Comunicazione dei componenti della Giunta e
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Comunicazione dei componenti della Giunta e
MOD. CNSEST/09.A3 Del che è stato redatto il presente processo verbale che sarà letto per l’approvazione e conferma in una prossima adunanza del Consiglio Comunale e che viene sottoscritto come appresso: IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO f.to Luciano LOIACONO IL SEGRETARIO GENERALE f.to dott.ssa Paola GIACOVAZZO IL CONSIGLIERE ANZIANO f.to ELEFANTE Antonio IL FUNZIONARIO VERBALIZZANTE f.to dott. Costantino DEL CITERNA N° 5 del Registro COMUNE DI BRINDISI ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI ORIGINALI DEL CONSIGLIO COMUNALE OGGETTO: Comunicazione dei componenti della Giunta e presentazione delle linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato. Il presente atto sarà pubblicato all’Albo Pretorio on-line. L’anno duemiladodici il giorno diciassette del mese di luglio in Brindisi, nella sala delle adunanze consiliari. Previo avviso scritto, spedito in tempo utile a domicilio di ciascun Consigliere, si è riunito il Consiglio Comunale di Copia conforme all’originale in carta libera per uso amministrativo. Brindisi, lì _________________ IL SEGRETARIO GENERALE (dott.ssa Paola GIACOVAZZO) Brindisi in seduta Pubblica ordinaria di prima convocazione, sotto la presidenza del Consigliere Luciano LOIACONO e con la partecipazione del dott.ssa Paola GIACOVAZZO Segretario Generale del Comune. E’ presente il Sindaco Cosimo CONSALES. SONO INTERVENUTI I CONSIGLIERI: CONSIGLIERI ASSEGNATI AL COMUNE N. 32 Pres Ass Pres Ass CONSIGLIERI IN CARICA N. 32 1. LOIACONO Luciano P 17. SERGI Luigi P CONSIGLIERI PRESENTI 2. ELEFANTE Antonio P 18. COLELLA Maurizio P 3. MONETTI Antonio P 19. GIANNACE Salvatore P 4. BRIGANTE Salvatore P 20. D’ONOFRIO Giampaolo P N° 31 5. VALENTINO Salvatore P 21. MANFREDA Antonio P PARERI: 6. LATINI Enrico P 22. PISANELLI Antonio P SETTORE GAB 7. MUCCIO Antonio P 23. CURSI Massimiliano P 8. ELMO Cosimo P 24. MIGLIETTA Giuseppe P 9. LICCHELLO Lucio P 25. PENNETTA Ilario P 10. GUADALUPI Pietro P 26. DI NOI Ferruccio P 11. SANTORO Pietro P 27. OGGIANO Massimiliano IL DIRIGENTE f.to dott. Angelo ROMA SETTORE RAGIONERIA 12. D’ANDRIA Giuseppe P 28. PENNETTA Giampietro P 13. SICCARDI Nicola P 29. BRIGANTE Giovanni P 14. FERRARI Antonio P 30. D’ATTIS Mauro P Si esprime parere favorevole in ordine alla regolarità contabile ai sensi dell’art. 49 del D.Lgs. 267/00. Brindisi, li _______________ 15. PAGLIARA Massimo P 31. FUSCO Roberto P 16. RENNA Francesco P 32. ROSSI Riccardo P Si esprime parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica ai sensi dell’art. 49 del D.Lgs. 267/00. Brindisi, li 17.07.2012 IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO dott. Tommaso GAGLIANI A Il Presidente, constatata la legalità dell’adunanza, invita il Consiglio alla trattazione dell’argomento in oggetto. SEDUTA CONSILIARE DEL 17 LUGLIO 2012 N. 5 DEL VERBALE OGGETTO: Comunicazione dei componenti della Giunta e presentazione delle linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato. Il Presidente del Consiglio Comunale, introdotto l’argomento, cede la parola al Sindaco affinchè, dopo aver comunicato la composizione della Giunta Municipale, illustri le Linee Programmatiche di Mandato, già depositate agli atti . Segue un lungo ed articolato intervento del Sindaco volto a descrivere le aree di intervento e le relative priorità in un difficile contesto socio-economico che si ripercuote inevitabilmente sulle scelte di governo della nuova Amministrazione. In particolare, il Sindaco preannuncia l’avvio di un Progetto, nato dal tragico attentato alla Scuola “MorvilloFalcone” del 19 maggio 2012, che vedrà nascere una rete delle “Città della Legalità” e che si tradurrà anche in molte altre iniziative, inserite in un percorso di trasparenza, per tutte le azioni che la nuova Amministrazione Comunale intende porre in campo. Al termine dell’intervento, prendono la parola i consiglieri D’ATTIS, SICCARDI, PENNETTA Giampietro, PAGLIARA, CURSI, ROSSI, BRIGANTE Giovanni, FUSCO, RENNA, BRIGANTE Salvatore, MIGLIETTA, COLELLA, PENNETTA Ilario, MUCCIO, SERGI e ancora il Sindaco per la doverosa replica. (Tutti gli interventi, seppure non riportati nel presente atto, sono integralmente trascritti nel Verbale di Adunanza cui si rinvia per la puntuale conoscenza di tutte le posizioni espresse nel corso del dibattito.) (Escono i consiglieri: ELMO, SANTORO, RENNA, D’ONOFRIO, BRIGANTE e FUSCO. Presenti n° 25 consiglieri ed il Sindaco) Chiusa la discussione, il Presidente del Consiglio Comunale, su espressa richiesta del Sindaco che chiede di sottoporre al voto le linee di Governo, invita l’Assemblea ad esprimersi e si registra il seguente esito: - Consiglieri presenti n. 25 ed il Sindaco - Consiglieri votanti n. 17 - Consiglieri astenuti n. 8 ed il Sindaco (CURSI, D’ATTIS, DI NOI, GUADALUPI, PENNETTA I., PENNETTA G., PISANELLI, ROSSI) - Voti favorevoli n. 17 - Voti contrari n. ///// IL CONSIGLIO COMUNALE Udito l’intervento del Sindaco; Preso atto delle risultanze del voto; Visto il Documento Programmatico depositato agli atti e presentato alla Giunta Municipale nella seduta del 17/07/2012; Con il risultato della votazione sopraindicati; DELIBERA 1. APPROVARE il Documento programmatico relativo alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del Mandato così come proposto ed illustrato dal Sindaco. Comune di Brindisi Documento programmatico Consiglio Comunale – Martedì 17 luglio 2012 1 Premessa: Questo mandato amministrativo inizia in un periodo estremamente difficile per il nostro Paese. La crisi economica ha raggiunto livelli impensabili e le conseguenze più gravi, come purtroppo avviene ormai da anni, si ripercuotono inevitabilmente sul sistema degli enti locali. Chi è stato chiamato ad amministrare la “cosa pubblica”, pertanto, deve approcciarsi a questo compito con vero spirito di servizio e con un senso di profondo rispetto per il denaro che i contribuenti versano all’erario sotto forma di tassazione in cambio di reali servizi. Consci di tale responsabilità e con questo animo ci accingiamo ad amministrare il Comune di Brindisi per i prossimi cinque anni tracciando, in questo documento programmatico, le linee di governo che ovviamente traggono spunto dal programma elettorale per cui questo Sindaco e la sua maggioranza hanno ricevuto pieno mandato da parte dell’elettorato brindisino. Al di là delle analisi socio-economiche e degli sterili elementi statistici, la situazione del nostro Comune è sotto gli occhi di tutti. Pertanto, nelle pagine seguenti, si individueranno chiaramente le aree di intervento e le relative priorità dando per scontate tutte le altre attività che un Comune è chiamato a svolgere per legge. L’obiettivo principale di questo documento è quello di fornire alla classe politica e alla struttura amministrativa uno strumento di lavoro che sia alla base delle decisioni che quotidianamente saremo chiamati ad assumere per il bene della nostra comunità. Ancor prima di addentrarci nelle linee programmatiche, però, è necessario fare un riferimento ai primi due mesi di lavoro svolto da questo Sindaco e, da una fase immediatamente successiva, dai componenti la Giunta Municipale. La prima difficoltà è stata quella rappresentata da un bilancio di previsione asfittico a causa dei tagli imposti dai minori trasferimenti statali. Molte voci di spesa sono state fortemente ridimensionate, se non addirittura cancellate, con le conseguenze che si possono facilmente immaginare sulla vita della nostra città. E non è tutto. Il 18 maggio, a soli sei giorni di distanza dal mio insediamento, la Ragioneria comunale mi ha comunicato che era necessario “tagliare” altri 3.600.000 euro a causa di un ulteriore ridimensionamento dei trasferimenti statali e quindi non abbiamo potuto 2 far altro che rivedere ancora una volta il bilancio, eliminando ulteriori voci di spesa, senza determinare danni ai cittadini attraverso l’offerta di servizi. Proprio durante questa fase di verifica è emerso un dato che ha destato non poche preoccupazioni. Il riferimento è a crediti vantati dal Comune che ammontano ad oltre 60 milioni di euro. Si tratta di TARSU ed ICI non versata dai contribuenti, di fitti di appartamenti e locali commerciali non pagati, così come di denaro spettante al nostro Ente per l’utilizzo della discarica da parte di Comuni e di società private. Per anni nessuno si è preoccupato più di tanto di richiedere il saldo di fatture emesse, con una conseguente quanto inevitabile grave crisi di liquidità. A ciò si aggiungano debiti fuori bilancio per milioni di euro saldati proprio alla vigilia dell’insediamento della nuova Amministrazione. E sempre in tema di emergenze, il Sindaco, appena insediatosi, ha dovuto fronteggiare le prime conseguenze della mancata definizione dei problemi rivenienti dal ciclo dei rifiuti: totale impossibilità a dar vita ad una gara per la gestione del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani ed enormi difficoltà nella procedura di assegnazione della gestione degli impianti comunali a causa degli ormai immancabili ricorsi al tribunale amministrativo regionale. Ed ancora la questione della società che si occupa dell’accertamento e della riscossione dei tributi comunali. Con la Gema ci si è subito resi conto che proseguire il rapporto sarebbe stato problematico e non avrebbe offerto alcun tipo di garanzia né all’Ente, né ai dipendenti. Da qui la decisione di revocare l’affidamento sulla base di palesi inadempienze. Adesso stiamo lavorando per stipulare un nuovo affidamento, atteso che non è praticamente possibile internalizzare il servizio, né affidarlo ad una società municipalizzata. Insomma, un avvio di attività certamente non semplice, tanto più perché sostanzialmente coinciso con la tragedia della scuola “Morvillo” in cui ha perso la vita la povera Melissa ed altre ragazze sono rimaste gravemente ferite. Un evento che ha portato Brindisi al centro del mondo ed è proprio in questa occasione che la nostra città ha saputo trovare la forza di reagire, di dimostrare che la criminalità ed il malaffare non abitano nella nostra comunità, che la società civile brindisina è sana e che proprio i cittadini di Brindisi hanno saputo trovare la forza di cancellare un passato infamante per dar vita ad una comunità laboriosa ed orgogliosa delle sue tradizioni, capace di non abbattersi neanche di fronte ad una crisi economica che sta 3 devastando migliaia di famiglie senza più un reddito, oltre alle fasce più deboli, a partire dai disabili, dai bambini e dagli anziani. Da quel 19 maggio, insomma, noi vogliamo ripartire e stiamo pensando di trasformare questa data, ogni anno, nel giorno in cui Brindisi si trasformi nella capitale italiana della cultura della legalità attraverso iniziative che l’Amministrazione Comunale ha inserito in un Forum nazionale sulla legalità e la democrazia. Un riscatto che consideriamo necessario per voltare pagina in una città che soffre per innumerevoli emergenze e che fa i conti con uno sviluppo schizofrenico anche dal punto urbanistico. Il tutto, con la conseguenza che la città del futuro deve essere sostanzialmente ancora immaginata, o quantomeno costruita nelle sue fondamenta. Ma veniamo ai dettagli della nostra azione amministrativa: 4 Area Efficienza: Organigramma e risorse umane. Questa Amministrazione ha avviato una complessa opera di ridefinizione della struttura organizzativa del Comune al fine di adeguarla, in termini di efficacia e di efficienza, alle mutate esigenze della cittadinanza e alle sfide che la competizione globale tra territori ci impone. Questo intendimento è supportato dall’intimo convincimento che la buona gestione della “cosa pubblica” sia una missione che si sostanzia in obiettivi chiari e concreti e nella conseguenziale individuazione della impalcatura amministrativa idonea a perseguirli. Inoltre, le innovazioni legislative occorse da 10 anni ad oggi e il conseguente differente approccio manageriale alla pubblica amministrazione impongono una profonda riflessione sulla “macchina” del Comune per raggiungere quegli standard minimi di servizi ormai ritenuti irrinunciabili nel terzo millennio, persino nel Sud-Italia. Tutto questo lavoro è propedeutico all’attivazione di un controllo strategico e di gestione che abbia il compito e gli strumenti per monitorare costantemente l’andamento dei procedimenti, verificarne eventuali scostamenti rispetto ai tempi prestabiliti e proporre delle soluzioni. Partendo da queste premesse, si ridisegnerà la macro-organizzazione dell’Ente in funzione delle priorità. Si ipotizza una suddivisione in aree amministrative composte da settori omogenei di intervento. Per ogni settore saranno individuati i dirigenti, anche in ossequio al principio della rotazione. Attente valutazioni sono in corso sulla competenza specifica delle persone che saranno chiamate a svolgere ruoli apicali così come saranno rifunzionalizzate le posizioni organizzative. Com’è noto, il combinato disposto degli artt. 48 comma 3 e 89 comma 2 del D.Lgs. 267/2000 affida alla Giunta Municipale l’esclusiva competenza di regolamentare l’organizzazione degli Uffici e dei servizi proprio perché essa è strettamente funzionale alle Politiche che si vogliono realizzare durante il corso del mandato e, in virtù di questa attribuzione, sorge un diritto/dovere della classe politica di far coincidere i fini con i mezzi. Si raccoglieranno tutti gli elementi necessari per la valutazione e la proposizione di un nuovo assetto organizzativo più razionale e 5 operativo tenendo conto anche, e soprattutto, delle raccomandazioni nazionali sulla riduzione della spesa. Infine, in uno scenario quale quello attuale, in cui gli Enti Locali sono chiamati a confrontarsi con i profondi cambiamenti che stanno investendo la pubblica amministrazione in generale e con l'evoluzione normativa sempre più indirizzata verso una maggiore qualificazione e modernizzazione dell'azione amministrativa, è innegabile l'insorgere di nuovi fabbisogni formativi. Per questo, grande attenzione sarà data alla programmazione delle attività formative che non possono essere più lasciate alla decisione dei dirigenti di singoli settori, ma che vanno necessariamente ricondotte ad un unico centro di gestione. Informatizzazione L'attuale dotazione informatica del Comune di Brindisi, frutto di diversi e successivi interventi su hardware e software tra loro non organizzati, risulta essere non adeguatamente efficiente in quanto disomogenea e non integrata nella gestione delle basi informatiche. Ci si pone l’obiettivo di dar vita ad un nuovo Sistema Informatico Comunale, finalizzato alla comunicazione e alla condivisione di flussi di informazioni, con dotazione di strumenti informatici adeguati alle esigenze di una moderna amministrazione e alle più innovative soluzioni applicative. Questo permetterà anche un aumento dei servizi on-line, importanti sia dal punto di vista interno, con una ricaduta sulla razionalizzazione delle procedure e sulla semplificazione dei flussi di comunicazione tra i vari settori, sia rispetto all'interfaccia con l'esterno, garantendo l'erogazione di servizi integrati ai cittadini e alle imprese. Piani e Regolamenti Per migliorare l'efficienza e l'efficacia dell'azione amministrativa, è di basilare importanza la ridefinizione e la razionalizzazione di tutti i servizi, le procedure ed i tempi ad essi finalizzati nonché la revisione di tutti i regolamenti che influiscono sugli aspetti organizzativi dell'ente, al fine di un reale adeguamento alle nuove disposizioni di legge alle crescenti esigenze dei cittadini e alle più innovative tecnologie. Inoltre, sarà attualizzato il Piano delle Performance del Comune e dovrà essere adottato lo strumento principale per dare attuazione al principio della trasparenza all'interno della Pubblica Amministrazione. Si tratta del "Programma 6 Triennale sulla trasparenza ed integrità" disciplinato dai comma 2 e 7 dell'art. 11 del D. Lgs. 150/2010. Diminuzione della spesa Questa Amministrazione, come sostenuto in campagna elettorale e ribadito in premessa, sarà molto attenta al risparmio della spesa pubblica e pertanto porrà in essere delle azioni concrete volte a tale fine: 1. Piano di razionalizzazione dei consumi e dei costi derivanti da contratti di utenze (energia, telefonia/internet, acqua) del Comune. Si affiderà ad una Società esterna il compito di analizzare l’attuale situazione e di proporre le migliori soluzioni sul mercato affidando poi la sottoscrizione di tutti i contratti ad un General Contractor. Il Comune ha in essere forniture con diversi operatori sia per forniture di energia (ENEL, ACEA) e telefonia (Telecom, Fastweb). Il Comune deve avere come interfaccia un unico soggetto che, vista la mole di forniture, potrà spuntare dalle compagnie fornitrici prezzi migliori. Inoltre, bisogna prevedere la conversione dell’illuminazione pubblica a LED a costo zero per l’Ente. 2. Piano di alienazione del patrimonio abitativo di proprietà del Comune. Si vuole alienare gran parte del patrimonio comunale ad uso abitativo: oltre ad introitare le somme relative alla vendita (a prezzo politico) con diritto di prelazione ai legittimi assegnatari, l’Amministrazione risparmierebbe immediatamente i costi di manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici e il costo di molte utenze domestiche ad uso privato tuttora a carico del Comune. 3. Piano di riduzione dei costi delle Società a capitale pubblico. Si vuole effettuare una attenta analisi della situazione al fine di razionalizzare la gestione delle società partecipate attraverso la riorganizzazione dei servizi affidati e i relativi costi. Attualmente la sola Multiservizi ci costa circa 8 milioni di euro all’anno per mantenere oltre 170 dipendenti. Bisogna bloccare le assunzioni e ridurre progressivamente il costo del personale. Inoltre, si utilizzerà in modo migliore il personale LSU in servizio presso il nostro Comune che potrebbe essere impiegato anche per le pulizie e per le piccole manutenzioni stradali o di edifici. 7 4. Piano di efficientamento energetico degli edifici pubblici. Saranno sfruttati appositi canali di finanziamento comunitari e/o nazionali per la redazione e l’attuazione di un Piano di efficientamento energetico degli edifici pubblici risparmiando, così, sui costi di gestione e, al contempo, offrendo un contributo in termini di salvaguardia dell’ambiente. 5. Piano di riduzione del contenzioso del Comune. Si istituirà di un gruppo di lavoro interno intersettoriale che, individuati i problemi connessi al contenzioso, ne proponga e attui le soluzioni. Bisogna porre attenzione a tutte le situazioni che ingenerano contenzioso (multe contestate, incidenti) nei confronti dell’amministrazione con relativa condanna al risarcimento. Bisogna rivedere tutte le procedure, dalla segnalazione della situazione di pericolo, al pronto intervento, alla difesa in giudizio: spesso, infatti, accade che il Comune venga condannato in contumacia. 6. Politica di riduzione dell’indebitamento del Comune. Bisognerà attuare una politica di riduzione dell’indebitamento attraverso una oculata programmazione del fabbisogno finanziario, la rinegoziazione dei mutui e risolvendo l’annoso problema dei residui. Chiesto il mutuo per l’importo totale dell’opera, a seguito di gara si generano delle economie; finita e saldata l’opera, le somme non richieste alla Cassa rimangono a titolo di residuo. Attualmente abbiamo circa 120 mutui con la Cassa e residui non richiesti per oltre 3 milioni di euro che vanno necessariamente recuperati. L’indebitamento è uno dei fattori che maggiormente incidono sul Patto di Stabilità. Si può e si deve far ricorso a fonti di finanziamento delle Opere Pubbliche alternative: attenta programmazione della gestione dell’avanzo primario, project financing, finanziamenti comunitari e/o nazionali o di Fondazioni bancarie (ad esempio nel campo della cultura e nella gestione del Teatro Verdi). 7. Politica di gestione dei debiti fuori bilancio. Bisogna attuare una politica di rigoroso controllo sui debiti fuori bilancio: la maggior parte risalenti agli anni 90-2000 derivanti da espropri. Bisogna evitare per il futuro simili situazioni spesso effetto di una gestione non corretta della procedura da parte dell’Amministrazione. Istituzione di organismi interni di controllo e maggiore attenzione alle procedure che possono ingenerare tali situazioni. 8. Politica dei risparmi correnti. Bisogna attuare una politica di riduzione di alcuni “costi della politica”: si devono diminuire i costi di gestione del parcoauto, sia istituzionale che di servizio, ricorrendo maggiormente al leasing, 8 contenere i costi di viaggi e missioni istituzionali, razionalizzare la concessione di contributi ad enti ed associazioni. 9. Politica di risparmio dall’Ambiente. Bisogna attuare una razionalizzazione dei costi di gestione dei parchi e delle aree a verde della città (anche in previsione dell’apertura del Parco Cillarese) pensando a forme di intervento di privati che “adottino” il nostro Verde (attualmente ci costano quasi 1.300.00 euro). Inoltre, si devono effettuare controlli sul servizio di raccolta rifiuti con multe effettivamente esigibili al conmcessionario, previste da capitolato, in caso di disservizio. 10.Politica di equità fiscale: Bisogna attuare una politica di persecuzione di evasori e di recupero di somme di cui il Comune è creditore, con particolare riferimento ai canoni di locazione delle abitazioni. Il tutto, anche attraverso controlli incrociati tra le banche dati. Aumento delle Entrate Ai fini della lotta all'evasione nonché dell'aumento delle entrate proprie, divenute vitali per tutti gli enti locali in seguito alla sistematica ed ineludibile riduzione dei trasferimenti statali, l'Amministrazione punta ad attuare un'azione più incisiva rispetto al passato in merito al recupero dei canoni di locazione degli immobili comunali adibiti ad abitazione e/o ad uso commerciale attuando in concreto una serie di verifiche e di sollecitazioni amministrative, fino alla tutela giudiziaria. Inoltre, l'Amministrazione deve procedere ad una mappatura di tutti gli impianti industriali e di quelli adibiti alla produzione di energie alternative che in gran numero insistono sul territorio comunale per la verifica, l'eventuale accatastamento, se mancante, ed il conseguente recupero dell'imposta comunale sugli immobili (ora IMU). 9 Area Cultura: Brindisi per la Cultura La cultura dovrà rappresentare una occasione di crescita per tutti i cittadini, con la costruzione di una città europea e protagonista nel Mediterraneo. Il Nuovo Teatro Verdi. Il simbolo culturale del risveglio artistico di Brindisi, finora usato come una cattedrale nel deserto per gli eventi della stagione teatrale e poco altro, può diventare il centro culturale della nostra Città. La prima sfida è quella di creare un reale avvicinamento dei brindisini al nostro monumento più discusso, che deve, invece, diventare una casa di partecipazione e accoglienza per molti. Il Nuovo Teatro Verdi sarà anche spazio per mostre, musica giovane, convegni, attività produttive e, perché no, anche spettacoli in vernacolo, purché rispondenti ad alcuni criteri di qualità. La zona limitrofa sarà centro nevralgico delle attività culturali proposte dal teatro che non rimarranno, dunque, isolate nell’edificio, ma si proporranno in uno spazio più ampio a fruizione dei cittadini. Spazio BRINDISI: uso degli spazi comunali in modo più fruibile sia ai progetti ma anche agli operatori turistici ed economici con i quali s’intesseranno eventi culturali; fruizione regolamentata ed equa degli spazi comunali per i gruppi musicali giovanili e di teatro amatoriale, le scuole d’arte d’ogni genere; apertura del Nuovo Teatro Comunale “G. Verdi” a mostre, convegni, spettacoli anche vernacolari prodotti a Brindisi; nuova attenzione ai quartieri decentrati, alle spiagge e ai parchi; ospitalità razionalizzata degli eventi esterni. Tempo BRINDISI: saranno abolite le collocazioni temporali degli eventi che prima concentravano tutto a Natale e d’Estate, potenziando le proposte in momenti di maggiore vuoto, coinvolgendo anche i locali notturni, i pub, da sempre ignorati dalle precedenti amministrazioni. 10 BRINDISI Etica: sviluppata attraverso l’Arte, l’Educazione, la Cultura a 360 gradi, che include l’uomo, la sua storia e la natura. Insomma, CULTURaMIAMO è uno sguardo d’insieme sulla città, che troverà alimento nello scambio continuo anche con gli Enti già preposti alla formazione culturale (le Scuole pubbliche e private, le Università e gli Istituti di ricerca) gli Enti ei gruppi spirituali anche di diverso credo; si intesserà un dialogo continuo con le politiche sociali, prediligendo le attività in rete. Sarà costruito con tutti gli operatori che risponderanno con progetti ai bandi emanati dall’Ente secondo criteri oggettivi e misurabili, scongiurando l’attribuzione familistica delle risorse pubbliche. Punteremo con decisione, inoltre, sulla classe creativa che l'economista e sociologo Richard Florida identifica come uno degli elementi trainanti per lo sviluppo economico delle città post-industriali. Le tre T La teoria delle tre T è stata elaborata da Florida secondo il quale le comunità che generano innovazione e sviluppo sono quelle che meglio integrano Talento, Tecnologia, Tolleranza. Che cos’è la Classe Creativa per Brindisi Nel nostro intento è la costruzione di un gruppo di analisi che possa accompagnare, con idee nuove e innovative, la città di Brindisi a evolversi in città “creativa” con spazi urbani caratterizzati da una forte concentrazione di lavoratori le cui professioni sono, in diversi modi, collegate alla creatività. L’obiettivo è fare emergere dall’anonimato tutti i creativi di Brindisi, qualunque sia la loro estrazione e formazione, dando libero sfogo alla creatività, per progettare la Brindisi del Futuro, una città in cui le Tre T costituiscono le Porte di Accesso: il Talento di uomini e donne che progettano il futuro, la Tecnologia come strumento per vincere la sfida dell’innovazione, la Tolleranza quale requisito di base per consentire agli esseri umani di comunicare tra loro. Il progetto si propone di dare concretezza alla Teoria delle 3 T attraverso azioni, progetti e testimonianze e vuole essere uno spunto per una più ampia riflessione sulle risorse che la città può mettere in campo per formare la classe dirigente capace di produrre innovazione e sviluppo; un discorso nel quale coinvolgere istituzioni 11 pubbliche, associazioni, aziende, rappresentanti del mondo della cultura, mezzi di informazione, opinione pubblica. Area Sociale: Brindisi per i ragazzi Bisogna porre in essere alcune buone pratiche sulle politiche giovanili che risultino facilmente realizzabili, anche grazie al ricorso al cofinanziamento di altri soggetti pubblici (Provincia, Regione, Stato, Unione Europea) e privati (è già accaduto con successo in molte parti d’Europa). YOUth Card La città di Brindisi è “matura” per attivare un sistema di agevolazioni già sperimentato a livello europeo. Si tratta di una “YOUth Card” che dovrà risultare capace di contenere sconti sui consumi culturali (cinema, teatro, librerie, eventi sportivi, ecc.), l’accesso ai servizi cittadini (mobilità agevolata, accesso alla biblioteca, l’iscrizione al Collocamento, l’accesso alle zone wi-fi di uffici pubblici e luoghi di incontro, ecc.), l’accesso alle iniziative promosse dall’Amministrazione Comunale. YOUth Network La circolazione della idee e delle esperienze deve essere incentivata come strumento di crescita culturale e umana dei nostri ragazzi. Questo sarà possibile grazie alla realizzazione di una WI-FI in dieci piazze della città dove l’accesso sarà libero ma controllato. Questi luoghi diventeranno così spazi di aggregazione, sia fisici che virtuali, per le nuove generazioni. YOUth Talent Spesso si pensa che avere successo più che il talento servano le conoscenze giuste. 12 A Brindisi serve sempre di più promuovere i talenti (su più discipline) tramite rassegne e concorsi con dei premi finali (in collaborazione con case discografiche, produzioni cinematografiche) con l'obiettivo di premiare la creatività e valorizzare i talenti. YOUth Sport Lo sport è fondamentale per la qualità della vita delle nuove generazioni. Essere educati all'attività fisica aiuta ad affrontare il proprio percorso di crescita (soprattutto in età adolescenziale) con una marcia in più, come dire: mens sana in corpore sano!. Per questo, sempre in piena interazione con il progetto YOUth Card, sarà possibile accedere a servizi sportivi agevolati sulla base del proprio reddito ISEE. L'agevolazione potrà essere esercitata in vari modi: • Un contributo diretto alle famiglie • Una agevolazione fiscale sulle imposte comunali sulle strutture che praticano sconti a chi proviene da una famiglia al di sotto dei 12.500 euro di reddito ISEE. Brindisi degli anziani Consideriamo gli anziani un patrimonio insostituibile della società brindisina. Una fascia della nostra popolazione a cui riservare interventi per poter usufruire di ogni forma di assistenza (anche domiciliare per i più bisognosi), per la realizzazione di una “rete” di luoghi di incontro che passa attraverso i “centri anziani” ma che deve coinvolgere anche i siti della cultura e dello spettacolo, le piazze, i parchi ed ogni altro possibile punto di incontro e di socializzazione. Una città in cui gli anziani devono avere il diritto ad essere informati (attraverso strumenti adeguati ad ogni livello di istruzione) ed a partecipare alla vita della città attraverso il potenziamento di strumenti già attivi come l’Ufficio Relazioni con il Pubblico ed il call center comunale, ma anche attraverso “assemblee di quartiere” che intendiamo promuovere su ogni scelta importante che l’Amministrazione Comunale dovrà assumere. Brindisi per disabili Uno dei primi impegni dell’Amministrazione Comunale sarà quello di redigere una mappa dei “bisogni” dei diversamente abili, partendo dalle barriere architettoniche ancora esistenti nelle strutture pubbliche (uffici pubblici, scuole, ambulatori medici, 13 ecc.) che costituiscono da sempre un serio ostacolo alla libertà di movimento e quindi anche di partecipazione alla vita sociale, politica ed economica. Nella stessa ottica, di fondamentale importanza è la promozione di progetti, la cui copertura finanziaria è garantita dallo Stato e dalla Regione, per la realizzazione di servizi di assistenza domiciliare integrata ai disabili, agli anziani, ai nuclei familiari disagiati ed alle ragazze madri. Tali progetti saranno finalizzati anche alla realizzazione di impianti polivalenti (ricreativi e culturali), di servizi a chiamata per le persone impedite fisicamente e psichicamente e di comunità-alloggio per il “dopo di noi”. Infine, saranno stipulate convenzioni con cooperative sociali di animazione per il tempo libero dei disabili medio-gravi per favorire la loro completa integrazione sociale. Nell’immediato, l’Amministrazione Comunale sarà impegnata a recuperare ed a rendere immediatamente fruibili le strutture per disabili già esistenti. Brindisi per i bambini E’ necessario considerare i bambini come cittadini a tutti gli effetti e quindi programmare le risposte ai loro bisogni partendo da un miglioramento dell’offerta pubblica in tema di asili nido e di strutture scolastiche, aumentando e riqualificando la presenza di parchi-giochi in ogni quartiere cittadino. I bambini, però, anche soggetti attivi della società brindisina, attraverso la creazione di strumenti diretti di partecipazione, parametrati alla loro età e attivabili attraverso il coinvolgimento delle famiglie a cui va riconosciuto un ruolo insostituibile per la crescita sociale di Brindisi. Brindisi per lo Sport La strutture sportive cittadine, fatta qualche eccezione, versano in uno stato di profondo degrado che ne limita la fruizione da parte dei cittadini. Da qui la necessità di predisporre un piano complessivo di interventi manutentivi e una ipotesi gestionale che consenta la fruizione della maggiore fascia oraria possibile, in maniera tale da rispondere alle esigenze delle società sportive, soprattutto di quelle che svolgono attività giovanili. L’Amministrazione Comunale, con un apposito “piano di impresa”, predisporrà un adeguato programma di utilizzo delle strutture sportive che insistono negli edifici scolastici di proprietà comunale. Sarà valutata la possibilità di concedere a privati dei suoli di proprietà comunale per la realizzazione di impianti sportivi. In compenso, l’Amministrazione Comunale otterrà un “monte 14 ore” di utilizzo di tali impianti per metterli a disposizione gratuitamente di società sportive e di cittadini meno abbienti. Per quanto riguarda il ticket introdotto per l’utilizzo delle strutture sportive, si deve prendere atto che lo stesso sta determinando la morte di numerose società sportive. Da qui la proposta di attivare una sorta di “banca del tempo”, con le stesse società che offrono ore di lavoro dei propri istruttori a titolo gratuito, in maniera tale da compensare il mancato pagamento del ticket con corsi a disposizione di bambini e ragazzi di famiglie meno abbienti. Area Urbanistica, trasporti, opere e lavori pubblici: Il Porto Valorizzare la grande vocazione della città alla logistica e alla intermodalità, tornare a competere nella dimensione mediterranea dei traffici delle merci e delle persone. In questa ottica, il porto dovrà tornare a svolgere un ruolo di fondamentale importanza, ripartendo dalla sua effettiva polifunzionalità. L’Amministrazione Comunale, pertanto, non potrà non sollecitare la realizzazione di un nuovo Piano regolatore del Porto che tenga conto delle necessità di sviluppo del territorio. Gli strumenti urbanistici Se necessario, l’Amministrazione Comunale rivedrà il DPP approvato nella scorsa Legislatura, adeguandolo ancor di più alle direttrici della sostenibilità, dell’integrazione e della valorizzazione delle infrastrutture. Sarà necessario adottare nel più breve tempo possibile il Piano della Costa, allo scopo di verificare se esistono ancora i presupposti per puntare con decisione ad una crescita turistica e ricettiva del litorale situato a nord della città. Grande attenzione, poi, dovrà essere rivolta ad una effettiva riqualificazione delle periferie cittadine, per troppi anni abbandonate in uno stato di profondo degrado anche attraverso i finanziamenti ottenuti per la Rigenerazione Urbana. Infine, l'Amministrazione, attraverso il contributo coordinato dei settori Urbanistica, e Polizia Municipale, si pone l’obiettivo di aumentare la vigilanza sull'attività urbanistico-edilizia nel territorio comunale e dare corso alle eventuali denunce e successivi sequestri e/o demolizioni. 15 Il sistema dei trasporti Una delle priorità di questa Amministrazione sarà, senza dubbio, la realizzazione di un moderno sistema infrastrutturale in grado di garantire lo sviluppo della mobilità sociale e di facilitare gli scambi intra ed extra-urbani. Questo è un obiettivo altamente strategico per progresso economico di un territorio, basilare per migliorarne la competitività e la attrattività. In particolare, la città di Brindisi, che alla tradizionale vocazione agricola unisce la presenza di un importante polo industriale, e che può vantare un ottimo posizionamento strategico, necessita di un potenziamento delle infrastrutture, di collegamento al fine di migliorarne le già buone potenzialità e di aumentare l'intermodalità delle stesse. Da qui l'individuazione di azioni concrete quali il potenziamento del raccordo ferroviario, la realizzazione di un nuovo tronco della ferrovia consortile ed il miglioramento dell'accessibilità alla zona industriale. Infine, dovrà essere studiato e si dovranno porre le basi per la realizzazione di un sistema di trasporti integrato tra porto, aeroporto e stazione ferroviaria funzionale all’incremento sia del commercio che del turismo. Al fine di definire adeguati progetti di sviluppo e razionalizzazione relativamente al sistema territorio-trasporto nonché per migliorare l'efficacia del sistema infrastrutturale in coerenza con la pianificazione territoriale e urbanistica, l'Amministrazione vuole adottare entro il 2013 il Piano Urbano di Mobilità, strumento importantissimo di pianificazione introdotto dalla Legge 340/2000. Inoltre, la mancanza di parcheggi è oggi problema comune alle grandi come alle piccole città, concausa dell'inquinamento e spesso della non ottimale efficienza del sistema dei trasporti pubblici. L'Amministrazione intende adottare entro il 2013 il Piano Urbano dei Parcheggi con l'obiettivo di migliorare la mobilità urbana, razionalizzare la distribuzione dei parcheggi esistenti migliorandone al contempo l'efficienza, aumentare il numero dei parcheggi individuando nuove aree nell'ottica di una città "comoda ma ecosostenibile" per tutti i suoi cittadini. 16 Ambiente e Verde: Il Verde ed i parchi cittadini Il sistema del verde urbano nella città di Brindisi rappresenta un importante elemento costitutivo di tutta la struttura urbana. Secondo gli ultimi dati disponibili, la città di Brindisi dispone di 1.207.626,20 mq di aree verdi corrispondenti ad una quota di 19,46 mq/ab. atteso che la popolazione residente al luglio del 2009 è pari a 89.694. Negli anni gli spazi verdi hanno subito un incremento significativo. Alla fine del 2002 si è calcolato un aumento complessivo di superficie di verde pubblico (dal 1996 al 2002) pari a circa 162mila mq. Nell’ultimo quinquennio, con la realizzazione di due parchi urbani, il Cillarrese e il Patri, quest’ultimo in fase di ultimazione, si è assistito ad una notevole crescita del tessuto verde urbano. Il fenomeno si è tradotto positivamente in un aumento della dotazione per abitante che è passata da 5,9 del 1996 a 19,20 del 2008. L’aumento della dotazione di parchi e di spazi verdi, però, pone con urgenza un problema legato alla gestione ed alla manutenzione degli stessi. Da qui la necessità di stabilire forme intelligenti di coinvolgimento di privati che potrebbero “adottare” i parchi” ed i giardini, facendosi carico dei costi di manutenzione e di conduzione. Saranno creati spazi a verde dedicati a chi nella città possiede animali da compagnia, in cui, nel rispetto delle regole della civile convivenza, sarà possibile recarsi con i propri “amici a 4 zampe”. L’area identificata a tale scopo potrebbe essere quella adiacente alla Brindisi Multiservizi in prossimità del Parco Cillarese. Inoltre, sulla questione degli animali domestici della nostra Città, la prossima Amministrazione si porrà e risolverà il problema dell’individuazione di un’area che sarà adibita a “cimitero degli animali”. L’ambiente Rendere "sostenibili" gli impianti industriali esistenti, mai più impianti pericolosi o a rischio per l'ambiente, riconvertire la città alla sostenibilità, ridisegnare con equilibrio il territorio, costruire le condizioni di crescita, di attrazione di investimenti 17 e di creazione di opportunità di lavoro, risolvere in maniera spedita (e con l’intervento deciso del Governo) il problema delle bonifiche, anche alla luce delle novità introdotte con il decreto sulle semplificazioni. Il tutto, anche attraverso una semplificazione dei processi autorizzativi e un piano di marketing territoriale. In questa ottica, è opportuno comunque ribadire un “no” alla realizzazione di un impianto di rigassificazione, un “no” alle ricerche petrolifere ed alla installazione di impianti di estrazione di petrolio al largo delle nostre coste, la riconversione della centrale Edipower o la sua progressiva dismissione, un “no” all’utilizzo di CDR nelle centrali elettriche brindisine, una moratoria nel rilascio di nuove autorizzazioni alla installazione di impianti fotovoltaici a terra, sui terreni agricoli della città, se gli stessi rappresentano un danno evidente al nostro territorio ed alle sue potenzialità naturali. Quanto ai rapporti con l’Enel, l’obiettivo principale resta quello di stabilire un confronto costante finalizzato a velocizzare ogni possibile investimento di ambientalizzazione ed a ridurre ogni rischio per il territorio e per la salute dei cittadini. Il riferimento al “confronto” non è casuale, in quanto la semplice conflittualità è servita in passato a produrre soltanto guasti notevoli per il nostro territorio. Dal punto di vista ambientale, si pone l’accento sulla necessità di realizzare una accurata indagine epidemiologica nel territorio brindisino ed allo stesso tempo di dotare la città di un funzionale impianto di monitoraggio ambientale. Ma l’ambiente si tutela anche con azioni volte a diffondere in Città la cultura dell’eco-sostenibilità delle abitazioni private. Pertanto, saranno attivate tutte le azioni possibili, sfruttando anche canali di finanziamento europei, per la certificazione energetica degli edifici pubblici e sarà incentivata la costruzione e/o la ristrutturazione di edifici privati a risparmio energetico attraverso sgravi sugli oneri urbanistici concessori. Raccolta differenziata Questa Amministrazione vuole mettere in campo diverse azioni tese alla diffusione ed all’incremento della raccolta differenziata quali l'adozione di un regolamento che preveda incentivi agli utenti legati all'incremento della percentuale di raccolta differenziata, un'intensa campagna di sensibilizzazione alla cittadinanza attraverso la divulgazione di materiale informativo ed incontri con le scuole, l'estensione del 18 servizio di raccolta porta a porta dagli attuali 6 quartieri a tutto il territorio urbano o, in alternativa, la individuazione di un sistema di raccolta ancora più efficace, l'aumento del numero di contenitori adibiti al servizio di raccolta inerti in zone attualmente non servite. Inquinamento acustico ed elettromagnetico Tra le cause principali dell'inquinamento elettromagnetico che interessa ormai tutte le città, vi è sicuramente quella dell'installazione di antenne e ripetitori. La certezza della nocività dell'inquinamento elettromagnetico e quindi dei rischi per la cittadinanza esposta è ancora controversa; tuttavia l'Amministrazione di Brindisi intende dotarsi di un regolamento per la localizzazione delle antenne volto a mitigarne gli effetti e a disciplinarne l'ubicazione e la diffusione. Anche l'inquinamento acustico rappresenta un'importante problematica ambientale soprattutto delle aree urbane, le cui cause possono essere legate a motivazioni diverse quali infrastrutture di trasporto, attività industriali, cantieri. Per combattere l'inquinamento acustico l'Amministrazione si doterà di un piano di monitoraggio e risanamento volto a diminuire le emissioni sonore, a ridurre la propagazione e ad adottare sistemi di mitigazione del rumore per proteggere le zone maggiormente colpite. 19 Sviluppo economico: Il commercio. E’ necessario un confronto su un tema, qual è quello del rilancio del commercio nei centri storici, oggi al centro di numerosi progetti, indagini e disegni di legge, svolti sia a livello provinciale che a livello nazionale. Tra Centro Storico e le attività commerciali in esso presenti, esiste un legame forte e biunivoco, perché da un lato il Centro Storico gioca un ruolo di plusvalore rispetto alle imprese commerciali; dall’altro le imprese commerciali recitano una parte importante per la valorizzazione del centro come luogo dell'aggregazione sociale, sicuro e vivibile. Le nostre città hanno cambiato volto perché gli abitanti hanno cambiato abitudini e i centri commerciali creano un forte appeal, puntando su prezzi più competitivi e maggiori servizi come, ad esempio, più parcheggi e meno traffico. Il Centro Storico può rispondere a questa offensiva con offerte qualitativamente migliori ed esclusive, creando un'occasione di shopping che diventa un momento di aggregazione e di accrescimento culturale, di crescita del consumo consapevole e di attività promozionali che valorizzino la merce e i percorsi commerciali in sintonia con le qualità inimitabili dell’habitat del Centro Storico. Il rilancio dell'economia cittadina è possibile solo attraverso l'attuazione di iniziative concrete anche da parte del fronte istituzionale, in un contesto di valorizzazione dell'offerta commerciale locale e di miglioramento dei servizi e di misure a beneficio dei lavoratori del settore anche alla luce della deregulation sugli orari di aperture degli esercizi commerciali. Per il rilancio del commercio le tre A 20 Attrattività degli spazi pubblici, dei luoghi del commercio, degli eventi artistici, culturali e del tempo libero e attrattività creata dalla presenza di servizi e lavoro; Accessibilità facilitata da piani per la mobilità, da iniziative per il trasporto pubblico, da iniziative per favorire l’accesso il transito ed il parcheggio (vero asset competitivo dell’offerta commerciale nel centro storico), dalla chiarezza di orientamento e segnaletica, da interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche, dalla risoluzione dell’annoso equivoco del centro commerciale naturale trasformato in isola deserta pedonale; Affidabilità, data dalla qualità dell’esperienza, dalla percezione di sicurezza, dalla pulizia e dalla manutenzione degli spazi pubblici e verdi, dalla qualità e presenza dell’arredo urbano. Il ruolo che i decisori pubblici, ed il comune in particolare, possono svolgere è su questo piano. Così rinasce la città intera, e con essa può ripartire anche il commercio. Siamo certi che una politica di questo genere non potrà che trovare concorde e attivo sostegno da parte di tutte le “anime” del tessuto commerciale brindisino. L’Agricoltura. L’attività agricola e della pesca era un tassello fondamentale dell’economia brindisina che, a seguito di una spinta politica di industrializzazione degli anni 70 /80 e alla successiva globalizzazione dei mercati, ha visto anno dopo anno segnare il passo con crollo di mercato dei prodotti, depauperamento del tessuto economico e sociale del settore e successivo lento abbandono delle campagne con conseguente “sofferenza” della forza lavoro e imprenditoriale del comparto. A tale contesto, poi, vanno aggiunte tutte una serie di problematiche specifiche che hanno ulteriormente aggravato il sistema agricolo brindisino, come la “sicurezza” nelle campagne, la mancata organizzazione a livello locale di strutture tecniche di supporto, l’assenza di una qualsivoglia politica di valorizzazione e commercializzazione dei prodotti locali e quindi la conseguente crescita dell’attività di “mediazione” che ha inferto agli agricoltori un pesante colpo al bilancio economico aziendale. A tutte queste colpevoli inadempienze da parte dell’Amministrazione comunale vanno aggiunte pure alcune evidenti scelte strategiche che, condite anche di una buona dose di cinismo, hanno ulteriormente svilito la risorsa agricola del territorio. Basti ricordare la decisione di porre sotto sequestro i territori agricoli a ridosso del nastro trasportatore Enel e l’insediamento di parchi regionali (in particolare quello 21 delle Saline di punta della contessa) che, pure se “giuste” come scelte, dovevano prevedere una corretta azione di pianificazione agronomica e una preventiva politica di supporto economico a favore delle aziende agricole interessate. Inoltre, grave risulta il carente controllo dei mercati al dettaglio di ortofrutta, fonte probabile di smercio dei proventi dei furti nelle campagne. Risulta evidente, quindi, che una corretta politica della nuova amministrazione comunale deve imporre un inversione di tendenza al fine di far recuperare al comparto agricolo il “gap” accumulato in questi anni di inerzia amministrativa. Si propone, pertanto, quanto segue: Creazione di un centro pubblico – privato a duplice funzione sia tecnica (con la presenza di un servizio di consulenza agronomica e finanziaria) e sia commerciale (per il conferimento diretto dei prodotti agricoli, il loro inserimento nelle rotte commerciali e la predisposizione di politiche di marketing del prodotto “made in Brindisi”). Tale struttura darebbe tutta una serie di vantaggi al sistema agricolo ma alla città nel suo complesso. Si può citare: 1. maggior reddito agli agricoltori visto l’eliminazione della rete di “mediazione”; 2. creazione di una fonte occupazionale per il funzionamento della struttura; 3. supporto mirato alle aziende agricole per l’ottenimento di fonti di finanziamento sia comunitarie che regionali (PSR); 4. Inserimento dei prodotti agricoli locali nella rete della grande distribuzione sia locale che transnazionale; 5. maggiore soddisfacimento delle esigenze del consumatore brindisino in merito alla sicurezza alimentare e di rintracciabilità dei prodotti. Avvio del sistema “Agricoltori custodi dell’ambiente” con definizione di politiche pianificatorie di tutela del territorio concertate direttamente con gli agricoltori in modo da invertire la consolidata contrapposizione tra mondo agricolo e tutela del territorio. Tale azione avrebbe anche ulteriori influenze positive sulle politiche di turismo sostenibile, di educazione ambientale e di politiche sociali. Ripristino di un oculato sistema di controllo nei mercati al dettaglio al fine di disincentivare il commercio illegale, di migliorare la qualità igienico- sanitaria a difesa del consumatore e di incentivare il commercio diretto di ortofrutta da parte 22 dei coltivatori diretti. In tale contesto, la definizione di un paniere dei prezzi omogeneo permetterebbe la delocalizzazione dei siti di commercio nei quartieri con conseguente miglioramento della qualità della vita dei cittadini e la riduzione di problemi legati al traffico e alla mobilità. Avvio di una economia della Pesca con azioni di pianificazione logistica delle attività di settore, di miglioramento del sistema commerciale, di inserimento del prodotto locale nella rete distributiva e di ristorazione, di politiche di marketing e turistiche legate al “mondo del mare”. L'apertura di un “Ufficio comunale permanente per l'Agricoltura” che si occupi tutto l'anno di offrire sostegno ed assistenza alle aziende agricole soprattutto in materia di finanziamenti e bandi regionali, europei, fondi rurali ecc. aiutare così le stesse ad innovarsi, a promuoversi ad organizzarsi sul mercato attuale. L'ufficio può svolgere collegamento tra il Gal di riferimento, le aziende e le associazioni di categoria, aiutare lo sviluppo delle aziende già esistenti ed eventuali nuovi progetti professionali. 23 Le conclusioni L’obiettivo del programma – e quindi del nostro operato nei prossimi anni – resta quello di collocare la “persona” al centro di tutto, attuando interventi mirati e cadenzati nel tempo, frutto di iniziative inserite in un percorso di legalità e di trasparenza amministrativa e tenendo ben presente che la necessità maggiormente avvertita resta quella di assicurare un posto di lavoro ai tanti nostri concittadini che non riescono a garantire livelli minimi di reddito alle proprie famiglie. Questa esigenza non potrà essere ignorata da una Amministrazione attenta ai bisogni della gente ed è questo il motivo per cui il nostro Ente dovrà risultare sempre più efficiente nei confronti di coloro che intendono avviare nuove attività imprenditoriali. Il tutto, rimuovendo ostacoli che, nel corso del tempo, si sono trasformati in delle insopportabili incrostazioni che hanno cancellato le capacità della città di Brindisi di attrarre nuovi investimenti. In questa direzione ritengo che i tanti “no” del passato si possano trasformare in tanti “si” consapevoli delle necessità della gente, oltre che dell’obbligo di tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini. Mimmo Consales 24