Meravigliosa storia della Madonna Madre del Buon Consiglio di

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Meravigliosa storia della Madonna Madre del Buon Consiglio di
Avvolta in una luminosa nuvola,
l'immagine della Madre del Buon Consiglio
si trasferisce nella città di Genazzano
(Italia), dando inizio ad una serie
ininterrotta di miracoli e grazie
Carmela Werner Ferreira
Nelle remote terre
dell'Albania,
oltre
il
Mare Adriatico, si trova
la piccola città di
Scutari. Edificata su una
collina scoscesa e con ai
suoi piedi i fiumi Crina e
Bojana, già nel XIII
secolo
la
cittadina
conteneva
nei
suoi
domini
un
tesoro
prezioso:
la
bell'immagine di "Santa
Maria di Scutari". Il
Santuario
che
la Nostra Signora del Buon Consiglio di Genazzano
custodiva
si
era
trasformato nel centro di pellegrinaggio più frequentato del Paese ed era
per gli albanesi un importante punto di riferimento in materia di grazie e
conforto spirituale.
Si tratta di un dipinto su di un sottile strato di intonaco, che misura
31 cm di larghezza e 42,5 cm di altezza. Questo affresco sacro è avvolto
nella penombra del mistero e del miracolo: si ignora quando e da chi fu
dipinto.
Intimità e unione dell'anima
Ci soffermiamo un po' a contemplare questo meraviglioso dipinto.
Esso rappresenta la Santissima Vergine, dall'incomparabile affetto
materno, che tiene tra le braccia Gesù Bambino, entrambi incoronati da
un semplice arcobaleno. I colori sono soavi, sottili le linee dei volti
ammirevoli.
Il Bambino Gesù trasmette il candore di un bambino e la saggezza di
chi analizza tutta l'opera della creazione ed è il Signore del passato, del
presente e del futuro. Con indicibile tenerezza, il Divino Infante preme
leggermente il suo viso contro quello della Madre. Vi è tra di loro
un'attraente intimità e l'unione di anime è chiaramente vista riflessa nello
scambio di sguardi. Nostra Signora, in un altissimo atto di adorazione,
sembra che stia cercando di indovinare ciò che accade dentro al proprio
Figlio. Allo stesso tempo, Ella considera il fedele afflitto inginocchiato ai
suoi piedi e, in qualche modo, lo rende partecipe del celestiale convivio
che contempliamo in questo quadro. Non sarà necessario dire, basta che il
devoto si avvicini a Lei, per sentire l'opera dell'azione balsamica nella
propria anima.
Scanderbeg, uomo Provvidenziale
Nella metà del XIV secolo, l'Albania viveva un periodo costellato da
diversi problemi. Dopo essere stata disputata dai popoli vicini, fu invasa
dal potente impero turco.
Essendo sprovvista di una struttura militare capace di resistere al
potente avversario, il popolo afflitto pregava, confidando nell'ausilio dei
cieli. L'effetto di queste preghiere non si fece attendere: in
quest'emergenza apparve un uomo di Dio, di nobile lignaggio e devotissimo
di Nostra Signora, deciso a lottare in favore della Patrona e della libertà
del suo paese. Il suo nome è Giorgio Castriota, chiamato in albanese
Scanderbeg.
A costo di immensi sforzi bellici,
egli riuscì a mantenere l'unità e la fede
del suo popolo. Le cronache dell'epoca
esaltano le sue gesta e quelle dei
valorosi albanesi che, spinti dal suo
ardore, lottavano al suo fianco.
Negl’intervalli tra i combattimenti,
essi si inginocchiavano supplicanti ai
piedi di "Santa Maria di Scutari", e da li
uscivano rafforzati; grazie a ciò
ottenevano portentose e decisive vittorie
contro il nemico della Fede. Già allora
splendeva una caratteristica di Colei che
in futuro sarebbe stata conosciuta in
tutto il mondo come la Madre del Buon
Consiglio: quella di fortificare tutti
coloro che nel battagliare in un buon
Giorgio Castriota, Scanderbeg. combattimento, Le si avvicinano alla
Statua che si trova nella "Piazza ricerca di animo e coraggio.
Scanderbeg" a Roma
Tuttavia...dopo 23 anni di lotte,
Scanderbeg lasciò la vita terrena. La mancanza di questo pietoso leader fu
irreparabile.
Tutti nutrivano il presentimento di una prossima sconfitta. Il popolo
si trovava nella tragica alternativa di abbandonare la Patria oppure di
sottomettersi alla schiavitù dei turchi.
Avvolta in luminosa nuvola
In questa situazione di dubbio, la Vergine dell'affresco compare in
sogno a due dei valorosi soldati di Scanderbeg, chiamati Georgis e De
Sclavis, ordinando loro di seguirLa in un lungo viaggio. Ella ispirava loro
una grande fiducia, e stare inginocchiati ai suoi piedi era per loro un
motivo di grande consolazione.
Una certa mattina, mentre erano entrambi in fervorosa preghiera,
videro il più grande miracolo della loro vita.
Il meraviglioso affresco si stacca dal muro e, condotto da angeli,
avvolto in una candida e luminosa nuvola, si ritira soavemente dalla
stanza. Possiamo bene immaginare la reazione dei bravi uomini! Attoniti,
accompagnano Nostra Signora che avanza su per i cieli di Scutari. Quando
si rendono conto, sono ai margini del Mare Adriatico. Avevano percorso
trenta chilometri senza stancarsi! Sempre avvolta in una candida nuvola,
la miracolosa immagine avanza dentro il mare.
Perplessi, Georgis e De Sclavis non vogliono lasciarla per nessun
motivo. Verificano, allora, stupefatti ed euforici, che sotto i loro piedi le
acque si trasformano in solidi diamanti, tornando allo stato liquido dopo il
loro passaggio. Che miracolo! Come San Pietro sul lago di Genezaret,
questi due uomini camminano sul Mare Adriatico, guidati dalla propria
"Stella del Mare".
Senza saper dire per
quanto tempo camminarono,
né quanti chilometri abbiano
lasciato alle spalle, i bravi
devoti vedono nuove spiagge. Si
trovano adesso sulla Penisola
Italica! Ma allora....dov'è Santa
Maria di Scutari? Guardano da
un lato...guardano dall'altro.
Sentono parlare un'altra lingua,
sentono un ambiente diverso
dalla loro Albania...
Ma non vedono più la
Signora della nuvola luminosa.
Ella era sparita ... Che
sofferenza! Cominciano quindi,
una ricerca instancabile. Dove
sarà Ella?
Petruccia, una donna di
Fede
Georgis e De Sclavis camminano sul Mare
Adriatico, guidati dalla propria
In questa stessa epoca,
"Stella del Mare"
nella
piccola
città
di
Genazzano, non lontano da Roma, viveva una pietosa vedova, chiamata
Petruccia di Nocera, già ottantenne.
Signora di grande rettitudine e solida vita interiore, degna terziaria
dell'ordine agostiniano, la sua eredità le bastava appena per vivere
modestamente.
Petruccia era molto devota della Madre del Buon Consiglio, venerata
in una vecchia chiesa di Genazzano. Questa pietosa signora ricevette dallo
Spirito Santo la seguente rivelazione: "Maria Santissima, nella sua
immagine di Scutari, desidera uscire dall'Albania". Molto sorpresa da
questa comunicazione soprannaturale, Petruccia si spaventò ancor più nel
ricevere dalla stessa Vergine Santissima l'ordine espresso di edificare il
tempio che avrebbe dovuto accogliere il suo affresco, così come la
promessa di essere soccorsa in tempo opportuno.
Petruccia iniziò allora la ricostruzione della piccola chiesa. Impiegò
tutte le sue risorse ... le quali finirono quando le pareti avevano soltanto
un metro di altezza. Ed ella diventò oggetto di scherno e di sarcasmi da
parte degli scettici abitanti della piccola città, che la chiamavano pazza,
visionaria, imprudente, antiquata. Affrontò fiduciosa questa difficoltà,
così come Noè, di cui tutti si burlarono, mentre costui costruiva l'arca.
"Un miracolo! Un miracolo!"
Era il 25 aprile 1467, festa di San Marco, Patrono di Genazzano.
Alle due del pomeriggio, Petruccia si
incammina verso la chiesa, passando per il
movimentato mercato in cui i venditori
offrivano dei tessuti portati da Genova e
Venezia fino ad un elisir dell'eterna gioventù,
oppure un "potentissimo" liquore contro
qualsiasi tipo di febbre.
In mezzo a questo tumulto, il popolo
ascolta una melodia di rara bellezza,
proveniente dal cielo. Si fa silenzio e tutti
Beata Petruccia di Nocera notano che quella musica proveniva da una
nuvoletta bianca, così luminosa che offuscava i
raggi dello stesso sole. Essa scende gradualmente e si dirige verso la
parete incompiuta di una cappella laterale. La folla vi accorre stupefatta,
riempie la piccola stanza e vede la nuvola disfarsi.
Eccolo lì - sospeso in aria, senza nessun supporto visibile - il sacro
affresco, la Signora del Buon Consiglio! "Un miracolo! Un miracolo!” gridano tutti. Che gioia per Petruccia, quanto conforto per Georgis e De
Sclavis quando poterono arrivarvi!... Era così confermato il superiore
disegno della costruzione iniziata. Ebbe inizio, quindi, a Genazzano, un
lungo e ininterrotto susseguirsi di miracoli e di grazie che Nostra Signora
concedette in quel luogo.
Il Papa Paolo II,
appena seppe di ciò che
era accaduto, vi inviò due
prelati di fiducia per
verificare
cosa
fosse
avvenuto.
Essi constatarono la
veridicità di ciò che si
diceva e testimoniarono,
quotidianamente,
innumerevoli guarigioni,
conversioni
e
prodigi
realizzati dalla Madre del
Buon Consiglio. Nei primi
110 giorni dopo l'arrivo di
Nostra Signora furono
registrati 161 miracoli.
L'affresco della Madonna del Buon
Consiglio è portato dagli angeli
Consiglio,
correzione, orientamento: grandi favori
Tra i suoi grandi devoti spiccarono i Papi San Pio V, Leone XIII - che
incluse l'invocazione Madre del Buon Consiglio nelle Litanie Lauretane San Pio X […] e numerosi Santi, come San Paolo della Croce, San Giovanni
Bosco, Sant'Alfonso de’ Liguori, il Beato Orione. Nello stesso Santuario di
Genazzano si può venerare il corpo incorrotto del Beato Stefano Bellesini,
uno dei suoi parroci, grande propagatore della devozione alla Madre del
Buon Consiglio.
Anche gli Araldi del Vangelo sono tra i suoi devoti. Hanno molto per
cui ringraziarLa, per favori e grazie più importanti della cura di malattie
corporali.
I più grandi miracoli Ella li compie nell'anima di ciascuno,
consigliando, correggendo, orientando.
Chi
potrà
venerare
il
miracoloso dipinto della Madre del
Buon Consiglio a Genazzano,
comproverà
personalmente
il
fiume di grazie che emana da
quella celestiale fisionomia e
capirà perché chi vi è stato una
volta, sogna di tornare un giorno a
quel sublime convivio.
Beato Stefano Bellesini, venerato nello
stesso Santuario di Genazzano
L'affresco di Nostra
Signora del Buon Consiglio di Genazzano
Nella chiesa della Madonna del Buon Consiglio, nella piccola e bella
città di Genazzano, si trova un affresco che ha più di sette secoli di
esistenza. Fino ad oggi si ignora dove e da chi sia stato dipinto. Sarà stato
un angelo il suo autore? Sarà venuto dal Paradiso? Sono domande ardite. Si
capisce che queste domande sorgano durante i secoli, quando si conosce
la storia degli effetti prodotti da questa pietosissima immagine.
L'affresco crea l'impressione di essere stato dipinto da pochi giorni,
anche se osservato da vicino. Tuttavia, si trova da 535 anni accanto alla
parete di una cappella laterale della chiesa. Ancor più: secondo quanto
attestano i documenti, si è mantenuto sospeso in aria durante tutto
questo tempo! È stato spostato da Scutari, in Albania, fino a Genazzano
grazie ad un'azione angelica.
Così descrive questi avvenimenti soprannaturali uno dei più grandi
esperti in materia:
"Portata da mani angeliche, si trovò (l'immagine) sospesa lì nella
rustica parete della nuova chiesa, e con tre nuovi singolarissimi prodigi
allora avvenuti. (...) Il celeste dipinto era sospeso per virtù divina a un
dito dal muro, sospeso senza fissarsi su di esso; e questo è un miracolo,
tanto più stupendo se consideriamo che la riferita immagine è dipinta con
colori vivi su di uno strato sottile di intonaco - con il quale si è staccato
dalla chiesa di Scutari, in Albania - così come per il fatto, comprovato
tramite l'esperienza e le osservazioni fatte, che nel toccare la Santa
Immagine, essa cede" (Fra Angelo Maria De Orgio, Istoriche de Maria
Santissima del Buon Consiglio, nella Chiesa de' Padri Agostiniani di
Genazzano, 1748, Roma, p. 20).
Nel XIX secolo, un rinomato studioso di questo celeste fenomeno ha
osservato:
"Tutte queste meraviglie (della Santa Immagine) si riassumono,
infine, nel prodigio continuo che consiste nel ritrovare oggi
quest'immagine nello stesso posto e allo stesso modo in cui fu lasciata
dalla nuvola nel giorno della sua apparizione, alla presenza di tutto un
popolo che ebbe allora la felicità di vederla per la prima volta. Essa si è
posata ad una piccola altezza da terra, ad una distanza di circa un dito
dalla parete nuova e rustica della cappella di San Biagio, e lì rimase,
sospesa senza alcun supporto" (Raffaele Buonanno, Memorie Storiche
della Immagine de Maria Santissima del Buon Consiglio che si venera in
Genazzano, Tipografia dell'Immacolata, Napoli, 20 ed., 1880, p. 44).
Alla festa del Battesimo di Sant'Agostino e di San Marco, Patrono di
Genazzano, il 25 aprile 1467, intorno alle quattro del pomeriggio, una
celestiale melodia inizia a farsi sentire nei più diversi angoli della città.
Un grande numero di persone, riunite nella piazza del mercato,
cominciano a chiedersi meravigliate da dove vengano i sublimi e
affascinanti accordi. Ecco che una divina sorpresa si rivela davanti agli
occhi di tutti: in mezzo a raggi di luce, una piccola nuvola bianca scende
fino ad una parete della già citata chiesa, le cui campane cominciano a
suonare fortemente e da sole. Prodigio ancora più grande: all'unisono,
tutte le campane della città suonano con energia.
Nel
disfarsi
lentamente dei raggi di
luce e della nuvola, il
bellissimo affresco che,
ancor oggi, si trova in
quel posto, può essere
contemplato dal popolo, e
da quel giorno non ha
smesso di versare copiose
e sensibili grazie, facendo
giustizia alla preziosa
invocazione di Madre del
Buon Consiglio.
La notizia di un così
straordinario avvenimento
si sparse per tutta l'Italia
come una saetta. Due
giorni più tardi ebbe inizio
una vera valanga di
miracoli: un posseduto si
liberò dai demoni, un
Mons. João Clá Dias, Fondatore degli Araldi del paralitico camminò con
Vangelo davanti all'altare di Nostra Signora naturalezza, una cieca
del Buon Consiglio a Genazzano
recuperò la vista, un
giovane lavoratore morto
da poco risuscitò ... Nei primi centodieci giorni, Maria del Buon Consiglio
distribuì centosessantuno miracoli ai suoi fedeli devoti. Pellegrini di tutto
il Paese si spostarono per ricevere i benefici della Madre di Dio.
Davanti al santo affresco, una scena si ripete costantemente: Ella
esaudisce in qualche modo tutte le richieste che Le sono rivolte. Nei
dubbi, nelle perplessità o persino nelle prove, dopo un certo tempo di
preghiera - maggiore o minore, dipendendo da ciascun caso - Maria
Santissima fa sentire nel fondo dell'anima in difficoltà, il suo sapiente e
materno consiglio, accompagnato da cambiamenti di fisionomia e di
colorazione del dipinto. È indescrivibile, questo specialissimo fenomeno.
È stato a Genazzano, ai piedi del santo affresco della Madre del
Buon Consiglio, che sono nati gli Araldi del Vangelo. Lì Ella li ispirò, li
orientò e li rese forti. Per questo motivo, ad esempio di tanti altri, gli
Araldi del Vangelo La considerano come la loro Patrona. Inoltre, grazie ad
un privilegio concesso dal Santo Padre Giovanni Paolo II, possono lucrare
nel giorno della sua festa, il 26 aprile, un'indulgenza plenaria.
Monsignor João Clá Dias, Fondatore degli Araldi del Vangelo
Rivista Araldi del Vangelo, Aprile/2002, n. 4,
p. 24-25 e Aprile/2004, n. 28, p. 16 a 18)