La Luna e il Tempo
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La Luna e il Tempo
La Luna e il Tempo Un altro filo conduttore è quello che prende le mosse dal concetto di tempo: la Luna ha permesso alle più antiche comunità umane di iniziare a misurare il trascorrere del tempo. La raccolta del materiale ha cercato perciò di ripercorrere la storia di queste misurazioni nel mondo greco e romano e nelle civiltà precolombiane ma anche l’evolversi della nozione stessa di tempo e la relazione tra il controllo del tempo e le caratteristiche del potere politico. Importante è stato il contributo dell’archeo-astronomia di cui sono esposte alcune opere significative. Il più antico calendario lunare finora scoperto è in Scozia. Risale a circa 10 mila anni fa e consta di una serie di 12 fosse progettate per imitare le diverse fasi della Luna. In prospettiva una gola dove sorgeva il Sole nel solstizio d’inverno. Illusione Lunare L'illusione lunare è un fatto che per molti scaturisce esclusivamente dalla nostra mente. I colori, le dimensioni, la distanza dal nostro pianeta (come nel caso della Superluna) sembrano avere origine da un’illusione del nostro cervello. La Luna appare più grande vicino all'orizzonte di quando è alta nel cielo. Il fenomeno è conosciuto sin dall'antichità in numerose culture. Il cervello umano calcola la grandezza di un oggetto a partire dalle informazioni che ha sulla distanza dell'oggetto. Rispetto a punti di riferimento terrestri la distanza della Luna all'orizzonte può venire sovrastimata, di conseguenza, per mantenere la coerenza, se l'immagine nella retina è la stessa ma il cervello percepisce una distanza maggiore, l'osservatore percepirà l'oggetto di una grandezza maggiore della realtà. Questa teoria non spiegherebbe però la persistenza dell'illusione anche in presenza di orizzonte libero come ad esempio in mare aperto. Un’altra teoria, di origine più antica (prima Tolomeo e poi Alhazen), avanzata per spiegare l'illusione fa riferimento a una distorsione cognitiva della visione che ci fa percepire il cielo come una cupola relativamente bassa (“Sky-dome illusion”), non semisferica, per cui a parità di larghezza angolare lunare percepita, la grandezza percepita allo zenit risulta minore. Teorie più recenti cercano di conciliare le spiegazioni tradizionali con misure psicometriche accurate. Il dibattito in sostanza è ancora aperto. Effetto Luna Secondo il ricercatore americano Arnold Lieber, un’altissima percentuale di delitti commessi dopo il 1955, ha avuto luogo proprio durante i tre giorni che precedevano e seguivano la Luna piena. Lieber ha ipotizzato che gli effetti sul comportamento umano derivino anche dalla influenza che esercita la Luna piena sulle acque. Il principio di questa asserzione si basa sul fatto che il corpo umano è formato da circa un 80% di acqua, così forse la Luna potrebbe operare in qualche modo interrompendo l’allineamento delle molecole dell’acqua nel sistema nervoso. Nel suo controverso studio sugli effetti del plenilunio, Lieber esamina oltre 25 mila episodi di emergenza psichiatrica avvenuti in Florida nell’arco di 13 anni, concludendo che la maggior parte dei casi si verifica durante il primo quarto di Luna. Studi successivi hanno continuato il dibattito che resta ancora aperto e controverso.