IN COMUNITÀ: per educare ed educarsi

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IN COMUNITÀ: per educare ed educarsi
IN COMUNITÀ:
per educare ed educarsi
1.1 IN COMUNITÀ PER RISPONDERE AI BISOGNI
Nella seconda annualità, il progetto vuole rafforzare le azioni di progettazione partecipata e
supportare la comunità nel rafforzare i legami tra cittadinanza ed istituzioni. Gli interventi che si
realizzeranno saranno pensati e condivisi dal gruppo di cittadini che ha scelto di collaborare
nell’interesse dell’infanzia, intesa come risorsa ed opportunità per il presente ed il futuro del
comune territorio.
I bisogni evidenziati dal tavolo di progettazione, a cui hanno partecipato genitori, insegnanti,
amministratori locali, adulti impegnati nell’associazionismo locale, il parroco e giovani animatori
del territorio, sono focalizzati intorno a due macroaree:
1) la necessità di migliorare le relazioni e la formazione degli adulti che educano
2) il bisogno di alcuni bambini in difficoltà di essere accolti in una relazione educativa positiva
e favorente l’evoluzione
Per questi motivi si è scelto di progettare “IN COMUNITÀ”, ovvero, essere adulti dentro la
propria realtà territoriale, con uno sguardo attento ai più piccini, con l’obiettivo di educarsi nello
scambio relazionale con l’altro, migliorando così anche la relazione educativa.
Il tavolo di progettazione, infatti, ritiene fondamentale dare ascolto alla voce dei bambini di La
Loggia che nel loro interloquire quotidiano con gli adulti, in famiglia, a scuola, in oratorio, hanno
portato come bisogni fondamentali:
1) L’esigenza di riflettere e conoscere la diversità culturale: anche nel Comune di La Loggia,
infatti, è incrementata notevolmente l’immigrazione di persone extracomunitarie,
provenienti prevalentemente dal Maghreb e dalla Romania. I bambini immigrati iniziano a
frequentare la scuola dell’infanzia e dell’obbligo, portando alla luce, la necessità di integrare
conoscenze, valori, stili di vita differenti; esigenza spesso avvertita in prima battuta dai più
piccoli e successivamente dai genitori e dagli insegnanti. È importante, quindi, pensare “in
comunità” percorsi e pensieri da offrire in risposta alle domande dei bambini, per motivarli a
vivere positivamente la diversità nella relazione e costruire una cittadinanza multiculturale
che caratterizzerà la vita futura della comunità.
2) L’esigenza di ricevere un supporto educativo e didattico idoneo alle proprie capacità ed in
sostegno alle difficoltà: la prima annualità progettuale ha consentito di conoscere e aiutare
alcuni bambini con difficoltà e disturbi specifici dell’apprendimento. Alcuni insegnanti
hanno avuto l’opportunità di essere informati e sensibilizzati in materia. Da questi incontri è
nata l’esigenza di aiutare anche altri bambini diagnosticati con tali disturbi e di formare un
gruppo di insegnanti sensibili alla problematica per migliorare la didattica offerta a tutti gli
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allievi, in modo tale, che rimangano sul territorio insegnanti e genitori competenti, capaci di
aiutare altri bambini e nuclei familiari che vivono le medesime difficoltà.
3) L’esigenza di creare uno spazio fisico di incontro-confronto per famiglie: l’insediamento di
nuovi nuclei, infatti, caratterizzerà La Loggia, come un comune, ad alta presenza di nuclei
con figli in età 0-3 anni, provenienti da altri territori, bisognosi, quindi, di creare relazioni
con altre famiglie per condividere le scelte educative e le problematiche quotidiane.
4) L’esigenza degli insegnanti del territorio di “educarsi”: attraverso approcci che coinvolgano
la sfera emotiva/relazionale, permettendo loro di condividere la fatica dell’educare, in una
condizione quotidiana sempre più complessa a causa della scarsità di risorse economicofinanziarie e delle diversità personologiche, culturali ed emotive degli allievi.
5) L’esigenza di creare occasioni di incontro e di verifica comunitaria: alcuni cittadini
desiderano continuare il percorso di riflessione iniziato sulle esigenze e sulla realtà del
proprio territorio, attraverso incontri periodici di programmazione e verifica degli interventi
educativi ed animativi offerti ai bambini e alle famiglie.
1.2 LE RISORSE PER RISPONDERE AI BISOGNI
Nel corso della seconda annualità, l’équipe progettuale ha scelto di individuare come risorse
“centrali” e “luoghi” per promuovere i processi di sviluppo comunitario:
Il tavolo di progettazione: luogo in cui condividere liberamente il pensiero educativo ed
aggregare gli adulti che hanno a cuore l’infanzia e la vita comunitaria.
La famiglia: spazio emotivo in cui adulti e bambini possono crescere confrontandosi
reciprocamente e “base sicura” da cui partire per relazionarsi con il mondo esterno.
La scuola: altro luogo nel quale insegnanti e famiglie si incontrano per educare ed educarsi,
in cui affetti, conoscenze e rapporti permettono ai piccoli cittadini di diventare protagonisti
ed assumere le prime responsabilità nei confronti degli altri.
L’oratorio e/o la parrocchia: come spazio fisico utile per aggregare molti nuclei famigliari
ed idoneo ad accogliere grandi e piccini, in quanto aperto a tutti coloro che intendono
partecipare alle attività proposte.
1.3 GLI OBIETTIVI GENERALI
Promuovere la condizione di ben-essere dei bambini del territorio
Favorire processi di integrazione tra culture diverse
Creare una rete sinergica di adulti impegnanti nell’ambito della formazione, della didattica e
dell’intervento d’aiuto ai bambini con difficoltà nell’apprendimento
Promuovere occasioni di incontro-confronto tra nuclei familiari
Implementare i processi di partecipazione comunitaria
Aiutare a fare emergere la rete di relazioni sociali nell’ambiente di vita di adulti e bambini
Accrescere la capacità delle famiglie e dei singoli di partecipare e collaborare con le realtà
territoriali formali ed informali, per ottenere le risorse di cui hanno bisogno
1.4 LE ATTIVITA’
Il presente progetto si propone di rispondere ai bisogni delle due realtà che abbiamo conosciuto
nella precedente annualità e con cui abbiamo progettato le attività della seconda annualità, la scuola
e il territorio.
All’interno della Scuola Elementare “Beppe Fenoglio” si propongono le seguenti attività:
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Laboratorio teatrale per insegnanti
Formazione laboratoriale per insegnanti sulle strategie didattiche in materia di DSA
(“Lavori in-corso”)
Sperimentazione di nuove modalità didattiche rivolte a bambini di seconda
elementare (“Cooperando s’impara”)
All’interno della Scuola dell’Infanzia “Piccolo Principe”:
Laboratorio di interculturalità (“Occhi aperti sul mondo”)
Sul territorio le attività proposte saranno:
Conferenze sull’adolescenza
Atelier pedagogico per bambini con disturbi dell’apprendimento (“Salti-in Banco”)
Spazio 0-3 anni (“Ci siamo anche noi!!”)
Doposcuola per ragazzi delle Scuole medie inferiori (“Non solo compiti…??”)
Le attività proposte al territorio si svolgeranno tutte all’interno dei locali dell’oratorio di La Loggia,
un luogo significativo e punto di riferimento per molte famiglie, grazie anche alle attività portate
avanti dal CGD LA LOGGIA, con cui collaboriamo.
“CI SIAMO ANCHE NOI!!”
Spazio 0-3 anni
Il Comune di La Loggia è in forte espansione abitativa e demografica, soprattutto si assiste
all’insediamento di molti nuclei familiari giovani, con figli piccoli (fascia 0-3 anni).
Per rafforzare gli interventi già attuati dalla prima annualità, e sostenere attività che rispondono a
reali necessità, sia delle famiglie che dei servizi, sono stati progettati diversi laboratori con i
seguenti obiettivi:
Obiettivi
 Offrire un luogo d’incontro per le famiglie del territorio
 Favorire la costruzione di una rete informale tra le famiglie
 Valorizzare il ruolo della famiglia non solo come destinataria di interventi di sostegno ma
come risorsa sociale e rete primaria di riferimento educativo
 Offrire spazi di confronto e condivisione fra mamme che vivono l’esperienza della cura di
un figlio
 Prevenire l’isolamento e le ansie legate alle difficoltà della maternità
 Offrire un supporto emotivo e psicologico ai giovani genitori
 Provare a sperimentare un atteggiamento di attenzione consapevole al momento presente
 Creare momenti di relazione e di gioco tra genitori e figli
 Supportare le famiglie nella lettura dei bisogni dei figli
Per realizzare questi obiettivi si è ritenuto utile anche predisporre un luogo fisico (denominato
Spazio 0-3 anni), per accogliere le attività rivolte ai piccoli utenti ed ai loro genitori.
Grazie alla disponibilità del Parroco di La Loggia, si è individuato tale luogo nella casetta a fianco
dell’Oratorio, che verrà allestita grazie alla disponibilità del Comune di La Loggia.
Metodologia
il laboratorio per neo mamme (una decina) con bambini da 0 mesi a 1 anno si svolgerà
presso Cascina Ruah e si articolerà in 7 incontri di 2 ore, con cadenza settimanale, nella
fascia oraria del primo pomeriggio. Il laboratorio, oltre a momenti confronto e condivisione
tra le mamme con due psicologhe, su tematiche riguardanti la relazione madre-bambino nel
primo anno di vita (attaccamento, rapporto di coppia, ruolo della donna-mamma, gestione
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delle famiglie di origine, gelosie tra fratelli), vedrà lo svolgimento di un corso di massaggio
infantile, tenuto da una psicomotricista insegnante A.I.M.I. (Associazione Italiana
Massaggio Infantile) e atto a favorire la relazione madre-bambino e la percezione dello
schema corporeo del bambino, a cui farà seguito un momento di confronto e condivisione
delle emozioni.
Il gruppo di incontro per le mamme, nello spazio 0-3 anni, è da intendersi come il
proseguimento del Gruppo mamme che si è svolto nella scorsa annualità (al quale potranno
unirsi le mamme che seguiranno il corso di massaggio infantile di questa seconda annualità),
con lo scopo di favorire il confronto tra le diverse esperienze e la condivisione dei
cambiamenti legati alla crescita del figlio. Due incontri vedranno la partecipazione di un
esperto (pediatra, omeopata) per rispondere alle domande che ogni mamma, alle prese con
un bimbo in età da svezzamento, si pone. Sarà prevista, inoltre, la presenza di una educatrice
che si occuperà dei bimbi, così da lasciare alle mamme due ore a loro completa
disposizione, per confrontarsi sulle tematiche di volta in volta proposte.
Laboratorio mamma-bambino,“La psicologia meditativa come arricchimento della
relazione mamma-bambino”: ciclo di cinque incontri, con cadenza settimanale, tenuti da
una psicologa e da un’esperta di tecniche meditative. L’idea nasce da varie esperienze di
corsi per sostegno alla genitorialità per neo-mamme (con bambini da 0 a 3 anni). Per poter
rispondere ai bisogni del bambino è importante saper ascoltare se stessi, saper trovare dentro
di sé le energie per far fronte alla propria situazione di vita e alle esigenze specifiche del
proprio bambino, portatore di una propria originalità soggettiva e comunicativa. A fianco
dei tradizionali percorsi per neo-mamme vogliamo proporre il prezioso strumento della
meditazione di consapevolezza come pratica informale, che si esplicita in una serie di
esercizi adatti alle più diverse situazioni quotidiane (dal mangiare, al bere, al nutrire il
proprio bambino o cambiare un pannolino). Si tratta di allenarsi a coltivare e sviluppare la
consapevolezza come fonte di benessere e migliore capacità di ascolto di se stessi e del
proprio piccolo bambino.
Ludoteca, nello Spazio 0-3 anni: questi incontri offrono uno spazio in cui la diade madrebambino possa sperimentare momenti di rilassamento, gioco e scambio, per conoscersi e
crescere insieme soprattutto nella dimensione emotiva e relazionale, attraverso attività
ludiche, di lettura di fiabe, di scoperta delle ninna-nanne, ed altre attività creative (disegno,
cucina, manipolazione, ecc.).
CONFERENZE SULL’ADOLESCENZA
Gli incontri saranno tre e consentiranno ai partecipanti di vivere un momento di confronto, di
discussione e di riflessione su alcune problematiche importanti dell’età evolutiva, con la finalità di
sollecitare una maturazione personale del genitore, cioè una maggiore capacità di ascolto e di
comprensione nei confronti del minore ed una maggiore disponibilità alla relazione interpersonale.
Gli incontri saranno tenuti da un esperto (psicologo, psicoterapeuta o insegnante), il quale eviterà di
porsi come detentore di una cultura libresca e come portatore di ricette psicopedagogiche magiche e
precostruite. Essi prevederanno, oltre ai momenti teorici, dei momenti di interazione con i
partecipanti, eventualmente anche attraverso alcuni giochi psicologici adeguati al contesto
assembleare, che tenderanno a sollecitare la partecipazione attiva dei genitori alla definizione e
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all’approfondimento dei problemi, con l’obiettivo di far acquisire una maggiore consapevolezza
circa le personali modalità di relazione interpersonale.
Gli incontri si svolgeranno alle ore 21.00 presso Cascina Ruah, Via Belvedere 1, a La Loggia, e
avranno i seguenti temi:
“S.O.S famiglia in crescita”.
L’ascolto nel ciclo di vita dalla nascita all’adolescenza.
“Non riconosco più mio figlio!”.
Adolescenza e cambiamenti.
“Bullismo, uso di sostanze, autolesionismo: come proteggere mio figlio?”
Fattori di rischio e di protezione nella pre-adolescenza e adolescenza.
“SALTI - IN BANCO!”
L’atelier “Salti in-banco!” è rivolto a bambini con difficoltà nella codifica scrittoria e nell’area
motorio prassica, è indirizzato al vasto panorama dei bisogni della persona e intende soddisfarli con
le tecniche della pedagogia-clinica.
In alcuni incontri con l’ASL TO 5 di Moncalieri – La loggia e con la scuola primaria di La Loggia,
si è evidenziato il bisogno di trovare un aiuto adeguato per alcuni bambini che attualmente sono
iscritti alla lista d’attesa, i cui problemi vengono segnalati dalle maestre e diagnosticati dall’équipe
multidisciplinare, senza che purtroppo a questo segua un intervento di recupero e sostegno a causa
della scarsità di risorse e del numero sempre crescente di richieste.
In particolare il percorso di aiuto per soggetti in età scolastica trova orientamento a seguito di un
percorso diagnostico (precedentemente realizzato dall’ASL di riferimento) e di incontri con le
maestre ed è rivolto alle abilità: espressivo elocutorie, organizzativo motorie, comunicativorelazionali, di apprendimento.
I destinatari primari dell’intervento sono i bambini della scuola primaria, segnalati dall’ASL di
riferimento e dalle maestre, residenti nel Comune di La Loggia. Si concorderà un progetto
individualizzato, per garantire un’attenzione privilegiata, il numero dei bambini non potrà essere
superiore a sei.
I destinatari secondari sono i genitori e gli insegnanti con i quali si intende, in primo luogo,
realizzare un intervento pedagogico condiviso per sviluppare al meglio le capacità di apprendimento
di questi minori che necessitano di un aiuto specializzato e di una didattica che tenga in
considerazione le caratteristiche del disturbo ed in secondo luogo offrire sostegno emotivo e spazio
di confronto in particolar modo ai genitori, attraverso il gruppo “INSIEME SI PUÒ”.
Obiettivi
 Aiutare i partecipanti a prendere coscienza del proprio sé corporeo in tutte le sue capacità
espressive
 Affinare il gesto motorio legato all’espressione grafica
 Favorire la comunicazione dei vissuti emotivi del soggetto attraverso la produzione creativa
 Verificare e migliorare l’acquisizione dei prerequisiti della grafia
 Sviluppare le capacità di seguire, ascoltare, sequenze ritmiche e di riprodurle a livello
sonoro e grafico, favorendo la percezione del tempo
 Migliorare alcune delle difficoltà di codifica e decodifica scrittoria di ogni bambino
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Metodologia
Intervento con i bambini
I primi incontri saranno dedicati all’osservazione delle capacità di ogni singolo bambino e
all’instaurarsi di un rapporto di fiducia; i metodi utilizzati si basano sull’educazione
attraverso il movimento: si creerà così l’occasione per far parlare il proprio corpo, renderlo
dinamico, uscire dall’obbligo di freni, inibizioni, vincere le difficoltà organizzativo corporee, ritrovare in se stessi l’intento, la volontà, il desiderio di parlare di sé agli altri.
Intervento con i genitori – gruppo “INSIEME SI PUÒ”
Parallelamente allo svolgimento dell’attività con i minori si intende creare un gruppo di
incontro e supporto tra i genitori degli stessi, con la finalità di aiutarli a comprendere la
natura del disturbo diagnosticato al proprio figlio, ma anche stimolare l’aiuto e il confronto
reciproco tra famiglie.
Gli esperti svolgeranno un ruolo informativo e di facilitatori della comunicazione.
“NON SOLO COMPITI …??”
attività di doposcuola
Il tavolo di progettazione partecipata col territorio ha espresso una forte esigenza di attenzione alla
fascia dei ragazzi delle medie.
La parrocchia durante gli ultimi mesi estivi ha cominciato ad aprire l’oratorio due sere a settimana,
per permettere ai ragazzi di incontrarsi e divertirsi insieme, senza necessariamente doversi recare a
Moncalieri, dove si concentrano i luoghi di maggior attrazione per loro.
I genitori hanno espresso il bisogno, oltre che di offrire ai figli un luogo di incontro, anche di far
loro frequentare un’attività di doposcuola nei pomeriggi della settimana in cui non sono a scuola,
per non lasciarli soli a casa o in giro per il paese, e per avere un sostegno allo svolgimento dei
compiti scolastici. Infatti, si è diffuso un certo allarmismo per la percentuale piuttosto alta di
bocciature alla fine dello scorso anno scolastico, specie nella scuola media.
Il parroco, così come per lo spazio 0-3 anni, ha dato la disponibilità dei locali dell’oratorio per
organizzare l’attività di doposcuola per due pomeriggi a settimana. Il CGD La Loggia si occuperà di
coordinare l’attività di educatori e volontari che staranno coi ragazzi, prevedendo dei momenti di
scambio e collaborazione con alcuni insegnanti della scuola media e con i Servizi Sociali, per casi
eventualmente segnalati.
L’attività inizierà a gennaio e terminerà a maggio.
Obiettivi
 Offrire uno spazio di aggregazione e di incontro per i ragazzi di La Loggia nel loro territorio
di appartenenza
 Promuovere prevenzione primaria e promozione dell’agio attraverso interventi educativi
personalizzati realizzati nell’ambiente di vita del ragazzo
 Permettere il costituirsi di relazioni con i pari, significative per la crescita di un giovane
 Potenziare le risorse dei ragazzi accentuandone le valenze positive, valorizzando le
esperienze fatte e proponendo nuove possibilità
 Aiutare i ragazzi nel percorso scolastico, supportandolo nei compiti e nello studio e
favorendo la frequenza regolare e il conseguimento della licenza media
 Stimolare l’apprendimento attraverso il fare cose concrete insieme, vivere esperienze
comuni significative.
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Metodologia
Attività di doposcuola: i ragazzi saranno seguiti nello svolgimento dei compiti scolastici da
due educatrici e due volontari e al termine dell’attività potranno giocare insieme nei locali
dell’ oratorio.
Incontri di coordinamento: per offrire uno spazio di formazione e confronto per gli
operatori.
Incontri con genitori: per costruire un intervento condiviso e confrontarsi sul percorso dei
ragazzi.
Incontri con la scuola e i Servizi Sociali: per rendere efficace e significativo l’intervento
sui ragazzi, si prevedono incontri degli operatori del doposcuola di raccordo con la scuola di
provenienza del ragazzo e, per i casi (massimo due) segnalati dai Servizi Sociali, incontri di
confronto con l’assistente sociale.
Laboratorio “New school radio”: può essere presentato a tutte le classi della scuola media
inferiore, ma è consigliato soprattutto ai ragazzi della terza poiché il livello di dimestichezza
con l’informatica e i nuovi media è maggiore. Mira ad:
- arricchire il percorso formativo dei ragazzi con un’esperienza trasversale che unisca
musica, fisica e informatica;
- creare un prodotto che rimanga alla Scuola e, soprattutto, ai ragazzi;
- favorire il lavoro in gruppo;
- avvicinare i ragazzi alle nuove tecnologie non solo come fruitori
E’ strutturato in 3 fasi, in cui si alterneranno attività di laboratorio pratico, momenti di
analisi collettiva e momenti di lezione frontale. Gestito con la supervisione del CGD LA
LOGGIA
Le attività da svolgere nella Scuola saranno le seguenti:
“COOPERANDO S’IMPARA”
L’intervento prevede la sperimentazione di nuove modalità didattiche rivolta a bambini di seconda
elementare, che pur non avendo una diagnosi specifica, al termine della prima classe della scuola
primaria, non hanno imparato a leggere e/o scrivere.
L’attività si svilupperà, in collaborazione con le insegnanti di una classe (individuata dal dirigente
scolastico) durante l’orario didattico, all’interno della classe stessa.
L’attività sarà rivolta a tutti i bambini di una classe della seconda elementare ed in particolare a
quelli che pur non essendo stati diagnosticati, incontrano delle difficoltà nell’ambito della codifica e
della decodifica scrittoria.
Obiettivi
 Migliorare l’acquisizione della percezione del sé corporeo
 Affinare il gesto motorio legato all’espressione grafica
 Favorire l’attività in piccolo gruppo attraverso il “cooperative learning”
 Aiutare i bambini in difficoltà a diventare soggetto attivo nell’apprendimento, attraverso
tecniche didattiche che coinvolgano tutti i canali percettivi
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Metodologia
L’intervento si strutturerà inizialmente in un incontro con le insegnanti per raccogliere le loro
osservazioni sulle capacità di apprendimento dei bambini, individuare il tema oggetto dell’unità
didattica che si connoterà come sfondo integratore dell’esperienza in aula. Successivamente si
procederà alla preparazione del materiale didattico utile al raggiungimento degli obiettivi. Esso
favorirà l’apprendimento attraverso la stimolazione di tutti i canali sensoriali, in particolar modo,
attraverso l’associazione delle informazioni da apprendere, al suono e al movimento.
Tale metodologia, infatti, coinvolge anche i bambini in difficoltà, per i quali l’uso esclusivo del
canale visivo comporta, maggiori fatiche attentive. Si lavorerà sul tema dello schema corporeo,
delle sequenze temporali, sul ritmo e l’orientamento spazio-temporale.
Gli incontri in aula coinvolgeranno tutto il gruppo classe e al termine di essi ogni bambino potrà
conservare il prodotto del proprio apprendimento.
“LAVORI IN-CORSO”
Formazione laboratoriale per insegnanti sulle strategie didattiche in materia di DSA
Gli incontri, gestiti da formatori dell’Associazione italiana dislessia sezione di Torino, prevedono
una partecipazione attiva dei corsisti che saranno chiamati a condividere le loro esperienze e
competenze pregresse, al fine di costruire insieme un repertorio di definizioni e buone pratiche nella
prevenzione e nella sensibilizzazione dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA).
Il corso sarà aperto al territorio di La Loggia e sarà rivolto ad un gruppo scelto di 5-6 insegnanti
della Direzione didattica di La loggia.
Obiettivi
 Offrire informazioni sui DSA
 Sviluppare competenze utili al riconoscimento degli indicatori relativi ai DSA
 Indicare strategie di lavoro all'interno della classe finalizzate al potenziamento delle abilità
strumentali, all’attivazione di strategie compensative e all’adozione di misure dispensative.
 Formare la figura dell’insegnante-referente sui DSA
Metodologia
Il corso si articolerà in cinque incontri che vedranno l’utilizzo sia di lezioni frontali che cooperative
learning, attraverso anche l’ausilio di un laboratorio di informatica.
Il metodo formativo prevede l’applicazione del cooperative learning tra docenti per procedere
successivamente alla trasmissione dei contenuti appresi ad altri docenti attraverso la peer education.
“OCCHI APERTI SUL MONDO”
laboratorio di interculturalità
L'incremento della presenza di alunni stranieri nella comunità di La Loggia, un dato ormai
strutturale del sistema scolastico italiano, ha fatto emergere, all’interno dei tavoli di progettazione
territoriale, il bisogno di promuovere una cultura dell’integrazione a livello istituzionale, e della
cittadinanza.
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La macro attività si basa su una visione del pluralismo attuale e della concezione dinamica della
cultura, per la promozione del dialogo e del confronto tra le culture portando a una reciproca
trasformazione.
Proponendo la musica e le tradizioni culinarie come linguaggi comunicativi di educazione alla
diversità si proporrà un percorso attraverso diverse culture stimolando la “percezione emotiva” delle
persone e il loro modo di esprimersi. Con i genitori dei bambini della Scuola dell’infanzia “Piccolo
Principe”, sia italiani che stranieri, si promuoveranno riflessioni su strategie educative volte a
combattere stereotipi e pregiudizi culturali che sostengono una visione della diversità come
“minaccia” al sé e al proprio territorio. Gli strumenti metodologici proposti saranno funzionali ad
informare ed agire a livello relazionale tramite il contatto e la condivisione di esperienze per un
riconoscimento dell' uguaglianza nella diversità.
Attraverso l’attività si vuole lavorare nell’ottica della valorizzazione di valori comuni riconoscendo
la diversità, evitando minimizzazioni e attribuzione di connotazioni culturali svalutanti.
Obiettivi
 Educare alla diversità
 Favorire l'ascolto, il dialogo e la comprensione
 Promuovere la capacità di decentramento
 Cercare coesione sociale
 Evitare discriminazioni culturali
Metodologia
Il laboratorio prevede incontri in aula con i bambini, in cui attraverso attività ludiche, artistiche ed
espressive, si aiuterà il gruppo classe a scoprire la bellezza della diversità come risorsa di crescita;
incontri genitori-bambini in cui si aiuteranno le famiglie a conoscersi ed a relazionarsi in maniera
costruttiva per una comunità multietnica in crescita; infine incontri genitori-maestre, volti a
presentare l’attività ed ad una restituzione del percorso.
LABORATORIO TEATRALE PER ANIMATORI
DELL’ESTATE RAGAZZI DI LA LOGGIA
I promotori del progetto intendono la formazione come un’esperienza conoscitiva che produce
effetti reciproci in chi ne prende parte e in chi la conduce. Per questo considerano un progetto
formativo un viaggio che porta inevitabilmente a dei cambiamenti. Esercitarsi nella formazione
vuol dire tenere alta la tensione, portare la mente a ridescrivere la realtà in una maniera più
complessa, sollecitare la volontà di mettersi in discussione per incontrare sé stessi e il prossimo
senza pregiudizi. Ogni individuo è custode e depositario di un mondo che non sempre esprime al
meglio.
L’azione teatrale sarà il tempo-luogo di un percorso di formazione personale dove la libera
rappresentazione delle parole scritte trasfigurerà le storie vissute riportandole alla loro origine in
una luce nuova. Lontano dai canoni istituzionali di un teatro inteso esclusivamente come
spettacolo, si giocheranno e intrecceranno a tutto campo le memorie individuali che diventeranno
una storia più generale.
Con il corpo ogni partecipante può tracciare autobiografie e drammaturgie sostenute dalla
vocazione a costruire un gruppo. La metafora teatrale consente di cogliere snodi tra la storia
individuale, il ruolo professionale e il contesto all’interno del quale l’individuo lavora. L’intervento,
ha caratteristiche esperienziali: propone una differente prospettiva sulle cose, induce ad un esame
degli abituali modelli di comportamento, riduce la rigidità della routine quotidiana, promuove
flessibilità mentale.
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Parallelamente si cercherà di catturare un anima collettiva che sorge spontaneamente in ogni
gruppo. Il titolo del progetto vero e proprio (come chiamare, definire la mente collettiva che svolge
un’esperienza comune) nascerà nel corso del laboratorio.
Obiettivi
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esplorare il corpo interno in relazione allo spazio esterno ed alle proprie necessità emotive
eliminare tensioni
sperimentare l’ascolto di sé e dell’altro
favorire l’interazione corporea ed emotiva
consapevolezza del corpo-mente
avviamento all’improvvisazione
riappropriazione e valorizzazione dello spazio interiore
superamento delle proprie inibizioni
trasmettere in altri contesi un sapere teatrale
eventuale spettacolo conclusivo (per la realizzazione di quest’ultimo sarà necessario un
service audio-luci il cui costo è escluso da questo progetto)
Metodologia
Ogni modulo, composto da 10 partecipanti, prevede 10 incontri di 2 ore ciascuno per un totale di 20
ore.
Il conduttore, esperto di teatro d’improvvisazione, in quattro incontri sarà affiancato da un
drammaturgo con cui si cercherà di creare l’ossatura di una storia che nasce dai partecipanti al
laboratorio.
I moduli previsti sono 2
1.5 MONITORAGGIO E VALUTAZIONE
Il monitoraggio del progetto avviene in itinere attraverso indicatori qualitativi e quantitativi così da
monitorare la risposta del territorio all’empowerment di Comunità, ovvero il miglioramento della
capacità di agire per se stessa.
Tra gli indicatori dello sviluppo di Comunità si terrà conto delle proposte e delle richieste che
emergeranno durante le attività, raccolte in modalità scritta dai conduttori delle stesse.
Ci saranno inoltre momenti di restituzione reciproca, tra gli attuatori delle attività ed i partecipanti,
per verificare il raggiungimento degli obiettivi, nonché interviste a “testimoni significativi”, sia
interni che esterni alla rete.
1.6 MODALITÀ DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE
La presentazione del progetto avverrà attraverso diversi momenti:
- partecipazione alla festa d’Autunno delle Associazioni del Comune di la Loggia
- creazione, realizzazione esecutiva e stampa di volantini di spiegazione delle singole attività
- grazie al patrocinio del Comune di La Loggia, il Progetto verrà pubblicizzato sui display e
siti del territorio.
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