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Benvenuti a Scutari, e grazie di aver deciso di conoscere la nostra regione! La Regione di Scutari Vi offre un panorama naturale straordinario, un viaggio sorprendente fra i resti di un passato glorioso e il vigore di una natura intatta. La ricchezza storica e artistica, la vivacità culturale, le antiche e sempre vive tradizioni, la bellezza dei luoghi e la centralità geografica, hanno reso questo territorio di grande importanza in Albania. Il Consiglio Regionale di Scutari, ringraziando il Governo Italiano e la Regione Molise per la realizzazione di quest’opera, è lieto di poter offrire questa guida, come strumento per godere le parti maggiormente suggestive della nostra terra. La guida, infatti, riserva al lettore attento e desideroso di conoscenze, un ventaglio assai ampio d’informazioni: dalla storia all’arte, alle tradizioni all’enogastronomia. Nell’augurarvi una permanenza gradevole e un gradito ritorno, vi lascio alla storia, all’arte, alle tradizioni, al folklore, alla natura, ai prodotti tipici e alla famosa ospitalità di Scutari. Prof.as. Dr. Gjovalin Kolombi Presidente del Consiglio Regionale di Scutari Saluti Con grande soddisfazione saluto la realizzazione di questa guida turistica della Regione di Scutari. Quando un progetto di cooperazione internazionale lascia una traccia evidente non solo significa aver raggiunto l’obiettivo ma aver anche contribuito ad esaltare il protagonismo degli attori locali coinvolti nelle attività. Spero che questo piccolo contributo, finanziato dal Governo Italiano e dalla Regione Molise, possa essere un segno positivo della rinascita turistica della Città di Scutari, ricca di arti e tradizioni e, soprattutto, di risorse naturalistiche rappresentate da un lago vera e propria potenzialità ambientale per un’area d’Albania in continua evoluzione. Un vivo apprezzamento và all’Agenzia di Sviluppo Economico Locale di Scutari “Teuleda”, l’UNDP ed al GAL “Molise verso il 2000” di Campobasso, enti attuatori del progetto, che hanno supportato, in ogni momento e con tutta la collaborazione possibile, il Prof. Novelli che ha realizzato un’opera di grande valore scientifico. Sen. Michele Iorio Presidente della Regione Molise e Vice Presidente dell’Euroregione Adriatica Saluti 3 Presentazione Presentazione 4 Questa guida presenta una caratteristica di fondo; gli autori dei contributi hanno competenze nel campo del turismo, sono cittadini della regione di Scutari che mettono a disposizione dei turisti – lettori, la propria esperienza dei luoghi oppure, se esterni alla regione, descrivono in forma di racconto della propria esperienza lungo le strade ed i sentieri. Diversamente da una concezione paternalistica delle guide stampate, questa impostazione si rivolge ad un lettore che abbia lo spazio di elaborare un’esperienza autonoma e diretta. In altre parole, speriamo che il nostro lettore usi il testo come un consigliere, un referente del proprio viaggio, ma conservi il gusto della curiosità e dell’iniziativa personale. La struttura aperta del lavoro, potrebbe apparire una mancanza ad autori di guide classiche . Da tempo, però, la tendenza a guide “da interpretare” più che a seguire, si fa sempre più diffusa e noi ci siamo collocati all’interno di questa tendenza. La guida si rivolge a turisti europei e non, che scelgano l’Albania come terra di viaggi e di vacanze. Anche questa scelta è determinata da alcune buone ragioni. In primo luogo la guida non è il prodotto di privati, nasce da un programma internazionale, che vede impegnata la regione italiana Molise, le amministrazioni albanesi di Scutari e agenzie locali di sviluppo. In secondo luogo, la promozione del turismo internazionale è una potenzialità importante per lo sviluppo di un sistema turistico albanese e per un ingresso significativo dell’Albania nella geografia del turismo mediterraneo. Speriamo che i lettori della guida siano numerosi tra quanti arrivano nel paese. Si tratta spesso, di turisti vocazionali, cioè caratterizzati da una specializzazione e da un interesse specifico: camperisti, giovani con il sacco dietro le spalle, ambientalisti, “balcanisti” ecc. La guida dovrebbe aiutarli a capire meglio il paese, la regione e la città di Scutari ed a migliorare l’economia di tempo, di emozioni, di esperienza della loro vacanza. Contiamo molto sul loro passaparola con amici, conoscenti, riviste,blog, siti ecc. , ci contano anche gli abitanti della regione. Speriamo di scoprire tra qualche tempo che questo nostro lavoro è stato utile. a cura del Prof. Renato Novelli* * Renato Novelli, insegna Sociologia del turismo e sociologia dello sviluppo locale all’Università Politecnica delle Marche, in Albania ha curato le guide di Valona e Durazzo Informazioni Pratiche Prima di partire I periodi migliori per visitare Scutari Come preparare il viaggio Vista di Scutari dal Castello Rozafa Naturalmente viene indicata l’estate che nella regione è leggermente fresca. In città la temperatura media estiva è di 26°C, nonostante alcuni giorni con afa, umidità e con il termometro che supera i 30°C. In città naturalmente, mentre il Parco di Theth e la zona di Razma rimangono abbastanza fresche anche durante la stagione estiva. Vi sono comunque momenti opportuni per una visita anche in altre stagioni. In particolare con la primavera nei mesi di marzo ed aprile. A Maggio le temperature sono quasi estive. La terra dei melograni selvatici, come Scutari è stata definita, in primavera con le fioriture assume un aspetto suggestivo e particolarmente interessante per chi è appassionato nella pratica del riconoscimento dei fiori. Tra i mesi invernali novembre è di gran lunga quello più piovoso. 5 Informazioni pratiche Un viaggio nella regione di Scutari non richiede una preparazione particolare. Non è obbligatorio nessun tipo di vaccinazione. I viaggiatori timorosi o ansiosi, che il sociologo Burke chiama psicocentrici, cioè sempre preoccupati di trovarsi in difficoltà in una località a loro nuova, possono partire tranquilli, salvo portare con sé qualche medicinale specifico per persone soggette a cure particolari. Suggeriamo di inserire nel proprio bagaglio un paio di scarpe per passeggiate sui monti e in campagna. Scutari è una località piovosa. Dice un detto popolare che è difficile trovare uno “scutarino” asciutto quanto un “lezaino” pettinato (con riferimento al forte e costante vento di Lezha, vicina località di mare). Le cartine della regione, le mappe della città e info generali utili Purtroppo è difficile trovare una carta della regione di Scutari. Meglio munirsi di una buona mappa dell’Albania prima della partenza oppure nella capitale Tirana. Nelle edicole e nelle librerie è reperibile una mappa della città, non particolarmente dettagliata ma comunque utile per individuare luoghi in cui svolgere piacevoli passeggiate. MONTENEGRO KOSOVO MACEDONIA Informazioni pratiche 6 GREECE Scutari, strada pedonale DOCUMENTI Per i cittadini italiani è sufficiente la carta d’identità, mentre per i cittadini degli altri paesi della EU è richiesto il passaporto. MONETA E BANCHE Il Lek è la moneta albanese. Nell’aprile 2009 un Euro veniva cambiato per 130 lek. Il cambio si può effettuare nelle banche aperte dal Lunedì al Venerdì fino alle 16.00. In città si trovano sportelli bancomat dappertutto. In quasi tutti i negozi e ristoranti viene accettato di fatto l’Euro. Nei villaggi è più prudente avere Lek. Attenzione: spesso molti commercianti e negozianti usano dire il prezzo in vecchi lek. Quando dicono che un paio di piccole forbici costano, per esempi, trecento Lek intendono trenta dei lek reali che voi avete in tasca. Evitate, perciò, reazioni affrettate di sdegno. VIAGGIATORI DISABILI Nella zona del centro e nelle vie di grande comunicazione esistono sui marciapiedi i passaggi per le carrozzine dei disabili. ELETTRICITÀ E POSSIBILI CONTRATTEMPI La corrente è a 220 Volts. Le prese sono di standard europeo. Non occorrono adattatori. Durante il giorno è possibile che si verifichi la mancanza di corrente elettrica. Nonostante accada raramente, i principali alberghi e locali pubblici sono forniti di generatori privati. Avvertenza è consigliata prudenza nel percorrere a piedi le strade di Scutari: le auto e le numerose biciclette sono solite non dare la precedenza ai pedoni. 7 L’acqua corrente è abbastanza buona, ma è più consigliabile, anche se non indispensabile, bere acqua minerale. Il vaccino dell’epatite B è consigliabile al pari di un’antitetanica, soprattutto se si ha in programma di fare lunghe escursioni sulle montagne e nelle zone isolate. LIBRI SULL’AREA, LA REGIONE E IL NORD DELL’ALBANIA Kadarè Ismail File H Lucas Peter “Rumpalla” 2002, Library of congress Gjergji Andromaqi Albanian Costumes Through the centuries Tirana 2004 Gjergji Andromaqi Albanian costumes through the centuries Academy of sciences of Albania. Institute of folk culture Tirana 2004 Biagini Antonello Storia dell’Albania contemporanea Bompiani Informazioni pratiche SALUTE Scutari, vista dal Castello Rozafa Come si arriva a Scutari BUS - AUTO - TRENO DISTANZE DA SCUTARI (IN KM) E TEMPI DI PERCORRENZA Tirana Km. 99 Durazzo Km. 105 1h 40min Shëngjin (Al) Km. 60 Valona (Al) Km. 224 Bar (Mne) Km. 46 1h 30min 40min 3h Rinas (Al) Km. 94 Pristina (Ks) Km. 210 Podgorica (Mne) Km. 60 Skopje (Mk) 1h 10min 6h 50min Km. 235 5h 30min 55min Da Tirana a Scutari in Bus I Bus di linea partono dal viale adiacente la stazione ferroviaria di Tirana, ogni ora. Il biglietto costa tra 250 – 300 lek. Da Scutari, i bus partono dall’area dell’Hotel Rozafa. Ci sono anche minibus da dieci posti circa. La partenza è prevista al raggiungimento di un numero sufficiente di passeggeri. In Auto Si possono affittare taxi per e da Tirana. I taxi in città si trovano nella piazza dell’Hotel Rozafa. Oppure si può chiedere un’auto a pagamento nell’hotel in cui si alloggia. Il prezzo per l’aeroporto di Rinas si aggira intorno ai 40 Euro. L’aeroporto viene raggiunto in meno di due ore. Informazioni pratiche 8 In Treno Due treni al giorno da Tirana a Scutari. Fermate a Lac, Milot, Lezha. I treni albanesi rappresentano un “mito” tra gli albanesi per la loro particolare lentezza. Per un turista neofita del paese, le piccole stazioni possono essere interessanti e la lentezza potrebbe essere una riscoperta del paesaggio. Ma è necessario avere buone motivazioni! Scutari, vista dal Castello Rozafa Panorama dei villaggi delle montagne VOLI TEMPI DI PERCORRENZA IN AEREO Roma 1h 50 min Verona Bologna 1h 40 min Bari 2h Pisa Milano 2h 50 min Bergamo 1h 50 min 35 min Brescia 1h 50 min 1h 30 min Firenze 1h 40 min Tutti i voli con orari per Tirana dalle principali città italiane. Voli dall’Italia ALITALIA da Roma a Tirana: la partenza da Roma è prevista alle 10.15 con arrivo alle 11.45 e alle 22.00 con arrivo alle 23.45. Il ritorno da Tirana a Roma è previsto alle 05.30 con arrivo a Roma alle 07.30 e alle 12.35 con arrivo alle 14.05. da Milano a Tirana: giornaliero; la partenza da Milano Malpensa è prevista alle 17.30 con arrivo alle 19.25. Il ritorno da Tirana a Milano è previsto alle 20.15 con arrivo alle 22.15. ALBANIA AIRWAYS da Roma a Tirana: servizio tri settimanale, il Lunedì, Mercoledì e Sa- bato: partenza prevista alle 10.55 con arrivo alle 12.25. Il ritorno da Tirana a Roma il Lunedì, Mercoledì e Sabato, con partenza prevista alle 08.20 con arrivo alle 10.55. BELLE AIR (LOW COST) Voli per e da Tirana dai seguenti aeroporti italiani Ancona, Bari, Bergamo, Firenze, Forlì, Genova, Milano (Malpensa), Perugia, Parma, Cuneo, Pisa, Roma (Fiumicino), Trieste, Treviso, Verona. N.B. gli orari dei voli possono subire modifiche, pertanto è consigliabile informarsi prima di partire 9 Informazioni pratiche da Bologna a Tirana: il Lunedì, Martedì, Mercoledì e Domenica con partenza prevista alle 16,20 ed arrivo alle 17,50. Il ritorno il Lunedì, Martedì e Domenica con partenza prevista alle 15,00 ed arrivo alle 16.30. TRAGHETTO TEMPI DI PERCORRENZA IN TRAGHETTO Bari 13h Brindisi 10h Ancona 16h Trieste 24h Navi di linea per Durazzo da Città Partenza - arrivo Da Durazzo per Da Trieste per Durazzo 13.00 - 13.00 (24 ore) 13.00 (24 ore) Mart. Giov. Sab. Mart. Merc. Domen. Da Ancona per Durazzo 22.00 - 13.00 Lunedì 19.00 – 13.00 Ven. Sab. Dom. Da Bari per Durazzo 23.00 - 8.00 quotidiano 23.00 - 08.00 quotidiano Informazioni pratiche 10 Lago di Scutari Descrizione generale della regione La regione è fortemente caratterizzata dalla presenza e dall’interazione di quattro ecosistemi: il lago, i fiumi, la costa marina con la laguna di Viluni, la montagna e da un ecotopo simbolicamente significativo, la imponente, irregolare roccia di Rozafa. Il lago è il più esteso della penisola balcanica. La sua superficie di 368 Km2, appartiene per 2/3 al Montenegro e 1/3 all’Albania. L’area è costituita da una depressione d’origine carsica. Il lago è la fonte del fiume Buna, il quale poi, ai piedi del Castello, conflui Vista del lago di Scutari dal Castello Rozafa sce con il fiume Drin che è il più lungo dell’Albania. Una caratteristica importante è l’alta amplitudine, cioè la variazione delle rive sulla base delle piogge e del rapporto del lago con il fiume Drin e con il Buna che spesso per il soffiare del vento di Scirocco, restituisce parte dell’acqua drenata dal lago stesso. L’Amplitudine varia dai 2,5 ai 5 metri. Lungo le rive, crescono 147 specie di piante, tipiche di zone umide. Tra tutte, un particolare rilievo visivo per il turista ricopre il Melograno selvatico. Un arbusto più che un albero, come siamo abituati a conoscerlo coltivato. Le foglie minute e tenere sono di un verde molto chiaro e i frutti di piccole dimensioni presentano il giallo intenso con le venature vermiglie tipiche. Uno spettacolo “discreto”, di bellezza contenuta, lungo le pendici che rende le passeggiate più riflessive ed intense di grandi e spettacolari inflorescenze. Vivono nell’ecosistema del lago, per il piacere dei turisti appassionati di birdwatchers, 282 specie di uccelli. Le tipologie di pellicani (Pelecanus occidentalis, Pelecanus rufescens, Pelecanus Thagus ed altre sei specie) sono le ultime rimaste tra quelle native dell’Europa. L’acqua è ricca di alghe e si contano 700 specie di micro alghe, che costituiscono quella flora invisibile dei fondali detta “bentica”, che contribuisce in 11 Descrizione della regione L’ambiente e il territorio Sponda del fiume Buna Villaggio Shiroka sando per l’area di Has, poi arriva a Dukagjini per piegare a Sud fino a Vau Dejes, dove si getta nel ramo meridionale del lago di Scutari attraverso due rami. Il primo sfocia in Adriatico a sud est della città di Lezhe. L’altro sfocia nel fiume Buna vicino al castello di Rozafa. Buna e Drin diventano all’uscita dal lago un solo fiume, conosciuto anche con il nome di Grande Drin (Drin i madh). Buna e/o Drin sono un caso unico al mondo: un corso d’acqua lungo solo 14 Km dal lago, che ha una portata d’acqua di 320 m3/s. di 3 metri cubi al secondo. Il Buna, in realtà, è collegato ad una corrente che scorre all’interno del lago secondo una linea Moraca, Lago di Scutari, Buna. Un tempo il Buna era più lungo, ma l’innalzamento del lago di Scutari ne ha ridotto il corso. Ampio, con rive spesso molto verdi. Attraversa una serie di villaggi: Zues, Berdice, Tarragiat, Oblika, Obot, Shirq, Darragjat, Dajç, Gorica. Alla foce, in Adriatico, il Buna, pochi Km a Nord di Velipoja e dalla palude di Viluni ben visibile, forma una laguna dove passa il confine con il Montenegro, dove è situata l’isola fluviale di Ada Bojana (in montenegrino Ada significa isola e Bojana è il nome del Buna.) che con una superficie di 6 Km2 ed è la più grande del Montenegro. Ada Bojana si è formata, si suppone, intorno al relitto di una nave naufragata nel secolo XIX. Oggi è frequentata da nudisti di tutta Europa. Un’altra piccola isola appartiene all’Albania e si 13 Descrizione della regione modo decisivo al carattere dello specchio d’acqua. Una parte del fascino del lago di Scutari, con la chiarezza dell’acqua, è proprio dovuta a questi invisibili ospiti. Sono visibili e oggetto di cattura ben 70 specie di pesci, dalla carpa che è un po’ la signora del lago e (ahi lei) anche della cucina scutarina, al cefalo grigio, all’anguilla. La tradizione locale del pesce del lago ha sempre avuto grande rilievo economico e nutritivo. D’altronde, come sostiene lo storico Montanari, nell’alto Medioevo, in tutta Europa e nel Medio Oriente arabo, in una situazione ad economia agricola limitata, la pesca in acqua dolce costituiva la principale fonte di nutrizione dei poveri. I fiumi molto ricchi d’acqua scorrono lungo le pianure della regione e a ridosso della città di Scutari. Dalle alture e da Rozafa, la vista dei due fiumi è suggestiva. Il Drin, con tre dighe, svolge un ruolo rilevante dal punto di vista economico per i rifornimenti di energia elettrica. Ha originato tre laghi: il Lago di Fierza, il Lago di Koman ed il Lago di Vau Dejës. (Liqeni i Vau te Dejës in Albanese). Nasce dalla confluenza di due corsi d’acqua, chiamati Drin Nero e Drin Bianco nell’area di Trektan a Kukes, ad est di Scutari, vicino al Kossovo. Il Drin Nero (Drini I Zi) è originato dal lago di Ocride, scorre per un tratto in Macedonia ed entra in Albania. Il Drin Bianco (Drini I Bardhë) nasce dal monte Zljeb, a nord della città di Pec. Scorre attraverso il Nord dell’Albania pas- Tramonto sul lago Descrizione della regione 14 chiama isola di Francesco Giuseppe che è, al contrario di Ada Bojana, una formazione naturale. Turisti vi si recano quotidianamente nel periodo estivo. Il Buna è navigabile con barche piccole e medie e si possono fare gite. Velipoja è situata vicino ad una palude interessante per ricchezza di fauna acquatica, aviofauna ed insieme alla palude del Buna costituisce quel terzo ecosistema che caratterizza la regione di Scutari. Le montagne sono l’immagine più comune della regione di Scutari. Le Alpi albanesi sono il massiccio più importante, la cui vetta più alta è Jezerca (2.692,1 metri). Alle montagne si accede in direzione Nord est di Scutari, passando per il villaggio di Boge dove finisce la strada asfaltata ed anche i trasporti pubblici. La strada prosegue fino a Theth, villaggio da cui prende il nome il Parco Nazionale. Una corona di monti che copre un’area di 2.630 ettari. A Jezerca vanno aggiunti anche monti tipici dell’aspro paesaggio montagnoso albanese: Arap, Papluka, Alija. Cascate, corsi d’acqua cristallini, balze, grotte, come quella di Arapi Peak: la sequela di ecotopi di grande bellezza e di rilievo singolare. Il parco ha una flora ricca di 1500 specie di piante, metà circa del totale delle specie che si tro- vano nell’intera Albania. La fauna comprende 20 specie di mammiferi tra cui orsi, lupi, linci, cervi e capre selvatiche. Vanno aggiunte 50 specie di uccelli nidificatori nell’area, 10 specie di rettili e 8 specie di anfibi. L’ecotopo più singolare dell’intera regione rimane la roccia su cui sorge la fortezza di Rozafa. Un’ampia formazione di pietra, alta e ripida che sorge unica su un vasto pianoro con i fiumi Drin e Buna a fare da corona. Possibili paragoni: il blocco di marmo dove sorge l’Acropoli ad Atene, la valle delle spianate a Gerusalemme o i sette colli verso i quali i seguaci di Romolo furono attratti. Shiroka, riva del lago Vista di Scutari dalla Montagna La città di Shkodra, Scutari in italiano, Uscudar in Turco, Skadar in Montenegrino è il centro urbano più importante del Nord dell’Albania, la quarta città per abitanti nel paese, punto di incontro delle culture delle valli profonde e delle montagne del Nord. Sorge nella zona sud–est del lago Scutari, il lago più grande degli interi Balcani, che divide con la regione meridionale del Montenegro (169 km2 in Albania; 199 km2 in Montenegro) dove la maggioranza della popolazione è albanese. Scutari è il simbolo più conosciuto di una condizione singolare che riguarda tutti i confini dell’intera Albania: il paese è circondato da altri albanesi che rappresentano minoranze etniche come in Macedonia o maggioranze come in Kossovo. È la città capitale del distretto (rrethet) Scutari. L’area è attraversata dai fiumi Drini, Buna, Shala, Kiri e Cemi. La catena montuosa delle Alpi albanesi creano paesaggi suggestivi, con il monte Jezerca (2.692,1). Il cuore della città è la fortezza di Rozafa che domina Scutari dalla collina alla confluenza tra i fiumi Buna e Kiri, con un perimetro di 600 metri e un’area di 6 h. e sette torri costruite e ricostruite da veneziani e ottomani sui resti dell’antica struttura di un forte risalente agli Illirici. Il nome del castello deriva dalla leggenda di Rozafa, moglie di uno dei costruttori della fortezza. (vedi finestra “La leggenda di Rozafa”). La città, grazie alla sua posizione è sempre stata un centro importante della cultura albanese e di collegamento tra il mondo della società locale con le diverse anime del Mediterraneo orientale, lungo i secoli che hanno preceduto la fondazione di uno stato nazionale. A Scutari visse ed operò nei lunghi anni dei tre assedi della città da parte dell’esercito turco, l’umanista Marin Barleti. Dopo la presa della città da parte della Sublime Porta, Barleti si trasferì in Italia dove pubblicò in latino “De obsidione Scodrensis” (“L’assedio di Scutari” Venezia 1504) e “Historia de vita et gestis Skanderbergi” (Storia della vita e delle gesta di Skanderberg” Roma 1508) che fece conoscere le imprese e la lotta di Skanderberg contro l’Impero turco. Gjon Buzuk, un altro scrittore del Nord dell’Albania, della cui vita non conosciamo nulla, scrisse a Venezia nel 1555 il libro più antico in albanese: 188 pagine “Meshar” (Il Mes- 15 Descrizione della regione Storia della città e della regione Citta di Scutari, anni ‘80 Descrizione della regione 16 sale), una serie di preghiere di commento al Vangelo. Uno degli scrittori più noti nato a Scutari è il poeta e romanziere Migjeni (Milosh Gjegi Nikolla 1911 – 1938). Nato in una famiglia ortodossa aveva studiato a Bar e a Bitola in Macedonia. Fu maestro di scuola e morì giovanissimo di tubercolosi in un sanatorio italiano. Il suo solo libro di versi, “Vargjet e lira” (Versi liberi) fu composto tra il 1933 e il 1935. Il tema principale delle liriche sono la sofferenza e la miseria. La raccolta di 35 poemi, pubblicata nel 1936 fu immediatamente vietata dalle autorità. Scrisse anche una serie di racconti brevi intitolata “Tregiment nga Qyeti i Veriut” (Cronache di una città del Nord), dove descrive e racconta la vita a Scutari durante il regime di Re Zog, trattando anche il tema della prostituzione che allora era un tabù assoluto in Albania. La storia vera e propria della regione di Scutari, così come è accaduto per il resto dell’Albania, si articola tra due realtà: da una parte la storia degli avvenimenti, il grande confronto storico tra Occidente ed Oriente che si sviluppa proprio nel piccolo Adriatico, dall’altro la continuità straordinaria della società tradizionale locale, con regole mai scritte che funzionano per millenni, il mondo di vita locale con i ritmi sempre uguali e sempre diversi perché adattati al momento particolare. La storia del Nord albanese è uno dei temi della grande analisi innovativa di Braudel e degli storici degli Annales francesi. I piccoli scambi, i commerci, le emigrazioni locali, la sopravvivenza funzionale della Resti di un portone con arcata di pietra tradizione cominciano a produrre una vera e propria Koinè adriatica, proprio quando dalla fine del Cinquecento, la regione esce dalla grande storia. Il mito della fondazione di Rozafa, ci dice che gli insediamenti umani sono contemporanei alla diffusione delle e fu condotto a Roma nel 167. La società locale illirica, organizzata sui commerci, la navigazione, ma anche sulla forte organizzazione locale, come il regno testimonia, si trovò ad essere inglobata nel vasto impero romano, senza perdere le caratteristiche locali. Nel 395 d.C. l’imperatore Teodosio, in piena decadenza della civiltà romana divenuta oramai mediterranea ed europea, divise l’impero in due con quella che oggi chiamiamo la linea di Teodosio. Scutari divenne parte dell’Impero d’Oriente e quella linea segnò un destino molto lungo per l’intera Albania. Bisanzio controllò l’area per altri secoli, ma dalla fine del VI secolo, iniziò un periodo di incursioni dei popoli esterni, slavi, bulgari, con ritorno di controllo da parte dei Bizantini. Le cronache raccontano questi cambiamenti, ma nel 1346, Scutari organizzava la propria convivenza sulla base di statuti cittadini, segno chiaro di autonomia locale. Gli Ottomani occuparono la città, ma nel 1396, Scutari divenne città della Repubblica di Venezia fino al 1479, quando dopo gli anni della lotta di Skanderbeg contro i Turchi e dell’indipendenza albanese, l’impero di Istanbul prese il controllo dell’intera Albania. Ma nello stesso periodo, il mondo della vita locale seguiva percorsi diversi scavati all’interno della storia ufficiale e con la esse maiuscola. Sappiamo dalle cronache economiche minori (si fa per dire) che durante tutto il Medioevo, Scutari fu un centro di produzione di seta e alla fine del XIV secolo, troviamo pagamenti di diritti di frontiera che indicano un export significativo di seta. Vi sono testimonianze di import di panno bergamasco e di altre produzioni meno pregiate, testimonianza di una manifattura significativa, integrata in una rete di scambi, lon- 17 Descrizione della regione civiltà micenee. Sappiamo, per certo, che Scutari fu abitata fin dall’età detta del bronzo da popolazioni illiriche della tribù dei Labeati, ma nel III secolo a.C., la tribù prevalente nell’area era quella degli Ardeati. Nel terzo secolo a.C. un regno illirico governò la regione e Scutari ne fu la capitale. Le cronache raccontano del re Agron. Figlio del re Pleuratus che governò dal 250 al 230. La regina Teuta, sua moglie, rimane uno dei miti più noti tra gli albanesi, per aver combattuto contro i romani. L’ultimo re illirico fu Gentius. Figlio del re Pleuratus, dopo scontri ripetuti, proprio a Scutari fu sconfitto dall’ esercito romano comandato da Lucio Anicio Gallo Dipinto di Kolë Idromeno, Nozze Scutarine Descrizione della regione 18 tana dagli avvenimenti politici. Nell’area di Scutari si producevano manufatti di seta e abiti non solo per il consumo locale, ma per il mercato, come viene testimoniato in Kanuname Scutari nel 1570. Politicamente, nei lungi secoli della dominazione turca, Scutari fu organizzato in Sangiaccato relativamente autonomo, dominato da famiglie locali. La reale autonomia fu l’organizzazione della società locale, quella rurale fatta di pastorizia, di regole non scritte, di tradizioni e di relazioni in continuo cambiamento parziale di adattamento alle situazioni, ma sempre uguali nella sostanza, in un clima di continuità raro in altre parti d’Europa. I pastori illustrati nelle opere di Unufri, poco si differenziano da quelli dei secoli successivi. Ancora nel Settecento, in piena do- minazione turca, Scutari conserva rapporti commerciali con Venezia. Quando la grande storia fece di nuovo irruzione tra i monti e lungo il lago della regione, la vitalità della società locale, emerse di nuovo con determinazione. Nel 1879 uscì a Scutari il primo quotidiano dell’Albania. Ai primi del Novecento, il movimento nazionale di indipendenza albanese trovò, in esponenti come Luigj Gurakuqi, terreno fertile. Nel 1911 la rivolta nel Nord dell’Albania contro la dominazione turca, con la partecipazione attiva degli abitanti delle montagne, segnò, di fatto, la fine dell’amministrazione di Istanbul. Il 13 Ottobre del 1912, a soli quaranta giorni dalla proclamazione dell’indipendenza albanese (28 Novembre), Scutari subì il più lungo assedio della propria storia da parte dell’eser- zione, con la preminenza dei comunisti, Scutari divenne una città “difficile”. Le istituzioni religiose furono nel mirino di restrizioni, poi chiuse nel 1967 in tutta l’Albania e Scutari era un centro storico ed istituzionale della vita religiosa. La città era amministrativa, commerciale, con una forte rendita urbana e le città furono indirizzate verso uno sviluppo da poli industriali. A Koplik e Postriba nel 1945 – 1946 si verificarono rivolte contro il nuovo regime. Le prime, cronologicamente, dell’intero nuovo “continente” socialista. Scutari divenne una città industriale nel settore tessile, nella manifattura dei tabacchi, nella lavorazione del legno e del rame. Nel 1990, la mobilitazione anti regime si sviluppò e le istituzioni religiose riaprirono. Nel 1991, nel corso di manifestazioni antigovernative contro le frodi elettorali, quattro dimostranti rimasero uccisi durante gli scontri con la polizia, ed oggi c’è un monumento che ricorda l’episodio. Lo sviluppo successivo della città nell’economia di transizione al mercato, ha modificato il volto della città, ma lo stravolgimento urbano è visivamente minore che in altre città albanesi. Il centro è rimasto una testimonianza ancora viva delle architetture del passato e in questi ultimi anni, le operazioni di recupero e di arredo urbano stanno definendo il volto della città come un paesaggio urbano dalla intensa vita di passeggiate, caffè, centri che caratterizzano la vita albanese. 19 Descrizione della regione cito di re Nicola del Montenegro. Solo dopo sei mesi, la città si arrese. Ma le truppe montenegrine dovettero ritirarsi, grazie alla pressione internazionale e alla determinazione degli abitanti della città che si proclamarono città albanese. Dal maggio del 1913, Scutari visse sotto l’amministrazione delle potenze europee. Il 28 Novembre del 1914, la bandiera albanese fu issata sul forte di Rozafa e le foto Marubi documentano l’evento. Intanto a Durazzo, era sbarcato il principe Wilhelm Wied, re di Albania designato in un ultimo delirio delle grandi potenze europee, impegnate nel suicidio collettivo della Prima Guerra Mondiale. Le truppe internazionali lasciarono il campo alle truppe di Weid il 16 marzo del 1914, solo 4 mesi prima dello scoppio della Grande Guerra. La zona delle montagne detta Malesia, aveva partecipato agli eventi, ma il Canun, la Besa, le relazioni familiari e di villaggio erano sempre vive, anche se in modo diverso. Come era accaduto con Wilhelm di Weid, anche l’amministrazione italiana scaturita dall’invasione del 1939, durò lo spazio di un mattino (storico) e si trasformò presto in occupazione di guerra prima italo – tedesca e dopo l’8 Settembre 1943 in occupazione tedesca. Nel paese emerse la resistenza contro le forze dell’Asse. I comunisti e i nazionalisti, semplificando lo schema, ne furono protagonisti in proporzioni diverse. A Scutari operarono entrambe le formazioni. Dopo la fine dell’occupa- Municipio di Scutari Istituzioni politiche Qarku: Regione, in albanese. Coordina le politiche di interesse regionale che i comuni devono adottare. Prefectura: Prefettura. Controlla gli atti di governo dei comuni. È competente anche per le acque. Bashkia: Comune di rispettabili dimensioni. Competente per la città, urbanistica. Con una nuova legge le Bashkia sono responsabili dei servizi sociali. L’amministrazione di Scutari ha elaborato un progetto pilota di Piano Sociale di zona in collaborazione Descrizione della regione 20 Prefettura di Scutari con le regioni Emilia Romagna e Marche. Il Piano è lo strumento chiave di coordinamento delle politiche e di quelle sanitarie, di raccordo tra le istituzioni pubbliche di welfare, il terzo settore delle associazioni e i soggetti privati. Le altre città con un Piano Sociale di zona in Albania sono Elbasan e Valona. Komuna: ha le stesse prerogative della Bashkia, l’ambito territoriale è rurale. Il sindaco viene eletto. In genere il Komuna comprende un certo numero di villaggi e il sindaco nomina un responsabile per ogni villaggio. Mary Edith Durham by Betjullah Destani (I.B. Tauris, 2001) 21 Descrizione della regione Mary Edith Durham era nata nel 1863, figlia di un noto medico. Frequentò un college per ragazze e poi, come tutte le giovani donne del periodo vittoriano, le fu insegnato a dipingere con gli acquerelli, come suggeriva la moda di allora per le donne. Ma Edith non si fermò al livello della cultura da futura sposa di buone maniere e andò più a fondo nella pittura e a ventidue anni si assicurò un posto alla Royal Academy Schools con l’esposizione di tre quadri. Alla morte del padre Edith si occupò a tempo pieno della madre che aveva una salute precaria. Intorno ai 35 anni, ebbe una crisi che oggi si chiamerebbe psico – somatica, un misto di malessere psicologico dovuto ad un senso di clausura della vita e ad un reale malessere fisico. Il medico di famiglia le consigliò un lungo viaggio come terapia. Nel 1900, all’età di 37 anni Edith partì per i Balcani, arrivando in Montenegro, che era tra le aree “remote” della regione, quella più facilmente accessibile per i cittadini dei paesi nord europei. Nei Balcani scoprì una vera e propria vocazione per la scrittura di viaggio, l’etnografia e la cronaca politico – sociale. Nel 1903, occupandosi della rivolta della Macedonia, “incontrò gli albanesi” e non smise mai più di dedicare le sue energie e i suoi sentimenti alla causa dell’autodeterminazione del popolo albanese. La regione di Scutari fu l’area che sentimentalmente la colpì di più, anche perché era quella dove una donna sola poteva viaggiare con assoluta sicurezza. Negli anni, l’attività della Durham fu sempre intensa e la fascinazione che la cultura popolare e la società albanese avevano esercitato su di lei, divenne anche impegno di lavoro sulle vicende politiche del paese nel complesso scacchiere internazionale. In particolare, il Nord e Scutari furono sempre un suo forte interesse. La sua definizione della regione di Scutari “la terra del passato vivente” è rimasta per sempre come la più efficace immagine riassuntiva della continuità con il passato, presente nella società albanese. I suoi libri più importanti che si possono comprare nelle librerie albanesi o su Amazon: • Through the Lands of the Serb (1904) • The burden of the Balkans (1905) • High Albania (1909) • The struggle for Scutari (1914) • Twenty Years of Balkan Tangle (1920) • The Serajevo Crime (1925) • Some Tribal Origins, Laws and Customs of the Balkans (1928) • Albania and the Albanians: selected articles and letters, 1903-1944, ed. Economia della regione nel quadro albanese La regione ha 247.394 abitanti. Il 63% vive in area rurale e il 37% in area urbana. La città di Scutari ha 111.758 abitanti La forza lavoro è pari a 106.847 lavoratrici/lavoratori dei quali 78.261 occupati e 28.586 in cerca di lavoro. Imprese: 3998. Un’impresa per 61 abitanti, per 26 lavoratori, per 19 occupati. La imprese per settore sono così divise: Settore Descrizione della regione 22 % Scutari, Scuola Media Superiore Attività Agricoltura 21,0 Grano, mais, orto, patata,foraggio, ulivo Industria 17,5 Tessile (abbigliamento), calzature, legno, meccanica Costruzioni 19,0 Materiali edili, carpenteria meccanica Servizi 42,25 Ristorazione, trasporti (comunicazioni), commercio, catene distributive Export Euro 16. 340. 420 Import Euro 35.977.030 Scutari ha, dopo Kukes, il più alto del numero di famiglie che ricevono il contributo pubblico di povertà: Kukes 30%, Scutari 28%. Valona che ha il più basso arriva al 3,7%. Al contrario di altre regioni albanesi, l’agricoltura non è un settore spugna di occupazione residuale. Anzi, con 53.693 ettari coltivabili, è un settore qualificato di prodotti di qualità nel campo dell’agricoltura organica e biologica e nell’agro – industria. In alta montagna ci sono acque mine- rali, prodotti di sottobosco e da erboristeria che vengono esportati. La vasta superficie di acque dolci e salmastre offre opportunità per allevamenti ittici di qualità. Colpisce l’alto livello di occupazione nel terziario commerciale, in parte settore residuo, in parte investimento di piccole – medie dimensioni delle rimesse degli emigrati. Il centinaio di piccole imprese delle costruzioni, hanno assorbito manodopera variamente qualificata di parte dei 15.000 addetti delle imprese statali di produzione di macchine, fallite all’inizio degli anni Novanta. Miele Nella regione di Scutari, nelle cerimonie antiche popolari, le api vengono presentate come simbolo di vitalità e prosperità. Il prodotto, oggi rigorosamente testato in laboratori dei paesi EU, presenta qualità specifiche con un forte sapore di fiori di castagno e di altre erbe medicinali diffuse nelle montagne della regione. Punto di contatto per la commercializzazione la Beekeeping Association of Scutari e la “Cooperative of Beekeepers”. Erbe medicinali Nelle zone montagnose della regione i prati di pastura e i campi delle rive del lago, per più di otto mesi all’anno, sono caratterizzati dalla diffusa presenza di molte specie di erbe spontanee con doti curative come trifoglio, timo, mela selvatica. Più di 20.000 persone raccolgono le erbe, ricavando parte del proprio reddito da questa attività. Prodotti della foresta Dall’area di Shllak viene la castagna dolce, da Pult noci e boronica, in ampie aree della regione sono tipiche le fragole, mele, melograno, more e altri frutti di bosco. Verdure di campo Gran parte delle coltivazioni di prodotti tipici è biologica. A Drisht sono particolari le cipolle (come a Tropea in Calabria), a Shale i fagioli, a Bardhaj sono particolari le olive, a Krebaj i fichi secchi, a Velipoje, vicino al mare i pomodori e i cetrioli. Patate Vermosh, Pult, Shlak producono patate molto diverse da quelle importate per il colore più chiaro e il gusto. I semi di queste patate detti “Bardha e vendit” hanno alta produttività. 23 Cipolle Le cipolle di Drisht sono delicate di sapore e si trovano in molti mercati dell’intera Albania. Oltre a queste produzioni di alta qualità, il piatto tipico della regione di Scutari è la Carpa in salsa di prugne, il Cacciamak è invece una focaccia di polenta tipica del Nord. Descrizione della regione Prodotti alimentari tipici Vini Scutari anticipa una caratteristica che si sta sviluppando su entrambe le sponde dell’Adriatico: tornare in Italia o rimanere fedeli nelle colline orientali ad uve locali autoctone che non hanno la fama dei vitigni più noti coltivati oggi in tutto il mondo, secondo una geografia internazionale del vino che va dal Sud Africa all’Australia passando per il Sud America. I vini locali hanno il vantaggio di una singolarità forse esasperata, ma originale, che i principali vitigni del mondo non possono avere. Descrizione della regione 24 L’uva che caratterizza gran parte dei vigneti di Scutari produce, come monovitigno, il vino Kallmet. L’uva dello stesso nome ha una resa buona. Le viti sono abbastanza forti. Il vino che ne deriva, bevuto giovane, è di gradazione alta (sopra i 12 gradi), rosso violaceo intenso, spesso poco trasparente, anche per i sistemi di vinificazione, con sentori di uva matura, fieno tagliato, viola, marasca, frutta secca e in particolare fico secco. Alcuni produttori hanno iniziato anche la coltivazione di vigne dell’uva Vranac che è un vitigno tipico delle zone vicine del Montenegro. Questo vino comperato in Montenegro viene offerto in alcuni ristoranti, Idromeno, per esempio, ma la produzione scutarina, ancora sperimentale, dà un prodotto interessante di colore violaceo intenso, con sentori di ciliegia. Çaj Mali 25 Descrizione della regione La montagna come regno naturale caratterizza la regione e la città di Scutari. In albanese monte si dice Mali e uno dei filoni culturali più importanti è la poesia di montagna, la “Malesìa” che ha messo al centro dell’esperienza sentimentale ed espressiva, il paesaggio, la gente, la vita delle montagne albanesi. Una dimensione quotidiana e più modesta della montagna è legata ad una pianta ben famosa. Per gli albanesi si chiama Çaj mali che si traduce Tè di montagna. Non è mai entrata nei caffè d’Europa, né nella medicina internazionale. Il suo nome scientifico è: Sideritis Syriaca. Ecco la carta d’identità: appartiene alla famiglia delle angiosperme, dette anche magnoliofyte, parenti delle magnolie. Sono cosiddette perché il seme è protetto da un involucro. È comune nei Balcani, sopra i 1000 metri di altezza. È detta anche Tè del pastore. Le piantine crescono spontanee e non vengono coltivate, ma raccolte. Attecchiscono in aree rocciose o nelle pasture. Sono piante che sopravvivono con poca acqua e una piccola superficie di suolo. Per attribuire nobili attributi ricordiamo che la Suderitis syriaca cresce in abbondanza ai piedi del monte Olimpo e che la prima traccia scritta della sua esistenza risale al trattato “Materia Medica”, scritto dal medico greco Pedanius Dioscorides, che visse ai tempi di Nerone, con il quale,per sua fortuna, non ebbe mai nulla a che fare. Viaggiò per il Mediterraneo con le legioni e studiò i benefici delle piante che raccoglieva. Il Çaj mali fa bene alla salute. Si usa contro il raffredore, ma fa bene anche per i dolori in genere, le congestioni, le influenze. È antiossidante, anti infiammatorio. Contiene flavonoidi, ditepreniodi, oli essenziali. Si prepara come il tè, si serve rigorosamente con miele amaro e limone. Si vende nelle drogherie di Scutari. Meglio diffidare delle bustine, ma in mancanza dell’originale, si può azzardare. Il colore è giallo intenso, il sapore acuto, leggermente astringente. La città di Scutari Scutari (Shkodra o Shkodër) Capoluogo della Regione di Scutari Coordinate: 42°4 N 19°30 E Abitanti : 109.000 ca. (2008) Prefisso tel: +355 (0) 22 Targa: SH Nome abitanti: scutarini (shkodranë) La Torre Inglese La città di Scutari Informazioni pratiche Come si arriva da Tirana Da Tirana a Scutari la strada è abbastanza buona. È stata asfaltata di recente, il traffico non è particolarmente intenso. È percorribile anche di notte. Dopo il bivio per l’aeroporto appare sulla destra la città storica di Kruja, poi ed una serie di villaggi alla destra dei viaggiatori. Dall’aeroporto di Rinas si va direttamente a Scutari senza dover passare per Tirana, risparmiando almeno una trentina di chilometri. Patrimonio culturale, storico, architettonico della città Castello di Rozafa Il castello è la corona di una collina di roccia alta 113 metri che sovrasta la confluenza dei fiumi Drin e Buma. Nella storia e nella cultura locale, questa collina, la fortezza e l’ampia valle che dal Castello si perde per un vasto orizzonte, sono uno dei motivi costitutivi dell’identità locale. La fortezza è il risultato della sovrapposizione di costruzioni di diverse epoche, dal periodo illirico fino ai secoli più recenti. I cortili della fortezza sono introdotti dalle Vicolo caratteristico scutarino La città di Scutari 29 Il Castello Rozafa mura cosiddette ciclopiche risalenti al periodo illirico, grandi blocchi di roccia, messi meticolosamente insieme intorno alla metà del IV secolo A.C.. Il cuore storico dell’ampio pianoro del monte è la Chiesa di santo Stefano, costruita nel 1319, allargata dai veneziani in stile dalmata durante il XV° secolo insieme ad altri nuove entrate e torri. Divenne Moschea durante la dominazione turca, dopo che il castello subì terribili assedi durante il periodo del lungo assalto dei turchi nel Balcani. Una foto dei Marubi immortala la fortezza, mentre viene issata la bandiera dell’Albania indipendente nel 1914. Il Castello Rozafa La città di Scutari 30 Dopo le Mura tre cortili da percorrere. Il primo aveva una funzione difensiva, il secondo, anche il più grande, ospitava la guarnigione, il terzo, il più alto, era il meglio difeso e ospitava il comando della fortezza stessa. In caso di necessità, il Castello era fornito di passaggi segreti. Il Museo del Castello presenta esposizioni di mappe storiche, oggetti e manufatti, vesti particolari ed immagini connesse con la storia della città e della zona, nei momenti di intersezione con la grande storia degli avvenimenti e nella trama della vita quotidiana. Non molto grande, ma interessante. La fortezza di Rozafa - Leggenda Si incontra arrivando a Scutari da sud. Sorge su una enorme collina rocciosa a forma di ellisse, alta 130 metri, i cui contorni hanno un perimetro di 881 metri e una superficie di 4 ettari. È un luogo particolare come il Partenone di Atene, i sette colli di Roma e forse come tutti i luoghi imponenti o suggestivi o semplicemente particolari, furono prima luoghi di raduno misterico dei popoli nomadi prima dell’invenzione dell’agricoltura, poi luoghi sacri. In ogni caso furono tra i primi ad essere abitati dall’umanità mediterranea, divenuta stanziale. Le ricerche archeologiche sulla “magica” collina continuano ancora, ma vi sono tracce che datano i primi insediamenti all’età del bronzo. Anche la stupefacente e inquietante leggenda della sua fondazione, depone a favore di una datazione molto antica. La storia, raccolta da Ismail Kadarè ne “I ponti dei tre archi” e da Ivo Andric ne “Il ponte sulla Drina” racconta di tre fratelli costruttori, incaricati di erigere la fortezza. Durante i lavori accadeva che quello che loro costruivano di giorno, crollava durante la notte. Un vecchio sapiente, disse loro che la distruzione era opera di demoni e consigliò di murare un essere umano dentro le mura per placare gli spiriti distruttori. I fratelli decisero di comune accordo di sacrificare una delle loro >>> Porta di entrata del Castello La città di Scutari 31 Oggetto di culto nel castello che da chiesa divenne moschea durante l’occupazione turca La città di Scutari 32 mogli, facendo scegliere al caso: avrebbero murato la prima a portare il cibo del pasto di mezzogiorno consumato sul luogo di lavoro. In questo modo tentarono di scaricare sulla forza del destino la terribile responsabilità della scelta della vittima. Raggiunsero, naturalmente, anche l’accordo di non dire nulla alle proprie consorti. I due fratelli più anziani, in realtà, avvertirono le proprie mogli, il più giovane, invece, fu fedele al patto. Sua moglie arrivò per prima e fu sacrificata. Lei accettò, per obbedienza a forze misteriose più grandi degli uomini, ma chiese che fosse lasciata una fessura all’ altezza della sua mammella destra, dalla quale avrebbe potuto allattare il suo piccolo figlio, una fessura all’altezza della sua mano destra con la quale avrebbe potuto accarezzarlo e una fessura all’altezza del suo piede destro per non farlo cadere. Nel luogo la fontana detta di Rozafa, di acqua calcarea, è ancora oggi visibile, considerata la fonte scaturita da quel latte leggendario. La lealtà del fratello minore e l’accettazione del sacrificio da parte della sua giovane moglie, sono elementi di importanza simbolica significativa rispetto alla evoluzione delle culture mediterranee dell’antichità precedenti alla storia stessa. Il famoso poeta francese Lamartin, richiama per spiegare la leggenda di Rozafa a quella del sacrificio di Ifigenia, figlia di Agamennone, la cui morte viene richiesta da Artemide per proteggere le truppe achee in partenza verso Troia. Se questa leggenda incatena Rozafa al Mediterraneo arcaico, i secoli successivi hanno lasciato tracce di storia forti e continue. Tito Livio, lo storico romano, definisce la fortezza ben difesa. Le tracce più importanti risalgono al Medioevo, poi ci fu Venezia, poi i Turchi. Gli stili e gli interventi si sovrappongono fino al periodo moderno. Qui, a Scutari, fu alzata nel 1914, la bandiera dell’indipendenza albanese. La chiesa di Santo Stefano, oggi una suggestiva rovina fu chiesa cattolica, poi Moschea, poi sede di sicurezza dei maggiorenti con cariche pubbliche. Poi più nulla ed oggi una meta turistica popolare. Visitando Rozafa si può camminare per impervie salite di ciotoli, come fosse ancora una città, arrivare al Museo (visita da non perdere) o affacciarsi dai merli delle mura per vedere il corso del fiume Buna, e un vasto orizzonte. Passaggio dal 1° al 2° cortile del castello Scutari, La Cattedrale LUOGHI DA VISITARE La città di Scutari 34 MONUMENTI DI CULTURA CASE TRADIZIONALI Castello di Rozafa Strada Kolë Idromeno Strada “Branko Kadia” Hamami La Torre dell’Orologio “Sahati i Inglizit” Monumento di “Isa Boletini” Monumento di “Luigj Gurakuqi” Monumento di “Preke Cali” Oso Kuka Pashko Vasa Roza Suma Filip Ceka Ramiz Bekteshi Guliem Suma Asllan Juka Shyqyri Kalaci Riza Tahiri ISTITUZIONI CULTURALI E SPORTIVI LUOGHI DI CULTO Università “Luigj Gurakuqi “ Biblioteca “Marin Barleti” Teatro“Migjeni” Museo storico Galleria deille Arti Fototeca “Marubi” Shkodra radio Stadio Palazzo dello sport Moschea Ebu Bekir Moschea di Piombo Moschea di Tophan Moschea di Kiras Moschea di Bacallek Moschea di Perash La Cattedrale Chiesa francescana Chiesa “Madonna del Buon Consiglio” Chiesa ortodossa Luoghi di culto Scutari, Chiesa dei Francescani dedicata alla Madonna del Rosario Scutari è città ricca di storia e la regione presenta un patrimonio architettonico e culturale di grande interesse. In città, la presenza delle due religioni chiave del Mediterraneo, l’Islam sunnita e il Cristianesimo, quest’ultimo presente con Cattolici ed Ortodossi, ha prodotto come conseguenza tre tipi diversi di costruzioni religiose che riflettono il pluralismo della cultura di area e la pacifica storica convivenza delle due fedi. Scutari, Moschea di Piombo Moschee Xhamia (Ebu Bekir) Costruita nel 1995, con finanziamenti egiziani e sauditi, secondo linee di stile turco e dedicata ad Ebu Bekir. Sorge dove una volta prima della proclamazione dell’Albania (stato ateo negli anni sessanta) sorgeva la moschea Fushë Çela. È il punto di riferimento principale della vasta comunità islamica della città. L’entrata è di fronte all’Hotel Colosseo e dopo le ore di preghiera i visitatori sono i benvenuti. Molto imponente, con due minareti particolarmente slanciati. All’interno presenta ricche decorazioni. Xhamia e plumbit La Moschea di piombo. Il nome deriva dal fatto che il tetto è stato costruito con questo materiale nel 1773. La Moschea è ben visibile dal castello di Rozafa. Oggi si trova in una zona alluvionale, nel centro di una valle formata dai due fiumi di Scutari. Scutari, Moschea Ebu Bekir Scutari, Chiesa ortodossa Chiese Kisha e madhe La cattedrale cattolica della città. Fu costruita in tempi lunghi tra il 1856 e il 1898. Nel 1967 fu trasformata in centro sportivo. Nel 1991 fu restaurata e inaugurata da Madre Teresa.Due anni più tardi Papa Giovanni Paolo II visitò la cattedrale e vi consacrò il nuovo Arcivescovo Frano Elia, che durante il regime comunista era stato condannato a morte per la professione della sua fede, ma rimase di fatto prigioniero a vita. Una statua di Giovanni Paolo II è stata collocata nella Chiesa. Fuori dalla cattedrale, un palazzo in stile italiano è oggi la residenza dell’Arcivescovado. Zoja e Bekueme Dedicata alla Madonna. Durante la sua visita pastorale Papa Giovanni Paolo II nel 1993. benedisse la prima pietra della ricostruzione della chiesa e proclamò la Madonna del Buon Consiglio protettrice dell’Albania (Vedi pag. 40) Kisha Orthodoxe Detta anche chiesa della natività. La cattedrale degli ortodossi. La città di Scutari 36 Scutari, Chiesa Cattedrale Chiesa della Madonna del Buon Consiglio In giro nella città Itinerario 1 Durata: 3 giorni – 2 notti Periodo: tutto l’anno Programma per giornate: 1° giorno: in mattina arrivo a Scutari e sistemazione in albergo; visita a Museo Storico della città di Scutari presso le case scutarine tradizionali di Pashko Vasa, di Ramadan Sokoli Mati Jubani; Scutari di notte Visita al castello di Scutari “Rozafa” e pranzo nel ristorante della fortezza. Durante il pomeriggio, una lenta visione del panorama della città. Poi visita ai dintorni della moschea di Piombo (costruita nel XVIII secolo dalla famiglia Bushati. Pausa e cena nel Hamam della città (ristorante situato in un ex-bagno turco del secolo XVIII -1739). 2° giorno: in mattinata trasferimento al ponte di Mesi, 6 km dalla città di Scutari (costruito nel XVIII secolo dalla famiglia dei Bushati che governava la città, il ponte collega la città di Scutari con le zone alpine); visita al ca- 37 La città di Scutari Visita al museo storico della città di Scutari, nelle due-tre case caratteristiche, nel castello “Rozafa”, fototeca “Marubi”, Ponte di Mesi, Moschea “Ebu Bekir”, Chiesa della Madonna del Buon Consiglio (Zoja e Bekueme). Scutari, Museo del Castello La città di Scutari 38 stello medievale di Drivatsum Drishti (Drishti si trova 16 km a nord-est dell’abitato di Scutari. Esso aveva la funzione di controllo della strada che unisce Scutari con Dukagjin. È costruito sulla riva destra del Kiri e nel secolo IX era il centro di un vescovado che dipendeva dall’arcivescovo di Antivari, aveva un artigianato sviluppato e arrivò ad avere un suo statuto e a battere una sua moneta con l’iscrizione civita Drivasti); pranzo in un ristorante vicino al Ponte di Mesi; trasferimento a Scutari per una visita alla fototeca “Marubi” dove si trova l’Archivio Fotografico Marubi (un immenso patrimonio storico, culturale e scientifico non solo per la città di Scutari, ma per tutta l’Albania, i Balcani e l’area Adriatica); visita per un caffé al Bar “Museo” – “Sahati i Inglizit” – “Orologio dell’inglese” (un edificio costruito nel 1880 da Lord Padget, un inglese che volendo diffondere il protestantesimo in Albania, costruì questo edificio per usarlo come chiesa); pranzo al ristorante “Tradita” con piatti tipici scutarini; pomeriggio visita al centro della città – strada Kolë Idromeno (già 13 Dhjetori) detta anche “Strada veneziana” o come è meglio conosciuta la “Dugajt e reja” (“strada dei negozi nuovi” fu progettata agli inizi del Novecento dall’architetto albanese Kole Idromeno secondo un gusto italiano e con il proposito di sostituire il vecchio Bazar sul lago) che comincia con il Pa- Scutari, Il Teatro Migjeni Scutari, la Torre Inglese lazzo della Prefettura (costruito verso 1911 in epoca turca, su progetto francese dell’ingegnere Briott) continuando con Palazzo Municipale, il Gran Caffé, l’edificio della “Intesa San Paolo Bank Albania”, il Teatro e i più importanti edifici di culto: la Moschea di Parruca, la grande Moschea Ebu Bekir nella zona centrale della città, la Chiesa degli Ortodossi e la Chiesa Cattolica di S. Francesco poco distante dalla Cattedrale e la sede dell’Arcivescovado dell’Albania del Nord; cena in albergo. 3° giorno – in mattinata visita alla chiesa della Madonna del Buon Consiglio (antica chiesa cattolica, famosa in tutto il mondo per avere ospitato una splendida immagine della Madonna, dipinta da un autore rimasto anonimo. Questa chiesa prima della sua seconda costruzione nel 1993, fu benedetta dal Santo Padre, Giovanni Paolo II, in occasione della sua visita a Scutari). Trasferimento a Shiroka (lago di Scutari) nella chiesa di San Rocco dove ogni anno i cattolici vanno in pellegrinaggio (il 16 agosto) per la festa del santo, una ricorrenza che la gente di Scutari chiama il “djegaguri”(cioè la pietra ardente); pranzo in ristorante vicino al lago di Scutari con piatto tipico scutarino a base di carpa; nel pomeriggio un giro al lago col motoscafo “Venecia”; cena in albergo. Casa scutarina La città di Scutari 39 La Chiesa della Madonna del Buon Consiglio L’immagine della Madonna del Buon Consiglio era venerata da lungo tempo a Scutari, dove la tradizione cristiana risaliva all’opera vangelizzatrice di San Paolo e Sant’Andrea. La presenza dell’immagine mariana è attestata fin dai primi decenni del XIII secolo. La vicenda di questa immagine sacra è indissolubilmente legata alla personalità di Giorgio Castriota Skanderberg e alla straordinaria vicenda di resistenza contro gli eserciti turchi. In 1467 fu un anno particolare per la città di Scutari e per l’intera Albania. Un esercito turco forte di 200.000 uomini invase l’Albania e arrivò fino a Scutari. L’invasione fu di nuovo respinta, ma la città subì incursioni turche. La chiesetta dove era esposta la sacra immagine della Madonna fu risparmiata, A Genazzano, intanto, una pia donna rimasta vedova, Petruccia de Geneo, aveva messo a disposizione tutti i suoi beni per restaurare la chiesa del paese oramai fatiscente. Ma le sue risorse erano insufficienti alla conclusione dei lavori. Petruccia, poi venerata dalla popolazione locale, si diceva certa di un miracolo. La tradizione dice che >>> La città di Scutari 40 41 La città di Scutari l’immagine della Madonna del Buon Consiglio di Scutari fu traslata da angeli fino al muro della chiesa in costruzione a Genazzano, per essere sottratta alla distruzione dell’esercito imperiale il 25 Aprile del 1467. Certa è la presenza a Genazzano nello stesso periodo di due devoti scutarini Gjergi e De Sklavis, alla cui iniziativa, sarebbe dovuto il trasferimento. Secondo una versione più dettagliata, i due, soldati di Skanderberg, convinti che tutto quello che l’eroe aveva compiuto in difesa della Cristianità era opera della Madonna di Scutari, si recarono in pellegrinaggio nella città. Narra la tradizione che la Vergine apparve ai due soldati in sogno e ordinò loro di prepararsi a lasciare il paese così come Lei stessa avrebbe fatto, per impedire che i Turchi profanassero la sua santa immagine. Anzi, ordinò ai due devoti di seguire passo passo la sua immagine fino alla nuova dimora. Fu così che mentre essi pregavano, l’affresco della Vergine cominciò a staccarsi dal muro e, avvolto da una nuvola luminosa, si diresse verso il mare. Per giorni e giorni i due soldati seguirono l’immagine camminando sul mare, fino a quando essa, dopo essere stata persa di vista nei pressi di Roma, il 25 aprile 1467, fu ritrovata a Genazzano, nel giorno della festa del patrono, San Marco. I due si stabilirono, poi a Genazzano. All’inizio il dipinto fu chiamato Madonna del Paradiso, per la dolcezza e la serena bellezza dell’immagine. Poi emigrati albanesi arrivati in paese dopo la morte di Skanderberg, la Madonna fu riconosciuta come Madonna venerata a Scutari sotto il nome di Madonna del Buon Consiglio. Feste in suo onore, sono istituite secondo lunga tradizione in centri arbresh, San Giorgio albanese in Calabria, celebra una festa molto nota. Nel 1895, il terzo convegno degli arbresh, propose la Madonna del Buon Consiglio come protettrice dell’Albania. “Ritorna o madre pia, ritorna in Albania” è ancora oggi una strofa popolare, cantata nelle chiese. Dopo il 1912, anno dell’indipendenza del paese, iniziarono i lavori di restauro della chiesa della Madonna a Scutari. Durante gli anni Sessanta, la chiesa originaria ospite del dipinto fu trasformata dal regime ufficialmente ateo di Hoxa in una discoteca Nella chiesa di Scutari si trova oggi una copia dell’immagine della Madonna, identica a quella venerata a Genazzano e nel 1993, Giovanni Paolo II l’ha proclamata protettrice dell’Albania. I Marubi L’arte della fotografia comincia in Albania nel secolo scorso. Nel 1858 Pjetër Marrubi, un vero maestro in questa arte, apre a Scutari il primo atelier fotografico, il quale fin dai primi passi diventa un laboratorio creativo della foto artistica. Marrubi era in realtà di nazionalità italiana, e precisamente veniva da Piacenza. La sua attività politica – era garibaldino, sostenitore dell’unità d’Italia – l’aveva portato, nel 1856, in esilio nella >>> La città di Scutari 42 Ragazza di Scutari, Pjetër Marrubi 43 La città di Scutari città del Nord dell’Albania, dove aveva sviluppato la sua attività di fotografo pioniere e fondato lo Studio MARUBI.Il suo atelier si specializzò in servizi fotografici non solo per privati (ritratti di persone o di famiglie), ma negli anni ’70 Pietro (diventato nel frattempo Pjetër) esegue dei servizi da reporter per la rivista italiana “Illustrazione Italiana” nel vilajet di Scutari.Le sue fotografie vennero usate come illustrazioni in molte opere letterarie sull’Albania, come cartoline illustrate e per altri scopi. La seconda generazione dei fotografi Marubi fu rappresentata dai fratelli Mati e Kel Kodheli. Il primo, molto caro al maestro come un figlio, morì giovane, mentre il minore, Kel, rese questo studio il più famoso nel suo genere, soprattutto nell’arte del ritratto. Dopo la morte del maestro, Kel assunse il cognome Marubi, per cui oggi ancora si parla della fototeca Marubi. Questa fu organizzata da Kel stesso. La terza generazione è rappresentata da Gegë, figlio di Kel, che negli anni ’20 si recò a Parigi dove si diplomò nello studio dei Fratelli Lumiere, presso la prima “Scuola della Foto e della Cinematografia” nel mondo. Applicò le tecniche più attuali di questa arte, utilizzò i raggi infrarossi, la solarizzazione e la foto in rilievo.Nel 1936 Gegë vinse la medaglia d’oro nel panair di Bari, e nel 1938 lo stesso premio a Salonicco.Nel 1970 Gegë Marrubi regalò la sua fototeca allo Stato albanese. Oggi questa raccolta, dichiarata fra l’altro dall’UNESCO patrimonio dell’umanità, è un archivio molto importante non solo per storici, etnografi, architetti, artisti, ma anche per gli abitanti di Scutari, perché rappresenta un vero e proprio archivio della memoria della città, un vero riferimento “visivo” della nostra storia. Una visita alla galleria Marubi è d’obbligo per il turista, ma l’esposizione attuale può diventare una delusione perché le foto esposte, pur sempre molto interessanti, sono poche e sistemate in un corridoio di ingresso. Sono comunque sufficienti a far intuire la grandezza rappresentativa e storica di questa esperienza unica non solo nei Balcani. Le foto documentano la vita cittadina, i mutamenti del mondo balcanico di fronte alla modernizzazione, gli atteggiamenti culturali conseguenti a questo impatto e nello stesso tempo costituiscono una testimonianza di grande valore sulla società locale delle montagne, il mondo dei pastori abituati ad organizzare la propria vita uguale da millenni. In questo, l’Albania e in particolare il Nord, è una regione unica in Europa. Scutari, portale di casa Vivere in città Dove dormire HOTEL EUROPA Situato al centro. Hotel imponente, che testimonia la volontà dei proprietari di farne il primo albergo della città. La hall è molto ampia con un bar–caffé. Il servizio di bar negli alberghi di lusso è una certificazione importante del valore e del prestigio sociale dell’albergo stesso. L’hotel ha un ristorante, situato al primo piano, con vista aperta sulla hall. Le stanze sono arredate in coerenza con il tono dell’hotel. Mobili, lampade e suppellettili con fregi classicheggianti in oro, letti doppi ampi e comodi. In bagno rubinetteria e lavabi secondo la moda degli ultimi anni. Le finestre sono molto ampie e luminose. In inverno, la fonte di riscaldamento è l’aria condizionata che può essere attivata solo con la card e quindi non funziona in assenza del cliente. Breakfast ricco. ALTRI SERVIZI: Sala conferenze - Parcheggio - Organizzazione di viaggi - Staff multilingue - Security - Deposito assicurato - Taxi - Punto internet - Cambio di valuta Babysitter a pagamento - Aria condizionata in ogni ambiente - Macchine a noleggio Sheshi 2 Prilli Scutari Tel. +355 (0) 2224 1211 Fax +355 (0) 2224 7470 [email protected] www.europagrandhotel.com 45 La città di Scutari Servizi hotel SISTEMAZIONE: 50 camere, (4 meravigliose suite, 20 camere matrimoniali, e 26 camere doppie). Le camere hanno minibar, asciugacapelli, tv satelitare, pass, aria condizionata, telefono a linea diretta, idromassaggio. HOTEL ARGENTI L’albergo si trova all’entrata della città di Scutari. Servizi hotel SISTEMAZIONE: Camere 34, letti 58 - Camere singole con un letto 10, camere singole 19, camere doppie 5. Prezzo per camera 1500 – 3000 leke. Il ristorante ha una capacita di 60 posti. Ha uno stile classico, un progetto che usa il legno e i colori. La cucina offre specialità tradizionali e internazionali. La cantina è molto ricca, con vini, bevande di tutti i tipi. Il bar ha la capacità totale di 60 posti. Lo spazio interno è molto accogliente e offre una tranquillità massima, mentre l’ambiente esterno è immerso nel verde, molto gradevole per passare momenti di relax. Via Alqi Kondi Scutari Tel./Fax +355 (0) 22 4 39 09 Mob. +355 69 20 52 065 +355 68 22 22 065 www.kompleksi-argenti.com [email protected] ALTRI SERVIZI: Sala riunioni con una capacita di 60 posti. Palestra - Sauna - Sala giochi per i piccoli Taxi - Parcheggio 20 posti. KOMPLEKSI LUANI A L’albergo si trova all’entrata della città di Scutari, 1 km dal centro della città, in Bahcallek. La città di Scutari 46 Servizi hotel: SISTEMAZIONE: Camere singole 5, camere doppie 3 Prezzo per camera 50 euro, breakfast incluso. Ristorante - pizzeria, capacità 80 posti. Cucina tradizionale albanese e italiana - Bar - pasticceria, capacità 100 posti Bahçallëk Scutari ALTRI SERVIZI: Internet- Sala giochi per bambini Taxi - Posti parcheggio 80 Tel. +355 (0) 22 24 03 32 +355 (0) 266 20 365 +355 (0) 266 20 366 Mob. +355 69 20 24 947 +355 68 20 24 947 HOTEL COLOSSEO L’albergo si trova nel centro della città. Come si può capire dal nome stesso, è costruito secondo lo stile della meravigliosa opera dell’architettura antica. Servizi hotel: SISTEMAZIONE: Camere 14, letti 28 - Camere singole 7, camere doppie 5, suite 2. Tutte le camere sono ammobiliate con uno stile elegante e offrono: Aria Condizionata, Servizi privati / Doccia, TV satellitare, telefono diretto, riscaldamento centrale, minibar, aria condizionata. Prezzo per camera 50 – 90 euro, breakfast incluso. Ristorante con capacità 16 posti seduti. Cucina tradizionale albanese e italiana. Vini scelti italiani. Bar, veranda con una capacita totale di 170 posti che offre la possibilità di godere del passeggio che si fa nel centro della città. Kolë Idromeno Scutari Tel. +355 (0) 22 24 75 13 Fax +355 (0) 22 24 75 14 Cel. +355 68 20 60 130 [email protected] www.colosseohotel.com ALTRI SERVIZI: Sala riunioni con capacita 50/60 posti - Taxi Parcheggio METEOR L’albergo si trova al nord della città di Scutari, 5 km dal centro e 30 km dal confine con il Montenegro. Costruito in mezzo al verde, l’albergo garantisce un soggiorno tranquillo e piacevole. Ristorante con una capacita di 80 posti. Offre specialità tradizionali albanesi e internazionali che possono essere accompagnati con i migliori vini italiani, francesi e montenegrini. Bar, giardino con una capacità di 160 posti. ALTRI SERVIZI: Sala riunioni con capacità 45 posti - Internet Taxi - Posti parcheggio 60 Shtoji i ri Scutari Tel. +355 (0) 262 20 40 +355 (0) 262 20 241 La città di Scutari 47 Servizi hotel: SISTEMAZIONE: Camere 14, letti 28 - Camere singole 10, camere doppie 4 - Le camere offrono tutte le comodità di un albergo di 4 stelle: Aria Condizionata, Servizi privati / Doccia, TV satellitare, scrivania. Prezzo per camera 40 euro, breakfast incluso. HOTEL KADUKU L’albergo si trova nel centro della città di Scutari. Dall’albergo si ha un ampia vista di tutta la piazza “5 Heronjte”, la grandezza del teatro “Migjeni” costruito nello stille degli anni ‘20, ed il verde del parco Rozafa. La posizione dell’albergo offre la possibilità di raggiungere facilmente tutte le mete turistiche della città, anche a piedi, e di fare un giro nel centro cittadino. Il personale dell’albergo può comunicare in diverse lingue straniere. Servizi hotel: SISTEMAZIONE: Camere 8, letti 12 - Camere singole 1, camere doppie 3, camere con due letti 4 Le camere sono arredate in modo semplice, offrono le comodità base, Servizi privati / Doccia, TV satellitare, riscaldamento, ventilatore. Prezzo per camera 20 - 50 euro, breakfast incluso. Sheshi "5 Heronjte" Scutari Tel. +355 (0) 22 24 22 16 Mob.+355 69 25 51 230 +355 68 26 70 760 ALTRI SERVIZI: Sala riunioni, capacità 45 posti Taxi - Posti parcheggio 6 La città di Scutari 48 Dove mangiare RISTORANTE TRADITA GEGE E TOSKE All’entrata si viene accolti da un piccolo museo di oggetti della cultura materiale scutarina, soprattutto agricola e pastorale. L’interno: Salone ampio a due piani, un camino enorme dove brucia permanente un gran fuoco e vengono cotte focacce e carni alla brace. Il Menù: La cucina è quella tradizionale del Nord dell’Albania. Si possono assaggiare specialità come il Fergez (interiora di agnello in salsa bollente con formaggio fuso e carne macinata), cacciamak (focaccia di polenta). Le carni di agnello o manzo. Sottaceti come antipasto, prodotti localmente. Via Skenderberg, 4 Scutari Tel. +355 (0) 22 240537 Cel.: +355 68 20 86056 [email protected]. BAR RISTORANTE IDROMENO Si accede in una sala caffè molto ampia mentre nella seconda sala si trova un ristorante vero e proprio. Sedie molto grandi, tavoli circolari, posate e piatti eleganti. Ordinate una minestra e vedrete arrivare un piatto di forma inedita. Il personale è gentile e mostra disponibili. Il menù alla carta: pesce, carne, verdure e pizze. L’influenza italiana pervade la proposta di piatti in tutti i settori. L’offerta di pesce si basa prevalentemente su prodotti diffusi come gamberi, calamari, orate e spigole. Una curiosità: il merluzzo costa 500 lek per 100 grammi, l’aragosta 400. Un riscatto che il “Merluccius” dell’Adriatico non conosce in nessun altro luogo. Le minestre tipiche albanesi: minestra di uovo e limone, di pesce e di spinaci. I secondi di carne: classici arrosti, bistecche, spiedini con qualche interpretazione balcanica. Via Jorgji Karamitri (cortile Prefettura) Scutari Tel. +355 (0) 22 250263 www.idromeno.com [email protected] Il vino sfuso, comune ma piacevole, viene dal Montenegro, come gran parte delle bottiglie offerte. Il prezzo oscilla intorno ai 2000 lek per un pasto completo all’italiana. PIAZZA PARK Il luogo si presenta con un’ampia entrata a viale. Molti tavoli, atmosfera calda all’interno. Pizzeria e ristorante. Vasta scelta di primi all’italiana accanto alle pizze. Insalate albanesi e formaggio di qualità. Vino Vranac. Uve montenegrine, ma coltivate nelle colline di Scutari. Via 28 Nentori Scutari Tel. +355 (0) 22 249090 MUZEU Situato nel centro della città, è composto da due ambienti, quello interno e quello esterno: preferibile quello esterno per il verde che lo circonda e per la vista che offre. Il menu del ristorante è abbastanza modesto: oltre le pizze, offre anche alcune specialità albanesi ed italiane. Sheshi 5 Heronjte Scutari Tel. +355 69 226 42 49 La città di Scutari 49 BAR RISTORANTE VILLA BEKTESHI (ÇOÇJA) Accanto alla cattedrale ortodossa. Il palazzo in stile dei primi anni del XX secolo. All’interno una grande sala caffè con un lungo bancone, tavoli e separè, accoglie il cliente. D’estate funziona un giardino con tavoli. Il ristorante è al piano superiore. Ampie finestre rendono l’ambiente molto luminoso. Anche qui d’estate i tavoli vengono messi in terrazza. Personale gentile e attivo. Il menù: ampio, ma sobrio, con pesce e carne. Minestre albanesi classiche: limone ed uovo, pesce, spinaci. Ampia scelta di primi all’italiana. I rigatoni hanno una sezione a parte con 5 proposte. Pesci: spigola, orata, gamberi, ma anche merluzzi e triglie. Carni: soprattutto manzo, filetto della casa in salsa di pomodoro, spinaci ed altro. I formaggi sono di qualità. Via Vaso Kadia Scutari Tel. +355 (0) 22 240799 Mob. +355 69 2867445 Il vino (sfuso) viene da vigne del padrone del ristorante. Le uve provengono dal Montenegro, ma sono coltivate nell’area di Scutari. Il rosso proviene dall’uva Vranasht. La vendemmia 2007 ha un colore rosso violaceo, non molto trasparente, intenso di odore con sentori di frutta matura, soprattutto ciliegia, prugna. Frutti di bosco. Anche il rakì proviene dalle stesse vigne. VIVALDI La città di Scutari 50 Si trova in una stradina adiacente alla Cattedrale, nel piano terra di un edificio caratteristico della zona. Arredato in uno stile semplice e rustico. La cucina offre specialità italiane. Nei fine settimana si organizzano serate con musica live, ed i proventi vanno in aiuto delle persone in difficoltà, ai quali durante la settimana viene offerto il pranzo nello stesso ristorante. Via Justin Godard, 18 Scutari Tel. +355 (0) 22 242052 PALMA Si trova nei pressi dell’università di Scutari ed è quindi molto frequentato dai giovani. È un edificio di due piani con una grande veranda. La cucina offre alcune specialità albanesi, italiane e montenegrine. Kolë Idromeno Scutari Tel. +355 (0) 22 240864 CHIKAGO Il luogo si presenta con un’ampia entrata a viale. Molti tavoli, atmosfera calda all’interno. Pizzeria e ristorante. Vasta scelta di primi all’italiana accanto alle pizze. Insalate albanesi e formaggio di qualità. Vino Vranac. Uve montenegrine, ma coltivate nelle colline di Scutari. Via Ndre Mjeda Scutari CENTRO Via Ndre Mjeda Qender Tregtare Scutari Tel. +355 68 238 89 72 51 La città di Scutari Situato al terzo piano di un centro commerciale, al centro della città. Arredato in stile moderno. La maggior parte della sala viene sfruttata per il bar, mentre in un angolo è possibile degustare le specialità principalmente italiane che vengono offerte dalla cucina di questo ristorante. In una parte della sala sono esposte le bottiglie di vino quasi tutte italiane. COUNTRY CLUB Si trova in una delle strade più antiche della città caratterizzata da una architettura di tipo veneziano dove si notano le finestre coi cancelli. Kolë Idromeno Scutari Tel. +355 68 219 78 81 Lago Scutari LEGENDA Si trova sulla superstrada nazionale Scutari – Tirana, ai piedi della fortezza Rozafa e in riva al fiume Buna. Dopo aver attraversato un bellissimo giardino, ecco il ristorante. Un edificio tradizionale. All’interno, sui muri, è dipinta la leggenda della fortezza di Rozafa. Arredato con uno stile semplice, rustico. Durante l’inverno è possibile degustare le specialità alla griglia. Cucina tradizionale albanese ed italiana. Vini di qualità, principalmente italiani. Scutari Tel. +355 (0) 22 248936 SHQIPONJA Si trova all’entrata della città, ai piedi della fortezza di Rozafa, in riva al fiume Drin. Gli ambienti interni ed esterni hanno una estensione di 3000 m2. L’ambiente esterno è costruito secondo lo stile caratteristico dei giardini scutarini. Per i più piccoli c’è un parco giochi ed un mini zoo. Menu ricco, offre specialità tradizionali albanesi e scutarini, oltre ad alcune specialità italiane. Con una capacita di 250 posti, il ristorante è adatto per l’organizzazione delle cerimonie. Via e Qafes Scutari Tel. +355 (0) 22 24 1625 Mob. +355 69 2094643 +355 68 2162507 [email protected] www.shquiponja.net La città di Scutari 52 Caffé e locali WINE BAR TORONTO Offre vini locali, bianchi e rossi con qualche piatto di affettato o formaggi per accompagnamento. Vini sfusi o imbottigliati della ditta Rozafa. Percorsi nella regione Difficilmente pensiamo a quanto sia famoso questo lago nei Balcani e non solo. É il più esteso dell’intera regione. É a ridosso del mare, quasi lo lambisce. Segna il confine tra due paesi, antichi per civilizzazione e recenti per formazione politica. È ai piedi di alte montagne disposte Nord Sud, senza catene vicine che vanno da Ovest ad Est, come in gran parte d’Europa. Il lago Scutari è molto particolare. Il colore della sua superficie varia, nella parte vicina alla costa albanese è quasi plumbeo, ma non tetro, anzi non abita qui, quella malinconia delle rive che molti autori attribuiscono ai laghi lombardi e svizzeri. A volte sembra una laguna e come le lagune lascia che sia il tempo a far notare i colori dei melograni delle aree scoscese sull’acqua. Quando si esce dalla città e si prende la strada per andare al lago, il ponte sul fiume Buna ha un cartello con le distanze di Scutari dalle principali città dell’Albania e dei Balcani. Ci si rende conto così del fatto che Dubrovnik è a portata di gita, il Montenegro è tutto compreso entro poco più di un centinaio di Km di costa. Il lago che già costeggia parte della città in direzione Nord - Ovest, è percorribile con un lungolago spettacolare. La superficie di questo immenso specchio d’acqua è di 368 Km2, di cui 149 sono in territorio alba- nese ed il resto appartiene al Montenegro. La profondità media del lago è di 10 metri. Dal lago stesso si origina il fiume Buna che si getta nel mare a Nord di Velipoja. Il paesaggio lacustre è caratterizzato da coste alte con colline scoscese alle spalle. Molti sentieri e molte potenziali passeggiate. Shiroka e Zogaj Shiroka gode di ottime condizioni climatiche ed è un noto luogo di vacanze. L’aria fresca è molto sana specialmente nella montagna di Tarabosh. Zogaj è posizionata geograficamente dopo Shiroka ed è conosciuta per la ricca flora e fauna, per il paesaggio meraviglioso, che offre una vera attrazione per gli stranieri ed altri cittadini. La gente di questa zona si occupa di 53 Zogaj Percorsi nella regione Il Lago Scutari Shiroka, Chiesa di San Rocco pesca; agricoltura; estratti dell’olio e lavorazioni artigianali (tappeti; borse; ricami). In questa zona si contano circa 70 donne che lavorano e producono tappeti con motivi tradizionali e rendono cosi i prodotti turistici sempre più particolari. La posizione geografica, nei pressi della montagna di Tarabosh e del lago di Scutari, rende questi luoghi molto interessanti. In questa zona turistica esistono tipi diversi di piante; inoltre, uccelli, pesci ed animali che vivono in armonia. Tra le piante segnaliamo il cespuglio che si conosce per le caratteristiche curative; inoltre questa zona è ricca di salvia, che ricopre la maggior parte della montagna. Come in molte superfici d’acqua, i gabbiani dominano con i loro voli il campo visivo degli sguardi dei turisti. Gli alberi sono di diversi tipi: ulivi; castagni, fichi e vigne. Le case sono molto caratteristiche perchè vengono costruite in pietra e sono munite di profondi pozzi d’acqua. Dove mangiare MARKU 55 Strada Shkodër - Shirokë Tel. +335 (0) 22 241771 PANORAMA Se fate una gita lungo il lago di Scutari, prima di arrivare a Zogaj non potete non fermarvi al ristorante Panorama. Dalla terrazza avrete una gradevole veduta del lago. Il ristorante e specializzato in pesce, piatti tipici scutarini vengono preparati con cura dallo chef. Il pesce lo potete scegliere anche voi stessi da una piccola vasca che si trova accanto al ristorante. Via Zogaj Tel. +355 68 2941050 Percorsi nella regione Uno dei più belli nella zona di Shiroka. Si trova facilmente, dopo il ponte sulla Buna, sulla collina, vicino il lago di Scutari. Offre una vista meravigliosa del lago. Chi non ha avuto la possibilità di fare una visita alla fortezza di Rozafa, può trovare una miniatura della stessa nel giardino del ristorante. La parte interna del ristorante è stata ristrutturata di recente. Il menu è ricco. Potete trovare pesce fresco del lago e degustare piatti tipici. Inoltre viene offerta anche una vasta varietà di secondi di carne. Shiroka, riva del lago REAL Il ristorante “Real” conosciuto anche come “da Hilmia” (dal nome del proprietario che è anche il cuoco) si trova sulle rive del lago. Oltre alle specialità di pesce e di carne potete passare momenti piacevoli nella veranda del ristorante che si affaccia sul lago. Via Zogaj Tel. +355 68 2254496 TAVERNA SHKODRANE Un ristorante molto carino in riva al lago di Scutari. L’ambiente interno è arredato in modo semplice, la tovaglia e i tovaglioli sono tradizionalmente fatti a mano, come veniva usato tanti anni fa. La veranda ha una bellissima vista sul lago. La cucina è tradizionale scutarina, specialità con il pesce del lago e alcuni secondi di carne. Tutti prodotti freschi dalla zona. Vini dalla zona di Scutari e alcune bottiglie dai paesi vicini. Via Shkodër-Zogaj km 5 Tel. +355 682941050 [email protected] 2 LUMENJTË Percorsi nella regione 56 Li dove il fiume Buna si unisce con il fiume Drin si trova il ristorante Lumenjte. Al piano terra di un edificio di tre piani, c’è il ristorante con un ampia veranda. Cucina tradizionale albanese, piatti di pesce e carne. Gli altri due piani fanno da albergo. Ci sono 4 camere matrimoniali. Servizi offerti: sevizi privati / Doccia, TV, aria condizionata. Via Scutari Muriqan, 500 m nga ura e Bunes Tel. +355 682209802 MONTE Situato in riva al fiume Buna è il posto giusto per chi vuole passare dei momenti piacevoli nella freschezza dell’aria e nella bellezza della veduta che si può ammirare dai tavoli posti in prossimità delle rive. Cucina tradizionale albanese ed internazionale. Via Scutari Muriqan Altri itinerari Muriqan - Scutari Muriqan è una zona di frontiera tra Scutari e Montenegro. La distanza tra Muriqan e la città di Scutari è di circa 15 km. I redditi principali di questa popolazione vengono dalla lavorazione della terra, agricoltura e pastorizia. Alcune famiglie di questa zona svolgono diverse attività commerciali. La strada è circondata dai campi dove si coltivano legumi e grano, mentre l’altra parte della monta- gna è coltivata con alberi di olive. Avvicinandosi alla città la vista si fa sempre più attraente, il paesaggio è meraviglioso; il lago ed il fiume Buna, e dall’altra il magnifico castello di Rozafa. Per passare la frontiera albanese si deve pagare 1 Euro al giorno. I visitatori in gruppo non pagano mentre i turisti europei pagano 10 Euro se desiderano passare qualche giorno nella nostra città. La strada Muriqan Scutari è asfaltata ed in buone condizioni. Dove mangiare ÇELIKU Si trova nella strada Scutari – Muriqan, vicino il confine con il Montenegro, molto appropriato per tutti quelli che passano il confine. Immerso nel verde è il posto ideale per assaggiare la cucina albanese e italiana offerta da questo ristorante. Con una capacita di 270 posti, è molto adatto anche per cerimonie. Via Scutari Muriqan Tel. +355 (0) 26290003 Mob. +355 69 2095872 +355 692545355 57 Altri Itinerari BUNA PARK Situato in riva al fiume Buna, offre una meravigliosa veduta del fiume e nello stesso tempo anche della fortezza di Rozafa. Un ristorante di due piani arredato in stile moderno. La freschezza dell’area, la bellezza del verde e del fiume, la tranquillità del posto, ti faranno passare dei momenti indimenticabili. Il menu è ricco, specialità tradizionali, antipasti, primi e secondi, pizze di diversi tipi. Per l’intrattenimento dei bambini c’è un piccolo parco giochi. Via Scutari Muriqan Tel. +355 69 2091726 +355 69 3811688 [email protected] www.buna-park.com Scutari - Koplik Shtoj Shtoj è un centro importante. Il villaggio è situato a circa 5 Km a Nord est di Scutari tra il ponte di Vraka e i villaggi di Boks a Dragoç. Vi sono resti archeologici risalenti all’età del bronzo e alla prima età del ferro. A Shtoj, le famiglie hanno avuto la possibilità di sviluppare il turismo agricolo per la produzione di bevande tradizionali come la grappa ed il vino; tutto questo grazie alla buona posizione geografica. I turisti interessati, possono ammirare la flora delle rive del lago. Proseguendo oltre Shtoj si arriva a Vraka, che offre due possibili mete: • una visita alla chiesa ortodossa slava; • la strada che porta al lago di Scutari La popolazione è mista albanese ed albanese-montenegrina. Si parlano anche il serbo ed il croato. Altri Itinerari 58 Lago di Jezercë Come in tutte le aree vicine al lago, il pesce è il cibo più diffuso. Valori etnografici della zona Esistono diversi tipi di etnografia. In relazione all’abbigliamento maschile e femminile di Dukagjin, della zona di Malesi e Madhe caratteristici sono ad esempio i kilt di lana ed altri costumi tipici della zona di Scutari; rappresentano un’importante varietà etnografica. Valori archeologici Vicino a Koplik, nel villagio Kalldrun, nell’itinerario chiamato “via de senta”, è possibile osservare i reperti delle molte esplorazioni effettuate nel corso degli anni. Allo stesso modo, dall’altra parte di Koplik-Theth- Koplik i Siperm, si trova il castello di Marshej, dove si possono ammirare imponenti scavi preistorici. Superata Koplik, attraversando vie secondarie, si possono visitare alcuni villaggi posti sulle rive del lago come Kullaj. Vrith - Razma Uscendo dalla città in direzione Nord Est, si attraversano zone caratteristiche in cui è possibile scoprire un po’ più a fondo le abitudini, gli usi ed i costumi degli abitanti locali. Vita tipo vicolo e cortile, che qualche tempo fa affascinava i visitatori di città europee come la Napoli dei quartieri spagnoli, la Berlino di Alexander Platz, la Roma del Testaccio, la Milano dei navigli, la Parigi del quartiere latino. La strada volge poi verso il Montenegro. Dal terreno pianeggiante si innalzano piccole colline di pietra con una vegetazione ridotta a piccoli arbusti e crinali rocciosi. Il paesaggio abbraccia una serie di valli oltre le colline. Si lascia la strada che porta al confine e si arriva nel territorio della municipalità di Koplik. Si continua lungo una strada in salita non troppo ripida, lunga, percorribile anche con una mountain - bike. Si arriva ai piedi del sentiero che si arrampica sulla montagna. Qui, sempre a Koplik, si incontra un piccolo ponte su uno stretto canyon dove da cui si può scrutare il letto di un torrente senza acqua. Il ponte non a caso si chiama il Ponte del Torrente secco. Ma l’aspetto più rilevante è il paesaggio. C’è una prevalenza di faggi che caratterizzano Razma veri e propri canyon fino al villaggio di Vrith mentre sulla destra si scorgono massicci di monti. Salendo lungo il sentiero, la strada è ben asfaltata e comoda, ecco il villaggio di Vrith, annunciato da qualche maiale che razzola ai bordi della strada. Visione campestre ed agricola. Qualche bar – caffè ai limiti delle case. Si sale ancora. La vegetazione ai lati del percorso è formata da boschi di pini di montagna. Si arriva infine a Razma, storica località di turismo montano. Il paesaggio è molto ampio, domina fino alle valli e presenta passeggiate di montagna tipiche delle vacanze di relax e meditazione. Piccole ville e residenze in stile austriaco sono la testimonianza del turismo storico. Durante il regime socialista, le costruzioni erano utilizzate per le ferie organizzate dei lavoratori e dei bambini. Oggi c’è un ristorante albergo, che si chiama Tigri che offre pasti a base di carne. Anche il vino viene dalla zona. Si tratta di uva Sangiovese. La parte dell’accoglienza in hotel presenta un livello standard dell’Albania post-socialista. Struttura non grande e gestita come impresa familiare. Arredamento spartano, bagno piccolo, ma con tutti i servizi necessari. Il prezzo è più che ragionevole. 59 Altri Itinerari Razma, paesaggio Koplik, distretto industriale con paesaggio di qualità? L’Associazione Imprenditori Italiani Operanti in Albania sta promuovendo un progetto per acquisire, da sola o in comproprietà con lo stesso Governo Albanese, un’area di 70 ettari a Koplik, all’interno della quale realizzare una vera e propria area industriale interamente dedicata agli imprenditori che operano in Albania. Area industriale che avrà al suo interno aree destinate: alle attività produttive; agli uffici e servizi( quali studi professionali, banche, assicurazioni, agenzie, dogana ecc.; ai servizi di medicina (guardia medica, pronto intervento, medicina del lavoro); zone didattiche per la formazione; oltre a zone di socializzazione, di verde e aree di ristoro. Il progetto – idea nasce dalla convinzione, che l’Albania, possa in un futuro prossimo essere da “Testa di Ponte” tra l’Area Balcanica e l’Italia e in particolare la Puglia. Per questa iniziativa è stato chiesto l’intervento del Consorzio per lo Sviluppo Industriale di Bari e di un’equipe di ingegneri specializzati, allo scopo di realizzare la stesura di un master plan su una superficie di circa 64 ettari, di proprietà del Comune di Koplik, per definire gli obiettivi, gli strumenti e le procedure per la costruzione di alcuni edifici industriali, nonché per le altre attività di produzione. Paese in forte evoluzione, con un economia molto attiva e con interessanti mercati ancora non coperti. >>> Scutari, lago Altri Itinerari 60 61 Altri Itinerari Le comunità locali, particolarmente quella di Koplik, si sono dati come priorità la riorganizzazione del territorio, al fine di renderlo interessante per gli investitori esteri sempre più attenti a questo mercato Grazie alla sua posizione geografica, Koplik rappresenta il luogo ideale per la localizzazione di processi produttivi, come base o ponte, per tutta l’area balcanica, dal Montenegro alla Macedonia, dalla Serbia al Kossovo. Gli ingenti collegamenti quotidiani, sia via mare che via aerea con l’Italia, possono garantire un flusso rapido e continuo di merci e persone. Va sottolineato l’impegno del Governo italiano e della Comunità Internazionale ad intervenire ulteriormente per migliorare la circolazione locale. Nella regione di Scutari vi sono importanti risorse minerarie, di grande estensione, di qualità e poco sfruttate. Un enorme giacimento di argilla, a otto chilometri dalla città, aveva dato il via a una grande produzione statale di prodotti in terracotta, in seguito abbandonata. Le miniere per l’estrazione del rame e i relativi impianti di arricchimento, creati durante il passato regime,sono oggi bloccati e in attesa di privatizzazione. Giacimenti di calce e caolino, insieme a una grande vena di marmo, da poco scoperta, completano il quadro delle risorse geologiche. Il settore agricolo, tutto da sviluppare, presenta un potenziale notevole, grazie al clima favorevole e ad ampie aree inutilizzate con interessanti possibilità di integrazione con l’industria conserviera e di trasformazione. Le numerose e pure sorgenti d’acqua delle zone montuose sono ancora ampiamente inutilizzate. La Regione di Scutari-Koplik per anni è stata la regione dell’artigianato in Albania e al pari uno dei maggiori centri di scambio dei prodotti di artigianato di tutta l’area Balcanica. Le capacità professionali esistenti sono la base specialistica e di manovalanza per qualsiasi produzione, con interventi minimi di formazione professionale mirata, specie per l’alta tecnologia. Il salario medio a Koplik (Malësi e Madhe) è molto ridotto, tra i più bassi in Albania e in Europa. A Scutari si trova l’unica università del nord Albania con circa 6000 studenti, con più di 500 laureati all’anno. Elemento da non sottovalutare è la conoscenza della lingua italiana da parte della popolazione giovanile e non solo,ulteriore opportunità per gli investitori esteri, i quali possono contare su potenziali dirigenti aziendali parzialmente formati e fortemente motivati a rimanere nel proprio territorio. Attualmente a Scutari operano sette banche commerciali: Intesa San Paolo Bank Albania, Raiffeisen Bank, ProCredit Bank, National Commercial Bank, United Bank of Albania, Tirana Bank e la Banca Italiana per lo Sviluppo. Oltre alla Banca Mondiale, altre istituzioni internazionali finanziarie offrono una serie di servizi come: l’IFC (membro della Banca Mondiale), BERS, ecc. Theth Theth Altri Itinerari 62 Dire Theth, vuol dire per chiunque in Albania evocare non solo un luogo, ma una suggestione nota e mai banale: le Alpi Albanesi. Di gran lunga il paesaggio che più di ogni altro identifica l’immagine dell’Albania montuosa, aspra, isolata e nello stesso tempo autentica, con la sua eredità di culture tradizionali, di vita naturale. Edith Durham nel suo viaggio del 1908 a Theth scrive “Penso che nessun luogo abitato da esseri umani, mi abbia dato una tale impressione di maestoso isolamento dal mondo”. “È un posto dove i secoli rinsecchiscono, il fiume forse è la sorgente del mondo, le sue rive la patria di passioni elementari, rapide ed incandescenti”. Insomma, anche ai nostri giorni meno eroici di quelli della Durham, anche salendo in auto invece che a dorso di un cavallo, le Alpi albanesi sono uno degli spettacoli più autentici, nel senso di radicalmente intimi e maestosi che si possano immaginare. Oggi questi luoghi sono parte di un parco nazionale e le suggestioni sono più ragionate, orientate verso la conoscenza, anche se intatte rimangono le emozioni. Per visitare le Alpi Albanesi si può entrare da Scutari pren- dendo la direzione Nord – Est. Koplik come nei tragitti per Razma e per Hani i Hoti è un passaggio obbligato. La strada sale, si incontrano i villaggi di Dedaj, dopo 21 Km Dukai e infine Boge, dove finiscono trasporti pubblici e strade asfaltate. Per arrivare a Theth mancano 25 Km. Camminare a piedi presenta alcune difficoltà: poca acqua lungo il percorso, strada molto stretta, curve frequenti e, sempre d’estate un traffico sostenuto. In diversi villaggi ma specialmente a Theth, Boge e Vermosh esiste la possibilità di sviluppo di ospitalità agro turistica. Queste zone non soltanto hanno la possibilità di produrre, elaborare e vendere le produzioni di pastorizia e agricoltura, ma anche assicurare redditi e posti di lavoro. I prodotti freschi derivanti da agricoltura e pastorizia ed il servizio offerto nelle case dei residenti possono soddisfare benissimo le domande dei turisti. Le possibilità che offre la parte settentrionale del nostro paese, la bella natura delle alpi maledette (Bjeshkët e Namuna) costituiscono una grande attrazione per lo sviluppo dell’agriturismo in queste zone, oltre ad offrire una possibilità e una grande risorsa economica per lo sviluppo della popolazione rurale. Theth - Scutari Durata: sei giorni Periodo: estate Campi di interesse: natura, antropologia, sociologia. Programma per giornate: 1 giorno: Razma Il villaggio di Razma è situato circa 41 km a Nord di Scutari. È un posto ideale per alpinismo di montagna e sport invernali, sci soprattutto. I villaggi dei dintorni, Vermosh, Boga e Vukli sono unici per la loro bellezza naturale. Il villaggio offre la possibilità di alloggio per i visitatori. Partenza da Scutari alle ore 9.00; sosta al villaggio Dedaj per ammirare la bellezza della valle profonda di Perroi Thate (fiume Secco); arrivo a Razem alle ore 11.15 e sistemazione nelle case private con stanze in affitto o nell’albergo “Preval”; si gode l’aria fresca di Razem, si passeggia nel giardino del campo e si ammirano le bellezze della natura fino alle 12.30. Il pranzo si consuma all’aria aperta meglio se si mangia il classico menù di carne di agnello arrostita (specialità della zona); nel pomeriggio visita ai paesani e partecipazione alla loro vita quotidiana per osservare le loro attività; la cena si consuma in una casa del villaggio. 2° giorno: L’occhio di Shegan Partenza da Razem alle ore 12.30; nel percorso tra i villaggi di Marshel Gradec e Pjeter Shan si possono ammirare le belle valli lungo la strada, avendo sempre di fronte il lago di Scutari. Si prosegue fino ad arrivare sulla strada nazionale in direzione Bajze; per poi arrivare al locale “Dardha” intorno alle ore 13.30 (un locale con ottimo servizio e cucina italiana). Pranzo fino alle ore 16.00 e proseguimento verso il villaggio di Shegan da cui, seguendo una via non asfaltata, si arriva all’Occhio di Shegan (Syri i Sheganit) e le Hurdhanat e Sheganit alle ore 16.30. Riposo e visita del luogo fino alle ore 18.30. Partenza per Scutari con arrivo previsto alle ore 19.30; cena in albergo. 3° giorno e 4° giorno: Thethi (Parco Nazionale di Theth) Situato sulle Alpi Albanesi, vicino al “Bjeshkët e Namuna”, a 70 km da Scutari, ha una superficie di circa 2.630 ettari. Nel mezzo di questo parco fluisce il fiume Thethi, con una portata di circa 1000-1300 sec. Interessante è anche la cascata di Grunasi, davvero incantevole e pittoresca con le sue acque che cadono da una altezza di 30 m. Il parco è conosciuto per la varietà di animali e vegetazione. C’è una tendenza all’emigrazione verso aree urbane, ma durante il periodo estivo molti tornano per le vacanze, in modo da essere presenti ancora nell’area di origine con un forte impegno per lo sviluppo dell’agriturismo e del turismo familiare. Partenza da Scutari alle 9.00; ar- 63 Altri Itinerari Itinerario: i villaggi di Boge, Theth e Vermosh Boga - Scutari rivo nel villaggio di Boge alle ore 10.00 e si sosta presso la chiesa del villaggio dove si può ammirare una antica campana del sec XVI; continuando per Theth, si arriva alla “Qafa e Thores” alle ore 10.30 per ammirare la bellezza delle Alpi ad oltre 2000m; arrivo a Theth alle ore 11.00; visita della zona e pranzo con degustazione dei prodotti tipici della cucina tradizionale; ritorno da Theth alle ore 16.00 ed arrivo a Scutari alle ore 17.00. 5° giorno e 6° giorno: Vermosh Le caratteristiche naturali e climatiche di questa valle hanno favorito lo sviluppo di una ricca flora e di una vegetazione di bo- Altri Itinerari 64 Cataratta di Grunasi a Theth schi di faggi e prati subalpini che creano un effetto scenico molto attraente per i visitatori. La zona è inoltre ricca di piante medicinali di tutti i tipi, oltre che mirtilli e fragole ed è rinomata per il famoso formaggio di Vermosh. Partenza da Scutari alle ore 7.00; arrivo a Lepushe alle ore 10.00; riposo e passeggiata attraverso i boschi di faggi, querce e pini; partenza da Lepushe alle ore 12.00 e arrivo a Vermosh alle ore 13.00; pranzo nelle case dei residenti di Vermosh; visita dei principali agriturismi (Rrok Luca, Pjeter Deda, Prek Gjetja e Gjelosh Buja, Fran Vukaj e Gjergj Vukaj); partenza per Scutari alle ore 15.00; arrivo a Scutari 18.00. Itinerario: visita nella città di Puka Durata: tre giorni Periodo: Primavera-Estate-Autunno Campi di interesse: Natura storia e turismo della salute II programma secondo le giornate. 1° giorno Si parte alle 08.00 di mattina dalla citta di Scutari, per arrivare a Puka alle 09.00. Puka dista 60 Km circa ad est di Scutari. È uno di centri urbani più importanti del nord del Albania. (1.034 mq 50.000 abitanti). Si trova a circa 150 km da Tirana. Era conosciuta nel mondo classico con il nome di Epicaria. La città ha 6.495 abitanti e si trova a 838 metri d'altitudine, è una delle citta le più alte dell’Albania. Le temperature medie annuali sono intorno ai 10°C. Da più di 2000 anni esiste nell’area la lavorazione della resina. Tracce di questa lavorazione sono state trovate tra le rovine di un vecchio quartiere di Puka ed a questo è dovuto il nome stesso della città. Nel XX secolo Puka è stata una base militare e un centro importante dell'insegnamento cattolico. Il grande poeta albanese Migjeni lavorò come maestro nella città nel periodo 1936-1937. La scuola dove insegnò è ancora oggi un punto di interesse per i turisti. L’abitato è circondato da un’ampia pineta di 400 ettari. Puka dà l'impressione di un Puka grande anfiteatro naturale. Oltre alla pineta, circa l’80% della superficie della zona è coperta da una vegetazione formata da 160 tipi di alberi: pini, acacie, pioppi, cipressi, macchia mediterranea. L'industria più importante è l’estrazione di minerali. Arrivati a Puka i turisti possono scendere all’hotel "Turizmi" Puke, che si trova a circa 200 metri dal palazzo comunale. L'hotel ha 62 posti letti, camere singole, matrimoniali e suite. Tutte le camere hanno l'aria condizionata, TV satellitare, telefono. C’è una piscina e un parco giochi. Il ristorante offre una cucina molto tradizionale e una classica cucina internazionale. Puka ha conservato una vocazione per la cucina tradizionale e per il rispetto ambientale. Nota è la birra ecologica di Puka. Una pista sciistica funziona in inverno. Il centro della città è molto caratteristico, con edifici interessanti: "Pallatin e Kultures" (centro culturale), ovvero la scuola dove Migjeni lavorò. Alle ore 11.00 si può partire per raggiungere il colle di Kabash, luogo che ha lo status speciale come zona di sviluppo turistico dal 1993. Il colle di Kabash si trova a 14 km distante da Puka. (9 km non asfaltati). Area di interesse naturale, con ampi boschi, fauna tipica il lupo, la volpe, il cinghiale, l’orso, il gallo selvatico e il fagiano. Tornando a Puka alle 13.00 si può pranzare in hotel. Nel pomeriggio, una visita a Munella, luogo di un bellissimo villaggio, con una ricca vegetazione naturale, ca- 65 Altri Itinerari Puka Puka sotto la neve verne e animali selvatici. Durante la notte, dalla cima di Munella si puo intravedere l'Italia. Nelle vicinanze si trova il colle dei Preti "Livadhi i priftit" con una stupenda cascata e la chiesa di Shenkoll. Alle 19.30 si fa il ritorno al centro. 2° giorno La seconda giornata potrebbe essere dedicata alla visita nel villaggio di Iballa. La partenza alle ore 09.00 di mattina per arrivare alle 11.30 a Iballe. Il pranzo all’ aria aperta. I contadini possono offrire un pranzo a base di agnello alla brace piu altri piatti con prodotti tipici e tradizionali della regione. Il pranzo può essere accompa- gnato con musica e danza tradizionale detta "Pukiane". Iballa è un bellissimo villaggio con una ricca vegetazione Un luogo particolare è il colle delle castagne. Ci sono da visitare case tradizionali di Puka, ed anche il lago artificiale che diventa spiaggia durante i mesi estivi. 3° giorno Al terzo giorno partenza alle ore 09.00, intenerario da Puka a Koman. Siti rilevanti: il castello della Dalmacia del sec Vl-VIII, il castello Sardo medievale, la anticha strada Sarda-Dalmaci-Kabash-Vaspas. PUKA TOURISM HOTEL L’Hotel Turismo di Puka è situato nel centro della città di Puka. L’architettura che presenta questo Albergo rispecchia quella tipica alpina. D’altra parte il medesimo albergo si trova circondato da una foresta massiccia di pinete. Altri Itinerari 66 Servizi hotel SISTEMAZIONE: Dispone di 62 posti letto divisi in camere singole, doppie, camere a tre letti cosi come suite, in un totale di 32 stanze. Riscaldamento centralizzato, TV satellitare, telefono in stanza e bagno proprio. Prezzi per persona: 35 Euro camera singola • 25 Euro camera doppia Il ristorante offre piatti di cucina tradizionale con un’atmosfera molto accogliente in un ristorante classico con diversi piatti di cucina internazionale. Si possono assaggiare le specialità della zona rinomate per la garanzia di prodotti ecologici. La birra prodotta in questa zona è un punto forte da provare. ALTRI SERVIZI: Accesso internet - WiFi - Conference Room - Breakfast - Buffet - Restaurant - A La Carte - Bar - Parking - Free Parking - Exchange - Deposito bagagli Piazza principale Puka Tel +355 (0) 21 222822 Mob. +355 692070306 Fax. +355 (0) 21 222586 www.hotelpuka.com [email protected] Riserva Naturale di Viluni Velipoja è una località molto ampia che si estende sul mare con lunghe spiagge dalla foce del fiume Buna fino alla palude del villaggio di Rrjoll, per una decina di chilometri. Parco naturale L’area di Viluni è localizzata nel Distretto di Scutari (Nord dell’Albania) vicino alla zona di Velipoja. È una laguna situata 7 km a sud della foce del fiume Buna, e 10 km a nord-ovest del porto di Shëngjin. I confini sono il villaggio di Velipoja a nord, il villaggio Baksi Ri a est, il villaggio Rrjoll a sud e il mar Adriatico a ovest. Si varca il cancello di entrata e ci si trova in un bosco di pioppi e pini. Si notano cespugli di biancospini ed erba alta di palude secca. Lungo i sentieri che portano al mare, ci sono postazioni di birdwatching. Si arriva alla spiaggia dove il mare deposita tronchi enormi consumati dal sale dell’acqua e spolpati dal vento. Alle spalle della spiaggia si vede la superficie d’acqua della laguna. È di circa 280 ettari, la sua lunghezza massima è 3,5 km e la sua larghezza massima è di 2 km; la profondità massima è di 5 m, mentre quella media è di 1 m. Lo scambio d’acqua con il mare è facilitato da un canale di 500 m di lunghezza e 40 m di larghezza. La profondità del mare aumenta lentamente fino a raggiungere i 20 metri, a 3 km dalla riva. Due principali canali di dre- naggio portano acqua ricca di sostanze nutritive nella laguna di Viluni dalla pianura agricola. A parte qualche piccolo affioramento di rocce dell’Eocene e dell’Oligocene, sulla riva la zona è composta da sedimenti quaternari, principalmente di sabbia fine. La laguna di Viluni, facendo parte del complesso di zone umide della costa albanese del nord, si è originata da depositi alluvionali del delta del fiume Buna, che entrano in profondità nel mare. Ambiente marino Come la maggior parte della costa albanese, la laguna di Viluni è essenzialmente caratterizzata da micro maree (la differenza di marea non supera 0.5 m). Tra le specie di alghe macrofite, si può trovare la quercia marina (Fucus virsoides), che è una specie endemica dell’Adriatico, concentrata soprattutto in alto mare. Ambiente zone umide Typha sp., Carex sp., salicornia erbacea, suaeda marittima, calcatreppola campestre circondano la laguna. La vegetazione paludosa è rappresentata da salicornia erbacea, giunco pungente, lisca maggiore e salicornia frutticosa. La vegetazione naturale include anche una foresta complessa molto affascinante, con ontano, frassino comune, olmo campestre e altre specie. L’area è ricca di uccelli, come porciglione, gallinella d’acqua, nitticora e sgarza ciuffetto. Altre 67 Altri Itinerari Velipoja Spiaggia di Velipoja specie importanti di uccelli sono garzetta, airone cenerino, mignattaio, spatola, cormorano, marangone minore, svasso maggiore, tuffetto (nidificante), oca selvatica, codone, alzavola e mestolone. Le principali specie ittiche sono: cefalo, anguilla, orata, sogliola, branzino, ombrina, salpa e suacia imperiale. Ambiente terrestre La vegetazione costiera è costituita da associazioni di Agropyretum mediterraneo e caratterizzata da gramigna delle sabbie, zigolo delle sabbie, gramigna delle spiagge, santolina delle spiagge, violacciocca selvatica e vilucchio di mare. La costa è parzialmente coperta da pini piantati e olmi, mentre la laguna di Viluni è ornata da estesi canneti. Attività umane La popolazione di questa zona cerca di ritornare a praticare l’attività di zootecnia, non solo per- Altri Itinerari 68 Spiaggia di Velipoja ché rappresenta da sempre il proprio lavoro, ma anche perché il bestiame fornisce guadagni più facili e più sicuri. La terra arabile è in gran parte utilizzata per soddisfare le esigenze della popolazione locale tramite la produzione di verdure, patate e melone, e le esigenze del bestiame con il foraggio (mais, erba medica, barbabietola, ecc.). Oltre alla zootecnia e all’agricoltura, vivendo in prossimità del mare e delle lagune, la popolazione locale è impegnata nel settore della pesca (soprattutto nella laguna), della caccia, e in una certa misura della silvicoltura. Le principali specie ittiche sono la triglia, l’orata, il branzino e l’anguilla. Attuale status di protezione/conservazione Il Ministero dell’Ambiente, delle foreste e delle risorse idriche, attraverso il Servizio Forestale della Direzione di Scutari è responsabile della gestione della palude di Viluni e dell’area boscosa. Con la Decisione del Governo No. 682 del 02.11.2005, la zona del fiume Buna insieme al suo estuario e l’isola di Franc Josef, il santuario di Velipoja, la laguna di Viluni, la spiaggia di Baks-Rrjolli, la palude di Domni, così come i territori circostanti, sono stati designati come “paesaggi acquatici e terrestri protetti”. La spiaggia turistica Dal parco si percorrono pochi chilometri di strada e si arriva all’ampia spiaggia di Velipoja. Lunga almeno tre chilometri, molto ampia, mare aperto di fronte, abbastanza profondo fino alle vicinanze della riva e quindi battuta da onde di medie dimen- sioni soprattutto nel mare invernale. Alle spalle della spiaggia ci sono ancora gli alberghi del socialismo, parallelepipedi disadorni. Per tutta la lunghezza della spiaggia, alberghi, pensioni, case da affittare, stabilimenti balneari cresciuti dopo la caduta del regime. Rispetto ad altre spiagge albanesi, Velipoja è pulita. Percorrendola si arriva in un’altra zona paludosa fino al villaggio di Rroll. Prima del villaggio si trova il ristorante Rozafa, una costruzione in legno situata nella palude a forma di chiglia di nave. Menù a base di pesce, naturalmente; pasta all’italiana con sughi di mare e pesce alla griglia sono le specialità. Altri Itinerari 69 Spiaggia di Velipoja di notte L’Anatra Caramello Il parco di Velipoja è caratterizzato soprattutto da uccelli, ma il simbolo dell’area è l’Anatra Caramello o Ferroginous Duck - Aythia nyroca. Le caratteristiche sono: • Sistematica • Non ha sottospecie è monotipico. • Aspetti morfologici Il maschio adulto presenta una colorazione castano carico con il dorso più scuro e l’occhio giallo. Il sottocoda bianco candido aiuta a distinguere questa specie dall’abbastanza simile moretta eurasiatica. La femmina è simile ma ha colori più spenti e l’occhio scuro. Distribuzione e habitat Il loro habitat di nidificazione sono le paludi e i laghi con acque profonde un metro o più. Queste anatre nidificano in Europa meridionale e orientale e in Asia meridionale e occidentale. Sono abbastanza migratrici e svernano un po’ più a sud e nel Nordafrica. Cibo ed Alimentazione Questi uccelli si nutrono soprattutto immergendosi o stando in superficie. Mangiano piante acquatiche, insieme ad alcuni molluschi, insetti acquatici e piccoli pesci. Spesso si nutrono di notte e lo fanno sia immergendosi sott’acqua per metà (facendo grandi schizzi) che immergendosi completamente. Altri Itinerari 70 Riproduzione Nidifica in primavera inoltrata. Spostamenti Questi sono uccelli gregari, che in inverno formano grandi stormi, spesso misti ad altre anatre tuffatrici, come morette eurasiatiche e moriglioni. Status e conservazione È una delle specie protette dall’Agreement on the Conservation of AfricanEurasian Migratory Waterbirds (AEWA). Curiosità La specie è nota colloquialmentre tra i birdwatcher come “anatra caramello”. Bibliografia BirdLife International 2006. Aythya nyroca. In: 2008 IUCN Red List of Threatened Species. IUCN 2008. Vinicombe, K. E. (2000) Identification of Ferruginous Duck and its status in Britain and Ireland British Birds 93(1):4-21 Vinicombe, K. E. (2007) ID in depth - Ferruginous Duck Birdwatch 176:24-26 Riserva marina Spiaggia di Velipoja Itinerario: visita alla spiaggia di Velipoja, 30 km dalla città di Scutari Durata: 3 giorni – 2 notti Periodo: estate Campi di interesse: natura, caccia sportiva, salute. Altri Itinerari 72 1° giorno Si parte da Scutari alle ore 8.00 per la spiaggia di Velipoja (una spiaggia lunga circa 15 km, prevalentemente vergine e con sabbia nera con alta percentuale di iodio); si arriva a Velipoja alle ore 9.30 e ci si sistema presso l’albergo “Bella Vista”; si resta alla spiaggia fino alle ore 12.30 per poi pranzare al ristorante dell’albergo; alle ore 18.00 si parte per “Derdhja e Bunes” e si visita la zona attorno alla quale si vedono l’isola di Franc Jozef ed il confine con il Montenegro; durante il percorso inverso si visita la Riserva di Caccia indicata quale zona di protezione di specie speciali come anitre feroci, oche feroci, beccacce, quaglie, tortore ed allodole; nella categoria “specie particolari” rientrano invece la lepre feroce, il maiale feroce, la volpe, lo sciacallo, il fasano etc. La cena all’albergo “Adriatico” è accompagnata da musica tradizionale di Scutari. 2° giorno Partenza dall’albergo alle ore 9.30 per raggiungere la laguna di Vilun (superficie 1,96 km2) che gode di grandi potenziali per il turismo estivo ed invernale, in base alle ricchezze della fauna (uccelli e pesci) e alle possibilità di sviluppo della pesca sportiva e della caccia agli uccelli; il pranzo al ristorante “Rozafa, è allietato da musica tradizionale scutarina; successivo ritorno all’hotel “Bella Vista” dove, dopo un breve riposo, è possibile ammirare il tramonto sulla spiaggia di Velipoja; cena in hotel. 3° Giorno Partenza dall’albergo alle ore 9.30 per il villaggio di Baks-Rrjoll. Arrivo a Baks Rrjoll dove è possibile passeggiare lungo il villaggio che somiglia ad un giardino botanico coltivato con diversi tipi di frutti fino alle ore 11.15; il pranzo si consumerà all’aria aperta oppure presso una casa del villaggio (llesh Nikolla) in un suggestivo luogo in cui il mare si incontra con la montagna; il ritorno a Scutari è previsto alle ore 17.00. Vau Dejës Si lascia la città fino ad arrivare al paese di Hajmeli. Una cattedrale cattolica di recente costruzione domina il paese. Subito dopo, in cima ad un’altura si vedono le rovine di una miniera, dove si estraeva cromo, un minerale essenziale per la formazione della lega dell’acciaio inossidabile e quindi fondamentale per l’industria di casalinghi e non solo. Solo la Cina, Sud Africa e Albania possiedono nel proprio sottosuolo il tipo di cromo che entra nella lega. In Albania la quantità è limitata. La miniera aveva anche una fabbrica annessa. Sono state chiuse entrambe nel 1997. La centrale elettrica è stata costruita negli anni Settanta ed ha formato il lago. Nell’area d’acqua c’era un piccolo paese, ora sommerso. La zona è sempre stata agricola e abbastanza isolata. Si lascia la strada principale e si arriva sulla riva del lago dove c’è il Perla un albergo ristorante con ombrelloni. D’estate arrivano e sostano turisti. L’acqua del lago è pulita. Nel paesaggio intorno si vede una sola casa tradizionale. Per il resto la vista è sgombra di tracce umane. Nel ristorante si serve rakì con sottaceti di pomodori, carote e cavoli bianchi. Il proprietario Arthur è stato per dodici anni a Rimini. La carne alla brace è buona, il servizio di qualità e l’arredo elegante. Un grande camino, come da tradizione del Nord dell’Albania, domina la sala. Isola di Shurdhah Altri Itinerari 73 Isola di Shurdhah Dove mangiare RISTORANTE PERLA In riva al lago di Vau Dejes si trova uno dei più bei ristoranti della zona. Particolare per lo stile della costruzione e per la bellezza del paesaggio. Il ristorante è in stile alpino, costruito tutto in legno. Anche nell’ambiente esterno ci sono degli elementi in legno: i tavoli, le sedie, le tende, gli ombrelloni. I tavoli all’esterno offrono una interessante veduta del lago; alcuni sono posti proprio in prossimità dello specchio d’acqua. La cucina è principalmente albanese, si usano prodotti freschi della zona. Vau Dejës (Via per Koman km 1) Tel. +355 683543605 DEA Un ristorante molto particolare. Interni e decorazioni tutti fatti a mano, forme particolari ed interessanti. Anche l’ambiente esterno è particolarmente curato. La cucina è tipicamente albanese, specialità tradizionali di pesce e di carne. Nel menu ci sono anche alcune specialità internazionali e diversi tipi di pizze. Per quelli che vogliono passare la notte in questo posto ci sono anche dei bungalow. Spatharë Vau Dejës, 14 km nga Scutari Tel. +355 692065896 Altri Itinerari 74 Dove dormire nella regione Guesthouses CASA HOTEL “TOM CURRI” Tel. +355 68 20 60 871 Tel. +355 69 20 23 647 CASA HOTEL “TONIN VECI” Tel. +355 68 25 63 187 CASA HOTEL “NIKOLLË VECI” Mob. + 382 69 75 9520 CASA HOTEL “MARASH KOCI” THETH PALË RUPA Tel. +355 (0) 22 24 51 45 Servizi offerti: Tel. +355 68 20 03 93 SISTEMAZIONE: Camere 2, letti 6 - Prezzo per camera: 10 euro a [email protected] persona PREKË HARUSHA Servizi offerti: Tel. +355 69 27 70 294 SISTEMAZIONE: Camere 3, letti 12 - Prezzo per camera 25 euro a persona, all inclusive. Menù: latte, diversi prodotti di fattoria, miele, uova, carne allo spiedo, diverse minestre, pesce della zona, pollame, ed altre specialità tradizionali. 75 Altri Itinerari Menù: latte, diversi prodotti di fattoria, miele, uova, carne allo spiedo, diverse minestre, pollame ed alcune altre specialità tradizionali - Pranzo/cena: 15 euro SOKOL FRANISHTA Tel. +355 68 31 05 837 MHILL ÇARKU Tel. +355 69 31 64 211 PREKË THERTORJA Tel. +355 68 36 44 788 Servizi offerti: SISTEMAZIONE: Camere 2, letti 10 - Prezzo per camera 10 – 15 euro a persona, colazione inclusa. Menù: specialità tradizionali - Pranzo/cena 5 - 20 euro VERMOSH GJERGJ FRANI Tel. +382 67 59 55 12 Servizi offerti: SISTEMAZIONE: Camere 6, letti 24 - Prezzo a persona: 20 euro, tutto incluso. Le camere sono ben arredate e dispongono della comodità di base. Altri Itinerari 76 Menù: specialità tradizionali, come formaggio, patate, pesce; tutti prodotti bio. La casa offre anche una guida per la zona in italiano, inglese, francese e tedesco. Durante il 2007 il numero dei turisti che hanno pernottato in questa casa ha raggiunto quota 3000. I turisti vengono principalmente da Italia, Germania e Svizzera. LUCE SHQUTAJ Servizi offerti: SISTEMAZIONE: Camere 2, letti 3 Menù: specialità tradizionali, i prodotti usati sono bio. Tel. +382 69 83 55 01 Isola di Shurdhah LLESH NIKOLLA Tel. +382 67 59 54 37 Servizi offerti: SISTEMAZIONE: Camere 2, letti 6 - Prezzo a persona: 30 euro, tutto incluso. Menù: latte, miele, uova, carne allo spiedo, diverse minestre, pollame, dolci tradizionali tipici della zona ed alcune altre specialità tradizionali, tutti prodotti bio. I proprietari collaborano con le agenzie turistiche e si registra una buona presenza di turisti stranieri. NIKË VOLAJ Servizi offerti: SISTEMAZIONE: Camere 3, letti 10 Tel. +382 69 29 27 25 Menù: specialità tradizionali, i prodotti usati sono bio. La casa è ben arredata. GJOKË BUJAJ Servizi offerti: SISTEMAZIONE: Camere 1, letti 3 - 4 Menù: specialità tradizionali, i prodotti usati sono bio. La casa è molto caratteristica, tipica, il pavimento e il tetto sono fatti di legno. La casa è ben arredata, molto funzionale e offre tutte le comodità. Tel. +382 69 56 2512 Altri Itinerari 77 KËLMENDI Tel. +382 69 20 44 131 Tel. +355 69 20 44 132 TOM DRANGO Tel. +382 69 55 90 49 PUKË CASA HOTEL PERPARIM LACI Servizi offerti: SISTEMAZIONE: Numero delle camere: 11 Puke Lagjia Lacaj Tel. +355 68 2056472 La casa offre specialità tipiche della zona: latte, diversi prodotti di fattoria, miele, uova, carne allo spiedo, funghi, dolci tradizionali, frutti secchi, etc. Tutti prodotti bio. Attività che si posso svolgere: gite nel bosco, sport invernali, speleologia, alpinismo, etc. CASA HOTEL HAMIT MUSTAFA Numero delle camere: 7 Fushe - Arrez Tel. +355 68 2357774 Altri Itinerari 78 CASA HOTEL ZEF NDOCI Numero delle camere: 3 Fushe - Arrez Tel. +355 68 4096400 CASA HOTEL ZEK CURRI Numero delle camere: 3 Fushe - Arrez Tel. +355 68 4073461 Uomo con abito tipico delle montagne Finita di stampare nel mese di aprile 2009 presso la tipografia Arti Grafiche La Regione srl 86025 Ripalimosani (CB) Tel. 0874.483224