimento, di assistenza e consultazione, di concorso
all’elaborazione degli indirizzi legislativi, economici
e sociali che interessano il Movimento cooperativo.
In particolare, nel Board dell’International Co-operative Alliance, è stato eletto un dirigente AGCI, che vi
rappresenta la Cooperazione italiana.
Attualmente sono associate ad AGCI oltre 8.000
cooperative, con circa 470.000 soci, 105.000 occupati ed un fatturato pari a più di 8 miliardi di euro.
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COMPITI E FINALITÀ
Nell’ambito delle sue finalità generali e dei suoi
compiti istituzionali, l’Associazione – svincolata da
condizionamenti partitici ed animata dall’intento di
valorizzare il lavoro e l’impegno civile dei cooperatori – si occupa, per conto delle cooperative aderenti, della gestione di attività di informazione, di consulenza sulle problematiche fiscali, legislative e del
lavoro, di tutela e di scambio, di collegamento strategico tra le imprese, di servizio, di coordinamento
politico/organizzativo, di diffusione della coscienza
e della conoscenza cooperativa, di formazione tecnica e professionale dei cooperatori: tutto ciò, anche
attraverso la costruzione di proficui rapporti con gli
omologhi settori delle altre Organizzazioni, con le
rappresentanze sindacali, con le Istituzioni e con le
strutture amministrative pubbliche.
L’AGCI è firmataria di 14 CCNL, di 1 Accordo per
la gestione dei servizi ai beni culturali e di 1 Protocollo sul facchinaggio.
L’Associazione segue costantemente gli sviluppi
delle normative italiane, europee ed internazionali
di interesse per le imprese in generale e per le società cooperative in particolare; svolge un’azione di
informazione e di aggiornamento nei confronti dei
soci, prevalentemente tramite gli strumenti della
rassegna stampa quotidiana e delle circolari elaborate dall’Ufficio studi/legislativo e relazioni industriali;
fornisce consulenze sulle problematiche afferenti
alla vita societaria degli iscritti; assume funzioni di
interlocuzione e stimolo nei confronti delle competenti Autorità, specie con riferimento alla Direzione
generale per le Piccole e Medie Imprese e gli Enti
cooperativi presso il Ministero dello Sviluppo Economico.
L’AGCI è inoltre competente ad espletare la
vigilanza sulle cooperative aderenti, finalizzata a
verificare, in particolare, attraverso la revisione,
annuale o biennale, il possesso dei requisiti mutualistici.
L’Associazione assiste altresì le proprie associate
anche negli ambiti delle relazioni industriali, della
promozione di nuove cooperative, della tutela della
privacy, della sicurezza sul lavoro e della formazione.
L’AGCI è cofondatore e gestore di strumenti di
bilateralità attraverso i quali, nel rispetto delle
norme contrattuali stipulate con i rinnovi dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro, eroga servizi alle
imprese aderenti ad essa ed ai richiamati enti bilaterali.
Infine, l’Associazione fornisce alle imprese
iscritte servizi nell’ambito del credito, della formazione e della progettazione.
Nel 2011, l’AGCI ha dato vita, insieme a Confcooperative e Legacoop, all’Alleanza delle Cooperative Italiane, coordinamento stabile tra le tre maggiori Organizzazioni cooperative del Paese.
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STRUTTURE COLLEGATE
L’AGCI Nazionale dispone di specifiche strutture
collegate, costituite al fine di fornire alle imprese
associate un supporto qualificato e professionalmente valido negli ambiti di particolare rilevanza per lo
sviluppo di una sana ed efficiente imprenditorialità
cooperativa. Tra queste ricordiamo:
BANCA AGCI S.p.A.
Autorizzata all’esercizio dell’attività creditizia
con provvedimento dell’Autorità di vigilanza del 28
marzo 2007, Banca AGCI SpA è un Istituto di credito
che opera prevalentemente con le piccole e medie
imprese, quale strumento per il supporto, il consolidamento e lo sviluppo delle cooperative aderenti
all’Associazione, nonché dei soci e dipendenti delle
stesse.
SALUTE AMICA
SOCIETÀ DI MUTUO SOCCORSO
Salute Amica Società di Mutuo Soccorso è
lo strumento attraverso il quale AGCI offre ai
propri soci la possibilità di disporre di una struttura dedicata che consenta loro di ottemperare
alle norme contrattuali nei settori in cui i
CC.CC.NN.LL. prevedono l’obbligo da parte
delle imprese cooperative di garantire al personale in servizio l’erogazione di trattamenti sanitari complementari.
I lavoratori delle cooperative iscritti al
Fondo sanitario, oltre a quanto previsto dai
richiamati Contratti Collettivi, potranno, assumendo la qualifica di soci ordinari, richiedere
prestazioni aggiuntive.
Salute Amica si rivolge a tutte le persone
fisiche ed alle famiglie che intendano ricorrere
ai servizi erogati, facendo cosi fronte ai bisogni
lasciati insoddisfatti dal Servizio Sanitario
Nazionale.
GENERAL FOND S.p.A.
Costituita nel 1993, la società gestisce, senza
scopo di lucro, il Fondo mutualistico per la promozione e lo sviluppo della cooperazione, alimentato
dal 3% degli utili annuali di tutte le cooperative
aderenti all’Associazione e dai patrimoni residui di
quelle poste in liquidazione.
La Società opera nella promozione e nel finanziamento di nuove imprese ed iniziative di sviluppo
della cooperazione, con preferenza per i programmi
diretti all’innovazione tecnologica, all’incremento
dell’occupazione ed allo sviluppo del Mezzogiorno.
GFC – GRUPPO FINANZA COOPERATIVA
Costituito nel 2012 per l’erogazione del credito
alle cooperative dell’AGCI, GFC opera a livello nazionale e svolge attività finanziaria sia nei confronti
della cooperazione, sia delle Piccole e Medie Imprese (PMI).
CONSORZIO NAZIONALE
MEUCCIO RUINI
Costituito in forma di società cooperativa consortile nel 2009, quale Ente di emanazione dell’AGCI, doverosamente intitolato al primo Presidente
dell’Associazione, vero e proprio Padre della Patria,
il Consorzio Nazionale Meuccio Ruini per la formazione, i servizi al lavoro e l’innovazione tecnologica
si propone, in via prioritaria, di: partecipare, direttamente o attraverso le imprese associate, alle opportunità di finanziamento, in tema di formazione, provenienti da risorse pubbliche regionali, nazionali,
comunitarie ed internazionali; promuovere forme
innovative di progettazione della formazione e dei
servizi al lavoro; favorire la crescita qualitativa, professionale e delle competenze, per l’adeguamento
strutturale e la modernizzazione del tessuto di
imprese associate aderenti all’AGCI.
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Via Angelo Bargoni, 78 - 00153 Roma
Tel. 06/58327.1 Fax 06/58327.210
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Mensile di informazione dell’AGCI
Associazione Generale delle Cooperative Italiane
Settembre 2016
Libera Cooperazione
Anno XIX - Nuova serie N. 152
Settembre 2016
Editoriale
Registrazione n. 227/1997
del 24.04.1997
Pubblicazione mensile
O Il sisma del Centro Italia:
un’occasione per riflettere e per invertire la rotta
di Rosario Altieri
Periodico on line in rete
all’indirizzo
www.agci.it
Attualità
Editore
Associazione Generale
Cooperative Italiane
Via Angelo Bargoni, 78
00153 Roma
O Sisma: Alleanza Cooperative e sindacati
insieme per le popolazioni terremotate
O Servizio Civile:
i volontari nella fotografia dell’Isfol
di Silvia Rimondi
O MiBACT/Franceschini intitola a Spadolini
il Salone del Consiglio Nazionale al Collegio Romano
Direttore
Rosario Altieri
Direttore responsabile
Raffaella De Rosa
Concept grafico
© Michele Spera
Collaboratori
Raffaella De Rosa, Filippo Turi
Hanno collaborato
a questo numero
Raffaella de Rosa,
Micaela Di Gennaro,
Nicola Grosso, Antonio Lucidi,
Marco Patanè,
Silvia Rimondi
Segreteria di redazione
Stefano Pasqualini
Tel. 06.58327214
Redazione e Amministrazione
Via Angelo Bargoni 78
00153 Roma
Tel 06.58327.1
Fax 06.58327210
[email protected]
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Chiuso in redazione
21 Settembre 2016
In copertina:
Si susseguono le missioni
di delegazioni dell’AGCI
nel più esteso e popolato
Paese asiatico
Associazione
O AGCI in Cina: si intensifica l’attività
di internazionalizzazione
a cura di Silvia Rimondi
O AGCI incontra a Roma i cooperatori giapponesi
Alleanza
O Nel primo appuntamento dell’Alleanza Giovani,
i nuovi modelli di rappresentanza
per la cooperazione del futuro
di Marco Patanè
O Alleanza Donne e Parità
Temi, nomine e proposte nell’assemblea
di settembre
di Raffaella De Rosa
O Agroalimentare
OPAOC Organizzazione di Produttori Olivicoli
della Provincia di Cosenza
Dalle Regioni
O Internazionalizzazione:
il Progetto Italia-Croazia di AGCI Abruzzo
O Assemblea AGCI Alto Adige Südtirol 2016
di Nicola Grosso
Formazione
O Una proposta dall’Europa
La certificazione delle competenze
degli Operatori per il miglioramento della
performance energetica nella Green Economy
di Micaela Di Gennaro
O Consorzio Meuccio Ruini e Acquaponica
Un’innovazione importante per l’agricoltura
sociale ecosostenibile
IL SISMA
DEL CENTRO ITALIA:
UN’OCCASIONE
PER RIFLETTERE E PER
INVERTIRE LA ROTTA
Rosario Altieri
ncora una volta, a distanza di pochi anni dall’ultimo
tragico terremoto che interessò L’Aquila e la sua
provincia, il Centro dell’Italia è stato devastato da
una ulteriore, violenta scossa che ha provocato, con
la complicità di evidenti e gravi responsabilità
umane, altri trecento morti.
La prima domanda che viene da porsi è perché un
Paese universalmente riconosciuto a forte rischio sismico non
abbia ancora provveduto e non provveda a mettere in sicurezza
gli immobili pubblici e privati in modo da evitare di dover contare, ogni qualvolta ci si trovi di fronte a questi fenomeni ricorrenti, diverse centinaia di vittime e danni incalcolabili al patrimonio edilizio di intere comunità.
Va subito detto che la soluzione non risiede nell’abbattimento dei centri storici, che rappresentano una delle attrazioni più
genuine e più apprezzate del nostro Paese, per sostituirli con
improbabili ed anonime costruzioni moderne.
Si tratta, viceversa, di definire un progetto e realizzare un programma di consolidamento che consenta a questi borghi, e a
volte a queste vere e proprie città, di resistere alla furia della
natura, così come tra l’altro sono stati in grado di fare prima che
l’intervento dell’uomo causasse una loro maggiore fragilità.
È sicuramente un’azione di prevenzione quella che va fatta,
per la quale sarà necessario investire qualche risorsa che, peraltro, risulterebbe molto meno onerosa di quanto non occorra per
riparare ai guasti successivi.
L’augurio che mi sento di formulare è che, almeno questa
volta, si avverta quel senso di responsabilità che induca tutte le
autorità interessate a procedere coerentemente in un disegno di
prevenzione, anche quando si saranno spenti i riflettori sul
dramma e questa tragedia sarà stata archiviata come un fascicolo da far riemergere in una prossima, analoga circostanza.
Mi auguro altresì che la vicenda che ha colpito Amatrice,
Accumoli e tanti altri borghi non venga considerata una occasio-
Editoriale
A
LA SOLUZIONE
NON RISIEDE
NELL’ ABBATTIMENTO
DEI CENTRI
STORICI, CHE
RAPPRESENTANO
UNA DELLE
ATTRAZIONI PIÙ
GENUINE E PIÙ
APPREZZATE DEL
NOSTRO PAESE,
PER SOSTITUIRLI
CON IMPROBABILI
ED ANONIME
COSTRUZIONI
MODERNE.
SI TRATTA,
VICEVERSA,
DI DEFINIRE
UN PROGETTO
AGCI / Settembre 2016 / 4
SAREBBE
DIABOLICO
UTILIZZARE IL
TERREMOTO DI
QUESTI GIORNI
PER OTTENERE
DALL’EUROPA UNA
MAGGIORE
FLESSIBILITÀ PER I
NOSTRI CONTI,
MAGARI CON IL
RISCHIO DI
INSERIRE FRA LE
AZIONI
NECESSARIE PER
DARE UNA
PROSPETTIVA ALLE
POPOLAZIONI
COINVOLTE
INTERVENTI
CHE NULLA
HANNO A CHE
VEDERE CON CIÒ.
SAREBBE
OPPORTUNO CHE
IL GOVERNO E
L’INTERA CLASSE
POLITICA DEL
NOSTRO PAESE
TENESSERO
SEMPRE IN MENTE
UN’EMERGENZA
DRAMMATICA PER
LA NOSTRA
ECONOMIA: IL
DEBITO PUBBLICO,
CHE ORMAI
SUPERA IL 135%
DEL PIL ED IL CUI
ne per far muovere l’economia, come in una trasmissione di RAI
1, immediatamente successiva all’evento sismico, è stato dichiarato.
È veramente triste dover constatare che la televisione di Stato,
anche attraverso giornalisti tra i più strutturati ed affermati come
Bruno Vespa, possa scadere in considerazioni agghiaccianti
allorquando, di fronte ad una circostanza così tragica, non trovi
altre riflessioni da proporre se non quella di definire una opportunità di ripresa per l’economia la perdita di centinaia di vite
umane, tra cui moltissimi bambini ed adolescenti.
È ancor più sconcertante che a queste affermazioni faccia eco
un autorevole rappresentante del Governo del nostro Paese,
come il Ministro Delrio che, nell’intento di dimostrare la giustezza delle farneticazioni vespiane, aggiunge che già le vittime
dell’Aquila e dell’Emilia Romagna hanno fornito quella occasione di sviluppo che non riusciamo, evidentemente, a costruire
in maniera meno drammatica.
Verrebbe da chiedersi: a chi dovrà toccare nel prossimo futuro per ricercare altre possibilità di aumentare il nostro PIL?
Non sarebbe forse più giusto, e non dimostrerebbe in ciò la
nostra classe politica un maggiore senso di responsabilità e
capacità di governo, così come precedentemente detto, pensare
a progetti che prevengano fatti luttuosi quali quelli narrati, attraverso un programma di prevenzione che intervenga sulla tenuta
degli immobili pubblici e privati in caso di forti scosse, che certamente non siamo ancora in grado di prevedere dove e quando
potranno verificarsi, ma della cui ripetitività si è più che certi,
essendo stata definita l’Italia un Paese a forte rischio sismico?
Sono numerose le Regioni (Irpinia, Abruzzo, Emilia Romagna, Toscana, Sicilia, Liguria, etc.) nelle quali sono ancora evidenti i segni causati dalla violenza della natura, dovuti a movimenti tellurici e ad eventi franosi o alluvionali, senza che siano
mai stati predisposti e realizzati, una volta superata l’emozione
del momento, progetti in grado di mettere in sicurezza i territori maggiormente esposti.
Ed ancora: sarebbe diabolico utilizzare il terremoto di questi
giorni per ottenere dall’Europa una maggiore flessibilità per i
nostri conti, magari con il rischio di inserire fra le azioni necessarie per dare una prospettiva alle popolazioni coinvolte interventi che nulla hanno a che vedere con ciò.
Sarebbe opportuno che il Governo e l’intera classe politica
del nostro Paese tenessero sempre in mente un’emergenza drammatica per la nostra economia: il debito pubblico, che ormai
supera il 135% del PIL ed il cui rifinanziamento costa ogni anno
oltre il 5% dello stesso.
Immaginare di poter continuare sulla strada della dilatazione
del deficit è criminoso nei confronti delle generazioni future,
che si troveranno a dover far fronte ad una massa così ingente di
AGCI / Settembre 2016 / 5
Editoriale
E REALIZZARE UN
PROGRAMMA DI
CONSOLIDAMENTO
CHE CONSENTA A
QUESTI BORGHI DI
RESISTERE
ALLA FURIA
DELLA NATURA,
COSÌ COME TRA
L’ALTRO SONO
STATI IN GRADO DI
FARE PRIMA CHE
L’INTERVENTO
DELL’UOMO
CAUSASSE UNA
LORO MAGGIORE
FRAGILITÀ.
Editoriale
RIFINANZIAMENTO
COSTA OGNI
ANNO OLTRE IL 5%
DELLO STESSO.
IMMAGINARE
DI POTER
CONTINUARE
SULLA STRADA
DELLA
DILATAZIONE
DEL DEFICIT
È CRIMINOSO NEI
CONFRONTI DELLE
GENERAZIONI
FUTURE, CHE
SI TROVERANNO
A DOVER FAR
FRONTE AD UNA
MASSA COSÌ
INGENTE DI
DEBITO CHE SARÀ
SEMPRE MENO
AGEVOLE
GOVERNARE.
debito che sarà sempre meno agevole governare.
Abbiamo detto ripetutamente che i problemi della nostra economia non si risolvono ricorrendo soltanto ad una più equa
distribuzione della ricchezza del Paese, che pure è indispensabile per costruire una società più solidale e coesa; essi richiedono
innanzitutto una maggiore capacità di produrre risultati sempre
più significativi, tali da aumentare le risorse a disposizione, in
uno con un apprezzabile contenimento della spesa pubblica.
È l’esatto contrario di ciò che sta avvenendo.
Una politica economica che distribuisca quello che un Paese
non può consentirsi e che dilati anziché comprimere la spesa
pubblica potrà forse, anzi molto probabilmente, garantire qualche consenso elettorale in più, ma contribuisce certamente a far
sprofondare l’Italia verso un baratro sempre più profondo, dal
quale difficilmente potrà poi risalire.
Ci auguriamo che la Legge di stabilità, che è in fase di definizione, contenga elementi e scelte improntati ad una maggiore
responsabilità e che avvii un cammino virtuoso che possa rappresentare l’inizio di una nuova era, quella di un risanamento e
di uno sviluppo basati su prospettive certe.
AGCI / Settembre 2016 / 6
ALLEANZA COOPERATIVE
E SINDACATI INSIEME
PER LE POPOLAZIONI
TERREMOTATE
I lavoratori potranno devolvere un’ora
del proprio stipendio a cui si aggiungerà
un analogo contributo della cooperativa
GCI, Confcooperative e Legacoop
insieme a Cgil, Cisl
e Uil hanno attivato
un Fondo di solidarietà a favore delle
popolazioni
del
Centro Italia nel
quale confluiranno i
contributi volontari dei lavoratori
che decideranno di donare una
somma pari a un’ora di lavoro, cui
sarà aggiunto un importo equivalente da parte delle imprese cooperative.
Attualità
A
Il Fondo sosterrà servizi/strutture di pubblica utilità che saranno individuate congiuntamente
entro ottobre 2016, secondo le
indicazioni delle istituzioni locali
e delle autorità preposte al piano
di ricostruzione, garantendone la
certezza della destinazione e il
rapido utilizzo, considerata la
gravità della situazione e la
necessità di tornare velocemente
alla normalità.
Le donazioni saranno raccolte
tramite un c/c dedicato presso
Unipol Banca (Codice IBAN
IT94C031270320000000001600
0 – Fondo di solidarietà per le
popolazioni Centro Italia), estraneo al patrimonio finanziario delle
organizzazioni firmatarie.
La raccolta avrà termine il 31
gennaio 2017.
AGCI / Settembre 2016 / 7
AGCI IN CINA
SI INTENSIFICA
L’ATTIVITÀ DI
INTERNAZIONALIZZAZIONE
Associazione
A cura di Silvia Rimondi
ell’ambito del progetto di internazionalizzazione delle
imprese del sistema
AGCI in Cina, si
susseguono le missioni di delegazioni
dell’Associazione
nel più esteso e
popolato Paese asiatico.
I settori maggiormente interessati dagli scambi commerciali che
si stanno definendo tra il sistema
AGCI e gli interlocutori istituzionali ed imprenditoriali della
Repubblica Popolare Cinese sono:
l’agro-ittico-alimentare in tutti i
suoi comparti; l’estrazione della
pietra, le macchine per la sua lavorazione ed in genere i materiali per
l’edilizia; la moda, tramite la commercializzazione di brand italiani
già affermati sui mercati mondiali
e la proposta di nuovi marchi
meno conosciuti ma altrettanto
apprezzabili dal punto di vista del
design e dell’accuratezza dei particolari; lo sport, nel quale è in via
di definizione un progetto finalizzato alla creazione di scuole calcio
in Cina per favorirvene la diffusione; il turismo, in ragione della
sempre più evidente predisposizione dei cinesi verso le nostre
località più celebrate e del crescente interesse degli italiani per
la scoperta di questo Paese-continente; la gastronomia, attraverso
la creazione di reti in franchising
di ristoranti, pizzerie e società di
catering, destinati a trattare esclusivamente prodotti italiani di alta
qualità per la diffusione della più
autentica ed eccellente cucina del
N
nostro Paese; i servizi, tradizionali ed innovativi, legati alla logistica ed alle più moderne tecnologie.
Interlocuzioni
altrettanto
numerose sono state avviate nel
campo degli scambi culturali
attraverso la collaborazione tra
omologhe strutture cinesi ed italiane, come ad esempio un lavoro
comune fra Istituti d’arte in grado
di garantire la trasmissione a cura
di ciascuna delle parti, di esperienze tanto diverse ma tutte valide e qualificanti.
È in corso di approfondimento
e di perfezionamento un progetto
finalizzato alla diffusione nel
nostro Paese della conoscenza di
opere di uno dei più prestigiosi
rappresentanti dell’arte figurativa
cinese, del quale sono previste in
alcune città italiane mostre di
sculture e di pitture, cui potranno
seguire analoghe esperienze di
artisti italiani in Cina.
Attraverso
l’Associazione
Confronti Cina Italia, di recente
costituzione, di cui è promotrice
l’AGCI ed alla quale aderiscono
persone fisiche e giuridiche di
entrambi i Paesi, sono ulteriormente aumentate le occasioni di
collaborazione, che riguardano
anche la sempre maggiore conoscenza delle reciproche eccellenze, delle ultramillenarie culture di
cui i due Paesi, nonostante siano
tanto diversi per tradizione e per
dimensioni ed altrettanto lontani
geograficamente, sono largamente
dotati.
Sono in corso contatti per la
definizione di programmi per l’insegnamento della lingua italiana
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Associa
scambi zione per gli
comm
e cultur erciali
ali
in Cina ed ai cinesi residenti nel
nostro Paese, unitamente ad altri
volti ad esaudire le sempre maggiori richieste dei cittadini italiani
interessati alla conoscenza della
cultura cinese.
È altresì prevista una nutrita
attività di formazione riguardante
gli argomenti più svariati sui quali
davvero consistente si registra
l’interesse di una sempre più
ampia moltitudine di soggetti.
Inoltre, grazie alla disponibilità
dimostrata dalla città di Wulian,
dei suoi rappresentanti e di quelli
delle imprese locali, AGCI ha una
propria sede in Cina, la cui inaugurazione è avvenuta in occasione
dell’ultima visita effettuata dal
Presidente Altieri, lì presente a
capo di una delegazione dell’Associazione nel mese di luglio scorso.
Associazione
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Associazione
AGCI / Settembre 2016 / 10
Associazione
AGCI / Settembre 2016 / 11
MiBACT
INTITOLATO A SPADOLINI
IL SALONE DEL CONSIGLIO
NAZIONALE AL COLLEGIO
ROMANO
Alleanza
Franceschini: “Doveroso proseguire
il suo impegno per patrimonio culturale”
l Ministro dei beni e delle
attività culturali e del turismo, Dario Franceschini,
è intervenuto il 4 agosto
scorso alla cerimonia di
intitolazione a Giovanni
Spadolini della Sala
Grande già del Consiglio
Nazionale al Collegio Romano
(facendo seguito all’annuncio di
questa sua significativa decisione
avvenuto a Firenze, il 13 gennaio
scorso, inaugurando presso la sede
dell’Ente Cassa di Risparmio la
mostra dedicata a “Giovanni Spadolini giornalista, storico e uomo
delle istituzioni”). Alla cerimonia
di intitolazione, che coincide con
il 22° anniversario della scomparsa del grande intellettuale e politico fiorentino, hanno partecipato
Giuseppe Galasso, Guido Melis,
Marco Cammelli e Cosimo Ceccuti coordinatore culturale e Presidente della Fondazione SpadoliniNuova Antologia ricostruendo, nel
corso di articolate e approfondite
relazioni, il ruolo determinante di
Giovanni Spadolini nella costituzione del Ministero per i beni culturali e ambientali, di cui fu il
primo titolare dal dicembre del
1974 al febbraio del 1976, e il
quadro storico e istituzionale della
tutela e della valorizzazione dei
beni culturali dall’unità d’Italia a
oggi. In platea, tra le molte autorità intervenute, anche Gianni
Letta e Giuliano Amato. In rappresentanza di AGCI era presente
Carlo Scarzanella.
I
“Il ricordo della straordinaria
figura di Giovanni Spadolini è ora
perenne”. Lo ha dichiarato il
Ministro Franceschini poco prima
di scoprire la targa a lui dedicata al
termine della cerimonia. “Tuttavia, parafrasando Adorno, non si
tratta di conservare il passato ma
di mantenere le sue promesse. Il
nostro impegno pertanto è quello
di proseguire sulla strada da lui
tracciata oltre quarant’anni fa, rinnovando il forte legame tra educazione e beni culturali, portando
avanti la riforma del sistema
museale nazionale e continuando
a investire sulla tutela del patrimonio culturale, che grazie all’art
bonus gode ora di importanti investimenti privati, arrivati a oltre 100
milioni da parte di più di 3.000
donatori, oltre a risorse pubbliche
finalmente tornate a livelli pre
tagli con l’inversione di tendenza
dettata da questo governo”.
“Sono grato al Ministro Franceschini per aver voluto consegnare
alla memoria degli italiani il vincolo fondamentale fra Spadolini e
il Ministero da lui fondato – ha
dichiarato Cosimo Ceccuti, Presidente della Fondazione SpadoliniNuova Antologia – e, dal convegno che molto opportunamente ha
accompagnato lo scoprimento
della targa, è emerso un aspetto
fondamentale. Spadolini, come
Ministro costituente, si è battuto
in quei mesi dal 1975 con straordinaria efficacia su due fronti: da un
lato, per caratterizzare il nuovo
Ministero dal punto di vista della
struttura, delle funzioni della delicata distinzione delle competenze
con le regioni, nate da appena
AGCI / Settembre 2016 / 12
quattro anni, ma «gelose» delle
proprie prerogative. Un impegno
dunque di natura giuridico-legislativa, culminato nei decreti delegati. Dall’altro, il Ministro era altresì chiamato ad operare sul campo,
a cercare di arginare con i pochissimi mezzi a disposizione lo sfacelo dilagante del patrimonio artistico e ambientale che appariva
inarrestabile”. Non a caso il Ministero dei beni culturali e ambientali è nato con decreto legge, il solo
dopo il Bilancio nell’immediato
dopoguerra, con Luigi Einaudi,
ricorrendo le condizioni di
«necessità e emergenza» previste
dalla Costituzione. “Fu lì che Spadolini, uomo di cultura prestato
alla politica, espresse il meglio di
sé – ha proseguito Ceccuti - riuscendo a convogliare tutte le forze
possibili del Paese nell’invertire la
tendenza al degrado, accompagnato da una pericolosa rassegnazione, ed a sensibilizzare l’opinione
pubblica attraverso la stampa e gli
altri mezzi di comunicazione (un
mondo ben noto a lui che fino a
due anni prima aveva diretto il
Corriere della Sera. L’omaggio di
Franceschini – ha concluso Ceccuti – ha anche un significato di
viva attualità: riprendere gli obiettivi di Spadolini per riportare il
tema dei beni culturali al centro
della politica italiana, in modo
dinamico e funzionale, contro
ogni appesantimento burocratico,
contro ogni svalutazione di un
ministero considerato poiché
“elettoralmente improduttivo”.
Oggi si sta prendendo più diffusa
coscienza che proprio dalla intelli-
Il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali fu istituito da Giovanni Spadolini, (con decretolegge 14 dicembre 1974, n. convertito nella legge 29 gennaio
1975, n. 5), con il compito di affidare unitariamente alla specifica
competenza di un Ministero appositamente costituito la gestione del
patrimonio culturale e dell’ambiente al fine di assicurare l’organica tutela di interesse di estrema
rilevanza sul piano interno e
nazionale. Raccolse le competenze e le funzioni in materia che
erano prima del Ministero della
Pubblica Istruzione (Antichità e
Belle Arti, Accademie e Biblioteche), Ministero degli Interni
(Archivi di Stato) e della Presidenza del Consiglio dei Ministri
(Discoteca di Stato, editoria libraria e diffusione della cultura).
Alleanza
gente valorizzazione della cultura
si può rilanciare il processo di crescita e di sviluppo della Nazione
che da tempo stiamo invocando”.
AGCI / Settembre 2016 / 13
SERVIZIO CIVILE
I VOLONTARI NELLA
FOTOGRAFIA DELL’ISFOL
Attualità
Silvia Rimondi
n prevalenza donne, di
età compresa tra i 22 ed i
25 anni, provenienti
principalmente dal Mezzogiorno ed appartenenti
ad un ceto sociale
medio-alto, ancora parte
del nucleo familiare
d’origine ma disponibili
ad eventuali trasferimenti soprattutto in caso di concrete prospettive lavorative: è quanto emerge
dall’indagine “Servizio civile
nazionale fra cittadinanza attiva e
occupabilità”, realizzata dall’Isfol
con il concorso di mille volontari
selezionati per il bando 2015, che
ne ha visti coinvolti circa 28.000.
Si aggiunge, a completamento
di questo identikit, un livello di
istruzione più elevato rispetto alla
media della popolazione ed anche
ai coetanei: il 60% è infatti in possesso di un diploma di scuola
superiore, il 35% è impegnato in
un percorso formativo ed il 95%
conosce almeno una lingua straniera.
Particolarmente interessanti
risultano le motivazioni che inducono i giovani ad intraprendere il
percorso di servizio civile: nel
23,5% degli intervistati prevale la
spinta ad aiutare gli altri e la solidarietà nei confronti delle persone
bisognose di sostegno, mentre il
44,2% dichiara di volere, in via
prioritaria, incrementare le proprie
competenze per poter avere maggiori opportunità occupazionali.
A quest’ultimo proposito, è
opportuno sottolineare come il
30% dei volontari interpellati non
abbia mai svolto alcuna attività
I
lavorativa, a fronte di un 46% che
ha invece avuto più esperienze; da
notare anche che un quarto degli
stessi combina l’attività progettuale con impegni formativi e/o professionali.
Completa il profilo del volontario di servizio civile l’aspetto dell’impegno civico e della cittadinanza attiva: si tratta, in maggioranza, di giovani che seguono quotidianamente l’attualità, che
sostengono associazioni culturali e
sportive, che utilizzano le nuove
tecnologie ed i social network, si
recano alle urne in occasione delle
elezioni politiche e sono accomunati dal timore di non trovare
un’occupazione soddisfacente o di
restare imbrigliati per lungo tempo
in una condizione di precariato.
L’indagine conferma anche la
valenza del servizio civile, per i
ragazzi e le ragazze che decidono
di dedicarvisi, quale importante
esperienza di formazione e di crescita personale, in grado di
ampliare la loro dotazione di competenze e di capacità, anche relazionali, aprendo così ulteriori prospettive in ambito lavorativo.
D’altronde, i dati attestano un
interesse sempre vivo dei giovani
per questo strumento ed un altrettanto concreto impegno del
Governo a rivitalizzarlo con l’iniezione, negli ultimi tempi, di risorse più cospicue rispetto agli anni
passati, ma anche attraverso una
riforma dell’istituto che promette
di renderlo “universale”, al passo
con i tempi, capace di connettersi
con le altre opportunità di crescita
e formazione esistenti.
AGCI / Settembre 2016 / 14
Ente pubblico di ricerca
sui temi della formazione
delle politiche sociali
e del lavoro
UNA NUOVA
GOVERNANCE
Nel primo appuntamento dei giovani
dell’Alleanza Cooperative Italiane
i nuovi modelli di rappresentanza
per la cooperazione del futuro
o scorso luglio, presso
la Sala Basevi di
Legacoop Nazionale
in Roma, si è tenuto il
primo appuntamento
dei Giovani Cooperatori dell’Alleanza
delle Cooperative
Italiane, per riflettere
e discutere sui cambiamenti sociali ed economici del nostro Paese e
chiedersi con quali stimoli la cooperazione possa continuare ad
essere protagonista.
Del resto, va detto che nel percorso verso l’Alleanza, l’impegno
del coordinamento ACI giovani,
costituitosi nel dicembre 2015, è
stato quello di costruire un percorso condiviso che ha portato ad
operare su strumenti, contenuti ed
attività per migliorare il senso unitario dell’azione delle tre principali organizzazioni di rappresentanza cooperativa.
L
Quarta Edizione
della Festa della
Cooperazione Toscana
A Lucca
il 15 Ottobre 2016
Il prossimo 15 ottobre a
Lucca si terrà la Festa della
Cooperazione 2016. L’evento
annuale, organizzato
dall’Alleanza delle
Cooperative della Toscana,
sarà incentrato sulla
vocazione all’innovazione del
mondo cooperativo toscano e
sulla promozione, da parte
delle cooperative, di iniziative
volte ad aumentare il
benessere della collettività. La
mattinata sarà dedicata
all’Assemblea dell’Alleanza
delle Cooperative Toscane e
ad un incontro sui nuovi trend
di sviluppo della
cooperazione nella Regione.
Tutta la giornata vedrà
l’organizzazione di iniziative,
appuntamenti, intrattenimento
per i cittadini. Le attività
espositive si terranno sotto il
Loggiato del Palazzo Pretorio
in Piazza San Michele,
mentre l’animazione
coinvolgerà tutto il centro di
Lucca.
“È un mondo diverso da quello
a cui siamo abituati”, ha affermato
il Presidente dell’Alleanza delle
Cooperative Rosario Altieri nel
suo discorso introduttivo, evidenziando la necessità di come le rappresentanze economiche e quelle
sociali debbano ritagliarsi un
ruolo in una società che si evolve
velocemente “per evitare che si
possano confondere i ruoli di queste rappresentanze, fino ad assistere ad un loro graduale declino”.
Ecco allora, che assieme ad
esperti, innovatori e policy maker,
si è posta al centro del dibattito
l’esigenza di realizzare modelli
AGCI / Settembre 2016 / 15
Alleanza
Marco Patanè
Alleanza
partecipativi, aperti, capaci di
adattarsi velocemente al cambiamento, di valorizzare il capitale
umano, non autoreferenziali e non
determinati a priori.
Nella mattinata, aperta da
Chiara Laghi, coordinata da
Marco Patanè e chiusa dal Coordinatore Giovani dell’Alleanza
Matteo Ragnacci, diversi sono
stati gli spunti proposti dai relatori. A titolo di esempio, se da un
lato il Prof. Mauro Calise, presidente della Società Italiana di
Scienza Politica e docente presso
l’Università di Napoli Federico II
ha analizzato l’evoluzione dei
sistemi di rappresentanza ed il
cambiamento dell’impatto del
consenso personale nella politica,
dall’altro Anna Maria Ricci, presidente della Cooperativa Informa,
ha condiviso un approfondimento
sui modelli organizzativi volti a
formare la cosiddetta “nuova cooperazione”. A seguire Enrico
Libera, direttore della Fondazione Scuola Nazionale Servizi,
Marco Tognetti, direttore dell’Agenzia Lama e professore di
Design Management presso l’Università ISIA di Firenze, e Francesca Malafoglia, Vice Sindaca di
Terni, i quali hanno proposto interessanti contributi, rispettivamente
relativi all’integrazione dei servizi
tramite strutture multitasking,
all’ibridazione della cooperativa e
alle pratiche partecipative nel confronto con le amministrazioni
locali e le loro necessità.
L’iniziativa nata all’interno di
un momento di profonda trasformazione del mondo cooperativo,
che con la creazione dell’Alleanza
delle Cooperative Italiane propone
al Paese un progetto capace di
superare la crisi della rappresentanza e gli schemi storicamente
consolidati è stata inoltre salutata
positivamente dal Direttore di
Legacoop Nazionale Giancarlo
Ferrari nel suo intervento.
L’Alleanza delle Cooperative
Italiane Giovani, dunque, prosegue il suo cammino, ponendosi
come obiettivo il rafforzamento
del ruolo dei giovani cooperatori
all’interno del movimento, garantendo la prosecuzione del patto
intergenerazionale che è alla base
della cooperazione stessa.
AGCI / Settembre 2016 / 16
ALLEANZA
DONNE E PARITÀ
TEMI, NOMINE E
PROPOSTE
NELL’ASSEMBLEA
DI SETTEMBRE
Raffaella De Rosa
l fine di dar seguito
all’operatività della
Commissione
Donne e Parità,
dopo il soddisfacente esito dell’Assemblea costitutiva
nel giugno scorso,
si è svolta il 14 settembre a Roma, presso il Palazzo
della Cooperazione in Via Torino,
l’Assemblea dell’Alleanza Donne
e Parità.
Alleanza
A
Presieduta da Dora Iacobelli,
presidente della Commissione e
vicepresidente Legacoop, affiancata da Sandra Miotto (AGCI) e
Anna Manca (Confcooperative),
l’Assemblea – che ha registrato
un’ampia risposta partecipativa
delle rappresentanze regionali
delle tre Centrali – ha affrontato
numerosi rilevanti temi interni e
generali, tra i quali la nomina delle
componenti del Comitato Esecutivo, su proposta dei tre organismi
di Parità; la ratifica del Regolamento della Commissione; la
Costituzione formale dei gruppi di
lavoro tematici con indicazione
dell’ambito di attività e dei risultati attesi; valutazioni sul primo
materiale prodotto sul tema Europa; proposte sulla legge di stabilità nell’ambito del lavoro più complessivo che l’Alleanza sta preparando in proposito; posizione e
proposte della Commissione in
merito alla Sessione plenaria del
Gender Equality Committee, nell’ambito dell’Assemblea annuale
dell’Alleanza Cooperative Internazionale, prevista il prossimo 10
ottobre a Quebec City, che vede
peraltro il rinnovo degli organismi
nei quali non è presente ad oggi
nessuna rappresentante di parità
delle tre Centrali.
I gruppi costituiti riguarderanno: Europa, Welfare Aziendale e
conciliazione, Dati e ricerche in
collaborazione con Uffici Studi
dell’Alleanza, Imprenditoria femminile, Comunicazione. Nel Comitato esecutivo, che consterà di 15
componenti, cinque per ciascuna
Associazione, per AGCI sono state
nominate Sandra Miotto, Carla
Bartolucci, Raffaella De Rosa,
Rosina Niola e Cinzia Sirtoli.
AGCI / Settembre 2016 / 17
OPAOC
VALORIZZAZIONE, TUTELA
E PROMOZIONE DELLA
PRODUZIONE OLIVICOLA
Agroalimentare
Dal 1982 Organizzazione di Produttori
Olivicoli della Provincia di Cosenza
O.P. Associazione
l’Olivicola Cosentina Soc. Coop. a.r.l. è
un’organizzazione di
Produttori Olivicoli
della Provincia di
Cosenza che svolge
un ruolo attivo sul
territorio cosentino
sin dal 1982, data della sua costituzione, attraverso una fitta rete di
azioni a supporto dei propri consociati.
Riunendo al proprio interno la
presenza di circa 7100 produttori
associati, si può facilmente evincere il profondo radicamento dell’Associazione con il territorio:
tutto ciò la rende una delle realtà
associative più rappresentative nel
comparto, curando con scrupolosa
attenzione ogni aspetto dell’attività olivicola sia dal punto di vista
tecnico-produttivo sia da quello
economico-commerciale. L’Associazione, in questo senso, si pone
come un efficiente intermediario e
ponte di collegamento tra i suoi
soci ed i canali distributivi.
Il suo operato, difatti, si muove
alla luce del perseguimento di un
unico rilevante macro-obiettivo:
valorizzare la produzione olivicola e il consumo attento e consapevole del prodotto, attraverso la sua
tutela e la sua promozione.
La funzione importante che
ispira l’intera attività dell’Associazione è la divulgazione di un
prodotto di alta qualità in tutte le
sue fasi ed in tutte le sue sfaccettature: conoscere fino in fondo le
caratteristiche e i benefici di un
olio extra vergine di oliva pregiato
L’
e curato nei minimi dettagli costituisce un valore aggiunto per il
consumatore.
Non si tratta dunque di limitarsi
a commercializzare un prodotto di
fine qualità, ma l’obiettivo è rendere consapevole il consumatore di
ciò che porta esattamente in tavola,
anche col supporto di un’etica
aziendale scrupolosa al riguardo:
l’etichettatura, infatti, è curata nel
dettaglio in conformità alle normative vigenti dei diversi mercati in
cui il prodotto è presente.
O.P.A.O.C. …cosa facciamo?
Per dare una risposta adeguata
alle esigenze di promozione e
della commercializzazione del
prodotto finito, l’O.P. ha costituito
in modo autonomo la VIRIDE
S.A.S. che si propone -non solo
sul mercato nazionale, ma anche
sui mercati esteri-come una
moderna ed efficiente struttura di
commercializzazione che svolge
un ruolo fondamentale per la diffusione sul mercato del prodotto
sia sfuso che imbottigliato.
Stati Uniti e Canada sono i
mercati di esportazione presso i
quali VIRIDE si affaccia, notoriamente Paesi non consumatori di
Olio extra vergine di oliva; in questi mercati la tracciabilità della
filiera si è rivelata un ulteriore
strumento a tutela dell’olio extravergine di oliva italiano.
Il consumatore, infatti, riconosce nel prodotto commercializzato
genuinità e benessere, due elementi essenziali frutto di un rigoroso controllo della produzione in
AGCI / Settembre 2016 / 18
tutte le sue fasi; a tal proposito,
infatti, la filiera tracciata dell’O.P.
segue normative rigide dei disciplinari di produzioni ed è sottoposta a controlli costanti da parte
degli Organismi di controllo.
L’obiettivo ultimo, infatti, è
rendere esattamente consapevole
il consumatore di ciò che porta in
tavola. Proprio in questo senso
lavoriamo con il supporto delle
Istituzioni Comunitarie; nello specifico, infatti, l’Associazione è
titolare del programma triennale
“L’Ulivo Pianta Secolare Sostegno dell’Agricoltura e dell’Ambiente” a valere ex Reg. CE
867/08 e smi, nonché del programma “L’Ulivo Emblema di
Qualità e di Eccellenza della
Agricoltura” a valere sul Reg.
UE 611/14- 615/14, finalizzati al
generale miglioramento della produzione dell’olio di oliva.
Con notevole interesse si
seguono le fasi di promozione e
commercializzazione con la partecipazione alle diverse manifestazioni espositive in Italia e all’estero, tra le quali si ricordano:
FANCY FOOD New York, SIAL
Parigi, SIAL Montreal, SIAL
Toronto, ANUGA Colonia, IFE
Londra, CIBUS Parma; MIA
Rimini; SAPORI Milano, SOL
Verona, diffondendo sempre di più
la filosofia del prodotto di qualità
e di salute.
Da un punto di vista programmatico, l’azione dell’Associazione si contraddistingue nel comparto olivicolo Cosentino: essa si propone come attuatrice di Programmi finanziati da Regolamenti
Agroalimentare
AGCI / Settembre 2016 / 19
Agroalimentare
Comunitari.
Nello specifico, infatti, è titolare del programma triennale
“L’Ulivo Emblema di Qualità e
di Eccellenza della Agricoltura”
a valere sul Reg. UE 611/14615/14, finalizzato al generale
miglioramento della produzione
dell’olio di oliva.
Oltre a ciò, l’O.P. è costantemente impegnata a mettere in atto
sul proprio territorio diverse altre
azioni programmatiche con scrupolosa attenzione:
– la salvaguardia ambientale,
finalizzata alla riduzione dell’impiego di prodotti chimici in olivicoltura, soprattutto per la cattura e
la gestione del dittero (la c.d.
mosca dell’olivo) che non prevede
l’impiego di chimica, ma, frutto di
esperienza diretta, questa tecnica
si basa su metodi naturali e facilmente replicabili;
– il miglioramento dell’attività di coltivazione, raccolta, conservazione e consumo dell’olio
extravergine di oliva, diffusione
della cultura dell’assaggio dell’olio extravergine di oliva cercando di formare attenti consumatori;
– la tracciabilità della produzione, infatti la OP è titolare di
una filiera tracciata (ISO
22005/08);
– la diffusione delle informazioni, fondamentale per la diffusione della cultura del mangiar
sano e bene utilizzando nella propria dieta alimentare l’olio extravergine di oliva:
Proprio a riguardo dell’ultimo
punto è utile precisare che le attività sono state concentrate in
Paesi tradizionalmente non produttori, USA e CANADA, dove facendo ricorso anche all’ausilio
di esperti quali scienziati, ricercatori, professori Universitari nonché specialisti nel campo della
nutrizione- l’O.P. ha svolto e svolge diversi seminari divulgativi
attestando, dunque, il suo seguito
e la sua rilevanza anche in città
come New York, Calgary, Montreal, Toronto, San Francisco,
Miami, Londra, Helsinki, Monaco, Bruxelles, Detroit e Chicago.
O.P.A.O.C. …i nostri PRODOTTI
Il prodotto finito si presenta sul
mercato sotto forma di diversi
marchi creati appositamente dall’O.P., ognuno dei quali pensato
per esaltare le caratteristiche specifiche della materia prima, tra
cui:
ne divulgativa del Reg. CE
2092/91 promuovendo l’introduzione e il mantenimento dei metodi per l’agricoltura biologica e,
attualmente, promotrice della IGP
OLIO DI CALABRIA.
Trapetum
L’olio extra vergine Trapetum,
frutto della secolare tradizione
Brutia, è un prodotto degli olivicoltori aderenti all’Associazione.
Dal colore verde intenso e dal profumo fruttato dolce, per le sue
qualità nutrizionali si consiglia di
usarlo su insalate, zuppe ed arrosti. La produzione media annua di
questo prodotto è di LT. 10.000.
Il percorso che ha portato
l’esame del disciplinare del Comitato per la IGP OLIO DI CALABRIA sulle scrivanie di Bruxelles
è iniziato nel lontano 2004 e finalmente si avvia verso la fine della
procedura burocratica; il buon
esito che si auspica risponderebbe
in modo ottimale alle esigenze del
riconoscimento di qualità in cui
l’azione dell’O.P. ha investito
notevole impegno e fiducia.
Alla base dell’intero iter sono
state svolte numerose ricerche ed
approfondimenti sulla storia del
prodotto: la conoscenza delle radici culturali e dell’importanza della
produzione olivicola sul tessuto
territoriale ha radici profonde e
che si trasmettono di generazione
in generazione, costituendo un
elemento di tradizione nonché un
tratto identificativo della produzione agricola calabrese.
Chiaramente questo aspetto ha
accompagnato la costante ricerca
ed analisi ad un livello tecnico
della produzione: si è lavorato
per fornire un quadro quanto più
possibile dettagliato e preciso dei
miglioramenti e dei progressi tecnologici che si sono susseguiti
nel tempo finalizzati ad ottenere
un’ottimizzazione della produzione in termini quantitativi e
qualitativi.
Alla luce di tutte queste considerazioni, appare chiaro che l’
IGP OLIO DI CALABRIA
costituisca un fattore di UNICITÀ REGIONALE per l’intero
compartimento e, pertanto, un
aspetto da tutelare e valorizzare
costantemente.
A latere delle azioni di certificazione e di riconoscimento qualitativo, bisogna collocare l’azione divulgativa dell’Associazione
che per il terzo anno consecutivo
collabora con un’emittente televisiva interregionale che a cadenza
quindicinale manda in onda una
trasmissione incentrata sulla produzione olivicola fornendo informazioni utili alla salvaguardia
Trapetum Bio
L’olio extra vergine d’oliva da
agricoltura biologica, è l’olio più
genuino della linea “Trapetum”,
certificato da Suolo e Salute, organismo di controllo riconosciuto
dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ai
sensi
dell’art.10
Reg.Ce
510/2006. La sua certificazione lo
rende un prodotto garantito e sicuro , sia per le sue qualità organolettiche e sia per la sua rintracciabilità.
Olivella
L’olio extra vergine d’oliva
“Olivella” è ottenuto da un’accurata selezione di olive, raccolte al
giusto punto di maturazione per la
frangitura. Le sue caratteristiche
lo rendono un olio indicato per le
preparazioni gastronomiche della
cucina mediterranea. Per questo
prodotto si attesta una produzione
annua di LT. 100.000.
O.P.A.O.C. …che abbiamo
fatto?
Garantire un prodotto di qualità è un interesse preminente all’interno dell’O.P.: nel corso della sua
lunga attività l’Associazione ha
utilizzato diversi strumenti per
certificare l’alta qualità del suo
prodotto anche presso i propri
soci, preferendo produzioni ecosostenibili e certificate.
Dapprima come convinta fautrice della denominazione DOP
BRUZIO, l’azione associativa si è
contraddistinta per una forte azio-
AGCI / Settembre 2016 / 20
AGCI / Settembre 2016 / 21
AGCI
incontra i
cooperatori
giapponesi
Il 19 e 20 settembre AGCI
ospiterà una delegazione di
cooperatori giapponesi in
rappresentanza dei settori
Agricoltura, Consumo,
Credito e Assicurazioni.
Nei due giorni di permanenza
a Roma, oltre agli incontri
istituzionali con il Presidente
Altieri, la delegazione farà
visita ad alcune importanti
realtà del sistema AGCI.
Agroalimentare
degli uliveti e incrementando il
livello di conoscenza presso i
consumatori.
In questo senso, si colloca
anche la pubblicazione periodica
di opuscoli informativi sui diversi
aspetti del compartimento olivicolo, fornendo, in particolare, un
quadro statistico informativo.
Un ulteriore slancio di iniziativa da parte dell’O.P. va ricondotto
all’interesse che ha portato alla
stesura di un progetto di legge per
il recupero dei terreni abbandonati: un impegno dunque che trascende le logiche commerciali e
che investe anche l’interesse
sociale del contesto regionale.
Nella logica dell’attenzione e
della supervisione di ogni fase
produttiva, l’O.P. si è dotata, inoltre, di un impianto di stoccaggio
ed imbottigliamento, siti nei
comuni di Rende (CS) e Rossano
(CS), presso i quali il prodotto
conferito dai soci viene selezionato, imbottigliato e commercializzato.
Preme, infine, sottolineare la
recente Convenzione stipulata
con l’ARSAC ( Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese), con la quale ci si
è impegnati ad attuare di concerto politiche ed attività per lo sviluppo, promozione e valorizzazione del sistema agro-produttivo
e delle risorse olivicole regionali,
nonché ad elaborare progetti di
corporazione e di divulgazione
sui temi riguardanti il settore olivicolo ed in generale ad intraprendere qualsiasi iniziativa tesa
al suo sviluppo.
Dalle Regioni
INTERNAZIONALIZZAZIONE
IL PROGETTO
ITALIA-CROAZIA
DI AGCI ABRUZZO
elle giornate del 1 e
2 luglio scorso,
AGCI Abruzzo ha
partecipato
ai
festeggiamenti della
giornata mondiale
della cooperazione,
indetta dall’ONU,
organizzata, a Zagabria, dal Centro delle cooperative Croate, con il
quale è stato avviato un importante rapporto di collaborazione. La
delegazione italiana era rappresentata dal Presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, dott.
Rosario Altieri, dal Presidente di
AGCI Abruzzo, arch. Antonio
Lucidi e da alcuni rappresentanti
del sistema cooperativo italiano
(SOTECNA Soc. Coop. Società di
ingegneria e la cooperativa sociale
Auxilium). Nel corso del convegno di apertura la dott.ssa Ilda Stanojevic, presidente delle cooperative Croate, ha tracciato un quadro
esaustivo del mondo della cooperazione croata, illustrando le rilevanti prospettive future in tutti i
settori. Il dibattito, dopo gli
importanti saluti delle autorità istituzionali e dell’eurodeputato
Tonino Picula, è proseguito con un
confronto tra i rappresentanti del
sistema cooperativo tedesco, spagnolo e italiano. L’intervento del
Presidente di AGCI Abruzzo ha
posto l’accento anche sulla possibilità di sviluppare la collaborazione tra Italia e Croazia con l’utilizzo attento e sapiente delle risorse finanziarie messe a disposizione dall’Unione Europea. Successivamente si sono incontrate le realtà rappresentate dalle cooperative
N
agricole della Dalmazia per
affrontare i temi dei rapporti di
collaborazione con il sistema
Agrital di AGCI, inoltre si sono
gettate le basi per sviluppare concrete sinergie nel settore delle
energie alternative, dell’efficientamento energetico e del sociale.
Tema questo che potrebbe rivelarsi di grande interesse per il sistema cooperativo di AGCI vista la
presenza di numerose e qualificate
cooperative sociali, disposte a trasferire le proprie conoscenze e le
buone pratiche per attivare progetti di notevole rilevanza economica
e sociale. Le giornate si sono concluse con un cordiale e fraterno
arrivederci, dandosi appuntamento, tra i rappresentanti della cooperazione croata e italiana, al
prossimo incontro in calendario
nel quale sono previste le modalità di avvio del protocollo siglato
tra le due realtà cooperative.
Nei giorni seguenti il Direttore
dell’Agenzia per la promozione
all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane ha accolto la delegazione di AGCI Abruzzo con grande entusiasmo, mettendo a disposizione alcune figure
professionali del suo staff per il
“Progetto Balcani”. Gli argomenti
trattati hanno riguardato il carattere metodologico sull’approfondimento dei Fondi Strutturali in
Croazia e sulle modalità operative
per finanziare, attraverso le risorse
comunitarie, le iniziative proposte
nel Master Plan, che costituisce il
documento di indirizzo iniziale
del Progetto Italia-Croazia di
AGCI, i Progetti Pilota individuati
AGCI / Settembre 2016 / 22
nel settore agricoltura, sociale,
efficienza energetica e formazione
risultano tutti potenzialmente
finanziabili, e di grande interesse
sia perle cooperative croate che
per le istituzioni.
Dall’incontro si è evidenziata la
bontà del “Progetto Balcani”, di
cui il Progetto Italia-Croazia di
AGCI costituisce l’avvio, in quanto
riunisce imprese e cooperative in
vari settori con carattere di multidisciplinarietà ed inoltre si pone in
uno spirito di collaborazione con i
partner locali senza voler prevaricare le realtà territoriali o imponendo progetti calati sul territorio
senza confronto con lo stesso.
Si sono gettate le basi per sviluppare rapporti di collaborazione
tra AGCI Abruzzo e gli uffici ICE
di Zagabria anche in vista di un
formale rapporto di collaborazione istituzionale che si andrà a stabilire con l’Azienda Speciale della
Camera di Commercio di Chieti.
Gli incontri istituzionali sono
proseguiti all’Ambasciata Italiana
a Zagabria dove la delegazione di
AGCI Abruzzo, ha avuto l’onore e
il piacere di incontrare l’Ambasciatore Adriano Chiodi Cianfarani congiuntamente al Dott.
Gianluca Di Felice, Responsabile
economico e commerciale. Durante quest’incontro è stato presentato
dal Presidente di AGCI Abruzzo,
Antonio Lucidi, il sistema cooperativo italiano e la struttura organizzativa di AGCI a livello nazionale, illustrando le tematiche proprie del “Progetto Balcani” di
AGCI. L’Ambasciatore ha riservato alla delegazione italiana un’ac-
Dalle Regioni
coglienza calorosa e di grande
disponibilità evidenziando le
opportunità che l’internazionalizzazione delle aziende italiane offre
per il superamento del momento
economico piuttosto complicato
nel nostro paese. Ha sottolineato la
disponibilità, sua e dell’Ambasciata, a sostenere un progetto così
articolato e di grande prospettiva.
Ha voluto conoscere le realtà più
importanti del nostro sistema
imprenditoriale, in particolare, per
quanto attiene il settore agroalimentare e del restauro del patrimonio storico e architettonico.
AGCI / Settembre 2016 / 23
ASSEMBLEA AGCI
ALTO ADIGE SÜDTIROL
2016
Dalle Regioni
Nicola Grosso
i è tenuta il 14 giugno
scorso, presso la sede
sociale di Via Siemens
23 a Bolzano, l’annuale assemblea dei
soci di AGCI Alto
Adige Südtirol, in cui
è stato approvato il
bilancio per l’esercizio 2015, che chiude con un piccolo avanzo di gestione (9° anno
consecutivo) e incrementa il suo
volume d’affari con un notevole +
28%. Anche il numero degli associati è ulteriormente incrementato,
sino a sfiorare quota 100.
Un trend di crescita continua,
che dal 2006 al 2015, fa registrare
un + 187% degli associati.
Oggi AGCI, è presente in quasi
tutti i settori della cooperazione!
Molte erano le cooperative presenti e/o rappresentate per delega e
di considerevole spessore è stata la
presentazione dei numeri e dei dati
non numerici.
Si sono toccati diversi argomenti e si è fatto il punto delle attività e
delle iniziative sviluppate nel corso
del 2015. Molto è stato fatto in termini di attività sindacale con la
partecipazione a svariati tavoli di
lavoro e per una promozione e lo
sviluppo sostenibile del movimento
cooperativo altoatesino. Sono state
diverse le proposte di legge portate
avanti anche in collaborazione con
le altre centrali cooperative, si sono
proposte pure iniziative di modificazione/integrazione di norme di
legge provinciali/regionali che
afferiscono il mondo della cooperazione.
Diverse le iniziative anche di
carattere sindacale e i relativi pro-
S
tocolli sottoscritti.
L’attività istituzionale è proseguita nei vari ambiti della formazione, del sociale, della promozione e sviluppo del movimento cooperativo, senza dimenticarci poi
anche l’importante aspetto della
vigilanza cooperativa. È stato realizzato un progetto formativo per
amministratori e dirigenti di cooperativa, sono state sviluppate collaborazioni con l’Ufficio del Lavoro
della PA di Bolzano per quanto
attiene gli inserimenti lavorativi
nelle cooperative sociali di Tipo
“B” e sono stati realizzati diversi
interventi divulgativi soprattutto in
ambito sociale.
Importanti sono state le nuove
partnership e collaborazioni siglate
con il mondo delle banche ed in
particolar modo per quanto attiene
al “microcredito”, ma anche per
quanto attiene alle garanzie. Nell’ambito dei servizi di carattere
amministrativo, societario, contabile e fiscale, AGCI ha posto in evidenza il settore dell’edilizia con la
realizzazione in fase di partenza del
nuovo centro di espansione nella
Zona di Via Druso Est a Bolzano,
con la realizzazione di nuovi alloggi per l’edilizia abitativa agevolata.
AGCI Alto Adige è riuscita
nel 2015 a sviluppare e promuovere nuove imprese cooperative, con
9 nuove realtà cooperative costituite attraverso l’ausilio dello sportello “IDEACOOP” e tramite l’avvio
di una campagna informativa a cura
della cooperativa FORMATV, che
ha realizzato una serie televisiva
denominata: “UN MONDO IN
COOPERAZIONE”.
A margine dell’assemblea, al
AGCI / Settembre 2016 / 24
fine di promuovere lo sviluppo e il
consolidamento di AGCI, è stato
presentato un progetto sperimentale che prevede la realizzazione di
tavoli tematici, rappresentativi dei
seguenti settori: SOCIALE, CONSUMO, LAVORO/SERVIZI e
EDILIZIA.
Con quest’ultima iniziativa
AGCI, già certificata ai fini del
management di gestione della qualità UNI EN ISO 9001:2008, intende curare il proprio miglioramento
continuo, e sempre meglio organizzare e gestire le attività, con il coinvolgimento pieno della base sociale, in un ottica di mutuo-aiuto.
La crisi economica non è certo
esaurita e le preoccupazioni sono
ancora molte; neanche il sistema
cooperativo ne è rimasto indenne!
Sono state diverse le realtà cooperative che proprio a causa di questa recessione, hanno dovuto rivedere i propri assetti societari, organizzativi ed economici e a volte
anche sciogliersi – chiudere le loro
attività.
Sembrerà un controsenso, ma
soprattutto a fronte di questa crisi,
si sono però sviluppate innumerevoli nuove cooperative, quindi con
un saldo finale nettamente positivo.
AGCI nel corso del 2015 ha
anche superato la verifica ispettiva
da parte degli organi di vigilanza e
il bilancio 2015 è stato certificato
senza rilievi, con giudizio positivo.
Il Presidente Giulio Clamer ha
sottolineato che motivi di nuova
fiducia economica provengono dai
segni di ripresa a livello locale
secondo quanto relazionato recentemente da BANKITALIA per la
regione Trentino Alto Adige Südtirol.
Cosa possiamo fare per il prossimo futuro?
Quali sono le sfide che ci aspettano?
Il sistema cooperativo può essere la giusta risposta per la ripresa
economica?
Queste sono le domande e le
riflessioni che AGCI Alto Adige
si pone e alle quali vuole rispondere attraverso un nuovo processo di
coinvolgimento dal basso delle
cooperative aderenti.
In conclusione il Presidente
Giulio Clamer ha elogiato il lavoro
svolto dai funzionari e dai dipendenti, nonché dai consiglieri e dai
presidenti delle varie cooperative.
UNA PROPOSTA
DALL’EUROPA
Il Consorzio Nazionale
Meuccio Ruini, nel mese di
novembre 2015 ha risposto ad
un Avviso Pubblico del Ministero dello Sviluppo Economico/Invitalia per la realizzazione
di uno studio di fattibilità per
“Un’agricoltura sociale ed
ecosostenibile attraverso l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati nell’ambito
delle tecniche innovative in
agricoltura”. Nella convinzione che la tecnica Acquaponica
(acquacoltura + serra in idroponica per la coltivazione dei
vegetali) sia una innovazione
importante per l’agricoltura
sociale ecosostenibile e che le
persone svantaggiate vi possano lavorare efficacemente, con
ritorni positivi a livello individuale e aziendale, il Consorzio
Ruini ha sviluppato un modello
cantierabile.
Nel corso del mese di settembre 2016 è stato consegnato
il lavoro finale che approfondisce sia l’aspetto economico e
finanziario degli impianti di
acquaponica che quello psicosociale del lavoro di soggetti
svantaggiati in agricoltura.
Durante la fase di realizzazione del prototipo è stata coinvolta una platea molto vasta di
stakeholder, come presidenti di
cooperative sociali attive nell’agricoltura sociale, con il
risultato di conseguire un’ampia diffusione delle tematiche
legate all’Acquacoltura e la
promozione di questa tecnica
innovativa presso gli operatori
dell’agricoltura sociale.
La certificazione delle competenze
degli Operatori per il miglioramento
della performance energetica
nella Green Economy
Micaela Di Gennaro
in calendario per il
prossimo 13 ottobre
un convegno dedicato al tema cruciale
delle competenze
dei lavoratori impegnati nel settore
della riqualificazione energetica degli edifici e nell’uso di fonti rinnovabili di energia per poter disporre entro il 2020
di un parco edilizio ad energia
quasi zero.
Il Convegno presenta l’attività
del progetto Bricks, finanziato
nell’ambito dell’iniziativa europea
Billd up skills, coordinato da
ENEA in collaborazione con 15
partner di progetto (Gruppo CS,
AGCI, UNIONCAMERE, ISNOVA, RENAEL, Casa Clima, ITS
Energia e Ambiente, CTI,
AGCI / Settembre 2016 / 25
ECUBA, FLA, DITNE, Mesos,
Svim, Archimedes 181) e 70 partner associati.
Il progetto ha attualmente
completato la definizione di 11
profili professionali per chi opera
nel campo edile per il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici.
La sessione è specificatamente
dedicata al target degli operatori
del settore formativo e della certificazione, gli organismi di certificazione del personale, gli Enti di
formazione professionale e i Partner Associati del progetto Bricks,
ai fini di diffondere la conoscenza
dei risultati raggiunti e di promuovere una fattiva collaborazione
nell’ambito del riconoscimento
delle competenze.
Formazione
CONSORZIO
MEUCCIO RUINI
E ACQUAPONICA
UN’INNOVAZIONE
IMPORTANTE PER
L’AGRICOLTURA
SOCIALE
ECOSOSTENIBILE
Il 3 agosto 2016 è stata
raggiunta l’intesa per il
rinnovo del CCNL per i
lavoratori
dipendenti
delle Cooperative e dei
Consorzi Agricoli.
L’Accordo sottoscritto da
AGCI Agrital, Fedagri
Confcooperative, Lega
Coop Agroalimentare e i
sindacati dei lavoratori
Flai Cgil, Fai Cisl e Uila
Uil, di durata quadriennale (1° Gennaio 2016 31 dicembre 2019), prevede un aumento economico di 77 euro al quinto
livello parametro 111.
Inoltre, con l’accordo di
rinnovo, sono state
introdotte alcune novità
per ciò che concerne la
parte normativa. Tra di
esse, le linee guida per la
contrattazione di II livello, l’integrazione di
maternità al 100 % per
le lavoratrici in forza e
l’aumento delle ore di
flessibilità da 80 a 90 ore
annue.
PUBBLICATO
IL NUOVO BANDO PER
LA PRESENTAZIONE
DEI PROGETTI
DI SERVIZIO CIVILE
PER L’ANNO 2017
Sul sito del Dipartimento
www.gioventuserviziocivilenazionale.gov.it è
stato pubblicato l’Avviso
per la presentazione dei
progetti di Servizio Civile
Nazionale relativamente
all’anno 2017, la cui scadenza è fissata alle ore
14:00 del 17 ottobre
2016.
Le sedi operative accreditate di AGCI hanno
facoltà di partecipare a
detto bando per ottenere l’assegnazione di
volontari da destinare
alle attività previste nel
progetto che vorranno
predisporre, secondo le
disposizioni dettate in
materia dal “Prontuario
contenente le caratteristiche e le modalità per
la redazione e la presentazione dei progetti di
Servizio Civile Nazionale
da realizzare in Italia e
all’estero, nonché i criteri per la selezione e la
valutazione degli stessi”,
emanato con DM 5 maggio 2016.
Da sottolineare altresì
che, per gli enti con sede
nelle Province colpite
dal sisma dell’agosto
scorso, è possibile far
pervenire al Dipartimento, entro la stessa scadenza sopra riportata,
una manifestazione di
interesse per la realizzazione – secondo i tempi
e le modalità che verranno specificate con successivo Avviso – di progetti nelle aree terremotate finalizzati alla ripresa della vita civile delle
comunità ed a favorire il
ritorno delle popolazioni alla normalità.
REFERENDUM
«RIFORME
INDISPENSABILI PER
DARE COMPETITIVITÀ
ALLE IMPRESE
E STABILITÀ
ALLE ISTITUZIONI»
L’Alleanza delle Cooperative Italiane ritiene le
riforme istituzionali indispensabili per dare più
forza e competitività alle
imprese, più coesione
alla società italiana, più
stabilità ed efficacia alle
istituzioni e per questo
sostiene ogni processo
riformatore delle Istituzioni. Fin dall’inizio della
legislatura in corso –
anche
condividendo
l’autorevole appello del
Presidente della Repubblica – l’Alleanza aveva
sollecitato il “riassetto
complessivo del sistema
istituzionale” e ne aveva
individuato alcuni “temi
da tempo maturi”, tra i
quali “il superamento
del bicameralismo perfetto, il ripristino di un
ruolo centrale dello
Stato nell’equilibrio dei
diversi livelli istituzionali, la semplificazione e la
riduzione del numero
degli enti intermedi a
partire dalle Province.
Questa esigenza resta
alla base della riflessione
dell’Alleanza e spinge a
sollecitare, anche in questo caso, un’azione riformatrice in grado di
imprimere
maggiore
efficienza nel funzionamento delle istituzioni,
AGCI / Settembre 2016 / 27
AGCI
Attualità
AGCI
Iniziative
AGCI
Notizie
AGCI
Appuntamenti
RINNOVO CCNL
COOPERAZIONE
AGRICOLA
efficacia e tempestività
della loro azione. È una
necessità tanto per i cittadini quanto per le
imprese. Per questo l’Alleanza delle Cooperative
Italiane condivide il percorso di riforme istituzionali avviato dal Parlamento italiano e, al
tempo stesso, auspica
che nei successivi passaggi attuativi e nelle interpretazioni
legislative
conseguenti si possano
meglio definire e chiarire anche alcune parti,
quali – tra le più rilevanti – la definizione di una
nuova dialettica StatoRegioni e la definizione
più specifica delle funzioni attribuite al nuovo
Senato. In coerenza con
questi principi, perseguendo l’obiettivo di
continuare ad essere una
realtà di progresso,
ammodernamento, trasparenza e legalità, l’Alleanza si impegnerà per
favorire e promuovere la
partecipazione dei cittadini al voto referendario. L’Alleanza auspica
che tutti i cittadini possano compiere una scelta libera, consapevole e
informata e, per questo,
si impegna a promuovere direttamente – ed
invita gli enti aderenti a
fare
altrettanto
–
momenti d’informazione sui contenuti della
scelta da compiere,
garantendo rispetto e
pluralismo per le posizioni in campo.