Il "biologico" e le rotazioni
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Il "biologico" e le rotazioni
Autorizzazione del Tribunale di Campobasso N. 179 del 19-4-1990 Direttore Responsabile Francesco Giordano - Vice Direttore Responsabile Giacomo Picone Direzione e Amministrazione c/o Sede centrale COREDIMO - CAMPOBASSO Via S. Antonio dei Lazzari - tel. 0874/482669 - 482687 fax 699266 Website: www.coredimo.it PROGRAMMA REGIONALE DI AZIONE AGROAMBIENTALE REG. U.e. 1257/99 (proseguimento Reg. U.e. 2078/92) Misura f - Azione 2 AGRICOLTURA BIOLOGICA BOLLETTINO BIO Informazioni per le aziende Biologiche Il "biologico" e le rotazioni Ricordiamo anche quest'anno che il comma f dell'art. 5 del Reg. (CE) n. 834/2007 ripropone la necessità delle rotazioni così recitando: "l'agricoltura biologica si basa…..su appropriate rotazioni delle colture…". Più esplicitamente l'art. 12 (comma b): "la fertilità e l'attività biologica del suolo sono mantenute e potenziate mediante la rotazione pluriennale delle colture comprese leguminose e altre colture da sovescio…"; inoltre il comma g dice: "la prevenzione dei danni provocati da parassiti… è ottenuta….attraverso la rotazione delle colture,….". Da ciò per ecosostenere il sistema terreno-pianta soprattutto sotto l'aspetto agronomico e fitosanitario l'alternanza oculata delle colture, tanto decantata dai georgici latini, rimane nell'era della globalizzazione un pilastro dell'agricoltura biologica. Ricordiamo le consuetudini del passato per comprendere meglio le tecniche attuali. Negli anni del primo dopoguerra frequente era l'avvicendamento discontinuo caratterizzato dall'interruzione delle colture per uno o più anni su un appezzamento. Il "riposo", ormai inconcepibile, era assoluto (pascolato o non pascolato) oppure lavorato (maggese). Questa pratica era diffusa negli ambienti poveri dell'Appennino centrale dove si coltivava patata e cereali con una interruzione pluriennale con pascolo. Un'altra pratica consisteva nel lasciare a riposo i campi coltivati per più anni a cereali; il terreno poi veniva lavorato con la tecnica del maggese e preparato, prima delle piogge di fine ottobre, alla coltivazione del grano.Chiaramente con le nuove tecnologie applicate all'agricoltura gli avvicendamenti discontinui sono stati abbandonati anche nelle terre marginali. Mentre continua ad essere praticato anzi ad essere "imposto" nel biologico l'avvicendamento continuo. Anno XX Supplemento al n°33/2009 Esso consiste nella successione continua sullo stesso appezzamento di colture a ciclo annuale o poliennale. La logica di successione prevede all'inizio una coltura da rinnovo (mais, bietola, patata etc.) o una miglioratrice (fava, prato di leguminose etc.) cui seguiranno le colture che sfruttano la fertilità precedente cosiddette depauperatrici (es. grano). Le rotazioni quando presentano schemi rigidi sono fisse; quando conservano l'ampiezza degli appezzamenti ma non le stesse specie nel succedersi sono libere. A onor di didattica sono regolari se le sezioni hanno la stessa area, irregolari se presentano aree diverse. Ecco un esempio di rotazione continua, fissa, regolare il cui ciclo si ripete ogni 4 anni. Coltura da rinnovo Coltura depauperatrice Coltura depauperatrice Coltura miglioratrice Uno schema-guida può essere il seguente: barbabietola – frumento – trifoglio – frumento L'utilità della successione è soprattutto di tipo agronomico, sociale ed ecologico. Con le colture da rinnovo le lavorazioni profonde, le concimazioni abbondanti e le sarchiature, che esse richiedono, migliorano le proprietà fisico-chimiche del terreno.Con la coltivazione della miglioratrice viene "migliorata" la struttura del suolo, la dotazione in azoto e la pulizia delle infestanti. Ciò è in perfetta assonanza con alcuni principi riportati nel Ufficiperiferici: ISERNIA:Viale dei Pentri - Loc. Nunziatella- tel. 0865/2189 fax 416468 TERMOLI:Via Perrotta n° 14 - tel. e fax 0875/81848-705266 NOTIZIARIO Anno XX supplemento al n° 33 Agosto 2009 regolamento: "la produzione biologica vegetale dovrebbe contribuire a mantenere e a potenziare la fertilità del suolo… Le piante dovrebbero essere nutrite preferibilmente attraverso l'ecosistema del suolo…." La convenienza sociale è data dall'utilizzo più razionale nel corso dell'anno della manodopera e delle macchine agricole aziendali. Inoltre appezzamenti investiti a colture diverse esaltano la biodiversità e rompono la monotonia del paesaggio. L'ecosistema, inteso come sistema del campo, e del comprensorio ed in senso più "macro", viene arricchito di varietà vegetali e di anelli trofici. In conclusione si ricreano in parte le condizioni di un'agricoltura seminaturalizzata ed ecosostenibile riscoprendo una vecchia consuetudine agricola: le rotazioni. Questa pratica è stata prescritta anche nella nostra Regione a coloro che sono riconosciuti Agricoltori Biologici in ossequio alle Direttive della Unione Europea. Azione A2 - Produzione biologica Avvicendamento E' vietata la monosuccessione. E' fatto obbligo l'inserimento sistematico di una coltura leguminosa da granella o foraggera, annuale o poliennale, nell'ambito di una rotazione colturale. Il piano di avvicendamento delle colture deve prevedere una successione secondo il seguente ordine: 1) coltura miglioratrice: fava, pisello, fagiolo, cece, lenticchia, lupino, cicerchia, prato di leguminose o misto leguminose-graminacee ecc.; 2) coltura depauperatrice: frumento duro, frumento tenero, orzo, avena, farro, triticale; 3) coltura da rinnovo (es: bietola, girasole, mais patata, pomodoro, cavolo, finocchio, lattuga ecc.); 4) coltura depauperatrice. Per le colture arboree (vite, olivo e piante fruttifere), in cui non si attua la tecnica dell'inerbimento controllato totale o parziale, è obbligatoria la pratica del sovescio con colture leguminose o erbai intercalari misti, almeno ogni tre anni. Non è consentita la bruciatura delle stoppie e di altri materiali vegetali se non nei casi, autorizzati dall'Assessorato all'Agricoltura e Foreste, di distruzione col fuoco di residui infetti o infestati. Concimazione dei terreni L'arricchimento ed il mantenimento della fertilità del terreno deve basarsi sull'adozione di: - materiale organico opportunamente compostato; - altri prodotti naturali espressamente elencati nell'allegato II, punto A del Reg. CEE n. 2092/91; - rotazioni colturali che includono colture leguminose ad elevata capacità azotofissatrice; - pratica del sovescio mediante interramento totale di piante azotofissatrici. Autorizzazione del Tribunale di Campobasso N.179 del 9-4-1990 Direttore Responsabile Francesco Giordano - Vice Direttore Responsabile Giacomo Picone Direzione e Amministrazione - CAMPOBASSO - Via S.Antonio dei Lazzari tel. 0874/482669 - 482687 fax 699266 Sedi operative : ISERNIA: Viale dei Pentri - Loc. Nunziatella - tel. e fax 0865/2189 - 416468 TERMOLI: Via Perrotta n° 14 - tel. e fax 0875/81848-705266 ANNO XX - SUPPLEMENTO AL N° 33 AGOSTO 2009 In questo numero: Il "biologico" e le rotazioni pag. 2