Comunicazione dei componenti della Giunta e

Transcript

Comunicazione dei componenti della Giunta e
MOD. CNSEST/09.A3
Del che è stato redatto il presente processo verbale che sarà letto per l’approvazione e conferma in una
prossima adunanza del Consiglio Comunale e che viene sottoscritto come appresso:
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
f.to Luciano LOIACONO
IL SEGRETARIO GENERALE
f.to dott.ssa Paola GIACOVAZZO
IL CONSIGLIERE ANZIANO
f.to ELEFANTE Antonio
IL FUNZIONARIO VERBALIZZANTE
f.to dott. Costantino DEL CITERNA
N° 5 del Registro
COMUNE
DI
BRINDISI
ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI ORIGINALI DEL CONSIGLIO COMUNALE
OGGETTO: Comunicazione dei componenti della Giunta e presentazione delle linee programmatiche relative
alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato.
Il presente atto sarà pubblicato all’Albo Pretorio on-line.
L’anno duemiladodici il giorno diciassette del mese di luglio in Brindisi, nella sala delle adunanze consiliari.
Previo avviso scritto, spedito in tempo utile a domicilio di ciascun Consigliere, si è riunito il Consiglio Comunale di
Copia conforme all’originale in carta libera per uso amministrativo.
Brindisi, lì _________________
IL SEGRETARIO GENERALE
(dott.ssa Paola GIACOVAZZO)
Brindisi in seduta Pubblica ordinaria di prima convocazione, sotto la presidenza del Consigliere Luciano LOIACONO e
con la partecipazione del dott.ssa Paola GIACOVAZZO Segretario Generale del Comune.
E’ presente il Sindaco Cosimo CONSALES.
SONO INTERVENUTI I CONSIGLIERI:
CONSIGLIERI ASSEGNATI
AL COMUNE
N. 32
Pres Ass
Pres Ass
CONSIGLIERI IN CARICA
N. 32
1.
LOIACONO Luciano
P
17. SERGI Luigi
P
CONSIGLIERI PRESENTI
2.
ELEFANTE Antonio
P
18. COLELLA Maurizio
P
3.
MONETTI Antonio
P
19. GIANNACE Salvatore
P
4.
BRIGANTE Salvatore
P
20. D’ONOFRIO Giampaolo
P
N° 31
5.
VALENTINO Salvatore
P
21. MANFREDA Antonio
P
PARERI:
6.
LATINI Enrico
P
22. PISANELLI Antonio
P
SETTORE GAB
7.
MUCCIO Antonio
P
23. CURSI Massimiliano
P
8.
ELMO Cosimo
P
24. MIGLIETTA Giuseppe
P
9.
LICCHELLO Lucio
P
25. PENNETTA Ilario
P
10. GUADALUPI Pietro
P
26. DI NOI Ferruccio
P
11. SANTORO Pietro
P
27. OGGIANO Massimiliano
IL DIRIGENTE
f.to dott. Angelo ROMA
SETTORE RAGIONERIA
12. D’ANDRIA Giuseppe
P
28. PENNETTA Giampietro
P
13. SICCARDI Nicola
P
29. BRIGANTE Giovanni
P
14. FERRARI Antonio
P
30. D’ATTIS Mauro
P
Si esprime parere favorevole in
ordine alla regolarità contabile
ai sensi dell’art. 49 del D.Lgs.
267/00.
Brindisi, li _______________
15. PAGLIARA Massimo
P
31. FUSCO Roberto
P
16. RENNA Francesco
P
32. ROSSI Riccardo
P
Si esprime parere favorevole in
ordine alla regolarità tecnica ai
sensi dell’art. 49 del D.Lgs.
267/00.
Brindisi, li 17.07.2012
IL RESPONSABILE DEL
SERVIZIO
dott. Tommaso GAGLIANI
A
Il Presidente, constatata la legalità dell’adunanza, invita il Consiglio alla trattazione
dell’argomento in oggetto.
SEDUTA CONSILIARE DEL 17 LUGLIO 2012
N. 5
DEL VERBALE
OGGETTO: Comunicazione dei componenti della Giunta e presentazione
delle linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare
nel corso del mandato.
Il Presidente del Consiglio Comunale, introdotto l’argomento, cede
la parola al Sindaco affinchè, dopo aver comunicato la composizione della
Giunta Municipale, illustri le Linee Programmatiche di Mandato, già
depositate agli atti .
Segue un lungo ed articolato intervento del Sindaco volto a
descrivere le aree di intervento e le relative priorità in un difficile contesto
socio-economico che si ripercuote inevitabilmente sulle scelte di governo
della nuova Amministrazione. In particolare, il Sindaco preannuncia
l’avvio di un Progetto, nato dal tragico attentato alla Scuola “MorvilloFalcone” del 19 maggio 2012, che vedrà nascere una rete delle “Città della
Legalità” e che si tradurrà anche in molte altre iniziative, inserite in un
percorso di trasparenza, per tutte le azioni che la nuova Amministrazione
Comunale intende porre in campo.
Al termine dell’intervento, prendono la parola i consiglieri D’ATTIS,
SICCARDI, PENNETTA Giampietro, PAGLIARA, CURSI, ROSSI,
BRIGANTE Giovanni, FUSCO, RENNA, BRIGANTE Salvatore,
MIGLIETTA, COLELLA, PENNETTA Ilario, MUCCIO, SERGI e ancora
il Sindaco per la doverosa replica.
(Tutti gli interventi, seppure non riportati nel presente atto, sono
integralmente trascritti nel Verbale di Adunanza cui si rinvia per la
puntuale conoscenza di tutte le posizioni espresse nel corso del dibattito.)
(Escono i consiglieri: ELMO, SANTORO, RENNA, D’ONOFRIO,
BRIGANTE e FUSCO. Presenti n° 25 consiglieri ed il Sindaco)
Chiusa la discussione, il Presidente del Consiglio Comunale, su
espressa richiesta del Sindaco che chiede di sottoporre al voto le linee di
Governo, invita l’Assemblea ad esprimersi e si registra il seguente esito:
- Consiglieri presenti n. 25 ed il Sindaco
- Consiglieri votanti n. 17
- Consiglieri astenuti n. 8 ed il Sindaco (CURSI, D’ATTIS, DI NOI,
GUADALUPI, PENNETTA I., PENNETTA G., PISANELLI, ROSSI)
- Voti favorevoli
n. 17
- Voti contrari
n. /////
IL CONSIGLIO COMUNALE
Udito l’intervento del Sindaco;
Preso atto delle risultanze del voto;
Visto il Documento Programmatico depositato agli atti e presentato alla
Giunta Municipale nella seduta del 17/07/2012;
Con il risultato della votazione sopraindicati;
DELIBERA
1. APPROVARE il Documento programmatico relativo alle azioni ed
ai progetti da realizzare nel corso del Mandato così come proposto ed
illustrato dal Sindaco.
Comune di Brindisi
Documento programmatico
Consiglio Comunale – Martedì 17 luglio 2012
1
Premessa:
Questo mandato amministrativo inizia in un periodo estremamente difficile per il
nostro Paese. La crisi economica ha raggiunto livelli impensabili e le conseguenze più
gravi, come purtroppo avviene ormai da anni, si ripercuotono inevitabilmente sul
sistema degli enti locali.
Chi è stato chiamato ad amministrare la “cosa pubblica”, pertanto, deve approcciarsi
a questo compito con vero spirito di servizio e con un senso di profondo rispetto per
il denaro che i contribuenti versano all’erario sotto forma di tassazione in cambio di
reali servizi.
Consci di tale responsabilità e con questo animo ci accingiamo ad amministrare il
Comune di Brindisi per i prossimi cinque anni tracciando, in questo documento
programmatico, le linee di governo che ovviamente traggono spunto dal
programma elettorale per cui questo Sindaco e la sua maggioranza hanno ricevuto
pieno mandato da parte dell’elettorato brindisino.
Al di là delle analisi socio-economiche e degli sterili elementi statistici, la situazione
del nostro Comune è sotto gli occhi di tutti. Pertanto, nelle pagine seguenti, si
individueranno chiaramente le aree di intervento e le relative priorità dando per
scontate tutte le altre attività che un Comune è chiamato a svolgere per legge.
L’obiettivo principale di questo documento è quello di fornire alla classe politica e
alla struttura amministrativa uno strumento di lavoro che sia alla base delle
decisioni che quotidianamente saremo chiamati ad assumere per il bene della
nostra comunità.
Ancor prima di addentrarci nelle linee programmatiche, però, è necessario fare un
riferimento ai primi due mesi di lavoro svolto da questo Sindaco e, da una fase
immediatamente successiva, dai componenti la Giunta Municipale.
La prima difficoltà è stata quella rappresentata da un bilancio di previsione asfittico
a causa dei tagli imposti dai minori trasferimenti statali. Molte voci di spesa sono
state fortemente ridimensionate, se non addirittura cancellate, con le conseguenze
che si possono facilmente immaginare sulla vita della nostra città. E non è tutto. Il 18
maggio, a soli sei giorni di distanza dal mio insediamento, la Ragioneria comunale mi
ha comunicato che era necessario “tagliare” altri 3.600.000 euro a causa di un
ulteriore ridimensionamento dei trasferimenti statali e quindi non abbiamo potuto
2
far altro che rivedere ancora una volta il bilancio, eliminando ulteriori voci di spesa,
senza determinare danni ai cittadini attraverso l’offerta di servizi.
Proprio durante questa fase di verifica è emerso un dato che ha destato non poche
preoccupazioni. Il riferimento è a crediti vantati dal Comune che ammontano ad
oltre 60 milioni di euro. Si tratta di TARSU ed ICI non versata dai contribuenti, di fitti
di appartamenti e locali commerciali non pagati, così come di denaro spettante al
nostro Ente per l’utilizzo della discarica da parte di Comuni e di società private. Per
anni nessuno si è preoccupato più di tanto di richiedere il saldo di fatture emesse,
con una conseguente quanto inevitabile grave crisi di liquidità. A ciò si aggiungano
debiti fuori bilancio per milioni di euro saldati proprio alla vigilia dell’insediamento
della nuova Amministrazione.
E sempre in tema di emergenze, il Sindaco, appena insediatosi, ha dovuto
fronteggiare le prime conseguenze della mancata definizione dei problemi rivenienti
dal ciclo dei rifiuti: totale impossibilità a dar vita ad una gara per la gestione del
servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani ed enormi difficoltà nella procedura di
assegnazione della gestione degli impianti comunali a causa degli ormai immancabili
ricorsi al tribunale amministrativo regionale.
Ed ancora la questione della società che si occupa dell’accertamento e della
riscossione dei tributi comunali. Con la Gema ci si è subito resi conto che proseguire
il rapporto sarebbe stato problematico e non avrebbe offerto alcun tipo di garanzia
né all’Ente, né ai dipendenti. Da qui la decisione di revocare l’affidamento sulla base
di palesi inadempienze. Adesso stiamo lavorando per stipulare un nuovo
affidamento, atteso che non è praticamente possibile internalizzare il servizio, né
affidarlo ad una società municipalizzata.
Insomma, un avvio di attività certamente non semplice, tanto più perché
sostanzialmente coinciso con la tragedia della scuola “Morvillo” in cui ha perso la
vita la povera Melissa ed altre ragazze sono rimaste gravemente ferite. Un evento
che ha portato Brindisi al centro del mondo ed è proprio in questa occasione che la
nostra città ha saputo trovare la forza di reagire, di dimostrare che la criminalità ed il
malaffare non abitano nella nostra comunità, che la società civile brindisina è sana e
che proprio i cittadini di Brindisi hanno saputo trovare la forza di cancellare un
passato infamante per dar vita ad una comunità laboriosa ed orgogliosa delle sue
tradizioni, capace di non abbattersi neanche di fronte ad una crisi economica che sta
3
devastando migliaia di famiglie senza più un reddito, oltre alle fasce più deboli, a
partire dai disabili, dai bambini e dagli anziani.
Da quel 19 maggio, insomma, noi vogliamo ripartire e stiamo pensando di
trasformare questa data, ogni anno, nel giorno in cui Brindisi si trasformi nella
capitale italiana della cultura della legalità attraverso iniziative che
l’Amministrazione Comunale ha inserito in un Forum nazionale sulla legalità e la
democrazia.
Un riscatto che consideriamo necessario per voltare pagina in una città che soffre
per innumerevoli emergenze e che fa i conti con uno sviluppo schizofrenico anche
dal punto urbanistico. Il tutto, con la conseguenza che la città del futuro deve essere
sostanzialmente ancora immaginata, o quantomeno costruita nelle sue fondamenta.
Ma veniamo ai dettagli della nostra azione amministrativa:
4
Area Efficienza:
Organigramma e risorse umane.
Questa Amministrazione ha avviato una complessa opera di ridefinizione della
struttura organizzativa del Comune al fine di adeguarla, in termini di efficacia e di
efficienza, alle mutate esigenze della cittadinanza e alle sfide che la competizione
globale tra territori ci impone.
Questo intendimento è supportato dall’intimo convincimento che la buona gestione
della “cosa pubblica” sia una missione che si sostanzia in obiettivi chiari e concreti e
nella conseguenziale individuazione della impalcatura amministrativa idonea a
perseguirli. Inoltre, le innovazioni legislative occorse da 10 anni ad oggi e il
conseguente differente approccio manageriale alla pubblica amministrazione
impongono una profonda riflessione sulla “macchina” del Comune per raggiungere
quegli standard minimi di servizi ormai ritenuti irrinunciabili nel terzo millennio,
persino nel Sud-Italia.
Tutto questo lavoro è propedeutico all’attivazione di un controllo strategico e di
gestione che abbia il compito e gli strumenti per monitorare costantemente
l’andamento dei procedimenti, verificarne eventuali scostamenti rispetto ai tempi
prestabiliti e proporre delle soluzioni.
Partendo da queste premesse, si ridisegnerà la macro-organizzazione dell’Ente in
funzione delle priorità. Si ipotizza una suddivisione in aree amministrative composte
da settori omogenei di intervento. Per ogni settore saranno individuati i dirigenti,
anche in ossequio al principio della rotazione. Attente valutazioni sono in corso sulla
competenza specifica delle persone che saranno chiamate a svolgere ruoli apicali
così come saranno rifunzionalizzate le posizioni organizzative.
Com’è noto, il combinato disposto degli artt. 48 comma 3 e 89 comma 2 del D.Lgs.
267/2000 affida alla Giunta Municipale l’esclusiva competenza di regolamentare
l’organizzazione degli Uffici e dei servizi proprio perché essa è strettamente
funzionale alle Politiche che si vogliono realizzare durante il corso del mandato e, in
virtù di questa attribuzione, sorge un diritto/dovere della classe politica di far
coincidere i fini con i mezzi. Si raccoglieranno tutti gli elementi necessari per la
valutazione e la proposizione di un nuovo assetto organizzativo più razionale e
5
operativo tenendo conto anche, e soprattutto, delle raccomandazioni nazionali sulla
riduzione della spesa.
Infine, in uno scenario quale quello attuale, in cui gli Enti Locali sono chiamati a
confrontarsi con i profondi cambiamenti che stanno investendo la pubblica
amministrazione in generale e con l'evoluzione normativa sempre più indirizzata
verso una maggiore qualificazione e modernizzazione dell'azione amministrativa, è
innegabile l'insorgere di nuovi fabbisogni formativi. Per questo, grande attenzione
sarà data alla programmazione delle attività formative che non possono essere più
lasciate alla decisione dei dirigenti di singoli settori, ma che vanno necessariamente
ricondotte ad un unico centro di gestione.
Informatizzazione
L'attuale dotazione informatica del Comune di Brindisi, frutto di diversi e successivi
interventi su hardware e software tra loro non organizzati, risulta essere non
adeguatamente efficiente in quanto disomogenea e non integrata nella gestione
delle basi informatiche. Ci si pone l’obiettivo di dar vita ad un nuovo Sistema
Informatico Comunale, finalizzato alla comunicazione e alla condivisione di flussi di
informazioni, con dotazione di strumenti informatici adeguati alle esigenze di una
moderna amministrazione e alle più innovative soluzioni applicative. Questo
permetterà anche un aumento dei servizi on-line, importanti sia dal punto di vista
interno, con una ricaduta sulla razionalizzazione delle procedure e sulla
semplificazione dei flussi di comunicazione tra i vari settori, sia rispetto
all'interfaccia con l'esterno, garantendo l'erogazione di servizi integrati ai cittadini e
alle imprese.
Piani e Regolamenti
Per migliorare l'efficienza e l'efficacia dell'azione amministrativa, è di basilare
importanza la ridefinizione e la razionalizzazione di tutti i servizi, le procedure ed i
tempi ad essi finalizzati nonché la revisione di tutti i regolamenti che influiscono
sugli aspetti organizzativi dell'ente, al fine di un reale adeguamento alle nuove
disposizioni di legge alle crescenti esigenze dei cittadini e alle più innovative
tecnologie. Inoltre, sarà attualizzato il Piano delle Performance del Comune e dovrà
essere adottato lo strumento principale per dare attuazione al principio della
trasparenza all'interno della Pubblica Amministrazione. Si tratta del "Programma
6
Triennale sulla trasparenza ed integrità" disciplinato dai comma 2 e 7 dell'art. 11
del D. Lgs. 150/2010.
Diminuzione della spesa
Questa Amministrazione, come sostenuto in campagna elettorale e ribadito in
premessa, sarà molto attenta al risparmio della spesa pubblica e pertanto porrà in
essere delle azioni concrete volte a tale fine:
1. Piano di razionalizzazione dei consumi e dei costi derivanti da contratti di
utenze (energia, telefonia/internet, acqua) del Comune. Si affiderà ad una
Società esterna il compito di analizzare l’attuale situazione e di proporre le
migliori soluzioni sul mercato affidando poi la sottoscrizione di tutti i contratti
ad un General Contractor. Il Comune ha in essere forniture con diversi
operatori sia per forniture di energia (ENEL, ACEA) e telefonia (Telecom,
Fastweb). Il Comune deve avere come interfaccia un unico soggetto che, vista
la mole di forniture, potrà spuntare dalle compagnie fornitrici prezzi migliori.
Inoltre, bisogna prevedere la conversione dell’illuminazione pubblica a LED a
costo zero per l’Ente.
2. Piano di alienazione del patrimonio abitativo di proprietà del Comune. Si
vuole alienare gran parte del patrimonio comunale ad uso abitativo: oltre ad
introitare le somme relative alla vendita (a prezzo politico) con diritto di
prelazione ai legittimi assegnatari, l’Amministrazione risparmierebbe
immediatamente i costi di manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici
e il costo di molte utenze domestiche ad uso privato tuttora a carico del
Comune.
3. Piano di riduzione dei costi delle Società a capitale pubblico. Si vuole
effettuare una attenta analisi della situazione al fine di razionalizzare la
gestione delle società partecipate attraverso la riorganizzazione dei servizi
affidati e i relativi costi. Attualmente la sola Multiservizi ci costa circa 8 milioni
di euro all’anno per mantenere oltre 170 dipendenti. Bisogna bloccare le
assunzioni e ridurre progressivamente il costo del personale. Inoltre, si
utilizzerà in modo migliore il personale LSU in servizio presso il nostro
Comune che potrebbe essere impiegato anche per le pulizie e per le piccole
manutenzioni stradali o di edifici.
7
4. Piano di efficientamento energetico degli edifici pubblici. Saranno sfruttati
appositi canali di finanziamento comunitari e/o nazionali per la redazione e
l’attuazione di un Piano di efficientamento energetico degli edifici pubblici
risparmiando, così, sui costi di gestione e, al contempo, offrendo un
contributo in termini di salvaguardia dell’ambiente.
5. Piano di riduzione del contenzioso del Comune. Si istituirà di un gruppo di
lavoro interno intersettoriale che, individuati i problemi connessi al
contenzioso, ne proponga e attui le soluzioni. Bisogna porre attenzione a tutte
le situazioni che ingenerano contenzioso (multe contestate, incidenti) nei
confronti dell’amministrazione con relativa condanna al risarcimento. Bisogna
rivedere tutte le procedure, dalla segnalazione della situazione di pericolo, al
pronto intervento, alla difesa in giudizio: spesso, infatti, accade che il Comune
venga condannato in contumacia.
6. Politica di riduzione dell’indebitamento del Comune. Bisognerà attuare una
politica di riduzione dell’indebitamento attraverso una oculata
programmazione del fabbisogno finanziario, la rinegoziazione dei mutui e
risolvendo l’annoso problema dei residui. Chiesto il mutuo per l’importo
totale dell’opera, a seguito di gara si generano delle economie; finita e saldata
l’opera, le somme non richieste alla Cassa rimangono a titolo di residuo.
Attualmente abbiamo circa 120 mutui con la Cassa e residui non richiesti per
oltre 3 milioni di euro che vanno necessariamente recuperati.
L’indebitamento è uno dei fattori che maggiormente incidono sul Patto di
Stabilità. Si può e si deve far ricorso a fonti di finanziamento delle Opere
Pubbliche alternative: attenta programmazione della gestione dell’avanzo
primario, project financing, finanziamenti comunitari e/o nazionali o di
Fondazioni bancarie (ad esempio nel campo della cultura e nella gestione del
Teatro Verdi).
7. Politica di gestione dei debiti fuori bilancio. Bisogna attuare una politica di
rigoroso controllo sui debiti fuori bilancio: la maggior parte risalenti agli anni
90-2000 derivanti da espropri. Bisogna evitare per il futuro simili situazioni
spesso effetto di una gestione non corretta della procedura da parte
dell’Amministrazione. Istituzione di organismi interni di controllo e maggiore
attenzione alle procedure che possono ingenerare tali situazioni.
8. Politica dei risparmi correnti. Bisogna attuare una politica di riduzione di
alcuni “costi della politica”: si devono diminuire i costi di gestione del parcoauto, sia istituzionale che di servizio, ricorrendo maggiormente al leasing,
8
contenere i costi di viaggi e missioni istituzionali, razionalizzare la concessione
di contributi ad enti ed associazioni.
9. Politica di risparmio dall’Ambiente. Bisogna attuare una razionalizzazione dei
costi di gestione dei parchi e delle aree a verde della città (anche in previsione
dell’apertura del Parco Cillarese) pensando a forme di intervento di privati che
“adottino” il nostro Verde (attualmente ci costano quasi 1.300.00 euro).
Inoltre, si devono effettuare controlli sul servizio di raccolta rifiuti con multe
effettivamente esigibili al conmcessionario, previste da capitolato, in caso di
disservizio.
10.Politica di equità fiscale: Bisogna attuare una politica di persecuzione di
evasori e di recupero di somme di cui il Comune è creditore, con particolare
riferimento ai canoni di locazione delle abitazioni. Il tutto, anche attraverso
controlli incrociati tra le banche dati.
Aumento delle Entrate
Ai fini della lotta all'evasione nonché dell'aumento delle entrate proprie, divenute
vitali per tutti gli enti locali in seguito alla sistematica ed ineludibile riduzione dei
trasferimenti statali, l'Amministrazione punta ad attuare un'azione più incisiva
rispetto al passato in merito al recupero dei canoni di locazione degli immobili
comunali adibiti ad abitazione e/o ad uso commerciale attuando in concreto una
serie di verifiche e di sollecitazioni amministrative, fino alla tutela giudiziaria. Inoltre,
l'Amministrazione deve procedere ad una mappatura di tutti gli impianti industriali e
di quelli adibiti alla produzione di energie alternative che in gran numero insistono
sul territorio comunale per la verifica, l'eventuale accatastamento, se mancante, ed
il conseguente recupero dell'imposta comunale sugli immobili (ora IMU).
9
Area Cultura:
Brindisi per la Cultura
La cultura dovrà rappresentare una occasione di crescita per tutti i cittadini, con la
costruzione di una città europea e protagonista nel Mediterraneo.
Il Nuovo Teatro Verdi. Il simbolo culturale del risveglio artistico di Brindisi, finora
usato come una cattedrale nel deserto per gli eventi della stagione teatrale e poco
altro, può diventare il centro culturale della nostra Città. La prima sfida è quella di
creare un reale avvicinamento dei brindisini al nostro monumento più discusso, che
deve, invece, diventare una casa di partecipazione e accoglienza per molti. Il
Nuovo Teatro Verdi sarà anche spazio per mostre, musica giovane, convegni, attività
produttive e, perché no, anche spettacoli in vernacolo, purché rispondenti ad alcuni
criteri di qualità. La zona limitrofa sarà centro nevralgico delle attività culturali
proposte dal teatro che non rimarranno, dunque, isolate nell’edificio, ma si
proporranno in uno spazio più ampio a fruizione dei cittadini.
Spazio BRINDISI: uso degli spazi comunali in modo più fruibile sia ai progetti ma
anche agli operatori turistici ed economici con i quali s’intesseranno eventi culturali;
fruizione regolamentata ed equa degli spazi comunali per i gruppi musicali giovanili
e di teatro amatoriale, le scuole d’arte d’ogni genere; apertura del Nuovo Teatro
Comunale “G. Verdi” a mostre, convegni, spettacoli anche vernacolari prodotti a
Brindisi; nuova attenzione ai quartieri decentrati, alle spiagge e ai parchi; ospitalità
razionalizzata degli eventi esterni.
Tempo BRINDISI: saranno abolite le collocazioni temporali degli eventi che prima
concentravano tutto a Natale e d’Estate, potenziando le proposte in momenti di
maggiore vuoto, coinvolgendo anche i locali notturni, i pub, da sempre ignorati dalle
precedenti amministrazioni.
10
BRINDISI Etica: sviluppata attraverso l’Arte, l’Educazione, la Cultura a 360 gradi, che
include l’uomo, la sua storia e la natura. Insomma, CULTURaMIAMO è uno sguardo
d’insieme sulla città, che troverà alimento nello scambio continuo anche con gli Enti
già preposti alla formazione culturale (le Scuole pubbliche e private, le Università e
gli Istituti di ricerca) gli Enti ei gruppi spirituali anche di diverso credo; si intesserà un
dialogo continuo con le politiche sociali, prediligendo le attività in rete. Sarà
costruito con tutti gli operatori che risponderanno con progetti ai bandi emanati
dall’Ente secondo criteri oggettivi e misurabili, scongiurando l’attribuzione
familistica delle risorse pubbliche.
Punteremo con decisione, inoltre, sulla classe creativa che l'economista e sociologo
Richard Florida identifica come uno degli elementi trainanti per lo sviluppo
economico delle città post-industriali.
Le tre T
La teoria delle tre T è stata elaborata da Florida secondo il quale le comunità che
generano innovazione e sviluppo sono quelle che meglio integrano Talento,
Tecnologia, Tolleranza.
Che cos’è la Classe Creativa per Brindisi
Nel nostro intento è la costruzione di un gruppo di analisi che possa accompagnare,
con idee nuove e innovative, la città di Brindisi a evolversi in città “creativa” con
spazi urbani caratterizzati da una forte concentrazione di lavoratori le cui professioni
sono, in diversi modi, collegate alla creatività.
L’obiettivo è fare emergere dall’anonimato tutti i creativi di Brindisi, qualunque sia
la loro estrazione e formazione, dando libero sfogo alla creatività, per progettare la
Brindisi del Futuro, una città in cui le Tre T costituiscono le Porte di Accesso: il
Talento di uomini e donne che progettano il futuro, la Tecnologia come strumento
per vincere la sfida dell’innovazione, la Tolleranza quale requisito di base per
consentire agli esseri umani di comunicare tra loro.
Il progetto si propone di dare concretezza alla Teoria delle 3 T attraverso azioni,
progetti e testimonianze e vuole essere uno spunto per una più ampia riflessione
sulle risorse che la città può mettere in campo per formare la classe dirigente capace
di produrre innovazione e sviluppo; un discorso nel quale coinvolgere istituzioni
11
pubbliche, associazioni, aziende, rappresentanti del mondo della cultura, mezzi di
informazione, opinione pubblica.
Area Sociale:
Brindisi per i ragazzi
Bisogna porre in essere alcune buone pratiche sulle politiche giovanili che risultino
facilmente realizzabili, anche grazie al ricorso al cofinanziamento di altri soggetti
pubblici (Provincia, Regione, Stato, Unione Europea) e privati (è già accaduto con
successo in molte parti d’Europa).
YOUth Card
La città di Brindisi è “matura” per attivare un sistema di agevolazioni già
sperimentato a livello europeo. Si tratta di una “YOUth Card” che dovrà risultare
capace di contenere sconti sui consumi culturali (cinema, teatro, librerie, eventi
sportivi, ecc.), l’accesso ai servizi cittadini (mobilità agevolata, accesso alla
biblioteca, l’iscrizione al Collocamento, l’accesso alle zone wi-fi di uffici pubblici e
luoghi di incontro, ecc.), l’accesso alle iniziative promosse dall’Amministrazione
Comunale.
YOUth Network
La circolazione della idee e delle esperienze deve essere incentivata come
strumento di crescita culturale e umana dei nostri ragazzi. Questo sarà possibile
grazie alla realizzazione di una WI-FI in dieci piazze della città dove l’accesso sarà
libero ma controllato. Questi luoghi diventeranno così spazi di aggregazione, sia fisici
che virtuali, per le nuove generazioni.
YOUth Talent
Spesso si pensa che avere successo più che il talento servano le conoscenze giuste.
12
A Brindisi serve sempre di più promuovere i talenti (su più discipline) tramite
rassegne e concorsi con dei premi finali (in collaborazione con case discografiche,
produzioni cinematografiche) con l'obiettivo di premiare la creatività e valorizzare i
talenti.
YOUth Sport
Lo sport è fondamentale per la qualità della vita delle nuove generazioni. Essere
educati all'attività fisica aiuta ad affrontare il proprio percorso di crescita
(soprattutto in età adolescenziale) con una marcia in più, come dire: mens sana in
corpore sano!. Per questo, sempre in piena interazione con il progetto YOUth Card,
sarà possibile accedere a servizi sportivi agevolati sulla base del proprio reddito
ISEE. L'agevolazione potrà essere esercitata in vari modi:
• Un contributo diretto alle famiglie
• Una agevolazione fiscale sulle imposte comunali sulle strutture che praticano
sconti a chi proviene da una famiglia al di sotto dei 12.500 euro di reddito
ISEE.
Brindisi degli anziani
Consideriamo gli anziani un patrimonio insostituibile della società brindisina. Una
fascia della nostra popolazione a cui riservare interventi per poter usufruire di ogni
forma di assistenza (anche domiciliare per i più bisognosi), per la realizzazione di
una “rete” di luoghi di incontro che passa attraverso i “centri anziani” ma che deve
coinvolgere anche i siti della cultura e dello spettacolo, le piazze, i parchi ed ogni
altro possibile punto di incontro e di socializzazione. Una città in cui gli anziani
devono avere il diritto ad essere informati (attraverso strumenti adeguati ad ogni
livello di istruzione) ed a partecipare alla vita della città attraverso il potenziamento
di strumenti già attivi come l’Ufficio Relazioni con il Pubblico ed il call center
comunale, ma anche attraverso “assemblee di quartiere” che intendiamo
promuovere su ogni scelta importante che l’Amministrazione Comunale dovrà
assumere.
Brindisi per disabili
Uno dei primi impegni dell’Amministrazione Comunale sarà quello di redigere una
mappa dei “bisogni” dei diversamente abili, partendo dalle barriere architettoniche
ancora esistenti nelle strutture pubbliche (uffici pubblici, scuole, ambulatori medici,
13
ecc.) che costituiscono da sempre un serio ostacolo alla libertà di movimento e
quindi anche di partecipazione alla vita sociale, politica ed economica. Nella stessa
ottica, di fondamentale importanza è la promozione di progetti, la cui copertura
finanziaria è garantita dallo Stato e dalla Regione, per la realizzazione di servizi di
assistenza domiciliare integrata ai disabili, agli anziani, ai nuclei familiari disagiati
ed alle ragazze madri. Tali progetti saranno finalizzati anche alla realizzazione di
impianti polivalenti (ricreativi e culturali), di servizi a chiamata per le persone
impedite fisicamente e psichicamente e di comunità-alloggio per il “dopo di noi”.
Infine, saranno stipulate convenzioni con cooperative sociali di animazione per il
tempo libero dei disabili medio-gravi per favorire la loro completa integrazione
sociale.
Nell’immediato, l’Amministrazione Comunale sarà impegnata a recuperare ed a
rendere immediatamente fruibili le strutture per disabili già esistenti.
Brindisi per i bambini
E’ necessario considerare i bambini come cittadini a tutti gli effetti e quindi
programmare le risposte ai loro bisogni partendo da un miglioramento dell’offerta
pubblica in tema di asili nido e di strutture scolastiche, aumentando e
riqualificando la presenza di parchi-giochi in ogni quartiere cittadino. I bambini,
però, anche soggetti attivi della società brindisina, attraverso la creazione di
strumenti diretti di partecipazione, parametrati alla loro età e attivabili attraverso il
coinvolgimento delle famiglie a cui va riconosciuto un ruolo insostituibile per la
crescita sociale di Brindisi.
Brindisi per lo Sport
La strutture sportive cittadine, fatta qualche eccezione, versano in uno stato di
profondo degrado che ne limita la fruizione da parte dei cittadini. Da qui la necessità
di predisporre un piano complessivo di interventi manutentivi e una ipotesi
gestionale che consenta la fruizione della maggiore fascia oraria possibile, in
maniera tale da rispondere alle esigenze delle società sportive, soprattutto di quelle
che svolgono attività giovanili. L’Amministrazione Comunale, con un apposito
“piano di impresa”, predisporrà un adeguato programma di utilizzo delle strutture
sportive che insistono negli edifici scolastici di proprietà comunale. Sarà valutata la
possibilità di concedere a privati dei suoli di proprietà comunale per la realizzazione
di impianti sportivi. In compenso, l’Amministrazione Comunale otterrà un “monte
14
ore” di utilizzo di tali impianti per metterli a disposizione gratuitamente di società
sportive e di cittadini meno abbienti. Per quanto riguarda il ticket introdotto per
l’utilizzo delle strutture sportive, si deve prendere atto che lo stesso sta
determinando la morte di numerose società sportive. Da qui la proposta di attivare
una sorta di “banca del tempo”, con le stesse società che offrono ore di lavoro dei
propri istruttori a titolo gratuito, in maniera tale da compensare il mancato
pagamento del ticket con corsi a disposizione di bambini e ragazzi di famiglie meno
abbienti.
Area Urbanistica, trasporti, opere e lavori pubblici:
Il Porto
Valorizzare la grande vocazione della città alla logistica e alla intermodalità, tornare
a competere nella dimensione mediterranea dei traffici delle merci e delle persone.
In questa ottica, il porto dovrà tornare a svolgere un ruolo di fondamentale
importanza, ripartendo dalla sua effettiva polifunzionalità. L’Amministrazione
Comunale, pertanto, non potrà non sollecitare la realizzazione di un nuovo Piano
regolatore del Porto che tenga conto delle necessità di sviluppo del territorio.
Gli strumenti urbanistici
Se necessario, l’Amministrazione Comunale rivedrà il DPP approvato nella scorsa
Legislatura, adeguandolo ancor di più alle direttrici della sostenibilità,
dell’integrazione e della valorizzazione delle infrastrutture.
Sarà necessario adottare nel più breve tempo possibile il Piano della Costa, allo
scopo di verificare se esistono ancora i presupposti per puntare con decisione ad
una crescita turistica e ricettiva del litorale situato a nord della città.
Grande attenzione, poi, dovrà essere rivolta ad una effettiva riqualificazione delle
periferie cittadine, per troppi anni abbandonate in uno stato di profondo degrado
anche attraverso i finanziamenti ottenuti per la Rigenerazione Urbana.
Infine, l'Amministrazione, attraverso il contributo coordinato dei settori Urbanistica,
e Polizia Municipale, si pone l’obiettivo di aumentare la vigilanza sull'attività
urbanistico-edilizia nel territorio comunale e dare corso alle eventuali denunce e
successivi sequestri e/o demolizioni.
15
Il sistema dei trasporti
Una delle priorità di questa Amministrazione sarà, senza dubbio, la realizzazione di
un moderno sistema infrastrutturale in grado di garantire lo sviluppo della mobilità
sociale e di facilitare gli scambi intra ed extra-urbani. Questo è un obiettivo
altamente strategico per progresso economico di un territorio, basilare per
migliorarne la competitività e la attrattività. In particolare, la città di Brindisi, che alla
tradizionale vocazione agricola unisce la presenza di un importante polo industriale,
e che può vantare un ottimo posizionamento strategico, necessita di un
potenziamento delle infrastrutture, di collegamento al fine di migliorarne le già
buone potenzialità e di aumentare l'intermodalità delle stesse. Da qui
l'individuazione di azioni concrete quali il potenziamento del raccordo ferroviario, la
realizzazione di un nuovo tronco della ferrovia consortile ed il miglioramento
dell'accessibilità alla zona industriale. Infine, dovrà essere studiato e si dovranno
porre le basi per la realizzazione di un sistema di trasporti integrato tra porto,
aeroporto e stazione ferroviaria funzionale all’incremento sia del commercio che del
turismo.
Al fine di definire adeguati progetti di sviluppo e razionalizzazione relativamente al
sistema territorio-trasporto nonché per migliorare l'efficacia del sistema
infrastrutturale in coerenza con la pianificazione territoriale e urbanistica,
l'Amministrazione vuole adottare entro il 2013 il Piano Urbano di Mobilità,
strumento importantissimo di pianificazione introdotto dalla Legge 340/2000.
Inoltre, la mancanza di parcheggi è oggi problema comune alle grandi come alle
piccole città, concausa dell'inquinamento e spesso della non ottimale efficienza del
sistema dei trasporti pubblici. L'Amministrazione intende adottare entro il 2013 il
Piano Urbano dei Parcheggi con l'obiettivo di migliorare la mobilità urbana,
razionalizzare la distribuzione dei parcheggi esistenti migliorandone al contempo
l'efficienza, aumentare il numero dei parcheggi individuando nuove aree nell'ottica
di una città "comoda ma ecosostenibile" per tutti i suoi cittadini.
16
Ambiente e Verde:
Il Verde ed i parchi cittadini
Il sistema del verde urbano nella città di Brindisi rappresenta un importante
elemento costitutivo di tutta la struttura urbana. Secondo gli ultimi dati disponibili,
la città di Brindisi dispone di 1.207.626,20 mq di aree verdi corrispondenti ad una
quota di 19,46 mq/ab. atteso che la popolazione residente al luglio del 2009 è pari a
89.694.
Negli anni gli spazi verdi hanno subito un incremento significativo. Alla fine del 2002
si è calcolato un aumento complessivo di superficie di verde pubblico (dal 1996 al
2002) pari a circa 162mila mq. Nell’ultimo quinquennio, con la realizzazione di due
parchi urbani, il Cillarrese e il Patri, quest’ultimo in fase di ultimazione, si è assistito
ad una notevole crescita del tessuto verde urbano. Il fenomeno si è tradotto
positivamente in un aumento della dotazione per abitante che è passata da 5,9 del
1996 a 19,20 del 2008. L’aumento della dotazione di parchi e di spazi verdi, però,
pone con urgenza un problema legato alla gestione ed alla manutenzione degli
stessi. Da qui la necessità di stabilire forme intelligenti di coinvolgimento di privati
che potrebbero “adottare” i parchi” ed i giardini, facendosi carico dei costi di
manutenzione e di conduzione. Saranno creati spazi a verde dedicati a chi nella città
possiede animali da compagnia, in cui, nel rispetto delle regole della civile
convivenza, sarà possibile recarsi con i propri “amici a 4 zampe”. L’area identificata a
tale scopo potrebbe essere quella adiacente alla Brindisi Multiservizi in prossimità
del Parco Cillarese. Inoltre, sulla questione degli animali domestici della nostra Città,
la prossima Amministrazione si porrà e risolverà il problema dell’individuazione di
un’area che sarà adibita a “cimitero degli animali”.
L’ambiente
Rendere "sostenibili" gli impianti industriali esistenti, mai più impianti pericolosi o
a rischio per l'ambiente, riconvertire la città alla sostenibilità, ridisegnare con
equilibrio il territorio, costruire le condizioni di crescita, di attrazione di investimenti
17
e di creazione di opportunità di lavoro, risolvere in maniera spedita (e con
l’intervento deciso del Governo) il problema delle bonifiche, anche alla luce delle
novità introdotte con il decreto sulle semplificazioni.
Il tutto, anche attraverso una semplificazione dei processi autorizzativi e un piano di
marketing territoriale.
In questa ottica, è opportuno comunque ribadire un “no” alla realizzazione di un
impianto di rigassificazione, un “no” alle ricerche petrolifere ed alla installazione di
impianti di estrazione di petrolio al largo delle nostre coste, la riconversione della
centrale Edipower o la sua progressiva dismissione, un “no” all’utilizzo di CDR nelle
centrali elettriche brindisine, una moratoria nel rilascio di nuove autorizzazioni alla
installazione di impianti fotovoltaici a terra, sui terreni agricoli della città, se gli stessi
rappresentano un danno evidente al nostro territorio ed alle sue potenzialità
naturali. Quanto ai rapporti con l’Enel, l’obiettivo principale resta quello di stabilire
un confronto costante finalizzato a velocizzare ogni possibile investimento di
ambientalizzazione ed a ridurre ogni rischio per il territorio e per la salute dei
cittadini. Il riferimento al “confronto” non è casuale, in quanto la semplice
conflittualità è servita in passato a produrre soltanto guasti notevoli per il nostro
territorio.
Dal punto di vista ambientale, si pone l’accento sulla necessità di realizzare una
accurata indagine epidemiologica nel territorio brindisino ed allo stesso tempo di
dotare la città di un funzionale impianto di monitoraggio ambientale. Ma l’ambiente
si tutela anche con azioni volte a diffondere in Città la cultura dell’eco-sostenibilità
delle abitazioni private. Pertanto, saranno attivate tutte le azioni possibili,
sfruttando anche canali di finanziamento europei, per la certificazione energetica
degli edifici pubblici e sarà incentivata la costruzione e/o la ristrutturazione di
edifici privati a risparmio energetico attraverso sgravi sugli oneri urbanistici
concessori.
Raccolta differenziata
Questa Amministrazione vuole mettere in campo diverse azioni tese alla diffusione
ed all’incremento della raccolta differenziata quali l'adozione di un regolamento che
preveda incentivi agli utenti legati all'incremento della percentuale di raccolta
differenziata, un'intensa campagna di sensibilizzazione alla cittadinanza attraverso la
divulgazione di materiale informativo ed incontri con le scuole, l'estensione del
18
servizio di raccolta porta a porta dagli attuali 6 quartieri a tutto il territorio urbano o,
in alternativa, la individuazione di un sistema di raccolta ancora più efficace,
l'aumento del numero di contenitori adibiti al servizio di raccolta inerti in zone
attualmente non servite.
Inquinamento acustico ed elettromagnetico
Tra le cause principali dell'inquinamento elettromagnetico che interessa ormai tutte
le città, vi è sicuramente quella dell'installazione di antenne e ripetitori. La certezza
della nocività dell'inquinamento elettromagnetico e quindi dei rischi per la
cittadinanza esposta è ancora controversa; tuttavia l'Amministrazione di Brindisi
intende dotarsi di un regolamento per la localizzazione delle antenne volto a
mitigarne gli effetti e a disciplinarne l'ubicazione e la diffusione.
Anche l'inquinamento acustico rappresenta un'importante problematica ambientale
soprattutto delle aree urbane, le cui cause possono essere legate a motivazioni
diverse quali infrastrutture di trasporto, attività industriali, cantieri. Per combattere
l'inquinamento acustico l'Amministrazione si doterà di un piano di monitoraggio e
risanamento volto a diminuire le emissioni sonore, a ridurre la propagazione e ad
adottare sistemi di mitigazione del rumore per proteggere le zone maggiormente
colpite.
19
Sviluppo economico:
Il commercio.
E’ necessario un confronto su un tema, qual è quello del rilancio del commercio nei
centri storici, oggi al centro di numerosi progetti, indagini e disegni di legge, svolti
sia a livello provinciale che a livello nazionale. Tra Centro Storico e le attività
commerciali in esso presenti, esiste un legame forte e biunivoco, perché da un lato il
Centro Storico gioca un ruolo di plusvalore rispetto alle imprese commerciali;
dall’altro le imprese commerciali recitano una parte importante per la valorizzazione
del centro come luogo dell'aggregazione sociale, sicuro e vivibile. Le nostre città
hanno cambiato volto perché gli abitanti hanno cambiato abitudini e i centri
commerciali creano un forte appeal, puntando su prezzi più competitivi e maggiori
servizi come, ad esempio, più parcheggi e meno traffico.
Il Centro Storico può rispondere a questa offensiva con offerte qualitativamente
migliori ed esclusive, creando un'occasione di shopping che diventa un momento di
aggregazione e di accrescimento culturale, di crescita del consumo consapevole e di
attività promozionali che valorizzino la merce e i percorsi commerciali in sintonia
con le qualità inimitabili dell’habitat del Centro Storico. Il rilancio dell'economia
cittadina è possibile solo attraverso l'attuazione di iniziative concrete anche da
parte del fronte istituzionale, in un contesto di valorizzazione dell'offerta
commerciale locale e di miglioramento dei servizi e di misure a beneficio dei
lavoratori del settore anche alla luce della deregulation sugli orari di aperture degli
esercizi commerciali.
Per il rilancio del commercio le tre A
20
Attrattività degli spazi pubblici, dei luoghi del commercio, degli eventi artistici,
culturali e del tempo libero e attrattività creata dalla presenza di servizi e lavoro;
Accessibilità facilitata da piani per la mobilità, da iniziative per il trasporto pubblico,
da iniziative per favorire l’accesso il transito ed il parcheggio (vero asset competitivo
dell’offerta commerciale nel centro storico), dalla chiarezza di orientamento e
segnaletica, da interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche, dalla
risoluzione dell’annoso equivoco del centro commerciale naturale trasformato in
isola deserta pedonale;
Affidabilità, data dalla qualità dell’esperienza, dalla percezione di sicurezza, dalla
pulizia e dalla manutenzione degli spazi pubblici e verdi, dalla qualità e presenza
dell’arredo urbano. Il ruolo che i decisori pubblici, ed il comune in particolare,
possono svolgere è su questo piano. Così rinasce la città intera, e con essa può
ripartire anche il commercio. Siamo certi che una politica di questo genere non
potrà che trovare concorde e attivo sostegno da parte di tutte le “anime” del
tessuto commerciale brindisino.
L’Agricoltura.
L’attività agricola e della pesca era un tassello fondamentale dell’economia
brindisina che, a seguito di una spinta politica di industrializzazione degli anni 70 /80
e alla successiva globalizzazione dei mercati, ha visto anno dopo anno segnare il
passo con crollo di mercato dei prodotti, depauperamento del tessuto economico e
sociale del settore e successivo lento abbandono delle campagne con conseguente
“sofferenza” della forza lavoro e imprenditoriale del comparto. A tale contesto, poi,
vanno aggiunte tutte una serie di problematiche specifiche che hanno ulteriormente
aggravato il sistema agricolo brindisino, come la “sicurezza” nelle campagne, la
mancata organizzazione a livello locale di strutture tecniche di supporto, l’assenza di
una qualsivoglia politica di valorizzazione e commercializzazione dei prodotti locali e
quindi la conseguente crescita dell’attività di “mediazione” che ha inferto agli
agricoltori un pesante colpo al bilancio economico aziendale.
A tutte queste colpevoli inadempienze da parte dell’Amministrazione comunale
vanno aggiunte pure alcune evidenti scelte strategiche che, condite anche di una
buona dose di cinismo, hanno ulteriormente svilito la risorsa agricola del territorio.
Basti ricordare la decisione di porre sotto sequestro i territori agricoli a ridosso del
nastro trasportatore Enel e l’insediamento di parchi regionali (in particolare quello
21
delle Saline di punta della contessa) che, pure se “giuste” come scelte, dovevano
prevedere una corretta azione di pianificazione agronomica e una preventiva
politica di supporto economico a favore delle aziende agricole interessate. Inoltre,
grave risulta il carente controllo dei mercati al dettaglio di ortofrutta, fonte
probabile di smercio dei proventi dei furti nelle campagne.
Risulta evidente, quindi, che una corretta politica della nuova amministrazione
comunale deve imporre un inversione di tendenza al fine di far recuperare al
comparto agricolo il “gap” accumulato in questi anni di inerzia amministrativa.
Si propone, pertanto, quanto segue:
Creazione di un centro pubblico – privato a duplice funzione sia tecnica (con la
presenza di un servizio di consulenza agronomica e finanziaria) e sia commerciale
(per il conferimento diretto dei prodotti agricoli, il loro inserimento nelle rotte
commerciali e la predisposizione di politiche di marketing del prodotto “made in
Brindisi”). Tale struttura darebbe tutta una serie di vantaggi al sistema agricolo ma
alla città nel suo complesso. Si può citare:
1.
maggior reddito agli agricoltori visto l’eliminazione della rete di “mediazione”;
2.
creazione di una fonte occupazionale per il funzionamento della struttura;
3.
supporto mirato alle aziende agricole per l’ottenimento di fonti di
finanziamento sia comunitarie che regionali (PSR);
4.
Inserimento dei prodotti agricoli locali nella rete della grande distribuzione sia
locale che transnazionale;
5.
maggiore soddisfacimento delle esigenze del consumatore brindisino in
merito alla sicurezza alimentare e di rintracciabilità dei prodotti.
Avvio del sistema “Agricoltori custodi dell’ambiente” con definizione di politiche
pianificatorie di tutela del territorio concertate direttamente con gli agricoltori in
modo da invertire la consolidata contrapposizione tra mondo agricolo e tutela del
territorio. Tale azione avrebbe anche ulteriori influenze positive sulle politiche di
turismo sostenibile, di educazione ambientale e di politiche sociali.
Ripristino di un oculato sistema di controllo nei mercati al dettaglio al fine di
disincentivare il commercio illegale, di migliorare la qualità igienico- sanitaria a
difesa del consumatore e di incentivare il commercio diretto di ortofrutta da parte
22
dei coltivatori diretti. In tale contesto, la definizione di un paniere dei prezzi
omogeneo permetterebbe la delocalizzazione dei siti di commercio nei quartieri con
conseguente miglioramento della qualità della vita dei cittadini e la riduzione di
problemi legati al traffico e alla mobilità.
Avvio di una economia della Pesca con azioni di pianificazione logistica delle
attività di settore, di miglioramento del sistema commerciale, di inserimento del
prodotto locale nella rete distributiva e di ristorazione, di politiche di marketing e
turistiche legate al “mondo del mare”.
L'apertura di un “Ufficio comunale permanente per l'Agricoltura” che si occupi
tutto l'anno di offrire sostegno ed assistenza alle aziende agricole soprattutto in
materia di finanziamenti e bandi regionali, europei, fondi rurali ecc. aiutare così le
stesse ad innovarsi, a promuoversi ad organizzarsi sul mercato attuale. L'ufficio può
svolgere collegamento tra il Gal di riferimento, le aziende e le associazioni di
categoria, aiutare lo sviluppo delle aziende già esistenti ed eventuali nuovi progetti
professionali.
23
Le conclusioni
L’obiettivo del programma – e quindi del nostro operato nei prossimi anni – resta
quello di collocare la “persona” al centro di tutto, attuando interventi mirati e
cadenzati nel tempo, frutto di iniziative inserite in un percorso di legalità e di
trasparenza amministrativa e tenendo ben presente che la necessità maggiormente
avvertita resta quella di assicurare un posto di lavoro ai tanti nostri concittadini che
non riescono a garantire livelli minimi di reddito alle proprie famiglie.
Questa esigenza non potrà essere ignorata da una Amministrazione attenta ai
bisogni della gente ed è questo il motivo per cui il nostro Ente dovrà risultare
sempre più efficiente nei confronti di coloro che intendono avviare nuove attività
imprenditoriali. Il tutto, rimuovendo ostacoli che, nel corso del tempo, si sono
trasformati in delle insopportabili incrostazioni che hanno cancellato le capacità
della città di Brindisi di attrarre nuovi investimenti.
In questa direzione ritengo che i tanti “no” del passato si possano trasformare in
tanti “si” consapevoli delle necessità della gente, oltre che dell’obbligo di tutelare
l’ambiente e la salute dei cittadini.
Mimmo Consales
24