50 anni di storia…
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50 anni di storia…
incontri & aziende incontri aziende Komatsu Utility Europe 50 anni di storia… e di gloria I Alla presenza dei vertici Komatsu provenienti dal Giappone e dal Belgio, si è svolto ad Este, l’evento celebrativo dei 50 anni di attività dell’importante azienda italiana traguardi – anche quelli più prestigiosi e importanti – non sono mai un punto d’arrivo, bensì un punto di partenza da cui intraprendere nuove strade e nuovi percorsi. Da cui cercare nuove sfide e nuovi traguardi. Lo sa bene Komatsu Utility Europe che ha festeggiato i 50 anni di presenza in Italia, dividendosi sapientemente fra il passato e il futuro, fra quello che è stato e quello che sarà. Le celebrazioni si sono svolte lo scorso 17 e 18 Settembre, tra lo stabilimento produttivo e le suggestive mura del Castello di Este. Brunella Confortini Alla presenza dei maggiori distributori europei e nordafricani, nonché di tutta la stampa internazionale, il management dell’importante azienda italiana ha proposto un evento composito, in cui si sono susseguiti momenti diversi: dall’incontro istituzionale coi vertici del Gruppo Komatsu, appositamente giunti ad Este dal Giappone e dal Belgio, alla Cena di Gala tenutasi all’interno del Castello, sino alla conclusiva visita allo stabilimento produttivo, ad oggi annoverato tra i più avanzati centri produttivi Komatsu a livello Novembre|Dicembre 2013 quarry & construction 71 Da sinistra Tetsuji Ohashi, President & CEO di Komatsu Ltd., il sindaco di Este, Giancarlo Piva ed Enrico Prandini, Managing Director Komatsu Utility Europe mondiale. «Il 1963 – ha dichiarato durante l’evento Enrico Prandini, Managing Director Komatsu Utility Europe – è stato un anno storico, in cui sono accaduti fatti memo- rabili che, a livello mondiale, hanno segnato l’inizio di una nuova era: dall’assassinio di John Fitzgerald Kennedy all’uscita del primo LP dei Beatles, dalla morte di Papa Giovanni XXIII sino alla prima mis- sione di una donna nello spazio. In quello stesso anno, in un clima di grandi fermenti culturali e sociali, in un’Italia feconda, pionieristica e votata all’innovazione, dopo il boom economico e l’impetuoso sviluppo industriale del periodo precedente, fu fondata la FAI. Da allora ad oggi, da FAI alla sua integrazione nel Gruppo Komatsu, il percorso dei 50 anni dell’azienda è stato estremamente interessante. La nostra realtà ha infatti vissuto molteplici cambiamenti: a livello economico attraversando i vari cicli di crescita, maturazione e crisi; sociale, seguendo l’evo- Un po’ di storia cambia poi in maniera decisiva gli orizzonti strategici, tecnologici È da un’intuizione imprenditoriale tutta italiana che, nel 1963, nasce naturale convergenza di interessi conduce FAI e il più noto Gruppo la F.A.I. Spa – Fabbrica Attrezzature Industriali. Con la tenacia, l’estro Komatsu – già all’epoca uno dei più significativi produttori di macchine commerciale e la chiarezza di visione che ne faranno un leader movimento terra a livello mondiale – a una prima partnership per la riconosciuto, Giovanni Bettanin fonda la società a Noventa Vicentina produzione di miniescavatori in Italia su licenza Komatsu. In soli otto in provincia di Vicenza. L’idea è brillante e non tarda ad attrarre mesi, l’azienda italiana realizza i primi due modelli – FAI 212 e FAI l’attenzione del mercato; forte dell’esperienza precedentemente 222 – su progetto giapponese europeizzato. A settembre del 1989, la acquisita nel settore delle macchine per agricoltura, Bettanin aggiunge partnership tra FAI e il Gruppo Komatsu acquisisce sembianze ancor alla struttura del trattore due attrezzature: in un primo tempo, una più concrete: l’azienda giapponese acquista infatti il 10% di FAI e si lama o pala caricatrice applicata alla parte anteriore della macchina accorda con quest’ultima affinché la produzione di miniescavatori e, subito dopo, un braccio escavatore sul retro. Viene così prodotta Komatsu destinati al mercato europeo, fino ad allora importati dal la prima terna FAI 64SL. Giappone, venga realizzata direttamente ad Este. Nel contesto di un mercato delle macchine movimento terra ancora Mentre nei primi anni ’90, la società italiana si riorganizza ulteriormente, ai primordi, la FAI amplia la propria gamma di prodotti – includendo con il chiaro obiettivo di trasformarsi in una realtà più manageriale, escavatori e skid steer loaders (i primi prodotti in Europa) – e si il Gruppo Komatsu inizia a guardare con interesse alla qualità della afferma quale uno dei protagonisti del settore, riuscendo negli anni rete vendita FAI, riconosciuta soprattutto per le piccole macchine. In ‘80 ad imporsi in uno scenario europeo già presidiato da importanti un percorso di avvicinamento lento ma sempre più evidente, FAI e e molto più noti competitors. Periodo cruciale nella storia FAI, il 1988 Komatsu giungono così nel 1993 a creare la divisione commerciale 1965 - Inaugurazione della nuova sede FAI 72 Nquarry ovembre|Dicembre 2013 & construction e commerciali dell’azienda italiana: è in quell’anno infatti che una 1967 - Fiera Campionaria 1979 - Sede FAI a Noventa incontri & aziende 1988 - Accordo tra Fai e Komatsu 1989 - Avvio della produzione dei miniescavatori FKI (Komatsu FAI Italia) per la distribuzione sulla penisola dei prodotti Komatsu; in seguito, nel 1995, l’azienda italiana muta in FKI (FAI Komatsu Industries) la propria ragione sociale e il proprio marchio. Il 1996 segna un altro step decisivo nella storia dell’azienda italiana: Komatsu acquista la totalità del pacchetto azionario FAI. Con l’acquisizione da parte di Komatsu ha luogo un’ulteriore evoluzione a livello distributivo: l’integrazione delle reti commerciali FAI e Komatsu viene portata a termine. L’apporto della cultura giapponese si rivela da subito fondamentale: l’ingegno con cui l’azienda italiana si era distinta negli anni precedenti viene infatti ora ulteriormente 2008 - Presentazione MR-3 valorizzato da nuovi fondamentali elementi: il metodo e la tensione e fondata sul concetto di priorità assoluta di qualità e affidabilità, sul costante alla massima qualità. raggiungimento del prodotto DANTOTSU (caratterizzato da unicità Rinominata Komatsu Utility Europe nel 2000, l’azienda di Este registra e innovazioni di portata tale da non poter essere eguagliato dai tra il 2004 e il 2007 un incremento vertiginoso della soglia produttiva, competitors nell’arco di breve tempo), sull’ascolto e la massima tanto da raggiungere i vertici di mercato in svariati paesi. A concorrere soddisfazione del cliente, sulla tensione costante all’innovazione, a tale memorabile successo, sono la trasformazione dell’azienda in una alla sfida e al cambiamento, sul coinvolgimento delle risorse umane, realtà multinazionale, l’ampiezza della rete distributiva che permette come anche sulla definizione nitida dei processi dalla pianificazione del ora l’approdo del marchio in tutto il mondo, la tecnologia innovativa del prodotto fino alle attività di follow-up sul campo, allo scopo di evitare, prodotto e la completezza della gamma proposta. In controtendenza individuare o risolvere l’insorgere di problemi. La sintonia tra l’efficienza rispetto agli anni precedenti, il 2008 si chiude invece con un drastico del metodo giapponese, sapientemente confluito nella filosofia Komatsu calo della domanda, a causa dell’esplosione della crisi economica Way, e la flessibilità o ancora la propositività dell’ingegno italiano, non finanziaria a livello mondiale. Alle difficoltà insorte a seguito dei mutati può ora che prospettare nuovi futuri slanci per l’azienda Komatsu Utility scenari economici, Komatsu Utility Europe risponde con quello che da Europe, teatro di una delle prime e tuttora più straordinarie storie di sempre è l’imperativo principe del Gruppo Komatsu: l’impegno per la integrazione tra due culture differenti. qualità. A fronte del complesso assetto di mercato, 2013 - Staff KUE l’azienda riduce infatti la produzione e si ristruttura per cogliere al meglio le nuove opportunità di un comparto ormai trasformato. KUE punta così tra il 2008 e il 2013 su ottimizzazione dei sistemi produttivi, standardizzazione dei prodotti a livelli tecnologici più elevati, formazione, miglioramento della sicurezza, attenzione alla salvaguardia ambientale e orientamento deciso alla soddisfazione del cliente. Come insito nel DNA del gruppo, Komatsu Utility Europe sfodera il proprio spirito di sfida e contrasta i mutati scenari con la “filosofia” chiara, concreta e proficua proveniente dal Sol levante: quella del Komatsu Way, orientata al miglioramento continuo Novembre|Dicembre 2013 quarry & construction 73 luzione dei rapporti nella famiglia e sul lavoro; di costume, osservando il mutare degli stili di vita; tecnologico, anticipando le innovazioni in grado di migliorare il lavoro dei clienti; infine organizzativo, grazie alla perfetta integrazione di ingegno italiano e Komatsu Way, filosofia giapponese orientata al miglioramento continuo e alla massima efficienza. Nell’anno del 50°, che proprio come quello di fondazione rimarrà nella storia, per l’inizio di una ridefinizione degli equilibri economici internazionali, per la netta trasformazione degli stili di vita mondiali e per l’opportunità di una condivisione globale generata dai social e dalla rete, abbiamo voluto ricordare la grande avventura della nostra azienda, non solo con un evento ma anche con un libro. Con la monografia dal titolo “Una storia di valore tra tecnica e ingegno – Da un’intuizione italiana Sede KUE ad Este La cultura della qualità Massimo Trevisan, Production Manager di Komatsu Utility Europe ha guidato la stampa in una visita del rinnovato stabilimento di Este. Grazie alle innovazioni tecnologiche e soprattutto all’apporto del metodo giapponese, la cultura del costruire all’interno dello stabilimento produttivo di Komatsu Utility Europe si è evoluta costantemente, attestandosi, ha sottolineato Trevisan «ora ad un punto di eccellenza tale da permettere al polo di Este di essere annoverato tra i più avanzati centri produttivi a livello mondiale». Caratterizzato da standard estremamente elevati in termini di efficienza, produttività, sicurezza, qualità e clima di lavoro, lo stabilimento KUE presenta oggi, a livello di produzione, l’innovativa modalità della catena di montaggio a passo variabile, in grado di consentire una maggior flessibilità produttiva. «Dal 2008 – sempre Trevisan – per rispondere al meglio ai nuovi scenari di mercato, la produzione si è riorganizzata abbandonando il sistema a push precedentemente utilizzato – che prevedeva la pianificazione della produzione in base a logiche precostituite, finalizzate ad efficienze di scala – al sistema a pull – in cui è la richiesta del mercato a determinare la produzione in termini di numeri e di tipologie di macchina. Al fine di rispondere a precise sollecitazioni di marketing, sono inoltre stati introdotti i pattern, rivolti a differenti segmentazioni di mercato». Lo stabilimento produttivo di Este risulta oggi estremamente avanzato anche in termini di logistica, reparto che, negli anni, ha 74 Nquarry ovembre|Dicembre 2013 & construction incontri & aziende Enrico Prandini, Managing Director Komatsu Utility Europe alla filosofia mondiale del Komatsu Way”, desideriamo ringraziare tutti coloro insieme ai quali abbiamo costruito e stiamo costruendo ancora quest’importante storia: i nostri clienti, i nostri distributori, i nostri fornitori, come tutta la nostra gente e la nostra comunità». «Costantemente alla ricerca di nuovi assetti e di soluzioni migliorative – ha concluso infine Enrico Prandini – lo stabilimento produttivo di Este sta scrivendo oggi un ulteriore, importante pagina della propria storia: da alcuni mesi ha infatti dato il via alla produzione di una nuova classe di macchine. Alla linea Utility, storicamente prodotta ad Este, la fabbrica ha infatti affiancato la produzione di una macchina Construction: l’escavatore cingolato PC138US-10. Non solo; a seguito di tale significativo cambiamento, lo stabilimento Komatsu Utility Europe diviene, oggi ancor più, un centro nevralgico nell’universo produttivo del Gruppo Komatsu e muta così il proprio nome in Komatsu Italia Manufacturing». In merito alla grande avventura di Komatsu Utility Europe, Tetsuji Ohashi, President & CEO di Komatsu Ltd., ha dichiarato invece: «Era il 1992 quando, per la prima volta, ho visitato FAI Spa per partecipare agli incontri sullo sviluppo di un nuovo miniescavatore idraulico. All’epoca lavoravo per Komatsu UK Limited come direttore di controllo produzione e come responsabile EDP (Electronic data processing). Da allora, sono ritornato spesso e sono rimasto molto impressionato dal fatto che, ad ogni visita, l’operatività dello stabilimento era sempre migliore. Le condizioni del mercato in Europa, una piazza importante per i prodotti di Komatsu Utility Europe Spa, sono state a lungo difficili ma tutti i tunnel hanno un’entrata e un’uscita. Non Tetsuji Ohashi, President & CEO di Komatsu Ltd. saputo adattarsi alle esigenze della fabbrica e alle trasformazioni dei trend di mercato, mettendosi al servizio del miglior risultato in termini di produzione. Area strategica per l’azienda di Este, la logistica in KUE, tra il 2010 e il 2013, è stata protagonista di un importante evoluzione (tuttora in fase di implementazione): in linea con i migliori stabilimenti Komatsu nel mondo, nonché con i dettami del Komatsu Way, si è mutato il flusso di alimentazione delle linee – da due giorni a due ore – introducendo il sistema Kanban. Ecco cosa ci ha spiegato Trevisan in merito: «Instaurando una speciale partnership con un fornitore esterno il cui deposito è all’interno di KUE, l’azienda ha attuato un sistema di fornitura just in time, che consente a Komatsu di acquistare il singolo pezzo pochi minuti prima che questo venga assemblato. Attraverso due trenini (mitsusumashi) che partono ciascuno ogni due ore con orari ben precisi, la linea viene rifornita per fasi di montaggio con kit macchina specifici. Al contempo, il magazzino è stato organizzato in maniera tale da poter gemellare le fasi del montaggio e ridurre i volumi in linea di assemblaggio, creando nuovi spazi, implementando la sicurezza e raggiungendo un grado di efficienza e flessibilità ai vertici». Ad Este, riveste inoltre un’importanza fondamentale il concetto di qualità, evoluto negli anni non più basandosi sulla conformità del prodotto al momento della consegna, ma estendendosi alla conformità dello stesso durante il periodo di utilizzo. Ad oggi attività cruciale per l’azienda, nonché uno dei principali capisaldi della filosofia del Komatsu Way, l’area qualità opera ad Este con i severi standard della cultura giapponese, orientata all’eccellenza e alla massima riduzione del difetto. «L’approccio dell’Assicurazione Qualità – ha concluso Trevisan – si basa quindi sulla pianificazione e progettazione del sistema di controllo del prodotto in tutte le sue fasi: dal progetto, alla pre-serie, alla produzione seriale, sino al servizio post-vendita. In virtù di tale impostazione e anche grazie alle peculiari partnership instaurate con i fornitori, con i quali Komatsu condivide il proprio know-how, l’azienda ha registrato una notevole diminuzione delle richieste di intervento da parte dei clienti, rispetto al passato». Novembre|Dicembre 2013 quarry & construction 75 Keiko Fujiwara, Managing Director & CEO di Komatsu Europe International ho alcun dubbio che i mercati europei si riprenderanno vigorosamente; per essere pronti, non dobbiamo fare altro che continuare ad agire diligentemente come sempre. E il futuro non ci deluderà. Nel corso dei suoi 50 anni di crescita, KUE si è guadagnata una posizione molto importante nelle operazioni europee del Gruppo Komatsu». 76 Nquarry ovembre|Dicembre 2013 & construction Keiko Fujiwara, Managing Director & CEO di Komatsu Europe International, ha commentato inoltre a riguardo: «L’organizzazione europea di Komatsu è un team multinazionale e multiculturale la cui visione a lungo termine mira ad una crescita sostenibile basata sui principi di innovazione tecnologica, efficienza e comprensione delle esigenze del cliente. Dopo 25 anni di storia comune, Komatsu Utility Europe (KUE) rimane uno dei nostri principali partner. Lo spirito “instancabile” che li contraddistingue nel perseguire il costante miglioramento, in armonia con il Komatsu Way, rappresenta un esempio di eccellenza italiana e la ricchezza della loro cultura è, per l’organizzazione europea, una risorsa inestimabile. In Europa, KUE è un importante stabilimento di produzione in cui i progressi in termini di qualità ed efficienza vengono perseguiti costantemente. È anche un polo fondamentale per dimostrare l’impegno di Komatsu verso i nostri clienti in Italia. Oggi, in occasione del 50° anniversario della società, vogliamo esprimere la nostra gratitudine a tutti gli stakeholder di KUE, oltre che ai suoi clienti e ai suoi fornitori, alla comunità locale, al suo fondatore e ai collaboratori, passati e presenti. Tutti insieme hanno contribuito ad affermare e supportare, nel corso degli anni, questa importante attività. È nostra convinzione che KUE continuerà a svolgere un ruolo importante nell’organizzazione europea di Komatsu, proponendo innovazioni tecniche, migliorando l’efficienza e contribuendo a soddisfare al meglio le esigenze dei nostri clienti. Guardiamo con ottimismo al futuro e alle nuove opportunità che saremo in grado di creare insieme in Europa». n