legainf-43-2016
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Visita il sito www.legacoop.coop Anno II - n. 43 del 28 novembre 2016 Primo piano Nasce Legacoop Produzione e Servizi, una nuova area associativa per 2.842 imprese Il ministro Poletti e il presidente Lusetti hanno partecipato alla presentazione della nuova realtà a pagina 2-3 Legacoop Territori Imprese Sondaggio L’impresa cooperativa, giovane e innovativa, come forma privilegiata per realizzare la sharing economy. Ovvero il nuovo modello di business che permette in tempo reale di connettere persone che vogliono scambiarsi beni o servizi, senza intermediari, in modo facile, semplice e veloce. E sono state proprio le cooperative, giovani, innovative a confrontarsi, allo “Sharitaly”, la due giorni milanese dedicata proprio... Ha preso il via nei giorni scorsi con una interessante iniziativa organizzata nella sala Valdo Magnani l’edizione 2016-2017 di Bellacoopia Ricerca, il progetto di Legacoop Emilia Ovest rivolto alle scuole secondarie di primo grado della provincia di Reggio Emilia. Gli studenti dovranno realizzare studi e ricerche relative ai temi della cooperazione e della solidarietà. Questa edizione, ha spiegato la responsabile del progetto... Un’estesa realtà imprenditoriale e la scuola unite per dare opportunità di orientamento, formazione e stage agli studenti delle superiori: questo il nocciolo del protocollo di collaborazione siglato da CPL Concordia, gruppo energetico multiutility, e dall’Istituto di Istruzione Superiore “G.Luosi” di Mirandola. L’accordo prevede stage di lavoro in azienda negli ambiti dell’amministrazione e contabilità, della gestione... L’era del disimpegno giovanile è, progressivamente, alle spalle. L’edonismo a tutto campo, trasformato in quintessenza del vivere, non è più il tratto unico e marcante dell’essere nella società di ragazzi e ragazze. La vanagloria e le vanità rumorose, tipiche della società post materialista e disincantata degli ultimi decenni, lasciano il passo a sentiment fondati su incertezza e rischio, senso di smarrimento... Organo ufficiale della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue Settimanale di notizie a cura dell’Ufficio Stampa di Legacoop Direttore Responsabile: Dora Iacobelli Sharitaly Giornata internazio- I progetti nalecontrolaviolenza dell’abitare collaborativo sulle donne L’Alleanza delle Cooperative Italiane nella Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne conferma il suo impegno a fianco delle istituzioni e delle cooperative associate per l’affermazione della cultura, del rispetto dell’identità delle persone e contro ogni violenza perpetrata sulle donne. Un fenomeno che non può essere circoscritto alla sfera privata delle persone ma richiede senso... Nota della redazione Questo numero è stato chiuso il 24 novembre 2016 alle ore 17.00 Segreteria di Redazione: Anna Colomberotto Tel. 06-844.39.372 Fax 06-844.39.402 Emilia Ovest Bellacoopia Ricerca, progetto rivolto alle scuole medie CPL Concordia Alternanza scuola-lavoro, collaborazione con l’istituto Luosi leggi Osservatorio SWG Le nuove passioni che aleggiano tra i giovani Registrazione del Tribunale di Roma n. 109 del 22 giugno 2015 Primo piano 2 Nasce Legacoop Produzione e Servizi, una nuova area associativa per 2.842 imprese Il ministro Poletti e il presidente Lusetti hanno partecipato alla presentazione della nuova realtà Un’unica associazione, con oltre 2.800 imprese che danno lavoro a 203mila persone, fatturando oltre 17 miliardi. E’ nata il 23 novembre l’Area Lavoro di Legacoop, “Legacoop Produzione e servizi”, che riunisce “Legacoop Servizi” e l’Ancpl ”Associazione nazionale delle cooperative di produzione e lavoro”. Un’unica realtà per rispondere alle sfide poste dalla modernizzazione dei mercati nazionali ed internazionali e dall’innovazione tecnologica. Presidente è stato nominato Carlo Zini, già presidente di Ancpl, mentre vicepresidente e coordinatore sarà Fabrizio Bolzoni, già presidente di Legacoop Servizi. Il Comitato Esecutivo paritetico è formato da 12 membri, ovvero dai componenti dei precedenti Esecutivi di Presidenza delle due associazioni. Con un volume d’affari di 17,96 miliardi di euro, i 2.842 associati tra imprese cooperative e consorzi aderenti occupano circa 203.000 addetti, di cui il 70% soci, nei settori delle costruzioni, della logistica e trasporti, dell’industria, delle pulizie e dei servizi Primo piano ACI integrati, del facility management e dell’ecologia, della vigilanza, dei Beni culturali, della ristorazione, dell’ingegneria e progettazione, del consulting e delle ICT. “Per supportare il rilancio della nostra economia – ha spiegato il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, intervenendo alla presentazione – servono associazioni capaci di stare dentro alla partita, più forti per giocare fino in fondo il proprio ruolo. Anche per questo è fondamentale la scelta che avete compiuto. In passato nel nostro Paese – ha proseguito – abbiamo commesso un errore enorme, pensando che il futuro potesse essere il terziario avanzato.Abbiamo cancellato anche dalla scuola il saper fare. Ora questo Governo sta provando a invertire la rotta, anche con l’alternanza scuola-lavoro, un’occasione anche per le cooperative per agganciare migliaia di giovani, di competenze nuove, di talenti per il futuro”. Legacoop Produzione e Servizi porterà a sintesi una quota importante di intersettorialità e favorirà la gestione di processi industriali Legacoop Settori più complessi, più consistenti, certamente più completi, nel solco dell’evoluzione che sta trasformando i tradizionali mercati delle costruzioni e dei servizi. In particolare il settore delle costruzioni è ormai di fronte a una fase nuova, come emerge dall’analisi di mercato rilevata dal CRESME – presentata nel corso della mattinata – che evidenzia come nella costruzione di edifici e reti infrastrutturali emerga, come carattere innovativo, la crescita delle attività afferenti alla tecnologia, all’impiantistica e alla manutenzione. L’evoluzione descritta comporta la necessità di avere strumentazioni normative aggiornate, al fine di potere accedere a nuovi canali finanziari compatibili con la natura cooperativa e il governo democratico dell’impresa, nel quale risulta centrale la figura del “socio lavoratore”. In tale prospettiva non è vero che una grande impresa possa essere solo una società per azioni o, comunque, di tipo privatistico. In questa direzione sono importanti adeguate regole fiscali sull’istituto del ristorno, del prestito da soci, per una capitalizzazione Territori Imprese Sondaggio Primo piano 3 indispensabile alla crescita. “Il passo che avete compiuto – ha commentato il presidente Mauro Lusetti, intervenendo in conclusione della mattinata – è strategico per Legacoop nazionale. Siete un’associazione vitale, che si ripensa e si ristruttura per essere sempre più utile alle imprese. E perseguite questo obiettivo compiendo un passo verso l’Alleanza, scegliendo un perimetro simile a quello che hanno questi settori nelle altre centrali cooperative, una scelta già compiuta in estate da agroalimentare e pesca e che dovrà interessare anche le aree welfare e cultura-turismo-informazione”. “Abbiamo pagato a caro prezzo – ha concluso Lusetti – i pochi casi, che per noi sono sempre troppi, di corruzione che hanno in- teressato imprese cooperative. Deve essere chiaro che tra di noi non c’è spazio per la doppia morale: nessuno può pensare di violare le leggi per il bene della propria impresa. Nella crisi avete avuto una reazione adeguata, consapevoli che in un mercato opaco e attraversato dalla corruzione noi perdiamo. Ora è essenziale investire sui soci e sulla nuova classe dirigente: sono spariti i percorsi che un tempo portavano alla cooperazione e dobbiamo crearne di nuovi, anche puntando, come ha accennato il Ministro, allo strumento dell’alternanza tra scuola e lavoro, che deve vedere la cooperazione in prima fila”. IL PUNTO “Gli imprenditori cooperativi chiedono di più ma vogliono stabilità” Al Governo e al Paese il presidente della nuova area di Legacoop Carlo Zini manda un messaggio chiaro: “Dobbiamo dire in modo chiaro che gli imprenditori cooperativi sono critici su tante cose perché pretendono di più ad esempio per gli investimenti o sul tema della rivisitazione del Codice, ma sono convintamente a favore della stabilità politica e apprezzano gli sforzi per riformare l’assetto istituzionale e rendere più efficiente il sistema-Paese”. “Le cooperative di Produzione e Servizi – prosegue – si candidano a offrire soluzioni integrate per favorire lo sviluppo ‘dell’ambiente costruito’ e con esso rinsaldare la coesione sociale. In grado di offrire risposte, anche nelle fasi di emergenza più acuta, come quelle seguite ai Primo piano ACI recenti eventi sismici. Vogliamo dare il nostro contributo a progetti di sviluppo che, ridando slancio alla domanda di consumi e di investimenti (Casa Italia), significhino una svolta decisiva per la messa in sicurezza del nostro patrimonio abitativo, delle scuole, degli edifichi pubblici e dei beni architettonici, per un uso del territorio che ne salvaguardi l'integrità”. “Il nuovo Codice degli appalti – conclude Zini – rappresenta una forte innovazione, così come l’ANAC in materia di contrasto ai fenomeni di corruzione. Condivisibile nei principi, da migliorare su alcuni aspetti ideologici: subappalti, approcci al project financing e ai costi della legalità”. “Da anni chiediamo alle Istituzioni e ai Legacoop Settori Governi – ha spiegato il vicepresidente Fabrizio Bolzoni – l’individuazione di una sede istituzionale deputata a diventare riferimento per le attività dei servizi ad alta intensità di manodopera; una sede nella quale si affrontino in modo organico – così come avviene per tanti altri settori – le relative problematiche. Sul piano della Legge di Bilancio 2017, riteniamo di fondamentale importanza il superamento della cosiddetta tassa sul licenziamento in maniera strutturale nei cambi di appalto e in caso di fine cantiere, per la quale siamo fiduciosi possa essere la volta buona”. E così in effetti è stato, con l’approvazione strutturale della norma tanto attesa all’interno del cosiddetto ‘Mille proroghe’. Territori Imprese Sondaggio 4 >> Alleanza Cooperative Donne e Parità >> Alleanza Cooperative Marche >> Alleanza Cooperative Pesca COMMISSIONE DONNE E PARITÀ Giornata internazionale contro la violenza sulle donne 25 novembre 2016 L’Alleanza delle Cooperative Italiane nella Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne conferma il suo impegno a fianco delle istituzioni e delle cooperative associate per l’affermazione della cultura, del rispetto dell’identità delle persone e contro ogni violenza perpetrata sulle donne. Un fenomeno che non può essere circoscritto alla sfera privata delle persone ma richiede senso di responsabilità e coinvolgimento di tutti. Da parte nostra, rimane ferma la volontà di promuovere iniziative di informazione e di prevenzione a partire dalle cooperative associate, a cui chiediamo una attenzione particolare al tema dell’inclusione lavorativa delle donne vittime di violenza, piaga che in questo momento riguarda, tra le altre, in larga misura le donne migranti. ALLEANZA COOPERATIVE MARCHE Welfare, superiamo gare d’appalto per servizi sociali opzioni nella gestione del welfare - ha detto Gianfranco Alleruzzo, Alleanza Cooperative Marche -, non c’è scritto da nessuna parte che fare le gare d’appalto sia l’unica strada. Per noi cooperatori, che da trent’anni siamo in prima linea nella costruzione del sociale nelle Marche, è ormai necessario valutare le conseguenze del modo in cui viene affidato un servizio, perché può incidere negativamente sia sulla qualità del servizio stesso per i cittadini, sia per i lavoratori e le cooperative, per le quali non è nella loro natura essere appaltifici. Non si può parlare di qualità quando con gare d’appalto che arrivano ad un ribasso che oscilla anche fra il 16 e il 20%”. Per questo, ha annunciato Alleruzzo, come Alleanza delle Cooperative Sociali Marche, “stiamo lavorando ad un protocollo d’azione su cui confrontarci con la Regione Marche per chiedere di arrivare presto ad un risultato comune più positivo che superi una gestione legata solo all’appalto”. Il presidente di Anci Marche e sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi, ha sottolineato come “per i Comuni sia importante potersi confrontare con buone pratiche già esistenti per creare anche un modello Marche. Non si tratta, infatti, di capire quanto risparmiamo ma quali servizi mettiamo in campo. Siamo pronti, quindi, a recuperare qualche bella esperienza da mettere a disposizione della comunità”. Buone pratiche come quella del Comune di Brescia, illustrata dall’assessore ai Servizi sociali, Felice Scalvini, orientata alla logica dell’accreditamento di tutti i servizi e alla tariffazione per quelli specialistici. Altro modello è quello dell’Emilia Romagna dove, dopo la legge regionale 50, è stato creato in Regione un gruppo di lavoro con la coo- Il welfare delle Marche ha bisogno di una nuova modalità di affidamento dei servizi sociali, che superi la consuetudine delle gare d’appalto e che punti sulla qualità del servizio offerto agli utenti e ai cittadini. Di come arrivare a questo traguardo, si è parlato a Senigallia (An), all’Istituto Panzini, nell’incontro “Affidamento dei servizi e cooperazione sociale: superare le gare d’appalto nei servizi sociali e di cura alla persona”. “Il mercato non è solo un territorio di competizione ma un luogo di scambio in cui si possono costruire diverse Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio 5 perazione sociale, ha spiegato Alberto Alberani, responsabile Legacoopsociali Emilia Romagna, per creare delle linee guida condivise per superare le gare d’appalto che vanno dall’affidamento per accreditamento alla tariffazione dei servizi. Per i rappresentanti di Aci Sociali Marche, Paolo Pelosi, “ci sono già delle possibilità per andare oltre gare e anche per contribuire al welfare con la sussidiarietà” mentre Roberto Frullini, “l’appalto è una questione strumentale che può essere superata e governata. Ci sono strade nuove che possono essere battute per superare il giochino del ribasso, che viene scoraggiato anche dall’Autorità nazionale anticorruzione”. ALLEANZA COOPERATIVE PESCA Quote pesce spada sono tsunami per economia ittica italiana “L’adozione di un sistema di pesca con quote per il pesce spada è un vero e proprio Tsunami per l’economia ittica italiana. A rischio reddito e occupazione di un comparto che in Italia produce il 50% delle produzione mediterranee di spada, con circa 5000 tonnellate pescate ogni anno. Il sistema di pesca con quote, già previsto per il tonno rosso, rischia di cambiare l’offerta sui nostri mercati: meno prodotto made in Italy e un +30% di import di prodotto proveniente dal nord Africa, dall’Atlantico e dal Primo piano ACI Pacifico”. Così l’Alleanza delle cooperative italiane della pesca in merito all’adozione di una piano di ricostituzione dello stock di pesce spada, adottato oggi in Portogallo nel corso dell’assemblea della Commissione europea per la tutela del tonno rosso e dei grandi pelagici (Iccat). “Ancora una volta- sottolinea l’Alleanza- il principio precauzionale, basato su dati scientifici incerti, ha avuto la meglio sulla tutela dell’occupazione e delle aziende. E questo con scelte che non proteggono meglio la risorsa. Sarebbe stato più corretto intervenire, come avevamo chiesto, con misure di gestione più puntuali come le chiusure spazio-temporali, la ridefinizione degli attrezzi da pesca (lunghezza e numero degli ami), i sistemi di tracciabilità e di identificazione, per evitare che si consumi prodotto di provenienza illecita, la regolamentazione della pesca non professionale. Ringraziamo la delegazione italiana per il difficile lavoro negoziale portato avanti in questi giorni, per sostenere le richieste della pesca professionale. Ora, per tentare di arginare un disastro annunciato, l’Iccat chiede di trovare un’equa e giusta chiave di ripartizione delle quote stabilite: 10500 tonnellate a livello globale, assieme alle altre parti contraenti. Toccherà ora vigilare – conclude l’Alleanza- affinché l‘Europa non mortifichi ulteriormente gli interessi nazionali. E’ indispensabile prevedere misure di sostegno per chi dovrà inevitabilmente uscire dal mercato”. Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Legacoop >> Legacoop >> Economia Sociale >> Cooperative di Comunità Primo piano ACI 6 LEGACOOP I progetti dell’abitare collaborativo a Sharitaly L’impresa cooperativa, giovane e innovativa, come forma privilegiata per realizzare la sharing economy. Ovvero il nuovo modello di business che permette in tempo reale di connettere persone che vogliono scambiarsi beni o servizi, senza intermediari, in modo facile, semplice e veloce. E sono state proprio le cooperative, giovani, innovative a confrontarsi, allo “Sharitaly”, la due giorni milanese dedicata proprio al’economia collaborativa, tenutasi il 15 e 16 novembre nello Spazio Base, di cui Legacoop è stata sponsor gold. Due le cooperative pugliesi che hanno partecipato nel corso di alcune delle 10 sessioni di lavoro (Abitare collaborativo, Cultura, Dati e governance delle città, Finanza distribuita e collaborativa, Lavoro e nuove professioni, Manifattura 4.0, Mobilità e turismo, Processi aziendali, Scienza dei cittadini, Welfare e territorio): Experience, Apulia Student Service. Realtà giovani e che hanno presentato alcune esperienze innovative sul tema dei servizi legati alla ricerca degli alloggi per studenti e giovani professionisti o lavoratori e alla opportunità di attivare servizi collaborativi all’interno delle comunità. Nel corso del gruppo di lavoro dedicato all’Abitare collaborativo, protagoniste le due cooperative Experience, nata con il sostegno di Coopstartup, e Apulia Student Ser- Legacoop Settori vice, startup del 2012 con il bando regionale “Principi Attivi”. E’ stato Carlo Monticelli, per Apulia Student Service, ad illustrare l’innovativo servizio di ‘CercoAlloggio’, il primo portale italiano specializzato nell’affitto a studenti. “Fin da sempre nel nostro progetto sono state importanti una forte rete pubblico privato, la collaborazione tra proprietari di casa e studenti, e la necessità di lavorare nella legalità, in un settore dove troppo spesso questo non accade. Partecipare a Sharitaly e in particolare al workshop sull’abitare collaborativo è stato per noi molto interessante, ci ha permesso di confrontarci con diverse pratiche dell’abitare In Italia, e di lavorare insieme sulle potenzialità di sviluppo in un’ottica collaborativa”. Per il progetto della neo nata cooperativa “Experience” di Bari, Francesco Schettini: “Experience supporta chi cerca un alloggio temporaneo o per medi lunghi periodi, proponendo soluzioni abitative condivise. E’ una rete, l’espressione esatta della collaborazione e della messa in comune di progetti, idee e spazi, appunto. Sharitaly ci ha consentito di confrontarci e rendere quanto più ottimistica e veritiera la possibilità di un cambiamento, per noi giovani e per un servizio, quello dell’abitare, che accomuna tutti e che, così come l’abbiamo pensato, è rivoluzionario, perché sostenibile e condiviso”. Ed ancora sono state presentate tre pratiche dell’Abitare Collaborativo lombarde. La Cooperativa Edificatrice Ferruccio Degradi di Milano ha illustrato due esperienze Territori Imprese Sondaggio Legacoop 7 di socialità e condivisione che coinvolgono i soci e gli spazi comuni degli stabili in cui abitano. Nel quartiere Figino la cooperativa ha realizzato un complesso di due edifici con lavanderia in comune, uno spazio di svago all’aperto attrezzato con bersò, panchine e grill e un orto comune i cui prodotti ricavati vengono suddivisi tra i soci che hanno dedicato un po’ del loro tempo alla sua cura. Esperimento ripetuto con successo con l’orto urbano di p.le della Cooperazione nel quartiere Quarto Cagnino. Il motto con cui i soci affrontano questa esperienza è: basta dare quel che si può, ognuno nel suo piccolo, col suo contributo. L’esperienza innovativa del Consorzio Casa Tua società cooperativa che accorpa le tre cooperative storiche: UniAbita, Armando Diaz e La Nostra Casa di Cinisello Balsamo. Dopo anni di stretta collaborazione nel 2015 ha inaugurato la prima residenza temporanea destinata a particolari target ed alla risoluzione di una serie di bisogni trattati fino a quel momento solo a carattere emergenziale. Gli alloggi sono stati destinati infatti a studenti, lavoratori fuori sede, famigli con sfratto in attesa di nuova sistemazione visitatori per eventi e manifestazioni, parenti e familiari ricoverati per cure mediche, uomini e donne separati. Sono stati creati spazi e servizi comuni, lavanderia, deposito bagagli, locale hobby, bike sarin, giardino, wifi. Alla tavola rotonda “Si può fare” inoltre la Fondazione Dar Casa ha presentato i progetti: Ospitalità solidale e Il foyer di Cenni. Il primo ha previsto il recupero di 24 alloggi sottosoglia in due quartieri ERP (Ponti e Niguarda) destinati a giovani precari o studenti tra i 18 e i 30 anni che in cambio di un alloggio con affitto calmierato restituiscono al quartiere 10 ore di attività sociali. Il secondo, Il foyer di Cenni, è una proposta per chi cerca una casa in condivisione e ha voglia di sperimentarsi in un percorso di scambio e coabitazione. Cinque appartamenti, vicini ma indipendenti, per un totale di 27 posti. In ogni casa del foyer ci sono 5 o 7 posti, cucina salotto e doppi servizi. A questi si aggiungono i tanti spazi comuni a disposizione nel nuovo complesso residenziale di Cenni di Cambiamento e la possibilità di partecipare alle attività degli Primo piano ACI abitanti. Il prossimo appuntamento con giovani cooperative, che fanno sharing economy sarà a Napoli, nel corso del Meeting nazionale di Coopstartup, ovvero ““Connessioni”, il 29 e 30 novembre, Città della Scienza. ECONOMIA SOCIALE Conferenza annuale a Bratislava Il prossimo 30 novembre e 1° dicembre 2016, si svolgerà a Bratislava l’annuale conferenza internazionale sull’economia sociale, quest’anno dedicata al tema “L’Economia sociale quale attore chiave per una risposta efficace alle attuali sfide sociali nell’Unione europea e nel mondo”. Come ogni anno, la conferenza è patrocinata dal Governo dello Stato membro che detiene la Presidenza di turno del Consiglio dell’UE. Quest’anno pertanto l’evento si svolgerà sotto gli auspici della Presidenza slovacca che ne cura l’organizzazione in collaborazione con la Commissione europea. Denso il programma delle due giornate di lavoro, che vede la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni europee, nazionali, rappresentanti del mondo accademico e rappresentanti di organizzazioni e imprese dell’economia sociale che porteranno la testimonianza delle esperienze più significative sviluppate nei diversi Stati membri. Attese, tra i rappresentanti di spicco della Commissione europea, Elzbieta Bienkowska, Commissario per il mercato interno, industria, imprenditorialità e PMI, e Marianne Thyssen, Commissario per l’occupazione, affari sociali, competenze e mobilità professionale. La conferenza costituirà la sede in cui sarà presentato formalmente il Rapporto sull’economia sociale elaborato dal GECES, il gruppo di esperti creato e coordinato dalla Commissione europea, in cui vengono indicate 13 raccomandazioni inerenti altrettante misure concrete da implementare per sostenere e promuovere lo sviluppo delle imprese dell’economia sociale. Le principali aree di lavoro in cui si sollecitano interventi mirati della Commissione si riferiscono a: visibilità, riconoscimento e identità; accesso Legacoop Settori ai finanziamenti; quadri legislativi adeguati; sviluppo e crescita internazionale. La Conferenza sarà anche la sede per sviluppare un confronto e un dialogo costruttivo fra le istituzioni dell’UE e gli attori dell’economia sociale all’interno di tavole rotonde e workshop tematici che toccheranno temi strategici come: il ruolo dell’economia sociale quale motore per lo sviluppo dell’occupazione a livello regionale; crescita e sostenibilità delle imprese sociali e strumenti concreti per la crescita; startup di imprese sociali, strumenti per la creazione di imprese sociali sostenibili; la dimensione esterna dell’economia sociale. Nella seconda giornata si affronterà il tema legato ai contesti normativi nazionali e a seguire tre workshop tematici che affronteranno le problematiche legate a crescita e sostenibilità delle imprese sociali; il ruolo dell’Economia sociale in qualità di partner negli ecosistemi politici; gli strumenti finanziari. La Conferenza si concluderà con una Tavola rotonda che vedrà protagoniste le istituzioni nazionali di vari Stati membri. La partecipazione alla Conferenza è aperta al pubblico e gratuita (ovviamente sono a carico dei singoli partecipanti le spese di viaggio e alloggio) . Per registrarsi occorre inviare una richiesta scritta alla Presidenza slovacca. Chi fosse interessato a partecipare può contattare i seguenti riferimenti: [email protected]; [email protected]. Per consultare il programma dell’evento: http://www.socialeconomy.eu.org/sites/def ault/files/archives/Bratislava%20conference%20on%20Social%20Economy%20Programme.pdf COOPERATIVE DI COMUNITÀ La terza edizione della Scuola si conclude a Cerreto Alpi Grande partecipazione alla terza edizione della Scuola delle Cooperative di Comunità, che ha preso il via l’11 e 12 novembre a Succiso. La Scuola si concluderà il 25 e 26 novembre a Cerreto Alpi, dove da oltre 13 anni è attiva una delle più importanti coope- Territori Imprese Sondaggio Legacoop 8 rative di comunità italiane, I Briganti di Cerreto. Erano oltre 60 i presenti alle giornate di Succiso, con 50 iscritti alla Scuola, che si prevedono in aumento nelle due giornate previste a Cerreto Alpi. Hanno portato il saluto alla giornata inaugurale il sindaco di Ventasso Antonio Manari, il presidente del Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, il presidente di Legacoop Emilia-Romagna Giovanni Monti e il direttore regionale di Confcooperative Pierlorenzo Rossi. Particolarmente intense saranno anche le due giornate di Cerreto Alpi, con relatori di alto livello. Il 25 novembre, sul tema “Hub di economie e sviluppi per nuove catene di valori”, interverranno Elena Casolari (Fondazione Acra), Vincenzo Marino (Icn), Andrea Rapisardi (cooperativa Lama), Lodovico Patelli (cooperativa di comunità L’Innesto). Seguirà una sessione di lavoro sugli statuti delle cooperative di comunità passate presenti e future”, con interventi di Mauro Iengo (Legacoop) e Tony Dalla Vecchia (Confcooperative). Il 26 novembre, sul tema “Welfare dalle co- Primo piano ACI munità intraprendenti”, interverranno Giovanni Fosti (Università Bocconi di Milano) Gino Mazzoli (studio Praxis), Giovanni Devastato (Università La Sapienza di Roma), Francesca Paini (cooperativa AltraEconomia). Nel corso delle giornate di Cerreto Alpi verrà anche presentato l’importante studio realizzato dal Ministero per lo Sviluppo Economico sulle cooperative di comunità. Si tratta di uno studio di fattibilità per una collaborazione innovativa tra sistema pubblico e movimento cooperativo, che ha analizzato alcune esperienze virtuose di cooperative in Italia, tra cui le reggiane I Briganti di Cerreto e la Valle dei Cavalieri. Lo studio, realizzato con la collaborazione delle centrali cooperative, è stato presentato pochi giorni fa a Roma, con la presenza anche dei rappresentanti delle due cooperative reggiane e degli esperti della cooperazione che hanno collaborato allo studio. La Scuola delle cooperative di comunità è organizzata da Confcooperative e Legacoop Emilia-Romagna con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, nell’ambito del pro- Legacoop Settori getto “Cooperative di Comunità: promuovere la cooperazione, i beni comuni, e il territorio”. Il Comitato scientifico del progetto è composto da Gianluca Mingozzi, Carlo Possa, Andrea Rapisardi, Giovanni Teneggi, Roberta Trovarelli, Paolo Venturi, Flaviano Zandonai. Segreteria organizzativa e iscrizioni: Erika Farina, 347 1639146, [email protected]; Marilena Raule 377 1255713, [email protected]. Link su pagina FB Scuola delle Cooperative di Comunità. Territori Imprese Sondaggio Territori >> Lombardia 9 LOMBARDIA EMILIA OVEST >> Emilia Ovest Contest musicale “Abbassa il volume” >> Toscana C’è ancora tempo fino al 30 novembre 2016 per iscriversi ad “Abbassa il volume”, contest di musica eccezionale, organizzato da Legacoop Lombardia e Doc Servizi nell’ambito del 130esimo anniversario di costituzione di Legacoop. Presidente di giuria del contest, aperto a tutti gli artisti italiani (singoli o gruppi) che abbiano compiuto i 16 anni alla data di iscrizione e non abbiano superato i 25, è Massimo Cotto, giornalista, dj, scrittore e autore televisivo. In giuria anche i direttori artistici di Doc Live e Freecom, esperti riconosciuti in ambito nazionale. Ogni artista o gruppo potrà presentare un brano edito o inedito di qualunque genere e in qualunque lingua della durata di massimo 5 minuti. La finale del contest, che vedrà esibirsi solo cinque finalisti selezionati dalla giuria, si terrà venerdì 16 dicembre 2016 presso l’Auditorium del Conservatorio Verdi di Milano. >> Romagna >> Abruzzo >> Calabria Primo piano ACI Legacoop Settori AlviaBellacoopiaRicerca,progetto per le scuole medie reggiane Ha preso il via nei giorni scorsi con una interessante iniziativa organizzata nella sala Valdo Magnani l’edizione 2016-2017 di Bellacoopia Ricerca, il progetto di Legacoop Emilia Ovest rivolto alle scuole secondarie di primo grado della provincia di Reggio Emilia. Gli studenti dovranno realizzare studi e ricerche relative ai temi della cooperazione e della solidarietà. Questa edizione, ha spiegato la responsabile del progetto Daniela Cervi di Legacoop, si concentra in particolare sui temi delle migrazioni, della cittadinanza e dei diritti. A Bellacoopia Ricerca hanno aderito 30 classi di 10 scuole reggiane, con un coinvolgimento di 750 studenti. In questa edizione, vista la tematica affrontata, anche Boorea parteciperà attivamente al progetto. L’iniziativa di presentazione, a cui hanno partecipato numerosi insegnanti coinvolti nel progetto, si è concentrata sui temi previsti dal progetto. Dopo l’introduzione di Daniela Cervi, che ha illustrato le finalità di Bellacoopia Ricerca e i risultati più che positivi che il progetto ha ottenuto nei 10 anni in cui è stato organizzato. Il presidente di Boorea e vicepresidente di Legacoop Emilia Ovest, Luca Bosi, ha sottolineato l’importanza e il significato della partecipazione di Boorea, da sempre impegnata sui temi della solidarietà, delle migrazioni e dell’internazionalizzazione. Sono poi state presentate due interessanti comunicazioni. Andrea Montanari, giornalista, dottorando di ricerca in Storia contem- Territori Imprese Sondaggio Territori 10 poranea presso l’Università degli studi di Parma, ha parlato di “Germano e Luigi, i primi due reggiani a New York. Parabola storico/numerica dell’emigrazione reggiana fra Ottocento e Novecento”. Silvia Galloni e Barbara Papotti, esperte in formazione interculturale, fenomeni migratori e trasformazioni sociali hanno affrontato il tema “Le grandi globalizzazioni, le motivazioni delle migrazioni, i modelli interculturali adottati dall’Europa, le parole delle migrazioni” a cura di Silvia Galloni e Barbara Papotti. All’incontro erano presenti Lucio Levrini, coordinatore dei progetti di ricerca, e Stefano Campani, direttore di Boorea Emilia Ovest. Nel corso dell’incontro sono stati forniti dettagli operativi e verrà consegnata una ricca documentazione utile allo svolgimento delle attività. Le ricerche dovranno essere completate entro febbraio del 201. Legacoop Emilia ovest metterà a disposizione delle scuole tutor e strumenti utili per la realizzazione delle ricerche, esperti delle materie trattate. Le dieci scuole che partecipano a Bellacoopia Ricerca sono: l’Istituto comprensivo “Comparoni”, Scuola di Bagnolo in Piano, l’Istituto comprensivo di Novellara, Scuola “Lelio Orsi”, l’Istituto comprensivo Correggio 2, Scuola “G. Andreoli”, l’Istituto comprensivo “G.B.Toschi” Baiso – Viano, Scuole di Baiso-Viano-Regnano, l’Istituto comprensivo “Don Borghi”, Scuola di Rivalta, la Scuola “Albert Einstein” di Reggio Emilia, la Scuola “Enrico Fermi” di Reggio Emilia, la Scuola “Sandro Pertini 1” e “Sandro Pertini 2” di Reggio Emilia, l’Istituto comprensivo “Matteo Maria Boiardo”, Scuola di Scandiano, e la Scuola Marco Emilio Lepido di Reggio Emilia. le realtà cooperative che lavorano in sinergia su quella che è considerata la regina delle piante foraggere: Sopred, Apros, CoNaSe, Promosagri e Cooperative Agricole Braccianti, Semia, Coop. Bonifica Lamone e C.A.C. Un percorso che spazia dalla lavorazione dei foraggi, a quella del seme certificato fino alla ricerca e miglioramento genetico, con varietà e caratteristiche che fanno sì che la qualità della nostra erba medica sia apprezzata in zone lontanissime e diverse tra loro come Paesi Arabi e Giappone. «Più di due terzi dell’erba medica lavorata sono destinati all’estero, per cui l’alta qualità e la distintività si dimostrano concetti chiave per il successo», spiega il responsabile agroalimentare di Legacoop Romagna, Stefano Patrizi. «Si consolidano gli ettari destinati a questa coltivazione anche grazie all’opportunità offerta dalla coltivazione del seme certificato, per cui la Romagna è estremamente vocata. Il valore dato agli agricoltori e a cooperative agricole braccianti, oltre che da liquidazioni competitive col mercato e dalla capacità di temperarne le asperità, è incrementato dalla forte sinergia di questa Filiera che condivide una strategia fondata sull’alta qualità e il rispetto delle regole». L’Erba Medica, leguminosa azotofissatrice, fondamentale per le rotazioni e il recupero di fertilità dei terreni, è specie conosciuta da millenni. Originaria dell’Asia occidentale (terre di provenienza della tribù dei Medi, dai quali prende il nome), venne diffusa in Europa dai persiani attraverso l’antica Grecia. Già al tempo dell’impero romano veniva largamente usata per nutrire il bestiame. ROMAGNA TOSCANA Erba medica, export e superfici in aumento per la filiera romagnola Presentazionedellatesidilaureadi Sandro Pertini Un migliaio di aziende agricole coinvolte, il 70% del prodotto disidratato destinato all’export, settemila ettari impegnati a foraggio e produzione di seme, sono numeri di una coltura in crescita: l’annata 2016 si conferma positiva per il settore dell’Erba Medica di Legacoop Romagna. Sono sette È stata presentata il 22 novembre nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università di Firenze la tesi di laurea di Sandro Pertini sulla cooperazione. La presentazione del volume Sandro Pertini, La cooperazione. Tesi di laurea discussa nell’anno 1924 presso l’Istituto di Scienze sociali Cesare Primo piano ACI Legacoop Settori Alfieri di Firenze (Ames, Genova 2012) a cura di Sebastiano Tringali, con introduzione di Fabio Fabbri, si è svolta durante un incontro a cui hanno partecipato il rettore Luigi Dei, il vicepresidente della Fondazione Sandro Pertini di Firenze, Pietro Pierri, Eugenio Giani, presidente Consiglio Regionale della Toscana, Gianluigi Granero, presidente Legacoop Liguria, il giornalista Ugo Intini e Massimo Morisi, presidente del corso di laurea in Scienze Politiche. Ha moderato l’incontro Roberto Negrini, presidente Legacoop Toscana, che ha affermato “Pertini ha fatto a Firenze la sua seconda tesi di laurea, nella quale ha preparato, da riformista, un’idea diversa di sviluppo ed equità sociale in questo Paese”. Il rettore Dei ha sottolineato l’importanza del contesto storico in cui il giovane Pertini decide di studiare la cooperazione: “Vi rendete conto studiare il tema della cooperazione quando l’Europa e il mondo stanno per precipitare in un gorgo che darà poi luogo all’appellativo del secolo del male al ventesimo secolo? “ ha chiesto nel corso del suo intervento. L’iniziativa ha così dato il via alle attività previste nel protocollo di intesa fra Università di Firenze e Legacoop Toscana firmato il 16 novembre. Il protocollo mira a rendere più stretti ed efficaci per studenti, laureati e per le cooperative i rapporti tra il mondo accademico fiorentino e quello della cooperazione. Nell’accordo si prevedono tirocini e stage in cooperativa, percorsi formativi sulla cooperazione, premi e borse di laurea per tesi su argomenti attinenti il movimento cooperativo, giornate tematiche dedicate all’economia cooperativa, consulenza per i laureati che si volessero costituire in cooperativa. Territori Imprese Sondaggio Territori 11 ABRUZZO Seminario “La Formazione per una professionalità più competente” Vogliamo fornire alle cooperative e ai consulenti gli strumenti per poter competere nel mercato e uno di questi strumenti è proprio la formazione” dichiara Fernando Di Fabrizio, Presidente di Legacoop Abruzzo, a proposito del seminario che si è tenuto venerdì 16 novembre a San Giovanni Teatino, presso la sede dell’Associazione. “Anche quest’anno- prosegue il Presidenteabbiamo svolto diversi seminari tematici riguardanti il Bilancio delle cooperative, la disciplina IVA, il Jobs Act e abbiamo concluso il ciclo venerdì con il Nuovo Codice Appalti, convinti che il miglior modo per affrontare le sfide del mercato sia la conoscenza e la preparazione”. Il seminario rientra nella programmazione delle attività definita dalla Presidenza di Legacoop Abruzzo ed è realizzato con il supporto organizzativo di Generazioni Abruzzoil coordinamento dei giovani cooperatori abruzzesi- e della Rete Nazionale Servizi di Legacoop che mette a disposizione dei territori i professionisti dei vari settori. La partecipazione è rivolta a tutti i soci e dipendenti delle cooperative aderenti nonché ai consulenti delle associate. Primo piano ACI CALABRIA Arriva “Impresa Meticcia, l’impresa possibile” laboratorio polifunzionale a Catanzaro MEET_Project, associazione di promozione sociale di Catanzaro, presieduta da Elio Lobello, nelle prossime settimane, in seguito alla vittoria del bando Coopstartup Calabria di Legacoop, Coopfond e Regione Calabria, diventerà una cooperativa sociale. La costituenda cooperativa potrà contare su un team composto da 6 giovani ragazzi e ragazze catanzaresi (Viviana Gentile, Claudia Foresta, Alessandra Lobello, Stefano Lo Iacono, Barbara Rosanò) con competenze, esperienze e professionalità differenti dalla comunicazione sociale, alla progettazione, agli aspetti legali e di mediazione interculturale. Nella scorsa settimana la giovane associazione, è stata impegnata a Milano nella finale del concorso “Welfare che impresa!” Legacoop Settori promosso da Fondazione Italiana Accenture, UBI Banca e Fondazione Bracco, con il progetto “Impresa Meeticcia, l’impresa possibile” che è stato l’unico nella categoria Sud a rappresentare la Calabria. Impresa MEETiccia, “è un laboratorio polifunzionale che attraverso la contaminazione fra culture e competenze facilita la nascita di nuove imprese, parte infatti dal bisogno di valorizzare le competenze di italiani e stranieri e di promuovere un’integrazione di qualità”. “Il primo spazio Impresa MEETiccia - affermano gli organizzatori - sorgerà a Catanzaro nei primi mesi del 2017 e una volta consolidato il modello si punterà alla replicazione nei vari contesti sia calabresi che nazionali in cui ci sia la volontà forte da parte degli Enti Locali di partire dal tema del lavoro come strumento di integrazione e di valorizzare le competenze del territorio, per riattivare economie locali”. Fonte: http://www.lametino.it/Ultimora/arriva-impresa-meticcia-l-impresa-possibilelaboratorio-polifunzionale-a-catanzaro.html Territori Imprese Sondaggio Imprese >> CPL Concordia CPL CONCORDIA Alternanza scuola-lavoro, firmato protocollo di collaborazione con l’istituto Luosi di Mirandola >> CMC >> Promosagri >> Camelot >> Itaca >> Consorzio Solidarietà Sociale >> Conad >> Conad Sicilia >> Coop Cadore >> Coop Mag Primo piano 12 ACI Un’estesa realtà imprenditoriale e la scuola unite per dare opportunità di orientamento, formazione e stage agli studenti delle superiori: questo il nocciolo del protocollo di collaborazione siglato da CPL Concordia, gruppo energetico multiutility, e dall’Istituto di Istruzione Superiore “G.Luosi” di Mirandola. L’accordo prevede stage di lavoro in azienda negli ambiti dell’amministrazione e contabilità, della gestione di servizi informatizzati, degli uffici con l’estero e del marketing, e coinvolge gli studenti delle classi quarte e quinte dell’Istituto Tecnico Luosi, del Professionale Cattaneo e del Liceo Classico e Linguistico Pico. Il protocollo è stato sottoscritto nei giorni scorsi dal Presidente di CPL Concordia Mauro Gori e dal Dirigente scolastico dell’Istituto mirandolese Giorgio Siena. “L’accordo parte dalle novità legislative di alternanza scuola – lavoro, ma va oltre prevedendo un inserimento progettato per una formazione integrata: un inserimento finalizzato a completare il percorso scolastico con un vero tirocinio formativo”, ha spiegato Siena. “Si tratta di un’esperienza avanzata che include anche aggiornamento di docenti nell’area della multiutility. L’accordo, se confermato da un positivo ed efficace riscontro nella realtà, potrà diventare un modello di alternanza più interessante per il nostro territorio”. All’interno del progetto di alternanza scuolalavoro sono previsti anche incontri di formazione e informazione rivolti ai docenti e agli studenti e la nomina di tutor scolastici e aziendali che seguiranno i percorsi degli stagisti. “La collaborazione ufficializzata con l’Istituto Superiore Luosi rientra a pieno titolo nella missione aziendale di CPL Concordia che, con la sua attività, si conferma patrimonio per il territorio”, ha dichiarato il Presidente di CPL Concordia Mauro Gori. “L’interscambio tra la nostra realtà imprenditoriale e la scuola mira a formare giovani più preparati ad entrare nel mondo del lavoro e quindi più ricercati dalle aziende, in provincia di Modena e non solo.” Legacoop Settori CMC Darà acqua a Manila «Dove ci sono complicazioni progettuali e tecnologiche noi italiani siamo sempre i più competitivi». Roberto Macrì, direttore generale diCmc, il colosso cooperativo ravennate delle costruzioni, nonna dubbi: sono i nostri cervelli e le nostre competenze a fare la differenza in giro perii mondo, dove ci sono bandi di gara da vincere non seguendo il criterio del massimo ribasso ma attravers o offerte tecniche di alto standing. E’ stato infatti aggiudicato a Cmc, nonostante l’offerta romagnola non fosse la più bassa, un grosso progetto a Manila da 68 milioni di euro per realizzare entro il 2020 un tunnel di 64 km a nord della capitale filippina esportare così l’acqua ai3 milioni di persone in una nazione con acquedotti fatiscenti (i finanziamenti arrivano dalla Banca di sviluppo asiatico). «Per noi è un ritorno nelle Filippine dopo un decennio di assenza. A cavallo del Millennio avevamo realizzato lì i più grossi impianti idroelettrici della nostra storia. Ora abbiamo sbaragliato la concorrenza di alcune ditte cinesi e di un’australiana in short list con noi. Soluzioni tecniche, affidabilità, puntualità sono caratteristiche che ci riconoscono ovunque i committenti stranieri», spiega il dg. Cmc si prepara a chiudere un bilancio 2016 a 1,2 miliardi di euro di fatturato (700 milioni di commesse all‘estero) a fronte di un portafoglio ordini che supera i 3,5 miliardi, con i cantieri più grossi tra Svezia, Libano e Kenya. «Nel frattempo continuiamo a partecipare a gare ai due estremi del pianeta, le ultime in Usa, Argentina,Emirati arabi, Kuwait, Marocco, Nepal e ancora nelle Filippine. E si tratta sempre - conclude Macrì - di bandi internazionali e progetti complicati. Per costruire le grandi strade in mezzo all’Africa che richiedono masse di manodopera e di macchine elementari non serviamo noi italiani». Fonte http://www.ediliziaeterritorio.ilsole24ore.co m/art/lavori-pubblici/2016-11-22/lavoriestero2-coop-cmc-ravenna-dara-acquamanila-195919.php?uuid=ADUFzzzB Territori Imprese Sondaggio Imprese 13 PROMOSAGRI Le CAB combattono la crisi con i satelliti La tecnologia ha avuto negli ultimi anni un impatto determinante nella coltivazione. Ciò che ha salvato le Cooperative Agricole Braccianti dalla crisi e dalla riduzione dei contributi della Unione Europea, è stata proprio la capacità di essere, da sempre, al passo coi tempi. «Abbiamo iniziato da oltre dieci anni a inserire nei 13mila ettari delle 7 CAB in mappe digitalizzate e “georeferenziati” con l’ausilio di rilevazioni satellitari – spiega Pietro Pasini di Promosagri -. Più recentemente partendo da questa base è stato agevole introdurre la cosiddetta agricoltura di precisione, una tecnologia che trae origine da progetti militari sempre governati da sistemi satellitari. Nelle cooperative braccianti la Precision Farming ha trovato condizioni favorevoli in virtù delle ampie superfici di pianura disponibili, ai terreni sistemati a drenaggio senza fossi e della propensione all’innovazione dei tecnici e degli operatori». Già dal 2010 in AGRISFERA, la più grande cooperativa del gruppo PROMOSAGRI, sono state installate attrezzature che consentono, grazie all’ausilio di antenne satellitari, di avere mezzi agricoli teleguidati per le esecuzioni delle diverse operazioni meccaniche, di rilevare i dati produttivi e di concimare le colture in relazioni agli effettivi bisogni in base alla fertilità per ogni piccola porzione di terreno. Oggi tutte le CAB applicano, a diversi livelli, l’agricoltura di precisione che apporta notevoli benefici su diversi aspetti: dal contenimento dei costi del lavoro meccanico per riduzione dei Primo piano ACI tempi, alla riduzione e all’ottimizzazione degli antiparassitari e dei concimi, all’aumento di produzione riscontrati nelle principali colture. L’agricoltura di precisione quindi, oltre a fornire risposte positive per l’economia aziendale, fornisce anche un positivo contributo all’ambiente per un ulteriore miglior utilizzo dei prodotti fitosanitari e fertilizzanti impiegati. Un’altra potenzialità dell’agricoltura di precisione riguarda il suo utilizzo nelle coltivazioni biologiche dove l’eliminazione delle erbe infestanti si effettua solo con attrezzature meccaniche: il controllo delle operazioni per mezzo delle antenne satellitari permette di avere una precisione estrema, fino a 2, 5 centimetri. La presenza di queste attività nelle CAB ha suscitato l’interesse anche delle istituzioni scientifiche che sono sfociate in progetti di collaborazione, in particolare del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell’Università di Bologna. CAMELOT Incontro dei richiedenti e titolari di protezioneinternazionaleconigiovani di Vaccolino (FE) Assieme per un pomeriggio, i richiedenti e titolari di protezione internazionale e i giovani che frequentano il catechismo presso la Chiesa Parrocchiale di San Giacomo Apostolo a Vaccolino (FE), hanno potuto incontrarsi per raccontarsi le reciproche esperienze e condividere una merenda aperta anche ai familiari e agli abitanti che hanno raccolto l’invito del parroco per partecipare a questo momento di scambio. Legacoop Settori Organizzata dalla Chiesa Parrocchiale di Vaccolino in collaborazione con Camelot, l’iniziativa ha voluto far conoscere alla comunità i ragazzi che sono ospitati a Vaccolino nel Centro di Accoglienza Straordinaria gestito dalla cooperativa, in quanto componente dell’Associazione Temporanea di Imprese a cui l’Azienda Servizi alla Persona - ASP di Ferrara ha affidato il servizio. Da maggio 2016 la struttura accoglie 16 uomini provenienti da Costa D’Avorio, Eritrea, Guinea, Mali, Nigeria e Senegal. Gli operatori di Camelot hanno spiegato che, fin dal loro arrivo a Vaccolino, oltre all’alloggio, vengono garantiti loro vitto, assistenza legale e sanitaria, lezioni di italiano e servizi di mediazione culturale per facilitare una comunicazione condivisa all’interno della casa e supportarli nelle modalità di relazione con la comunità che li circonda. Inoltre stanno frequentando corsi di formazione per l’avviamento al lavoro. Per lo sviluppo del progetto, Camelot mette a disposizione educatori e operatori sociali che frequentano quotidianamente la casa, incontrano i ragazzi e monitorano che le buone norme di convivenza interna e con gli abitanti vengano rispettate, insegnanti di italiano per stranieri e consulenti legali che raccolgono la storia di ragazzi, forniscono un supporto nella ricostruzione documentale e li assistono nel percorso fino all’audizione con la Commissione Territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale. Alcuni abitanti si sono già resi disponibili per offrire lezioni di italiano, che si andrebbero ad aggiungere a quelle già previste dal progetto. I profughi, a loro volta, hanno partecipato alle attività di volontariato dell’associazione Buonincontro per la risistemazione del centro di Territori Imprese Sondaggio Imprese 14 aggregazione e la distribuzione di abiti usati a persone bisognose. Il pomeriggio di incontro con la comunità, è stato, per tutti coloro che hanno partecipato, l’occasione di conoscere i ragazzi accolti nella struttura e gli operatori di Camelot che li seguono, e fare assieme a loro una merenda a base di cibi della tradizione dei paesi dei beneficiari accolti. E’ stata inoltre allestita la mostra Ri-Scatti che espone le fotografie su Ferrara e dintorni realizzate da richiedenti e titolari di protezione internazionale. ITACA Partecipa alla “Staffetta Telethon” di Udine aderiranno alla squadra Itaca, avrà necessità di riposare, cambiarsi d’abito o altro. La squadra Itaca coprirà le 24 ore di Staffetta, i beneficiari dei nostri servizi che parteciperanno saranno affiancati dai nostri operatori per percorrere il tragitto in sicurezza, rispettando così i tempi e le necessità di ogni singola persona. Le persone con disabilità percorreranno il tragitto esclusivamente nelle ore diurne”. Giunta alla 18^ edizione, la Staffetta Telethon è un evento unico nel suo genere in Italia, pensato per sostenere la ricerca scientifica contro le malattie genetiche rare. Negli anni, la staffetta è cresciuta sempre più, fino a coinvolgere nel 2015 ben 393 squadre, composte da agonisti e semplici amatori, per un numero complessivo di 11 mila i podisti che si sono scambiati il testimone nel cuore di Udine. Info sulla Staffetta Telethon di Udine su www.telethonudine.it. CONSORZIO SOLIDARIETÀ SOCIALE Celebrati i primi 20 anni La Cooperativa sociale Itaca parteciperà alla “Staffetta Telethon 24 per un’ora” prevista a Udine il 3 e 4 dicembre prossimi (dalle 15 del sabato alle 15 della domenica). L’idea di formare una “squadra Itaca” arriva dagli operatori del servizio “Abitare Possibile” della Carnia e mira a rendere le persone protagoniste attive all’interno delle comunità di appartenenza. “Abbiamo chiuso la fase di raccolta delle adesioni e possiamo confermare che una squadra Itaca, composta sia dagli operatori sia dai beneficiari dei nostri servizi, parteciperà alla Staffetta di Udine. Non sarà necessario correre – anticipa lo staff Itaca -, si potrà anche camminare, il nostro desiderio è portare concretamente il nostro contributo a questa importante e significativa manifestazione”. Per l’occasione Itaca ha anche provveduto a noleggiare un camper che fungerà da “campo base” per chi, tra i partecipanti che Primo piano ACI “Consorzio in movimento: 20 anni di solidarietà sociale” è il titolo del documento e degli eventi organizzati da CSS Modena (Consorzio di Solidarietà Sociale di Modena) in occasione della celebrazione dei 20 anni dalla fondazione. Una nuova sede, una mostra fotografica permanente, un bilancio sociale ventennale che è anche un bel libro fotografico (con foto di Luigi Ottani e Barbara Pasquariello), una tavola rotonda con esperti di livello nazionale. Tutto questo per celebrare il ventennale di CSS, il Consorzio unico che riunisce 28 cooperative sociali dislocate sull’intero territorio della Provincia di Modena – dal Frignano alla Bassa modenese – aderenti a Confcooperative, Legacoop e Agci. Venerdì 18 novembre alla Camera di Commercio di Modena, dopo la presentazione del Bilancio sociale e l’intervento dei fotografi Ottani-Pasquariello, si è tenuta una tavola rotonda sul tema “Cooperazione sociale e welfare: inclusione attraverso il lavoro e normative in evoluzione”, cui Legacoop Settori hanno partecipato nomi importanti: Arturo Nora (Presidente CSS), Gian Carlo Muzzarelli (Sindaco Comune di Modena), Claudia Fiaschi (Vicepresidente nazionale Confcooperative), Andrea Benini (Presidente Legacoop Estense), Flaviano Zandonai (Iris Network), Paola Cicognani (Direttore Agenzia Regionale per il lavoro); a moderare Enrico Grazioli (Direttore Gazzetta di Modena). “CSS” – ha affermato il presidente Arturo Nora – “è un soggetto economico che, nel corso dei suoi primi 20 anni di attività ha fatto dei valori della legalità, della sussidiarietà e dell’inclusione socio-lavorativa della componente più fragile e vulnerabile delle nostre comunità il fulcro del proprio agire”. L’entrata in vigore della Legge Regionale n.12 per la promozione e lo sviluppo della cooperazione sociale, tra gli altri adempimenti, prevede l’obbligo di redigere il Bilancio Sociale. “Un obbligo” – prosegue il presidente di CSS – “che il Consorzio ha di fatto percepito come tale sin dalla fine degli anni ’90. Siamo convinti che la rendicontazione sociale sia un impegno doveroso per gli Enti del Terzo settore, anche per accrescere la credibilità del nostro agire”. Nei suoi primi 20 anni CSS ha prodotto 144 mln di euro di attività, per oltre il 90% prodotti dalle cooperative socie. Le persone che lavorano complessivamente nelle cooperative aderenti a CSS (cooperative di tipo A e di tipo B) sono 1.427. Di queste 957 sono impiegate nelle cooperative di tipo B. Il 61% di queste, pari a 584 lavoratori sono persone svantaggiate. Ciò significa che in media più di una persona su due all’interno delle cooperative di tipo B presenta una qualche forma di svantaggio certificato. Territori Imprese Sondaggio Imprese 15 CONAD Eccellenze regionali nella stazione ferroviaria di Santa Maria Novella Ha aperto al pubblico giovedì 24 novembre, presso il Binario 1A della stazione centrale di Santa Maria Novella, crocevia quotidiano di decine di migliaia di persone, il nuovo Sapori&Dintorni Conad, il quarto in città. Si completa, in tal modo, il progetto lanciato a fine 2012 da Conad assieme a Grandi Stazioni per la realizzazione degli store nelle stazioni di Roma Termini, Milano Centrale, Napoli Centrale e, appunto, Firenze Santa Maria Novella. Il punto di vendita, è disposto su due piani e ha due ingressi. Da Via Alamanni si accede alla Cremeria Sapori&Dintorni e al bar caffetteria presenti al piano terra; l’altro accesso è dal Binario 1A al piano binario, dove si sviluppa la superficie di vendita con area degustazione. In totale 570 mq di vendita al piano binario di prodotti italiani, legati a tanti territori e alle eccellenze di cui ogni regione d’Italia è ricca e oltre 140 mq di area di somministrazione fra piano terra e piano binario. Lo spazio interno è suddiviso tra i reparti gastronomia e panetteria, ortofrutta, carne a libero servizio e selezione di drogheria alimentare e bevande, ognuno caratterizzato da un’ambientazione specifica. E’ presente tutta la gamma dei prodotti regionali italiani a marchio Sapori&Dintorni, affiancata delle linee biologiche e funzionali Conad il biologico, AC Conad e la nuova Verso Natura Conad. All’interno dello store è stata ricavata un’area dedicata alla degustazione dei prodotti in vendita da consumare sul posto o portare a casa nelle comode confezioni take away in vendita al banco gastronomia. A Firenze Conad è una solida realtà: con la nuova apertura sono nel complesso 23 i punti di vendita distribuiti in tutta la città (quattro dei quali con l’insegna Sapori&Dintorni) e quasi 500 le persone occupate. Oggi i fratelli Leonardo e Claudia Betti, entrambi soci di Conad del Tirreno, – la loro famiglia da quarant’anni gestiva il negozio Margherita Conad di via Alamanni che ora ospita la nuova Cremeria Sapori&Dintorni e il bar – si misurano con la nuova sfida dello store alPrimo piano ACI l’interno della stazione ferroviaria di Santa Maria Novella. Uno store specializzato nel cibo di qualità, che valorizza la territorialità e offre la possibilità di degustare al proprio interno una gamma di piatti. «Lo store Sapori&Dintorni di Firenze Santa Maria Novella è una bella vetrina per valorizzare l’eccellenza dei prodotti regionali e italiani – sottolinea l’amministratore delegato di Conad del Tirreno Ugo Baldi –, ma anche un’opportunità di acquisto che dà risposte al flusso turistico, ai pendolari e ai fiorentini. Siamo per la valorizzazione del localismo, per dare risposte al territorio attraverso i nostri soci, che operano in tante comunità locali. Questo nuovo store ha le carte in regola per rafforzare il servizio e confermare l’insegna quale punto di riferimento sia per i turisti che transitano nella stazione ferroviaria sia per i cittadini che vivono e lavorano in zona. Diamo valore ai prodotti di qualità, espressione della tradizione regionale; prodotti che i fiorentini hanno piacere di portare in tavola e i turisti di assaporare e acquistare come una piacevole scoperta». E’ soprattutto alla valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti che punta questo piccolo store, con l’offerta di tante eccellenze locali; un’offerta ampia, che produce ricadute positive sul tessuto economico di tanti territori toscani e sull’indotto. La presenza di un box clienti assicura il servizio di accoglienza e info point sui principali eventi culturali e manifestazioni che si svolgono in città. Per Conad del Tirreno, che ha chiuso il 2015 con un giro di affari complessivo della rete associata di 2,35 miliardi di euro, i prodotti regionali in Toscana valgono il 30 per cento del fatturato. Un dato che sottolinea l’attenzione della cooperativa alla tradizione enogastronomica locale e la capacità di valorizzare i prodotti regionali di qualità nei centri storici delle città d’arte o in luoghi di transito dei turisti, come sono Firenze, Siena, Sassari e la Stazione Termini di Roma. Lo store Sapori&Dintorni nasce per dare risposta a esigenze di consumo sia per chi la città la vive quotidianamente sia per i turisti in visita, oltre che per far conoscere e valorizzare l’eccellenza tipica dell’agroalimentare regionale italiano. L’offerta enogastronomica territoriale è sempre più una motivazione di vacanza che integra quella culturale e am- Legacoop Settori bientale e non può fare a meno dei prodotti tipici: in fondo, è arte anche quella del buon cibo. E’ il legame con il territorio, forte elemento di distintività per Conad, ad assicurare la riconoscibilità dei prodotti italiani sui mercati esteri. Comune denominatore a tutti gli store Sapori&Dintorni in attività è il cibo, che comunica ed è oggetto di comunicazione, ma che alimenta anche un solido legame tra eccellenze del territorio, cultura locale ed economia. CONAD SICILIA I biscotti prodotti dai detenuti sugli scaffali degli store palermitani La grande distribuzione apre le porte al progetto “Cotti in frangranza” e così i biscotti sfornati dal biscottificio del carcere minorile palermitano saranno disponibili sugli scaffali dei supermercati Conad. “Cotti in Fragranza” è un laboratorio per la preparazione di prodotti da forno, gestito dalla cooperativa sociale “Rigenerazioni” onlus. La prima realtà del Sud Italia all’interno di un Istituto Penale per i Minorenni, che ha l’obiettivo di realizzare prodotti da forno di alta qualità da commercializzare nel territorio locale e nazionale. Il primo prodotto è “Buonicuore”, frollino secco al mandarino, raccolto in terreni confiscati alla mafia a Ciaculli e realizzato con materie prime quali la farina Maiorca Bio molita a pietra, lo zucchero integrale di canna Muscovado, il lievito biologico, burro e latte a km 0. La commercializzazione del prodotto vuole unire l’alta qualità dei prodotti, garantita dalla presenza di materie prime biologiche o a km 0, alla finalità dell’inclusione sociolavorativa dei giovani del Malaspina che, previa formazione, potranno diventare lavoratori specializzati ed autonomi, anche al di fuori del percorso detentivo. Il progetto è promosso e sostenuto dall’Istituto Penale Territori Imprese Sondaggio Imprese 16 per i Minorenni di Palermo, Opera Don Calabria, Associazione nazionale Magistrati e Fondazione San Zeno. “Siamo grati a Conad per averci offerto l’opportunità di far crescere il nostro progetto sociale, aprendo le porte della Gdo ad un prodotto di altissima qualità altrimenti destinato ad un consumo di nicchia - afferma Lucia Lauro, una delle coordinatrici del progetto -. Inizialmente i dolci sfornati dal biscottificio del carcere minorile palermitano saranno venduti in 11 punti vendita a marchio Conad di Palermo ma contiamo di riuscire ad aumentare la produzione per poter allargare la rete di vendita. Per l’avvio, 5 dei 36 ragazzi ospitati nel carcere Malaspina di Palermo, inseriti nel progetto, hanno prodotto 5 quintali di biscotti “Buonicuore”, quasi il doppio della produzione settimanale del laboratorio. I giovani detenuti lavorano divisi in due turni: in uno assieme a uno chef supervisore, nel secondo, da soli poiché totalmente autonomi nella preparazione”. I dettagli del progetto e le finalità dell’iniziativa sono stati presentati il 23 novembre in conferenza stampa presso la sede dell’agenzia di stampa Italpress, a cui erano presenti oltre ai dirigenti di Conad Sicilia e alle coordinatrici del progetto, anche il direttore dell’Istituto Penitenziario Minorile, Michelangelo Capitano, Maria Rosaria Gerbino, Magistrato di sorveglianza e Filippo Parrino, Presidente Legacoop di Palermo. “Siamo una cooperativa di soci imprenditori fortemente radicati nel territorio - commenta Natale Lia, direttore generale di Conad Sicilia – e vogliamo essere un’impresa socialmente responsabile che contribuisce in maniera significativa alla crescita della comunità. Questa collaborazione ci consente di concertare e articolare una serie di azioni che vanno oltre la semplice promozione di prodotti tipici, soste- Primo piano ACI nendo direttamente la crescita di una cooperativa sociale che nasce in un carcere minorile e che si sta prodigando per il futuro di tanti ragazzi”. Grazie alla commercializzazione dei biscotti sugli scaffali della grande distribuzione, la cooperativa spera di poter aprire un laboratorio all’esterno del carcere Malaspina per garantire un futuro ai ragazzi non appena finiranno di scontare la pena. Fonte http://livesicilia.it/2016/11/23/i-biscotti-prodotti-dai-detenuti-sugli-scaffalidegli-store-conad_803046/ COOP CADORE Progetto SIMBIorti, votazioni online ancora aperte C’è tempo fino al 29 novembre per votare il progetto di agricoltura sociale “SIMBIorti” che in Cadore coinvolge ragazzi con disabilità in età post scolare attraverso l’innovativa coltivazione del carciofo di montagna. Il progetto della cooperativa sociale Cadore Scs, in partnership con la Cooperativa Lassù del Comelico, è stato infatti selezionato insieme ad altri provenienti da tutta Italia per il concorso “Coltiviamo Agricoltura Sociale”, promosso da Confagricoltura con Senior L’età della saggezza Onlus, in collaborazione con la Rete Fattorie Sociali e Banca Intesa Sanpaolo. Soltanto i 30 progetti più votati accederanno alla valutazione finale da parte di una commissione di esperti, che aggiudicherà 50 mila euro al vincitore. Per votare “SIMBIorti” è necessario visitare il sito www.coltiviamoagricolturasociale.it; registrarsi nella sezione “Iscriviti”; ed esprimere poi la propria preferenza per il progetto “SIMBIorti” all’interno della sezione “Progetti in gara”. Legacoop Settori COOP MAG Seminario “Cooperiamo per l’economia del buon vivere comune” Prende avvio con un seminario il progetto “Cooperiamo per l’economia del buon vivere comune”, in programma per venerdì 2 dicembre 2016 dalle ore 10.45 alle 16 a Verona presso la sala Assemblee del tempio votivo, di fronte alla stazione Porta Nuova. Il progetto promosso da Mag Società Mutua per l’Autogestione, e finanziato dalla Regione Veneto (dgr Veneto 948/2016), coinvolge 119 partner del territorio provinciale (imprese sociali, organizzazioni della società civile, imprese del mondo profit, enti locali, scuole pubbliche e private, associazioni di categoria, dipartimenti universitari, sindacati, banche di credito cooperativo). Sullo sfondo del progetto, la considerazione che il contesto attuale di crisi riveli l’insostenibilità di un modello economico non in grado di generare una prosperità equa e duratura e la necessità di far emergere un nuovo orizzonte economico, sociale e relazionale inclusivo. Negli anni, l’economia sociale promossa da Mag si è rivelata feconda nel sostenere nuove forme di lavoro e di impresa, nuovi modi di abitare le città ed i territori, e di prendersi cura dei beni comuni e delle persone più in difficoltà. Il progetto, che parte da numerose e sperimentate azioni e relazioni, ha per obiettivo il rafforzamento delle relazioni di rete per potenziare la cooperazione tra i differenti soggetti delle comunità affinché, in modo sistemico, sviluppino pratiche di responsabilità sociale di territorio, divenendo così capaci di rispondere alle sfide dell’oggi generando capitale sociale buono, l’”economia del buon vivere comune”. regionale.” Territori Imprese Sondaggio Sondaggio 17 OSSERVATORIO SWG Le nuove passioni che aleggiano tra i giovani L’era del disimpegno giovanile è, progressivamente, alle spalle. L’edonismo a tutto campo, trasformato in quintessenza del vivere, non è più il tratto unico e marcante dell’essere nella società di ragazzi e ragazze. La vanagloria e le vanità rumorose, tipiche della società post materialista e disincantata degli ultimi decenni, lasciano il passo a sentiment fondati su incertezza e rischio, senso di smarrimento e prospettive corte. Un mix che genera nuove pulsioni, bisogni di vision, ma anche la necessità di non compiacersi nella retorica della rete, del conformismo consumistico, dell’individualismo esasperato. La generazione post millennio guarda all’impegno con minor distanza rispetto alle generazioni degli anni Ottanta e Novanta. Vive con apprensione la realtà contemporanea, cerca un nuovo ruolo e un nuovo spazio politico e visionario, ma non disdice posizioni e pulsioni populiste. Avverte il bisogno di fare scelte radicali; oscilla tra il realismo delle visioni mediane e il fastidio per i compromessi; tra i fan del politico per bene (razionale, propositivo, corretto) e il leader che alza i toni, che spara a zero, che non rispetta né regole né cliché. La ricerca di soluzioni nette, che ribaltano l’esistente, si ferma al 34% tra i genitori e gli adulti, mentre sale al 51% tra i ragazzi, con punte del 60% tra gli attuali under 18 anni. La politica degli adulti è percepita dai giovani come espressione di potere; come alimentatore di caste, lobby e poltrone; come canale per difendere lo status. La maggioranza dei giovanissimi apprezza il leader che va oltre le righe. Che dice chiaramente quello che pensa. Che non guarda in faccia a nessuno. Piace il politico che dice cose scomode, che non si allinea, che è politicamente scorretto. Non a caso, proprio tra gli under 18 il termine “populista” perde il suo portato di marchio infamante, per assurgere a forma di rappresentazione delle esigenze delle persone, a segno dell’essere contro le élite e l’establishment. NOTA INFORMATIVA: Indagine realizzata da SWG e Skuola.net su un campione di 1.755 soggetti dai 15 ai 25 anni residenti in Italia. Le interviste sono terminate il 19 ottobre 2016. Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio