- EccoRecco

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01
ECCORECCO
DISTRIBUZIONE
GRATUITA
MENSILE DI CULTURA E TEMPO LIBERO NEL GOLFO PARADISO
4500 COPIE
DIRETTORE RESPONSABILE GIUSEPPE ROSASCO • REDAZIONE STUDIO HELIX VIA DELL’ARTIGIANATO 1 - 16036 RECCO (GE) - TEL E FAX 0185.723961
STAMPA MECA RECCO (GE) • REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI GENOVA N. 69 DEL 21.11.1990 • [email protected] • WWW.ECCORECCO.INFO
LUGLIO
2009
Una scommessa
GIUSEPPE ROSASCOEccoRecco era il nome di un periodico edito
alcuni anni fa dalla Pro Loco. La sua ambizione era soprattutto
quella di portare all’attenzione dei lettori la vita culturale e turistica della città. Oggi EccoRecco diventa un mensile, che affronta la scommessa di informare e (speriamo) dialogare con i
lettori sui principali fatti culturali e del tempo libero di tutti i Comuni del Golfo Paradiso.
Recco è il paese più popoloso al centro di un’area che offre
un forte richiamo turistico, commerciale, produttivo e culturale.
Storia, tradizioni, paesaggi, monumenti, gastronomia, artigianato, personaggi sono alcuni degli argomenti che andremo a trattare mese dopo mese sul nostro periodico.
Ma a fianco di questo aspetto prettamente giornalistico, desideriamo trasformare EccoRecco nel veicolo di informazione
privilegiato di tutti gli avvenimenti del Golfo Paradiso, a beneficio dei turisti e dei residenti.
La nostra zona sta infatti vivendo un processo di trasformazione e miglioramento delle strutture e della disponibilità di servizi, in una parola della vivibilità: EccoRecco vuole accompagnare questo percorso di crescita, informando puntualmente di
quanto di nuovo, di utile, di curioso si affaccia sul Golfo Paradiso. Un compito che assumiamo volentieri per poter offrire ai lettori piacevoli momenti di svago e di utile informazione.
Via Fiume 9 (capolinea bus) - RECCO - Tel e Fax 0185.730052
strumenti
Meridiane
misurare il tempo con il
CARLO CIPRIANIFioriscono le meridiane
nel Golfo Paradiso. Lo scorso 15 maggio è
stata inaugurata a Testana di Avegno una
piazza-meridiana, intitolata a Stefano Lagomarsino, già sindaco del paese.
Tecnicamente, si tratta di un quadrante
solare monumentale, con le indicazioni
stagionali e calendario riferito al TMEC
(Tempo Medio dell'Europa Centrale).
In pratica tutto il piazzale è una grande meridiana a raso. Lo gnomone, alto 4
metri e posizionato in direzione della stella polare, proietta la sua ombra fino a 20
metri di distanza, dalle 9 circa del mattino
fino a sera. Permetterà, con licenza del sole, di individuare le linee dei solstizi e degli equinozi. Verrà successivamente indicata la linea del giorno 20 luglio, giorno
della festa patronale di S. Margherita e la
linea nord-sud coincidente con la linea del
meridiano locale.
I progettisti, architetti Marco Revello e
Nicola Quaretti, si sono avvalsi della mia
consulenza come “gnomonista”, ovvero
esperto di orologi solari.
sole
ONU IYA 2009
ANNO INTERNAZIONALE
DELL’ASTRONOMIA
INTERNATIONAL
YEAR OF
ASTRONOMY
Piazza Lagomarsino a Testana. Spicca lo gnomone, realizzato (come per Mulinetti)
dalla ditta HSSC di Genova Sturla. Nel riquadro, il presidente della Provincia
Alessandro Repetto, Carlo Cipriani, il sindaco di Avegno Giuseppe Tassi.
Mulinetti, vis tempus demonstrat
La meridiana di Mulinetti fotografata a mezzogiorno in punto. L’ombra del foro sulla punta dello gnomone (che richiama il sole stilizzato del logo Enel) indica non solo l’ora, ma anche la stagione.
HOTEL SHIP SUPPLYING MANUFACTURERS CONSORTIUM S.r.l.
Via del Tritone, 2R - 16147 Genova - Tel. 010.3774992
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articoli per yacht navi alberghi ristoranti comunità ospedali
2 NUMERO 1 LUGLIO 2009
Una parete esposta a sud, in ordine, sulla via Aurelia. Perché non chiedere
all’Enel, proprietaria dell’edificio, il permesso di decorarla con una coloratissima meridiana? L’idea è stata dell’associazione Le arcate: l’azienda ha detto subito “sì”, gli studenti della scuola media hanno aderito con entusiamo proponendo diversi bozzetti, tra i quali è stato scelto quello di
Silvia Costaguta (terza A). La meridiana è stata realizzata
grazie alla partecipazione gratuita di diverse persone: un
grazie va ai decoratori Mario Mammi ed Ennio Lagomarsino (nella foto), al geometra Andrea Demarchi che ha realizzato lo spolvero, alla Edilponteggi per le impalcature.
Oltre al Comune di Recco, ai dirigenti Enel Fulvio La Rocca, Giovanni Mura e Mauro La Torre, hanno collaborato i
signori Bonanni, proprietari del giardino sottostante, la Società Sangermani, i Panifici Moltedo per il rinfresco.
H.S.S.C. nasce da una lunga tradizione imprenditoriale, nel campo manifatturiero d’articoli d’acciaio. Giovanni Bet, capostipite della famiglia, emigrato a fine 1800 in Perù, vi creò
la prima azienda di commercio di coltelleria. Al rientro in Italia, fondò a Genova la prima
fabbrica di coltelleria, che esiste tutt’oggi. Il nipote Giovanni, negli anni Sessanta, acquisisce Press-Inox e sviluppa la produzione di articoli di acciaio inossidabile per il settori
navi da crociera, yacht ed alberghiero, creando articoli innovativi. H.S.S.C. (Hotel Ship
Supplying Manufacturers Consortium) nasce quale risposta ad esigenze sempre più crescenti della propria clientela e del mercato, che richiedono una sempre più attenta, qualificata e puntuale personalizzazione del servizio. I clienti che esigono il ricercato design
esclusivamente “made in Italy” di H.S.S.C. operano nei settori della nautica da diporto e
croceristica, alberghiero e della ristorazione, della grande distribuzione.
ECCORECCO
intervento
ANDREA PLEBE: ECCO COME MI PIACEREBBERO LA CITTÀ E IL SUO COMPRENSORIO
Recco il patrimonio
della comunità
ANDREA PLEBENon ci sono na-
to, però ci sono cresciuto e
quindi credo di potermene considerare “figlio” a pieno titolo.
A Recco sono andato a scuola –
elementari, medie – ho avuto i
primi amici, ho vissuto anni importanti: infanzia, adolescenza,
giovinezza. A Recco ho cominciato a muovere i primi passi in
quella che sarebbe poi diventata la mia attività professionale,
il giornalismo, una strada che
allora non immaginavo ancora
di avere veramente imboccato.
Quando raccontavi che cosa facevi, di solito l’interlocutore ti
chiedeva che cosa avresti fatto
di serio in seguito, “da grande”.
Cominciò tutto un’estate, dopo il liceo, grazie a don Antonio
Servetto, che segnalò il mio nome, che chiese se mi interessava: giovane cronista in sostituzione per qualche settimana del
corrispondente locale del “Secolo XIX”, Giancarlo Noris. I
primi “giri”: il municipio, l’ospedale, la caserma dei carabinieri,
la pretura, la Croce Verde, i
quartieri… cominciare a occuparsi dei problemi della città,
delle sue storie e delle sue prospettive, imparare a conoscerla
meglio. E poi allargare l’attenzione ai temi del comprensorio,
ai centri vicini del Golfo Paradiso e della vallata. Sono passati
trent’anni e rendersene conto,
leggere adesso quel numero nero su bianco, mi fa un po’ impressione, lo confesso.
Forse, quando ci si guarda
alle spalle, ormai giunti nel
mezzo del cammino, si comincia a percepire che proprio gli
anni in cui si era proiettati in
avanti, con la testa e con il corpo – e non può essere altrimenti, a quell’età – sono stati fondamentali all’interno della propria storia personale. Poi si cresce, si cambia, non ci si occupa
più della cronaca della città, ma
quelle radici restano. E anche la
città cresce, cambia, si trasforma: non sempre in meglio, ma
questo vale anche per me, immagino. In ogni caso Recco resta la “mia” città, con le perso-
ne che ho conosciuto – e mi
piace ricordare qui qualcuno
che non c’è più, come Antonio
Ferro, Lorenzo Moltedo, Ruby
Bonfiglioli – e con i suoi luoghi,
i suoi angoli: il molo dietro la
piscina, la collina di Megli, il
campo di calcio in asfalto ricavato tra le auto in Valleverde,
due mattoni come pali della
porta.
La città che ho conosciuto
non è mai stata bella, credo si
possa dirlo senza offendere nessuno, Recco per prima. Guardando le vecchie fotografie ho
scoperto come era prima della
distruzione della Seconda guerra mondiale, una ferita profonda, irreversibile, che ha travolto
la vita di tanti. Da quelle macerie è nata una città sicuramente
più moderna, ma un prezzo è
stato pagato. Una città non bella, ma che ancora conserva e
offre scorci di bellezza: basta
gettare uno sguardo sul mare,
allungando l’occhio verso il
promontorio di Portofino, oppure scendere per una semplice
Andrea Plebe è nato a Genova
nel 1960. Dopo una breve parentesi come corrispondente de “La
Stampa” e del vecchio “Il Lavoro”, dal 1986 è giornalista al
quotidiano “Il Secolo XIX”.
creuza e cercare di indovinare
l’acqua e la luce, oltre il muro
che la costeggia.
Per questa città e il suo comprensorio mi piacerebbe una
crescita che non perdesse mai
di vista i valori che restano sotto la sua pelle: una sostanziale
vivibilità, una base di solidarietà e di vicinanza fra le persone.
Siamo cambiati, ma resta il senso della comunità, un patrimonio da tutelare con impegno e
attenzione. Voler bene alla propria città significa voler bene a
se stessi.
IL QUADRO Insolita veduta di Recco in questo olio su tela del recchese Alberto Marano, dipinto nella seconda metà degli anni
Sessanta, al termine della realizzazione del viadotto autostradale (gentile concessione del ristorante Da Ö Vittorio).
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arte
AVEGNO UN’OPERA DI ORIGINE IGNOTA
RETABLO
Un particolare del retablo. Al centro, il Cristo seduto sulla croce. A sinistra, la Madonna sbeffeggiata da un soldato.
[ER] A conclusione dell’anno scolastico,
gli studenti della terza B della scuola media
“Golfo Paradiso”, guidati dalle professoresse Gisella Gandolfo e Armida Reparati, hanno presentato un bellissimo dépliant frutto
del loro lavoro di ricerca sul retablo della
Passione di Testana, pubblicato a cura del
Comune di Avegno. Alla cerimonia erano
presenti, tra gli altri, Alessandro Repetto,
presidente della Provincia, e Alessandra
Cabella, della Soprintendenza per i Beni
Storici, Artistici ed Etnoantropologici della
Liguria.
Che cos’è un retablo? La parola di origine spagnola si riferisce a una cassa di legno
contenenti rilievi dipinti che potevano essere chiusi da ali o ante. I retabli, posti sugli
altari delle chiese, erano realizzati in legno,
di noce, di quercia, di tiglio o di pino. Alla
loro realizzazione partecipavano falegnami, scultori e pittori-indoratori. I retabli
avevano come soggetto la vita dei santi, di
Cristo e della Vergine. Il retablo di Testana
raffigura appunto la Passione di Cristo.
L’opera, di inestimabile valore, si trova
nella chiesa parrocchiale di Testana. Misura 215 cm in altezza, 207 cm in larghezza e
30 cm in profondità.
La presenza del prezioso retablo in una
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piccola località come Testana pone molti interrogativi. Innanzi tutto non se ne conosce
l’autore: lo stile è sicuramente fiammingo,
con la ricerca minuziosa dei particolari, cosa che fa supporre la provenienza da uno
dei centri più importanti delle Fiandre, quali erano allora Bruxelles, Bruges, Anversa.
Il retablo di Testana è poi difficilmente
databile; gli studiosi collocano l’opera tra
gli anni ’20 e ’30 del 1500. Infatti le espressioni dei personaggi, accentuate fino al
grottesco, la definizione plastica degli edifici stagliati sullo sfondo sono riconducibili
ad uno stile peculiare di quel periodo.
Un altro interrogativo è: quando arrivò a
Testana? Da quanto emerge dai documenti
dell’archivio parrocchiale, l’opera dovrebbe
essere arrivata tra il 1749 ed il 1770. Proprio in quegli anni la chiesa di S. Margherita fu ampliata con la costruzione di un nuovo altare, il primo entrando a sinistra, intitolato proprio alla Passione di Cristo.
Diverse sono le ipotesi su come sia giunto ad Avegno. Fu acquistato da un mercante genovese che intratteneva rapporti con le
Fiandre; oppure fu commissionato sempre
da un mercante genovese secondo il proprio gusto personale e ciò spiegherebbe la
mancanza di marchi di fabbrica; oppure
Il mistero
di Testana
ancora fu dato in lascito da un personaggio
importante di Testana, legato ad una nobile famiglia genovese che per prima possedette l’opera. Una quarta ipotesi, formulata
da Mario Zitta, è questa: un ricco commerciante genovese commissionò l’opera nelle
Fiandre destinandola ad una sua cappella
privata a Genova; a metà Settecento l’opera fu rimossa dalla sua collocazione originaria ed arrivò a Testana al seguito di qualche ricco possidente, spinto dalla crisi della Repubblica genovese e dei suoi commerci verso le proprietà agricole dell’entroterra.
I misteri restano. Il primo a parlare del
retablo di Testana fu Santo Varni nel 1869;
nel 1922 l’opera fu dichiara “monumento
nazionale”; nel 1952 il retablo venne riprodotto nel catalogo “Antica Arte Lignea in Liguria” ma non fu esposto per la netta opposizione dei parrocchiani.
Dopo un restauro estetico del 1979, a cura della Soprintendenza di Genova, eseguito da Martino Oberto e Mirella del Monte,
sotto la direzione di Giovanna Rotondi Terminiello, dal 2004 al 2006 venne effettuato
un importante restauro conservativo, seguito dalla dottoressa Alessandra Cabella ed
eseguito da Nino Silvestri. Il 26 novembre
2006 l’opera poté far ritorno nella parrocchiale di Testana.
Nel loro studio, i ragazzi della scuola
media recchese hanno effettuato una attenta lettura critica dell’opera, evidenziando la
profondità della rappresentazione, i diversi
piani dell’opera, le particolità di archetti,
pinnacoli, baldacchini e colonnine che delimitano lo spazio delle scene.
Particolare attenzione è stata rivolta ai
colori e alle dorature, che sottolineano i vari elementi del retablo. La cornice esterna,
grezza, fa pensare che non fu rifinita perché in origine nascosta da ante laterali.
I vari episodi della rappresentazione seguono un ordine cronologico e i diversi
personaggi sono disposti secondo un andamento circolare in senso orario. In particolare, la Madonna ha il viso semi coperto
dal velo, le mani in posizione parallela, il
viso sottile il naso lungo e diritto: una raffigurazione tipica del Sud dei paesi Bassi.
Il Cristo, seduto col capo chino, che medita prima della crocefissione, è insolito per
l’arte italiana, mentre è tipico della produzione fiamminga. La figura, seduta sulla
croce e meditabonda, è stata collegata a
quella di Giobbe del Vecchio Testamento,
messo alla prova da Dio che gli inflisse infinite sofferenze.
ECCORECCO
storia
A destra, un ritratto del patriota
e la casa di Borgo Pace a Polanesi.
IL GIOVANE GOFFREDO
SOGGIORNAVA A RECCO
NELL’ESTATE DI 160 ANNI FA
DURANTE LA QUALE NACQUE
“IL CANTO DEGLI ITALIANI”
Inno di Mameli
Tracce della storia d’Italia nel verde di Polanesi
ANTONIO BOVETTI L’inno nazionale italiano
fu opera di un patriota genovese appena
ventenne, Goffredo Mameli, e fu musicato
dal suo amico Michele Novaro, musicista e
patriota di 28 anni. Presso la Società Economica di Chiavari è conservata una versione
dell'Inno che riporta, nella prima riga, “Figlio d’Italia”. In quale località il poeta avrà
scritto questi versi? È difficile a dirsi. Ci sono varie ipotesi e contrastanti per attribuirsi la paternità del luogo.
Certo è che l’Inno fu cantato per la prima volta il 10 novembre 1847; nei precedenti mesi di agosto e settembre il poeta
frequenta Chiavari, dopo essersi iscritta alla “Società Entellica” (più tardi “Entelema”), fondata a Chiavari l’anno precedente. In questo stesso periodo sono frequenti
i soggiorni del giovane Goffredo a Recco,
presso la casa di campagna che la famiglia
aveva a Polanesi.
La famiglia materna del poeta risponde
al nome Zoagli e le sue origini risalgono all’omonima cittadina del levante Ligure.
Adelaide Zoagli, figlia del marchese Nicolò
e di Angela Lomellini, sarebbe passata
inosservata nella biografia di famiglia, se
non fosse stata la madre di Goffredo Mameli. Adelaide sembra avesse avuto, fin dall’infanzia, un’amicizia con Giuseppe Mazzini definita “un amore platonico”. I ZoagliMameli soggiornano a lungo a Polanesi, in
una villa denominata “Borgo Pace”, circondata da alti alberi. Lo testimonia una targa
in marmo a fianco del civico 48. L’acquisto
della villa viene fatto per trascorrervi lunghi mesi di “campagna”, lontano dalla vita
salottiera della città di Genova che non piaceva alla Contessa Adelaide.
Cagionevole di salute, Goffredo ha sei
anni quando incomincia a vivere sul verde
poggio di Polanesi e qui intraprende i suoi
primi studi sotto la guida della madre e di
Michele Giuseppe Canale. Studi che continua nella scuola di indirizzo liberale dei pa-
ECCORECCO
dri scolopi e nelle facoltà di Giurisprudenza prima e di Filosofia poi all'Università di
Genova (la sua frequenza è documentata
sino al 6 dicembre 1847).
La sorella Angela muore all’età di soli
sedici anni, proprio nella casa di Polanesi,
dove viene sepolta il 3 novembre 1850.
Questo triste evento è ricordato con una lapide murata nel pilastro destro dell’entrata
del cimitero della frazione recchese. Quindi
i legami che la famiglia Mameli ha con Recco sono fortissimi. Ci piace pensare che
l'incanto degli ulivi di Polanesi e il blu del
mare racchiuso dal Golfo Paradiso abbia
ispirato i versi del poeta.
Anche per questa somme di ragioni la
scuola media di Recco è stata intitolata a
Goffredo Mameli.
Goffredo morì ventenne
inseguendo un ideale
Poco orecchiabile
e ancor oggi “provvisorio”
Goffredo Mameli nasce a Genova il 5 settembre 1827. Studente e poeta precocissimo, aderisce ai moti liberali nel 1847, l’anno in cui partecipa attivamente alle grandi manifestazioni
genovesi per le riforme e compone “Il Canto
degli Italiani”. D’ora in poi, la sua vita sarà dedicata interamente alla causa italiana: nel
marzo del 1848, a capo di 300 volontari, raggiunge Milano insorta, per poi combattere gli
Austriaci sul Mincio col grado di capitano dei
bersaglieri. Dopo l’armistizio Salasco, torna a
Genova, collabora con Garibaldi e, in novembre, raggiunge Roma dove, il 9 febbraio 1849,
viene proclamata la Repubblica. Nonostante
la febbre, è sempre in prima linea nella difesa
della città assediata dai Francesi: il 3 giugno è
ferito alla gamba sinistra, che dovrà essere
amputata per la sopraggiunta cancrena. Muore d’infezione il 6 luglio, alle sette e mezza del
[AD]
mattino, all’età di soli ventidue anni.
Scritto di getto, messo in musica in gran fretta
nel 1847, l’Inno rischiò più volte di essere sostituito, ma senza esito. Il testo enfatico di Mameli, con quell’elmo di Scipio e la Vittoria
schiava di Roma, nel corso dei decenni è stato infatti oggetto di moltissime critiche. L’incerto favore di cui esso ha sofferto sembra
dovuto anche alla difficoltà di mandarlo a memoria. Molti, in prima fila la Lega, preferirebbero il coro del “Nabucco”. E questa è solo
una delle alternative proposte. Nel 1999 qualcuno ricorderà Carlo Azeglio Ciampi che si
sdegnò di fronte al rifiuto del maestro Muti di
suonare “Fratelli d’Italia” ad una inaugurazione della Scala.
L’Inno di Mameli sostituì la Marcia Reale, inno
d’Italia dal 1861 al 1946, scritto da Giuseppe
Gabetti per Carlo Alberto. Fu adottato dalla Repubblica Italiana come inno nazionale
nel 1946, con un decreto di De Gasperi,
nel quale era definito però “provvisorio”,
per non scontentare papa Pio XII, data
l’intonazione giacobina.
E ancor oggi “Il canto degli italiani”
non è ancora ufficialmente l’inno
ufficiale della Repubblica italiana, nonostante in più riprese
siano stati presentati disegni di
[AD]
legge in tal senso.
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storia
BOGLIASCO
1809:
Pio VII nel Golfo Paradiso
L’EVENTO SPUNTO PER UNA MOSTRA
PIER LUIGI GARDELLA Il 13 luglio di duecen-
Sappiamo che Pio VII aveva
trascorso la notte precedente a
Villa Massone di Pieve Ligure,
dove, finché essa restò di proprietà della famiglia, si conservava ancora la sedia dove il
papa si sedette e dove all’ingresso della villa venne successivamente murata una
lapide a ricordo dell’avvenimento. Dopo la sosta a
Bogliasco, Pio VII raggiunse Quarto, dove riposò alcune
ore a Villa Spinola per poi essere imbarcato per Sampierdarena
e quindi raggiungere la Francia.
A Bogliasco si è voluto ricordare l’evento con una piccola
mostra storica. Per una fortunata
circostanza (vedi riquadro) sarà
esposta, con alcuni documenti
d’archivio e pannelli esplicativi
sulle vicende di Pio VII, anche la
veste che il papa indossava durante il successivo viaggio a Genova, nel 1815.
La mostra sarà inaugurata sabato 11 luglio alle ore 17, nella
chiesa parrocchiale di Bogliasco,
con un intervento di Silvia Bottaro, savonese, storica dell’arte. Resterà aperta sino al 19 luglio tutti i giorni
dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19.
to anni fa papa Pio VII transitava per la nostra riviera “accompagnato” dagli uomini di
Napoleone, dopo essere stato prelevato dal
Palazzo del Quirinale. Napoleone, infatti,
dopo aver annesso alla Francia l’intero Stato Pontificio, fece portare il papa prima a
Savona, attraverso un tortuoso itinerario,
poi a Fontainebleau. Solo dopo la caduta di
Napoleone, nel 1815, Pio VII rientrò a Roma e nel viaggio di ritorno fu a Genova, dove sostò alcuni giorni presso il Palazzo Belimbau, di proprietà delle famiglie Negrotto-Cambiaso.
Nel “Registro dei Battesimi, Matrimoni e
Defunti” che va dal 1738 al 1809, conservato nell’archivio parrocchiale di Bogliasco, il
parroco Camillo Pittaluga scriveva nelle ultime pagine: “Nell’anno 1809 li 13 di luglio
giorno di venerdì, è passato da questa Chiesa parrocchiale il Sommo Pontefice Pio VII,
in portantina, accompagnato da mons. Doria, nipote delli Eminentissimi Cardinali
Doria, dal Prefetto del Dipartimento di
Chiavari e dall‘Ufficiale Mariotti; fu incontrato nella spiaggia dal popolo e dal Parroco. e baciata che ebbero la mano del Santo
Padre alcuni del popolo ed il Parroco, questi
lo accompagnò fino ai confini della Parrocchia e concedè il Santo Padre al med. Parroco la grazia di poter godere dell’altare privilegiato ‘in perpetuum’ per tre giorni della
settimana.”
bagno
piastrelle
complementi
Una veste “miracolosa”
L’abito è giunto alla famiglia bogliaschina
Vizzotto Pagani Isnardi, per via ereditaria, e
fu ottenuto a seguito di una specifica richiesta fatta al papa, al quale, mentre si
recava presso la chiesa genovese dell’Annunziata, fu presentata una bimba di
otto anni; a seguito di una caduta aveva
un polso irrigidito e a nulla erano valse
le cure mediche. La fanciulla prese un
lembo della sottana del papa e lo baciò. Il papa le pose una mano sul
capo benedicendola. Tornata a casa, la bimba, Antonietta Carbone,
si accorse di essere completamente guarita. Anche se era
forse azzardato parlare di miracolo, i familiari della bimba
tale lo giudicarono e per tale
motivo richiesero la veste
del papa. L’abito (nella foto) è giunto così alla famiglia di Bogliasco, che
lo ha gentilmente messo a disposizione.
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ECCORECCO
intervista
[ER]Abita e lavora a Genova, ma è rec-
chese doc. Parliamo di Andrea Corbetta, 37
anni, scenografo, attrezzista, illustratore.
Ha lavorato e lavora molto con il Teatro della Tosse: cosa la lega particolarmente a questo teatro?
«Innanzitutto l’avervi fatto la scuola di
scenografia con Lele Luzzati e anche la
grande amicizia e stima con Tonino Conte e
suo figlio Emanuele con i quali lavoro da
molti anni con uno splendido feeling! Inoltre in questi dodici anni mi sono fatto un
notevole bagaglio di esperienza e ho avuto
la possibilità di mettermi in gioco!»
Quale ricordo ha di Lele Luzzati?
«Il mio ricordo di Lele è soprattutto quello di una persona sagace e curiosa come solo sanno essere gli ebrei, oltre che di un
grandissimo artista. Ho perso una persona
con la quale potevo discutere dei miei progetti e dei miei lavori, ottenendo sempre un
giudizio davvero sincero! Lele poi aveva
delle intuizioni geniali; è stato questo enorme fiuto per tutto ciò che concerneva le arti che lo ha fatto diventare un artista a livello mondialmente riconosciuto! Vorrei fosse
ancora qui ma porto dentro di me una piccola parte del suo insegnamento!»
A inizio carriera ha allestito diversi
spettacoli per bambini…
«Sì; devo dire che l’aspetto più soddisfacente sia da animatore che da scenografo è
quando i bambini apprezzano il lavoro che
va in scena divertendosi… difatti il pubblico più giovane è molto onesto: o gli è piaciuto lo spettacolo oppure no, non esiste il
meccanismo della mediazione come nelle
persone adulte!»
Genova non le è mai andata stretta?
Come mai non ha cercato di “emigrare”?
«In questi anni molti miei amici, anche
del corso di scenografia, se ne sono andati
dalla Liguria, anzi alcuni sono andati proprio fuori Italia! Per me abbandonare la
mia terra è un po’ come tradirla…! È sicuramente vero che il lavoro è meno rispetto
ad altri posti ma, se andassimo via tutti, allora dovrebbero chiudere anche teatri, cinema, riviste… Il problema è tutto di tipo culturale a mio parere! Genova (parlo di dove
lavoro) è tremendamente conservatrice!
Ciò comporta da un lato, diffidenza verso
gli artisti emergenti, dall’altro chi già lavora si tiene ben curato il proprio orticello
senza pensare che così facendo crea impoverimento per tutti! Faccio un esempio: ultimamente in Liguria vengono girati molti
spot e cortometraggi: i produttori che vengono da fuori non trovano agenzie di ca-
ECCORECCO
Andrea
Corbetta
ECLETTICO SCENOGRAFO E ILLUSTRATORE
Andrea Corbetta nasce nel 1972 a Genova.
Dopo il diploma all’Istituto d’Arte di Chiavari, partecipa alla scuola di scenografia di
Emanuele Luzzati. Dal 1997 diventa parte
integrante del Teatro della Tosse di Genova, per il quale realizza scenografie e allestimenti.
Dopo diverse esperienze tra le quali critico
cinematografico per la rivista “Babilonia”,
nel 2006 realizza scenografie per una serie
televisiva e realizza un cortometraggio. Nel
2007 prepara le attrezzerie per diversi film
e continua a realizzare illustrazioni, scenografie, attrezzerie per diverse entità.
Negli ultimi anni realizza scenografie per
film e viene candidato come scenografo al
David di Donatello, continua anche a lavorare assiduamente per il Teatro della Tosse
curando la grafica promozionale e seguendo diversi spettacoli sia come scenografo
che come assistente.
Nelle foto, Corbetta con un robot di “Invaxion”.
Sotto il titolo, una sua scultura.
sting, studi attrezzati per le riprese, non
sanno dove rivolgersi per le maestranze.»
Come procede quando deve ideare una
nuova scenografia?
«Si legge il testo anche diverse volte, se
necessario, sottolineando gli aspetti che si ritengono interessanti. Dopodiché, tenendo
ben conto degli spazi dei tempi, del budget
a disposizione e delle richieste del regista, si
cerca di creare un mondo partendo dalle
evocazioni che mi ha dato la sceneggiatura!»
Quali sono le maggiori difficoltà del
suo lavoro?
«Nel mio lavoro bisogna comunicare
molto e le idee devono essere chiare, altrimenti si rischia di dover correggere se non
rifare tutto il lavoro! Le maggiori difficoltà
sono comunque legate all’equazione veloce
più economico! È un concetto molto astratto… se ho tempo, posso chiedere una cifra
moderata per la realizzazione di un lavoro,
altrimenti non è possibile! Sembra difficile
far capire questi concetti a chi ti commissiona il lavoro!»
Ultimo grosso impegno è stato il film
“Capitan Basilico” con i “Buio Pesto”…
«Direi che il lavoro maggiore l’ho avuto
con la serie televisiva di “Invaxon” con i
Buio Pesto, dove ho dovuto ideare e realizzare in cinque settimane tutti gli interni di
una astronave con relativi arredi e attrezzi!
Credo il mio apporto sia stato importante
come quello delle altre maestranze, forse
in una serie di fantasia, lo scenografo può
permettersi qualche libertà in più rispetto
alle ambientazioni tradizionali. Attualmente stiamo preparando il seguito di Capitan
Basilico, uscito nelle sale ad ottobre 2008!
In questi film oltre a comparire come attore, curo le attrezzerie più complicate ma,
devo dire che con Massimo Morini e con
tutto il resto dello staff mi sono sempre trovato più che bene e credo che questa collaborazione durerà ancora per moltissimo
tempo!»
Un aneddoto che ricorda con piacere?
«Mi ricorderò sempre di ciò che disse
Emanuele Luzzati a miei genitori, in occasione dell’inaugurazione della mostra a lui
dedicata a Palazzo Ducale: “Questo ragazzo vale tanto oro quanto pesa!”. Credo non
lo dimenticherò mai!»
Sogni nel cassetto?
«Ho intere stanze piene di cassetti con
dentro sogni… fino a quando ne avrò, mi
sentiro vivo! Se proprio devo pensare a
qualcosa di concreto, mi piacerebbe poter
fare più cose per il cinema e la televisione
e poter vedere una mia scenografia all’interno del Teatro Sociale di Camogli, chiuso
da trent’anni! Questa struttura del tardo Ottocento, in una zona così pregiata come il
Golfo Paradiso, non può continuare a rimanere chiusa!»
NUMERO 1 LUGLIO 2009 7
personaggi
GIUSEPPE
PEDEMONTE
DALLE FERROVIE
ALL’OBIETTIVO
FOTOGRAFICO
ANDREA DARUSSA Giuseppe Pedemonte, 62
anni, funzionario delle Ferrovie a riposo,
abita a Salto di Avegno. La sua grande passione è la fotografia, che prevale di parecchie lunghezze sugli altri hobby, tra cui la
musica, la montagna e la filosofia. Pedemonte fa parte della Fiaf (Federazione italiana arti fotografiche) e da poco è stato nominato “critico fotografico” e “docente nazionale”. Ad oggi ha avuto oltre mille allievi “fotografi” e insegna a Chiavari.
«Tutto per passione, vorrei sottolinearlo;
abbiamo solo rimborsi spesa per viaggio e
alloggio quando siamo chiamati a tenere
corsi in altre regioni».
A che età è iniziato questo suo grande
amore?
«Ho avuto una macchina fotografica in
regalo in occasione del mio dodicesimo
compleanno e da allora non ho mai smesso
di scattare».
Mezzo secolo di fotografia. Qual’è la
cosa la cosa più importante, nel momento in cui si preme sul pulsante?
«Trasporre nella composizione fotografica le proprie impressioni, i propri sentimenti, ricreare l’atmosfera che i nostri occhi interpretano guardando nell’obbiettivo.
Chi guarda le nostre foto, deve sentire quello che abbiamo provato al momento dello
scatto».
Ha avuto un maestro o segue una particolare scuola di pensiero?
«Come tutti ho studiato e sperimentato
molto; tuttavia, penso che, come in altre discipline, bisogna applicare la teoria sfruttando pienamente le nostre doti e liberando
le nostre sensazioni».
Quale consiglio a chi vuole dilettarsi
con la fotografia?
«Uscire di casa per andare a fotografare
qualcosa di preciso. Decidere prima se colore o bianco e nero. E ricordare che il nostro stato d’animo influirà profondamente
sul risultato».
Dove “fare un rullino” nel Golfo Paradiso?
«Ci sono mille posti meravigliosi, tra il
mare e l’interno. Consiglio una passeggiata
con macchina fotografica lungo il sentiero
che va da Corticella di Recco a Terrile. Lì
porto gli allievi dei corsi e tutti restano a
bocca aperta, camminando tra i mulini abbandonati e le cascatelle del torrente».
Un soggetto particolarmente stimolante per un fotografo, da queste parti?
«I muretti a secco. Quelli rifatti, quelli
abbandonati, quelli in rovina…”.
E a lei cosa piace fotografare?
«Non dico “di tutto”, ma negli ultimi an-
8 NUMERO 1 LUGLIO 2009
Quando fotografai
uno stoccafisso
e vollero il mio scatto
ni sono aumentati i tipi di soggetti che inquadro nel mirino».
Quali macchine predilige?
«Uso una Hasselblad per i paesaggi, una
Contax con telemetro per il “reportage ve-
loce” e ho alcune Olympus per le altre foto.
E naturalmente utilizzo diversi obiettivi a
seconda delle necessità…».
Fotografie a colori o in bianco e nero?
«Bianco e nero. E prima che mi chieda
perché: l’appassionato non può rinunciare
a svilupparsi in casa le proprie foto, a vederle nascere nella bacinella, a sentire nelle narici l’odore dello sviluppo…».
Dove mettiamo le fotocamere digitali?
«Una grande comodità, ottimi strumenti,
ma qui prevale direi quasi una consuetudine; e allora, quando parto, in borsa metto
una delle vecchie (tra virgolette) reflex analogiche».
Un episodio che ricorda con simpatia?
«Un giorno ero nei vicoli a Genova. In
una vetrina c’erano gli stoccafissi a bagno
e quello posto sopra tutti gli altri era stranamente completo di testa. Feci alcuni
scatti e dopo qualche tempo ne scelsi uno
per una mostra. Quando ritirai le foto esposte, mi dissero che una visitatrice aveva insistito per acquistare “lo stokke”. Un mese
dopo tornai in quel vecchio negozio di Genova, intenzionato a fotografare l’interno,
come mi ero ripromesso; appena entrato,
ci riconoscemmo al volo: io ero l’autore di
quella foto e lei era la visitatrice della mostra: voleva quella foto per il compleanno
del marito. Io naturalmente gliela regalai e
fu così che uscii dal negozio con un enorme stoccafisso sotto braccio. Non avevo
avuto il coraggio di dire alla gentile signora che io sono vegetariano…».
ECCORECCO
sport
NATA NEL 1975, LA SOCIETÀ “KEN SHIN KAI” DIVULGA LA NOBILE DISCIPLINA ORIENTALE
Tramandato da cuore a cuore
il
karate tradizionale
ANTONIO BOVETTI L’Associazione Sportiva
Dilettantistica “Ken Shin Kai Karate Recco”
nasce a Recco nel 1975, fondata dal maestro Francesco Calimero.
Fin da subito il “dojo” (luogo dove si
pratica il karate) si riempe di allievi, che
entrano nell’affascinate mondo dell’antica
arte orientale del karate tradizionale. Gli
allenamenti, o meglio dire i corsi, divulgano quanto il maestro Calimero ha attinto
negli anni dal Maestro Hiroshi Shirai, uno
dei massimi esponenti mondiali della disciplina.
Ed è proprio lui a suggerire il nome che
la società porta tutt’oggi, nome carico di
un profondo significato, come vuole la tradizione giapponese; “Ken Shin Kai” significa “casa della tecnica e del cuore”. Concetti che racchiudono l’essenza del karate tradizionale, che vanta un forte legame tra
maestro ed allievo; non a caso l’insegnamento viene detto “da cuore a cuore”.
La società recchese ha sempre sostenuto il karate come disciplina particolarmente formativa sul piano psicologico: un’arte
antica che rafforza il corpo e la mente. La
“via del karate” è consigliata soprattutto ai
giovani ed ai bambini, dato che questa filosofia aiuta a crescere meglio, imparando
disciplina, ascolto e rispetto delle regole.
Nello stesso tempo il karate rappresenta
uno sport completo, che crea occasioni di
divertimento e favorisce la formazione di
amicizie.
Tra gli allievi che iniziano, nei primi anni, a frequentare il dojo recchese, citiamo
Domenico Garofalo, Raffaele Annunziato e
Gabriele Tedde. Ben presto questi allievi di-
Atleti della Ken Shin Kai Karate ad una recente manifestazione. Primo a destra, Domenico Garofalo. Primo a sinistra, Andrea
Demarchi. In basso, gli atleti di Recco e di Genova all’incontro 2009.
mostrano le loro spiccate capacità e la
“Ken Shin Kai Karate” inizia a portare a casa molti trofei in competizioni regionali e
nazionali. L’entusiasmo cresce negli anni a
venire. Nel 1986 Garofalo e Annunziato ottennero il titolo di istruttore e da allora
hanno sempre continuato nel loro obiettivo
di divulgare il karate con tutto l’impegno
possibile, sotto la supervisione del Maestro
Calimero. Dal 1998 l’insegnamento a Recco è affidato alle grandi capacità di Garofa-
lo, che, con la sua notevole passione, unita all’elevato livello raggiunto del V dan, è
letteralmente il pilastro della società. Grazie a lui in questi anni molti allievi hanno
iniziato e continuano a praticare il karate.
Tra i recenti risultati sportivi citiamo il
3° posto di Beatrice Agustaro, nella categoria bambini, e il 3°
posto di Luigi Giancardi,
nella categoria seniores,
alla Coppa Liguria 2008.
LA SCHEDA
A.S.D. Ken Shin Kai Karate Recco
Fondazione 1975
Palestra via Marconi 41, Recco
Telefoni 347.645493 / 0185.721313
e-mail [email protected]
http://xoomer.alice.it/kenshinkaikarate
Presidente 2008-12: Andrea Demarchi
Consiglio direttivo: Virginia Bandinelli, Francesco De Santis, Domenico
Garofalo, Davide Maggiolo, Francesco
Calimero.
Direttore tecnico: Domenico Garofalo.
Attività: karate tradizionale stile Shotokan. Affiliata a Fikta e US Acli e iscritta
al registro nazionale del Coni.
ECCORECCO
NUMERO 1 LUGLIO 2009 9
monumenti
SAN ROCCO DOPO IL RIFACIMENTO DEL SAGRATO
Ora risplende il
portale
[ER]Dopo aver ristrutturato il sagrato, con il rifacimento della pa-
vimentazione in pietra serena e ciottoli, con nuovi lampioni in
ghisa, nuove condotte per le acque piovane e sistemazione delle
aiuole e delle piante centenarie, don Antonio Servetto ha iniziato i
lavori di restauro dell’antico portale che mette in collegamento il
sagrato con piazzale Europa.
Trovandosi l’area interessata dai lavori in ambito AC-AS, ossia a
carattere storico, il progetto ha dovuto sottostare a precise indicazioni della Soprintendenza ai Beni Architettonici. In particolare, si
è proceduto ad una analisi mineralogico-petrografica e tessiturale
delle malte e degli intonaci del portale; l’analisi è stata condotta
grazie alla collaborazione dell’Università di Genova e le indicazioni risultanti permetteranno di procedere al restauro garantendo
l’utilizzo di materiali e pigmenti molto simili a quelli utilizzati in
origine per la costruzione.
Il progetto, affidato all’architetto Daria Lorenzini (che ha curato i precedenti lavori del sagrato), prevede l’eliminazione dello
strato di intonaco degradato e la realizzazione di quello nuovo con
la coloritura in rosa e avorio, come risulta nelle parti ancora visibili; verrà realizzata una
rampa di collegamento con
andamento circolare in sostituzione di quella esistente
che permetta il passaggio anche alle persone portatrici di
handicap fisici: i muri di confine verranno ripristinati con
l’eliminazione dello strato di
muschi e vegetazione esistenti, per riportare le pietre
allo stato originale.
Una volta terminati il restauro del portale, la chiesa
intitolata a S. Rocco, il sagrato e tutta l’area circostante si
presenteranno perfettamente
in ordine. Un grande risultato, dovuto alla caparbietà di
don Antonio e alla generosità dei parrocchiani e di tutti
coloro che hanno volentieri
dato una mano.
dal
Come sarà il portale di San Rocco a termine dei lavori di restauro. A sinistra, com’era.
Quando S. Rocco si festeggiava a Cottù
«UNA BELLA STATUA DI SÌ GRAN SANTO…»
Il sacerdote Tommaso Olcese nei suoi Brevi cenni storici intorno alla
capella di S. Bartolomeo di Cottù (Genova, 1899) parla di una “lite tra
i Massari della Cappella di Cottù e quei della Succursale di S. Rocco”.
Due erano le chiese in Recco che, ai 16 d’agosto d’ogni anno, festeggiavano il Santo Giovane di Montpellieri; cioè la Chiesa di S. Bartolomeo di Cottù e la succursale di S. Rocco. All’avvicinarsi della solennità
i massari delle due chiese andando alla questua in Recco […] spesso
venivano fra loro a contesa. Ecco che nel 1723 viene interpellato Monsignor Vicario generale, il quale deliberava che i Massari delle due chiese dovessero andare alla questua in città alternativamente […]. La
proposta venne accettata e questo uso si mantenne fin verso il 1766.
Quando poi si portò la funzione di N.S. del Fulmine nel mese d’agosto,
allora si lasciò in detta Cappella di festeggiare S. Rocco. In una nicchia
in sacristia vi è tuttora una bella statua di legno, che rappresenta sì
gran Santo.
Infatti, sempre dall’Olcese, sappiamo che la Cappella di S. Bartolomeo
di Cottù è dedicata ai SS. Rocco, Bartolomeo e Benedetto, come risulta da pubblica scrittura fatta nell'anno 1617, firmata dal R.mo Canonico Pinarolo in atto della visita pastorale fatta da Monsignor Arcivescovo.
10 luglio Grandi saldi al 20 agosto
Zampaloni
RECCO
Via S.Giovanni Battista, 9
10 NUMERO 1 LUGLIO 2009
Via Galata, 23r
GENOVA
ECCORECCO
ricerche
BOGLIASCO UNA ATTENTA RICERCA GENEALOGICA ADESSO ON LINE
La famiglia
Sessarego
attraverso i Costa, i Leverone, i Massone e
ANDREA DARUSSA In un mondo sempre più
veloce e frenetico, passiamo sempre più
tempo a scrutare in avanti e sempre meno
a guardarci indietro; sempre più portati a
capire dove andiamo e sempre meno a ricordarci da dove veniamo.
Una delle tante vittime di questo meccanismo è la storia familiare, ossia quel corpus di ricordi, fotografie, aneddoti, documenti, oggetti che ogni famiglia tramanda
di generazione in generazione, di padre in
figlio, da anziano a giovane arricchendosi e
completandosi ad ogni passaggio.
Non troverete queste storie sui libri di
scuola o nelle biblioteche, perché queste
storie minime e quotidiane, che non parlano di imperatori ma di contadini, che non
raccontano di esploratori ma di emigranti,
non sono scritte da nessuna parte se non
nella memoria dei nostri anziani.
A Bogliasco la famiglia Sessarego non è
diversa dalle altre, gente comune, lavoratori, madri, figli che vanno a scuola, una famiglia tra altre mille. Allora perché oggi abbiamo deciso di parlare di loro?
Questa famiglia ha preso tutti i suoi ricordi, le sue storie, gli aneddoti, li ha trascritti ed organizzati; ha recuperato vecchie
foto, lettere, documenti, li ha tolti dalle vecchie scatole dove dormivano da cinquant’anni e li ha catalogati; ha riallacciato rapporti con lontani parenti e ne ha scoperti
dei nuovi che non pensava di avere. Ha iniziato una ricerca genealogica per riscoprire
ciò che nella memoria è andato perduto.
Dopodiché ha preso tutto questo e ha deciso di pubblicarlo. Ora tutto questo è online.
Sul sito www.sessarego.altervista.org
questa famiglia ci racconta la sua storia, ma
non solo. Ci racconta anche di altre famiglie che hanno incrociato la propria storia
con la loro, i Massone e i Leverone di Pieve, gli Schiaffino di Sori, i Costa di Nervi e
tanti altri. Possiamo così leggere di “Mitri”
il barbiere, che per cinquant’anni ha fatto
barbe e capelli a Bogliasco, di Giumin “Baccicura”, uno dei primi fotografi a Sori che,
a cavallo tra 1800 e 1900, ritraeva scolaresche e gruppi familiari, di Filippo Sessarego, che nel 1800 ha visto il mondo da un
bastimento a vela.
Su questo sito troverete questa e altre
storie “minime”, racconti di gente “eccezionalmente normale”, troverete molte vecchie foto, cartoline; in breve uno spaccato
della vita nel Golfo Paradiso di due secoli
fa. Visitando queste pagine, complice la
grafica in rigoroso old style, vedrete la nostra terra con gli stessi occhi di chi, molto
tempo fa, navigava a vela e si spostava a
piedi, scriveva lettere e non sms e andava
presto a dormire perché il sole ancora comandava il ritmo degli uomini.
Via Aurelia 31
RUTA DI CAMOGLI
tel. 0185.770.791
chiuso il lunedì
ECCORECCO
gli Schiaffino
Sopra: Sori 1938, Gerolamo Schiaffino con figli e nipoti in
occasione del 70° compleanno.
A sinistra: Argentina, fine 1800: Filippo Sessarego con Antonio Leverone e il figlio.
Tutto questo con il fine di conservare la
propria storia e con la speranza che altri,
leggendo queste pagine, scoprano un antenato comune, si riconoscano in una vecchia foto o anche solo scoprano un’affinità
di sentimenti.
Non è un sito genealogico, anche se contiene delle genealogie; non è un sito nostalgico dei tempi andati, anche se, passando
da una pagina all’altra, forse qualcuno si
potrà commuovere. È un sito internet per
conservare la memoria e farla conoscere,
per incuriosire e condividere, un sito per dire che la vita va sì vissuta in avanti, ma va
capita guardando indietro.
Il lavoro, assicura Giorgio Garabello, curatore del sito, è però appena iniziato. Solo
parte dell’archivio è stato pubblicato e sono in fase di allestimento alcune nuove sezioni. Anche la ricerca genealogica è avanzata rispetto a quanto pubblicato sinora e
copre ormai tutto il diciottesimo secolo;
aspettiamoci quindi a breve delle novità.
focacceria
piano bar
ristorante
discobar
NUMERO 1 LUGLIO 2009 11
tempo libero
[CAMPUS]
LE PROPOSTE DA ZERO ANNI IN SU
PER INTERESSANTI ATTIVITÀ ESTIVE
[ 0-3 anni ]
L’asilo nido “Il giardino dei Girasoli” (via dei Fieschi 2, presso Istituto Suore Cappuccine San Rocco) accoglie nel mese di luglio bambini da 0 a 36 mesi, orario 7,30-16,00 da lunedì a venerdì. Pasto in
struttura. Info: 0185.720958.
[ 3-6 anni ]
Asilo estivo presso la Scuola Materna delle Suore Cappuccine (via
dei Fieschi, 2) per bambini da 3 a 6 anni, nel mese di luglio, aperto a tutti, orario 7,45-17,00 da lunedì a venerdì. Iscrizione mezza
giornata (fino alle 13,00, pasto compreso) 460,00 €. Giornata intera 550,00 €. Info: 0185.74189.
[ 3-6 anni ]
L’associazione “Fortunam Experiri” organizza un campus estivo
“Estate tra natura e cultura” per bambini da 3 a 6 anni, dal 6 luglio
al 4 settembre, aperto a tutti, orario 7,45-13,45 da lunedì a venerdì.
Il programma prevede attività di laboratorio e giochi in sede (locali scuola elementare di via Massone) più escursioni sul territorio
comunale. Iscrizione 10,00 € + 90,00 € settimanali. Info: 334.
2125177.
[ 3-6 anni ]
L’Asilo Speroni (via privata Palme 30 – salita Priaro 6) ospita nel
mese di luglio e la prima metà di settembre bambini da 3 a 6 anni.
Possibilità di iscrizioni settimanali con frequenza anche per mezza
giornata. Iscrizione aperta a tutti, orario 7,30-18,00 da lunedì a venerdì. Previste lezioni di danze folkloristiche di diverse nazioni, tenute da ballerini professionisti; laboratori di studio su usanze e ricette proposte dalla cuoca dell’asilo; giochi nel parco. Info:
0185.75054.
[ 5-11 anni ]
“Pro Recco Summer” è la proposta targata Pro Recco Nuoto. Rivolta a bambini dai 5 agli 11 anni, apertura fino al 7 agosto e dal 24
agosto al 4 settembre, orario 9,00-17,00 da lunedì a venerdì. Iscrizione prima settimana 130,00 €(include pasti, gita, assicurazione);
sconti fedeltà e per fratelli. Previsti corsi nuoto, mare, laboratori, gite a maneggio, “Indian Forest”, San Fruttuoso. Info: 331.4450013.
[ 6-12 anni ]
Sempre la “Fortunam Experiri” organizza nei locali della scuola elementare di via Massone un campus estivo per ragazzini dai 6 ai 12
anni, aperto a tutti, orario 7,45-13,45 da lunedì a venerdì fino al 4
settembre. Previste attività di nuoto, tennis, bocce, mare; visite a
Lanterna, Osservatorio del Righi, parco “La Maliarda”, parchi di
Nervi, Duchessa di Galliera e Villa Pallavicini. Iscrizione 10,00 €+
110,00 €settimanali. Info: 334.2125177.
RECCO UN’ESTATE
AL MARE
Bagni Erminia
Punta Sant’Anna, tel. 0185.
730658. 46 cabine, piscina per
bambini (profonda 110 cm),
idromassaggio a 4 posizioni.
Ingresso giornaliero con lettino 9 €. Cabina 10 € giornaliera, 60 €mensile. Servizio bar e
tavola calda. Scuola surf di
Thomas Clavarezza (istruttore
nazionale): 25 € orarie, corso
completo di 5 ore: 115 € inclusa attrezzatura.
Bagni Lido
Lungomare Bettolo 2 tel. 0185.
722448. 60 cabine, piscina interna. Prezzi cabina: settimanale 150 € , mensile 500 euro:
incluse 2 sdraio e ombrellone.
Ingresso settimanale senza
cabina 110 €. Tutte le tariffe
includono ingresso in piscina.
Bar e ristorante: tel. 0185.
739047.
Bagni Marisa
Lungomare Italia (da via Garibaldi) tel. 0185.74304. 34 cabine, servizio bar e ristorante.
Noleggio sdraio 4 €, lettino 8
€, ombrellone 4 €. Prezzi cabina alta stagione: settimanale
135 €, mensile 400 €.
Pro Recco Beach
Punta Sant’Anna (accanto piscina) tel. 0185.739091. 100
cabine; stagione intera (da 31
mag a 20 set): 1100 €, prima fila 1200 €. Ingresso giornaliero
5,50 €; sab e dom 6,50 €; ridotti fino a 12 anni e dopo le 14;
over 65 anni gratuito. Noleggio sdraio, lettini, ombrelloni.
Servizio baby sitter 0-4 anni.
Possibilità nuoto libero in piscina: ingresso 4 €. Bar e ristorante (tel. 333.8924820) con
possibilità di organizzare feste, cene, compleanni.
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12 NUMERO 1 LUGLIO 2009
ECCORECCO
miscellanea
MINI
NOTIZIE
RICORRENZE Don Pasquale Revello (nella foto) ha recentemente festeggiato 50 anni di sacerdozio. Nato a Megli da una famiglia
di contadini, don Revello è dal 1992 parroco di S. Giovanni Battista. Da allora,
con la sua tranquilla tenacia, ha realizzato a Recco molti progetti, rivolti soprattutto ai giovani, che oggi hanno a disposizione attività di gruppo, gite, laboratori creativi, colonie estive. Inoltre,
grazie a una religiosa che anima il gruppo Shalom, la parrocchia di Recco sostiene l’attività missionaria e le adozioni
a distanza in Brasile.
SANITÀ Presso la Croce Verde di Recco (via Milite Ignoto, tel.
0185.721037) è possibile effettuare comodamente prenotazioni ambulatoriali per la Asl 3 (escluse analisi sangue e urine). Orario: lunedì e mercoledì 8,00-12,00; venerdì 14,00-17,00. Sala attesa con
bar e televisione.
UNA RIVIERA, DUE GOLFI Fino a Punta Chiappa è Golfo Paradiso, a levante di Portofino è Golfo del Tigullio (o Golfo Marconi).
Non è campanilismo, ma una precisazione dovuta, visto che spesso Bogliasco, Sori, Recco e Camogli vengono definite, sulla stampa e su internet, “località del Tigullio”.
COMMERCIO Canevello Colori si è spostato da via Roma in via
Milano (piazza Giovanni XXIII), arredando un negozio ampio e luminoso, dove poter trovare ogni cosa necessiti per la tinteggiatura
(e non solo).
RECCO RICORDA WEIL E BONFIGLIOLI La Città di Recco ha scoperto una targa a ricordo di Hans e Senta Weil, i coniugi che negli
anni Trenta avevano fondato, nell’antica Villa delle Palme, una
scuola per bambini tedeschi di origine israelita. Alla cerimonia era
presente Laura Carlotta Gottlob, la storica genovese che ha ripreso
le ricerche di Klaus Voigt, documentando la storia di questo istituto. L’Ardiciocca e la Città di Recco hanno voluto ricordare la figura di Roberto Bonfiglioli, attraverso la posa di una lapide nei pressi della sua abitazione. La sua poesia incisa sul marmo, che parla
di vento e di mare, di gabbiani e di agavi, resterà a ricordo della
sua sensibilità, della sua viva intelligenza e del suo rigore morale.
LUGLIO 1977
correva il mese
VITA NOTTURNAPeppino Di Capri in «completo blu e soliti
occhiali» (come scrive “Il Lavoro”) e Domenico Modugno (nella foto) sono le due star che raccolgono gli applausi del pubblico al nightclub “P4” di Avegno. Nel corso dell’estate 1977 i due
patron del locale, Gian Sanguineti e Renato Montereggio, porteranno sul palco i più bei nomi della canzone.
LAVORI PUBBLICIIl Genio Civile approva il progetto di allungamento della passeggiata a mare di Recco. A levante sarà realizzato, dalla ditta romana Enacor, un tratto di 120 metri che la
congiungerà alla spiaggia “dei frati” e sotto il convento francescano sarà ricavata una nuova rotonda.
VIABILITÀProtestano i residenti di San Rocco per la pericolosità, nelle ore notturne, della statale 333, priva di illuminazione
pubblica; se il Comune non provvederà, minacciano il blocco
della strada.
SANITÀSi concludono i lavori condotti dall’impresa Revello
all’ospedale di Recco: nei locali ristrutturati nell’ala vecchia
dell’edificio troveranno posto il pronto soccorso, la sala raggi e
nuovi ambulatori.
AVEGNOIl consiglio comunale approva il nuovo gonfalone del
Comune: «Un drappo partito di bianco e di azzurro, caricato
dell’arma di azzurro, alla campana d’argento, al capo di Genova alla croce di rosso».
EUROPAPrime elezioni a suffragio diretto del Parlamento europeo, che si riunisce a Strasburgo il 17 luglio, sotto la presidenza della francese Simone Veil.
RACCOLTA (IN)DIFFERENZIATA
obiettivo
CARTONE DELLE SCHEDE AZZURRE (COMUNALI)
E CARTONE DELLE SCHEDE GRIGIE (EUROPEE):
UGUALE DESTINO, NELLA CAMPANA DELLA CARTA.
RICERCHE Al termine dell’anno scolastico è stato presentato il
volumetto “Antichi mestieri liguri”, realizzato dagli alunni della
prima B della scuola Media “Golfo Paradiso” di Recco (nella foto),
sotto la guida della prof. Gisella Gandolfo. Si tratta di una serie di
interviste realizzate dai ragazzi ai nonni ed a esperti locali, per conoscere antichi mestieri, con particolare riguardo a Recco, con particolare attenzione verso i nomi dialettali. Particolarmente utile è
stata la collaborazione di Bruno Minardi, esperto di lingua genovese, del fotografo Emilio Razeto e del cap. Vittorio Massone, che
hanno fornito foto e disegni per corredare di immagini la ricerca.
La pubblicazione è stata sponsorizzata dal Comune di Recco, dall’associazione “L’Ardiciocca” e dagli “Amici del Museo”.
ECCORECCO
NUMERO 1 LUGLIO 2009 13
I NOSTRI SERVIZI
appuntamenti
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Sportello IAT: Informazione Accoglienza promozione Turistica
Divulgazione di materiale informativo.
Vendita biglietti urbani AMT Genova
Vendita abbonamenti e biglietti APT
Vendita abbonamenti e biglietti ferroviari (fino a 250 km)
Vendita biglietti del servizio “Autostradale”
linea Sestri Levante - Milano con fermata a Recco
Vendita schede Telecom e ricaricabili per cellulari
Vendita tessere autostradali Viacard
Prenotazione e vendita biglietti dei teatri di Genova
Vendita biglietti principali concerti
Affissione e pubblicità per i Comuni di Recco e Avegno
Sportello Touring Club Italiano
Fax e fotocopie
Via Ippolito d’Aste 2a - Recco - Tel. 0185.722440 - [email protected] - www.prolocorecco.it
Recco
✔sabato 4
Concerto della “Roland Music School”.
Lungomare Bettolo, ore 21.30.
✔venerdì 17
Rassegna jazz: Keith Brown con il suo
trio. Lungomare Bettolo, ore 21.30.
✔sabato 18 domenica 19
Festa della P.A. Croce Verde. Gastronomia
e spettacolo. Lungomare Bettolo,
ore 21.30.
✔venerdì 24
Recco. Rassegna jazz: “Blues Band” di
Roberto Testini. Lungomare Bettolo, ore
21.30.
✔domenica 26
Serata con il dj Francesco Fontes. Lungomare Bettolo, ore 21.30.
✔venerdì 31
Serata con l’Orchestra Caffarena. Lungomare Bettolo, ore 21.30.
Festival Camogli in Musica Quattro appuntamenti a Camogli. Sabato 4 al Santuario N. S. del Boschetto il “PaganiniChorusClarinet” (15 elementi), diretti da Giuseppe Laruccia. Sabato 18 nella sala mostre della Fondazione Remoti,
con il Duo Leuzinger (Anita, primo violoncello dell'Orchestra della Tonhalle di Zurigo, e Daria, violino dell’orchestra
del Teatro Carlo Felice di Genova). Sabato 25 al Cenobio dei
Dogi una serata dedicata al Jazz con il noto gruppo Stringology. Venerdì 31 al Cenobio dei Dogi il duo Edoardo Zosi al
violino e Maria Clementi al pianoforte. Possibilità dopo i
concerti di cenare con musicisti ed organizzatori. Ingresso:
interi 12-15 €ridotti 8-10 € Info 0185.771159 / 0185.770703.
Festival “Musica e Mare” a Sori Festival internazionale
di musica da camera. Sabato 18 alle 21,15 con Francesco
Cipolletta al pianoforte e Massimo Marin al violino. Venerdì 24 Paolo Bonomini al violoncello. Oratorio di Sant'Erasmo. Ingresso libero. Info: 338.7565360.
14 NUMERO 1 LUGLIO 2009
Riviera
DA UN EVENTO ALL’ALTRO
Feste di Luglio Da mercoledì 1 a venerdì 3 a Rapallo tradizionali festeggiamenti in onore della patrona N.S. di Montallegro. Imponente processione con i Cristi, sparo di mortaletti e
fuochi d’artificio.
Sagra dei ravioli alla cogornina Da venerdì 3 a domenica 5 a
Cogorno alta località Belvedere, sagra in onore del Re Raviolo, accompagnato da altre antiche ricette cucinate ed impreziosite da erbe aromatiche del territorio.
Geo-grafie Voci della letteratura migrante in Italia. Sabato 4 e
domenica 5 a Camogli. Info: www.prolococamogli.it.
Antiquariato Chiavari, sabato 11 e domenica 12. Santa Margherita sabato 18 e domenica 19. Bogliasco, domenica 26.
Sagra della capponadda Sabato 11 e domenica 12 (mezzogiorno e sera) a San Rocco di Camogli l’8a edizione con la specialità marinara più i piatti tipici della cucina ligure. Serate
danzanti. Mercatino di prodotti tipici e artigianato locale.
Palio degli ochi Domenica 12 a Sori in località Lago, in occasione della Festa di N.S. di Lourdes.
Nostra Signora del Carmine Domenica 19 a Sori in località
San Bartolomeo.
Carne in s’a ciappa Domenica 19, a Verzi di Lorsica, la 48a
edizione. Dal mattino marcia, accensione dei fuochi, musica.
Sagra dei pansoti Da venerdì 24 a domenica 26 a Bogliasco,
nel piazzale delle scuole, inizio ore 19,00.
Festa dell’olio Da sabato 25 a martedì 28 a
Leivi, la festa dedicata al prodotto principe
della zona. Domenica premiazione del miglior
olio extravergine e dei migliori uliveti. Tutte
le sere stand gastronomici con 600 posti.
Cristo degli Abissi Sabato 25, nella baia di San Fruttuoso di
Camogli, tributo al Cristo degli Abissi da parte dei subacquei,
con deposizione di corona a ricordo di quanti fanno del mare
la loro vita e quanti vi sono periti.
Sagra del Bagnun Sabato 25 e domenica 26, a Riva Trigoso, la
festa con distribuzione del tipico piatto tradizionale, accompagnata da musica e bancarelle.
Barcarolata Domenica 26 a Sestri Levante la tradizionale sfilata di imbarcazioni con addobbi speciali. Al termine spettacolo pirotecnico nella Baia del silenzio.
Festa della trebbiatura e degli antichi mestieri Domenica 26
a Santo Stefano d’Aveto, in località “La Villa” di Allegrezze,
12a edizione.
ECCORECCO
agenda
in libreria
✤ GUIDA AL PARCO DI PORTOFINO
Alberto Girani, naturalista e direttore del Parco, ha
completamente rivisto e aggiornato la guida del 1999 che
ha accompagnato migliaia di escursionisti sul “Monte”.
Un volumetto tascabile che propone ventisette itinerari sui
sentieri che attraversano il territorio del parco, attraverso
la macchia mediterranea o la più spoglia gariga, dagli
ambienti boschivi a quelli coltivati, sui calcari marnosi o in
mezzo alle formazioni di conglomerato.
Sagep editrice, 15x21 cm, 112 pp, 14,00 €.
LA TONNARELLA E LA PESCA TRADIZIONALE A CAMOGLI
✤ Un volume che racconta di
un patrimonio orami raro nel
Mediterraneo. La tonnarella e
le altre forme di pesca, gli
strumenti e gli uomini, le
tradizioni di questo faticoso
lavoro sono descritte e
riccamente illustrate nelle
pagine curate da Riccardo
Cattaneo Vietti e Simone Bava.
Le Mani editrice, 23x30 cm,
144 pp, 20,00 €.
✤ DA BOSCO E DA RIVIERA
Cioè tra la terra e il mare, dove
scorre la vita tranquilla di un
paese del levante ligure. Qui si
fondono due inquietudini, due
storie che confluiscono in una
grande avventura di mare e vita,
di fughe e di ritorni. Un gradevole
libro di Alberto Cavanna, ligure,
legato al mare e alle barche.
Rizzoli, 352 pp, 19,00 €.
✤ FIORDIPARCO
ITINERARI EGIARDINI
BOTANICI NEI PARCHI
DELLA LIGURIA
Un manualetto con
splendide foto, curato
da Riccardo Del Guerra
e Simonetta Maccioni,
che descrive con rigore
scientifico i Giardini
Hanbury di
Ventimiglia, l’Orto
botanico di Villa Beuca
a Cornigliano, il
Giardino botanico di
Pratorondanino, il
Bosco giardino
dell’Aveto, l’Orto
botanico di
Montemarcello.
Regione Liguria,
16,5x19,5 cm, 96 pp,
12,00 €.
in collaborazione con
PIAZZA GASTALDI, 1 • RECCO
TEL. 0185/76870 FAX. 0185/730719
CARTOLERIA • LIBRERIA
GIOCATTOLI • VIDEOGIOCHI
PASSO ASSERETO, 5 • RECCO
TEL 0185/722121 FAX. 0185/738972
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SAGGISTICA • ROMANZI
PIAZZA S. GIOVANNI BONO, 22 • RECCO
TEL. 0185/722455 FAX. 0185/722455
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VIA DELLA REPUBBLICA, 16 • CAMOGLI
TEL. 0185/777949 FAX. 0185/776571
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ECCORECCO
&
SALUTE BENESSERE
Arriva l’estate
Sarà l’inquinamento, la suggestione o il
surriscaldamento del pianeta, ma in questi ultimi anni l’arrivo dell’estate con il
gran caldo che l’accompagna soprattutto
nelle città, crea molti problemi alla sempre più numerosa popolazione anziana.
Le farmacie della provincia di Genova
non si fanno cogliere impreparate e hanno predisposto alcune misure per essere
“vicine” agli over 65. Nel mese di luglio e
agosto chi ha più di 65 anni potrà controllare gratuitamente la pressione arte-
riosa e trovare disponibilità all’ascolto e
consigli. La pressione è un fattore importante e il caldo può provocare delle alterazioni a volte molto insidiose. In questo
periodo, sempre per la fascia di popolazione oltre i 65, si potrà anche usufruire
di uno sconto del 10% sulla misurazione
di glicemia e colesterolo. Inoltre, un piccolo “vademecum” con il “decalogo per
un’estate in salute”, dieci regole più importanti per chi resta in città nei mesi più
caldi, sarà reperibile in farmacia. Come
sempre la Farmacia vuole trovarsi a fianco della popolazione, per offrire il proprio
aiuto qualificato ed essere sempre più vicina al cittadino.
NUMERO 1 LUGLIO 2009 15
02
ECCORECCO
DISTRIBUZIONE
GRATUITA
MENSILE DI CULTURA E TEMPO LIBERO NEL GOLFO PARADISO
6000 COPIE
DIRETTORE RESPONSABILE GIUSEPPE ROSASCO • REDAZIONE STUDIO HELIX VIA DELL’ARTIGIANATO 1 - 16036 RECCO (GE) - TEL E FAX 0185.723961
STAMPA MECA RECCO (GE) • REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI GENOVA N. 69 DEL 21.11.1990 • [email protected] • WWW.ECCORECCO.INFO
AGOSTO
2009
Vivacità e ricchezza
del nostro territorio
FOTO DANIEL PASSANO
GIUSEPPE ROSASCOIn questo secondo numero di EccoRecco
il lettore potrà trovare una carrellata di interviste, ricordi storici, notizie che ci rammentano la vivacità e la ricchezza del
patrimonio culturale, produttivo, turistico, sportivo della città e dell’intero Golfo Paradiso. Ne esce fuori il ritratto di una
comunità locale che riesce ancora ad esprimere valori profondi, veri, che possono contribuire a creare una nuova solidarietà tra le persone.
A ben riflettere, ciò che Recco, e gli altri comuni del Golfo Paradiso, riescono ad proporre in moltissimi campi di attività,
costituisce, soprattutto oggi, anche una testimonianza di speranza nel futuro. Un’apertura al nuovo che il più delle volte
affonda le proprie radici in “cosucce” come la passione per
lo studio, per il lavoro, per la fatica sportiva, per le iniziative benefiche.
Il solito augurio infine: buona lettura!
Via Fiume 9 (capolinea bus) - RECCO - Tel e Fax 0185.730052
turismo
Paesaggio e identità
del
UNA STAGIONE
DI MANIFESTAZIONI
PIÙ ATTENTE
ALLA REALTÀ
DEL TERRITORIO
Golfo Paradiso
GIUSEPPE ROSASCORicordo, come fosse ieri, una bella sera d’esta-
mini nel modellare il genius loci: l’apporto di diverse esperienze
te nella piazza principale di Marciana Marina, nell’isola d’Elba, culturali può costituire pertanto un tassello significativo per idencon la gente attenta ad ascoltare un’intervista pubblica allo scritto- tificare un’area, valorizzandone il mix, questo sì davvero unico, di
re Ugo Riccarelli. Nelle due ore dedicate all’incontro, Riccarelli eb- luogo ed identità.
be anche il tempo di leggere alcuni brani del suo ultimo romanzo
Lo stesso discorso si può fare anche per la riscoperta dei valori
Il dolore perfetto, fresco vincitore del Premio Strega. Fu un’emozio- culturali, produttivi, economici del passato, compreso il passato
ne che convinse mia figlia ed io a divorare, qualche tempo dopo, recente. Gli esempi che si possono fare sono innumerevoli. Senza
quella piacevole saga familiare.
l’ambizione di redigere un impossibile elenco, ogni comune del
L’incontro faceva parte di una serie di eventi programmati dalle Golfo Paradiso può vantare nel proprio patrimonio la memoria e le
agenzie turistiche locali, dedicati ad incontrare le numerose perso- suggestioni di personaggi a tutto tondo quali l’indimenticabile cannalità che avevano deciso di trascorretautore Luigi Tenco, o, per spingersi
re le loro ferie, o mettere su casa, nelpiù in là nel tempo, il pittore Berto
la magica isola.
Ferrari, o ancora il genio poliedrico di
Mi è tornato a mente quell’episoAlfredo D’Andrade, pittore, archeolodio, mentre avevo sotto gli occhi le
go ed architetto italo-portoghese che
bozze dell’intervista ad Evandro
visse a Sori dal 1875 al 1885, operò a
Agazzi, pubblicata in questo numero
lungo a Genova e in Liguria ma che
di EccoRecco. Il suo invito a puntare
oggi viene curiosamente ricordato da
anche sul turismo culturale per arricuna Fondazione, nata nel 1996, per
chire la comunità, mi è perciò parso
iniziativa del comune di Pavone Canaimmediatamente qualcosa di fattibile,
vese, dove soggiornò lungamente a
bello, utile.
partire appunto dal 1885, anno in cui
Invogliare le personalità, native o
avviò la ricostruzione del Castello di
d’adozione, che vivono nella nostra
Pavone.
zona a partecipare alla vita pubblica
A dire il vero, in altri campi, lodepuò solo allargare gli orizzonti cultuvoli iniziative sono sorte in anni rerali della comunità. Chi sa emergere
centi. Ad esempio, nel 2004 ad Uscio,
nella vita, nel lavoro, nell’arte lo fa in
per iniziativa privata, è stato inauguquanto è portatore di una visione, di
rato il primo Museo dell’orologio da
un “sogno”, condiviso e apprezzato
Torre nel vecchio stabilimento Trebida molti. Il confronto con la comunità
no. Si tratta di un contenitore unico al
locale non può quindi che arricchire
mondo, che mette in bella mostra pezquest’ultima, rendendola maggiorzi storici di valore inestimabili, orolomente consapevole della propria idengi e lancette antichissimi di forme ditità e quindi maggiormente disponibi- Luigi Tenco sulla scogliera di Mulinetti a Recco.
verse a seconda dell’epoca della loro
le al dialogo.
realizzazione. Non varrebbe la pena
Peraltro questa apertura ad una nuova solidarietà tra le perso- di pensare ad un’analoga iniziativa per l’olivicoltura e i frantoi, che
ne, come ricorda Silvio Ferrari nel suo intervento pubblicato nella un tempo abbondavano nei comuni del Golfo Paradiso?
pagina a fronte, fa parte di una lunga tradizione della Recco postForse è giunto il momento di tralasciare un poco le sirene di una
bellica. E allora l’invito del professor Agazzi si può estendere a tut- facile omologazione culturale, per dare spazio anche a proposte di
ti comuni del Golfo Paradiso, una zona che non merita di essere intrattenimento più radicate con il territorio, in una parola piu coldefinita solo per la preziosità del paesaggio, come purtroppo oggi te, a fianco beninteso delle inesauribili sagre dell’asado e della porsembra essere. La natura interagisce necessariamente con gli uo- chetta (ma cosa ci azzeccano con la cucina ligure?).
2 NUMERO 2 AGOSTO 2009
ECCORECCO
intervento
SILVIO FERRARI: «LA CITTÀ DEVE ACQUISIRE LA CONSAPEVOLEZZA DEL PROPRIO RUOLO»
Recco, la predisposizione
ad essere città capofila
SILVIO FERRARINel giugno di tre anni fa ebbi l’onore di celebrare nella sala del Consiglio Comunale di Recco il sessantesimo anniversario della Repubblica. Pensando (allora) che avrei parlato ad un pubblico misto
di consiglieri, cittadini invitati e studenti ai
quali nel corso della cerimonia veniva offerta copia della Carta Costituzionale, mi sembrò opportuno dare rilievo allo straordinario
percorso compiuto dalla città nella seconda
metà del ventesimo secolo, un ampio periodo storico che coincideva in larga misura
con l’avvento e la durata dell’Italia repubblicana.
Potrei riprendere tutti quei riferimenti
nella circostanza presente, ma ne verrebbe
fuori un ragionamento un po’ troppo aulico,
istituzionale.
E invece è più opportuno partire da una
constatazione biografica, personale: la testimonianza diretta di uno straordinario sviluppo della città di Recco, visto da un vicino (un camogliese) che, dopo gli anni della
vera rivalità (quella pallanuotistica), ormai
troppo lontani, ha sempre guardato all’immagine e alla trasformazione della città come ad un rilevante fenomeno di rinascita
urbana e sociale di una comunità prostrata
e atterrata dal disastro della guerra e dei
suoi effetti mortali.
Sotto questo profilo – come l’immagine
del suo ponte ricostruito dapprima in legno
e del suo Palazzo Comunale – Recco fa parte della simbologia civile che, nella recente
democrazia politica e nello sviluppo economico del nostro paese, rientra nella migliore
evoluzione della società ligure e di quella
italiana. Ne fanno certamente fede i prestigiosi risultati della sua fama turistica (innanzitutto in campo gastronomico) e sportiva (nel celebre ambito pallanuotistico) e
della sua convivenza politica, caratterizzata
da un sano e del tutto attuale antagonismo
di cui anche gli ultimi risultati elettorali sono riprova e conferma.
E ancora, avendo raccolto fra i suoi nuovi residenti, giusto a partire dal secondo dopoguerra, l’umanità di più varia provenienza e storia ed essendo il naturale punto di
convergenza della popolazione della vallata, è del tutto comprensibile che Recco si sia
aperta più facilmente a relazioni e richiami
di contenuto attualistico, favorendo al suo
interno una nuova solidarietà tra le persone.
Diventando anche sotto quest’aspetto capofila di una visione intercomunale in rapporto al grande tema della qualità della vita
ECCORECCO
quotidiana. Ma proprio su questa vasta
gamma di potenziali, profonde innovazioni,
la città non sembra cogliere e prepararsi ad
offrire ciò che i cambiamenti strutturali e la
forte trasformazione edilizia potrebbero garantire e che comunque richiedono.
Mi riferisco ad una auspicabile ipotesi di
svecchiamento della vita culturale, di superamento degli appuntamenti esclusivamente tradizionali di carattere festivo e commemorativo e all’adozione di tecniche e tematiche della comunicazione odierna che sarebbero fra l’altro integralmente complementari al funzionamento di un centro di
formazione scolastica superiore quale Recco
è già per centinaia di giovani che frequentano il suo liceo scientifico e si appresta a diventare, con il futuro innesto di altri settori
formativi. Se le informazioni apparse nei
mesi scorsi sulla stampa, a proposito della
collocazione del’Istituto professionale alberghiero, oggi ospitato a Camogli, nella sede
delle vecchie Scuole Maestre Pie, previo restauro dell’edificio, restano degne di fede.
Sotto questo aspetto – a parte la lungimirante adesione del Comune al progetto di restauro e riuso del Teatro Sociale di Camogli,
vero segno di una concezione comprenso-
Silvio
Ferrari, già
assessore
della
Provincia e
del Comune
di Genova.
Consigliere
comunale
di Camogli.
riale della realtà del territorio – Recco sembra non aver acquisito ancora piena consapevolezza del proprio valore e della forza di
richiamo della città.
È come se un nuovo organismo preferisse battere con vecchie pulsazioni piuttosto
che aspirare al nuovo. Recco presenta invece oggi tutte le caratteristiche per essere un
centro di nuova vitalità, di esperienze e
scambi a livello nazionale e anche internazionale. A cominciare, come si è già detto,
dalla scuola, dallo sport e dal turismo. Sarebbe utile convincersi di questa opportunità e fare di questi parametri il terreno su cui
acquisire l’autentico ruolo di centro urbano
primario del Levante genovese, fra Bogliasco e Camogli.
IL QUADRO Stefi De Luca, “Recco a inizio Novecento”, 2009, olio su tela, 50x60 cm.
Da una cartolina non databile stampata dalle Edizioni Portofino Kulm. (g.c. dell’autrice)
NUMERO 2 AGOSTO 2009 3
anniversari
PALLANUOTO NELL’AGOSTO 1959 I GIOVANI RECCHESI TORNAVANO VINCITORI DA TRIESTE
✩
Tutta la riviera festeggiò quell’incredibile
PRIMO SCUDETTO
I recchesi in strada a festeggiare i campioni. In prima fila, in giacca e cravatta, da sinistra Antonio Ferro e il sindaco Matteo
Beraldo. Dietro di loro, Piero Pizzo (in pantaloncini) e gli atleti del primo Settebello (in maglietta bianca). (ARCHIVIO RAZETO)
[ER]La Pro Recco Pallanuoto si appresta a
festeggiare i cinquant’anni dalla conquista
del primo scudetto.
«Si sta pensando a un grande evento – ci
spiega Eraldo Pizzo – Probabilmente coinciderà con la presentazione della squadra
che affronta il campionato 2009-2010. Il
programma è ancora da definire».
Parliamo allora della cronaca di allora.
Qual è la data esatta del primo scudetto?
«Le finali del campionato si svolsero dal
31 luglio al 2 agosto. La nostra squadra vinse l’incontro con il Camogli 6-4, il giorno
dopo sconfisse la Lazio 6-5, infine la temuta partita con la Canottieri. Ma il risultato
fu a nostro favore, 5-4».
Tre risultati “sofferti”?
«Sì e no. Allora si segnavano molte meno reti di oggi. Si giocavano due tempi di 10
minuti effettivi. Ricordo che comunque richiedeva molto impegno…».
Cosa successe alla fine della partita?
«In realtà, facevamo fatica a renderci
4 NUMERO 2 AGOSTO 2009
conto di ciò che stava succedendo. Ricordo
l’esultanza dei “recchelini” che erano venuti ad assistere alle finali su a Trieste, qualcuno in auto, i più temerari addirittura in
Vespa. A fare il tifo per noi c’erano 150-200
tifosi… Ricordo che sugli spalti apparve
una grande bandiera biancoceleste, al centro della quale qualche mamma recchelina
aveva cucito una stella dorata. La prima…».
Un risultato incredibile…
«Certo. Eravamo dei ragazzini. Mio fratello Piero, l’allenatore, era il più “vecchio”
con i suoi 25 anni. Della squadra, Maraschi
e Guidotti avevano 22 anni; Cevasco ed io,
21; Merello, 19; Girardi e Lavoratori addirittura 18.»
Com’era nata quella compagine così
forte?
«Tre anni prima, nel ’56. In quell’anno
avevamo vinto il primo titolo italiano “Allievi”, oggi si direbbe “Under 18”. Tre anni
dopo eravamo campioni a Trieste e da lì,
con la presidenza di Ettore Zanoni e il so-
stegno del vulcanico Antonio “Tonitto” Ferro, iniziò un periodo d’oro, durante il quale vincemmo 13 scudetti in 14 anni!».
Torniamo a Trieste 1959. Come tornaste a casa?
«Andammo in stazione e salimmo sul
treno. Così, semplicemente. Naturalmente
non ci eravamo dimenticati di telefonare al
posto pubblico del bar Tossini (oggi “I due
ladroni”, ndr), quindi “i nostri” erano al
corrente della vittoria. Quando, nel pomeriggio, arrivammo a Principe, scendemmo
per prendere un locale e tornarcene a casa.
Appena sul marciapiede, incontrammo decine di amici di Recco. Erano venuti a prenderci a Genova: il piazzale della stazione
era pieno di recchelini. Da lì partì un lungo
corteo strombazzante; visto il caos, davanti a noi si piazzò un’auto della Stradale, che
ci scortò lungo tutto il percorso. Ricordo
che io salii sulla Fiat 1400 decapottabile del
signor Molfino, dietro la “pantera” della Polizia. Tra clacson e bandiere sventolanti,
non passammo certo inosservati. A Nervi ci
fermammo alla sede della Croce Verde, dove ci festeggiarono e offrirono un brindisi.
La stessa cosa avvenne poi a Bogliasco e a
Sori».
Una festa ligure, non solo “recchelina”…
«Infatti. Nessun campanilismo: tutti ci
venivano incontro per salutarci. Nonostante gli scarsissimi mezzi di comunicazione,
la voce del nostro primo scudetto si era
sparsa in tutta la Liguria».
E quando arrivaste a Recco?
«Le macchine si dovettero fermare davanti al convento di San Nicola, perché non
riuscivano a passare a causa di tutta la gente che si era radunata sull’Aurelia. Tutta
Recco era scesa in strada per festeggiarci. E
non solo. C’erano anche molti giunti da
Avegno e Uscio. Non ho mai più visto a
Recco una partecipazione di piazza come
avvenne quella volta».
ECCORECCO
intervista
RECCHESE DI ADOZIONE, È UNA FIGURA DI RILIEVO DEL MONDO ACCADEMICO ITALIANO
La proposta del professor Agazzi
Un turismo dodici
culturale
mesi all’anno
ANDREA REVELLO Nato a Bergamo nel 1934,
Evandro Agazzi è uno dei nomi di maggior
spicco nell’ambiente accademico nazionale. Attualmente docente di Filosofia Teoretica all’Università di Genova, vanta un curriculum sterminato, costellato di prestigiosi
incarichi in tutto il mondo.
Professore, come mai risiede a Recco?
«Fresco di cattedra, nel 1963 insegnavo
in un istituto superiore di Bobbio; fui invitato a Genova per una conferenza sul teorema di Gödez. Con la città e la riviera fu
amore a prima vista. In seguito ottenni un
insegnamento nell’Ateneo genovese e trovai
una sistemazione a Nervi Capolungo, a due
passi dal mare. Infine, sposandomi, mi sono stabilito qui a Recco».
Matematica e filosofia: perché gli studi
in due campi così diversi?
«Sono materie diverse che si compenetrano facilmente. Direi quasi complementari. Gli stessi filosofi dell’antichità, vedi Platone, erano filosofi-matematici».
Ha insegnato in diverse Università in
Europa; come giudica l’Ateneo genovese?
«La considero su un livello medio. L’Università, a Genova, soffre degli stessi problemi che affliggono tutta la città: scarsa apertura verso l’esterno, schemi non al passo
con i tempi, mentalità troppo rigida…».
Come vede il rapporto tra l’Università
e la città, il comprensorio?
«È quasi inesistente. Quando ero docente, avevo organizzato corsi estivi a Chiavari e Santa Margherita, che avevano riscosso
parecchio successo. Non mi pare che, dopo, si sia pensato a iniziative simili».
Dal 1979 al 1998 ha insegnato in Svizzera. Come mai l’abbandono di Genova?
«Erano gli anni delle Brigate Rosse. L’atmosfera all’interno dell’Ateneo genovese e
ra piuttosto pesante. Io non mi facevo intimidire, così ricevetti pesanti minacce. Insegnare era veramente difficile; alla fine decisi di accettare, tra le tante proposte, una
cattedra a Friburgo».
La sua presenza è richiesta a convegni
e incontri in tutto il mondo. Dove viene
invitato più spesso?
«Ho un rapporto preferenziale con
l’America Latina. Parlo correntemente lo
spagnolo e i miei libri sono stati tutti tradotti in questa lingua, quindi sono molto
letti, particolarmente in Messico e Argentina. Inoltre sono accolto molto bene in Spa-
ECCORECCO
Il professor Evandro Agazzi nel suo studio recchese.
gna. In un mondo che si sta sempre più
omologando sulla lingua inglese, le popolazioni latine apprezzano chi studia la loro
cultura e la loro filosofia…».
Parliamo di lei come cittadino recchese: cosa le piace della località in cui vive
con la sua famiglia?
«Recco, come altri centri della riviera,
conserva caratteristiche che rendono piacevole abitarvi. E ciò è molto importante.
Recco ha i servizi essenziali per le esigenze
quotidiane, Genova è vicinissima, i recchesi hanno un’indole onesta e sincera. Mi auguro che non si esageri con nuovi insediamenti abitativi, perché con un aumento di
residenti, soprattuto se provenienti da fuori, si rischia di alterare l’attuale equilibrio».
Quale sviluppo ritiene dovrebbe essere
perseguito negli anni a venire?
«Bisogna cercare di mantenere e possibilmente migliorare l’attuale livello di qualità della vita. Io punterei su un turismo
culturale: mancando le cose da vedere, si
possono organizzare eventi di livello medio-alto, come festival, conferenze, mostre.
Le iniziative dovrebbero essere distribuite
su un calendario di dodici mesi, non concentrando gli eventi nella stagione estiva.
Naturalmente bisognerà cercare di aumentare la ricettività alberghiera…».
Come trascorre il tempo libero?
«Non ho quasi tempo libero. Il tempo
che ho libero da Università, convegni e studi lo dedico alla famiglia. Da giovane amavo molto la musica, ho suonato il pianoforte fino a 22 anni, tenendo anche dei concerti, poi ho dovuto smettere. Guardo poco la
televisione, perché non trovo trasmissioni
interessanti. Con mia moglie ascoltiamo i
notiziari alla radio spagnola: i tg nazionali
parlano troppo di cronaca nera, tralasciando molte notizie di portata internazionale».
Ontologia e bioetica al centro delle sue ricerche
Evandro Agazzi ha compiuto gli studi di Filosofia presso l’Università Cattolica di Milano e quelli di
Fisica presso l’Università Statale della stessa città. Si è poi perfezionato a Oxford, Marburg e Münster. Ha conseguito due libere docenze: in Filosofia della scienza (1963) e in Logica Matematica
(1966). Ha avuto incarichi di insegnamento, presso l’Università di Genova, la Scuola Normale Superiore di Pisa, l’Università Cattolica di Milano, l’Università di Friburgo in Svizzera. Ha insegnato a Dusseldorf, Berna, Pittsburgh, Ginevra, Stanford, UAM (Messico). Attualmente è professore di Filosofia
Teoretica all’Università di Genova. Relatore a parecchi congressi internazionali, convegni, simposi
in tutti i continenti, è presidente dell’Académie Internationale de Philosophie des Sciences di Bruxelles; presidente onorario dell’Institut International de Philosophie di Parigi e della Fédération Internationale des Sociétés de Philosophie; per vent’anni direttore del Centro di Studi per la Filosofia Contemporanea del Cnr. È stato membro del Comitato Nazionale Italiano per la Bioetica, del
Consiglio Internazionale della Filosofia e delle Scienze Umane dell’Unesco.
La sua bibliografia completa annovera oltre mille titoli, fra i quali una settantina di volumi e diverse centinaia di articoli e saggi in riviste, opere collettive, enciclopedie, atti di congressi. È direttore
delle riviste “Epistemologia” e “Nuova Secondaria”.
Attualmente le sue ricerche riguardano da un lato la caratterizzazione dell’oggettività scientifica e
la difesa di un “realismo scientifico” con le relative implicazioni di tipo ontologico, dall’altro il concetto di persona e le relative conseguenze nel campo della bioetica.
NUMERO 2 AGOSTO 2009 5
mare
AFFASCINANTI CREATURE DEL MARE, SONO GUARDATE CON TIMORE DA OGNI BAGNANTE
e
d
u
M
s
e
la parola all’imputata
MARTINA FERRARISQual è la domanda più ricorrente che ci si pone
tra bagnanti? “Ci sono meduse oggi?”.
Bestiole effimere (abbiamo provato tutti a tirarle fuori dall’acqua per osservare, un po’ sadicamente, l’acqua che le compone al
98% evaporare al sole), eppure tutti le temiamo.
Biologa, ho avuto modo di dedicarmi al loro studio in diverse
sedi, fra cui il Laboratorio di Oceanografia di Villefranche sur Mer.
Sono dunque dichiaratamente dalla parte di queste affascinanti gelatine multicolori che incedono con la grazia di una ragazza vestita di tulle e credo fermamente nella regola universale del dover conoscere prima di giudicare o peggio demonizzare. Ho deciso pertanto di permettere a uno degli esemplari della specie più temuta,
la Pelagia noctiluca, di presentarsi e di parlare in sua difesa.
Come affrontate l’astio della gente nei vostri confronti?
«Male, non è piacevole sentirsi appellare con tono dispregiativo
“la cattiva” o “la viola”, soprattutto sapendo di non avere colpe.
Noi meduse apparteniamo al gruppo tassonomico degli Cnidari,
organismi dotati di cnidocisti, cellule urticanti che utilizziamo per
immobilizzare le prede e dunque per mangiare. Appena queste cellule vengono stimolate per contatto da un qualsiasi corpo estraneo,
rilasciano un filamento che inietterà il veleno nei tessuti del malcapitato e questo meccanismo è un riflesso che sfugge al nostro
controllo».
Perché dunque non cercate di evitare a priori il contatto con
i bagnanti?
«Non possiamo. Siamo Plancton, il ché significa che non riusciamo ad opporci alle correnti. Siete voi a venirci addosso, non il
contrario!».
Lei non è l’unica medusa che si avvista sulle nostre coste,
perché però è la più temuta?
«Tutte noi meduse siamo predatrici, ma, modestia a parte, io sono una predatrice formidabile! Rispetto a colleghe quali Rhizostoma pulmo o Cothyloriza tubercolata, io sono più “armata”, cioè do-
dal
Un esemplare di “Rhizostoma pulmo”.
tata di una maggiore densità delle succitate cnidocisti e ne ho su
tutto il corpo, dovunque mi si tocchi pizzico e… faccio male».
È un momento d’oro per la vostra specie, sembra che aumentiate di anno in anno…
«Non è del tutto vero, c’è testimonianza dei nostri cosiddetti
“bloom”, periodi di notevole proliferazione, fin dall’Ottocento e
dalle osservazioni susseguitesi nei decenni risulta una certa ciclicità (circa 4 anni di abbondanza ogni 12), che alcune teorie associano ad eventi climatici non su scala locale, bensì mondiale».
Si parla anche di riscaldamento globale…
«Per causa dell’uomo, gli equilibri naturali faticano sempre più
a mantenersi e noi, anziché essere a rischio di estinzione, stiamo
proliferando in maniera abnorme. Il riscaldamento globale ha provocato l’innalzamento della temperatura delle acque e i nostri fenomeni riproduttivi ne sono avvantaggiati. La pesca sottrae all’ambiente marino numerosi pesci nostri predatori e altrettanti nostri
competitori, dunque raggiungiamo l’età adulta più facilmente e abbiamo più da mangiare. Risultato: noi viviamo molto meglio, ma
voi no! Cerchiamo di convivere!».
10 mese Grandi saldi al 20 agosto
Zampaloni
RECCO
Via S.Giovanni Battista, 9
6 NUMERO 2 AGOSTO 2009
Via Galata, 23r
GENOVA
ECCORECCO
personaggi
RECCO MARCELLO CAORSI LAVORA IL LEGNO (E NON SOLO) CON GRANDE PASSIONE
Una simpatica miscela
di
e
estro manualità
ANDREA DARUSSA Incontro Marcello Caorsi nel suo laboratorio,
una via di mezzo tra un magazzino, una falegnameria e un garage. Dentro ci sono decine di attrezzi per lavorare il legno e mille
oggetti dalla provenienza più diversa e dalle forme più inusuali.
Campeggiano un vecchio banco da falegname con la grossa morsa
in legno e un tornio, sempre in legno, che funziona a pedale.
Marcello Caorsi, classe 1934, è nato a Recco; solo nel cognome svela le origini di Sori. La sua casa in via Vecchia Vastato è
un’oasi ombrosa di tranquillità, nonostante il raccordo autostradale a due passi e il condominio di sette piani tirato su,
negli anni Settanta, proprio davanti al suo curatissimo orto.
È proprio una Recco di tanti orti e poche case quella che ricorda Caorsi, quando iniziamo a parlare, partendo dalla sua
gioventù. «Abitavo in caruggio Saporito» mi dice, chiedendomi se capisco il genovese con il quale mi racconta. E aggiunge, come premessa: «O zeneize o no dev’ese dito co a lingua
ingoggeita…». Chiarissimo. Poi riprende: «Quando c’era mare grosso, le pietre arrivavano fin dalla porta di casa… Mi
piace il mare, ma più osservarlo che farvi il bagno, tanto che
non ho mai imparato a nuotare; anche se Franco Lavoratori, più di una volta, insistette per insegnarmi».
Caorsi dipinge, cura l’orto, innesta le piante. Prima
amava fare lunghe camminate, ora il cuore un po’
malandato glielo sconsiglia.
Ma la sua grande passione è sempre stata la lavorazione del legno. «Ho iniziato a 12 anni, imparando i primi rudimenti da mio padre, che era
falegname. Tra le altre cose, riparava carri e calessi ed era molto bravo a costruire e riparare
le ruote. Qualche anno fa, ricordando la sua
tecnica, sono riuscito a ricostruire le ruote per
la lettiga storica della Croce Verde di Santa
Margherita».
Caorsi ha lavorato in diverse falegnamerie, in
aziende che producevano arredo navale e infissi. Tra queste la Slika di Recco, un’azienda che
si trovava all’inizio della strada per Carbonara.
«Da giovane volevo imparare anche l’arte delUn mandolino
l’intaglio, ma me ne è mancata l’occasione».
costruito interamente
con fiammiferi.
Ciò nonostante, nel 2006, ha costruito la cassa
ECCORECCO
processionale della parrocchia di San Rocco.
«Ho lavorato per più di un anno il legno d’olivo, procurato dalla famiglia Macchiavello, disegnando e realizzando tutti i pezzi che la
compongono. Devo dire che alla fine sono rimasto davvero soddisfatto».
In casa, Caorsi mi mostra quattro burattini in legno, articolati, vestiti come il personaggio di Collodi: «Quando non ho lavori
importanti, mi diverto a costruire qualche
Pinocchio, per i quali poi mia moglie realizza i vestiti. Quasi tutti quelli che ho
fatto, li ho poi regalati».
Nel 1990, restaurando la casa, i muratori rinvengono i vecchi decori sulla facciata. Perché non recuperarli? Caorsi sale sulle impalcature, riprende i disegni quasi scomparsi, realizza le “seste” con il cartone, si arma di asta e
pennello e dipinge tutta la fascia sottotetto. «Visto da qui, mi sembra un lavoro che possa andare», dice sornione.
E poi c’è la passione per le moto. Alle pareti del suo laboratorio, due bacheche contengono una modellini di Vespa, l’altra riproduzioni in scala di diverse Moto Guzzi. Mentre, issate sul cavalletto, questa volta vere, si fanno ammirare una Enfield Bullet 350 e
un Guzzi Galletto del 1959: «Questo apparteneva a Richin De Marchi, mio cognato. Con l’aiuto di un amico, l’ho smontato pezzo per
pezzo, verniciato e poi rimontato».
Adesso? «D’estate non mi dispiace starmene al fresco di quel fico a parlare con gli amici dei bei tempi andati. Un giorno o l’altro,
però, inizio un lavoro che ho in mente da tempo…». Si ferma un
momento, socchiude gli occhi e conclude: «Sa, mi piacerebbe scolpire un bel Cristo processionale».
Marcello Caorsi con gli strumenti da lui realizzati. A sinistra, un mandolino costruito interamente con fiammiferi. In alto, ultimi ritocchi alla cassa processionale di S. Rocco. A destra,
in sella al Galletto restaurato.
NUMERO 2 AGOSTO 2009 7
gastronomia
SI AVVICINA LA TUTELA PER IL PRODOTTO DA FORNO CHE VANTA SEMPRE PIÙ ESTIMATORI
FOCACCIA
il riconoscimento
COL FORMAGGIO dell’Unione Europea
ANDREA DARUSSA Il percorso per ottenere
l’IGP (Indicazione geografica protetta) è in
dirittura d’arrivo. L’istanza, che aveva mosso i primi passi in Regione, grazie all’interessamento dell’assessore Giancarlo Cascini e all’impegno del dottor Barrichello, si
trova adesso a Roma presso il Ministero
delle Politiche Agricole.
«Siamo in dirittura d’arrivo. – spiega Titta Moltedo, vicepresidente del Consorzio –
Abbiamo buone probabilità che l’apposito
ente presso l’Unione Europea a Bruxelles
esamini in tempi brevi la nostra domanda.
Dopo di che una apposita commissione dovrà decidere per la concessione della igp».
Si spera che ciò possa avvenire a settembre
e non si nasconde la speranza che l’audizione della commissione possa avvenire a
Recco, a verificare sul posto i presupposti
alla base della richiesta.
I produttori di focaccia col formaggio,
per ottenere il riconoscimento, hanno dimostrato che essa valorizza il territorio,
hanno definito il procedimento di realizzazione, hanno stabilito quali devono essere
le caratteristiche organolettiche degli ingredienti che portano al prodotto finito. Una tipicità del prodotto risiede nella particolare
manualità richiesta per la sua realizzazione; anche di questo dovrà tener conto la
commissione europea che dovrà concedere
il marchio. Da tutti questi presupposti ha
avuto origine un disciplinare che sta alla
base del marchio IGP della Focaccia col formaggio di Recco. Del marchio potranno avvalersi i produttori, oltre che di Recco, dei
Comuni di Avegno, Camogli e Sori, che appunto si sono impegnati a rispettare il disciplinare.
«Una nota curiosa: – aggiunge Moltedo –
il disciplinare europeo impone che su ogni
focaccia sfornata venga posta un’ostia che
riporta il marchio. Dovremo trovarne una
che sopporti, senza bruciarsi, i 300° a cui
viene infornata la focaccia».
Quali sono i vantaggi che deriveranno
dal riconoscimento igp?
«Il fatto che viene rilasciato dall’Unione
Europea costituisce un motivo di prestigio.
Ma l’aspetto più importante – spiega Moltedo – deriva dalla garanzia di tutela del consumatore, che, grazie al marchio, potrà essere certo di acquistare e consumare un
prodotto realizzato a regola d’arte; la stessa
tutela va a vantaggio del produttore, che
non potrà essere danneggiato da prodotti
che portano lo stesso nome ma sono completamente diversi da quella che è l’autentica focaccia col formaggio di Recco».
E ad essere valorizzati, si capisce, saranno la stessa focaccia col formaggio e il nome di Recco, dove la specialità è stata inventata.
SURGELATA SOLO AL SUPERMERCATO
Teglie di focaccia col formaggio appena sfornata all’ultima edizione della Festa. (Foto Pecchia)
IL CONSORZIO FOCACCIA COL FORMAGGIO DI RECCO è nato nel
2005 allo scopo di ottenere la tutela dell’Indicazione Geografica
Protetta (IGP) da parte dell’Unione Europea.
Sono attualmente 19 le aziende facenti parte del Consorzio, che
si impegnano a seguire il disciplinare di produzione. La richiesta
di tutela è stata fatta a seguito della diffusione del prodotto, che troppo spesso ha
disatteso i parametri di qualità conosciuti dal consumatore abituale, legati alla
tradizione del territorio e alla capacità dei produttori. La Focaccia col formaggio di
Recco è un prodotto che vanta sempre più estimatori; è sicuramente un patrimonio
da conservare e l’utilizzo di tale dizione deve rispondere a precisi canoni di qualità.
8 NUMERO 2 AGOSTO 2009
Il disciplinare vieta tassativamente
che la focaccia recchese possa essere
congelata. Dovrà essere preparata e
consumata in giornata.
Oggi, invece, chi vuole tenersi una
scorta di focaccia in casa, pronta per
essere gustata con gli amici, può acquistare confezioni di prodotto surgelato. Su internet si può ordinare su alcuni siti, tra cui www.ideariviera.it oppure www.anticaforneriarecco.com.
Quest’ultima è prodotta a Recco e a
Recco si può trovare surgelata nei
banchi di qualche supermercato. Altri
prodotti indicano genericamente sulla
confezione “Focaccia al formaggio”,
qualcuna aggiungendo la dizione “ricetta ligure”.
ECCORECCO
sport
RECCO LA SOCIETÀ VANTA ATLETI DI LIVELLO NAZIONALE
Arrampicata
una pratica sportiva
in forte crescita
LA SCHEDA
A.S.D. Pro Recco Arrampicata
Fondazione 1998
Palestra via Cavour 38, Recco
Telefoni 3403895935 - 3473223246
e-mail [email protected]
http:www.proreccoarrampicata.it
Presidente Andrea Costaguta
Consiglio direttivo: Clotilde Marmelo
de Jesus, Fabio Botta, Silvia Danovaro,
Emanuela Olcese, Sergio Carrara.
Attività: Arrampicata Sportiva, Bouldering. Iscritta Polisportiva Recco, affiliata
FASI, iscritta al registro nazionale Coni.
ECCORECCO
FABIO BOTTAL’Associazione Sportiva
Dilettantistica Pro Recco Arrampicata
è attiva dal 1998 quando, con il nome
Monkey’s Club, Andrea Costaguta e
Ubaldo Firenze ebbero l’idea di aprire
una palestra per la pratica dell’arrampicata sportiva indoor. All’epoca
in Italia le strutture artificiali per l’allenamento alla disciplina dell’arrampicata si contavano sulle dita di una mano.
La prima palestra fu costruita nei locali
dell’ex bulloneria, in via Giustiniani. Nel
2005 la palestra venne trasferita in via
Cavour 38, dove si trova tuttora.
L’Associazione ha come obiettivo primario la diffusione della pratica sportiva e
dei valori ad essa connessa, la promozione
dello sport nelle scuole e l’organizzazione
di eventi sportivi per la cittadinanza. Con
un lavoro costante sul territorio di appartenenza ed un’attività rivolta alle realtà scolastiche di vario ordine e grado del comune
di Recco e di quelli circostanti (Avegno,
Uscio, Sori, Rapallo, Chiavari), ha avvicinato negli anni molti bambini e ragazzi alla
disciplina dell’arrampicata sportiva. Ha
inoltre consentito ad amatori e sportivi di
ogni età di allenarsi in un ambiente idoneo
e gestito da personale qualificato (tra i soci
della Associazione figurano sei istruttori
della Federazione Arrampicata Sportiva Italiana).
L’interesse degli Associati varia dall’attività sportiva, agonistica o amatoriale, di
Arrampicata Sportiva e Bouldering, alla
semplice passione per ciò che riguarda le
attività collegate all’ambiente montano o
più genericamente all’outdoor (escursionismo, alpinismo, torrentismo, speleologia,
cascate di ghiaccio, mountain bike).
La Pro Recco Arrampicata vanta atleti di
alto livello nazionale ed internazionale, che
fanno parte della nazionale italiana e partecipano a gare di coppa del mondo e Coppa
Italia. Sono da citare Stella Marchisio, campionessa italiana di Boulder nel 2007, Raffaella Cottalorda e Alessandro Gandolfo,
più volte ai vertici nelle gare di Coppa Italia. Tra i giovani merita una particolare citazione Sebastian Bush, sia per i risultati in
gara che per quelli sulla roccia. Altri giovani promettenti sono le sorelle Silvia e Giulia Costaguta, Vittoria Lombardo e Giorgio
Travaglia.
L’Associazione ha organizzato diverse
gare ufficiali e manifestazioni promoziona-
Sopra, Silvia Costaguta in gara aggrappata alla parete artificiale. A sinistra, una giovanissima atleta sulla roccia.
li di livello nazionale: nel 2000, in collaborazione con il Comune di Genova e l’Associazione Sportiva Kadoinkatena, la prova di
Coppa Italia Boulder svoltasi nell’area del
Porto Antico; varie edizioni del raduno-gara promozionale denominata X-Bloc, con
più di 100 partecipanti per edizione, provenienti da diverse regioni (Val d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia, Toscana, Abruzzo); nel 2002, in collaborazione con il Comune di Recco, la prova conclusiva di Coppa Italia Boulder, presso i locali dell’Associazione stessa, a cui hanno preso parte
atleti di livello internazionale quali l’allora
campione del mondo in carica ed il vice
campione europeo giovanile; lo scorso anno, la manifestazione Arrampicare sul Mare sul Lungomare Bettolo, con la partecipazione di centinaia di ragazzi.
La Pro Recco Arrampicata gestisce una
palestra atta alla preparazione atletica per
l’arrampicata sportiva. Tale struttura è costituita da pannelli in legno di varie inclinazioni sui quali vengono fissati appigli in resina. Alla base dei pannelli numerosi materassi sono posti al fine di attutire eventuali
cadute. Vengono preparati appositi percorsi
il cui scopo è simulare le situazioni di roccia. Altre attrezzature vengono fornite per
la preparazione sportiva: cyclette, travi per
esercizi di rafforzamento muscolare, panca
per i pesi, ecc.
Gli istruttori federali gestiscono corsi di
avviamento alla pratica sportiva in cui vengono insegnate le manovre di sicurezza e le
basi della tecnica arrampicatoria. Vengono
proposti anche corsi avanzati per praticanti
più esperti.
NUMERO 2 AGOSTO 2009 9
associazioni
A RECCO UN EVENTO ORGANIZZATO DALL’ASSOCIAZIONE “QUARTIERI D’INVERNO”
BATTAGLIE
IN PALESTRA
[ER]L’associazione “Quartieri d’inverno”,
in collaborazione con “I cavalieri della Commenda”, organizza, nel secondo weekend
di questo mese, un’interessante manifestazione nella palestra della scuola media. Si
tratta di un incontro ludico, che, secondo la
tradizione dell’associazione, si propone di
avvicinare il pubblico, specialmente i giovani, alla storia, sotto forma di rappresentazioni e di gioco simulando le battaglie
con plastici e modellini (sì, i soldatini della
nostra infanzia...).
Saranno allestiti quattro campi dimostrativi: un torneo cavalleresco, la battaglia di Marengo, uno scontro aereo della
Prima guerra mondiale una battaglia navale nell’Adriatico (databile 1917). I tre campi scenografici, invece, riprodurranno:
l’assedio ad un castello medievale, la battaglia di Zama, il bombardamento aereo di
Pearl Harbour.
Le figure impiegate sono in scala 1:300
(altezza 6 mm) o scala 1:3.000 (per le rappresentazioni più grandi).
Altri momenti della manifestazione saranno riservati ai giochi – cui potrà partecipare il pubblico vestendo i panni di un generale dell’epoca – ovvero allo svolgimento
di battaglie storiche, secondo la strategia e
la tattica che si sono potuti evincere dai documenti disponibili.
10 NUMERO 2 AGOSTO 2009
Giocando con la storia
Gli appassionati di “Quartieri d’inverno”, infatti, sono un gruppo di amici uniti
dalla comune passione della storia. La loro
associazione è nata nel 1996. In questi anni ha partecipato a numerose manifestazioni di carattere ludico (tra cui Lodi, Tolentino, Pavia, Crema, Lecco, Savona) ottenendo vivi apprezzamenti per le ricostruzioni
storiche ed ha tenuto alto il nome di Recco
vincendo numerosi premi. Ha inoltre promosso, con il ciclo “Battaglie nella storia”,
apprezzati incontri storici-culturali con la
cittadinanza e le scuole di Recco”.
Il nome “Quartieri d’inverno” era il nome dato agli accantonamenti nei quali le
truppe si ritiravano per superare le corte e
fredde giornate invernali, nei tempi in cui
le guerre si facevano solo nella bella stagione. Era un periodo di riposo durante il quale i soldati solevano passare le serate invernali, seduti intorno ai fuochi a fumare e a
raccontarsi episodi di battaglie.
All’evento parteciperanno anche i cavalieri della “Commenda”, vestiti con fedeli
riproduzioni di armi e armature, e alcuni
venditori di articoli hobbistici in tema.
ECCORECCO
storie
CAMOGLI LA MANIFESTAZIONE ESISTE GRAZIE ALLA CAPARBIETÀ DI GIACINTO CRESCINI
ROSANGELA CRESCINI Pucci, abbandonato
dai padroni, giunse a San Rocco e si affezionò subito ai bambini della scuola elementare, aspettandoli al mattino sul piazzale della chiesa, punto di incontro dei ragazzi provenienti dalle varie parti della collina, ed accompagnandoli a scuola.
Qui attendeva l’ora delle ricreazione ed
accoglieva festosamente quella parte di merenda che i bambini gli offrivano; poi, dopo
essere andato a nascondere quella parte
che gli sarebbe servita per il pasto serale,
tornava nei pressi della scuola per riaccompagnare i ragazzi sul piazzale della chiesa
al termine delle lezioni.
E così ogni giorno per oltre dieci anni.
Osservando l’attaccamento di Pucci verso i bambini, mio padre, Giacinto Crescini,
lombardo di nascita ma sanrocchino di
adozione (dopo aver svolto il servizio militare all’inizio della seconda guerra mondiale alle batterie, sul Monte di Portofino, nel
1946 aveva sposato Tina, una ragazza di
San Rocco), ebbe l’idea di organizzare una
manifestazione che premiasse quei cani,
campioni di generosità, che si fossero distinti per il loro comportamento d’amore e
abnegazione nei confronti degli uomini.
Nel 1962, dopo circa due anni di preparazione e dopo aver vinto le resistenze dei
sanrocchini, parlando con il Parroco di allora, Don Carlo Giacobbe, riuscì a realizzare
concretamente la sua idea, collegando il
Premio alla festa di San Rocco, Patrone della frazione e protettore dei cani.
La leggenda racconta infatti che Rocco,
ammalato di peste e abbandonato da tutti,
compresa la sua famiglia, trovò solidarietà
solo da un cane che, comprese le sue necessità, provvide a procurargli il pane, necessario per la sua sopravvivenza.
A proposito di queste difficoltà iniziali,
mio padre raccontava che, per riuscire a
partire con la manifestazione, durante una
riunione disse, posando il suo portafoglio
sul tavolo: «Se le spese supereranno le entrate, sono pronto a pagare di tasca mia»; e
proseguiva aggiungendo: «Per fortuna i
partecipanti alla riunione non sapevano
che il portafoglio era vuoto! Io ero comunque sicuro che la festa sarebbe stata un
successo».
Sono passati tanti anni, sono state presentate le storie di tanti cani Lilly, Bill, Gimmy, Dick, Scombidù, Rocky, Tantarella, Raf,
Jalna, Leone, Wishy e tanti altri, ed in tutte traspare la loro abnegazione, siano dobermann, barboncini, pastori alsaziani, pastori tedeschi, cani fantasia, Labrador, collie, San Bernardo.
In 47 anni (quest’anno sarà la quarantottesima edizione) sono state raccontate
storie di cani che hanno sventato rapine,
ECCORECCO
Fedeltà del cane
«Così nacque il premio»
Una delle prime edizioni. In primo piano a destra, Giacinto Crescini. Alla sua destra, dietro al tavolo, don Carlo
Giacobbe. A sinistra, in abito chiaro e braccia conserte, Vittorio G. Rossi, per molti anni presente alla manifestazione.
salvato i loro padroni e anche estranei dal
fuoco, dall’annegamento, da fughe di gas,
dall’avvelenamento da ossido di carbonio,
hanno ritrovato persone disperse, catturato
banditi, contribuito a stroncare il traffico di
stupefacenti, curato con il loro affetto persone diversamente abili. Altre si sono rifiutati di abbandonare i loro padroni aspettandoli pazientemente fuori dai reparti ospedalieri durante i periodi di ricovero o in casi estremi anche lasciandosi morire dopo il
decesso dei loro padroni.
Ecco alcune storie:
Dick, premiato nel corso della prima edizione del premio, era un cane che dopo
l’arresto del padrone rifiutò il cibo e deperì
rapidamente. Intervenne l’Ente nazionale
protezione animali, che chiese al direttore
del carcere di Marassi il permesso per una
visita dell’animale. L’incontro tra i due fu
così commovente che il direttore del carcere concesse al cane di restare col padrone.
Pickles, premiato nel 1966, aveva scovato a Londra, sotto un mucchio di foglie secche, la coppa Rimet, che veniva assegnata
alle squadre vincitrici dei mondiali di calcio
e che era stata rubata.
Bacco, premiato nel 1980 insieme al suo
proprietario, aveva lavorato giorno e notte
a Sant’Angelo dei Lombardi, contribuendo
a scovare ed a riportare miracolosamente
vivi da sotto le macerie ben trenta vittime
del terremoto che aveva sconvolto l’Irpinia.
Gretel, premiata nel 1984 era una cagnetta sempre alla ricerca di cibo. Un gior-
no decisero di seguirla e scoprirono che
portava da mangiare ad Hansel, un bel bastandone di pastore tedesco reso cieco da
un colpo di fucile. Anche dopo che furono
adottati, Hansel mangiava solo se Gretel gli
era accanto.
Trombetta, premiata nel 1986, era la cagnetta adottata nel 1975 dai carabinieri del
reggimento a cavallo di Roma come mascotte della fanfara.
Truciolina, premiata nel 1987, era una
cagnetta che richiamava l’attenzione della
sua padrona, non udente, quando qualcuno
suonava il campanello di casa.
Blondy, premiato nel 2006, ogni giorno
visita persone diversamente abili a Roma
presso centri di riabilitazione e case di cura
per anziani, ottenendo nei loro confronti
degli effetti sorprendenti.
Dal 1966 vengono conferiti anche i premi “bontà “ alle persone che si sono distinte per rilevanti atti di bontà verso i cani e
dal 2007 viene bandito il concorso “Un cane per amico”, per stimolare la creatività
dei bambini ed incoraggiare il rapporto che
lega i giovani ai loro amici a quattro zampe
e destinato agli alunni delle scuole elementari e medie inferiori, nell’ambito della Provincia di Genova.
Il Premio ha avuto molto successo sia a
livello nazionale che internazionale (ad
esempio, nel 1991 la televisione inglese Bbc
realizzò un servizio sulla manifestazione) e
nel corso degli anni ci sono stati vari tentativi da parte di altre località di copiarla.
NUMERO 2 AGOSTO 2009 11
tempo libero
[CAMPUS]
RECCO UN’ESTATE
AL MARE
LE PROPOSTE DA ZERO ANNI IN SU
PER INTERESSANTI ATTIVITÀ ESTIVE
ERRATA CORRIGE Contrariamente a quanto pubblicato su EccoRecco di luglio, l’iscrizione all’asilo estivo presso la Scuola Materna delle Suore Cappuccine (via dei Fieschi, 2) per bambini da 3 a
6 anni, comprensiva di retta, pasto e merenda era di 202,00 €tutto
incluso. Ci scusiamo per l’errata informazione.
[ 3-6 anni ]
L’associazione Fortunam Experiri organizza a Recco un campus
estivo “Estate tra natura e cultura” per bambini da 3 a 6 anni, dal
6 luglio al 4 settembre, aperto a tutti, orario 7,45-13,45 da lunedì a
venerdì. Il programma prevede attività di laboratorio e giochi in sede (locali scuola elementare di via Massone) più escursioni sul territorio comunale. Iscrizione 10,00 € + 90,00 € settimanali. Info:
334. 2125177.
[ 3-6 anni ]
L’Asilo Speroni di Recco (via pr. Palme 30 – salita Priaro 6) ospita
nella prima metà di settembre bambini da 3 a 6 anni. Possibilità di
iscrizioni settimanali con frequenza anche per mezza giornata.
Iscrizione aperta a tutti, orario 7,30-18,00 da lunedì a venerdì. Previste lezioni di danze folkloristiche di diverse nazioni, tenute da
ballerini professionisti; laboratori di studio su usanze e ricette proposte dalla cuoca dell’asilo; giochi nel parco. Info: 0185.75054.
[ 4-11 anni ]
Rari Nantes Camogli propone un campus (quest’anno giunto alla
sua decima edizione) per bambini dai 4 agli 11 anni, nei periodi 15
giugno – 7 agosto e 24 agosto – 11 settembre. Dal lunedì al venerdì, accoglienza ore 10,00 all’impianto sportivo “G.Baldini”; alle
17,00 riconsegna dei bambini in piazza del Comune. Programma:
al mattino giochi, compiti, corsi nuoto, acqua gol. Pranzo con menù sportivo. Pomeriggio: laboratori creativi, giochi e animazione.
Bagno al mare. Merenda golosa. Tutti i giovedì gita (pranzo al sacco portato da casa). Iscrizione prima settimana 110,00 €+ 15,00 €
per 4 pasti; sconti fino al 30% per più settimane. Info: campus
320.2390081; piscina 0185.776658.
[ 5-11 anni ]
Pro Recco Summer è la proposta targata Pro Recco Nuoto. Rivolta
a bambini dai 5 agli 11 anni, apertura fino al 7 agosto e dal 24 agosto al 4 settembre, orario 9,00-17,00 da lunedì a venerdì. Iscrizione
prima settimana 130,00 €(la quota include pasti, gita, assicurazione); sconti fedeltà e per fratelli. Previsti corsi nuoto, mare, laboratori, gite a maneggio, “Indian Forest”, San Fruttuoso. Info:
331.4450013.
[ 6-12 anni ]
Sempre la Fortunam Experiri organizza nei locali della scuola elementare di via Massone a Recco un campus estivo per ragazzini dai
6 ai 12 anni, aperto a tutti, orario 7,45-13,45 da lunedì a venerdì fino al 4 settembre. Previste attività di nuoto, tennis, bocce, mare; visite a Lanterna, Osservatorio del Righi, parco “La Maliarda”, parchi
di Nervi, Duchessa di Galliera e Villa Pallavicini. Iscrizione 10,00 €
+ 110,00 €settimanali. Info: 334.2125177.
[ Lingua straniera e recupero ]
The lemon tree (Recco) organizza nei mesi di luglio e agosto corsi estivi di inglese per bambini e ragazzi a 150,00 €. Possibile anche frequentare corsi di recupero di inglese, tedesco, francese e
spagnolo. Insegnanti madrelingua. Sede in via Pisa 103/2 a Recco. Info: 0185.74416 - 340.0855330.
12 NUMERO 2 AGOSTO 2009
Nuoto
Corsi per bambini presso la piscina “Antonio Ferro” di Recco, tenuti da Pietro Figlioli.
Tessera 6 lezioni 60,00 €, 12 lezioni 100,00 €. Possibilità di
corsi personalizzati e corsi baby (18-36 mesi). Info 0185.
75311.
Bagni Erminia
Punta Sant’Anna, tel. 0185.
730658. 46 cabine, piscina per
bambini (profonda 110 cm),
idromassaggio a 4 posizioni.
Ingresso giornaliero con lettino 9 €. Cabina 10 € giornaliera, 60 €mensile. Servizio bar e
tavola calda. Scuola surf con
Thomas Clavarezza: 25 € orarie, corso completo di 5 ore:
115 € inclusa attrezzatura.
Bagni Lido
Lungomare Bettolo 2, tel.
0185.722448. 60 cabine, piscina interna. Prezzi cabina: settimanale 150 €, mensile 500
euro: incluse 2 sdraio e ombrellone. Ingresso settimanale
senza cabina 110 €. Tutte le
tariffe includono ingresso in
piscina. Bar e ristorante: tel.
0185. 739047.
Bagni Marina
Lungomare Bettolo s.n.c. tel.
0185.76199 / cell. 338.5321696.
Stabilimento aperto tutto l’anno, 68 cabine in legno, 80 ombrelloni su 7 file, chiosco bar,
piscina, ristorante, noleggio
pattino a remi e acquascooter.
Bagni Marisa
Lungomare Italia (da via Garibaldi), tel. 0185.74304. 34 cabine, servizio bar e ristorante.
Noleggio sdraio 4 €, lettino 8
€, ombrellone 4 €. Prezzi cabina alta stagione: settimanale
135 €, mensile 400 €.
Pro Recco Beach
Punta Sant’Anna (accanto piscina) tel. 0185.739091. 100
cabine; stagione intera (da 31
mag a 20 set): 1100 €, prima fila 1200 €. Ingresso giornaliero
5,50 €; sab e dom 6,50 €; ridotti fino a 12 anni e dopo le 14;
over 65 anni gratuito. Noleggio sdraio, lettini, ombrelloni.
Servizio baby sitter 0-4 anni.
Possibilità nuoto libero in piscina: ingresso 4 €. Bar e ristorante (tel. 333.8924820) con
possibilità di organizzare feste, cene, compleanni.
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barche
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Recco - Punta Sant’Anna
ECCORECCO
miscellanea
MINI
NOTIZIE
ZAGOR E RECCO Gallieno Ferri è il disegnatore recchese che ha
dato vita ad uno dei personaggi più amati e longevi di Sergio Bonelli editore. A lui è dedicato l’ultimo numero di “Lezioni di fumetto” dal titolo: “Una vita con Zagor”, in questi giorni in edicola. Tra
le vignette dell’eroe firmate da Ferri, sono pubblicate quelle realizzate per “Recco654”, il periodico della Croce Verde recchese.
COMMERCIO Cepiart, il service di targhe, timbri, incisioni, medaglie e articoli promozionali, si è trasferito in piazzale Europa 32.
In via XX Settembre 23 ha aperto La lavatrice, lavanderia con
servizio gratuito di ritiro e consegna, noleggio di corredi per ristoranti e alberghi. In via Ippolito d’Aste 21, dal prossimo mese Moto GP, nuovo negozio di moto e accessori. Umberto&Lourdes
aprono un nuovo negozio di ortofrutta in via Trieste 10. L’agenzia immobiliare Sognocasa si è trasferita in via XX Settembre 28.
Marcella Colombo a Recco nel 1930, al volante di una Isotta Fraschini.
COMPLEANNI Lo scorso 27 luglio ha compiuto cent’anni Mar-
cella Colombo. La signora abita a Bogliasco ed è stata festeggiata
da parenti e amici. Tra questi l’associazione Le arcate, di cui è stata un socio fondatore. Marcella Colombo è la vedova di Claudio
Andreani, l’architetto che progettò la Recco della ricostruzione. La
signora vanta un primato singolare: la sua patente di guida, la numero 307, è la più datata d’Italia. Fino a pochi anni fa ha guidato
la sua Smart cabrio: «Nel 1925, a sedici anni, ero già al volante, ai
tempi non c’erano le norme di oggi. Peccato non sia mai riuscita a
partecipare alla Mille Miglia…» Altra passione di Marcella Colombo è la nautica. Da giovane vinse molte regate nel mare di Recco e
fino al 2007 ha posseduto la patente nautica.
AGOSTO 1979
correva il mese
Via il patecaro!Proteste a Recco per la rivendita stagionale di
angurie (nella foto del Secolo XIX del 22 agosto 1979), che “occupa posti auto in piazza San Giovanni Bono, fa disordine, è
fonte di disturbo fino a tarda ora”.
Depuratore in galleriaL’amministrazione Pesce sta per varare il depuratore che servirà Recco, Avegno e Uscio. L’ardito studio dell’ingegner Stefano Gnemmi prevede l’impianto in galleria sotto via Garibaldi. Spesa preventivata: 3 miliardi di lire.
Colibatteri al mareA ferragosto, l’ordinanza comunale n.
652, firmata dall’assessore Mario Colonna, dispone il divieto di
balneazione (che durerà fino a settembre inoltrato), sulla base
dei prelievi e considerando i casi di colera in Spagna.
A passeggio tra le barcheInvasione di scafi posteggiati sul
lungomare Bettolo di levante, anche tra le panchine sul marciapiede. Le ripetute lamentele non ottengono risposta.
Riviera senz’acquaIl solito problema estivo: gli acquedotti
sono a secco. Recco chiede inutilmente al prefetto di far sospendere il prelievo per l’acquedotto di Camogli che la Tirrenia
effettua nel Vastato, a pochi metri dai pozzi dell’acquedotto
recchese, il cui livello è di due metri sotto il livello del mare.
CamogliChiude, in piena stagione turistica, l’albergo “Villa
Le Ginestre”. Chi dice che sarà trasformato in residence, chi
suppone che torni ad essere una casa di cura, come in origine.
Trebino a BagdadL’azienda di Uscio costruirà un orologio di
grosse dimensioni destinato ad un moschea di Bagdad.
Rapito Fabrizio De AndréGrossa risonanza ha la notizia del
rapimento in Sardegna del cantante e di Dori Ghezzi.
UNA PANCHINA SPECIALE
obiettivo
UN RARISSIMO
MODELLO CLASSICO
IN VIA TRIESTE
Alcuni dei ragazzi partecipanti alla colonia di Acceglio. (FOTO FRANCESCA BALLETTI)
GIOVANI Si è conclusa il 19 luglio la colonia estiva della parrocchia San Giovanni Battista. Oltre 40 tra giovani e adolescenti hanno trascorso quindici giorni a Villar, frazione di Acceglio, in Piemonte. Acceglio è l'ultimo paese della Valle Maira ed è circondato
dalle Alpi Cozie, spartiacque con la confinante Francia. Inevitabile, quindi, che al centro delle molteplici attività siano passeggiate
ed escursioni, che permettono di godere di panorami mozzafiato e
respirare l’aria frizzante della montagna incontaminata.
ECCORECCO
NUMERO 2 AGOSTO 2009 13
I NOSTRI SERVIZI
appuntamenti
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Sportello IAT: Informazione Accoglienza promozione Turistica
Divulgazione di materiale informativo.
Vendita biglietti urbani AMT Genova
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linea Sestri Levante - Milano con fermata a Recco
Vendita schede Telecom e ricaricabili per cellulari
Vendita tessere autostradali Viacard
Prenotazione e vendita biglietti dei teatri di Genova
Vendita biglietti principali concerti
Affissione e pubblicità per i Comuni di Recco e Avegno
Sportello Touring Club Italiano
Fax e fotocopie
Via Ippolito d’Aste 2a - Recco - Tel. 0185.722440 - [email protected] - www.prolocorecco.it
Recco
APPUNTAMENTI
Sabato 1 • Pro Recco Beach ore 22 • Billy Branch Edo N’doss
Original Cosoleto Blues • Alle 21.00 opening with Donkey
Quartet.
Domenica 2 • Campo parrocchiale S. G. Battista dalle 19,30 •
Focacciata Blucerchiata organizzata dal Sampdoria Club
Recco • Musica e spettacolo dal vivo con i GinGilly.
Giovedì 6 • Lungomare Bettolo ore 21.15 • Carlo Cicala presenta Rassegna cabaret • Soggetti Smarriti Daniele Ronchetti.
Venerdì 7 • Lungomare Bettolo ore 21.15 • Carlo Cicala presenta Rassegna cabaret • Simonetta Guarino – Cristiano
Chesi – Rino Giannini – Romina Mognol.
Venerdì 7 • Dalle 19.00 alle 23.30 Scorribanda gastronomica
a cura del Consorzio Recco Gastronomica.
Sabato 8 • Lungomare Bettolo ore 21.15 • Carlo Cicala presenta Rassegna cabaret • Tino Fimiani – Mario Tarallo –
Maurizio Lastrico.
Riviera
DA UN EVENTO ALL’ALTRO
Antiquariato Sabato 8 e domenica 9 a Chiavari. Domenica 16
a Bogliasco e Santa Margherita.
Musica e gastronomia A Uscio, piazza Noce, con inizio alle
21.30, sabato1, martedì 4, venerdì 7, domenica 9. Ingresso libero, serate musicali e stand gastronomici.
Commedia dialettale Sabato 1 ore 21.00 a Sori, piazzale Stadio del nuoto: “A pillua dell’amu”, Compagnia Teatralnervi.
Belin che festa Fino a domenica 2, a Lumarzo, organizzata
dalla locale Croce Verde. Lunedì 3 cinema all’aperto.
Palio degli asini Sabato 1 e domenica 2, a Canepa di Sori, in
occasione della Festa Sant'Eusebio.
Sant’Innocenzo Martire Sabato 1 e domenica 2, festa patronale a San Martino di Noceto.
Stella Maris Domenica 2 a Camogli. Al mattino tradizionale
processione di barche raggiunge Punta Chiappa. Alla sera in
mare migliaia di lumini galleggianti in mare.
Madonna della Salute Lunedì 3, in località Salto ad Avegno.
Madonnina del mare Giovedì 6 a Zoagli. Processione notturna subacquea alla statua della Madonna sul fondale marino.
San Lorenzo A Vescina di Avegno, da venerdì 7 a domenica 9.
A Teriasca di Sori, da sabato 8 a lunedì 10. A San Lorenzo della Costa (Santa Margherita), da sabato 8 a lunedì 10.
14 NUMERO 2 AGOSTO 2009
Sabato 8 e domenica 9 • Palestra Scuola Media • Giocando
con la storia • Ricostruzione di battaglie storiche.
Lunedì 10 • Sala Polivalente ore 21.00 • Il Teatro dei Burattini di Niemen Eliseo.
Da mercoledì 12 a domenica 16 • Sala Polivalente e vie limitrofe • Rassegna Antiquaria Recchese • Orario 18.00-23.00.
Da venerdì 14 a domenica 16 • Festa Patronale di San Rocco • Venerdì ore 21 Orchestra Primavera • Sabato ore 21.30 Dj
Fontes • Domenica festa patronale • Ore 20.30 processione
con la Banda “Rossini“ di Recco • Ore 22.30 discoteca e ballo
liscio con Luca Rosack • Ore 23.15 spettacolo pirotecnico.
Giovedì 20 • Lungomare Bettolo • Revival • Memo Remigi e
Carlo Alberto Rossi alla Baracchetta di Biagio.
Sabato 22 e domenica 23 • Festa patronale a Cotulo.
Sabato 29 e domenica 30 • Lungomare Bettolo • Appuntamento/scambio gastronomico con specialità della Valtellina
preparate dagli amici di Teglio (Sondrio) • Sabato dalle 21.00
si balla con Ely e la sua band anni ’60 • Domenica alle 15.30
dimostrazione di salvataggio con aquabike e cani Terranova.
Concerti d’organo a Polanesi Recco, chiesa di San Martino di Polanesi. Venerdì 7 ore 21, organista Luisella Ginanni. Mercoledì 12 ore 21, organiste Elisabetta Villa Calcagno e Jocelyne Astier Bozzo. Venerdì 21 ore 21, organista
Enrico Zanovello, al corno Danilo Marchello. Sabato 29 ore
21, organista Stefano Peruzzotti, soprano Anna Delfino.
Info 0185.74747.
“Musica e mare” Due appuntamenti agostiani a Sori del
festival internazionale di musica da camera che si tiene all’Oratorio di Sant’Erasmo. Domenica 2 Gisella Dapueto al
pianoforte e Lorenzo Munari alla fisarmonica. Venerdì 21
Armando Corsi alla chitarra.
Musica e gastronomia A Sori, sabato 8 ore 21.00, piazzale
Stadio del nuoto, orchestra Omar. Ingresso libero.
N.S. Assunta A Calcinara di Uscio, da mercoledì 12 a sabato
15. A Sori, da martedì 11 a sabato 15.
Torta dei Fieschi A Lavagna, venerdì 14. Rievocazione storica delle nozze tra il conte Opizzo Fieschi.
San Rocco A San Rocco di Camogli, domenica 16 Premio Fedeltà del Cane. A Terrile di Uscio, da domenica 16 a lunedì 17.
Benedizione dei cani A Terrile di Uscio, domenica 23.
N.S. della Guardia A Gattorna, da giovedì 27 a lunedì 31.
Mostra canina. A Uscio, domenica 30, info 0185.91101.
ECCORECCO
agenda
&
SALUTE BENESSERE
Abbronzatura Nella nostra società,
la pelle abbronzata è spesso sinonimo di
pelle sana, giovane e bella. Purtroppo
l'esposizione eccessiva al sole, ripetuta
per anni, lascia segni indelebili anche
sulla pelle più perfetta. È il fenomeno del
foto-aging, il processo biologico attraverso il quale i raggi solari inducono un
invecchiamento precoce e profondo della struttura cutanea. I raggi del sole sono
in grado di penetrare nella pelle e raggiungere le strutture profonde generando i radicali liberi, vere e proprie “bombe
biologiche”, che inducono la formazione
precoce di rughe, perdita di elasticità, alterazioni della tessitura e della pigmentazione cutanea, tumori. Inoltre, l’abbronzatura “selvaggia” può essere causa
di un diradamento dei capelli che si nota
poi nella stagione autunnale. Esistono
dei meccanismi biologici naturali di difesa in grado di contrastare questi danni,
ma le cellule non sono in grado di tamponare una produzione eccessiva o prolungata di radicali liberi. È necessario
quindi potenziare i sistemi antiossidanti
naturali con integratori mirati prima dell’esposizione al sole e, naturalmente,
usare protettivi solari certificati, oggi disponibili in tantissime versioni per ogni
tipo di pelle.
ECCORECCO
in libreria
✤ CAMOGLI IN PARADISO Il borgo marinaro con i suoi
dintorni attraverso fotografie e testi di Consuelo
Pallavicini, che ha voluto accompagnare il lettore in un
percorso ricco di immagini suggestive, che esaltano i
colori del paesaggio e delle case, ed indicazioni e
informazioni sui luoghi da visitare, il Parco del Monte
di Portofino e l’Area Marina Protetta. Ma non solo: nel
volume si trovano anche la storia, le tradizioni, un
ampio calendario delle manifestazioni. La facile
lettura, il formato, le immagini hanno decretato il
successo del volume ed un autentico boom di vendite.
De Ferrari Editore, 132 pp. 14,00 €.
✤ MUSSOLINI E LA SUA LIGURIA Trent’anni di rapporti
tra Mussolini e la nostra regione, raccontati da Marco
Massa, giornalista camogliese, “colmando una lacuna”,
dice Sandro Antonini nella sua introduzione. L’autore
parte dalla presenza di Mussolini a Oneglia nel 1908, fino
all’ultima visita ufficiale a Genova e nel Levante del 1938,
attraverso i rapporti con “Il Lavoro”, le visite ufficiali e
quelle in incognito, le vacanze a Levanto, gli amori segreti.
Il taglio giornalistico, la ricerca rigorosa e i particolari
inediti scovati da Massa, rendono il libro interessante e
particolarmente coinvolgente. Ideale completamento ai
suoi precedenti: “Mussolini padrino del lavoro” (1999) e
“Sciopero!” (2000). De Ferrari Editore, 128 pp. 14,00 €.
✤ UN LIGURE CONTRO TORO SEDUTO
Umberto Torretta
ricostruisce la
vita di Agostino
Devoto, che
emigrò nel 1857
in America,
dove prese parte
ala battaglia di
Little Big Horn.
Un volumentto
curioso e assai
piacevole. Ed.
Liberodiscrivere,
102 pp. 10,00 €.
✤ CAMOGLI - STORIE DI UOMINI
E DI MARE Un lavoro
purtoppo interrotto dalla
prematura scomparsa
dell’autore, Aldo
Baldassarre, bibliotecario
della scuola di Camogli,
amatissimo da tutti i
giovani studenti.
Una appassionante
microstoria del borgo,
con le sue tradizioni e i
suoi personaggi.
Azienda grafica Busco,
240 pp. s.p.
in collaborazione con
PIAZZA GASTALDI, 1 • RECCO
TEL. 0185/76870 FAX. 0185/730719
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GIOCATTOLI • VIDEOGIOCHI
PASSO ASSERETO, 5 • RECCO
TEL 0185/722121 FAX. 0185/738972
LIBRERIA VARIA
SAGGISTICA • ROMANZI
PIAZZA S. GIOVANNI BONO, 22 • RECCO
TEL. 0185/722455 FAX. 0185/722455
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ARTICOLI DA REGALO E DA UFFICIO
VIA DELLA REPUBBLICA, 16 • CAMOGLI
TEL. 0185/777949 FAX. 0185/776571
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NUMERO 2 AGOSTO 2009 15
03
ECCORECCO
DISTRIBUZIONE
GRATUITA
MENSILE DI CULTURA E TEMPO LIBERO NEL GOLFO PARADISO
6000 COPIE
DIRETTORE RESPONSABILE GIUSEPPE ROSASCO • REDAZIONE STUDIO HELIX VIA DELL’ARTIGIANATO 1 - 16036 RECCO (GE) - TEL E FAX 0185.723961
STAMPA MECA RECCO (GE) • REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI GENOVA N. 69 DEL 21.11.1990 • [email protected] • WWW.ECCORECCO.INFO
SETTEMBRE
2009
FOTO G.C. DALL’ORGANIZZAZIONE “IL MARE CI UNISCE”
Il mare ci unisce
GIUSEPPE ROSASCOÈ quasi banale affermarlo: per molte ragioni si può affermare che Recco è… 8 settembre.
I festeggiamenti in onore di Nostra Signora del Suffragio hanno saputo guadagnarsi nel tempo, meritatamente, un richiamo non solo locale.
Quest’anno, il mese di settembre ci regala anche un appuntamento diverso, che vuole raccontare le tradizioni
marinare del nostro golfo. Si tratta del palio “Il mare ci
unisce” che, giunto alla sua terza edizione, si svolgerà
a Camogli da venerdì 18 a domenica 20, per ricordare
il quarantesimo anniversario del varo del famosissimo
Dragun, pregiata ricostruzione di uno sciabecco, tipica
imbarcazione pirata. II programma di eventi prevede
fra l’altro che il porticciolo di Camogli ceda ormeggi sicuri per accogliere, dopo oltre cento anni, una flotta di
antiche vele latine, provenienti dallo scalo Pendola di
Recco, che farà da supporto logistico all’intera manifestazione. Come concordato il palio avrà sede alternativamente una volta a Camogli ed una volta a Recco.
Una moderna collaborazione tra due comunità che affonda le sue radici nelle migliori tradizioni della nostra
gente di mare, di cui sarà possibile trovare un’eco anche nell’intervista a Gitto Rosaguta, pubblicata in questo numero. EccoRecco, come ormai di consueto, propone naturalmente molti altri argomenti: a voi il piacere di scoprirli.
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progetti
UNISCE I COMUNI DEL GOLFO PARADISO, DEL TIGULLIO E DELLA VALFONTANABUONA
Viridis
dalla certificazione ambientale
a strategie comuni di sviluppo
[ER]La Liguria è ora finalmente all’avanguardia in Italia con un
progetto che vede i Comuni del Golfo Paradiso, del Tigullio e della Val Fontanabuona uniti in un progetto pro ambiente.
L’unione fa la forza, si dice, ma, si sa, la Liguria non è mai stata particolarmente predisposta ai sodalizi. Un po’ diffidenti e un
po’ selvatici: noi siamo così, ma se vogliamo valorizzare il patrimonio ambientale, artistico e culturale della nostra splendida regione, incrementando il turismo intelligente, bisogna aprire la propria mente e predisporci all’innovazione.
“Viridis”, questo il nome del progetto, nasce proprio con questo intento. Si tratta di un esperimento unico in Europa, reso possibile da un finanziamento della Regione Liguria, che contempla il
consorziarsi di più realtà territoriali (Comuni, enti, associazioni di
categoria, aziende private) con l’obiettivo iniziale di rispondere ai
requisiti di certificazione ambientale secondo la Uni EN Iso 14001
e sviluppare poi un piano di marketing territoriale condiviso, con
la finalità di abbattere i costi, ottimizzare le risorse e aumentare la
capacità divulgativa.
I comuni coinvolti nella fase pionieristica del progetto sono Recco (Comune capofila per la parte costiera), Pieve Ligure, Sori, Zoagli, Cicagna (Comune capofila per l’entroterra), Tribogna, Neirone,
Uscio, Avegno, Coreglia Ligure, Lumarzo, Favale di Malvaro, Orero e il Consorzio Intercomunale di Rio Marsiglia. E altri comuni
hanno già avvianto le pratiche per l’ottenimento della certificazione ambientale, condizione indispensabile per aderire al progetto.
Ma che cos’è esattamente Viridis?
È un vero e proprio sistema gestionale che ruota intorno ad una
segreteria tecnica – organo di controllo e motore – che coinvolge
più soggetti.
Per quel che concerne la certificazione ambientale il sistema è
in grado di gestire tutta la documentazione e le operazioni pratiche
consentendo un risparmio del 40 per cento circa ad ogni singolo
2 NUMERO 3 SETTEMBRE 2009
soggetto, ma le finalità sono molteplici e gli ambiti di utilizzo illimitati.
La logica condivisa nella politica degli acquisti dei beni e dei
servizi e la conseguente razionalizzazione delle risorse economiche è infatti applicabile a 360 gradi: dalla fornitura elettrica, alla
gestione di manifestazioni culturali, ludiche e sagre sostenibili, dai
percorsi didattici e formativi alla realizzazione di materiale informativo, con un significativo riflesso dei benefici sul singolo cittadino.
L’aumento della capacità di progettazione territoriale poi, moltiplica la possibilità di ottenere finanziamenti europei e semplifica,
attraverso l’azione di un unico interlocutore, i rapporti con enti ed
istituzioni.
I risultati, ovviamente, non possono essere immediati e la fase
di avvio è complessa e articolata. Coordinare le varie amministrazioni non è semplice e richiede costanza, pazienza e lungimiranza. Ma l’entusiasmo, l’interscambio, il dialogo e la voglia di lavorare insieme da parte di tutti sono tangibili e incoraggianti. Sulla
lunga distanza si prevede di coinvolgere sempre più comuni, enti,
associazioni e aziende private in modo da creare una rete territoriale solidale e coesa che acquisisca un peso sempre maggiore.
Viridis è un vero e proprio nucleo, vivo, propositivo e solidale
inserito in un dimensione di marketing territoriale avanzato e sostenibile, che migliora la qualità della vita e dimostra con i fatti che
la famosa “torta di riso” non è finita…
ERRATA CORRIGE
Su EccoRecco di agosto, a pag. 7, in alto a destra, seconda riga, invece di: «il legno d’olivo, procurato dalla famiglia Macchiavello»,
leggasi: «il legno d’olivo, procurato da Marietto e Dina Pallavicino». Ci scusiamo dell’errore con i lettori e con i diretti interessati.
ECCORECCO
intervento
CANEPA: «RAGIONARE IN TERMINI DI COMPRENSORIO NON PUÒ CHE PORTARE VANTAGGI»
GOLFO PARADISO
PIETRO CANEPAPietro Canepa ha 63 anni, è
professore ordinario di chimica indusriale
alla Facoltà di Scienze dell’Università di Genova e abita sulle alture di Bogliasco. Nella
sua città è stato assessore comunale dal
1993 al 2001, quindi sindaco fino al 2006.
Negli anni in cui è stato amministratore, il
Golfo Paradiso è sempre stato un tema a
lei molto caro. Perché?
«Semplice. Perché ragionare in termini di
comprensorio non può che portare vantaggi
ai Comuni che ne fanno parte e quindi ai residenti».
Qual’è oggi l’identità del Golfo Paradiso?
«La costa e l’immediato entroterra da Nervi
al Monte di Portofino rappresentano un territorio pregevole dal punto di vista ambientale e ambìto sotto il profilo residenziale.
Ma questa è una “non identità”».
In che senso?
«Parliamo di sette Comuni con poco più di
trentamila abitanti. È necessario unire il
comprensorio dal punto di vista amministrativo per due motivi: il primo, acquisire
forza e credibilità da spendere nei rapporti
con le Istituzioni di livello superiore, Regione e Provincia, e quindi nelle scelte dei
prossimi anni; il secondo, razionalizzare i
servizi per ridurre le spese, migliorarne la
qualità e mantenerli adeguati al livello di vita dei residenti».
Ad oggi ci sono già esempi di servizi unificati…
Un territorio prezioso
da valorizzare
«Infatti. La scuola è il primo esempio da citare: le primarie e medie fanno parte di un
unico circolo didattico, che ha sede a Recco.
C’è poi la gestione delle acque, che fa capo
oggi all’Ato e quindi ad un unico gestore e il
trasporto pubblico extracomunale da Genova a Uscio; questo è stato nel passato il primo problema affrontato e risolto unitariamente dai Comuni del Golfo Paradiso. Si
tratta comunque di servizi sovracomunali».
Quali altri vantaggi porterebbe l’unione
dei Comuni?
«Pensiamo a giustizia e ordine pubblico: tutti uniti, si potrebbe chiedere con più forza
di avere a Recco una “vera” caserma dei carabinieri che possa ospitare una compagnia;
al momento è prevista una nuova stazione
dell’arma al confine tra Bogliasco e Pieve.
Lo stesso dicasi per il corpo di Polizia Municipale e più in generale per i servizi di
controllo e sorveglianza del territorio. Nel
campo della sanità, si è rischiato di venire
divisi tra Asl 3 e Asl 4. E lo siamo comunque nella suddivisione dei nuovi Sistemi turistici locali, che spartiscono il Golfo Paradiso tra “Genovesato” e “Terre di Portofino”.
In quali settori è auspicabile la collaborazione amministrativa?
«Direi in quasi tutti. Tanto per cominciare,
nei servizi che sono gestiti direttamente dal-
IL QUADRO La scogliera sotto il convento francescano: Giuseppe Calvi, “Recco prima
della guerra”, 1940, olio su tavola, cm 34x43. (g.c. Antichità Boschi - Recco)
ECCORECCO
Pietro
Canepa, ex
sindaco di
Bogliasco,
sostiene da
sempre
l’unità del
Golfo
Paradiso
le Amministrazioni comunali ma esternalizzati, come la gestione dei rifiuti solidi urbani. Un unico appalto, che permetterebbe di
ottimizzare il servizio sul territorio e ridurre
i costi , unificando le strategie e le modalità
di raccolta con l’obiettivo di aumentare la
raccolta differenziata e migliorare l’efficienza del servizio?».
Uscio e Avegno avevano pensato ad un
unico comando di polizia municipale…
«Bene. Realizzato a livello comprensoriale,
permetterebbe di pensare a un servizio di
controllo del territorio e potrebbe garantire
la presenza di vigili anche in orario serale.
Aggiungo che le moderne tecnologie permettono oggi di unificare quasi tutti i servizi “di sportello” dei Comuni; ad esempio le
anagrafi, gli uffici tributi, le utenze».
Oltre a questo, cosa le piacerebbe veder
realizzato?
«Facciamo qualche considerazione su tempo libero e turismo: ciò che viene richiesto
è comune ai diversi fruitori. Strutture e infrastrutture adeguate e una attenta programmazione, infatti, possono soddisfare
sia la domanda del residente che quella dell’ospite. Anche in questi settori le Amministrazioni comunali dovrebbero avere un
ruolo guida e confrontarsi per indirizzare le
scelte. Bisogna distribuire le risorse sul territorio, integrare l’offerta e coordinare gli
eventi. Appuntamenti culturali di pregio e
avvenimenti sportivi adeguati al territorio
potrebbero avere effetto trainante per un turismo numericamente limitato, ma qualitativamente alto, l’unico che è pensabile poter sviluppare nel Golfo Paradiso».
Sono sufficienti infrastrutture e ricettività?
«Direi proprio di no. Servono nuovi piccoli
alberghi, l’integrazione della rete di
bed&breakfast e agriturismo, la soluzione
dei problemi di viabilità, vedi principalmente Bogliasco e Recco. Qualcosa si può far subito, altro va programmato a medio e lungo
termine. Ma occorre, lo ripeto, essere tutti
uniti».
NUMERO 3 SETTEMBRE 2009 3
aziende
NEL 1981 IL “SUGGERIMENTO” DI ELENA BONO. POI UNA CRESCITA INARRESTABILE
“LE MANI”... SUL CINEMA
La casa editrice recchese all’insegna della qualità
CHIARA RONCHETTI* L’attività di Le Mani ha inizio nel 1981 quando,
dopo incontro illuminante con Elena Bono, diventa l’editore ufficiale di questa scrittrice. Secondo critici autorevoli fra i quali Giovanni Casoli, la Bono, nata a Sonnino nel 1921, può essere considerata «la più grande scrittrice vivente». È sufficiente, per l’importanza che riveste, ricordare la Trilogia “Uomo e
Superuomo” (il primo titolo, Come un fiume,
come un sogno, esce nel 1985). Nonostante
l’età, continua tuttora la sua produzione letteraria
A partire dal 1993, Le Mani dà il via a una
ricca e costante programmazione editoriale, che
si articola in varie direzioni: dai Comics, a una
collana di Storia contemporanea, alla collaborazione con l’ISRAL (Istituto per la Storia
della Resistenza di Alessandria). Cospicua la produzione dedicata all’area ligure
e del Mediterraneo rivolta sia all’ambito
naturalistico (guide dei luoghi e degli
sport da praticare) che allo studio di tradizioni, lingua e letteratura locali. Uno spazio particolare occupano i libri di Christian
Roccati, alpinista e scrittore genovese. Dal
2007, inoltre, Le Mani pubblica i libri del
Centro studi interdisciplinari di Chiavari.
Indubbiamente Le Mani Editore è però noto
sul territorio nazionale soprattutto per la produzione dedicata al cinema, che ha inizio con
Le carte del western di J. L. Leutrat e LiandratGuigues, nell’autunno del 1993. Immediatamente Bruno Ventavoli gli dedica sei colonne
su Tuttolibri (supplemento periodico del quotidiano “La Stampa”) sottolineando l’importanza di questa iniziativa destinata a svilupparsi
con un certo ritmo sino a diventare tra le più interessanti e colte realtà editoriali dedicate al cinema in Italia. Ad oggi, la collana comprende 170 titoli. Accanto alle monografie su registi
(Rohmer, Kubrick, Polanski, Lubitsch, Resnais, Chabrol, Godard,
Bresson, Buñuel, Wilder, Bergman, Kiarostami, Dreyer, Lynch,
Hawks), su attori (Wayne, Dietrich, Brando) e su film (L’ombra del
dubbio, Ombre rosse, Sentieri selvaggi, Vertigo), il catalogo è arricchito da saggi (Il cinema in prospettiva di J. L. Leutrat, Il cinema
classico hollywoodiano di J. Nacache, Hollywood 2000-Generi e te-
4 NUMERO 3 SETTEMBRE 2009
L’editore Francangelo Scapolla esamina un volume assieme a Chiara Ronchetti.
mi e Autori di L. Gandini e R. Menarini); dizionari (2001 Odissea
nello spazio di G. Lippi, Dizionario mondiale dei direttori della fotografia a cura di S. Masi); libri fotografici (Peter Greenaway di A.
Bencivenni, Divi e paparazzi. La dolce vita di Fellini di G. Bertelli).
Unica nel panorama editoriale la collana della Storia del cinema in
100 film (giunta oggi a 14 titoli tra i quali La letteratura per l’infanzia in 100 film di Pino e Davide Boero) inaugurata dall’Horror di
R. Venturelli e dal Western di A. Viganò che, nell’ottobre del 1996,
le valgono l’assegnazione del Premio Diego Fabbri da parte dell’Ente dello Spettacolo di Roma.
La casa editrice, sempre più conosciuta e considerata, riceve nel
1997 e nel 2003 il Premio Filmcritica Umberto Barbaro per l’attività svolta. Da segnalare la collaborazione con la Cineteca di Bologna anche per il Progetto Chaplin (Limelight-Luci della ribalta, Alla ricerca di Charlie Chaplin, Chaplin e l’immagine).
Nel 2005 Le Mani editore dà vita ad una rivista annuale, Cinema e generi, curata da R. Venturelli. Recentemente è nata una nuova collana di libri tascabili/economici, gli “Extralights”. Segnaliamo due autori liguri: S. Brancati, Quentin Tarantino, e R. Esposito, Il buio oltre la siepe. Altri autori genovesi che collaborano con
Le Mani Editore sono P. Pruzzo, Claudio G. Fava, M. Salotti, M.
Marchelli, R. Trotta, E. De Miro D’Ajeta.
* Direzione editoriale Le Mani - www.lemanieditore.com
ECCORECCO
intervista
Padre
NEL CONVENTO FRANCESCANO DI RECCO DA SETTANT’ANNI
BRILLANTE, ATTIVO E CONOSCIUTO DA TUTTI
Ilario e il “suo” convento
ANDREA REVELLO Ottantaquattro anni porta-
ti splendidamente, allegro e sagace; assieme un aspetto severo, uno sguardo penetrante e un sorriso accattivante.
Originario di Maissana, in alta Val di Vara, padre Ilario giunse a Recco nel 1939, per
frequentare le scuole medie nel seminario
del convento francescano. Dopo gli studi liceali alla Spezia e il corso di teologia a Levanto, nel 1951 diventò sacerdote e fece ritorno nel convento recchese, per insegnare
greco a latino ai “fratini” del seminario.
«Allora – precisa padre Ilario – frequentavano il seminario circa settanta ragazzi, ma
ben pochi di loro erano qui per vocazione.
I giovani provenivano da tutta la Liguria:
molte famiglie li mandavano qui per poter
far avere loro una minima istruzione.»
La percentuale di quelli che decidevano
di farsi frati, infatti, era piuttosto bassa: solo 1 o 2 su 20, alla fine, vestivano il saio.
«Gli anziani – dice padre Ilario – ricordano
quei “fratini”, come li chiamavano tutti, alle feste patronali, durante le processioni.
Ricordo che i “fratini” stavano subito dietro
la cassa: a Recco quelli del convento di Recco e più indietro quelli di San Prospero; a
Camogli il contrario.»
Oggi la vita nel convento di S. Francesco
è molto cambiata. Negli anni Settanta, infatti, il seminario chiuse definitivamente. In
seguito i locali ospitarono per una decina
d’anni le scuole pubbliche e qualche anno
fa furono trasformati in casa di riposo.
«Nel convento siamo solo tre frati “operativi”, ma ne ospitiamo quindici anziani e
malati, molti dei quali allettati.» Un velo di
malinconia si dipinge sul volto di padre Ilario, considerando che, dai giovani che un
tempo venivano nel convento per studiare,
si è passati agli anziani che vi si ritirano per
motivi di salute.
Il convento francescano ha sempre rap-
Padre Ilario: «Recco è una cittadina a misura di famiglia»
presentato a Recco una realtà importante,
cui molti recchesi sono particolarmente affezionati. «Ci sostengono molte famiglie;
esiste un legame molto stretto con la città,
che si è mantenuto saldo nel tempo», conferma padre Ilario.
La presenza francescana a Recco si è radicata anche attraverso La Squilla, il bimestrale che porta la voce francescana nelle
famiglie. Il periodico nasce tra i muri del
convento, dove ha sede la redazione, e viene stampato, in 6000 copie, dagli Emiliani a
Rapallo. «La redazione della Squilla è piuttosto impegnativa. – spiega padre Ilario –
Ma il grosso del lavoro lo svolgono alcune
collaboratrici. Inoltre da qualche anno non
sono più superiore del convento, così posso dedicare un po’ più tempo all’ospedale
di Recco, dove sono cappellano.»
Il frate fu cappellano anche del nosoco-
mio di Camogli, dal 1967 fino alla sua dismissione. A quell’epoca risale un episodio
che padre Ilario racconta con sottile ironia.
«Il personale dell’ospedale era in agitazione, avendo appreso della possibile chiusura
della struttura. – racconta padre Ilario – Così, quando io arrivai, mi sentii in dovere di
sostenere i lavoratori e presi parte alle proteste, posteggiando la mia auto di traverso
sul viale di accesso.» Così anche lui fu
iscritto nell’elenco degli indagati per interruzione di pubblico servizio. In seguito l’indagine fu archiviata.
Cambiano i tempi, ma il convento francescano resta una tappa molto frequentata
da quelli che padre Ilario chiama “gli odierni viandanti”. «Chi bussa alla nostra porta –
dice – raramente lo fa, come accadeva una
volta, per ricevere un pasto caldo. Molto
più spesso quella che ci viene rivolta è una
frettolosa richiesta di denaro. E noi diamo a
ciascuno una piccola cifra, che può contribuire a continuare il loro viaggio. Invece, –
riprende – a sedersi alla nostra mensa sono
quasi sempre le stesse persone, che saziano
assieme all’appetito anche la necessità di
qualche parola di conforto.»
Una vita dunque trascorsa a Recco, tra la
gente. Mentre chiacchieriamo, ci spostiamo
nell’orto. Padre Ilario getta un’occhiata sul
sottostante lungomare; splendida la vista
sul golfo: «Mi pare che Recco abbia mantenuto una piacevole dimensione comunitaria e fraterna. – dice – Certo è cambiata, ma
rimane una cittadina a misura di famiglia,
sia per chi ci abita, sia per chi sceglie di
passarvi le vacanze.»
È facile capire che l’anziano frate e Recco sono una cosa sola. «Se lascio il convento, è per andare a trovare i miei parenti. E
cerco di andare in stagione di funghi, così
da poter camminare un po’ nel silenzio dei
boschi della mia infanzia».
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NUMERO 3 SETTEMBRE 2009 5
arte
PROBABILMENTE LA PIÙ ANTICA RAPPRESENTAZIONE A OLIO DEL PROMONTORIO
Il
Golfo Paradiso nel Quattrocento
PIER LUIGI GARDELLAVogliamo proporvi,
con questo scritto, una piccola curiosità relativa al nostro Golfo Paradiso, contenuta
in un notissimo quadro conservato nella
chiesa genovese di Santa Maria di Castello.
Il dipinto, intitolato “L’incoronazione di
Maria” e comunemente chiamato “La pala
d’Ognissanti”, è opera firmata e datata di
Ludovico Brea (1450-1525); sino ad alcuni
anni fa era collocato su un altare laterale;
oggi è conservato nel Museo del Convento.
Si tratta di una grande pala d’altare che
raffigura la Vergine incoronata dalla SS. Trinità, racchiusa in un ovale attorno al quale
sono raffigurate oltre duecento figure di
Santi, moltissime delle quali facilmente riconoscibili: S. Pietro, S. Giovanni
Battista, diversi Papi. L’ovale
che racchiude la Vergine e la
Trinità ricorda la mandorla,
antico simbolo dell’inclusione di un contenuto prezioso in un guscio durissimo e quasi impenetrabile,
utilizzato, soprattutto nel
Medioevo, nelle rappresentazioni del Cristo trasfigurato o della regina del cielo,
Maria.
Ma al di là del contenuto
religioso del dipinto, esso fu
probabilmente utilizzato da
Ludovico Brea per indicare
6 NUMERO 3 SETTEMBRE 2009
Il particolare nel quale si vede, sullo sfondo, il profilo del promontorio di Portofino. In basso, “La pala di Ognissanti”.
gli aspetti della vita sociale genovese dell’epoca; datato 1513, esso, infatti, riproduce accuratamente, nelle figure dei Santi, gli
abiti, le acconciature, i gioielli della moda
di allora. Vediamo in questa folla una vera
e propria rappresentazione della
città, non tanto intesa come un
insieme di mura, torri o edifici ma come la moltitudine
degli abitanti e la loro potenza economica.
Ciò che tuttavia ci interessa in particolare sottolineare in questa occasione,
è la predella del grande
quadro che, secondo i più
autorevoli studiosi, è la
prima credibile rappresentazione su tavola della città di Genova e, più ancora
per noi, forse la più antica
raffigurazione a olio del
promontorio di Portofino. La veduta di Genova da ponente verso levante è inserita in
una rappresentazione della Deposizione di
Gesù che fa da contraltare alla gioia della
Incoronazione della Vergine. Ad una attenta osservazione dal vivo (la fotografia non
ce lo consente), si possono scorgere alcuni
edifici cittadini coevi. C’è anche chi ha ipotizzato che il punto esatto di veduta sia stato presso villa Tomati, situata sulla collina
degli Angeli, soprastante San Pier d’Arena.
Sullo sfondo comunque il profilo azzurrino
del Monte è inconfondibile.
Ludovico Brea nacque a Nizza nella seconda metà del XV secolo ed è ritenuto
l'iniziatore della scuola pittorica ligure.
Operò soprattutto in Liguria e segnatamente nel Ponente lasciando numerose pale
d'altare che risentono stilisticamente di influenze lombarde e fiamminghe; ebbe come validi collaboratori i fratelli Antonio e
Francesco.
ECCORECCO
monumenti
RESTAURO E VALORIZZAZIONE DELLE PERMANENZE O LA FINE DI PALAZZO MASSONE?
Il castello
“scomparso”
Oggi è visibile il solo basamento
ALBERTO SCHIAPPACASSE Ci ricorda lo storico francese F. Braudel: “In Mediterraneo la pirateria è vecchia quanto la storia.” La caduta di Rodi nel 1522 e l’abbandono del campo di battaglia da parte della flotta dell’imperatore e re di Spagna Carlo V d’Asburgo, a
La Prevesa, nel 1538, di fronte alle navi barbaresche di Khayr al
Din (Barbarossa), bey di Algeri, danno inizio ad una prevalenza
islamica sul mare che cessa con la vittoria di Lepanto del 1571. Lo
scontro militare, intermittente tra gli Stati, ha una sua continuità
nella “guerra di corsa”, giuridicamente distinta dalla “pirateria”,
ma analoga negli atti concreti. Alla guerra di corsa dell’Islam in Occidente si contrappone la guerra di corsa cristiana in Oriente. Nell’Italia centro-meridionale i viceré spagnoli rispondono agli assalti
dal mare con l’accurato presidio delle coste, costruendo forti e torri di avvistamento. Inoltre, nel 1536 Francesco I re di Francia e il
sultano Solimano il Magnifico firmano un trattato di alleanza per
opporsi alle espansioni dell’imperatore Carlo V. Anche Venezia non
partecipa all’intesa bellica tra il Papato e l’Impero asburgico: la
continuità del tradizionale commercio con l’Oriente sarebbe compromessa. Solo la perdita di Cipro, nel 1571, dà motivo a Venezia
di prendere parte alla battaglia di Lepanto contro la flotta turca.
In questa situazione di guerra di corsa permanente, l’oligarchia
genovese ha “per diverse volte ordinato” alla comunità di Recco il
concorso di spesa per la fortificazione delle spiagge. Ma per lungo
tempo la renitenza economica prevale sulle esigenze di sicurezza.
All’alba del 19 maggio 1557 il famoso Dragut, di origine greca,
gran bey di Tripoli, guida l’attacco corsaro contro Recco. “Li vasselli turcheschi – scrive in una sua relazione il podestà – deteno in
terra e mesono li speroni su la spiaggia in modo che li turchi saltavano a piedi asciutti in terra e desbarcarono… seicento in circa.”
Metà presidiano le navi, l’altra metà porta a termine la scorreria.
“Li morti sono fra homini e done 14, li pregioni tra homini e donne e figlioli 54… hanno fatto grossa preda di danari e robe e fatto
grandi danni…” Il podestà termina la sua relazione alle autorità
con la richiesta “che ordinasuno a questa comunità che si facesse
questo forte per salvatione di questo loco…”
Finalmente la messa in sicurezza della spiaggia del borgo si realizza con la costruzione di un castello sul declivio roccioso a mare della dorsale che separa il rio Treganega dal rio Migliaro. Per
l’esecuzione del manufatto si procede alla demolizione dell’oratorio di S. Michele. Si completa l’apparato difensivo con l’edificazione di un forte di minore dimensione a ponente per la salvaguardia
delle foci del rio Sonega e del rio Preli (Ciappe marse).
Il castello di levante cessa la sua funzione militare nel 1781. Dopo la dismissione, l’intero mastio, anche con l’uso di esplosivo,
viene trasformato, dalla Confraternita di S. Michele, nella chiesa
attuale, ampliando la cappella contenuta in un terzo della parte superiore del forte dal 1608.
Del castello del 1557, di proprietà del Comune di Recco, sono in
essere:
– l’intero sotterraneo del mastio, usato come basamento dell’edificio religioso, di cui una parte è stata resa agibile;
– la cinta muraria, costituita dalle tre cortine costruite sul declivio roccioso, che formano il perimetro inferiore esterno;
– la cortina verso Recco, che conteneva la porta d’ingresso, risulta occlusa dall’edificazione del dopoguerra;
– la cortina a mare è in gran parte a vista; è contraddistinta dal
tipico marcapiano a mezzo toro e contrassegnata dall’arco in late-
ECCORECCO
Nel tondo, la feritoia che permette di individuare quello che era il basamento del mastio.
rizio che regge il tessuto litico superiore. I conci lapidei della parete sono sfumati da una improvvisa presenza vegetale. Il radicamento dell’edificio storico sulle rocce e la caverna naturale nella
falesia non sono più visibili dopo la costruzione della strada;
– la cortina verso i Minori francescani appare integra sino all’incontro col volume della canonica del 1842. Contiene una lunga feritoia orizzontale strombata a presidio del punto meno elevato della cinta muraria. Una banale siepe ne impedisce la vista ai passanti. È possibile guardarla solo usando della disponibilità dei Minori.
Infine, il perimetro interno delle cortine, trasformato in terrapieno
dall’attività edile posteriore alla dismissione, dovrebbe contenere
la scala di accesso al mastio e il locale difensivo in corrispondenza della feritoia.
Il terrapieno rimasto libero dalle edificazioni dell’ottocento e del
novecento offre una vista assai felice sulla marina della città. In un
centro storico ridotto in rovina dai bombardamenti, la ferita al patrimonio religioso è stato severa, ma non decisiva, per la marginalità dei santuari e la lontananza delle chiese parrocchiali minori.
La perdita del patrimonio laico è stata invece quasi totale, rimanendo intatte solo le ville e le case sparse nel territorio. Felice eccezione al disastro solo il Palazzo Massone, espressione “in loco”
della scuola artistica di Galeazzo Alessi, ferito ma sanabile e le permanenze del castello di levante. Nel 1950 la civica amministrazione rifiutò la congrua offerta della Sovrintendenza di Genova per il
restauro dell’edificio, in gran parte di proprietà comunale, allora
usato come scuola pubblica. Un edificio lesionato, in stato di abbandono, diventa nel tempo pericolante. Fra il restauro e l’abbattimento, si scelse il secondo, vendendo l’area a privati.La demolizione che recide l’ultimo degli esempi artistici della stratificazione
storica del borgo è atto di miseria culturale, che rientra a pieno titolo nella tradizione vandalica italiana. Etimologicamente, i barbari sono coloro che non sanno parlare in greco. Nel Bel Paese i barbari sono coloro che non sanno parlare il linguaggio dell’arte e della storia. Quale cultura e quale linguaggio si userà per l’auspicato
recupero del castello di levante?
NUMERO 3 SETTEMBRE 2009 7
personaggio
UNA VITA IN CANTIERE E IL GRANDE AMORE PER LA SUA COLLINA
GITTO ROSAGUTA
un maestro d’ascia lassù a Cotulo
ANDREA REVELLO «Sono nato a Cottù, tra le
mucche, le galline e le pecore. Qui tutti lavoravano la terra e ogni giorno si scendeva
a Recco per portare il latte e la verdura dell’orto ai “besagnini”, mentre fave, castagne
e ciliegie si vendevano meglio a Camogli».
Esordisce così Angelo Rosaguta, classe
1928, che tutti conoscono come “Gitto”.
Nonostante le origini contadine, la sua
vita è trascorsa tra ordinate e fasciami. Gitto infatti è maestro d’ascia. La passione per
le imbarcazioni, per la loro struttura e costruzione, più che per la navigazione, gli
viene da bambino. «Capitava che uomini e
donne andassero sulla spiaggia a scaricare
la sabbia dai leudi. – spiega – Anche mio
zio materno, quando non c’era nulla da fare nelle fasce, faceva questo lavoro. Io lo
seguivo e piano piano mi innamorai di questi scafi, robusti ma eleganti…»
Poi a quindici anni Gitto entra come
“garzonetto” in un cantiere di Recco, «quello nella curva del cimitero». Lì si costruivano principalmente scialuppe di salvataggio
per la Marina. «C’erano circa 25 operai. Era
un posto di lavoro ambito, perché eravamo
in guerra e gli operai del cantiere venivano
dispensati dal servizio militare.» Terminata
la guerra, il cantiere si sposta sulla spiaggia
e lì si costruiscono anche altre barche e
pànfili. Per Gitto, che all’inizio non faceva
che «passä di rissi» (raccogliere i ricci della
segatura), è l’occasione per imparare un
mestiere.
«Tanto per cominciare, imparai a conoscere i diversi legnami: utilizzavamo frassino, acacia, olivo, rovere… per lo più provenivano dalla Fontanabuona, da Varazze,
dalla Toscana. I tronchi arrivavano a Recco
via ferrovia. Andavamo a
caricare con i carri a
cavallo, utilizzando il
“trincaballe” (una
sorta di grossa tenaglia). Se mancavano
i carri, si trasportavano a spalla. Di ottima
qualità era anche il pino
del Monte di Portofino.»
Così nel cantiere entra
un tronco d’albero e
sullo scalo d’alaggio
ritroviamo uno scafo
pronto ad affrontare
il mare… «Una cosa
fondamentale – spie-
8 NUMERO 3 SETTEMBRE 2009
ga Gitto – è saper scegliere il tipo di legno
adatto per ogni componente dell’imbarcazione. E ognuno di questi legni – precisa –
deve assumere una forma particolare, perché dovrà incastrarsi perfettamente e “lavorare” con gli altri…»
Come in tutti i mestieri manuali, anche
per diventare un bravo maestro d’ascia servono umiltà, spirito di osservazione, precisione. «Si tratta di scoprire i tanti piccoli
trucchi e assimilare le malizie che i più anziani ormai utilizzano senza rendersene
conto, ma senza i quali è impossibile riuscire nell’opera.»
E, poi, la pazienza: Gitto ricorda che per
vedere in mare un bel gozzo ligure servivano 40 giornate di lavoro di due persone.
Socchiude gli occhi e rivede i tracciati di
chiglia e ordinate, le “seste” disegnate per
il taglio del legno grezzo, la piegatura delle
tavole del fasciame. Mi mostra i diversi
pialletti, indispensabili per dare alle tavole
la forma voluta. E che gioia, sembra dirmi,
quando il fasciame era finito e si passava
alla finitura degli interni: panche, carabottini, timone e paioli. E, nei gozzi, l’orgogliosa pernaccia di prua.
A quante barche ha lavorato in tutti questi anni? «Non ho mai tenuto il conto – dice Gitto sorridendo – sicuramente tante…»
Dopo aver lasciato il cantiere recchese,
Gitto va a lavorare a Camogli, poi a Prà e
ancora a Recco, con Riotti. «Gli ultimi dieci
anni, infine, ho lavorato come falegname in
Comune a Recco: lì non c’erano barche, ma
almeno la materia prima era sempre la stessa.»
Una volta in pensione, è rimasta la passione per la lavorazione del legno. Sotto alla casa, un laboratorio che è una piccola falegnameria. Qui prendono forma mobili e
oggetti i più disparati.
«Per la festa di quest’anno, abbiamo preparato alcuni mascoli in legno d’ulivo, che
abbiamo messo in lotteria per i più fortunati. Poi, visto che era il 50° di sacerdozio di
Gitto sa lavorare il legno d’ulivo con particolare perizia.
don Revello, Vittorin Massone ha preparato
un calice e una pisside, immancabilmente
d’ulivo, e io ho realizzato la scatola per riporli sull’altare».
Un maestro d’ascia che è nato e ha sempre vissuto in collina. Sì, perché Gitto è rimasto attaccato ai luoghi della sua infanzia, alle persone e alle tradizioni della sua
Cottù. Ha pianto quando qualche bomba
americana ha colpito il terreno lì intorno e
ha rischiato lui stesso di morire durante il
secondo bombardamento. Ma soprattutto è
stato, ed è tuttora, l’anima della festa di
Nostra Signora del Fulmine, che si tiene a
fine agosto nella chiesetta a pochi metri
dalla sua abitazione.
«Negli ultimi anni ho messo con piacere
a disposizione le mie fasce vicine alla strada, per sistemarvi i tavoli e la cucina.» E come è tradizione da sempre a Cotulo, anche
quest’anno non sono mancate focaccette,
melanzane ripiene e torta di riso.
A sinistra,
i mascoli
in legno d’ulivo.
A destra,
calice e pisside
realizzati
per don Revello
ECCORECCO
sport
RECCO UNA SOCIETÀ SPORTIVA CHE PUÒ VANTARE MOLTI ATLETI DI LIVELLO NAZIONALE
PRO RECCO JUDO
quaranta candeline
[ER]La Pro Recco Judo nasce verso la fine del 1969 su iniziativa del maestro Martino Zeni che, supportato da un gruppo di
imprenditori locali (L. Moltedo - G. Revello - S. Bertagnon - A. Mantero - D. Massone - A. Ferro), dà vita alla nuova società.
Gli obiettivi sono sostanzialmente riconducibili alla diffusione e pratica del judo con
i suoi valori, etici, morali, sportivi e sociali e alla volontà di far sì che molti ragazzi pratichino sport.
I primi anni sono dedicati soprattutto allo sviluppo del sodalizio, con manifestazioni all’aperto e con eventi promozionali: i risultati non tardano a venire.
Crescono gli iscritti, che trovano nella
Società un ambiente familiare ed amichevole. Inizia anche ad avere sbocco la parte
agonistica, con la partecipazione alle prime gare a carattere regionale, conseguendo
discreti risultati.Durante gli anni Settanta
gli atleti della Pro Recco Judo cominciano
a qualificarsi alle finali nazionali e qualcuno arriva alla medaglia. Sul piano sociale
la Società continua la sua attività, facendo
in modo che molti ragazzi possano frequentare la palestra e praticare sport.
Negli anni Ottanta e Novanta alcuni
atleti vengono convocati in nazionale ottenendo importanti piazzamenti internazionali. Sul piano societario gli iscritti aumentano e si sviluppa in modo positivo la
collaborazione con gli Enti locali. Negli anni Novanta, in seguito ad un ricambio generazionale, vengono ottenuti pochi risultati in campo agonistico ma vengono alle-
vati i giovani atleti che raggiungeranno in
seguito importanti obiettivi.
E veniamo alla storia degli ultimi dieci
anni, con l’inserimento nella Società di ex
atleti oggi tecnici e dirigenti a coadiuvare
“la vecchia guardia”. La Pro Recco Judo
cresce in maniera considerevole e si sviluppano le attività: dall’organizzazione del
“Torneo Giovanile Moltedo” a Recco, al
campo estivo per i ragazzi della Società in
Valle d’Aosta. I tesserati aumentano e sono
iscritti alla Società, oltre agli atleti di Recco,
anche numerosi i ragazzi provenienti da
Camogli, Sori, Bogliasco, Avegno, Uscio e
addirittura Chiavari e Sestri Levante.
Anche i risultati crescono, tanto che oggi la Pro Recco Judo risulta al 15° posto
nelle classifiche nazionali su circa 600 Società.Oltre alle varie finali nazionali, partecipa con i suoi atleti ad un notevole nume-
UNA GRANDE
FESTA
LA SCHEDA
A.S.D. Pro Recco Judo
Fondazione 27 ottobre 1969
Palestra piazzale Olimpia 33, Recco
Telefono 0185.722757
e-mail [email protected]
http: www.proreccojudo.it
Presidente Luisa Moltedo
Consiglio direttivo: Roberto Cavaglieri, Giuseppe Figari, Cristina Bellomo,
Roberto Passalacqua, Massimo Mancioppi, Angelo Mancioppi
Attività: diffusione e pratica del judo;
Iscritta Polisportiva Recco, affiliata
FIJLKAM; iscritta al Coni. Medaglia di
bronzo del Coni per meriti sportivi.
ECCORECCO
Dodici pagine di foto, ricordi, interventi,
riflessioni sui primi 40 anni della Pro
Recco Judo. Tutto questo sul numero
di Waza-Ari in distribuzione in questi
giorni. Un numero da collezione…
ro di tornei in tutta Italia ed all’estero,
Francia, Spagna, Ungheria.
Tutto questo impegno da parte dei tecnici e dei dirigenti, che sono volontari, ha
fatto sì che oggi la Pro Recco Judo sia una
fra le più apprezzate realtà sportive, regionali e nazionali. Oggi la società compie 40
anni e dedica questo compleanno a tutti gli
atleti di oggi e di ieri, i genitori, i tecnici, i
dirigenti, i soci fondatori, gli amici e i sostenitori.
Sabato 12 ore 18.00 presentazione della Squadra Agonistica 2010 in passeggiata a mare. A seguire Festa del 40esimo. Stand Gastronomico e intrattenimento.
Domenica 13 ore 9.30 Nona edizione
del Trofeo Moltedo in piazza Nicoloso
da Recco. Gara di Judo a squadre non
competitiva. Un appuntamento per tutti
gli amici della Pro Recco Judo e gli
amanti dello sport.
NUMERO 3 SETTEMBRE 2009 9
2009
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18/19/20 SE
Il terzo palio IL MARE CI UNISCE celebra quest’anno il 40° anniversario del
varo del leggendario U DRAGUN.
Camogli, Città dei mille bianchi velieri,
apre il sipario alla tradizione marinara, rievocando il passato degli antichi bastimenti a vele quadre, simbolo della gloria
internazionale per la marineria camogliese, che ha segnato la storia nautica mercantile degli ultimi due secoli.
Un’altra peculiarità dell’evento è il gruppo di pittura en plain air DALL’EVENTO
AL DOCUMENTO, nato con la prima
rassegna nel 2007, che fedelmente segue le iniziative delle tante associazioni
che aderiscono a IL MARE CI UNISCE.
I pittori disposti liberamente sul territorio a mare di Camogli ritrarranno i momenti salienti e più rappresentativi della manifestazione.
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L
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Programma
La rassegna marinara IL MARE CI
UNISCE di quest’anno nasce dall’esperienza e dal successo raggiunti
con le prime due edizioni, svoltesi nel 2007 e nel 2008, che
hanno visto le comunità di Recco e di Camogli collaborare in cordiale sinergia, per creare una manifestazione marinara che racconti la storia e le tradizioni del nostro golfo.
| VENERDÌ 18 SETTEMBRE |
Ore 19.00 Inizio della manifestazione arrivo in porto delle prime barche storiche che ormeggeranno nei pressi di Piazza Colombo.
Ore 18.00-20.00 e 21.00-23.00 Presentazione presso il Castello della Dragonara di volumi dedicati al mare a cura dell’Associazione Capitani e Macchinisti
di Camogli.
Ore 21:30 U Dragun, ormeggiato nei pressi di Calata Porto, festeggia i suoi 40
anni, offrendo uno spettacolo musicale esclusivo, con esibizione a bordo dal vivo di Bubi Senarega, Mario Peccerini e Silvio Ferrari.
| SABATO 19 SETTEMBRE |
Ore 10.30 Regata “trofeo del Drago” Partenza Coreografica, dalla spiaggia di
Camogli, con azione storica di difesa della costa da parte dei Fanti di marina
del Periodo Napoleonico, che a bordo del Dragun e della Yole di Bantry “Creuza de ma” verranno trasbordati a bordo del veliero a vele quadre Pandora.
Ore 12.00 Per la prima volta il Pandora entrerà nel porticciolo di Camogli per
stazionarvi fino a domenica 19 settembre.
Ore 13.00 Termine della prima regata, arrivo di tutte le imbarcazioni presso la
spiaggia per il ristoro degli equipaggi (offerto per l’occasione dal Panificio Fratelli Revello) in prossimità del molo sotto il Campanile.
Ore 15.00 Regata: partenza seconda prova.
Ore 18.00 Rientro all’ormeggio in porto, delle Vele Latine che riceveranno il
Presentatarm dei Fanti di Marina della Royal “Slops&Lobsters”, che con spari
a salve saluteranno l’antica flotta in memoria ai mille bianchi velieri della Città
di Camogli.
Ore 18.00-20.00 Presentazione presso il Castello della Dragonara di volumi
dedicati al mare a cura dell’Associazione Capitani e Macchinisti di Camogli
Ore 19:00 Premiazione degli equipaggi in Piazzetta Colombo.
Ore 21.30 Proiezione del filmato della spedizione remiera del Dragun in Argentina 2008.
Celebrazione del 40° anno di vita del Dragun “Ricordi di mille avventure”.
| DOMENICA 20 SETTEMBRE |
Ore 10.30 Veleggiata commemorativa del Dragun.
Ore 10.00-12.00 Presentazione presso il Castello della Dragonara di volumi
dedicati al mare a cura dell’Associazione Capitani e Macchinisti di Camogli.
Tutte le imbarcazioni renderanno grazie per l’ospitalità della città di Camogli
remando o veleggiando libere nei pressi della spiaggia e girando intorno al
Dragun, che sfilerà salutando il pubblico. Dopo di che, U Dragun si cimenterà in una voga longa che toccherà Punta Chiappa e Recco, per poi riapprodare a Camogli, seguito dalla libera partecipazione di barche di tutti i tipi.
curiosità
I PRIMI RAPPORTI TRA IL COMUNE LIGURE E QUELLO SVIZZERO RISALGONO AL 1962
Avegno.it GEMELLATO CON Avegno.ch
AVEGNO-GORDEVIO
AVEGNO
Con votazione popolare del 2007, il 76%
dei votanti ha approvato la fusione di
questo Comune con quello di Gordevio.
In seguito alle elezioni comunali del 20
maggio 2008 è nato ufficialmente il nuovo Comune di Avegno Gordevio.
Lo stemma comunale di Avegno è rappresentato con la raffigurazione nel centro, in campo blu, di una campana d’argento, simbolo della passata attività economica legata alla particolare produzione
di fonderia.
Latitudine:
46°12’N
Longitudine: 8°45’E
Altitudine:
296 m s.l.m.
Superficie:
8,13 km²
Abitanti:
1.291
http://www.avegnogordevio.ch
Latitudine:
44°23’N
Longitudine: 9°09’E
Altitudine:
34 m s.l.m.
Superficie:
11,03 km²
Abitanti:
2.385
http://www.comune.avegno.ge.it
Sindaco
Ivo Lanzi,
51 anni,
ingegnere,
responsabile dell’ufficio
tecnico del Comune
di Muralto.
FOTO CIOTTI
EMANUELE CASSANI La storia risale agli anni
Sessanta. Una lettera, indirizzata al Comune di Avegno, giunge correttamente all’ufficio protocollo del Municipio, ma di quello
di Avegno in Canton Ticino, Svizzera. Dopo il primo momento di sorpresa, una veloce indagine, immaginiamo un primo contatto telefonico, chiarisce l’equivoco. Poi
subentra la voglia di sapere qualcosa di
più, ed ecco spiegata l’origine curiosa del
gemellaggio tra le due omonime località.
Da allora il rapporto tra le due Amministrazioni e le cittadinanze è stato cementato da scambi culturali e reciproche visite.
Una delegazione svizzera sarà in Riviera
nei primi giorni di settembre. Il Comune
svizzero di Avegno, più precisamente Avegno-Gordevio (vedi box), si trova nella verdissima Valle Maggia, nota alle popolazioni
liguri che vi si insediarono già 2.400 anni fa
lasciando reperti significativi.
La valle restò autonoma fino al 1513,
quando passò a far parte del Canton Ticino.
L’agricoltura, in passato principale fonte di
reddito degli abitanti, è oggi quasi scomparsa, a favore dell’industria turistica, accompagnando così la crescita demografica,
dovuta anche alla vicinanza dell’agglomerato di Locarno.
Nel 1982 la cittadina ha ricevuto il premio Wakker per la salvaguardia delle caratteristiche ambientali ed architettoniche. Per
conoscere le bellezze della zona, consultare il sito www.vallemaggia.ch.
Sindaco
Giuseppe Tassi,
49 anni,
imprenditore
edile.
Una vista dall’alto del Comune di Avegno (Svizzera). Nel riquadro, Gordevio. Le due località, dopo la fusione amministrativa, puntano ad una crescita che salvaguardi l’ambiente naturale.
ECCORECCO
NUMERO 3 SETTEMBRE 2009 11
tempo libero
[SPORT
]
e dintorni
Danza Recco
Corsi di danza classica e moderna per l’anno scolastico 2009/2010. Predanza in età prescolare, propedeutica ciclo
elementare, danza classica e moderna fascia media, contemporanea livello avancé. Le iscrizioni si aprono lunedì 14, da lunedì 21
settimana di prova gratuita; inizio corsi lunedì 28.
www.danzarecco.it. Palestra Olympia Gym, via Valleverde 11,
Recco. Info: Tiziana Tel, cell. 347. 5457566.
Ken Shin Kai Karate
Martedì 15 riprendono i corsi di karate tradizionale. Orario: bambini dalle 18.00 alle 19.30; adulti dalle 19.30 alle 21.00; per i nuovi allievi periodo di prova gratuito di 2 settimane. Palestra di via
Marconi 41 (liceo scientifico). Info: Domenico 347.6454932; Andrea 335.5924299; [email protected].
Pro Recco Basket
Corsi minibasket per bambini dai 5 anni in su nei
giorni di mercoledi e venerdì presso il pallone di via
Vastato; lunedì e giovedi pomeriggio presso la palestra di via Marconi 41 (liceo scientifico). Crescendo
l’età, gli orari si spostano nelle ore serali. L’allenamento della prima squadra, che milita nel massimo
campionato regionale (C2), si svolge dalle 21 alle 23. È prevista inoltre una formazione che militerà nel campionato di promozione, formata da amatori e che parteciperanno con spirito
competitivo e goliardico, quindi non esasperato, al campionato
stesso. Info: allenatore Omar Husam 340.2452528; allenatore e
direttore sportivo Matteo Bertini 345.2995174.
Pro Recco Calcio
Sono aperte le iscrizioni ai corsi gratuiti per leve dal
1993 al 2004. Sono invitati tutti i giovani e le loro famiglie. “Finalmente si parte” con la realizzazione del
campo in erba sintetica, il nuovo settore giovanile e la
scuola calcio. Campo sportivo San Rocco, via dei
Ponti Romani 9. Info 0185.76602 e 347.3033595.
Pro Recco Judo
Inizio corsi mercoledi 16 settembre. Judo: lunedì, mercoledì, venerdì: dalle 17.00 alle 18.00 principianti: dalle 18.00 alle 19.30
preagonisti; dalle 19.30 alle 21.00 agonisti. Jujitsu: martedì e
giovedì dalle 20.00 alle 21.30. Iscrizioni in segreteria durante l’orario dei corsi. Per chi inizia il primo mese è gratuito.
Palestra “Dojo Francesco Tretonzi”, piazzale Olimpia 33,
Recco; tel. 0185.722757; e-mail: [email protected].
12 NUMERO 3 SETTEMBRE 2009
Pro Recco Pallavolo
A settembre iscrizioni ai corsi di pallavolo aperti a bambini e bambine nati entro il 2003. I corsi vengono seguiti da allenatori Fipav; si inizia
dalla palla rilanciata al mini volley per i giovanissimi appena iscritti. La Pro Recco Pallavolo è riconosciuta dal Coni come Centro di Avviamento allo
Sport. Palestra di via Vecchia Vastato. Da metà mese è possibile
iscriversi in palestra il lunedì pomeriggio dalle 17 in poi. Info
335.6180290; e-mail [email protected]; www.proreccopallavolo.it.
Agevolazioni per famiglie con più iscrizioni: secondo figlio 50 per
cento, terzo figlio gratis.
Pro Recco Rugby
Prima squadra, Tigullio Rugby Rapallo,
Under 14, Under 16 e Under 18 hanno
ripreso l’attività lo scorso 24 agosto.
Gli allenementi per le Orche (squadra
“old”) ripartono giovedì 3. Primo incontro per i piccoli Under 6 venerdì 4. Sempre
venerdì 4 inizio allenamenti per Under 8, Under 10 e Under 12. Il campionato della prima squadra (serie A, girone B) si aprirà al “Carlo Androne” domenica 27 alle 15.30 con
la partita Med Italia Pro Recco Rugby – Gladiatori Sanniti. Campo “Carlo Androne” di Recco, via Fieschi; e-mail [email protected]. Per tutti c’è sempre la possibilità di presentarsi al campo in settimana (dalle 18.30 in poi), anche a stagione
in corso, per ogni informazione. News su www.proreccorugby.it.
Pro Recco Tennis
Dal 5 ottobre al 12 giugno 2010 i corsi sono così articolati: Baby
tennis: per bambini 5-7 anni, un progetto di educazione motoria
scientificamente fondato; giocare e divertirsi costruendo le
abilità di base; due frequenze settimanali. Corsi tecnica di base: per ragazzi/e di 8-11 anni; due frequenze settimanali. Corsi di perfezionamento: per ragazzi/e di 12-13 anni; tre frequenze settimanali. Corsi agonistici: per
ragazzi/e di 14-16 anni; quattro frequenze
settimanali. Corsi gratuiti per principianti dai
5 ai 14 anni da martedì 22 a mercoledì 30. Info e iscrizioni: piazzale Olimpia, tel. 0185. 76855, dopo le 16.00. Pro
Recco Tennis è Centro Tecnico Federale “Liguria Est”. Direttore
del centro tecnico corsi: maestro nazionale Claudio Ranzani; responsabile attività agonistica e preparazione atletica: tecnico nazionale Alessandra Murialdo.
EccoRecco non si assume responsabilità per dati errati o mancanti.
Associazioni e società sportive che desiderano rendere nota
la propria attività possono scrivere a [email protected].
ECCORECCO
miscellanea
MINI
NOTIZIE
SETTEMBRE 1979
correva il mese
SCRITTURA CREATIVA Il laboratorio di scrittura “Anna di Vienna”, sostenuta dalla biblioteca civica di concerto con l’assessorato
alla Cultura del Comune di Recco, intende promuovere e diffondere la scrittura come esercizio creativo, in abbinamento alla lettura
e all’ascolto dei componimenti per stimolare la fantasia e la passione negli aspiranti. Gli incontri sono liberi e aperti a tutti, con cadenza mensile e si tengono al mercoledì pomeriggio alle 17.00 nei
locali della biblioteca civica. Per mercoledì 23 sono previsti due titoli: “Saggezza” e “Fobie”. Per maggiori informazioni potete contattare il personale della biblioteca al numero 0185.76247.
STAZIONE, SFRATTATI I PESCI
ROSSI La vasca presente da
sempre in stazione a Recco è
oggi piena di terra. I pesci
rossi che la popolavano sono
stati portati via. Ignoti i motivi. Peccato, si trattava di una
presenza minima e silenziosa, a cui certamente qualcuno – come la signora che ci
ha segnalato il fatto – si era
affezionato.
AUTOSTRADALE: ARRIVEDERCI AL 2010 Cessa domenica 6 il servizio di trasporto della Società Autostradale sulla linea Milano –
Sestri Levante e ritorno. Riprenderà la prossima estate.Il pullman
effettua fermate a Recco in via Assereto sia all’andata (10.31) che
a ritorno (16.04). Su richiesta ferma anche a Mulinetti presso il ristorante La villetta. La tariffa di sola andata è di 19.00 €, andata e
ritorno 34.50 €. Info: 02.33910794. I biglietti sono in vendita presso Pro Loco Recco (tel. 0185.722440).
Puzza di sansa nella valle del ReccoIl pretore Biagio Saggese condanna a 50mila lire di ammenda l’Oleificio Capurro di
Avegno (nella foto, uno degli edifici prossimi alla demolizione),
per l’esalazione di vapori e fumi maleodoranti, avvertiti da tempo in tutta la valle, particolarmente nelle giornate di bassa
pressione. Il titolare, Leo Capurro, ammette il disagio, ma dimostra di essere in regola con le norme sanitarie.
Addio Regie PosteSu segnalazione dei cittadini, la direzione
genovese provvede al “ripristino di tutte le cassette postali abbisognevoli di manutenzione ubicate nel territorio di Recco” (Il
Secolo XIX, 5.9.1979). E a Mulinetti vengono rimosse le due, in
ghisa, che ancora riportavano la scritta “Regie Poste”.
Bagni pericolosiUna cagnetta randagia, sistematasi con i
cuccioli sotto una barca, tiene in scacco i bagnanti sulla spiaggia centrale di Recco. Alcuni cartelli, posti dai Vigili Urbani, avvertono del pericolo.
Discarica o parcheggio?Gli abitanti di San Rocco e gli escursionisti del fine settimana chiedono al Comune di Camogli di
sistemare il piazzale ricavato dalla discarica sul rio Acquafredda, neppure asfaltato.
Senza libri camogliesi e villeggiantiProtesta a Camogli per
la biblioteca “N. Cuneo”. Prima in ferie e ora in maternità, la bibliotecaria deve essere sostituita da oltre un mese.
Terremoto in UmbriaIl 21 settembre una forte scossa di terremoto colpisce l’Umbria. Notevoli danni a numerosi edifici storici civili e religiosi; lesionate anche molte abitazioni recenti,
specialmente a Norcia e a Cascia. Il bilancio complessivo sarà
di cinque morti, feriti ed oltre duemila sfollati.
IL CARTELLO DIMENTICATO
obiettivo
DELLA BRIGATA DELLA GUARDIA DI FINANZA
RESTA UN CARTELLO ALL’USCITA DELL’AUTOSTRADA
VECCHIO, STORTO E SCARABOCCHIATO…
RECCO SU INTERNET In vacanza si riescono a cogliere particolare ed emozioni che sfuggono nel resto dell’anno. Oltre agli immancabili scatti di focaccia e fuochi d’artificio, si trovano sui siti di appassionati di fotografia (nel nostro caso Flickr) scorci che quasi si
fatica a riconoscere. La prima foto a sinistra in alto (località Ciappa) è intitolata dall’autore “La casa alla fine del mondo”. In basso
a destra, invece, un turista si domanda se questa sia la “tierra de
los abuelos” (dei nonni), visto che la targa stradale sotto la quale
è ritratto, a Mulinetti, riporta il suo cognome, Vanasco.
ECCORECCO
NUMERO 3 SETTEMBRE 2009 13
I NOSTRI SERVIZI
appuntamenti
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Sportello IAT: Informazione Accoglienza promozione Turistica
Divulgazione di materiale informativo.
Vendita biglietti urbani AMT Genova
Vendita abbonamenti e biglietti APT
Vendita abbonamenti e biglietti ferroviari (fino a 250 km)
Vendita biglietti del servizio “Autostradale”
linea Sestri Levante - Milano con fermata a Recco
Vendita schede Telecom e ricaricabili per cellulari
Vendita tessere autostradali Viacard
Prenotazione e vendita biglietti dei teatri di Genova
Vendita biglietti principali concerti
Affissione e pubblicità per i Comuni di Recco e Avegno
Sportello Touring Club Italiano
Fax e fotocopie
Via Ippolito d’Aste 2a - Recco - Tel. 0185.722440 - [email protected] - www.prolocorecco.it
Recco
APPUNTAMENTI
Martedì 1 • Parrocchia di San Rocco. Festa di San Terenziano,
contitolare della chiesa.
Sabato 5 • Quarto trofeo podistico Senofonte - quinta Marcia
dei Fuochi. Ore 18.00 Ritrovo ed iscrizioni (€ 5,00) sul lungomare Bettolo lato ponente. Percorso km 7 circa. Classifiche e
foto verranno pubblicate su www.podistigolfoparadiso.it. Info: 0185.722440 / 338.4786172
Da sabato 5 a domenica 13 • Sala Polivalente. Mostra opere
di scultura dell ’artista Ruben. Ingresso libero. Inaugurazione
sabato 5 alle 18.00.
Sabato 12 • Passeggiata a mare ore 18.00. Festa del 40esimo
della Pro Recco Judo. Stand Gastronomico e intrattenimento
(programma completo a pag. 9).
Domenica 13 • Piazza Nicoloso da Recco ore 9.30. “Trofeo
Moltedo”: gara di judo a squadre non competitiva.
Sabato 18 e domenica 19 • Porto di Camogli e marina di Recco. Terza edizione del palio marinaro “Il mare ci unisce”. Info:
www.ilmareciunisce.com. (programma completo a pag. 10).
Sagra del Fuoco
SABATO 5
17.00 S. Messa e benedizione della nuova bandiera
del Quartiere Verzemma
19.30 Apertura stand gastronomici
DOMENICA 6
11.30 S. Messa e benedizione degli stendardi dei
Quartieri
19.30 Apertura stand gastronomici
21.00 Concerto della Filarmonica G. Rossini di
Recco diretta dal Prof. Marco Capurro sul
sagrato del Santuario di N. S. del Suffragio
LUNEDÌ 7
09.30 Alzabandiera del Comitato e dei 7 Quartieri
10.00 Benedizione dei bambini
12.00 e 19.30 Apertura stand gastronomici
21.00 Canto dei Vespri
22.30 Spettacolo pirotecnico del quartiere Bastia
curato dal cav. Bartolomeo Bruscella Modugno (BA)
Spettacolo pirotecnico del quartiere Ponte
curato dal cav. Lorenzo La Rosa - Bagheria
(PA)
14 NUMERO 3 SETTEMBRE 2009
Riviera
DA UN EVENTO ALL’ALTRO
Pittura • Abbazia di San Fruttuoso di Camogli. Fino a domenica 30, “Antonio Discovolo - alchimista della luce”. Orario
tutti i giorni 10.00-15.45. Info: Fai San Fruttuoso 0185.772703.
Artigianato • Domenica 6 a Sori, zona pedonale.
Musica e Mare • Domenica 6 a Sori, oratorio di Sant’Erasmo.
Festival di musica da camera.
Cinema • Domenica 6 a Sori, teatro comunale, ore 21.00: “Capitan Basilico”. Info: 0185.700681.
Antiquariato • Sabato 12 e domenica 13 a Chiavari. Domenica 20 a Bogliasco e Santa Margherita.
Vela • Sori. Sabato 12: Trofeo Bonomini, classe Optimist. Sabato 19 e domenica 20: Coppa Daccà, classe Dinghy 12p.
Gastronomia • Uscio, domenica 13. Sagra dei battolli e dei
maronsini. Info: Pro Loco 0185.91101.
Festa patronale • Lumarzo, da sabato 12 a martedì 15. Festa
di San Camillo.
Festa patronale • Lumarzo, domenica 13. Nostra Signora del
Bosco, presso l’omonimo santuario.
Festa patronale • Uscio, da venerdì 18 a lunedì 21. Nostra Signora Adolorata. Stand gastronomici in piazza Noce.
Spettacolo pirotecnico del quartiere Collodari
curato dal cav. Amodio Di Matteo e fratelli Sant’Antimo (NA)
MARTEDÌ 8
03.30 Saluto alla Vergine Maria con tradizionali
sparate di “mascoli” da parte dei Quartieri
04.30 S. Messa dell’alba
11.00 Solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta da S. E. Mons. Luigi Palletti Vescovo
Ausiliare di Genova; offerta dei ceri dei
Quartieri e della Città di Recco alla Vergine;
animerà la liturgia il coro Schola Cantorum
Mons. G.B. Trofello di Camogli
12.00 e 19.30 Apertura stand gastronomici
12.30 Sparata di “mascoli”del quartiere Verzemma
nel greto del torrente antistante il Santuario
13.00 Spettacolo pirotecnico del quartiere
Verzemma curato dal cav. Carlo Ferreccio Avegno (GE)
19.30 Canto dei Vespri
20.00 Solenne Processione per le vie cittadine con
l’Arca di N.S. del Suffragio, accompagnata
dalle Confraternite con i loro Crocifissi, dalla
Filarmonica G. Rossini e salutata al suo passaggio dalle sparate di «mascoli» dei quartieri Collodari, Verzemma, Liceto, Bastia,
Spiaggia e Ponte
22.30 Spettacolo pirotecnico del quartiere San
Martino curato dal cav Gerardo Scudo Ercolano (NA)
Spettacolo pirotecnico del quartiere Spiaggia
curato dai cavv. Flli. Scudo (“i Guaglioni”) Pollena Trocchia (NA)
Spettacolo pirotecnico del quartiere Liceto
curato dal cav. Ugo Lieto (Fire-Works) Visciano (NA)
24.00 Sparata di “mascoli” del quartiere San
Martino nel greto del torrente antistante il
Santuario
MERCOLEDÌ 9
18.30 Ammaina bandiera del Comitato e dei 7
Quartieri
19.00 S. Messa di ringraziamento alla Madonna da
parte dei Quartieri
ECCORECCO
agenda
in libreria
✤ L’ALTRO FRONTE DEL PORTO
“Rotta sugli scandali di cui non si parla: lobby e
mafie sui moli, il caso Genova, la legge delle cosche
da Gioia Tauro a Palermo, container clonati a Napoli”.
Il sottotitolo da solo inquadra perfettamente il libro di
Camillo Arcuri, genovese, giornalista (Il Giorno, Il
Corriere della Sera, L’Espresso), che parte dall’arresto
di Giovanni Novi nel 2008 per avviare un viaggioinchiesta nei porti italiani, su quello che sta
accadendo dopo la liberalizzazione delle banchine,
avvenuta nel 1994. Mursia Editore, 198 pp. 18,00 €.
✤ MISTICA LIGURIA
Un simpatico cofanetto
contenente 6 cartine 70x100,
ciascuna su un argomento
diverso: I luoghi dello spirito,
Le vie dei portatori di Cristo,
Sulle orme dei
pellegrini, Le
feste del Natale,
Le feste del Sacro,
La via Francigena.
Editore Aba Libri,
14,90 €.
✤ CASTELLI E FORTEZZE DI LIGURIA
“Un affascinante viaggio tra storia e
architettura”. Mauro Minola, studioso
di architettura militare, e Beppe
Ronco, alpinista e fotografo, hanno
condotto una ricerca
sul ricco patrimonio di
fortificazioni della
nostra regione,
raggruppate in diversi
itinerari. Servizi
Editoriali, collana
“Tradizioni e Paesi”,
240 pp. 19,90 €.
✤ ANDREA DORIA
Di Antonio Perria,
apprezzato scrittore
sardo di storia
divulgativa, esce
postumo un volume
sull’ammiraglio che fu
“padrone del
Mediterraneo per oltre
cinquant’anni”. Un
grande stratega del
mare, personaggio
controverso, tra i più
esaltati e criticati del
XVI secolo. Odoya
Editore, 304 pp. 18,00 €.
✤ I CORSARI BARBARESCHI CONTRO
GENOVA E IL LEVANTE LIGURE
Marco Biagioni esamina la Liguria dei
secoli XVI e XVII, alle prese con l’attività
piratesca e corsara,
il fenomeno della
schiavitù, le lotte tra
gli stati europei per
la supremazia nel
Mediterraneo,
gli equilibri tra
Islam e Occidente.
Luna Editore,
168 pp. 12,91 €.
in collaborazione con
PIAZZA GASTALDI, 1 • RECCO
TEL. 0185/76870 FAX. 0185/730719
CARTOLERIA • LIBRERIA
GIOCATTOLI • VIDEOGIOCHI
PASSO ASSERETO, 5 • RECCO
TEL 0185/722121 FAX. 0185/738972
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SAGGISTICA • ROMANZI
PIAZZA S. GIOVANNI BONO, 22 • RECCO
TEL. 0185/722455 FAX. 0185/722455
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ARTICOLI DA REGALO E DA UFFICIO
VIA DELLA REPUBBLICA, 16 • CAMOGLI
TEL. 0185/777949 FAX. 0185/776571
CARTOLERIA • LIBRERIA
GIOCATTOLI • VIDEOGIOCHI
ECCORECCO
&
SALUTE BENESSERE
Prepariamoci all’inverno Il mese di
settembre è il momento ideale per iniziare i trattamenti preventivi delle patologie invernali. Oltre alle tradizionali
vaccinazioni per le malattie croniche di
esclusiva competenza del medico, esistono molti prodotti naturali che i soggetti sani possono utilizzare per rinforzare le difese dell’organismo e attenuare l’insorgenza delle piccole patologie
stagionali che, seppure di modesto interesse clinico, si presentano spesso
con sintomi molto fastidiosi.
La medicina naturale ci viene in soccorso e propone rimedi di derivazione
omeopatica, collaudati da tempo insieme ad integratori contenenti estratti di
piante note per le loro virtù benefiche
nei confronti del nostro sistema immunitario.
Normalmente, questi trattamenti si protraggono per tutto il periodo autunnale
e creano una buona riserva di risorse
utili all’organismo per affrontare i piccoli malanni invernali. Per l’innocuità e
la facilità di somministrazione, possono
essere utilizzati anche in bambini e ragazzi, soggetti spesso bersaglio delle
affezioni tipiche della stagione fredda.
NUMERO 3 SETTEMBRE 2009 15
04
ECCORECCO
DISTRIBUZIONE
GRATUITA
MENSILE DI CULTURA E TEMPO LIBERO NEL GOLFO PARADISO
5000 COPIE
DIRETTORE RESPONSABILE GIUSEPPE ROSASCO • REDAZIONE STUDIO HELIX VIA DELL’ARTIGIANATO 1 - 16036 RECCO (GE) - TEL E FAX 0185.723961
STAMPA MECA RECCO (GE) • REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI GENOVA N. 69 DEL 21.11.1990 • [email protected] • WWW.ECCORECCO.INFO
OTTOBRE
2009
INTERVENTO
Augusto Marchesi
Riscopriamo la ricchezza
dell’impegno sociale
MONUMENTI
Silvio Ferrari
Camogli, risorge il Teatro Sociale
INTERVISTA
Il comandante dei vigili:
«Vado via con dispiacere»
TRADIZIONI
Con Bruno Minardi
a scuola di genovese
PERSONAGGI
Chiara Bisso:
il mio “destino” di soprano
ESCURSIONI
A Santa Croce per antichi sentieri
SPORT
Pro Recco Calcio:
una stagione rivolta ai giovani
EVENTI
Triathlon, pronti… via!
PASSATEMPI
IL PONTE “ROMANO” E IL BORGO DI CORTICELLA (FOTO EMANUELE CASSANI)
Divertirsi con il bridge
PASSA A TIM. PARLI E MANDI MESSAGGI A METÀ PREZZO.
Via Fiume 9 (capolinea bus)
RECCO
Tel e Fax 0185.730052
spigolature
LE PAROLE DELL’ARTE PIROTECNICA
Mascolo, mortaretto
e mortaletto pari sono
sculus, che significa maschio, virile, perché originariamente indicava un attrezzo destinato ad essere inserito nel vuoto di un altro. Nelle antiche artiglierie a retrocarica il mascolo indicava infatti il
cilindro cavo amovibile, in cui si poneva la carica di polvere e il proiettile, che veniva applicato al cannone, forzandolo a colpi di mazzuolo.
Il mortaretto o mortaletto è invece la forma diminutiva di mortaio, parola che deriva dal latino
mortarium, e significa recipiente, trogolo. In artiglieria indica un’arma, normalmente ad avancarica, che ha la caratteristica di essere ad anima corta e di effettuare tiri con traiettoria molto elevata
ed arcuata (“in arcata”, per usare il linguaggio tecnico).
Il mortaretto pesa circa 1,5-2 kg, è alto
circa 15 cm con un diametro esterno di
circa 6-7 cm al fusto e 8-9 cm alla base.
Calibro compreso fra 1,5 e 2 cm. A circa
1,5 cm dalla base si trova un foro sottile
detto focone. Oggi il mascolo è prodotto in acciaio in quanto la regolamentazione vigente proibisce l’uso di ghise ed
ottoni, che hanno minore resistenza alla
frattura e all’esplosione.
FOTO EMANUELE CASSANI
[GR]Nel parlare di feste, di fuochi, di sparate,
spesso si usano indifferentemente le parole “mascolo”, “mortaletto” e “mortaretto” per indicare
un fuoco d’artificio che scoppia con gran fragore.
L’effetto sonoro e visivo si ottiene caricando un cilindro di ferro o di acciaio con pochi grammi di
semplice polvere nera, intasata con materiale leggero ed inerte (ad esempio segatura) in modo da
ottenere, all’accensione, un colpo a salve, arricchito da spettacolari quanto innocue vampe e fumo
denso. Senza volerci addentrare nella storia di
questi ordigni pirotecnici, la cui origine pare risalga al cinquecento o poco prima, forse importati
dalla Sicilia, ci limitiamo a tratteggiarne la probabile etimologia.
Il mascolo deriva, per similitudine, dal latino ma-
2 NUMERO 4 OTTOBRE 2009
ECCORECCO
intervento
MARCHESI: DARE NUOVA LINFA ALLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO
Riscopriamo la
ricchezza
dell’impegno sociale
AUGUSTO MARCHESIRecco... è la capitale ga-
stronomica della Liguria; Recco... è 8 settembre; Recco... è sport! Sono queste le peculiarità, presenti da tempo sui manifesti
che pubblicizzano la nostra città, che ci
hanno resi famosi in Italia ed oltre.
C’è un elemento comune in due delle caratteristiche suesposte: sia nello sport sia
nelle attività relative all’8 settembre il ruolo del volontariato è determinante.
Volontari che, lavorando nei quartieri,
non solo nei giorni imminenti la festa, la
rendono unica e viva ancor oggi pur essendo ormai ultracentenaria; che utilizzano un
pretesto umano (ma fosse anche pagano
che importa?) per manifestare quel sentimento religioso che è innato in ogni essere
umano, quel bisogno di soprannaturale di
cui tutti, più o meno, siamo pervasi.
Le associazioni sportive poi, che per numero, diffusione sul territorio ed interconnessioni costituiscono una vera e propria
rete e rappresentano, di fatto, una delle attività di volontariato più importanti, e non
solo numericamente.
Il ruolo delle associazioni sportive di intercettare la domanda di sport, di avviare
centinaia di bambini, di giovani e meno
giovani all’attività fisica, se non sportiva
nel senso più stretto del termine, merita di
essere osservato con una particolare attenzione poiché le società sportive molto spesso assolvono a molteplici funzioni sociali
tra cui l’integrazione sociale e culturale e la
trasmissione di valori e principi della convivenza civile.
Ma accanto a questi, c’è un altro volontariato a Recco, ben noto in alcune sue
espressioni e meno noto in altre ma, comunque, sempre vivo e prezioso per tutta
la comunità: è il volontariato sociale.
Tutti, o quasi, conoscono la Croce Verde,
con la sua presenza sul territorio sempre e
comunque, con la tempestività e professionalità degli interventi dei suoi militi, con la
preziosa attività dei donatori di sangue, ma
anche con le feste per i bambini, i tornei di
calcio e la possibilità di aggregazione che la
sua sede ha offerto negli anni. Da quando
era poco più che uno scantinato nei fondi
delle case comunali di via Milano (ci vedevamo “Lascia o raddoppia”), all’attuale sede di via Milite Ignoto con i tornei di bridge. Una storia che ha pervaso la comunità
cittadina per oltre 80 anni.
Da meno tempo, ma con altrettanta pas-
ECCORECCO
sione, operano i volontari dell’AVO (assistenza ospedaliera) , dell’AVAD (assistenza
domiciliare), del centro anziani, dell’ACAT
(alcolisti in trattamento), ed inoltre i Donatori organi e midollo osseo, il Centro vicariale di ascolto, il centro di aiuto alla vita,
l’auto mutuo aiuto disabili, i VAB (protezione civile), gli scout e le Aquile del golfo, i
Lions, il gruppo Terza età attiva, ed altri ancora.
Molte associazioni, molti volontari, molto impegno. Non sempre tuttavia, ad un
elevato numero di associazioni corrisponde
un risultato adeguato agli sforzi compiuti.
La divisione, la poca organizzazione,
l’insufficiente interconnessione con la parte
pubblica avevano fatto sì che alcuni anni
orsono un gruppo di volontari fondasse la
“Consulta del Volontariato del Golfo Paradiso”, con lo scopo di sopperire alle difficoltà gestionali ed organizzative.
Per alcuni anni le cose sono andate bene, con l’organizzazione di corsi di formazione, giornate di presentazione pubblica
delle associazioni di volontariato per farne
conoscere le attività, ed altre importanti iniziative fino a giungere all’apertura dello
Sportello del volontariato nell’edificio comunale.
L’obiettivo era quello di fornire un punto di riferimento per i cittadini che necessitano di indicazioni ed aiuto, un momento
nel quale fosse possibile valutare quale fosse la strada da seguita per affrontare e, si
spera risolvere, i piccoli o grandi problemi
Augusto
Marchesi.
Medico chirurgo specializzato in Clinica
pediatrica ed in Psicologia ad indirizzo
medico, presidente Pro Recco Basket
e Polisportiva Pro Recco, direttore sanitario
Croce Verde Recco
che ci possiamo trovare di fronte. Da allora
però, la consulta si è, a poco a poco, spenta. Non vi sono più riunioni, non vi sono
più iniziative, quasi si fosse affievolita,
quasi del tutto, la fiamma che spingeva i
volontari di allora.
Ma quei volontari ci sono sempre, almeno quasi tutti, così come la volontà di
non lasciar cadere nel vuoto quanto era
stato fatto. Non è accettabile che tanto lavoro vada perduto, che tanto entusiasmo
sia lasciato cadere nell’indifferenza, che
tanto impegno non venga più preso in
considerazione.
Credo sia compito di tutti riprendere in
mano quanto era stato intrapreso sia per le
finalità sociali dell’iniziativa sia per dimostrare che Recco non è solo la capitale gastronomica della Liguria, non è solo 8 settembre, non è solo sport, ma che ha nel
suo Dna la sensibilità, e le capacità, di avvertire come proprie le esigenze sociali e di
impegnarsi a farvi fronte.
IL QUADRO Riccardo Lombardo, “Mareggiata a Mulinetti”, 1940 ca. Olio su tela, 60x110
cm (collezione privata). Dal catalogo “Urla e biancheggia il mar”, San Fruttuoso, 2008.
NUMERO 4 OTTOBRE 2009 3
monumenti
CAMOGLI. FINANZIAMENTI DA FONDAZIONE CARIGE, COMUNI, PROVINCIA E REGIONE
Risorge il Teatro Sociale
SILVIO FERRARI *La stampa locale sta dando rilievo e attenzione alle notizie che accompagnano la fase finalmente conclusiva
del progetto di restauro e riuso del Teatro
Sociale di Camogli.
Mi riferisco al fatto che essendo stato
pubblicato il bando di gara per le opere di
riadattamento e ripristino dell’immobile,
possiamo ormai parlare del momento che
precede l’inizio dei lavori. Tutto questo ha
sue regole e prescrizioni che ovviamente, in
quanto Fondazione per il Teatro Sociale, intendiamo rispettare scrupolosamente fino
all’apertura del cantiere e per tutta la durata di esso.
Sta diventando invece fondamentale accendere e raccogliere altrettanta attenzione
da parte dei cittadini sul tema dei contenuti e dei modi in cui questa importante operazione potrà finalmente modificare in positivo la qualità e il livello della vita culturale del Levante genovese, da Bogliasco a
Camogli.
Su questo obiettivo si sta lavorando per
l‘effettuazione di un incontro, che si svolgerà nella città di Recco sabato 17 ottobre.
Per il prestigio delle persone invitate (basti
pensare ai responsabili dei teatri genovesi e
alla direttrice del conservatorio musicale)
l’appuntamento si preannuncia di assoluto
interesse, specie se sarà accompagnato da
una folta partecipazione di cittadini innanzitutto di Recco e del Golfo Paradiso, a cominciare dagli amministratori pubblici.
In questa circostanza, per così dire preventivo-informativa, mi pare altresì significativo richiamare il fatto che questa operazione presenta caratteristiche originali e
particolari.
Sono stati infatti trovati finanziamenti
decisivi, ottenuti da istituzioni private come la Fondazione Carige e da enti territo-
IRIS
1.640 €
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4 NUMERO 4 OTTOBRE 2009
FOTO ANTONIO BOVETTI
Sabato 17 un convegno sui programmi e sul futuro della gestione
Il Teatro Sociale di Camogli manterrà la sala con platea, palchetti e palcoscenico e avrà una capienza di 550 posti.
riali come Comuni, Provincia e Regione,
per intervenire in una struttura che mantiene comunque il suo carattere di proprietà
privata e la cui gestione sarà a tutti gli effetti regolata, anche in seguito, negli anni
del suo auspicabile funzionamento e della
sua programmazione culturale, da rapporti
convenzionati e dunque da forme che consentono convivenza di produzioni culturali
e promiscuità di iniziative come convegni e
stages di ogni genere. Sia detto solo per
esemplificare.
Rimando a questo nodo appena affrontato e tutto ancora da costruire, perché mi
sembra uno degli elementi più stimolanti
anche in rapporto al futuro delle istituzioni
culturali. Senza presumere di fungere da
Via Ponte di Vexina 2
RECCO
strada Recco-Uscio
tel. 0185.799041
battistrada (certo anche in altre realtà del
paese si stanno facendo esperienze di notevole significato), credo tuttavia che la ripresa e la crescita delle nostre comunità passi
anche attraverso la ricerca di queste nuove
forme gestionali, di conduzione di vari servizi, allo scopo di rendere sempre più appetibile e interessante il riuso del grande patrimonio edilizio accumulato nel corso degli ultimi due secoli dalla società ligure dei
tanti centri storici delle due Riviere.
Con il convegno di ottobre si apre dunque una nuova fase di riflessione sul tema,
alla quale è opportuna la più ampia risposta dei cittadini.
* Presidente della Fondazione del Teatro Sociale
IRIS PLUS
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1.590 €
ECCORECCO
intervista
GIANLUCA MASTROPASQUA LASCIA RECCO E IL COMANDO DELLA POLIZIA MUNICIPALE
Vado via con dispiacere
ANDREA DARUSSA Gianluca Mastropasqua lascia il comando della
polizia municipale di Recco. Genovese, 41 anni, sportivo (pratica
corsa, canoa e trekking) e grande appassionato di viaggi, un misto
di sangue pugliese e toscano, aveva assunto l’incarico il 1° febbraio 2007; la sua destinazione è il Comune di Busalla.
Come si è trovato a Recco?
«Bene, molto bene. Mi sono subito trovato a mio agio, i recchesi mi hanno accolto favorevolmente. Così mi sono ambientato con
facilità e ho potuto lavorare serenamente. Mi dispiace molto lasciare la città, anche se lo faccio senza rimpianti…»
Trenta mesi con i gradi di comandante. Soddisfatto del lavoro svolto?
«Con i colleghi si è creato da subito un forte affiatamento; si
tratta di un gruppo di 15 persone, ciascuno col proprio carattere e
con le proprie idee, come è normale che sia, ma l’impostazione da
me proposta è stata subito condivisa ed oggi posso dire di essere
molto soddisfatto dell’attività svolta. Un vero lavoro di squadra,
che ha portato a risultati senz’altro apprezzabili.»
Qual’è stato il segreto del successo?
«Ho cercato di privilegiare i rapporti umani. La polizia municipale ha un ruolo istituzionale, ma la nostra divisa non deve creare
un barriera con la gente. Chi si rivolge a noi ha un problema e noi
dobbiamo cercare di risolverlo. Ad esempio, vale la pena dedicare
qualche minuto all’automobilista che pure viene a lamentarsi di
una multa: non andrà via contento, ma almeno soddisfatto di aver
ottenuto ascolto e avute le necessarie delucidazioni.»
Come sintetizzerebbe il ruolo della polizia municipale?
«Meno repressione, più dialogo e prevenzione. Ad esempio, l’attività svolta nelle scuole e coordinata dal mio vice, Meucci, è finalizzata sì a spiegare ai ragazzi la circolazione stradale, ma sposa
anche l’obiettivo di avvicinare i giovani cittadini alla divisa e al
ruolo importante ricoperto dal tutore dell’ordine.»
Della sua esperienza a Recco, conserva il ricordo di un episodio particolare?
«Non uno in particolare, ma tanti momenti nei quali il nostro lavoro è stato importante soprattutto sotto l’aspetto umano. Intendo
l’assistenza al cittadino in ogni momento di necessità: dalla persona allontanatasi dall’ospedale, all’anziano in stato confusionale,
alla signora malata di Alzheimer, residente qui vicino, che più di
una volta ha passato il pomeriggio della domenica accolta nel nostro ufficio…»
La focaccia e i “fuochi”: pensa che le mancheranno?
«Sicuramente, sia l’una che gli altri. La prima, deliziosa, la ritengo colpevole del mio aumento di peso. I secondi mi hanno fat-
ECCORECCO
Mastropasqua: «Penso che Recco debba ancora trovare la propria identità».
to conoscere una passione e un attaccamento alla città davvero
unici. Non è facile trovare un’altra località in cui così tante persone partecipano attivamente all’organizzazione di una festa e si impegnano per il mantenimento delle sue tradizioni. E, una volta entrato in sintonia con la città, non si può fare a meno di esserne
coinvolti…»
Come vede il futuro di Recco?
«Ho l’impressione che la città abbia, come dire?, “vissuto di rendita” fino a pochi anni fa. Oggi penso che sia venuto il momento
di operare una scelta precisa per il futuro, stabilire degli obiettivi
concreti e concertare di conseguenza le modalità per raggiungerli.
I tanti piccoli problemi che affliggono Recco dipendono a mio parere da contraddizioni imputabili proprio ad una identità non ancora acquisita: identità che, viste le peculiarità della città e quelle
del comprensorio, dovrà fare riferimento alla qualità: qualità dei
servizi, dell’ambiente urbano, dei contesti sociale e culturale. E tenere in considerazione il comprensorio del Golfo Paradiso, con il
quale è necessario lavorare in sinergia.»
Cosa augura al suo successore?
«Di poter lavorare sempre serenamente come ho potuto farlo io
in questi anni. Solo così si possono svolgere le nostre molteplici
mansioni con efficienza e soddisfazione.»
NUMERO 4 OTTOBRE 2009 5
tradizioni
DA SETTE ANNI INSEGNA IL DIALETTO LIGURE NELLE SCUOLE PRIMARIE DELLA PROVINCIA
Con Bruno Minardi
a scuola di genovese
EMANUELE CASSANI Bruno Minardi, 78 anni,
pensionato Sip, da 7 anni insegna il dialetto genovese agli alunni delle scuole primarie. «Il mio obiettivo – dice – è mantenere
vivo quello che ci hanno insegnato i vecchi;
il genovese rappresenta le radici che ci legano alla nostra terra, ci ricorda i sacrifici
compiuti degli avi che hanno costruito i
muretti a secco, hanno navigato sui leudi,
hanno lavorato la nostra terra. Non possiamo e non dobbiamo dimenticarlo.»
Minardi in mezzo ai giovani diventa un
maestro speciale, pieno di passione ed entusiasmo. Mentre racconta della sua attività nelle scuole, si commuove, mette a posto
gli occhiali sul naso e continua, snocciolando l’elenco delle scuole che quest’anno
hanno detto sì alla sua proposta. «Sono in
tutto 19: due ad Avegno, due a Uscio, sette
a Sestri Levante, tre a Chiavari, cinque in
Fontanabuona.»
Nonno Bruno, come i bambini hanno ribattezzato il loro maestro, porta avanti un
corso completo, come qualunque altra lingua: scritto, orale, grammatica compresa.
«È solo un’ora ogni due settimane, ma in
quel poco riusciamo a fare un bel lavoro.»
Quasi tutti riescono a tirar fuori quella
particolare “còcina” che caratterizza la giu-
6 NUMERO 4 OTTOBRE 2009
sta pronuncia del nostro dialetto. E gli stranieri imparano senza difficoltà; anzi, quelli
provenienti dai paesi dell’Est, nonostante
non abbiano mai sentito parlare genovese,
hanno spesso una pronuncia migliore rispetto ai bambini italiani.
A conclusione del corso, ogni anno, Minardi organizza una rappresentazione, naturalmente in genovese, cui prendono parte
decine di bambini. «Quest’anno, – dice – le
due quinte della primaria di Santa Vittoria
(Sestri Levante) porteranno in scena un
musical in genovese, con canzoni in italiano, intitolato “Il nostro Natale”. Sono 32
bambini, entusiasti di studiare la parte e
preparare i vestiti per la rappresentazione.»
In un’intervista rilasciata lo scorso anno
ai suoi stessi allievi e pubblicata sul giornalino della scuola, nonno Bruno disse: «La
mia gioia è stare con i bambini, perché
stando con loro ritorno anch’io bambino.»
Minardi d’estate occupa il tempo preparando il materiale didattico: «Metto a punto i
corsi, scrivo i testi nuovi, provo i monologhi. Ma – riprende, passando in modo del
tutto naturale al genovese – non vedo l’ora
che arrivi settembre, per tornare tra i banchi di scuola. Io metto il cuore nei testi che
scrivo, i bambini poi danno loro voce.
“Nonno Bruno”, il maestro del genovese.
Assieme al dialetto, Minardi fa riscoprire ai bambini anche i giochi di una volta:
ciclotappo, campana, righetta, pàmpano:
divertimenti che non costano nulla, oggi
scomparsi, sostituiti dai videogiochi. «Sono
elementi semplici, – dice – che fanno parte
della nostra cultura; è bello scoprire che si
può giocare senza aggeggi di plastica, senza monitor e pulsanti sotto le dita…»
Insomma, un vero appassionato di tutto
ciò che riguarda le nostre radici culturali. E
per questo suo impegno, nonno Bruno non
vuole un euro. Lui ama ripetere: «Cosa
vuole che siano i soldi, a fronte della soddisfazione di far riscoprire queste cose ai
bambini?…» Minardi, quando è tra i banchi di scuola a parlare in genovese, è un
uomo felice.
ECCORECCO
personaggi
LA GIOVANE RECCHESE STA PER INTRAPRENDERE LA CARRIERA DI CANTANTE LIRICA
Chiara
Il mio “destino”
Bisso di soprano
ANDREA REVELLOUn bisnonno compositore
e docente al Conservatorio di Bologna e diversi musicisti tra i parenti della mamma.
Ma la trentunenne Chiara Bisso è cresciuta
in un ambiente completamente diverso: il
papà è Gianni, titolare assieme al fratello
gemello del ristorante “Da Ö Vittorio”, locale storico d’Italia.
In effetti la sua scelta di dedicarsi al
canto in famiglia è stata condivisa solo dopo un po’ di tempo. «Ma non poteva essere altrimenti, – dice Chiara – perché sono
sempre stata rapita dal mondo della musica… A 3 anni strimpellavo con la chitarra,
a 8 prendevo lezioni di chitarra classica,
due anni dopo ero giovanissima cantrice
nel coro di Megli. A 12 facevo parte di un
piccolo gruppo di musica leggera, i “Dogma”, col quale ho tenuto i miei primi concerti…»
Oggi Chiara Bisso è una soprano. I momenti fondamentali della sua formazione
artistica sono stati soprattutto tre. Dopo il
diploma al Liceo Classico, Chiara si iscrive
a Medicina. In quegli anni aveva frequentato diversi corsi di musica, ma nessuno
era riuscito a soddisfarla pienamente. «La
svolta avvenne a inizio 2001, quando conobbi Chicco Parisi, contrabassista recchese. “Hai un colore vocale interessante, potresti fare qualche audizione…”, mi disse.
Fu così che un giorno di luglio mi trovai al
Conservatorio di Genova, durante una sessione di esami e fui invitata ad eseguire alcuni vocalizzi…»
E qui Chiara fa il secondo incontro importante. Della commissione d’esame fa
parte la Maestra Maria Trabucco. “Sei naturalmente predisposta al canto lirico”, le
dice, dopo averla ascoltata. «Così nell’ottobre dello stesso anno fui ammessa al Conservatorio e lo scorso anno mi sono diplomata in canto lirico.»
Arriviamo così alla terza tappa della sua
carriera di studi… Accade nel 2007, durante una serata all’Auditorium delle Clarisse
a Rapallo. «Cantavo come mezzo soprano
– racconta Chiara – e tra il pubblico scoprii
esserci il celebre Maestro Roberto Sèrvile,
che più tardi mi raggiunse nel camerino.
Fu un incontro decisivo per la mia formazione. Allora ero mezzo soprano acuto. Il
Maestro iniziò a seguirmi e fu colpito dalla
mia voce “scura”, una caratteristica non
comune tra le donne cantanti.»
ECCORECCO
Un po’ come accade per gli sportivi professionisti. E poi gli amici che si frequentano
sono anch’essi cantanti o musicisti e così
si parla quasi esclusivamente del nostro lavoro.» Infine, chi ha un hobby lo sceglie tra
quelli che si limitano alla sfera personale.
Chiara, ad esempio, ha iniziato a scrivere
poesie «che per ora tengo chiuse in un cassetto».
Ma cosa succede quando si sale sul palco? «Ogni esibizione – spiega Chiara – richiede una attenta preparazione fisica e
psicologica. Entrare nella parte può richiedere al cantante anche diverse ore di concentrazione. E molto tempo, alla fine della
prestazione, per recuperare lo stato “di
normalità”. L’impegno e lo stress dipendono anche dal personaggio che si interpreta,
più o meno vicino al proprio sentire.»
Mentre parliamo entrano i primi clienti
e il ristorante si anima. Lavora ancora nel
locale? «Quando sono libera dagli impegni.
Lavorare qui è stato utile perché mi ha aiutato a irrobustirmi fisicamente e a non far-
Due intense espressioni di Chiara Bisso.
Chiara inizia così a studiare per perfezionare la tecnica canora e diventare soprano drammatico. «Devo irrobustire ulteriormente la voce ed esercitare la muscolatura del torace per favorire un certo timbro
vocale. Intanto studio il repertorio lirico:
Verdi, Puccini, Mozart, Donizetti, Bellini,
per citare gli autori più noti.»
La professione che Chiara si appresta a
intraprendere richiede una costante applicazione allo studio. Si tratta di un perfezionamento continuo… «così impegnativo –
precisa – da diventare inevitabilmente uno
stile di vita. Ad esempio sono necessari
una dieta alimentare, diversi accorgimenti
fisici e molte limitazioni nella quotidianità.
mi intimidire dal pubblico… Inoltre da
bambina mi divertivo ad osservare i clienti, il loro modo di muoversi e parlare: questo passatempo mi è stato utile successivamente, nello studio dell’arte scenica.»
A settembre Chiara è stata a Copenaghen con colleghi italiani e ha avuto una
serie di incontri molto interessanti a New
York. «Il pubblico all’estero, europeo in
particolare, è mediamente più preparato di
quello italiano. – precisa – Penso che molto dipenda dalle formazione scolastica di
base, che in Italia relega le materie artistiche in secondo piano, nonostante la storia
e il ricco patrimonio culturale del nostro
Paese.»
NUMERO 4 OTTOBRE 2009 7
escursioni
PIEVE LIGURE. BELVEDERE STRAORDINARIO E ANTICO LUOGO DI FEDE
A
Santa Croce
GIUSEPPE ROSASCOQuale che sia la base di
partenza, salire in cima al monte di Santa
Croce (518 m) è sempre una piccola ma affascinante conquista. Lasciate le carrozzabili che servono gli abitati sulle prime falde
del monte, quaranta minuti o poco più di
fatica consentono di raggiungere a piedi un
belvedere straordinario e un antico luogo di
fede. Dal piazzale erboso prospiciente il
piccolo santuario (le cui lontane origini risalgono al XIII secolo) lo sguardo spazia
dal promontorio di Portofino a tutto l’arco
di ponente della Liguria e, nelle giornate
più limpide, sino ad alcuni isolotti dell’arcipelago toscano e perfino alla Corsica.
La più classica via di accesso prende avvio dal piazzale della chiesa parrocchiale di
San Michele Arcangelo di Pieve alta (XVIXVII secolo), da dove ci si immette sul sentiero proveniente da Sori e diretto al Monte
Cordona (segnavia Fie “due quadrati rossi”). Un primo tratto conduce ad un caratteristico piccolo gruppo di case. Di lì, inizia
la salita al santuario attraverso l’itinerario
dei misteri, così detto perché lungo il cammino si incontrano cinque edicole mariane
raffiguranti i Misteri del rosario. Un boschetto di pini marittimi nasconde a lungo
la vista della sommità che si raggiunge infine percorrendo un panoramico crinale.
Una seconda via di accesso permette di
raggiungere Santa Croce partendo da San
Bernardo, piccola frazione del comune di
Bogliasco. Il sentiero (segnavia Fie “tratto
punto rossi” proveniente dalla stazione di
Bogliasco e diretto al Monte Bado). oltrepassa la chiesetta del XVI secolo e raggiunge la sommità con un ripido sentiero sasso-
8 NUMERO 4 OTTOBRE 2009
per gli
antichi sentieri
so. Alcuni anni fa, lungo questo percorso sono state installate, con il consenso delle autorità civili, le 14 stazioni della Via Crucis, rappresentate
da altrettante croci di ferro,
alte circa due metri. La Via
Crucis è stata benedetta il 4
marzo 1990. Grazie ad un’antica, comoda e panoramica
mulattiera che collega Pieve
alta e San Bernardo, è anche
possibile raggiungere Santa
Croce con un percorso ad
anello. In questo caso, bisogna calcolare prudenzialmente un tempo di percorrenza
complessivo di circa due ore.
La terza via di accesso a Santa Croce
prende avvio da Teriasca, frazione del comune di Sori, posta a 298 metri sul livello
del mare- Il percorso si snoda attraverso un
sentiero che porta, a metà strada, alla Cappella di San Rocco, costruita nel 1912 in
ringraziamento per la fine di un’epidemia
di colera.
Il santuario di Santa Croce è anche raggiungibile dalla Strada Provinciale n. 67
che percorre la dorsale montuosa che va
dal monte Fasce al monte Cornua. Si può
scegliere di scendere dalle case Becco (728
metri slm) utilizzando il sentiero proveniente dal monte Bado, assai esposto, che
costeggia le pendici sud del monte dell’Uccellatore, oppure partendo dal piazzale di
sosta auto posto a ovest del monte Possuolo, utilizzando il sentiero proveniente dal
monte Cordona.
La chiesetta di Santa Croce.
In basso, il panorama che si gode dal sentiero dei misteri.
UNA TRAMA VIARIA MULTIUSO
Una così vasta scelta di sentieri di accesso al
monte di Santa Croce rende per così dire visibile la storica trama di mulattiere e creuze su
cui era basata la viabilità del nostro territorio.
Un sistema necessario innanzitutto per portare le greggi al pascolo, quindi per consentire di
collegare la costa alla val Fontanabuona e infine utile a tutta la popolazione per sfuggire le
frequenti incursioni saracene che terrorizzavano la costa dal XIII al XVII secolo. In epoca romana l’attuale via Aurelia saliva da Sori a Pieve Alta per poi ridiscendere a Bogliasco e proseguire verso Genova. A causa del pericolo
che veniva dal mare, nel medioevo si cominciarono a costruire sentieri sempre più in alto.
Così, da Sori si raggiungeva Genova risalendo
le pendici del monte di Santa Croce e del monte Cordona per poi pervenire in città attraverso il percorso colombiano che giungeva a
APPUNTAMENTI DA NON PERDERE
Quinto o lungo le penIl santuario è normalmente chiuso e può essere
dici del monte Fasce. I
visitato solo in particolari occasioni: la seconda
sentieri in altura servidomenica di ottobre (Festa della Croce); il Luvano inoltre a rendere
nedì di Pasqua; la prima domenica di maggio
sicuro il viaggio dei
(Festa del Ringraziamento) e il 29 agosto (sopellegrini diretti ai
lennità di N.S. della Guardia). Il 25 aprile vi si
principali centri della
svolge la Sagra dei Pansoti curata dal gruppo
cristianità, come Roma
Amici di Santa Croce. È invece sempre aperto
o Santiago di Compoun attiguo ricovero per soste di emergenza.
stela. È facile comprendere perché lungo
queste vie sorgessero assai fitte chiese ed
ospizi per accogliere i fedeli. Alcuni documenti del 1200 e del 1300 ci informano che in cima
al monte di Santa Croce era stato costruito un
ospizio per pellegrini. La chiesa di Santa Croce venne eretta probabilmente in epoca di poco successiva, per accogliere, una reliquia, una
particella della croce di Gesù, lasciata da qualche pellegrino proveniente dalla Terra Santa.
ECCORECCO
sport
LA SOCIETÀ INTENDE RISTRUTTURARE L’IMPIANTO DI SAN ROCCO
PRO RECCO CALCIO
una stagione rivolta ai giovani
[ER]Grandi novità in casa Pro Recco Calcio. Per la stagione 2009/2010 la società
punta sui giovanissimi e per far questo apre
quest’anno la scuola calcio, rivolta alle “leve” dal 1993 al 2004. L’approccio ai più piccoli sarà fatto tenendo in massima considerazione la loro giovane età e la voglia di divertirsi; la competizione lascerà spazio al
gioco, allo stare insieme, al vantaggio di
praticare sport all’aria aperta.
E sarà tutto il settore giovanile ad essere
rinnovato, con un grande impegno da parte della società. Quest’anno la Pro Recco
Calcio schiera quattro squadre. La prima
milita in Prima categoria girone C e in Terza categoria. La seconda è una novità: la
squadra infatti partecipa al campionato nazionale serie C2 di calcio a 5, allenandosi
nel campo sportivo di Uscio. Ci sono poi gli
allievi, in cui giocano i giovani nati negli
anni 1991/92/93, e infine i Giovanissimi,
delle leve 1994/95/96.
Complessivamente gli atleti tesserati sono oltre 90; non entrano nel computo i giovanissimi, cioè quelli che prenderanno parte alla scuola calcio, che verranno tesserati
in seguito.
Gli obiettivi che si pone la Pro Recco
Calcio sono ambiziosi. Per far ciò, da tempo la dirigenza sta lavorando per poter migliorare l’impianto sportivo di San Rocco.
Un problema “storico” è la difficoltà di
LA SCHEDA
Pro Recco Calcio
Fondazione: 1913
Campo: via Ponti Romani 9 - Recco
Telefono: 0185.76602 (campo sportivo)
Presidente: Cosimo Gigliobianco
Consiglio direttivo: Luisa Moltedo
(v.pres.), Carlo Bozzo (d.s.), Luigi Agostacchio, Luigi Bacigalupo, Franco
Ferreccio, Elio Pozzo, Aldo Scarlato.
Attività: calcio, scuola calcio, iscritta
Polisportiva Recco, affiliata FIGC,
iscritta al registro nazionale Coni.
accesso: via dei Ponti Romani infatti è collegata con la provinciale 333 (via San Rocco) attraverso un ponte antico, in pietra,
che è molto stretto e non sopporta grossi
carichi. Questo permette l’accesso alle sole
auto, obbligando i pullman a parcheggiare
lontano dal campo.
La soluzione del problema rientra in una
revisione della viabilità di tutta la zona, che
dovrebbe comprendere una nuova strada in
sponda destra del torrente Recco, da collegarsi a via Fieschi.
Anche il campo e le strutture aspettano
importanti lavori di ristrutturazione.
Una prima parte di questi è in dirittura
d’arrivo, dopo una lunga serie di trattative
con la proprietà. Si tratta del rifacimento
del campo da gioco: la società intende stendere un manto sintetico, per un costo complessivo di circa 400mila euro. Si tratta di
un prodotto di ultima generazione: erba
sintetica ed erba naturale sono affiancate e
poste su un fondo in fibra di cocco, soluzione che garantisce una risposta più naturale
del fondo durante la partita. Un campo di
questo tipo è stato installato sul campo di
gioco di Lavagna è ha dato ottimi risultati.
La ditta che dovrà sistemare la copertura a
San Rocco è la “Mondo“ di Cuneo, all’avanguardia nel settore.
In un secondo tempo si vuole costruire
una nuova tribuna rialzata, che permetta di
ricavare a piano terra nuovi spazi da adibirsi a spogliatoi e a locali di servizio. Questa
soluzione garantirà più comfort agli atleti e
contemporaneamente permetterà agli spettatori di avere una visione molto migliore
del gioco in campo.
Un impianto sportivo così rinnovato permetterebbe alla società, posteggio pullman
permettendo, di ospitare, nel fine settimana, la squadra di serie A o B che debba prepararsi per la partita di campionato del
giorno dopo al Luigi Ferraris di Genova.
Per ogni informazione sulla scuola calcio, le famiglie possono recarsi tutti i martedì e giovedì dalle 17 alle 19 sul campo di
gioco.
La formazione 2009 della Pro Recco.
ECCORECCO
NUMERO 4 OTTOBRE 2009 9
eventi
TRIATHLON
pronti... via!
LA MANIFESTAZIONE SPORTIVA CRESCE E GIUNGE QUEST’ANNO ALLA SUA NONA EDIZIONE
[ER] Domenica 11 si svolge a Recco la
quarta edzione del “Trofeo As do mar” di
triathlon. La prima competizione nell’ambito del calendario Fitri (Federazione Italiana Triathlon) si tenne nel luglio del 1998,
organizzata dai fondatori del “Triathlon Genova”, Alberto Civardi e Cesare Lombardo.
Successivamente, ogni anno, Recco è stata
meta di triatleti provenienti da tutta Italia
ed anche dall’estero.
Sospesa dal 2003 al 2005 a causa dei lavori che interessavano la zona a mare, la
manifestazione riprese nel 2006, grazie al
supporto di una importante azienda genovese (Tonno AsdoMar), iniziando così un
nuovo ciclo di competizioni organizzate
sempre dal Triathlon Genova, grazie all’impegno del proprio direttore sportivo, Stefano Diana. Le ultime edizioni si sono tenute
a luglio (2006 e 2008) e ottobre (2007).
Quest’anno torna a ottobre, precisamente
domenica 11, con partenza alle 12,30.
La manifestazione negli anni è cresciuta
notevolmente. Se le prime due edizioni
contarono la partecipazione di poco più di
250 concorrenti, l’ultima ha visto al via 350
triatleti e nel 2009 l’organizzazione prevede
un ulteriore incremento di partecipanti. Da
sottolineare che l’edizione del 2006 è stata
sede del Campionato italiano Under 23, che
ha visto vincitori in campo maschile Alberto Casadei, giovane talento che si sta gradualmente affermando anche a livello internazionale, e in campo femminile la giovanissima Giunia Chenevier. Nel 2007 la
gara di Recco ha inoltre assegnato i titoli regionali di specialità, vinti dal triathleta Carlo Gandolfo e dalla sanremese Federica
Zedda.
Quest’anno il triathlon di Recco rappresenta la terza ed ultima prova valida per
l’assegnazione del Campionato regionale ligure, che vede lottare per il primato il genovese Marco De Marco ed i due recchelini
Garlo Gandolfo e Fabrizio Romairone
Al successo e alla perfetta riuscita della
manifestazione hanno sensibilmente contribuito in tanti, a cominciare dal Comune
di di Recco con i propri vigili urbani, i carabinieri delle stazioni di Recco, Uscio e
Gattorna, la sezione motociclistica della polizia provinciale di Genova, la polizia stradale, i volontari antincendi boschivi di Recco, la Società nazionale di salvamento di
Recco, la Croce Verde di Recco e di Lumarzo, la Croce Rossa di Gattona. La Pro Loco
di Recco alla fine della manifestazione ha
sempre offerto agli atleti trofie al pesto e focaccia col formaggio .
Altrettanto importante l’opera di molti
atleti del Triathlon Genova che hanno “rinunciato” al fine settimana di sport per dare il loro prezioso contributo.
Nelle immagini, alcuni momenti delle scorse edizioni.
4° TROFEO “ASDOMAR” - TRIATHLON OLIMPICO AGE GROUP
Sabato 10 Ore 18,00-19.30 Ritiro pettorali e pacco gara.
Domenica 11
8.45-10.45 Ritiro pettorali e pacco gara.
10,30-12,00 Apertura zona cambio.
12,00-12,15 Spiegazione tecnica del percorso.
12,30 Partenza donne Age Group e uomini (categoria M4 in su).
12,45 Partenza unica uomini sino alla categoria M3 compresa.
15,00 Arrivo previsto vincitore.
16.15 Arrivo previsto ultimo atleta.
17,00 Premiazione e chiusura. Gara Age Group: verranno premiati i primi 3 classificati per ciascuna categoria di età maschile
e femminile con premi in natura, secondo le norme federali.
Pasta party Dalle 15,15 inizio pasta party offerto dalla Pro Loco
di Recco a base di focaccia col formaggio e trofie al pesto.
10 NUMERO 4 OTTOBRE 2009
ECCORECCO
passatempi
IL CIRCOLO SI INCONTRA NEI LOCALI DELLA CROCE VERDE
Divertirsi con il BRIDGE
EMANUELE PROFACE Alcuni anni fa un geo-
logo di Recco, il dottor Carlo Serafini, trascorse un periodo di lavoro in un cantiere
del deserto libico, a contatto con vari colleghi inglesi, e lì imparò a conoscere e ad apprezzare il gioco del bridge.
Al suo ritorno insegnò il gioco ad alcuni
amici, tra cui chi scrive, che si appassionarono a loro volta e pensarono (era il 2005)
di condividere questa passione con altre
persone.
La Croce Verde di Recco, che oltre al suo
grande impegno civile è sensibile anche
agli aspetti sociali e ricreativi, si mostrò subito disponibile ad accogliere questo primo
gruppetto di “bridgisti”, che nel giro di pochi anni si è allargato ad altri amici.
Attualmente il circolo si riunisce due
volte la settimana presso la sala soci della
Croce Verde (normalmente il lunedì ed il
venerdì dalle 21 alle 23,30) ed organizza almeno due tornei all’anno più numerosi mini-tornei.
Naturalmente ha scopi puramente ricreativi ed è aperto a tutti coloro che vo-
gliono praticare questo bellissimo gioco.
Per farne parte, dopo un periodo di “prova”
libero e gratuito, occorre iscriversi alla Pubblica Assistenza Croce Verde (quota sociale
15 euro annuali) e versare una somma
“una tantum” (cioè solo all’atto della prima
adesione) di 30 euro, come contributo alle
spese di acquisto dei materiali di gioco. Per
maggiori informazioni ci si può rivolgere
direttamente al circolo durante gli orari di
apertura, oppure telefonare al numero
349.6361527.
Una piacevole serata giocando a bridge in Croce Verde.
IL GIOCO IN ESTREMA SINTESI
COME INIZIARE A GIOCARE
È impossibile descrivere il gioco del bridge in poche righe. Si può dire però
che è estremamente coinvolgente e divertente (è praticato nel mondo da milioni di appassionati) ed ha il grosso pregio di essere poco condizionato dalla
fortuna perché, nei tornei, le stesse carte vengono giocate da più coppie in sequenza e vince la coppia che realizza il miglior punteggio rispetto alle altre
coppie che hanno giocato o giocheranno in seguito le stesse carte.
Si gioca in 2 coppie contrapposte, con 13 carte a giocatore. La gara è formata
da una fase di dichiarazione (dove ogni giocatore si impegna, in una sorta di
asta a salire, a realizzare un minimo numero di prese) e da una fase di gioco
della carta, dove chi ha vinto l’“asta” (per esempio realizzare 10 prese sulle 13
possibili) cerca di realizzare quanto ha dichiarato. Se ci riesce la sua coppia
guadagna dei punti, se non ce la fa i punti vanno alla coppia avversaria.
Il bridge è considerato uno sport della mente, perché allena la memoria, la logica, l’intuito e l’intesa con il compagno (che è molto importante!). Non è casuale che si chiami così (bridge in inglese vuol dire ponte), perché lo scambio
delle dichiarazioni fra i compagni dovrebbe essere una sorta di ponte di informazioni per aiutare a trovare la dichiarazione più corretta.
Molto brevemente ecco alcuni semplici consigli per chi
volesse iniziare questa attività (un consiglio non esclude gli altri):
• Acquistate un manualetto per principianti (ottimo il
testo “Bridge”, autore Cucci, edizione Vallardi, costo
circa 8 euro) oppure scaricate le regole da uno dei siti
Internet che si occupano dell’argomento.
• Organizzatevi con 4 amici per giocare almeno un paio di volte a settimana (ci si diverte già dall’inizio, specialmente se si gioca con persone di livello bridgistico
simile).
• Procuratevi un programma per giocare sul vostro
computer di casa (da soli o con persone lontane anche
migliaia di chilometri).
• Frequentate un corso presso un circolo o un’associazione ricreativo-culturale (in zona ci sono varie possibilità). Buon divertimento!
CRIS DIFFUSION
di Cristina Cecchi
Forniture per parrucchiere ed estetiste
Vasto assortimento accessori per capelli
Bigiotteria e idee regalo
Ingrosso e dettaglio
Via XXV Aprile 58 - Via Milano 55 - RECCO - tel. 0185.722009 - [email protected]
ECCORECCO
NUMERO 4 OTTOBRE 2009 11
tempo libero
[ESCURSIONI] [GITE] [CORSI]
Escursioni sul Monte di Portofino
Tra cielo e mare… lasciati accompagnare nella Natura. Per tutte
le escursioni prenotazione obbligatoria entro le 17.00 del venerdì allo 010.2345636 oppure entro le 12.00 del sabato al 3480182557.
Quota 10,00 €. Escursioni garantite con almeno 5 partecipanti; [email protected]; [email protected].
• Domenica 4 e domenica 18: Via dei Tubi. Si ripercorre l’antico
tracciato dell’acquedotto (fine ’800) che riforniva d’acqua la cittadina di Camogli. Appuntamento è alle 9.00
a San Rocco di Camogli (piazzale della chiesa). Alla fine dell’escursione (alle 13.00 circa in località “Caselle”) i partecipanti possono scendere autonomamente a San Fruttuoso o rientrare a San Rocco. Escursione impegnativa, consigliati scarpe da trekking e torcia elettrica.
• Domenica 11 Cala degli Inglesi. Uno degli
angoli più selvaggi, spettacolari e meno conosciuti del territorio del Parco. L’escursione, riservata ad escursionisti con una buona
preparazione fisica, scende sino al mare seguendo un suggestivo sentiero recentemente recuperato ed attrezzato dall’Ente Parco. Appuntamento alle
10.30 al porticciolo di Portofino. Rientro alle ore 13.00 circa a Portofino. Consigliato abbigliamento sportivo.
• Domenica 25 Le “Batterie”. Visita alle costruzioni militari risalenti alla Seconda guerra mondiale, vestigia che rimandano ad una storia recente e tragica. Itinerario accessibile esclusivamente se accompagnati da una guida del Parco di Portofino. Appuntamento alle
9.30 a San Rocco di Camogli (piazzale della chiesa). Rientro a San
Rocco per le ore 13.00 circa. Escursione mediamente impegnativa,
consigliati abbigliamento sportivo, torcia elettrica e guanti.
Pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo
La Parrocchia di San Rocco organizza, in collaborazione con la
parrocchia Santi Cosma e Damiano di Genova, un pellegrinaggio a
San Giovanni Rotondo. Nell’itinerario: il promontorio del Gargano,
l’antico santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo, il santuario
di Loreto, la casa di Padre Pio a Pietralcina, l’abbazia di Montecassino. Partenza sabato 5, rientro mercoledì 9. Quota individuale
410,00 €(con 45 partecipanti), 460,00 €(con 30 partecipanti), supplemento camera singola 80,00 €. Organizzazione Flamboyant
Viaggi. Info e prenotazioni: don Isidoro, tel. 010.804225.
Lingue straniere
Presso la Lemon Tree School di Recco, via Pisa 103/2, è possibile
seguire corsi di inglese, francese, tedesco, spagnolo, russo e italiano con insegnanti madrelingua. Corsi per adulti, ragazzi e bambini. Sono possibili lezioni individuali, corsi aziendali, conversazione e preparazione esami Cambridge. Orari flessibili. Info:
0185.74416 -340.0855330 - [email protected].
Ballo e coreografie
La scuola di ballo del Maestro Claudio Olcese, diplomato FIDP, organizza ogni venerdì corsi per adulti (orario 21,00-23,00) e coreografie per ragazzi (orario 18,00-19,00) presso “Dancing Paradise”,
viale Molfino 28, Ruta di Camogli. Info 339.2018010.
Liscio e latino-americano 1
Il Circolo Endas recchese propone ogni lunedì dalle 21,00 alle 23,00
corsi di ballo liscio, standard, latino-americano e caraibico per ragazzi e adulti. Gli istruttori sono della federazione ANMB. Primo in-
12 NUMERO 4 OTTOBRE 2009
contro gratuito lunedì 5 alle 21,00 presso il salone parrocchiale di
San Rocco in Recco. I corsi si terranno da ottobre a maggio 2010.
Iscrizione in loco: costo 30.00 €mensili. Info: 334.5296443.
Liscio e latino-americano 2
L’associazione UISP Danze sportive Marco e Patrizia organizza
ogni giovedì lezioni collettive e individuali di ballo liscio, danze
standard, latino-americane e caraibiche per adulti e bambini. I corsi si tengono presso la Croce Verde recchese, via Milite Ignoto 17.
Info: 347.5738624 - 349.3232889.
Danza classica e moderna
Corsi di danza classica e moderna organizzati da Palestra Olympia Gym, via Valleverde 11, Recco. Predanza in età prescolare, propedeutica ciclo elementare, danza classica e moderna fascia media, contemporanea livello avancé. www.danzarecco.it. Info: Tiziana Tel, cell. 347.5457566.
Danza per tutti i gusti
Lezioni collettive e individuali di valzer, tango, polka, mazurka,
foxtrot, bachata, rumba ecc. organizzati da Lory & Max Dance.
Corsi tenuti da Maria Luisa Castagnola e Amelio Olcese, diplomati ANMB. I corsi si tengono alle 21, martedì e giovedì a Sori, venerdì ad Avegno. Info: 0185.700881 - 339.5840665.
Palestra, ginnastica, danza e fitness
Iniziano i corsi proposti da Astra Sport & Bellezza, via Punta Sant’Anna 2 a Recco. Pesistica, ginnastica vertebrale per la terza età,
danza moderna, fitness, balli caraibici. Le novità di quest’anno sono: taekwondo, corsi per bambni dai 5 ai 13 anni; danza moderna,
corsi per bambini e ragazzi dai 3 ai 18 anni. Info: 0185.723095 www.astrasportbellezza.it.
Le proposte delle società sportive sono state pubblicate
in questa pagina su EccoRecco di settembre.
UNA SEGNALETICA DA RIPOSIZIONARE
Riceviamo e pubblichiamo
Scendendo sulla via Aurelia da
Ruta verso Recco, poco dopo il
cimitero, l’automobilista può
leggere questo chiarissimo cartello segnaletico. Effettivamente, un centinaio di metri dopo
l’indicazione, si incontra un trivio. Peccato però che svoltando
a destra si finisca sul viadotto
per la Stazione Ferroviaria,
mentre svoltando a sinistra si
imbocchi contromano il tratto a
senso unico di via Rebora.
Evento tutt’altro che raro, complice anche la scarsa visibilità
dei segnali di senso vietato,
parzialmente nascosti dal fogliame.
Per evitare confusione (e possibili incidenti), basterebbe spostare il cartello un centinaio di
metri a valle, appunto subito
dopo il trivio che porta a tutt’altre direzioni.
V. Crovo
ECCORECCO
miscellanea
MINI
NOTIZIE
OTTOBRE 1979
correva il mese
UNGUENTO DEI FRATI Continuerà la produzione del cerotto be-
nedettino prodotto nel monastero di San Prospero. Dopo padre
Isaia, mancato lo scorso gennaio, sarà padre Franco a portare
avanti la produzione del medicamento a base di olio di oliva che
ha la straordinaria capacità di estrarre i corpuscoli estranei dalle ferite. L’unguento, come sempre, è disponibile presso il monastero
(Monaci Benedettini Olivetani, via Antica Romana 59, Camogli,
tel. 0185.770131) e in alcune farmacie della zona.
VENT’ANNI FA LA FOCACCIA A NEW YORK
Il 12 ottobre 1989, Paolo Secondo, patron
de “I tre merli”, apriva nella metropoli americana, al 463 di West Broadway, un nuovo
locale: “La focaccia”. Partner dell’iniziativa
Titta Moltedo, che portò nella grande mela
la “tecnologia” e insegnò la manualità necessaria per produrla. “Non faremo in tempo a sfornarla”, diceva il manifesto affisso
sui muri di New York; e fu un successo per
la nostra inimitabile focaccia col formaggio.
LA MEDIA DI RECCO VINCE CON GLI ANTICHI MESTIERI La scuola media “Golfo Paradiso” di Recco ha vinto l’edizione 2008-2009
del concorso scolastico regionale indetto dall’assessorato alla Cultura della Regione in collaborazione con la Consulta Ligure. Titolo
del concorso era “La Liguria ci racconta... la scuola riflette”, tema
“I mestieri scomparsi”. Il lavoro classificatosi al primo posto –
presentato in questa pagina nel numero di luglio – è stato quello
della prima B, guidata dalla professoressa Gisella Gandolfo.
La moderna scuola materna di via Milano.
Protesta all’asilo“Situazione intollerabile” all’asilo di piazzale Olimpia a Recco. La denuncia esposta all’assessore Mario
Colonna riguarda la scarsità di personale. Le due maestre, Maria Emilia Cecchi e Anna Biscotti, sono da sole con oltre trenta
bambini e coprono una il mattino, l’altra il pomeriggio; solo nell’orario della refezione sono entrambe presenti in struttura.
Picardi neo sindacoIl 16 ottobre, il socialista Filippo Picardi,
54 anni, docente di filosofia alla facoltà di Magistero a Genova,
riceve l’incarico dal consiglio comunale di formare la nuova
giunta. Succede al democristiano Giorgio Pesce, dimissionario,
superato al ballottaggio per 9 voti contro 7.
Muore il “vecchietto infermiere”Salvatore Pozzo, 72 anni, di
Cotulo, ha questo appellativo da quando assiste di notte un ottantenne solo, abitante nella parte più isolata della frazione.
L’ultima sera però gli è fatale: il mattino dopo viene trovato privo di sensi sotto la pioggia. Morirà più tardi all’ospedale.
Recco e UnicefSi svolge nelle scuole di Recco una manifestazione dell’Unicef. Sarà il primo evento di una lunga collaborazione della città con l’organizzazione dell’Onu.
Mulinetti vuole le strisce pedonaliDopo l’ennesimo incidente, centotrentacinque residenti firmano una petizione per avere un attraversamento regolato da semaforo sulla via Aurelia.
Loch NessIl mostro di Inverness (Scozia) non esiste: lo afferma l’ennesimo gruppo di studiosi, che dimostra come una foto
un po’ sfocata di un elefante che nuota in una palude possa benissimo essere scambiata per il famoso (introvabile) “Nessie”.
COMPLETATO REKKO 8 “Rekko - terza età per il terzo mondo”
annuncia il completamento della struttura sanitaria Rekko 8 di Antigua, in Guatemala. Il nuovo polo (nella foto), vicino alla capitale, si affianca a Rekko 7, posto a Yepocapa, a circa 5 ore di viaggio. Terminata la costruzione, si passa ora alla fase dell’attività sanitaria vera e propia, per la quale servono mezzi finanziari. Chi volesse aiutare l’opera di Giancarlo Noris e dei suoi collaboratori,
può provvedere tramite banca (codice Iban IT84 B 03336 01400
000000002330) presso il Credito Bergamasco di Genova.
UNA FESTA SENZA “FUOCHI”
obiettivo
8 SETTEMBRE: TUTTO PRONTO A RIDOSSO DEI MOLI
MA QUEST’ANNO I FUOCHI D’ARTIFICIO
NON HANNO COLORATO IL CIELO DI RECCO
DOVE TROVARE ECCORECCO Il mensile
viene distribuito nelle abitazioni e nei negozi di Recco. Chi non lo riceve può trovarne una copia presso: Alimentari Capurro a
Mulinetti, Libreria Capurro in passo Assereto, Farmacia Savio e Ottica Ferrari in
piazza Nicoloso, Pro Loco Recco e Biblioteca in via Ippolito d’Aste, Cartoleria Capurro in piazza Gastaldi, Bisso casalinghi in
via Roma e in via Ponte di Vexina.
ARRETRATI I numeri arretrati (fino ad esaurimento) possono essere richiesti gratuitamente alla Libreria Capurro, alla Pro Loco o direttamente alla redazione (tel. 0185.723961).
ECCORECCO
NUMERO 4 OTTOBRE 2009 13
I NOSTRI SERVIZI
appuntamenti
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Sportello IAT: Informazione Accoglienza promozione Turistica
Divulgazione di materiale informativo.
Vendita biglietti urbani AMT Genova
Vendita abbonamenti e biglietti APT
Vendita abbonamenti e biglietti ferroviari (fino a 250 km)
Vendita biglietti del servizio “Autostradale”
linea Sestri Levante - Milano con fermata a Recco
Vendita schede Telecom e ricaricabili per cellulari
Vendita tessere autostradali Viacard
Prenotazione e vendita biglietti dei teatri di Genova
Vendita biglietti principali concerti
Affissione e pubblicità per i Comuni di Recco e Avegno
Sportello Touring Club Italiano
Fax e fotocopie
Via Ippolito d’Aste 2a - Recco - Tel. 0185.722440 - [email protected] - www.prolocorecco.it
Recco
Sabato 10 e domenica 11 • Quarto trofeo di triathlon “Trofeo
As do mar”. Programma completo a pag. 10.
Sabato 17 • Sala Polivalente “Franco Lavoratori”. “L’incendio
della petroliera Haven nel porto di Genova: come gli operatori portuali gestirono l’emergenza, il relitto nel mare di Arenzano”. Convegno. In collaborazione con Museo Marinaro,
Società Capitani e Macchinisti Navali di Camogli, Associazione “Mare Nostrum” di
Rapallo, “Club Amici Vela e
Motore” di Recco. Introduzione: com.te Bruno Sacella.
Relatori: com.te Carlo Gatti,
giornalista Emilio Carta, studiosi di biologia marina, persone presenti al disastro. Patrocinio Città di Recco.
Domenica 18 • Sala polivalente. Musiche di Alessio Siena per
le poesie di Lisa Pesatore. Organizza L’Ardiciocca in collaborazione con “A Coalinn-a” di Santa Margherita. Patrocinio
della Città di Recco.
Sabato 31 • Sala Polivalente “Franco Lavoratori”. Presentazione del libro “Viaggio ad Elea”. Presente l’auotre, prof. Dino Moretti. Presentazione del prof. Michele Marsonet. Organizza L’Ardiciocca in collaborazione con Fidapa. Patrocinio
della Città di Recco.
Riviera
Salone Nautico • Fiera di Genova, da sabato 3 a domenica 11,
49° Salone Nautico internazionale. Orario ingresso 10.0018.30, ingresso 15€, ridotto 12€, gratis fino a 5 anni. Info
www.genoaboatshow.com.
Antiquariato • Sabato 10 e domenica 11 a Chiavari (Info
0185.323230). Domenica 18 a Bogliasco (Info 010.3470429).
Sabato 17 e domenica 18 a Santa Margherita Ligure (Info
0185.280818).
Trekking • Sori, domenica 14. Info 0185.700681.
Castagnata • Sori, domenica 21. Organizza Comitato Forlandoli . Info 0185.700681.
14 NUMERO 4 OTTOBRE 2009
A teatro in...
Pro Loco
Riparte la stagione teatrale. Presso la Pro Loco di
Recco si possono acquistare in prevendita i biglietti per tutti gli spettacoli della stagione 2009/2010
per i maggiori teatri di Genova: Carlo Felice, Corte,
Duse, Politeama Genovese, Modena e Tosse.
Si possono acquistare i biglietti anche per il Teatro
Cantero di Chiavari.
La Pro Loco di Recco è inserita nel circuito Vivaticket, per cui è possibile acquistare, sempre in prevendita, i biglietti per spettacoli in tutt’Italia.
I soci della Pro Loco usufruiscono di uno sconto sul
prezzo del biglietto al Teatro Carlo Felice di Genova
e la possibilità di acquistare l'abbonamento ridotto
al Teatro della Corte e al Politeama Genovese.
ECCORECCO
agenda
in libreria
✤ SOUVENIR D’ITALIE A cura di Maurizia
Migliorini e Gulia Savio, un “viaggio in Italia
nelle memorie scritte e figurative tra il XVI
secolo e l’età contemporanea”. Dagli atti del
convegno del 6-8 novembre 2007.
De Ferrari Editore, 432 pp. 14,00 €.
✤ LIGURIA Nel volume 2 delle Guide
archeologiche Laterza, Maia Pia Rossignani
Annamaria Rossi offrono un panorama
completo dei siti archeologici e delle raccolte
museali della nostra regione, in una
trattazione organica e sistematica.
Editori Laterza, 238 pp. 28,00 €.
✤ BLEU DE GÊNES Remo
Guerrini, giornalista genovese,
propone una storia universale
dei jeans, dalla Genova del
Seicento fino alla San Francisco
di fine Ottocento, attraverso
portuali, cowboy, cercatori
d’oro, stilisti, industriali,
bad boys.
Mursia Editore, 168 pp. 12,00 €.
La caduta dei capelli L’attività fisiologica dei capelli prevede una nascita, un
periodo di crescita ed infine il distacco.
In condizioni di normalità della matrice
produttiva dei capelli, poco dopo la caduta di un capello se ne produce un altro: questo andamento ciclico può verificarsi per tutta la vita. È perciò normale
che si riscontrino dei capelli sul pettine,
sul cuscino e nella vasca. Quello che non
✤ IL CANTO DELLA SIRENA
Romanzo di Massimo Russo e
Luca Di Martino. Sette
pallanuotiste alle prese con
l’affascinante allenatore, i loro
sogni, le loro debolezze, gli
inevitabili conflitti
interni alla squadra.
Mursia Editore,
248 pp, 18,00 €
✤ DIZIONARIO DEGLI ARTISTI LIGURI
Edizione aggiornata del corposo “chi è” a
cura di Germano Beringheli. In rigoroso
ordine alfabetico, pittori, scultori, ceramisti,
incisori liguri del Novecento.
De Ferrari Editore, 538 pp, 26,00 €
✤ GIORNALE DELLE OPERAZIONI MILITARI
DELL’ASSEDIO E DEL BLOCCO DI GENOVA
Il Generale Paul Thiebault lo scrisse durante
l’assedio di Genova nel 1801, vissuto in prima
persona in qualità di generale di brigata presso lo
stato maggiore dell’Armee d'Italie comandata dal generale
Massena. Sono riportate le operazioni militari che ebbero
corso in quei giorni a Genova e nell’entroterra della riviera.
Foto di Camillo Balossini e tre saggi di Marco Vecchi.
Editore Compagnia dei Librai, 128 pp, 20,00 €
in collaborazione con
PIAZZA GASTALDI, 1 • RECCO
TEL. 0185/76870 FAX. 0185/730719
CARTOLERIA • LIBRERIA
GIOCATTOLI • VIDEOGIOCHI
PASSO ASSERETO, 5 • RECCO
TEL 0185/722121 FAX. 0185/738972
LIBRERIA VARIA
SAGGISTICA • ROMANZI
PIAZZA S. GIOVANNI BONO, 22 • RECCO
TEL. 0185/722455 FAX. 0185/722455
CARTOLERIA
ARTICOLI DA REGALO E DA UFFICIO
VIA DELLA REPUBBLICA, 16 • CAMOGLI
TEL. 0185/777949 FAX. 0185/776571
CARTOLERIA • LIBRERIA
GIOCATTOLI • VIDEOGIOCHI
ECCORECCO
&
SALUTE BENESSERE
è normale è che, in seguito alla caduta
del capello, non ne ricresca un altro o ne
ricresca uno più assottigliato. Per non
andare incontro a calvizie, è necessario
quindi che tutti i capelli che cadono siano sostituiti. Nelle stagioni di transizione
(autunno-primavera) la caduta dei capelli spesso aumenta perché l'uomo conserva una manifestazione ancestrale propria di altri mammiferi: la muta. Si tratta
di un fatto fisiologico che non è causa di
calvizie definitiva. Anche condizioni psicofisiche difficili, soprattutto se prolungate, possono provocare un aumento
della caduta dei capelli, talora anche
molto pronunciato. Intervenendo con
trattamenti locali e con integratori speciali è però possibile riportare le condizioni alla normalità in un tempo relativamente breve.
NUMERO 4 OTTOBRE 2009 15
05
ECCORECCO
DISTRIBUZIONE
GRATUITA
MENSILE DI CULTURA E TEMPO LIBERO NEL GOLFO PARADISO
5000 COPIE
DIRETTORE RESPONSABILE GIUSEPPE ROSASCO • REDAZIONE STUDIO HELIX VIA DELL’ARTIGIANATO 1 - 16036 RECCO (GE) - TEL E FAX 0185.723961
STAMPA MECA RECCO (GE) • REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI GENOVA N. 69 DEL 21.11.1990 • [email protected] • WWW.ECCORECCO.INFO
NOVEMBRE
2009
IN QUESTO NUMERO
Wladimiro Iozzi
Scuola e istituzioni:
tempo di dialogo
Dario Capurro
Un teatro comprensoriale
Giuseppe Brenzini
Il volto recchese di Telenord
Maurizio Calì
Volontariato, preziosa opportunità
Primo bombardamento
Un abisso di rovine
Sport
Rugby: gli squali di Recco
Iniziative
Andiamo a scuola in… Pedibus
Filarmonica Rossini
Buona musica a tutti!
PASSA A TIM. PARLI E MANDI MESSAGGI A METÀ PREZZO.
Via Fiume 9 (capolinea bus)
RECCO
Tel e Fax 0185.730052
spigolature
UN MESTIERE CHE RISCHIA DI SCOMPARIRE
Maestro
d’ascia
Un po’ artigiano
un po’ artista
[GR]Nell’immaginario
collettivo
l’utensile da cui ha preso il nome l’antica professione dei maestri (o mastri)
d’ascia viene comunemente confuso con
la scure, nella quale il taglio è parallelo al
manico.
L’ascia marinaresca somiglia invece ad
una zappa, con il taglio perpendicolare al
manico. Nonostante la forma grossolana è
uno strumento di precisione perché, nelle
mani dei maestri, riesce a togliere anche un
millimetro di legno. In carpenteria navale
veniva utilizzata sia su parti curve come le
ossature, i madieri, le ruote di prua e poppa,
sia su parti rettilinee come gli alberi delle navi, per renderne la sezione da rotonda a ovale.
Con l’ascia marinaresca abili artigiani potevano effettuare incastri, livellature, sagomature,
squadrature e altre lavorazioni.
Un mestiere diffuso anche nei paesi del Golfo
Paradiso. Nell’Ottocento apprezzati maestri
d’ascia costruivano nei cantieri navali di Recco e
di Camogli brigantini a palo sino a mille tonnellate di stazza lorda e nella prima metà
del ’900 splendide barche a
vela, leudi, gozzi. Oggi, in tutto il mondo, nei moderni cantieri navali questo particolare utensile estremamente duttile e versatile è
stato completamente abbandonato. E anche nella produzione artigianale di piccole imbarcazioni non trova quasi impiego, sostituito nell’uso pratico dagli utensili elettrici, segnando così il destino
anche dei maestri d’ascia.
In Liguria, al pari di altre regioni italiane e di altri Paesi più legati alla tradizione marinara come la Spagna e il Portogallo, la salvaguardia dell’antico mestiere è affidata quasi esclusivamente ad
associazioni culturali che propongono corsi di restauro di imbarcazioni in legno. Iniziative lodevoli, certamente, ma insufficienti a
garantire la sopravvivenza dei maestri d’ascia, e che testimoniano
di fatto la definitiva scomparsa di un mestiere a cavallo tra l’artigiano e l’artista.
L’ascia utilizzata in carpenteria navale.
A fianco, un leudo in costruzione.
2 NUMERO 5 NOVEMBRE 2009
ECCORECCO
intervento
WLADIMIRO IOZZI: LE SCUOLE SUPERIORI RISORSA DEL GOLFO PARADISO
Scuola e Istituzioni:
tempo di dialogo
WLADIMIRO IOZZI Nella realtà del Golfo Pa-
radiso, più specificatamente di Recco e di
Camogli, gli Istituti scolastici superiori
(Nautico, Liceo scientifico, Marco Polo)
hanno iscritto nel loro Dna la vocazione al
rapporto dialettico con il territorio in cui
operano. È appena il caso di ricordare che
la scuola è un sistema sociale aperto, che
alimenta la propria vitalità attraverso il
confronto permanente con il milieu di riferimento. Naturalmente anche i cosiddetti
beni culturali, dal paesaggio all’agglomerato urbano, dalle permanenze storiche ai
beni artistici, dalle tradizioni marinare all’artigianato, rappresentano una fonte di
informazione e di confronto importante,
che ha in sé implicazioni didattiche notevoli.
In un quadro relazionale così articolato
assume inevitabilmente un rilievo speciale
il rapporto con gli Enti locali. Nello specifico del nostro sistema scolastico, il ruolo
della Provincia è pregnante e in una qualche misura limita la quantità e la qualità
dei rapporti esistenti con le rispettive Amministrazioni comunali.
È forse questo uno dei motivi per cui i
sindaci e gli assessori competenti, che più
direttamente vivono i problemi legati al
funzionamento e al finanziamento dell’istituzione scolastica, tendono sovente a co-
glierne solo l’aspetto
tare un importante valore
problematico, mettenaggiunto, utile per allardo in ombra le potengare le prospettive di svizialità latenti.
luppo locale.
Personalmente sono
Proviamo per un moconvinto che costruire
mento a guardare il Nauuna rete di dialogo più
tico, il Liceo scientifico,
aperta e produttiva tra
il Marco Polo non solo
scuola ed Enti locali
come fredde costruzioni
non sconti ostacoli inche accolgono studenti.
sormontabili. Un ottiPensiamo al numero dei
mismo che trova condocenti e di tutto il perferma indiretta dalla
sonale che intrattiene un
ricchezza di proposte
rapporto lavorativo con
provenienti dal mondo
uno di questi Istituti. E
Wladimiro Iozzi, è dirigente scodell’associazionismo.
poi ai numerosi fornitori
lastico dell’Istituto Nautico San
È pur vero che, da
di beni e servizi. Da queGiorgio di Genova e del Cristofoparte nostra, di diristo angolo visuale non è
ro Colombo di Camogli.
genti scolastici intendo
eccessivo parlare degli
dire, occorre aprire maggiormente le porte istituti scolastici come di piccole aziende.
dei nostri Istituti, farci interpreti dei biso- La stessa popolazione studentesca, se da
gni della comunità, mettere a disposizione un lato può creare problemi logistici nelle
gli spazi, sfruttando i periodi e gli orari li- piccole località, nel contempo costituisce
beri dall’attività didattica. Dobbiamo, in una non disprezzabile risorsa socio-econoaltre parole, favorire una riflessione più in- mico, oltre che una scommessa sul nostro
cisiva sulla presenza della scuola, sull’of- stesso futuro.
ferta di un apporto culturale che, andando
Eppure, anche per personale esperienoltre la missione formativa, può rappresen- za, posso affermare che questa attenzione
alle potenzialità del sistema scuola è tuttora molto carente. Per rimanere nel concreto, un sogno nel cassetto del Nautico di Camogli è ad esempio quello di accogliere
studenti provenienti dal nord Italia, dove
non esistono scuole nautiche. Le domande
sono molte e dopo la chiusura del Convitto Marconi è difficile dar loro una risposta
positiva. Per poter allestire una foresteria
che accolga ospiti minorenni è necessario
appoggiarsi a strutture esistenti in zona.
Una sfida che finora non ha trovato interlocutori interessati ad affrontarla, sia pure
in sinergia con l’Istituto.
Ciò nonostante il Nautico sia un Istituto
nato un secolo e mezzo fa, voluto e finanziato dagli stessi camogliesi, dove hanno
studiato generazioni di giovani.
Tuttavia, il progressivo affermarsi di una
visione comprensoriale dei problemi che
interessano la comunità locale (penso ad
esempio al Teatro Sociale), può legittimare
la speranza che tutto il sistema scolastico,
e non solo il Nautico, possa trovare un
IL QUADRO Romolo Pergola, “Mareggiata tra Recco e Camogli”, 1930 ca., cm 60x81, olio nuovo e più costruttivo canale di dialogo
su tela (collezione privata). Dal catalogo “Urla e biancheggia il mar”, San Fruttuoso, 2008. con le Istituzioni.
ECCORECCO
NUMERO 5 NOVEMBRE 2009 3
progetti
IL SINDACO DI RECCO AUSPICA LA PIÙ AMPIA CONDIVISIONE DELL’OBIETTIVO
«Un teatro comprensoriale»
Recco sostiene il piano di finanziamento
Il Teatro Sociale di Camogli a inizio Novecento. Sotto, uno scorcio dell’edificio oggi.
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
DARIO CAPURRO SINDACO DI RECCO Concepire
l’offerta culturale su scala comprensoriale
per le cittadine della Riviera è una necessità e una opportunità.
Il livello culturale dei nostri concittadini
e ospiti è medio alto in tutte le fasce di età
e categorie sociali, il che significa che la domanda di cultura è ampia e diversificata.
Risulta dunque difficile, ed è concretamente impossibile, per ciascun comune fornire
un’offerta di manifestazioni completa e
adeguata.
Doppioni e concomitanze di eventi costituiscono poi la beffa, che si aggiunge al
danno di non poter rispondere a tutti i gusti, contribuendo a disorientare gli appassionati, a demotivare gli organizzatori, ad
allontanare gli sponsor pubblici e privati.
La necessità di programmare insieme è
dunque un passaggio obbligato ma non
sufficiente. Vanno messe nella disponibilità
di un progetto integrato anche le strutture,
i mezzi, le competenze affinché dal poco di
tutti si possa passare al molto per tutti.
Se si condivide questa analisi si capisce
perché Recco abbia inteso abbracciare la
causa del Teatro Sociale di Camogli.
Il recupero architettonico e funzionale
dello storico e splendido edificio costituiscono l’occasione per andare incontro alla
esigenza di ampliare enormemente l’offerta
culturale di un comprensorio territorialmente vasto e non più limitato al singolo
comune.
Per Recco, il Teatro Sociale di Camogli è
4 NUMERO 5 NOVEMBRE 2009
diventato il “suo” teatro, così come auspichiamo lo possa diventare per un territorio
più vasto che abbracci i golfi Paradiso e Tigullio ed il loro entroterra.
L’amministrazione Buccilli ha fatto, anni
or sono, la scelta giusta, scommettendo sulla Fondazione e sul suo progetto. La nuova
amministrazione, in continuità con quanto
avviato da chi l’ha preceduta, ha dato concretezza economica al progetto – dando corso al più grande investimento di sempre del
Comune di Recco nel campo della cultura –
riconoscendo nell’operato della Fondazione
e del suo presidente professor Silvio Ferrari
il pieno conseguimento degli obiettivi.
Ciò che oggi appare è in effetti straordinario, l’intesa e la condivisione di un comune progetto culturale tra Recco e Camogli; domani, auspico possa diventare ordinario, il frutto di un comune sentire oltre le
ovvie differenze, già in atto da tempo e che
in altri campi consente la collaborazione in
progetti importanti e strategici quali il turismo (Stl) e la depurazione delle acque.
L’intervento del sindaco Dario Capurro illustra con chiarezza le ragioni
che hanno spinto, sin dal marzo 2004, il
Comune di Recco a dare la sua adesione al progetto di restauro e riuso del
Teatro Sociale di Camogli.
La concezione comprensoriale che
innerva questa scelta si è sviluppata
nel solco tracciato dalla Fondazione onlus Teatro Sociale, presieduta da Silvio
Ferrari. Grazie ad una accorta regia, i
tre soci fondatori (Provincia di Genova,
Comune di Camogli, palchettisti) sono
stati affiancati, nel piano di finanziamento, dalla Regione Liguria, dal Comune di Recco, dalla Fondazione Carige, con il sostegno anche di privati cittadini. La partecipazione popolare ha
svolto peraltro un ruolo non secondario
nel promuovere e sollecitare questa originale alleanza di soggetti pubblici e
privati, che ha infine permesso di passare dalla fase di progetto alla pubblicazione del bando di gara per l’inizio
dei lavori di restauro.
Per questi motivi, secondo l’associazione culturale Labsus, con sede a Roma, l’esperienza del teatro di Camogli
può essere indicata come un esempio
di sussidiarietà orizzontale, dove il soggetto pubblico facilita l’azione dei cittadini attivi sostenendo l’iniziativa di rinascita di un bene comune.
Adesso, come è stato ricordato nel
convegno tenutosi sabato 17 ottobre a
Recco sui programmi e sul futuro del
Teatro Sociale, la sfida è quella di costruire una proposta capace di dare impulso ad eventi in grado di modificare
in positivo la qualità e il livello della vita culturale del Golfo Paradiso. Mantenendo la struttura il suo carattere di
proprietà privata, necessariamente la
strada da percorrere sarà quella delle
convenzioni, aprendo la produzione a
una vasta gamma di iniziative.
Il cammino sin qui percorso suggerisce un ragionevole ottimismo. Soprattutto perché i soggetti coinvolti, pubblici e privati, anche di differente colore
politico, hanno saputo subordinare le
convenienze di parte ad una più complessiva valutazione degli interessi in
gioco.
LA REDAZIONE
ECCORECCO
intervista
INTERVISTA A PINUCCIO BRENZINI, GIORNALISTA SPORTIVO, INGUARIBILE GENOANO
Il volto recchese di Telenord
ANDREA REVELLO Pinuccio Brenzini, cinquant’anni, recchese, in te-
essere l’addetto stampa. Appena possibile pratico lo sci, sport che
levisione dal 1993, conduce su Telenord “We are Genoa” e una apprezzo molto anche televisivamente, e mi diletto a giocare a
parte dei telegiornali sportivi. Da oltre 10 anni è la voce ufficiale golf. Infine, d’estate, in ritiro con la squadra, capita qualche partidella squadra rossoblu su Radio Nostalgia. Dopo gli studi al liceo tella giornalisti contro tecnici del Genoa; naturalmente perdiamo
“Nicoloso da Recco”, la laurea in sociologia e l’ingresso, giovanis- sempre.»
simo, nel mondo della radio.
Quali ricordi della sua professione giornalistica?
Spettacolo e intrattenimento. Come ha iniziato?
«Senz’altro le presentazioni della squadra rossoblù allo stadio
«La passione per la radio e la tv è sempre esistita sin da quan- “Ferraris”, davvero un onore e una grande soddisfazione. Poi l’ordo ero piccolo; infatti ho iniziato agli albori delle radio e tv priva- goglio dei tanti Grifoni nel mondo che ci ascoltano su radio Nostalte nel 1976. Allora si giocava e si cercava di scimmiottare la tv di gia via internet: i genoani sono tanti e sparsi in ogni angolo del glostato, poi con grande convinzione e sempre con grande passione è bo. Tra quelli più tristi la perdita dei genoani Signorini, Gorin, Rodiventata una professione vera. La mia pritella e Scoglio. E i momenti durissimi della
ma radio è stata Radio Camogli Stereo siretrocessione del Genoa in serie C nel
tuata nela splendida Ruta di Camogli; allo2005.»
ra, non potendo seguire il calcio, ci dedicaCosa ama di più del suo lavoro?
vamo alla pallanuto, con le prime assolute
«La fortuna incredibile di poter lavorare
in Italia, radiocronache delle partite.»
raccontando le vicende della squadra di cui
Non ha più abbandonato il microfono?
sei… innamorato! Amo viaggiare e poter
«No di certo. Ho lavorato poi a Radio
seguire il Genoa lontano dalla Lanterna è
Portofino, Teleradiochiavari, quindi Radio
ancora più bello.»
Babboleo, Radio Genova Sound, Canale 7,
Come è la sua giornata tipo?
i due network nazionali Radio Kiss Kiss e
«Devo ammettere che è davvero piena di
RTL. Quindi Radio Nostalgia (da 12 anni) e
cose da fare, dovendo anche occuparmi
Telecittà (per sette anni), per poi approdadella mia società, la “Genoa Trading &
re a Telenord (ormai da oltre un anno).»
Communication”, oltre che del lavoro di reDi cosa si occupa in redazione?
dazione. Insomma, non c’è da annoiarsi,
Pinuccio Brenzini, giornalista rossoblu.
«Sino a qualche anno fa seguivo sia Geed è per questo che cerco di tenermi in fornoa che Sampdoria direttamente allo stadio e le seguo ancor oggi ma, perché si inizia alle 6 del mattino e si finisce spesso a mezzain redazione e in alcune trasmissioni. Le partite di calcio e tutto ciò notte.»
che riguarda il mondo rossoblù sono ormai il mio mondo.»
Resta tempo per gli hobby? Quali?
Che programmi conduce?
«Fin da quando ero piccolo ho una passione smisurata per Ja«Conduco nel corso della settimana una trasmissione di dialogo mes Bond, film e libri. Le letture sono miscelate a qualche classicon i tifosi ogni lunedì alle 12,30 su Telenord, tre TG alle 17 nel co di letteratura e ai romanzi di avventura.»
corso della settimana e poi la mia trasmissione principale, “We are
Adesso abita a Genova. Le piacerebbe tornare a Recco?
Genoa”, il mercoledì alle 21, oltre a qualche apparizione il lunedì
«Vivo nel capoluogo per motivi di lavoro da una decina di ansera e il venerdì sera. Su radio Nostalgia da ormai 12 anni sono il ni, ma sto risistemando la mia casa “recchelina”, nella quale conradiocronista ufficiale del Genoa in qualsiasi campo giochi la squa- to di restare per alcuni mesi estivi (e magari tanti wekend invernadra, Europa compresa, pertanto ho l’emozione di cambiare stadio li). Adoro Recco, la ricordo ai miei tempi piena di ragazzi, oggi mi
ogni domenica.»
sembra molto meno viva, peccato. Sarà che sono un inguaribile roIn tv parla di sport. Lo commenta solo o lo pratica anche?
mantico per Recco, come lo sono per il mio Vecchio Grifone.»
«Pratico sport facendo footing molto presto al mattino, in genePer i giovani lettori: consiglia loro la carriera di giornalista
re tre volte alla settimana. Da ex pallanuotista della Pro Recco (ahi- televisivo?
mé con scarsi risultati) rimango un grande appassionato di questo
«Beh, posso dare un consiglio: come un vero pallanuotista,
sport oltre che un innamorato del Recco,di cui ho avuto l’onore di “non demordere mai”.»
ECCORECCO
NUMERO 5 NOVEMBRE 2009 5
sociale
IL PRESIDENTE DELLA CROCE VERDE INTERVIENE SUL TEMA DELL’IMPEGNO SOCIALE
CONSULTA DEL VOLONTARIATO
Una preziosa opportunità
MAURIZIO CALÌ L’intervento del dottor Augusto Marchesi, pubblica-
to sull’ultimo numero di “EccoRecco”, offre lo spunto per una analisi sulla cospicua presenza del volontariato nel Golfo Paradiso, così da poter preludere ad una nuova vita della Consulta del Volontariato.
Recco e l’intero suo comprensorio conoscono una fervida e proficua attività di volontariato che, già ben presente nei primi decenni del secolo scorso, ha tratto profondo sprone dagli eventi bellici
legati ai bombardamenti del 1943 e alle marcate difficoltà sociali
dovute all’epoca della ricostruzione. In quel periodo i centri costieri rappresentavano entità locali ben determinate e forti del proprio
spirito di appartenenza, ove l’associazionismo e il volontariato non
si limitavano a ricoprire un ruolo di mero “mutuo soccorso” ma,
anzi, estendevano la propria felice influenza soprattutto nel sociale, creando in modo naturale dei centri di aggregazione rivolti soprattutto ai più disagiati ed agli anziani
Un ruolo che il volontariato non ha visto sminuire nel tempo.
Casomai è stato messo in ombra dalla mutazione dei tempi, costretto com’è in una angusta visibilità dalle frenetiche attività contemporanee che non riescono tuttavia e non possono tacitare in alcun modo una realtà sommersa che parla di bisogno, disagio, handicap.
E non bisogna neppure cadere nel tranello del pessimismo parlando d’indifferenza. È giusto piuttosto parlare della ricerca di un
rinnovato attento interesse teso allo sviluppo di una preziosa opportunità, riprendendo in mano quanto già intrapreso, anche perché si deve essere consapevoli che le aspirazioni non durano in
eterno e, quindi, bisogna trovarne sempre di nuove.
Il nutrito elenco di associazioni presenti a Recco, così ben illustrato da Marchesi, fa da sponda anche alla Consulta dell’Handi-
6 NUMERO 5 NOVEMBRE 2009
Calì è presidente della Croce Verde di
Recco e consigliere regionale Fidas.
LE ASSOCIAZIONI
Centro vicariale di ascoltoCentro
terza età attivaAvad (assistenza domiciliare)Avo (assistenza ospedaliera) Associazione donatori organi
Associazione donatori midollo
Croce VerdeASH Olimpia Recco
Centro aiuto alla vitaAuto mutuo aiuto disabiliCentro anzianiAcat (alcolisti in trattamento)ScoutAquile del
golfoLyons ClubVab (volontari antincendi boschivi)
cap che, oltre al Golfo Paradiso, conta nel vicino Tigullio ben 18
consolidate realtà. Si sono così venuti a creare i presupposti per
una azione sinergica che destinata ad agevolare la creazione di una
efficace rete di collegamento. Ed è iniziando da questi presupposti
che bisogna far sì che agli auspici e all’impegno seguano i risultati, anche perché è l’unica alternativa al declino dell’iniziativa e,
quindi, alla mancanza della volontà di associazionismo.
Un primo rilevante indirizzo programmatico in tale direzione è
stato recentemente recepito dal Consiglio comunale di Recco che,
attraverso apposita delega, ha posto in atto la procedura per rendere disponibile un locale in zona centrale per ospitarvi, e questa
è novità assoluta, la sede del volontariato cittadino.
Essendo quindi attiva l’interconnessione con il Comune, si può
ora guardare positivamente al futuro partendo innanzitutto dalla
formazione di un Consiglio, espressione delle diverse realtà associative recchesi, ognuna portatrice delle proprie esperienze e professionalità, per dare vita a quel dialogo che conduce alla comune
riflessione e, quindi, all’azione.
ECCORECCO
storia
IL PRIMO BOMBARDAMENTO NELLA CRONACA DI UNA SUORA DELLE “MAESTRE PIE”
«Un abisso di rovine»
[ER] Il 10 novembre 1943 Recco subisce
il primo dei molti bombardamenti aerei
che provocheranno la distruzione del suo
abitato. Pubblichiamo alcune pagine del
diario di Suor Cecilia Nicolini, che all’epoca si trovava nell’Istituto Suore
Maestre Pie.
Novembre 1943. Nella notte fra il 10 e l’11
c.m. (ore 22) un fortissimo bombardamento durato 54 minuti ha colto senza allarme
la pacifica cittadina di Recco. Obbiettivo
militare è stato il colossale e solido viadotto che attraversa tutta la cittadina.
Le numerose bombe lanciate dagli Anglo-Americani hanno però in maggioranza
colpito le abitazioni civili, seminando stragi e lutti: il viadotto ha subito lievi danni.
Anche il nostro istituto fu fortemente scosso dalle otto bombe esplose intorno.
Ricostruiamo i particolari della scena di
cui furono protagoniste le Suore (Sr Teresa
Vaccaro, preside e superiora, Sr Albina, Sr
Dionisia, Sr Dorotea, Sr Cecilia, Sr Maurizia, Sr Veronica, Sr Maddalena, Sr Rosalia)
e l’unica collegiale Roberto Maria Antonietta), accettata quest’anno (dati i momenti
Il centro di Recco fotografato negli anni trenta
dall’Istituto delle Suore Maestre Pie.
(ARCHIVIO FERRARI)
pericolosi) in via eccezionale: queste, all’esplosione della prima bomba, che fortunosamente colpì il viadotto, scesero poco
coperte nei fondi più sicuri dell’edificio in
mezzo ad una pioggia di vetri frantumati e
di calcinaccio.
Qui una bomba di grosso calibro, esplosa pochi metri lontana nel cortile retrostante, minacciò soffocare tutte per la diffusione degli acidi, per il materiale proiettato e
per la polvere prodotta dai marmi del pavimento di un cavalcavia frantumatosi dinanzi alle finestre prospicienti a noi; per buona
fortuna un’altra bomba esplosa dalla parte
opposta nel viale d’entrata a due metri lontana dall’edificio fece aprire tutte le porte e
ci sottrasse al soffocamento.
Restammo così sospese tra la vita e la
morte in mezzo al sibilo e allo scroscio delle bombe circa un’ora, invocando Dio e
aspettando che il soffitto ci piombasse sopra. Finalmente sentimmo il ronzio degli
aeroplani allontanarsi: era terminata la lunga agonia; ringraziammo Dio che aveva voluto risparmiarci così miracolosamente dalla morte che credevamo certa.
Potemmo fin da quella sera, nel chiarore
della luna piena e di un treno in fiamme, riscontrare la spietata rovina del nostro collegio, che, quantunque assai scosso, era ancora eretto, e della villa circostante. Risalimmo allora le scale, dopo esserci accertate della loro sicurezza, onde prendere il necessario per ricoprirci.
Vedemmo la stessa sera tra il bagliore
rossastro delle fiamme anche il raccappriciante e tragico spettacolo che offriva la cittadina di Recco: il campanile della chiesa
parrocchiale abbattuto, case scoperchiate,
altre case completamente al suolo, altre in
fiamme, pali e fili della luce ridotti ad uno
spaventoso groviglio, alberi divelti, e a questo aggiungi un vociare accorato di uomini,
donne e fanciulli, grida strazianti, pianti inconsolabili e imploranti che da quell’abisso
di rovine giungevano fino a noi.
Ci ospitò caritatevolmente nella notte
stessa, con altri superstiti, la sig.a Capurro
Assunta in frazione Cotulo.
Alla mattina seguente potemmo meglio
verificare i danni del Collegio: vetri e telai
di finestre frantumati, porte per la maggior
parte distrutte, anche quelle esterne ricoperte di lamina di ferro, mobiglia infranta,
ferri dello spessore di 2 cm contorti, muri e
soffitti assai scalcinati, tetto della palazzina
sconnesso e quello del Collegio crivellato,
nella villa maestosi alberi di cipresso, di alloro, di ulivi ad altri o stroncati o completamente divelti.
Il viale minore, il giardino e il viale d’entrata irriconoscibili, ridotti ad un monte di
terra. Un bersò pensile e cancellate in ferro,
ornamenti del magnifico parco, distrutti.
Nell’orto numerosissimi alberi di agrumi
scomparsi e qua e là buche a largo cratere
testimoniano l’esplosione di bombe a grosso calibro.
Nelle pagine del suo diario, Suor Cecilia
Nicolini descrive poi i bombardamenti
successivi e la distruzione di Recco. Racconta del trasferimento degli arredi e del
materiale didattico presso altre sedi di
proprietà delle Suore. Dopo una breve sospensione, le scuole elementare e media
furono sistemate a Salto e in seguito anche a Uscio. Qui le Suore e gli insegnanti, pur tra mille difficoltà, continuarono
l’attività didattica fino all’ottobre 1944,
seguendo un gran numero di alunni provenienti da tutta la vallata di Recco.
ECCORECCO
NUMERO 5 NOVEMBRE 2009 7
sport
NATA NEL 1968, DA CINQUE ANNI MILITA IN SERIE A
RUGBY Gli squali di Recco
EMY FORLANI Inizia tutto alla fine degli an-
ni Sessanta, una manciata d’anni prima che
Genova attraversi il suo momento di maggior splendore rugbistico con il Cus di Marco Bollesan: il rugby a Recco nasce infatti
nella calda estate del 1968. Tra i protagonisti della prima ora c’è anche quel Carlo Androne al quale, dopo la sua prematura
scomparsa, viene dedicato il campo di Via
Fieschi, sul quale la Pro Recco gioca praticamente tutte le partite casalinghe della sua
storia.
Nella seconda metà degli anni ottanta
l’obiettivo è rimanere in C1, sempre soffrendo un po’ per la superiorità del CUS Genova che veleggia tra serie A e B. Nel 1993
la tragica morte di Ermanno Bertamino (al
quale è dedicato un importante torneo giovanile che si svolge ogni anno) segna indelebilmente un gruppo forte e unito che sarà
alla base delle successive fortune sportive
della società.
La stagione 2000/2001 vede gli Squali
promossi in serie B e, due anni dopo, l’autentico trionfo: nel 2003/2004 la Pro Recco,
LA SCHEDA
PRO RECCO RUBGY
Fondazione: 1968
Campo: “Carlo Androne”
via dei Fieschi 2 - Recco
Telefono: 0185.721685
E-mail: [email protected]
Web: www.proreccorugby.it
Presidente: Antonio Venturelli
Vicepresidente: Raffaello Allegretti
RUGBY CLUB LEVANTE
(U6 - U8 - U10 - U12 - U14)
Presidente: Antonio VERDINA
Vicepresidente: Davide Idda
ECCORECCO
battendo all’Androne gli storici rivali del
CUS Genova, si guadagna la promozione in
serie A, categoria dove milita tuttora. Lavoro, entusiasmo e passione hanno permesso
di raggiungere questo traguardo e di poter
contare oggi su una realtà fatta di nove
squadre e quasi 300 tesserati dai 5 ai (quasi) 60 anni.
Eccoli dunque i valori del rugby di cui
tanto si parla: volontà, fatica, spirito costruttivo e positivo, entusiasmo, gioco di
squadra, rispetto, amicizia. Valori da applicare dentro e fuori dal campo. A Recco cerchiamo di insegnarli a tutti i ragazzi fin da
piccoli, fin da quando la palla ovale, che
tengono tenacemente stretta per non farsela rubare dall’avversario, sembra così grande rispetto a loro. I bambini crescono, diventano ragazzi e poi uomini: sempre rugbisti e sempre Squali, anche quando lo
scatto si fa fiacco e la pancia aumenta!
Ci vuole passione per fare uno sport dove il dolore fisico e la fatica sono una costante, ci vuole gioco di squadra per far andare avanti una palla che si può giocare solo all’indietro, ci vuole amicizia per perdonare l’errore di un compagno che vanifica
l’opera di tutti gli altri e ci vuole rispetto
per saper perdere una battaglia qual’è una
partita di rugby, e altrettanto ce ne vuole per
saperla vincere: mai e
poi mai l’avversario deve essere irriso, mai e
poi mai si devo-
no avere conti in sospeso dopo il fischio finale dell’arbitro.
L’arbitro fischia, la battaglia finisce, i
vincitori rendono omaggio agli sconfitti e
così fanno questi con i vincitori: non è per
niente facile per chi perde, ma si deve fare
così!
La doccia porta via il fango, evidenzia le
ferite e i lividi, chi ha vinto festeggia, chi ha
perso stringe i denti e poi, tutti insieme, ci
si siede a tavola: davanti ad una birra e ad
un bel piatto di pasta si commenta la partita appena finita, si salutano ex compagni di
squadra che hanno cambiato maglia, si salutano amici che hanno tifato dalla tribuna.
Quando si parla di “terzo tempo”, quello
che segue i due giocati in campo, si parla di
questo: ritrovarsi tutti insieme senza rancori a condividere qualcosa da mangiare e
qualcosa da bere. E non conta che sia la
bellissima club house di una squadra di
primo piano oppure la baracchetta prefabbricata di una squadretta di semplici appassionati, non conta se si hanno 6 o 60
anni: l’importante è lo spirito!
Leggenda vuole che per giocare a rugby
bisogna essere grossi, ma non è vero: nel
rugby ogni tipo di fisico può trovare il suo
ruolo e anche chi non è un gigante può togliersi la notevole soddisfazione di far cadere faccia a terra uno molto più grosso di
lui!
Quindi, perché non giocare a rugby? I lividi passano. Amici, passione ed emozioni
restano: tutti al Carlo Androne a giocare!!!
NUMERO 5 NOVEMBRE 2009 9
scuola
SUCCESSO DELL’ INIZIATIVA: QUEST’ANNO SI AGGIUNGE LA “LINEA 3” DA PIAZZA RICINA
Andiamo a scuola
in...“Pedibus”
ANNALISA REVELLO La Provincia di Genova
partecipa da due anni alla Giornata Internazionale “Andiamo a scuola a piedi” che si
svolge nel mese di ottobre. Il Comune di
Recco ha aderito anche per quest’anno a
questa proposta e venerdì 9 ottobre è stato
organizzato un incontro davanti al Comune di Recco per andare tutti a piedi a
scuola. La partecipazione da parte dei
bambini, dei genitori e delle insegnanti è stata significativa ed ha riscosso un buon successo.
Il cosiddetto Pedibus non è
altro che un autobus che va a
piedi, formato da una carovana di bambini che vanno a scuola in
gruppo accompagnati da due adulti volontari (genitori, nonni, insegnanti), seguendo
dei percorsi sicuri e ben definiti.
Lo scopo di questo proponimento è di
incentivare i genitori ed i bambini ad andare a piedi, diminuendo quindi l’utilizzo delle auto e contribuendo a ridurre la concentrazione di traffico attorno alle scuole con
indubbi vantaggi anche in termini di inquinamento. Il Pedibus è un modo sicuro, ecologico e divertente per andare e tornare da
scuola che dà la possibilità ai bambini di fare un esercizio fisico regolare, di socializzare meglio e di acquisire abilità pedonali.
«La collaborazione delle famiglie –
spiega l’assessore alla Pubblica Istruzione Caterina Peragallo – è un elemento
fondamentale per il successo e la
continuità di questa iniziativa. Come quelli dei veri autobus, i percorsi Pedibus prevedono capolinea e fermate intermedie, opportunamente indicate.»
Per aumentare la sicurezza, ai bambini
sarà fornita una pettorina ad alta visibilità
da indossare lungo il percorso. Ai due percorsi di Pedibus della scuola “Mameli” già
sperimentati la scorsa primavera con successo, se ne aggiungerà un terzo. La linea 1
fa capolinea in piazzale Europa, la linea 2
all’incrocio via Roma-via Vastato, la linea 3
parte da piazza Ricina.
Nelle foto, i numerosi “passeggeri” del Pedibus recchese.
Il Pedibus è realizzato grazie al prezioso
aiuto dei volontari. Per riuscire a fare partire tutte le linee si cercano ancora persone
che collaborino a questa bellissima ed importante proposta. Non è necessario essere
sempre disponibili, basta anche un giorno
alla settimana. All’iniziativa hanno aderito
i negozianti appartenenti all’Ascom e Civ di
Recco che esporranno alle vetrine dei loro
negozi una vetrofania. Un’altra importante
collaborazione è quella della Polizia municipale. Gli obiettivi del progetto possono essere riassunti nelle seguenti parole chiave:
sicurezza, educazione stradale, movimento
e salute, socializzazione, coinvolgimento,
autonomia ed aria. Il fine è quello di trasformare questo processo educativo capace
di diventare un vero e proprio servizio.
CRIS DIFFUSION
di Cristina Cecchi
Forniture per parrucchiere ed estetiste
Vasto assortimento accessori per capelli
Bigiotteria e idee regalo
Ingrosso e dettaglio
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10 NUMERO 5 NOVEMBRE 2009
ECCORECCO
associazioni
FILARMONICA ROSSINI
LE SUE ORIGINI RISALGONO AL 1850
Buona musica a tutti!
[ER]La banda di Recco è un’associazione
di volontariato, il cui scopo principale è
quello di divulgare la cultura musicale. La
banda persegue questo obiettivo attraverso
l’attività di tutti i suoi soci.
La musica è un aspetto fondamentale
della vita di tutti noi: non solo la ascoltiamo, ma spesso la utilizziamo inconsciamente come strumento di comunicazione o
come espressione dei nostri sentimenti. La
musica è anche uno strumento educativo
potentissimo, in grado di sviluppare la
creatività, l’espressione e l’apprendimento
attraverso il gruppo.
Nonostante la musica invada ormai il
nostro vissuto quotidiano, purtroppo viene
relegata ad un ruolo di secondo piano all’interno della scuola. Ciò può apparire singolare in un paese che nel campo della musica conta splendide tradizioni. A conferma
di questo, Chiara Bisso, nel precedente numero di “EccoRecco”, ha testimoniato che
all’estero la cultura musicale è più forte che
nel nostro paese.
La musica in ambito scolastico è stata
sempre considerata dal punto di vista del
professionista (in particolare dell’esecutore
strumentale) e non come disciplina con forti implicazioni educative che può concorrere alla crescita della persona umana. La
conseguenza di ciò è che l’esclusiva formazione del settore è affidata ai Conservatori
di Musica. Il conservatorio prepara cantanti ed esecutori strumentali per le orchestre;
l’obiettivo è sicuramente utile, ma parziale
rispetto alle potenzialità educative e formative di una “Musica per tutti”, non necessariamente legata a sbocchi professionali.
L’attività musicale nella banda invece
svolge una funzione culturale e di aggregazione sociale, per giovani e adulti.
Nella banda vige lo stesso spirito che
anima le associazioni sportive (molto presenti nel nostro territorio comunale) con la
differenza che a suonare in una banda si
può iniziare ad otto anni e finire a ottanta!
La possibilità di fare musica insieme è
un’opportunità unica di divertimento e di
crescita culturale, e in un periodo in cui si
assiste ad un preoccupante aggravio di problematiche sociali e di altissima dispersione
dei ragazzi, può essere una straordinaria
palestra di vita e strumento per la crescita e
la formazione della persona nel rispetto di
sé e degli altri.
Purtroppo la musica viene relegata nell’area delle discipline opzionali scolastiche,
ECCORECCO
inoltre ci sono pochissimi fondi a disposizione dei dirigenti scolastici per l’acquisto
del materiale didattico e strumentale. La
formazione musicale organizzata dai corpi
bandistici potrebbe supplire alle carenze
nel settore della scuola dell’obbligo, ma anche in questo caso ogni iniziativa è limitata dall’assenza di risorse. E’ necessaria una
legge che provveda almeno a monitorare, e
certificare, le scuole di musica presenti sul
territorio: questo potrebbe essere un primo
passo importante per la collaborazione tra
la scuola dell’obbligo e le bande musicali.
Per quanto riguarda strettamente la
Scuola di Orientamento Musicale della banda di Recco, bisogna dire che in questi ultimi anni c’è stato un interesse crescente da
parte di realtà esterne che hanno contribuito a mantenerla e a farla
crescere. Nel 2007 la banda è stata contattata dalla recchese Simona Oliva per fare
una tesi di laurea sull’importanza delle
bande nell’educazione musicale nelle scuole. Questa collaborazione è stata molto utile: i concetti appena espressi derivano tutte
dalla tesi di Simona.
Recentemente due importanti associazioni attive sul territorio (L’Ardiciocca ed il
Rotary Club Golfo Paradiso) hanno istituito
le borse di studio per gli allievi dei corsi di
musica. Inoltre un carissimo signore di Cotulo ha voluto aiutare la scuola di musica
con una cospicua somma di denaro.
Con grande piacere abbiamo potuto sperimentare che la banda ha fatto notevoli
passi da gigante! Buona Musica a tutti!
Nelle foto, due concerti tenuti quest’anno dalla Filarmonica Rossini in Piazza Nicoloso.
NUMERO 5 NOVEMBRE 2009 11
il filo
L’Italia compie
150 anni
INCONTRO A CHIAVARI PROMOSSO
DA “LEVANTE NEWS”
Venerdì 2 ottobre, presso la Società Economica di Chiavari, si è tenuto un incontro
organizzato dalla testata giornalistica web
“Levante News”, dal titolo “Il Levante e
l’Unità d’Italia”.
Erano presenti all’incontro l’assessore
alla Cultura della Regione Liguria Fabio
Morchio, il consigliere provinciale Sonia
Zarino, numerosi sindaci ed assessori di
Comuni del Levante, alcuni rappresentanti
di associazioni culturali. Obiettivo dell’ini-
Il busto a Giuseppe Garibaldi eretto nel 1887 a Sori.
ziativa era quello di mettere a punto un
programma unitario in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia,
previste tra il 2010 e il 2011.
Il presidente della Società Economica di
Chiavari, Roberto Napolitano, ha dapprima
illustrato quali potrebbero essere le iniziative della Società che saranno «in piena comunione di intenti e collaborazione con
l’Accademia cultori di storia locale per
quanto riguarda la linea storica da privilegiare, per ricordare come Chiavari ed il Levante siano stati protagonisti del Risorgimento». Napolitano ha pure precisato che
l’istituzione da lui presieduta potrà essere
al servizio del territorio anche per un eventuale coordinamento delle varie iniziative
onde evitare inutili e controproducenti sovrapposizioni. Anche gli interventi dei vari
sindaci presenti hanno sottolineato la necessità di una organizzazione che coinvolga in maniera ordinata tutti gli enti locali
interessati a commemorare l’evento.
Nel corso del convegno, Francesco Bruzzo, vicepresidente dell’Economica, ha posto l’accento sui documenti in possesso a
famiglie che spesso ne ignorano l’importanza e che comunque non si curano di garantirne la sopravvivenza. Roberto Figari, presidente dell’Accademia cultori di storia locale, ha messo a disposizione l’esperienza
e le conoscenze dei suoi soci per chiunque
fosse interessato nella organizzazione di un
evento sul tema risorgimentale.
Gli interventi dell’assessore Morchio e
quello del consigliere provinciale Zarino
hanno fatto ben sperare in una fattiva collaborazione della Regione e della Provincia
di Genova.
PIER LUIGI GARDELLA
I preziosi volumi
del Monastero
A LIBRIDINE ESPOSTI ESEMPLARI
DEI PADRI OLIVETANI DI CAMOGLI
A “Libridine”, il salone del libro antico,
esaurito e introvabile (Fiera di Genova, padiglione C, dal 30 ottobre al 1° novembre)
il Monastero dei Padri Olivetani ha esposto
alcuni volumi rari di grande valore. Tra
questi, è stato possibile ammirare una preziosa Bibbia in caratteri cinesi, stampata
nel 1859 a Shangai, un breviario romano
del Settecento e un curioso album, sul quale sono state incollate xilografie dei Vangeli, tratte da un’opera dell’abate francese Sebastiano Leroux.
Camogli vista
da Berengo Gardin
UNA MOSTRA E UN LIBRO
SUL FAMOSO FOTOGRAFO
A Camogli una mostra su uno dei maestri della fotografia contemporanea, Gianni
Berengo Gardin. «Si vede molto di più attraverso l’obiettivo che ad occhio nudo», ha
detto il fotografo al vernissage dell’evento.
Berengo Gardin è considerato uno dei più
attenti testimoni della storia umana e del
territorio. La mostra alla Fondazione Pier
Luigi e Natalina Remotti, con venti fotografie che fanno parte del volume e una selezione di altri venti scatti, è curata da Francesca Pasini e nasce dal volume monografico commissionato dalla Pro Loco e dall’assessorato alla Cultura del Comune di Camogli. Il libro, curato da Silvio Ferrari, Farida
Simonetti e Silvana Turzio, è pubblicato da
Federico Motta Editore. Scrive Silvana Turzio: «Solo qualcuno che conosce profonda-
12 NUMERO 5 NOVEMBRE 2009
mente Camogli può fotografare certi scorci
come li vediamo ora nell’immagine della
chiesa del Boschetto o del bivio di una della tante scalinate che collegano la via Ro-
mana alla via di Mezzo e questa alla via
nella Valle.»
La mostra è visitabile fino al 31 gennaio
2010. Nella foto, “I palazzi decorati”.
ECCORECCO
miscellanea
MINI
NOTIZIE
NOVEMBRE 1979
correva il mese
DALLE NAVI AGLI AEREI È partito all’Istituto Nautico di Camo-
gli (nella foto) il corso di aeronautica, che dopo cinque anni consegna al diplomato il titolo di perito per il trasporto aereo. Si tratta dell’unico corso di questo tipo offerto da una scuola pubblica in
provincia di Genova. Il successo del corso conferma un momento
particolarmente felice dello storico istituto, che quest’anno ha registrato 330 iscrizioni.
La campana sulla torre di Palazzo Ducale proviene dalla Fonderia Picasso di Avegno.
ESPERIENZA CORALE La Corale N.S. delle Grazie di Megli co-
munica di aver ripreso l’attività con prova settimanale serale presso l’Oratorio di San Martino (Madonna del Suffragio). La corale intende ampliare il proprio organico in una prospettiva artistica che
mira alla valorizzazione del repertorio vocale sacro, profano e dialettale, rinascimentale, classico e contemporaneo. Per informazioni: 349.1427929 oppure [email protected]. È altresì possibile presentarsi il mercoledì sera alle prove.
2009 ANNO DELLE MERIDIANE Dopo Recco e Avegno (vedi “EccoRecco” n. 1), anche Bogliasco ha inaugurato una meridiana,
opera di Gian Marco Crovetto, recentemente installata sulla parete di un edificio della passeggiata.
CORSO DI CHITARRA Tenuto dal maestro Luca Falomi presso il
Circolo Parrocchiale “Michele Massone”, si tiene a Pieve Alta un
corso di chitarra classica e moderna. Quest’anno sono disponibili anche lezioni di avviamento al pianoforte, tenuti da Pietro Martinelli. I corsi sono concentrati nelle giornate di mercoledì e giovedì; costo 20 euro per le lezioni individuali e 30 per i gruppi di due
persone. Per informazioni: 333.8399494.
ESCURSIONI SUL MONTE DI PORTOFINO Tra cielo e mare… lasciati accompagnare nella Natura. Per tutte le escursioni prenotazione obbligatoria entro le 17.00 del venerdì allo 010.2345636 oppure entro le 12.00 del sabato al 3480182557. Quota 10,00 €. Escursioni garantite con almeno 5 partecipanti; [email protected];
www.parcoportofino.it.
• Domenica 1 e domenica 29: Via dei Tubi. Appuntamento alle
9.00 a San Rocco di Camogli (piazzale della chiesa). Fine dell’escursione alle 13.00 circa. Escursione impegnativa, consigliati scarpe da
trekking e torcia elettrica.
• Domenica 8 Cala degli Inglesi. Escursione riservata ad escursionisti con una buona preparazione fisica. Appuntamento alle 10.30
al porticciolo di Portofino. Rientro alle ore 13.00 circa a Portofino.
Consigliato abbigliamento sportivo.
• Domenica 15 La valle dei Mulini. Un angolo del Parco poco conosciuto, dove un tempo erano presenti ed attivi decine di mulini e
frantoi. Appuntamento ore 10.15 presso fermata bus di Paraggi.
• Domenica 22 Le “Batterie”. Appuntamento alle 9.30 a San Rocco
di Camogli (piazzale della chiesa). Rientro a San Rocco per le ore
13.00 circa. Escursione mediamente impegnativa, consigliati abbigliamento sportivo, torcia elettrica e guanti.
MERCATINI DI NATALE La Pro Loco di Avegno organizza una gita in pullman a Montreux (Svizzera) in occasione dei Mercatini di
Natale. Costo 30,00 €a persona (minori di 12 anni e soci Pro Loco
25,00 €). Info e prenotazioni: Paola 0185.79207.
ECCORECCO
Campana da venticinque quintaliLa fonderia dei Fratelli Picasso di Avegno realizza il “Campanon de Päxo”, una gigantesca campana destinata alla torre di Palazzo Ducale a Genova.
Bambino ferito in una sparatoria a ReccoSergio Corradino,
6 anni, e la mamma Vittoria Canevello sono diretti verso la
scuola di San Rocco quando si trovano al centro di una sparatoria tra i carabinieri e due giovani a bordo di un’auto. Entrambi colpiti, vengono portati al pronto soccorso: si tratta fortunatamente di ferite superficiali; rimane tanto spavento per il
brutto episodio.
Quando c’era il “musciamme”Condannato un noto pescatore camogliese che preparava il pregiato “musciamme” di delfino (allora ancora in libera vendita), perché lavorato senza le necessarie autorizzazioni sanitarie.
Turismo in calo nel Golfo ParadisoUna lettera scritta da villeggianti milanesi denuncia stazioni ferroviarie sporche, poche
manifestazioni, incuria nella manutenzione degli spazi verdi,
rumori molesti nelle ore serali. E i numeri confermano il calo di
presenze anche nella stagione estiva.
Nuove amministrazioni comunaliMario Bellagamba è il nuovo primo cittadino di Camogli. A Recco il neosindaco Filippo Picardi forma la nuova giunta.
La “bitonale” sulle auto della PoliziaAddio al lacerante fischio delle sirene della Polizia. Viene infatti adottata anche in
Italia la sirena bitonale sulle “pantere”; in seguito sarà adottata da tutti i mezzi d’emergenza.
FINO A PRIMAVERA 2011
obiettivo
CALENDARIO E CALCOLATRICE ALLA MANO
PRIMA DI PARCHEGGIARE L’AUTO
NELLO SLARGO DI LUNGOMARE BETTOLO
NUMERO 5 NOVEMBRE 2009 13
I NOSTRI SERVIZI
agenda
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Sportello IAT: Informazione Accoglienza promozione Turistica
Divulgazione di materiale informativo.
Vendita biglietti urbani AMT Genova
Vendita abbonamenti e biglietti APT
Vendita abbonamenti e biglietti ferroviari (fino a 250 km)
Vendita biglietti del servizio “Autostradale”
linea Sestri Levante - Milano con fermata a Recco
Vendita schede Telecom e ricaricabili per cellulari
Vendita tessere autostradali Viacard
Prenotazione e vendita biglietti dei teatri di Genova
Vendita biglietti principali concerti
Affissione e pubblicità per i Comuni di Recco e Avegno
Sportello Touring Club Italiano
Fax e fotocopie
Via Ippolito d’Aste 2a - Recco - Tel. 0185.722440 - [email protected] - www.prolocorecco.it
Appuntamenti a Recco
Sabato 7 • Presentazione del libro “I mille bianchi velieri della Città di Camogli” di Pro Schiaffino. Sala consiliare, ore 17,00.
Sabato 7 • Coro “Canto Libero” diretto dal maestro Gianni
Martini. Sala polivalente “Franco Lavoratori”, ore 17,30. Ingresso libero. Organizzano “Le arcate”.
Sabato 7 • Concerto per organo, violino e coro. Chiesa parrocchiale di S. Rocco, ore 21,00. Ingresso libero.
Domenica 15 • “American Festival”; raduno di vetture americane. Lungomare Bettolo, tutto il giorno.
Venerdì 20 • “La limonina, la mela quasi scomparsa”; convegno, a cura de “L’Ardiciocca”. Sala consiliare, ore 17,00.
Venerdì 20 • “Voci insieme per il mondo”; concerto per il Mato Grosso, a cura dell’associazione “Marinai d’Italia”. Sala polivalente “Franco Lavoratori”, ore 21,00.
Giovedì 26 • “Calvino tra tradizione e sperimentazione”, a
cura di Giovanni Chiesura. Sala Incontri “Maison da O Vittorio”, ore 17,30. Ingresso libero. Organizzano “Le arcate”.
Sabato 28 • Presentazione del libro di Roberto Perrone “La
ballata dell’amore salato” (vedi recensione a pag. 15). Sala
consiliare del Comune, ore 17. Sarà presente l’autore.
Domenica 29 • Concerto in piazza Nicoloso della Filarmonica
“G. Rossini” di Recco in occasione della festa di S. Cecilia.
A teatro in... Pro Loco
Presso la Pro Loco di Recco si possono acquistare in prevendita i biglietti per tutti gli spettacoli della stagione
2009/2010 per i maggiori teatri di Genova: Carlo Felice,
Corte, Duse, Politeama Genovese, Modena e Tosse. Si
possono acquistare i biglietti anche per il Teatro Cantero
di Chiavari.
I soci Pro Loco usufruiscono di uno sconto sul prezzo del
biglietto al Teatro Carlo Felice di Genova e la possibilità
di acquistare l'abbonamento ridotto al Teatro della Corte
e al Politeama Genovese.
La Pro Loco di Recco è inserita
nel circuito Vivaticket, per cui
è possibile acquistare, sempre
in prevendita, i biglietti per
spettacoli in tutt’Italia.
Questo mese, prenotazioni
per i concerti di Francesco
Guccini (nella foto), venerdì
13 al Vaillant Palace, e di Cristiano De André, venerdì 20
sempre al Vaillant Palace.
Festival “Recco in Musica”
quattro prestigiosi appuntamenti
Riparte, domenica 15, il Festival “Recco in Musica”, organizzato dal Gruppo
Promozione Musicale Golfo Paradiso
con il contributo del Comune di Recco.
Quattro concerti per quattro domeniche, sempre alle 17, all’Oratorio San
Martino (Piazzetta Nostra Signora del
Suffragio), gentilmente messo a disposizione dall’Arciconfraternita del Suggragio.
Il Maestro Luciano Lanfranchi, direttore artistico, ha puntato su un programma che, pur avendo come denominatore comune il pianoforte, tuttavia lo presenta nelle sue varie possibi-
14 NUMERO 5 NOVEMBRE 2009
lità: strumento solista nel primo concerto, per duo a quattro mani nel secondo appuntamento, insieme ad uno
strumento ad arco (violoncello e pianoforte) per il terzo, e sempre in un
duo ma in versione jazz nell’ultimo
concerto. Attraverso questi concerti, il
pubblico potrà chiaramente notare, ed
apprezzare, le diverse sonorità ed il
diverso utilizzo dello strumento a seconda dei programmi, degli abbinamenti e delle scelte stilistiche.”
Questi i quattro appuntamenti:
Domenica 15: Hiroko Imai, pianista
giapponese.
Domenica 22: concerto a quattro mani
per pianoforte: Massimo Acuto e Andrea Bevilacqua.
Domenica 29: duo Dario Destefano,
violoncello, e Maurizio Barboro, pianoforte (nella foto).
Domenica 7 dicembre: incontro dedicato al jazz, con il clarinettista Alfredo
Ferrario e il pianista Paolo Aldrighi.
ECCORECCO
agenda
in libreria
✤ LA BALLATA DELL’AMORE SALATO Girolamo è un
lavoratore portuale che, rimasto vedovo, scopre un segreto
sulla moglie che scatena in lui sentimenti contrastanti. Un
“bailamme di emozioni” che si snoda tra un derby a Marassi
e il lavoro sulle navi, la vita del figlio. Ambientato nella
Genova di vent’anni fa, il romanzo di Roberto Perrone mette
in scena, con ritmo incalzante, il contrasto tra orgoglio e
amore. Mondadori, 224 pagine, €18,00.
✤ IL REGNO DEL NORD Il sottotitolo,
“1859: il sogno di Cavour infranto
da Garibaldi”, condensa la storia
raccontata dallo spezzino Arrigo
Petacco. Alla vigilia dell’unità
nazionale, gli accordi segreti tra lo
statista piemontese e Napoleone III
si infrangono contro il no di Francesco
II, re di Napoli, e l’impresa dei Mille.
Le Scie Mondadori, 176 pagine, €19,00.
✤ L’ALTA VIA DEI MONTI LIGURI
Alpinista e giornalista, Andrea
Parodi descrive non solo il
percorso principale dell’Alta Via,
ma anche le varianti e i sentieri
di collegamento con la costa.
Una guida non
solo per
escursionisti
attrezzati ma
utilizzabile
anche dai
gitanti della
domenica.
Andrea
Parodi
editore,
240 pagine,
€19,00.
✤ VIAGGIO IN LIGURIA
Costa ed entroterra,
naturalmente, che
Ornella D’Alessio sa
raccontare
piacevolmente in una
guida in cui gli itinerari
sono intercalati da
precise “schede
alimentari” e pagine di
approfondimenti culturali. Una piacevole
lettura per tutti. Florence Publishing,
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PIAZZA S. GIOVANNI BONO, 22 • RECCO
TEL. 0185/722455 FAX. 0185/722455
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ARTICOLI DA REGALO E DA UFFICIO
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SALUTE BENESSERE
Sindrome metabolica Il glucosio
rappresenta la maggior fonte di energia
per il corpo umano ed è necessario per
la crescita, lo sviluppo e il mantenimento di tutte le cellule dei tessuti e
degli organi. L’insulina è il principale
ormone responsabile della regolazione
dei livelli di glucosio; qualsiasi difetto
nella produzione o nell’azione dell’insulina può provocare l’insorgenza di
una delle svariate forme di diabete mellito. I diabetici di tipo 2 corrono un rischio da 2 a 4 volte superiore di sviluppare malattie cardiovascolari, da qui la
necessità di misurare anche il livello
del colesterolo (fattore di rischio addi-
zionale insieme ad ipertensione) come
complicanza primaria del diabete. A
differenza di altre complicanze, che
possono essere drasticamente ridotte
solo con un buon controllo glicemico,
per scongiurare il rischio di infarto, una
glicemia “doc” non basta. Compenso
glicemico, pressione e colesterolo sono
come tre gambe di uno sgabello: se una
è rotta non importa quanto siano solide
le altre due. In farmacia è possibile controllare questi valori in pochi minuti.
NUMERO 5 NOVEMBRE 2009 15
06
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DICEMBRE
2009
IN QUESTO NUMERO
Francesco Olivari
Le ricchezze del Parco di Portofino
Avegno
Il Museo delle campane
IL MERCATO SETTIMANALE A RECCO (FOTO ALESSANRO TIRO)
Farida Simonetti
Incantevoli ville sul mare
Paolo Nicola Badalini
Volontariato, il Comune si impegna
Sandro Pellegrini
Sangermani, un nome di prestigio
Camogli
San Nicolò e i suoi angeli custodi
Pro Recco Pallavolo
Largo alle giovanissime
Scuola materna Speroni
Il teatro va… all’asilo
Giovanissimi
Ecco le Aquile del Golfo
CARTAUGURI TIM. TI RIMBORSA I MESSAGGI E LE CHIAMATE
CHE FAI FINO A FINE ANNO
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spigolature
RAPPRESENTANO IL SEGNO DI INTERE GENERAZIONI CHE HANNO LAVORATO LA TERRA
I muretti a secco
monumento alla fatica dell’uomo
[GR]In tutte le aree del mondo avare di
spazi pianeggianti sono presenti sistemi di
coltivazione a terrazze. Ognuno naturalmente con caratteristiche e tipologie proprie. In Liguria è stata la diffusione dei muri a secco, a partire dal Medioevo fino al vero e proprio boom del settecento e dell’ottocento, a permettere la costruzione delle
“fasce”, utilizzate per la coltivazione della
vite, dell’olivo, di cereali e legumi. A poco
a poco si è creato un sistema articolato, che
ha coperto oltre il trenta per cento del territorio regionale e che ha contribuito ad impedire alle acque piovane di scorrere in maniera incontrollata, conferendo stabilità e
riducendo l’erosione naturale dei versanti.
Lo scrittore Giovanni Boine (Finalmarina, 1887 – Porto Maurizio, 1917), in un articolo pubblicato nel luglio del 1911 sulla rivista La Voce si spinse a dire che «i nostri
monumenti non sono nelle piazze delle nostre città, sono le nostre “fasce”, la pietra tagliata dalle nostre dure braccia liguri e trasformata in terra da coltivare… (dove) i solchi si fanno a colpi violenti di bidente, uno
dopo l’altro, duri, violenti rompendo il terreno compatto e argilloso.»
Vero è che i «milioni di metri quadri di
muro a secco che chissà da quando, chissà
per quanto i nostri padri, pietra per pietra,
2 NUMERO 6 DICEMBRE 2009
hanno con le loro mani costruito» sono serviti a modellare lo stesso paesaggio delle
Riviere liguri, connotandolo di un’impronta
“naturale” ancorché dovuta all’azione dell’uomo.
Un prezioso patrimonio che a causa del
progressivo abbandono dell’agricoltura di
sussistenza e della spinta all’urbanizzazione corre da ormai molti anni il pericolo di
scomparire. Fenomeno accelerato in Liguria
dal clima temperato che determina le condizioni per cui, ad esempio, nel giro di
qualche decina di anni un oliveto può essere completamente sommerso e soffocato da
rovi e avviarsi a divenire una boscaglia.
È possibile contrastare efficacemente
questo fenomeno? Certamente non è realistico pensare ad un riuso su ampia scala
delle fasce abbandonate. Però si stanno diffondendo, in Liguria come in altre aree del
Mediterraneo, iniziative di collaborazione
tra istituzioni e privati per il recupero di
questo patrimonio. Una strada da seguire e
incentivare nell’interesse di tutti.
ECCORECCO
intervento
IL PROMONTORIO RAPPRESENTA UNA PREZIOSA RISORSA DEL COMPRENSORIO
Le ricchezze
del Parco di Portofino
Natura e paesaggio
FRANCESCO OLIVARI Il Parco di Portofino si
appresta a festeggiare il 75° anniversario
dalla propria istituzione. Risale infatti al
giugno del 1935 la legge n.1251 con cui fu
istituito l’Ente Autonomo Monte di Portofino, ente titolato al controllo ed alla vigilanza del Promontorio con la finalità di
tutelare le peculiarità naturalistiche e paesaggistiche anche attraverso opere discutibili come ad esempio la realizzazione di
una strada litoranea di collegamento tra
Camogli e Portofino. A causa delle vicende belliche tale progetto fortunatamente
naufragò ed oggi per ammirare le meraviglie del promontorio si hanno a disposizione circa 70 km di sentieri adatti a tutti
i tipi di escursionisti.
In questi anni l’Ente ha curato la manutenzione di tutta la rete escursionistica,
dotandola di segnaletica, pannelli informativi ed aree di sosta. La particolarità è
che tali attrezzature sono state realizzate
direttamente sul posto utilizzando il legno
ricavato dal miglioramento boschivo.
Nuovi sentieri sono stati riaperti, mettendoli in sicurezza (Cala Inglesi, Torretta
di San Fruttuoso), altri sono stati resi fruibili anche attraverso una pannellistica illustrativa (Valle dei Mulini), altri ancora sono di imminente riapertura, come quello
che collega località Batterie a Punta Chiappa. Quest’ultimo è inserito in un progetto
più ampio che prevede il recupero dei ma-
nufatti bellici, rendenva funzionare il mulidoli visitabili.
no). Da qui è possibiA tale proposito è
le imboccare il sentiegià in fase di elaboraro della valle dei Muzione il progetto defilini, dove è possibile
nitivo che ha ottenuto
vedere ancora dei ruda Regione Liguria un
deri dei vecchi mulini
importante finanzia(35 cartografati dal
mento per la realizzaVinzoni nel 1777) ed
zione del primo lotto.
arrivare alla Baia di
Il parco si sta impeParaggi dopo aver
gnando anche nel repasseggiato in una
cupero di sentieri che
valle di bellezza strainsistono sulla l’area
ordinaria. Sono tuttocontigua e nelle aree
ra in corso i lavori di
S.I.C.
recupero dell’eremo
Sono recenti due
di S.Antonio di NiaFrancesco Olivari, 44 anni, geologo,
finanziamenti per il
sca (Paraggi), che neoriginario di San Rocco di Camogli, è
recupero dei sentieri
cessità ancora di riil presidente del Parco naturale regionale di Portofino.
di crinale del Golfo
sorse per completare
Tigullio (circa 70 km
l’opera, situato in una
di sentiero che attraversa i comuni di Ca- valle poco conosciuta ma ricca per quanmogli, Recco, Rapallo, Zoagli e Chiavari, to riguarda la varietà di felci; in meno di
finanziamento di 208.000 euro) e quello 700 metri si possono osservare ben 17 endella cosiddetta Via del Mare, che collega tità diverse. Sono terminati invece i lavori
Milano a Portofino passando attraverso il di recupero dell’edificio di Semaforo VecParco dell’Antola.
chio, situato alla
Recentemente è stato anche aperto un quota più alte del
posto di ristoro, il Mulino del Gassetta, si- promontorio, dove
tuato nella parte alta della Valle dell’Ac- il Parco ha installaqua Viva, che svolge la funzione di punto to una centralina
informativo e museale (è stata recuperato meteo, gestita da
il vecchio macchinario con ruota che face- Arpal, per il rilevamento dei dati meteorologici.
Ovviamente l’attività del parco non
può
prescindere
dalla attività di ricerca scientifica, attualmente sono in corso progetti sul censimento degli uccelli e
degli anfibi, sull’analisi dei paleosuoli e
delle sorgenti, oltre che sulla qualità dell’aria nelle grotte (progetto internazionale
C6). Notevole impegno è rivolto alla educazione ambientale nelle scuole del comprensorio, che da quest’anno è rivolta anche agli studenti delle scuole all’esterno
al Parco ed al turismo scolastico che fornisce numeri interessanti, in controtendenza rispetto all’andamento nazionale.
Insieme a Regione Liguria, Soprintendenza, Area Marina ed altre realtà locali si sta
lavorando per candidare il territorio a Patrimonio dell’Umanità, percorso lungo ma
IL QUADRO A. Marano, “Mercato settimanale” 1950 ca., olio su tela (collezione privata). meritevole di essere portato avanti.
ECCORECCO
NUMERO 6 DICEMBRE 2009 3
progetti
NEL CONTESTO DELLA VALORIZZAZIONE DI UN ANTICO PERCORSO PEDONALE
AVEGNO Tornano
le campane.
In un museo
EMANUELE CASSANI Avegno avrà il suo prezioso Museo delle campane. La progettazione è stata affidata all’architetto Stefania
Pantarotto, professionista specializzata nel
restauro di monumenti. L’area interessata è
quella delle antiche fonderie Picasso, struttura storica legata alla produzione artigianale di questa antico strumento.
Il manufatto inoltre rappresenterà un
elemento di spicco lungo il percorso pedonale storico che l’Amministrazione Comunale di Avegno intende recuperare e valorizzare secondo le indicazioni della Convenzione europea sul Paesaggio e il Codice
dei Beni Culturali e del Paesaggio. Si tratta
di un’antica via di comunicazione, un tempo unico itinerario della valle del torrente
Recco, che partendo dalla cittadina rivierasca risale verso i monti, attraversando Avegno per giungere fino ad Uscio e poi valicare in Val Fontanabuona.
Come detto, è finalità prioritaria dell’intervento la preservazione e la conservazione della fonderia secondo il suo assetto
d’origine, definendo uno spazio museale
permanente legato agli aspetti dell’archeologia industriale. Verranno perciò mantenuti inalterate tutte quelle parti architettoniche e gli elementi che sono legati agli aspetti della lavorazione, così come il carattere
della fabbrica, i materiali e le forme tipiche
che la definiscono. Il progetto propone soltanto interventi che migliorano la visibilità
e la visitabilità del manufatto e prevede la
sistemazione dell’area esterna.
Per
quanto
riguarda
l’aspetto strutturale dell’intervento, si vuole rendere l’edificio svincolato da quello adiacente, al quale attualmente si appoggia, pur rimanendone apparentemente unito.
Il piano seminterrato resterà pressappoco inalterato nell’aspetto: al fine di meglio
permettere la visione della bocca di carico
della fornace, si prevede l’eliminazione della stretta scala di accesso in pietra e la realizzazione di una nuova e più ampia scala
collocata più a valle, che entrerà a far parte di una serie di sistemazioni esterne riguardanti l’area circostante il manufatto.
Il piano terra è costituito dalla presenza
del forno e della zona di lavorazione e preparazione delle seste e degli stampi della
campane; manterrà la suddivisione originaria delle diverse aree di lavorazione. La pavimentazione sarà in terra stabilizzata, con
caratteristiche visive del tutto simili alla
terra battuta presente in origine, per rispettare la tipologia e l’anima del luogo che era
e vuole rimanere una fabbrica.
Da questo piano si potrà accedere, attraverso una scala di acciaio e legno, al piano
superiore, destinato a zona espositiva. Da
qui si potrà avere una visione privilegiata
del forno per la fusione posto a piano terra,
attraverso una porzione vetrata calpestabile della pavimentazione lignea del solaio.
Nei prospetti saranno presenti ampie vetrate, come è tipico di luoghi dedicati alle
lavorazioni artigianali, che permetteranno
la simultanea visione dentro-fuori sfruttando al meglio l’illuminazione naturale.
La copertura sarà a due falde con struttura portante lignea, con manto di finitura
in tegole marsigliesi o in abbadini di ardesia, entrambi tipologie di finitura riscontrabili in loco.
La fonderia della famiglia Picasso ha
prodotto campane fino al 2005. La fabbrica molto probabilmente era attiva
già prima del 1500. Il procedimento per
la fusione delle campane è rimasto, fino
alla chiusura, allo stato artigianale e risale a tempi remoti.
L’operazione di realizzazione di un “sacro bronzo” dura a lungo ed è operazione delicatissima. Dal modo in cui viene
lavorata la forma, e poi, dalla esatta fusione del bronzo, si ha la misura di peso precisa e quindi la tonalità giusta.
Ma basta un nonnulla per fallire e far
andare a monte il lavoro di mesi. E i canali attraverso i quali si fa scendere il
bronzo fuso delle campane devono essere ben asciutti, perché anche un piccolo punto umido farebbe saltare il
bronzo.
A lavorazione ultimata si prova la tonalità della campana, o dell’intero concerto. L’operazione, di solito a campana rovesciata, viene eseguita mediante un
battacchio che ha tutta l’apparenza di
un pestello da mortaio. È chiaro che
l’esito positivo della prova corona col
successo un lavoro di mesi. Si tratta a
questo punto solo di installare la campana sul campanile.
L’intervento prevede la generale riorganizzazione della zona circostante il manufatto, con lo spostamento della scala di accesso al piano seminterrato più a valle verso il fiume, la realizzazione di muretti e parapetti, la creazione di un luogo di sosta attrezzato con panchine e un prato antistante l’ingresso.
Nelle immagini, due viste del futuro Museo delle campane.
4 NUMERO 6 DICEMBRE 2009
ECCORECCO
turismo
Incantevoli ville sul mare
TURISMO CULTURALE IN BATTELLO NEL GOLFO PARADISO
FARIDA SIMONETTI * Nella scorsa primavera
presso Villa Dufour a Mulinetti si tenne il
convegno (promosso dalla Soprintendenza
per i beni storici, artistici ed etnoantropologici della Liguria in collaborazione con la
Regione Liguria e il Comune di Recco) dedicato alla villa stessa e alla storia della “Villeggiatura in Riviera tra Ottocento e Novecento”.
L’interesse suscitato in quella sede dall’intervento di Silvia Barisione, storica dell’arte del “Wolfsoniana Centro Studi”, su
“Ville in Riviera dall’eclettismo al razionalismo” mi ha suggerito di estendere l’organizzazione del convegno fino a comprendere la ripetizione di quella conferenza a
bordo di un battello navigando lungo la
costa per scoprirne le emergenze architettoniche, spesso leggibili soltanto dal mare. È
da questa prospettiva, infatti, che si possono osservare alcuni pregevoli esempi di
residenze di villeggiatura costruite a partire
dalla metà dell’Ottocento e nel corso del
Novecento, dalla classicheggiante villa
Necchi, a Capolungo, realizzata dall’architetto milanese Tomaso Buzzi all’inizio degli
anni Cinquanta, agli esempi razionalisti tra
Pieve e Bogliasco, e alle ville di gusto eclettico, come quella commissionata nel 1899
dal conte Lodovico Ceriana Majneri a Carlo
Ceppi, uno dei maggiori architetti torinesi
del periodo, la già citata villa Dufour a
Mulinetti e l’adiacente castello, realizzato
ECCORECCO
per i Peirano intorno al 1898, dal noto
architetto genovese Marco Aurelio Crotta.
Grazie alla disponibilità della Società
Trasporti Marittimi “Golfo Paradiso” di
Camogli, che ha messo a disposizione la
motonave “Sagittario”, e alla società “I tre
merli” che ha garantito un aperitivo a
bordo, ho così potuto proporre l’iniziativa
“Per mare, di villa in villa”.
Con sorpresa ho scoperto che alla proposta, certo insolita e inedita lungo le
nostre coste, non solo avevano aderito 250
persone, ma che il numero degli esclusi
era tale da richiedere una replica e poi
ancora una terza edizione per arrivare a
soddisfare, nell’arco del mese di agosto,
un totale di quasi 700 persone tra cui
numerosi turisti.
Per un’iniziativa nata come appendice a
un convegno scientifico sul tema, “da specialisti”, dell’architettura di villa tra eclettismo e razionalismo, si può dire che si è
trattato di un successo sorprendente e inatteso che esige alcune considerazioni. Il
Golfo Paradiso nel mese di agosto offre il
suo massimo come clima, mare, spiagge,
elementi di attrazione ai quali se ne uniscono altri, non di poca rilevanza, come la
gastronomia.
Le conferenze in battello hanno dimostrato il pieno gradimento del pubblico per
l’aggiunta a questi elementi di un’offerta
con un contenuto culturale di carattere sto-
In alto, Villa Dufour a Mulinetti. Sotto, località Bordigotto.
Nel riquadro, Farida Simonetti.
rico artistico. Si è così creato un momento
di svago, ma anche di arricchimento per la
mente, che ha tra l’altro confermato l’interesse dei residenti per originali proposte di
conoscenza del proprio territorio.
Sulla base di questa esperienza, mi
sento di affermare che la programmazione
degli eventi estivi, dovrebbe considerare
con più attenzione la domanda, che forse i
tempi di crisi accentuano, di manifestazioni di qualità, di contenuto, di uno svago
meno effimero. Le conferenze in battello
sono in questo senso una piccola risposta,
ma il loro successo rende inevitabile impegnarsi a ripetere l’esperienza il prossimo
anno focalizzando temi diversi, ma proponendoli con la stessa formula.
Un’idea che potrebbe diventare una
costante del programma agostano, e non
solo, del comprensorio. I battelli, che nel
periodo estivo percorrono regolarmente il
Golfo, offrono comunque la possibilità di
abbandonare l’automobile per scoprire
nuovi percorsi e nuovi contenuti che si
potrebbero rendere accessibili, aldilà dell’occasione specifica fornita dalla presenza
di un esperto conferenziere, anche con una
mirata produzione editoriale, immediata
nella forma e ineccepibile nei contenuti,
strumento di qualificazione della proposta
non solo turistica del Golfo Paradiso.
* DIRETTRICE GALLERIA DI PALAZZO SPINOLA A GENOVA
NUMERO 6 DICEMBRE 2009 5
sociale
NASCERÀ UNA SEDE RISERVATA A TUTTE LE ASSOCIAZIONI
Volontariato, il Comune si impegna
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
PAOLO NICOLA BADALINI * I dati forniti da
Bruxelles parlano chiaro: 100 milioni sono
le persone del vecchio continente coinvolte
in attività di volontariato. Una dimensione
che sta a testimoniare il profondo radicamento di queste esperienze nel tessuto
sociale e nel patrimonio culturale dei nostri
popoli. Non a caso, l’Unione Europea ha
voluto ricordare questo fatto, proclamando
il 2011 “Anno Europeo del Volontariato”.
Proprio alla luce di queste considerazioni, in qualità di Consigliere delegato alle
relazioni con le associazioni di volontariato
del Comune di Recco mi piace ricordare
come la nostra città sicuramente rappresenti una bella realtà in termini di assistenzialismo e sussidiarietà. È noto che il cospicuo
numero di organizzazioni ben strutturate
presenti sul territorio e la varietà dei servizi resi rendano il nostro volontariato uno
dei fattori più incisivi ed importanti della
comunità locale.
La progettualità, gli obbiettivi da raggiungere, i servizi da erogare “obbligano”
in un certo qual modo l’Amministrazione
Comunale di Recco a investire sul volontariato, per contribuire a risolvere numerosi
problemi. Riflettiamo un attimo su cosa
accadrebbe se improvvisamente venisse a
cessare l’attività di tutte quelle persone che
dedicano il proprio tempo all’assistenza ai
malati, al servizio sanitario e sociale, alle
emergenze ambientali e di protezione civile, alla promozione della cultura e delle
tradizioni, alla diffusione della pratica
sportiva.
Ne verrebbe inevitabilmente fuori il
ritratto di una città più povera, priva di
pezzi importanti del proprio modo di essere. Per scongiurare questa remota possibilità è tuttavia urgente e necessario che l’attività privata, individuale, si coniughi con
l’azione di stimolo e di sostegno della parte
pubblica.
6 NUMERO 6 DICEMBRE 2009
Paolo Nicola Badalini.
È nata così l’idea di aprire una sede
dedicata alle decine di associazioni che
operano in Recco, per dar vita ad un nuovo
punto di riferimento istituzionale pronto, in
primo luogo, ad accogliere una rigenerata
Consulta del Volontariato.
È pertanto palese la condivisione di
quanto espresso su questa tematica nei precedenti numeri di “EccoRecco” da Maurizio
Calì, presidente della Croce Verde, e dal
dott. Augusto Marchesi. Il Comune è pronto a dare il suo contributo affinché possa
concretizzarsi questa non facile operazione
di raccordo tra partecipazione privata e
ambito pubblico, nell’ottica di quel principio di sussidiarietà che, in tempi di crisi
come questi, può aiutare a risolvere problemi anche importanti.
È quasi banale ricordarlo, ma proprio
sulla Consulta ricadrà l’onere maggiore del
lavoro da svolgere, soprattutto per ricercare
una maggiore sinergia fra le Associazioni,
garantendo al tempo stesso l’assoluto
rispetto di ruoli ed identità dei soggetti interessati. Credo tuttavia che esistano le condizioni di base per cui questo traguardo sia
raggiungibile. A questo proposito mi piace
ricordare un episodio di cronaca cittadina
risalente al lontano 1970. “Corsa folle per
un prematuro”, intitolava un quotidiano
locale: una ambulanza della Croce Verde di
Recco a sirene spiegate trasportava a tempo
di record un neonato all’ospedale Gaslini di
Genova salvandogli la vita!
Oggi devo tutto a quei militi.
Non posso così esimermi di ringraziare
tutti i volontari, patrimonio inestimabile
della nostra città, persone con divise diverse ma accomunate dallo stesso spirito di
solidarietà e altruismo.
*
CONSIGLIERE COMUNALE CON DELEGA
A VOLONTARIATO E PROTEZIONE CIVILE
AVO GOLFO PARADISO IN PRIMA LINEA
L’Avo Golfo Paradiso ha partecipato, lo scorso ottobre, alla Prima Giornata Nazionale
dell’Associazione Volontari Ospedalieri (Avo). L’Avo conta oggi circa 30.000 volontari
presenti in 521 strutture (Ospedali, RSA, Case di Riposo, Hospice). La manifestazione
era finalizzata a far conoscere la nostra attività di volontariato, che rappresenta un valido punto di riferimento verso chi, ricoverato in una struttura sanitaria, si trova a vivere situazioni di sofferenza e solitudine.
L’Avo Golfo Paradiso, con i suoi 75 volontari, svolge quotidianamente la sua attività sia nell’Ospedale Sant’Antonio di Recco che nella Comunità Alloggio di Sori. Effettua annualmente corsi di formazione sia di base, per nuovi volontari, che di aggiornamento, per volontari effettivi, al fine di assicurare un adeguato supporto mirato a migliorare la qualità del servizio. Ai volontari si richiede l’impegno costante di almeno
due ore di servizio settimanali e la partecipazione attiva alla vita associativa. Per chi
volesse provare e saperne di più: tel. 0185.76036 e 338 2139395; e-mail [email protected].
M.CARLA GANDOLFI
ECCORECCO
storie
L’AZIENDA NACQUE A MULINETTI ALLA FINE DELL’OTTOCENTO
Sangermani
un nome di prestigio sul mare
SANDRO PELLLEGRINI Al Classic Boat Show,
giovane mostra-mercato (è alla sua seconda
edizione) ospitata alla Marina Genova
Aeroporto in concomitanza con il 49° Salone Nautico, il gruppetto di imbarcazioni dei
Cantieri Sangermani di Lavagna ha destato
l’ammirazione di moltissimi appassionati.
Pochi sanno però che il glorioso cantiere ha
origini “reccheline”.
A dare il primo colpo d’ascia fu infatti
Ettore Sangermano (il
cognome divenne Sangermani per un errore di trascrizione), un ferroviere di
Pinerolo stabilitosi a fine
ottocento a Mulinetti, dove
acquistò una casetta situata
tra il ponte della ferrovia e
quello della via Aurelia. Lì,
per hobby, cominciò a
costruire lance e gozzi per
gli amici e piccole imbarcazioni a vela, da regata, poco
costose e perciò adatte ad
avvicinare i giovani alle
competizioni nautiche.
Nel 1928 la svolta: il
figlio Cesare, nato a Mulinetti nel 1896, vinse il cam- Ettore Sangermano.
pionato italiano della classe
5,50 dell’Unione Ligure Piccolo Yachting,
disputato nelle acque di Bogliasco e fece
conoscere il cantiere oltre i confini provinciali. Con talento da manager, assieme al
fratello Piero, prese in mano le redini della
piccola azienda artigiana e ne ingrandì l’attività, trasferendone la sede prima a Rapallo poi a Riva Trigoso e, infine, nell’immediato dopoguerra, a Lavagna. Qui esplose il
genio costruttivo di Cesare (Cè per gli
amici) che in prima persona o in collaborazione con noti progettisti quali Giles, Illingwort, Stephens, Rhodes realizzerà nell’arco di un ventennio oltre 200 pezzi unici.
La prima imbarcazione importante uscita dal cantiere di Lavagna fu Radiosa Aurora, una goletta di 19,20 metri realizzata per
il conte Giulio Tondani, messa in mare nel
1948. Negli anni cinquanta, una terza classe Rorc (Royal Ocean Racing Club), Chiar
di Luna, al comando del colonnello Gianni
Pera, si distinse in campo internazionale,
aprendo la produzione a più vasti mercati.
La Marina Militare fece poi costruire ai cantieri Sangermani una seconda barca di prestigio, l’Artica II, seconda classe Rorc di
ECCORECCO
12,91 metri, Il varo avvenne il 20 aprile del
1956 e in quella stessa estate vinse la Torbay-Lisbona (880 miglia) nella sua classe
conquistando anche la vittoria nell’edizione delle Tall Ship dello stesso anno. Seguirono Stella Polare, di 21,46 metri, che nel
1964 stabilì il record della Giraglia in 29
ore, rimasto imbattuto per quasi 20 anni,
Gitana IV di 27,57 metri, commissionata
dal marchese Edmond de Rothschild, il due
alberi Susanna II
vincitore di tre
Giraglia. E via elencando.
Il segreto del
successo? L’intuizione vincente, la
scelta dei progettisti, la cura dei particolari e, non da
ultimo, il carattere.
Il figlio, che guida
oggi l’azienda, ha
ricordato in una
sua recente intervista la filosofia di
Cesare Sangermani: «Le società si fanno
sempre in numero dispari, inferiore a tre.
Cioè da soli». Naturale che un personaggio
di tal fatta abbia fornito materia per aneddoti divertenti, inaspettati. Come quando
decise di bruciare il Nibbio II, imbarcazione
di 5 metri e 50, la prima ad uscire dai cantieri di Lavagna, per cessare di rispondere
sempre no alle tante richieste di acquisto.
Ma non sempre le cose prendevano una
piega così drastica. Si racconta che fu un
assegno in bianco, che il futuro proprietario, un famoso commerciante di pietre preziose, gli mise sulla scrivania, a convincere Cesare a costruire una pilotina a motore,
mettendo da parte il suo sogno di realizzare sempre e solo barche a vela.
Un realismo mai disgiunto dalla passione più autentica, al punto di fargli dire che
una barca doveva essere simile a un’opera
d’arte e non doveva uscire dal suo cantiere
se non portava il marchio della perfezione.
Perché Cesare Sangermani le barche le
costruiva con il cuore. Una sorta di marchio
di fabbrica che poi ha continuato a contraddistinguere la produzione dell’ormai mitico
cantiere.
“Chaplin“, costruzione numero 191 del Cantiere Sangermani. Disegnata nel 1973 da Carlo Sciarelli per la famiglia Novi.
L’imbarcazione ha preso parte a prestigiose regate. Nel gennaio 2008 i proprietari la donarono alla Marina Militare Italiana.
NUMERO 6 DICEMBRE 2009 7
ambiente
COMPIE DIECI ANNI IL GRUPPO GUIDATO DA ANNAMARIA BRIGNOLE
San Nicolò e i suoi angeli custodi
[ER] Compie dieci anni il Gruppo San Nicolò, che è nato per promuovere la valorizzazione storica e ambientale del piccolo
borgo sito sul versante camogliese del Monte di Portofino.
Oggi il Gruppo ha una presidente giovane e battagliera, Annamaria Brignole, che
ha saputo fare propria la scommessa di una
persona che per San Nicolò ha fatto davvero tanto: Nicolò Maggiolo, per tutti semplicemente Nicco, animatore instancabile e
generoso di ogni iniziativa e di ogni
manifestazione. Annamaria prosegue
nel solco tracciato, volto a realizzare
l’ambizioso progetto di recuperare a
nuova vita la splendida località, un
tempo abitata da pescatori che avevano
lì i loro orti e a Punta Chiappa le loro
barche, oggi purtroppo quasi del tutto
abbandonata.
Come ha sottolineato il sindaco di
Camogli, Italo Mannucci, «con l’attività
del Gruppo, il recupero dell’antico edificio religioso del borgo ha compiuto significativi progressi dando vita ad una rinascita della località, sia nelle sue forme
“materiali” attraverso l’approfondita conoscenza delle forme architettoniche e del
sito geologico-ambientale, sia in ogni sua
manifestazione artistica e culturale.»
San Nicolò è un posto incantevole. Una
volta raggiunto, a piedi, perché non esiste
altra possibilità, lascia letteralmente a bocca aperta chi per la prima volta si trova immerso nel suo contesto di straordinaria bellezza. Vedere decadere un angolo così magico e pensare che i bambini non potessero
conoscere San Nicolò, è stata la scintilla
che ha dato avvio alle iniziative del Gruppo. Così è nata una serie di attività (concerti, mostre, sagre, manifestazioni) che, grazie all’aiuto di tanti sostenitori, hanno permesso di realizzare numerosi progetti, oggi
illustrati anche in un libro edito proprio in
A sinistra, il volume pubblicato. Sopra, il Gruppo in occasione di una manifestazione.
occasione del
decennale del
Gruppo. Scorrendone le pagine, si legge di
anni intensi,
ricchi di soddisfazioni e anche
di tanti sacrifici e ostacoli, superati grazie
alla determinazione di tutti. E se il Gruppo
non si è fermato, al contrario è riuscito a
consolidarsi, raggiungendo insperati traguardi, lo si deve senz’altro alla caparbietà
del suo ideatore, ovvero Nicco Maggiolo.
Dice Annamaria Brignole: «Nicco è riuscito
a diffondere la sua energia negli animi di
un gruppo di giovani e meno giovani, ha
saputo risvegliare quell’interesse che credo
sia dentro ognuno di noi, spesso un po’ nascosto… quell’interesse per i luoghi che ci
circondano, che ci appartengono o che ci
trasmettono una inspiegabile emozione.»
L’ex sindaco Pippo Maggioni, che vide
nascere il Gruppo San Nicolò, sottolinea
come esso sia riuscito «a costruire e realiz-
zare molto di più di quanto si immaginava
allora, quando si costituì.» E continua:
«Non soltanto il borgo di San Nicolò è stato prepotentemente riportato all’attenzione
attraverso la periodica organizzazione di
manifestazioni artistiche e musicali, anche
rivolte ai giovanissimi, tutte seguitissime,
ma il processo di recupero e risanamento
idrogeologico ed urbanistico è ormai iniziato ed è in fase fortemente avanzata. Neppure ci si è limitati a questo, ma altre importanti iniziative sono state concretizzate:
una per tutte il restauro dell’organo poi sistemato nella splendida chiesetta.»
«La forza del Gruppo San Nicolò, – scrive nella presentazione del libro Elisabetta
Caviglia, assessore all’Associazionismo e al
Turismo di Camogli – è rintracciabile nell’intuizione di Nicco di aver raccolto intorno a sé tutte quelle persone, in gran parte
giovani, pronte a mettere a disposizione il
proprio tempo libero e la propria competenza per promuovere e salvaguardare la storia
e le tradizioni di questo suggestivo angolo
del nostro territorio cittadino.»
❅
❄
❄ M.G.carni
❅ Macelleria di carne bovina ed❄equina❅
❅ Polli allo spiedo
Polleria Salumeria
❅ Gastronomia
Buon Natale e Felice Anno Nuovo a tutta la clientela
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r
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g
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A
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Via Roma 128-130 - Recco - Tel. 0185.1690558
8 NUMERO 6 DICEMBRE 2009
ECCORECCO
sport
LA A.D. PRO RECCO È NATA NEL 1989
PALLAVOLO
Largo alle giovanissime
[ER]Ventisei anni fa con la costituzione
della società “Volley Ball Club 1981”, lo
sport della pallavolo si affaccia uffialmente
a Recco. Nel 1984 si forma una nuova società di pallavolo con la denominazione
G.S. Pallavolo Recco.
La coesistenza delle due società è difficile in una realtà territoriale limitata, in una
città priva di impianti adatti. Dopo qualche
tempo di travagliata coesistenza, i dirigenti
delle due realtà pallavolistiche, al fine di
conseguire una più organica utilizzazione
delle risorse locali, decidono per la fusione,
dando origine a una nuova società.
Nasce così la A.D. Pro Recco Pallavolo,
che dal 1989 si è progressivamente affermata a livello agonistico e sociale, instaurando anche un buon rapporto con le altre
realtà sportive della città, per un migliore
utilizzo dei pochi spazi impiantistici esistenti. Per far ciò si è avvalsa della sua appartenenza alla valida e meritevole Polisportiva.
LA SCHEDA
Fondazione: 1989
Campo: palestra polivalente
via Vecchia Vastato 15B
Telefono: 0185.75090
E-mail: [email protected]
Web: www.proreccopallavolo.it
Presidente: Antonino Carrara
Dirigenti: Giovanni Manelli (vice presidente), Alessandro Domenici, Sergio
Carbone, Guido Pedrelli, Maurizio
Razeto, Massimo Rastelli, Maurizio
Tedeschi, Fausto Dellacasagrande,
Paola Scali, Loredana Pirrone, Barbara
Hughes, Silvana Cerviglio.
ECCORECCO
Pur limitandosi al settore femminile, per
mancanza di iscrizioni del “sesso forte”,
negli anni la Pro Recco Pallavolo cresce, e
dopo essere stata costretta ad emigrare a
Santa Margherita per poter partecipare con
la prima squadra al Campionato di livello
nazionale, ottiene finalmente la costruzione dell’impianto polivalente di via Vecchia
Vastato, che rimane da sola a gestire allorquando, dopo la prima stagione, il cogestore Libertas Basket si scioglie.
Negli ultimi anni la Pro Recco Pallavolo
ha militato stabilmente in serie C femminile con ottimi risultati. Da questa stagione
2009/2010 gioca nel campionato di serie D.
Oggi la Pro Recco Pallavolo è una società di buona dimensione e accoglie in palestra centinaia e centinaia di giovani di Recco che annualmente si avvicendano nella
pratica della pallavolo. Quest’anno sono
entrati le giovanissime, nate nel 2003.
Attualmente la società ha rivolto tutti i
suoi sforzi al settore giovanile, utilizzando,
grazie alla disponibilità della scuola, anche
la palestra di via Marconi. Recentemente la
società è stata riconosciuta Centro di avviamento allo sport del Coni.
Nelle foto, due momenti del “Grand Prix” dello scorso
maggio in Lungomare Bettolo, organizzato dalla Pro Recco
e Federazione pallavolo del Levante
NUMERO 6 DICEMBRE 2009 9
scuola
LO SPERONI CHIEDE AIUTO PER REALIZZARE UN INTERESSANTE PROGRAMMA
Il teatro… va all’asilo
ANNALISA REVELLO Interessante iniziativa a Recco legata al teatro
come strumento educativo. L’Associazione culturale “Other Theatre” propone a tutte le scuole di ogni ordine e grado, per l’anno
scolastico 2009/2010, la partecipazione al progetto “Parco…scenico – Il teatro fuori dal teatro”, promosso e patrocinato
dalla Regione Liguria e dalla Provincia di Genova. I laboratori in
questione non sono semplice animazione teatrale, ma si avvalgono delle potenzialità insite nel teatro stesso per esplorare gli inespressi dell’individuo.
L’Ente Morale Asilo Infantile “Gerolamo Speroni”, che ha assistito l’anno scorso ad uno di questi eventi, vorrebbe aderire a
questo progetto, ma non riuscendo a coprire il costo complessivo di questa splendida iniziativa, cerca uno o più sponsor sensibili a proponimenti legati all’infanzia.
I genitori dei bambini hanno dato un loro contributo ma non
è ancora sufficiente; inoltre le tre docenti della scuola dell’infanzia frequenteranno, a loro spese, il corso di formazione proposto
da Other Theatre, aprendo il medesimo anche alle docenti di tutte le altre scuole dell’infanzia che vorranno aderire.
«Riuscire a realizzare il connubio corso di formazione più laboratorio annuale di Teatro dell’Inespresso – spiega la coordinatrice di scuola dell’infanzia, Simona Ditel – sarebbe un’occasione arricchente di inestimabile valore, sia per tutti i bambini che
per tutte le docenti. Spesso i disagi e i blocchi interni all’individuo nascono dall’impossibilità o incapacità della persona di
esprimere appieno la propria interiorità. L’utilizzo di questi laboratori teatrali con adulti e bambini ha una doppia valenza, sia come opera di prevenzione al disagio, che per affrontare il disagio
conclamato.»
Per maggiori informazioni sul progetto, contattate l’Asilo Speroni al numero 0185.75054.
10 NUMERO 6 DICEMBRE 2009
POZZO PRESIDENTE DELLO SPERONI
Romolo Pozzo è stato eletto nuovo Presidente dell’Ente Morale
Asilo Infantile G. Speroni. Pozzo, già consigliere dell’Ente da due
anni spiega di volere continuare a seguire il metodo lavorativo e
i progetti già avviati con la presidenza di Paola Cavallo.
«Un lavoro – dice – che ha prodotto eccellenti risultati, grazie
anche al meritevole contributo della Cavallo, che continuerà a
rimanere all’interno del consiglio dell’Ente, apportando la sua
grande esperienza.
[AR]
WALTER BONCI È SINDACO DEI RAGAZZI
Walter Bonci, recchese, studente della terza C della scuola media, è stato eletto sindaco
dal consiglio comunale dei
ragazzi. Walter è appassionato
di calcio e gioca come portiere
nella Pro Recco. Non per nulla,
tra i suoi sogni c’è il campo in
sintetico a San Rocco. Tra i
progetti che vorrebbe realizzare, una passeggiata a mare
attrezzata per i giochi dei più
giovani. Walter non ama la lettura, mentre adora le lasagne
al ragù.
[ER]
ECCORECCO
giovanissimi
IL GRUPPO INTERPARROCCHIALE È NATO NEL 1993
Ecco le AQUILE del GOLFO
UMBERTO DANEI Come ogni anno, a inizio
autunno, le Aquile del Golfo hanno ripreso
le loro attività. La festa dell’incontro, così
chiamata perché richiama tutti i componenti delle Aquile ed i nuovi ragazzi che
vogliono provare questa esperienza, è avvenuta dopo travagliate condizioni atmosferiche. È piovuto a catinelle, ma al momento
dell’inizio tutto si è fermato e le attività sono partite, con trentasei ragazzi tra i sei ed
i diciotto anni, pronti a giocare e scoprire le
novità di quest’anno. Il tema della giornata
erano gli animali: infatti, i giochi studiati e
preparati erano “calzati” sull’argomento;
c’era quello che ricordava la scimmia, quello della giraffa, la zanzara, la farfalla, il castoro ed altri ancora che non si sono riusciti a fare perché in un attimo è arrivata l’ora
delle premiazioni e della merenda.
È stato bello perché, ancora una volta, si
sono viste realtà diverse nello stesso momento, bambini di sei anni che ammirando
i più grandi giocano con loro e giovani di
diciotto che seguono attentamente i movi-
menti dei piccini; è un’esperienza unica,
che raramente si apprezza.
Il gruppo è nato nel 1993 come alternativa per i ragazzi che si trovavano in “giro
a far nulla”, per far scoprire che stare insieme è molto divertente. Siamo un gruppo interparrocchiale, finalizzato ad educare il ragazzo con l’aiuto del gioco e dell’esempio
che gli animatori possono offrire. Il gruppo
è organizzato in sottogruppi, divisi per età;
lo scopo è quello di far crescere il bambino
sino alla prospettiva di scegliere la strada
da prendere, con consapevolezza, avendo
vissuto un cammino di gioia, dolore, con
incontri e momenti felici condivisi sotto
un’ottica religiosa di fede.
I bambini dai 6 agli 9 anni formano i
“Nuovi mondi”, dove si inizia a scoprire la
realtà nuova del gruppo. Si incontreranno
al sabato dalle 14 alle 15,30. I bambini tra i
9 e i 12 anni appartengono alle “Alte vette”,
dove si cammina verso le prime difficoltà
(vette) della propria esperienza in gruppo;
incontro dalle 15 alle 16,40. I ragazzi dai 12
ai 15 anni costituiscono gli “Orizzonti lontani”; il ragazzo arrivato in vetta scorge oltre il monte e scruta terre lontane, sempre
più lontane. I “Senza confini” sono formati
dai giovani tra i 16 ed i 18 anni, con incontri serali, durante i quali ormai apprendono
i significati profondi del loro camminare e
quindi possono dirigersi senza porsi nessun
limite. Infine il “Golfo”, formato da tutti coloro che, raggiunti i 18 anni, decidono di intraprendere una strada all’interno del gruppo nell’animazione o nel servizio.
Il gioco è quindi il filo conduttore dello
stare insieme per i primi anni per poi passare in secondo piano e lasciare spazio al
confronto ed al dialogo; da qui in poi la
scelta di proseguire nell’animazione o nel
servizio.
Le parole comunque non riescono a raccontarvi esattamente l’attività delle Aquile
del Golfo. Il consiglio migliore che posso
darvi è: “Venite a provare”. Se volete chiamarci i numeri sono 347.4651052 (Umberto) e 346.6016774 (Alessandra).
CRIS DIFFUSION
di Cristina Cecchi
Forniture per parrucchiere ed estetiste
Vasto assortimento accessori per capelli
Bigiotteria e idee regalo
Ingrosso e dettaglio
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ECCORECCO
NUMERO 6 DICEMBRE 2009 11
il filo
Castello di levante
due buone notizie
LA SOPRINTENDENZA HA CHIESTO AL COMUNE
QUALE INTERVENTO È PREVISTO A SALVAGUARDIA
Sono di questi giorni due buone notizie. La prima si riferisce al
fatto che la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici della Liguria, su richiesta dello storico Sandro Pellegrini e del
consigliere di minoranza Carlo Cipriani, ha interessato il Comune
di Recco per conoscere quali iniziative intende porre in essere affinché i pochi resti del cosiddetto castello di levante (nella foto Ferraris del 1860 ca.) non scompaiano del tutto, inghiottiti dal costruendo barcasilo. La seconda ne è diretta conseguenza, perché il
Comune ha dato assicurazione che troverà il modo di salvaguardare la memoria di un pezzo importante della storia cittadina.
Ricordiamo che il castello di levante, fu eretto dopo che il 19
maggio 1557 il famoso Dragut, gran bey di Tripoli, portò a termine
un distruttivo attacco corsaro contro Recco. Per evitare il pericolo
che future incursioni trovassero la cittadina ancora priva di difese,
fu allora deciso di costruire un castello sul declivio roccioso a mare della dorsale che separa il rio Treganega dal rio Migliaro, demolendo l’esistente oratorio di S. Michele.
Il castello di levante cessò la sua funzione militare nel 1781. Dopo la dismissione, l’intero mastio, anche con l’uso di esplosivo,
viene trasformato, dalla Confraternita di S. Michele, nella chiesa
attuale.
Se la questione della salvaguardia delle emergenze architettoniche del castello troverà una soddisfacente soluzione, il merito principale va però ascritto alla competenza, alla passione e anche alla
caparbietà di Alberto Schiappacasse che da anni si batte, documenti alla mano, affinché questa pagina della storia recchese venga tratta dall’oblio. Una passione che ha portato lo stesso Schiappacasse a scrivere al riguardo. un dettagliato articolo sul n. 3 di
“EccoRecco”. E per questo ci sentiamo anche noi un po’ partecipi
delle buone nuove.
LA REDAZIONE
12 NUMERO 6 DICEMBRE 2009
L’Angolo dei ricordi
acquisisce nuovi spazi
RADDOPPIA LA SUPERFICIE ESPOSITIVA
DEL PICCOLO MUSEO CITTADINO
A seguito della insperata disponibilità di
locali attigui, l’Angolo
dei ricordi cittadini di
via privata Parco aumenterà la superficie espositiva. A inizio mese è prevista l’inaugurazione del
nuovo allestimento, che
permette di ospitare
nuovi reperti e gigantografie che ambientano
meglio gli oggetti e i
documenti esposti.
Poggio e San Bernardo
raccontati in un libro
PUBBLICATA DAL CENTRO STUDI “STORIE DI JERI”
LA STORIA DELLE DUE LOCALITÀ DI BOGLIASCO
“Poggio e San Bernardo di Favaro –
Storia di due borghi e di una chiesa” è
il nuovo volume appena pubblicato dal
Centro Studi “Storie di Jeri”, che ospita
gli interventi di Francesco Antola, Pierino Bonifazio, Marina De Franceschini,
Pier Luigi Gardella, Nora Marchese, Valentina Penco, Aldo Pezzana, Luca Sessarego, Simona Sessarego, Alessandro
Siena.
Il libro, finanziato dalla Parrocchia di
San Bernardo, racconta la storia dei due
borghi, con le Società operaie, la vita
della gente e le tradizioni contadine.
Molto dettagliata a storia della chiesa,
dalla prima cappella fino alla costituzione della parrocchia. Vengono anche riportati i diversi sforzi fatti dalla popolazione per lasciare la municipalità della Pieve di Sori ed essere aggregata a Bogliasco, che hanno avuto successo solo nel dopoguerra. Non manca
infine un dizionario dei toponimi locali.
ECCORECCO
miscellanea
MINI
NOTIZIE
DICEMBRE 1979
correva il mese
RECCHESI ALLA MARATONA DI NEW YORK Lo scorso 1° novem-
bre Angelo Merli e Concetta
Ferrari hanno preso parte alla
quarantesima edizione della
ING New York City Marathon,
assieme ad altri 25.000 atleti.
Sul classico percorso di 42
km, Merli, nella foto a pochi
metri dall’arrivo (www. terramia.com), ha segnato l’ottimo
tempo di 3 ore e 28’. Per la
cronaca, vincitore è stato lo
statunitense Meb Keflezighi
con il tempo di 2:09.56.
AUTODEMOLIZIONI A RECCO La ditta Riotti ha aperto la nuova
attività di autodemolizione in via Ponte di Vexina 2T, sulla strada
Recco-Uscio. Per chi deve disfarsi dell’auto vecchia o incidentata,
Riotti provvede al disbrigo delle pratiche burocratiche al PRA e alla binifica dei mezzi nel massimo rispetto dell’ambiente. A breve
sarà disponibile anche il servizio di ritiro a domicilio con mezzi
autorizzati. Nella stessa sede è possibile trovare ricambi usati garantiti. Per informazioni tel. 0185.74040.
DUEMILA PRESEPI A SAN ROCCO La collezione di presepi di
don Antonio Servetto ha raggiunto i 2000 pezzi. Durante le feste
sarà possibile visitarla (orario 11-12 e 16-17,30) e immergersi nella magica atmosfera creata dalle natività provenienti da tutto il
mondo. In chiesa è disponibile il calendario 2010, con le foto di alcuni esemplari della raccolta.
SEGNALI IN ESTINZIONE Quattro rotonde, una quindicina di
“frecce” inclinate a 45° che indicano il senso di marcia. In cinque
anni, uno dopo l’altro, forse perché posizionati in posizione troppo esposta, i cartelli sono via via scomparsi. Nella foto, il cartello sopravvissuto all’incrocio di via Assereto con via Roma, con i residui del cartello di un matrimonio ormai lontano nel tempo.
I lavori di costruzione della nuova ala dell’ospedale (Archivio Razeto).
L’ospedale raddoppiaIl sottosegretario alla Sanità, Bruno
Orsini, inaugura il nuovo padiglione dell’ospedale recchese.
Subito dopo verrà chiuso in attesa della fornitura di attrezzature e arredi. Si trasferiscono solo alcuni servizi a piano terra.
I corsi della Fondazione MassoneLa Fondazione Massone
organizza un corso biennale di “Antiquariato, restauro del
mobile e ceramica”. I corsi, gratuiti, sono rivolti a una quarantina di giovani e si articolano su 24 ore settimanali.
Peppone e don CamilloIl PCI organizza una manifestazione
a favore della pace nel mondo in piazza S. Giovanni Bono, incontrando l’opposizione del parroco, Monsignor Giovanni Ferrar. L’evento verrà poi rimandato a causa del maltempo.
Cotulo più vicina al centroIl Comune accende un mutuo di
79 milioni che consentirà di realizzare via N.S. del Fulmine, la
strada di collegamento con la frazione di Cotulo.
MassoneIl servizio di trasporto pubblico locale “Lazzi” passa ad AMT. L’azienda, in forte passivo, copriva con puntualità
ed efficienza la tratta Recco-Genova.
Ufo nel Golfo Paradiso Viene avvistato nel cielo di Recco di
un “oggetto rotondo”, giallo, che i testimoni dicono lampeggiare “di luce rossastra, ad intervalli regolari”.
Nasce Rai TreIl 15 dicembre iniziano le trasmissioni di Rete
3, il terzo canale Rai. La programmazione iniziale è di sei ore
quotidiane, con una sola edizione serale del Tg. Nel 1982 cambierà denominazione in Rai Tre.
NUOVA TOPONOMASTICA
obiettivo
DA MEGLI SI GODE UNA MAGNIFICA VISTA
E SI CONTROLLA CIÒ CHE AVVIENE IN CITTÀ.
INEVITABILMENTE NASCONO I “COMMENTI”.
DOVE TROVARE “ECCORECCO” Il mensile viene distribuito nelle abitazioni e nei
negozi di Recco. Chi non lo riceve può trovarne una copia presso: Alimentari Capurro a Mulinetti, Libreria Capurro in passo
Assereto, Farmacia Savio e Ottica Ferrari in
piazza Nicoloso, Pro Loco Recco e Biblioteca in via Ippolito d’Aste, Cartoleria Capurro
in piazza Gastaldi, Bisso casalinghi in via
Roma e in via Ponte di Vexina.
ARRETRATI I numeri arretrati (fino ad esaurimento) possono essere richiesti gratuitamente alla Libreria Capurro, alla Pro Loco o direttamente alla redazione (tel. 0185.723961).
ECCORECCO
NUMERO 6 DICEMBRE 2009 13
I NOSTRI SERVIZI
agenda
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Sportello IAT: Informazione Accoglienza promozione Turistica
Divulgazione di materiale informativo.
Vendita biglietti urbani AMT Genova
Vendita abbonamenti e biglietti APT
Vendita abbonamenti e biglietti ferroviari (fino a 250 km)
Vendita biglietti del servizio “Autostradale”
linea Sestri Levante - Milano con fermata a Recco
Vendita schede Telecom e ricaricabili per cellulari
Vendita tessere autostradali Viacard
Prenotazione e vendita biglietti dei teatri di Genova
Vendita biglietti principali concerti
Affissione e pubblicità per i Comuni di Recco e Avegno
Sportello Touring Club Italiano
Fax e fotocopie
Via Ippolito d’Aste 2a - Recco - Tel. 0185.722440 - [email protected] - www.prolocorecco.it
Appuntamenti a Recco
Da martedì 1 a giovedì 10 • Mostra di oggetti artistici di vetro di Gianna Dino. Sala Polivalente. Info: 0185.722440.
Sabato 5 • “Il Capitano d’Albertis e il suo castello; la storia di
uno spirito avventuroso”. Conferenza a cura di Maria Camilla
De Palma, direttore del Castello. Organizzano Le arcate in collaborazione con Associazione Tempo Libero Coop Liguria. Sala Incontri “Maison da O Vittorio” ore 17,00, ingresso libero.
Mercoledì 16 • Cena a base di “stokke” presso la parrocchia
di S. Rocco. salone parrocchiale ore 20,00. Prenotazioni allo
0185.723418.
Sabato 19 • Concerto del “Concentus Bracelli” diretto da Dario Giglioli. Organizza Gruppo Ama per autofinanziamento.
Parrocchia di S. Rocco ore 21,00.
Lunedì 7 • Esibizione Coro di Gospel. Distribuzione di cioccolata e vin brulé. Piazza Nicoloso da Recco ore 17,00.
Sabato 12 • Visita al Castello D’Albertis a Genova. Uscita pomeridiana. Organizzano Le arcate in collaborazione con Associazione Tempo Libero Coop Liguria. Info e iscrizione presso
Punto Soci Coop Recco.
Da sabato 12 a domenica 20 • Collettiva di artisti recchesi.
Ingresso libero. Sala Polivalente, orario 10-12 e 16-19.
Domenica 13 • Trofeo podistico tra i Comuni di Recco e Pontedilegno e 10° Marcia del Confoego. La Marcia è aperta a tutti, Ritrovo e iscrizioni alle 8,00 in piazza Nicoloso. Info 0185.
7291273, 0185.78291234, 338.4786172.
A teatro in... Pro Loco
Presso la Pro Loco di Recco si possono acquistare in prevendita i biglietti per tutti gli spettacoli della stagione
2009/2010 per i maggiori teatri di Genova: Carlo Felice,
Corte, Duse, Politeama Genovese, Modena e Tosse. Si
possono acquistare i biglietti anche per il Teatro Cantero
di Chiavari.
I soci Pro Loco usufruiscono di uno sconto sul prezzo del
biglietto al Teatro Carlo Felice di Genova e la possibilità
di acquistare l’abbonamento ridotto al Teatro della Corte
e al Politeama Genovese.
La Pro Loco di Recco è inserita nel circuito Vivaticket, per
cui è possibile acquistare, sempre in prevendita, i biglietti per spettacoli in tutt’Italia.
14 NUMERO 6 DICEMBRE 2009
1850-1950: cento anni
che hanno rivoluzionato la pittura
CORSO DI STORIA DELL’ARTE
in dieci incontri tenuto dal prof. Sergio Antola
• Venerdì 15 gennaio 2010 - ore 17,30
per gli interessati primo incontro preparatorio
presso la Sala Incontri “Maison da O Vittorio”
via Vastato 36.
• Numero minimo: 10 partecipanti
• Iscrizione al corso: euro 100,00 a persona
• Info: segreteria vocale 338.6705662
Domenica 13 • Tradizionale manifestazione del Confoego.
Accensione dell’albero natalizio donato dal Comune di Pontedilegno e distribuzione prodotti tipici dalignesi e recchesi.
Piazza Nicoloso, nel pomeriggio.
Da lunedì 14 a domenica 20 • Celebrazione per il 50° anniversario della vincita del primo scudetto della Pro Recco Pallanuoto. In Sala Consiliare mostra di quadri del pittore recchese Giuseppe Bozzo e mostra fotografica. Domenica 20 presentazione del libro: “1959 1° scudetto tricolore”.
Giovedì 17 • Incontro natalizio musicale. Oratorio San Martino ore 21,00. Organizzano Le arcate.
Sabato 19 e domenica 20 • Giochi gonfiabili per bambini e in
piazza Nicoloso.
Da domenica 20 a giovedì 24 • Cioccolata calda e vin brulé in
piazza Nicoloso. Nell’occasione, raccolta fondi a favore della
P.A. Croce Verde Recco. Organizza Sampdoria Club “Recco
canta nella sud”.
Sabato 26 • L’associazione culturale L’Ardiciocca presenta un
concerto con musiche e canzoni di Fabrizio De André. Sala Polivalente ore 17,00.
27 dicembre presso la Sala Polivalente ore 1 7 "Musica dall'altro mondo" con Orchestra Oratorium Ensemble di Genova direttore G. Mario Faveto ingresso libero.
Domenica 27 • “Musica dall’altro mondo”. Concerto dell’“Oratorium Ensemble” alla fisarmonica Gianluca Campi, direttore Giuseppe Mario Faveto. Sala Polivalente ore 17,00.
Musiche di Gershwin, Bemstein e Piazzolla; ingresso libero.
Da martedì 29 a lunedì 4 gennaio • Rassegna antiquaria recchese, organizzata dagli operatori recchesi del settore. Sala
Polivalente, ingresso libero. Info 335.8123998.
ECCORECCO
agenda
in libreria
✤ BACICIO DO TIN Al confine tra storia e leggenda,
Alberto Cavanna racconta l’avventurosa storia di
Bacicio do Tin, marinaio spezzino che percorse tutti i
mari, prima corsaro al soldo di Napoleone, quindi pirata
“in proprio” nell’Alto Tirreno. “Un romanzo di mare e di
poveri cristi”, vincitore del Selezione Bancarella 2004.
Mursia Editore, 400 pp, 17,00 €
✤ ZAGOR Come sanno gli amanti del genere, le
avventure di Zagor si collocano nell’atlante
dell’immaginazione, dove, con il fido Chico, l’eroe
affronta pericoli e mostri in agguato. Darkwood è
più o meno situata nella regione dei Grandi Laghi,
con connotazioni equatoriali e dalla quale si può
entrare in poco tempo in ambienti avventurosi,
affascinanti e tenebrosi. A cura di Guido Nolitta e
Gallieno Ferri, Sergio Bonelli editore, 492 pp, 13,00 €
✤ SEMMO DE L’ÏSOA Nella collana
dei Quaderni della Comunità
Montana Alta Valle Scrivia, il
volumetto di Mauro Balma ha il
pregio di raccontare un mondo oggi
quasi del tutto scomparso, quello
dei “canterini”. Qui è la squadra di
canto di Isola del
Cantone, che è
stata attiva per
oltre quarant’anni.
Nota editore,
104 pp, 15,00 €,
con cd allegato
contenente
23 brani
✤ GENOVA E LE SUE STORIE Sono
quaranta quelle che secondo Giuseppe
Marcenaro possono raccontare una
città che difende con somma eleganza
e solennità la strenua
riservatezza dei suoi
abitanti. Può essere
considerata la capitale
del sud Europa, questa
Genova così refrattaria
a farsi conoscere, nella
quale nei secoli si sono
stratificati i segni di
una storia illustre.
Bruno Mondadori editore, 238 pp, 10,00 €
in collaborazione con
PIAZZA GASTALDI, 1 • RECCO
TEL. 0185/76870 FAX. 0185/730719
CARTOLERIA • LIBRERIA
GIOCATTOLI • VIDEOGIOCHI
PASSO ASSERETO, 5 • RECCO
TEL 0185/722121 FAX. 0185/738972
LIBRERIA VARIA
SAGGISTICA • ROMANZI
PIAZZA S. GIOVANNI BONO, 22 • RECCO
TEL. 0185/722455 FAX. 0185/722455
CARTOLERIA
ARTICOLI DA REGALO E DA UFFICIO
VIA DELLA REPUBBLICA, 16 • CAMOGLI
TEL. 0185/777949 FAX. 0185/776571
CARTOLERIA • LIBRERIA
GIOCATTOLI • VIDEOGIOCHI
ECCORECCO
NATALE
in
FARMACIA
Tempo di Natale, tempo di regali da fare… ma soprattutto voglia
di “regalarsi” qualcosa di speciale per mantenere sempre curato e attraente il nostro aspetto.
Niente di meglio che fare una visita nel Reparto Cosmetico della
Farmacia che, accanto alla tradizionale cura nella scelta delle linee cosmetiche più affermate e
alla lunga esperienza nel consigliare i prodotti più adatti al vostro tipo di pelle, propone nel
mese di dicembre l’opportunità
di conoscere le ultime novità con
vantaggi esclusivi e possibilità
di regalare o regalarsi trattamenti completi a prezzi speciali.
Da non dimenticare le linee uomo che propongono ottimi trattamenti per le giornaliere esigenze di rasatura e cura della
pelle. Il tutto con la possibilità di
confezionare eleganti pacchettiregalo.
NUMERO 6 DICEMBRE 2009 15