Art Cologne non perde tempo, e annuncia la sua 51esima edizione

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Art Cologne non perde tempo, e annuncia la sua 51esima edizione
17 dicembre 2016 delle ore 19:04
Art Cologne non perde tempo, e annuncia la sua
51esima edizione. 200 gallerie e una serie di
nuovi progetti per la fiera d'arte più antica del
mondo
Che Colonia, con la sua fiera, sia diventata una
destinazione tra le più gettonate degli ultimi
anni lo abbiamo viso da partecipazione di
pubblico e gallerie crescenti. Segno che il
mercato, in terra tedesca, continua la sua presa
anche sull'arte. E Art Cologne non perde tempo,
annunciando il 2017 (opening il 26 aprile, con
la 51esima edizione) come un anno
particolarmente saporito. Fondata nel 1967 col
nome di «Kölner Kunstmarkt», fu la prima fiera
al mondo ad occuparsi di arte moderna e
contemporanea. Nell'edizione 2017, presenzieranno
200 tra le più importanti gallerie d'arte
contemporanea del mondo. Nella sezione
GALLERIES troveremo le gallerie più
affermate e un'offerta di arte dal moderno al
dopoguerra al contemporaneo. Ma la vera
novità è la sezione NEUMARKT, al suo
esordio, che darà spazio a giovani gallerie, e
nello stesso "stage" anche l'area NEUMARKT
COLLABORATIONS che ospiterà una
selezione di progetti curatoriali realizzati dagli
stessi partecipanti alla sezione. Alcuni giganti
il cui nome fa rimbombare il mercato dell'arte
solo a pronunciarlo (come Gagosian, Daniel
Tempton, David Kordansky, White Cube)
buffamente saranno novellini alla loro prima
partecipazione a Art Cologne, a fianco di
colleghi come David Zwirner, Hauser &
Wirth, Sprüth Magers, Thaddaeus Ropac, Hans
Mayer, OMR, Pearl Lam, Max Hetzler, Karsten
Greve, Daniel Buchholz - per il contemporaneo
- e Le Minotaure (Parigi), Thole Rotermund
(Hamburg), Derda Berlin (Berlino), Zlotowski
(Parigi) - per il moderno e dopoguerra.
Consistente il manipolo di francesi nella
sezione delle gallerie giovani, come Samy
Abraham (Parigi), Antoine Levi (Parigi) and
Joseph Tang (Parigi), affiancati da colleghi
internazionali quali ESSEX STREET (New
York), LambdaLambdaLambda (Pristina),
Project Native Informant (Londra), Limoncello
(Londra), Deborah Schamoni (Monaco), The
Journal (New York), Teminkova & Kasela
(Taalin), Max Mayer (Dusseldorf) and Jan Kaps
(Colonia). Magra invece la partecipazione
italiana, che vede schierati per il contemporaneo
solo A Arte Invernizzi (Milano), Giorgio
Persano (Torino) e Thomas Brambilla
(Bergamo), e per il moderno e dopoguerra
soltanto Lorenzelli Arte (Milano). (Mario
Finazzi)
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