Segreteria Provinciale di Torino Cat. Q/CT/01/2016 AL SIGNOR

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Segreteria Provinciale di Torino Cat. Q/CT/01/2016 AL SIGNOR
Segreteria Provinciale di Torino
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COISP · CO ORDINAMENTO PER L’ I NDIPENDENZA S INDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA
Cat. Q/CT/01/2016
AL SIGNOR QUESTORE DI
TORINO
e, p.c.
ALLA SEGRETERIA NAZIONALE Co.I.S.P.
ROMA
ALLA SEGRETERIA REGIONALE Co.I.S.P.
TORINO
OGGETTO: Volanti commissariati – Problematiche autovetture .
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Egregio Sig. Questore
il Signor Capo della Polizia, in un recente incontro tenutosi a L’Aquila, ha avvertito i
vertici dell’Amministrazione sulla necessità di aumentare il livello d’allerta in questo
particolare contesto storico con testuali parole: “State attenti e motivate i vostri
poliziotti, c’è un pericolo diffuso di terrorismo…”.
Di fronte al persistente incubo terroristico e alla recrudescenza di fenomeni criminali di
estrema violenza si rende necessaria l’adozione da parte del personale di opportune ed
idonee misure di prevenzione e di contrasto ad eventuali azioni criminose nonché di
autotutela della propria incolumità. In un simile contesto appare incomprensibile come
tale attività debba poi essere di fatto svolta con mezzi del tutto insufficienti ed inidonei;
ci riferiamo all’annosa questione delle vetture utilizzate per i servizi di volante dai
Commissariati cittadini, servizi da tempo svolti con autovetture, come la Fiat Punto,
assolutamente non idonee, non essendo strutturate ed equipaggiate per tale specifica
attività; ma non solo, infatti spesso a bordo di tali (inadatte) vetture vengono comandati
di servizio solo due operatori, senza la presenza del cosiddetto “gregario”, condizione
questa che pregiudica ulteriormente le già precarie condizioni di sicurezza.
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Nonostante vi sia stato un sensibile miglioramento nell’adeguamento del parco auto in
uso all’Ufficio Prevenzione Generale, lo stesso non si può dire per i Commissariati;
eppure tutti gli operatori hanno diritto che siano assicurate le medesime condizioni di
sicurezza, senza distinzioni tra Volanti e poliziotti di serie “A” e di serie “B”.
Inoltre giova ricordare che le “Volanti” dovrebbero essere dotate con arma lunga PM
12 quindi se la vettura non è equipaggiata con i sistemi di sicurezza passiva adatti
(antifurto volumetrico, blocco arma, etcc.) e gli operatori sono solo due il porto del
PM12 diventa problematico in quanto in caso di intervento che ne suggerisca il non
impiego esso non può essere lasciato in auto per i motivi di cui sopra e quindi la
pattuglia dovrebbe effettuare il servizio senza arma lunga; di contro, in caso di
intervento che invece richiederebbe l’uso del PM12, gli operatori se ne troverebbero
sprovvisti.
Pertanto delle due l’una! In qualsiasi caso ci troviamo di fronte ad un problema non
indifferente che va sanato quanto meno con un protocollo scritto che demandi
all’Amministrazione le eventuali responsabilità in caso di “incidenti” e che soprattutto
metta il personale nelle condizioni di svolgere il proprio servizio nelle migliori
condizioni possibili.
Per quanto sopra chiediamo un Suo intervento volto a sanare questa situazione in modo
tale da garantire anche ai colleghi dei Commissariati quelle condizioni di sicurezza che
oggi come non mai appaiono assolutamente indispensabili per fronteggiare il delicato
momento storico.
In attesa di un cortese riscontro alla presente si porgono cordiali saluti.
Torino 08 Novembre 2016
LA SEGRETERIA PROV.LE
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