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Periodico on line in rete all’indirizzo www.agci.it © Michele Spera SIONI O LE MIS GCI N O U G E ’A SI SUSS GAZIONI DELL ATO DI DELE STESO E POPOL E NEL PIÙ ESE ASIATICO PA i e per gl i n o i z a i c l Asso mmercia o c i b m sca ali e cultur Mensile di informazione dell’AGCI Associazione Generale delle Cooperative Italiane Settembre 2016 www.agci.it Capitale e Lavoro nelle stesse mani Giuseppe Mazzini A.G.C.I. ASSOCIAZIONE GENERALE DELLE COOPERATIVE ITALIANE L’AGCI, Associazione Generale delle Cooperative Italiane, nasce a Roma nell’ottobre 1952 ed ottiene, ai sensi e per gli effetti del D.L.C.P.S. n. 1577 del 14/12/1947, ufficiale riconoscimento giuridico con Decreto del Ministro per il Lavoro e la Previdenza sociale del 14/12/1961, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 22 febbraio 1962, n. 48. L’AGCI è frutto dell’iniziativa di un gruppo di sodalizi di ispirazione repubblicana, liberale e socialdemocratica, che si distacca dalla Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue, per dar vita, così come era precedentemente avvenuto per i cooperatori cattolici, ad una nuova Centrale cooperativa. A riprova degli ideali che sono alla base delle sue origini, l’AGCI può vantare, quale suo primo Presidente, una delle espressioni più alte dei valori laici e libertari: Meuccio Ruini. L’AGCI è, quindi, per storia, ma anche per consistenza, una delle tre maggiori Associazioni Nazionali di rappresentanza, assistenza, tutela e revisione del Movimento cooperativo: si tratta di un’Organizzazione senza fini di lucro, libera ed indipendente che, fedele agli ideali mazziniani ed in armonia con i valori fondanti individuati dall’International Cooperative Alliance (ICA), promuove la diffusione, il consolidamento, l’integrazione e lo sviluppo del Movimento stesso, nel rispetto dei princìpi di democrazia e di mutualità, nonché nell’interesse generale dell’economia del Paese. ### LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA L’AGCI ha la propria sede centrale in Roma ed una organizzazione articolata, sull’intero territorio nazionale, in 19 rappresentanze regionali, 8 provinciali, 5 interprovinciali ed in 35 delegazioni territoriali. Vi sono, inoltre, 8 Associazioni settoriali di categoria, di cui fanno parte tutti gli enti che, indipendentemente dall’area geografica di appartenenza, esercitano la medesima attività economica o attività connesse ed affini: AGCI Abitazione è l’organismo di settore al quale aderiscono tutte le cooperative di abitazione e/o loro Consorzi iscritti all’Associazione. AGCI Agr.It.Al. opera su tutto il territorio nazionale attraverso due Dipartimenti - specializzati nel comparto della pesca e dell’agricoltura – e riunisce anche le cooperative aderenti attive nel settore del consumo. AGCI Credito e Finanza raggruppa Banca AGCI S.p.A., le Banche di Credito Cooperativo, le Banche Popolari, General Fond SpA, le cooperative ed i Consorzi Garanzia fidi, G.F.C. – Gruppo Finanza Cooperativa, Cifap ed altre imprese che esercitano attività finanziaria, come le Società di Mutuo Soccorso. AGCI Culturalia è l’organizzazione di rappresentanza delle cooperative aderenti all’Associazione operanti nei settori della cultura e dello spettacolo, del turismo e dei beni culturali ed ambientali, dello sport e del tempo libero. AGCI Editoria è l’associazione nazionale delle cooperative editoriali, giornalistiche e della comunicazione. AGCI Produzione e Lavoro è l’organismo di settore che riunisce le cooperative dei settori manifatturiero, costruzioni (edilizia abitativa, industriale e stradale), impiantistica, opifici metalmeccanici e tutto quanto sia riconducibile alla produzione di beni. AGCI Servizi di Lavoro è l’associazione di settore cui fanno capo le cooperative di movimentazione merci, logistica e facchinaggio; autotrasporto di cose e persone, taxi ed autonoleggio; globalservice, manutenzione, pulizia, igiene e sanificazione; servizi socio-sanitari; servizi di consulenza e progettazione per imprese; vigilanza e portierato; turismo e ristorazione. AGCI Solidarietà è l’associazione di settore che si occupa della promozione, della rappresentanza e dell’assistenza nei confronti delle cooperative sociali aderenti. Nel 2010, l’AGCI ha ottenuto l’iscrizione alla prima classe dell’Albo nazionale degli enti di Servizio civile, con la conseguente abilitazione a presentare, in corrispondenza della pubblicazione degli appositi bandi da parte dell’UNSC, progetti da realizzare presso le proprie sedi di attuazione accreditate, distribuite sull’intero territorio del Paese. L’Associazione aderisce inoltre ad importanti Organismi europei ed internazionali di rappresentanza della Cooperazione (Cecop, Cogeca, Cecodhas, Cicopa, Cooperatives Europe, ICA), nei quali contribuisce, con propri esponenti, alla tutela ed alla promozione delle società cooperative nei diversi ambiti territoriali e settoriali, attraverso programmi e progetti di sviluppo, iniziative di studio e di approfondimento, di assistenza e consultazione, di concorso all’elaborazione degli indirizzi legislativi, economici e sociali che interessano il Movimento cooperativo. In particolare, nel Board dell’International Co-operative Alliance, è stato eletto un dirigente AGCI, che vi rappresenta la Cooperazione italiana. Attualmente sono associate ad AGCI oltre 8.000 cooperative, con circa 470.000 soci, 105.000 occupati ed un fatturato pari a più di 8 miliardi di euro. ### COMPITI E FINALITÀ Nell’ambito delle sue finalità generali e dei suoi compiti istituzionali, l’Associazione – svincolata da condizionamenti partitici ed animata dall’intento di valorizzare il lavoro e l’impegno civile dei cooperatori – si occupa, per conto delle cooperative aderenti, della gestione di attività di informazione, di consulenza sulle problematiche fiscali, legislative e del lavoro, di tutela e di scambio, di collegamento strategico tra le imprese, di servizio, di coordinamento politico/organizzativo, di diffusione della coscienza e della conoscenza cooperativa, di formazione tecnica e professionale dei cooperatori: tutto ciò, anche attraverso la costruzione di proficui rapporti con gli omologhi settori delle altre Organizzazioni, con le rappresentanze sindacali, con le Istituzioni e con le strutture amministrative pubbliche. L’AGCI è firmataria di 14 CCNL, di 1 Accordo per la gestione dei servizi ai beni culturali e di 1 Protocollo sul facchinaggio. L’Associazione segue costantemente gli sviluppi delle normative italiane, europee ed internazionali di interesse per le imprese in generale e per le società cooperative in particolare; svolge un’azione di informazione e di aggiornamento nei confronti dei soci, prevalentemente tramite gli strumenti della rassegna stampa quotidiana e delle circolari elaborate dall’Ufficio studi/legislativo e relazioni industriali; fornisce consulenze sulle problematiche afferenti alla vita societaria degli iscritti; assume funzioni di interlocuzione e stimolo nei confronti delle competenti Autorità, specie con riferimento alla Direzione generale per le Piccole e Medie Imprese e gli Enti cooperativi presso il Ministero dello Sviluppo Economico. L’AGCI è inoltre competente ad espletare la vigilanza sulle cooperative aderenti, finalizzata a verificare, in particolare, attraverso la revisione, annuale o biennale, il possesso dei requisiti mutualistici. L’Associazione assiste altresì le proprie associate anche negli ambiti delle relazioni industriali, della promozione di nuove cooperative, della tutela della privacy, della sicurezza sul lavoro e della formazione. L’AGCI è cofondatore e gestore di strumenti di bilateralità attraverso i quali, nel rispetto delle norme contrattuali stipulate con i rinnovi dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro, eroga servizi alle imprese aderenti ad essa ed ai richiamati enti bilaterali. Infine, l’Associazione fornisce alle imprese iscritte servizi nell’ambito del credito, della formazione e della progettazione. Nel 2011, l’AGCI ha dato vita, insieme a Confcooperative e Legacoop, all’Alleanza delle Cooperative Italiane, coordinamento stabile tra le tre maggiori Organizzazioni cooperative del Paese. ### STRUTTURE COLLEGATE L’AGCI Nazionale dispone di specifiche strutture collegate, costituite al fine di fornire alle imprese associate un supporto qualificato e professionalmente valido negli ambiti di particolare rilevanza per lo sviluppo di una sana ed efficiente imprenditorialità cooperativa. Tra queste ricordiamo: BANCA AGCI S.p.A. Autorizzata all’esercizio dell’attività creditizia con provvedimento dell’Autorità di vigilanza del 28 marzo 2007, Banca AGCI SpA è un Istituto di credito che opera prevalentemente con le piccole e medie imprese, quale strumento per il supporto, il consolidamento e lo sviluppo delle cooperative aderenti all’Associazione, nonché dei soci e dipendenti delle stesse. SALUTE AMICA SOCIETÀ DI MUTUO SOCCORSO Salute Amica Società di Mutuo Soccorso è lo strumento attraverso il quale AGCI offre ai propri soci la possibilità di disporre di una struttura dedicata che consenta loro di ottemperare alle norme contrattuali nei settori in cui i CC.CC.NN.LL. prevedono l’obbligo da parte delle imprese cooperative di garantire al personale in servizio l’erogazione di trattamenti sanitari complementari. I lavoratori delle cooperative iscritti al Fondo sanitario, oltre a quanto previsto dai richiamati Contratti Collettivi, potranno, assumendo la qualifica di soci ordinari, richiedere prestazioni aggiuntive. Salute Amica si rivolge a tutte le persone fisiche ed alle famiglie che intendano ricorrere ai servizi erogati, facendo cosi fronte ai bisogni lasciati insoddisfatti dal Servizio Sanitario Nazionale. GENERAL FOND S.p.A. Costituita nel 1993, la società gestisce, senza scopo di lucro, il Fondo mutualistico per la promozione e lo sviluppo della cooperazione, alimentato dal 3% degli utili annuali di tutte le cooperative aderenti all’Associazione e dai patrimoni residui di quelle poste in liquidazione. La Società opera nella promozione e nel finanziamento di nuove imprese ed iniziative di sviluppo della cooperazione, con preferenza per i programmi diretti all’innovazione tecnologica, all’incremento dell’occupazione ed allo sviluppo del Mezzogiorno. GFC – GRUPPO FINANZA COOPERATIVA Costituito nel 2012 per l’erogazione del credito alle cooperative dell’AGCI, GFC opera a livello nazionale e svolge attività finanziaria sia nei confronti della cooperazione, sia delle Piccole e Medie Imprese (PMI). CONSORZIO NAZIONALE MEUCCIO RUINI Costituito in forma di società cooperativa consortile nel 2009, quale Ente di emanazione dell’AGCI, doverosamente intitolato al primo Presidente dell’Associazione, vero e proprio Padre della Patria, il Consorzio Nazionale Meuccio Ruini per la formazione, i servizi al lavoro e l’innovazione tecnologica si propone, in via prioritaria, di: partecipare, direttamente o attraverso le imprese associate, alle opportunità di finanziamento, in tema di formazione, provenienti da risorse pubbliche regionali, nazionali, comunitarie ed internazionali; promuovere forme innovative di progettazione della formazione e dei servizi al lavoro; favorire la crescita qualitativa, professionale e delle competenze, per l’adeguamento strutturale e la modernizzazione del tessuto di imprese associate aderenti all’AGCI. ### Via Angelo Bargoni, 78 - 00153 Roma Tel. 06/58327.1 Fax 06/58327.210 [email protected] - www.agci.it Mensile di informazione dell’AGCI Associazione Generale delle Cooperative Italiane Settembre 2016 Libera Cooperazione Anno XIX - Nuova serie N. 152 Settembre 2016 Editoriale Registrazione n. 227/1997 del 24.04.1997 Pubblicazione mensile O Il sisma del Centro Italia: un’occasione per riflettere e per invertire la rotta di Rosario Altieri Periodico on line in rete all’indirizzo www.agci.it Attualità Editore Associazione Generale Cooperative Italiane Via Angelo Bargoni, 78 00153 Roma O Sisma: Alleanza Cooperative e sindacati insieme per le popolazioni terremotate O Servizio Civile: i volontari nella fotografia dell’Isfol di Silvia Rimondi O MiBACT/Franceschini intitola a Spadolini il Salone del Consiglio Nazionale al Collegio Romano Direttore Rosario Altieri Direttore responsabile Raffaella De Rosa Concept grafico © Michele Spera Collaboratori Raffaella De Rosa, Filippo Turi Hanno collaborato a questo numero Raffaella de Rosa, Micaela Di Gennaro, Nicola Grosso, Antonio Lucidi, Marco Patanè, Silvia Rimondi Segreteria di redazione Stefano Pasqualini Tel. 06.58327214 Redazione e Amministrazione Via Angelo Bargoni 78 00153 Roma Tel 06.58327.1 Fax 06.58327210 [email protected] www.agci.it Chiuso in redazione 21 Settembre 2016 In copertina: Si susseguono le missioni di delegazioni dell’AGCI nel più esteso e popolato Paese asiatico Associazione O AGCI in Cina: si intensifica l’attività di internazionalizzazione a cura di Silvia Rimondi O AGCI incontra a Roma i cooperatori giapponesi Alleanza O Nel primo appuntamento dell’Alleanza Giovani, i nuovi modelli di rappresentanza per la cooperazione del futuro di Marco Patanè O Alleanza Donne e Parità Temi, nomine e proposte nell’assemblea di settembre di Raffaella De Rosa O Agroalimentare OPAOC Organizzazione di Produttori Olivicoli della Provincia di Cosenza Dalle Regioni O Internazionalizzazione: il Progetto Italia-Croazia di AGCI Abruzzo O Assemblea AGCI Alto Adige Südtirol 2016 di Nicola Grosso Formazione O Una proposta dall’Europa La certificazione delle competenze degli Operatori per il miglioramento della performance energetica nella Green Economy di Micaela Di Gennaro O Consorzio Meuccio Ruini e Acquaponica Un’innovazione importante per l’agricoltura sociale ecosostenibile IL SISMA DEL CENTRO ITALIA: UN’OCCASIONE PER RIFLETTERE E PER INVERTIRE LA ROTTA Rosario Altieri ncora una volta, a distanza di pochi anni dall’ultimo tragico terremoto che interessò L’Aquila e la sua provincia, il Centro dell’Italia è stato devastato da una ulteriore, violenta scossa che ha provocato, con la complicità di evidenti e gravi responsabilità umane, altri trecento morti. La prima domanda che viene da porsi è perché un Paese universalmente riconosciuto a forte rischio sismico non abbia ancora provveduto e non provveda a mettere in sicurezza gli immobili pubblici e privati in modo da evitare di dover contare, ogni qualvolta ci si trovi di fronte a questi fenomeni ricorrenti, diverse centinaia di vittime e danni incalcolabili al patrimonio edilizio di intere comunità. Va subito detto che la soluzione non risiede nell’abbattimento dei centri storici, che rappresentano una delle attrazioni più genuine e più apprezzate del nostro Paese, per sostituirli con improbabili ed anonime costruzioni moderne. Si tratta, viceversa, di definire un progetto e realizzare un programma di consolidamento che consenta a questi borghi, e a volte a queste vere e proprie città, di resistere alla furia della natura, così come tra l’altro sono stati in grado di fare prima che l’intervento dell’uomo causasse una loro maggiore fragilità. È sicuramente un’azione di prevenzione quella che va fatta, per la quale sarà necessario investire qualche risorsa che, peraltro, risulterebbe molto meno onerosa di quanto non occorra per riparare ai guasti successivi. L’augurio che mi sento di formulare è che, almeno questa volta, si avverta quel senso di responsabilità che induca tutte le autorità interessate a procedere coerentemente in un disegno di prevenzione, anche quando si saranno spenti i riflettori sul dramma e questa tragedia sarà stata archiviata come un fascicolo da far riemergere in una prossima, analoga circostanza. Mi auguro altresì che la vicenda che ha colpito Amatrice, Accumoli e tanti altri borghi non venga considerata una occasio- Editoriale A LA SOLUZIONE NON RISIEDE NELL’ ABBATTIMENTO DEI CENTRI STORICI, CHE RAPPRESENTANO UNA DELLE ATTRAZIONI PIÙ GENUINE E PIÙ APPREZZATE DEL NOSTRO PAESE, PER SOSTITUIRLI CON IMPROBABILI ED ANONIME COSTRUZIONI MODERNE. SI TRATTA, VICEVERSA, DI DEFINIRE UN PROGETTO AGCI / Settembre 2016 / 4 SAREBBE DIABOLICO UTILIZZARE IL TERREMOTO DI QUESTI GIORNI PER OTTENERE DALL’EUROPA UNA MAGGIORE FLESSIBILITÀ PER I NOSTRI CONTI, MAGARI CON IL RISCHIO DI INSERIRE FRA LE AZIONI NECESSARIE PER DARE UNA PROSPETTIVA ALLE POPOLAZIONI COINVOLTE INTERVENTI CHE NULLA HANNO A CHE VEDERE CON CIÒ. SAREBBE OPPORTUNO CHE IL GOVERNO E L’INTERA CLASSE POLITICA DEL NOSTRO PAESE TENESSERO SEMPRE IN MENTE UN’EMERGENZA DRAMMATICA PER LA NOSTRA ECONOMIA: IL DEBITO PUBBLICO, CHE ORMAI SUPERA IL 135% DEL PIL ED IL CUI ne per far muovere l’economia, come in una trasmissione di RAI 1, immediatamente successiva all’evento sismico, è stato dichiarato. È veramente triste dover constatare che la televisione di Stato, anche attraverso giornalisti tra i più strutturati ed affermati come Bruno Vespa, possa scadere in considerazioni agghiaccianti allorquando, di fronte ad una circostanza così tragica, non trovi altre riflessioni da proporre se non quella di definire una opportunità di ripresa per l’economia la perdita di centinaia di vite umane, tra cui moltissimi bambini ed adolescenti. È ancor più sconcertante che a queste affermazioni faccia eco un autorevole rappresentante del Governo del nostro Paese, come il Ministro Delrio che, nell’intento di dimostrare la giustezza delle farneticazioni vespiane, aggiunge che già le vittime dell’Aquila e dell’Emilia Romagna hanno fornito quella occasione di sviluppo che non riusciamo, evidentemente, a costruire in maniera meno drammatica. Verrebbe da chiedersi: a chi dovrà toccare nel prossimo futuro per ricercare altre possibilità di aumentare il nostro PIL? Non sarebbe forse più giusto, e non dimostrerebbe in ciò la nostra classe politica un maggiore senso di responsabilità e capacità di governo, così come precedentemente detto, pensare a progetti che prevengano fatti luttuosi quali quelli narrati, attraverso un programma di prevenzione che intervenga sulla tenuta degli immobili pubblici e privati in caso di forti scosse, che certamente non siamo ancora in grado di prevedere dove e quando potranno verificarsi, ma della cui ripetitività si è più che certi, essendo stata definita l’Italia un Paese a forte rischio sismico? Sono numerose le Regioni (Irpinia, Abruzzo, Emilia Romagna, Toscana, Sicilia, Liguria, etc.) nelle quali sono ancora evidenti i segni causati dalla violenza della natura, dovuti a movimenti tellurici e ad eventi franosi o alluvionali, senza che siano mai stati predisposti e realizzati, una volta superata l’emozione del momento, progetti in grado di mettere in sicurezza i territori maggiormente esposti. Ed ancora: sarebbe diabolico utilizzare il terremoto di questi giorni per ottenere dall’Europa una maggiore flessibilità per i nostri conti, magari con il rischio di inserire fra le azioni necessarie per dare una prospettiva alle popolazioni coinvolte interventi che nulla hanno a che vedere con ciò. Sarebbe opportuno che il Governo e l’intera classe politica del nostro Paese tenessero sempre in mente un’emergenza drammatica per la nostra economia: il debito pubblico, che ormai supera il 135% del PIL ed il cui rifinanziamento costa ogni anno oltre il 5% dello stesso. Immaginare di poter continuare sulla strada della dilatazione del deficit è criminoso nei confronti delle generazioni future, che si troveranno a dover far fronte ad una massa così ingente di AGCI / Settembre 2016 / 5 Editoriale E REALIZZARE UN PROGRAMMA DI CONSOLIDAMENTO CHE CONSENTA A QUESTI BORGHI DI RESISTERE ALLA FURIA DELLA NATURA, COSÌ COME TRA L’ALTRO SONO STATI IN GRADO DI FARE PRIMA CHE L’INTERVENTO DELL’UOMO CAUSASSE UNA LORO MAGGIORE FRAGILITÀ. Editoriale RIFINANZIAMENTO COSTA OGNI ANNO OLTRE IL 5% DELLO STESSO. IMMAGINARE DI POTER CONTINUARE SULLA STRADA DELLA DILATAZIONE DEL DEFICIT È CRIMINOSO NEI CONFRONTI DELLE GENERAZIONI FUTURE, CHE SI TROVERANNO A DOVER FAR FRONTE AD UNA MASSA COSÌ INGENTE DI DEBITO CHE SARÀ SEMPRE MENO AGEVOLE GOVERNARE. debito che sarà sempre meno agevole governare. Abbiamo detto ripetutamente che i problemi della nostra economia non si risolvono ricorrendo soltanto ad una più equa distribuzione della ricchezza del Paese, che pure è indispensabile per costruire una società più solidale e coesa; essi richiedono innanzitutto una maggiore capacità di produrre risultati sempre più significativi, tali da aumentare le risorse a disposizione, in uno con un apprezzabile contenimento della spesa pubblica. È l’esatto contrario di ciò che sta avvenendo. Una politica economica che distribuisca quello che un Paese non può consentirsi e che dilati anziché comprimere la spesa pubblica potrà forse, anzi molto probabilmente, garantire qualche consenso elettorale in più, ma contribuisce certamente a far sprofondare l’Italia verso un baratro sempre più profondo, dal quale difficilmente potrà poi risalire. Ci auguriamo che la Legge di stabilità, che è in fase di definizione, contenga elementi e scelte improntati ad una maggiore responsabilità e che avvii un cammino virtuoso che possa rappresentare l’inizio di una nuova era, quella di un risanamento e di uno sviluppo basati su prospettive certe. AGCI / Settembre 2016 / 6 ALLEANZA COOPERATIVE E SINDACATI INSIEME PER LE POPOLAZIONI TERREMOTATE I lavoratori potranno devolvere un’ora del proprio stipendio a cui si aggiungerà un analogo contributo della cooperativa GCI, Confcooperative e Legacoop insieme a Cgil, Cisl e Uil hanno attivato un Fondo di solidarietà a favore delle popolazioni del Centro Italia nel quale confluiranno i contributi volontari dei lavoratori che decideranno di donare una somma pari a un’ora di lavoro, cui sarà aggiunto un importo equivalente da parte delle imprese cooperative. Attualità A Il Fondo sosterrà servizi/strutture di pubblica utilità che saranno individuate congiuntamente entro ottobre 2016, secondo le indicazioni delle istituzioni locali e delle autorità preposte al piano di ricostruzione, garantendone la certezza della destinazione e il rapido utilizzo, considerata la gravità della situazione e la necessità di tornare velocemente alla normalità. Le donazioni saranno raccolte tramite un c/c dedicato presso Unipol Banca (Codice IBAN IT94C031270320000000001600 0 – Fondo di solidarietà per le popolazioni Centro Italia), estraneo al patrimonio finanziario delle organizzazioni firmatarie. La raccolta avrà termine il 31 gennaio 2017. AGCI / Settembre 2016 / 7 AGCI IN CINA SI INTENSIFICA L’ATTIVITÀ DI INTERNAZIONALIZZAZIONE Associazione A cura di Silvia Rimondi ell’ambito del progetto di internazionalizzazione delle imprese del sistema AGCI in Cina, si susseguono le missioni di delegazioni dell’Associazione nel più esteso e popolato Paese asiatico. I settori maggiormente interessati dagli scambi commerciali che si stanno definendo tra il sistema AGCI e gli interlocutori istituzionali ed imprenditoriali della Repubblica Popolare Cinese sono: l’agro-ittico-alimentare in tutti i suoi comparti; l’estrazione della pietra, le macchine per la sua lavorazione ed in genere i materiali per l’edilizia; la moda, tramite la commercializzazione di brand italiani già affermati sui mercati mondiali e la proposta di nuovi marchi meno conosciuti ma altrettanto apprezzabili dal punto di vista del design e dell’accuratezza dei particolari; lo sport, nel quale è in via di definizione un progetto finalizzato alla creazione di scuole calcio in Cina per favorirvene la diffusione; il turismo, in ragione della sempre più evidente predisposizione dei cinesi verso le nostre località più celebrate e del crescente interesse degli italiani per la scoperta di questo Paese-continente; la gastronomia, attraverso la creazione di reti in franchising di ristoranti, pizzerie e società di catering, destinati a trattare esclusivamente prodotti italiani di alta qualità per la diffusione della più autentica ed eccellente cucina del N nostro Paese; i servizi, tradizionali ed innovativi, legati alla logistica ed alle più moderne tecnologie. Interlocuzioni altrettanto numerose sono state avviate nel campo degli scambi culturali attraverso la collaborazione tra omologhe strutture cinesi ed italiane, come ad esempio un lavoro comune fra Istituti d’arte in grado di garantire la trasmissione a cura di ciascuna delle parti, di esperienze tanto diverse ma tutte valide e qualificanti. È in corso di approfondimento e di perfezionamento un progetto finalizzato alla diffusione nel nostro Paese della conoscenza di opere di uno dei più prestigiosi rappresentanti dell’arte figurativa cinese, del quale sono previste in alcune città italiane mostre di sculture e di pitture, cui potranno seguire analoghe esperienze di artisti italiani in Cina. Attraverso l’Associazione Confronti Cina Italia, di recente costituzione, di cui è promotrice l’AGCI ed alla quale aderiscono persone fisiche e giuridiche di entrambi i Paesi, sono ulteriormente aumentate le occasioni di collaborazione, che riguardano anche la sempre maggiore conoscenza delle reciproche eccellenze, delle ultramillenarie culture di cui i due Paesi, nonostante siano tanto diversi per tradizione e per dimensioni ed altrettanto lontani geograficamente, sono largamente dotati. Sono in corso contatti per la definizione di programmi per l’insegnamento della lingua italiana AGCI / Settembre 2016 / 8 Associa scambi zione per gli comm e cultur erciali ali in Cina ed ai cinesi residenti nel nostro Paese, unitamente ad altri volti ad esaudire le sempre maggiori richieste dei cittadini italiani interessati alla conoscenza della cultura cinese. È altresì prevista una nutrita attività di formazione riguardante gli argomenti più svariati sui quali davvero consistente si registra l’interesse di una sempre più ampia moltitudine di soggetti. Inoltre, grazie alla disponibilità dimostrata dalla città di Wulian, dei suoi rappresentanti e di quelli delle imprese locali, AGCI ha una propria sede in Cina, la cui inaugurazione è avvenuta in occasione dell’ultima visita effettuata dal Presidente Altieri, lì presente a capo di una delegazione dell’Associazione nel mese di luglio scorso. Associazione AGCI / Settembre 2016 / 9 Associazione AGCI / Settembre 2016 / 10 Associazione AGCI / Settembre 2016 / 11 MiBACT INTITOLATO A SPADOLINI IL SALONE DEL CONSIGLIO NAZIONALE AL COLLEGIO ROMANO Alleanza Franceschini: “Doveroso proseguire il suo impegno per patrimonio culturale” l Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, è intervenuto il 4 agosto scorso alla cerimonia di intitolazione a Giovanni Spadolini della Sala Grande già del Consiglio Nazionale al Collegio Romano (facendo seguito all’annuncio di questa sua significativa decisione avvenuto a Firenze, il 13 gennaio scorso, inaugurando presso la sede dell’Ente Cassa di Risparmio la mostra dedicata a “Giovanni Spadolini giornalista, storico e uomo delle istituzioni”). Alla cerimonia di intitolazione, che coincide con il 22° anniversario della scomparsa del grande intellettuale e politico fiorentino, hanno partecipato Giuseppe Galasso, Guido Melis, Marco Cammelli e Cosimo Ceccuti coordinatore culturale e Presidente della Fondazione SpadoliniNuova Antologia ricostruendo, nel corso di articolate e approfondite relazioni, il ruolo determinante di Giovanni Spadolini nella costituzione del Ministero per i beni culturali e ambientali, di cui fu il primo titolare dal dicembre del 1974 al febbraio del 1976, e il quadro storico e istituzionale della tutela e della valorizzazione dei beni culturali dall’unità d’Italia a oggi. In platea, tra le molte autorità intervenute, anche Gianni Letta e Giuliano Amato. In rappresentanza di AGCI era presente Carlo Scarzanella. I “Il ricordo della straordinaria figura di Giovanni Spadolini è ora perenne”. Lo ha dichiarato il Ministro Franceschini poco prima di scoprire la targa a lui dedicata al termine della cerimonia. “Tuttavia, parafrasando Adorno, non si tratta di conservare il passato ma di mantenere le sue promesse. Il nostro impegno pertanto è quello di proseguire sulla strada da lui tracciata oltre quarant’anni fa, rinnovando il forte legame tra educazione e beni culturali, portando avanti la riforma del sistema museale nazionale e continuando a investire sulla tutela del patrimonio culturale, che grazie all’art bonus gode ora di importanti investimenti privati, arrivati a oltre 100 milioni da parte di più di 3.000 donatori, oltre a risorse pubbliche finalmente tornate a livelli pre tagli con l’inversione di tendenza dettata da questo governo”. “Sono grato al Ministro Franceschini per aver voluto consegnare alla memoria degli italiani il vincolo fondamentale fra Spadolini e il Ministero da lui fondato – ha dichiarato Cosimo Ceccuti, Presidente della Fondazione SpadoliniNuova Antologia – e, dal convegno che molto opportunamente ha accompagnato lo scoprimento della targa, è emerso un aspetto fondamentale. Spadolini, come Ministro costituente, si è battuto in quei mesi dal 1975 con straordinaria efficacia su due fronti: da un lato, per caratterizzare il nuovo Ministero dal punto di vista della struttura, delle funzioni della delicata distinzione delle competenze con le regioni, nate da appena AGCI / Settembre 2016 / 12 quattro anni, ma «gelose» delle proprie prerogative. Un impegno dunque di natura giuridico-legislativa, culminato nei decreti delegati. Dall’altro, il Ministro era altresì chiamato ad operare sul campo, a cercare di arginare con i pochissimi mezzi a disposizione lo sfacelo dilagante del patrimonio artistico e ambientale che appariva inarrestabile”. Non a caso il Ministero dei beni culturali e ambientali è nato con decreto legge, il solo dopo il Bilancio nell’immediato dopoguerra, con Luigi Einaudi, ricorrendo le condizioni di «necessità e emergenza» previste dalla Costituzione. “Fu lì che Spadolini, uomo di cultura prestato alla politica, espresse il meglio di sé – ha proseguito Ceccuti - riuscendo a convogliare tutte le forze possibili del Paese nell’invertire la tendenza al degrado, accompagnato da una pericolosa rassegnazione, ed a sensibilizzare l’opinione pubblica attraverso la stampa e gli altri mezzi di comunicazione (un mondo ben noto a lui che fino a due anni prima aveva diretto il Corriere della Sera. L’omaggio di Franceschini – ha concluso Ceccuti – ha anche un significato di viva attualità: riprendere gli obiettivi di Spadolini per riportare il tema dei beni culturali al centro della politica italiana, in modo dinamico e funzionale, contro ogni appesantimento burocratico, contro ogni svalutazione di un ministero considerato poiché “elettoralmente improduttivo”. Oggi si sta prendendo più diffusa coscienza che proprio dalla intelli- Il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali fu istituito da Giovanni Spadolini, (con decretolegge 14 dicembre 1974, n. convertito nella legge 29 gennaio 1975, n. 5), con il compito di affidare unitariamente alla specifica competenza di un Ministero appositamente costituito la gestione del patrimonio culturale e dell’ambiente al fine di assicurare l’organica tutela di interesse di estrema rilevanza sul piano interno e nazionale. Raccolse le competenze e le funzioni in materia che erano prima del Ministero della Pubblica Istruzione (Antichità e Belle Arti, Accademie e Biblioteche), Ministero degli Interni (Archivi di Stato) e della Presidenza del Consiglio dei Ministri (Discoteca di Stato, editoria libraria e diffusione della cultura). Alleanza gente valorizzazione della cultura si può rilanciare il processo di crescita e di sviluppo della Nazione che da tempo stiamo invocando”. AGCI / Settembre 2016 / 13 SERVIZIO CIVILE I VOLONTARI NELLA FOTOGRAFIA DELL’ISFOL Attualità Silvia Rimondi n prevalenza donne, di età compresa tra i 22 ed i 25 anni, provenienti principalmente dal Mezzogiorno ed appartenenti ad un ceto sociale medio-alto, ancora parte del nucleo familiare d’origine ma disponibili ad eventuali trasferimenti soprattutto in caso di concrete prospettive lavorative: è quanto emerge dall’indagine “Servizio civile nazionale fra cittadinanza attiva e occupabilità”, realizzata dall’Isfol con il concorso di mille volontari selezionati per il bando 2015, che ne ha visti coinvolti circa 28.000. Si aggiunge, a completamento di questo identikit, un livello di istruzione più elevato rispetto alla media della popolazione ed anche ai coetanei: il 60% è infatti in possesso di un diploma di scuola superiore, il 35% è impegnato in un percorso formativo ed il 95% conosce almeno una lingua straniera. Particolarmente interessanti risultano le motivazioni che inducono i giovani ad intraprendere il percorso di servizio civile: nel 23,5% degli intervistati prevale la spinta ad aiutare gli altri e la solidarietà nei confronti delle persone bisognose di sostegno, mentre il 44,2% dichiara di volere, in via prioritaria, incrementare le proprie competenze per poter avere maggiori opportunità occupazionali. A quest’ultimo proposito, è opportuno sottolineare come il 30% dei volontari interpellati non abbia mai svolto alcuna attività I lavorativa, a fronte di un 46% che ha invece avuto più esperienze; da notare anche che un quarto degli stessi combina l’attività progettuale con impegni formativi e/o professionali. Completa il profilo del volontario di servizio civile l’aspetto dell’impegno civico e della cittadinanza attiva: si tratta, in maggioranza, di giovani che seguono quotidianamente l’attualità, che sostengono associazioni culturali e sportive, che utilizzano le nuove tecnologie ed i social network, si recano alle urne in occasione delle elezioni politiche e sono accomunati dal timore di non trovare un’occupazione soddisfacente o di restare imbrigliati per lungo tempo in una condizione di precariato. L’indagine conferma anche la valenza del servizio civile, per i ragazzi e le ragazze che decidono di dedicarvisi, quale importante esperienza di formazione e di crescita personale, in grado di ampliare la loro dotazione di competenze e di capacità, anche relazionali, aprendo così ulteriori prospettive in ambito lavorativo. D’altronde, i dati attestano un interesse sempre vivo dei giovani per questo strumento ed un altrettanto concreto impegno del Governo a rivitalizzarlo con l’iniezione, negli ultimi tempi, di risorse più cospicue rispetto agli anni passati, ma anche attraverso una riforma dell’istituto che promette di renderlo “universale”, al passo con i tempi, capace di connettersi con le altre opportunità di crescita e formazione esistenti. AGCI / Settembre 2016 / 14 Ente pubblico di ricerca sui temi della formazione delle politiche sociali e del lavoro UNA NUOVA GOVERNANCE Nel primo appuntamento dei giovani dell’Alleanza Cooperative Italiane i nuovi modelli di rappresentanza per la cooperazione del futuro o scorso luglio, presso la Sala Basevi di Legacoop Nazionale in Roma, si è tenuto il primo appuntamento dei Giovani Cooperatori dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, per riflettere e discutere sui cambiamenti sociali ed economici del nostro Paese e chiedersi con quali stimoli la cooperazione possa continuare ad essere protagonista. Del resto, va detto che nel percorso verso l’Alleanza, l’impegno del coordinamento ACI giovani, costituitosi nel dicembre 2015, è stato quello di costruire un percorso condiviso che ha portato ad operare su strumenti, contenuti ed attività per migliorare il senso unitario dell’azione delle tre principali organizzazioni di rappresentanza cooperativa. L Quarta Edizione della Festa della Cooperazione Toscana A Lucca il 15 Ottobre 2016 Il prossimo 15 ottobre a Lucca si terrà la Festa della Cooperazione 2016. L’evento annuale, organizzato dall’Alleanza delle Cooperative della Toscana, sarà incentrato sulla vocazione all’innovazione del mondo cooperativo toscano e sulla promozione, da parte delle cooperative, di iniziative volte ad aumentare il benessere della collettività. La mattinata sarà dedicata all’Assemblea dell’Alleanza delle Cooperative Toscane e ad un incontro sui nuovi trend di sviluppo della cooperazione nella Regione. Tutta la giornata vedrà l’organizzazione di iniziative, appuntamenti, intrattenimento per i cittadini. Le attività espositive si terranno sotto il Loggiato del Palazzo Pretorio in Piazza San Michele, mentre l’animazione coinvolgerà tutto il centro di Lucca. “È un mondo diverso da quello a cui siamo abituati”, ha affermato il Presidente dell’Alleanza delle Cooperative Rosario Altieri nel suo discorso introduttivo, evidenziando la necessità di come le rappresentanze economiche e quelle sociali debbano ritagliarsi un ruolo in una società che si evolve velocemente “per evitare che si possano confondere i ruoli di queste rappresentanze, fino ad assistere ad un loro graduale declino”. Ecco allora, che assieme ad esperti, innovatori e policy maker, si è posta al centro del dibattito l’esigenza di realizzare modelli AGCI / Settembre 2016 / 15 Alleanza Marco Patanè Alleanza partecipativi, aperti, capaci di adattarsi velocemente al cambiamento, di valorizzare il capitale umano, non autoreferenziali e non determinati a priori. Nella mattinata, aperta da Chiara Laghi, coordinata da Marco Patanè e chiusa dal Coordinatore Giovani dell’Alleanza Matteo Ragnacci, diversi sono stati gli spunti proposti dai relatori. A titolo di esempio, se da un lato il Prof. Mauro Calise, presidente della Società Italiana di Scienza Politica e docente presso l’Università di Napoli Federico II ha analizzato l’evoluzione dei sistemi di rappresentanza ed il cambiamento dell’impatto del consenso personale nella politica, dall’altro Anna Maria Ricci, presidente della Cooperativa Informa, ha condiviso un approfondimento sui modelli organizzativi volti a formare la cosiddetta “nuova cooperazione”. A seguire Enrico Libera, direttore della Fondazione Scuola Nazionale Servizi, Marco Tognetti, direttore dell’Agenzia Lama e professore di Design Management presso l’Università ISIA di Firenze, e Francesca Malafoglia, Vice Sindaca di Terni, i quali hanno proposto interessanti contributi, rispettivamente relativi all’integrazione dei servizi tramite strutture multitasking, all’ibridazione della cooperativa e alle pratiche partecipative nel confronto con le amministrazioni locali e le loro necessità. L’iniziativa nata all’interno di un momento di profonda trasformazione del mondo cooperativo, che con la creazione dell’Alleanza delle Cooperative Italiane propone al Paese un progetto capace di superare la crisi della rappresentanza e gli schemi storicamente consolidati è stata inoltre salutata positivamente dal Direttore di Legacoop Nazionale Giancarlo Ferrari nel suo intervento. L’Alleanza delle Cooperative Italiane Giovani, dunque, prosegue il suo cammino, ponendosi come obiettivo il rafforzamento del ruolo dei giovani cooperatori all’interno del movimento, garantendo la prosecuzione del patto intergenerazionale che è alla base della cooperazione stessa. AGCI / Settembre 2016 / 16 ALLEANZA DONNE E PARITÀ TEMI, NOMINE E PROPOSTE NELL’ASSEMBLEA DI SETTEMBRE Raffaella De Rosa l fine di dar seguito all’operatività della Commissione Donne e Parità, dopo il soddisfacente esito dell’Assemblea costitutiva nel giugno scorso, si è svolta il 14 settembre a Roma, presso il Palazzo della Cooperazione in Via Torino, l’Assemblea dell’Alleanza Donne e Parità. Alleanza A Presieduta da Dora Iacobelli, presidente della Commissione e vicepresidente Legacoop, affiancata da Sandra Miotto (AGCI) e Anna Manca (Confcooperative), l’Assemblea – che ha registrato un’ampia risposta partecipativa delle rappresentanze regionali delle tre Centrali – ha affrontato numerosi rilevanti temi interni e generali, tra i quali la nomina delle componenti del Comitato Esecutivo, su proposta dei tre organismi di Parità; la ratifica del Regolamento della Commissione; la Costituzione formale dei gruppi di lavoro tematici con indicazione dell’ambito di attività e dei risultati attesi; valutazioni sul primo materiale prodotto sul tema Europa; proposte sulla legge di stabilità nell’ambito del lavoro più complessivo che l’Alleanza sta preparando in proposito; posizione e proposte della Commissione in merito alla Sessione plenaria del Gender Equality Committee, nell’ambito dell’Assemblea annuale dell’Alleanza Cooperative Internazionale, prevista il prossimo 10 ottobre a Quebec City, che vede peraltro il rinnovo degli organismi nei quali non è presente ad oggi nessuna rappresentante di parità delle tre Centrali. I gruppi costituiti riguarderanno: Europa, Welfare Aziendale e conciliazione, Dati e ricerche in collaborazione con Uffici Studi dell’Alleanza, Imprenditoria femminile, Comunicazione. Nel Comitato esecutivo, che consterà di 15 componenti, cinque per ciascuna Associazione, per AGCI sono state nominate Sandra Miotto, Carla Bartolucci, Raffaella De Rosa, Rosina Niola e Cinzia Sirtoli. AGCI / Settembre 2016 / 17 OPAOC VALORIZZAZIONE, TUTELA E PROMOZIONE DELLA PRODUZIONE OLIVICOLA Agroalimentare Dal 1982 Organizzazione di Produttori Olivicoli della Provincia di Cosenza O.P. Associazione l’Olivicola Cosentina Soc. Coop. a.r.l. è un’organizzazione di Produttori Olivicoli della Provincia di Cosenza che svolge un ruolo attivo sul territorio cosentino sin dal 1982, data della sua costituzione, attraverso una fitta rete di azioni a supporto dei propri consociati. Riunendo al proprio interno la presenza di circa 7100 produttori associati, si può facilmente evincere il profondo radicamento dell’Associazione con il territorio: tutto ciò la rende una delle realtà associative più rappresentative nel comparto, curando con scrupolosa attenzione ogni aspetto dell’attività olivicola sia dal punto di vista tecnico-produttivo sia da quello economico-commerciale. L’Associazione, in questo senso, si pone come un efficiente intermediario e ponte di collegamento tra i suoi soci ed i canali distributivi. Il suo operato, difatti, si muove alla luce del perseguimento di un unico rilevante macro-obiettivo: valorizzare la produzione olivicola e il consumo attento e consapevole del prodotto, attraverso la sua tutela e la sua promozione. La funzione importante che ispira l’intera attività dell’Associazione è la divulgazione di un prodotto di alta qualità in tutte le sue fasi ed in tutte le sue sfaccettature: conoscere fino in fondo le caratteristiche e i benefici di un olio extra vergine di oliva pregiato L’ e curato nei minimi dettagli costituisce un valore aggiunto per il consumatore. Non si tratta dunque di limitarsi a commercializzare un prodotto di fine qualità, ma l’obiettivo è rendere consapevole il consumatore di ciò che porta esattamente in tavola, anche col supporto di un’etica aziendale scrupolosa al riguardo: l’etichettatura, infatti, è curata nel dettaglio in conformità alle normative vigenti dei diversi mercati in cui il prodotto è presente. O.P.A.O.C. …cosa facciamo? Per dare una risposta adeguata alle esigenze di promozione e della commercializzazione del prodotto finito, l’O.P. ha costituito in modo autonomo la VIRIDE S.A.S. che si propone -non solo sul mercato nazionale, ma anche sui mercati esteri-come una moderna ed efficiente struttura di commercializzazione che svolge un ruolo fondamentale per la diffusione sul mercato del prodotto sia sfuso che imbottigliato. Stati Uniti e Canada sono i mercati di esportazione presso i quali VIRIDE si affaccia, notoriamente Paesi non consumatori di Olio extra vergine di oliva; in questi mercati la tracciabilità della filiera si è rivelata un ulteriore strumento a tutela dell’olio extravergine di oliva italiano. Il consumatore, infatti, riconosce nel prodotto commercializzato genuinità e benessere, due elementi essenziali frutto di un rigoroso controllo della produzione in AGCI / Settembre 2016 / 18 tutte le sue fasi; a tal proposito, infatti, la filiera tracciata dell’O.P. segue normative rigide dei disciplinari di produzioni ed è sottoposta a controlli costanti da parte degli Organismi di controllo. L’obiettivo ultimo, infatti, è rendere esattamente consapevole il consumatore di ciò che porta in tavola. Proprio in questo senso lavoriamo con il supporto delle Istituzioni Comunitarie; nello specifico, infatti, l’Associazione è titolare del programma triennale “L’Ulivo Pianta Secolare Sostegno dell’Agricoltura e dell’Ambiente” a valere ex Reg. CE 867/08 e smi, nonché del programma “L’Ulivo Emblema di Qualità e di Eccellenza della Agricoltura” a valere sul Reg. UE 611/14- 615/14, finalizzati al generale miglioramento della produzione dell’olio di oliva. Con notevole interesse si seguono le fasi di promozione e commercializzazione con la partecipazione alle diverse manifestazioni espositive in Italia e all’estero, tra le quali si ricordano: FANCY FOOD New York, SIAL Parigi, SIAL Montreal, SIAL Toronto, ANUGA Colonia, IFE Londra, CIBUS Parma; MIA Rimini; SAPORI Milano, SOL Verona, diffondendo sempre di più la filosofia del prodotto di qualità e di salute. Da un punto di vista programmatico, l’azione dell’Associazione si contraddistingue nel comparto olivicolo Cosentino: essa si propone come attuatrice di Programmi finanziati da Regolamenti Agroalimentare AGCI / Settembre 2016 / 19 Agroalimentare Comunitari. Nello specifico, infatti, è titolare del programma triennale “L’Ulivo Emblema di Qualità e di Eccellenza della Agricoltura” a valere sul Reg. UE 611/14615/14, finalizzato al generale miglioramento della produzione dell’olio di oliva. Oltre a ciò, l’O.P. è costantemente impegnata a mettere in atto sul proprio territorio diverse altre azioni programmatiche con scrupolosa attenzione: – la salvaguardia ambientale, finalizzata alla riduzione dell’impiego di prodotti chimici in olivicoltura, soprattutto per la cattura e la gestione del dittero (la c.d. mosca dell’olivo) che non prevede l’impiego di chimica, ma, frutto di esperienza diretta, questa tecnica si basa su metodi naturali e facilmente replicabili; – il miglioramento dell’attività di coltivazione, raccolta, conservazione e consumo dell’olio extravergine di oliva, diffusione della cultura dell’assaggio dell’olio extravergine di oliva cercando di formare attenti consumatori; – la tracciabilità della produzione, infatti la OP è titolare di una filiera tracciata (ISO 22005/08); – la diffusione delle informazioni, fondamentale per la diffusione della cultura del mangiar sano e bene utilizzando nella propria dieta alimentare l’olio extravergine di oliva: Proprio a riguardo dell’ultimo punto è utile precisare che le attività sono state concentrate in Paesi tradizionalmente non produttori, USA e CANADA, dove facendo ricorso anche all’ausilio di esperti quali scienziati, ricercatori, professori Universitari nonché specialisti nel campo della nutrizione- l’O.P. ha svolto e svolge diversi seminari divulgativi attestando, dunque, il suo seguito e la sua rilevanza anche in città come New York, Calgary, Montreal, Toronto, San Francisco, Miami, Londra, Helsinki, Monaco, Bruxelles, Detroit e Chicago. O.P.A.O.C. …i nostri PRODOTTI Il prodotto finito si presenta sul mercato sotto forma di diversi marchi creati appositamente dall’O.P., ognuno dei quali pensato per esaltare le caratteristiche specifiche della materia prima, tra cui: ne divulgativa del Reg. CE 2092/91 promuovendo l’introduzione e il mantenimento dei metodi per l’agricoltura biologica e, attualmente, promotrice della IGP OLIO DI CALABRIA. Trapetum L’olio extra vergine Trapetum, frutto della secolare tradizione Brutia, è un prodotto degli olivicoltori aderenti all’Associazione. Dal colore verde intenso e dal profumo fruttato dolce, per le sue qualità nutrizionali si consiglia di usarlo su insalate, zuppe ed arrosti. La produzione media annua di questo prodotto è di LT. 10.000. Il percorso che ha portato l’esame del disciplinare del Comitato per la IGP OLIO DI CALABRIA sulle scrivanie di Bruxelles è iniziato nel lontano 2004 e finalmente si avvia verso la fine della procedura burocratica; il buon esito che si auspica risponderebbe in modo ottimale alle esigenze del riconoscimento di qualità in cui l’azione dell’O.P. ha investito notevole impegno e fiducia. Alla base dell’intero iter sono state svolte numerose ricerche ed approfondimenti sulla storia del prodotto: la conoscenza delle radici culturali e dell’importanza della produzione olivicola sul tessuto territoriale ha radici profonde e che si trasmettono di generazione in generazione, costituendo un elemento di tradizione nonché un tratto identificativo della produzione agricola calabrese. Chiaramente questo aspetto ha accompagnato la costante ricerca ed analisi ad un livello tecnico della produzione: si è lavorato per fornire un quadro quanto più possibile dettagliato e preciso dei miglioramenti e dei progressi tecnologici che si sono susseguiti nel tempo finalizzati ad ottenere un’ottimizzazione della produzione in termini quantitativi e qualitativi. Alla luce di tutte queste considerazioni, appare chiaro che l’ IGP OLIO DI CALABRIA costituisca un fattore di UNICITÀ REGIONALE per l’intero compartimento e, pertanto, un aspetto da tutelare e valorizzare costantemente. A latere delle azioni di certificazione e di riconoscimento qualitativo, bisogna collocare l’azione divulgativa dell’Associazione che per il terzo anno consecutivo collabora con un’emittente televisiva interregionale che a cadenza quindicinale manda in onda una trasmissione incentrata sulla produzione olivicola fornendo informazioni utili alla salvaguardia Trapetum Bio L’olio extra vergine d’oliva da agricoltura biologica, è l’olio più genuino della linea “Trapetum”, certificato da Suolo e Salute, organismo di controllo riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ai sensi dell’art.10 Reg.Ce 510/2006. La sua certificazione lo rende un prodotto garantito e sicuro , sia per le sue qualità organolettiche e sia per la sua rintracciabilità. Olivella L’olio extra vergine d’oliva “Olivella” è ottenuto da un’accurata selezione di olive, raccolte al giusto punto di maturazione per la frangitura. Le sue caratteristiche lo rendono un olio indicato per le preparazioni gastronomiche della cucina mediterranea. Per questo prodotto si attesta una produzione annua di LT. 100.000. O.P.A.O.C. …che abbiamo fatto? Garantire un prodotto di qualità è un interesse preminente all’interno dell’O.P.: nel corso della sua lunga attività l’Associazione ha utilizzato diversi strumenti per certificare l’alta qualità del suo prodotto anche presso i propri soci, preferendo produzioni ecosostenibili e certificate. Dapprima come convinta fautrice della denominazione DOP BRUZIO, l’azione associativa si è contraddistinta per una forte azio- AGCI / Settembre 2016 / 20 AGCI / Settembre 2016 / 21 AGCI incontra i cooperatori giapponesi Il 19 e 20 settembre AGCI ospiterà una delegazione di cooperatori giapponesi in rappresentanza dei settori Agricoltura, Consumo, Credito e Assicurazioni. Nei due giorni di permanenza a Roma, oltre agli incontri istituzionali con il Presidente Altieri, la delegazione farà visita ad alcune importanti realtà del sistema AGCI. Agroalimentare degli uliveti e incrementando il livello di conoscenza presso i consumatori. In questo senso, si colloca anche la pubblicazione periodica di opuscoli informativi sui diversi aspetti del compartimento olivicolo, fornendo, in particolare, un quadro statistico informativo. Un ulteriore slancio di iniziativa da parte dell’O.P. va ricondotto all’interesse che ha portato alla stesura di un progetto di legge per il recupero dei terreni abbandonati: un impegno dunque che trascende le logiche commerciali e che investe anche l’interesse sociale del contesto regionale. Nella logica dell’attenzione e della supervisione di ogni fase produttiva, l’O.P. si è dotata, inoltre, di un impianto di stoccaggio ed imbottigliamento, siti nei comuni di Rende (CS) e Rossano (CS), presso i quali il prodotto conferito dai soci viene selezionato, imbottigliato e commercializzato. Preme, infine, sottolineare la recente Convenzione stipulata con l’ARSAC ( Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese), con la quale ci si è impegnati ad attuare di concerto politiche ed attività per lo sviluppo, promozione e valorizzazione del sistema agro-produttivo e delle risorse olivicole regionali, nonché ad elaborare progetti di corporazione e di divulgazione sui temi riguardanti il settore olivicolo ed in generale ad intraprendere qualsiasi iniziativa tesa al suo sviluppo. Dalle Regioni INTERNAZIONALIZZAZIONE IL PROGETTO ITALIA-CROAZIA DI AGCI ABRUZZO elle giornate del 1 e 2 luglio scorso, AGCI Abruzzo ha partecipato ai festeggiamenti della giornata mondiale della cooperazione, indetta dall’ONU, organizzata, a Zagabria, dal Centro delle cooperative Croate, con il quale è stato avviato un importante rapporto di collaborazione. La delegazione italiana era rappresentata dal Presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, dott. Rosario Altieri, dal Presidente di AGCI Abruzzo, arch. Antonio Lucidi e da alcuni rappresentanti del sistema cooperativo italiano (SOTECNA Soc. Coop. Società di ingegneria e la cooperativa sociale Auxilium). Nel corso del convegno di apertura la dott.ssa Ilda Stanojevic, presidente delle cooperative Croate, ha tracciato un quadro esaustivo del mondo della cooperazione croata, illustrando le rilevanti prospettive future in tutti i settori. Il dibattito, dopo gli importanti saluti delle autorità istituzionali e dell’eurodeputato Tonino Picula, è proseguito con un confronto tra i rappresentanti del sistema cooperativo tedesco, spagnolo e italiano. L’intervento del Presidente di AGCI Abruzzo ha posto l’accento anche sulla possibilità di sviluppare la collaborazione tra Italia e Croazia con l’utilizzo attento e sapiente delle risorse finanziarie messe a disposizione dall’Unione Europea. Successivamente si sono incontrate le realtà rappresentate dalle cooperative N agricole della Dalmazia per affrontare i temi dei rapporti di collaborazione con il sistema Agrital di AGCI, inoltre si sono gettate le basi per sviluppare concrete sinergie nel settore delle energie alternative, dell’efficientamento energetico e del sociale. Tema questo che potrebbe rivelarsi di grande interesse per il sistema cooperativo di AGCI vista la presenza di numerose e qualificate cooperative sociali, disposte a trasferire le proprie conoscenze e le buone pratiche per attivare progetti di notevole rilevanza economica e sociale. Le giornate si sono concluse con un cordiale e fraterno arrivederci, dandosi appuntamento, tra i rappresentanti della cooperazione croata e italiana, al prossimo incontro in calendario nel quale sono previste le modalità di avvio del protocollo siglato tra le due realtà cooperative. Nei giorni seguenti il Direttore dell’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane ha accolto la delegazione di AGCI Abruzzo con grande entusiasmo, mettendo a disposizione alcune figure professionali del suo staff per il “Progetto Balcani”. Gli argomenti trattati hanno riguardato il carattere metodologico sull’approfondimento dei Fondi Strutturali in Croazia e sulle modalità operative per finanziare, attraverso le risorse comunitarie, le iniziative proposte nel Master Plan, che costituisce il documento di indirizzo iniziale del Progetto Italia-Croazia di AGCI, i Progetti Pilota individuati AGCI / Settembre 2016 / 22 nel settore agricoltura, sociale, efficienza energetica e formazione risultano tutti potenzialmente finanziabili, e di grande interesse sia perle cooperative croate che per le istituzioni. Dall’incontro si è evidenziata la bontà del “Progetto Balcani”, di cui il Progetto Italia-Croazia di AGCI costituisce l’avvio, in quanto riunisce imprese e cooperative in vari settori con carattere di multidisciplinarietà ed inoltre si pone in uno spirito di collaborazione con i partner locali senza voler prevaricare le realtà territoriali o imponendo progetti calati sul territorio senza confronto con lo stesso. Si sono gettate le basi per sviluppare rapporti di collaborazione tra AGCI Abruzzo e gli uffici ICE di Zagabria anche in vista di un formale rapporto di collaborazione istituzionale che si andrà a stabilire con l’Azienda Speciale della Camera di Commercio di Chieti. Gli incontri istituzionali sono proseguiti all’Ambasciata Italiana a Zagabria dove la delegazione di AGCI Abruzzo, ha avuto l’onore e il piacere di incontrare l’Ambasciatore Adriano Chiodi Cianfarani congiuntamente al Dott. Gianluca Di Felice, Responsabile economico e commerciale. Durante quest’incontro è stato presentato dal Presidente di AGCI Abruzzo, Antonio Lucidi, il sistema cooperativo italiano e la struttura organizzativa di AGCI a livello nazionale, illustrando le tematiche proprie del “Progetto Balcani” di AGCI. L’Ambasciatore ha riservato alla delegazione italiana un’ac- Dalle Regioni coglienza calorosa e di grande disponibilità evidenziando le opportunità che l’internazionalizzazione delle aziende italiane offre per il superamento del momento economico piuttosto complicato nel nostro paese. Ha sottolineato la disponibilità, sua e dell’Ambasciata, a sostenere un progetto così articolato e di grande prospettiva. Ha voluto conoscere le realtà più importanti del nostro sistema imprenditoriale, in particolare, per quanto attiene il settore agroalimentare e del restauro del patrimonio storico e architettonico. AGCI / Settembre 2016 / 23 ASSEMBLEA AGCI ALTO ADIGE SÜDTIROL 2016 Dalle Regioni Nicola Grosso i è tenuta il 14 giugno scorso, presso la sede sociale di Via Siemens 23 a Bolzano, l’annuale assemblea dei soci di AGCI Alto Adige Südtirol, in cui è stato approvato il bilancio per l’esercizio 2015, che chiude con un piccolo avanzo di gestione (9° anno consecutivo) e incrementa il suo volume d’affari con un notevole + 28%. Anche il numero degli associati è ulteriormente incrementato, sino a sfiorare quota 100. Un trend di crescita continua, che dal 2006 al 2015, fa registrare un + 187% degli associati. Oggi AGCI, è presente in quasi tutti i settori della cooperazione! Molte erano le cooperative presenti e/o rappresentate per delega e di considerevole spessore è stata la presentazione dei numeri e dei dati non numerici. Si sono toccati diversi argomenti e si è fatto il punto delle attività e delle iniziative sviluppate nel corso del 2015. Molto è stato fatto in termini di attività sindacale con la partecipazione a svariati tavoli di lavoro e per una promozione e lo sviluppo sostenibile del movimento cooperativo altoatesino. Sono state diverse le proposte di legge portate avanti anche in collaborazione con le altre centrali cooperative, si sono proposte pure iniziative di modificazione/integrazione di norme di legge provinciali/regionali che afferiscono il mondo della cooperazione. Diverse le iniziative anche di carattere sindacale e i relativi pro- S tocolli sottoscritti. L’attività istituzionale è proseguita nei vari ambiti della formazione, del sociale, della promozione e sviluppo del movimento cooperativo, senza dimenticarci poi anche l’importante aspetto della vigilanza cooperativa. È stato realizzato un progetto formativo per amministratori e dirigenti di cooperativa, sono state sviluppate collaborazioni con l’Ufficio del Lavoro della PA di Bolzano per quanto attiene gli inserimenti lavorativi nelle cooperative sociali di Tipo “B” e sono stati realizzati diversi interventi divulgativi soprattutto in ambito sociale. Importanti sono state le nuove partnership e collaborazioni siglate con il mondo delle banche ed in particolar modo per quanto attiene al “microcredito”, ma anche per quanto attiene alle garanzie. Nell’ambito dei servizi di carattere amministrativo, societario, contabile e fiscale, AGCI ha posto in evidenza il settore dell’edilizia con la realizzazione in fase di partenza del nuovo centro di espansione nella Zona di Via Druso Est a Bolzano, con la realizzazione di nuovi alloggi per l’edilizia abitativa agevolata. AGCI Alto Adige è riuscita nel 2015 a sviluppare e promuovere nuove imprese cooperative, con 9 nuove realtà cooperative costituite attraverso l’ausilio dello sportello “IDEACOOP” e tramite l’avvio di una campagna informativa a cura della cooperativa FORMATV, che ha realizzato una serie televisiva denominata: “UN MONDO IN COOPERAZIONE”. A margine dell’assemblea, al AGCI / Settembre 2016 / 24 fine di promuovere lo sviluppo e il consolidamento di AGCI, è stato presentato un progetto sperimentale che prevede la realizzazione di tavoli tematici, rappresentativi dei seguenti settori: SOCIALE, CONSUMO, LAVORO/SERVIZI e EDILIZIA. Con quest’ultima iniziativa AGCI, già certificata ai fini del management di gestione della qualità UNI EN ISO 9001:2008, intende curare il proprio miglioramento continuo, e sempre meglio organizzare e gestire le attività, con il coinvolgimento pieno della base sociale, in un ottica di mutuo-aiuto. La crisi economica non è certo esaurita e le preoccupazioni sono ancora molte; neanche il sistema cooperativo ne è rimasto indenne! Sono state diverse le realtà cooperative che proprio a causa di questa recessione, hanno dovuto rivedere i propri assetti societari, organizzativi ed economici e a volte anche sciogliersi – chiudere le loro attività. Sembrerà un controsenso, ma soprattutto a fronte di questa crisi, si sono però sviluppate innumerevoli nuove cooperative, quindi con un saldo finale nettamente positivo. AGCI nel corso del 2015 ha anche superato la verifica ispettiva da parte degli organi di vigilanza e il bilancio 2015 è stato certificato senza rilievi, con giudizio positivo. Il Presidente Giulio Clamer ha sottolineato che motivi di nuova fiducia economica provengono dai segni di ripresa a livello locale secondo quanto relazionato recentemente da BANKITALIA per la regione Trentino Alto Adige Südtirol. Cosa possiamo fare per il prossimo futuro? Quali sono le sfide che ci aspettano? Il sistema cooperativo può essere la giusta risposta per la ripresa economica? Queste sono le domande e le riflessioni che AGCI Alto Adige si pone e alle quali vuole rispondere attraverso un nuovo processo di coinvolgimento dal basso delle cooperative aderenti. In conclusione il Presidente Giulio Clamer ha elogiato il lavoro svolto dai funzionari e dai dipendenti, nonché dai consiglieri e dai presidenti delle varie cooperative. UNA PROPOSTA DALL’EUROPA Il Consorzio Nazionale Meuccio Ruini, nel mese di novembre 2015 ha risposto ad un Avviso Pubblico del Ministero dello Sviluppo Economico/Invitalia per la realizzazione di uno studio di fattibilità per “Un’agricoltura sociale ed ecosostenibile attraverso l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati nell’ambito delle tecniche innovative in agricoltura”. Nella convinzione che la tecnica Acquaponica (acquacoltura + serra in idroponica per la coltivazione dei vegetali) sia una innovazione importante per l’agricoltura sociale ecosostenibile e che le persone svantaggiate vi possano lavorare efficacemente, con ritorni positivi a livello individuale e aziendale, il Consorzio Ruini ha sviluppato un modello cantierabile. Nel corso del mese di settembre 2016 è stato consegnato il lavoro finale che approfondisce sia l’aspetto economico e finanziario degli impianti di acquaponica che quello psicosociale del lavoro di soggetti svantaggiati in agricoltura. Durante la fase di realizzazione del prototipo è stata coinvolta una platea molto vasta di stakeholder, come presidenti di cooperative sociali attive nell’agricoltura sociale, con il risultato di conseguire un’ampia diffusione delle tematiche legate all’Acquacoltura e la promozione di questa tecnica innovativa presso gli operatori dell’agricoltura sociale. La certificazione delle competenze degli Operatori per il miglioramento della performance energetica nella Green Economy Micaela Di Gennaro in calendario per il prossimo 13 ottobre un convegno dedicato al tema cruciale delle competenze dei lavoratori impegnati nel settore della riqualificazione energetica degli edifici e nell’uso di fonti rinnovabili di energia per poter disporre entro il 2020 di un parco edilizio ad energia quasi zero. Il Convegno presenta l’attività del progetto Bricks, finanziato nell’ambito dell’iniziativa europea Billd up skills, coordinato da ENEA in collaborazione con 15 partner di progetto (Gruppo CS, AGCI, UNIONCAMERE, ISNOVA, RENAEL, Casa Clima, ITS Energia e Ambiente, CTI, AGCI / Settembre 2016 / 25 ECUBA, FLA, DITNE, Mesos, Svim, Archimedes 181) e 70 partner associati. Il progetto ha attualmente completato la definizione di 11 profili professionali per chi opera nel campo edile per il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici. La sessione è specificatamente dedicata al target degli operatori del settore formativo e della certificazione, gli organismi di certificazione del personale, gli Enti di formazione professionale e i Partner Associati del progetto Bricks, ai fini di diffondere la conoscenza dei risultati raggiunti e di promuovere una fattiva collaborazione nell’ambito del riconoscimento delle competenze. Formazione CONSORZIO MEUCCIO RUINI E ACQUAPONICA UN’INNOVAZIONE IMPORTANTE PER L’AGRICOLTURA SOCIALE ECOSOSTENIBILE Il 3 agosto 2016 è stata raggiunta l’intesa per il rinnovo del CCNL per i lavoratori dipendenti delle Cooperative e dei Consorzi Agricoli. L’Accordo sottoscritto da AGCI Agrital, Fedagri Confcooperative, Lega Coop Agroalimentare e i sindacati dei lavoratori Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, di durata quadriennale (1° Gennaio 2016 31 dicembre 2019), prevede un aumento economico di 77 euro al quinto livello parametro 111. Inoltre, con l’accordo di rinnovo, sono state introdotte alcune novità per ciò che concerne la parte normativa. Tra di esse, le linee guida per la contrattazione di II livello, l’integrazione di maternità al 100 % per le lavoratrici in forza e l’aumento delle ore di flessibilità da 80 a 90 ore annue. PUBBLICATO IL NUOVO BANDO PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI DI SERVIZIO CIVILE PER L’ANNO 2017 Sul sito del Dipartimento www.gioventuserviziocivilenazionale.gov.it è stato pubblicato l’Avviso per la presentazione dei progetti di Servizio Civile Nazionale relativamente all’anno 2017, la cui scadenza è fissata alle ore 14:00 del 17 ottobre 2016. Le sedi operative accreditate di AGCI hanno facoltà di partecipare a detto bando per ottenere l’assegnazione di volontari da destinare alle attività previste nel progetto che vorranno predisporre, secondo le disposizioni dettate in materia dal “Prontuario contenente le caratteristiche e le modalità per la redazione e la presentazione dei progetti di Servizio Civile Nazionale da realizzare in Italia e all’estero, nonché i criteri per la selezione e la valutazione degli stessi”, emanato con DM 5 maggio 2016. Da sottolineare altresì che, per gli enti con sede nelle Province colpite dal sisma dell’agosto scorso, è possibile far pervenire al Dipartimento, entro la stessa scadenza sopra riportata, una manifestazione di interesse per la realizzazione – secondo i tempi e le modalità che verranno specificate con successivo Avviso – di progetti nelle aree terremotate finalizzati alla ripresa della vita civile delle comunità ed a favorire il ritorno delle popolazioni alla normalità. REFERENDUM «RIFORME INDISPENSABILI PER DARE COMPETITIVITÀ ALLE IMPRESE E STABILITÀ ALLE ISTITUZIONI» L’Alleanza delle Cooperative Italiane ritiene le riforme istituzionali indispensabili per dare più forza e competitività alle imprese, più coesione alla società italiana, più stabilità ed efficacia alle istituzioni e per questo sostiene ogni processo riformatore delle Istituzioni. Fin dall’inizio della legislatura in corso – anche condividendo l’autorevole appello del Presidente della Repubblica – l’Alleanza aveva sollecitato il “riassetto complessivo del sistema istituzionale” e ne aveva individuato alcuni “temi da tempo maturi”, tra i quali “il superamento del bicameralismo perfetto, il ripristino di un ruolo centrale dello Stato nell’equilibrio dei diversi livelli istituzionali, la semplificazione e la riduzione del numero degli enti intermedi a partire dalle Province. Questa esigenza resta alla base della riflessione dell’Alleanza e spinge a sollecitare, anche in questo caso, un’azione riformatrice in grado di imprimere maggiore efficienza nel funzionamento delle istituzioni, AGCI / Settembre 2016 / 27 AGCI Attualità AGCI Iniziative AGCI Notizie AGCI Appuntamenti RINNOVO CCNL COOPERAZIONE AGRICOLA efficacia e tempestività della loro azione. È una necessità tanto per i cittadini quanto per le imprese. Per questo l’Alleanza delle Cooperative Italiane condivide il percorso di riforme istituzionali avviato dal Parlamento italiano e, al tempo stesso, auspica che nei successivi passaggi attuativi e nelle interpretazioni legislative conseguenti si possano meglio definire e chiarire anche alcune parti, quali – tra le più rilevanti – la definizione di una nuova dialettica StatoRegioni e la definizione più specifica delle funzioni attribuite al nuovo Senato. In coerenza con questi principi, perseguendo l’obiettivo di continuare ad essere una realtà di progresso, ammodernamento, trasparenza e legalità, l’Alleanza si impegnerà per favorire e promuovere la partecipazione dei cittadini al voto referendario. L’Alleanza auspica che tutti i cittadini possano compiere una scelta libera, consapevole e informata e, per questo, si impegna a promuovere direttamente – ed invita gli enti aderenti a fare altrettanto – momenti d’informazione sui contenuti della scelta da compiere, garantendo rispetto e pluralismo per le posizioni in campo.