L`accoglienza alla scuola d`infanzia Monte D`Oro

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L`accoglienza alla scuola d`infanzia Monte D`Oro
L'accoglienza alla scuola d'infanzia Monte D'Oro
Scritto da Nadia Bortolameazzi
Giovedì 08 Gennaio 2009 16:18
Settembre Ottobre 2008
Ogni bambino e ogni bambina all’ingresso nella scuola dell’infanzia porta con sé la sua storia
personale, fatta di esperienze, di stili, di ritmi e tempi.
Nell’organizzare l’ambiente scolastico, le insegnanti hanno cercato di allestire spazi stimolanti in
cui i bambini/e possano sentirsi protagonisti accolti con il loro “bagaglio”, facilitati nell’incontro
con il nuovo ambiente, vivendo serenamente il primo impatto con la scuola e rafforzando i
legami affettivi vissuti da bambini e bambine già frequentanti.
Sono state create situazioni in cui i bambini/e hanno avuto la possibilità di vivere una pluralità di
esperienze partecipando a:
Toccare, pasticciare, Manipolare, Sperimentare, Esprimere, Conoscere, Creare, per il piacere di
Fare secondo la loro creatività, utilizzando materiali diversi.
In questo contesto il ruolo dell’insegnate si è articolato in:
- Organizzare lo spazio con i materiali e giochi che invitino i bambini/e a “Scoprire” la scuola
(3 anni);
- Aiutare bambini/e a superare l’ansia del distacco proponendosi come figura di riferimento;
- Predisporre un ambiente ricco di stimoli;
- Guidare e stimolare le esperienze;
- Proporre un rapporto privilegiato bambino/adulto;
- Creare un’atmosfera di serenità dove condividere spazi e materiali;
Per questo momento le insegnanti hanno proposto un percorso educativo e didattico: “Progetto
Accoglienza” che fa da tramite fra l’ingresso/rientro a scuola e l’inizio delle attività del progetto
di plesso.
Ogni sezione ha sviluppato tale progetto prendendo spunto da differenti racconti rielaborati con
i bambini con diverse modalità.
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Scritto da Nadia Bortolameazzi
Giovedì 08 Gennaio 2009 16:18
Sez. A “Palloncino verde”
I racconti hanno sempre affascinato grandi e piccoli. I personaggi affrontano ostacoli, superano
prove per giungere spesso ad una felice soluzione.
I sentimenti dei personaggi sono umani, simili ai nostri: ridono, piangono, amano ecc… I
personaggi sono sempre una parte di noi. Per questo motivo abbiamo scelto la storia di “ Topo
Tip non vuole andare a scuola” come sfondo al “Progetto Accoglienza”. Il racconto è stato
drammatizzato e rielaborato dai bambini
attraverso disegni in sequenza per la costruzione di un libro, adottando varie tecniche per fare,
provare, ritrovare, condividere spazi e luoghi e riflettere sul contenuto delle storie.
Insegnanti: Maria, Fiorenza, Chiara.
Sez. B “Palloncino Rosso”
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Per
della
favorire
storia informali.
“Penna
e
consolidare
Rossa”
e
senso
la drammatizzazione
di appartenenza
al
gruppo
daèlaparte
sezione
dei
bambini
siognuno.
è proposta
con
l’utilizzo
lamemoria
lettura
di
Imateriali
episodio.
bambini
sono
stati
invitati
verbalizzare
ed
sonorizzare
l’ambiente
edi
le
azioni
di
ciascun
La
e
momento
ricostruzione
privilegiato
grafico-pittorica
perila
l’osservazione
delle
sequenze
deiatempi,
delmotoria
racconto
stili
e competenze
risultata
preziosa
quale
Insegnanti: Marina,
Adriana,
Rosa.
Sez. C “Palloncino Arancione”
Per favorire l’inserimento in un ambiente accogliente, attento alle esigenze dei bambini in
questa prima fase dell’anno le insegnanti hanno proposto il racconto de “Il piccolo Canguro”.
Il piccolo canguro non riesce ma soprattutto non vuole uscire dal marsupio della mamma
canguro. Il cucciolo viene così coccolato e rassicurato, ed in un secondo momento attraverso la
vicinanza della madre riuscirà fare il “vero salto” fuori dal marsupio scoprendo le meraviglie
della natura che lo circonda e la bellezza di
incontrare nuovi amici. Il racconto, la drammatizzazione, la creazione di alcuni elementi
identificativi (Es. Coroncina del piccolo canguro) ha permesso di ripresentare alcune situazioni
quotidiane di disagio nel distacco dalla mamma, di parlarne paragonandole al racconto, di
scaricarne l’ansia emotiva, di riviverle
prendendone coscienza. Il tutto anche attraverso rielaborazioni grafiche pittoriche con l’ausilio
di diversi materiali e tecniche (pittura con le mani, con le spatole, pennelli, tamponi, stencil…). Il
piccolo canguro è stato lo spunto per scoprire assieme ai bambini l’origine di tale animale, le
caratteristiche, la provenienza anche attraverso libri portati dai bambini stessi.
Insegnanti: Ivana B., Nadia, Rosa
Sez. D “Palloncino Blù”
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Scritto da Nadia Bortolameazzi
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Trotty è un cavallino curioso che lascia la sua mamma e il suo papà, per incontrare tanti amici e
imparare con loro tante cose nuove.
Il breve racconto è una rielaborazione tratta da un libro per bambini “Dieci agili cavallini”.
Il personaggiop “Trotty” fa da tramite nell’inserimento dei bambini più piccoli ed è uno stimolo al
ri-ambientamento dei bambini medi e grandi; inizialmente per la conoscenza dei nomi e di
alcune semplici regole e successivamente per l’esplorazione dei luoghi di gioco e di attività
allestiti di volta in volta nella sezione.
Insieme a Trotty si imparano filastrocche e canzoncine… (“Trotta Trotta cavallino”; “Il cavallo del
bambino” ecc..).
I bambini a loro vlta hanno rielaborato graficamente la storia di trottY che sarà raccolta in una
cartellina e consegnata al termine del progetto “Accoglienza”.
Il percorso attraverso il racconto di Trotty si è sviluppato perseguendo obiettivi descritti nel
progetto Accoglienza della scuola, dando un’impronta di appartenenza al gruppo sezione
“Palloncino Blù”.
Insegnanti: Mara, Gabriella, Chiara, Antonella.
Sez. E “Palloncino Giallo”
La maggior parte dei bambini/e sperimenta il primo distacco dall’ambiente domestico con
l’ingresso al nido, ma la scuola dell’infanzia può rappresentare in ogni caso un luogo “pauroso”
perché sconosciuto. Con l’ascolto della storia di Ulipio, dunque, un bambino che non vuole
andare all’ “asilo”, abbiamo percorso giorno
dopo giorno, le sue prime settimane di scuola…,Che cosa succede? Perché non vuole
frequentarla? Non vuole andarci perché, essendo un luogo sconosciuto, è pieno di potenziali
paure: la paura di essere abbandonato dalla mamma, di sentirsi solo, di trovarsi in un ambiente
non accogliente….. Attraverso lo scorrere dei giorni, Ulipio elenca alla mamma, che lo rassicura
gratificandolo e incoraggiandolo, tutte le attività alle quali partecipa con interesse e spesso con
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gioia e noi le abbiamo seguite e imitate proprio come accade a Ulipio nel racconto, ricostruendo
con materiali diversi e usando tecniche varie alcuni elementi significativi ed emozionali che
hanno suscitato più interesse nei bambini ( formine di pasta di pane, burattini, festa
dell’amicizia…) per aiutare bambini e bambine a immedesimarsi nella vicenda e, passo dopo
passo, giungere alle stesse conclusioni del protagonista: “ La scuola non mi piace, ma la MIA
scuola è BELLISSIMA!”.
Insegnanti: Ivana M., Emanuela, Chiara.
5/5