Roma Sud aprile-2013
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Roma Sud aprile-2013
FM 99.00 FM 97.100 www.eccolanotiziaquotidiana.it Anno 10 N° 1 - Aut. n° 5 Tribunale di Tivoli - 29 Aprile 2013 - Distribuzione gratuita - Tiratura 6.000 Copie QUINDICINALE DI: ATTUALITÀ SOMMARIO ATTUALITÀ-TERRITORIO pag. 2 CAVE - GENAZZANO pag. 4-7 LABICO - S. CESAREO pag. 9-10 VALMONTONE pag. 11 ARTENA- PALESTRINA pag. 12 COLLEFERRO SERRONE - SUBIACO pag. 13 TEMPO LIBERO - RUBRICHE pag. 14-15 da DECODE Il Comune di Genazzano vince l'appello della causa Tonelli. di Simona Rocchi Una vera "liberazione" per il sindaco e la comunità di Genazzano che oggi hanno intascato la vittoria della causa Tonelli che obbligava il Comune ad un risarcimento danni di oltre 4 milioni di euro. continua a pag. 4 Il sindaco di genazzano F. Ascenzi - POLITICA - CULTURA E SOCIETÀ - SPORT - AMBIENTE Via Santa Maria, 38/40 00036 Palestrina (Rm) Tel. 069535787 Fax 069537203 www.ondalibera.it Cave, avviso di garanzia per 12 consiglieri comunali Il provvedimento è per abuso d’ufficio nell’affaire dell’incompatibilità di Piero Pera Arriva come un fulmine a ciel sereno la notizia che tre quarti del Consiglio Comunale di Cave hanno ricevuto nei giorni scorsi un’informazione di Garanzia più conosciuta come Comunicazione Giudiziaria, a conclusione delle indagini, svolte dal Pubblico Ministero del Tribunale di Tivoli dott.ssa M. Gabriella Fazi. Quindi, dovranno nominarsi un legale – si legge nel testo: “il Sindaco Massimo Umbertini, Giosy Pierpaola Tomasello, Rita Dappi, Mauro Rossi, Massimiliano Pulcini, Silvestro Sardella, Angelo Lupi, Giulio Beltrame, Silvia Mancini, Gabriella Fabbri, Fabio Felici, Leopoldo Manni e parte offesa Piero Pera, tutti imputati degli articoli 110 e 233 ( concorso tra loro in abuso di atti d’ufficio) c.p. i sopraccitati imputati in primo in qualità di sindaco pro tempore di Cave, gli altri componenti del Consiglio comunale, in violazione dell’Art 63/comma 1 nr 4 e 69 del D.Lgs 267/2000 relativo “all’esame condizioni di eleggibilità e incompatibilità-contestazionecausa di incompatibilità”, esaminando la questione relativa alla surroga di Piero Pera- primo dei non eletti della lista “ Popolo delle Libertà per Cave” del Consigliere Chialastri Gianluca dichiarato decaduto con le deliberazioni nr. 5 del 27/01/06, dapprima nominavano Pera Piero consigliere comunale in sostituzione del Chialastri con delibera n. 6 del 27/1/11 e poi non convalidavano la sua nomina, riconoscendo illegittimamente con delibera n. 18 del 26/04/11, la sussistenza di una causa di incompatibilità dello stesso per lire pendente con il Comune di Cave, individuata nel contenzioso in essere tra Associazione di Volontariato Genitori di Cave “ Scuola Insieme” di cui il Pera era in precedenza Presidente e il predetto Comune, procastinando a tal fine la durata del procedimento di verifica della sussistenza della causa di incompatibilità oltre i termini di legge e, concludendo solo dopo aver attivato in esecuzione della delibera della Giunta del 7/711, un nuovo contenzioso giudiziario direttamente nei confronti del Pera, dando così concreta esistenza alla condizione di incompatibilità per lite pendente prima inesistente, arrecando in tal modo un ingiusto danno al Pera Pietro”. Fin qui la parte centrale dell’accusa mossa ai Consiglieri comunali presenti in aula al momento del voto (mentre altri tre consiglieri si erano allontanati) ed gli altri due si sono che si astennero comunque sono implicati nella questione. Intanto, Pera minaccia di aver subito danni per circa un milione di Euro. Giancarlo Flavi Subiaco, ritrovato un cadavere è di Tullio Giampiero L’uomo di Roma murato dentro casa dal figlio per continuare e prendere la pensione Erano andati in una casa, poco fuori della città di Subiaco (in contrada la Maina 17) i Carabinieri della Compagnia di Subiaco per cercare il fucile del padre, tale Tullio Giampiero, invece hanno trovato il suo cadavere nascosto in uno sgabuzzino a muro e ben murato. Una volta entrati nella casa hanno trovato una porta ben chiusa con il silicone, messo dappertutto. I carabinieri hanno chiesto il motivo di quella porta chiusa e l’uo- mo avrebbe risposto che dentro vi era il padre malato e non doveva essere disturbato. La spiegazione non ha convinto i militari i quali dopo aver sfondato quella specie di sgabuzzino ricavato nella camera da letto dell’uomo, vi hanno trovato dentro un sacco per l’immondizia ed il cadavere dell’anziano genitore che sarebbe morto il 4 Agosto del 2011 in avanzato stadio di decomposizione, nascosto in uno sgabuzzino in muratura , alto un metro realizzato all’interno della stanza da letto. continua a pag. 13 LABICO Galli: “dissequestrato il depuratore comunale” Pag. 9 PALESTRINA Incendio in una casa agli Scacciati Pag. 12 Roma Sud 2 ATTUALITÀ-TERRITORIO 29 aprile 2013 Una Repubblica in coma farmacologico di chi e’ la colpa? “Uno su quattro fra di noi è traditore” con questa frase lapidaria parole Pier Luigi Bersani fotografa la fine di un’epoca politica. Quello che non dice è che questa frase poteva essere detta anche in altre occasioni, dalla fondazione del PD ad oggi, quando a tradire erano altri. Se non si è vittima di un tradimento quelli degli altri non interessano più di tanto. Non bruciano. Adesso che invece è Bersani la vittima di un tradimento, è tutta un’altra storia. Tralascio i commenti sul tradimento fatto all’Italia perché vorrei parlare del PD. Ho assistito al lento suicidio del PD e quando nel dicembre 2011 ho lasciato il direttivo locale con una lettera al segretario del circolo di Genazzano, per me era già chiaro come sarebbe andata a finire. Niente a che vedere con quanto era scritto nel manifesto originario del PD. Da Veltroni in poi non ho visto altro purtroppo che pugnalate alle spalle e tradimenti a tutti i livelli e un lungo silenzio locale e nazionale su quello che stava accadendo. L’elenco dei tradimenti interni al PD è lunghissimo e di occasioni mancate ne ha accumulate tante, troppe. Basta ricordarne l’ultima, quella che ha visto Matteo Renzi, prima proposto come grande elettore per l’ elezione del Presidente della Repubblica salvo poi bocciarlo nel segreto del voto. E lui ha continuato ad essere, nonostante tutto, coerente con le sue idee e leale al PD. Ma questa è cronaca già superata dall’ultimissimo tradimento, quello che scandalizza, perché ad essere tradita ora è la casta storica del PD, quella di una parte degli ex DC-Margherita e degli ex PCI-DS da parte dei loro compari di banco. In moltissime occasioni questa stessa casta si è fatta portatrice di tradimenti, inciuci, doppiezze e imbrogli, ma mai nessuno si è risentito, tranne coloro che di volta in volta erano le silenziose vittime di quei comportamenti doppi e vili che ora si imputano ad altri. I mandanti sono sempre gli stessi: “ la vecchia guardia del re”. Il re era l’ideale di un partito nuovo, il Partito Democratico, appunto, mai veramente nato e a cui è stata negata anche la possibilità di crescere. Era appena nato e già la sua vecchia guardia, come una nutrice dissennata, gli toglieva il latte di bocca e al PD veniva tolta la sua linfa vitale insieme a un confronto interno democratico e corretto, con Veltroni costretto a lasciare la sua creatura. Un re tradito, sbattuto dentro le forme di un partito nato zoppo. Il pensiero di un rinnovamento democratico sepolto sotto le macerie provocate dai suoi stessi dirigenti, dal vecchio gruppo dirigente. Oggi tutti lo dicono, ma non vale più. Bisognava avere coraggio prima e non chiudersi “a coorte”, anche perché il “siam pronti alla morte” di chi si è arroccato dentro posizioni di appartenenza, non aveva più nessun significato eroico , ma solo grottesco, tragicamente suicida. Oggi ne prendiamo atto ma è dalla sua nascita che il PD insegue il pessimo traguardo odierno. Un politico che non sia lungimirante, può fare il dirigente politico? è cambiato veramente molto poco rispetto ai vecchi partiti. Ci sono i giovani, ma in molti casi sono stati solo dei fedeli soldatini della “vecchia guarda del re”. Nelle periferie della Rifiuti, Acqua, Roma e l’Italia Finita per fortuna la vicenda Corcolle e Villa Adriana, non avevamo dubbi su questo, rimane aperta una partita che il Sindaco di Roma non vuole perdere con le elezioni alle porte. Alemanno cercherà di portare i rifiuti lontano da Roma e dal suo territorio e, sicuramente, Colleferro e dintorni sono i luoghi più papabili per essere ulteriormente devastati. Ragioniamo, l’anno prossimo vi saranno le elezioni comunali a Roma, a seconda di chi governerà, Roma potrebbe essere una Capitale più grande, una Capitale con un territorio vastissimo che comprenderà tutti i 121 comuni della provincia. Se così fosse, i problemi di Roma potrebbero essere quelli di tutti e quelli di tutti di Roma, insomma una grande capitale che condivide con i comuni gioie e dolori, una capitale che vuole crescere insieme agli altri e non mangiare gli altri. Potrebbe essere questa , forse, una strada percorribile e possibile. Alla stessa stregua, occorre fermare la privatizzazione dell’ACEA, una privatizzazione che porterà solo problemi ai cittadini di Roma e non solo. In una nazione ove la concorrenza non esiste, l’acqua potrebbe diventare il nuovo petrolio dei privati. Uno schiaffo in faccia agli Italiani e al referendum che ha stabilito che l’acqua è pubblica. L’ACEA privatizzata porterà anche all’annullamento della gara che oggi permette ad ACEA di gestire le Acque e la depurazione per conto dell’ATO2, in attesa di nuovi dispositivi Regionali visto che gli ATO dovrebbero scomparire. Insomma, aumenti di tariffe, servizi sempre più scadenti, con l’acqua che sarà il grimaldello per affossare ulteriormente gli italiani. L’anno prossimo vi saranno le elezioni Comunali a Roma, che Roma si fermi un attimo per dare tempo a chi verrà di ragionare e, di ragionare ancora meglio visto che si andrà alle urne anche per rinnovare un Parlamento pieno zeppo di veline ed escort che hanno portato l’Italia allo sfascio. Amedeo Rossi Sindaco di san Vito Romano provincia poi, tutto questo è ingigantito dai legami di ferro stabiliti dal partito con le inossidabili caste locali, alle quali si aggiungono le ruggini personali e a volte l’ arretratezza culturale ed economica che impediscono ancora di più la nascita di una vera democrazia partecipata. Questo è il bel risultato. Cassandre inascoltate e derise tutti coloro che provavano a mettere in guardia sui rischi i gruppi dirigenti, avendo gli strumenti storici, intellettuali e di formazione per farlo. Niente. Ma perché Cassandra è stata condannata a vedere le cose prima degli altri e a non essere mai creduta? Perché non ha ceduto alle voglie di Apollo, per questo viene condannata a non essere creduta mai. E’ la solita storia della seduzione del serpente che crea guerra e scompiglio dall’origine del mondo ad oggi. Ma non c’entra niente con il “sesso libero” negato ad Adamo ed Eva, dietro c’è ben altro, c’è il potere che vuole manipolare le persone e le coscienze delle persone e chi non è in vendita non viene visto di buon occhio. Nel PD invece ci sono, nonostante tutto, moltissime persone che si sono iscritte perché volevano e vogliono ancora che migliori la vita di tutti e non solo la propria. Il PD può cambiare e tornare allo spirito originario, ma bisogna fare attenzione ai trasformismi che già s’intravvedono rischiando di ottenere il cambiamento profetizzato nel “Gattopardo” dove tutto cambia per non cambiare mai del tutto. Bisogna stare molto attenti. Il passaggio storico verso un livello di umanità più avanzato e dunque anche verso una politica più matura dovrebbe portare tutti a togliersi la benda davanti agli occhi, quella benda che ognuno porta quando è accecato dalle sue ambizioni, dai propri interessi e da quelli delle mille caste da difendere. Il potere è come un virus verso il quale non è stato trovato alcun vaccino definitivo. L’unico vaccino che c’è è fragile ed è la Democrazia. Ma non basta una singola dose, bisogna fare molti richiami per poter sviluppare un’immunità duratura perché la democrazia in Italia non sia più solo un contenitore da riempire di poteri e rapporti tra poteri come è stato perlopiù finora. Maria Morelli Ambiente e rifiuti : “Non è mai troppo tardi” Come sempre è la solita storia, molti saltano dalle sedie soltanto quando il problema arriva a casa propria. E’ stato sempre così e così sarà. Sicuramente una presa di coscienza vera potrebbe riuscire nel tempo a non far nascere problemi gravi e che spesso incidono nella vita sociale nonché sulla salute di tutti noi. Senza mezze misure, la scuola torni a fare il proprio dovere, mettendo i ragazzi in grado di discernere ciò che li circonda e di decodificare le informazioni grazie a programmi seri, innovativi e con Leggi condivise e durature. Si potrebbe cominciare da un orientamento scolastico vero che non indirizzi i ragazzi verso scuole amiche che rischierebbero di chiudere senza iscrizioni, ma al contrario verso le loro reali potenzialità e verso i problemi attuali. Si aggrava a bomba nel nostro territorio il problema rifiuti, unito a quello di una distruzione ambientale in atto da anni e che tanti hanno denunciato. Era anche scritto, ma questo vale per tutti, che il denaro, l’economia la fanno da padroni sempre e ovunque e proprio perché si pensa sempre che toccherà agli altri. Ci si allarga da Colleferro a Paliano, da Olevano, a Genazzano. Che da noi erano in arrivo i rifiuti di Roma era chiaro e lampante e che un’area gia altamente inquinata e contaminata quale quella di Colleferro, della Valle del Sacco e dintorni fosse quella più papabile come sito di ricezione, anche questo era scritto. Molta sensibilità da parte di poche Associazioni e a mio avviso ancora di pochi cittadini. Gli altri, schiavi del potere e del potere economico. La nostra area va tutelata, bonificata, il mondo va salvato. Possiamo sicuramente affrontare i problemi con Roma, ma Roma che cosa ha fatto in tutti questi anni ???? Le stesse società che gestiscono l’acqua pubblica, invece che tutelare le sorgenti e le falde acquifere pensano unicamente a fare cassa e il comune di Roma a privatizzarla. Come ci salveremo e dove troveremo l’acqua….., forse depurandola e convincendo i cittadini che tutto è inquinato? Crescita esponenziale di malattie gravissime, causa aria, acqua, terreni, cibi inquinati e, continuiamo a pensare che toccherà sempre ad altri….. . Quante occasiono perse, un territorio bellissimo il nostro, aggredito da aree industriali e da urbanizzazioni sregolate. Il lavoro è un’altra cosa, non è morire….. Siamo in grado di capire, facciamo solo finta di non esserlo. La nostra è una vita troppo veloce, troppo povera di rapporti sociali, ricca di cattiva politica che è figlia di noi stessi, politica che noi condanniamo, condannandoci. Amedeo Rossi Sindaco di San Vito Romano Roma Sud 4 GENAZZANO 29 aprile 2013 “Le Follie del Look” Il Comune di Genazzano vince l'appello della causa Tonelli festeggia tre anni di Premiati caparbietà e coraggio attività Ricorre proprio in questi giorni l’anniversario dei tre anni di attività de: “Le Follie del Look”, parrucchiere per uomo e donna e non solo, a Genazzano in Via Trento e Trieste snc. Sicuramente in questi anni sono state tante le soddisfazioni professionali che le ragazze delle “Follie” hanno, con fatica e tanta umiltà, raggiunto. La loro voglia di fare e di innovare non le ha mai abbandonate, sempre a disposizione del cliente per soddisfare le sue esigenze anche le più disparate. Per questo oggi alle “Follie del Look”, il cliente può trovare i migliori prodotti in commercio per la cura e la bellezza del capello come ad esempio la linea GOLWELL oltre a quella classica della FARMACA INTERNATIONAL Beauty Hayr Top (protoplasmina). Alle “Follie del Look” quindi possono rivolgersi tutti coloro che desiderano avere una consulenza gratuita per cercare di innovare la propria immagine ma anche coloro i quali che fino ad oggi non hanno mai colorato i capelli per forti resistenze personali magari dovute ad una campagna di disinformazione. Oggi la società è composta da Ilaria Chialastri, Martina Chialastri e Angela Manca, tutte e tre professionali e sempre al servizio del cliente. Colgono l’occasione per invitare per festeggiare insieme a loro i tre anni di attività i loro amatissimi clienti il giorno 15 maggio 2013 a partire dalle ore 9.00, e per tutta un’intera settimana sarà allestito all’interno del locale un buffet. Ovviamente le ragazze delle “Follie” ringraziano, attraverso le colonne del nostro giornale, tutti i clienti e coloro che in vario modo hanno contribuito a questo importante risultato. Emanuele Proietti da sinistra Martina e Ilaria Chialastri, Angela Manca Era il 2001, quando per una mostra svolta al Castello Colonna il proprietario delle opere, il gallerista Tonelli, denunciò il danneggiamento di alcuni quadri e chiese un copioso risarcimento. Il tribunale di Terni, alla prima sentenza, condannò il Comune ad un risarcimento di oltre 4 milioni di euro. Una somma che avrebbe significato il dissesto finanziario per un ente come quello di Genazzano e che invece ha dato inizio ad una vera e propria battaglia da parte dell'amministrazione Ascenzi per dimostrare la totale estraneità alle accuse. La Corte di Appello di Perugia, a gennaio 2012, accolse la reiterata istanza di sospensione dell'efficacia esecutiva della sentenza contro il Comune, dopo la sentenza di condanna in primo grado, anche alla inizia da pag. 1 luce dell'archiviazione della denuncia di querela nei confronti del primo cittadino presentata dallo stesso Tonelli e la documentazione certosina redatta in difesa del Comune. La Corte di Appello ha quindi ritenuto valide le argomentazioni presentate per la nuova richiesta di sospensione, definendo gli elementi idonei a modificare la precedente decisione del Tribunale di Terni che, al contrario, aveva negato la sospensione dell'immediata esecutività della sentenza di primo grado. Oggi invece la sentenza che segna la fine di un incubo per il Comune di Genazzano, riconosciuto non responsabile dell'organizzazione della mostra, che evita l'oneroso risarcimento e quindi il dissesto dell'ente. ""Abbiamo appreso con grandissima soddisfazione ed emozione la sentenza della Corte di Appello di Perugia - ha dichiarato il Sindaco Fabio Ascenzi - poiché ha riformato completamente la condanna di primo grado accogliendo le nostre tesi difensive. Sono stati anni difficili e faticosi per l'Amministrazione, ma eravamo convinti delle nostre ragioni. Con una condotta amministrativa e processuale coraggiosa, responsabile e meticolosa abbiamo difeso caparbiamente il futuro della nostra comunità, lavorando con impegno per evitare il disastro del dissesto finanziario e per impostare con i nostri legali una diversa linea difensiva. Oggi i fatti ci hanno dato ragione, ed è una bellissima notizia per tutti i cittadini di Genazzano". Simona Rocchi GENAZZANO 29 aprile 2013 En plein per la scuola di Karate CSKS Fujiyama Nei campionati agonistici Regionali ed Italiani di Karate della Fesik Ecco l’ennesima valanga di medaglie per la scuola di karate C.S.K.S. FUJIYAMA Genazzano, che sbanca prima ai campionati regionali ragazzi dai 6 anni ai 14 andati in scena nel mese di marzo a Pavona, portandosi a casa la bellezza di 30 medaglie di cui sette titoli regionali e due coppe di società quale 3 e 4 posto nella specialità kata e kumite. A cogliere l’oro sono quindi stati De Paolis Michele (marrone/nere kata e kumite 9/11 anni),Guezar Yasmina ( marroni/nere kata 12/14 anni), Starnino Matteo (kata maroni/nere 12/14 anni), Paravani Nicolas (kata verdi/blu 12/14 anni), Adaldo Simone (kumite gialla/arancione 6/8 anni), kata squadra formata da Luciani Giulia, Helciugh Francesco. Da aggiungere anche i numerosi secondi e terzi posti degli altri atleti di Genazzano. Successivamente nel mese di Aprile a Formia(LT) si sono svolti i campionati regionali riservati alle categorie agonisti a partire dai 15 anni in su. La compagine genazzanese si è presentata in gara con 11 atleti e come spesso accade anche qui i nostri ragazzi hanno vinto 10 medaglie, tra cui spiccano i primi posti della solita Vargiu Michela nella categoria juniores specialità kata e di Lins Brasiliense Elisabeth nella categoria over 45 specialità kata.Gli altri atleti hanno ottenuto dei 2 e 3 posti nelle categorie cadetti ,juniores e seniores di cui un secondo posto guadagnato dalla nostra sempreverde Santoni Anita nella categoria over 45 specialità kata. Grazie a tutti questi piazzamenti la nostra società ha vinto il campionato regionale kata, piazzandosi al primo posto. Continuando con gli impegni arriviamo al 14 e 15 aprile campionati italiani ragazzi dai 6 ai 14 anni svoltisi a Montecatini Terme organizzati dalla Fesik, 1280 atleti iscritti. Nonostante l’alto numero di partecipanti, anche in questa gara i 12 atleti del Fujiyama Genazzano sono riusciti a portare a casa ben 9 medaglie, tutti 3 posti. Tutto questo sta a dimostrare la grande preparazione dei nostri praticanti di karate che quasi quotidianamente si allenano in questa difficile arte, ma che alla fine i sacrifici vengono ripagati dai risultati, come succede ormai da dieci anni. Roma Sud 5 Adottato il giardino di Piazza Della Repubblica L’iniziativa è dei ragazzi della cantina di Cucco - gruppo San Giuseppe Adotta un Giardino. E’ la nuova iniziativa che l’Amministrazione Comunale, in tempo di risparmio, ha dovuto mettere in campo. Così i ragazzi della cantina di Cucco - Gruppo San Giuseppe, che spesso organizza stand e partecipa ad altre iniziative in favore della città, ha deciso di prendere la responsabilità per gestire il Giardino di Piazza della Repubblica in modo di sollevare l’amministrazione comunale da spese che non può permettersi. E’ un gesto davvero nobile adottare un giardino, perché in quel giardino si possono piantare fiori di ogni tipo e fanno bene questi “ragazzi” a darsi da fare per rendere ancora più bella la piazza. Piazza che comunque è un posto dove vive la gente, dove vivono i ragazzi e crescere al fianco dei fiori, ma soprattutto nel rispetto dei fiori e dell’ambiente è certamente positivo per tutti. Questi “ragazzi” subito si sono messi al lavoro per dare un bel giardino alla città ed ai visitatori di questa bellissima cittadina alla periferia di Roma Complimenti a questi “ragazzi” che hanno deciso di assumersi un onere stupefacente, e dimostra come questo “comitato” sia al passo con i tempi. Roma Sud 6 GENAZZANO 29 aprile 2013 A Villa Tuscolana Frascati, mostra fotografica di Ilaria Cottoli Le foto della giovane genazzanese legate ai titoli del concerto dei Maestri Luigi Giachino e Massimiliano Negri, che rappresentavano le “Memorie di un’Epoca” Nelle splendide sale di Villa suggestive le immagini Tuscolana a Frascati il fotografiche “Memorie di sublime incontro tra imma- un’epoca” della giovanissigini e musica si trasforma ma genazzanese Ilaria in una serata di grande Cottoli, diplomata in graattrazione culturale. fica & fotografia, nonché “Ascoltare le immagini” vincitrice del I Concorso le grandi colonne sonore Fotografico Nazionale 2012 del cinema, che ha eviden- “La musica nell’obiettivo” ziato percorsi di musica schemica la sala della mostra con il pianoforte a tratti anche a quattro mani dai Maestri Luigi Giachino e Massimiliano Negri, inseriti nel contesto del II festival musicale G o f f r e d o Petrassi, hanno reso ancora più talenti. Così la mostra fotografica “memorie di un epoca”della Cottoli si racconta in questo modo: “La fotografia in questo contesto si ritaglia una parte Importante e indispensabile di questi 100 anni, immortalando momenti che sono nella memoria di chi li ha vissuti e nel cuore di chi in quelle immagini le vede per la prima volta, restare Indifferenti è impossibile. Certo ogni foto ha una sua indetto dall’ Circolo Culturale Lya De Bernardis che ha presentato una serie di foto. Tempi moderni, C’era una volta il West, The Mission, La I M° Luigi Giachino e Massimiliano Negri Vita e bella, il Mago di Oz, La Casa Russia, Il storia, non sempre il mesPadrino, Titanic, Il saggio di chi le propone può Postino, Shindler list que- essere facilmente espresso sti i titoli dei film che poi a chi le osserva, gli stati sono stati “suonati” dai d’animo, i momenti In cui maestri al pianoforte esse vengono realizzate mentre passavano le sono unici e irripetibili, si immagini dei film stessi può provare a fermare le per dare vita ad un bellis- emozioni in uno scatto e simo connubio sperimen- cercare di rendere partecitale per lanciare giovani pi altri a quell’emozione, Ilaria Cottoli, con alcune foto della sua mostra non è facile, ma provarci è un dovere. Condividere con tutti le proprie emozioni in un fermo immagine della storia umana, coinvolgere chi le osserva in uno stato d’animo che è stato solo tuo, può far si che gli esseri umani riescano a convivere meglio tra loro, provando e capendo i sentimenti dell’altro, e confrontarsi Per una società che ad oggi rimane indifferente a tematiche di sensibilizzazione, credo che la fotografia come la musica e il cinema riveste un ruolo di un Importanza straordinaria, e forse insostituibile. Con questo, chiudo, e rin- grazio chi di voi mi ha dato la possibilità di condividere con amici e non, questa mia prima e spero non ultima esperienza”. Mentre il suo professore aggiunge: “ è una delle migliori della mia classe e ovviamente una delle migliori della scuola. E’ sempre stata appassionata di fotografia e il fatto che sia arrivata a fare una mostra del genere è molto importante. Il professionale di Palestrina è una delle poche scuole rimaste della provincia di Roma dove si insegna ancora fotografia, nonostnate i drastici tagli delle ultime riforme”. G. Flavi CAVE 29 aprile 2013 “Arti e Mestieri dello Spettacolo” Il fitto programma come sempre a cura dell’Associazione Teatrale “Il Gabbiano” Anche quest’anno con la collaborazione della Scuola, dell’Amministrazione Comunale e il consorzio “I Castelli della Sapienza” si è concluso il progetto “Arti e Mestieri dello Spettacolo” condotto e diretto da Milco Paravani. Si è dato inizio alla manifestazione il giorno 22 Aprile alle ore 18.00 con la presentazione del libro “MORFOLOGIA E FONETICA” - studio sul dialetto di Cave - a seguire il primo spettacolo “THE LION KING” con le classi 5°per i genitori delle sez. A-B Il giorno dopo (23 Aprile) la replica dello spettacolo “THE LION KING alle ore 18,30 per i genitori delle 5° sez C-D-E. Il 24 Aprile ore 18,30 il laboratorio pomeridiano di teatro per i bambini, diretto sempre dall’Ass. Il Gabbiano, ha presentato “IL GABBIANO JONATHAN LIVINGSTON”. Tutta la manifestazione si è svolta presso l’Istituto Comprensivo (scuola elementare) di Cave. All’interno della scuola, una piccola mostra di quadri di Gino Graziosi e foto di Umberto Camilloni. Questo corso, che si realizza quasi tutti gli anni - ormai ne sono passati dodici - è diventato un impegno annuo, che da modo alla nostra associazione di concretizzare e continuare un percorso con maggior professionalità e sicurezza. Con l’occasione ringrazio: Alessia Schiavella e Silvia Angelocola (LIBRO sul dialetto di Cave). Marion Nani (CONSULENZA PER L’INGLESE),Laura Apostoli (DANZA),Elisabetta Sperati (CANTO),Marianna Coretti (SCENOGRAFIA E COSTUMI), Kevin Spagnolo e Manlio Caizzi (IMMAGINI E VIDEO), SERVICE di Manuele Giannini, Gino Graziosi e Umberto Camilloni, l’Amministrazione Comunale, il consorzio “I Castelli della Sapienza”, la Preside e la Scuola, tutti i genitori, le maestre e…ogni anno sempre più disponibili, i collaboratori scolastici. GRAZIE! Milco Paravani Roma Sud LETTERA AL DIRETTORE - 7 RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO Egregio Direttore, sono un iscritto al P.D. e la bruttissima pagina scritta dal mio partito in questi ultimi mesi ed in particolare nella fase di elezione del Presidente della Repubblica, mi porta ad affidare al suo giornale, una modestissima ma convintissima riflessione. Il P.D. è ancora il mio partito. Ho creduto nella sua nascita e ne ho condiviso le aspirazioni ideali iniziali. Ho commesso un errore? Probabilmente no. Sicuramente ho fallito nel giudizio verso gli uomini del P.D. . Ritengo che i dirigenti ed i parlamentari non siano più in grado di rappresentare il P. D. Le dimissioni del segretario Bersani (cui va la mia piena solidarietà) e della segreteria, erano quantomeno opportune perché frutto degli errori commessi durante e dopo la campagna elettorale. Al sottoscritto, però, non sono sufficienti. Non sono sufficienti perché non risolvono i problemi del P.D. e, soprattutto, non risolvono il tema legato alla credibilità del gruppo dirigente di un partito. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità. Tutti i parlamentari, senatori e deputati, dovrebbero alzarsi dalle loro poltrone dorate e venire a spiegare in tutti i circoli del P.D. quello che è successo tra giovedì e sabato e, un minuto dopo, rassegnare le dimissioni per riconsegnare un minimo di dignità al P.D. . Hanno voluto giocare al risiko del “politicante da tavolo” ed al “se tu fai un dispettino a me io, poi, lo faccio a te” in un momento in cui le condizioni politiche, sociali ed economiche richiedevano la presenza di veri uomini politici. Anche i cosiddetti innovatori/rottamatori o come li si voglia definire, hanno dato il loro contributo per garantire questo “grandioso” spettacolo. Anche loro non sono esenti da responsabilità quindi, se le assumano e ne traggano le conseguenze. La pietosa recita, fortunatamente, ci ha riservato un finale dignitoso dove, un Uomo di ottantotto anni, ha fatto capire a noi tutti che il bene dello Stato e la credibilità delle sue Istituzioni vengono prima di ogni altra cosa. Ricordo quando, giovanissimo, ebbi l’opportunità di visitare il palazzo di Montecitorio. Ricordo l’emozione che si mescolava al timore dettato dal rispetto dovuto al luogo. Sabato 20 aprile ho rivissuto quelle emozioni davanti al gesto del Presidente Giorgio Napolitano. Un’ultima riflessione. Io non sono per la distruzione dei partiti. Al contrario ritengo che siano uno dei pilastri della democrazia. Vorrei, però, e lo chiedo soprattutto al mio partito, che fossero concentrati sul “CHE FARE” e non sul “CHI FARE”. Che facessero dell’integrazione politica dell’Europa il vero campo di confronto programmatico ed intellettuale rinunciando a correre continuamente dietro alle logiche di campanile e/o di pseudo regionalismo o macro regionalismo. Che, con il coraggio delle idee, contribuissero ad isolare le forze del qualunquismo sempre vive nel nostro Paese. Vorrei che la spinta innovativa delle primarie (a cui non attribuisco un valore salvifico) non producesse il paradossale risultato di privare il partito delle sue migliori intelligenze. Smettiamo di chiamare correnti (che nell’esercizio vero della politica possono risultare anche luoghi di convergenze ideali) i “piccoli e melmosi” comitati elettorali che purtroppo imperano nel partito. Ora è arrivato il momento di lavorare per salvare il P.D. non per chi ha offerto l’indecoroso spettacolo ma per tutti quei giovani che hanno creduto e credono nel P.D. e sognano un’Italia ed una politica migliori. La ringrazio per la cortese disponibilità che vorrà dedicare a queste mie riflessioni. Stefano Rocchi Criticità delle strada Torniamo a trattare un argomento spinoso per i cittadini di Roma sud: la difficoltosa percorribilità del suolo stradale,questa volta ci soffermiamo in particolare sulla cittadina di Genazzano,sita a poca distanza da Valmontone,evidenziando come ,anche qui ,si rilevi una situazione drammatica per la rete stradale che attraversa il paese e le zone circostanti.La documentazione fotografica attesta a che punto sia giunto il dissesto delle strade,con conseguente rischio per la circolazione automobilistica e di cicli e motocicli; sovente per scansare veri e propri crateri e preservare i pneumatici si è costretti a sbandamenti rischiosi e di ‘fortuna’.Le condizioni delle strade meritano una tempestiva risposta di efficace intervento,un’attenta scelta e gestione dei materiali da impiegare per il rinnovo del tessuto stradale,e così pure per gli eventuali rattoppi imminenti.Del resto parla da sé il raffronto tra i tessuti stradali costruiti secondo le normative cee e gli altri non sottoposti a tali criterii:le strade cee resistono nei decenni in condizioni accettabili ,mentre le altre si scrostano ad ogni acquazzone(ne è esempio,in Genazzano,il tratto ‘Colle Taiano’ costruito con i fondi europei). (M. Raffaelli) 29 aprile 2013 LABICO Roma Sud 9 Galli: “dissequestrato il depuratore comunale” Dopo un anno di duro lavoro e di lungaggini burocratiche “Dopo un anno di duro e costante lavoro, da quel 19 aprile 2012, dove le lungaggini burocratiche hanno rischiato di mettere in ginocchio un paese, è stato, finalmente dissequestrato nei giorni scorsi, il depuratore comunale posto in località Pantano e quindi non c’è stata nessuna “festa” per l’anno compiuto cosi come hanno voluto fare credere con la solita arroganza le nostre minoranze consiliari. E’ stato per noi – spiega il sindaco di Labico Alfredo Galli - un anno molto difficile che ci ha visti impegnati (di seguito tutta la cronistoria nel dettaglio degli incontri che abbiamo sostenuto) senza tregua per risolvere l’annoso problema del sequestro dei depuratori con confronti costanti con tutti gli enti preposti, dall’ARPA, alla Regione, alla Provincia ed al Prefetto. Da fine 2012, dopo i lavori di adeguamento, avevamo ottenuto l’autorizzazione dello scarico, ora stiamo andando avanti con gli altri lavori di completamento dell’opera e soprattutto stiamo trattando con le ditte di trasporti che hanno smaltito i liquami per cercare di abbassare i costi il più possibile con la predisposizione di un piano di rientro”. La Cronistoria completa del sequestro dei depuratori In data 19.04.2012 la Procura di Velletri sottoponeva a sequestro i depuratori comunali siti in località Pantano e Fontana Marchetta. In seguito al sequestro venivano adottate tutte le misure necessarie a poter consentire il trasporto e lo smaltimento dei liquami provenienti dai medesimi depuratori. In particolare veniva chiesto il conferimento dei liquami presso gli impianti Acea Ato2 e, contestualmente, stante la straordinarietà e l’urgenza, con ordinanza sindacale veniva ordinato alle ditte il trasporto e lo smaltimento dei liquami. Seguivano una serie di contatti, incontri, riunioni, oltre che nella casa comunale con i trasportatori (volti ad contrattare i prezzi per lo smaltimento) anche con il Prefetto, con funzionari della Provincia di Roma, della Regione Lazio e con l’Ato2 al fine di esporre le problematiche connesse al sequestro e cercare di risolvere la delicatissima questione sia per la tutela dell’ambiente sia per i notevoli costi che l’Ente avrebbe dovuto affrontare. In data 26.04.2012 Acea Acqua accettava di conferire presso l’impianto C.O.B.I.S. in località Tor dei Venti (Roma) i liquami provenienti dai due depuratori. Il 9.5.2012 venivano conclusi i lavori per l’installazione del campionatore automatico nel depuratore sito in località Fontana Marchetta e chieste immediatamente le analisi all’Arpa Lazio. Successivamente venivano richieste all’ATI SMECO Lazio S.r.l. ed all’Elettromeccanica Gabbanella relazioni dettagliate dello stato dei depuratori da allegare all’istanza da presentare alla Procura volta ad ottenere il dissequestro degli impianti. Nel mese di giugno l’Acea Ato2, che intanto aveva autorizzato il conferimento nell’impianto di Roma Est, revocava la stessa a far data dal 2.7.2012, ma già prima dell’indicata scadenza i trasportatori avevano difficoltà e disagi per lo scarico presso tale centro. Seguivano così altre trafile per ottenere le autorizzazioni per gli scarichi presso altri impianti nel mentre l’Acea concedeva proroghe fortemente sollecitate dagli uffici competenti. Intanto al fine di raggiungere la Tabella IV si accettava, dopo aver vagliato la proposta della Saluber ’04 di realizzare moduli di ossidazione MBBR e relativo filtro dei fanghi. Mentre si eseguivano i lavori il Sindaco continuava gli incontri con gli Assessori all’Ambiente dott. Mattei, Fabio Armeni , Dirigente Regionale dott. Tanzi e dott. Fegatelli per riuscire a trovare una soluzione congiunta nonché ottenere un finanziamento idoneo che poi si otteneva con determinazione n.13714 del 5.7.12 di Euro 200.000,00 per adeguamento dell’impianto di depurazione dalla Regione Lazio Direzione Regionale Ambiente ed il 12.07.2012 si otteneva ulteriore finanziamento di Euro 200.000,00 sempre dalla Regione. Soltanto nel mese di luglio 2012, dopo l’autorizzazione all’accesso da parte della Procura, iniziavano i lavori di ampliamento dei due depuratori e alla data odierna risulta completato il primo lotto di entrambi. Con determinazioni dirigenziale del 17.10.2012 (Fontana Marchetta) e del 28.11.2012 (Pantano) della Provincia di Roma, Dipartimento tutela acque, suolo e risorse idriche, il Comune di Labico veniva autorizzato allo scarico nel corpo idrico superficiale significativo “Fosso di Centogocce” nel rispetto dei limiti tabellari (Tab. 4) e delle disposizioni di legge meglio dettagliate in determinazione e dopo moli controlli da parte delle autorità preposte. La seconda settimana di Aprile 2013 è arrivato il dissequestro del depuratore comunale (Pantano) che ha ripreso la normale funzionalità. Roma Sud 10 LABICO - S. CESAREO Labico, all’Antonelli, è a rischio la cassa integrazione Due operai protestano per la difesa del posto di lavoro Tra qualche giorno c’è il concreto rischio che i due operai di Labico Antonio e Sandro vengano messi in cassa integrazione straordinaria per il terzo anno consecutivo dall’industria dolciaria più importante del paese la Antonelli Group. Per evitare questa ulteriore situazione di disagio gli operai con il sostegno del sindacato FLAI CGIL martedì 23 hanno iniziato un presidio permanente davanti l’azienda su via Casilina subito dopo il centro abitato del paese. A tale iniziativa hanno portato solidarietà l’On. Renzo Carella (PD), il sindaco di Labico Alfredo Galli (ex sindacalista), i consiglieri comunali Nello Tulli e Maurizio Spezzano, oltre a Benedetto Paris (PD), Marco Aureli Marcelli (SEL). La manifestazione pacifica è stata controllata dalle forze dell’ordine Carabinieri di Labico e Montelanico e Polizia di Colleferro. “Imprenditori date fiducia ai vostri lavoratori e vi ripaghe- ranno. Finitela con questa cassa integrazione – hanno strillato al megafono i due operai – fatta sempre sulla pelle delle stesse persone”. “Abbiamo vissuto questa situazione di Antonio ed Alessandro -ha spiegato ai presenti il responsabile della FLAI CGIL dei castelli Gianfranco Moranti – sin dall’inizio dai primi mesi del 2011 ed abbiamo iniziato un percorso insieme. Quello che sta accadendo è veramente assurdo; quando la cassa integrazione diventa una scusa per cacciare delle persone e non per reinserirle non ha senso. Noi non firmeremo l’accordo per il terzo anno che già sappiamo porterà al licenziamento. Da oggi saremo qui sotto con loro a protestare fino al 9 maggio data in cui cesserà il secondo anno di cassa integrazione, sperando che la situazione possa migliorare”. DF 29 aprile 2013 San Cesareo, in arrivo nuovi impianti fotovoltaici presso le scuole Risparmio energetico e sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili: sono queste le linee guida su cui l’Amministrazione comunale si è mossa per salvaguardare l’ambiente e migliorare la qualità della vita dei cittadini. In particolare, dopo l’installazione presso il centro sportivo Roberto Pera di 34 pannelli solari per un totale di 7.5 kw, sono giunti alla fase conclusiva altri due progetti che hanno interessato la scuola elementare Eugenio Giannuzzi e la scuola media Cesare Pavese, e che consentiranno alle due strutture di avere una produzione di energia da fonte solare tale da coprire il fabbisogno diurno. Questi ultimi interventi programmati a partire dal 2009, e resi possibili grazie alla partecipazione del Comune al bando europeo POR FESR Lazio 20072013 – Attività II.1, si concretizzano con la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 25 kwp per la scuola elementare Giannuzzi con una superficie di pannelli di 200 mq e per un importo complessivo di 155.250,06 euro (di cui 93.150,04 di contributo regionale e 62.100,02 di quota comunale ); e di un impianto fotovoltaico da 54 kwp per la scuola media Pavese con una superficie di pannelli di 430mq, per una spesa complessiva di 317.023,90 euro (di cui 190.214,34 di contributo regionale e 126.809,56 di quota comunale ). Grazie alla realizzazione di questi ultimi due impianti, si eviterà l’emissione di oltre 54.510 kg di CO2 annui nell’ambiente, oltre ad avere un notevole risparmio di costi sulle bollette elettriche delle scuole. Soddisfatto l’Assessore al Bilancio Massimo Mattogno che ha seguito i progetti sin dall’inizio, non solo per gli aspetti ecologici ma anche per il minor costo dell’energia elettrica che il Comune dovrà pagare in futuro a tutto vantaggio del bilancio. VALMONTONE 29 aprile 2013 "Miniolimpiadi della Liberazione" - Libera Valmontone La campionessa Isa Vicanò premia i bambini Una testimonial d'eccezione per commemorare questa giornata con genitori e figli, legge un brano per la liberazione Bambini in festa, stamattina in corso Garibaldi a Valmontone, con le “Miniolimpiadi della Liberazione”, l’iniziativa organizzata da Libera Valmontone per celebrare il 25 aprile coinvolgendo sia i genitori che le future generazioni. I piccoli atleti si sono confrontati in modo giocoso nei percorsi atletici allestiti dagli organizzatori lungo la strada, fino alle 12 quando si sono spostati nella scalinata davanti al Comune per le premiazioni. E’ stata Isabella Vicanò, vice campionessa mondiale di tiro a segno, a leggere un brano per condividere con i pre- Roma Sud 11 Criticità del suolo stradale Aprile 2013-Valmontone(Rm) ,provincia della Capitale d’ Italia, noto parco giochi vicino all’uscita autostradale: addentrandosi nella cittadina è possibile constatare l’effettiva criticità che ha,da tempo,raggiunto il suolo stradale ; senti l’importanza di non dimenticare mai una data che ha segnato una svolta importante per la storia del nostro Paese. Al termine la stessa Vicanò ha consegnato una medaglia e un abbraccio a tutti i bambini. fotografie PANTAPHOTO tura dei ‘crateri’, essi dopo il maltempo si ritrovano sempre nelle medesime precedenti condizioni e in costante peggioramento causa non tempestivo o protratto mancato intervento.Sorgono legittimi quesiti : quali materiali vengano impiegati per la riparazione delle buche,come vengano controllati gli appalti e quando, e soprattutto se ,sarà possibile percorrere continuativamente con tranquillità queste strade,auspicando altresì un vero e proprio, qualitativamente ottimo e duraturo, rinnovo del manto stradale. M. Raffaelli questo crea problematiche alla circolazione e ai mezzi che si trovano a doverlo percorrere, molti i casi lamentati di gomme lacerate durante il cammino a causa di profonde buche sparse un po’ ovunque per tratti anche estesi ,come nella zona della curva che porta alla stazione ferroviaria;una vera e propria ‘gimkana’ quotidiana a cui i cittadini devono ‘assuefarsi’, tanto che ,in alcune zone, notiamo segnalazione cartello ‘strada dissestata’.Salendo per la ‘Genazzanese’, strada che porta al vicino comune di Genazzano, la strada presenta un dissesto tale da apparire come scenario di un sentiero ‘minato’, in tali condizioni da tempo.Da sottolineare che ,anche ove si rilevi l’intervento di coper- • Ritiriamo Bovini fine carriera • Vendita vitelli e manze gravide • Commercio animali vivi MASSIMA PROFESSIONALITÀ AL SERVIZIO DEL CLIENTE Roma Sud 12 ARTENA - PALESTRINA Artena, ecco la Città del Gusto Uno spazio polivalente per la valorizzazione dei prodotti locali L’Amministrazione comunale, intende mettere in atto ogni azione ritenuta utile alla promozione della città di Artena e dei prodotti tipici locali, quali strumenti del rilancio delle piccole e medie imprese del settore agro-alimentare, per un futuro sviluppo commerciale-turistico ed economico-finanziario. A tal proposito tra le iniziative amministrative figura la realizzazione della cosiddetta “Città del Gusto”, spazio polivalente a destinazione commerciale/espositiva in cui ospitare di volta in volta, le ini- ziative giudicate più idonee alla “esportazione” del prodotto tipico locale oltre i confini prettamente comunali. In questa prima fase, l’Amministrazione intende incaricare un tecnico professionista per la redazione di un progetto preliminare di massima che fornisca alla stessa Amministrazione una base di valutazione. Il professionista è stato individuato nella persona dell’architetto Mario Caponi, incaricato di progettazione una struttura che sarà denominata “Città del Gusto”. 29 aprile 2013 Artena, bando ampliamento del cimitero comunale E’ stato pubblicato dal Comune di Artena, il bando di gara e il disciplinare in procedura aperta per l’affidamento per l’esecuzione dei lavori di ampliamento del cimitero comunale. E’ ancora una svolta epocale per la nostra cittadina. Ricordiamo che il cimitero comunale è stato realizzato nel sito attuale negli ottanta del XIX secolo. Da allora praticamente non ha mai subito un ampliamento così evidente. Certamente si sono costruiti nuovi loculi, e se ne costruiranno ancora, ma usufruire di nuovi spazi è sempre rimasto molto difficile. L’ampliamento del cimitero comunale prevede un appalto di quasi un milione, e saranno realizzati 339 loculi e ulteriori 21 cappelle, che si vanno ad aggiungere al precedente progetto che prevedeva la costruzione di altri 121 loculi cimiteriali, realizzati mediante procedura di autofinanziamento derivante dalla concessione dei loculi stessi. Anche nel caso di questo i ampliamento lavori realizzati saranno autofinanziati con i proventi della vendita dei loculi e delle cappelle. Nello specifico il lavoro da affrontare avrà un importo complessivo che supererà i 970 mila euro, e dovrà essere terminato dopo 354 giorni dalla data della consegna del lavoro. La storia del Cimitero comuna- le, soprattutto in questi ultimi anni è stata abbastanza ingarbugliata. Da anni le precedenti amministrazioni avevano cercato di allargare l’area adibita a Camposanto, ma avevano trovato sempre ostacoli; attualmente, invece, c’è stata la possibilità di sfruttare la parte posteriore destra del Cimitero e di allargarsi verso il territorio appartenente al convento dei Frati Francescani. Per lungo tempo c’è stato addirittura chi ha parlato di realizzare un nuovo Cimitero comunale in una zona più lontana dal paese, ma erano tutte situazioni irrealizzabili, anche perchè concretamente valutate dall’amministrazione. La scelta poi è caduta sull’ampliamento in loco perchè appare la più opportuna e soprattutto quelle meglio perseguibile e che permette di visitare i propri cari senza spostarsi in due luoghi diversi Palestrina, incendio in una casa agli Scacciati Paura, tanto fumo e qualche danno Momenti di paura in pieno centro a Palestrina per un incendio in una casa in pieno centro storico subito sopra il Museo Archeologico in via dei Merli nella zona chiamata gli Scacciati. Verso le 18 di mercoledì mentre in casa vi era una ragazza si sono alzate delle fiamme proprio vicino alla porta d’ingresso e all’improvviso si è alzato un denso fumo nero che ha allarmato i vicini di casa che hanno chiamato il 118 con i vigili del fuoco di Palestrina che sono prontamente intervenuti, ma intanto sul posto si stava già provvedendo a spegnere le fiamme che comunque erano rimaste circoscritte nel salottino subito dopo la porta d’ingresso. Passata la paura resta qualche danno alla casetta e niente più. DF 29 aprile 2013 COLLEFERRO-SERRONE - SUBIACO Colleferro, operai Serrone, inaugurato l’eliporto Un nuovo fontanile ed un dell’Italcementi giardino verde in località le Pantane salvi dai tagli L’azienda, interviene su 11 Cig e 9 in mobilità per pensione Colleferro è salva dalla pesante riduzione dell’attività italiana per Italcementi che intende dimezzare gli stabilimenti in Italia da 17 a 8 siti. A dare l’annuncio il direttore generale Giovanni Battista Ferrario all’assemblea degli azionisti a Bergamo.Il gruppo del cemento che fa capo alla famiglia Pesenti per il 2013 punta ai Paesi emergenti, come Thailandia, India, Marocco. Le attività negli Usa, ha detto Ferrario, registrano una «partenza buona» nel 2013. Lo stabilimento di Colleferro, invece che occupa attualmente 178 persone, è uno degli otto salvati e oggi occupa 178 dipendenti. Di questi 9 sono stati accompagnati in pensione, ossia vanno in Mobilità con l’aiuto dell’azienda, 11 invece faranno a rotazione la Cassa Integrazione. Anche questo è un altro colpetto all’economia locale colleferrina che non fa più sperare , almeno al momento, alla rinascita dell’economia locale Grazie al lavoro di alcuni volontari che vogliono bene al proprio paese si può fare veramente tutto. Se a questo lavoro si coniuga anche un’amministrazione comunale, che nonostante le difficoltà economiche del momento, ci mette almeno la buona volontà ecco che a Serrone, in località Le Pantan, nasce un bellissimo eliporto dal nulla, una fontana pubblica e un punto verde dove poter andare a trascorrere dei momenti di relax, vicino ad un’acqua quasi oligominerale (come ha affermato il sindaco Maurizio Proietto). E’ stato Don Piero a dare la benedizione al luogo con il sindaco uscente Maurizio Proietto che non finiva più di ringraziare tutti i volontari che si sono prodigati, anche a loro spese (per fare un esempio si sono tassati anche di 280 euro per acquistare la gramigna da piantare nell’eliporto) e tutta la manodopera dei vari artigiani del posto. “Questo è un esempio alla collettività per questo sono stato onorato di essere il sindaco per 10 anni di un paese attivo come quello nostro”. Poi il sindaco ha voluto ringraziare, nominandoli uno ad uno, alcune persone che si sono date da fare per far approvare l’eliporto a cominciare dal dott. Sciaminnea ed i signori Domenico e Grazioso di Roiate. La protezione Civile di Serrone e la Croce Rossa. Presenti anche i due nuovi candidati a Sindaco Natale Nucheli e Andrea Moscetta pronti per un’avvincente campagna elettorale senza i pregiudizi degli anni passati. I veri promotori di questa stupenda iniziativa sono i membri del comitato di zona, presieduto da un triumvirato composto da Fausto Rosati, Paolo Pignalberi e Amerigo Sugamele i quali insieme agli altri residenti della zona, hanno costituito il Comitato Collepetto con l’intenzione di canalizzare le acque, cosa che è stata brillantemente realizzata. Inoltre, sono stati creati degli spazi di verde pubblico ed adesso loro hanno la gestione in comodato d’uso della pulizia della pista di atterraggio per gli elicotteri. Ma è loro intenzione, creare più a valle, anche un invaso antincendio vista la capacità del terreno. Insomma, in soli due anni hanno realizzato tutto questo (cosi come si vede bene dalle nostre fotografie) ed hanno dato un servizio utile non solo a Serrone, ma anche a Piglio, Paliano e Roiate, perché questa pista di atterraggio è in una zona centrale. Roma Sud 13 inizia da pag. 1 Subiaco, ritrovato un cadavere è di Tullio Giampiero Una volta scoperto il cadavere il figlio non ha retto ed ha confessato che lo aveva nascosto per seguitare a riscuotere la pensione, una bella pensione di 1.400 euro, perché Tullio, faceva il tipografo in Vaticano Sul posto si sono prontamente portati gli uomini del nucleo investigativo del Gruppo di Frascati, guidati dal Col. Rosario Castello e coordinati dal capitano di Subiaco Alessio Falzone, i quali hanno scoperto in casa anche delle gocce di sangue. Intanto, l’uomo di 44 anni che era stato portato dal padre in affitto in quella abitazione per essere allontanato da Roma e toglierlo dal giro della droga è stato arrestato per occultamento di cadavere e per appropriazione indebita della pensione nei confronti dello Stato Vaticano dove l’anziano signore aveva lavorato come artigiano. Non si esclude, peraltro, che l’uomo sia stato ucciso. Si è in attesa di conoscere gli esami del sangue e dell’autopsia che sarà effettuata sul corpo dell’anziano e che dovrà stabilire le cause del decesso. Il cadavere che è stato messo a disposizione del giudice di turno del Tribunale di Tivoli presso l’obitorio della Sapienza di Roma. Giancarlo Flavi Roma Sud 14 TEMPO LIBERO- RUBRICHE 29 aprile 2013 IL MERCATINO DI “ROMASUD” CARCIOFI AL FORNO “Le ricette di nonna Occia” Ingredienti 4 persone panna da cucina n 8 carciofi pepe nero burro q.b un bicchiere di latte o sale q.b preparazione : pulite i carciofi , affettateli per il lungo immergendoli in acqua con limone spremuto. scolate i carciofi e disponeteli a strati in una teglia unta di burro,cospargeteli con qualche pezzetto di burro , bagnate con un po' di acquae mettete in forno preriscaldato per un quarto d'ora 170 gradi; a questo punto aggiungete a piacimento il latte o la panna . lasciate nel forno fino a cottura ultimata . come contorno suggerisco patate lessate e tagliate a cubettini da saltare in padella con burro e mentuccia frasca . Buon appetito da nonna occia !!!!!!!!!!! ROMA Sud PERIODICO DI: AMBIENTE - ATTUALITÀ CULTURA E SOCIETÀ POLITICA - SPORT FONDATO NEL 2003 Redazione: Viale Pio XII, 98 - Cave Tel.06.95.81.258 Fax 06.95.00.03.17 - E-mail: [email protected] Direttore Editoriale Nuova Stampa Direttore responsabile Giancarlo Flavi Coordinatore di redazione Daniele Flavi Stampa: Tipografia “NUOVA STAMPA” CAVE TEL. 06.95.81.258 E-mail: [email protected] Pubblicità 25,00 a modulo (cm 4x4) La collaborazione è gratuita Manoscritti e foto anche non pubblicati, non vengono restituiti. • Vendo collezione completa TEX, in originale, primo nr”la mano rossa” 1964, edizione ad albi, € 10.000 trattabili, no perditempo, 06 9580369. • Tecnico esperto costruzione e realizzazione siti web, riparazione e montaggio – assemblaggio computer, perfetto conoscitore programmi adobe, photoshop, pagemaker, ecc. Libero professionista offresi 06 9580369 LETTORE Bluray Philips BDP3000/12 come nuovo qualsiasi prova. 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Tra gli elementi caratteristici del diritto di proprietà, troviamo, tra gli altri, quello della perpetuità (non esistono limiti temporali al diritto stesso) e quello della imprescrittibilità, in virtù del quale la proprietà non si può perdere per il mancato utilizzo del bene, bensì soltanto per usucapione. La proprietà, a sua volta, si distingue dal possesso, definito dall’art. 1140 cod.civ. come “il potere sulla cosa che si manifesta in un’attività corrispondente all’esercizio della proprietà o di altro diritto reale”. Alla luce di tale definizione, il possesso si concretizza in una relazione di fatto intercorrente tra un soggetto e un bene, indipendentemente dall’esistenza, in capo ad esso, della titolarità del diritto di proprietà o di altro diritto reale. Vediamo ora, come le due nozioni sopra esplicate, siano di rilevanza per il configurarsi dell’usucapione. Infatti, l’art. 1158 cod. civ., sancisce che “la proprietà dei beni immobili e gli altri diritti reali di godimento sui beni medesimi si acquistano in virtù del possesso continuato per venti anni”. Per il configurarsi del possesso ad usucapionem, è necessaria la sussistenza di un comportamento possessorio continuo e non interrotto, inteso inequivocabilmente ad esercitare sulla cosa, per il tempo previsto dalla legge, un potere corrispondente a quello del proprietario o del titolare di un diritto reale, che si è manifestato con il compimento di atti conformi alla qualità ed alla destinazione del bene. Tali atti devono riscontrarsi nell’esercizio di una piena ed incontestabile signoria sul bene, che sia stata palesata all’esterno e che si trovi in totale contrapposizione con l’inerzia del titolare della proprietà sul bene stesso. Il soggetto che vanta l’usucapione su un determinato bene immobile, deve dimostrare, quindi, di aver esercitato, in modo continuativo ed ininterrotto, un potere di fatto sulla cosa corrispondente a quello del proprietario. Affinché si realizzi l’usucapione, è necessario l’animus possidendi, che non consiste nella semplice convinzione di essere proprietario, ma nell’intenzione di comportarsi come tale, esercitando determinate facoltà sul bene. Pertanto, la parte che agisce in giudizio per far valer l’acquisto di un bene per usucapione, avrà l’onere di provare, avvalendosi di testimoni, di aver, ad esempio, coltivato un terreno in modo pubblico, continuo ed ininterrotto per i venti anni richiesti dall’art. 1158 cod. civ. E’ essenziale, però, che il possesso non solo sia continuo e non interrotto, ma che non sia stato esercitato in modo violento (con l’uso di forza fisica o contro la volontà espressa del precedente possessore), né clandestino (l’acquisto avviene con artifizi e nell’inconsapevolezza del titolare del diritto). Quanto al decorso del tempo, si precisa che il termine ordinario è quello di venti anni, fatta eccezione per i fondi rustici con annessi fabbricati, situati nei comuni classificati dalla legge come montani, relativamente ai quali il termine è di quindici anni. Avv. Letizia Di Valeriano Avv. Isabella Nasello IL PUNTO... di Emanuele Proietti “Per la pressione dormite mezz’ora in più” Un sonno ristoratore, più lungo di almeno mezz’ora rispetto alle proprie abitudini, aiuta a tenere sotto controllo la pressione del sangue. Lo rivela uno studio condotto dagli esperti della Harvard Medical School di Boston, negli Stati Uniti. Gli scienziati hanno studiato per sei settimane gli effetti del sonno sulla salute di un gruppo di ventidue persone di mezza età con i primi problemi di pressione alta, chiedendo loro di andare a dormire un’ora prima rispetto al solito. In questo modo hanno scoperto che i pazienti riuscivano, in media, a dormire mezz’ora in più ogni notte e che, grazie a questo piccolo cambiamento, per motivi ancora da stabilire, la loro pressione era scesa di oltre dieci punti. Roma Sud 15