- EccoRecco
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01 ECCORECCO DISTRIBUZIONE GRATUITA MENSILE DI CULTURA E TEMPO LIBERO NEL GOLFO PARADISO 4500 COPIE DIRETTORE RESPONSABILE GIUSEPPE ROSASCO • REDAZIONE STUDIO HELIX VIA DELL’ARTIGIANATO 1 - 16036 RECCO (GE) - TEL E FAX 0185.723961 STAMPA MECA RECCO (GE) • REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI GENOVA N. 69 DEL 21.11.1990 • [email protected] • WWW.ECCORECCO.INFO LUGLIO 2009 Una scommessa GIUSEPPE ROSASCOEccoRecco era il nome di un periodico edito alcuni anni fa dalla Pro Loco. La sua ambizione era soprattutto quella di portare all’attenzione dei lettori la vita culturale e turistica della città. Oggi EccoRecco diventa un mensile, che affronta la scommessa di informare e (speriamo) dialogare con i lettori sui principali fatti culturali e del tempo libero di tutti i Comuni del Golfo Paradiso. Recco è il paese più popoloso al centro di un’area che offre un forte richiamo turistico, commerciale, produttivo e culturale. Storia, tradizioni, paesaggi, monumenti, gastronomia, artigianato, personaggi sono alcuni degli argomenti che andremo a trattare mese dopo mese sul nostro periodico. Ma a fianco di questo aspetto prettamente giornalistico, desideriamo trasformare EccoRecco nel veicolo di informazione privilegiato di tutti gli avvenimenti del Golfo Paradiso, a beneficio dei turisti e dei residenti. La nostra zona sta infatti vivendo un processo di trasformazione e miglioramento delle strutture e della disponibilità di servizi, in una parola della vivibilità: EccoRecco vuole accompagnare questo percorso di crescita, informando puntualmente di quanto di nuovo, di utile, di curioso si affaccia sul Golfo Paradiso. Un compito che assumiamo volentieri per poter offrire ai lettori piacevoli momenti di svago e di utile informazione. Via Fiume 9 (capolinea bus) - RECCO - Tel e Fax 0185.730052 strumenti Meridiane misurare il tempo con il CARLO CIPRIANIFioriscono le meridiane nel Golfo Paradiso. Lo scorso 15 maggio è stata inaugurata a Testana di Avegno una piazza-meridiana, intitolata a Stefano Lagomarsino, già sindaco del paese. Tecnicamente, si tratta di un quadrante solare monumentale, con le indicazioni stagionali e calendario riferito al TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale). In pratica tutto il piazzale è una grande meridiana a raso. Lo gnomone, alto 4 metri e posizionato in direzione della stella polare, proietta la sua ombra fino a 20 metri di distanza, dalle 9 circa del mattino fino a sera. Permetterà, con licenza del sole, di individuare le linee dei solstizi e degli equinozi. Verrà successivamente indicata la linea del giorno 20 luglio, giorno della festa patronale di S. Margherita e la linea nord-sud coincidente con la linea del meridiano locale. I progettisti, architetti Marco Revello e Nicola Quaretti, si sono avvalsi della mia consulenza come “gnomonista”, ovvero esperto di orologi solari. sole ONU IYA 2009 ANNO INTERNAZIONALE DELL’ASTRONOMIA INTERNATIONAL YEAR OF ASTRONOMY Piazza Lagomarsino a Testana. Spicca lo gnomone, realizzato (come per Mulinetti) dalla ditta HSSC di Genova Sturla. Nel riquadro, il presidente della Provincia Alessandro Repetto, Carlo Cipriani, il sindaco di Avegno Giuseppe Tassi. Mulinetti, vis tempus demonstrat La meridiana di Mulinetti fotografata a mezzogiorno in punto. L’ombra del foro sulla punta dello gnomone (che richiama il sole stilizzato del logo Enel) indica non solo l’ora, ma anche la stagione. HOTEL SHIP SUPPLYING MANUFACTURERS CONSORTIUM S.r.l. Via del Tritone, 2R - 16147 Genova - Tel. 010.3774992 e-mail: [email protected] - [email protected] articoli per yacht navi alberghi ristoranti comunità ospedali 2 NUMERO 1 LUGLIO 2009 Una parete esposta a sud, in ordine, sulla via Aurelia. Perché non chiedere all’Enel, proprietaria dell’edificio, il permesso di decorarla con una coloratissima meridiana? L’idea è stata dell’associazione Le arcate: l’azienda ha detto subito “sì”, gli studenti della scuola media hanno aderito con entusiamo proponendo diversi bozzetti, tra i quali è stato scelto quello di Silvia Costaguta (terza A). La meridiana è stata realizzata grazie alla partecipazione gratuita di diverse persone: un grazie va ai decoratori Mario Mammi ed Ennio Lagomarsino (nella foto), al geometra Andrea Demarchi che ha realizzato lo spolvero, alla Edilponteggi per le impalcature. Oltre al Comune di Recco, ai dirigenti Enel Fulvio La Rocca, Giovanni Mura e Mauro La Torre, hanno collaborato i signori Bonanni, proprietari del giardino sottostante, la Società Sangermani, i Panifici Moltedo per il rinfresco. H.S.S.C. nasce da una lunga tradizione imprenditoriale, nel campo manifatturiero d’articoli d’acciaio. Giovanni Bet, capostipite della famiglia, emigrato a fine 1800 in Perù, vi creò la prima azienda di commercio di coltelleria. Al rientro in Italia, fondò a Genova la prima fabbrica di coltelleria, che esiste tutt’oggi. Il nipote Giovanni, negli anni Sessanta, acquisisce Press-Inox e sviluppa la produzione di articoli di acciaio inossidabile per il settori navi da crociera, yacht ed alberghiero, creando articoli innovativi. H.S.S.C. (Hotel Ship Supplying Manufacturers Consortium) nasce quale risposta ad esigenze sempre più crescenti della propria clientela e del mercato, che richiedono una sempre più attenta, qualificata e puntuale personalizzazione del servizio. I clienti che esigono il ricercato design esclusivamente “made in Italy” di H.S.S.C. operano nei settori della nautica da diporto e croceristica, alberghiero e della ristorazione, della grande distribuzione. ECCORECCO intervento ANDREA PLEBE: ECCO COME MI PIACEREBBERO LA CITTÀ E IL SUO COMPRENSORIO Recco il patrimonio della comunità ANDREA PLEBENon ci sono na- to, però ci sono cresciuto e quindi credo di potermene considerare “figlio” a pieno titolo. A Recco sono andato a scuola – elementari, medie – ho avuto i primi amici, ho vissuto anni importanti: infanzia, adolescenza, giovinezza. A Recco ho cominciato a muovere i primi passi in quella che sarebbe poi diventata la mia attività professionale, il giornalismo, una strada che allora non immaginavo ancora di avere veramente imboccato. Quando raccontavi che cosa facevi, di solito l’interlocutore ti chiedeva che cosa avresti fatto di serio in seguito, “da grande”. Cominciò tutto un’estate, dopo il liceo, grazie a don Antonio Servetto, che segnalò il mio nome, che chiese se mi interessava: giovane cronista in sostituzione per qualche settimana del corrispondente locale del “Secolo XIX”, Giancarlo Noris. I primi “giri”: il municipio, l’ospedale, la caserma dei carabinieri, la pretura, la Croce Verde, i quartieri… cominciare a occuparsi dei problemi della città, delle sue storie e delle sue prospettive, imparare a conoscerla meglio. E poi allargare l’attenzione ai temi del comprensorio, ai centri vicini del Golfo Paradiso e della vallata. Sono passati trent’anni e rendersene conto, leggere adesso quel numero nero su bianco, mi fa un po’ impressione, lo confesso. Forse, quando ci si guarda alle spalle, ormai giunti nel mezzo del cammino, si comincia a percepire che proprio gli anni in cui si era proiettati in avanti, con la testa e con il corpo – e non può essere altrimenti, a quell’età – sono stati fondamentali all’interno della propria storia personale. Poi si cresce, si cambia, non ci si occupa più della cronaca della città, ma quelle radici restano. E anche la città cresce, cambia, si trasforma: non sempre in meglio, ma questo vale anche per me, immagino. In ogni caso Recco resta la “mia” città, con le perso- ne che ho conosciuto – e mi piace ricordare qui qualcuno che non c’è più, come Antonio Ferro, Lorenzo Moltedo, Ruby Bonfiglioli – e con i suoi luoghi, i suoi angoli: il molo dietro la piscina, la collina di Megli, il campo di calcio in asfalto ricavato tra le auto in Valleverde, due mattoni come pali della porta. La città che ho conosciuto non è mai stata bella, credo si possa dirlo senza offendere nessuno, Recco per prima. Guardando le vecchie fotografie ho scoperto come era prima della distruzione della Seconda guerra mondiale, una ferita profonda, irreversibile, che ha travolto la vita di tanti. Da quelle macerie è nata una città sicuramente più moderna, ma un prezzo è stato pagato. Una città non bella, ma che ancora conserva e offre scorci di bellezza: basta gettare uno sguardo sul mare, allungando l’occhio verso il promontorio di Portofino, oppure scendere per una semplice Andrea Plebe è nato a Genova nel 1960. Dopo una breve parentesi come corrispondente de “La Stampa” e del vecchio “Il Lavoro”, dal 1986 è giornalista al quotidiano “Il Secolo XIX”. creuza e cercare di indovinare l’acqua e la luce, oltre il muro che la costeggia. Per questa città e il suo comprensorio mi piacerebbe una crescita che non perdesse mai di vista i valori che restano sotto la sua pelle: una sostanziale vivibilità, una base di solidarietà e di vicinanza fra le persone. Siamo cambiati, ma resta il senso della comunità, un patrimonio da tutelare con impegno e attenzione. Voler bene alla propria città significa voler bene a se stessi. IL QUADRO Insolita veduta di Recco in questo olio su tela del recchese Alberto Marano, dipinto nella seconda metà degli anni Sessanta, al termine della realizzazione del viadotto autostradale (gentile concessione del ristorante Da Ö Vittorio). ECCORECCO NUMERO 1 LUGLIO 2009 3 arte AVEGNO UN’OPERA DI ORIGINE IGNOTA RETABLO Un particolare del retablo. Al centro, il Cristo seduto sulla croce. A sinistra, la Madonna sbeffeggiata da un soldato. [ER] A conclusione dell’anno scolastico, gli studenti della terza B della scuola media “Golfo Paradiso”, guidati dalle professoresse Gisella Gandolfo e Armida Reparati, hanno presentato un bellissimo dépliant frutto del loro lavoro di ricerca sul retablo della Passione di Testana, pubblicato a cura del Comune di Avegno. Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, Alessandro Repetto, presidente della Provincia, e Alessandra Cabella, della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Liguria. Che cos’è un retablo? La parola di origine spagnola si riferisce a una cassa di legno contenenti rilievi dipinti che potevano essere chiusi da ali o ante. I retabli, posti sugli altari delle chiese, erano realizzati in legno, di noce, di quercia, di tiglio o di pino. Alla loro realizzazione partecipavano falegnami, scultori e pittori-indoratori. I retabli avevano come soggetto la vita dei santi, di Cristo e della Vergine. Il retablo di Testana raffigura appunto la Passione di Cristo. L’opera, di inestimabile valore, si trova nella chiesa parrocchiale di Testana. Misura 215 cm in altezza, 207 cm in larghezza e 30 cm in profondità. La presenza del prezioso retablo in una 4 NUMERO 1 LUGLIO 2009 piccola località come Testana pone molti interrogativi. Innanzi tutto non se ne conosce l’autore: lo stile è sicuramente fiammingo, con la ricerca minuziosa dei particolari, cosa che fa supporre la provenienza da uno dei centri più importanti delle Fiandre, quali erano allora Bruxelles, Bruges, Anversa. Il retablo di Testana è poi difficilmente databile; gli studiosi collocano l’opera tra gli anni ’20 e ’30 del 1500. Infatti le espressioni dei personaggi, accentuate fino al grottesco, la definizione plastica degli edifici stagliati sullo sfondo sono riconducibili ad uno stile peculiare di quel periodo. Un altro interrogativo è: quando arrivò a Testana? Da quanto emerge dai documenti dell’archivio parrocchiale, l’opera dovrebbe essere arrivata tra il 1749 ed il 1770. Proprio in quegli anni la chiesa di S. Margherita fu ampliata con la costruzione di un nuovo altare, il primo entrando a sinistra, intitolato proprio alla Passione di Cristo. Diverse sono le ipotesi su come sia giunto ad Avegno. Fu acquistato da un mercante genovese che intratteneva rapporti con le Fiandre; oppure fu commissionato sempre da un mercante genovese secondo il proprio gusto personale e ciò spiegherebbe la mancanza di marchi di fabbrica; oppure Il mistero di Testana ancora fu dato in lascito da un personaggio importante di Testana, legato ad una nobile famiglia genovese che per prima possedette l’opera. Una quarta ipotesi, formulata da Mario Zitta, è questa: un ricco commerciante genovese commissionò l’opera nelle Fiandre destinandola ad una sua cappella privata a Genova; a metà Settecento l’opera fu rimossa dalla sua collocazione originaria ed arrivò a Testana al seguito di qualche ricco possidente, spinto dalla crisi della Repubblica genovese e dei suoi commerci verso le proprietà agricole dell’entroterra. I misteri restano. Il primo a parlare del retablo di Testana fu Santo Varni nel 1869; nel 1922 l’opera fu dichiara “monumento nazionale”; nel 1952 il retablo venne riprodotto nel catalogo “Antica Arte Lignea in Liguria” ma non fu esposto per la netta opposizione dei parrocchiani. Dopo un restauro estetico del 1979, a cura della Soprintendenza di Genova, eseguito da Martino Oberto e Mirella del Monte, sotto la direzione di Giovanna Rotondi Terminiello, dal 2004 al 2006 venne effettuato un importante restauro conservativo, seguito dalla dottoressa Alessandra Cabella ed eseguito da Nino Silvestri. Il 26 novembre 2006 l’opera poté far ritorno nella parrocchiale di Testana. Nel loro studio, i ragazzi della scuola media recchese hanno effettuato una attenta lettura critica dell’opera, evidenziando la profondità della rappresentazione, i diversi piani dell’opera, le particolità di archetti, pinnacoli, baldacchini e colonnine che delimitano lo spazio delle scene. Particolare attenzione è stata rivolta ai colori e alle dorature, che sottolineano i vari elementi del retablo. La cornice esterna, grezza, fa pensare che non fu rifinita perché in origine nascosta da ante laterali. I vari episodi della rappresentazione seguono un ordine cronologico e i diversi personaggi sono disposti secondo un andamento circolare in senso orario. In particolare, la Madonna ha il viso semi coperto dal velo, le mani in posizione parallela, il viso sottile il naso lungo e diritto: una raffigurazione tipica del Sud dei paesi Bassi. Il Cristo, seduto col capo chino, che medita prima della crocefissione, è insolito per l’arte italiana, mentre è tipico della produzione fiamminga. La figura, seduta sulla croce e meditabonda, è stata collegata a quella di Giobbe del Vecchio Testamento, messo alla prova da Dio che gli inflisse infinite sofferenze. ECCORECCO storia A destra, un ritratto del patriota e la casa di Borgo Pace a Polanesi. IL GIOVANE GOFFREDO SOGGIORNAVA A RECCO NELL’ESTATE DI 160 ANNI FA DURANTE LA QUALE NACQUE “IL CANTO DEGLI ITALIANI” Inno di Mameli Tracce della storia d’Italia nel verde di Polanesi ANTONIO BOVETTI L’inno nazionale italiano fu opera di un patriota genovese appena ventenne, Goffredo Mameli, e fu musicato dal suo amico Michele Novaro, musicista e patriota di 28 anni. Presso la Società Economica di Chiavari è conservata una versione dell'Inno che riporta, nella prima riga, “Figlio d’Italia”. In quale località il poeta avrà scritto questi versi? È difficile a dirsi. Ci sono varie ipotesi e contrastanti per attribuirsi la paternità del luogo. Certo è che l’Inno fu cantato per la prima volta il 10 novembre 1847; nei precedenti mesi di agosto e settembre il poeta frequenta Chiavari, dopo essersi iscritta alla “Società Entellica” (più tardi “Entelema”), fondata a Chiavari l’anno precedente. In questo stesso periodo sono frequenti i soggiorni del giovane Goffredo a Recco, presso la casa di campagna che la famiglia aveva a Polanesi. La famiglia materna del poeta risponde al nome Zoagli e le sue origini risalgono all’omonima cittadina del levante Ligure. Adelaide Zoagli, figlia del marchese Nicolò e di Angela Lomellini, sarebbe passata inosservata nella biografia di famiglia, se non fosse stata la madre di Goffredo Mameli. Adelaide sembra avesse avuto, fin dall’infanzia, un’amicizia con Giuseppe Mazzini definita “un amore platonico”. I ZoagliMameli soggiornano a lungo a Polanesi, in una villa denominata “Borgo Pace”, circondata da alti alberi. Lo testimonia una targa in marmo a fianco del civico 48. L’acquisto della villa viene fatto per trascorrervi lunghi mesi di “campagna”, lontano dalla vita salottiera della città di Genova che non piaceva alla Contessa Adelaide. Cagionevole di salute, Goffredo ha sei anni quando incomincia a vivere sul verde poggio di Polanesi e qui intraprende i suoi primi studi sotto la guida della madre e di Michele Giuseppe Canale. Studi che continua nella scuola di indirizzo liberale dei pa- ECCORECCO dri scolopi e nelle facoltà di Giurisprudenza prima e di Filosofia poi all'Università di Genova (la sua frequenza è documentata sino al 6 dicembre 1847). La sorella Angela muore all’età di soli sedici anni, proprio nella casa di Polanesi, dove viene sepolta il 3 novembre 1850. Questo triste evento è ricordato con una lapide murata nel pilastro destro dell’entrata del cimitero della frazione recchese. Quindi i legami che la famiglia Mameli ha con Recco sono fortissimi. Ci piace pensare che l'incanto degli ulivi di Polanesi e il blu del mare racchiuso dal Golfo Paradiso abbia ispirato i versi del poeta. Anche per questa somme di ragioni la scuola media di Recco è stata intitolata a Goffredo Mameli. Goffredo morì ventenne inseguendo un ideale Poco orecchiabile e ancor oggi “provvisorio” Goffredo Mameli nasce a Genova il 5 settembre 1827. Studente e poeta precocissimo, aderisce ai moti liberali nel 1847, l’anno in cui partecipa attivamente alle grandi manifestazioni genovesi per le riforme e compone “Il Canto degli Italiani”. D’ora in poi, la sua vita sarà dedicata interamente alla causa italiana: nel marzo del 1848, a capo di 300 volontari, raggiunge Milano insorta, per poi combattere gli Austriaci sul Mincio col grado di capitano dei bersaglieri. Dopo l’armistizio Salasco, torna a Genova, collabora con Garibaldi e, in novembre, raggiunge Roma dove, il 9 febbraio 1849, viene proclamata la Repubblica. Nonostante la febbre, è sempre in prima linea nella difesa della città assediata dai Francesi: il 3 giugno è ferito alla gamba sinistra, che dovrà essere amputata per la sopraggiunta cancrena. Muore d’infezione il 6 luglio, alle sette e mezza del [AD] mattino, all’età di soli ventidue anni. Scritto di getto, messo in musica in gran fretta nel 1847, l’Inno rischiò più volte di essere sostituito, ma senza esito. Il testo enfatico di Mameli, con quell’elmo di Scipio e la Vittoria schiava di Roma, nel corso dei decenni è stato infatti oggetto di moltissime critiche. L’incerto favore di cui esso ha sofferto sembra dovuto anche alla difficoltà di mandarlo a memoria. Molti, in prima fila la Lega, preferirebbero il coro del “Nabucco”. E questa è solo una delle alternative proposte. Nel 1999 qualcuno ricorderà Carlo Azeglio Ciampi che si sdegnò di fronte al rifiuto del maestro Muti di suonare “Fratelli d’Italia” ad una inaugurazione della Scala. L’Inno di Mameli sostituì la Marcia Reale, inno d’Italia dal 1861 al 1946, scritto da Giuseppe Gabetti per Carlo Alberto. Fu adottato dalla Repubblica Italiana come inno nazionale nel 1946, con un decreto di De Gasperi, nel quale era definito però “provvisorio”, per non scontentare papa Pio XII, data l’intonazione giacobina. E ancor oggi “Il canto degli italiani” non è ancora ufficialmente l’inno ufficiale della Repubblica italiana, nonostante in più riprese siano stati presentati disegni di [AD] legge in tal senso. NUMERO 1 LUGLIO 2009 5 storia BOGLIASCO 1809: Pio VII nel Golfo Paradiso L’EVENTO SPUNTO PER UNA MOSTRA PIER LUIGI GARDELLA Il 13 luglio di duecen- Sappiamo che Pio VII aveva trascorso la notte precedente a Villa Massone di Pieve Ligure, dove, finché essa restò di proprietà della famiglia, si conservava ancora la sedia dove il papa si sedette e dove all’ingresso della villa venne successivamente murata una lapide a ricordo dell’avvenimento. Dopo la sosta a Bogliasco, Pio VII raggiunse Quarto, dove riposò alcune ore a Villa Spinola per poi essere imbarcato per Sampierdarena e quindi raggiungere la Francia. A Bogliasco si è voluto ricordare l’evento con una piccola mostra storica. Per una fortunata circostanza (vedi riquadro) sarà esposta, con alcuni documenti d’archivio e pannelli esplicativi sulle vicende di Pio VII, anche la veste che il papa indossava durante il successivo viaggio a Genova, nel 1815. La mostra sarà inaugurata sabato 11 luglio alle ore 17, nella chiesa parrocchiale di Bogliasco, con un intervento di Silvia Bottaro, savonese, storica dell’arte. Resterà aperta sino al 19 luglio tutti i giorni dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19. to anni fa papa Pio VII transitava per la nostra riviera “accompagnato” dagli uomini di Napoleone, dopo essere stato prelevato dal Palazzo del Quirinale. Napoleone, infatti, dopo aver annesso alla Francia l’intero Stato Pontificio, fece portare il papa prima a Savona, attraverso un tortuoso itinerario, poi a Fontainebleau. Solo dopo la caduta di Napoleone, nel 1815, Pio VII rientrò a Roma e nel viaggio di ritorno fu a Genova, dove sostò alcuni giorni presso il Palazzo Belimbau, di proprietà delle famiglie Negrotto-Cambiaso. Nel “Registro dei Battesimi, Matrimoni e Defunti” che va dal 1738 al 1809, conservato nell’archivio parrocchiale di Bogliasco, il parroco Camillo Pittaluga scriveva nelle ultime pagine: “Nell’anno 1809 li 13 di luglio giorno di venerdì, è passato da questa Chiesa parrocchiale il Sommo Pontefice Pio VII, in portantina, accompagnato da mons. Doria, nipote delli Eminentissimi Cardinali Doria, dal Prefetto del Dipartimento di Chiavari e dall‘Ufficiale Mariotti; fu incontrato nella spiaggia dal popolo e dal Parroco. e baciata che ebbero la mano del Santo Padre alcuni del popolo ed il Parroco, questi lo accompagnò fino ai confini della Parrocchia e concedè il Santo Padre al med. Parroco la grazia di poter godere dell’altare privilegiato ‘in perpetuum’ per tre giorni della settimana.” bagno piastrelle complementi Una veste “miracolosa” L’abito è giunto alla famiglia bogliaschina Vizzotto Pagani Isnardi, per via ereditaria, e fu ottenuto a seguito di una specifica richiesta fatta al papa, al quale, mentre si recava presso la chiesa genovese dell’Annunziata, fu presentata una bimba di otto anni; a seguito di una caduta aveva un polso irrigidito e a nulla erano valse le cure mediche. La fanciulla prese un lembo della sottana del papa e lo baciò. Il papa le pose una mano sul capo benedicendola. Tornata a casa, la bimba, Antonietta Carbone, si accorse di essere completamente guarita. Anche se era forse azzardato parlare di miracolo, i familiari della bimba tale lo giudicarono e per tale motivo richiesero la veste del papa. L’abito (nella foto) è giunto così alla famiglia di Bogliasco, che lo ha gentilmente messo a disposizione. fai da te bricolage i nv e nt a l a t ua es ta te ! nuovaoRecco RECCO • via Ponte di Vexina 2 (strada Recco-Uscio) • tel. 0185.799041 • [email protected] 6 NUMERO 1 LUGLIO 2009 ECCORECCO intervista [ER]Abita e lavora a Genova, ma è rec- chese doc. Parliamo di Andrea Corbetta, 37 anni, scenografo, attrezzista, illustratore. Ha lavorato e lavora molto con il Teatro della Tosse: cosa la lega particolarmente a questo teatro? «Innanzitutto l’avervi fatto la scuola di scenografia con Lele Luzzati e anche la grande amicizia e stima con Tonino Conte e suo figlio Emanuele con i quali lavoro da molti anni con uno splendido feeling! Inoltre in questi dodici anni mi sono fatto un notevole bagaglio di esperienza e ho avuto la possibilità di mettermi in gioco!» Quale ricordo ha di Lele Luzzati? «Il mio ricordo di Lele è soprattutto quello di una persona sagace e curiosa come solo sanno essere gli ebrei, oltre che di un grandissimo artista. Ho perso una persona con la quale potevo discutere dei miei progetti e dei miei lavori, ottenendo sempre un giudizio davvero sincero! Lele poi aveva delle intuizioni geniali; è stato questo enorme fiuto per tutto ciò che concerneva le arti che lo ha fatto diventare un artista a livello mondialmente riconosciuto! Vorrei fosse ancora qui ma porto dentro di me una piccola parte del suo insegnamento!» A inizio carriera ha allestito diversi spettacoli per bambini… «Sì; devo dire che l’aspetto più soddisfacente sia da animatore che da scenografo è quando i bambini apprezzano il lavoro che va in scena divertendosi… difatti il pubblico più giovane è molto onesto: o gli è piaciuto lo spettacolo oppure no, non esiste il meccanismo della mediazione come nelle persone adulte!» Genova non le è mai andata stretta? Come mai non ha cercato di “emigrare”? «In questi anni molti miei amici, anche del corso di scenografia, se ne sono andati dalla Liguria, anzi alcuni sono andati proprio fuori Italia! Per me abbandonare la mia terra è un po’ come tradirla…! È sicuramente vero che il lavoro è meno rispetto ad altri posti ma, se andassimo via tutti, allora dovrebbero chiudere anche teatri, cinema, riviste… Il problema è tutto di tipo culturale a mio parere! Genova (parlo di dove lavoro) è tremendamente conservatrice! Ciò comporta da un lato, diffidenza verso gli artisti emergenti, dall’altro chi già lavora si tiene ben curato il proprio orticello senza pensare che così facendo crea impoverimento per tutti! Faccio un esempio: ultimamente in Liguria vengono girati molti spot e cortometraggi: i produttori che vengono da fuori non trovano agenzie di ca- ECCORECCO Andrea Corbetta ECLETTICO SCENOGRAFO E ILLUSTRATORE Andrea Corbetta nasce nel 1972 a Genova. Dopo il diploma all’Istituto d’Arte di Chiavari, partecipa alla scuola di scenografia di Emanuele Luzzati. Dal 1997 diventa parte integrante del Teatro della Tosse di Genova, per il quale realizza scenografie e allestimenti. Dopo diverse esperienze tra le quali critico cinematografico per la rivista “Babilonia”, nel 2006 realizza scenografie per una serie televisiva e realizza un cortometraggio. Nel 2007 prepara le attrezzerie per diversi film e continua a realizzare illustrazioni, scenografie, attrezzerie per diverse entità. Negli ultimi anni realizza scenografie per film e viene candidato come scenografo al David di Donatello, continua anche a lavorare assiduamente per il Teatro della Tosse curando la grafica promozionale e seguendo diversi spettacoli sia come scenografo che come assistente. Nelle foto, Corbetta con un robot di “Invaxion”. Sotto il titolo, una sua scultura. sting, studi attrezzati per le riprese, non sanno dove rivolgersi per le maestranze.» Come procede quando deve ideare una nuova scenografia? «Si legge il testo anche diverse volte, se necessario, sottolineando gli aspetti che si ritengono interessanti. Dopodiché, tenendo ben conto degli spazi dei tempi, del budget a disposizione e delle richieste del regista, si cerca di creare un mondo partendo dalle evocazioni che mi ha dato la sceneggiatura!» Quali sono le maggiori difficoltà del suo lavoro? «Nel mio lavoro bisogna comunicare molto e le idee devono essere chiare, altrimenti si rischia di dover correggere se non rifare tutto il lavoro! Le maggiori difficoltà sono comunque legate all’equazione veloce più economico! È un concetto molto astratto… se ho tempo, posso chiedere una cifra moderata per la realizzazione di un lavoro, altrimenti non è possibile! Sembra difficile far capire questi concetti a chi ti commissiona il lavoro!» Ultimo grosso impegno è stato il film “Capitan Basilico” con i “Buio Pesto”… «Direi che il lavoro maggiore l’ho avuto con la serie televisiva di “Invaxon” con i Buio Pesto, dove ho dovuto ideare e realizzare in cinque settimane tutti gli interni di una astronave con relativi arredi e attrezzi! Credo il mio apporto sia stato importante come quello delle altre maestranze, forse in una serie di fantasia, lo scenografo può permettersi qualche libertà in più rispetto alle ambientazioni tradizionali. Attualmente stiamo preparando il seguito di Capitan Basilico, uscito nelle sale ad ottobre 2008! In questi film oltre a comparire come attore, curo le attrezzerie più complicate ma, devo dire che con Massimo Morini e con tutto il resto dello staff mi sono sempre trovato più che bene e credo che questa collaborazione durerà ancora per moltissimo tempo!» Un aneddoto che ricorda con piacere? «Mi ricorderò sempre di ciò che disse Emanuele Luzzati a miei genitori, in occasione dell’inaugurazione della mostra a lui dedicata a Palazzo Ducale: “Questo ragazzo vale tanto oro quanto pesa!”. Credo non lo dimenticherò mai!» Sogni nel cassetto? «Ho intere stanze piene di cassetti con dentro sogni… fino a quando ne avrò, mi sentiro vivo! Se proprio devo pensare a qualcosa di concreto, mi piacerebbe poter fare più cose per il cinema e la televisione e poter vedere una mia scenografia all’interno del Teatro Sociale di Camogli, chiuso da trent’anni! Questa struttura del tardo Ottocento, in una zona così pregiata come il Golfo Paradiso, non può continuare a rimanere chiusa!» NUMERO 1 LUGLIO 2009 7 personaggi GIUSEPPE PEDEMONTE DALLE FERROVIE ALL’OBIETTIVO FOTOGRAFICO ANDREA DARUSSA Giuseppe Pedemonte, 62 anni, funzionario delle Ferrovie a riposo, abita a Salto di Avegno. La sua grande passione è la fotografia, che prevale di parecchie lunghezze sugli altri hobby, tra cui la musica, la montagna e la filosofia. Pedemonte fa parte della Fiaf (Federazione italiana arti fotografiche) e da poco è stato nominato “critico fotografico” e “docente nazionale”. Ad oggi ha avuto oltre mille allievi “fotografi” e insegna a Chiavari. «Tutto per passione, vorrei sottolinearlo; abbiamo solo rimborsi spesa per viaggio e alloggio quando siamo chiamati a tenere corsi in altre regioni». A che età è iniziato questo suo grande amore? «Ho avuto una macchina fotografica in regalo in occasione del mio dodicesimo compleanno e da allora non ho mai smesso di scattare». Mezzo secolo di fotografia. Qual’è la cosa la cosa più importante, nel momento in cui si preme sul pulsante? «Trasporre nella composizione fotografica le proprie impressioni, i propri sentimenti, ricreare l’atmosfera che i nostri occhi interpretano guardando nell’obbiettivo. Chi guarda le nostre foto, deve sentire quello che abbiamo provato al momento dello scatto». Ha avuto un maestro o segue una particolare scuola di pensiero? «Come tutti ho studiato e sperimentato molto; tuttavia, penso che, come in altre discipline, bisogna applicare la teoria sfruttando pienamente le nostre doti e liberando le nostre sensazioni». Quale consiglio a chi vuole dilettarsi con la fotografia? «Uscire di casa per andare a fotografare qualcosa di preciso. Decidere prima se colore o bianco e nero. E ricordare che il nostro stato d’animo influirà profondamente sul risultato». Dove “fare un rullino” nel Golfo Paradiso? «Ci sono mille posti meravigliosi, tra il mare e l’interno. Consiglio una passeggiata con macchina fotografica lungo il sentiero che va da Corticella di Recco a Terrile. Lì porto gli allievi dei corsi e tutti restano a bocca aperta, camminando tra i mulini abbandonati e le cascatelle del torrente». Un soggetto particolarmente stimolante per un fotografo, da queste parti? «I muretti a secco. Quelli rifatti, quelli abbandonati, quelli in rovina…”. E a lei cosa piace fotografare? «Non dico “di tutto”, ma negli ultimi an- 8 NUMERO 1 LUGLIO 2009 Quando fotografai uno stoccafisso e vollero il mio scatto ni sono aumentati i tipi di soggetti che inquadro nel mirino». Quali macchine predilige? «Uso una Hasselblad per i paesaggi, una Contax con telemetro per il “reportage ve- loce” e ho alcune Olympus per le altre foto. E naturalmente utilizzo diversi obiettivi a seconda delle necessità…». Fotografie a colori o in bianco e nero? «Bianco e nero. E prima che mi chieda perché: l’appassionato non può rinunciare a svilupparsi in casa le proprie foto, a vederle nascere nella bacinella, a sentire nelle narici l’odore dello sviluppo…». Dove mettiamo le fotocamere digitali? «Una grande comodità, ottimi strumenti, ma qui prevale direi quasi una consuetudine; e allora, quando parto, in borsa metto una delle vecchie (tra virgolette) reflex analogiche». Un episodio che ricorda con simpatia? «Un giorno ero nei vicoli a Genova. In una vetrina c’erano gli stoccafissi a bagno e quello posto sopra tutti gli altri era stranamente completo di testa. Feci alcuni scatti e dopo qualche tempo ne scelsi uno per una mostra. Quando ritirai le foto esposte, mi dissero che una visitatrice aveva insistito per acquistare “lo stokke”. Un mese dopo tornai in quel vecchio negozio di Genova, intenzionato a fotografare l’interno, come mi ero ripromesso; appena entrato, ci riconoscemmo al volo: io ero l’autore di quella foto e lei era la visitatrice della mostra: voleva quella foto per il compleanno del marito. Io naturalmente gliela regalai e fu così che uscii dal negozio con un enorme stoccafisso sotto braccio. Non avevo avuto il coraggio di dire alla gentile signora che io sono vegetariano…». ECCORECCO sport NATA NEL 1975, LA SOCIETÀ “KEN SHIN KAI” DIVULGA LA NOBILE DISCIPLINA ORIENTALE Tramandato da cuore a cuore il karate tradizionale ANTONIO BOVETTI L’Associazione Sportiva Dilettantistica “Ken Shin Kai Karate Recco” nasce a Recco nel 1975, fondata dal maestro Francesco Calimero. Fin da subito il “dojo” (luogo dove si pratica il karate) si riempe di allievi, che entrano nell’affascinate mondo dell’antica arte orientale del karate tradizionale. Gli allenamenti, o meglio dire i corsi, divulgano quanto il maestro Calimero ha attinto negli anni dal Maestro Hiroshi Shirai, uno dei massimi esponenti mondiali della disciplina. Ed è proprio lui a suggerire il nome che la società porta tutt’oggi, nome carico di un profondo significato, come vuole la tradizione giapponese; “Ken Shin Kai” significa “casa della tecnica e del cuore”. Concetti che racchiudono l’essenza del karate tradizionale, che vanta un forte legame tra maestro ed allievo; non a caso l’insegnamento viene detto “da cuore a cuore”. La società recchese ha sempre sostenuto il karate come disciplina particolarmente formativa sul piano psicologico: un’arte antica che rafforza il corpo e la mente. La “via del karate” è consigliata soprattutto ai giovani ed ai bambini, dato che questa filosofia aiuta a crescere meglio, imparando disciplina, ascolto e rispetto delle regole. Nello stesso tempo il karate rappresenta uno sport completo, che crea occasioni di divertimento e favorisce la formazione di amicizie. Tra gli allievi che iniziano, nei primi anni, a frequentare il dojo recchese, citiamo Domenico Garofalo, Raffaele Annunziato e Gabriele Tedde. Ben presto questi allievi di- Atleti della Ken Shin Kai Karate ad una recente manifestazione. Primo a destra, Domenico Garofalo. Primo a sinistra, Andrea Demarchi. In basso, gli atleti di Recco e di Genova all’incontro 2009. mostrano le loro spiccate capacità e la “Ken Shin Kai Karate” inizia a portare a casa molti trofei in competizioni regionali e nazionali. L’entusiasmo cresce negli anni a venire. Nel 1986 Garofalo e Annunziato ottennero il titolo di istruttore e da allora hanno sempre continuato nel loro obiettivo di divulgare il karate con tutto l’impegno possibile, sotto la supervisione del Maestro Calimero. Dal 1998 l’insegnamento a Recco è affidato alle grandi capacità di Garofa- lo, che, con la sua notevole passione, unita all’elevato livello raggiunto del V dan, è letteralmente il pilastro della società. Grazie a lui in questi anni molti allievi hanno iniziato e continuano a praticare il karate. Tra i recenti risultati sportivi citiamo il 3° posto di Beatrice Agustaro, nella categoria bambini, e il 3° posto di Luigi Giancardi, nella categoria seniores, alla Coppa Liguria 2008. LA SCHEDA A.S.D. Ken Shin Kai Karate Recco Fondazione 1975 Palestra via Marconi 41, Recco Telefoni 347.645493 / 0185.721313 e-mail [email protected] http://xoomer.alice.it/kenshinkaikarate Presidente 2008-12: Andrea Demarchi Consiglio direttivo: Virginia Bandinelli, Francesco De Santis, Domenico Garofalo, Davide Maggiolo, Francesco Calimero. Direttore tecnico: Domenico Garofalo. Attività: karate tradizionale stile Shotokan. Affiliata a Fikta e US Acli e iscritta al registro nazionale del Coni. ECCORECCO NUMERO 1 LUGLIO 2009 9 monumenti SAN ROCCO DOPO IL RIFACIMENTO DEL SAGRATO Ora risplende il portale [ER]Dopo aver ristrutturato il sagrato, con il rifacimento della pa- vimentazione in pietra serena e ciottoli, con nuovi lampioni in ghisa, nuove condotte per le acque piovane e sistemazione delle aiuole e delle piante centenarie, don Antonio Servetto ha iniziato i lavori di restauro dell’antico portale che mette in collegamento il sagrato con piazzale Europa. Trovandosi l’area interessata dai lavori in ambito AC-AS, ossia a carattere storico, il progetto ha dovuto sottostare a precise indicazioni della Soprintendenza ai Beni Architettonici. In particolare, si è proceduto ad una analisi mineralogico-petrografica e tessiturale delle malte e degli intonaci del portale; l’analisi è stata condotta grazie alla collaborazione dell’Università di Genova e le indicazioni risultanti permetteranno di procedere al restauro garantendo l’utilizzo di materiali e pigmenti molto simili a quelli utilizzati in origine per la costruzione. Il progetto, affidato all’architetto Daria Lorenzini (che ha curato i precedenti lavori del sagrato), prevede l’eliminazione dello strato di intonaco degradato e la realizzazione di quello nuovo con la coloritura in rosa e avorio, come risulta nelle parti ancora visibili; verrà realizzata una rampa di collegamento con andamento circolare in sostituzione di quella esistente che permetta il passaggio anche alle persone portatrici di handicap fisici: i muri di confine verranno ripristinati con l’eliminazione dello strato di muschi e vegetazione esistenti, per riportare le pietre allo stato originale. Una volta terminati il restauro del portale, la chiesa intitolata a S. Rocco, il sagrato e tutta l’area circostante si presenteranno perfettamente in ordine. Un grande risultato, dovuto alla caparbietà di don Antonio e alla generosità dei parrocchiani e di tutti coloro che hanno volentieri dato una mano. dal Come sarà il portale di San Rocco a termine dei lavori di restauro. A sinistra, com’era. Quando S. Rocco si festeggiava a Cottù «UNA BELLA STATUA DI SÌ GRAN SANTO…» Il sacerdote Tommaso Olcese nei suoi Brevi cenni storici intorno alla capella di S. Bartolomeo di Cottù (Genova, 1899) parla di una “lite tra i Massari della Cappella di Cottù e quei della Succursale di S. Rocco”. Due erano le chiese in Recco che, ai 16 d’agosto d’ogni anno, festeggiavano il Santo Giovane di Montpellieri; cioè la Chiesa di S. Bartolomeo di Cottù e la succursale di S. Rocco. All’avvicinarsi della solennità i massari delle due chiese andando alla questua in Recco […] spesso venivano fra loro a contesa. Ecco che nel 1723 viene interpellato Monsignor Vicario generale, il quale deliberava che i Massari delle due chiese dovessero andare alla questua in città alternativamente […]. La proposta venne accettata e questo uso si mantenne fin verso il 1766. Quando poi si portò la funzione di N.S. del Fulmine nel mese d’agosto, allora si lasciò in detta Cappella di festeggiare S. Rocco. In una nicchia in sacristia vi è tuttora una bella statua di legno, che rappresenta sì gran Santo. Infatti, sempre dall’Olcese, sappiamo che la Cappella di S. Bartolomeo di Cottù è dedicata ai SS. Rocco, Bartolomeo e Benedetto, come risulta da pubblica scrittura fatta nell'anno 1617, firmata dal R.mo Canonico Pinarolo in atto della visita pastorale fatta da Monsignor Arcivescovo. 10 luglio Grandi saldi al 20 agosto Zampaloni RECCO Via S.Giovanni Battista, 9 10 NUMERO 1 LUGLIO 2009 Via Galata, 23r GENOVA ECCORECCO ricerche BOGLIASCO UNA ATTENTA RICERCA GENEALOGICA ADESSO ON LINE La famiglia Sessarego attraverso i Costa, i Leverone, i Massone e ANDREA DARUSSA In un mondo sempre più veloce e frenetico, passiamo sempre più tempo a scrutare in avanti e sempre meno a guardarci indietro; sempre più portati a capire dove andiamo e sempre meno a ricordarci da dove veniamo. Una delle tante vittime di questo meccanismo è la storia familiare, ossia quel corpus di ricordi, fotografie, aneddoti, documenti, oggetti che ogni famiglia tramanda di generazione in generazione, di padre in figlio, da anziano a giovane arricchendosi e completandosi ad ogni passaggio. Non troverete queste storie sui libri di scuola o nelle biblioteche, perché queste storie minime e quotidiane, che non parlano di imperatori ma di contadini, che non raccontano di esploratori ma di emigranti, non sono scritte da nessuna parte se non nella memoria dei nostri anziani. A Bogliasco la famiglia Sessarego non è diversa dalle altre, gente comune, lavoratori, madri, figli che vanno a scuola, una famiglia tra altre mille. Allora perché oggi abbiamo deciso di parlare di loro? Questa famiglia ha preso tutti i suoi ricordi, le sue storie, gli aneddoti, li ha trascritti ed organizzati; ha recuperato vecchie foto, lettere, documenti, li ha tolti dalle vecchie scatole dove dormivano da cinquant’anni e li ha catalogati; ha riallacciato rapporti con lontani parenti e ne ha scoperti dei nuovi che non pensava di avere. Ha iniziato una ricerca genealogica per riscoprire ciò che nella memoria è andato perduto. Dopodiché ha preso tutto questo e ha deciso di pubblicarlo. Ora tutto questo è online. Sul sito www.sessarego.altervista.org questa famiglia ci racconta la sua storia, ma non solo. Ci racconta anche di altre famiglie che hanno incrociato la propria storia con la loro, i Massone e i Leverone di Pieve, gli Schiaffino di Sori, i Costa di Nervi e tanti altri. Possiamo così leggere di “Mitri” il barbiere, che per cinquant’anni ha fatto barbe e capelli a Bogliasco, di Giumin “Baccicura”, uno dei primi fotografi a Sori che, a cavallo tra 1800 e 1900, ritraeva scolaresche e gruppi familiari, di Filippo Sessarego, che nel 1800 ha visto il mondo da un bastimento a vela. Su questo sito troverete questa e altre storie “minime”, racconti di gente “eccezionalmente normale”, troverete molte vecchie foto, cartoline; in breve uno spaccato della vita nel Golfo Paradiso di due secoli fa. Visitando queste pagine, complice la grafica in rigoroso old style, vedrete la nostra terra con gli stessi occhi di chi, molto tempo fa, navigava a vela e si spostava a piedi, scriveva lettere e non sms e andava presto a dormire perché il sole ancora comandava il ritmo degli uomini. Via Aurelia 31 RUTA DI CAMOGLI tel. 0185.770.791 chiuso il lunedì ECCORECCO gli Schiaffino Sopra: Sori 1938, Gerolamo Schiaffino con figli e nipoti in occasione del 70° compleanno. A sinistra: Argentina, fine 1800: Filippo Sessarego con Antonio Leverone e il figlio. Tutto questo con il fine di conservare la propria storia e con la speranza che altri, leggendo queste pagine, scoprano un antenato comune, si riconoscano in una vecchia foto o anche solo scoprano un’affinità di sentimenti. Non è un sito genealogico, anche se contiene delle genealogie; non è un sito nostalgico dei tempi andati, anche se, passando da una pagina all’altra, forse qualcuno si potrà commuovere. È un sito internet per conservare la memoria e farla conoscere, per incuriosire e condividere, un sito per dire che la vita va sì vissuta in avanti, ma va capita guardando indietro. Il lavoro, assicura Giorgio Garabello, curatore del sito, è però appena iniziato. Solo parte dell’archivio è stato pubblicato e sono in fase di allestimento alcune nuove sezioni. Anche la ricerca genealogica è avanzata rispetto a quanto pubblicato sinora e copre ormai tutto il diciottesimo secolo; aspettiamoci quindi a breve delle novità. focacceria piano bar ristorante discobar NUMERO 1 LUGLIO 2009 11 tempo libero [CAMPUS] LE PROPOSTE DA ZERO ANNI IN SU PER INTERESSANTI ATTIVITÀ ESTIVE [ 0-3 anni ] L’asilo nido “Il giardino dei Girasoli” (via dei Fieschi 2, presso Istituto Suore Cappuccine San Rocco) accoglie nel mese di luglio bambini da 0 a 36 mesi, orario 7,30-16,00 da lunedì a venerdì. Pasto in struttura. Info: 0185.720958. [ 3-6 anni ] Asilo estivo presso la Scuola Materna delle Suore Cappuccine (via dei Fieschi, 2) per bambini da 3 a 6 anni, nel mese di luglio, aperto a tutti, orario 7,45-17,00 da lunedì a venerdì. Iscrizione mezza giornata (fino alle 13,00, pasto compreso) 460,00 €. Giornata intera 550,00 €. Info: 0185.74189. [ 3-6 anni ] L’associazione “Fortunam Experiri” organizza un campus estivo “Estate tra natura e cultura” per bambini da 3 a 6 anni, dal 6 luglio al 4 settembre, aperto a tutti, orario 7,45-13,45 da lunedì a venerdì. Il programma prevede attività di laboratorio e giochi in sede (locali scuola elementare di via Massone) più escursioni sul territorio comunale. Iscrizione 10,00 € + 90,00 € settimanali. Info: 334. 2125177. [ 3-6 anni ] L’Asilo Speroni (via privata Palme 30 – salita Priaro 6) ospita nel mese di luglio e la prima metà di settembre bambini da 3 a 6 anni. Possibilità di iscrizioni settimanali con frequenza anche per mezza giornata. Iscrizione aperta a tutti, orario 7,30-18,00 da lunedì a venerdì. Previste lezioni di danze folkloristiche di diverse nazioni, tenute da ballerini professionisti; laboratori di studio su usanze e ricette proposte dalla cuoca dell’asilo; giochi nel parco. Info: 0185.75054. [ 5-11 anni ] “Pro Recco Summer” è la proposta targata Pro Recco Nuoto. Rivolta a bambini dai 5 agli 11 anni, apertura fino al 7 agosto e dal 24 agosto al 4 settembre, orario 9,00-17,00 da lunedì a venerdì. Iscrizione prima settimana 130,00 €(include pasti, gita, assicurazione); sconti fedeltà e per fratelli. Previsti corsi nuoto, mare, laboratori, gite a maneggio, “Indian Forest”, San Fruttuoso. Info: 331.4450013. [ 6-12 anni ] Sempre la “Fortunam Experiri” organizza nei locali della scuola elementare di via Massone un campus estivo per ragazzini dai 6 ai 12 anni, aperto a tutti, orario 7,45-13,45 da lunedì a venerdì fino al 4 settembre. Previste attività di nuoto, tennis, bocce, mare; visite a Lanterna, Osservatorio del Righi, parco “La Maliarda”, parchi di Nervi, Duchessa di Galliera e Villa Pallavicini. Iscrizione 10,00 €+ 110,00 €settimanali. Info: 334.2125177. RECCO UN’ESTATE AL MARE Bagni Erminia Punta Sant’Anna, tel. 0185. 730658. 46 cabine, piscina per bambini (profonda 110 cm), idromassaggio a 4 posizioni. Ingresso giornaliero con lettino 9 €. Cabina 10 € giornaliera, 60 €mensile. Servizio bar e tavola calda. Scuola surf di Thomas Clavarezza (istruttore nazionale): 25 € orarie, corso completo di 5 ore: 115 € inclusa attrezzatura. Bagni Lido Lungomare Bettolo 2 tel. 0185. 722448. 60 cabine, piscina interna. Prezzi cabina: settimanale 150 € , mensile 500 euro: incluse 2 sdraio e ombrellone. Ingresso settimanale senza cabina 110 €. Tutte le tariffe includono ingresso in piscina. Bar e ristorante: tel. 0185. 739047. Bagni Marisa Lungomare Italia (da via Garibaldi) tel. 0185.74304. 34 cabine, servizio bar e ristorante. Noleggio sdraio 4 €, lettino 8 €, ombrellone 4 €. Prezzi cabina alta stagione: settimanale 135 €, mensile 400 €. Pro Recco Beach Punta Sant’Anna (accanto piscina) tel. 0185.739091. 100 cabine; stagione intera (da 31 mag a 20 set): 1100 €, prima fila 1200 €. Ingresso giornaliero 5,50 €; sab e dom 6,50 €; ridotti fino a 12 anni e dopo le 14; over 65 anni gratuito. Noleggio sdraio, lettini, ombrelloni. Servizio baby sitter 0-4 anni. Possibilità nuoto libero in piscina: ingresso 4 €. Bar e ristorante (tel. 333.8924820) con possibilità di organizzare feste, cene, compleanni. [CORSI] Ferro” di Recco, sso la piscina “Antonio Corsi per bambini pre 60,00 €, 12 lezioni li. Tessera 6 lezioni tenuti da Pietro Figlio corsi baby (18-36 e ati di corsi personalizz ità bil ssi Po €. ,00 100 11. mesi). Info 0185. 753 recupero e a ier an str a Lingu lio e agosto corsi anizza nei mesi di lug org “The lemon tree” ,00 €. Possibile anmbini e ragazzi a 150 estivi di inglese per ba tedesco, francese e, di recupero di ingles si cor e tar en qu fre che e in via Pisa 103/2 a nti madrelingua. Sed e spagnolo. Insegna 6 - 340.0855330. Recco. Info: 0185.7441 Nuoto Massimiliano Bisso ENERGIA ALTERNATIVA geotermia - eolico - fotovoltaico - solare termico CONSULENZA - DISTRIBUZIONE - PREVENTIVI Avegno (Ge) - Italia - cell. +39 333 5964270 - e-mail: [email protected] w w w. e n e r g i a - a l t e r n a t i v a . i n f o 12 NUMERO 1 LUGLIO 2009 ECCORECCO miscellanea MINI NOTIZIE RICORRENZE Don Pasquale Revello (nella foto) ha recentemente festeggiato 50 anni di sacerdozio. Nato a Megli da una famiglia di contadini, don Revello è dal 1992 parroco di S. Giovanni Battista. Da allora, con la sua tranquilla tenacia, ha realizzato a Recco molti progetti, rivolti soprattutto ai giovani, che oggi hanno a disposizione attività di gruppo, gite, laboratori creativi, colonie estive. Inoltre, grazie a una religiosa che anima il gruppo Shalom, la parrocchia di Recco sostiene l’attività missionaria e le adozioni a distanza in Brasile. SANITÀ Presso la Croce Verde di Recco (via Milite Ignoto, tel. 0185.721037) è possibile effettuare comodamente prenotazioni ambulatoriali per la Asl 3 (escluse analisi sangue e urine). Orario: lunedì e mercoledì 8,00-12,00; venerdì 14,00-17,00. Sala attesa con bar e televisione. UNA RIVIERA, DUE GOLFI Fino a Punta Chiappa è Golfo Paradiso, a levante di Portofino è Golfo del Tigullio (o Golfo Marconi). Non è campanilismo, ma una precisazione dovuta, visto che spesso Bogliasco, Sori, Recco e Camogli vengono definite, sulla stampa e su internet, “località del Tigullio”. COMMERCIO Canevello Colori si è spostato da via Roma in via Milano (piazza Giovanni XXIII), arredando un negozio ampio e luminoso, dove poter trovare ogni cosa necessiti per la tinteggiatura (e non solo). RECCO RICORDA WEIL E BONFIGLIOLI La Città di Recco ha scoperto una targa a ricordo di Hans e Senta Weil, i coniugi che negli anni Trenta avevano fondato, nell’antica Villa delle Palme, una scuola per bambini tedeschi di origine israelita. Alla cerimonia era presente Laura Carlotta Gottlob, la storica genovese che ha ripreso le ricerche di Klaus Voigt, documentando la storia di questo istituto. L’Ardiciocca e la Città di Recco hanno voluto ricordare la figura di Roberto Bonfiglioli, attraverso la posa di una lapide nei pressi della sua abitazione. La sua poesia incisa sul marmo, che parla di vento e di mare, di gabbiani e di agavi, resterà a ricordo della sua sensibilità, della sua viva intelligenza e del suo rigore morale. LUGLIO 1977 correva il mese VITA NOTTURNAPeppino Di Capri in «completo blu e soliti occhiali» (come scrive “Il Lavoro”) e Domenico Modugno (nella foto) sono le due star che raccolgono gli applausi del pubblico al nightclub “P4” di Avegno. Nel corso dell’estate 1977 i due patron del locale, Gian Sanguineti e Renato Montereggio, porteranno sul palco i più bei nomi della canzone. LAVORI PUBBLICIIl Genio Civile approva il progetto di allungamento della passeggiata a mare di Recco. A levante sarà realizzato, dalla ditta romana Enacor, un tratto di 120 metri che la congiungerà alla spiaggia “dei frati” e sotto il convento francescano sarà ricavata una nuova rotonda. VIABILITÀProtestano i residenti di San Rocco per la pericolosità, nelle ore notturne, della statale 333, priva di illuminazione pubblica; se il Comune non provvederà, minacciano il blocco della strada. SANITÀSi concludono i lavori condotti dall’impresa Revello all’ospedale di Recco: nei locali ristrutturati nell’ala vecchia dell’edificio troveranno posto il pronto soccorso, la sala raggi e nuovi ambulatori. AVEGNOIl consiglio comunale approva il nuovo gonfalone del Comune: «Un drappo partito di bianco e di azzurro, caricato dell’arma di azzurro, alla campana d’argento, al capo di Genova alla croce di rosso». EUROPAPrime elezioni a suffragio diretto del Parlamento europeo, che si riunisce a Strasburgo il 17 luglio, sotto la presidenza della francese Simone Veil. RACCOLTA (IN)DIFFERENZIATA obiettivo CARTONE DELLE SCHEDE AZZURRE (COMUNALI) E CARTONE DELLE SCHEDE GRIGIE (EUROPEE): UGUALE DESTINO, NELLA CAMPANA DELLA CARTA. RICERCHE Al termine dell’anno scolastico è stato presentato il volumetto “Antichi mestieri liguri”, realizzato dagli alunni della prima B della scuola Media “Golfo Paradiso” di Recco (nella foto), sotto la guida della prof. Gisella Gandolfo. Si tratta di una serie di interviste realizzate dai ragazzi ai nonni ed a esperti locali, per conoscere antichi mestieri, con particolare riguardo a Recco, con particolare attenzione verso i nomi dialettali. Particolarmente utile è stata la collaborazione di Bruno Minardi, esperto di lingua genovese, del fotografo Emilio Razeto e del cap. Vittorio Massone, che hanno fornito foto e disegni per corredare di immagini la ricerca. La pubblicazione è stata sponsorizzata dal Comune di Recco, dall’associazione “L’Ardiciocca” e dagli “Amici del Museo”. ECCORECCO NUMERO 1 LUGLIO 2009 13 I NOSTRI SERVIZI appuntamenti ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ Sportello IAT: Informazione Accoglienza promozione Turistica Divulgazione di materiale informativo. Vendita biglietti urbani AMT Genova Vendita abbonamenti e biglietti APT Vendita abbonamenti e biglietti ferroviari (fino a 250 km) Vendita biglietti del servizio “Autostradale” linea Sestri Levante - Milano con fermata a Recco Vendita schede Telecom e ricaricabili per cellulari Vendita tessere autostradali Viacard Prenotazione e vendita biglietti dei teatri di Genova Vendita biglietti principali concerti Affissione e pubblicità per i Comuni di Recco e Avegno Sportello Touring Club Italiano Fax e fotocopie Via Ippolito d’Aste 2a - Recco - Tel. 0185.722440 - [email protected] - www.prolocorecco.it Recco ✔sabato 4 Concerto della “Roland Music School”. Lungomare Bettolo, ore 21.30. ✔venerdì 17 Rassegna jazz: Keith Brown con il suo trio. Lungomare Bettolo, ore 21.30. ✔sabato 18 domenica 19 Festa della P.A. Croce Verde. Gastronomia e spettacolo. Lungomare Bettolo, ore 21.30. ✔venerdì 24 Recco. Rassegna jazz: “Blues Band” di Roberto Testini. Lungomare Bettolo, ore 21.30. ✔domenica 26 Serata con il dj Francesco Fontes. Lungomare Bettolo, ore 21.30. ✔venerdì 31 Serata con l’Orchestra Caffarena. Lungomare Bettolo, ore 21.30. Festival Camogli in Musica Quattro appuntamenti a Camogli. Sabato 4 al Santuario N. S. del Boschetto il “PaganiniChorusClarinet” (15 elementi), diretti da Giuseppe Laruccia. Sabato 18 nella sala mostre della Fondazione Remoti, con il Duo Leuzinger (Anita, primo violoncello dell'Orchestra della Tonhalle di Zurigo, e Daria, violino dell’orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova). Sabato 25 al Cenobio dei Dogi una serata dedicata al Jazz con il noto gruppo Stringology. Venerdì 31 al Cenobio dei Dogi il duo Edoardo Zosi al violino e Maria Clementi al pianoforte. Possibilità dopo i concerti di cenare con musicisti ed organizzatori. Ingresso: interi 12-15 €ridotti 8-10 € Info 0185.771159 / 0185.770703. Festival “Musica e Mare” a Sori Festival internazionale di musica da camera. Sabato 18 alle 21,15 con Francesco Cipolletta al pianoforte e Massimo Marin al violino. Venerdì 24 Paolo Bonomini al violoncello. Oratorio di Sant'Erasmo. Ingresso libero. Info: 338.7565360. 14 NUMERO 1 LUGLIO 2009 Riviera DA UN EVENTO ALL’ALTRO Feste di Luglio Da mercoledì 1 a venerdì 3 a Rapallo tradizionali festeggiamenti in onore della patrona N.S. di Montallegro. Imponente processione con i Cristi, sparo di mortaletti e fuochi d’artificio. Sagra dei ravioli alla cogornina Da venerdì 3 a domenica 5 a Cogorno alta località Belvedere, sagra in onore del Re Raviolo, accompagnato da altre antiche ricette cucinate ed impreziosite da erbe aromatiche del territorio. Geo-grafie Voci della letteratura migrante in Italia. Sabato 4 e domenica 5 a Camogli. Info: www.prolococamogli.it. Antiquariato Chiavari, sabato 11 e domenica 12. Santa Margherita sabato 18 e domenica 19. Bogliasco, domenica 26. Sagra della capponadda Sabato 11 e domenica 12 (mezzogiorno e sera) a San Rocco di Camogli l’8a edizione con la specialità marinara più i piatti tipici della cucina ligure. Serate danzanti. Mercatino di prodotti tipici e artigianato locale. Palio degli ochi Domenica 12 a Sori in località Lago, in occasione della Festa di N.S. di Lourdes. Nostra Signora del Carmine Domenica 19 a Sori in località San Bartolomeo. Carne in s’a ciappa Domenica 19, a Verzi di Lorsica, la 48a edizione. Dal mattino marcia, accensione dei fuochi, musica. Sagra dei pansoti Da venerdì 24 a domenica 26 a Bogliasco, nel piazzale delle scuole, inizio ore 19,00. Festa dell’olio Da sabato 25 a martedì 28 a Leivi, la festa dedicata al prodotto principe della zona. Domenica premiazione del miglior olio extravergine e dei migliori uliveti. Tutte le sere stand gastronomici con 600 posti. Cristo degli Abissi Sabato 25, nella baia di San Fruttuoso di Camogli, tributo al Cristo degli Abissi da parte dei subacquei, con deposizione di corona a ricordo di quanti fanno del mare la loro vita e quanti vi sono periti. Sagra del Bagnun Sabato 25 e domenica 26, a Riva Trigoso, la festa con distribuzione del tipico piatto tradizionale, accompagnata da musica e bancarelle. Barcarolata Domenica 26 a Sestri Levante la tradizionale sfilata di imbarcazioni con addobbi speciali. Al termine spettacolo pirotecnico nella Baia del silenzio. Festa della trebbiatura e degli antichi mestieri Domenica 26 a Santo Stefano d’Aveto, in località “La Villa” di Allegrezze, 12a edizione. ECCORECCO agenda in libreria ✤ GUIDA AL PARCO DI PORTOFINO Alberto Girani, naturalista e direttore del Parco, ha completamente rivisto e aggiornato la guida del 1999 che ha accompagnato migliaia di escursionisti sul “Monte”. Un volumetto tascabile che propone ventisette itinerari sui sentieri che attraversano il territorio del parco, attraverso la macchia mediterranea o la più spoglia gariga, dagli ambienti boschivi a quelli coltivati, sui calcari marnosi o in mezzo alle formazioni di conglomerato. Sagep editrice, 15x21 cm, 112 pp, 14,00 €. LA TONNARELLA E LA PESCA TRADIZIONALE A CAMOGLI ✤ Un volume che racconta di un patrimonio orami raro nel Mediterraneo. La tonnarella e le altre forme di pesca, gli strumenti e gli uomini, le tradizioni di questo faticoso lavoro sono descritte e riccamente illustrate nelle pagine curate da Riccardo Cattaneo Vietti e Simone Bava. Le Mani editrice, 23x30 cm, 144 pp, 20,00 €. ✤ DA BOSCO E DA RIVIERA Cioè tra la terra e il mare, dove scorre la vita tranquilla di un paese del levante ligure. Qui si fondono due inquietudini, due storie che confluiscono in una grande avventura di mare e vita, di fughe e di ritorni. Un gradevole libro di Alberto Cavanna, ligure, legato al mare e alle barche. Rizzoli, 352 pp, 19,00 €. ✤ FIORDIPARCO ITINERARI EGIARDINI BOTANICI NEI PARCHI DELLA LIGURIA Un manualetto con splendide foto, curato da Riccardo Del Guerra e Simonetta Maccioni, che descrive con rigore scientifico i Giardini Hanbury di Ventimiglia, l’Orto botanico di Villa Beuca a Cornigliano, il Giardino botanico di Pratorondanino, il Bosco giardino dell’Aveto, l’Orto botanico di Montemarcello. Regione Liguria, 16,5x19,5 cm, 96 pp, 12,00 €. in collaborazione con PIAZZA GASTALDI, 1 • RECCO TEL. 0185/76870 FAX. 0185/730719 CARTOLERIA • LIBRERIA GIOCATTOLI • VIDEOGIOCHI PASSO ASSERETO, 5 • RECCO TEL 0185/722121 FAX. 0185/738972 LIBRERIA VARIA SAGGISTICA • ROMANZI PIAZZA S. GIOVANNI BONO, 22 • RECCO TEL. 0185/722455 FAX. 0185/722455 CARTOLERIA ARTICOLI DA REGALO E DA UFFICIO VIA DELLA REPUBBLICA, 16 • CAMOGLI TEL. 0185/777949 FAX. 0185/776571 CARTOLERIA • LIBRERIA GIOCATTOLI • VIDEOGIOCHI ECCORECCO & SALUTE BENESSERE Arriva l’estate Sarà l’inquinamento, la suggestione o il surriscaldamento del pianeta, ma in questi ultimi anni l’arrivo dell’estate con il gran caldo che l’accompagna soprattutto nelle città, crea molti problemi alla sempre più numerosa popolazione anziana. Le farmacie della provincia di Genova non si fanno cogliere impreparate e hanno predisposto alcune misure per essere “vicine” agli over 65. Nel mese di luglio e agosto chi ha più di 65 anni potrà controllare gratuitamente la pressione arte- riosa e trovare disponibilità all’ascolto e consigli. La pressione è un fattore importante e il caldo può provocare delle alterazioni a volte molto insidiose. In questo periodo, sempre per la fascia di popolazione oltre i 65, si potrà anche usufruire di uno sconto del 10% sulla misurazione di glicemia e colesterolo. Inoltre, un piccolo “vademecum” con il “decalogo per un’estate in salute”, dieci regole più importanti per chi resta in città nei mesi più caldi, sarà reperibile in farmacia. Come sempre la Farmacia vuole trovarsi a fianco della popolazione, per offrire il proprio aiuto qualificato ed essere sempre più vicina al cittadino. NUMERO 1 LUGLIO 2009 15 02 ECCORECCO DISTRIBUZIONE GRATUITA MENSILE DI CULTURA E TEMPO LIBERO NEL GOLFO PARADISO 6000 COPIE DIRETTORE RESPONSABILE GIUSEPPE ROSASCO • REDAZIONE STUDIO HELIX VIA DELL’ARTIGIANATO 1 - 16036 RECCO (GE) - TEL E FAX 0185.723961 STAMPA MECA RECCO (GE) • REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI GENOVA N. 69 DEL 21.11.1990 • [email protected] • WWW.ECCORECCO.INFO AGOSTO 2009 Vivacità e ricchezza del nostro territorio FOTO DANIEL PASSANO GIUSEPPE ROSASCOIn questo secondo numero di EccoRecco il lettore potrà trovare una carrellata di interviste, ricordi storici, notizie che ci rammentano la vivacità e la ricchezza del patrimonio culturale, produttivo, turistico, sportivo della città e dell’intero Golfo Paradiso. Ne esce fuori il ritratto di una comunità locale che riesce ancora ad esprimere valori profondi, veri, che possono contribuire a creare una nuova solidarietà tra le persone. A ben riflettere, ciò che Recco, e gli altri comuni del Golfo Paradiso, riescono ad proporre in moltissimi campi di attività, costituisce, soprattutto oggi, anche una testimonianza di speranza nel futuro. Un’apertura al nuovo che il più delle volte affonda le proprie radici in “cosucce” come la passione per lo studio, per il lavoro, per la fatica sportiva, per le iniziative benefiche. Il solito augurio infine: buona lettura! Via Fiume 9 (capolinea bus) - RECCO - Tel e Fax 0185.730052 turismo Paesaggio e identità del UNA STAGIONE DI MANIFESTAZIONI PIÙ ATTENTE ALLA REALTÀ DEL TERRITORIO Golfo Paradiso GIUSEPPE ROSASCORicordo, come fosse ieri, una bella sera d’esta- mini nel modellare il genius loci: l’apporto di diverse esperienze te nella piazza principale di Marciana Marina, nell’isola d’Elba, culturali può costituire pertanto un tassello significativo per idencon la gente attenta ad ascoltare un’intervista pubblica allo scritto- tificare un’area, valorizzandone il mix, questo sì davvero unico, di re Ugo Riccarelli. Nelle due ore dedicate all’incontro, Riccarelli eb- luogo ed identità. be anche il tempo di leggere alcuni brani del suo ultimo romanzo Lo stesso discorso si può fare anche per la riscoperta dei valori Il dolore perfetto, fresco vincitore del Premio Strega. Fu un’emozio- culturali, produttivi, economici del passato, compreso il passato ne che convinse mia figlia ed io a divorare, qualche tempo dopo, recente. Gli esempi che si possono fare sono innumerevoli. Senza quella piacevole saga familiare. l’ambizione di redigere un impossibile elenco, ogni comune del L’incontro faceva parte di una serie di eventi programmati dalle Golfo Paradiso può vantare nel proprio patrimonio la memoria e le agenzie turistiche locali, dedicati ad incontrare le numerose perso- suggestioni di personaggi a tutto tondo quali l’indimenticabile cannalità che avevano deciso di trascorretautore Luigi Tenco, o, per spingersi re le loro ferie, o mettere su casa, nelpiù in là nel tempo, il pittore Berto la magica isola. Ferrari, o ancora il genio poliedrico di Mi è tornato a mente quell’episoAlfredo D’Andrade, pittore, archeolodio, mentre avevo sotto gli occhi le go ed architetto italo-portoghese che bozze dell’intervista ad Evandro visse a Sori dal 1875 al 1885, operò a Agazzi, pubblicata in questo numero lungo a Genova e in Liguria ma che di EccoRecco. Il suo invito a puntare oggi viene curiosamente ricordato da anche sul turismo culturale per arricuna Fondazione, nata nel 1996, per chire la comunità, mi è perciò parso iniziativa del comune di Pavone Canaimmediatamente qualcosa di fattibile, vese, dove soggiornò lungamente a bello, utile. partire appunto dal 1885, anno in cui Invogliare le personalità, native o avviò la ricostruzione del Castello di d’adozione, che vivono nella nostra Pavone. zona a partecipare alla vita pubblica A dire il vero, in altri campi, lodepuò solo allargare gli orizzonti cultuvoli iniziative sono sorte in anni rerali della comunità. Chi sa emergere centi. Ad esempio, nel 2004 ad Uscio, nella vita, nel lavoro, nell’arte lo fa in per iniziativa privata, è stato inauguquanto è portatore di una visione, di rato il primo Museo dell’orologio da un “sogno”, condiviso e apprezzato Torre nel vecchio stabilimento Trebida molti. Il confronto con la comunità no. Si tratta di un contenitore unico al locale non può quindi che arricchire mondo, che mette in bella mostra pezquest’ultima, rendendola maggiorzi storici di valore inestimabili, orolomente consapevole della propria idengi e lancette antichissimi di forme ditità e quindi maggiormente disponibi- Luigi Tenco sulla scogliera di Mulinetti a Recco. verse a seconda dell’epoca della loro le al dialogo. realizzazione. Non varrebbe la pena Peraltro questa apertura ad una nuova solidarietà tra le perso- di pensare ad un’analoga iniziativa per l’olivicoltura e i frantoi, che ne, come ricorda Silvio Ferrari nel suo intervento pubblicato nella un tempo abbondavano nei comuni del Golfo Paradiso? pagina a fronte, fa parte di una lunga tradizione della Recco postForse è giunto il momento di tralasciare un poco le sirene di una bellica. E allora l’invito del professor Agazzi si può estendere a tut- facile omologazione culturale, per dare spazio anche a proposte di ti comuni del Golfo Paradiso, una zona che non merita di essere intrattenimento più radicate con il territorio, in una parola piu coldefinita solo per la preziosità del paesaggio, come purtroppo oggi te, a fianco beninteso delle inesauribili sagre dell’asado e della porsembra essere. La natura interagisce necessariamente con gli uo- chetta (ma cosa ci azzeccano con la cucina ligure?). 2 NUMERO 2 AGOSTO 2009 ECCORECCO intervento SILVIO FERRARI: «LA CITTÀ DEVE ACQUISIRE LA CONSAPEVOLEZZA DEL PROPRIO RUOLO» Recco, la predisposizione ad essere città capofila SILVIO FERRARINel giugno di tre anni fa ebbi l’onore di celebrare nella sala del Consiglio Comunale di Recco il sessantesimo anniversario della Repubblica. Pensando (allora) che avrei parlato ad un pubblico misto di consiglieri, cittadini invitati e studenti ai quali nel corso della cerimonia veniva offerta copia della Carta Costituzionale, mi sembrò opportuno dare rilievo allo straordinario percorso compiuto dalla città nella seconda metà del ventesimo secolo, un ampio periodo storico che coincideva in larga misura con l’avvento e la durata dell’Italia repubblicana. Potrei riprendere tutti quei riferimenti nella circostanza presente, ma ne verrebbe fuori un ragionamento un po’ troppo aulico, istituzionale. E invece è più opportuno partire da una constatazione biografica, personale: la testimonianza diretta di uno straordinario sviluppo della città di Recco, visto da un vicino (un camogliese) che, dopo gli anni della vera rivalità (quella pallanuotistica), ormai troppo lontani, ha sempre guardato all’immagine e alla trasformazione della città come ad un rilevante fenomeno di rinascita urbana e sociale di una comunità prostrata e atterrata dal disastro della guerra e dei suoi effetti mortali. Sotto questo profilo – come l’immagine del suo ponte ricostruito dapprima in legno e del suo Palazzo Comunale – Recco fa parte della simbologia civile che, nella recente democrazia politica e nello sviluppo economico del nostro paese, rientra nella migliore evoluzione della società ligure e di quella italiana. Ne fanno certamente fede i prestigiosi risultati della sua fama turistica (innanzitutto in campo gastronomico) e sportiva (nel celebre ambito pallanuotistico) e della sua convivenza politica, caratterizzata da un sano e del tutto attuale antagonismo di cui anche gli ultimi risultati elettorali sono riprova e conferma. E ancora, avendo raccolto fra i suoi nuovi residenti, giusto a partire dal secondo dopoguerra, l’umanità di più varia provenienza e storia ed essendo il naturale punto di convergenza della popolazione della vallata, è del tutto comprensibile che Recco si sia aperta più facilmente a relazioni e richiami di contenuto attualistico, favorendo al suo interno una nuova solidarietà tra le persone. Diventando anche sotto quest’aspetto capofila di una visione intercomunale in rapporto al grande tema della qualità della vita ECCORECCO quotidiana. Ma proprio su questa vasta gamma di potenziali, profonde innovazioni, la città non sembra cogliere e prepararsi ad offrire ciò che i cambiamenti strutturali e la forte trasformazione edilizia potrebbero garantire e che comunque richiedono. Mi riferisco ad una auspicabile ipotesi di svecchiamento della vita culturale, di superamento degli appuntamenti esclusivamente tradizionali di carattere festivo e commemorativo e all’adozione di tecniche e tematiche della comunicazione odierna che sarebbero fra l’altro integralmente complementari al funzionamento di un centro di formazione scolastica superiore quale Recco è già per centinaia di giovani che frequentano il suo liceo scientifico e si appresta a diventare, con il futuro innesto di altri settori formativi. Se le informazioni apparse nei mesi scorsi sulla stampa, a proposito della collocazione del’Istituto professionale alberghiero, oggi ospitato a Camogli, nella sede delle vecchie Scuole Maestre Pie, previo restauro dell’edificio, restano degne di fede. Sotto questo aspetto – a parte la lungimirante adesione del Comune al progetto di restauro e riuso del Teatro Sociale di Camogli, vero segno di una concezione comprenso- Silvio Ferrari, già assessore della Provincia e del Comune di Genova. Consigliere comunale di Camogli. riale della realtà del territorio – Recco sembra non aver acquisito ancora piena consapevolezza del proprio valore e della forza di richiamo della città. È come se un nuovo organismo preferisse battere con vecchie pulsazioni piuttosto che aspirare al nuovo. Recco presenta invece oggi tutte le caratteristiche per essere un centro di nuova vitalità, di esperienze e scambi a livello nazionale e anche internazionale. A cominciare, come si è già detto, dalla scuola, dallo sport e dal turismo. Sarebbe utile convincersi di questa opportunità e fare di questi parametri il terreno su cui acquisire l’autentico ruolo di centro urbano primario del Levante genovese, fra Bogliasco e Camogli. IL QUADRO Stefi De Luca, “Recco a inizio Novecento”, 2009, olio su tela, 50x60 cm. Da una cartolina non databile stampata dalle Edizioni Portofino Kulm. (g.c. dell’autrice) NUMERO 2 AGOSTO 2009 3 anniversari PALLANUOTO NELL’AGOSTO 1959 I GIOVANI RECCHESI TORNAVANO VINCITORI DA TRIESTE ✩ Tutta la riviera festeggiò quell’incredibile PRIMO SCUDETTO I recchesi in strada a festeggiare i campioni. In prima fila, in giacca e cravatta, da sinistra Antonio Ferro e il sindaco Matteo Beraldo. Dietro di loro, Piero Pizzo (in pantaloncini) e gli atleti del primo Settebello (in maglietta bianca). (ARCHIVIO RAZETO) [ER]La Pro Recco Pallanuoto si appresta a festeggiare i cinquant’anni dalla conquista del primo scudetto. «Si sta pensando a un grande evento – ci spiega Eraldo Pizzo – Probabilmente coinciderà con la presentazione della squadra che affronta il campionato 2009-2010. Il programma è ancora da definire». Parliamo allora della cronaca di allora. Qual è la data esatta del primo scudetto? «Le finali del campionato si svolsero dal 31 luglio al 2 agosto. La nostra squadra vinse l’incontro con il Camogli 6-4, il giorno dopo sconfisse la Lazio 6-5, infine la temuta partita con la Canottieri. Ma il risultato fu a nostro favore, 5-4». Tre risultati “sofferti”? «Sì e no. Allora si segnavano molte meno reti di oggi. Si giocavano due tempi di 10 minuti effettivi. Ricordo che comunque richiedeva molto impegno…». Cosa successe alla fine della partita? «In realtà, facevamo fatica a renderci 4 NUMERO 2 AGOSTO 2009 conto di ciò che stava succedendo. Ricordo l’esultanza dei “recchelini” che erano venuti ad assistere alle finali su a Trieste, qualcuno in auto, i più temerari addirittura in Vespa. A fare il tifo per noi c’erano 150-200 tifosi… Ricordo che sugli spalti apparve una grande bandiera biancoceleste, al centro della quale qualche mamma recchelina aveva cucito una stella dorata. La prima…». Un risultato incredibile… «Certo. Eravamo dei ragazzini. Mio fratello Piero, l’allenatore, era il più “vecchio” con i suoi 25 anni. Della squadra, Maraschi e Guidotti avevano 22 anni; Cevasco ed io, 21; Merello, 19; Girardi e Lavoratori addirittura 18.» Com’era nata quella compagine così forte? «Tre anni prima, nel ’56. In quell’anno avevamo vinto il primo titolo italiano “Allievi”, oggi si direbbe “Under 18”. Tre anni dopo eravamo campioni a Trieste e da lì, con la presidenza di Ettore Zanoni e il so- stegno del vulcanico Antonio “Tonitto” Ferro, iniziò un periodo d’oro, durante il quale vincemmo 13 scudetti in 14 anni!». Torniamo a Trieste 1959. Come tornaste a casa? «Andammo in stazione e salimmo sul treno. Così, semplicemente. Naturalmente non ci eravamo dimenticati di telefonare al posto pubblico del bar Tossini (oggi “I due ladroni”, ndr), quindi “i nostri” erano al corrente della vittoria. Quando, nel pomeriggio, arrivammo a Principe, scendemmo per prendere un locale e tornarcene a casa. Appena sul marciapiede, incontrammo decine di amici di Recco. Erano venuti a prenderci a Genova: il piazzale della stazione era pieno di recchelini. Da lì partì un lungo corteo strombazzante; visto il caos, davanti a noi si piazzò un’auto della Stradale, che ci scortò lungo tutto il percorso. Ricordo che io salii sulla Fiat 1400 decapottabile del signor Molfino, dietro la “pantera” della Polizia. Tra clacson e bandiere sventolanti, non passammo certo inosservati. A Nervi ci fermammo alla sede della Croce Verde, dove ci festeggiarono e offrirono un brindisi. La stessa cosa avvenne poi a Bogliasco e a Sori». Una festa ligure, non solo “recchelina”… «Infatti. Nessun campanilismo: tutti ci venivano incontro per salutarci. Nonostante gli scarsissimi mezzi di comunicazione, la voce del nostro primo scudetto si era sparsa in tutta la Liguria». E quando arrivaste a Recco? «Le macchine si dovettero fermare davanti al convento di San Nicola, perché non riuscivano a passare a causa di tutta la gente che si era radunata sull’Aurelia. Tutta Recco era scesa in strada per festeggiarci. E non solo. C’erano anche molti giunti da Avegno e Uscio. Non ho mai più visto a Recco una partecipazione di piazza come avvenne quella volta». ECCORECCO intervista RECCHESE DI ADOZIONE, È UNA FIGURA DI RILIEVO DEL MONDO ACCADEMICO ITALIANO La proposta del professor Agazzi Un turismo dodici culturale mesi all’anno ANDREA REVELLO Nato a Bergamo nel 1934, Evandro Agazzi è uno dei nomi di maggior spicco nell’ambiente accademico nazionale. Attualmente docente di Filosofia Teoretica all’Università di Genova, vanta un curriculum sterminato, costellato di prestigiosi incarichi in tutto il mondo. Professore, come mai risiede a Recco? «Fresco di cattedra, nel 1963 insegnavo in un istituto superiore di Bobbio; fui invitato a Genova per una conferenza sul teorema di Gödez. Con la città e la riviera fu amore a prima vista. In seguito ottenni un insegnamento nell’Ateneo genovese e trovai una sistemazione a Nervi Capolungo, a due passi dal mare. Infine, sposandomi, mi sono stabilito qui a Recco». Matematica e filosofia: perché gli studi in due campi così diversi? «Sono materie diverse che si compenetrano facilmente. Direi quasi complementari. Gli stessi filosofi dell’antichità, vedi Platone, erano filosofi-matematici». Ha insegnato in diverse Università in Europa; come giudica l’Ateneo genovese? «La considero su un livello medio. L’Università, a Genova, soffre degli stessi problemi che affliggono tutta la città: scarsa apertura verso l’esterno, schemi non al passo con i tempi, mentalità troppo rigida…». Come vede il rapporto tra l’Università e la città, il comprensorio? «È quasi inesistente. Quando ero docente, avevo organizzato corsi estivi a Chiavari e Santa Margherita, che avevano riscosso parecchio successo. Non mi pare che, dopo, si sia pensato a iniziative simili». Dal 1979 al 1998 ha insegnato in Svizzera. Come mai l’abbandono di Genova? «Erano gli anni delle Brigate Rosse. L’atmosfera all’interno dell’Ateneo genovese e ra piuttosto pesante. Io non mi facevo intimidire, così ricevetti pesanti minacce. Insegnare era veramente difficile; alla fine decisi di accettare, tra le tante proposte, una cattedra a Friburgo». La sua presenza è richiesta a convegni e incontri in tutto il mondo. Dove viene invitato più spesso? «Ho un rapporto preferenziale con l’America Latina. Parlo correntemente lo spagnolo e i miei libri sono stati tutti tradotti in questa lingua, quindi sono molto letti, particolarmente in Messico e Argentina. Inoltre sono accolto molto bene in Spa- ECCORECCO Il professor Evandro Agazzi nel suo studio recchese. gna. In un mondo che si sta sempre più omologando sulla lingua inglese, le popolazioni latine apprezzano chi studia la loro cultura e la loro filosofia…». Parliamo di lei come cittadino recchese: cosa le piace della località in cui vive con la sua famiglia? «Recco, come altri centri della riviera, conserva caratteristiche che rendono piacevole abitarvi. E ciò è molto importante. Recco ha i servizi essenziali per le esigenze quotidiane, Genova è vicinissima, i recchesi hanno un’indole onesta e sincera. Mi auguro che non si esageri con nuovi insediamenti abitativi, perché con un aumento di residenti, soprattuto se provenienti da fuori, si rischia di alterare l’attuale equilibrio». Quale sviluppo ritiene dovrebbe essere perseguito negli anni a venire? «Bisogna cercare di mantenere e possibilmente migliorare l’attuale livello di qualità della vita. Io punterei su un turismo culturale: mancando le cose da vedere, si possono organizzare eventi di livello medio-alto, come festival, conferenze, mostre. Le iniziative dovrebbero essere distribuite su un calendario di dodici mesi, non concentrando gli eventi nella stagione estiva. Naturalmente bisognerà cercare di aumentare la ricettività alberghiera…». Come trascorre il tempo libero? «Non ho quasi tempo libero. Il tempo che ho libero da Università, convegni e studi lo dedico alla famiglia. Da giovane amavo molto la musica, ho suonato il pianoforte fino a 22 anni, tenendo anche dei concerti, poi ho dovuto smettere. Guardo poco la televisione, perché non trovo trasmissioni interessanti. Con mia moglie ascoltiamo i notiziari alla radio spagnola: i tg nazionali parlano troppo di cronaca nera, tralasciando molte notizie di portata internazionale». Ontologia e bioetica al centro delle sue ricerche Evandro Agazzi ha compiuto gli studi di Filosofia presso l’Università Cattolica di Milano e quelli di Fisica presso l’Università Statale della stessa città. Si è poi perfezionato a Oxford, Marburg e Münster. Ha conseguito due libere docenze: in Filosofia della scienza (1963) e in Logica Matematica (1966). Ha avuto incarichi di insegnamento, presso l’Università di Genova, la Scuola Normale Superiore di Pisa, l’Università Cattolica di Milano, l’Università di Friburgo in Svizzera. Ha insegnato a Dusseldorf, Berna, Pittsburgh, Ginevra, Stanford, UAM (Messico). Attualmente è professore di Filosofia Teoretica all’Università di Genova. Relatore a parecchi congressi internazionali, convegni, simposi in tutti i continenti, è presidente dell’Académie Internationale de Philosophie des Sciences di Bruxelles; presidente onorario dell’Institut International de Philosophie di Parigi e della Fédération Internationale des Sociétés de Philosophie; per vent’anni direttore del Centro di Studi per la Filosofia Contemporanea del Cnr. È stato membro del Comitato Nazionale Italiano per la Bioetica, del Consiglio Internazionale della Filosofia e delle Scienze Umane dell’Unesco. La sua bibliografia completa annovera oltre mille titoli, fra i quali una settantina di volumi e diverse centinaia di articoli e saggi in riviste, opere collettive, enciclopedie, atti di congressi. È direttore delle riviste “Epistemologia” e “Nuova Secondaria”. Attualmente le sue ricerche riguardano da un lato la caratterizzazione dell’oggettività scientifica e la difesa di un “realismo scientifico” con le relative implicazioni di tipo ontologico, dall’altro il concetto di persona e le relative conseguenze nel campo della bioetica. NUMERO 2 AGOSTO 2009 5 mare AFFASCINANTI CREATURE DEL MARE, SONO GUARDATE CON TIMORE DA OGNI BAGNANTE e d u M s e la parola all’imputata MARTINA FERRARISQual è la domanda più ricorrente che ci si pone tra bagnanti? “Ci sono meduse oggi?”. Bestiole effimere (abbiamo provato tutti a tirarle fuori dall’acqua per osservare, un po’ sadicamente, l’acqua che le compone al 98% evaporare al sole), eppure tutti le temiamo. Biologa, ho avuto modo di dedicarmi al loro studio in diverse sedi, fra cui il Laboratorio di Oceanografia di Villefranche sur Mer. Sono dunque dichiaratamente dalla parte di queste affascinanti gelatine multicolori che incedono con la grazia di una ragazza vestita di tulle e credo fermamente nella regola universale del dover conoscere prima di giudicare o peggio demonizzare. Ho deciso pertanto di permettere a uno degli esemplari della specie più temuta, la Pelagia noctiluca, di presentarsi e di parlare in sua difesa. Come affrontate l’astio della gente nei vostri confronti? «Male, non è piacevole sentirsi appellare con tono dispregiativo “la cattiva” o “la viola”, soprattutto sapendo di non avere colpe. Noi meduse apparteniamo al gruppo tassonomico degli Cnidari, organismi dotati di cnidocisti, cellule urticanti che utilizziamo per immobilizzare le prede e dunque per mangiare. Appena queste cellule vengono stimolate per contatto da un qualsiasi corpo estraneo, rilasciano un filamento che inietterà il veleno nei tessuti del malcapitato e questo meccanismo è un riflesso che sfugge al nostro controllo». Perché dunque non cercate di evitare a priori il contatto con i bagnanti? «Non possiamo. Siamo Plancton, il ché significa che non riusciamo ad opporci alle correnti. Siete voi a venirci addosso, non il contrario!». Lei non è l’unica medusa che si avvista sulle nostre coste, perché però è la più temuta? «Tutte noi meduse siamo predatrici, ma, modestia a parte, io sono una predatrice formidabile! Rispetto a colleghe quali Rhizostoma pulmo o Cothyloriza tubercolata, io sono più “armata”, cioè do- dal Un esemplare di “Rhizostoma pulmo”. tata di una maggiore densità delle succitate cnidocisti e ne ho su tutto il corpo, dovunque mi si tocchi pizzico e… faccio male». È un momento d’oro per la vostra specie, sembra che aumentiate di anno in anno… «Non è del tutto vero, c’è testimonianza dei nostri cosiddetti “bloom”, periodi di notevole proliferazione, fin dall’Ottocento e dalle osservazioni susseguitesi nei decenni risulta una certa ciclicità (circa 4 anni di abbondanza ogni 12), che alcune teorie associano ad eventi climatici non su scala locale, bensì mondiale». Si parla anche di riscaldamento globale… «Per causa dell’uomo, gli equilibri naturali faticano sempre più a mantenersi e noi, anziché essere a rischio di estinzione, stiamo proliferando in maniera abnorme. Il riscaldamento globale ha provocato l’innalzamento della temperatura delle acque e i nostri fenomeni riproduttivi ne sono avvantaggiati. La pesca sottrae all’ambiente marino numerosi pesci nostri predatori e altrettanti nostri competitori, dunque raggiungiamo l’età adulta più facilmente e abbiamo più da mangiare. Risultato: noi viviamo molto meglio, ma voi no! Cerchiamo di convivere!». 10 mese Grandi saldi al 20 agosto Zampaloni RECCO Via S.Giovanni Battista, 9 6 NUMERO 2 AGOSTO 2009 Via Galata, 23r GENOVA ECCORECCO personaggi RECCO MARCELLO CAORSI LAVORA IL LEGNO (E NON SOLO) CON GRANDE PASSIONE Una simpatica miscela di e estro manualità ANDREA DARUSSA Incontro Marcello Caorsi nel suo laboratorio, una via di mezzo tra un magazzino, una falegnameria e un garage. Dentro ci sono decine di attrezzi per lavorare il legno e mille oggetti dalla provenienza più diversa e dalle forme più inusuali. Campeggiano un vecchio banco da falegname con la grossa morsa in legno e un tornio, sempre in legno, che funziona a pedale. Marcello Caorsi, classe 1934, è nato a Recco; solo nel cognome svela le origini di Sori. La sua casa in via Vecchia Vastato è un’oasi ombrosa di tranquillità, nonostante il raccordo autostradale a due passi e il condominio di sette piani tirato su, negli anni Settanta, proprio davanti al suo curatissimo orto. È proprio una Recco di tanti orti e poche case quella che ricorda Caorsi, quando iniziamo a parlare, partendo dalla sua gioventù. «Abitavo in caruggio Saporito» mi dice, chiedendomi se capisco il genovese con il quale mi racconta. E aggiunge, come premessa: «O zeneize o no dev’ese dito co a lingua ingoggeita…». Chiarissimo. Poi riprende: «Quando c’era mare grosso, le pietre arrivavano fin dalla porta di casa… Mi piace il mare, ma più osservarlo che farvi il bagno, tanto che non ho mai imparato a nuotare; anche se Franco Lavoratori, più di una volta, insistette per insegnarmi». Caorsi dipinge, cura l’orto, innesta le piante. Prima amava fare lunghe camminate, ora il cuore un po’ malandato glielo sconsiglia. Ma la sua grande passione è sempre stata la lavorazione del legno. «Ho iniziato a 12 anni, imparando i primi rudimenti da mio padre, che era falegname. Tra le altre cose, riparava carri e calessi ed era molto bravo a costruire e riparare le ruote. Qualche anno fa, ricordando la sua tecnica, sono riuscito a ricostruire le ruote per la lettiga storica della Croce Verde di Santa Margherita». Caorsi ha lavorato in diverse falegnamerie, in aziende che producevano arredo navale e infissi. Tra queste la Slika di Recco, un’azienda che si trovava all’inizio della strada per Carbonara. «Da giovane volevo imparare anche l’arte delUn mandolino l’intaglio, ma me ne è mancata l’occasione». costruito interamente con fiammiferi. Ciò nonostante, nel 2006, ha costruito la cassa ECCORECCO processionale della parrocchia di San Rocco. «Ho lavorato per più di un anno il legno d’olivo, procurato dalla famiglia Macchiavello, disegnando e realizzando tutti i pezzi che la compongono. Devo dire che alla fine sono rimasto davvero soddisfatto». In casa, Caorsi mi mostra quattro burattini in legno, articolati, vestiti come il personaggio di Collodi: «Quando non ho lavori importanti, mi diverto a costruire qualche Pinocchio, per i quali poi mia moglie realizza i vestiti. Quasi tutti quelli che ho fatto, li ho poi regalati». Nel 1990, restaurando la casa, i muratori rinvengono i vecchi decori sulla facciata. Perché non recuperarli? Caorsi sale sulle impalcature, riprende i disegni quasi scomparsi, realizza le “seste” con il cartone, si arma di asta e pennello e dipinge tutta la fascia sottotetto. «Visto da qui, mi sembra un lavoro che possa andare», dice sornione. E poi c’è la passione per le moto. Alle pareti del suo laboratorio, due bacheche contengono una modellini di Vespa, l’altra riproduzioni in scala di diverse Moto Guzzi. Mentre, issate sul cavalletto, questa volta vere, si fanno ammirare una Enfield Bullet 350 e un Guzzi Galletto del 1959: «Questo apparteneva a Richin De Marchi, mio cognato. Con l’aiuto di un amico, l’ho smontato pezzo per pezzo, verniciato e poi rimontato». Adesso? «D’estate non mi dispiace starmene al fresco di quel fico a parlare con gli amici dei bei tempi andati. Un giorno o l’altro, però, inizio un lavoro che ho in mente da tempo…». Si ferma un momento, socchiude gli occhi e conclude: «Sa, mi piacerebbe scolpire un bel Cristo processionale». Marcello Caorsi con gli strumenti da lui realizzati. A sinistra, un mandolino costruito interamente con fiammiferi. In alto, ultimi ritocchi alla cassa processionale di S. Rocco. A destra, in sella al Galletto restaurato. NUMERO 2 AGOSTO 2009 7 gastronomia SI AVVICINA LA TUTELA PER IL PRODOTTO DA FORNO CHE VANTA SEMPRE PIÙ ESTIMATORI FOCACCIA il riconoscimento COL FORMAGGIO dell’Unione Europea ANDREA DARUSSA Il percorso per ottenere l’IGP (Indicazione geografica protetta) è in dirittura d’arrivo. L’istanza, che aveva mosso i primi passi in Regione, grazie all’interessamento dell’assessore Giancarlo Cascini e all’impegno del dottor Barrichello, si trova adesso a Roma presso il Ministero delle Politiche Agricole. «Siamo in dirittura d’arrivo. – spiega Titta Moltedo, vicepresidente del Consorzio – Abbiamo buone probabilità che l’apposito ente presso l’Unione Europea a Bruxelles esamini in tempi brevi la nostra domanda. Dopo di che una apposita commissione dovrà decidere per la concessione della igp». Si spera che ciò possa avvenire a settembre e non si nasconde la speranza che l’audizione della commissione possa avvenire a Recco, a verificare sul posto i presupposti alla base della richiesta. I produttori di focaccia col formaggio, per ottenere il riconoscimento, hanno dimostrato che essa valorizza il territorio, hanno definito il procedimento di realizzazione, hanno stabilito quali devono essere le caratteristiche organolettiche degli ingredienti che portano al prodotto finito. Una tipicità del prodotto risiede nella particolare manualità richiesta per la sua realizzazione; anche di questo dovrà tener conto la commissione europea che dovrà concedere il marchio. Da tutti questi presupposti ha avuto origine un disciplinare che sta alla base del marchio IGP della Focaccia col formaggio di Recco. Del marchio potranno avvalersi i produttori, oltre che di Recco, dei Comuni di Avegno, Camogli e Sori, che appunto si sono impegnati a rispettare il disciplinare. «Una nota curiosa: – aggiunge Moltedo – il disciplinare europeo impone che su ogni focaccia sfornata venga posta un’ostia che riporta il marchio. Dovremo trovarne una che sopporti, senza bruciarsi, i 300° a cui viene infornata la focaccia». Quali sono i vantaggi che deriveranno dal riconoscimento igp? «Il fatto che viene rilasciato dall’Unione Europea costituisce un motivo di prestigio. Ma l’aspetto più importante – spiega Moltedo – deriva dalla garanzia di tutela del consumatore, che, grazie al marchio, potrà essere certo di acquistare e consumare un prodotto realizzato a regola d’arte; la stessa tutela va a vantaggio del produttore, che non potrà essere danneggiato da prodotti che portano lo stesso nome ma sono completamente diversi da quella che è l’autentica focaccia col formaggio di Recco». E ad essere valorizzati, si capisce, saranno la stessa focaccia col formaggio e il nome di Recco, dove la specialità è stata inventata. SURGELATA SOLO AL SUPERMERCATO Teglie di focaccia col formaggio appena sfornata all’ultima edizione della Festa. (Foto Pecchia) IL CONSORZIO FOCACCIA COL FORMAGGIO DI RECCO è nato nel 2005 allo scopo di ottenere la tutela dell’Indicazione Geografica Protetta (IGP) da parte dell’Unione Europea. Sono attualmente 19 le aziende facenti parte del Consorzio, che si impegnano a seguire il disciplinare di produzione. La richiesta di tutela è stata fatta a seguito della diffusione del prodotto, che troppo spesso ha disatteso i parametri di qualità conosciuti dal consumatore abituale, legati alla tradizione del territorio e alla capacità dei produttori. La Focaccia col formaggio di Recco è un prodotto che vanta sempre più estimatori; è sicuramente un patrimonio da conservare e l’utilizzo di tale dizione deve rispondere a precisi canoni di qualità. 8 NUMERO 2 AGOSTO 2009 Il disciplinare vieta tassativamente che la focaccia recchese possa essere congelata. Dovrà essere preparata e consumata in giornata. Oggi, invece, chi vuole tenersi una scorta di focaccia in casa, pronta per essere gustata con gli amici, può acquistare confezioni di prodotto surgelato. Su internet si può ordinare su alcuni siti, tra cui www.ideariviera.it oppure www.anticaforneriarecco.com. Quest’ultima è prodotta a Recco e a Recco si può trovare surgelata nei banchi di qualche supermercato. Altri prodotti indicano genericamente sulla confezione “Focaccia al formaggio”, qualcuna aggiungendo la dizione “ricetta ligure”. ECCORECCO sport RECCO LA SOCIETÀ VANTA ATLETI DI LIVELLO NAZIONALE Arrampicata una pratica sportiva in forte crescita LA SCHEDA A.S.D. Pro Recco Arrampicata Fondazione 1998 Palestra via Cavour 38, Recco Telefoni 3403895935 - 3473223246 e-mail [email protected] http:www.proreccoarrampicata.it Presidente Andrea Costaguta Consiglio direttivo: Clotilde Marmelo de Jesus, Fabio Botta, Silvia Danovaro, Emanuela Olcese, Sergio Carrara. Attività: Arrampicata Sportiva, Bouldering. Iscritta Polisportiva Recco, affiliata FASI, iscritta al registro nazionale Coni. ECCORECCO FABIO BOTTAL’Associazione Sportiva Dilettantistica Pro Recco Arrampicata è attiva dal 1998 quando, con il nome Monkey’s Club, Andrea Costaguta e Ubaldo Firenze ebbero l’idea di aprire una palestra per la pratica dell’arrampicata sportiva indoor. All’epoca in Italia le strutture artificiali per l’allenamento alla disciplina dell’arrampicata si contavano sulle dita di una mano. La prima palestra fu costruita nei locali dell’ex bulloneria, in via Giustiniani. Nel 2005 la palestra venne trasferita in via Cavour 38, dove si trova tuttora. L’Associazione ha come obiettivo primario la diffusione della pratica sportiva e dei valori ad essa connessa, la promozione dello sport nelle scuole e l’organizzazione di eventi sportivi per la cittadinanza. Con un lavoro costante sul territorio di appartenenza ed un’attività rivolta alle realtà scolastiche di vario ordine e grado del comune di Recco e di quelli circostanti (Avegno, Uscio, Sori, Rapallo, Chiavari), ha avvicinato negli anni molti bambini e ragazzi alla disciplina dell’arrampicata sportiva. Ha inoltre consentito ad amatori e sportivi di ogni età di allenarsi in un ambiente idoneo e gestito da personale qualificato (tra i soci della Associazione figurano sei istruttori della Federazione Arrampicata Sportiva Italiana). L’interesse degli Associati varia dall’attività sportiva, agonistica o amatoriale, di Arrampicata Sportiva e Bouldering, alla semplice passione per ciò che riguarda le attività collegate all’ambiente montano o più genericamente all’outdoor (escursionismo, alpinismo, torrentismo, speleologia, cascate di ghiaccio, mountain bike). La Pro Recco Arrampicata vanta atleti di alto livello nazionale ed internazionale, che fanno parte della nazionale italiana e partecipano a gare di coppa del mondo e Coppa Italia. Sono da citare Stella Marchisio, campionessa italiana di Boulder nel 2007, Raffaella Cottalorda e Alessandro Gandolfo, più volte ai vertici nelle gare di Coppa Italia. Tra i giovani merita una particolare citazione Sebastian Bush, sia per i risultati in gara che per quelli sulla roccia. Altri giovani promettenti sono le sorelle Silvia e Giulia Costaguta, Vittoria Lombardo e Giorgio Travaglia. L’Associazione ha organizzato diverse gare ufficiali e manifestazioni promoziona- Sopra, Silvia Costaguta in gara aggrappata alla parete artificiale. A sinistra, una giovanissima atleta sulla roccia. li di livello nazionale: nel 2000, in collaborazione con il Comune di Genova e l’Associazione Sportiva Kadoinkatena, la prova di Coppa Italia Boulder svoltasi nell’area del Porto Antico; varie edizioni del raduno-gara promozionale denominata X-Bloc, con più di 100 partecipanti per edizione, provenienti da diverse regioni (Val d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia, Toscana, Abruzzo); nel 2002, in collaborazione con il Comune di Recco, la prova conclusiva di Coppa Italia Boulder, presso i locali dell’Associazione stessa, a cui hanno preso parte atleti di livello internazionale quali l’allora campione del mondo in carica ed il vice campione europeo giovanile; lo scorso anno, la manifestazione Arrampicare sul Mare sul Lungomare Bettolo, con la partecipazione di centinaia di ragazzi. La Pro Recco Arrampicata gestisce una palestra atta alla preparazione atletica per l’arrampicata sportiva. Tale struttura è costituita da pannelli in legno di varie inclinazioni sui quali vengono fissati appigli in resina. Alla base dei pannelli numerosi materassi sono posti al fine di attutire eventuali cadute. Vengono preparati appositi percorsi il cui scopo è simulare le situazioni di roccia. Altre attrezzature vengono fornite per la preparazione sportiva: cyclette, travi per esercizi di rafforzamento muscolare, panca per i pesi, ecc. Gli istruttori federali gestiscono corsi di avviamento alla pratica sportiva in cui vengono insegnate le manovre di sicurezza e le basi della tecnica arrampicatoria. Vengono proposti anche corsi avanzati per praticanti più esperti. NUMERO 2 AGOSTO 2009 9 associazioni A RECCO UN EVENTO ORGANIZZATO DALL’ASSOCIAZIONE “QUARTIERI D’INVERNO” BATTAGLIE IN PALESTRA [ER]L’associazione “Quartieri d’inverno”, in collaborazione con “I cavalieri della Commenda”, organizza, nel secondo weekend di questo mese, un’interessante manifestazione nella palestra della scuola media. Si tratta di un incontro ludico, che, secondo la tradizione dell’associazione, si propone di avvicinare il pubblico, specialmente i giovani, alla storia, sotto forma di rappresentazioni e di gioco simulando le battaglie con plastici e modellini (sì, i soldatini della nostra infanzia...). Saranno allestiti quattro campi dimostrativi: un torneo cavalleresco, la battaglia di Marengo, uno scontro aereo della Prima guerra mondiale una battaglia navale nell’Adriatico (databile 1917). I tre campi scenografici, invece, riprodurranno: l’assedio ad un castello medievale, la battaglia di Zama, il bombardamento aereo di Pearl Harbour. Le figure impiegate sono in scala 1:300 (altezza 6 mm) o scala 1:3.000 (per le rappresentazioni più grandi). Altri momenti della manifestazione saranno riservati ai giochi – cui potrà partecipare il pubblico vestendo i panni di un generale dell’epoca – ovvero allo svolgimento di battaglie storiche, secondo la strategia e la tattica che si sono potuti evincere dai documenti disponibili. 10 NUMERO 2 AGOSTO 2009 Giocando con la storia Gli appassionati di “Quartieri d’inverno”, infatti, sono un gruppo di amici uniti dalla comune passione della storia. La loro associazione è nata nel 1996. In questi anni ha partecipato a numerose manifestazioni di carattere ludico (tra cui Lodi, Tolentino, Pavia, Crema, Lecco, Savona) ottenendo vivi apprezzamenti per le ricostruzioni storiche ed ha tenuto alto il nome di Recco vincendo numerosi premi. Ha inoltre promosso, con il ciclo “Battaglie nella storia”, apprezzati incontri storici-culturali con la cittadinanza e le scuole di Recco”. Il nome “Quartieri d’inverno” era il nome dato agli accantonamenti nei quali le truppe si ritiravano per superare le corte e fredde giornate invernali, nei tempi in cui le guerre si facevano solo nella bella stagione. Era un periodo di riposo durante il quale i soldati solevano passare le serate invernali, seduti intorno ai fuochi a fumare e a raccontarsi episodi di battaglie. All’evento parteciperanno anche i cavalieri della “Commenda”, vestiti con fedeli riproduzioni di armi e armature, e alcuni venditori di articoli hobbistici in tema. ECCORECCO storie CAMOGLI LA MANIFESTAZIONE ESISTE GRAZIE ALLA CAPARBIETÀ DI GIACINTO CRESCINI ROSANGELA CRESCINI Pucci, abbandonato dai padroni, giunse a San Rocco e si affezionò subito ai bambini della scuola elementare, aspettandoli al mattino sul piazzale della chiesa, punto di incontro dei ragazzi provenienti dalle varie parti della collina, ed accompagnandoli a scuola. Qui attendeva l’ora delle ricreazione ed accoglieva festosamente quella parte di merenda che i bambini gli offrivano; poi, dopo essere andato a nascondere quella parte che gli sarebbe servita per il pasto serale, tornava nei pressi della scuola per riaccompagnare i ragazzi sul piazzale della chiesa al termine delle lezioni. E così ogni giorno per oltre dieci anni. Osservando l’attaccamento di Pucci verso i bambini, mio padre, Giacinto Crescini, lombardo di nascita ma sanrocchino di adozione (dopo aver svolto il servizio militare all’inizio della seconda guerra mondiale alle batterie, sul Monte di Portofino, nel 1946 aveva sposato Tina, una ragazza di San Rocco), ebbe l’idea di organizzare una manifestazione che premiasse quei cani, campioni di generosità, che si fossero distinti per il loro comportamento d’amore e abnegazione nei confronti degli uomini. Nel 1962, dopo circa due anni di preparazione e dopo aver vinto le resistenze dei sanrocchini, parlando con il Parroco di allora, Don Carlo Giacobbe, riuscì a realizzare concretamente la sua idea, collegando il Premio alla festa di San Rocco, Patrone della frazione e protettore dei cani. La leggenda racconta infatti che Rocco, ammalato di peste e abbandonato da tutti, compresa la sua famiglia, trovò solidarietà solo da un cane che, comprese le sue necessità, provvide a procurargli il pane, necessario per la sua sopravvivenza. A proposito di queste difficoltà iniziali, mio padre raccontava che, per riuscire a partire con la manifestazione, durante una riunione disse, posando il suo portafoglio sul tavolo: «Se le spese supereranno le entrate, sono pronto a pagare di tasca mia»; e proseguiva aggiungendo: «Per fortuna i partecipanti alla riunione non sapevano che il portafoglio era vuoto! Io ero comunque sicuro che la festa sarebbe stata un successo». Sono passati tanti anni, sono state presentate le storie di tanti cani Lilly, Bill, Gimmy, Dick, Scombidù, Rocky, Tantarella, Raf, Jalna, Leone, Wishy e tanti altri, ed in tutte traspare la loro abnegazione, siano dobermann, barboncini, pastori alsaziani, pastori tedeschi, cani fantasia, Labrador, collie, San Bernardo. In 47 anni (quest’anno sarà la quarantottesima edizione) sono state raccontate storie di cani che hanno sventato rapine, ECCORECCO Fedeltà del cane «Così nacque il premio» Una delle prime edizioni. In primo piano a destra, Giacinto Crescini. Alla sua destra, dietro al tavolo, don Carlo Giacobbe. A sinistra, in abito chiaro e braccia conserte, Vittorio G. Rossi, per molti anni presente alla manifestazione. salvato i loro padroni e anche estranei dal fuoco, dall’annegamento, da fughe di gas, dall’avvelenamento da ossido di carbonio, hanno ritrovato persone disperse, catturato banditi, contribuito a stroncare il traffico di stupefacenti, curato con il loro affetto persone diversamente abili. Altre si sono rifiutati di abbandonare i loro padroni aspettandoli pazientemente fuori dai reparti ospedalieri durante i periodi di ricovero o in casi estremi anche lasciandosi morire dopo il decesso dei loro padroni. Ecco alcune storie: Dick, premiato nel corso della prima edizione del premio, era un cane che dopo l’arresto del padrone rifiutò il cibo e deperì rapidamente. Intervenne l’Ente nazionale protezione animali, che chiese al direttore del carcere di Marassi il permesso per una visita dell’animale. L’incontro tra i due fu così commovente che il direttore del carcere concesse al cane di restare col padrone. Pickles, premiato nel 1966, aveva scovato a Londra, sotto un mucchio di foglie secche, la coppa Rimet, che veniva assegnata alle squadre vincitrici dei mondiali di calcio e che era stata rubata. Bacco, premiato nel 1980 insieme al suo proprietario, aveva lavorato giorno e notte a Sant’Angelo dei Lombardi, contribuendo a scovare ed a riportare miracolosamente vivi da sotto le macerie ben trenta vittime del terremoto che aveva sconvolto l’Irpinia. Gretel, premiata nel 1984 era una cagnetta sempre alla ricerca di cibo. Un gior- no decisero di seguirla e scoprirono che portava da mangiare ad Hansel, un bel bastandone di pastore tedesco reso cieco da un colpo di fucile. Anche dopo che furono adottati, Hansel mangiava solo se Gretel gli era accanto. Trombetta, premiata nel 1986, era la cagnetta adottata nel 1975 dai carabinieri del reggimento a cavallo di Roma come mascotte della fanfara. Truciolina, premiata nel 1987, era una cagnetta che richiamava l’attenzione della sua padrona, non udente, quando qualcuno suonava il campanello di casa. Blondy, premiato nel 2006, ogni giorno visita persone diversamente abili a Roma presso centri di riabilitazione e case di cura per anziani, ottenendo nei loro confronti degli effetti sorprendenti. Dal 1966 vengono conferiti anche i premi “bontà “ alle persone che si sono distinte per rilevanti atti di bontà verso i cani e dal 2007 viene bandito il concorso “Un cane per amico”, per stimolare la creatività dei bambini ed incoraggiare il rapporto che lega i giovani ai loro amici a quattro zampe e destinato agli alunni delle scuole elementari e medie inferiori, nell’ambito della Provincia di Genova. Il Premio ha avuto molto successo sia a livello nazionale che internazionale (ad esempio, nel 1991 la televisione inglese Bbc realizzò un servizio sulla manifestazione) e nel corso degli anni ci sono stati vari tentativi da parte di altre località di copiarla. NUMERO 2 AGOSTO 2009 11 tempo libero [CAMPUS] RECCO UN’ESTATE AL MARE LE PROPOSTE DA ZERO ANNI IN SU PER INTERESSANTI ATTIVITÀ ESTIVE ERRATA CORRIGE Contrariamente a quanto pubblicato su EccoRecco di luglio, l’iscrizione all’asilo estivo presso la Scuola Materna delle Suore Cappuccine (via dei Fieschi, 2) per bambini da 3 a 6 anni, comprensiva di retta, pasto e merenda era di 202,00 €tutto incluso. Ci scusiamo per l’errata informazione. [ 3-6 anni ] L’associazione Fortunam Experiri organizza a Recco un campus estivo “Estate tra natura e cultura” per bambini da 3 a 6 anni, dal 6 luglio al 4 settembre, aperto a tutti, orario 7,45-13,45 da lunedì a venerdì. Il programma prevede attività di laboratorio e giochi in sede (locali scuola elementare di via Massone) più escursioni sul territorio comunale. Iscrizione 10,00 € + 90,00 € settimanali. Info: 334. 2125177. [ 3-6 anni ] L’Asilo Speroni di Recco (via pr. Palme 30 – salita Priaro 6) ospita nella prima metà di settembre bambini da 3 a 6 anni. Possibilità di iscrizioni settimanali con frequenza anche per mezza giornata. Iscrizione aperta a tutti, orario 7,30-18,00 da lunedì a venerdì. Previste lezioni di danze folkloristiche di diverse nazioni, tenute da ballerini professionisti; laboratori di studio su usanze e ricette proposte dalla cuoca dell’asilo; giochi nel parco. Info: 0185.75054. [ 4-11 anni ] Rari Nantes Camogli propone un campus (quest’anno giunto alla sua decima edizione) per bambini dai 4 agli 11 anni, nei periodi 15 giugno – 7 agosto e 24 agosto – 11 settembre. Dal lunedì al venerdì, accoglienza ore 10,00 all’impianto sportivo “G.Baldini”; alle 17,00 riconsegna dei bambini in piazza del Comune. Programma: al mattino giochi, compiti, corsi nuoto, acqua gol. Pranzo con menù sportivo. Pomeriggio: laboratori creativi, giochi e animazione. Bagno al mare. Merenda golosa. Tutti i giovedì gita (pranzo al sacco portato da casa). Iscrizione prima settimana 110,00 €+ 15,00 € per 4 pasti; sconti fino al 30% per più settimane. Info: campus 320.2390081; piscina 0185.776658. [ 5-11 anni ] Pro Recco Summer è la proposta targata Pro Recco Nuoto. Rivolta a bambini dai 5 agli 11 anni, apertura fino al 7 agosto e dal 24 agosto al 4 settembre, orario 9,00-17,00 da lunedì a venerdì. Iscrizione prima settimana 130,00 €(la quota include pasti, gita, assicurazione); sconti fedeltà e per fratelli. Previsti corsi nuoto, mare, laboratori, gite a maneggio, “Indian Forest”, San Fruttuoso. Info: 331.4450013. [ 6-12 anni ] Sempre la Fortunam Experiri organizza nei locali della scuola elementare di via Massone a Recco un campus estivo per ragazzini dai 6 ai 12 anni, aperto a tutti, orario 7,45-13,45 da lunedì a venerdì fino al 4 settembre. Previste attività di nuoto, tennis, bocce, mare; visite a Lanterna, Osservatorio del Righi, parco “La Maliarda”, parchi di Nervi, Duchessa di Galliera e Villa Pallavicini. Iscrizione 10,00 € + 110,00 €settimanali. Info: 334.2125177. [ Lingua straniera e recupero ] The lemon tree (Recco) organizza nei mesi di luglio e agosto corsi estivi di inglese per bambini e ragazzi a 150,00 €. Possibile anche frequentare corsi di recupero di inglese, tedesco, francese e spagnolo. Insegnanti madrelingua. Sede in via Pisa 103/2 a Recco. Info: 0185.74416 - 340.0855330. 12 NUMERO 2 AGOSTO 2009 Nuoto Corsi per bambini presso la piscina “Antonio Ferro” di Recco, tenuti da Pietro Figlioli. Tessera 6 lezioni 60,00 €, 12 lezioni 100,00 €. Possibilità di corsi personalizzati e corsi baby (18-36 mesi). Info 0185. 75311. Bagni Erminia Punta Sant’Anna, tel. 0185. 730658. 46 cabine, piscina per bambini (profonda 110 cm), idromassaggio a 4 posizioni. Ingresso giornaliero con lettino 9 €. Cabina 10 € giornaliera, 60 €mensile. Servizio bar e tavola calda. Scuola surf con Thomas Clavarezza: 25 € orarie, corso completo di 5 ore: 115 € inclusa attrezzatura. Bagni Lido Lungomare Bettolo 2, tel. 0185.722448. 60 cabine, piscina interna. Prezzi cabina: settimanale 150 €, mensile 500 euro: incluse 2 sdraio e ombrellone. Ingresso settimanale senza cabina 110 €. Tutte le tariffe includono ingresso in piscina. Bar e ristorante: tel. 0185. 739047. Bagni Marina Lungomare Bettolo s.n.c. tel. 0185.76199 / cell. 338.5321696. Stabilimento aperto tutto l’anno, 68 cabine in legno, 80 ombrelloni su 7 file, chiosco bar, piscina, ristorante, noleggio pattino a remi e acquascooter. Bagni Marisa Lungomare Italia (da via Garibaldi), tel. 0185.74304. 34 cabine, servizio bar e ristorante. Noleggio sdraio 4 €, lettino 8 €, ombrellone 4 €. Prezzi cabina alta stagione: settimanale 135 €, mensile 400 €. Pro Recco Beach Punta Sant’Anna (accanto piscina) tel. 0185.739091. 100 cabine; stagione intera (da 31 mag a 20 set): 1100 €, prima fila 1200 €. Ingresso giornaliero 5,50 €; sab e dom 6,50 €; ridotti fino a 12 anni e dopo le 14; over 65 anni gratuito. Noleggio sdraio, lettini, ombrelloni. Servizio baby sitter 0-4 anni. Possibilità nuoto libero in piscina: ingresso 4 €. Bar e ristorante (tel. 333.8924820) con possibilità di organizzare feste, cene, compleanni. rimessaggio barche cell. 392 1904470 333 5964270 Recco - Punta Sant’Anna ECCORECCO miscellanea MINI NOTIZIE ZAGOR E RECCO Gallieno Ferri è il disegnatore recchese che ha dato vita ad uno dei personaggi più amati e longevi di Sergio Bonelli editore. A lui è dedicato l’ultimo numero di “Lezioni di fumetto” dal titolo: “Una vita con Zagor”, in questi giorni in edicola. Tra le vignette dell’eroe firmate da Ferri, sono pubblicate quelle realizzate per “Recco654”, il periodico della Croce Verde recchese. COMMERCIO Cepiart, il service di targhe, timbri, incisioni, medaglie e articoli promozionali, si è trasferito in piazzale Europa 32. In via XX Settembre 23 ha aperto La lavatrice, lavanderia con servizio gratuito di ritiro e consegna, noleggio di corredi per ristoranti e alberghi. In via Ippolito d’Aste 21, dal prossimo mese Moto GP, nuovo negozio di moto e accessori. Umberto&Lourdes aprono un nuovo negozio di ortofrutta in via Trieste 10. L’agenzia immobiliare Sognocasa si è trasferita in via XX Settembre 28. Marcella Colombo a Recco nel 1930, al volante di una Isotta Fraschini. COMPLEANNI Lo scorso 27 luglio ha compiuto cent’anni Mar- cella Colombo. La signora abita a Bogliasco ed è stata festeggiata da parenti e amici. Tra questi l’associazione Le arcate, di cui è stata un socio fondatore. Marcella Colombo è la vedova di Claudio Andreani, l’architetto che progettò la Recco della ricostruzione. La signora vanta un primato singolare: la sua patente di guida, la numero 307, è la più datata d’Italia. Fino a pochi anni fa ha guidato la sua Smart cabrio: «Nel 1925, a sedici anni, ero già al volante, ai tempi non c’erano le norme di oggi. Peccato non sia mai riuscita a partecipare alla Mille Miglia…» Altra passione di Marcella Colombo è la nautica. Da giovane vinse molte regate nel mare di Recco e fino al 2007 ha posseduto la patente nautica. AGOSTO 1979 correva il mese Via il patecaro!Proteste a Recco per la rivendita stagionale di angurie (nella foto del Secolo XIX del 22 agosto 1979), che “occupa posti auto in piazza San Giovanni Bono, fa disordine, è fonte di disturbo fino a tarda ora”. Depuratore in galleriaL’amministrazione Pesce sta per varare il depuratore che servirà Recco, Avegno e Uscio. L’ardito studio dell’ingegner Stefano Gnemmi prevede l’impianto in galleria sotto via Garibaldi. Spesa preventivata: 3 miliardi di lire. Colibatteri al mareA ferragosto, l’ordinanza comunale n. 652, firmata dall’assessore Mario Colonna, dispone il divieto di balneazione (che durerà fino a settembre inoltrato), sulla base dei prelievi e considerando i casi di colera in Spagna. A passeggio tra le barcheInvasione di scafi posteggiati sul lungomare Bettolo di levante, anche tra le panchine sul marciapiede. Le ripetute lamentele non ottengono risposta. Riviera senz’acquaIl solito problema estivo: gli acquedotti sono a secco. Recco chiede inutilmente al prefetto di far sospendere il prelievo per l’acquedotto di Camogli che la Tirrenia effettua nel Vastato, a pochi metri dai pozzi dell’acquedotto recchese, il cui livello è di due metri sotto il livello del mare. CamogliChiude, in piena stagione turistica, l’albergo “Villa Le Ginestre”. Chi dice che sarà trasformato in residence, chi suppone che torni ad essere una casa di cura, come in origine. Trebino a BagdadL’azienda di Uscio costruirà un orologio di grosse dimensioni destinato ad un moschea di Bagdad. Rapito Fabrizio De AndréGrossa risonanza ha la notizia del rapimento in Sardegna del cantante e di Dori Ghezzi. UNA PANCHINA SPECIALE obiettivo UN RARISSIMO MODELLO CLASSICO IN VIA TRIESTE Alcuni dei ragazzi partecipanti alla colonia di Acceglio. (FOTO FRANCESCA BALLETTI) GIOVANI Si è conclusa il 19 luglio la colonia estiva della parrocchia San Giovanni Battista. Oltre 40 tra giovani e adolescenti hanno trascorso quindici giorni a Villar, frazione di Acceglio, in Piemonte. Acceglio è l'ultimo paese della Valle Maira ed è circondato dalle Alpi Cozie, spartiacque con la confinante Francia. Inevitabile, quindi, che al centro delle molteplici attività siano passeggiate ed escursioni, che permettono di godere di panorami mozzafiato e respirare l’aria frizzante della montagna incontaminata. ECCORECCO NUMERO 2 AGOSTO 2009 13 I NOSTRI SERVIZI appuntamenti ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ Sportello IAT: Informazione Accoglienza promozione Turistica Divulgazione di materiale informativo. Vendita biglietti urbani AMT Genova Vendita abbonamenti e biglietti APT Vendita abbonamenti e biglietti ferroviari (fino a 250 km) Vendita biglietti del servizio “Autostradale” linea Sestri Levante - Milano con fermata a Recco Vendita schede Telecom e ricaricabili per cellulari Vendita tessere autostradali Viacard Prenotazione e vendita biglietti dei teatri di Genova Vendita biglietti principali concerti Affissione e pubblicità per i Comuni di Recco e Avegno Sportello Touring Club Italiano Fax e fotocopie Via Ippolito d’Aste 2a - Recco - Tel. 0185.722440 - [email protected] - www.prolocorecco.it Recco APPUNTAMENTI Sabato 1 • Pro Recco Beach ore 22 • Billy Branch Edo N’doss Original Cosoleto Blues • Alle 21.00 opening with Donkey Quartet. Domenica 2 • Campo parrocchiale S. G. Battista dalle 19,30 • Focacciata Blucerchiata organizzata dal Sampdoria Club Recco • Musica e spettacolo dal vivo con i GinGilly. Giovedì 6 • Lungomare Bettolo ore 21.15 • Carlo Cicala presenta Rassegna cabaret • Soggetti Smarriti Daniele Ronchetti. Venerdì 7 • Lungomare Bettolo ore 21.15 • Carlo Cicala presenta Rassegna cabaret • Simonetta Guarino – Cristiano Chesi – Rino Giannini – Romina Mognol. Venerdì 7 • Dalle 19.00 alle 23.30 Scorribanda gastronomica a cura del Consorzio Recco Gastronomica. Sabato 8 • Lungomare Bettolo ore 21.15 • Carlo Cicala presenta Rassegna cabaret • Tino Fimiani – Mario Tarallo – Maurizio Lastrico. Riviera DA UN EVENTO ALL’ALTRO Antiquariato Sabato 8 e domenica 9 a Chiavari. Domenica 16 a Bogliasco e Santa Margherita. Musica e gastronomia A Uscio, piazza Noce, con inizio alle 21.30, sabato1, martedì 4, venerdì 7, domenica 9. Ingresso libero, serate musicali e stand gastronomici. Commedia dialettale Sabato 1 ore 21.00 a Sori, piazzale Stadio del nuoto: “A pillua dell’amu”, Compagnia Teatralnervi. Belin che festa Fino a domenica 2, a Lumarzo, organizzata dalla locale Croce Verde. Lunedì 3 cinema all’aperto. Palio degli asini Sabato 1 e domenica 2, a Canepa di Sori, in occasione della Festa Sant'Eusebio. Sant’Innocenzo Martire Sabato 1 e domenica 2, festa patronale a San Martino di Noceto. Stella Maris Domenica 2 a Camogli. Al mattino tradizionale processione di barche raggiunge Punta Chiappa. Alla sera in mare migliaia di lumini galleggianti in mare. Madonna della Salute Lunedì 3, in località Salto ad Avegno. Madonnina del mare Giovedì 6 a Zoagli. Processione notturna subacquea alla statua della Madonna sul fondale marino. San Lorenzo A Vescina di Avegno, da venerdì 7 a domenica 9. A Teriasca di Sori, da sabato 8 a lunedì 10. A San Lorenzo della Costa (Santa Margherita), da sabato 8 a lunedì 10. 14 NUMERO 2 AGOSTO 2009 Sabato 8 e domenica 9 • Palestra Scuola Media • Giocando con la storia • Ricostruzione di battaglie storiche. Lunedì 10 • Sala Polivalente ore 21.00 • Il Teatro dei Burattini di Niemen Eliseo. Da mercoledì 12 a domenica 16 • Sala Polivalente e vie limitrofe • Rassegna Antiquaria Recchese • Orario 18.00-23.00. Da venerdì 14 a domenica 16 • Festa Patronale di San Rocco • Venerdì ore 21 Orchestra Primavera • Sabato ore 21.30 Dj Fontes • Domenica festa patronale • Ore 20.30 processione con la Banda “Rossini“ di Recco • Ore 22.30 discoteca e ballo liscio con Luca Rosack • Ore 23.15 spettacolo pirotecnico. Giovedì 20 • Lungomare Bettolo • Revival • Memo Remigi e Carlo Alberto Rossi alla Baracchetta di Biagio. Sabato 22 e domenica 23 • Festa patronale a Cotulo. Sabato 29 e domenica 30 • Lungomare Bettolo • Appuntamento/scambio gastronomico con specialità della Valtellina preparate dagli amici di Teglio (Sondrio) • Sabato dalle 21.00 si balla con Ely e la sua band anni ’60 • Domenica alle 15.30 dimostrazione di salvataggio con aquabike e cani Terranova. Concerti d’organo a Polanesi Recco, chiesa di San Martino di Polanesi. Venerdì 7 ore 21, organista Luisella Ginanni. Mercoledì 12 ore 21, organiste Elisabetta Villa Calcagno e Jocelyne Astier Bozzo. Venerdì 21 ore 21, organista Enrico Zanovello, al corno Danilo Marchello. Sabato 29 ore 21, organista Stefano Peruzzotti, soprano Anna Delfino. Info 0185.74747. “Musica e mare” Due appuntamenti agostiani a Sori del festival internazionale di musica da camera che si tiene all’Oratorio di Sant’Erasmo. Domenica 2 Gisella Dapueto al pianoforte e Lorenzo Munari alla fisarmonica. Venerdì 21 Armando Corsi alla chitarra. Musica e gastronomia A Sori, sabato 8 ore 21.00, piazzale Stadio del nuoto, orchestra Omar. Ingresso libero. N.S. Assunta A Calcinara di Uscio, da mercoledì 12 a sabato 15. A Sori, da martedì 11 a sabato 15. Torta dei Fieschi A Lavagna, venerdì 14. Rievocazione storica delle nozze tra il conte Opizzo Fieschi. San Rocco A San Rocco di Camogli, domenica 16 Premio Fedeltà del Cane. A Terrile di Uscio, da domenica 16 a lunedì 17. Benedizione dei cani A Terrile di Uscio, domenica 23. N.S. della Guardia A Gattorna, da giovedì 27 a lunedì 31. Mostra canina. A Uscio, domenica 30, info 0185.91101. ECCORECCO agenda & SALUTE BENESSERE Abbronzatura Nella nostra società, la pelle abbronzata è spesso sinonimo di pelle sana, giovane e bella. Purtroppo l'esposizione eccessiva al sole, ripetuta per anni, lascia segni indelebili anche sulla pelle più perfetta. È il fenomeno del foto-aging, il processo biologico attraverso il quale i raggi solari inducono un invecchiamento precoce e profondo della struttura cutanea. I raggi del sole sono in grado di penetrare nella pelle e raggiungere le strutture profonde generando i radicali liberi, vere e proprie “bombe biologiche”, che inducono la formazione precoce di rughe, perdita di elasticità, alterazioni della tessitura e della pigmentazione cutanea, tumori. Inoltre, l’abbronzatura “selvaggia” può essere causa di un diradamento dei capelli che si nota poi nella stagione autunnale. Esistono dei meccanismi biologici naturali di difesa in grado di contrastare questi danni, ma le cellule non sono in grado di tamponare una produzione eccessiva o prolungata di radicali liberi. È necessario quindi potenziare i sistemi antiossidanti naturali con integratori mirati prima dell’esposizione al sole e, naturalmente, usare protettivi solari certificati, oggi disponibili in tantissime versioni per ogni tipo di pelle. ECCORECCO in libreria ✤ CAMOGLI IN PARADISO Il borgo marinaro con i suoi dintorni attraverso fotografie e testi di Consuelo Pallavicini, che ha voluto accompagnare il lettore in un percorso ricco di immagini suggestive, che esaltano i colori del paesaggio e delle case, ed indicazioni e informazioni sui luoghi da visitare, il Parco del Monte di Portofino e l’Area Marina Protetta. Ma non solo: nel volume si trovano anche la storia, le tradizioni, un ampio calendario delle manifestazioni. La facile lettura, il formato, le immagini hanno decretato il successo del volume ed un autentico boom di vendite. De Ferrari Editore, 132 pp. 14,00 €. ✤ MUSSOLINI E LA SUA LIGURIA Trent’anni di rapporti tra Mussolini e la nostra regione, raccontati da Marco Massa, giornalista camogliese, “colmando una lacuna”, dice Sandro Antonini nella sua introduzione. L’autore parte dalla presenza di Mussolini a Oneglia nel 1908, fino all’ultima visita ufficiale a Genova e nel Levante del 1938, attraverso i rapporti con “Il Lavoro”, le visite ufficiali e quelle in incognito, le vacanze a Levanto, gli amori segreti. Il taglio giornalistico, la ricerca rigorosa e i particolari inediti scovati da Massa, rendono il libro interessante e particolarmente coinvolgente. Ideale completamento ai suoi precedenti: “Mussolini padrino del lavoro” (1999) e “Sciopero!” (2000). De Ferrari Editore, 128 pp. 14,00 €. ✤ UN LIGURE CONTRO TORO SEDUTO Umberto Torretta ricostruisce la vita di Agostino Devoto, che emigrò nel 1857 in America, dove prese parte ala battaglia di Little Big Horn. Un volumentto curioso e assai piacevole. Ed. Liberodiscrivere, 102 pp. 10,00 €. ✤ CAMOGLI - STORIE DI UOMINI E DI MARE Un lavoro purtoppo interrotto dalla prematura scomparsa dell’autore, Aldo Baldassarre, bibliotecario della scuola di Camogli, amatissimo da tutti i giovani studenti. Una appassionante microstoria del borgo, con le sue tradizioni e i suoi personaggi. Azienda grafica Busco, 240 pp. s.p. in collaborazione con PIAZZA GASTALDI, 1 • RECCO TEL. 0185/76870 FAX. 0185/730719 CARTOLERIA • LIBRERIA GIOCATTOLI • VIDEOGIOCHI PASSO ASSERETO, 5 • RECCO TEL 0185/722121 FAX. 0185/738972 LIBRERIA VARIA SAGGISTICA • ROMANZI PIAZZA S. GIOVANNI BONO, 22 • RECCO TEL. 0185/722455 FAX. 0185/722455 CARTOLERIA ARTICOLI DA REGALO E DA UFFICIO VIA DELLA REPUBBLICA, 16 • CAMOGLI TEL. 0185/777949 FAX. 0185/776571 CARTOLERIA • LIBRERIA GIOCATTOLI • VIDEOGIOCHI NUMERO 2 AGOSTO 2009 15 03 ECCORECCO DISTRIBUZIONE GRATUITA MENSILE DI CULTURA E TEMPO LIBERO NEL GOLFO PARADISO 6000 COPIE DIRETTORE RESPONSABILE GIUSEPPE ROSASCO • REDAZIONE STUDIO HELIX VIA DELL’ARTIGIANATO 1 - 16036 RECCO (GE) - TEL E FAX 0185.723961 STAMPA MECA RECCO (GE) • REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI GENOVA N. 69 DEL 21.11.1990 • [email protected] • WWW.ECCORECCO.INFO SETTEMBRE 2009 FOTO G.C. DALL’ORGANIZZAZIONE “IL MARE CI UNISCE” Il mare ci unisce GIUSEPPE ROSASCOÈ quasi banale affermarlo: per molte ragioni si può affermare che Recco è… 8 settembre. I festeggiamenti in onore di Nostra Signora del Suffragio hanno saputo guadagnarsi nel tempo, meritatamente, un richiamo non solo locale. Quest’anno, il mese di settembre ci regala anche un appuntamento diverso, che vuole raccontare le tradizioni marinare del nostro golfo. Si tratta del palio “Il mare ci unisce” che, giunto alla sua terza edizione, si svolgerà a Camogli da venerdì 18 a domenica 20, per ricordare il quarantesimo anniversario del varo del famosissimo Dragun, pregiata ricostruzione di uno sciabecco, tipica imbarcazione pirata. II programma di eventi prevede fra l’altro che il porticciolo di Camogli ceda ormeggi sicuri per accogliere, dopo oltre cento anni, una flotta di antiche vele latine, provenienti dallo scalo Pendola di Recco, che farà da supporto logistico all’intera manifestazione. Come concordato il palio avrà sede alternativamente una volta a Camogli ed una volta a Recco. Una moderna collaborazione tra due comunità che affonda le sue radici nelle migliori tradizioni della nostra gente di mare, di cui sarà possibile trovare un’eco anche nell’intervista a Gitto Rosaguta, pubblicata in questo numero. EccoRecco, come ormai di consueto, propone naturalmente molti altri argomenti: a voi il piacere di scoprirli. PASSA A TIM. SCEGLI IL TELEFONINO CHE VUOI E TIM TE LO RIMBORSA. Via Fiume 9 (capolinea bus) RECCO Tel e Fax 0185.730052 progetti UNISCE I COMUNI DEL GOLFO PARADISO, DEL TIGULLIO E DELLA VALFONTANABUONA Viridis dalla certificazione ambientale a strategie comuni di sviluppo [ER]La Liguria è ora finalmente all’avanguardia in Italia con un progetto che vede i Comuni del Golfo Paradiso, del Tigullio e della Val Fontanabuona uniti in un progetto pro ambiente. L’unione fa la forza, si dice, ma, si sa, la Liguria non è mai stata particolarmente predisposta ai sodalizi. Un po’ diffidenti e un po’ selvatici: noi siamo così, ma se vogliamo valorizzare il patrimonio ambientale, artistico e culturale della nostra splendida regione, incrementando il turismo intelligente, bisogna aprire la propria mente e predisporci all’innovazione. “Viridis”, questo il nome del progetto, nasce proprio con questo intento. Si tratta di un esperimento unico in Europa, reso possibile da un finanziamento della Regione Liguria, che contempla il consorziarsi di più realtà territoriali (Comuni, enti, associazioni di categoria, aziende private) con l’obiettivo iniziale di rispondere ai requisiti di certificazione ambientale secondo la Uni EN Iso 14001 e sviluppare poi un piano di marketing territoriale condiviso, con la finalità di abbattere i costi, ottimizzare le risorse e aumentare la capacità divulgativa. I comuni coinvolti nella fase pionieristica del progetto sono Recco (Comune capofila per la parte costiera), Pieve Ligure, Sori, Zoagli, Cicagna (Comune capofila per l’entroterra), Tribogna, Neirone, Uscio, Avegno, Coreglia Ligure, Lumarzo, Favale di Malvaro, Orero e il Consorzio Intercomunale di Rio Marsiglia. E altri comuni hanno già avvianto le pratiche per l’ottenimento della certificazione ambientale, condizione indispensabile per aderire al progetto. Ma che cos’è esattamente Viridis? È un vero e proprio sistema gestionale che ruota intorno ad una segreteria tecnica – organo di controllo e motore – che coinvolge più soggetti. Per quel che concerne la certificazione ambientale il sistema è in grado di gestire tutta la documentazione e le operazioni pratiche consentendo un risparmio del 40 per cento circa ad ogni singolo 2 NUMERO 3 SETTEMBRE 2009 soggetto, ma le finalità sono molteplici e gli ambiti di utilizzo illimitati. La logica condivisa nella politica degli acquisti dei beni e dei servizi e la conseguente razionalizzazione delle risorse economiche è infatti applicabile a 360 gradi: dalla fornitura elettrica, alla gestione di manifestazioni culturali, ludiche e sagre sostenibili, dai percorsi didattici e formativi alla realizzazione di materiale informativo, con un significativo riflesso dei benefici sul singolo cittadino. L’aumento della capacità di progettazione territoriale poi, moltiplica la possibilità di ottenere finanziamenti europei e semplifica, attraverso l’azione di un unico interlocutore, i rapporti con enti ed istituzioni. I risultati, ovviamente, non possono essere immediati e la fase di avvio è complessa e articolata. Coordinare le varie amministrazioni non è semplice e richiede costanza, pazienza e lungimiranza. Ma l’entusiasmo, l’interscambio, il dialogo e la voglia di lavorare insieme da parte di tutti sono tangibili e incoraggianti. Sulla lunga distanza si prevede di coinvolgere sempre più comuni, enti, associazioni e aziende private in modo da creare una rete territoriale solidale e coesa che acquisisca un peso sempre maggiore. Viridis è un vero e proprio nucleo, vivo, propositivo e solidale inserito in un dimensione di marketing territoriale avanzato e sostenibile, che migliora la qualità della vita e dimostra con i fatti che la famosa “torta di riso” non è finita… ERRATA CORRIGE Su EccoRecco di agosto, a pag. 7, in alto a destra, seconda riga, invece di: «il legno d’olivo, procurato dalla famiglia Macchiavello», leggasi: «il legno d’olivo, procurato da Marietto e Dina Pallavicino». Ci scusiamo dell’errore con i lettori e con i diretti interessati. ECCORECCO intervento CANEPA: «RAGIONARE IN TERMINI DI COMPRENSORIO NON PUÒ CHE PORTARE VANTAGGI» GOLFO PARADISO PIETRO CANEPAPietro Canepa ha 63 anni, è professore ordinario di chimica indusriale alla Facoltà di Scienze dell’Università di Genova e abita sulle alture di Bogliasco. Nella sua città è stato assessore comunale dal 1993 al 2001, quindi sindaco fino al 2006. Negli anni in cui è stato amministratore, il Golfo Paradiso è sempre stato un tema a lei molto caro. Perché? «Semplice. Perché ragionare in termini di comprensorio non può che portare vantaggi ai Comuni che ne fanno parte e quindi ai residenti». Qual’è oggi l’identità del Golfo Paradiso? «La costa e l’immediato entroterra da Nervi al Monte di Portofino rappresentano un territorio pregevole dal punto di vista ambientale e ambìto sotto il profilo residenziale. Ma questa è una “non identità”». In che senso? «Parliamo di sette Comuni con poco più di trentamila abitanti. È necessario unire il comprensorio dal punto di vista amministrativo per due motivi: il primo, acquisire forza e credibilità da spendere nei rapporti con le Istituzioni di livello superiore, Regione e Provincia, e quindi nelle scelte dei prossimi anni; il secondo, razionalizzare i servizi per ridurre le spese, migliorarne la qualità e mantenerli adeguati al livello di vita dei residenti». Ad oggi ci sono già esempi di servizi unificati… Un territorio prezioso da valorizzare «Infatti. La scuola è il primo esempio da citare: le primarie e medie fanno parte di un unico circolo didattico, che ha sede a Recco. C’è poi la gestione delle acque, che fa capo oggi all’Ato e quindi ad un unico gestore e il trasporto pubblico extracomunale da Genova a Uscio; questo è stato nel passato il primo problema affrontato e risolto unitariamente dai Comuni del Golfo Paradiso. Si tratta comunque di servizi sovracomunali». Quali altri vantaggi porterebbe l’unione dei Comuni? «Pensiamo a giustizia e ordine pubblico: tutti uniti, si potrebbe chiedere con più forza di avere a Recco una “vera” caserma dei carabinieri che possa ospitare una compagnia; al momento è prevista una nuova stazione dell’arma al confine tra Bogliasco e Pieve. Lo stesso dicasi per il corpo di Polizia Municipale e più in generale per i servizi di controllo e sorveglianza del territorio. Nel campo della sanità, si è rischiato di venire divisi tra Asl 3 e Asl 4. E lo siamo comunque nella suddivisione dei nuovi Sistemi turistici locali, che spartiscono il Golfo Paradiso tra “Genovesato” e “Terre di Portofino”. In quali settori è auspicabile la collaborazione amministrativa? «Direi in quasi tutti. Tanto per cominciare, nei servizi che sono gestiti direttamente dal- IL QUADRO La scogliera sotto il convento francescano: Giuseppe Calvi, “Recco prima della guerra”, 1940, olio su tavola, cm 34x43. (g.c. Antichità Boschi - Recco) ECCORECCO Pietro Canepa, ex sindaco di Bogliasco, sostiene da sempre l’unità del Golfo Paradiso le Amministrazioni comunali ma esternalizzati, come la gestione dei rifiuti solidi urbani. Un unico appalto, che permetterebbe di ottimizzare il servizio sul territorio e ridurre i costi , unificando le strategie e le modalità di raccolta con l’obiettivo di aumentare la raccolta differenziata e migliorare l’efficienza del servizio?». Uscio e Avegno avevano pensato ad un unico comando di polizia municipale… «Bene. Realizzato a livello comprensoriale, permetterebbe di pensare a un servizio di controllo del territorio e potrebbe garantire la presenza di vigili anche in orario serale. Aggiungo che le moderne tecnologie permettono oggi di unificare quasi tutti i servizi “di sportello” dei Comuni; ad esempio le anagrafi, gli uffici tributi, le utenze». Oltre a questo, cosa le piacerebbe veder realizzato? «Facciamo qualche considerazione su tempo libero e turismo: ciò che viene richiesto è comune ai diversi fruitori. Strutture e infrastrutture adeguate e una attenta programmazione, infatti, possono soddisfare sia la domanda del residente che quella dell’ospite. Anche in questi settori le Amministrazioni comunali dovrebbero avere un ruolo guida e confrontarsi per indirizzare le scelte. Bisogna distribuire le risorse sul territorio, integrare l’offerta e coordinare gli eventi. Appuntamenti culturali di pregio e avvenimenti sportivi adeguati al territorio potrebbero avere effetto trainante per un turismo numericamente limitato, ma qualitativamente alto, l’unico che è pensabile poter sviluppare nel Golfo Paradiso». Sono sufficienti infrastrutture e ricettività? «Direi proprio di no. Servono nuovi piccoli alberghi, l’integrazione della rete di bed&breakfast e agriturismo, la soluzione dei problemi di viabilità, vedi principalmente Bogliasco e Recco. Qualcosa si può far subito, altro va programmato a medio e lungo termine. Ma occorre, lo ripeto, essere tutti uniti». NUMERO 3 SETTEMBRE 2009 3 aziende NEL 1981 IL “SUGGERIMENTO” DI ELENA BONO. POI UNA CRESCITA INARRESTABILE “LE MANI”... SUL CINEMA La casa editrice recchese all’insegna della qualità CHIARA RONCHETTI* L’attività di Le Mani ha inizio nel 1981 quando, dopo incontro illuminante con Elena Bono, diventa l’editore ufficiale di questa scrittrice. Secondo critici autorevoli fra i quali Giovanni Casoli, la Bono, nata a Sonnino nel 1921, può essere considerata «la più grande scrittrice vivente». È sufficiente, per l’importanza che riveste, ricordare la Trilogia “Uomo e Superuomo” (il primo titolo, Come un fiume, come un sogno, esce nel 1985). Nonostante l’età, continua tuttora la sua produzione letteraria A partire dal 1993, Le Mani dà il via a una ricca e costante programmazione editoriale, che si articola in varie direzioni: dai Comics, a una collana di Storia contemporanea, alla collaborazione con l’ISRAL (Istituto per la Storia della Resistenza di Alessandria). Cospicua la produzione dedicata all’area ligure e del Mediterraneo rivolta sia all’ambito naturalistico (guide dei luoghi e degli sport da praticare) che allo studio di tradizioni, lingua e letteratura locali. Uno spazio particolare occupano i libri di Christian Roccati, alpinista e scrittore genovese. Dal 2007, inoltre, Le Mani pubblica i libri del Centro studi interdisciplinari di Chiavari. Indubbiamente Le Mani Editore è però noto sul territorio nazionale soprattutto per la produzione dedicata al cinema, che ha inizio con Le carte del western di J. L. Leutrat e LiandratGuigues, nell’autunno del 1993. Immediatamente Bruno Ventavoli gli dedica sei colonne su Tuttolibri (supplemento periodico del quotidiano “La Stampa”) sottolineando l’importanza di questa iniziativa destinata a svilupparsi con un certo ritmo sino a diventare tra le più interessanti e colte realtà editoriali dedicate al cinema in Italia. Ad oggi, la collana comprende 170 titoli. Accanto alle monografie su registi (Rohmer, Kubrick, Polanski, Lubitsch, Resnais, Chabrol, Godard, Bresson, Buñuel, Wilder, Bergman, Kiarostami, Dreyer, Lynch, Hawks), su attori (Wayne, Dietrich, Brando) e su film (L’ombra del dubbio, Ombre rosse, Sentieri selvaggi, Vertigo), il catalogo è arricchito da saggi (Il cinema in prospettiva di J. L. Leutrat, Il cinema classico hollywoodiano di J. Nacache, Hollywood 2000-Generi e te- 4 NUMERO 3 SETTEMBRE 2009 L’editore Francangelo Scapolla esamina un volume assieme a Chiara Ronchetti. mi e Autori di L. Gandini e R. Menarini); dizionari (2001 Odissea nello spazio di G. Lippi, Dizionario mondiale dei direttori della fotografia a cura di S. Masi); libri fotografici (Peter Greenaway di A. Bencivenni, Divi e paparazzi. La dolce vita di Fellini di G. Bertelli). Unica nel panorama editoriale la collana della Storia del cinema in 100 film (giunta oggi a 14 titoli tra i quali La letteratura per l’infanzia in 100 film di Pino e Davide Boero) inaugurata dall’Horror di R. Venturelli e dal Western di A. Viganò che, nell’ottobre del 1996, le valgono l’assegnazione del Premio Diego Fabbri da parte dell’Ente dello Spettacolo di Roma. La casa editrice, sempre più conosciuta e considerata, riceve nel 1997 e nel 2003 il Premio Filmcritica Umberto Barbaro per l’attività svolta. Da segnalare la collaborazione con la Cineteca di Bologna anche per il Progetto Chaplin (Limelight-Luci della ribalta, Alla ricerca di Charlie Chaplin, Chaplin e l’immagine). Nel 2005 Le Mani editore dà vita ad una rivista annuale, Cinema e generi, curata da R. Venturelli. Recentemente è nata una nuova collana di libri tascabili/economici, gli “Extralights”. Segnaliamo due autori liguri: S. Brancati, Quentin Tarantino, e R. Esposito, Il buio oltre la siepe. Altri autori genovesi che collaborano con Le Mani Editore sono P. Pruzzo, Claudio G. Fava, M. Salotti, M. Marchelli, R. Trotta, E. De Miro D’Ajeta. * Direzione editoriale Le Mani - www.lemanieditore.com ECCORECCO intervista Padre NEL CONVENTO FRANCESCANO DI RECCO DA SETTANT’ANNI BRILLANTE, ATTIVO E CONOSCIUTO DA TUTTI Ilario e il “suo” convento ANDREA REVELLO Ottantaquattro anni porta- ti splendidamente, allegro e sagace; assieme un aspetto severo, uno sguardo penetrante e un sorriso accattivante. Originario di Maissana, in alta Val di Vara, padre Ilario giunse a Recco nel 1939, per frequentare le scuole medie nel seminario del convento francescano. Dopo gli studi liceali alla Spezia e il corso di teologia a Levanto, nel 1951 diventò sacerdote e fece ritorno nel convento recchese, per insegnare greco a latino ai “fratini” del seminario. «Allora – precisa padre Ilario – frequentavano il seminario circa settanta ragazzi, ma ben pochi di loro erano qui per vocazione. I giovani provenivano da tutta la Liguria: molte famiglie li mandavano qui per poter far avere loro una minima istruzione.» La percentuale di quelli che decidevano di farsi frati, infatti, era piuttosto bassa: solo 1 o 2 su 20, alla fine, vestivano il saio. «Gli anziani – dice padre Ilario – ricordano quei “fratini”, come li chiamavano tutti, alle feste patronali, durante le processioni. Ricordo che i “fratini” stavano subito dietro la cassa: a Recco quelli del convento di Recco e più indietro quelli di San Prospero; a Camogli il contrario.» Oggi la vita nel convento di S. Francesco è molto cambiata. Negli anni Settanta, infatti, il seminario chiuse definitivamente. In seguito i locali ospitarono per una decina d’anni le scuole pubbliche e qualche anno fa furono trasformati in casa di riposo. «Nel convento siamo solo tre frati “operativi”, ma ne ospitiamo quindici anziani e malati, molti dei quali allettati.» Un velo di malinconia si dipinge sul volto di padre Ilario, considerando che, dai giovani che un tempo venivano nel convento per studiare, si è passati agli anziani che vi si ritirano per motivi di salute. Il convento francescano ha sempre rap- Padre Ilario: «Recco è una cittadina a misura di famiglia» presentato a Recco una realtà importante, cui molti recchesi sono particolarmente affezionati. «Ci sostengono molte famiglie; esiste un legame molto stretto con la città, che si è mantenuto saldo nel tempo», conferma padre Ilario. La presenza francescana a Recco si è radicata anche attraverso La Squilla, il bimestrale che porta la voce francescana nelle famiglie. Il periodico nasce tra i muri del convento, dove ha sede la redazione, e viene stampato, in 6000 copie, dagli Emiliani a Rapallo. «La redazione della Squilla è piuttosto impegnativa. – spiega padre Ilario – Ma il grosso del lavoro lo svolgono alcune collaboratrici. Inoltre da qualche anno non sono più superiore del convento, così posso dedicare un po’ più tempo all’ospedale di Recco, dove sono cappellano.» Il frate fu cappellano anche del nosoco- mio di Camogli, dal 1967 fino alla sua dismissione. A quell’epoca risale un episodio che padre Ilario racconta con sottile ironia. «Il personale dell’ospedale era in agitazione, avendo appreso della possibile chiusura della struttura. – racconta padre Ilario – Così, quando io arrivai, mi sentii in dovere di sostenere i lavoratori e presi parte alle proteste, posteggiando la mia auto di traverso sul viale di accesso.» Così anche lui fu iscritto nell’elenco degli indagati per interruzione di pubblico servizio. In seguito l’indagine fu archiviata. Cambiano i tempi, ma il convento francescano resta una tappa molto frequentata da quelli che padre Ilario chiama “gli odierni viandanti”. «Chi bussa alla nostra porta – dice – raramente lo fa, come accadeva una volta, per ricevere un pasto caldo. Molto più spesso quella che ci viene rivolta è una frettolosa richiesta di denaro. E noi diamo a ciascuno una piccola cifra, che può contribuire a continuare il loro viaggio. Invece, – riprende – a sedersi alla nostra mensa sono quasi sempre le stesse persone, che saziano assieme all’appetito anche la necessità di qualche parola di conforto.» Una vita dunque trascorsa a Recco, tra la gente. Mentre chiacchieriamo, ci spostiamo nell’orto. Padre Ilario getta un’occhiata sul sottostante lungomare; splendida la vista sul golfo: «Mi pare che Recco abbia mantenuto una piacevole dimensione comunitaria e fraterna. – dice – Certo è cambiata, ma rimane una cittadina a misura di famiglia, sia per chi ci abita, sia per chi sceglie di passarvi le vacanze.» È facile capire che l’anziano frate e Recco sono una cosa sola. «Se lascio il convento, è per andare a trovare i miei parenti. E cerco di andare in stagione di funghi, così da poter camminare un po’ nel silenzio dei boschi della mia infanzia». FINALMENTE SI PARTE • CON LA REALIZZAZIONE DEL CAMPO IN ERBA SINTETICA • IL NUOVO SETTORE GIOVANILE E SCOLASTICO • SCUOLA CALCIO CORSI GRATUITI PER LEVE DAL 1993 AL 2004 SONO INVITATI TUTTI I GIOVANI, BAMBINI E LE LORO FAMIGLIE PER INFORMAZIONI: ECCORECCO 347.3033595 OPPURE 0185.76602 DALLE 17,00 ALLE 19,00 NUMERO 3 SETTEMBRE 2009 5 arte PROBABILMENTE LA PIÙ ANTICA RAPPRESENTAZIONE A OLIO DEL PROMONTORIO Il Golfo Paradiso nel Quattrocento PIER LUIGI GARDELLAVogliamo proporvi, con questo scritto, una piccola curiosità relativa al nostro Golfo Paradiso, contenuta in un notissimo quadro conservato nella chiesa genovese di Santa Maria di Castello. Il dipinto, intitolato “L’incoronazione di Maria” e comunemente chiamato “La pala d’Ognissanti”, è opera firmata e datata di Ludovico Brea (1450-1525); sino ad alcuni anni fa era collocato su un altare laterale; oggi è conservato nel Museo del Convento. Si tratta di una grande pala d’altare che raffigura la Vergine incoronata dalla SS. Trinità, racchiusa in un ovale attorno al quale sono raffigurate oltre duecento figure di Santi, moltissime delle quali facilmente riconoscibili: S. Pietro, S. Giovanni Battista, diversi Papi. L’ovale che racchiude la Vergine e la Trinità ricorda la mandorla, antico simbolo dell’inclusione di un contenuto prezioso in un guscio durissimo e quasi impenetrabile, utilizzato, soprattutto nel Medioevo, nelle rappresentazioni del Cristo trasfigurato o della regina del cielo, Maria. Ma al di là del contenuto religioso del dipinto, esso fu probabilmente utilizzato da Ludovico Brea per indicare 6 NUMERO 3 SETTEMBRE 2009 Il particolare nel quale si vede, sullo sfondo, il profilo del promontorio di Portofino. In basso, “La pala di Ognissanti”. gli aspetti della vita sociale genovese dell’epoca; datato 1513, esso, infatti, riproduce accuratamente, nelle figure dei Santi, gli abiti, le acconciature, i gioielli della moda di allora. Vediamo in questa folla una vera e propria rappresentazione della città, non tanto intesa come un insieme di mura, torri o edifici ma come la moltitudine degli abitanti e la loro potenza economica. Ciò che tuttavia ci interessa in particolare sottolineare in questa occasione, è la predella del grande quadro che, secondo i più autorevoli studiosi, è la prima credibile rappresentazione su tavola della città di Genova e, più ancora per noi, forse la più antica raffigurazione a olio del promontorio di Portofino. La veduta di Genova da ponente verso levante è inserita in una rappresentazione della Deposizione di Gesù che fa da contraltare alla gioia della Incoronazione della Vergine. Ad una attenta osservazione dal vivo (la fotografia non ce lo consente), si possono scorgere alcuni edifici cittadini coevi. C’è anche chi ha ipotizzato che il punto esatto di veduta sia stato presso villa Tomati, situata sulla collina degli Angeli, soprastante San Pier d’Arena. Sullo sfondo comunque il profilo azzurrino del Monte è inconfondibile. Ludovico Brea nacque a Nizza nella seconda metà del XV secolo ed è ritenuto l'iniziatore della scuola pittorica ligure. Operò soprattutto in Liguria e segnatamente nel Ponente lasciando numerose pale d'altare che risentono stilisticamente di influenze lombarde e fiamminghe; ebbe come validi collaboratori i fratelli Antonio e Francesco. ECCORECCO monumenti RESTAURO E VALORIZZAZIONE DELLE PERMANENZE O LA FINE DI PALAZZO MASSONE? Il castello “scomparso” Oggi è visibile il solo basamento ALBERTO SCHIAPPACASSE Ci ricorda lo storico francese F. Braudel: “In Mediterraneo la pirateria è vecchia quanto la storia.” La caduta di Rodi nel 1522 e l’abbandono del campo di battaglia da parte della flotta dell’imperatore e re di Spagna Carlo V d’Asburgo, a La Prevesa, nel 1538, di fronte alle navi barbaresche di Khayr al Din (Barbarossa), bey di Algeri, danno inizio ad una prevalenza islamica sul mare che cessa con la vittoria di Lepanto del 1571. Lo scontro militare, intermittente tra gli Stati, ha una sua continuità nella “guerra di corsa”, giuridicamente distinta dalla “pirateria”, ma analoga negli atti concreti. Alla guerra di corsa dell’Islam in Occidente si contrappone la guerra di corsa cristiana in Oriente. Nell’Italia centro-meridionale i viceré spagnoli rispondono agli assalti dal mare con l’accurato presidio delle coste, costruendo forti e torri di avvistamento. Inoltre, nel 1536 Francesco I re di Francia e il sultano Solimano il Magnifico firmano un trattato di alleanza per opporsi alle espansioni dell’imperatore Carlo V. Anche Venezia non partecipa all’intesa bellica tra il Papato e l’Impero asburgico: la continuità del tradizionale commercio con l’Oriente sarebbe compromessa. Solo la perdita di Cipro, nel 1571, dà motivo a Venezia di prendere parte alla battaglia di Lepanto contro la flotta turca. In questa situazione di guerra di corsa permanente, l’oligarchia genovese ha “per diverse volte ordinato” alla comunità di Recco il concorso di spesa per la fortificazione delle spiagge. Ma per lungo tempo la renitenza economica prevale sulle esigenze di sicurezza. All’alba del 19 maggio 1557 il famoso Dragut, di origine greca, gran bey di Tripoli, guida l’attacco corsaro contro Recco. “Li vasselli turcheschi – scrive in una sua relazione il podestà – deteno in terra e mesono li speroni su la spiaggia in modo che li turchi saltavano a piedi asciutti in terra e desbarcarono… seicento in circa.” Metà presidiano le navi, l’altra metà porta a termine la scorreria. “Li morti sono fra homini e done 14, li pregioni tra homini e donne e figlioli 54… hanno fatto grossa preda di danari e robe e fatto grandi danni…” Il podestà termina la sua relazione alle autorità con la richiesta “che ordinasuno a questa comunità che si facesse questo forte per salvatione di questo loco…” Finalmente la messa in sicurezza della spiaggia del borgo si realizza con la costruzione di un castello sul declivio roccioso a mare della dorsale che separa il rio Treganega dal rio Migliaro. Per l’esecuzione del manufatto si procede alla demolizione dell’oratorio di S. Michele. Si completa l’apparato difensivo con l’edificazione di un forte di minore dimensione a ponente per la salvaguardia delle foci del rio Sonega e del rio Preli (Ciappe marse). Il castello di levante cessa la sua funzione militare nel 1781. Dopo la dismissione, l’intero mastio, anche con l’uso di esplosivo, viene trasformato, dalla Confraternita di S. Michele, nella chiesa attuale, ampliando la cappella contenuta in un terzo della parte superiore del forte dal 1608. Del castello del 1557, di proprietà del Comune di Recco, sono in essere: – l’intero sotterraneo del mastio, usato come basamento dell’edificio religioso, di cui una parte è stata resa agibile; – la cinta muraria, costituita dalle tre cortine costruite sul declivio roccioso, che formano il perimetro inferiore esterno; – la cortina verso Recco, che conteneva la porta d’ingresso, risulta occlusa dall’edificazione del dopoguerra; – la cortina a mare è in gran parte a vista; è contraddistinta dal tipico marcapiano a mezzo toro e contrassegnata dall’arco in late- ECCORECCO Nel tondo, la feritoia che permette di individuare quello che era il basamento del mastio. rizio che regge il tessuto litico superiore. I conci lapidei della parete sono sfumati da una improvvisa presenza vegetale. Il radicamento dell’edificio storico sulle rocce e la caverna naturale nella falesia non sono più visibili dopo la costruzione della strada; – la cortina verso i Minori francescani appare integra sino all’incontro col volume della canonica del 1842. Contiene una lunga feritoia orizzontale strombata a presidio del punto meno elevato della cinta muraria. Una banale siepe ne impedisce la vista ai passanti. È possibile guardarla solo usando della disponibilità dei Minori. Infine, il perimetro interno delle cortine, trasformato in terrapieno dall’attività edile posteriore alla dismissione, dovrebbe contenere la scala di accesso al mastio e il locale difensivo in corrispondenza della feritoia. Il terrapieno rimasto libero dalle edificazioni dell’ottocento e del novecento offre una vista assai felice sulla marina della città. In un centro storico ridotto in rovina dai bombardamenti, la ferita al patrimonio religioso è stato severa, ma non decisiva, per la marginalità dei santuari e la lontananza delle chiese parrocchiali minori. La perdita del patrimonio laico è stata invece quasi totale, rimanendo intatte solo le ville e le case sparse nel territorio. Felice eccezione al disastro solo il Palazzo Massone, espressione “in loco” della scuola artistica di Galeazzo Alessi, ferito ma sanabile e le permanenze del castello di levante. Nel 1950 la civica amministrazione rifiutò la congrua offerta della Sovrintendenza di Genova per il restauro dell’edificio, in gran parte di proprietà comunale, allora usato come scuola pubblica. Un edificio lesionato, in stato di abbandono, diventa nel tempo pericolante. Fra il restauro e l’abbattimento, si scelse il secondo, vendendo l’area a privati.La demolizione che recide l’ultimo degli esempi artistici della stratificazione storica del borgo è atto di miseria culturale, che rientra a pieno titolo nella tradizione vandalica italiana. Etimologicamente, i barbari sono coloro che non sanno parlare in greco. Nel Bel Paese i barbari sono coloro che non sanno parlare il linguaggio dell’arte e della storia. Quale cultura e quale linguaggio si userà per l’auspicato recupero del castello di levante? NUMERO 3 SETTEMBRE 2009 7 personaggio UNA VITA IN CANTIERE E IL GRANDE AMORE PER LA SUA COLLINA GITTO ROSAGUTA un maestro d’ascia lassù a Cotulo ANDREA REVELLO «Sono nato a Cottù, tra le mucche, le galline e le pecore. Qui tutti lavoravano la terra e ogni giorno si scendeva a Recco per portare il latte e la verdura dell’orto ai “besagnini”, mentre fave, castagne e ciliegie si vendevano meglio a Camogli». Esordisce così Angelo Rosaguta, classe 1928, che tutti conoscono come “Gitto”. Nonostante le origini contadine, la sua vita è trascorsa tra ordinate e fasciami. Gitto infatti è maestro d’ascia. La passione per le imbarcazioni, per la loro struttura e costruzione, più che per la navigazione, gli viene da bambino. «Capitava che uomini e donne andassero sulla spiaggia a scaricare la sabbia dai leudi. – spiega – Anche mio zio materno, quando non c’era nulla da fare nelle fasce, faceva questo lavoro. Io lo seguivo e piano piano mi innamorai di questi scafi, robusti ma eleganti…» Poi a quindici anni Gitto entra come “garzonetto” in un cantiere di Recco, «quello nella curva del cimitero». Lì si costruivano principalmente scialuppe di salvataggio per la Marina. «C’erano circa 25 operai. Era un posto di lavoro ambito, perché eravamo in guerra e gli operai del cantiere venivano dispensati dal servizio militare.» Terminata la guerra, il cantiere si sposta sulla spiaggia e lì si costruiscono anche altre barche e pànfili. Per Gitto, che all’inizio non faceva che «passä di rissi» (raccogliere i ricci della segatura), è l’occasione per imparare un mestiere. «Tanto per cominciare, imparai a conoscere i diversi legnami: utilizzavamo frassino, acacia, olivo, rovere… per lo più provenivano dalla Fontanabuona, da Varazze, dalla Toscana. I tronchi arrivavano a Recco via ferrovia. Andavamo a caricare con i carri a cavallo, utilizzando il “trincaballe” (una sorta di grossa tenaglia). Se mancavano i carri, si trasportavano a spalla. Di ottima qualità era anche il pino del Monte di Portofino.» Così nel cantiere entra un tronco d’albero e sullo scalo d’alaggio ritroviamo uno scafo pronto ad affrontare il mare… «Una cosa fondamentale – spie- 8 NUMERO 3 SETTEMBRE 2009 ga Gitto – è saper scegliere il tipo di legno adatto per ogni componente dell’imbarcazione. E ognuno di questi legni – precisa – deve assumere una forma particolare, perché dovrà incastrarsi perfettamente e “lavorare” con gli altri…» Come in tutti i mestieri manuali, anche per diventare un bravo maestro d’ascia servono umiltà, spirito di osservazione, precisione. «Si tratta di scoprire i tanti piccoli trucchi e assimilare le malizie che i più anziani ormai utilizzano senza rendersene conto, ma senza i quali è impossibile riuscire nell’opera.» E, poi, la pazienza: Gitto ricorda che per vedere in mare un bel gozzo ligure servivano 40 giornate di lavoro di due persone. Socchiude gli occhi e rivede i tracciati di chiglia e ordinate, le “seste” disegnate per il taglio del legno grezzo, la piegatura delle tavole del fasciame. Mi mostra i diversi pialletti, indispensabili per dare alle tavole la forma voluta. E che gioia, sembra dirmi, quando il fasciame era finito e si passava alla finitura degli interni: panche, carabottini, timone e paioli. E, nei gozzi, l’orgogliosa pernaccia di prua. A quante barche ha lavorato in tutti questi anni? «Non ho mai tenuto il conto – dice Gitto sorridendo – sicuramente tante…» Dopo aver lasciato il cantiere recchese, Gitto va a lavorare a Camogli, poi a Prà e ancora a Recco, con Riotti. «Gli ultimi dieci anni, infine, ho lavorato come falegname in Comune a Recco: lì non c’erano barche, ma almeno la materia prima era sempre la stessa.» Una volta in pensione, è rimasta la passione per la lavorazione del legno. Sotto alla casa, un laboratorio che è una piccola falegnameria. Qui prendono forma mobili e oggetti i più disparati. «Per la festa di quest’anno, abbiamo preparato alcuni mascoli in legno d’ulivo, che abbiamo messo in lotteria per i più fortunati. Poi, visto che era il 50° di sacerdozio di Gitto sa lavorare il legno d’ulivo con particolare perizia. don Revello, Vittorin Massone ha preparato un calice e una pisside, immancabilmente d’ulivo, e io ho realizzato la scatola per riporli sull’altare». Un maestro d’ascia che è nato e ha sempre vissuto in collina. Sì, perché Gitto è rimasto attaccato ai luoghi della sua infanzia, alle persone e alle tradizioni della sua Cottù. Ha pianto quando qualche bomba americana ha colpito il terreno lì intorno e ha rischiato lui stesso di morire durante il secondo bombardamento. Ma soprattutto è stato, ed è tuttora, l’anima della festa di Nostra Signora del Fulmine, che si tiene a fine agosto nella chiesetta a pochi metri dalla sua abitazione. «Negli ultimi anni ho messo con piacere a disposizione le mie fasce vicine alla strada, per sistemarvi i tavoli e la cucina.» E come è tradizione da sempre a Cotulo, anche quest’anno non sono mancate focaccette, melanzane ripiene e torta di riso. A sinistra, i mascoli in legno d’ulivo. A destra, calice e pisside realizzati per don Revello ECCORECCO sport RECCO UNA SOCIETÀ SPORTIVA CHE PUÒ VANTARE MOLTI ATLETI DI LIVELLO NAZIONALE PRO RECCO JUDO quaranta candeline [ER]La Pro Recco Judo nasce verso la fine del 1969 su iniziativa del maestro Martino Zeni che, supportato da un gruppo di imprenditori locali (L. Moltedo - G. Revello - S. Bertagnon - A. Mantero - D. Massone - A. Ferro), dà vita alla nuova società. Gli obiettivi sono sostanzialmente riconducibili alla diffusione e pratica del judo con i suoi valori, etici, morali, sportivi e sociali e alla volontà di far sì che molti ragazzi pratichino sport. I primi anni sono dedicati soprattutto allo sviluppo del sodalizio, con manifestazioni all’aperto e con eventi promozionali: i risultati non tardano a venire. Crescono gli iscritti, che trovano nella Società un ambiente familiare ed amichevole. Inizia anche ad avere sbocco la parte agonistica, con la partecipazione alle prime gare a carattere regionale, conseguendo discreti risultati.Durante gli anni Settanta gli atleti della Pro Recco Judo cominciano a qualificarsi alle finali nazionali e qualcuno arriva alla medaglia. Sul piano sociale la Società continua la sua attività, facendo in modo che molti ragazzi possano frequentare la palestra e praticare sport. Negli anni Ottanta e Novanta alcuni atleti vengono convocati in nazionale ottenendo importanti piazzamenti internazionali. Sul piano societario gli iscritti aumentano e si sviluppa in modo positivo la collaborazione con gli Enti locali. Negli anni Novanta, in seguito ad un ricambio generazionale, vengono ottenuti pochi risultati in campo agonistico ma vengono alle- vati i giovani atleti che raggiungeranno in seguito importanti obiettivi. E veniamo alla storia degli ultimi dieci anni, con l’inserimento nella Società di ex atleti oggi tecnici e dirigenti a coadiuvare “la vecchia guardia”. La Pro Recco Judo cresce in maniera considerevole e si sviluppano le attività: dall’organizzazione del “Torneo Giovanile Moltedo” a Recco, al campo estivo per i ragazzi della Società in Valle d’Aosta. I tesserati aumentano e sono iscritti alla Società, oltre agli atleti di Recco, anche numerosi i ragazzi provenienti da Camogli, Sori, Bogliasco, Avegno, Uscio e addirittura Chiavari e Sestri Levante. Anche i risultati crescono, tanto che oggi la Pro Recco Judo risulta al 15° posto nelle classifiche nazionali su circa 600 Società.Oltre alle varie finali nazionali, partecipa con i suoi atleti ad un notevole nume- UNA GRANDE FESTA LA SCHEDA A.S.D. Pro Recco Judo Fondazione 27 ottobre 1969 Palestra piazzale Olimpia 33, Recco Telefono 0185.722757 e-mail [email protected] http: www.proreccojudo.it Presidente Luisa Moltedo Consiglio direttivo: Roberto Cavaglieri, Giuseppe Figari, Cristina Bellomo, Roberto Passalacqua, Massimo Mancioppi, Angelo Mancioppi Attività: diffusione e pratica del judo; Iscritta Polisportiva Recco, affiliata FIJLKAM; iscritta al Coni. Medaglia di bronzo del Coni per meriti sportivi. ECCORECCO Dodici pagine di foto, ricordi, interventi, riflessioni sui primi 40 anni della Pro Recco Judo. Tutto questo sul numero di Waza-Ari in distribuzione in questi giorni. Un numero da collezione… ro di tornei in tutta Italia ed all’estero, Francia, Spagna, Ungheria. Tutto questo impegno da parte dei tecnici e dei dirigenti, che sono volontari, ha fatto sì che oggi la Pro Recco Judo sia una fra le più apprezzate realtà sportive, regionali e nazionali. Oggi la società compie 40 anni e dedica questo compleanno a tutti gli atleti di oggi e di ieri, i genitori, i tecnici, i dirigenti, i soci fondatori, gli amici e i sostenitori. Sabato 12 ore 18.00 presentazione della Squadra Agonistica 2010 in passeggiata a mare. A seguire Festa del 40esimo. Stand Gastronomico e intrattenimento. Domenica 13 ore 9.30 Nona edizione del Trofeo Moltedo in piazza Nicoloso da Recco. Gara di Judo a squadre non competitiva. Un appuntamento per tutti gli amici della Pro Recco Judo e gli amanti dello sport. NUMERO 3 SETTEMBRE 2009 9 2009 E R B M E T T 18/19/20 SE Il terzo palio IL MARE CI UNISCE celebra quest’anno il 40° anniversario del varo del leggendario U DRAGUN. Camogli, Città dei mille bianchi velieri, apre il sipario alla tradizione marinara, rievocando il passato degli antichi bastimenti a vele quadre, simbolo della gloria internazionale per la marineria camogliese, che ha segnato la storia nautica mercantile degli ultimi due secoli. Un’altra peculiarità dell’evento è il gruppo di pittura en plain air DALL’EVENTO AL DOCUMENTO, nato con la prima rassegna nel 2007, che fedelmente segue le iniziative delle tante associazioni che aderiscono a IL MARE CI UNISCE. I pittori disposti liberamente sul territorio a mare di Camogli ritrarranno i momenti salienti e più rappresentativi della manifestazione. E C S I N U I C E R A M L I Programma La rassegna marinara IL MARE CI UNISCE di quest’anno nasce dall’esperienza e dal successo raggiunti con le prime due edizioni, svoltesi nel 2007 e nel 2008, che hanno visto le comunità di Recco e di Camogli collaborare in cordiale sinergia, per creare una manifestazione marinara che racconti la storia e le tradizioni del nostro golfo. | VENERDÌ 18 SETTEMBRE | Ore 19.00 Inizio della manifestazione arrivo in porto delle prime barche storiche che ormeggeranno nei pressi di Piazza Colombo. Ore 18.00-20.00 e 21.00-23.00 Presentazione presso il Castello della Dragonara di volumi dedicati al mare a cura dell’Associazione Capitani e Macchinisti di Camogli. Ore 21:30 U Dragun, ormeggiato nei pressi di Calata Porto, festeggia i suoi 40 anni, offrendo uno spettacolo musicale esclusivo, con esibizione a bordo dal vivo di Bubi Senarega, Mario Peccerini e Silvio Ferrari. | SABATO 19 SETTEMBRE | Ore 10.30 Regata “trofeo del Drago” Partenza Coreografica, dalla spiaggia di Camogli, con azione storica di difesa della costa da parte dei Fanti di marina del Periodo Napoleonico, che a bordo del Dragun e della Yole di Bantry “Creuza de ma” verranno trasbordati a bordo del veliero a vele quadre Pandora. Ore 12.00 Per la prima volta il Pandora entrerà nel porticciolo di Camogli per stazionarvi fino a domenica 19 settembre. Ore 13.00 Termine della prima regata, arrivo di tutte le imbarcazioni presso la spiaggia per il ristoro degli equipaggi (offerto per l’occasione dal Panificio Fratelli Revello) in prossimità del molo sotto il Campanile. Ore 15.00 Regata: partenza seconda prova. Ore 18.00 Rientro all’ormeggio in porto, delle Vele Latine che riceveranno il Presentatarm dei Fanti di Marina della Royal “Slops&Lobsters”, che con spari a salve saluteranno l’antica flotta in memoria ai mille bianchi velieri della Città di Camogli. Ore 18.00-20.00 Presentazione presso il Castello della Dragonara di volumi dedicati al mare a cura dell’Associazione Capitani e Macchinisti di Camogli Ore 19:00 Premiazione degli equipaggi in Piazzetta Colombo. Ore 21.30 Proiezione del filmato della spedizione remiera del Dragun in Argentina 2008. Celebrazione del 40° anno di vita del Dragun “Ricordi di mille avventure”. | DOMENICA 20 SETTEMBRE | Ore 10.30 Veleggiata commemorativa del Dragun. Ore 10.00-12.00 Presentazione presso il Castello della Dragonara di volumi dedicati al mare a cura dell’Associazione Capitani e Macchinisti di Camogli. Tutte le imbarcazioni renderanno grazie per l’ospitalità della città di Camogli remando o veleggiando libere nei pressi della spiaggia e girando intorno al Dragun, che sfilerà salutando il pubblico. Dopo di che, U Dragun si cimenterà in una voga longa che toccherà Punta Chiappa e Recco, per poi riapprodare a Camogli, seguito dalla libera partecipazione di barche di tutti i tipi. curiosità I PRIMI RAPPORTI TRA IL COMUNE LIGURE E QUELLO SVIZZERO RISALGONO AL 1962 Avegno.it GEMELLATO CON Avegno.ch AVEGNO-GORDEVIO AVEGNO Con votazione popolare del 2007, il 76% dei votanti ha approvato la fusione di questo Comune con quello di Gordevio. In seguito alle elezioni comunali del 20 maggio 2008 è nato ufficialmente il nuovo Comune di Avegno Gordevio. Lo stemma comunale di Avegno è rappresentato con la raffigurazione nel centro, in campo blu, di una campana d’argento, simbolo della passata attività economica legata alla particolare produzione di fonderia. Latitudine: 46°12’N Longitudine: 8°45’E Altitudine: 296 m s.l.m. Superficie: 8,13 km² Abitanti: 1.291 http://www.avegnogordevio.ch Latitudine: 44°23’N Longitudine: 9°09’E Altitudine: 34 m s.l.m. Superficie: 11,03 km² Abitanti: 2.385 http://www.comune.avegno.ge.it Sindaco Ivo Lanzi, 51 anni, ingegnere, responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Muralto. FOTO CIOTTI EMANUELE CASSANI La storia risale agli anni Sessanta. Una lettera, indirizzata al Comune di Avegno, giunge correttamente all’ufficio protocollo del Municipio, ma di quello di Avegno in Canton Ticino, Svizzera. Dopo il primo momento di sorpresa, una veloce indagine, immaginiamo un primo contatto telefonico, chiarisce l’equivoco. Poi subentra la voglia di sapere qualcosa di più, ed ecco spiegata l’origine curiosa del gemellaggio tra le due omonime località. Da allora il rapporto tra le due Amministrazioni e le cittadinanze è stato cementato da scambi culturali e reciproche visite. Una delegazione svizzera sarà in Riviera nei primi giorni di settembre. Il Comune svizzero di Avegno, più precisamente Avegno-Gordevio (vedi box), si trova nella verdissima Valle Maggia, nota alle popolazioni liguri che vi si insediarono già 2.400 anni fa lasciando reperti significativi. La valle restò autonoma fino al 1513, quando passò a far parte del Canton Ticino. L’agricoltura, in passato principale fonte di reddito degli abitanti, è oggi quasi scomparsa, a favore dell’industria turistica, accompagnando così la crescita demografica, dovuta anche alla vicinanza dell’agglomerato di Locarno. Nel 1982 la cittadina ha ricevuto il premio Wakker per la salvaguardia delle caratteristiche ambientali ed architettoniche. Per conoscere le bellezze della zona, consultare il sito www.vallemaggia.ch. Sindaco Giuseppe Tassi, 49 anni, imprenditore edile. Una vista dall’alto del Comune di Avegno (Svizzera). Nel riquadro, Gordevio. Le due località, dopo la fusione amministrativa, puntano ad una crescita che salvaguardi l’ambiente naturale. ECCORECCO NUMERO 3 SETTEMBRE 2009 11 tempo libero [SPORT ] e dintorni Danza Recco Corsi di danza classica e moderna per l’anno scolastico 2009/2010. Predanza in età prescolare, propedeutica ciclo elementare, danza classica e moderna fascia media, contemporanea livello avancé. Le iscrizioni si aprono lunedì 14, da lunedì 21 settimana di prova gratuita; inizio corsi lunedì 28. www.danzarecco.it. Palestra Olympia Gym, via Valleverde 11, Recco. Info: Tiziana Tel, cell. 347. 5457566. Ken Shin Kai Karate Martedì 15 riprendono i corsi di karate tradizionale. Orario: bambini dalle 18.00 alle 19.30; adulti dalle 19.30 alle 21.00; per i nuovi allievi periodo di prova gratuito di 2 settimane. Palestra di via Marconi 41 (liceo scientifico). Info: Domenico 347.6454932; Andrea 335.5924299; [email protected]. Pro Recco Basket Corsi minibasket per bambini dai 5 anni in su nei giorni di mercoledi e venerdì presso il pallone di via Vastato; lunedì e giovedi pomeriggio presso la palestra di via Marconi 41 (liceo scientifico). Crescendo l’età, gli orari si spostano nelle ore serali. L’allenamento della prima squadra, che milita nel massimo campionato regionale (C2), si svolge dalle 21 alle 23. È prevista inoltre una formazione che militerà nel campionato di promozione, formata da amatori e che parteciperanno con spirito competitivo e goliardico, quindi non esasperato, al campionato stesso. Info: allenatore Omar Husam 340.2452528; allenatore e direttore sportivo Matteo Bertini 345.2995174. Pro Recco Calcio Sono aperte le iscrizioni ai corsi gratuiti per leve dal 1993 al 2004. Sono invitati tutti i giovani e le loro famiglie. “Finalmente si parte” con la realizzazione del campo in erba sintetica, il nuovo settore giovanile e la scuola calcio. Campo sportivo San Rocco, via dei Ponti Romani 9. Info 0185.76602 e 347.3033595. Pro Recco Judo Inizio corsi mercoledi 16 settembre. Judo: lunedì, mercoledì, venerdì: dalle 17.00 alle 18.00 principianti: dalle 18.00 alle 19.30 preagonisti; dalle 19.30 alle 21.00 agonisti. Jujitsu: martedì e giovedì dalle 20.00 alle 21.30. Iscrizioni in segreteria durante l’orario dei corsi. Per chi inizia il primo mese è gratuito. Palestra “Dojo Francesco Tretonzi”, piazzale Olimpia 33, Recco; tel. 0185.722757; e-mail: [email protected]. 12 NUMERO 3 SETTEMBRE 2009 Pro Recco Pallavolo A settembre iscrizioni ai corsi di pallavolo aperti a bambini e bambine nati entro il 2003. I corsi vengono seguiti da allenatori Fipav; si inizia dalla palla rilanciata al mini volley per i giovanissimi appena iscritti. La Pro Recco Pallavolo è riconosciuta dal Coni come Centro di Avviamento allo Sport. Palestra di via Vecchia Vastato. Da metà mese è possibile iscriversi in palestra il lunedì pomeriggio dalle 17 in poi. Info 335.6180290; e-mail [email protected]; www.proreccopallavolo.it. Agevolazioni per famiglie con più iscrizioni: secondo figlio 50 per cento, terzo figlio gratis. Pro Recco Rugby Prima squadra, Tigullio Rugby Rapallo, Under 14, Under 16 e Under 18 hanno ripreso l’attività lo scorso 24 agosto. Gli allenementi per le Orche (squadra “old”) ripartono giovedì 3. Primo incontro per i piccoli Under 6 venerdì 4. Sempre venerdì 4 inizio allenamenti per Under 8, Under 10 e Under 12. Il campionato della prima squadra (serie A, girone B) si aprirà al “Carlo Androne” domenica 27 alle 15.30 con la partita Med Italia Pro Recco Rugby – Gladiatori Sanniti. Campo “Carlo Androne” di Recco, via Fieschi; e-mail [email protected]. Per tutti c’è sempre la possibilità di presentarsi al campo in settimana (dalle 18.30 in poi), anche a stagione in corso, per ogni informazione. News su www.proreccorugby.it. Pro Recco Tennis Dal 5 ottobre al 12 giugno 2010 i corsi sono così articolati: Baby tennis: per bambini 5-7 anni, un progetto di educazione motoria scientificamente fondato; giocare e divertirsi costruendo le abilità di base; due frequenze settimanali. Corsi tecnica di base: per ragazzi/e di 8-11 anni; due frequenze settimanali. Corsi di perfezionamento: per ragazzi/e di 12-13 anni; tre frequenze settimanali. Corsi agonistici: per ragazzi/e di 14-16 anni; quattro frequenze settimanali. Corsi gratuiti per principianti dai 5 ai 14 anni da martedì 22 a mercoledì 30. Info e iscrizioni: piazzale Olimpia, tel. 0185. 76855, dopo le 16.00. Pro Recco Tennis è Centro Tecnico Federale “Liguria Est”. Direttore del centro tecnico corsi: maestro nazionale Claudio Ranzani; responsabile attività agonistica e preparazione atletica: tecnico nazionale Alessandra Murialdo. EccoRecco non si assume responsabilità per dati errati o mancanti. Associazioni e società sportive che desiderano rendere nota la propria attività possono scrivere a [email protected]. ECCORECCO miscellanea MINI NOTIZIE SETTEMBRE 1979 correva il mese SCRITTURA CREATIVA Il laboratorio di scrittura “Anna di Vienna”, sostenuta dalla biblioteca civica di concerto con l’assessorato alla Cultura del Comune di Recco, intende promuovere e diffondere la scrittura come esercizio creativo, in abbinamento alla lettura e all’ascolto dei componimenti per stimolare la fantasia e la passione negli aspiranti. Gli incontri sono liberi e aperti a tutti, con cadenza mensile e si tengono al mercoledì pomeriggio alle 17.00 nei locali della biblioteca civica. Per mercoledì 23 sono previsti due titoli: “Saggezza” e “Fobie”. Per maggiori informazioni potete contattare il personale della biblioteca al numero 0185.76247. STAZIONE, SFRATTATI I PESCI ROSSI La vasca presente da sempre in stazione a Recco è oggi piena di terra. I pesci rossi che la popolavano sono stati portati via. Ignoti i motivi. Peccato, si trattava di una presenza minima e silenziosa, a cui certamente qualcuno – come la signora che ci ha segnalato il fatto – si era affezionato. AUTOSTRADALE: ARRIVEDERCI AL 2010 Cessa domenica 6 il servizio di trasporto della Società Autostradale sulla linea Milano – Sestri Levante e ritorno. Riprenderà la prossima estate.Il pullman effettua fermate a Recco in via Assereto sia all’andata (10.31) che a ritorno (16.04). Su richiesta ferma anche a Mulinetti presso il ristorante La villetta. La tariffa di sola andata è di 19.00 €, andata e ritorno 34.50 €. Info: 02.33910794. I biglietti sono in vendita presso Pro Loco Recco (tel. 0185.722440). Puzza di sansa nella valle del ReccoIl pretore Biagio Saggese condanna a 50mila lire di ammenda l’Oleificio Capurro di Avegno (nella foto, uno degli edifici prossimi alla demolizione), per l’esalazione di vapori e fumi maleodoranti, avvertiti da tempo in tutta la valle, particolarmente nelle giornate di bassa pressione. Il titolare, Leo Capurro, ammette il disagio, ma dimostra di essere in regola con le norme sanitarie. Addio Regie PosteSu segnalazione dei cittadini, la direzione genovese provvede al “ripristino di tutte le cassette postali abbisognevoli di manutenzione ubicate nel territorio di Recco” (Il Secolo XIX, 5.9.1979). E a Mulinetti vengono rimosse le due, in ghisa, che ancora riportavano la scritta “Regie Poste”. Bagni pericolosiUna cagnetta randagia, sistematasi con i cuccioli sotto una barca, tiene in scacco i bagnanti sulla spiaggia centrale di Recco. Alcuni cartelli, posti dai Vigili Urbani, avvertono del pericolo. Discarica o parcheggio?Gli abitanti di San Rocco e gli escursionisti del fine settimana chiedono al Comune di Camogli di sistemare il piazzale ricavato dalla discarica sul rio Acquafredda, neppure asfaltato. Senza libri camogliesi e villeggiantiProtesta a Camogli per la biblioteca “N. Cuneo”. Prima in ferie e ora in maternità, la bibliotecaria deve essere sostituita da oltre un mese. Terremoto in UmbriaIl 21 settembre una forte scossa di terremoto colpisce l’Umbria. Notevoli danni a numerosi edifici storici civili e religiosi; lesionate anche molte abitazioni recenti, specialmente a Norcia e a Cascia. Il bilancio complessivo sarà di cinque morti, feriti ed oltre duemila sfollati. IL CARTELLO DIMENTICATO obiettivo DELLA BRIGATA DELLA GUARDIA DI FINANZA RESTA UN CARTELLO ALL’USCITA DELL’AUTOSTRADA VECCHIO, STORTO E SCARABOCCHIATO… RECCO SU INTERNET In vacanza si riescono a cogliere particolare ed emozioni che sfuggono nel resto dell’anno. Oltre agli immancabili scatti di focaccia e fuochi d’artificio, si trovano sui siti di appassionati di fotografia (nel nostro caso Flickr) scorci che quasi si fatica a riconoscere. La prima foto a sinistra in alto (località Ciappa) è intitolata dall’autore “La casa alla fine del mondo”. In basso a destra, invece, un turista si domanda se questa sia la “tierra de los abuelos” (dei nonni), visto che la targa stradale sotto la quale è ritratto, a Mulinetti, riporta il suo cognome, Vanasco. ECCORECCO NUMERO 3 SETTEMBRE 2009 13 I NOSTRI SERVIZI appuntamenti ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ Sportello IAT: Informazione Accoglienza promozione Turistica Divulgazione di materiale informativo. Vendita biglietti urbani AMT Genova Vendita abbonamenti e biglietti APT Vendita abbonamenti e biglietti ferroviari (fino a 250 km) Vendita biglietti del servizio “Autostradale” linea Sestri Levante - Milano con fermata a Recco Vendita schede Telecom e ricaricabili per cellulari Vendita tessere autostradali Viacard Prenotazione e vendita biglietti dei teatri di Genova Vendita biglietti principali concerti Affissione e pubblicità per i Comuni di Recco e Avegno Sportello Touring Club Italiano Fax e fotocopie Via Ippolito d’Aste 2a - Recco - Tel. 0185.722440 - [email protected] - www.prolocorecco.it Recco APPUNTAMENTI Martedì 1 • Parrocchia di San Rocco. Festa di San Terenziano, contitolare della chiesa. Sabato 5 • Quarto trofeo podistico Senofonte - quinta Marcia dei Fuochi. Ore 18.00 Ritrovo ed iscrizioni (€ 5,00) sul lungomare Bettolo lato ponente. Percorso km 7 circa. Classifiche e foto verranno pubblicate su www.podistigolfoparadiso.it. Info: 0185.722440 / 338.4786172 Da sabato 5 a domenica 13 • Sala Polivalente. Mostra opere di scultura dell ’artista Ruben. Ingresso libero. Inaugurazione sabato 5 alle 18.00. Sabato 12 • Passeggiata a mare ore 18.00. Festa del 40esimo della Pro Recco Judo. Stand Gastronomico e intrattenimento (programma completo a pag. 9). Domenica 13 • Piazza Nicoloso da Recco ore 9.30. “Trofeo Moltedo”: gara di judo a squadre non competitiva. Sabato 18 e domenica 19 • Porto di Camogli e marina di Recco. Terza edizione del palio marinaro “Il mare ci unisce”. Info: www.ilmareciunisce.com. (programma completo a pag. 10). Sagra del Fuoco SABATO 5 17.00 S. Messa e benedizione della nuova bandiera del Quartiere Verzemma 19.30 Apertura stand gastronomici DOMENICA 6 11.30 S. Messa e benedizione degli stendardi dei Quartieri 19.30 Apertura stand gastronomici 21.00 Concerto della Filarmonica G. Rossini di Recco diretta dal Prof. Marco Capurro sul sagrato del Santuario di N. S. del Suffragio LUNEDÌ 7 09.30 Alzabandiera del Comitato e dei 7 Quartieri 10.00 Benedizione dei bambini 12.00 e 19.30 Apertura stand gastronomici 21.00 Canto dei Vespri 22.30 Spettacolo pirotecnico del quartiere Bastia curato dal cav. Bartolomeo Bruscella Modugno (BA) Spettacolo pirotecnico del quartiere Ponte curato dal cav. Lorenzo La Rosa - Bagheria (PA) 14 NUMERO 3 SETTEMBRE 2009 Riviera DA UN EVENTO ALL’ALTRO Pittura • Abbazia di San Fruttuoso di Camogli. Fino a domenica 30, “Antonio Discovolo - alchimista della luce”. Orario tutti i giorni 10.00-15.45. Info: Fai San Fruttuoso 0185.772703. Artigianato • Domenica 6 a Sori, zona pedonale. Musica e Mare • Domenica 6 a Sori, oratorio di Sant’Erasmo. Festival di musica da camera. Cinema • Domenica 6 a Sori, teatro comunale, ore 21.00: “Capitan Basilico”. Info: 0185.700681. Antiquariato • Sabato 12 e domenica 13 a Chiavari. Domenica 20 a Bogliasco e Santa Margherita. Vela • Sori. Sabato 12: Trofeo Bonomini, classe Optimist. Sabato 19 e domenica 20: Coppa Daccà, classe Dinghy 12p. Gastronomia • Uscio, domenica 13. Sagra dei battolli e dei maronsini. Info: Pro Loco 0185.91101. Festa patronale • Lumarzo, da sabato 12 a martedì 15. Festa di San Camillo. Festa patronale • Lumarzo, domenica 13. Nostra Signora del Bosco, presso l’omonimo santuario. Festa patronale • Uscio, da venerdì 18 a lunedì 21. Nostra Signora Adolorata. Stand gastronomici in piazza Noce. Spettacolo pirotecnico del quartiere Collodari curato dal cav. Amodio Di Matteo e fratelli Sant’Antimo (NA) MARTEDÌ 8 03.30 Saluto alla Vergine Maria con tradizionali sparate di “mascoli” da parte dei Quartieri 04.30 S. Messa dell’alba 11.00 Solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta da S. E. Mons. Luigi Palletti Vescovo Ausiliare di Genova; offerta dei ceri dei Quartieri e della Città di Recco alla Vergine; animerà la liturgia il coro Schola Cantorum Mons. G.B. Trofello di Camogli 12.00 e 19.30 Apertura stand gastronomici 12.30 Sparata di “mascoli”del quartiere Verzemma nel greto del torrente antistante il Santuario 13.00 Spettacolo pirotecnico del quartiere Verzemma curato dal cav. Carlo Ferreccio Avegno (GE) 19.30 Canto dei Vespri 20.00 Solenne Processione per le vie cittadine con l’Arca di N.S. del Suffragio, accompagnata dalle Confraternite con i loro Crocifissi, dalla Filarmonica G. Rossini e salutata al suo passaggio dalle sparate di «mascoli» dei quartieri Collodari, Verzemma, Liceto, Bastia, Spiaggia e Ponte 22.30 Spettacolo pirotecnico del quartiere San Martino curato dal cav Gerardo Scudo Ercolano (NA) Spettacolo pirotecnico del quartiere Spiaggia curato dai cavv. Flli. Scudo (“i Guaglioni”) Pollena Trocchia (NA) Spettacolo pirotecnico del quartiere Liceto curato dal cav. Ugo Lieto (Fire-Works) Visciano (NA) 24.00 Sparata di “mascoli” del quartiere San Martino nel greto del torrente antistante il Santuario MERCOLEDÌ 9 18.30 Ammaina bandiera del Comitato e dei 7 Quartieri 19.00 S. Messa di ringraziamento alla Madonna da parte dei Quartieri ECCORECCO agenda in libreria ✤ L’ALTRO FRONTE DEL PORTO “Rotta sugli scandali di cui non si parla: lobby e mafie sui moli, il caso Genova, la legge delle cosche da Gioia Tauro a Palermo, container clonati a Napoli”. Il sottotitolo da solo inquadra perfettamente il libro di Camillo Arcuri, genovese, giornalista (Il Giorno, Il Corriere della Sera, L’Espresso), che parte dall’arresto di Giovanni Novi nel 2008 per avviare un viaggioinchiesta nei porti italiani, su quello che sta accadendo dopo la liberalizzazione delle banchine, avvenuta nel 1994. Mursia Editore, 198 pp. 18,00 €. ✤ MISTICA LIGURIA Un simpatico cofanetto contenente 6 cartine 70x100, ciascuna su un argomento diverso: I luoghi dello spirito, Le vie dei portatori di Cristo, Sulle orme dei pellegrini, Le feste del Natale, Le feste del Sacro, La via Francigena. Editore Aba Libri, 14,90 €. ✤ CASTELLI E FORTEZZE DI LIGURIA “Un affascinante viaggio tra storia e architettura”. Mauro Minola, studioso di architettura militare, e Beppe Ronco, alpinista e fotografo, hanno condotto una ricerca sul ricco patrimonio di fortificazioni della nostra regione, raggruppate in diversi itinerari. Servizi Editoriali, collana “Tradizioni e Paesi”, 240 pp. 19,90 €. ✤ ANDREA DORIA Di Antonio Perria, apprezzato scrittore sardo di storia divulgativa, esce postumo un volume sull’ammiraglio che fu “padrone del Mediterraneo per oltre cinquant’anni”. Un grande stratega del mare, personaggio controverso, tra i più esaltati e criticati del XVI secolo. Odoya Editore, 304 pp. 18,00 €. ✤ I CORSARI BARBARESCHI CONTRO GENOVA E IL LEVANTE LIGURE Marco Biagioni esamina la Liguria dei secoli XVI e XVII, alle prese con l’attività piratesca e corsara, il fenomeno della schiavitù, le lotte tra gli stati europei per la supremazia nel Mediterraneo, gli equilibri tra Islam e Occidente. Luna Editore, 168 pp. 12,91 €. in collaborazione con PIAZZA GASTALDI, 1 • RECCO TEL. 0185/76870 FAX. 0185/730719 CARTOLERIA • LIBRERIA GIOCATTOLI • VIDEOGIOCHI PASSO ASSERETO, 5 • RECCO TEL 0185/722121 FAX. 0185/738972 LIBRERIA VARIA SAGGISTICA • ROMANZI PIAZZA S. GIOVANNI BONO, 22 • RECCO TEL. 0185/722455 FAX. 0185/722455 CARTOLERIA ARTICOLI DA REGALO E DA UFFICIO VIA DELLA REPUBBLICA, 16 • CAMOGLI TEL. 0185/777949 FAX. 0185/776571 CARTOLERIA • LIBRERIA GIOCATTOLI • VIDEOGIOCHI ECCORECCO & SALUTE BENESSERE Prepariamoci all’inverno Il mese di settembre è il momento ideale per iniziare i trattamenti preventivi delle patologie invernali. Oltre alle tradizionali vaccinazioni per le malattie croniche di esclusiva competenza del medico, esistono molti prodotti naturali che i soggetti sani possono utilizzare per rinforzare le difese dell’organismo e attenuare l’insorgenza delle piccole patologie stagionali che, seppure di modesto interesse clinico, si presentano spesso con sintomi molto fastidiosi. La medicina naturale ci viene in soccorso e propone rimedi di derivazione omeopatica, collaudati da tempo insieme ad integratori contenenti estratti di piante note per le loro virtù benefiche nei confronti del nostro sistema immunitario. Normalmente, questi trattamenti si protraggono per tutto il periodo autunnale e creano una buona riserva di risorse utili all’organismo per affrontare i piccoli malanni invernali. Per l’innocuità e la facilità di somministrazione, possono essere utilizzati anche in bambini e ragazzi, soggetti spesso bersaglio delle affezioni tipiche della stagione fredda. NUMERO 3 SETTEMBRE 2009 15 04 ECCORECCO DISTRIBUZIONE GRATUITA MENSILE DI CULTURA E TEMPO LIBERO NEL GOLFO PARADISO 5000 COPIE DIRETTORE RESPONSABILE GIUSEPPE ROSASCO • REDAZIONE STUDIO HELIX VIA DELL’ARTIGIANATO 1 - 16036 RECCO (GE) - TEL E FAX 0185.723961 STAMPA MECA RECCO (GE) • REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI GENOVA N. 69 DEL 21.11.1990 • [email protected] • WWW.ECCORECCO.INFO OTTOBRE 2009 INTERVENTO Augusto Marchesi Riscopriamo la ricchezza dell’impegno sociale MONUMENTI Silvio Ferrari Camogli, risorge il Teatro Sociale INTERVISTA Il comandante dei vigili: «Vado via con dispiacere» TRADIZIONI Con Bruno Minardi a scuola di genovese PERSONAGGI Chiara Bisso: il mio “destino” di soprano ESCURSIONI A Santa Croce per antichi sentieri SPORT Pro Recco Calcio: una stagione rivolta ai giovani EVENTI Triathlon, pronti… via! PASSATEMPI IL PONTE “ROMANO” E IL BORGO DI CORTICELLA (FOTO EMANUELE CASSANI) Divertirsi con il bridge PASSA A TIM. PARLI E MANDI MESSAGGI A METÀ PREZZO. Via Fiume 9 (capolinea bus) RECCO Tel e Fax 0185.730052 spigolature LE PAROLE DELL’ARTE PIROTECNICA Mascolo, mortaretto e mortaletto pari sono sculus, che significa maschio, virile, perché originariamente indicava un attrezzo destinato ad essere inserito nel vuoto di un altro. Nelle antiche artiglierie a retrocarica il mascolo indicava infatti il cilindro cavo amovibile, in cui si poneva la carica di polvere e il proiettile, che veniva applicato al cannone, forzandolo a colpi di mazzuolo. Il mortaretto o mortaletto è invece la forma diminutiva di mortaio, parola che deriva dal latino mortarium, e significa recipiente, trogolo. In artiglieria indica un’arma, normalmente ad avancarica, che ha la caratteristica di essere ad anima corta e di effettuare tiri con traiettoria molto elevata ed arcuata (“in arcata”, per usare il linguaggio tecnico). Il mortaretto pesa circa 1,5-2 kg, è alto circa 15 cm con un diametro esterno di circa 6-7 cm al fusto e 8-9 cm alla base. Calibro compreso fra 1,5 e 2 cm. A circa 1,5 cm dalla base si trova un foro sottile detto focone. Oggi il mascolo è prodotto in acciaio in quanto la regolamentazione vigente proibisce l’uso di ghise ed ottoni, che hanno minore resistenza alla frattura e all’esplosione. FOTO EMANUELE CASSANI [GR]Nel parlare di feste, di fuochi, di sparate, spesso si usano indifferentemente le parole “mascolo”, “mortaletto” e “mortaretto” per indicare un fuoco d’artificio che scoppia con gran fragore. L’effetto sonoro e visivo si ottiene caricando un cilindro di ferro o di acciaio con pochi grammi di semplice polvere nera, intasata con materiale leggero ed inerte (ad esempio segatura) in modo da ottenere, all’accensione, un colpo a salve, arricchito da spettacolari quanto innocue vampe e fumo denso. Senza volerci addentrare nella storia di questi ordigni pirotecnici, la cui origine pare risalga al cinquecento o poco prima, forse importati dalla Sicilia, ci limitiamo a tratteggiarne la probabile etimologia. Il mascolo deriva, per similitudine, dal latino ma- 2 NUMERO 4 OTTOBRE 2009 ECCORECCO intervento MARCHESI: DARE NUOVA LINFA ALLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO Riscopriamo la ricchezza dell’impegno sociale AUGUSTO MARCHESIRecco... è la capitale ga- stronomica della Liguria; Recco... è 8 settembre; Recco... è sport! Sono queste le peculiarità, presenti da tempo sui manifesti che pubblicizzano la nostra città, che ci hanno resi famosi in Italia ed oltre. C’è un elemento comune in due delle caratteristiche suesposte: sia nello sport sia nelle attività relative all’8 settembre il ruolo del volontariato è determinante. Volontari che, lavorando nei quartieri, non solo nei giorni imminenti la festa, la rendono unica e viva ancor oggi pur essendo ormai ultracentenaria; che utilizzano un pretesto umano (ma fosse anche pagano che importa?) per manifestare quel sentimento religioso che è innato in ogni essere umano, quel bisogno di soprannaturale di cui tutti, più o meno, siamo pervasi. Le associazioni sportive poi, che per numero, diffusione sul territorio ed interconnessioni costituiscono una vera e propria rete e rappresentano, di fatto, una delle attività di volontariato più importanti, e non solo numericamente. Il ruolo delle associazioni sportive di intercettare la domanda di sport, di avviare centinaia di bambini, di giovani e meno giovani all’attività fisica, se non sportiva nel senso più stretto del termine, merita di essere osservato con una particolare attenzione poiché le società sportive molto spesso assolvono a molteplici funzioni sociali tra cui l’integrazione sociale e culturale e la trasmissione di valori e principi della convivenza civile. Ma accanto a questi, c’è un altro volontariato a Recco, ben noto in alcune sue espressioni e meno noto in altre ma, comunque, sempre vivo e prezioso per tutta la comunità: è il volontariato sociale. Tutti, o quasi, conoscono la Croce Verde, con la sua presenza sul territorio sempre e comunque, con la tempestività e professionalità degli interventi dei suoi militi, con la preziosa attività dei donatori di sangue, ma anche con le feste per i bambini, i tornei di calcio e la possibilità di aggregazione che la sua sede ha offerto negli anni. Da quando era poco più che uno scantinato nei fondi delle case comunali di via Milano (ci vedevamo “Lascia o raddoppia”), all’attuale sede di via Milite Ignoto con i tornei di bridge. Una storia che ha pervaso la comunità cittadina per oltre 80 anni. Da meno tempo, ma con altrettanta pas- ECCORECCO sione, operano i volontari dell’AVO (assistenza ospedaliera) , dell’AVAD (assistenza domiciliare), del centro anziani, dell’ACAT (alcolisti in trattamento), ed inoltre i Donatori organi e midollo osseo, il Centro vicariale di ascolto, il centro di aiuto alla vita, l’auto mutuo aiuto disabili, i VAB (protezione civile), gli scout e le Aquile del golfo, i Lions, il gruppo Terza età attiva, ed altri ancora. Molte associazioni, molti volontari, molto impegno. Non sempre tuttavia, ad un elevato numero di associazioni corrisponde un risultato adeguato agli sforzi compiuti. La divisione, la poca organizzazione, l’insufficiente interconnessione con la parte pubblica avevano fatto sì che alcuni anni orsono un gruppo di volontari fondasse la “Consulta del Volontariato del Golfo Paradiso”, con lo scopo di sopperire alle difficoltà gestionali ed organizzative. Per alcuni anni le cose sono andate bene, con l’organizzazione di corsi di formazione, giornate di presentazione pubblica delle associazioni di volontariato per farne conoscere le attività, ed altre importanti iniziative fino a giungere all’apertura dello Sportello del volontariato nell’edificio comunale. L’obiettivo era quello di fornire un punto di riferimento per i cittadini che necessitano di indicazioni ed aiuto, un momento nel quale fosse possibile valutare quale fosse la strada da seguita per affrontare e, si spera risolvere, i piccoli o grandi problemi Augusto Marchesi. Medico chirurgo specializzato in Clinica pediatrica ed in Psicologia ad indirizzo medico, presidente Pro Recco Basket e Polisportiva Pro Recco, direttore sanitario Croce Verde Recco che ci possiamo trovare di fronte. Da allora però, la consulta si è, a poco a poco, spenta. Non vi sono più riunioni, non vi sono più iniziative, quasi si fosse affievolita, quasi del tutto, la fiamma che spingeva i volontari di allora. Ma quei volontari ci sono sempre, almeno quasi tutti, così come la volontà di non lasciar cadere nel vuoto quanto era stato fatto. Non è accettabile che tanto lavoro vada perduto, che tanto entusiasmo sia lasciato cadere nell’indifferenza, che tanto impegno non venga più preso in considerazione. Credo sia compito di tutti riprendere in mano quanto era stato intrapreso sia per le finalità sociali dell’iniziativa sia per dimostrare che Recco non è solo la capitale gastronomica della Liguria, non è solo 8 settembre, non è solo sport, ma che ha nel suo Dna la sensibilità, e le capacità, di avvertire come proprie le esigenze sociali e di impegnarsi a farvi fronte. IL QUADRO Riccardo Lombardo, “Mareggiata a Mulinetti”, 1940 ca. Olio su tela, 60x110 cm (collezione privata). Dal catalogo “Urla e biancheggia il mar”, San Fruttuoso, 2008. NUMERO 4 OTTOBRE 2009 3 monumenti CAMOGLI. FINANZIAMENTI DA FONDAZIONE CARIGE, COMUNI, PROVINCIA E REGIONE Risorge il Teatro Sociale SILVIO FERRARI *La stampa locale sta dando rilievo e attenzione alle notizie che accompagnano la fase finalmente conclusiva del progetto di restauro e riuso del Teatro Sociale di Camogli. Mi riferisco al fatto che essendo stato pubblicato il bando di gara per le opere di riadattamento e ripristino dell’immobile, possiamo ormai parlare del momento che precede l’inizio dei lavori. Tutto questo ha sue regole e prescrizioni che ovviamente, in quanto Fondazione per il Teatro Sociale, intendiamo rispettare scrupolosamente fino all’apertura del cantiere e per tutta la durata di esso. Sta diventando invece fondamentale accendere e raccogliere altrettanta attenzione da parte dei cittadini sul tema dei contenuti e dei modi in cui questa importante operazione potrà finalmente modificare in positivo la qualità e il livello della vita culturale del Levante genovese, da Bogliasco a Camogli. Su questo obiettivo si sta lavorando per l‘effettuazione di un incontro, che si svolgerà nella città di Recco sabato 17 ottobre. Per il prestigio delle persone invitate (basti pensare ai responsabili dei teatri genovesi e alla direttrice del conservatorio musicale) l’appuntamento si preannuncia di assoluto interesse, specie se sarà accompagnato da una folta partecipazione di cittadini innanzitutto di Recco e del Golfo Paradiso, a cominciare dagli amministratori pubblici. In questa circostanza, per così dire preventivo-informativa, mi pare altresì significativo richiamare il fatto che questa operazione presenta caratteristiche originali e particolari. Sono stati infatti trovati finanziamenti decisivi, ottenuti da istituzioni private come la Fondazione Carige e da enti territo- IRIS 1.640 € ROSE 1.490 € 4 NUMERO 4 OTTOBRE 2009 FOTO ANTONIO BOVETTI Sabato 17 un convegno sui programmi e sul futuro della gestione Il Teatro Sociale di Camogli manterrà la sala con platea, palchetti e palcoscenico e avrà una capienza di 550 posti. riali come Comuni, Provincia e Regione, per intervenire in una struttura che mantiene comunque il suo carattere di proprietà privata e la cui gestione sarà a tutti gli effetti regolata, anche in seguito, negli anni del suo auspicabile funzionamento e della sua programmazione culturale, da rapporti convenzionati e dunque da forme che consentono convivenza di produzioni culturali e promiscuità di iniziative come convegni e stages di ogni genere. Sia detto solo per esemplificare. Rimando a questo nodo appena affrontato e tutto ancora da costruire, perché mi sembra uno degli elementi più stimolanti anche in rapporto al futuro delle istituzioni culturali. Senza presumere di fungere da Via Ponte di Vexina 2 RECCO strada Recco-Uscio tel. 0185.799041 battistrada (certo anche in altre realtà del paese si stanno facendo esperienze di notevole significato), credo tuttavia che la ripresa e la crescita delle nostre comunità passi anche attraverso la ricerca di queste nuove forme gestionali, di conduzione di vari servizi, allo scopo di rendere sempre più appetibile e interessante il riuso del grande patrimonio edilizio accumulato nel corso degli ultimi due secoli dalla società ligure dei tanti centri storici delle due Riviere. Con il convegno di ottobre si apre dunque una nuova fase di riflessione sul tema, alla quale è opportuna la più ampia risposta dei cittadini. * Presidente della Fondazione del Teatro Sociale IRIS PLUS 1.740 € ROSE/P 1.590 € ECCORECCO intervista GIANLUCA MASTROPASQUA LASCIA RECCO E IL COMANDO DELLA POLIZIA MUNICIPALE Vado via con dispiacere ANDREA DARUSSA Gianluca Mastropasqua lascia il comando della polizia municipale di Recco. Genovese, 41 anni, sportivo (pratica corsa, canoa e trekking) e grande appassionato di viaggi, un misto di sangue pugliese e toscano, aveva assunto l’incarico il 1° febbraio 2007; la sua destinazione è il Comune di Busalla. Come si è trovato a Recco? «Bene, molto bene. Mi sono subito trovato a mio agio, i recchesi mi hanno accolto favorevolmente. Così mi sono ambientato con facilità e ho potuto lavorare serenamente. Mi dispiace molto lasciare la città, anche se lo faccio senza rimpianti…» Trenta mesi con i gradi di comandante. Soddisfatto del lavoro svolto? «Con i colleghi si è creato da subito un forte affiatamento; si tratta di un gruppo di 15 persone, ciascuno col proprio carattere e con le proprie idee, come è normale che sia, ma l’impostazione da me proposta è stata subito condivisa ed oggi posso dire di essere molto soddisfatto dell’attività svolta. Un vero lavoro di squadra, che ha portato a risultati senz’altro apprezzabili.» Qual’è stato il segreto del successo? «Ho cercato di privilegiare i rapporti umani. La polizia municipale ha un ruolo istituzionale, ma la nostra divisa non deve creare un barriera con la gente. Chi si rivolge a noi ha un problema e noi dobbiamo cercare di risolverlo. Ad esempio, vale la pena dedicare qualche minuto all’automobilista che pure viene a lamentarsi di una multa: non andrà via contento, ma almeno soddisfatto di aver ottenuto ascolto e avute le necessarie delucidazioni.» Come sintetizzerebbe il ruolo della polizia municipale? «Meno repressione, più dialogo e prevenzione. Ad esempio, l’attività svolta nelle scuole e coordinata dal mio vice, Meucci, è finalizzata sì a spiegare ai ragazzi la circolazione stradale, ma sposa anche l’obiettivo di avvicinare i giovani cittadini alla divisa e al ruolo importante ricoperto dal tutore dell’ordine.» Della sua esperienza a Recco, conserva il ricordo di un episodio particolare? «Non uno in particolare, ma tanti momenti nei quali il nostro lavoro è stato importante soprattutto sotto l’aspetto umano. Intendo l’assistenza al cittadino in ogni momento di necessità: dalla persona allontanatasi dall’ospedale, all’anziano in stato confusionale, alla signora malata di Alzheimer, residente qui vicino, che più di una volta ha passato il pomeriggio della domenica accolta nel nostro ufficio…» La focaccia e i “fuochi”: pensa che le mancheranno? «Sicuramente, sia l’una che gli altri. La prima, deliziosa, la ritengo colpevole del mio aumento di peso. I secondi mi hanno fat- ECCORECCO Mastropasqua: «Penso che Recco debba ancora trovare la propria identità». to conoscere una passione e un attaccamento alla città davvero unici. Non è facile trovare un’altra località in cui così tante persone partecipano attivamente all’organizzazione di una festa e si impegnano per il mantenimento delle sue tradizioni. E, una volta entrato in sintonia con la città, non si può fare a meno di esserne coinvolti…» Come vede il futuro di Recco? «Ho l’impressione che la città abbia, come dire?, “vissuto di rendita” fino a pochi anni fa. Oggi penso che sia venuto il momento di operare una scelta precisa per il futuro, stabilire degli obiettivi concreti e concertare di conseguenza le modalità per raggiungerli. I tanti piccoli problemi che affliggono Recco dipendono a mio parere da contraddizioni imputabili proprio ad una identità non ancora acquisita: identità che, viste le peculiarità della città e quelle del comprensorio, dovrà fare riferimento alla qualità: qualità dei servizi, dell’ambiente urbano, dei contesti sociale e culturale. E tenere in considerazione il comprensorio del Golfo Paradiso, con il quale è necessario lavorare in sinergia.» Cosa augura al suo successore? «Di poter lavorare sempre serenamente come ho potuto farlo io in questi anni. Solo così si possono svolgere le nostre molteplici mansioni con efficienza e soddisfazione.» NUMERO 4 OTTOBRE 2009 5 tradizioni DA SETTE ANNI INSEGNA IL DIALETTO LIGURE NELLE SCUOLE PRIMARIE DELLA PROVINCIA Con Bruno Minardi a scuola di genovese EMANUELE CASSANI Bruno Minardi, 78 anni, pensionato Sip, da 7 anni insegna il dialetto genovese agli alunni delle scuole primarie. «Il mio obiettivo – dice – è mantenere vivo quello che ci hanno insegnato i vecchi; il genovese rappresenta le radici che ci legano alla nostra terra, ci ricorda i sacrifici compiuti degli avi che hanno costruito i muretti a secco, hanno navigato sui leudi, hanno lavorato la nostra terra. Non possiamo e non dobbiamo dimenticarlo.» Minardi in mezzo ai giovani diventa un maestro speciale, pieno di passione ed entusiasmo. Mentre racconta della sua attività nelle scuole, si commuove, mette a posto gli occhiali sul naso e continua, snocciolando l’elenco delle scuole che quest’anno hanno detto sì alla sua proposta. «Sono in tutto 19: due ad Avegno, due a Uscio, sette a Sestri Levante, tre a Chiavari, cinque in Fontanabuona.» Nonno Bruno, come i bambini hanno ribattezzato il loro maestro, porta avanti un corso completo, come qualunque altra lingua: scritto, orale, grammatica compresa. «È solo un’ora ogni due settimane, ma in quel poco riusciamo a fare un bel lavoro.» Quasi tutti riescono a tirar fuori quella particolare “còcina” che caratterizza la giu- 6 NUMERO 4 OTTOBRE 2009 sta pronuncia del nostro dialetto. E gli stranieri imparano senza difficoltà; anzi, quelli provenienti dai paesi dell’Est, nonostante non abbiano mai sentito parlare genovese, hanno spesso una pronuncia migliore rispetto ai bambini italiani. A conclusione del corso, ogni anno, Minardi organizza una rappresentazione, naturalmente in genovese, cui prendono parte decine di bambini. «Quest’anno, – dice – le due quinte della primaria di Santa Vittoria (Sestri Levante) porteranno in scena un musical in genovese, con canzoni in italiano, intitolato “Il nostro Natale”. Sono 32 bambini, entusiasti di studiare la parte e preparare i vestiti per la rappresentazione.» In un’intervista rilasciata lo scorso anno ai suoi stessi allievi e pubblicata sul giornalino della scuola, nonno Bruno disse: «La mia gioia è stare con i bambini, perché stando con loro ritorno anch’io bambino.» Minardi d’estate occupa il tempo preparando il materiale didattico: «Metto a punto i corsi, scrivo i testi nuovi, provo i monologhi. Ma – riprende, passando in modo del tutto naturale al genovese – non vedo l’ora che arrivi settembre, per tornare tra i banchi di scuola. Io metto il cuore nei testi che scrivo, i bambini poi danno loro voce. “Nonno Bruno”, il maestro del genovese. Assieme al dialetto, Minardi fa riscoprire ai bambini anche i giochi di una volta: ciclotappo, campana, righetta, pàmpano: divertimenti che non costano nulla, oggi scomparsi, sostituiti dai videogiochi. «Sono elementi semplici, – dice – che fanno parte della nostra cultura; è bello scoprire che si può giocare senza aggeggi di plastica, senza monitor e pulsanti sotto le dita…» Insomma, un vero appassionato di tutto ciò che riguarda le nostre radici culturali. E per questo suo impegno, nonno Bruno non vuole un euro. Lui ama ripetere: «Cosa vuole che siano i soldi, a fronte della soddisfazione di far riscoprire queste cose ai bambini?…» Minardi, quando è tra i banchi di scuola a parlare in genovese, è un uomo felice. ECCORECCO personaggi LA GIOVANE RECCHESE STA PER INTRAPRENDERE LA CARRIERA DI CANTANTE LIRICA Chiara Il mio “destino” Bisso di soprano ANDREA REVELLOUn bisnonno compositore e docente al Conservatorio di Bologna e diversi musicisti tra i parenti della mamma. Ma la trentunenne Chiara Bisso è cresciuta in un ambiente completamente diverso: il papà è Gianni, titolare assieme al fratello gemello del ristorante “Da Ö Vittorio”, locale storico d’Italia. In effetti la sua scelta di dedicarsi al canto in famiglia è stata condivisa solo dopo un po’ di tempo. «Ma non poteva essere altrimenti, – dice Chiara – perché sono sempre stata rapita dal mondo della musica… A 3 anni strimpellavo con la chitarra, a 8 prendevo lezioni di chitarra classica, due anni dopo ero giovanissima cantrice nel coro di Megli. A 12 facevo parte di un piccolo gruppo di musica leggera, i “Dogma”, col quale ho tenuto i miei primi concerti…» Oggi Chiara Bisso è una soprano. I momenti fondamentali della sua formazione artistica sono stati soprattutto tre. Dopo il diploma al Liceo Classico, Chiara si iscrive a Medicina. In quegli anni aveva frequentato diversi corsi di musica, ma nessuno era riuscito a soddisfarla pienamente. «La svolta avvenne a inizio 2001, quando conobbi Chicco Parisi, contrabassista recchese. “Hai un colore vocale interessante, potresti fare qualche audizione…”, mi disse. Fu così che un giorno di luglio mi trovai al Conservatorio di Genova, durante una sessione di esami e fui invitata ad eseguire alcuni vocalizzi…» E qui Chiara fa il secondo incontro importante. Della commissione d’esame fa parte la Maestra Maria Trabucco. “Sei naturalmente predisposta al canto lirico”, le dice, dopo averla ascoltata. «Così nell’ottobre dello stesso anno fui ammessa al Conservatorio e lo scorso anno mi sono diplomata in canto lirico.» Arriviamo così alla terza tappa della sua carriera di studi… Accade nel 2007, durante una serata all’Auditorium delle Clarisse a Rapallo. «Cantavo come mezzo soprano – racconta Chiara – e tra il pubblico scoprii esserci il celebre Maestro Roberto Sèrvile, che più tardi mi raggiunse nel camerino. Fu un incontro decisivo per la mia formazione. Allora ero mezzo soprano acuto. Il Maestro iniziò a seguirmi e fu colpito dalla mia voce “scura”, una caratteristica non comune tra le donne cantanti.» ECCORECCO Un po’ come accade per gli sportivi professionisti. E poi gli amici che si frequentano sono anch’essi cantanti o musicisti e così si parla quasi esclusivamente del nostro lavoro.» Infine, chi ha un hobby lo sceglie tra quelli che si limitano alla sfera personale. Chiara, ad esempio, ha iniziato a scrivere poesie «che per ora tengo chiuse in un cassetto». Ma cosa succede quando si sale sul palco? «Ogni esibizione – spiega Chiara – richiede una attenta preparazione fisica e psicologica. Entrare nella parte può richiedere al cantante anche diverse ore di concentrazione. E molto tempo, alla fine della prestazione, per recuperare lo stato “di normalità”. L’impegno e lo stress dipendono anche dal personaggio che si interpreta, più o meno vicino al proprio sentire.» Mentre parliamo entrano i primi clienti e il ristorante si anima. Lavora ancora nel locale? «Quando sono libera dagli impegni. Lavorare qui è stato utile perché mi ha aiutato a irrobustirmi fisicamente e a non far- Due intense espressioni di Chiara Bisso. Chiara inizia così a studiare per perfezionare la tecnica canora e diventare soprano drammatico. «Devo irrobustire ulteriormente la voce ed esercitare la muscolatura del torace per favorire un certo timbro vocale. Intanto studio il repertorio lirico: Verdi, Puccini, Mozart, Donizetti, Bellini, per citare gli autori più noti.» La professione che Chiara si appresta a intraprendere richiede una costante applicazione allo studio. Si tratta di un perfezionamento continuo… «così impegnativo – precisa – da diventare inevitabilmente uno stile di vita. Ad esempio sono necessari una dieta alimentare, diversi accorgimenti fisici e molte limitazioni nella quotidianità. mi intimidire dal pubblico… Inoltre da bambina mi divertivo ad osservare i clienti, il loro modo di muoversi e parlare: questo passatempo mi è stato utile successivamente, nello studio dell’arte scenica.» A settembre Chiara è stata a Copenaghen con colleghi italiani e ha avuto una serie di incontri molto interessanti a New York. «Il pubblico all’estero, europeo in particolare, è mediamente più preparato di quello italiano. – precisa – Penso che molto dipenda dalle formazione scolastica di base, che in Italia relega le materie artistiche in secondo piano, nonostante la storia e il ricco patrimonio culturale del nostro Paese.» NUMERO 4 OTTOBRE 2009 7 escursioni PIEVE LIGURE. BELVEDERE STRAORDINARIO E ANTICO LUOGO DI FEDE A Santa Croce GIUSEPPE ROSASCOQuale che sia la base di partenza, salire in cima al monte di Santa Croce (518 m) è sempre una piccola ma affascinante conquista. Lasciate le carrozzabili che servono gli abitati sulle prime falde del monte, quaranta minuti o poco più di fatica consentono di raggiungere a piedi un belvedere straordinario e un antico luogo di fede. Dal piazzale erboso prospiciente il piccolo santuario (le cui lontane origini risalgono al XIII secolo) lo sguardo spazia dal promontorio di Portofino a tutto l’arco di ponente della Liguria e, nelle giornate più limpide, sino ad alcuni isolotti dell’arcipelago toscano e perfino alla Corsica. La più classica via di accesso prende avvio dal piazzale della chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo di Pieve alta (XVIXVII secolo), da dove ci si immette sul sentiero proveniente da Sori e diretto al Monte Cordona (segnavia Fie “due quadrati rossi”). Un primo tratto conduce ad un caratteristico piccolo gruppo di case. Di lì, inizia la salita al santuario attraverso l’itinerario dei misteri, così detto perché lungo il cammino si incontrano cinque edicole mariane raffiguranti i Misteri del rosario. Un boschetto di pini marittimi nasconde a lungo la vista della sommità che si raggiunge infine percorrendo un panoramico crinale. Una seconda via di accesso permette di raggiungere Santa Croce partendo da San Bernardo, piccola frazione del comune di Bogliasco. Il sentiero (segnavia Fie “tratto punto rossi” proveniente dalla stazione di Bogliasco e diretto al Monte Bado). oltrepassa la chiesetta del XVI secolo e raggiunge la sommità con un ripido sentiero sasso- 8 NUMERO 4 OTTOBRE 2009 per gli antichi sentieri so. Alcuni anni fa, lungo questo percorso sono state installate, con il consenso delle autorità civili, le 14 stazioni della Via Crucis, rappresentate da altrettante croci di ferro, alte circa due metri. La Via Crucis è stata benedetta il 4 marzo 1990. Grazie ad un’antica, comoda e panoramica mulattiera che collega Pieve alta e San Bernardo, è anche possibile raggiungere Santa Croce con un percorso ad anello. In questo caso, bisogna calcolare prudenzialmente un tempo di percorrenza complessivo di circa due ore. La terza via di accesso a Santa Croce prende avvio da Teriasca, frazione del comune di Sori, posta a 298 metri sul livello del mare- Il percorso si snoda attraverso un sentiero che porta, a metà strada, alla Cappella di San Rocco, costruita nel 1912 in ringraziamento per la fine di un’epidemia di colera. Il santuario di Santa Croce è anche raggiungibile dalla Strada Provinciale n. 67 che percorre la dorsale montuosa che va dal monte Fasce al monte Cornua. Si può scegliere di scendere dalle case Becco (728 metri slm) utilizzando il sentiero proveniente dal monte Bado, assai esposto, che costeggia le pendici sud del monte dell’Uccellatore, oppure partendo dal piazzale di sosta auto posto a ovest del monte Possuolo, utilizzando il sentiero proveniente dal monte Cordona. La chiesetta di Santa Croce. In basso, il panorama che si gode dal sentiero dei misteri. UNA TRAMA VIARIA MULTIUSO Una così vasta scelta di sentieri di accesso al monte di Santa Croce rende per così dire visibile la storica trama di mulattiere e creuze su cui era basata la viabilità del nostro territorio. Un sistema necessario innanzitutto per portare le greggi al pascolo, quindi per consentire di collegare la costa alla val Fontanabuona e infine utile a tutta la popolazione per sfuggire le frequenti incursioni saracene che terrorizzavano la costa dal XIII al XVII secolo. In epoca romana l’attuale via Aurelia saliva da Sori a Pieve Alta per poi ridiscendere a Bogliasco e proseguire verso Genova. A causa del pericolo che veniva dal mare, nel medioevo si cominciarono a costruire sentieri sempre più in alto. Così, da Sori si raggiungeva Genova risalendo le pendici del monte di Santa Croce e del monte Cordona per poi pervenire in città attraverso il percorso colombiano che giungeva a APPUNTAMENTI DA NON PERDERE Quinto o lungo le penIl santuario è normalmente chiuso e può essere dici del monte Fasce. I visitato solo in particolari occasioni: la seconda sentieri in altura servidomenica di ottobre (Festa della Croce); il Luvano inoltre a rendere nedì di Pasqua; la prima domenica di maggio sicuro il viaggio dei (Festa del Ringraziamento) e il 29 agosto (sopellegrini diretti ai lennità di N.S. della Guardia). Il 25 aprile vi si principali centri della svolge la Sagra dei Pansoti curata dal gruppo cristianità, come Roma Amici di Santa Croce. È invece sempre aperto o Santiago di Compoun attiguo ricovero per soste di emergenza. stela. È facile comprendere perché lungo queste vie sorgessero assai fitte chiese ed ospizi per accogliere i fedeli. Alcuni documenti del 1200 e del 1300 ci informano che in cima al monte di Santa Croce era stato costruito un ospizio per pellegrini. La chiesa di Santa Croce venne eretta probabilmente in epoca di poco successiva, per accogliere, una reliquia, una particella della croce di Gesù, lasciata da qualche pellegrino proveniente dalla Terra Santa. ECCORECCO sport LA SOCIETÀ INTENDE RISTRUTTURARE L’IMPIANTO DI SAN ROCCO PRO RECCO CALCIO una stagione rivolta ai giovani [ER]Grandi novità in casa Pro Recco Calcio. Per la stagione 2009/2010 la società punta sui giovanissimi e per far questo apre quest’anno la scuola calcio, rivolta alle “leve” dal 1993 al 2004. L’approccio ai più piccoli sarà fatto tenendo in massima considerazione la loro giovane età e la voglia di divertirsi; la competizione lascerà spazio al gioco, allo stare insieme, al vantaggio di praticare sport all’aria aperta. E sarà tutto il settore giovanile ad essere rinnovato, con un grande impegno da parte della società. Quest’anno la Pro Recco Calcio schiera quattro squadre. La prima milita in Prima categoria girone C e in Terza categoria. La seconda è una novità: la squadra infatti partecipa al campionato nazionale serie C2 di calcio a 5, allenandosi nel campo sportivo di Uscio. Ci sono poi gli allievi, in cui giocano i giovani nati negli anni 1991/92/93, e infine i Giovanissimi, delle leve 1994/95/96. Complessivamente gli atleti tesserati sono oltre 90; non entrano nel computo i giovanissimi, cioè quelli che prenderanno parte alla scuola calcio, che verranno tesserati in seguito. Gli obiettivi che si pone la Pro Recco Calcio sono ambiziosi. Per far ciò, da tempo la dirigenza sta lavorando per poter migliorare l’impianto sportivo di San Rocco. Un problema “storico” è la difficoltà di LA SCHEDA Pro Recco Calcio Fondazione: 1913 Campo: via Ponti Romani 9 - Recco Telefono: 0185.76602 (campo sportivo) Presidente: Cosimo Gigliobianco Consiglio direttivo: Luisa Moltedo (v.pres.), Carlo Bozzo (d.s.), Luigi Agostacchio, Luigi Bacigalupo, Franco Ferreccio, Elio Pozzo, Aldo Scarlato. Attività: calcio, scuola calcio, iscritta Polisportiva Recco, affiliata FIGC, iscritta al registro nazionale Coni. accesso: via dei Ponti Romani infatti è collegata con la provinciale 333 (via San Rocco) attraverso un ponte antico, in pietra, che è molto stretto e non sopporta grossi carichi. Questo permette l’accesso alle sole auto, obbligando i pullman a parcheggiare lontano dal campo. La soluzione del problema rientra in una revisione della viabilità di tutta la zona, che dovrebbe comprendere una nuova strada in sponda destra del torrente Recco, da collegarsi a via Fieschi. Anche il campo e le strutture aspettano importanti lavori di ristrutturazione. Una prima parte di questi è in dirittura d’arrivo, dopo una lunga serie di trattative con la proprietà. Si tratta del rifacimento del campo da gioco: la società intende stendere un manto sintetico, per un costo complessivo di circa 400mila euro. Si tratta di un prodotto di ultima generazione: erba sintetica ed erba naturale sono affiancate e poste su un fondo in fibra di cocco, soluzione che garantisce una risposta più naturale del fondo durante la partita. Un campo di questo tipo è stato installato sul campo di gioco di Lavagna è ha dato ottimi risultati. La ditta che dovrà sistemare la copertura a San Rocco è la “Mondo“ di Cuneo, all’avanguardia nel settore. In un secondo tempo si vuole costruire una nuova tribuna rialzata, che permetta di ricavare a piano terra nuovi spazi da adibirsi a spogliatoi e a locali di servizio. Questa soluzione garantirà più comfort agli atleti e contemporaneamente permetterà agli spettatori di avere una visione molto migliore del gioco in campo. Un impianto sportivo così rinnovato permetterebbe alla società, posteggio pullman permettendo, di ospitare, nel fine settimana, la squadra di serie A o B che debba prepararsi per la partita di campionato del giorno dopo al Luigi Ferraris di Genova. Per ogni informazione sulla scuola calcio, le famiglie possono recarsi tutti i martedì e giovedì dalle 17 alle 19 sul campo di gioco. La formazione 2009 della Pro Recco. ECCORECCO NUMERO 4 OTTOBRE 2009 9 eventi TRIATHLON pronti... via! LA MANIFESTAZIONE SPORTIVA CRESCE E GIUNGE QUEST’ANNO ALLA SUA NONA EDIZIONE [ER] Domenica 11 si svolge a Recco la quarta edzione del “Trofeo As do mar” di triathlon. La prima competizione nell’ambito del calendario Fitri (Federazione Italiana Triathlon) si tenne nel luglio del 1998, organizzata dai fondatori del “Triathlon Genova”, Alberto Civardi e Cesare Lombardo. Successivamente, ogni anno, Recco è stata meta di triatleti provenienti da tutta Italia ed anche dall’estero. Sospesa dal 2003 al 2005 a causa dei lavori che interessavano la zona a mare, la manifestazione riprese nel 2006, grazie al supporto di una importante azienda genovese (Tonno AsdoMar), iniziando così un nuovo ciclo di competizioni organizzate sempre dal Triathlon Genova, grazie all’impegno del proprio direttore sportivo, Stefano Diana. Le ultime edizioni si sono tenute a luglio (2006 e 2008) e ottobre (2007). Quest’anno torna a ottobre, precisamente domenica 11, con partenza alle 12,30. La manifestazione negli anni è cresciuta notevolmente. Se le prime due edizioni contarono la partecipazione di poco più di 250 concorrenti, l’ultima ha visto al via 350 triatleti e nel 2009 l’organizzazione prevede un ulteriore incremento di partecipanti. Da sottolineare che l’edizione del 2006 è stata sede del Campionato italiano Under 23, che ha visto vincitori in campo maschile Alberto Casadei, giovane talento che si sta gradualmente affermando anche a livello internazionale, e in campo femminile la giovanissima Giunia Chenevier. Nel 2007 la gara di Recco ha inoltre assegnato i titoli regionali di specialità, vinti dal triathleta Carlo Gandolfo e dalla sanremese Federica Zedda. Quest’anno il triathlon di Recco rappresenta la terza ed ultima prova valida per l’assegnazione del Campionato regionale ligure, che vede lottare per il primato il genovese Marco De Marco ed i due recchelini Garlo Gandolfo e Fabrizio Romairone Al successo e alla perfetta riuscita della manifestazione hanno sensibilmente contribuito in tanti, a cominciare dal Comune di di Recco con i propri vigili urbani, i carabinieri delle stazioni di Recco, Uscio e Gattorna, la sezione motociclistica della polizia provinciale di Genova, la polizia stradale, i volontari antincendi boschivi di Recco, la Società nazionale di salvamento di Recco, la Croce Verde di Recco e di Lumarzo, la Croce Rossa di Gattona. La Pro Loco di Recco alla fine della manifestazione ha sempre offerto agli atleti trofie al pesto e focaccia col formaggio . Altrettanto importante l’opera di molti atleti del Triathlon Genova che hanno “rinunciato” al fine settimana di sport per dare il loro prezioso contributo. Nelle immagini, alcuni momenti delle scorse edizioni. 4° TROFEO “ASDOMAR” - TRIATHLON OLIMPICO AGE GROUP Sabato 10 Ore 18,00-19.30 Ritiro pettorali e pacco gara. Domenica 11 8.45-10.45 Ritiro pettorali e pacco gara. 10,30-12,00 Apertura zona cambio. 12,00-12,15 Spiegazione tecnica del percorso. 12,30 Partenza donne Age Group e uomini (categoria M4 in su). 12,45 Partenza unica uomini sino alla categoria M3 compresa. 15,00 Arrivo previsto vincitore. 16.15 Arrivo previsto ultimo atleta. 17,00 Premiazione e chiusura. Gara Age Group: verranno premiati i primi 3 classificati per ciascuna categoria di età maschile e femminile con premi in natura, secondo le norme federali. Pasta party Dalle 15,15 inizio pasta party offerto dalla Pro Loco di Recco a base di focaccia col formaggio e trofie al pesto. 10 NUMERO 4 OTTOBRE 2009 ECCORECCO passatempi IL CIRCOLO SI INCONTRA NEI LOCALI DELLA CROCE VERDE Divertirsi con il BRIDGE EMANUELE PROFACE Alcuni anni fa un geo- logo di Recco, il dottor Carlo Serafini, trascorse un periodo di lavoro in un cantiere del deserto libico, a contatto con vari colleghi inglesi, e lì imparò a conoscere e ad apprezzare il gioco del bridge. Al suo ritorno insegnò il gioco ad alcuni amici, tra cui chi scrive, che si appassionarono a loro volta e pensarono (era il 2005) di condividere questa passione con altre persone. La Croce Verde di Recco, che oltre al suo grande impegno civile è sensibile anche agli aspetti sociali e ricreativi, si mostrò subito disponibile ad accogliere questo primo gruppetto di “bridgisti”, che nel giro di pochi anni si è allargato ad altri amici. Attualmente il circolo si riunisce due volte la settimana presso la sala soci della Croce Verde (normalmente il lunedì ed il venerdì dalle 21 alle 23,30) ed organizza almeno due tornei all’anno più numerosi mini-tornei. Naturalmente ha scopi puramente ricreativi ed è aperto a tutti coloro che vo- gliono praticare questo bellissimo gioco. Per farne parte, dopo un periodo di “prova” libero e gratuito, occorre iscriversi alla Pubblica Assistenza Croce Verde (quota sociale 15 euro annuali) e versare una somma “una tantum” (cioè solo all’atto della prima adesione) di 30 euro, come contributo alle spese di acquisto dei materiali di gioco. Per maggiori informazioni ci si può rivolgere direttamente al circolo durante gli orari di apertura, oppure telefonare al numero 349.6361527. Una piacevole serata giocando a bridge in Croce Verde. IL GIOCO IN ESTREMA SINTESI COME INIZIARE A GIOCARE È impossibile descrivere il gioco del bridge in poche righe. Si può dire però che è estremamente coinvolgente e divertente (è praticato nel mondo da milioni di appassionati) ed ha il grosso pregio di essere poco condizionato dalla fortuna perché, nei tornei, le stesse carte vengono giocate da più coppie in sequenza e vince la coppia che realizza il miglior punteggio rispetto alle altre coppie che hanno giocato o giocheranno in seguito le stesse carte. Si gioca in 2 coppie contrapposte, con 13 carte a giocatore. La gara è formata da una fase di dichiarazione (dove ogni giocatore si impegna, in una sorta di asta a salire, a realizzare un minimo numero di prese) e da una fase di gioco della carta, dove chi ha vinto l’“asta” (per esempio realizzare 10 prese sulle 13 possibili) cerca di realizzare quanto ha dichiarato. Se ci riesce la sua coppia guadagna dei punti, se non ce la fa i punti vanno alla coppia avversaria. Il bridge è considerato uno sport della mente, perché allena la memoria, la logica, l’intuito e l’intesa con il compagno (che è molto importante!). Non è casuale che si chiami così (bridge in inglese vuol dire ponte), perché lo scambio delle dichiarazioni fra i compagni dovrebbe essere una sorta di ponte di informazioni per aiutare a trovare la dichiarazione più corretta. Molto brevemente ecco alcuni semplici consigli per chi volesse iniziare questa attività (un consiglio non esclude gli altri): • Acquistate un manualetto per principianti (ottimo il testo “Bridge”, autore Cucci, edizione Vallardi, costo circa 8 euro) oppure scaricate le regole da uno dei siti Internet che si occupano dell’argomento. • Organizzatevi con 4 amici per giocare almeno un paio di volte a settimana (ci si diverte già dall’inizio, specialmente se si gioca con persone di livello bridgistico simile). • Procuratevi un programma per giocare sul vostro computer di casa (da soli o con persone lontane anche migliaia di chilometri). • Frequentate un corso presso un circolo o un’associazione ricreativo-culturale (in zona ci sono varie possibilità). Buon divertimento! CRIS DIFFUSION di Cristina Cecchi Forniture per parrucchiere ed estetiste Vasto assortimento accessori per capelli Bigiotteria e idee regalo Ingrosso e dettaglio Via XXV Aprile 58 - Via Milano 55 - RECCO - tel. 0185.722009 - [email protected] ECCORECCO NUMERO 4 OTTOBRE 2009 11 tempo libero [ESCURSIONI] [GITE] [CORSI] Escursioni sul Monte di Portofino Tra cielo e mare… lasciati accompagnare nella Natura. Per tutte le escursioni prenotazione obbligatoria entro le 17.00 del venerdì allo 010.2345636 oppure entro le 12.00 del sabato al 3480182557. Quota 10,00 €. Escursioni garantite con almeno 5 partecipanti; [email protected]; [email protected]. • Domenica 4 e domenica 18: Via dei Tubi. Si ripercorre l’antico tracciato dell’acquedotto (fine ’800) che riforniva d’acqua la cittadina di Camogli. Appuntamento è alle 9.00 a San Rocco di Camogli (piazzale della chiesa). Alla fine dell’escursione (alle 13.00 circa in località “Caselle”) i partecipanti possono scendere autonomamente a San Fruttuoso o rientrare a San Rocco. Escursione impegnativa, consigliati scarpe da trekking e torcia elettrica. • Domenica 11 Cala degli Inglesi. Uno degli angoli più selvaggi, spettacolari e meno conosciuti del territorio del Parco. L’escursione, riservata ad escursionisti con una buona preparazione fisica, scende sino al mare seguendo un suggestivo sentiero recentemente recuperato ed attrezzato dall’Ente Parco. Appuntamento alle 10.30 al porticciolo di Portofino. Rientro alle ore 13.00 circa a Portofino. Consigliato abbigliamento sportivo. • Domenica 25 Le “Batterie”. Visita alle costruzioni militari risalenti alla Seconda guerra mondiale, vestigia che rimandano ad una storia recente e tragica. Itinerario accessibile esclusivamente se accompagnati da una guida del Parco di Portofino. Appuntamento alle 9.30 a San Rocco di Camogli (piazzale della chiesa). Rientro a San Rocco per le ore 13.00 circa. Escursione mediamente impegnativa, consigliati abbigliamento sportivo, torcia elettrica e guanti. Pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo La Parrocchia di San Rocco organizza, in collaborazione con la parrocchia Santi Cosma e Damiano di Genova, un pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo. Nell’itinerario: il promontorio del Gargano, l’antico santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo, il santuario di Loreto, la casa di Padre Pio a Pietralcina, l’abbazia di Montecassino. Partenza sabato 5, rientro mercoledì 9. Quota individuale 410,00 €(con 45 partecipanti), 460,00 €(con 30 partecipanti), supplemento camera singola 80,00 €. Organizzazione Flamboyant Viaggi. Info e prenotazioni: don Isidoro, tel. 010.804225. Lingue straniere Presso la Lemon Tree School di Recco, via Pisa 103/2, è possibile seguire corsi di inglese, francese, tedesco, spagnolo, russo e italiano con insegnanti madrelingua. Corsi per adulti, ragazzi e bambini. Sono possibili lezioni individuali, corsi aziendali, conversazione e preparazione esami Cambridge. Orari flessibili. Info: 0185.74416 -340.0855330 - [email protected]. Ballo e coreografie La scuola di ballo del Maestro Claudio Olcese, diplomato FIDP, organizza ogni venerdì corsi per adulti (orario 21,00-23,00) e coreografie per ragazzi (orario 18,00-19,00) presso “Dancing Paradise”, viale Molfino 28, Ruta di Camogli. Info 339.2018010. Liscio e latino-americano 1 Il Circolo Endas recchese propone ogni lunedì dalle 21,00 alle 23,00 corsi di ballo liscio, standard, latino-americano e caraibico per ragazzi e adulti. Gli istruttori sono della federazione ANMB. Primo in- 12 NUMERO 4 OTTOBRE 2009 contro gratuito lunedì 5 alle 21,00 presso il salone parrocchiale di San Rocco in Recco. I corsi si terranno da ottobre a maggio 2010. Iscrizione in loco: costo 30.00 €mensili. Info: 334.5296443. Liscio e latino-americano 2 L’associazione UISP Danze sportive Marco e Patrizia organizza ogni giovedì lezioni collettive e individuali di ballo liscio, danze standard, latino-americane e caraibiche per adulti e bambini. I corsi si tengono presso la Croce Verde recchese, via Milite Ignoto 17. Info: 347.5738624 - 349.3232889. Danza classica e moderna Corsi di danza classica e moderna organizzati da Palestra Olympia Gym, via Valleverde 11, Recco. Predanza in età prescolare, propedeutica ciclo elementare, danza classica e moderna fascia media, contemporanea livello avancé. www.danzarecco.it. Info: Tiziana Tel, cell. 347.5457566. Danza per tutti i gusti Lezioni collettive e individuali di valzer, tango, polka, mazurka, foxtrot, bachata, rumba ecc. organizzati da Lory & Max Dance. Corsi tenuti da Maria Luisa Castagnola e Amelio Olcese, diplomati ANMB. I corsi si tengono alle 21, martedì e giovedì a Sori, venerdì ad Avegno. Info: 0185.700881 - 339.5840665. Palestra, ginnastica, danza e fitness Iniziano i corsi proposti da Astra Sport & Bellezza, via Punta Sant’Anna 2 a Recco. Pesistica, ginnastica vertebrale per la terza età, danza moderna, fitness, balli caraibici. Le novità di quest’anno sono: taekwondo, corsi per bambni dai 5 ai 13 anni; danza moderna, corsi per bambini e ragazzi dai 3 ai 18 anni. Info: 0185.723095 www.astrasportbellezza.it. Le proposte delle società sportive sono state pubblicate in questa pagina su EccoRecco di settembre. UNA SEGNALETICA DA RIPOSIZIONARE Riceviamo e pubblichiamo Scendendo sulla via Aurelia da Ruta verso Recco, poco dopo il cimitero, l’automobilista può leggere questo chiarissimo cartello segnaletico. Effettivamente, un centinaio di metri dopo l’indicazione, si incontra un trivio. Peccato però che svoltando a destra si finisca sul viadotto per la Stazione Ferroviaria, mentre svoltando a sinistra si imbocchi contromano il tratto a senso unico di via Rebora. Evento tutt’altro che raro, complice anche la scarsa visibilità dei segnali di senso vietato, parzialmente nascosti dal fogliame. Per evitare confusione (e possibili incidenti), basterebbe spostare il cartello un centinaio di metri a valle, appunto subito dopo il trivio che porta a tutt’altre direzioni. V. Crovo ECCORECCO miscellanea MINI NOTIZIE OTTOBRE 1979 correva il mese UNGUENTO DEI FRATI Continuerà la produzione del cerotto be- nedettino prodotto nel monastero di San Prospero. Dopo padre Isaia, mancato lo scorso gennaio, sarà padre Franco a portare avanti la produzione del medicamento a base di olio di oliva che ha la straordinaria capacità di estrarre i corpuscoli estranei dalle ferite. L’unguento, come sempre, è disponibile presso il monastero (Monaci Benedettini Olivetani, via Antica Romana 59, Camogli, tel. 0185.770131) e in alcune farmacie della zona. VENT’ANNI FA LA FOCACCIA A NEW YORK Il 12 ottobre 1989, Paolo Secondo, patron de “I tre merli”, apriva nella metropoli americana, al 463 di West Broadway, un nuovo locale: “La focaccia”. Partner dell’iniziativa Titta Moltedo, che portò nella grande mela la “tecnologia” e insegnò la manualità necessaria per produrla. “Non faremo in tempo a sfornarla”, diceva il manifesto affisso sui muri di New York; e fu un successo per la nostra inimitabile focaccia col formaggio. LA MEDIA DI RECCO VINCE CON GLI ANTICHI MESTIERI La scuola media “Golfo Paradiso” di Recco ha vinto l’edizione 2008-2009 del concorso scolastico regionale indetto dall’assessorato alla Cultura della Regione in collaborazione con la Consulta Ligure. Titolo del concorso era “La Liguria ci racconta... la scuola riflette”, tema “I mestieri scomparsi”. Il lavoro classificatosi al primo posto – presentato in questa pagina nel numero di luglio – è stato quello della prima B, guidata dalla professoressa Gisella Gandolfo. La moderna scuola materna di via Milano. Protesta all’asilo“Situazione intollerabile” all’asilo di piazzale Olimpia a Recco. La denuncia esposta all’assessore Mario Colonna riguarda la scarsità di personale. Le due maestre, Maria Emilia Cecchi e Anna Biscotti, sono da sole con oltre trenta bambini e coprono una il mattino, l’altra il pomeriggio; solo nell’orario della refezione sono entrambe presenti in struttura. Picardi neo sindacoIl 16 ottobre, il socialista Filippo Picardi, 54 anni, docente di filosofia alla facoltà di Magistero a Genova, riceve l’incarico dal consiglio comunale di formare la nuova giunta. Succede al democristiano Giorgio Pesce, dimissionario, superato al ballottaggio per 9 voti contro 7. Muore il “vecchietto infermiere”Salvatore Pozzo, 72 anni, di Cotulo, ha questo appellativo da quando assiste di notte un ottantenne solo, abitante nella parte più isolata della frazione. L’ultima sera però gli è fatale: il mattino dopo viene trovato privo di sensi sotto la pioggia. Morirà più tardi all’ospedale. Recco e UnicefSi svolge nelle scuole di Recco una manifestazione dell’Unicef. Sarà il primo evento di una lunga collaborazione della città con l’organizzazione dell’Onu. Mulinetti vuole le strisce pedonaliDopo l’ennesimo incidente, centotrentacinque residenti firmano una petizione per avere un attraversamento regolato da semaforo sulla via Aurelia. Loch NessIl mostro di Inverness (Scozia) non esiste: lo afferma l’ennesimo gruppo di studiosi, che dimostra come una foto un po’ sfocata di un elefante che nuota in una palude possa benissimo essere scambiata per il famoso (introvabile) “Nessie”. COMPLETATO REKKO 8 “Rekko - terza età per il terzo mondo” annuncia il completamento della struttura sanitaria Rekko 8 di Antigua, in Guatemala. Il nuovo polo (nella foto), vicino alla capitale, si affianca a Rekko 7, posto a Yepocapa, a circa 5 ore di viaggio. Terminata la costruzione, si passa ora alla fase dell’attività sanitaria vera e propia, per la quale servono mezzi finanziari. Chi volesse aiutare l’opera di Giancarlo Noris e dei suoi collaboratori, può provvedere tramite banca (codice Iban IT84 B 03336 01400 000000002330) presso il Credito Bergamasco di Genova. UNA FESTA SENZA “FUOCHI” obiettivo 8 SETTEMBRE: TUTTO PRONTO A RIDOSSO DEI MOLI MA QUEST’ANNO I FUOCHI D’ARTIFICIO NON HANNO COLORATO IL CIELO DI RECCO DOVE TROVARE ECCORECCO Il mensile viene distribuito nelle abitazioni e nei negozi di Recco. Chi non lo riceve può trovarne una copia presso: Alimentari Capurro a Mulinetti, Libreria Capurro in passo Assereto, Farmacia Savio e Ottica Ferrari in piazza Nicoloso, Pro Loco Recco e Biblioteca in via Ippolito d’Aste, Cartoleria Capurro in piazza Gastaldi, Bisso casalinghi in via Roma e in via Ponte di Vexina. ARRETRATI I numeri arretrati (fino ad esaurimento) possono essere richiesti gratuitamente alla Libreria Capurro, alla Pro Loco o direttamente alla redazione (tel. 0185.723961). ECCORECCO NUMERO 4 OTTOBRE 2009 13 I NOSTRI SERVIZI appuntamenti ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ Sportello IAT: Informazione Accoglienza promozione Turistica Divulgazione di materiale informativo. Vendita biglietti urbani AMT Genova Vendita abbonamenti e biglietti APT Vendita abbonamenti e biglietti ferroviari (fino a 250 km) Vendita biglietti del servizio “Autostradale” linea Sestri Levante - Milano con fermata a Recco Vendita schede Telecom e ricaricabili per cellulari Vendita tessere autostradali Viacard Prenotazione e vendita biglietti dei teatri di Genova Vendita biglietti principali concerti Affissione e pubblicità per i Comuni di Recco e Avegno Sportello Touring Club Italiano Fax e fotocopie Via Ippolito d’Aste 2a - Recco - Tel. 0185.722440 - [email protected] - www.prolocorecco.it Recco Sabato 10 e domenica 11 • Quarto trofeo di triathlon “Trofeo As do mar”. Programma completo a pag. 10. Sabato 17 • Sala Polivalente “Franco Lavoratori”. “L’incendio della petroliera Haven nel porto di Genova: come gli operatori portuali gestirono l’emergenza, il relitto nel mare di Arenzano”. Convegno. In collaborazione con Museo Marinaro, Società Capitani e Macchinisti Navali di Camogli, Associazione “Mare Nostrum” di Rapallo, “Club Amici Vela e Motore” di Recco. Introduzione: com.te Bruno Sacella. Relatori: com.te Carlo Gatti, giornalista Emilio Carta, studiosi di biologia marina, persone presenti al disastro. Patrocinio Città di Recco. Domenica 18 • Sala polivalente. Musiche di Alessio Siena per le poesie di Lisa Pesatore. Organizza L’Ardiciocca in collaborazione con “A Coalinn-a” di Santa Margherita. Patrocinio della Città di Recco. Sabato 31 • Sala Polivalente “Franco Lavoratori”. Presentazione del libro “Viaggio ad Elea”. Presente l’auotre, prof. Dino Moretti. Presentazione del prof. Michele Marsonet. Organizza L’Ardiciocca in collaborazione con Fidapa. Patrocinio della Città di Recco. Riviera Salone Nautico • Fiera di Genova, da sabato 3 a domenica 11, 49° Salone Nautico internazionale. Orario ingresso 10.0018.30, ingresso 15€, ridotto 12€, gratis fino a 5 anni. Info www.genoaboatshow.com. Antiquariato • Sabato 10 e domenica 11 a Chiavari (Info 0185.323230). Domenica 18 a Bogliasco (Info 010.3470429). Sabato 17 e domenica 18 a Santa Margherita Ligure (Info 0185.280818). Trekking • Sori, domenica 14. Info 0185.700681. Castagnata • Sori, domenica 21. Organizza Comitato Forlandoli . Info 0185.700681. 14 NUMERO 4 OTTOBRE 2009 A teatro in... Pro Loco Riparte la stagione teatrale. Presso la Pro Loco di Recco si possono acquistare in prevendita i biglietti per tutti gli spettacoli della stagione 2009/2010 per i maggiori teatri di Genova: Carlo Felice, Corte, Duse, Politeama Genovese, Modena e Tosse. Si possono acquistare i biglietti anche per il Teatro Cantero di Chiavari. La Pro Loco di Recco è inserita nel circuito Vivaticket, per cui è possibile acquistare, sempre in prevendita, i biglietti per spettacoli in tutt’Italia. I soci della Pro Loco usufruiscono di uno sconto sul prezzo del biglietto al Teatro Carlo Felice di Genova e la possibilità di acquistare l'abbonamento ridotto al Teatro della Corte e al Politeama Genovese. ECCORECCO agenda in libreria ✤ SOUVENIR D’ITALIE A cura di Maurizia Migliorini e Gulia Savio, un “viaggio in Italia nelle memorie scritte e figurative tra il XVI secolo e l’età contemporanea”. Dagli atti del convegno del 6-8 novembre 2007. De Ferrari Editore, 432 pp. 14,00 €. ✤ LIGURIA Nel volume 2 delle Guide archeologiche Laterza, Maia Pia Rossignani Annamaria Rossi offrono un panorama completo dei siti archeologici e delle raccolte museali della nostra regione, in una trattazione organica e sistematica. Editori Laterza, 238 pp. 28,00 €. ✤ BLEU DE GÊNES Remo Guerrini, giornalista genovese, propone una storia universale dei jeans, dalla Genova del Seicento fino alla San Francisco di fine Ottocento, attraverso portuali, cowboy, cercatori d’oro, stilisti, industriali, bad boys. Mursia Editore, 168 pp. 12,00 €. La caduta dei capelli L’attività fisiologica dei capelli prevede una nascita, un periodo di crescita ed infine il distacco. In condizioni di normalità della matrice produttiva dei capelli, poco dopo la caduta di un capello se ne produce un altro: questo andamento ciclico può verificarsi per tutta la vita. È perciò normale che si riscontrino dei capelli sul pettine, sul cuscino e nella vasca. Quello che non ✤ IL CANTO DELLA SIRENA Romanzo di Massimo Russo e Luca Di Martino. Sette pallanuotiste alle prese con l’affascinante allenatore, i loro sogni, le loro debolezze, gli inevitabili conflitti interni alla squadra. Mursia Editore, 248 pp, 18,00 € ✤ DIZIONARIO DEGLI ARTISTI LIGURI Edizione aggiornata del corposo “chi è” a cura di Germano Beringheli. In rigoroso ordine alfabetico, pittori, scultori, ceramisti, incisori liguri del Novecento. De Ferrari Editore, 538 pp, 26,00 € ✤ GIORNALE DELLE OPERAZIONI MILITARI DELL’ASSEDIO E DEL BLOCCO DI GENOVA Il Generale Paul Thiebault lo scrisse durante l’assedio di Genova nel 1801, vissuto in prima persona in qualità di generale di brigata presso lo stato maggiore dell’Armee d'Italie comandata dal generale Massena. Sono riportate le operazioni militari che ebbero corso in quei giorni a Genova e nell’entroterra della riviera. Foto di Camillo Balossini e tre saggi di Marco Vecchi. Editore Compagnia dei Librai, 128 pp, 20,00 € in collaborazione con PIAZZA GASTALDI, 1 • RECCO TEL. 0185/76870 FAX. 0185/730719 CARTOLERIA • LIBRERIA GIOCATTOLI • VIDEOGIOCHI PASSO ASSERETO, 5 • RECCO TEL 0185/722121 FAX. 0185/738972 LIBRERIA VARIA SAGGISTICA • ROMANZI PIAZZA S. GIOVANNI BONO, 22 • RECCO TEL. 0185/722455 FAX. 0185/722455 CARTOLERIA ARTICOLI DA REGALO E DA UFFICIO VIA DELLA REPUBBLICA, 16 • CAMOGLI TEL. 0185/777949 FAX. 0185/776571 CARTOLERIA • LIBRERIA GIOCATTOLI • VIDEOGIOCHI ECCORECCO & SALUTE BENESSERE è normale è che, in seguito alla caduta del capello, non ne ricresca un altro o ne ricresca uno più assottigliato. Per non andare incontro a calvizie, è necessario quindi che tutti i capelli che cadono siano sostituiti. Nelle stagioni di transizione (autunno-primavera) la caduta dei capelli spesso aumenta perché l'uomo conserva una manifestazione ancestrale propria di altri mammiferi: la muta. Si tratta di un fatto fisiologico che non è causa di calvizie definitiva. Anche condizioni psicofisiche difficili, soprattutto se prolungate, possono provocare un aumento della caduta dei capelli, talora anche molto pronunciato. Intervenendo con trattamenti locali e con integratori speciali è però possibile riportare le condizioni alla normalità in un tempo relativamente breve. NUMERO 4 OTTOBRE 2009 15 05 ECCORECCO DISTRIBUZIONE GRATUITA MENSILE DI CULTURA E TEMPO LIBERO NEL GOLFO PARADISO 5000 COPIE DIRETTORE RESPONSABILE GIUSEPPE ROSASCO • REDAZIONE STUDIO HELIX VIA DELL’ARTIGIANATO 1 - 16036 RECCO (GE) - TEL E FAX 0185.723961 STAMPA MECA RECCO (GE) • REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI GENOVA N. 69 DEL 21.11.1990 • [email protected] • WWW.ECCORECCO.INFO NOVEMBRE 2009 IN QUESTO NUMERO Wladimiro Iozzi Scuola e istituzioni: tempo di dialogo Dario Capurro Un teatro comprensoriale Giuseppe Brenzini Il volto recchese di Telenord Maurizio Calì Volontariato, preziosa opportunità Primo bombardamento Un abisso di rovine Sport Rugby: gli squali di Recco Iniziative Andiamo a scuola in… Pedibus Filarmonica Rossini Buona musica a tutti! PASSA A TIM. PARLI E MANDI MESSAGGI A METÀ PREZZO. Via Fiume 9 (capolinea bus) RECCO Tel e Fax 0185.730052 spigolature UN MESTIERE CHE RISCHIA DI SCOMPARIRE Maestro d’ascia Un po’ artigiano un po’ artista [GR]Nell’immaginario collettivo l’utensile da cui ha preso il nome l’antica professione dei maestri (o mastri) d’ascia viene comunemente confuso con la scure, nella quale il taglio è parallelo al manico. L’ascia marinaresca somiglia invece ad una zappa, con il taglio perpendicolare al manico. Nonostante la forma grossolana è uno strumento di precisione perché, nelle mani dei maestri, riesce a togliere anche un millimetro di legno. In carpenteria navale veniva utilizzata sia su parti curve come le ossature, i madieri, le ruote di prua e poppa, sia su parti rettilinee come gli alberi delle navi, per renderne la sezione da rotonda a ovale. Con l’ascia marinaresca abili artigiani potevano effettuare incastri, livellature, sagomature, squadrature e altre lavorazioni. Un mestiere diffuso anche nei paesi del Golfo Paradiso. Nell’Ottocento apprezzati maestri d’ascia costruivano nei cantieri navali di Recco e di Camogli brigantini a palo sino a mille tonnellate di stazza lorda e nella prima metà del ’900 splendide barche a vela, leudi, gozzi. Oggi, in tutto il mondo, nei moderni cantieri navali questo particolare utensile estremamente duttile e versatile è stato completamente abbandonato. E anche nella produzione artigianale di piccole imbarcazioni non trova quasi impiego, sostituito nell’uso pratico dagli utensili elettrici, segnando così il destino anche dei maestri d’ascia. In Liguria, al pari di altre regioni italiane e di altri Paesi più legati alla tradizione marinara come la Spagna e il Portogallo, la salvaguardia dell’antico mestiere è affidata quasi esclusivamente ad associazioni culturali che propongono corsi di restauro di imbarcazioni in legno. Iniziative lodevoli, certamente, ma insufficienti a garantire la sopravvivenza dei maestri d’ascia, e che testimoniano di fatto la definitiva scomparsa di un mestiere a cavallo tra l’artigiano e l’artista. L’ascia utilizzata in carpenteria navale. A fianco, un leudo in costruzione. 2 NUMERO 5 NOVEMBRE 2009 ECCORECCO intervento WLADIMIRO IOZZI: LE SCUOLE SUPERIORI RISORSA DEL GOLFO PARADISO Scuola e Istituzioni: tempo di dialogo WLADIMIRO IOZZI Nella realtà del Golfo Pa- radiso, più specificatamente di Recco e di Camogli, gli Istituti scolastici superiori (Nautico, Liceo scientifico, Marco Polo) hanno iscritto nel loro Dna la vocazione al rapporto dialettico con il territorio in cui operano. È appena il caso di ricordare che la scuola è un sistema sociale aperto, che alimenta la propria vitalità attraverso il confronto permanente con il milieu di riferimento. Naturalmente anche i cosiddetti beni culturali, dal paesaggio all’agglomerato urbano, dalle permanenze storiche ai beni artistici, dalle tradizioni marinare all’artigianato, rappresentano una fonte di informazione e di confronto importante, che ha in sé implicazioni didattiche notevoli. In un quadro relazionale così articolato assume inevitabilmente un rilievo speciale il rapporto con gli Enti locali. Nello specifico del nostro sistema scolastico, il ruolo della Provincia è pregnante e in una qualche misura limita la quantità e la qualità dei rapporti esistenti con le rispettive Amministrazioni comunali. È forse questo uno dei motivi per cui i sindaci e gli assessori competenti, che più direttamente vivono i problemi legati al funzionamento e al finanziamento dell’istituzione scolastica, tendono sovente a co- glierne solo l’aspetto tare un importante valore problematico, mettenaggiunto, utile per allardo in ombra le potengare le prospettive di svizialità latenti. luppo locale. Personalmente sono Proviamo per un moconvinto che costruire mento a guardare il Nauuna rete di dialogo più tico, il Liceo scientifico, aperta e produttiva tra il Marco Polo non solo scuola ed Enti locali come fredde costruzioni non sconti ostacoli inche accolgono studenti. sormontabili. Un ottiPensiamo al numero dei mismo che trova condocenti e di tutto il perferma indiretta dalla sonale che intrattiene un ricchezza di proposte rapporto lavorativo con provenienti dal mondo uno di questi Istituti. E Wladimiro Iozzi, è dirigente scodell’associazionismo. poi ai numerosi fornitori lastico dell’Istituto Nautico San È pur vero che, da di beni e servizi. Da queGiorgio di Genova e del Cristofoparte nostra, di diristo angolo visuale non è ro Colombo di Camogli. genti scolastici intendo eccessivo parlare degli dire, occorre aprire maggiormente le porte istituti scolastici come di piccole aziende. dei nostri Istituti, farci interpreti dei biso- La stessa popolazione studentesca, se da gni della comunità, mettere a disposizione un lato può creare problemi logistici nelle gli spazi, sfruttando i periodi e gli orari li- piccole località, nel contempo costituisce beri dall’attività didattica. Dobbiamo, in una non disprezzabile risorsa socio-econoaltre parole, favorire una riflessione più in- mico, oltre che una scommessa sul nostro cisiva sulla presenza della scuola, sull’of- stesso futuro. ferta di un apporto culturale che, andando Eppure, anche per personale esperienoltre la missione formativa, può rappresen- za, posso affermare che questa attenzione alle potenzialità del sistema scuola è tuttora molto carente. Per rimanere nel concreto, un sogno nel cassetto del Nautico di Camogli è ad esempio quello di accogliere studenti provenienti dal nord Italia, dove non esistono scuole nautiche. Le domande sono molte e dopo la chiusura del Convitto Marconi è difficile dar loro una risposta positiva. Per poter allestire una foresteria che accolga ospiti minorenni è necessario appoggiarsi a strutture esistenti in zona. Una sfida che finora non ha trovato interlocutori interessati ad affrontarla, sia pure in sinergia con l’Istituto. Ciò nonostante il Nautico sia un Istituto nato un secolo e mezzo fa, voluto e finanziato dagli stessi camogliesi, dove hanno studiato generazioni di giovani. Tuttavia, il progressivo affermarsi di una visione comprensoriale dei problemi che interessano la comunità locale (penso ad esempio al Teatro Sociale), può legittimare la speranza che tutto il sistema scolastico, e non solo il Nautico, possa trovare un IL QUADRO Romolo Pergola, “Mareggiata tra Recco e Camogli”, 1930 ca., cm 60x81, olio nuovo e più costruttivo canale di dialogo su tela (collezione privata). Dal catalogo “Urla e biancheggia il mar”, San Fruttuoso, 2008. con le Istituzioni. ECCORECCO NUMERO 5 NOVEMBRE 2009 3 progetti IL SINDACO DI RECCO AUSPICA LA PIÙ AMPIA CONDIVISIONE DELL’OBIETTIVO «Un teatro comprensoriale» Recco sostiene il piano di finanziamento Il Teatro Sociale di Camogli a inizio Novecento. Sotto, uno scorcio dell’edificio oggi. Riceviamo e volentieri pubblichiamo DARIO CAPURRO SINDACO DI RECCO Concepire l’offerta culturale su scala comprensoriale per le cittadine della Riviera è una necessità e una opportunità. Il livello culturale dei nostri concittadini e ospiti è medio alto in tutte le fasce di età e categorie sociali, il che significa che la domanda di cultura è ampia e diversificata. Risulta dunque difficile, ed è concretamente impossibile, per ciascun comune fornire un’offerta di manifestazioni completa e adeguata. Doppioni e concomitanze di eventi costituiscono poi la beffa, che si aggiunge al danno di non poter rispondere a tutti i gusti, contribuendo a disorientare gli appassionati, a demotivare gli organizzatori, ad allontanare gli sponsor pubblici e privati. La necessità di programmare insieme è dunque un passaggio obbligato ma non sufficiente. Vanno messe nella disponibilità di un progetto integrato anche le strutture, i mezzi, le competenze affinché dal poco di tutti si possa passare al molto per tutti. Se si condivide questa analisi si capisce perché Recco abbia inteso abbracciare la causa del Teatro Sociale di Camogli. Il recupero architettonico e funzionale dello storico e splendido edificio costituiscono l’occasione per andare incontro alla esigenza di ampliare enormemente l’offerta culturale di un comprensorio territorialmente vasto e non più limitato al singolo comune. Per Recco, il Teatro Sociale di Camogli è 4 NUMERO 5 NOVEMBRE 2009 diventato il “suo” teatro, così come auspichiamo lo possa diventare per un territorio più vasto che abbracci i golfi Paradiso e Tigullio ed il loro entroterra. L’amministrazione Buccilli ha fatto, anni or sono, la scelta giusta, scommettendo sulla Fondazione e sul suo progetto. La nuova amministrazione, in continuità con quanto avviato da chi l’ha preceduta, ha dato concretezza economica al progetto – dando corso al più grande investimento di sempre del Comune di Recco nel campo della cultura – riconoscendo nell’operato della Fondazione e del suo presidente professor Silvio Ferrari il pieno conseguimento degli obiettivi. Ciò che oggi appare è in effetti straordinario, l’intesa e la condivisione di un comune progetto culturale tra Recco e Camogli; domani, auspico possa diventare ordinario, il frutto di un comune sentire oltre le ovvie differenze, già in atto da tempo e che in altri campi consente la collaborazione in progetti importanti e strategici quali il turismo (Stl) e la depurazione delle acque. L’intervento del sindaco Dario Capurro illustra con chiarezza le ragioni che hanno spinto, sin dal marzo 2004, il Comune di Recco a dare la sua adesione al progetto di restauro e riuso del Teatro Sociale di Camogli. La concezione comprensoriale che innerva questa scelta si è sviluppata nel solco tracciato dalla Fondazione onlus Teatro Sociale, presieduta da Silvio Ferrari. Grazie ad una accorta regia, i tre soci fondatori (Provincia di Genova, Comune di Camogli, palchettisti) sono stati affiancati, nel piano di finanziamento, dalla Regione Liguria, dal Comune di Recco, dalla Fondazione Carige, con il sostegno anche di privati cittadini. La partecipazione popolare ha svolto peraltro un ruolo non secondario nel promuovere e sollecitare questa originale alleanza di soggetti pubblici e privati, che ha infine permesso di passare dalla fase di progetto alla pubblicazione del bando di gara per l’inizio dei lavori di restauro. Per questi motivi, secondo l’associazione culturale Labsus, con sede a Roma, l’esperienza del teatro di Camogli può essere indicata come un esempio di sussidiarietà orizzontale, dove il soggetto pubblico facilita l’azione dei cittadini attivi sostenendo l’iniziativa di rinascita di un bene comune. Adesso, come è stato ricordato nel convegno tenutosi sabato 17 ottobre a Recco sui programmi e sul futuro del Teatro Sociale, la sfida è quella di costruire una proposta capace di dare impulso ad eventi in grado di modificare in positivo la qualità e il livello della vita culturale del Golfo Paradiso. Mantenendo la struttura il suo carattere di proprietà privata, necessariamente la strada da percorrere sarà quella delle convenzioni, aprendo la produzione a una vasta gamma di iniziative. Il cammino sin qui percorso suggerisce un ragionevole ottimismo. Soprattutto perché i soggetti coinvolti, pubblici e privati, anche di differente colore politico, hanno saputo subordinare le convenienze di parte ad una più complessiva valutazione degli interessi in gioco. LA REDAZIONE ECCORECCO intervista INTERVISTA A PINUCCIO BRENZINI, GIORNALISTA SPORTIVO, INGUARIBILE GENOANO Il volto recchese di Telenord ANDREA REVELLO Pinuccio Brenzini, cinquant’anni, recchese, in te- essere l’addetto stampa. Appena possibile pratico lo sci, sport che levisione dal 1993, conduce su Telenord “We are Genoa” e una apprezzo molto anche televisivamente, e mi diletto a giocare a parte dei telegiornali sportivi. Da oltre 10 anni è la voce ufficiale golf. Infine, d’estate, in ritiro con la squadra, capita qualche partidella squadra rossoblu su Radio Nostalgia. Dopo gli studi al liceo tella giornalisti contro tecnici del Genoa; naturalmente perdiamo “Nicoloso da Recco”, la laurea in sociologia e l’ingresso, giovanis- sempre.» simo, nel mondo della radio. Quali ricordi della sua professione giornalistica? Spettacolo e intrattenimento. Come ha iniziato? «Senz’altro le presentazioni della squadra rossoblù allo stadio «La passione per la radio e la tv è sempre esistita sin da quan- “Ferraris”, davvero un onore e una grande soddisfazione. Poi l’ordo ero piccolo; infatti ho iniziato agli albori delle radio e tv priva- goglio dei tanti Grifoni nel mondo che ci ascoltano su radio Nostalte nel 1976. Allora si giocava e si cercava di scimmiottare la tv di gia via internet: i genoani sono tanti e sparsi in ogni angolo del glostato, poi con grande convinzione e sempre con grande passione è bo. Tra quelli più tristi la perdita dei genoani Signorini, Gorin, Rodiventata una professione vera. La mia pritella e Scoglio. E i momenti durissimi della ma radio è stata Radio Camogli Stereo siretrocessione del Genoa in serie C nel tuata nela splendida Ruta di Camogli; allo2005.» ra, non potendo seguire il calcio, ci dedicaCosa ama di più del suo lavoro? vamo alla pallanuto, con le prime assolute «La fortuna incredibile di poter lavorare in Italia, radiocronache delle partite.» raccontando le vicende della squadra di cui Non ha più abbandonato il microfono? sei… innamorato! Amo viaggiare e poter «No di certo. Ho lavorato poi a Radio seguire il Genoa lontano dalla Lanterna è Portofino, Teleradiochiavari, quindi Radio ancora più bello.» Babboleo, Radio Genova Sound, Canale 7, Come è la sua giornata tipo? i due network nazionali Radio Kiss Kiss e «Devo ammettere che è davvero piena di RTL. Quindi Radio Nostalgia (da 12 anni) e cose da fare, dovendo anche occuparmi Telecittà (per sette anni), per poi approdadella mia società, la “Genoa Trading & re a Telenord (ormai da oltre un anno).» Communication”, oltre che del lavoro di reDi cosa si occupa in redazione? dazione. Insomma, non c’è da annoiarsi, Pinuccio Brenzini, giornalista rossoblu. «Sino a qualche anno fa seguivo sia Geed è per questo che cerco di tenermi in fornoa che Sampdoria direttamente allo stadio e le seguo ancor oggi ma, perché si inizia alle 6 del mattino e si finisce spesso a mezzain redazione e in alcune trasmissioni. Le partite di calcio e tutto ciò notte.» che riguarda il mondo rossoblù sono ormai il mio mondo.» Resta tempo per gli hobby? Quali? Che programmi conduce? «Fin da quando ero piccolo ho una passione smisurata per Ja«Conduco nel corso della settimana una trasmissione di dialogo mes Bond, film e libri. Le letture sono miscelate a qualche classicon i tifosi ogni lunedì alle 12,30 su Telenord, tre TG alle 17 nel co di letteratura e ai romanzi di avventura.» corso della settimana e poi la mia trasmissione principale, “We are Adesso abita a Genova. Le piacerebbe tornare a Recco? Genoa”, il mercoledì alle 21, oltre a qualche apparizione il lunedì «Vivo nel capoluogo per motivi di lavoro da una decina di ansera e il venerdì sera. Su radio Nostalgia da ormai 12 anni sono il ni, ma sto risistemando la mia casa “recchelina”, nella quale conradiocronista ufficiale del Genoa in qualsiasi campo giochi la squa- to di restare per alcuni mesi estivi (e magari tanti wekend invernadra, Europa compresa, pertanto ho l’emozione di cambiare stadio li). Adoro Recco, la ricordo ai miei tempi piena di ragazzi, oggi mi ogni domenica.» sembra molto meno viva, peccato. Sarà che sono un inguaribile roIn tv parla di sport. Lo commenta solo o lo pratica anche? mantico per Recco, come lo sono per il mio Vecchio Grifone.» «Pratico sport facendo footing molto presto al mattino, in genePer i giovani lettori: consiglia loro la carriera di giornalista re tre volte alla settimana. Da ex pallanuotista della Pro Recco (ahi- televisivo? mé con scarsi risultati) rimango un grande appassionato di questo «Beh, posso dare un consiglio: come un vero pallanuotista, sport oltre che un innamorato del Recco,di cui ho avuto l’onore di “non demordere mai”.» ECCORECCO NUMERO 5 NOVEMBRE 2009 5 sociale IL PRESIDENTE DELLA CROCE VERDE INTERVIENE SUL TEMA DELL’IMPEGNO SOCIALE CONSULTA DEL VOLONTARIATO Una preziosa opportunità MAURIZIO CALÌ L’intervento del dottor Augusto Marchesi, pubblica- to sull’ultimo numero di “EccoRecco”, offre lo spunto per una analisi sulla cospicua presenza del volontariato nel Golfo Paradiso, così da poter preludere ad una nuova vita della Consulta del Volontariato. Recco e l’intero suo comprensorio conoscono una fervida e proficua attività di volontariato che, già ben presente nei primi decenni del secolo scorso, ha tratto profondo sprone dagli eventi bellici legati ai bombardamenti del 1943 e alle marcate difficoltà sociali dovute all’epoca della ricostruzione. In quel periodo i centri costieri rappresentavano entità locali ben determinate e forti del proprio spirito di appartenenza, ove l’associazionismo e il volontariato non si limitavano a ricoprire un ruolo di mero “mutuo soccorso” ma, anzi, estendevano la propria felice influenza soprattutto nel sociale, creando in modo naturale dei centri di aggregazione rivolti soprattutto ai più disagiati ed agli anziani Un ruolo che il volontariato non ha visto sminuire nel tempo. Casomai è stato messo in ombra dalla mutazione dei tempi, costretto com’è in una angusta visibilità dalle frenetiche attività contemporanee che non riescono tuttavia e non possono tacitare in alcun modo una realtà sommersa che parla di bisogno, disagio, handicap. E non bisogna neppure cadere nel tranello del pessimismo parlando d’indifferenza. È giusto piuttosto parlare della ricerca di un rinnovato attento interesse teso allo sviluppo di una preziosa opportunità, riprendendo in mano quanto già intrapreso, anche perché si deve essere consapevoli che le aspirazioni non durano in eterno e, quindi, bisogna trovarne sempre di nuove. Il nutrito elenco di associazioni presenti a Recco, così ben illustrato da Marchesi, fa da sponda anche alla Consulta dell’Handi- 6 NUMERO 5 NOVEMBRE 2009 Calì è presidente della Croce Verde di Recco e consigliere regionale Fidas. LE ASSOCIAZIONI Centro vicariale di ascoltoCentro terza età attivaAvad (assistenza domiciliare)Avo (assistenza ospedaliera) Associazione donatori organi Associazione donatori midollo Croce VerdeASH Olimpia Recco Centro aiuto alla vitaAuto mutuo aiuto disabiliCentro anzianiAcat (alcolisti in trattamento)ScoutAquile del golfoLyons ClubVab (volontari antincendi boschivi) cap che, oltre al Golfo Paradiso, conta nel vicino Tigullio ben 18 consolidate realtà. Si sono così venuti a creare i presupposti per una azione sinergica che destinata ad agevolare la creazione di una efficace rete di collegamento. Ed è iniziando da questi presupposti che bisogna far sì che agli auspici e all’impegno seguano i risultati, anche perché è l’unica alternativa al declino dell’iniziativa e, quindi, alla mancanza della volontà di associazionismo. Un primo rilevante indirizzo programmatico in tale direzione è stato recentemente recepito dal Consiglio comunale di Recco che, attraverso apposita delega, ha posto in atto la procedura per rendere disponibile un locale in zona centrale per ospitarvi, e questa è novità assoluta, la sede del volontariato cittadino. Essendo quindi attiva l’interconnessione con il Comune, si può ora guardare positivamente al futuro partendo innanzitutto dalla formazione di un Consiglio, espressione delle diverse realtà associative recchesi, ognuna portatrice delle proprie esperienze e professionalità, per dare vita a quel dialogo che conduce alla comune riflessione e, quindi, all’azione. ECCORECCO storia IL PRIMO BOMBARDAMENTO NELLA CRONACA DI UNA SUORA DELLE “MAESTRE PIE” «Un abisso di rovine» [ER] Il 10 novembre 1943 Recco subisce il primo dei molti bombardamenti aerei che provocheranno la distruzione del suo abitato. Pubblichiamo alcune pagine del diario di Suor Cecilia Nicolini, che all’epoca si trovava nell’Istituto Suore Maestre Pie. Novembre 1943. Nella notte fra il 10 e l’11 c.m. (ore 22) un fortissimo bombardamento durato 54 minuti ha colto senza allarme la pacifica cittadina di Recco. Obbiettivo militare è stato il colossale e solido viadotto che attraversa tutta la cittadina. Le numerose bombe lanciate dagli Anglo-Americani hanno però in maggioranza colpito le abitazioni civili, seminando stragi e lutti: il viadotto ha subito lievi danni. Anche il nostro istituto fu fortemente scosso dalle otto bombe esplose intorno. Ricostruiamo i particolari della scena di cui furono protagoniste le Suore (Sr Teresa Vaccaro, preside e superiora, Sr Albina, Sr Dionisia, Sr Dorotea, Sr Cecilia, Sr Maurizia, Sr Veronica, Sr Maddalena, Sr Rosalia) e l’unica collegiale Roberto Maria Antonietta), accettata quest’anno (dati i momenti Il centro di Recco fotografato negli anni trenta dall’Istituto delle Suore Maestre Pie. (ARCHIVIO FERRARI) pericolosi) in via eccezionale: queste, all’esplosione della prima bomba, che fortunosamente colpì il viadotto, scesero poco coperte nei fondi più sicuri dell’edificio in mezzo ad una pioggia di vetri frantumati e di calcinaccio. Qui una bomba di grosso calibro, esplosa pochi metri lontana nel cortile retrostante, minacciò soffocare tutte per la diffusione degli acidi, per il materiale proiettato e per la polvere prodotta dai marmi del pavimento di un cavalcavia frantumatosi dinanzi alle finestre prospicienti a noi; per buona fortuna un’altra bomba esplosa dalla parte opposta nel viale d’entrata a due metri lontana dall’edificio fece aprire tutte le porte e ci sottrasse al soffocamento. Restammo così sospese tra la vita e la morte in mezzo al sibilo e allo scroscio delle bombe circa un’ora, invocando Dio e aspettando che il soffitto ci piombasse sopra. Finalmente sentimmo il ronzio degli aeroplani allontanarsi: era terminata la lunga agonia; ringraziammo Dio che aveva voluto risparmiarci così miracolosamente dalla morte che credevamo certa. Potemmo fin da quella sera, nel chiarore della luna piena e di un treno in fiamme, riscontrare la spietata rovina del nostro collegio, che, quantunque assai scosso, era ancora eretto, e della villa circostante. Risalimmo allora le scale, dopo esserci accertate della loro sicurezza, onde prendere il necessario per ricoprirci. Vedemmo la stessa sera tra il bagliore rossastro delle fiamme anche il raccappriciante e tragico spettacolo che offriva la cittadina di Recco: il campanile della chiesa parrocchiale abbattuto, case scoperchiate, altre case completamente al suolo, altre in fiamme, pali e fili della luce ridotti ad uno spaventoso groviglio, alberi divelti, e a questo aggiungi un vociare accorato di uomini, donne e fanciulli, grida strazianti, pianti inconsolabili e imploranti che da quell’abisso di rovine giungevano fino a noi. Ci ospitò caritatevolmente nella notte stessa, con altri superstiti, la sig.a Capurro Assunta in frazione Cotulo. Alla mattina seguente potemmo meglio verificare i danni del Collegio: vetri e telai di finestre frantumati, porte per la maggior parte distrutte, anche quelle esterne ricoperte di lamina di ferro, mobiglia infranta, ferri dello spessore di 2 cm contorti, muri e soffitti assai scalcinati, tetto della palazzina sconnesso e quello del Collegio crivellato, nella villa maestosi alberi di cipresso, di alloro, di ulivi ad altri o stroncati o completamente divelti. Il viale minore, il giardino e il viale d’entrata irriconoscibili, ridotti ad un monte di terra. Un bersò pensile e cancellate in ferro, ornamenti del magnifico parco, distrutti. Nell’orto numerosissimi alberi di agrumi scomparsi e qua e là buche a largo cratere testimoniano l’esplosione di bombe a grosso calibro. Nelle pagine del suo diario, Suor Cecilia Nicolini descrive poi i bombardamenti successivi e la distruzione di Recco. Racconta del trasferimento degli arredi e del materiale didattico presso altre sedi di proprietà delle Suore. Dopo una breve sospensione, le scuole elementare e media furono sistemate a Salto e in seguito anche a Uscio. Qui le Suore e gli insegnanti, pur tra mille difficoltà, continuarono l’attività didattica fino all’ottobre 1944, seguendo un gran numero di alunni provenienti da tutta la vallata di Recco. ECCORECCO NUMERO 5 NOVEMBRE 2009 7 sport NATA NEL 1968, DA CINQUE ANNI MILITA IN SERIE A RUGBY Gli squali di Recco EMY FORLANI Inizia tutto alla fine degli an- ni Sessanta, una manciata d’anni prima che Genova attraversi il suo momento di maggior splendore rugbistico con il Cus di Marco Bollesan: il rugby a Recco nasce infatti nella calda estate del 1968. Tra i protagonisti della prima ora c’è anche quel Carlo Androne al quale, dopo la sua prematura scomparsa, viene dedicato il campo di Via Fieschi, sul quale la Pro Recco gioca praticamente tutte le partite casalinghe della sua storia. Nella seconda metà degli anni ottanta l’obiettivo è rimanere in C1, sempre soffrendo un po’ per la superiorità del CUS Genova che veleggia tra serie A e B. Nel 1993 la tragica morte di Ermanno Bertamino (al quale è dedicato un importante torneo giovanile che si svolge ogni anno) segna indelebilmente un gruppo forte e unito che sarà alla base delle successive fortune sportive della società. La stagione 2000/2001 vede gli Squali promossi in serie B e, due anni dopo, l’autentico trionfo: nel 2003/2004 la Pro Recco, LA SCHEDA PRO RECCO RUBGY Fondazione: 1968 Campo: “Carlo Androne” via dei Fieschi 2 - Recco Telefono: 0185.721685 E-mail: [email protected] Web: www.proreccorugby.it Presidente: Antonio Venturelli Vicepresidente: Raffaello Allegretti RUGBY CLUB LEVANTE (U6 - U8 - U10 - U12 - U14) Presidente: Antonio VERDINA Vicepresidente: Davide Idda ECCORECCO battendo all’Androne gli storici rivali del CUS Genova, si guadagna la promozione in serie A, categoria dove milita tuttora. Lavoro, entusiasmo e passione hanno permesso di raggiungere questo traguardo e di poter contare oggi su una realtà fatta di nove squadre e quasi 300 tesserati dai 5 ai (quasi) 60 anni. Eccoli dunque i valori del rugby di cui tanto si parla: volontà, fatica, spirito costruttivo e positivo, entusiasmo, gioco di squadra, rispetto, amicizia. Valori da applicare dentro e fuori dal campo. A Recco cerchiamo di insegnarli a tutti i ragazzi fin da piccoli, fin da quando la palla ovale, che tengono tenacemente stretta per non farsela rubare dall’avversario, sembra così grande rispetto a loro. I bambini crescono, diventano ragazzi e poi uomini: sempre rugbisti e sempre Squali, anche quando lo scatto si fa fiacco e la pancia aumenta! Ci vuole passione per fare uno sport dove il dolore fisico e la fatica sono una costante, ci vuole gioco di squadra per far andare avanti una palla che si può giocare solo all’indietro, ci vuole amicizia per perdonare l’errore di un compagno che vanifica l’opera di tutti gli altri e ci vuole rispetto per saper perdere una battaglia qual’è una partita di rugby, e altrettanto ce ne vuole per saperla vincere: mai e poi mai l’avversario deve essere irriso, mai e poi mai si devo- no avere conti in sospeso dopo il fischio finale dell’arbitro. L’arbitro fischia, la battaglia finisce, i vincitori rendono omaggio agli sconfitti e così fanno questi con i vincitori: non è per niente facile per chi perde, ma si deve fare così! La doccia porta via il fango, evidenzia le ferite e i lividi, chi ha vinto festeggia, chi ha perso stringe i denti e poi, tutti insieme, ci si siede a tavola: davanti ad una birra e ad un bel piatto di pasta si commenta la partita appena finita, si salutano ex compagni di squadra che hanno cambiato maglia, si salutano amici che hanno tifato dalla tribuna. Quando si parla di “terzo tempo”, quello che segue i due giocati in campo, si parla di questo: ritrovarsi tutti insieme senza rancori a condividere qualcosa da mangiare e qualcosa da bere. E non conta che sia la bellissima club house di una squadra di primo piano oppure la baracchetta prefabbricata di una squadretta di semplici appassionati, non conta se si hanno 6 o 60 anni: l’importante è lo spirito! Leggenda vuole che per giocare a rugby bisogna essere grossi, ma non è vero: nel rugby ogni tipo di fisico può trovare il suo ruolo e anche chi non è un gigante può togliersi la notevole soddisfazione di far cadere faccia a terra uno molto più grosso di lui! Quindi, perché non giocare a rugby? I lividi passano. Amici, passione ed emozioni restano: tutti al Carlo Androne a giocare!!! NUMERO 5 NOVEMBRE 2009 9 scuola SUCCESSO DELL’ INIZIATIVA: QUEST’ANNO SI AGGIUNGE LA “LINEA 3” DA PIAZZA RICINA Andiamo a scuola in...“Pedibus” ANNALISA REVELLO La Provincia di Genova partecipa da due anni alla Giornata Internazionale “Andiamo a scuola a piedi” che si svolge nel mese di ottobre. Il Comune di Recco ha aderito anche per quest’anno a questa proposta e venerdì 9 ottobre è stato organizzato un incontro davanti al Comune di Recco per andare tutti a piedi a scuola. La partecipazione da parte dei bambini, dei genitori e delle insegnanti è stata significativa ed ha riscosso un buon successo. Il cosiddetto Pedibus non è altro che un autobus che va a piedi, formato da una carovana di bambini che vanno a scuola in gruppo accompagnati da due adulti volontari (genitori, nonni, insegnanti), seguendo dei percorsi sicuri e ben definiti. Lo scopo di questo proponimento è di incentivare i genitori ed i bambini ad andare a piedi, diminuendo quindi l’utilizzo delle auto e contribuendo a ridurre la concentrazione di traffico attorno alle scuole con indubbi vantaggi anche in termini di inquinamento. Il Pedibus è un modo sicuro, ecologico e divertente per andare e tornare da scuola che dà la possibilità ai bambini di fare un esercizio fisico regolare, di socializzare meglio e di acquisire abilità pedonali. «La collaborazione delle famiglie – spiega l’assessore alla Pubblica Istruzione Caterina Peragallo – è un elemento fondamentale per il successo e la continuità di questa iniziativa. Come quelli dei veri autobus, i percorsi Pedibus prevedono capolinea e fermate intermedie, opportunamente indicate.» Per aumentare la sicurezza, ai bambini sarà fornita una pettorina ad alta visibilità da indossare lungo il percorso. Ai due percorsi di Pedibus della scuola “Mameli” già sperimentati la scorsa primavera con successo, se ne aggiungerà un terzo. La linea 1 fa capolinea in piazzale Europa, la linea 2 all’incrocio via Roma-via Vastato, la linea 3 parte da piazza Ricina. Nelle foto, i numerosi “passeggeri” del Pedibus recchese. Il Pedibus è realizzato grazie al prezioso aiuto dei volontari. Per riuscire a fare partire tutte le linee si cercano ancora persone che collaborino a questa bellissima ed importante proposta. Non è necessario essere sempre disponibili, basta anche un giorno alla settimana. All’iniziativa hanno aderito i negozianti appartenenti all’Ascom e Civ di Recco che esporranno alle vetrine dei loro negozi una vetrofania. Un’altra importante collaborazione è quella della Polizia municipale. Gli obiettivi del progetto possono essere riassunti nelle seguenti parole chiave: sicurezza, educazione stradale, movimento e salute, socializzazione, coinvolgimento, autonomia ed aria. Il fine è quello di trasformare questo processo educativo capace di diventare un vero e proprio servizio. CRIS DIFFUSION di Cristina Cecchi Forniture per parrucchiere ed estetiste Vasto assortimento accessori per capelli Bigiotteria e idee regalo Ingrosso e dettaglio Via XXV Aprile 58 - Via Milano 55 - RECCO - tel. 0185.722009 - [email protected] 10 NUMERO 5 NOVEMBRE 2009 ECCORECCO associazioni FILARMONICA ROSSINI LE SUE ORIGINI RISALGONO AL 1850 Buona musica a tutti! [ER]La banda di Recco è un’associazione di volontariato, il cui scopo principale è quello di divulgare la cultura musicale. La banda persegue questo obiettivo attraverso l’attività di tutti i suoi soci. La musica è un aspetto fondamentale della vita di tutti noi: non solo la ascoltiamo, ma spesso la utilizziamo inconsciamente come strumento di comunicazione o come espressione dei nostri sentimenti. La musica è anche uno strumento educativo potentissimo, in grado di sviluppare la creatività, l’espressione e l’apprendimento attraverso il gruppo. Nonostante la musica invada ormai il nostro vissuto quotidiano, purtroppo viene relegata ad un ruolo di secondo piano all’interno della scuola. Ciò può apparire singolare in un paese che nel campo della musica conta splendide tradizioni. A conferma di questo, Chiara Bisso, nel precedente numero di “EccoRecco”, ha testimoniato che all’estero la cultura musicale è più forte che nel nostro paese. La musica in ambito scolastico è stata sempre considerata dal punto di vista del professionista (in particolare dell’esecutore strumentale) e non come disciplina con forti implicazioni educative che può concorrere alla crescita della persona umana. La conseguenza di ciò è che l’esclusiva formazione del settore è affidata ai Conservatori di Musica. Il conservatorio prepara cantanti ed esecutori strumentali per le orchestre; l’obiettivo è sicuramente utile, ma parziale rispetto alle potenzialità educative e formative di una “Musica per tutti”, non necessariamente legata a sbocchi professionali. L’attività musicale nella banda invece svolge una funzione culturale e di aggregazione sociale, per giovani e adulti. Nella banda vige lo stesso spirito che anima le associazioni sportive (molto presenti nel nostro territorio comunale) con la differenza che a suonare in una banda si può iniziare ad otto anni e finire a ottanta! La possibilità di fare musica insieme è un’opportunità unica di divertimento e di crescita culturale, e in un periodo in cui si assiste ad un preoccupante aggravio di problematiche sociali e di altissima dispersione dei ragazzi, può essere una straordinaria palestra di vita e strumento per la crescita e la formazione della persona nel rispetto di sé e degli altri. Purtroppo la musica viene relegata nell’area delle discipline opzionali scolastiche, ECCORECCO inoltre ci sono pochissimi fondi a disposizione dei dirigenti scolastici per l’acquisto del materiale didattico e strumentale. La formazione musicale organizzata dai corpi bandistici potrebbe supplire alle carenze nel settore della scuola dell’obbligo, ma anche in questo caso ogni iniziativa è limitata dall’assenza di risorse. E’ necessaria una legge che provveda almeno a monitorare, e certificare, le scuole di musica presenti sul territorio: questo potrebbe essere un primo passo importante per la collaborazione tra la scuola dell’obbligo e le bande musicali. Per quanto riguarda strettamente la Scuola di Orientamento Musicale della banda di Recco, bisogna dire che in questi ultimi anni c’è stato un interesse crescente da parte di realtà esterne che hanno contribuito a mantenerla e a farla crescere. Nel 2007 la banda è stata contattata dalla recchese Simona Oliva per fare una tesi di laurea sull’importanza delle bande nell’educazione musicale nelle scuole. Questa collaborazione è stata molto utile: i concetti appena espressi derivano tutte dalla tesi di Simona. Recentemente due importanti associazioni attive sul territorio (L’Ardiciocca ed il Rotary Club Golfo Paradiso) hanno istituito le borse di studio per gli allievi dei corsi di musica. Inoltre un carissimo signore di Cotulo ha voluto aiutare la scuola di musica con una cospicua somma di denaro. Con grande piacere abbiamo potuto sperimentare che la banda ha fatto notevoli passi da gigante! Buona Musica a tutti! Nelle foto, due concerti tenuti quest’anno dalla Filarmonica Rossini in Piazza Nicoloso. NUMERO 5 NOVEMBRE 2009 11 il filo L’Italia compie 150 anni INCONTRO A CHIAVARI PROMOSSO DA “LEVANTE NEWS” Venerdì 2 ottobre, presso la Società Economica di Chiavari, si è tenuto un incontro organizzato dalla testata giornalistica web “Levante News”, dal titolo “Il Levante e l’Unità d’Italia”. Erano presenti all’incontro l’assessore alla Cultura della Regione Liguria Fabio Morchio, il consigliere provinciale Sonia Zarino, numerosi sindaci ed assessori di Comuni del Levante, alcuni rappresentanti di associazioni culturali. Obiettivo dell’ini- Il busto a Giuseppe Garibaldi eretto nel 1887 a Sori. ziativa era quello di mettere a punto un programma unitario in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, previste tra il 2010 e il 2011. Il presidente della Società Economica di Chiavari, Roberto Napolitano, ha dapprima illustrato quali potrebbero essere le iniziative della Società che saranno «in piena comunione di intenti e collaborazione con l’Accademia cultori di storia locale per quanto riguarda la linea storica da privilegiare, per ricordare come Chiavari ed il Levante siano stati protagonisti del Risorgimento». Napolitano ha pure precisato che l’istituzione da lui presieduta potrà essere al servizio del territorio anche per un eventuale coordinamento delle varie iniziative onde evitare inutili e controproducenti sovrapposizioni. Anche gli interventi dei vari sindaci presenti hanno sottolineato la necessità di una organizzazione che coinvolga in maniera ordinata tutti gli enti locali interessati a commemorare l’evento. Nel corso del convegno, Francesco Bruzzo, vicepresidente dell’Economica, ha posto l’accento sui documenti in possesso a famiglie che spesso ne ignorano l’importanza e che comunque non si curano di garantirne la sopravvivenza. Roberto Figari, presidente dell’Accademia cultori di storia locale, ha messo a disposizione l’esperienza e le conoscenze dei suoi soci per chiunque fosse interessato nella organizzazione di un evento sul tema risorgimentale. Gli interventi dell’assessore Morchio e quello del consigliere provinciale Zarino hanno fatto ben sperare in una fattiva collaborazione della Regione e della Provincia di Genova. PIER LUIGI GARDELLA I preziosi volumi del Monastero A LIBRIDINE ESPOSTI ESEMPLARI DEI PADRI OLIVETANI DI CAMOGLI A “Libridine”, il salone del libro antico, esaurito e introvabile (Fiera di Genova, padiglione C, dal 30 ottobre al 1° novembre) il Monastero dei Padri Olivetani ha esposto alcuni volumi rari di grande valore. Tra questi, è stato possibile ammirare una preziosa Bibbia in caratteri cinesi, stampata nel 1859 a Shangai, un breviario romano del Settecento e un curioso album, sul quale sono state incollate xilografie dei Vangeli, tratte da un’opera dell’abate francese Sebastiano Leroux. Camogli vista da Berengo Gardin UNA MOSTRA E UN LIBRO SUL FAMOSO FOTOGRAFO A Camogli una mostra su uno dei maestri della fotografia contemporanea, Gianni Berengo Gardin. «Si vede molto di più attraverso l’obiettivo che ad occhio nudo», ha detto il fotografo al vernissage dell’evento. Berengo Gardin è considerato uno dei più attenti testimoni della storia umana e del territorio. La mostra alla Fondazione Pier Luigi e Natalina Remotti, con venti fotografie che fanno parte del volume e una selezione di altri venti scatti, è curata da Francesca Pasini e nasce dal volume monografico commissionato dalla Pro Loco e dall’assessorato alla Cultura del Comune di Camogli. Il libro, curato da Silvio Ferrari, Farida Simonetti e Silvana Turzio, è pubblicato da Federico Motta Editore. Scrive Silvana Turzio: «Solo qualcuno che conosce profonda- 12 NUMERO 5 NOVEMBRE 2009 mente Camogli può fotografare certi scorci come li vediamo ora nell’immagine della chiesa del Boschetto o del bivio di una della tante scalinate che collegano la via Ro- mana alla via di Mezzo e questa alla via nella Valle.» La mostra è visitabile fino al 31 gennaio 2010. Nella foto, “I palazzi decorati”. ECCORECCO miscellanea MINI NOTIZIE NOVEMBRE 1979 correva il mese DALLE NAVI AGLI AEREI È partito all’Istituto Nautico di Camo- gli (nella foto) il corso di aeronautica, che dopo cinque anni consegna al diplomato il titolo di perito per il trasporto aereo. Si tratta dell’unico corso di questo tipo offerto da una scuola pubblica in provincia di Genova. Il successo del corso conferma un momento particolarmente felice dello storico istituto, che quest’anno ha registrato 330 iscrizioni. La campana sulla torre di Palazzo Ducale proviene dalla Fonderia Picasso di Avegno. ESPERIENZA CORALE La Corale N.S. delle Grazie di Megli co- munica di aver ripreso l’attività con prova settimanale serale presso l’Oratorio di San Martino (Madonna del Suffragio). La corale intende ampliare il proprio organico in una prospettiva artistica che mira alla valorizzazione del repertorio vocale sacro, profano e dialettale, rinascimentale, classico e contemporaneo. Per informazioni: 349.1427929 oppure [email protected]. È altresì possibile presentarsi il mercoledì sera alle prove. 2009 ANNO DELLE MERIDIANE Dopo Recco e Avegno (vedi “EccoRecco” n. 1), anche Bogliasco ha inaugurato una meridiana, opera di Gian Marco Crovetto, recentemente installata sulla parete di un edificio della passeggiata. CORSO DI CHITARRA Tenuto dal maestro Luca Falomi presso il Circolo Parrocchiale “Michele Massone”, si tiene a Pieve Alta un corso di chitarra classica e moderna. Quest’anno sono disponibili anche lezioni di avviamento al pianoforte, tenuti da Pietro Martinelli. I corsi sono concentrati nelle giornate di mercoledì e giovedì; costo 20 euro per le lezioni individuali e 30 per i gruppi di due persone. Per informazioni: 333.8399494. ESCURSIONI SUL MONTE DI PORTOFINO Tra cielo e mare… lasciati accompagnare nella Natura. Per tutte le escursioni prenotazione obbligatoria entro le 17.00 del venerdì allo 010.2345636 oppure entro le 12.00 del sabato al 3480182557. Quota 10,00 €. Escursioni garantite con almeno 5 partecipanti; [email protected]; www.parcoportofino.it. • Domenica 1 e domenica 29: Via dei Tubi. Appuntamento alle 9.00 a San Rocco di Camogli (piazzale della chiesa). Fine dell’escursione alle 13.00 circa. Escursione impegnativa, consigliati scarpe da trekking e torcia elettrica. • Domenica 8 Cala degli Inglesi. Escursione riservata ad escursionisti con una buona preparazione fisica. Appuntamento alle 10.30 al porticciolo di Portofino. Rientro alle ore 13.00 circa a Portofino. Consigliato abbigliamento sportivo. • Domenica 15 La valle dei Mulini. Un angolo del Parco poco conosciuto, dove un tempo erano presenti ed attivi decine di mulini e frantoi. Appuntamento ore 10.15 presso fermata bus di Paraggi. • Domenica 22 Le “Batterie”. Appuntamento alle 9.30 a San Rocco di Camogli (piazzale della chiesa). Rientro a San Rocco per le ore 13.00 circa. Escursione mediamente impegnativa, consigliati abbigliamento sportivo, torcia elettrica e guanti. MERCATINI DI NATALE La Pro Loco di Avegno organizza una gita in pullman a Montreux (Svizzera) in occasione dei Mercatini di Natale. Costo 30,00 €a persona (minori di 12 anni e soci Pro Loco 25,00 €). Info e prenotazioni: Paola 0185.79207. ECCORECCO Campana da venticinque quintaliLa fonderia dei Fratelli Picasso di Avegno realizza il “Campanon de Päxo”, una gigantesca campana destinata alla torre di Palazzo Ducale a Genova. Bambino ferito in una sparatoria a ReccoSergio Corradino, 6 anni, e la mamma Vittoria Canevello sono diretti verso la scuola di San Rocco quando si trovano al centro di una sparatoria tra i carabinieri e due giovani a bordo di un’auto. Entrambi colpiti, vengono portati al pronto soccorso: si tratta fortunatamente di ferite superficiali; rimane tanto spavento per il brutto episodio. Quando c’era il “musciamme”Condannato un noto pescatore camogliese che preparava il pregiato “musciamme” di delfino (allora ancora in libera vendita), perché lavorato senza le necessarie autorizzazioni sanitarie. Turismo in calo nel Golfo ParadisoUna lettera scritta da villeggianti milanesi denuncia stazioni ferroviarie sporche, poche manifestazioni, incuria nella manutenzione degli spazi verdi, rumori molesti nelle ore serali. E i numeri confermano il calo di presenze anche nella stagione estiva. Nuove amministrazioni comunaliMario Bellagamba è il nuovo primo cittadino di Camogli. A Recco il neosindaco Filippo Picardi forma la nuova giunta. La “bitonale” sulle auto della PoliziaAddio al lacerante fischio delle sirene della Polizia. Viene infatti adottata anche in Italia la sirena bitonale sulle “pantere”; in seguito sarà adottata da tutti i mezzi d’emergenza. FINO A PRIMAVERA 2011 obiettivo CALENDARIO E CALCOLATRICE ALLA MANO PRIMA DI PARCHEGGIARE L’AUTO NELLO SLARGO DI LUNGOMARE BETTOLO NUMERO 5 NOVEMBRE 2009 13 I NOSTRI SERVIZI agenda ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ Sportello IAT: Informazione Accoglienza promozione Turistica Divulgazione di materiale informativo. Vendita biglietti urbani AMT Genova Vendita abbonamenti e biglietti APT Vendita abbonamenti e biglietti ferroviari (fino a 250 km) Vendita biglietti del servizio “Autostradale” linea Sestri Levante - Milano con fermata a Recco Vendita schede Telecom e ricaricabili per cellulari Vendita tessere autostradali Viacard Prenotazione e vendita biglietti dei teatri di Genova Vendita biglietti principali concerti Affissione e pubblicità per i Comuni di Recco e Avegno Sportello Touring Club Italiano Fax e fotocopie Via Ippolito d’Aste 2a - Recco - Tel. 0185.722440 - [email protected] - www.prolocorecco.it Appuntamenti a Recco Sabato 7 • Presentazione del libro “I mille bianchi velieri della Città di Camogli” di Pro Schiaffino. Sala consiliare, ore 17,00. Sabato 7 • Coro “Canto Libero” diretto dal maestro Gianni Martini. Sala polivalente “Franco Lavoratori”, ore 17,30. Ingresso libero. Organizzano “Le arcate”. Sabato 7 • Concerto per organo, violino e coro. Chiesa parrocchiale di S. Rocco, ore 21,00. Ingresso libero. Domenica 15 • “American Festival”; raduno di vetture americane. Lungomare Bettolo, tutto il giorno. Venerdì 20 • “La limonina, la mela quasi scomparsa”; convegno, a cura de “L’Ardiciocca”. Sala consiliare, ore 17,00. Venerdì 20 • “Voci insieme per il mondo”; concerto per il Mato Grosso, a cura dell’associazione “Marinai d’Italia”. Sala polivalente “Franco Lavoratori”, ore 21,00. Giovedì 26 • “Calvino tra tradizione e sperimentazione”, a cura di Giovanni Chiesura. Sala Incontri “Maison da O Vittorio”, ore 17,30. Ingresso libero. Organizzano “Le arcate”. Sabato 28 • Presentazione del libro di Roberto Perrone “La ballata dell’amore salato” (vedi recensione a pag. 15). Sala consiliare del Comune, ore 17. Sarà presente l’autore. Domenica 29 • Concerto in piazza Nicoloso della Filarmonica “G. Rossini” di Recco in occasione della festa di S. Cecilia. A teatro in... Pro Loco Presso la Pro Loco di Recco si possono acquistare in prevendita i biglietti per tutti gli spettacoli della stagione 2009/2010 per i maggiori teatri di Genova: Carlo Felice, Corte, Duse, Politeama Genovese, Modena e Tosse. Si possono acquistare i biglietti anche per il Teatro Cantero di Chiavari. I soci Pro Loco usufruiscono di uno sconto sul prezzo del biglietto al Teatro Carlo Felice di Genova e la possibilità di acquistare l'abbonamento ridotto al Teatro della Corte e al Politeama Genovese. La Pro Loco di Recco è inserita nel circuito Vivaticket, per cui è possibile acquistare, sempre in prevendita, i biglietti per spettacoli in tutt’Italia. Questo mese, prenotazioni per i concerti di Francesco Guccini (nella foto), venerdì 13 al Vaillant Palace, e di Cristiano De André, venerdì 20 sempre al Vaillant Palace. Festival “Recco in Musica” quattro prestigiosi appuntamenti Riparte, domenica 15, il Festival “Recco in Musica”, organizzato dal Gruppo Promozione Musicale Golfo Paradiso con il contributo del Comune di Recco. Quattro concerti per quattro domeniche, sempre alle 17, all’Oratorio San Martino (Piazzetta Nostra Signora del Suffragio), gentilmente messo a disposizione dall’Arciconfraternita del Suggragio. Il Maestro Luciano Lanfranchi, direttore artistico, ha puntato su un programma che, pur avendo come denominatore comune il pianoforte, tuttavia lo presenta nelle sue varie possibi- 14 NUMERO 5 NOVEMBRE 2009 lità: strumento solista nel primo concerto, per duo a quattro mani nel secondo appuntamento, insieme ad uno strumento ad arco (violoncello e pianoforte) per il terzo, e sempre in un duo ma in versione jazz nell’ultimo concerto. Attraverso questi concerti, il pubblico potrà chiaramente notare, ed apprezzare, le diverse sonorità ed il diverso utilizzo dello strumento a seconda dei programmi, degli abbinamenti e delle scelte stilistiche.” Questi i quattro appuntamenti: Domenica 15: Hiroko Imai, pianista giapponese. Domenica 22: concerto a quattro mani per pianoforte: Massimo Acuto e Andrea Bevilacqua. Domenica 29: duo Dario Destefano, violoncello, e Maurizio Barboro, pianoforte (nella foto). Domenica 7 dicembre: incontro dedicato al jazz, con il clarinettista Alfredo Ferrario e il pianista Paolo Aldrighi. ECCORECCO agenda in libreria ✤ LA BALLATA DELL’AMORE SALATO Girolamo è un lavoratore portuale che, rimasto vedovo, scopre un segreto sulla moglie che scatena in lui sentimenti contrastanti. Un “bailamme di emozioni” che si snoda tra un derby a Marassi e il lavoro sulle navi, la vita del figlio. Ambientato nella Genova di vent’anni fa, il romanzo di Roberto Perrone mette in scena, con ritmo incalzante, il contrasto tra orgoglio e amore. Mondadori, 224 pagine, €18,00. ✤ IL REGNO DEL NORD Il sottotitolo, “1859: il sogno di Cavour infranto da Garibaldi”, condensa la storia raccontata dallo spezzino Arrigo Petacco. Alla vigilia dell’unità nazionale, gli accordi segreti tra lo statista piemontese e Napoleone III si infrangono contro il no di Francesco II, re di Napoli, e l’impresa dei Mille. Le Scie Mondadori, 176 pagine, €19,00. ✤ L’ALTA VIA DEI MONTI LIGURI Alpinista e giornalista, Andrea Parodi descrive non solo il percorso principale dell’Alta Via, ma anche le varianti e i sentieri di collegamento con la costa. Una guida non solo per escursionisti attrezzati ma utilizzabile anche dai gitanti della domenica. Andrea Parodi editore, 240 pagine, €19,00. ✤ VIAGGIO IN LIGURIA Costa ed entroterra, naturalmente, che Ornella D’Alessio sa raccontare piacevolmente in una guida in cui gli itinerari sono intercalati da precise “schede alimentari” e pagine di approfondimenti culturali. Una piacevole lettura per tutti. Florence Publishing, 208 pagine, €17,00. in collaborazione con PIAZZA GASTALDI, 1 • RECCO TEL. 0185/76870 FAX. 0185/730719 CARTOLERIA • LIBRERIA GIOCATTOLI • VIDEOGIOCHI PASSO ASSERETO, 5 • RECCO TEL 0185/722121 FAX. 0185/738972 LIBRERIA VARIA SAGGISTICA • ROMANZI PIAZZA S. GIOVANNI BONO, 22 • RECCO TEL. 0185/722455 FAX. 0185/722455 CARTOLERIA ARTICOLI DA REGALO E DA UFFICIO VIA DELLA REPUBBLICA, 16 • CAMOGLI TEL. 0185/777949 FAX. 0185/776571 CARTOLERIA • LIBRERIA GIOCATTOLI • VIDEOGIOCHI ECCORECCO & SALUTE BENESSERE Sindrome metabolica Il glucosio rappresenta la maggior fonte di energia per il corpo umano ed è necessario per la crescita, lo sviluppo e il mantenimento di tutte le cellule dei tessuti e degli organi. L’insulina è il principale ormone responsabile della regolazione dei livelli di glucosio; qualsiasi difetto nella produzione o nell’azione dell’insulina può provocare l’insorgenza di una delle svariate forme di diabete mellito. I diabetici di tipo 2 corrono un rischio da 2 a 4 volte superiore di sviluppare malattie cardiovascolari, da qui la necessità di misurare anche il livello del colesterolo (fattore di rischio addi- zionale insieme ad ipertensione) come complicanza primaria del diabete. A differenza di altre complicanze, che possono essere drasticamente ridotte solo con un buon controllo glicemico, per scongiurare il rischio di infarto, una glicemia “doc” non basta. Compenso glicemico, pressione e colesterolo sono come tre gambe di uno sgabello: se una è rotta non importa quanto siano solide le altre due. In farmacia è possibile controllare questi valori in pochi minuti. NUMERO 5 NOVEMBRE 2009 15 06 ECCORECCO DISTRIBUZIONE GRATUITA MENSILE DI CULTURA E TEMPO LIBERO NEL GOLFO PARADISO 5000 COPIE DIRETTORE RESPONSABILE GIUSEPPE ROSASCO • REDAZIONE STUDIO HELIX VIA DELL’ARTIGIANATO 1 - 16036 RECCO (GE) - TEL E FAX 0185.723961 STAMPA MECA RECCO (GE) • REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI GENOVA N. 69 DEL 21.11.1990 • [email protected] • WWW.ECCORECCO.INFO DICEMBRE 2009 IN QUESTO NUMERO Francesco Olivari Le ricchezze del Parco di Portofino Avegno Il Museo delle campane IL MERCATO SETTIMANALE A RECCO (FOTO ALESSANRO TIRO) Farida Simonetti Incantevoli ville sul mare Paolo Nicola Badalini Volontariato, il Comune si impegna Sandro Pellegrini Sangermani, un nome di prestigio Camogli San Nicolò e i suoi angeli custodi Pro Recco Pallavolo Largo alle giovanissime Scuola materna Speroni Il teatro va… all’asilo Giovanissimi Ecco le Aquile del Golfo CARTAUGURI TIM. TI RIMBORSA I MESSAGGI E LE CHIAMATE CHE FAI FINO A FINE ANNO Via Fiume 9 (capolinea bus) RECCO Tel e Fax 0185.730052 spigolature RAPPRESENTANO IL SEGNO DI INTERE GENERAZIONI CHE HANNO LAVORATO LA TERRA I muretti a secco monumento alla fatica dell’uomo [GR]In tutte le aree del mondo avare di spazi pianeggianti sono presenti sistemi di coltivazione a terrazze. Ognuno naturalmente con caratteristiche e tipologie proprie. In Liguria è stata la diffusione dei muri a secco, a partire dal Medioevo fino al vero e proprio boom del settecento e dell’ottocento, a permettere la costruzione delle “fasce”, utilizzate per la coltivazione della vite, dell’olivo, di cereali e legumi. A poco a poco si è creato un sistema articolato, che ha coperto oltre il trenta per cento del territorio regionale e che ha contribuito ad impedire alle acque piovane di scorrere in maniera incontrollata, conferendo stabilità e riducendo l’erosione naturale dei versanti. Lo scrittore Giovanni Boine (Finalmarina, 1887 – Porto Maurizio, 1917), in un articolo pubblicato nel luglio del 1911 sulla rivista La Voce si spinse a dire che «i nostri monumenti non sono nelle piazze delle nostre città, sono le nostre “fasce”, la pietra tagliata dalle nostre dure braccia liguri e trasformata in terra da coltivare… (dove) i solchi si fanno a colpi violenti di bidente, uno dopo l’altro, duri, violenti rompendo il terreno compatto e argilloso.» Vero è che i «milioni di metri quadri di muro a secco che chissà da quando, chissà per quanto i nostri padri, pietra per pietra, 2 NUMERO 6 DICEMBRE 2009 hanno con le loro mani costruito» sono serviti a modellare lo stesso paesaggio delle Riviere liguri, connotandolo di un’impronta “naturale” ancorché dovuta all’azione dell’uomo. Un prezioso patrimonio che a causa del progressivo abbandono dell’agricoltura di sussistenza e della spinta all’urbanizzazione corre da ormai molti anni il pericolo di scomparire. Fenomeno accelerato in Liguria dal clima temperato che determina le condizioni per cui, ad esempio, nel giro di qualche decina di anni un oliveto può essere completamente sommerso e soffocato da rovi e avviarsi a divenire una boscaglia. È possibile contrastare efficacemente questo fenomeno? Certamente non è realistico pensare ad un riuso su ampia scala delle fasce abbandonate. Però si stanno diffondendo, in Liguria come in altre aree del Mediterraneo, iniziative di collaborazione tra istituzioni e privati per il recupero di questo patrimonio. Una strada da seguire e incentivare nell’interesse di tutti. ECCORECCO intervento IL PROMONTORIO RAPPRESENTA UNA PREZIOSA RISORSA DEL COMPRENSORIO Le ricchezze del Parco di Portofino Natura e paesaggio FRANCESCO OLIVARI Il Parco di Portofino si appresta a festeggiare il 75° anniversario dalla propria istituzione. Risale infatti al giugno del 1935 la legge n.1251 con cui fu istituito l’Ente Autonomo Monte di Portofino, ente titolato al controllo ed alla vigilanza del Promontorio con la finalità di tutelare le peculiarità naturalistiche e paesaggistiche anche attraverso opere discutibili come ad esempio la realizzazione di una strada litoranea di collegamento tra Camogli e Portofino. A causa delle vicende belliche tale progetto fortunatamente naufragò ed oggi per ammirare le meraviglie del promontorio si hanno a disposizione circa 70 km di sentieri adatti a tutti i tipi di escursionisti. In questi anni l’Ente ha curato la manutenzione di tutta la rete escursionistica, dotandola di segnaletica, pannelli informativi ed aree di sosta. La particolarità è che tali attrezzature sono state realizzate direttamente sul posto utilizzando il legno ricavato dal miglioramento boschivo. Nuovi sentieri sono stati riaperti, mettendoli in sicurezza (Cala Inglesi, Torretta di San Fruttuoso), altri sono stati resi fruibili anche attraverso una pannellistica illustrativa (Valle dei Mulini), altri ancora sono di imminente riapertura, come quello che collega località Batterie a Punta Chiappa. Quest’ultimo è inserito in un progetto più ampio che prevede il recupero dei ma- nufatti bellici, rendenva funzionare il mulidoli visitabili. no). Da qui è possibiA tale proposito è le imboccare il sentiegià in fase di elaboraro della valle dei Muzione il progetto defilini, dove è possibile nitivo che ha ottenuto vedere ancora dei ruda Regione Liguria un deri dei vecchi mulini importante finanzia(35 cartografati dal mento per la realizzaVinzoni nel 1777) ed zione del primo lotto. arrivare alla Baia di Il parco si sta impeParaggi dopo aver gnando anche nel repasseggiato in una cupero di sentieri che valle di bellezza strainsistono sulla l’area ordinaria. Sono tuttocontigua e nelle aree ra in corso i lavori di S.I.C. recupero dell’eremo Sono recenti due di S.Antonio di NiaFrancesco Olivari, 44 anni, geologo, finanziamenti per il sca (Paraggi), che neoriginario di San Rocco di Camogli, è recupero dei sentieri cessità ancora di riil presidente del Parco naturale regionale di Portofino. di crinale del Golfo sorse per completare Tigullio (circa 70 km l’opera, situato in una di sentiero che attraversa i comuni di Ca- valle poco conosciuta ma ricca per quanmogli, Recco, Rapallo, Zoagli e Chiavari, to riguarda la varietà di felci; in meno di finanziamento di 208.000 euro) e quello 700 metri si possono osservare ben 17 endella cosiddetta Via del Mare, che collega tità diverse. Sono terminati invece i lavori Milano a Portofino passando attraverso il di recupero dell’edificio di Semaforo VecParco dell’Antola. chio, situato alla Recentemente è stato anche aperto un quota più alte del posto di ristoro, il Mulino del Gassetta, si- promontorio, dove tuato nella parte alta della Valle dell’Ac- il Parco ha installaqua Viva, che svolge la funzione di punto to una centralina informativo e museale (è stata recuperato meteo, gestita da il vecchio macchinario con ruota che face- Arpal, per il rilevamento dei dati meteorologici. Ovviamente l’attività del parco non può prescindere dalla attività di ricerca scientifica, attualmente sono in corso progetti sul censimento degli uccelli e degli anfibi, sull’analisi dei paleosuoli e delle sorgenti, oltre che sulla qualità dell’aria nelle grotte (progetto internazionale C6). Notevole impegno è rivolto alla educazione ambientale nelle scuole del comprensorio, che da quest’anno è rivolta anche agli studenti delle scuole all’esterno al Parco ed al turismo scolastico che fornisce numeri interessanti, in controtendenza rispetto all’andamento nazionale. Insieme a Regione Liguria, Soprintendenza, Area Marina ed altre realtà locali si sta lavorando per candidare il territorio a Patrimonio dell’Umanità, percorso lungo ma IL QUADRO A. Marano, “Mercato settimanale” 1950 ca., olio su tela (collezione privata). meritevole di essere portato avanti. ECCORECCO NUMERO 6 DICEMBRE 2009 3 progetti NEL CONTESTO DELLA VALORIZZAZIONE DI UN ANTICO PERCORSO PEDONALE AVEGNO Tornano le campane. In un museo EMANUELE CASSANI Avegno avrà il suo prezioso Museo delle campane. La progettazione è stata affidata all’architetto Stefania Pantarotto, professionista specializzata nel restauro di monumenti. L’area interessata è quella delle antiche fonderie Picasso, struttura storica legata alla produzione artigianale di questa antico strumento. Il manufatto inoltre rappresenterà un elemento di spicco lungo il percorso pedonale storico che l’Amministrazione Comunale di Avegno intende recuperare e valorizzare secondo le indicazioni della Convenzione europea sul Paesaggio e il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. Si tratta di un’antica via di comunicazione, un tempo unico itinerario della valle del torrente Recco, che partendo dalla cittadina rivierasca risale verso i monti, attraversando Avegno per giungere fino ad Uscio e poi valicare in Val Fontanabuona. Come detto, è finalità prioritaria dell’intervento la preservazione e la conservazione della fonderia secondo il suo assetto d’origine, definendo uno spazio museale permanente legato agli aspetti dell’archeologia industriale. Verranno perciò mantenuti inalterate tutte quelle parti architettoniche e gli elementi che sono legati agli aspetti della lavorazione, così come il carattere della fabbrica, i materiali e le forme tipiche che la definiscono. Il progetto propone soltanto interventi che migliorano la visibilità e la visitabilità del manufatto e prevede la sistemazione dell’area esterna. Per quanto riguarda l’aspetto strutturale dell’intervento, si vuole rendere l’edificio svincolato da quello adiacente, al quale attualmente si appoggia, pur rimanendone apparentemente unito. Il piano seminterrato resterà pressappoco inalterato nell’aspetto: al fine di meglio permettere la visione della bocca di carico della fornace, si prevede l’eliminazione della stretta scala di accesso in pietra e la realizzazione di una nuova e più ampia scala collocata più a valle, che entrerà a far parte di una serie di sistemazioni esterne riguardanti l’area circostante il manufatto. Il piano terra è costituito dalla presenza del forno e della zona di lavorazione e preparazione delle seste e degli stampi della campane; manterrà la suddivisione originaria delle diverse aree di lavorazione. La pavimentazione sarà in terra stabilizzata, con caratteristiche visive del tutto simili alla terra battuta presente in origine, per rispettare la tipologia e l’anima del luogo che era e vuole rimanere una fabbrica. Da questo piano si potrà accedere, attraverso una scala di acciaio e legno, al piano superiore, destinato a zona espositiva. Da qui si potrà avere una visione privilegiata del forno per la fusione posto a piano terra, attraverso una porzione vetrata calpestabile della pavimentazione lignea del solaio. Nei prospetti saranno presenti ampie vetrate, come è tipico di luoghi dedicati alle lavorazioni artigianali, che permetteranno la simultanea visione dentro-fuori sfruttando al meglio l’illuminazione naturale. La copertura sarà a due falde con struttura portante lignea, con manto di finitura in tegole marsigliesi o in abbadini di ardesia, entrambi tipologie di finitura riscontrabili in loco. La fonderia della famiglia Picasso ha prodotto campane fino al 2005. La fabbrica molto probabilmente era attiva già prima del 1500. Il procedimento per la fusione delle campane è rimasto, fino alla chiusura, allo stato artigianale e risale a tempi remoti. L’operazione di realizzazione di un “sacro bronzo” dura a lungo ed è operazione delicatissima. Dal modo in cui viene lavorata la forma, e poi, dalla esatta fusione del bronzo, si ha la misura di peso precisa e quindi la tonalità giusta. Ma basta un nonnulla per fallire e far andare a monte il lavoro di mesi. E i canali attraverso i quali si fa scendere il bronzo fuso delle campane devono essere ben asciutti, perché anche un piccolo punto umido farebbe saltare il bronzo. A lavorazione ultimata si prova la tonalità della campana, o dell’intero concerto. L’operazione, di solito a campana rovesciata, viene eseguita mediante un battacchio che ha tutta l’apparenza di un pestello da mortaio. È chiaro che l’esito positivo della prova corona col successo un lavoro di mesi. Si tratta a questo punto solo di installare la campana sul campanile. L’intervento prevede la generale riorganizzazione della zona circostante il manufatto, con lo spostamento della scala di accesso al piano seminterrato più a valle verso il fiume, la realizzazione di muretti e parapetti, la creazione di un luogo di sosta attrezzato con panchine e un prato antistante l’ingresso. Nelle immagini, due viste del futuro Museo delle campane. 4 NUMERO 6 DICEMBRE 2009 ECCORECCO turismo Incantevoli ville sul mare TURISMO CULTURALE IN BATTELLO NEL GOLFO PARADISO FARIDA SIMONETTI * Nella scorsa primavera presso Villa Dufour a Mulinetti si tenne il convegno (promosso dalla Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici della Liguria in collaborazione con la Regione Liguria e il Comune di Recco) dedicato alla villa stessa e alla storia della “Villeggiatura in Riviera tra Ottocento e Novecento”. L’interesse suscitato in quella sede dall’intervento di Silvia Barisione, storica dell’arte del “Wolfsoniana Centro Studi”, su “Ville in Riviera dall’eclettismo al razionalismo” mi ha suggerito di estendere l’organizzazione del convegno fino a comprendere la ripetizione di quella conferenza a bordo di un battello navigando lungo la costa per scoprirne le emergenze architettoniche, spesso leggibili soltanto dal mare. È da questa prospettiva, infatti, che si possono osservare alcuni pregevoli esempi di residenze di villeggiatura costruite a partire dalla metà dell’Ottocento e nel corso del Novecento, dalla classicheggiante villa Necchi, a Capolungo, realizzata dall’architetto milanese Tomaso Buzzi all’inizio degli anni Cinquanta, agli esempi razionalisti tra Pieve e Bogliasco, e alle ville di gusto eclettico, come quella commissionata nel 1899 dal conte Lodovico Ceriana Majneri a Carlo Ceppi, uno dei maggiori architetti torinesi del periodo, la già citata villa Dufour a Mulinetti e l’adiacente castello, realizzato ECCORECCO per i Peirano intorno al 1898, dal noto architetto genovese Marco Aurelio Crotta. Grazie alla disponibilità della Società Trasporti Marittimi “Golfo Paradiso” di Camogli, che ha messo a disposizione la motonave “Sagittario”, e alla società “I tre merli” che ha garantito un aperitivo a bordo, ho così potuto proporre l’iniziativa “Per mare, di villa in villa”. Con sorpresa ho scoperto che alla proposta, certo insolita e inedita lungo le nostre coste, non solo avevano aderito 250 persone, ma che il numero degli esclusi era tale da richiedere una replica e poi ancora una terza edizione per arrivare a soddisfare, nell’arco del mese di agosto, un totale di quasi 700 persone tra cui numerosi turisti. Per un’iniziativa nata come appendice a un convegno scientifico sul tema, “da specialisti”, dell’architettura di villa tra eclettismo e razionalismo, si può dire che si è trattato di un successo sorprendente e inatteso che esige alcune considerazioni. Il Golfo Paradiso nel mese di agosto offre il suo massimo come clima, mare, spiagge, elementi di attrazione ai quali se ne uniscono altri, non di poca rilevanza, come la gastronomia. Le conferenze in battello hanno dimostrato il pieno gradimento del pubblico per l’aggiunta a questi elementi di un’offerta con un contenuto culturale di carattere sto- In alto, Villa Dufour a Mulinetti. Sotto, località Bordigotto. Nel riquadro, Farida Simonetti. rico artistico. Si è così creato un momento di svago, ma anche di arricchimento per la mente, che ha tra l’altro confermato l’interesse dei residenti per originali proposte di conoscenza del proprio territorio. Sulla base di questa esperienza, mi sento di affermare che la programmazione degli eventi estivi, dovrebbe considerare con più attenzione la domanda, che forse i tempi di crisi accentuano, di manifestazioni di qualità, di contenuto, di uno svago meno effimero. Le conferenze in battello sono in questo senso una piccola risposta, ma il loro successo rende inevitabile impegnarsi a ripetere l’esperienza il prossimo anno focalizzando temi diversi, ma proponendoli con la stessa formula. Un’idea che potrebbe diventare una costante del programma agostano, e non solo, del comprensorio. I battelli, che nel periodo estivo percorrono regolarmente il Golfo, offrono comunque la possibilità di abbandonare l’automobile per scoprire nuovi percorsi e nuovi contenuti che si potrebbero rendere accessibili, aldilà dell’occasione specifica fornita dalla presenza di un esperto conferenziere, anche con una mirata produzione editoriale, immediata nella forma e ineccepibile nei contenuti, strumento di qualificazione della proposta non solo turistica del Golfo Paradiso. * DIRETTRICE GALLERIA DI PALAZZO SPINOLA A GENOVA NUMERO 6 DICEMBRE 2009 5 sociale NASCERÀ UNA SEDE RISERVATA A TUTTE LE ASSOCIAZIONI Volontariato, il Comune si impegna Riceviamo e volentieri pubblichiamo PAOLO NICOLA BADALINI * I dati forniti da Bruxelles parlano chiaro: 100 milioni sono le persone del vecchio continente coinvolte in attività di volontariato. Una dimensione che sta a testimoniare il profondo radicamento di queste esperienze nel tessuto sociale e nel patrimonio culturale dei nostri popoli. Non a caso, l’Unione Europea ha voluto ricordare questo fatto, proclamando il 2011 “Anno Europeo del Volontariato”. Proprio alla luce di queste considerazioni, in qualità di Consigliere delegato alle relazioni con le associazioni di volontariato del Comune di Recco mi piace ricordare come la nostra città sicuramente rappresenti una bella realtà in termini di assistenzialismo e sussidiarietà. È noto che il cospicuo numero di organizzazioni ben strutturate presenti sul territorio e la varietà dei servizi resi rendano il nostro volontariato uno dei fattori più incisivi ed importanti della comunità locale. La progettualità, gli obbiettivi da raggiungere, i servizi da erogare “obbligano” in un certo qual modo l’Amministrazione Comunale di Recco a investire sul volontariato, per contribuire a risolvere numerosi problemi. Riflettiamo un attimo su cosa accadrebbe se improvvisamente venisse a cessare l’attività di tutte quelle persone che dedicano il proprio tempo all’assistenza ai malati, al servizio sanitario e sociale, alle emergenze ambientali e di protezione civile, alla promozione della cultura e delle tradizioni, alla diffusione della pratica sportiva. Ne verrebbe inevitabilmente fuori il ritratto di una città più povera, priva di pezzi importanti del proprio modo di essere. Per scongiurare questa remota possibilità è tuttavia urgente e necessario che l’attività privata, individuale, si coniughi con l’azione di stimolo e di sostegno della parte pubblica. 6 NUMERO 6 DICEMBRE 2009 Paolo Nicola Badalini. È nata così l’idea di aprire una sede dedicata alle decine di associazioni che operano in Recco, per dar vita ad un nuovo punto di riferimento istituzionale pronto, in primo luogo, ad accogliere una rigenerata Consulta del Volontariato. È pertanto palese la condivisione di quanto espresso su questa tematica nei precedenti numeri di “EccoRecco” da Maurizio Calì, presidente della Croce Verde, e dal dott. Augusto Marchesi. Il Comune è pronto a dare il suo contributo affinché possa concretizzarsi questa non facile operazione di raccordo tra partecipazione privata e ambito pubblico, nell’ottica di quel principio di sussidiarietà che, in tempi di crisi come questi, può aiutare a risolvere problemi anche importanti. È quasi banale ricordarlo, ma proprio sulla Consulta ricadrà l’onere maggiore del lavoro da svolgere, soprattutto per ricercare una maggiore sinergia fra le Associazioni, garantendo al tempo stesso l’assoluto rispetto di ruoli ed identità dei soggetti interessati. Credo tuttavia che esistano le condizioni di base per cui questo traguardo sia raggiungibile. A questo proposito mi piace ricordare un episodio di cronaca cittadina risalente al lontano 1970. “Corsa folle per un prematuro”, intitolava un quotidiano locale: una ambulanza della Croce Verde di Recco a sirene spiegate trasportava a tempo di record un neonato all’ospedale Gaslini di Genova salvandogli la vita! Oggi devo tutto a quei militi. Non posso così esimermi di ringraziare tutti i volontari, patrimonio inestimabile della nostra città, persone con divise diverse ma accomunate dallo stesso spirito di solidarietà e altruismo. * CONSIGLIERE COMUNALE CON DELEGA A VOLONTARIATO E PROTEZIONE CIVILE AVO GOLFO PARADISO IN PRIMA LINEA L’Avo Golfo Paradiso ha partecipato, lo scorso ottobre, alla Prima Giornata Nazionale dell’Associazione Volontari Ospedalieri (Avo). L’Avo conta oggi circa 30.000 volontari presenti in 521 strutture (Ospedali, RSA, Case di Riposo, Hospice). La manifestazione era finalizzata a far conoscere la nostra attività di volontariato, che rappresenta un valido punto di riferimento verso chi, ricoverato in una struttura sanitaria, si trova a vivere situazioni di sofferenza e solitudine. L’Avo Golfo Paradiso, con i suoi 75 volontari, svolge quotidianamente la sua attività sia nell’Ospedale Sant’Antonio di Recco che nella Comunità Alloggio di Sori. Effettua annualmente corsi di formazione sia di base, per nuovi volontari, che di aggiornamento, per volontari effettivi, al fine di assicurare un adeguato supporto mirato a migliorare la qualità del servizio. Ai volontari si richiede l’impegno costante di almeno due ore di servizio settimanali e la partecipazione attiva alla vita associativa. Per chi volesse provare e saperne di più: tel. 0185.76036 e 338 2139395; e-mail [email protected]. M.CARLA GANDOLFI ECCORECCO storie L’AZIENDA NACQUE A MULINETTI ALLA FINE DELL’OTTOCENTO Sangermani un nome di prestigio sul mare SANDRO PELLLEGRINI Al Classic Boat Show, giovane mostra-mercato (è alla sua seconda edizione) ospitata alla Marina Genova Aeroporto in concomitanza con il 49° Salone Nautico, il gruppetto di imbarcazioni dei Cantieri Sangermani di Lavagna ha destato l’ammirazione di moltissimi appassionati. Pochi sanno però che il glorioso cantiere ha origini “reccheline”. A dare il primo colpo d’ascia fu infatti Ettore Sangermano (il cognome divenne Sangermani per un errore di trascrizione), un ferroviere di Pinerolo stabilitosi a fine ottocento a Mulinetti, dove acquistò una casetta situata tra il ponte della ferrovia e quello della via Aurelia. Lì, per hobby, cominciò a costruire lance e gozzi per gli amici e piccole imbarcazioni a vela, da regata, poco costose e perciò adatte ad avvicinare i giovani alle competizioni nautiche. Nel 1928 la svolta: il figlio Cesare, nato a Mulinetti nel 1896, vinse il cam- Ettore Sangermano. pionato italiano della classe 5,50 dell’Unione Ligure Piccolo Yachting, disputato nelle acque di Bogliasco e fece conoscere il cantiere oltre i confini provinciali. Con talento da manager, assieme al fratello Piero, prese in mano le redini della piccola azienda artigiana e ne ingrandì l’attività, trasferendone la sede prima a Rapallo poi a Riva Trigoso e, infine, nell’immediato dopoguerra, a Lavagna. Qui esplose il genio costruttivo di Cesare (Cè per gli amici) che in prima persona o in collaborazione con noti progettisti quali Giles, Illingwort, Stephens, Rhodes realizzerà nell’arco di un ventennio oltre 200 pezzi unici. La prima imbarcazione importante uscita dal cantiere di Lavagna fu Radiosa Aurora, una goletta di 19,20 metri realizzata per il conte Giulio Tondani, messa in mare nel 1948. Negli anni cinquanta, una terza classe Rorc (Royal Ocean Racing Club), Chiar di Luna, al comando del colonnello Gianni Pera, si distinse in campo internazionale, aprendo la produzione a più vasti mercati. La Marina Militare fece poi costruire ai cantieri Sangermani una seconda barca di prestigio, l’Artica II, seconda classe Rorc di ECCORECCO 12,91 metri, Il varo avvenne il 20 aprile del 1956 e in quella stessa estate vinse la Torbay-Lisbona (880 miglia) nella sua classe conquistando anche la vittoria nell’edizione delle Tall Ship dello stesso anno. Seguirono Stella Polare, di 21,46 metri, che nel 1964 stabilì il record della Giraglia in 29 ore, rimasto imbattuto per quasi 20 anni, Gitana IV di 27,57 metri, commissionata dal marchese Edmond de Rothschild, il due alberi Susanna II vincitore di tre Giraglia. E via elencando. Il segreto del successo? L’intuizione vincente, la scelta dei progettisti, la cura dei particolari e, non da ultimo, il carattere. Il figlio, che guida oggi l’azienda, ha ricordato in una sua recente intervista la filosofia di Cesare Sangermani: «Le società si fanno sempre in numero dispari, inferiore a tre. Cioè da soli». Naturale che un personaggio di tal fatta abbia fornito materia per aneddoti divertenti, inaspettati. Come quando decise di bruciare il Nibbio II, imbarcazione di 5 metri e 50, la prima ad uscire dai cantieri di Lavagna, per cessare di rispondere sempre no alle tante richieste di acquisto. Ma non sempre le cose prendevano una piega così drastica. Si racconta che fu un assegno in bianco, che il futuro proprietario, un famoso commerciante di pietre preziose, gli mise sulla scrivania, a convincere Cesare a costruire una pilotina a motore, mettendo da parte il suo sogno di realizzare sempre e solo barche a vela. Un realismo mai disgiunto dalla passione più autentica, al punto di fargli dire che una barca doveva essere simile a un’opera d’arte e non doveva uscire dal suo cantiere se non portava il marchio della perfezione. Perché Cesare Sangermani le barche le costruiva con il cuore. Una sorta di marchio di fabbrica che poi ha continuato a contraddistinguere la produzione dell’ormai mitico cantiere. “Chaplin“, costruzione numero 191 del Cantiere Sangermani. Disegnata nel 1973 da Carlo Sciarelli per la famiglia Novi. L’imbarcazione ha preso parte a prestigiose regate. Nel gennaio 2008 i proprietari la donarono alla Marina Militare Italiana. NUMERO 6 DICEMBRE 2009 7 ambiente COMPIE DIECI ANNI IL GRUPPO GUIDATO DA ANNAMARIA BRIGNOLE San Nicolò e i suoi angeli custodi [ER] Compie dieci anni il Gruppo San Nicolò, che è nato per promuovere la valorizzazione storica e ambientale del piccolo borgo sito sul versante camogliese del Monte di Portofino. Oggi il Gruppo ha una presidente giovane e battagliera, Annamaria Brignole, che ha saputo fare propria la scommessa di una persona che per San Nicolò ha fatto davvero tanto: Nicolò Maggiolo, per tutti semplicemente Nicco, animatore instancabile e generoso di ogni iniziativa e di ogni manifestazione. Annamaria prosegue nel solco tracciato, volto a realizzare l’ambizioso progetto di recuperare a nuova vita la splendida località, un tempo abitata da pescatori che avevano lì i loro orti e a Punta Chiappa le loro barche, oggi purtroppo quasi del tutto abbandonata. Come ha sottolineato il sindaco di Camogli, Italo Mannucci, «con l’attività del Gruppo, il recupero dell’antico edificio religioso del borgo ha compiuto significativi progressi dando vita ad una rinascita della località, sia nelle sue forme “materiali” attraverso l’approfondita conoscenza delle forme architettoniche e del sito geologico-ambientale, sia in ogni sua manifestazione artistica e culturale.» San Nicolò è un posto incantevole. Una volta raggiunto, a piedi, perché non esiste altra possibilità, lascia letteralmente a bocca aperta chi per la prima volta si trova immerso nel suo contesto di straordinaria bellezza. Vedere decadere un angolo così magico e pensare che i bambini non potessero conoscere San Nicolò, è stata la scintilla che ha dato avvio alle iniziative del Gruppo. Così è nata una serie di attività (concerti, mostre, sagre, manifestazioni) che, grazie all’aiuto di tanti sostenitori, hanno permesso di realizzare numerosi progetti, oggi illustrati anche in un libro edito proprio in A sinistra, il volume pubblicato. Sopra, il Gruppo in occasione di una manifestazione. occasione del decennale del Gruppo. Scorrendone le pagine, si legge di anni intensi, ricchi di soddisfazioni e anche di tanti sacrifici e ostacoli, superati grazie alla determinazione di tutti. E se il Gruppo non si è fermato, al contrario è riuscito a consolidarsi, raggiungendo insperati traguardi, lo si deve senz’altro alla caparbietà del suo ideatore, ovvero Nicco Maggiolo. Dice Annamaria Brignole: «Nicco è riuscito a diffondere la sua energia negli animi di un gruppo di giovani e meno giovani, ha saputo risvegliare quell’interesse che credo sia dentro ognuno di noi, spesso un po’ nascosto… quell’interesse per i luoghi che ci circondano, che ci appartengono o che ci trasmettono una inspiegabile emozione.» L’ex sindaco Pippo Maggioni, che vide nascere il Gruppo San Nicolò, sottolinea come esso sia riuscito «a costruire e realiz- zare molto di più di quanto si immaginava allora, quando si costituì.» E continua: «Non soltanto il borgo di San Nicolò è stato prepotentemente riportato all’attenzione attraverso la periodica organizzazione di manifestazioni artistiche e musicali, anche rivolte ai giovanissimi, tutte seguitissime, ma il processo di recupero e risanamento idrogeologico ed urbanistico è ormai iniziato ed è in fase fortemente avanzata. Neppure ci si è limitati a questo, ma altre importanti iniziative sono state concretizzate: una per tutte il restauro dell’organo poi sistemato nella splendida chiesetta.» «La forza del Gruppo San Nicolò, – scrive nella presentazione del libro Elisabetta Caviglia, assessore all’Associazionismo e al Turismo di Camogli – è rintracciabile nell’intuizione di Nicco di aver raccolto intorno a sé tutte quelle persone, in gran parte giovani, pronte a mettere a disposizione il proprio tempo libero e la propria competenza per promuovere e salvaguardare la storia e le tradizioni di questo suggestivo angolo del nostro territorio cittadino.» ❅ ❄ ❄ M.G.carni ❅ Macelleria di carne bovina ed❄equina❅ ❅ Polli allo spiedo Polleria Salumeria ❅ Gastronomia Buon Natale e Felice Anno Nuovo a tutta la clientela i d i r u g u A ❅ Via Roma 128-130 - Recco - Tel. 0185.1690558 8 NUMERO 6 DICEMBRE 2009 ECCORECCO sport LA A.D. PRO RECCO È NATA NEL 1989 PALLAVOLO Largo alle giovanissime [ER]Ventisei anni fa con la costituzione della società “Volley Ball Club 1981”, lo sport della pallavolo si affaccia uffialmente a Recco. Nel 1984 si forma una nuova società di pallavolo con la denominazione G.S. Pallavolo Recco. La coesistenza delle due società è difficile in una realtà territoriale limitata, in una città priva di impianti adatti. Dopo qualche tempo di travagliata coesistenza, i dirigenti delle due realtà pallavolistiche, al fine di conseguire una più organica utilizzazione delle risorse locali, decidono per la fusione, dando origine a una nuova società. Nasce così la A.D. Pro Recco Pallavolo, che dal 1989 si è progressivamente affermata a livello agonistico e sociale, instaurando anche un buon rapporto con le altre realtà sportive della città, per un migliore utilizzo dei pochi spazi impiantistici esistenti. Per far ciò si è avvalsa della sua appartenenza alla valida e meritevole Polisportiva. LA SCHEDA Fondazione: 1989 Campo: palestra polivalente via Vecchia Vastato 15B Telefono: 0185.75090 E-mail: [email protected] Web: www.proreccopallavolo.it Presidente: Antonino Carrara Dirigenti: Giovanni Manelli (vice presidente), Alessandro Domenici, Sergio Carbone, Guido Pedrelli, Maurizio Razeto, Massimo Rastelli, Maurizio Tedeschi, Fausto Dellacasagrande, Paola Scali, Loredana Pirrone, Barbara Hughes, Silvana Cerviglio. ECCORECCO Pur limitandosi al settore femminile, per mancanza di iscrizioni del “sesso forte”, negli anni la Pro Recco Pallavolo cresce, e dopo essere stata costretta ad emigrare a Santa Margherita per poter partecipare con la prima squadra al Campionato di livello nazionale, ottiene finalmente la costruzione dell’impianto polivalente di via Vecchia Vastato, che rimane da sola a gestire allorquando, dopo la prima stagione, il cogestore Libertas Basket si scioglie. Negli ultimi anni la Pro Recco Pallavolo ha militato stabilmente in serie C femminile con ottimi risultati. Da questa stagione 2009/2010 gioca nel campionato di serie D. Oggi la Pro Recco Pallavolo è una società di buona dimensione e accoglie in palestra centinaia e centinaia di giovani di Recco che annualmente si avvicendano nella pratica della pallavolo. Quest’anno sono entrati le giovanissime, nate nel 2003. Attualmente la società ha rivolto tutti i suoi sforzi al settore giovanile, utilizzando, grazie alla disponibilità della scuola, anche la palestra di via Marconi. Recentemente la società è stata riconosciuta Centro di avviamento allo sport del Coni. Nelle foto, due momenti del “Grand Prix” dello scorso maggio in Lungomare Bettolo, organizzato dalla Pro Recco e Federazione pallavolo del Levante NUMERO 6 DICEMBRE 2009 9 scuola LO SPERONI CHIEDE AIUTO PER REALIZZARE UN INTERESSANTE PROGRAMMA Il teatro… va all’asilo ANNALISA REVELLO Interessante iniziativa a Recco legata al teatro come strumento educativo. L’Associazione culturale “Other Theatre” propone a tutte le scuole di ogni ordine e grado, per l’anno scolastico 2009/2010, la partecipazione al progetto “Parco…scenico – Il teatro fuori dal teatro”, promosso e patrocinato dalla Regione Liguria e dalla Provincia di Genova. I laboratori in questione non sono semplice animazione teatrale, ma si avvalgono delle potenzialità insite nel teatro stesso per esplorare gli inespressi dell’individuo. L’Ente Morale Asilo Infantile “Gerolamo Speroni”, che ha assistito l’anno scorso ad uno di questi eventi, vorrebbe aderire a questo progetto, ma non riuscendo a coprire il costo complessivo di questa splendida iniziativa, cerca uno o più sponsor sensibili a proponimenti legati all’infanzia. I genitori dei bambini hanno dato un loro contributo ma non è ancora sufficiente; inoltre le tre docenti della scuola dell’infanzia frequenteranno, a loro spese, il corso di formazione proposto da Other Theatre, aprendo il medesimo anche alle docenti di tutte le altre scuole dell’infanzia che vorranno aderire. «Riuscire a realizzare il connubio corso di formazione più laboratorio annuale di Teatro dell’Inespresso – spiega la coordinatrice di scuola dell’infanzia, Simona Ditel – sarebbe un’occasione arricchente di inestimabile valore, sia per tutti i bambini che per tutte le docenti. Spesso i disagi e i blocchi interni all’individuo nascono dall’impossibilità o incapacità della persona di esprimere appieno la propria interiorità. L’utilizzo di questi laboratori teatrali con adulti e bambini ha una doppia valenza, sia come opera di prevenzione al disagio, che per affrontare il disagio conclamato.» Per maggiori informazioni sul progetto, contattate l’Asilo Speroni al numero 0185.75054. 10 NUMERO 6 DICEMBRE 2009 POZZO PRESIDENTE DELLO SPERONI Romolo Pozzo è stato eletto nuovo Presidente dell’Ente Morale Asilo Infantile G. Speroni. Pozzo, già consigliere dell’Ente da due anni spiega di volere continuare a seguire il metodo lavorativo e i progetti già avviati con la presidenza di Paola Cavallo. «Un lavoro – dice – che ha prodotto eccellenti risultati, grazie anche al meritevole contributo della Cavallo, che continuerà a rimanere all’interno del consiglio dell’Ente, apportando la sua grande esperienza. [AR] WALTER BONCI È SINDACO DEI RAGAZZI Walter Bonci, recchese, studente della terza C della scuola media, è stato eletto sindaco dal consiglio comunale dei ragazzi. Walter è appassionato di calcio e gioca come portiere nella Pro Recco. Non per nulla, tra i suoi sogni c’è il campo in sintetico a San Rocco. Tra i progetti che vorrebbe realizzare, una passeggiata a mare attrezzata per i giochi dei più giovani. Walter non ama la lettura, mentre adora le lasagne al ragù. [ER] ECCORECCO giovanissimi IL GRUPPO INTERPARROCCHIALE È NATO NEL 1993 Ecco le AQUILE del GOLFO UMBERTO DANEI Come ogni anno, a inizio autunno, le Aquile del Golfo hanno ripreso le loro attività. La festa dell’incontro, così chiamata perché richiama tutti i componenti delle Aquile ed i nuovi ragazzi che vogliono provare questa esperienza, è avvenuta dopo travagliate condizioni atmosferiche. È piovuto a catinelle, ma al momento dell’inizio tutto si è fermato e le attività sono partite, con trentasei ragazzi tra i sei ed i diciotto anni, pronti a giocare e scoprire le novità di quest’anno. Il tema della giornata erano gli animali: infatti, i giochi studiati e preparati erano “calzati” sull’argomento; c’era quello che ricordava la scimmia, quello della giraffa, la zanzara, la farfalla, il castoro ed altri ancora che non si sono riusciti a fare perché in un attimo è arrivata l’ora delle premiazioni e della merenda. È stato bello perché, ancora una volta, si sono viste realtà diverse nello stesso momento, bambini di sei anni che ammirando i più grandi giocano con loro e giovani di diciotto che seguono attentamente i movi- menti dei piccini; è un’esperienza unica, che raramente si apprezza. Il gruppo è nato nel 1993 come alternativa per i ragazzi che si trovavano in “giro a far nulla”, per far scoprire che stare insieme è molto divertente. Siamo un gruppo interparrocchiale, finalizzato ad educare il ragazzo con l’aiuto del gioco e dell’esempio che gli animatori possono offrire. Il gruppo è organizzato in sottogruppi, divisi per età; lo scopo è quello di far crescere il bambino sino alla prospettiva di scegliere la strada da prendere, con consapevolezza, avendo vissuto un cammino di gioia, dolore, con incontri e momenti felici condivisi sotto un’ottica religiosa di fede. I bambini dai 6 agli 9 anni formano i “Nuovi mondi”, dove si inizia a scoprire la realtà nuova del gruppo. Si incontreranno al sabato dalle 14 alle 15,30. I bambini tra i 9 e i 12 anni appartengono alle “Alte vette”, dove si cammina verso le prime difficoltà (vette) della propria esperienza in gruppo; incontro dalle 15 alle 16,40. I ragazzi dai 12 ai 15 anni costituiscono gli “Orizzonti lontani”; il ragazzo arrivato in vetta scorge oltre il monte e scruta terre lontane, sempre più lontane. I “Senza confini” sono formati dai giovani tra i 16 ed i 18 anni, con incontri serali, durante i quali ormai apprendono i significati profondi del loro camminare e quindi possono dirigersi senza porsi nessun limite. Infine il “Golfo”, formato da tutti coloro che, raggiunti i 18 anni, decidono di intraprendere una strada all’interno del gruppo nell’animazione o nel servizio. Il gioco è quindi il filo conduttore dello stare insieme per i primi anni per poi passare in secondo piano e lasciare spazio al confronto ed al dialogo; da qui in poi la scelta di proseguire nell’animazione o nel servizio. Le parole comunque non riescono a raccontarvi esattamente l’attività delle Aquile del Golfo. Il consiglio migliore che posso darvi è: “Venite a provare”. Se volete chiamarci i numeri sono 347.4651052 (Umberto) e 346.6016774 (Alessandra). CRIS DIFFUSION di Cristina Cecchi Forniture per parrucchiere ed estetiste Vasto assortimento accessori per capelli Bigiotteria e idee regalo Ingrosso e dettaglio Via XXV Aprile 58 - Via Milano 55 - RECCO - tel. 0185.722009 - [email protected] ECCORECCO NUMERO 6 DICEMBRE 2009 11 il filo Castello di levante due buone notizie LA SOPRINTENDENZA HA CHIESTO AL COMUNE QUALE INTERVENTO È PREVISTO A SALVAGUARDIA Sono di questi giorni due buone notizie. La prima si riferisce al fatto che la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici della Liguria, su richiesta dello storico Sandro Pellegrini e del consigliere di minoranza Carlo Cipriani, ha interessato il Comune di Recco per conoscere quali iniziative intende porre in essere affinché i pochi resti del cosiddetto castello di levante (nella foto Ferraris del 1860 ca.) non scompaiano del tutto, inghiottiti dal costruendo barcasilo. La seconda ne è diretta conseguenza, perché il Comune ha dato assicurazione che troverà il modo di salvaguardare la memoria di un pezzo importante della storia cittadina. Ricordiamo che il castello di levante, fu eretto dopo che il 19 maggio 1557 il famoso Dragut, gran bey di Tripoli, portò a termine un distruttivo attacco corsaro contro Recco. Per evitare il pericolo che future incursioni trovassero la cittadina ancora priva di difese, fu allora deciso di costruire un castello sul declivio roccioso a mare della dorsale che separa il rio Treganega dal rio Migliaro, demolendo l’esistente oratorio di S. Michele. Il castello di levante cessò la sua funzione militare nel 1781. Dopo la dismissione, l’intero mastio, anche con l’uso di esplosivo, viene trasformato, dalla Confraternita di S. Michele, nella chiesa attuale. Se la questione della salvaguardia delle emergenze architettoniche del castello troverà una soddisfacente soluzione, il merito principale va però ascritto alla competenza, alla passione e anche alla caparbietà di Alberto Schiappacasse che da anni si batte, documenti alla mano, affinché questa pagina della storia recchese venga tratta dall’oblio. Una passione che ha portato lo stesso Schiappacasse a scrivere al riguardo. un dettagliato articolo sul n. 3 di “EccoRecco”. E per questo ci sentiamo anche noi un po’ partecipi delle buone nuove. LA REDAZIONE 12 NUMERO 6 DICEMBRE 2009 L’Angolo dei ricordi acquisisce nuovi spazi RADDOPPIA LA SUPERFICIE ESPOSITIVA DEL PICCOLO MUSEO CITTADINO A seguito della insperata disponibilità di locali attigui, l’Angolo dei ricordi cittadini di via privata Parco aumenterà la superficie espositiva. A inizio mese è prevista l’inaugurazione del nuovo allestimento, che permette di ospitare nuovi reperti e gigantografie che ambientano meglio gli oggetti e i documenti esposti. Poggio e San Bernardo raccontati in un libro PUBBLICATA DAL CENTRO STUDI “STORIE DI JERI” LA STORIA DELLE DUE LOCALITÀ DI BOGLIASCO “Poggio e San Bernardo di Favaro – Storia di due borghi e di una chiesa” è il nuovo volume appena pubblicato dal Centro Studi “Storie di Jeri”, che ospita gli interventi di Francesco Antola, Pierino Bonifazio, Marina De Franceschini, Pier Luigi Gardella, Nora Marchese, Valentina Penco, Aldo Pezzana, Luca Sessarego, Simona Sessarego, Alessandro Siena. Il libro, finanziato dalla Parrocchia di San Bernardo, racconta la storia dei due borghi, con le Società operaie, la vita della gente e le tradizioni contadine. Molto dettagliata a storia della chiesa, dalla prima cappella fino alla costituzione della parrocchia. Vengono anche riportati i diversi sforzi fatti dalla popolazione per lasciare la municipalità della Pieve di Sori ed essere aggregata a Bogliasco, che hanno avuto successo solo nel dopoguerra. Non manca infine un dizionario dei toponimi locali. ECCORECCO miscellanea MINI NOTIZIE DICEMBRE 1979 correva il mese RECCHESI ALLA MARATONA DI NEW YORK Lo scorso 1° novem- bre Angelo Merli e Concetta Ferrari hanno preso parte alla quarantesima edizione della ING New York City Marathon, assieme ad altri 25.000 atleti. Sul classico percorso di 42 km, Merli, nella foto a pochi metri dall’arrivo (www. terramia.com), ha segnato l’ottimo tempo di 3 ore e 28’. Per la cronaca, vincitore è stato lo statunitense Meb Keflezighi con il tempo di 2:09.56. AUTODEMOLIZIONI A RECCO La ditta Riotti ha aperto la nuova attività di autodemolizione in via Ponte di Vexina 2T, sulla strada Recco-Uscio. Per chi deve disfarsi dell’auto vecchia o incidentata, Riotti provvede al disbrigo delle pratiche burocratiche al PRA e alla binifica dei mezzi nel massimo rispetto dell’ambiente. A breve sarà disponibile anche il servizio di ritiro a domicilio con mezzi autorizzati. Nella stessa sede è possibile trovare ricambi usati garantiti. Per informazioni tel. 0185.74040. DUEMILA PRESEPI A SAN ROCCO La collezione di presepi di don Antonio Servetto ha raggiunto i 2000 pezzi. Durante le feste sarà possibile visitarla (orario 11-12 e 16-17,30) e immergersi nella magica atmosfera creata dalle natività provenienti da tutto il mondo. In chiesa è disponibile il calendario 2010, con le foto di alcuni esemplari della raccolta. SEGNALI IN ESTINZIONE Quattro rotonde, una quindicina di “frecce” inclinate a 45° che indicano il senso di marcia. In cinque anni, uno dopo l’altro, forse perché posizionati in posizione troppo esposta, i cartelli sono via via scomparsi. Nella foto, il cartello sopravvissuto all’incrocio di via Assereto con via Roma, con i residui del cartello di un matrimonio ormai lontano nel tempo. I lavori di costruzione della nuova ala dell’ospedale (Archivio Razeto). L’ospedale raddoppiaIl sottosegretario alla Sanità, Bruno Orsini, inaugura il nuovo padiglione dell’ospedale recchese. Subito dopo verrà chiuso in attesa della fornitura di attrezzature e arredi. Si trasferiscono solo alcuni servizi a piano terra. I corsi della Fondazione MassoneLa Fondazione Massone organizza un corso biennale di “Antiquariato, restauro del mobile e ceramica”. I corsi, gratuiti, sono rivolti a una quarantina di giovani e si articolano su 24 ore settimanali. Peppone e don CamilloIl PCI organizza una manifestazione a favore della pace nel mondo in piazza S. Giovanni Bono, incontrando l’opposizione del parroco, Monsignor Giovanni Ferrar. L’evento verrà poi rimandato a causa del maltempo. Cotulo più vicina al centroIl Comune accende un mutuo di 79 milioni che consentirà di realizzare via N.S. del Fulmine, la strada di collegamento con la frazione di Cotulo. MassoneIl servizio di trasporto pubblico locale “Lazzi” passa ad AMT. L’azienda, in forte passivo, copriva con puntualità ed efficienza la tratta Recco-Genova. Ufo nel Golfo Paradiso Viene avvistato nel cielo di Recco di un “oggetto rotondo”, giallo, che i testimoni dicono lampeggiare “di luce rossastra, ad intervalli regolari”. Nasce Rai TreIl 15 dicembre iniziano le trasmissioni di Rete 3, il terzo canale Rai. La programmazione iniziale è di sei ore quotidiane, con una sola edizione serale del Tg. Nel 1982 cambierà denominazione in Rai Tre. NUOVA TOPONOMASTICA obiettivo DA MEGLI SI GODE UNA MAGNIFICA VISTA E SI CONTROLLA CIÒ CHE AVVIENE IN CITTÀ. INEVITABILMENTE NASCONO I “COMMENTI”. DOVE TROVARE “ECCORECCO” Il mensile viene distribuito nelle abitazioni e nei negozi di Recco. Chi non lo riceve può trovarne una copia presso: Alimentari Capurro a Mulinetti, Libreria Capurro in passo Assereto, Farmacia Savio e Ottica Ferrari in piazza Nicoloso, Pro Loco Recco e Biblioteca in via Ippolito d’Aste, Cartoleria Capurro in piazza Gastaldi, Bisso casalinghi in via Roma e in via Ponte di Vexina. ARRETRATI I numeri arretrati (fino ad esaurimento) possono essere richiesti gratuitamente alla Libreria Capurro, alla Pro Loco o direttamente alla redazione (tel. 0185.723961). ECCORECCO NUMERO 6 DICEMBRE 2009 13 I NOSTRI SERVIZI agenda ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ Sportello IAT: Informazione Accoglienza promozione Turistica Divulgazione di materiale informativo. Vendita biglietti urbani AMT Genova Vendita abbonamenti e biglietti APT Vendita abbonamenti e biglietti ferroviari (fino a 250 km) Vendita biglietti del servizio “Autostradale” linea Sestri Levante - Milano con fermata a Recco Vendita schede Telecom e ricaricabili per cellulari Vendita tessere autostradali Viacard Prenotazione e vendita biglietti dei teatri di Genova Vendita biglietti principali concerti Affissione e pubblicità per i Comuni di Recco e Avegno Sportello Touring Club Italiano Fax e fotocopie Via Ippolito d’Aste 2a - Recco - Tel. 0185.722440 - [email protected] - www.prolocorecco.it Appuntamenti a Recco Da martedì 1 a giovedì 10 • Mostra di oggetti artistici di vetro di Gianna Dino. Sala Polivalente. Info: 0185.722440. Sabato 5 • “Il Capitano d’Albertis e il suo castello; la storia di uno spirito avventuroso”. Conferenza a cura di Maria Camilla De Palma, direttore del Castello. Organizzano Le arcate in collaborazione con Associazione Tempo Libero Coop Liguria. Sala Incontri “Maison da O Vittorio” ore 17,00, ingresso libero. Mercoledì 16 • Cena a base di “stokke” presso la parrocchia di S. Rocco. salone parrocchiale ore 20,00. Prenotazioni allo 0185.723418. Sabato 19 • Concerto del “Concentus Bracelli” diretto da Dario Giglioli. Organizza Gruppo Ama per autofinanziamento. Parrocchia di S. Rocco ore 21,00. Lunedì 7 • Esibizione Coro di Gospel. Distribuzione di cioccolata e vin brulé. Piazza Nicoloso da Recco ore 17,00. Sabato 12 • Visita al Castello D’Albertis a Genova. Uscita pomeridiana. Organizzano Le arcate in collaborazione con Associazione Tempo Libero Coop Liguria. Info e iscrizione presso Punto Soci Coop Recco. Da sabato 12 a domenica 20 • Collettiva di artisti recchesi. Ingresso libero. Sala Polivalente, orario 10-12 e 16-19. Domenica 13 • Trofeo podistico tra i Comuni di Recco e Pontedilegno e 10° Marcia del Confoego. La Marcia è aperta a tutti, Ritrovo e iscrizioni alle 8,00 in piazza Nicoloso. Info 0185. 7291273, 0185.78291234, 338.4786172. A teatro in... Pro Loco Presso la Pro Loco di Recco si possono acquistare in prevendita i biglietti per tutti gli spettacoli della stagione 2009/2010 per i maggiori teatri di Genova: Carlo Felice, Corte, Duse, Politeama Genovese, Modena e Tosse. Si possono acquistare i biglietti anche per il Teatro Cantero di Chiavari. I soci Pro Loco usufruiscono di uno sconto sul prezzo del biglietto al Teatro Carlo Felice di Genova e la possibilità di acquistare l’abbonamento ridotto al Teatro della Corte e al Politeama Genovese. La Pro Loco di Recco è inserita nel circuito Vivaticket, per cui è possibile acquistare, sempre in prevendita, i biglietti per spettacoli in tutt’Italia. 14 NUMERO 6 DICEMBRE 2009 1850-1950: cento anni che hanno rivoluzionato la pittura CORSO DI STORIA DELL’ARTE in dieci incontri tenuto dal prof. Sergio Antola • Venerdì 15 gennaio 2010 - ore 17,30 per gli interessati primo incontro preparatorio presso la Sala Incontri “Maison da O Vittorio” via Vastato 36. • Numero minimo: 10 partecipanti • Iscrizione al corso: euro 100,00 a persona • Info: segreteria vocale 338.6705662 Domenica 13 • Tradizionale manifestazione del Confoego. Accensione dell’albero natalizio donato dal Comune di Pontedilegno e distribuzione prodotti tipici dalignesi e recchesi. Piazza Nicoloso, nel pomeriggio. Da lunedì 14 a domenica 20 • Celebrazione per il 50° anniversario della vincita del primo scudetto della Pro Recco Pallanuoto. In Sala Consiliare mostra di quadri del pittore recchese Giuseppe Bozzo e mostra fotografica. Domenica 20 presentazione del libro: “1959 1° scudetto tricolore”. Giovedì 17 • Incontro natalizio musicale. Oratorio San Martino ore 21,00. Organizzano Le arcate. Sabato 19 e domenica 20 • Giochi gonfiabili per bambini e in piazza Nicoloso. Da domenica 20 a giovedì 24 • Cioccolata calda e vin brulé in piazza Nicoloso. Nell’occasione, raccolta fondi a favore della P.A. Croce Verde Recco. Organizza Sampdoria Club “Recco canta nella sud”. Sabato 26 • L’associazione culturale L’Ardiciocca presenta un concerto con musiche e canzoni di Fabrizio De André. Sala Polivalente ore 17,00. 27 dicembre presso la Sala Polivalente ore 1 7 "Musica dall'altro mondo" con Orchestra Oratorium Ensemble di Genova direttore G. Mario Faveto ingresso libero. Domenica 27 • “Musica dall’altro mondo”. Concerto dell’“Oratorium Ensemble” alla fisarmonica Gianluca Campi, direttore Giuseppe Mario Faveto. Sala Polivalente ore 17,00. Musiche di Gershwin, Bemstein e Piazzolla; ingresso libero. Da martedì 29 a lunedì 4 gennaio • Rassegna antiquaria recchese, organizzata dagli operatori recchesi del settore. Sala Polivalente, ingresso libero. Info 335.8123998. ECCORECCO agenda in libreria ✤ BACICIO DO TIN Al confine tra storia e leggenda, Alberto Cavanna racconta l’avventurosa storia di Bacicio do Tin, marinaio spezzino che percorse tutti i mari, prima corsaro al soldo di Napoleone, quindi pirata “in proprio” nell’Alto Tirreno. “Un romanzo di mare e di poveri cristi”, vincitore del Selezione Bancarella 2004. Mursia Editore, 400 pp, 17,00 € ✤ ZAGOR Come sanno gli amanti del genere, le avventure di Zagor si collocano nell’atlante dell’immaginazione, dove, con il fido Chico, l’eroe affronta pericoli e mostri in agguato. Darkwood è più o meno situata nella regione dei Grandi Laghi, con connotazioni equatoriali e dalla quale si può entrare in poco tempo in ambienti avventurosi, affascinanti e tenebrosi. A cura di Guido Nolitta e Gallieno Ferri, Sergio Bonelli editore, 492 pp, 13,00 € ✤ SEMMO DE L’ÏSOA Nella collana dei Quaderni della Comunità Montana Alta Valle Scrivia, il volumetto di Mauro Balma ha il pregio di raccontare un mondo oggi quasi del tutto scomparso, quello dei “canterini”. Qui è la squadra di canto di Isola del Cantone, che è stata attiva per oltre quarant’anni. Nota editore, 104 pp, 15,00 €, con cd allegato contenente 23 brani ✤ GENOVA E LE SUE STORIE Sono quaranta quelle che secondo Giuseppe Marcenaro possono raccontare una città che difende con somma eleganza e solennità la strenua riservatezza dei suoi abitanti. Può essere considerata la capitale del sud Europa, questa Genova così refrattaria a farsi conoscere, nella quale nei secoli si sono stratificati i segni di una storia illustre. Bruno Mondadori editore, 238 pp, 10,00 € in collaborazione con PIAZZA GASTALDI, 1 • RECCO TEL. 0185/76870 FAX. 0185/730719 CARTOLERIA • LIBRERIA GIOCATTOLI • VIDEOGIOCHI PASSO ASSERETO, 5 • RECCO TEL 0185/722121 FAX. 0185/738972 LIBRERIA VARIA SAGGISTICA • ROMANZI PIAZZA S. GIOVANNI BONO, 22 • RECCO TEL. 0185/722455 FAX. 0185/722455 CARTOLERIA ARTICOLI DA REGALO E DA UFFICIO VIA DELLA REPUBBLICA, 16 • CAMOGLI TEL. 0185/777949 FAX. 0185/776571 CARTOLERIA • LIBRERIA GIOCATTOLI • VIDEOGIOCHI ECCORECCO NATALE in FARMACIA Tempo di Natale, tempo di regali da fare… ma soprattutto voglia di “regalarsi” qualcosa di speciale per mantenere sempre curato e attraente il nostro aspetto. Niente di meglio che fare una visita nel Reparto Cosmetico della Farmacia che, accanto alla tradizionale cura nella scelta delle linee cosmetiche più affermate e alla lunga esperienza nel consigliare i prodotti più adatti al vostro tipo di pelle, propone nel mese di dicembre l’opportunità di conoscere le ultime novità con vantaggi esclusivi e possibilità di regalare o regalarsi trattamenti completi a prezzi speciali. Da non dimenticare le linee uomo che propongono ottimi trattamenti per le giornaliere esigenze di rasatura e cura della pelle. Il tutto con la possibilità di confezionare eleganti pacchettiregalo. NUMERO 6 DICEMBRE 2009 15