PDF - roy batty

Transcript

PDF - roy batty
Roy Batty
Le avventure di Mister Enigma
sulle Ferrovie Nord Milano
(in Enigmacolor©)
Ho visto cose che voi umani…
… non potreste immaginare. Ma che noi pendolari delle Ferrovie Nord conosciamo
benissimo.
Ho visto treni stipati di anime pure accatastate come legna da ardere e i dirigenti fnm
danzare ubriachi sulla pira dei lauti e immeritati guadagni. Ho visto il candido e innato
rispetto delle regole di uomini e donne trasformarsi nella laida osservanza della legge del
più forte. Ho visto fratelli e sorelle accalcarsi e spintonarsi per arrivare primi alla porta
maledetta e occupare il posto migliore nel girone dei dannati. Ho visto gente che dormiva
con la bocca spalancata, con il capo ciondolante, come un pendolo al ritmo lento e
snervante della carrozza. Ho visto esseri umani urlare anziché parlare, sgomitare il vicino
compagno di viaggio senza chiedere scusa, scalciare il dirimpettaio e fingere di nulla. Ho
visto tanta indifferenza anziché piccoli gesti di quotidiana cortesia. Ho visto tutti noi
trasformati in serpi stizzite per frustrazione, in scorpioni velenosi per disperazione, in forti
con i più deboli e viceversa. In loquaci cornacchie che dispensano banalità e luoghi
comuni. In cavalieri della ragione e in eroi della giustizia con le parole, e subito dopo in
passive comparse timide e chine con le azioni.
La nostra cultura, la dignità, l’educazione, il buon senso, l’umiltà e il coraggio, quella sottile
differenza che ci distingue dagli altri animali… tutto questo non può andare perduto a
causa delle Nord. È tempo di vivere.
INTRO
Arriva Mister Enigma
I treni delle Ferrovie Nord sono frequentati ogni giorno da gente industriosa e onesta. Ma
spesso, il tranquillo viaggio dei pendolari viene sconvolto da feroci sabotatori, nemici della
patria, della quiete pubblica e del pubblico servizio.
A capo della sicurezza c'è l'impavido commissario Riddle, che sa il fatto suo e non lascia
nulla di intentato. Quando la situazione precipita, infatti, il commissario conosce un’unica
via di uscita: Mr. Enigma, l'eroe giusto.
Il nostro prode non conosce pietà e sgomina le bande di malvagi guastatori, manigoldi
senza biglietto, mangiapane a tradimento, binari deviati, scaldini infernali, ritardi irrilevanti,
a colpi di interrogativi irrisolvibili che spiazzano, destabilizzano, mandano il cervello in
pappa, insomma.
Grande Mr. Enigma!
Poi, ogni tanto, si improvvisa pure tecnico ferroviario, va’…
Ma come tutti i supereroi moderni, anche lui ha il suo lato oscuro... Le sue insicurezze, i
suoi perché. E la più grande sfida sarà ritrovare se stesso.
Ci riuscirà? Scoprilo nelle sue avventure.
Mr. Enigma. Da sempre in difesa dei più deboli, da oggi anche sulle Ferrovie Nord.
1.
Mister Enigma e la donna serpente
Stasera gran concerto sulla prima carrozza di testa, secondo piano. Tutti i pendolari sono
già in trincea per fare il pieno di musica giusta. Una delegazione della Polfer con la scusa
di fare la security è in prima fila con i Bic già accesi. Anche i capitreno, in genere
impassibili alle trovate ridanciane degli utenti, buttano un occhio un po’ curioso. Ma anche
se la giustizia resta monca delle sue braccia più autorevoli, possiamo sempre contare
sull’unico rimasto di corvé, l’unico che ha dato la reperibilità, l’unico che ha rinunciato al
concertone, l’unico che vaga per i vagoni ponendosi quesiti a cui nessuno darà mai una
risposta: il prode Mister Enigma!
Mentre i musicisti fanno il sound check, il paladino dei giusti transita davanti
all’apparecchio telefonico applicato alla colonna del binario 2. Al suo passaggio, come
l’allarme dei centri commerciali, comincia a squillare. Dall’altra parte dell’apparecchio c’è
l’ispettore Riddle. Ha bisogno di una mano: sulla penultima carrozza in coda è appena
stato rubato il Topo di Pelo, prezioso peluche attaccato allo zainetto lasciato incustodito da
una pendolare universitaria della Statale. Il ladro, secondo fonti certe, potrebbe essere
ancora in zona. Mister si fionda sulla scena del crimine e subito trova degli indizi: sul
pavimento in similplastica individua minuscoli pezzi di una borsetta in pelle di serpente
della ditta Gucci. O forse si tratta di tracce di Snake Woman? L’acerrima nemica di Adamo
ed Eva, la principessa delle massicciate, la pin-up con push-up e mantello di serpente,
molto, mooolto fighetta? Ma certo che è lei, infatti siamo quasi in primavera e i serpenti
cambiano muta. E i serpenti mangiano i topi…
Mister segue le tracce come un segugio e, dietro la colonna della piattaforma con la porta
guasta, coglie la malvivente con le mani nel sacco e con il topo in bocca. Lei fugge, lui
dietro. Lei lo semina, lui si perde affascinato dai neon di Domodossola. Ma Mister la sa
lunga. Sente una musica provenire da poco lontano. Oh yesss! Siamo vicini alla prima
carrozza in testa, dove suona il gruppo giusto. Qui trova tutti i pendolari fatti, che bevono,
fumano, pogano e manco si rendono conto che sono le 20.23 e siamo ancora in Bovisa.
Ma dietro a un diffusore da 10 mila Watt rubato su un TAF, ecco che Enigma becca la
serpentessa! Come ha fatto? Ovvio, si sa che i serpenti vengono attirati dalle onde sonore
prodotte dal flauto. Nessuno nella band suona il flauto, però. Boh…
Mister Enigma a questo punto scava nel suo ampio repertorio e lancia l’enigma, vale a dire
l’arma segreta che sgomina tutti i malfattori:
“È nato prima l’uovo o la gallina?”
“Mio Dio! È l’enigma più ripugnante che abbia mai sentito!” ribatte la serpenta.
E sviene. In quel mentre arriva Riddle a bordo di un locomotore Skoda d’ordinanza e
arresta tutti: i capitreno e i supereroi per assenteismo, i pendolari per consumo illegale di
stupefacenti, la donna Serpente per furto e deturpamento di suolo pubblico, il gruppo
giusto per complicità in furto, schiamazzi notturni e appropriazione indebita di materiale
ferroviario.
La band scende dal treno in manette a Saronno, incendiata dai flash dei reporter. Uno si
copre la faccia con un tamburo, un altro con un plettro, un altro ancora con la Gazzetta
dello Sport. L’ultimo della band si rivolge a Enigma:
“Ma si può sapere chi cacchio sei?”
“Voi non sapete chi sono… e neppure io!”
FINE
2.
Mister Enigma contro Macigno
È una sera fredda e buia qui a Milan Town. La nebbia sta scendendo sulla Pianura
Padana, il Po è in secca e nevica all’Abetone. Il commissario Riddle convoca il supereroe
Mister Enigma davanti all’edicola di Cadorna Station. C’è molta confusione. I viaggiatori in
attesa dei treni urlano frasi sconnesse tipo “è ora di basta!” – “vergogna, cialtroni!” – “ma
porca trottola!” – “forza Inter!”
Lo speaker annuncia: “Si avvisano i signori viaggiatori che i treni in partenza sono
scomparsi. Nel frattempo, per allietare il soggiorno, racconteremo delle barzellette per
adulti e il finale di Harry Potter 6.
Enigma si sta teletrasportando alla velocità del suono per arrivare in orario
all’appuntamento, ma viene fermato all’ingresso della stazione da uno strano figuro:
- Ehi, tipo, c’hai della moneta? Devo fare il biglietto per Asso.
Enigma non ha tempo per la solidarietà, deve risolvere un importante caso di primaria
importanza.
- Eccomi commissario Riddle, uff, pant, pant
- Caro Enigma, noti niente di strano stasera in Cadorna Station?
- Uhm, mi faccia pensare commissario… non ci sono più i cestini dell’immondizia!
- No, guarda bene. Che cosa ti aspetti ci sia in una stazione?
- Beh, un sacco di gente, mozziconi per terra, il Burger King…
- E i treni?
- Sicuro, in una stazione ci devono essere anche i treni!
- Già. Sembrerà una banalità, ma una stazione senza treni non funziona molto…
- Come la pizza ai quattro formaggi senza gorgonzola.
- Sono le 19 e io non vedo un solo treno, come la mettiamo?
- Ci penso io, commissario.
- Eh, alla buon’ora…
Il prode Enigma si lancia immantinente alla scoperta del più inquietante mistero che abbia
mai sconvolto Lombardy Country: tutti i treni sono scomparsi. Una specie di triangolo delle
Bermuda nel pieno centro di Milan Town.
Planando come un ultraleggero, dalle parti del ponte di via Mac Mahon, il nostro eroe
scopre la verità. Altro che triangolo d’Egitto! Quello è Macigno, cugino di terzo grado di
Maciste. Se ne va in giro a torso nudo, mostrando i suoi portentosi bicipiti, i deltoidi
pronunciati e urla “sono il re della foresta!”.
- Ehi Macigno, come butta?
- Bella lì Enigma, butta bene…
- Lo vedo. Perché lanci sassi di cemento da 200 quintali giù dai ponti? Lo sai che non si fa.
- Hai ragione, me lo sono trovato in una scarpa e l’ho buttato di sotto. Che ne sapevo io
che c’era un treno di passaggio?
- Dai adesso, da bravo, lo togli e fai riprendere la circolazione ferroviaria come si deve.
- No, non lo farò mai! Mai e poi mai, uah, uah, uah, uah!
- E va bene, l’hai voluta tu. Di che colore era il cavallo bianco di Napoleone?
- Nooo l’enigma più terrificante che abbia mai sentito, nooo, aaargh!
- E allora? Ci hai ripensato, avanzo di galera?
- Ok, mi hai convinto.
Senza spargimenti di sangue, Enigma risolve l’ennesimo caso. Il commissario Riddle
assicura Macigno alla giustizia. E tutti i pendolari tornano a casa con i mezzi di fortuna
felici e contenti. Una folla cordiale e festosa si è riunita sul ponte di via Mac Mahon:
“Evviva il nostro eroe!” – “Evviva il paladino della giustizia!” – “Evviva il difensore dei più
deboli” - “Evviva l’Inter!” – “Dicci il tuo nome, oh prode nemico dell’ipocrisia!”
- Voi non sapete chi sono… e neppure io.
FINE
3.
Mister Enigma in “Grosso guaio a Serenella Park”
È mattino. Il sole splende su Lombardy Country. I pargoli vanno all’asilo con i passeggini
diesel, gli studenti imbrattano i treni prima di andare a scuola, i pensionati si dirigono di
buona lena alla bocciofila, le casalinghe intasano i parcheggi dei centri commerciali per la
giornata del 3x2. E i pendolari stanno raggiungendo Milan Town con i treni imbrattati di
fresco. Tutto sembra tranquillo, la solita minestra riscaldata. Ma l’imprevisto corre sul filo
invisibile di un gsm fnm: a un capo c’è il macchinista del regionale Laveno-Milano, all’altro
capo il commissario Riddle in pigiama azzurro con paperette gialle.
- Commissario, temo che a Serenella ci sia un grosso guaio.
- Definisci grosso guaio, macchinista!
- Un grosso pesce, enorme, quanto un dirigibile, sta uscendo dal laghetto di pesca
sportiva.
- Dannazione! Quel maledetto laghetto… lo sapevo che portava sfiga… siamo fottuti…
- Definisca fottuti, commissario!
- Dalla descrizione che mi hai fatto sembrerebbe trattarsi di Pesce Fuor d’Acqua, il più
temibile dei vertebrati acquatici, il peggior pinnuto degli oceani, il più spregevole degli
squamati, il più infame…
- Ho capito commissario. Ma qui il panico dilaga e il tempo stringe…
- C’è un solo uomo che possa combatterlo, un solo individuo che possa ragionare con lui,
un solo supereroe sveglio a quest’ora del mattino. Questo è un lavoro per Mister Enigma!
Enigma, il prode eroe che veglia su tutti i binari dell’alto milanese, sta guardandosi allo
specchio alla ricerca di se stesso. Ma vede solo un enorme e sinuoso punto di domanda.
E anche qualche punto nero sotto il naso. La chiamata del commissario non lo trova
impreparato e nel giro di mezz’ora raggiunge Serenella, con l’unico treno al giorno che si
ferma in quella curiosa stazione. La scena si presenta così ai suoi interrogativi occhi:
Pesce Fuor d’Acqua giace spaparanzato e sonnecchiante sui binari. Del treno nessuna
traccia. Enigma tenta di svegliarlo:
- Torna subito nel tuo laghetto, specie di cetaceo sott’aceto! Posso denunciarti per
interruzione di servizio!
- Ah, ah, ah, Mister Enigma! Anche se io volessi spostarmi, e detto tra noi non voglio, ho
una bella Ansaldo E 620 con 16 carrozze a due piani sullo stomaco. Ho un po’ di difficoltà
nei movimenti, non so se mi spiego, ah, ah, ah!
- E va bene, bastardo! Ti propongo uno dei miei rinomati enigmi: pesa più un chilo di
piombo o un chilo di piume?
- Aaargh, maledetto! I tuoi enigmi non li sopporto! Soprattutto subito dopo colazione! Sto
per vomitare, sto per vomitare!
L’Ansaldo con tutto il materiale rotabile e la barchetta di Mastro Geppetto vengono sparati
fuori dal ventre della bestia come proiettili impazziti e raggiungono Cadorna ben 30 minuti
prima dell’orario previsto.
- Maledetto Mister Enigma, adesso ho il mal di testa! Uaaaaaaaaahhhhhh!
- Dai Pesce Fuor d’Acqua, non prendertela. Farò scaricare nel tuo laghetto un bilico di
Alka Seltzer, okkey?
- Va bene. See you later Mister.
- In a while Pesce…
Tutto è bene quel che finisce bene. Tanto rumore per nulla. Romeo e Giulietta. E
Lombardy Country torna alla normalità.
Un dirigente delle Nord, a bordo di uno Stealth, raggiunge Mister Enigma all’altezza di
Bollate Centro:
- Ehi, tu laggiù! Noi dell’Intellighenzia delle FNM vogliamo sapere chi ringraziare per
l’ottimo lavoro svolto (ed eventualmente se ti può interessare un contratto a progetto)!?
- Voi non sapete chi sono… e neppure io!
In lontananza si ode un portentoso rutto di Pesce Fuor d’Acqua.
FINE
4.
Mister Enigma - Laggiù qualcuno ci odia
Cadorna Station. Ora del rientro a casa dei numerosi pendolari. Nell’aria si respira già un
clima di seratona in famiglia davanti alla TV a guardare CSI Buccinasco.
Le scarpe fremono, gli occhi ballano, le sigarette infiammano. Tutti attendono di sapere da
quale binario partirà il treno del rientro. Scambi di occhiate, sopracciglia corrugate. Il
tabellone è drammaticamente vuoto nella colonna BIN.
Altoparlante: “Si avvisano i signori viaggiatori che tutti i treni in partenza non partono.”
Boato generale. “Basta!” – “Non se ne può più!” – “Ancora? Vergogna!” – “Ma
nascondetevi!” – “Ma vaffancuore!” ed insulti di ogni genere si mescolano alle urla
scomposte dei dirigenti di movimento che cercano di scappare al linciaggio.
Altoparlante: “Si invitano i signori viaggiatori a non trarre conclusioni affrettate. L’immobilità
generale dei treni è indipendente dall’inefficienza delle FNM. Le autorità competenti sono
state già avvisate. Nell’attesa, per allietarvi, un brano di Nikka Costa. Grazie.”
- Mister Enigma, mannaggia, dove sei? A Cadorna sta succedendo l’inferno e tu non
rispondi allo squillino?
- Commissario Riddle, credevo volesse dirmi che mi pensava.
- Ah eccoti! Sì, penso che sia il momento che tu ti muova e anche alla svelta! Tutti i treni
sono immobili ai binari, è come se avessero le ruote inchiodate.
In un nanosecondo Enigma è già sopra Cadorna. Mentre sorvola la zona, una pattuglia di
vandali intenti a demolire l’ago e il filo di Oldenburg lo nota:
- Ehi, è un uccello!
- No, è un aereo!
- Ma no, è un pirla qualunque!
- No, no e no, è Mister Enigma, il supereroe che combatte la demagogia e il
qualunquismo!
- Sì, però adesso sotto col lavoro ragazzi…
Enigma, per mimetizzarsi tra la folla si è travestito da espositore in ferro di giornali Metro. Il
prode affida il caso al suo naso fino e sopraffino. Ehi, ehi, ehi, sento odore di metallo fuso,
di alluminio liquido, di mercuro cromo, no, no, di mercurio e basta. Oh no! stai a vedere
che sotto sotto c’è lo zampino di Argento Vivo?
Per chi non lo sapesse, Argento Vivo è uno dei più pericolosi criminali oggi in circolazione.
Grazie al processo di liquefazione, è riuscito a evadere da San Quintino, Alcatraz, Sing
Sing e Rebibbia, è latitante da quarant’anni e vive di cattiverie di ogni tipo.
Mister si infila nel canale di scolo dei binari e comincia a scendere nei sotterranei. L’odore
di mercurio si fa sempre più acre. Mister è vicino alla soluzione del caso.
Infatti, dietro un Intercity abbandonato, vede l’antieroe appostato con un marchingegno
fantascientifico.
- Che cos’è quella roba lì?
- Chi ha parlato? Toh, un espositore di Metro. Strano…
- Non sono un espositore, sono Mister Enigma e ti rinnovo la domanda. Che cos’è quella
roba lì?
- … quella roba lì, ma come parli? Ignorante! è una potentissima elettrocalamita. Sto
tenendo agganciati tutti i treni alle rotaie.
- E perché mai?
- Mi sono stufato del caos. Io abito qui sotto e ogni giorno, ogni santo giorno sono
disturbato da un viavai continuo. Non si può più riposare…
- Stacca i contatti o te ne pentirai!
- Non ci penso nemmeno!
- Affari tuoi. Mo’ ti colpisco con uno dei miei enigmi: un gallo fa un uovo in cima a una
montagna. L'uovo cade a destra o a sinistra?
- Oh no, le onde prodotte dal tuo enigma fanno interferenza con quelle elettromagnetiche
della mia supercalamita! Sono finito. Uaaaaaaahhh.
- E ora, caro Argento Vivo, tornatene nel termometro da dove sei uscito!
Fu così che tutti i treni partirono senza problemi accumulando solo un po’ di ritardo a
causa dei lavori di quadruplicamento. CSI Buccinasco, per l’occasione, fu posticipata di tre
ore. I vandali di Cadorna Square furono assunti al Ministero dei Beni Culturali e Mister
Enigma partì per una breve vacanza a Question Beach in provincia di Los Angeles. Sulla
spiaggia, un culturista lo riconosce:
- Ehi, ma tu sei il supereroe delle Ferrovie Nord! Dimmi il tuo nome, le mie amiche
Pamela, Victoria e Giorgio sono curiosissime…
- Voi non sapete chi sono… e neppure io!
FINE
5.
Mister Enigma in “Voci fuori campo”
Oggi è un giorno straordinario. Il favonio soffia gentile scaldando i cuori, il sole si inventa
allegri giochi di luce tra le fronde dei salici, le nuvole bianche come lenzuola sembrano
salutare i romantici col naso all’insù, l’Inter è a pochi punti dalla capolista.
Tutti i treni delle Ferrovie stamani sono arrivati a destinazione. Magari non proprio in
orario, ma il morale generale è alto. È un giorno perfetto. Non fosse che gli speaker delle
Ferrovie Nord abbiano deciso di aderire a uno sciopero.
- Si avvisano i signori viaggiatori che a causa di uno sciopero indetto dall’organizzazione
sindacale degli speaker e doppiatori cine-televisivi, i messaggi dell’altoparlante andranno
in onda in forma ridotta. Tra un messaggio e l’altro, raffiche di simpatia con il cabarettista
Gino Banana. Grazie.
Qualche minuto dopo, nell’ufficio del commissario Riddle…
- Che cosa tenente?! Ancora panico nelle stazioni delle Nord? E che cappero! Abbiamo
appena finito la scorta di ansiolitici per i pendolari, come diavolo faremo?
- Commissario Riddle, credo non ci sia altra soluzione… lo chiamo io o ci pensa lei?
Mister Enigma in quel momento si trova negli studi di Rai TV Worldwide Network. Sta
partecipando al programma del noto anchorman Luca Giurato. Il nostro eroe riceve la
chiamata di Riddle sul Teledrin, sospende l’intervista e si lancia in una ricognizione nella
stazione più vicina, quella di Milano Domodossola Fiera. Luca Giurato, preso dal panico,
ordina di trasmettere il cartello “Le trasmissioni riprenderanno tra un attimino” che fa subito
impennare gli ascolti facendogli guadagnare il 72% di share.
Enigma, nel frattempo, perde l’orientamento in Sempione Avenue, ma grazie a una
vecchina gentile che gli vende un navigatore satellitare caduto da un camion, raggiunge la
stazione in pochi passi. Ciò che sente appena entrato sembra quasi un salmo di liturgia
ortodossa:
- Ei riv al ari ttro re ale om ago fer gra co rgh.
- Qui ci deve essere un problema con gli altoparlanti… oppure saranno le antenne del
network televisivo che fanno interferenza? Ah no, il commissario mi ha detto che si
trattava di una agitazione sindacale degli annunciatori… ma è un ramo che non mi
compete. Qui non si tratta di un nemico della patria o di un brigante sfuggito alla giustizia,
qui si tratta dei diritti dei lavoratori, mannaggia! Io sono dalla parte dei lavoratori e delle
persone oneste, degli umili e dei poveracci, degli straccioni e di quelli con le pezze al c…
- Si avvisano i signori viaggiatori, che lo sciopero indetto dall’organizzazione sindacale
degli speaker e doppiatori cine-televisivi, è stato parzialmente revocato. I messaggi
dell’altoparlante andranno in onda senza vocali. Tra un messaggio e l’altro, relax musicale
con il gruppo new age Violent Autopsy Post Mortem. Grazie.
- Devo trovare una soluzione che metta tutti d’accordo.
- Trn gnt l bnr tr nn fftt srvz vggtr. Grz.
- No, nooo, non posso scendere a compromessi con me stesso. Dannaz… malediz… me
tapino… sob… sigh… pant…
- Mchnst trn d fft compsz smplc bnr cnq. Grz.
- Dai Enigma, pensa, pensa, pensa a qualcosa, dai! Accidenti! mi viene solo in mente che
domani devo ritirare l’auto dal carrozziere… aiuto, aiuto, ho paura che stavolta farò
cilecca! Non posso utilizzare i miei superpoteri enigmatici. Aiuto, aiuto!
Riuscirà il nostro eroe a riportare la situazione alla normalità?
Quale altra forma di protesta si inventeranno quelli dei sindacati degli speaker?
A quanto ammonterà il conto del carrozziere?
Lo scoprirete nella prossima puntata.
FINE PRIMA PARTE
Mister Enigma in “Voci fuori campo”
SECONDA PARTE
Riassunto della puntata precedente.
Gli speaker delle stazioni sono in sciopero, i messaggi sono indecifrabili, i pendolari sono
fermi da ore in attesa degli psicofarmaci passati dalla mutua, Mister Enigma per ora si
dimostra totalmente inutile.
Enigma è in Domodossola Station, è teso, si sta spremendo per risolvere il rompicapo.
- Si avvisano i signori viaggiatori, che lo sciopero indetto dall’organizzazione eccetera
eccetera, è stato invertito. I messaggi dell’altoparlante andranno in onda senza
consonanti. Tra un messaggio e l’altro, momenti sognanti di musica lirica con il grande
interprete Mimmo Carriola. Grazie.
- Aaa ii u oooo aaa eeeiuoae. Aiuola. Ops, mi è scappata una consonante, ah, ah, ah.
- Interprete Mimmo? Interprete? Ma sììì, perché non ci ho pensato prima! Ci vuole un
interprete di messaggi criptici! Così gli speaker potranno continuare indisturbati il loro
sciopero e ottenere il rinnovo del contratto, i pendolari riusciranno a capire qualcosa e a
tornare a casa, Riddle la smetterà di farsi venire il sangue marcio, e io potrò concludere
l’intervista all’amico Luca Giurato!
Il lampo di genio ha colpito in pieno il nostro Enigma che chiama l’associazione nazionale
inventori e interpreti di rebus, sciarade, crittogrammi, barzellette a denti stretti e codici
fiscali. Grazie al coordinamento di Kevin Bartezzaghi Jr., riesce a radunare tanti interpreti
quante sono le stazioni delle Nord, (ovviamente a spese del contribuente). Tutti vengono
muniti di megafoni portatili e traducono in tempo reale i messaggi. L’iniziativa ha un
successo incredibile. L’unico intoppo ad Abbiate Guazzone: uno degli interpreti, dopo il
messaggio criptato, esclama: “darò la soluzione nel prossimo numero, ah, ah, ah” e viene
rincorso dalla folla inferocita fino al confine elvetico dove chiederà asilo politico.
Mister Enigma, anche senza i superpoteri, è riuscito a risolvere il caso. Ha concluso
l’intervista dall’ottimo Giurato (flop storico di ascolti) e ha ritirato l’auto dal carrozziere
accendendo un mutuo di 20 anni. Alla banca, Enigma riconosce l’impiegata che lo serve:
- Ehi, ma lei è la gentile vecchina che nella puntata precedente mi ha venduto il navigatore
satellitare!
- Può darsi, ma ora, giovanotto, mi dia i suoi dati per evadere la pratica.
- Voi non sapete chi sono… e neppure io!
FINE
6.
Mister Enigma in “Mistero sul Malpensa Express”
Il sole del tramonto sta incendiando i cieli del Ticino National Park, proprio sopra
l’aeroporto più amato dalla nebbia. Sul terrazzo più alto dell’edificio dirigenziale,
l’amministratore delegato di Malpensa Airport Ltd. insieme al figliolo di 8 anni, sta
contemplando l’ingranaggio perfetto che regola terminal, aerei, passeggeri e duty free.
- Paolone, vedi tutto questo? Un giorno sarà tuo…
- Sì, ma quella cosa là mi fa schifo! Non la voglio!
- Certo Paolone, non so neanche cosa sia quella schifezza, non piangere, la faccio subito
eliminare.
Il superdirigente si reca alla torre di controllo e chiede spiegazioni:
- Lei impiegato! che cosa diavolo è quella schifezza là in fondo?
- Ma capo, è il Malpensa Express! È la navetta che conduce i passeggeri dall’aeroporto a
Milan Town e viceversa.
- Non mi interessa, lede il senso estetico del mio figliolo. La faccia togliere dai piedi,
altrimenti licenzio tutti, chiaro?!
- Certo capo. Faccio immediatamente brillare il convoglio!
- Esagerato! Prima prova a togliere la corrente elettrica dai binari, eh, eh, eh…
Al commissariato intanto si gioca a Tetris. Ma sul più bello squilla il telefono.
- Pronto? Come? Cosa? Quando? Perché? Chi?
- Tenente chi è?
- È Enigma, continua a farmi degli indovinelli, non ci capisco niente!
- Su, su, me lo passi… Enigma sono Riddle, che diavolo succede?... Oh signur, siamo a
posto! Tu pensa a smascherare l’impostore, io penso ai viaggiatori.
- Commissario, allora?
- Signori, la finale di Tetris dovrà essere rimandata!
- (tutti insieme) Nooo
- E invece sì. Un treno Malpensa Express è stato isolato in zona Lonate Pozzolo. Quelli
dell’aeroporto sono stufi di vederlo andare e venire. Dicono che lo porteranno in una
discarica non meglio specificata se le fnm non interromperanno definitivamente il servizio.
Ho già mandato Enigma a trattare con i dirigenti aeroportuali, noi invece ci occuperemo
del treno. Tenente, quanti viaggiatori ci sono a bordo di quel treno?
- Controllo subito sul televideo… sono esattamente 64.
- Di che nazionalità?
- 12 italiani, 20 inglesi, 24 americani e 8 portoghesi.
- Portoghesi? Che diavolo ci fanno in Italy State in questa stagione?
- No, portoghesi nel senso che non pagano, sono clandestini.
- Ah ok. Allora, degli italiani non mi frega niente, ma se gli inglesi e gli americani si
alterano, poi mandano qui i marines e sono guai. Perciò dobbiamo intrattenerli mentre
Enigma fa il mediatore.
Nel frattempo, Enigma sta volando con il pugno protratto verso l’orizzonte in direzione
Malpensa Airport. Nelle vicinanze dell’edificio dirigenziale coglie una conversazione grazie
al suo super microfono degli investigatori comperato su Lanciostory. La conversazione è
tra il superdirigente Malpensa e sua moglie.
- Cara, che dovevo fare? Paolone era così irritato dalla presenza di quel treno… e poi l’ho
letto sulla rivista psico-pedagogica che è meglio fare sempre quello che dicono i figli
perché poi per ripicca quando sei vecchio ti infilano in un ospizio senza letti…
- Hai fatto bene caro, lo ha detto anche Mike Buongiorno alla TV. Prima di tornare a casa,
passi dal salumiere e compri 2 etti di mortadella?
- Va bene cara, ciao patafrì.
- Ciao patafrù.
Enigma è sconvolto. Ma ora la situazione è chiara. Nessun criminale, nessun
pocodibuono, nessuna questione politica si cela dietro questo strano disegno. Solamente
un Paolone qualunque da far ragionare. Mentre Enigma escogita un piano sbirciando nel
manuale delle Giovani Marmotte, sul Malpensa Express gli agenti del commissario Riddle
non stanno certo con le mani in mano.
- Signori, signori, niente panico! Questa interruzione del servizio è stata ideata apposta per
farvi scoprire quanto Italy State sia una nazione gentile e ospitale. I passeggeri inglesi
possono accomodarsi al secondo piano della carrozza di coda dove stiamo allestendo una
degustazione di tè provenienti dall’India, dallo Sri Lanka e dal Tavoliere delle Puglie. Si
potrà conversare del tempo, sincronizzare gli orologi con il Big Ben e rivangare i tempi
gloriosi delle colonie. A tutti i partecipanti, in regalo una bombetta e un ombrello.
- Oh, molto wonderful! Che simpatticconne questo italiano!
- Per i gentili signori che vengono dagli States, abbiamo invece organizzato una partita di
football nel corridoio della carrozza di mezzo. Ai giocatori verranno distribuiti chewingum al
ribes e stivali in pitone, ai tifosi bandierine di carta e pane con burro d’arachidi o, a scelta,
sciroppo d’acero.
- Oh yeah! These italiani hano grande creatività made in Italy invidiata all over the world!
Enigma intanto ha individuato Paolone nella suite imperiale dell’edificio dirigenziale.
- Paolone! Perché odi tanto il Malpensa Express?
- Che paura! Ma chi sei, un supereroe?
- Non ho tempo per le presentazioni. Devi dire a tuo padre che il trenino rosso ti piace
tanto altrimenti rischiamo una crisi internazionale!
- No, manco per niente!
- E se ti regalo un iPod e la Play Station portatile?
- No neh…
- Aggiungiamo anche un Chupa Chups alla cola?
- Uff, la risposta è no!
- Ci ho provato con le buone. Adesso proviamo con le cattive. Giovannino va al mercato,
compra due mele e una betoniera. Se aveva 10 Euro e adesso ne ha soli 2, quanto ha
pagato il parcheggio all’autosilo?
- Nooo, odio la matematica! Aiuto, aiuto, sto perdendo il mio senso estetico e il dominio sui
miei genitori, aaahhh, mi è venuta voglia di salire sul Malpensa Express, aaahhh, voglio
collezionare tutti i numeri di Andata&Ritorno, persino gli arretrati, aaahhh!
Grazie al celere intervento di Mister Enigma, Paolone è tornato in carreggiata e il
Malpensa Express sui binari. I cittadini statunitensi e inglesi hanno deciso di protrarre la
partenza in data da definirsi e hanno organizzato, in collaborazione con le ambasciate, un
rave party da paura nel deposito di Novate. Mister Enigma è diventato il miglior amico di
Paolone e passa le giornate a ripassare le tabelline gustando Fanta e crostatine
all’albicocca.
- Ora che siamo amici, me lo puoi dire. Qual è il tuo nome?
- Tu non sai chi sono… e neppure io!
FINE
7.
Mister Enigma e il buco spazio-temporale
- Dichiaro aperta l’assemblea straordinaria intercontinentale del pianeta Qwerty. Prende la
parola l’indiscusso e venerabile premier, onorevole Return.
- Onorevoli, colleghi, amici e parenti, dichiaro la seduta aperta. Io e il capo
dell’opposizione, onorevole Delete, abbiamo raggiunto l’accordo. Pertanto dichiaro
favorevole da parte del governo Qwertyano l’approccio pacifico all’unico pianeta, finora
conosciuto, popolato da forme intelligenti, ossia Plutone.
- Pssst… Terra, onorevole premier, il pianeta si chiama Terra…
- Mi correggo, pianeta Terra. Dunque, per approccio pacifico intendiamo un intervento
efficace e risolutivo su uno dei tanti problemi che affliggono questa povera gente che abita
sulla Terra. Siano aperte le consultazioni…
- Onorevole premier, noi della nazione Alfanumerica abbiamo deciso che il problema
maggiore che possiamo risolvere e che possa metterci in buona luce con i terrestri sia il
buco dell’ozono.
- Ma mi faccia il piacere, onorevole Shift, quella è una baggianata e poi aTc 0.0026 Tw3lla e i0.0
- Mi sono già consultato con i ricercatori dott. +, ing. -, mr. x e ragionier / dell’università =
che hanno preparato la formula segreta del marchingegno, in collaborazione con i
superperiti informatici del dipartimento @ presso l’istituto HTML.
Si tratta di un buco spazio temporale allo stato gassoso che eliminerà i ritardi dei treni in
arrivo alla stazione di Milano Bovisa Politecnico. In pratica il treno entra nel buco con un
ritardo, per esempio, di 45 minuti ed esce in anticipo di 5. La nebulosa è composta da 1/3
di perossido di saturnio, 1/3 di acido acetilsalicilico, 1/3 di Bitter Campari e una scorza di
arancia.
- Ottimo, proposta approvata!
- Bene! Bravo! Bis!
Una fredda mattina del 14 febbraio la nebulosa fu depositata all’ingresso di Bovisa. I lavori
di installazione furono affidati al tecnico < e il collaudo finale al geometra >. Gli abitanti del
pianeta Qwerty, in collegamento interstellare blue tooth, rimasero incollati alle poltrone in
attesa del primo treno.
Il giornalista inviato speciale Stamp, vedendo in arrivo il regionale 1024 da Laveno,
pronunciò le sue prime parole dalla Terra:
- Un piccolo passo per il treno, un grande passo per i pendolari.
FINE PRIMA PARTE
Mister Enigma e il buco spazio-temporale
SECONDA PARTE
16 febbraio, ore 9.00 del mattino, ufficio del commissario Riddle.
- Commissario, una delegazione dei pendolari delle fnm vuole parlare con lei.
- Chi? No, no, adesso ho il torneo di golf su moquette, per cortesia…
- Commissario, vogliono farle i complimenti…
- Li faccia entrare… buongiorno signori, allora come va coi treni, si viaggia?
- Si viaggia? È incredibile signor commissario il lavoro che ha fatto. Non so come ci sia
riuscito, ma lei è un genio! I treni da due giorni ormai non hanno più nessun ritardo, anzi,
arrivano in anticipo!
- Io l’altro giorno sono arrivato in ufficio che ancora il custode non aveva aperto!
- E io? Sono arrivato in Bovisa, sono riuscito a prendere cappuccino, cornetto alla
marmellata, leggere “pubblico & privato” di Alberoni e la 92 non era ancora passata!
- E io cosa dovrei dire? Sono arrivato in Cadorna ancora prima di essere partito da
Inverigo…
- Ah si? Beh sono contento, grazie dei complimenti, ora però avrei da fare.
- Allora buon lavoro e continui così!
- Sì grazie. Adesso sciò, sciò. (ma che cacchio succede?) Enigma, Enigma, dove sei?
Presto, nel mio ufficio, subito!
- Eccolo! Mi ha chiamato commissario?
- Succedono cose strane, Enigma. I treni partono in ritardo ma arrivano in anticipo, i
pendolari sono in estasi, Enrico Ruggeri si è messo a fare il presentatore. Insomma, di
questo passo, con tutto questo buonumore perderemo il posto! Vai, indaga e torna con
qualche brutta notizia, e che diamine!
Infatti, in Cadorna Station…
- Si avvisano i signori viaggiatori possessori di Customer Card che le FNM hanno stipulato
una nuova convenzione con il CineTeatro Arcobaleno di Sbaranzate di Sotto. Questa
settimana: retrospettiva su Martufello, sconto del 5% all’ingresso.
- Grandi quelli delle FNM! Sempre sconti graditi su cose utili!
- Ellapeppa! Che lusso!
- Porca putrella, allora stasera pizza e cinemino, offro io!
- No, io!
- Ha, ha, ha, ha!
- Hi, hi, hi!
- Ha ragione il capo, qui la gente si è bevuta il cervello! Il display luminoso degli orari
segnala tutti i treni in anticipo, non è possibile! Fammi leggere Metro vah, magari i
giornalisti ne sanno qualcosa… cosa? Il sito del pollonord chiuso? Il Grande Pollo dichiara:
“il vecchio sito non aveva più senso, adesso raccoglierò tutti gli elogi alle Nord sul sito
ilpollopositivo.net.” Mi viene da vomitare…
Enigma in evidente stato confusionale percorre le massicciate mentre i treni sfrecciano in
ogni senso e direzione con pendolari ululanti dai finestrini.
Alle porte di Bovisa scorge dei writers intenti a rallegrare le paraboliche grigie
dell’hinterland milanese.
- Ehi Noce, guarda che strano effetto questo spray! Sembra cangiante…
- Hai ragione Sqwwefsd, mai vista una cosa così!
- Che strano, questo fantastico spray colora pure sull’aria, he, he, he…
- Sì, è come se disegnasse delle spiritose nuvole tossiche. Ehi, ma lo senti anche tu
questo profumo di Bitter Campari?
I due writers, ancora inconsapevoli, stanno spruzzando i colori sulla invisibile nebulosa
spazio-temporale regalata dai Qwertiani ai terrestri, rendendola così perfettamente visibile.
Purtroppo i composti segreti reagiscono male con le vernici tossiche e la nebulosa
comincia a dare segni di pazzia. I due writers inavvertitamente la attraversano, vengono
scagliati a Roma intorno al 1500 e qui assoldati da Michelangelo per la colorazione della
Cappella Sistina. Un Novara-Milano, in transito in quel momento, viene spedito alla Gare
de Lyon di Parigi alla fine dell’800: i pendolari si consoleranno con dell’assenzio e letture
pubbliche di Verlaine. Un Como-Milano viene proiettato nell’anno 3042. Poco dopo, i nostri
discendenti, grazie a una macchina del tempo gestita da Windows 3042, rispediscono il
materiale rotabile a Cadorna perfettamente integro e con un messaggio: “Ci sono voluti
mille anni per dimenticare, per carità, non fatevi più rivedere”.
Enigma, se prima stava male, adesso sta ancora peggio. Con le ultime forze rimaste si
avvicina alla nebulosa e nota una targhetta: designed in Qwerty, made in China.
- Oh no! Stai a vedere che mo’, per risolvere questo casino, mi devo pure fare un viaggio
sul pianeta Qwerty…
In quel momento passa un altro writer, tal K.
- Ciao sono K, ho scelto questo nome così le mie firme sono veloci e gli sbirri non mi
prendono, ha, ha, ha!
- Ciao K, adesso sto male, converseremo un altro giorno.
- Volentieri, però ho sentito che devi fare un viaggio… se vuoi ho qui della roba che ti
spedisce in prima classe dove vuoi tu. Toh, sono 50 euri.
- Uhm, mica male, ma è compreso anche il viaggio di ritorno?
In un nanosecondo Enigma si ritrova sul pianeta Qwerty. Ma proprio oggi c’è la festa
interstellare della polenta voncia. Al casino si aggiunge altro casino. Il povero Mister
Enigma non sa da che parte cominciare. Ma in quel momento, da un videowall 160x90
metri…
- Signore e signori buonasera, qui è il vostro inviato preferito, dott. Stamp che vi parla.
Sono spiacente di interrompere la sagra globale della polenta formaggiosa, ma ciò che ho
da dirvi è di vitale importanza. La nebulosa che abbiamo regalato ai terrestri è kaputt. So
bene che per domani è previsto l’outing con i terrestri, ma sic stantibus rebus, sarà il caso
di rimandare fino a quando la nebulosa non sarà ripristinata. Nel frattempo, sarebbe il
caso che da Qwerty, in remoto, qualcuno la disattivasse. I nostri tecnici rimasti qui sulla
Terra sono partiti ieri sera per Amsterdam e nessuno li ha più visti.
Panico. La musica sfuma. I pentoloni si spengono. La folla comincia a scappare in tutte le
direzioni urlando in un gergo incomprensibile. Mister Enigma rimane solo nella piazza
centrale di Trackpad. Le luci si affievoliscono. Il buio lo avvolge. Il freddo sale. Ma Enigma
sente nell’aria un vago profumo di formaggio Scimud stagionato. Forse qualche speranza
c’è.
FINE SECONDA PARTE
Mister Enigma e il buco spazio-temporale
TERZA PARTE
È il 17 febbraio e i colori del cielo sembrano volerci dire qualcosa. Qualcosa di inquietante.
C’è una strana calma a Milan Town, poca gente per strada, pochi mezzi ATM sui binari.
Ma non c’è sciopero generale. Sembra che tutti si stiano preparando a un’imminente
giudizio universale.
Nell’ufficio del commissario Riddle c’è tensione: è in corso una degustazione di acquavite.
- Non so perché ragazzi, ma oggi i sensori del palato mi danno solo sapori amari…
- Già, commissario. Sono spariti più di 40 regionali in arrivo a Bovisa, Enigma si è dato alla
macchia. Possiamo dire che siamo rovinati?
- Non so, tenente. Ho come l’impressione che noi abbiamo sbagliato tutto. Noi come
genere umano, intendo. Abbiamo fatto una serie di errori imperdonabili. Peraltro voluti. Ma
il cielo oggi ha una faccia strana. Promette vendetta.
Intanto, Mister Enigma, incagliato nel buio fitto del pianeta Qwerty, cerca disperatamente
qualche rappresentante delle autorità per parlare della faccenda nube tossica.
- Roba da crisi petrolifera, clima austerity anni ’70, qui. Altro che pianeta all’avanguardia.
Toh, una guardia. Ehi pulotto, mi scusi, il palazzo del governo dove si trova?
- CyberPulotto ai suoi ordini. Prego riformulare domanda scandendo bene le parole e
accostandosi il più possibile al microfono a condensatore posto in cima al mio bel cappello
d’ordinanza.
- Do-ve si tro-va il pa-laz-zo del go-ver-no di Qwer-ty?
- Conosce il cinema a luci rosse Luxuria?
- Veramente no.
- Prego comunicare risposta scandendo bene le parole e...
- NO!
- Allora, si giri su se stesso di 180°, poi faccia 30 passi in avanti con tanti auguri. Troverà
l’entrata di fronte a lei.
- Grazie.
- Prego riformulare domanda scandendo bene…
- Ma vafangaulo, va!
- Ti ho sentito benissimo, per questa volta non ti faccio niente perché i miei sensori digitali
mi dicono che sei un supereroe…
Nella sala sferica di Qwerty, intanto, i massimi dirigenti planetari hanno dichiarato lo stato
di allerta. Enigma entra sbattendo la porta.
- Signori, sono un supereroe terrestre e sono qui per difendere il mio paese dall’inferno in
cui si trova. So che quanto è accaduto è avvenuto in buona fede. Ma ora dobbiamo
annientare la nube gassosa spazio-temporale.
- Eh, già caro terrestre. Noi eravamo qui a giocare a Ramino… siamo in gran consiglio da
due ore ma non abbiamo nessuna soluzione papabile.
- E quelle costine alla senape cosa sono? Posso assaggiare?
- Un piccolo spuntino corroborante.
- Uhm che delizia! Io ci avrei aggiunto un pizzico di dragoncello… Comunque, disintegrare
la nube in remoto non si può?
- La tecnologia della nube è molto innovativa e i nostri tecnici purtroppo hanno bigiato gli
ultimi corsi di aggiornamento per andare a giocare a stecca.
- Accidenti, bella situazione. Però… un momento, fatemi pensare… la nube, in seguito alla
reazione con gli agenti chimici contenuti nelle bombolette spray, è passata dallo stato
gassoso allo stato semisolido, giusto?
- Sì, è vero. È diventata una sorta di materia grassa, una specie di gel o brillantina, come
la chiamate voi.
- Forse ho la soluzione, ma dovete conferirmi la cittadinanza onoraria qwertyana e
l’immunità parlamentare.
- Conferita. Ora si muova!
Enigma si mette in contatto interstellare con il pianeta Last, l’ultimo della galassia
Avacomelava. La tariffa è elevatissima perché è in teleselezione. Ma ne vale la pena. Al
suo appello rispondono Mastro Lindo, nemico dello sporco più sporco e del made in China
e Capitan Chante Clair, il pollo del pulito. Il buon vecchio Mastro, con il suo inconfondibile
orecchino e la leggendaria crapa pelata, si fionda sulla terra, sputa il suo liquido giallo al
limone sulla nube ormai diventata una specie di blob. Capitan Chante Clair alza la cresta e
aumenta la dose con tonnellate di sapone liquido. Enigma dà il colpo di grazia. Si avvicina
al grande orecchio amorfo della massa informe e sussurra il più spregevole enigma mai
conosciuto dall’uomo: “America, America, America… e se Vespucci si fosse chiamato
Gianluigi?”
La nube qwertiana si illumina. Poi trema, poi si capovolge su se stessa svariate volte, poi
implode. Un’immagine spettacolare che ispirerà James Cameron per la scena finale del
Titanic.
Anche questa volta la Terra è salva! I pendolari e i ferrovieri scomparsi nella nube
ritornano alla tranquillità dei loro focolari domestici e racconteranno la fantastica avventura
ai nipoti che non crederanno a una sola parola. Il pianeta Qwerty deciderà di rimandare il
primo contatto pacifico dopo le politiche di aprile. La zona tra Certosa Avenue e Fourth
Oggiar, dopo l’inondazione di marsiglia liquido, adotterà il francese come lingua ufficiale.
Mister Enigma saluta i suoi amici supereroi con una certa commozione.
- Ciao Chante, ciao Lindo, è stato bello lavorare con voi!
- Anche per noi… coso… com’è che ti chiami?
- Voi non sapete chi sono… e neppure io!
FINE
8.
Le 7 fatiche di Mister Enigma
Interno giorno. Siamo in uno squallido monolocale senza finestre con muri giallo spento.
Sul soffitto, un ventilatore a pale rotea stancamente. Sulla scrivania disordinata un
telefono anni ’50, una lampada di tipo svedese, una scatola di sigari di pessima marca,
una bottiglia mezza vuota di Wild Turkey e una rivista Rakam del giugno ‘78. Un
impermeabile dello stesso colore delle pareti avvolge disordinatamente un uomo di mezza
età, seduto scomposto su una sedia da saloon. È il nostro commissario Riddle. In piedi, di
fronte a lui, una sagoma di cartone di Ava Gardner.
- Cara, vedrai, ancora un paio d’anni di questo pulcioso lavoro e poi ti regalo una vacanza
nella nostra isola segreta. E lì vivremo fino alla fine dei nostri giorni. (con voce in farsetto)
Ma caro, lo sai che non riuscirai mai a staccarti da Milan Town e dai suoi problemi.
L’ultima volta siamo arrivati al casello di Melegnano e già sentivi la mancanza delle tue
scartoffie… (torna la voce normale) Taci Ava! Tu non sai niente di come stanno veramente
le cose! Certe volte parlare con te è davvero impossibile! Basta, mi hai stufato, fammi
lavorare ora!
Riddle fruga nei suoi archivi…
- Enigma! Dove sei?!
- Eccomi, commissario. Mi voleva?
- Stavo guardando il tuo TFR quando mi cade l’occhio sul tuo contratto. Lo sai che scade
oggi?
- Cosa? Oh no, da domani sono disoccupato!
- Non ti preoccupare, ci metterò una buona parola, ma tu devi passare l’esame di rinnovo
del contratto.
- Sarebbe?
- Devi trascorrere un’intera giornata sui treni delle Ferrovie Nord e tornare qui. Vivo. Te la
senti?
- Non saprei, così su due piedi…
- C’è poco da pensare. C’è da andare, andare, andare! Domani cominci subito con la
Milano Saronno. Poi la Milano Novara, tornando, vai verso Como, poi torni indietro e te ne
vai a Laveno, poi ti fiondi su fino ad Asso. E ancora sul Passante e sul Malpensa Express.
Tutto chiaro?
- Ma sono 7 linee in un solo giorno!
- Niente favoritismi, è la procedura. Ah, Enigma: niente superpoteri, eh?
- E va bene. A domani sera allora, Commissario. Buona sera anche a lei Ava.
- A domani Enigma… (con voce in farsetto) Buona serata Mister.
Enigma mugina e rimugina sull’esame del giorno seguente nel tinello di casa sua. Ma quali
difficoltà ci saranno? Dopotutto si tratta di fare 7 viaggi con le nord, capirai, c’è di peggio.
Meglio non pensarci e poi tra poco comincia Laverne & Shirley.
A lunedì per… le prime due fatiche di Mister Enigma!
Le 7 fatiche di Mister Enigma n°1
SAR/MIL & NOV/MIL
Saronno station, di buon’ora. Enigma sale su una carrozza monopiano con sedili stile
vergine di Norimberga. È uno dei primi a prendere posto. Nel giro di 5 minuti il treno è
pieno come un tacchino nel giorno del ringraziamento. Alcuni pendolari, come di consueto,
si sono attaccati al pantografo. Enigma è seduto di fronte a 2 colleghe che lavorano in una
multinazionale a Caronno Pertusella. Il nostro eroe, non avendo portato con sé la radiolina
del Mulino Bianco per ascoltare Radio Kiss Kiss, è costretto a subire il discorso tra le due.
- No, perché poi se quella stronzetta ha il coraggio di chiedermi qualcosa, io le rispondo a
tono!
- Ma non è così antipatica, dai?
- Sì, è simpatica come una stringa slacciata quando piove… cioè, solo perché lei ha il
pezzo di carta si sente superiore… con quell’aria da liceale dei miei stivali, ma vah vah
vah. E poi lo sai che fa la cretina col western area selling partner manager?
- Ma dai?!
- Sì, cioè alla fine se fai carriera perché fai vedere la mercanzia allora siamo tutte brave,
neh? Guarda, la sai la novità? io sono cara, buona, dolce e gentile, ma se mi fanno
incazzare divento una bestia!
- Più che altro io adesso ne dico quattro al controllore! Perché siamo fermi in mezzo ai
campi? Porca trottola, non posso arrivare ogni mattina con 45 minuti di ritardo, lo human
resources Northern Italy headquarter manager se ne accorgerà prima o poi!
- Guarda, deve solo provare a passare il controllore… gli salto alla giugulare!
Il povero Enigma dopo venti minuti di dialogo ha già le borse sotto gli occhi. Scende a
Bovisa, rovinando sulla banchina. E cerca la coincidenza per Novara. Squilla subito il
telefono.
- Qui Enigma, chi parla?
- Commissario Riddle. Enigma, non barare, devi arrivare fino a Cadorna e prendere il
Milano Novara, oppure vai a Novara a prendere il viceversa. L’importante è che si cominci
dal capolinea. Io vedo tutto, sento tutto, so tutto…
Enigma decide di scheggiare in quel di Novara e salire su qualche bel trenone diretto, ma
sì! Di quelli colmi di pendolari incalliti che si dirigono da lustri verso Milan Town per
guadagnare un tozzo di pane secco e un po’ d’acqua sgasata. Magari sono un po’ più
umili e festosi delle impiegate Saronnesi.
Alla stazione viene strattonato, bastonato e calpestato a morte. Risorge e riesce a salire
per ultimo, subito dopo un invalido della guerra di Crimea a cui deve cedere l’unico posto
rimasto. Decide di sistemarsi in un corridoio in piedi. C’è molta calma e silenzio attorno, a
parte uno strano figuro vestito alla moda che parla al telefonino in una lingua straniera.
- Anyway, ti dicevo che se hai a che fare con un’azienda product-oriented è inutile che mi
fai un focus basato su un target 19-35. Che senso ha? Il consumer non è cretino, però ‘sti
product manager non lo capiscono, mi mandano dei brief via ftp di mille pagine e poi
pretendono key visuals e copy concept in un giorno… Ma siamo fuori di testa? Io rimango
concerned, davvero! Ma io dico… il brand lo vogliamo capitalizzare con un po’ di
awareness oppure lasciamo tutto al suo destiny? Ci vorrebbero advertising campaign, ma
di quelle strong, off e on line, coprendo il territorio anche con guerrilla marketing. I claim e
l’art direction vengono di conseguenza, chissenefrega del messaggio? Certo un minimo di
input ai creativi ci vuole, ma alla fin fine, nel marketing, funzionano sempre un po’ di tette
della top model del momento e via andare. Ma su questo siamo tutti confident…
Enigma tra Castellanza e Rescaldina, cade in uno stato di trance. Per risvegliarlo,
vengono convocati in Cadorna un medico laureato al Cepu e il mago Gabriel. Subito dopo
squilla il telefono.
- Enigma, Enigma, Enigma, non vale farsi soccorrere dagli specialisti… per questa volta
chiuderò un occhio…
- Basta, commissario. Rinuncio al posto, non ce la faccio…
- Non ammetto mammolette tra i miei uomini! Coraggio, ne mancano solo altri 5!
A domani per altre due fatiche: il Milano-Como e il Laveno-Milano
Le 7 fatiche di Mister Enigma n°2
MIL/COM e LAV/MIL
Enigma, questa volta, cerca di stare attento a dove si siede. Cautamente sale sul MilanoComo. Vede tre signori distinti sulla quarantina, forse ingegneri. E con un rassicurante
sorriso sulle labbra. Si siede con loro mentre conversano amabilmente:
- E va bene, una volta che hai calcolato il controllore a partire dalla W(s) desiderata,
aggiusti K(s) in modo che anche il comportamento rispetto al disturbo sia quello
desiderato, giusto?
- Certo…
- Invece no, lui non tiene conto della K(s) e vi lascio immaginare il casino, ha, ha, ha, ha,
ha
- Ha, ha, ha, ha
- Hu, hu, hu, hu
- Hi, hi, hi, hi, mi fai morire!
Ogni risata proveniente dagli ingegneri è un’alitata mefitica che flagella il povero Enigma.
- Aspetta, aspetta, hi, hi, hi, hi, te ne dico un’altra!
- Ho, ho, ho, ho no ti prego, dai!
- Hah, uah, uah, non ce la faccio!
- Uazza, uazza, uazza!
- Senti qui, he, he, he, avevamo questo schema in controreazione… ha, ha, ha, il ramo
inverso è statico e caratterizzato da un guadagno 1/kd, hi, hi, hi, hi, allora gli faccio “in
questo modo possiamo calcolare la funzione di trasferimento del sistema errore We(s) e
vedere che relazione esiste fra i suoi zeri e i poli e gli zeri della funzione di trasferimento in
catena diretta G(s). E lui che mi risponde? La relazione fra i suoi zeri e i polli? Uah, uah,
uah, uah
- Ohhhhhhooooooooohohohohohoho
- Oh mio Dio, nooo, ah, ah, ah, ah
- Uaaaahhhaaahahahahaaaaaaa
- Eheeeeheheheheeeaaaaaaahha
Enigma, in preda a convulsioni per quest’ultima risata all’alito nucleare, viene soccorso
dalla Croce Rossa del Sant’Anna. Ma dall’interfono del treno arriva una voce famigliare:
- Enigma, non vale avvalersi dell’ausilio di terzi. Devi reggerti in piedi da solo e arrivare
fino alla fine del percorso d’esame!
- Commissario, neanche un aiutino?
- No!
Enigma, dopo aver consumato la schiscetta a base di fettuccine ai broccoli e Tavernello,
decide di digerire nella placida tranquillità del lago Maggiore. Dopo una paio di rutti
apocalittici, prende il primo treno del pomeriggio che da Laveno lo porterà a Milano.
Tutto sembra tranquillo. A quest’ora i pendolari sono in ufficio, in carrozza solo un paio di
vecchine gentili che si sono portate il punto croce da casa per ammazzare il tempo nei 5
minuti che dividono Cittiglio da Gemonio. Ma a Gavirate si scatena il delirio. Enigma dal
finestrino scorge un’orda di studenti appena usciti dal liceo che assaltano il treno con
mazze ferrate, balestre comprate in gita a San Marino, archi e frecce avvelenate con il
curaro. Il convoglio nel giro di un minuto è stracolmo di bestemmie, sputi, strattoni e urla
agghiaccianti. L’odore nell’aria, ormai satura di un gas dalla composizione chimica
innaturale, è un bouquet variegato: Big Babol alla fragola, tripudio di ormoni impazziti,
ascelle da educazione fisica nelle ultime due ore, rigorosamente senza doccia. I finestrini
sono bloccati da righe a T di ghisa e cartellette da disegno decorate con disegni di Jim
Morrison che si fuma un cannone. Un povero supplente di latino cerca di fuggire, mettendo
le mani addosso a qualche ragazzo. Viene consegnato subito alla Polfer con l’accusa di
pedofilia. Enigma decide di usare le maniere forti: spruzza a casaccio il contenuto di un
estintore. La folla immediatamente si dirada lasciando libero l’accesso a un finestrino
ancora illibato.
A Cadorna il treno viene rinchiuso in quarantena, poi disinfestato, poi ancora bonificato da
una equipe specializzata in eternit, successivamente spedito in Ucraina dove verrà
interrato e coperto di cemento vivo.
Enigma ne esce con qualche escoriazione, due costole incrinate e un mal di testa
infernale. Ma ciò che non lo uccide lo fortifica, perciò si lancia subito sul primo binario dove
è pronto il Malpensa Express.
A domani per altre 2 incredibili fatiche, sul Malpensa Express e sul Passante!
Le 7 fatiche di Mister Enigma n°3
MXP XPRS e PSSNT
Il fatto che il Malpensa Express sia un treno speciale lo rincuora. Infatti è un treno da
signori, sempre pieno di bella gente, profumata, esotica, elegante, anche un po’
misteriosa. Chissà per quale parte del mondo partiranno? Chissà quale sorte hanno in
mente per questo povero mondo? Enigma dopo aver sapientemente evitato i soliti
pendolari incazzati che scendono a Saronno, sceglie una carrozza che quasi lo proietta in
un altro mondo. Qui ci sono signorine seminude che servono Martini on the rocks,
between the sheets, tequila sunrise e cipolline borrettane ai presenti. Musica chill out di
sottofondo, luci soffuse, display LCD che trasmettono Rete55. Sono tutti belli, slanciati,
biondi e occhi azzurri. Enigma, essendo un cesso, sfigura totalmente. Perciò cerca di darsi
un tono sfoderando il suo famigerato poliglottismo.
Si avvicina a una coppia di colleghi/amanti tedeschi in viaggio di lavoro. Per rompere il
ghiaccio, Enigma butta lì un disinvolto “Keine gegenstande aus den fenster werfen…”
- Piccolo italiano, skifoso, vissido und imbezille!
Enigma è imbarazzato come un bambino all’esame di quinta elementare. Tutti gli sparano
occhiate gelide. Alcuni provano pietà e gli offrono i noccioli ciucciati delle olive ascolane.
Solo un tizio si dimostra veramente comprensivo: un vecchio generale americano in
pensione.
- Sa, io ho conosciuto tristezza e miseria di seconda guera. Posso capire in che stato si
trova… ma non disperi, in mia nazione c’è sempre un pasto caldo per morto di fame come
voi. Perché non viene a Omaha, Nebraska con me, io presento my molie, meie amici e
mia personale colezione di panzer crucchi rubati.
Dopo la gravosa esperienza sul MXP XPRSS, in virtù del patto atlantico, a Mister Enigma
viene regalato un bonus: il viaggio sul Passante Ferroviario potrà essere più breve del
previsto e per la precisione da Bovisa a Repubblica. Ai più sembrerà una passeggiata, ma
non avete considerato che il povero Enigma sale sul treno nell’orario preferito dai
pensionati in uscita dai vari ambulatori dei dottori della mutua.
Enigma, ignaro del pericolo, si siede proprio in mezzo a un nugolo di attempati che
insieme raggiungono l’età di seicento anni.
Due signore sui 70 anni, tanto per cambiare, parlano delle malattie. La prima è di bassa
statura, vestita male, con i capelli ricci, tinti di biondo e parla un po' in dialetto e un po' in
italiano. La seconda più mediterranea, più colta, parla solo in italiano. Conversano
tirandosi addosso bacilli di sfiga:
- Mia figlia stava proprio male e abbiamo temuto per il peggio.
- Eh sì, quella malattia lì quan l'ariva, l'ariva.
- Il brutto è che non guarda in faccia a nessuno.
- Ma sa, la mia vicina, la pareva tant in forma, una donetta de settantasei anni, giuvin neh.
Ueh! le nada via in tri settimane!
Di fianco alle due signore ci sono due signori, stessa età. Ma i discorsi son ben diversi.
Fanno a gara su chi ha avuto le peggio cose.
- Guardi, l'anno scorso ho avuto tre attacchi d'infarto in 30 secondi. Fortuna che ero a 50
metri dall'ospedale...
- Pensi che invece io l'ho sentito arrivare che ero in autostrada a 150 all'ora. Ho mantenuto
la calma e mi son detto: Piero, qui o la va o la spacca! ho fatto inversione a U e sono
uscito a Calolzio Corte che c'è l'ospedale militare...
- Sì, ma senta questa. Tredesan fa, mi s'eri in su la vetta del Cervino, no? Arriva la
tormenta e sun sgarligà giò nel burrone per 800 metri. C'avevo la gamba rotta in 17 punti,
lo capivo dal dolore. E mo', chi mi tira su? E allora trak, ho estratto il coltellino svizzero e
ho cominciato a far la gibigiana verso un aereo di passaggio. Poi son svenuto e mi son
trovato nella corsia del Mangiagalli...
- Eh, bei tempi, mi ricorda quella volta che stavo sull'isola d'Elba in villeggiatura. Sai che si
dice che lì al largo c'è i pescecani? mica me ne son trovato uno davanti? ero a circa,
chessò... 13 chilometri dalla riva, perché io quando nuoto, nuoto eh! Insomma ho lottato
un po' ma poi grazie al cielo un panfilo di passaggio con l'Aga Kahn a bordo mi ha salvato!
la vedi questa cicatrice qui? (indica tre punti sul gomito), ecco è stato quello squalo là!
Stordito dai racconti, Enigma scende a Repubblica dove riesce a perdersi nell’intricato
sistema di scale mobili. Quando riesce a risalire sulla crosta terrestre, compra del Prozac
da un pusher dei giardinetti.
- Dottò, ha bisogno d’altro? Speed Ball? Marocco? Gangia? Barrette Weight Watchers?
- Non ha dei cornetti rossi napoletani anti-jella?
- No, solo ferri di cavallo e gondolette veneziane che cambiano colore.
A domani per l’ultima fatica di Mister Enigma: il Milano-Asso!
Le 7 fatiche di Mister Enigma n°4
MIL/ASS
È ormai sera, i treni scorrono moderatamente lenti verso le casette piccoline con le
finestrelle rosse. I pendolari sono stanchi, sfiancati dalla dura giornata di lavoro e dalle
polveri sottili di Milan Town. Chi potrà nuocere a Mister Enigma? E infatti il nostro prode,
allo strenuo delle forze, sull’orlo di un collasso, sale sul Milano-Asso dove trova un clima
rilassato, un lieve tepore e un cuscino di piuma con logo fnm per schiacciare un bel
pisolino. Ma l’ultima fatica, forse la peggiore, deve ancora palesarsi. Il sonno giusto di
Enigma viene interrotto bruscamente da un gruppo di pendolari amiconi, saranno forse 6,
7 o 35, chi può dirlo? Colonizzano l’intera carrozza a suon di schiamazzi, risate, trussoni e
divertentissime suonerie polifoniche dei cartoni animati giapponesi anni ’80. Ma il vero
dramma deve ancora arrivare. Uno di loro, l’intellettuale di turno, sfodera il passatempo più
spiritoso e alla moda. No, non è il sudoku, quello non si può fare in gruppo. Si tratta del
cruciverbone di Leggo. L’arma più precisa per contagiare i pendolari sconosciuti e fare
subito amicizia.
- Allora, ragazzi… cruciverbone?
- Sìììì!
- Sì, dai che bello!
- Olè, ohooo, olè, ohooo!
- Dai! Il viaggio sorprese ti riserba se lo passi con gli amici e un cruciverba, ha, ha, ha, ha!
- Vai Chicco! comincia da quelli facili, eh?
- Okkey! Allora… 16 orizzontale, due lettere: “in mezzo alla vita”
- In mezzo alla vita?
- Caspita, mica facile.
- A me mi viene in mente “nel mezzo del cammin di nostra vita”, quel romanzo di Manzoni,
l’ho letto al liceo… com’è che si chiamava?
- L’Iliade?
- Proprio quello, sì.
- E allora la risposta sarà “cammino”…
- Troppo lungo, solo 2 lettere
- Dai passa a un altro, questo è troppo difficile.
- 32 verticale, 2 lettere: “la fine di Cesare”
- Questa la so! È stato ammazzato a coltellate dal figlio Bruto!
- Quindi?
- Prova a scrivere “Ucciso durante una colluttazione per mezzo di un’arma bianca”. Scrivilo
a matita, però, così se è sbagliato lo cancelliamo.
- Fammi vedere… non ci sta, solo 2 lettere.
- Coltello, ci sta?
- No.
- Stiletto?
- Uhm, vediamo, vediamo… neppure.
- Ma non ci sono le soluzioni? Sbircia un po’…
- Dai un’altra! E sceglila facile!
- E va bene, vediamo… 245 orizzontale, 2 lettere: “nel pollo e nella pila”
- Nel pollo e nella pila?
- Una volta ho letto che nei cibi ci sono elementi chimici che fanno bene al nostro corpo.
Secondo me bisogna pensare a qualcosa contenuto sia nel pollo, sia nella pila…
- Aspettate, io ho le pile del walkman. Eccole… sono allo zinco!
- Ma c’è lo zinco dentro il pollo?
- Beh, secondo me sì, perché la carne di pollo fa bene.
- Forse lo zinco è contenuto nella pelle del pollo…
- Dai Chicco, scrivi zinco!
- Non ci sta, solo due lettere.
- Uff, se non intervengo io il cruciverba lo finiamo ad Asso! Scrivi Zn, è l’abbreviazione di
zinco.
- Zn ci sta, grande Giusy!
- Dai adesso sotto con qualcosa di più difficile. Però, Giusy, non dirle tutte tu le risposte!
- Okkey, vediamo un po’… 73 verticale, 4 lettere: “il nome di McCartney”
- E chi è?
- Mi sembra che sia un filosofo americano dei tempi di Platone…
- Mavalà, è una stilista inglese, si chiama Stella, io c’ho il profumo a casa.
- Stella non ci sta, abbiamo solo 4 lettere, Stella è di 5.
- Oh, giovani, ma qui allora devo farlo io da sola il cruciverba, eh?! La stilista è inglese e
Stella si dice Star, scrivi Star!
- Brava Giusy, mamma che ignoranti che siamo!
- Star lo scrivo con la S maiuscola?
Mister Enigma perde i sensi al 34 orizzontale. Si risveglia al Fatebenefratelli con
l’immagine un po’ sfocata del commissario Riddle.
- Bravo Enigma, promosso a pieni voti!
- Cosa? Come? Dove mi trovo?
- Non ti preoccupare, sei al sicuro adesso. E soprattutto hai il contratto rinnovato.
- Che bello! Che cos’è un contratto?
- Calmati, adesso riposa. Per una settimana potrai stare lontano dalle ferrovie. Ti ho
prenotato una pensione a Pinarella di Cervia. Offre la ditta!
- Grazie commissario!
Nella camerata entra il primario:
- Tutti fuori! È l’ora della puntura!
- Ehi dottore, mi raccomando, me lo tratti bene il ragazzo…
- Sicuro commissario! Adesso fuori però, eh? Bene, bene, bene, chi abbiamo qui, il
paziente… signor… infermiera! Su questa cartella clinica manca il nome del paziente! Lei
è licenziata! E allora giovanotto, qual è il suo nome?
- Voi non sapete chi sono… e neppure io!
FINE
9.
Mister Enigma e la logica del Numero 2
Mister Enigma è sdraiato nella quiete casalinga, sta contemplando gli stucchi del suo
soffitto e intanto pensa ad alta voce:
- Ma chi sono veramente? Da dove vengo? Dove vado? Chi suona al citofono a quest’ora?
Sì, chi è?
- Enigma, mi dispiace disturbarti a quest’ora. Passavo di qua…
- Salga commissario, le offro una cedrata.
- No, no, Enigma, scendi tu. C’è bisogno del tuo aiuto in centrale.
- Ma commissario, oggi è domenica!
- Già, ma i furfanti non riposano mai…
Nella tristezza di Milan Town deserta all’ora di pranzo della domenica, mentre tutti stanno
con le gambe sotto al tavolo a divorare trippa e lasagne innaffiate dal buon vino Ronco, i
due gendarmi della giustizia passeggiano a braccetto verso la caserma.
- Allora commissario, di che si tratta stavolta?
- Purtroppo di uno dei peggiori incubi di noi giusti: il Numero 2!
- Numero 2? Ma non l’avevamo sistemato con un contratto part time alla corte dei conti?
- Lo hanno licenziato due mesi fa. Perciò ha deciso di tornare a bazzicare nei vicoli bui e
mal frequentati del crimine.
- Brutto affare!
- Beh, sicuramente i suoi propositi non sono dei più rosei. Sappiamo da fonti certe che ha
organizzato una convention all’Hotel Three Seasons di Bruzzano. Infiltrati e scopri che
cos’ha in mente quella testaccia bacata.
- Okkey, capo!
Anche a Bruzzano è domenica. Il sole velenoso dell’una di pomeriggio taglia impietoso
ogni ostacolo che incontra dipingendo un paesaggio spettrale e ansioso come una tela di
Magritte. Il clima non aiuta certo il povero Enigma a ritrovare se stesso. Ma almeno
Bruzzano è piccola e il Three Seasons, ecomostro degli anni ’70, non tarda a manifestarsi
in tutto il suo abominio. All’ingresso, un cartello dà il benvenuto agli ospiti: “Oggi ore 14,
raduno del Club dei Secondi, non nel salone principale, in quello dietro.”
Enigma si mimetizza con la tappezzeria e riesce a imbucarsi alla festa. Sul pulpito, proprio
lui: Numero 2!
- Egregie, egregi, è con moderato entusiasmo che vi do il benvenuto al nostro primo
raduno nazionale. Diciamocelo, è brutto essere dei numeri due. Sei lì a un passo dalla
vetta e il tuo compagno, a furia di leccare i piedi o semplicemente perchè è nato con la
camicia, va a prendersi anche i tuoi meriti. Ma questo non accadrà mai più perché io, dopo
aver ucciso Numero 1 della Spectre, finalmente mi sono riappropriato della mia vera
identità e del posto che mi compete…
Il discorso prosegue noioso come tutti i deliri di onnipotenza e Mister Enigma ne approfitta
per dare un’occhiata alla folla dei numeri 2. Tra i tanti, riconosce Art Garfunkel, Pete Best
ex batterista dei Beatles, Repetto degli 883, Daniela Goggi, Fiorellino, le Lumberjack,
Cochi Ponzoni, Gigi Sammarchi di Gigi & Andrea, il LaserDisc, Latoya Jackson, Andrew
Ridgeley degli Wham!, il Betamax, Giuseppe Baresi (fratello di Franco), Robin di Batman
& Robin, il sistema operativo OS2 della IBM, Anna Carlucci, il pilota Barrichello, Giorgio
Mastrota e l'astronauta Aldrin.
Barrichello interrompe il monologo alzando la mano. E numero 2 si altera.
- No, no, no! Cominciamo male, niente mani alzate, preferisco che i miei adepti mi
interrompano con un colpo di kalashnikov, piuttosto! Va beh, dica Barrichello…
- Siccome dovrei fare lezioni private a Valentino Rossi e non ho molto tempo, non è che
può saltare i preamboli e arrivare al dunque?
- E va bene, va bene. In pratica, quello che voglio che voi facciate è… conquistare il
mondo! Sììì, e poi io mi ci metterò a capo, così voi continuerete a essere dei numeri 2 ma
almeno felici e contenti e non frustrati come siete adesso.
La folla si disperde in un paio di minuti tra fischi e insulti di ogni tipo. Repetto urla “non
farmi perdere tempo prezioso, matto!”, Mastrota rincara la dose con “per la Eminflex io
sono il numero 1, cretino!”, il Betamax conclude con “preferisco la polvere del mio museo,
vah!”.
Il povero numero 2 rimane da solo e in ombra, come sempre. Triste e sconsolato volge
uno sguardo malinconico alla platea. Solo 2 persone sono rimaste: uno è il pierrot con la
lacrima sul viso, l’altro è uno strano tizio vestito da tappezzeria. Che prende la parola.
- Ehi, laggiù, mi riconosci?
- No, chi sei?
- Sono Enigma, ti ricordi di me?
- Certo che mi ricordo. Scommetto che sei qui per me, vero?
- Già. Potevi passare il resto della tua misera vita alla corte dei conti, potevi startene
buono e invecchiare in colonia a Gatteo Mare. E invece hai voluto alzare la cresta come
un gallo. Ma chi è pollo non potrà mai essere gallo.
- Che programmi hai per il sottoscritto?
- Scegli 3 cose da portare con te nell’iperspazio, perché è li che ti sto per spedire, e con
biglietto di sola andata.
- Nooooo. E va bene 3 cose hai detto? Mi porto “Va’ dove ti porta il cuore” di Susanna
Tamaro, “Malinconoia” di Masini e Chanel n°5.
- Bon, adesso sparisci. E ringrazia che non ho usato i superpoteri!
Enigma esce in strada. Adesso la giornata è un po’ più leggera. Un’arietta fresca gli riporta
il sorriso sulle labbra. Fischiettando lo vediamo allontanarsi sul vialone a braccetto con
Robin.
- Enigma, stanno cercando personale da te in commissariato?
- Mah, non so, perché?
- Posso lasciarti un curriculum?
- Dai, va bene. Ti farò sapere…
Oggi è domenica, domani è un altro giorno. E c’è il processo di Biscardi.
FINE
10.
Mister Enigma in “Intrigo internazionale”
C’è il gran pienone stasera allo Stairway Theatre: tutto esaurito per la prima mondiale de
“L’usignolo della Brughiera” diretto dal grande maestro Wolfgang Amadeus Rumenigge.
Mister Enigma, in gran spolvero, ha vinto un biglietto con le merendine Kinder ed è seduto
in prima fila. All’improvviso, tra il primo e il secondo atto, viene svegliato da un sms:
“Alzare il sederone e recarsi immediatamente al commissariato”.
Di malincuore, il povero Enigma saluta il pubblico delle grandi occasioni e si dirige verso il
quartier generale.
- Enigma, caro mio, questa è la tua big opportunity. Abbiamo per le mani un caso
scottante della massima urgenza e pericolosità.
- Commissario, ho il mal di testa…
- Silenzio! Enigma, Milan Town è il teatro di un intrigo internazionale, una roba di spie,
controspie, agenti segreti, Interpol, guardia forestale, ecc. Uno dei più grandi criminali al
mondo, Mister X, sta mettendo insieme una cellula di mercenari spietati pronti a
terrorizzare l’intero sistema.
- Ma noi queste cose come le abbiamo scoperte?
- Purtroppo chi lo ha scoperto non è qui a raccontarlo… è stato fatto fuori dallo stesso
Mister X. Era il nostro migliore agente segreto, il più grande 007 mai esistito, molto meglio
di Sean Connery…
- Come si chiamava il poveretto?
- Nessuno lo sa, tutti noi in amicizia lo chiamavamo Agente Y. Eh, mannaggia, niente più
aperitivi il venerdì sera col caro Y… vabbè, torniamo a noi. L’Agente Y non solo ha
scoperto la trama ordita dal perfido Mister X, ma ha anche scoperto il sistema attraverso
cui dialogava coi suoi sottoposti.
- E cioè?
- Scriveva i messaggi in codice supercriptato sui sedili delle Ferrovie Nord.
- Che cosa?
- Ebbene, caro Enigma. Ti faccio degli esempi che l’Agente Y ci ha lasciato in eredità sul
suo maxipigna personale. Dunque, che cosa significa, secondo te, “Mary TVTTB”?
- Maria Grazia ti voglio tanto tanto bene?
- Risposta sbagliata! Secondo il codice decifrato dal povero Agente Y significa “ritrovo ore
16 presso Bar da Nino a Stoccolma”
- Ma è stupefacente!
- Beh, l’Agente Y mica era un cretino… un altro esempio. Che cosa vorrà dire: “Mega
bigiata del 16/04/05, Emy e Giuly forever friends”?
- Non lo so, non mi tenga sulle spine, commissario!
- Significa “Tutti al ministero delle politiche agricole, i caffè costano solo 50 centesimi”
- Ho i brividi, commissario Riddle.
- Ecco, fatteli passare perché adesso tu devi riprendere in mano il lavoro dall’Agente Y. Ti
lascio il dossier top secret. Mi raccomando, la salvezza del mondo è nelle tue mani!
Enigma si fionda nella tranquillità del Customer Care Lounge di Cadorna e comincia a
esaminare i file.
- Non ci capisco niente, qui è tutto pieno di funzioni, numeri primi, codici Morse. Al liceo mi
hanno pure rimandato in matematica e fisica… mi farò un giro sui treni, preferisco l’azione!
Il nostro eroe sale su un Milano Como a caso e comincia a percorrere il treno a caccia di
indizi.
- Hey, hey, hey, guarda un po’ qui che bella scritta. “Giovane superdotato, pulito, massima
discrezione, riceve su appuntamento, prego chiamare…” e io lo chiamo, chissà mai che
non sia uno dei complici di Mister X… pronto, con chi parlo?
- Ciao sono Samantho, ti copro di attenzioni senza rimpianto”
- Uhm, grazie, magari un’altra volta…
No, questo non è il sistema migliore. Troppo dispersivo. Allora il buon Enigma (che magari
è un ignorantone ma non è stupido) mette in moto il pensiero laterale e se ne inventa una
delle sue. Installa in Cadorna una bancarella che vende pennarelli UniPosca, da sempre lo
strumento di scrittura preferito dai giovani e dagli imbrattatori di treno. Ma per tutta la
giornata nessun cliente sembra essere interessato alla sua merce. Alle 16, un cinese lo
avvicina.
- Plestale pennalello plego pel sclivele caltello.
- Eh?
- Devo sclivele “tutto a 2 eulo” su mio caltello. Plestale UniPosca plego?
- Ah, sì.
A parte questa breve interruzione, Enigma non batte chiodo. Verso le 18 arriva in piazza
un musicista di strada e comincia a cantare le canzoni di Bob Dylan. Enigma tiene il ritmo
col piede e segue divertito lo spettacolo. Ma proprio sul ritornello di Mr. Tambourine Man,
con la coda dell’occhio vede che qualcuno gli soffia un UniPosca bianco dalla bancarella.
Non interviene subito. Decide di seguirlo. È un misterioso figuro con impermeabile e
cappello a tesa larga neri. Sale su un locale Milano Varese completamente vuoto, Enigma
lo segue. Il losco individuo si siede, Enigma gli sta a debita distanza e lo osserva. Il
sospetto Mister X si guarda intorno ma non nota il prode Enigma. Poi estrae dalla giacca
l’Uni Posca bianco rubato. E comincia a scrivere. Enigma allora decide di agire:
- Bene, bene, bene. Che cosa stiamo scrivendo?
- “Scemo chi legge”.
- Uhm, e che cosa significa?
- Quello che stai pensando tu.
- No caro, io sto pensando che tu sei Mister X!
- Mannaggia! Come hai fatto a scoprirmi?
- Non sono mica un dilettante, sai?
- Non prenderti tutti i meriti, eroe da strapazzo, non puoi aver fatto tutto da solo…
- Beh, in effetti, gran parte del lavoro è stato svolto da un mio ex collega, il compianto
Agente Y.
- Ah, volevo ben dire, lo sapevo che sotto c’era lo zampino del mitico Y, il più grande
agente segreto del mondo, molto meglio di Roger Moore.
- Uhm, ma tu come fai a sapere tutte queste cose?
- Io? Facile, no? Perché l’Agente Y sono io!
- Che cosa? Oh no, sono confuso! Mi sta tornando il mal di testa.
- Ha, ha, ha, ha, da tempo, da troppo tempo la gente non si accorgeva più di me e allora
ho dovuto ricorrere a questo stratagemma ingegnoso per fare spettacolo. Mi sono finto
morto in modo che costruissero una statua in mio onore in piazza Vetra. E poi mi sono
trasformato in criminale per rendere un po’ più movimentata la situazione, che ne dici?
Sono o non sono un genio?
- Secondo me sei un babbeo. Su, andiamo insieme a San Vittore dove potrai schiarirti un
po’ le idee.
- Uah, uah, uah, uah, tu povero illuso, ma cosa credi di fare? Io sono l’impareggiabile,
l’inarrivabile, l’insostituibile XY! Il più grande risolutore di intrighi internazionali del mondo!
Uah, uah, uah, uah!
- Ah sì, e allora risolvimi questo: “Che mondo sarebbe senza Nutella?”
- Uaaaaaaaghhhhh, il peggior enigma che le mie povere orecchie abbiano mai sentito.
Aiuto, sto perdendo tutti i miei punti di riferimento, ho paura, presto, portami in un posto
sicuro, mi sta per venire la sindrome di Stendhal! Uaaaaaa!
Il commissario Riddle quasi non ci crede. Enigma ha smascherato l’acerrimo nemico della
giustizia. E soprattutto ha risolto anche il problema delle scritte sui treni.
Poco prima di entrare a San Vittore, XY confesserà di avere un complice, il celebre
maestro Wofgang Amedeus Rumenigge, assoldato per distrarre con arte le autorità
competenti.
- XY, il tuo piano era perfetto, peccato che sulle tue rotaie c’ero io!
- Già, ne terrò conto quando scriverò la mia richiestissima biografia dietro le sbarre. Ma
dimmi, come ti chiami, oh paladino degli uomini giusti?
- Tu non sai chi sono… e neppure io!
FINE
11.
Mister Enigma contro K-Arma DJ
A Milan Town sta succedendo qualcosa di strano: tutto è normale. Il sole brucia con i suoi
raggi alfa beta gamma la pelle degli americani in via della Spiga; sulle tangenziali il traffico
è regolare, con qualche rallentamento in prossimità dei caselli; i condizionatori d’aria sono
a riposo e non vedono l’ora di sgranchirsi le ventole per l’imminente arrivo della bella
stagione. Gli ausiliari del traffico trascinano le suole alla ricerca di qualche bel Cayenne di
calciatore in sosta vietata sugli scalini di una chiesa. Insomma, la solita solfa.
E allora torniamocene a casa, se non c’è niente da sistemare oggi. Tanto vale dedicarsi al
decoupage, agli origami, al giardinaggio o a lavare l’auto in cortile. Ma proprio in Cadorna
Station, il pendolare tipo che arriva per pigliare il treno al volo, si trova di fronte a una
scena biblica. Una infinità di persone, accalcate, stipate e urlanti. Il solito ingorgo dovuto ai
lavori di quadruplicamento, direte voi. Nein! Si tratta di un concerto fuori programma di KArma DJ, il grande artista hip-hop conosciuto in tutta Lombardy District e anche in parte
del Ticinus Canton. Il più scomodo poeta freestyle dei nostri tempi, il guerrigliero della rima
baciata, il pentametro giambico delle borgate, il sonetto rovente dell’hinterland milanese.
Come hip-hoppa lui, non hip-hoppa nessuno. Ma ascoltiamone un brano…
- Vienimi appresso, caramba, pulotto, finanza
del tuo sistema constateranno il decesso
tu fotti, fotti, fotti il sistema
e tutto ciò che cola è grasso di balena, che mena
non c’è rimedio, non c’è futuro
se non combatti, se non sei sicuro, puro, duro
se non sbatti il testone contro il muro
yeh yeh, uhm uhm, trallallà
La folla oceanica, che ormai raggiunge le quarantamila anime, è in totale delirio. C’è solo
un piccolo problema. Tutti, ma tutti quanti sono rapiti dalle liriche di K-Arma DJ, una vera e
propria ipnosi collettiva: ferrovieri, pendolari, edicolanti, impiegati del Burger King,
clochard, customer care, dirigenti fnm, tranvieri e pure Cristian Vieri giunto appositamente
dal principato di Monaco. Il risultato è un blocco totale del traffico ferroviario, stradale,
aereo e navale verso il nord milanese. L’unico che non viene ipnotizzato da questo
sirenetto del XXI secolo è Battista, un simpaticissimo vecchietto sordo che
inconsapevolmente possiede un antivirus e che ha urgenza di tornare a casa sua a
Seveso per bisogni fisiologici urgenti. È il nostro Battista che avverte il commissariato.
Qualche ora dopo, il commissario Riddle e Mister Enigma giungono in Cadorna, dopo aver
scansato a suon di manganellate la folla che ormai sta straripando verso i navigli.
Riddle accende il megafono:
- Ehi tu, con quei capelli strani, scendi da quel pulpito prefabbricato e vedi di piantarla con
questo casino! Guarda che cosa hai combinato!
- Io ho bisogno di andare al bagno! (aggiunge il buon Battista)
- Mi dici fermo, di alzar le mani
ma questi sono giochi da maiali, da villani
il gioco è bello se dura poco
ma il sistema lo mettiamo a ferro e fuoco
libertà non chiediamo tanto, la canto
e non voglio che sia sol-tanto un vanto
di noi eroi del sottosuolo, metropolitani
ma è grazie a noi che voialtri non abbaiate come cani
trallallero trallallà, yo, yo
Il commissario dopo queste ultime liriche cade in uno stato di sonnambulismo molesto e
comincia a dimenarsi come Lola Falana. Mister Enigma, che sembra un cretino ma in
realtà è il più previdente di tutti, si è portato l’iPod da casa e ascolta Scialpi a manetta per
cui è immune.
- Mannaggia! Anche Riddle colpito dall’hypnorap di K-Arma DJ. Adesso basta! Ehi tu,
specie di predicatore dei miei stivali, smettila subito o prenderò provvedimenti contro di te!
- Supereroi, ferrovieri, pendolari, che cosa avete in comune? L’acume?
No, tutti schiavi del sistema e si trema
E c’è chi se ne frega – e rema – contro
E favorisce lo scontro
Nel nome del denaro, tanto caro
Da tenere in banca o in ville con piscina – prima
e poi da ostentare sui SUV e coi Rolex
la forma è tanta le sostanze sono pochex
- Ehi, non vale, che rima è?
- Okkey, rifaccio, riprendo dall’ultima battuta…
E poi da ostentare sui SUV e coi Panerai
ma la nostra lotta non finirà mai!
- Oooh, così va bene. Ma sei in arresto.
La giustizia trionfa. Ma ci vorranno più di sei ore prima che i treni si rimettano in moto, i
ferrovieri e i pendolari rinsaviscano, Bobo Vieri riparta per Montecarlo a farcire di gol gli
avversari e il Commissario Riddle si tolga la parrucca di Donna Summer.
Mister Enigma, essendo l’unico lucido, deve cavarsela da solo. Ammanetta il perfido DJ, lo
conduce alla camionetta della pula e lo porta a San Vittore.
Prima di entrare in cella, K-Arma DJ apostrofa il nostro supereroe alla sua maniera:
- Mi porti al fresco, mi sbatti in galera
questa è ingiustizia, ingiustizia vera
non ti chiederò perché e percome
ma dimmi almeno qual è il tuo nome?
- Tu non lo sai, ma neanche io so chi sono
chiedo pietà, chiedo venia, chiedo perdono. Yo.
12.
Mister Enigma contro Mister Enigma
Passato San Valentino, tutti quanti ci prepariamo per il festoso giorno di Carnevale. C’è
anche chi guarda più in là verso Pasqua sfogliando cataloghi di viaggi esotici o chi
addirittura sta già ritagliando i pesci di carta da attaccare sulla schiena della madre
superiora il primo d’aprile. Ma c’è poco da festeggiare perché al commissariato di Milan
Town stanno scoprendo qualcosa di orrendo.
- Commissario Riddle, posso entrare?
- Avanti!, già che ci sei, tenente, prendimi il magenta e l’ocra dalla mia sporta.
- Che bello commissario! Sta dipingendo un fantastico skyline milanese. Non sapevo
avesse la vena artistica…
- Silenzio! Come osi interrompere il momento magico dell’artista?
- Commissario, la situazione non è grave… di più! Stanno scomparendo le più alte cariche
di Lombardy County. E non è il solito assenteismo tipico dei dipendenti pubblici…
spariscono davvero nel nulla, tra il lusco e il brusco!
- Beh, spero avrete degli indizi, un sospetto, un movente. Sennò cosa vi pago a fare tutti i
DVD di Nero Wolfe?
- Infatti abbiamo un sospetto. Anzi, sappiamo con certezza chi è il responsabile.
- Mi dici il nome o devo farti un bonifico?
- Mister Enigma!
- Chi? Ho già riso abbastanza ieri sera guardando quei matti del Bagaglino, ah, ah, ah…
- Non sto scherzando. Abbiamo impronte digitali, tracce di liquido ematico, biglietti da
visita, una busta paga, il manuale di barzellette di Gino Bramieri autografato. Tutto di
Mister Enigma! E tutto ritrovato sui luoghi delle inspiegabili scomparse!
Beh, cari amici, questa volta sembra proprio che Mister Enigma sia giunto al capolinea.
Chi lo avrebbe mai sospettato? Un anarco-insurrezionalista tra le fila dei tutori dell’ordine?
Che schifo…
Ma il commissario Riddle che prova una certa pietà per quel bastardo del nostro ex-eroe,
gli fa visita nella cella di massima sicurezza della prigione di stato di Shawshank. Anche
perché ha una serie di novità fresche fresche. I due, separati da un vetro dello spessore di
novanta centimetri, si parlano con l’interfono.
- Commissario, che sorpresa! Come sta? La vedo ingrassato…
- Enigma, non fare l’idiota. Ti porto via con me adesso.
- Perché? Qui non mi trovo così malaccio, sto costruendo la cuccia del cane del direttore e
se la faccio bene mi hanno garantito che asfalterò il tetto ad agosto.
- Enigma, le misteriose sparizioni in Lombardy County continuano. E le tracce continuano
a portare a te. Ma tu sei al fresco sorvegliato 24 ore al giorno. Se due più due fa quattro,
ho la vaga sensazione che il responsabile non sia tu. Ma qualcuno di molto simile a te. O
sbaglio?
- Io mi sono sempre dichiarato innocente, ma alla fine mi ero convinto del contrario.
- Enigma, chi può avere il tuo stesso DNA? Le tue stesse impronte digitali? Il tuo stesso
modus operandi?
- Mah, forse il mio clone. Quando sono nato, mi hanno subito clonato perché ero troppo
unico. Può darsi che sia lui…
- Enigma, in tutti questi anni non mi hai mai detto che avevi un gemello?
- Commissario, non è che siamo proprio in intimità…
I due scavalcano i muri di cinta e fuggono verso Milan Town inseguiti da un branco di
rottweiler inferociti. Enigma ha già un piano geniale per portare allo scoperto il suo alias.
La prima pagina di City del giorno seguente, infatti, reca questo titolo: “Grande torneo di
indovinelli irrisolvibili! Partecipa anche tu! Come? Appuntamento al binario 2, terza
carrozza svizzera del Milano Laveno delle 19.20, vicino al porta ombrelli. Ti aspettiamo
e… occhio agli scalini, eh, eh!”
Il nostro Enigma, quello vero, si presenta in anticipo. E con una certa emozione. Tra poco
potrebbe presentarsi il fratello che non ha mai conosciuto. Per motivi di sicurezza, i
pendolari vengono fatti sgomberare e condotti fino a Laveno a bordo di cavalli gentilmente
offerti dall’ambasciata texana. Al loro posto vengono sistemate delle sagome di legno.
All’ora x, il macchinista accende il Cargo e il capotreno urla “tutti in carrozza!”. Altre
sagome di legno sistemate sulla banchina e telecomandate, sventolano fazzolettini
bianchi. Il convoglio sta per partire, quando uno strano figuro appare all’inizio del binario e
sale al volo.
Il nostro eroe ritrovato passeggia nervosamente per i corridoi, controlla lo sporco già
accumulato sul pavimento, apre i portacenere per verificarne il corretto funzionamento,
legge interessato l’annuncio “Svizzero? No, Nord”, si specchia per sistemarsi la cravatta.
- Non ci sono specchi su questo treno, Enigma.
- Chi ha parlato?
- Io, sono il tuo clone. Dovevo immaginare che il torneo di indovinelli era solo una trappola.
Ma sono contento di essere qui. Perché di noi ne rimarrà uno solo.
- Aspetta, clone, prima che ti disintegri, raccontami qualcosa di te…
- Posso dirti tutta la verità, io. Posso dirti chi sei, da dove vieni e tante altre cose. Ma poi
dovrei ammazzarti. Fino al mese scorso ho vissuto nel laboratorio dove sono stato
concepito. Ma adesso basta, ho voglia di una boccata di vero PM10 milanese!
- Che fine hanno fatto le autorità della Regione, del Comune, della Provincia?
- Sono al sicuro nelle provette del laboratorio. Ma ora veniamo a noi, Enigma. La tua storia
finisce qui. I miei superpoteri sono molto più super dei tuoi!
- Ah sì? E fammi un po’ vedere?
- “Le tende da sole soffrono di solitudine?”
- Uhm, vedo che ci sai fare, eh? Parami questo: “il papa è tedesco?”
- Non male! Beccati questa: “adagino pianino vanno al mercato. Quanti sono?”
- Maledetto, allora fai sul serio! Tiè: “se è chiaro, chiareggia. Se è scuro?”
- Questo è un colpo basso! Non me lo aspettavo da te. Prova a risolvere questo:
“Carneade, chi era costui?”
La battaglia tra i separati alla nascita prosegue a suon di enigmi pirotecnici. Cadorna
Station si trasforma in una polveriera. Botti, esplosioni, lampi, fulmini disegnano ologrammi
inediti nell’oscurità dei cieli di Milan Town. La popolazione sconvolta e trepidante assiste
alla scena come fosse il capitolo VI della saga di Star Wars. George Lucas, che
casualmente passava da Bonaparte Hole, commenterà: “Accidenti, che belo efeto speziale
questi italiani! Mica magnano solo spagietti…”
All’improvviso, all’interno della terza carrozza SBB CFF FFS, si ode un urlo terrificante:
- E ora la mia arma finale! “Per chi suona la campana?”
Poi silenzio. Una nube di fumo avvolge lo spettrale convoglio. Probabilmente a causa dei
nuovi ceppi dei freni. Qualcuno scende dai pericolosi gradini. È Enigma! Sì… ma quale dei
due? Poco dopo ne scende un altro. Un altro Enigma!
Il commissario Riddle si fa largo tra la folla impietrita. Si avvicina lentamente ai
sopravvissuti. Entrambi provati e malconci. Quello sulla destra sta fumando un Cohiba
rollato a mano a Cuba per l’occasione, quello sulla sinistra sta sfogliando “Siddharta”
edizione Adelphi.
- (Commissario) Enigmi… che cosa è successo? State bene?
- (Enigma fumante) Potete prendere ciò che rimane di mio fratello e portarlo in gattabuia…
- (Enigma sfogliante) Non si lasci ingannare, commissario, il vero Enigma sono io!
La folla esulta, ma Riddle non ride.
- (Commissario) Silenzio, caproni! Chi ci dice che questo o quell’altro sia il vero Enigma?
Non è facile, così di primo acchito, riconoscere il difensore dei pendolari e degli straccioni!
- (Enigma sfogliante) Commissario Riddle, ha ragione. Mio fratello è uguale a me in tutto e
per tutto. Sarà difficile convincervi che io sono quello vero, ma dovete credermi se non
volete che…
- (Folla) Se non volete che cosa?
- (Commissario inferocito) Basta, andatevene a casa a guardare McGyver! State
intralciando le indagini! Dicevi Enigma, se non vogliamo che cosa?
- (Enigma sfogliante) Commissario, c’è un solo modo per scoprire chi è l’impostore. Ma è
un po’ imbarazzante…
- (Commissario) Beh, vediamo di rompere gli indugi e di essere uomini per una volta.
Forza, fuori il rospo!
- (Enigma sfogliante) E va bene. Il commissario ha piccola voglia sulla natica destra. Di
che forma è?
- (Folla) Hahahahahahahahahahahahahaa!
- (Commissario) Silenzio babbei! Siamo al momento della verità. Allora? Rispondete!
- (Enigma sfogliante) È a forma di ciliegia.
- (Enigma fumante) Il commissario non ha nessuna voglia…
- (Commissario) Benone, prendete quello col sigaro. Lui è l’impostore! Non si fuma mai in
servizio, ah ah ah!
- (Folla) Evviva! Yuhuuu! Tutti a casa mia a vedere l’A-Team!
E anche questa è risolta. Il clone di Enigma verrà spedito al CNR sotto osservazione. I
dirigenti della pubblica amministrazione di Lombardy County verranno liberati dalle
provette e obbligati a fare gli straordinari per le successive due settimane. Il commissario
Riddle si farà fotografare là dove non batte il sole per testimoniare a favore del vero
Enigma, il vero Enigma verrà scagionato da ogni accusa e intervistato da Michele
Cucuzza a “La vita in diretta”.
- (Cucuzza) Ma allora, caro il nostro eroe, ci dica qualcosa di lei…
- (Enigma) Voi non sapete chi sono… e neppure io!
- (Cucuzza) Dai, raccontaci qualcosa di te, oh prode giustiziere dei mascalzoni…
- (Enigma) No.
FINE
13.
Mister Enigma in “Il mistero è di moda”
Si parla tanto di quadrilatero della moda, settimana della moda, vetrine di moda, gente alla
moda. Ma chi segue la moda è di tendenza o fa tendenza? Seguire la moda non è un po’
essere conformisti e quindi poco originali? Si può essere alla moda senza essere trend
setter? Si può essere consumatori quotidiani di moda e vivere la moda come punto di
riferimento essenziale, cioè easy, informale, disinvolto, sportivo, da tutti i giorni?
Belle domande certo, ma noi ci dobbiamo occupare d’altro. E più specificamente delle
Ferrovie della Moda, la rassegna curata da un dirigente FNM con la passione per i tessuti
e per le rose gialle. Le Ferrovie della Moda, per chi non lo sapesse, è un appuntamento
fisso, im-per-di-bi-le, che si tiene ogni mercoledì dalle 18 alle 19 sul primo treno che
subisce ritardo in partenza a causa di un qualche guasto imprevisto. Con lo slogan “in
ritardo sui binari, in anticipo sulle tendenze” le Nord vogliono sia distrarre i pendolari
sfiancati dai disagi con belle sfilate nei corridoi delle luride carrozze, sia applicare i concetti
di customer relationship marketing imparati durante i costosissimi corsi di aggiornamento
dei dirigenti.
Oggi, tanto per cambiare, la sfilata si tiene al binario 4 sul TAF Milano Novara fermo per
un guasto alla motrice. Tema: “le tendenze primavera-estate per lui e per lei che vivono in
centri ad alta densità demografica e che pertanto vogliono distinguersi dalla massa e dal
popolo bue”. Protagonisti assoluti, la celeberrima top model australiana Anoressica
Simpson e lo stilista Fiorenzo Fiorenzi.
Un plotone di giornalisti e fotografi accerchia il Fiorenzi per scucire qualche dichiarazione.
- Fiorenzi, cosa ne pensa di questa nuova interessante iniziativa delle Nord?
- Una fulgida follia! Sono orgoglioso di presentare la mia nuova collezione in una cornice
così attraente, glamour, seducente e ripugnante al tempo stesso. E poi il TAF, capolavoro
del design industriale (al pari dell’architettura liberty industriale del birrificio Poretti di
Induno Olona), si sposa bene con i miei cartamodelli 3D, hihihihihi!
La sfilata ha inizio con la collezione uomo che, però, non ottiene molti consensi. Anche
perché i pendolari uomini non hanno più la sensibilità di una volta e non vanno molto per il
sottile. Solo quando sfila Jack Palanzone, attore e modello italo-americano, l’attenzione è
tutta su di lui: il pubblico femminile ne ammira la prorompente silhouette, quello maschile
ne apprezza le doti nell’aiutare un product manager in difficoltà su una slide di PowerPoint.
La collezione femminile, invece, si apre con un fuori programma. La graziosissima modella
svizzera Hans Muller Kirchelbaum cade rovinosamente dagli scalini a chiocciola,
spezzandosi i due famigerati incisivi leporini assicurati per oltre un milione di dollari.
Carriera finita per lei, ma tanti bei soldoni da spendere presso H&M.
Poi arriva il momento di Anoressica Simpson. Tutti i neon, quelli funzionanti, sono per lei.
Gli altoparlanti diffondono una hit del maestro Pregadio. Tutti attendono la sua passerella.
E si attende circa mezz’ora quando finalmente qualcuno si decide a chiamare la polizia.
Dopo poco arrivano il commissario Riddle e Mister Enigma, direttamente dalla vineria
Gusto Divino e ancora con il bicchiere di Chateaux Platini del ‘71 in mano.
- Allora che succede qui, che cos’è ‘sto casino?
Subito si fa avanti il Fiorenzi molto agitato.
- Commissario, commissario, è sparita Anoressica Simpson, la più pagata top model del
mondo! Aiuto, aiuto!
- Fate zittire questa specie di barboncino ammaestrato! E qualcuno mi aggiorni sulla
situazione, per cortesia.
Dopo le spiegazioni, Mister Enigma fiuta qualcosa. Si insinua come un labrador tra i
pendolari inferociti che ormai sono fermi sul treno da un’ora circa e senza spettacolo
annesso. Dopo un po’ Enigma torna dal commissario con la bella Simpson sottobraccio.
- Oddio, sto per svenire! Ma dove ti eri cacciata Anoressica?
- Ve lo spiego io. Nelle ultime due ore è dimagrita ulteriormente. E lei, Fiorenzi, come
primo capo della sfilata ha scelto di farle indossare un abito nero che, si sa, snellisce. La
nostra Anoressica non si è mai mossa da qui. È solo che non la vedevate.
- Oh mamma, che attimi di paura mi hai fatto passare, Anoressica! Commissario, grazie
dell’aiuto. Vuole fermarsi con noi e vedere il resto dello spettacolo?
- No. Qui adesso si chiude baracca! Altrimenti chiamo il ministero del buon gusto e vi
faccio arrestare tutti!
- Ma commissario, mancano ancora una ventina di modelli da far sfilare e il gran finale con
la travolgente comicità di Mario e Pippo Santonastaso…
- Silenzio! Decido io quando si ride e quando si piange. Adesso si piange.
Il TAF con i pendolari diretti a Novara partirà verso le 22 per poi fermarsi definitivamente
alla stazione abusiva di Ferno in occasione della Sagra del Polpettone di Zio Lamberto.
Il dirigente delle Nord, responsabile dell’iniziativa Le Ferrovie della Moda, sarà denunciato
per turbativa d’asta e concussione, ma prima di essere arrestato riuscirà a scappare in
Venezuela con Fiorenzo Fiorenzi, entrambi avvolti in una stola di taffettà fucsia per non
farsi riconoscere.
- Caro Enigma, anche stavolta siamo riusciti a risolvere il caso…
- E senza neanche l’uso dei miei superpoteri, commissario!
- Già, ma che fine ha fatto Anoressica Simpson?
- È di fianco a lei, commissario.
- Ah, cara Anoressica, adesso mi prendo io cura di te. Ho in serbo un bel trattamento a
base di caponata, ratatuia, bagna cauda e del buon vino Ronco. Che ne dici? … Che cosa
hai detto? Io non capisco l’inglese, Enigma traduci…
- Dice che non digerisce la ratatuia.
- Ok.
FINE
14.
Mister Enigma contro il pendolaido
È sera. Le tenebre stanno avvolgendo Milan Town con una coperta fredda la cui trama
fitta impedisce il passaggio di corpi celesti. A ovest, un bagliore rossastro è testimone di
una giornata lunga, difficile, intensa, ma ormai conclusa. In cielo, l’unico occhio vigile è
quello della Luna, appesa al filo dell’incoscienza umana, che imperterrita splende e riluce
come un quarto di dollaro nel culo di uno spazzacamino.
Mister Enigma la contempla con uno sguardo romantico, lo sguardo dell’anima. La Luna
non lo caga di striscio e preferisce seguire il big match Artisti TV contro Nazionale Cantanti
a San Siro.
Sembra una nottata di pace e tranquillità, di buoni propositi, una di quelle in cui tutti
depongono le armi e decidono di darsi tregua. Una notte di sonno perfetto per il lupo e
l’agnello, per il malvagio e l’innocente, per l’hacker e il Norton antivirus.
Ma l’apparenza, come spesso accade, inganna. Infatti, il nostro eroe riceve una bella
chiamata d’urgenza dal commissario Riddle.
Al quartier generale, entra in un elegante ascensore Otis insieme a una segretaria.
- Brrr, che freddo eh?
- Tempo da pinguini…
- Stamane faceva -2, speriamo arrivi in fretta la bella stagione…
- Eh, già. Anche perché mi sono un po’ stufata di cappotti, cappottini, piumini. Ho proprio
voglia di sandali e maniche corte.
- Mah, comunque nel weekend dovrebbe essere bello…
- Ma sì, si vede già che si stanno allungando le giornate…
- D’altra parte siamo quasi a marzo!
- Sì, basta che però in estate non faccia il caldo di due anni fa!
- Già e poi viene a mancare l’acqua che è un grande problema per gli agricoltori.
- Beh, siamo al 1° piano, io scendo qui. Arrivederla…
- Di nuovo, tante cose…
Dopo un’ora Enigma raggiunge il 4° piano ed entra nell’ufficio del commissario Riddle.
- Commissario, come va?
- Va che sto imburrando la teglia e tu mi disturbi come sempre…
- Oh, scusi. Ci diamo alla cucina?
- No, sto solo facendo dei muffin al cocco per i ragazzi del turno di notte. Anche perché
non ho soldi da dare per gli straordinari. E stasera bisogna farli.
- Cioè?
- Un nuovo caso, Enigma. Ricordi il famoso criminale Pendolaido?
- Certo…
- Ricordi che lo avevamo sbattuto in cella di sicurezza e buttato via la chiave?
- Come no!
- Beh, deve averla ritrovata, perché è evaso due ore fa.
- Cosa?
- Da segnalazioni sappiamo già che sta operando alla grande. Il tuo compito è ritrovarlo e
assicurarlo nuovamente alla giustizia.
Pendolaido è un criminale temibile: passa le giornate, travestito da pendolare, a insozzare
i treni delle Nord. Se trovate orme di scarpa sui sedili, cessi chiusi dall’ufficio d’igiene,
cartacce sparse per i vagoni, bucce di mandarino nei portacenere, beh, quella è opera di
Pendolaido.
Mister Enigma sale sul Milano-Novara. Il fiuto gli dice che lo troverà lì. E gli dice bene.
Infatti, lo vede proprio appollaiato su un bel sedile (già completamente sozzo) che grufola
ridacchiando e inneggiando allo sporco e alle sue geometrie perfette. Di fianco a lui, tre
pendolari nella norma, totalmente indifferenti, sopravvissuti a una durissima giornata
davanti ai monitor e, forse per questo motivo, in vena di battute divertentissime. Mister
Enigma indugia perché è rischioso usare i superpoteri in pubblico, di fronte a poveri
innocenti. Poi il treno si ferma improvvisamente in aperta campagna poco prima della
fermata di Vanzaghello deconcentrando definitivamente il nostro eroe. I pendolari
cominciano con esilaranti e originali commenti.
- Come mai siamo fermi?
- Abbiamo bucato una ruota?
- Hahahahahahahhahahahahahahaaaa
Dopo un quarto d’ora il treno ancora non si decide a partire. I pendolari non perdono
l’occasione di distribuire altre simpatie.
- Riusciremo ad arrivare a casa per Capodanno?
- Aahahhaahhahahahahahaaa
- Scendiamo a spingere!
- Ahahahahahahhahahaa
Prima che i pendolari ricomincino a sparare battute, Enigma decide comunque di agire.
Per non farsi riconoscere dal criminale, indossa una maschera di Paperino. Nel frattempo
Pendolaido si è acceso un sigaro e butta cenere ovunque, anche nella bocca di un povero
studente dormiente.
- Mi scusi, la prossima fermata è Vanzaghello?
- Ehi, ma lei è Paperino!
- Sì, sì, sono proprio io. Squack, squeack!
- Io la seguo sempre, ho tutti i numeri di Topolino e anche gli albi d’oro.
- Ne sono lusingato, Squaraquack!
- La prossima fermata è Vanzaghello, certo. Ma che ci va a fare Paperino a Vanzaghello?
- In realtà devo andare a Sant’Antonino Ticino, stanno aprendo l’Euro Disneyland Saint
Antony Upon Ticin Resort. Stasera c’è l’inaugurazione… Qui, Quo, Qua.
- Bella lì, Paperino! Peccato, però. Questa sera pensavo di passarla in piazza a Lonate
Pozzolo, sai l’hanno rimessa a posto l’autunno scorso… magari però faccio un salto più
tardi.
Nel frattempo la carrozza si è svuotata. Tutti sono scesi sui binari a fumare, giocare a
freccette, imprecare contro il capotreno che, per sfuggire all’ira dei pendolari, si è travestito
da Duracell e si è nascosto nel vano batterie della motrice. I pendolari cabarettisti
continuano le loro performance.
- Non è normale una sosta così lunga…
- Sarà caduta la linea…
- Speriamo non si sia fatta male.
- Ahahahahahahahahaaahahahaha
Enigma approfitta del vuoto temporaneo per palesarsi. Si toglie la maschera e si presenta
a Pendolaido.
- Mi dispiace, ma io non sono Paperino, sono Mister Enigma!
- Noooo, che delusione! Che cosa vuoi da me?
- Portarti al fresco!
- Provaci marrano!
- Sopra la panca la capra campa, sotto la panca la capra…?
- Mi fai schifo Mister Enigma, ancora una volta riesci ad incastrarmi! Ti prego lasciami qui
a razzolare nel mio sporco ancora per un po’.
- No.
Fu così che il prode Enigma riuscì a sconfiggere il cattivissimo Pendolaido e a riportare la
pulizia a Milan Town e su tutti i binari delle Nord. Si scoprì in seguito che Pendolaido era a
capo di un organizzazione ben più ampia di cui faceva parte l’impresa di pulizia che
gestisce tutti i treni delle Nord. La ditta perderà così il contratto ma riuscirà a rivincere
l’appalto un mese dopo. Lo studente dormiente vinse il Guinness dei primati come l’uomo
con la più alta quantità di cenere da sigaro cubano in bocca e visse di rendita per il resto
della sua vita. Il Milano-Novara non ripartì mai più. Ancora oggi se capitate dalle parti di
Vanzaghello, nelle sere di luna piena, potete ascoltare le incredibili battute comiche dei tre
pendolari. Pendolaido fu incarcerato e la chiave stavolta fu riposta in una cassetta di
sicurezza della Banca Popolare Italiana. Mister Enigma, credendo di fare cosa gradita,
andò a salutare il commissario Riddle a casa. Si presentò alle tre del mattino, visibilmente
ubriaco. Il portiere notturno gli impedì di passare.
- Mi faccia entrare!
- Se ne vada o chiamo la polizia!
- Guardi che la polizia ce l’ha davanti.
- Ma scusi, ma lei chi è?
- Lei non sa chi sono… e neppure io! Mi faccia entrareee!
E non entrò.
FINE
15.
Mister Enigma in “Uno stagista per Mister Enigma”
Avete presente quei giorni in cui avete l’impressione di non essere più padroni del vostro
tempo? Quelle giornate in cui vi sentite troppo lontani dai vostri affetti, dal vostro
elemento… Quei momenti in cui pensate fermamente sia giunta l’ora di cambiare vita?
Beh, c’è poco da pensarci, oggi il commissario Riddle ha organizzato una riunione
generale di tutti i dipendenti del quartier generale di Milan Town. Appuntamento ore 9 in
aula magna.
- Signore e signori, sono lieto di comunicarvi che oggi ho licenziato 20 persone. Purtroppo,
a causa della recente finanziaria, della crisi galoppante, della locomotiva Europa che
fatica, ho dovuto sfoltire i rami secchi. Ad ogni modo credo che nessuno di voi sentirà la
mancanza di quei quattro falliti che ho mandato a casa, vero?
- (tutti insieme) Vero, capo!
- Tuttavia, con ciò che abbiamo risparmiato, mi sono permesso il lusso di assumere 3
stagisti a costo zero, senza rimborsi spese. E con quello che avanza, potremo comprarci
pure 20 nuove palline da ping pong.
- Evviva!
- Yuppiii!
- Olà! Olà!
- Porca paletta!
- Silenzio! Adesso, ognuno al suo posto e sotto con l’olio di gomito!
- E il rinfresco?
- Andate via! Enigma, tu invece vieni qui. So che in questo periodo sei oberato di lavoro,
perciò ho deciso di farti un regalo: uno stagista tutto per te!
- Wow, che bello!
- Eccolo! Enigma, ti presento Indovina Indovinello. È un bravo figliolo, è laureato alla
Scuola Radio Elettra, ha fatto un master al commissariato di Rovigo e sa fare 20 fotocopie
al minuto. Direi che è l’uomo che fa per te.
- Grazie commissario sono sicuro che andremo d’accordo, vero Indovina Indovinello?
- Ma vaffancuore, baluba.
- Uhm, cominciamo bene…
Mister Enigma col suo nuovo collega si reca subito sulla scena di un nuovo crimine.
Qualcuno ha asportato il binario tronco dalla stazione di Varese. Bisogna indagare
immediatamente e restituire il maltolto.
- Indovina Indovinello, mentre io faccio i miei rilievi, ti va di andare al GS a comprarmi una
baguette col salame e del buon vino Castellino in bricco?
- Ehi, amico, non ci provare. Io non sono mica il tuo servo. Vacci tu a comprarti quelle
bombe di grassi saturi e metanolo!
- Ok, ok, allora aiutami a cercare indizi…
- Stai fresco! Ho appena finito di rollarmi un cannone e ho una gran voglia di starmene qui
a fumarlo senza ritegno.
- Beh, ciò è contro le regole. In servizio non si beve e non si assumono stupefacenti.
- Me ne sbatto delle regole. Io sono nato libero e voglio vivere libero, come Elsa la
leonessa, capito?
Il diverbio va avanti per ore, fino a che…
- Senti Mister Baluba, perché anziché rovistare fra i mozziconi a cercare cose che non
troverai mai, non ce ne andiamo in discoteca?
- In discoteca alle dieci del mattino?
- E allora? A quest’ora fanno musica garage-industrial da paura!
- Ok, siccome sono il tuo mentore, ho deciso di assecondarti per cercare di capire le
tendenze e i gusti dei giovani d’oggi, per poi venirti incontro e indicarti la strada...
- Muoviti, scimmione!
I due saltellano verso il Griffe, nota ed eclettica discoteca del centro di Varese. Subito
scatta la rissa con i buttafuori.
- Ehi voi due, dove credete di andare?
- A ballare e sballare, non si può?
- E lui chi è?
- È un vecchio del Centro Anziani, io faccio l’obiettore di coscienza. Oggi, come da
programma, è la giornata ricreativa per questo misero vecchio. Volete negargli un po’ di
vita prima che il tristo mietitore se lo porti via?
Nel mezzo della conversazione, si ode un fastiodioso rumore di ferraglia.
- Indovina Indovinello, lascia perdere questi energumeni e seguimi. Il mio fiuto sta
captando qualcosa.
- Uff, che palle!
I due si avvicinano a uno stabile abbandonato e notano un camion che sta scaricando
qualcosa.
- Mi venisse un botto se quello non è il binario tronco!
- Pum!!! Ahahahaha
- Indovina Indovinello, fai il bravo. Ora si fa sul serio. Hai l’occasione di mettere in pratica
tutti quei duri anni passati sui libri. Fatti valere, io starò qui a breve distanza e veglierò su
di te.
Indovina Indovinello si avvicina al camion. Tre uomini enormi con maschera nera sugli
occhi stanno scaricando respingenti, binari, traversine e pure un cartello con la scritta WC.
- Ehi, banda bassotti, la finite di far casino? Quella roba non è vostra, se non volete
passare cinque minuti di paura, riportatela alla stazione!
- (i tre bassotti insieme) ahahahahahahaha!
- (un bassotto solo) Pivello, torna a casa dalla mammina, hai ancora le mani sporche di
marmellata alla fragola! Ahahahahaa!
- Non è marmellata alla fragola, è sangue! E mo’ sono affari vostri: Quarantaquattro gatti in
fila per sei col resto di...?
- Due.
- Uhmmm, non ha funzionato. Trentatre trentini entrarono in Trento, tutti e trentatre…?
- Trotterellando.
- Mannaggia…
- Ehi, cucciolo di somaro, qui si fa notte. Ci arresti o no? Ahahhahahahahahaa
Mister Enigma da dietro suggerisce un indovinello.
- Sei sicuro?
- Shhh, sì vai tranquillo.
- Vabbè… allora… ne uccide più la gola che la…?
- Nooooooooo, maledetto!
- Uaaaaaaah che figuraccia, sgominati da un principiante!
- Nooooooooo!
La banda bassotti, titolare della Ferramenta Bassotti di Vengono Inferiore, viene obbligata
a rimontare il binario tronco alla stazione di Varese. E in più a eseguire una serie di
manutenzioni gratuite su tutta la linea, tra cui ridipingere lo strano ed enorme rubinetto alla
stazione di Malnate.
Lo stagista Indovina Indovinello viene promosso a sergente e spedito come rinforzo al
commissariato di Baton Rouge, Lousiana (gemellato con quello di Milan Town). Prima di
partire, saluta il nostro Enigma.
- Ehi Enigma, grazie di cuore di tutto quanto. È bastato solo un giorno per capire di che
pasta sei fatto. Sei un grande e ci stai dentro di brutto. Sei stato come un padre…
- Beh… ne sono lusingato… non so cosa dire…
- Sto scherzando, baluba!
FINE
16.
Mister Enigma in “Milan Town travolta da un insolito destino
in una stellata sera di fine febbraio”
Eh, Milan Town. C’è chi la chiama “la città da bere”, chi “la grande prugna”, chi invece
“l’enorme vescica”. Oggi ci occupiamo di quest’ultimo appellativo, peraltro alquanto
misterioso, ma in effetti molto efficace. Infatti, ogni mattina quella grande vescica di Milan
Town si riempie di circa 15 milioni di pendolari, pendolare più, pendolare meno. Per poi
svuotarsi la sera. In realtà, il 95% dei pendolari la sera fuoriesce dalla grande vescica. Il
restante 5% rimane in città a godersi un aperitivo, comodamente chiamato ape, sui navigli.
Questo andirivieni, questo diaframma viscido che si contrae e poi si rilassa fa venire in
mente al nostro eroe Mister Enigma un polmone: la mattina inspira i pendolari che sono
freschi, ricchi di vitamine, bagno schiuma Badedas, e Nescafé e la sera li espira perché
ormai ridotti a fetide tossine fumanti. Il nutrimento ottenuto dai pendolari si trasforma
successivamente in petroldollari e PIL. Il nostro enigma ogni tanto sembra un cretino, ma
in realtà qualche metafora l’azzecca. E questa sera, ha bisogno di tutto il nostro supporto
perché ha un appuntamento galante con Miss Mystery, una ballerina norvegese, diafana
come la mozzarella, oscura come l’aurora boreale. Miss Mystery è la donna più bella che
Enigma abbia mai visto e questa sera non può fallire: il suo obiettivo è corteggiarla,
fidanzarsi, sposarla e scappare in Nicaragua con lei.
Mister Enigma dopo una doccia corroborante con oli essenziali al papavero, si impolvera
di Baby Talco Johnson. Una rasatina minima, tanto per non far la figura del clochard ma
senza rinunciare a quell’aria da uomo vissuto. Una bella sferzata di dopobarba Mennen e
via verso il romantico appuntamento al ristorante di Nonno Hu a China Town.
- Ciao Enigma, come fa?
- Non c’è male Miss…
- Uhm che pel festito da sera…
- Eh, la prima cosa che ho trovato nell’armadio…
- Non poso dire altretanto di tuo topoparpa. Sa di pino sfedese e ciò mi fa fenire a mente
che noi norvegesi otiamo sfedesi.
- Guarda, rimedio subito. Mi infilo un bell’Arbre Magique alla vaniglia sotto la camicia…
- Fai che metterlo ala ciliegia, preferisco…
Il noioso scambio di effusioni va avanti per un quarto d’ora, mentre i due cercano un
benzinaio aperto in cui acquistare l’alberello magico.
Improvvisamente si ode il suono di una contraerea.
- Era dai tempi della guerra che non sentivo più questo suono, ma che succede?
- Chiama centrale e scopri, stupidone!
Il commissario Riddle suda freddo. Si mangia le unghie, si sistema i capelli di continuo, fa
un pediluvio, taglia la tensione con un Miracle Blade terza serie. Nessuno al
commissariato lo aveva mai visto in quella condizione così pietosa.
- Dai ragazzi, tirate su quella sabbia. Il torneo di beach volley è rimandato…
- Commissario, sempre così! Quando lei comincia a perdere allora si smonta baracca e
burattini!
- Silenzio idioti! Non avete letto le news sul TGCOM? Il pianeta Zort ci ha dichiarato
guerra. Ha bisogno di un nuovo atollo su cui intraprendere esperimenti nucleari. Ha scelto
Milan Town, mortacci loro!
- Ma capo, significa che… noi tutti… dovremo cambiare città, indirizzo, rifare la patente e
tutte quelle scocciature burocratiche?
- Seee, magari… Al pianeta Zort interessa condurre l’esperimento con i cittadini dentro.
Quindi, recitate le vostre ultime preghiere, da qui nessuno uscirà se non coi piedi in avanti.
- Commissario, Enigma sulla linea rossa!
- Pronto… ciao Enigma… stai tranquillo Enigma e goditi la serata con la tua Miss. Non
credo tu possa fare qualcosa… non c’è più niente da fare.
Possibile che non ci sia un sistema per uscirne vivi? MIlan Town sarà davvero ridotta a un
ammasso fumante di carbonella Diavolina? Che cosa si inventerà Mister Enigma questa
volta? Avrà trovato un benzinaio aperto?
Questo e altro lo scopriremo nella prossima puntata!
FINE PRIMA PARTE
Mister Enigma in “Milan Town travolta ecc. ecc.
seconda parte
Smurk il capo del pianeta Zort è soddisfatto.
- Ha, ha, ha, Milan Town sarà prezto in nostra mano, ha, ha, ha! Noi bisogno di un posto
per fare nostri ezperimenti nuccleari. E dove faciamo ezperimenti nuccleari? Dietro caza
mia?
- (i ministri Zortiani insieme) Nein!
- Faziamo ezperimenti in casa d’altri, ha, ha, ha!
- (i ministri Zortiani insieme) Ha, ha, ha!
- Zilenzio! È pronto comunicato ztampa in lingua italiana da mantare a Milan Town?
- Zì!
- E alora lecci, pappeo!
- Cari Milanesi, è con estremo piacere che vi comunichiamo che presto morirete tutti. Ma
sarà una morte indolore, senza stenti. Al massimo in 12-48 ore sarete tutti quanti a
passeggio nelle praterie di messer Satanasso.
I nostri omaggi,
i capi supremi di Zort.
P.S. non cercate di sfuggire al vostro destino, altrimenti assaggerete la nostra frusta.
Mentre gli zortiani se la prendono comoda con la loro burocrazia, a Milan Town si frigge
dalla paura. Nessuno può scappare dalla città perché una enorme semisfera elettrificata
circonda la città. Chi ha provato a oltrepassare questa specie di coperchio trasparente è
finito arrostito come una zanzara in quei simpatici arnesi, tipici delle pizzerie rivierasche,
che fanno zzzzot e che rilasciano un gradevole odore di corno bruciato che ben si sposa
con la quattro stagioni.
Mister Enigma non si dà per vinto. È abituato a prendere calci nel sedere, a essere
insultato alle assemblee condominiali, a essere scavalcato dai colleghi arrampicatori, ma
non è certo abituato ad arrendersi. Si reca al commissariato trascinando con sé Miss
Mystery e si dirige subito dal commissario Riddle.
- Toc, toc, posso entrare? Siamo Mister Enigma e Miss Mystery…
- Il questore a quest’ora non sta in questura.
- Commissario, ma cosa sta facendo?
- Sto giocando con il Lego e allora? I miei genitori non me lo hanno mai comprato e io ho
giurato a me stesso che prima di morire mi sarei fatto una beata sessione a comporre
animaletti, case, automobili e distributori di benzina con i celebri mattoncini danesi.
- Trovarne uno aperto, di distributore di benzina…
- Cos’è questo fastidioso odore di pino svedese?
- Anke io dire che puzza topoparpa di Enigma, fero commissario?
- Vabbè, cosa volete? Lasciatemi in pace! almeno nelle ultime ore della mia povera ma
onesta e dignitosa vita…
- Commissario se lei pensa che io me ne stia qui con le mani in mano…
- No, infatti. Aiutami, sto cercando un pezzo da 6 rosso.
- Commissario, io vado a salvare Milan Town, mi serve solo che mi dica dove trovo il
pianeta Zort.
- A parte il fatto che lo puoi trovare su Virgilio mappe e poi voglio proprio vedere come
farai a sfuggire al grande coperchio elettrificato…
- Questo non è un problema suo, commissario. Lei pensi a Miss Mystery, io penso alla
salvezza di questa meravigliosa città…
Enigma se ne va di buona lena verso Cadorna Station e ruba un TAF con tanto di
macchinista e capotreno.
- Portatemi verso sud, presto!
- Ciccio, Cadorna è la cosa più a sud delle Ferrovie Nord…
- E allora a nord, presto!
- Tien giò i man dalla ferraglia! Il TAF è mio e lo guido io. Se vuoi ti porto fino a Bovisa, da
lì in poi è un suicidio, non lo sai che c’è un enorme coperchio…
- Sì, lo so. Ma voi non sapete che un TAF è dotato di elettrodowncontagiosi?
- Ma ti sei bevuto il cervello? Amico è l’ultimo giorno della nostra vita, perché non ce ne
stiamo qui a giocare a tressette?
Dopo un po’ di tira e molla, Enigma convince i due a commettere un suicidio collettivo
essendo molto di moda nei paesi asiatici. All’altezza di Fourth Oggiar fa arrestare il treno.
- Lo vedete? L’enorme coperchio è lì a pochi metri…
- Dai, schiantiamoci contro e commettiamo l’insano gesto!
- No. Adesso ditemi qual è il modo migliore di far andare in corto questo treno.
- Beh, basta avviare l’aria condizionata, accendere tutti i neon, dire qualcosa di buffo
all’interfono e accendere il forno a microonde.
- Bon, eseguite.
Il macchinista comincia a pirlare sui comandi, annuncia “il TAF oggi arriva in orario e
profuma di violetta” e pizza il microonde. Uno strano rumore, tipo quando si prova a
spegnere un ippopotamo, si diffonde nella notte. Il TAF rimane al buio. E incredibilmente
l’enorme coperchio elettrificato, dopo aver dato qualche segno di interferenza, scompare
nel nulla.
- Ehi, ma come diavolo hai fatto? Sei un genio!
- Ve lo avevo detto, quando un TAF va in corto, qualunque cosa alimentata a elettricità si
trovi nel raggio di 200 metri va a ramengo.
- Che bello siamo salvi! Ora possiamo scappare e lasciare che gli zortiani riducano Milan
Town a una sproporzionata polpetta maleodorante!
- Già ma senza di noi a fare da contorno, ha, ha, ha, ha!
- No, ragaz, così non va bene. Io, Mister Enigma, l’eroe giusto, devo sconfiggere gli
zortiani. Nessun innocente può soccombere sotto l’intolleranza, la prepotenza e il mobbing
di quegli zoticoni! Lasciatemi lavorare, adesso! Andatevene a casa, date una carezza ai
vostri figli e dite loro che questa è una carezza di Mister Enigmaaa!!!
- Io non ho figli e tu?
- Boh…
Enigma con il suo bellissimo Olivetti 286 con schermo in bianco e nero, naviga su Virgilio
mappe e trova l’indirizzo del pianeta Zort. Volando con il maglio protratto verso Alfa
Centauri, pensa al miglior indovinello possibile e anche all’eventuale dopocena con Miss
Mystery. Le due cose insieme gli danno un’idea…
Atterrato all’aeroporto di Zort, nota una strana calma e un ancor più strano buio.
Improvvisamente fari da stadio si accendono tutto attorno. Un minuscolo figuro alto circa
10 centimetri si fa avanti.
- Zalfe, Enigma. Attendafamo zua fisita. Pravo con intuizione di TAF, brafo anke a trofare
pianeta nostro con kuel skifo di computer. Pecato che tra tieci secondi tua cità sarà ridotta
a pikkolo colibrì incendiato da fulmine su sommità di krande kuercia.
- Ah sì? Provate a risolvere questo indovinello, maledetti!
- Inutile busare kui non aprirà nesuno, ah, ah, ah. Abbiamo antivirus acciornatissimo!
- Vediamo un po’… Questa sera per il dopocena, con Miss Mystery, è meglio quattro salti
all’Hollywood o una romantica passeggiata alle colonne di San Lorenzo?
- Neinnnnnnnn, maletetto bastardo! Tu unito tuo potere con kuelo di Miss Mystery! Questo
non lo afefamo considerato, neeeeiiiiinnnnnn! E foialtri, siete tutti licenziati, itioti!
Milan Town travolta da un insolito destino in una stellata sera di fine febbraio è salva. Il
pianeta Zort sarà radiato dal sistema solare e obbligato a cambiare indirizzo e ragione
sociale. Il TAF alla Bovisa viene trasformato in un locale (no treno locale, locale in senso
di locale notturno) alla moda: il “Dolcevitaf”, con ape serviti a tutte le ore e sconto del 50%
sui pistacchi ai possessori di FNM Customer Card. Mister Enigma torna dal commissario
(che nel frattempo con il Lego ha costruito un fiordo norvegese a grandezza naturale) e
dalla sua bella Miss Mystery.
- Enicma, tai scappiamo verso caldo e ospitale paese di Nicaragua! Aventure pazze ci
azpetano!
- Cara Miss, non posso.
- Perché, ti tà faztidio ke parlo come Zortiani?
- No, Miss. Il mio posto è qui, a Milan Town. Mentre volavo verso Zort, ho capito una cosa
fondamentale: il male può cambiare il destino del mondo. Ma non può cambiare il destino
dell’uomo…
- Ma ke fuole dire?
- Non saprei, ma il mio destino è quello di difendere i deboli, i derelitti, gli abbandonati, i
miseri, gli squallidi e i pendolari delle Nord.
- Sei un povero pappeo, ma ti kapisco. Adio mio belo italiano…
- Addio Miss Mystery. Torna a trovarmi quando vuoi…
- Non ci penzo neanche. E kampia topoparpa, per kortesia.
Lunedì l’enorme vescica riprenderà a inspirarci e ad espirarci… Mister Enigma volge lo
sguardo sorridente e pieno di speranze verso il cielo.
Il cielo, un po’ schifato, guarda da un’altra parte.
FINE
17.
Mister Enigma in “Tutto su mia sorella”
A Milan Town ogni occasione è buona per festeggiare. Infatti, oltre ai soliti e noiosi
capodanni, natali, carnevali, ecc. ecc., la popolazione si è inventata o ha preso in prestito
nuove ricorrenze per fare festa. Per esempio ha importato dal mondo anglosassone
Halloween, e tutti quanti ci vestiamo da streghe o da lupi mannari, pratichiamo cavità in
simpatiche zucche, oppure usciamo in strada a sparare colpi di rivoltella. In soldoni, ogni
scusa è buona per spillare qualche soldo al consumatore piccolo-medio borghese
incapace di intendere e volere.
Mister Enigma, oggi sta festeggiando la ricorrenza della nascita del marchese Montcalm,
eroe francese difensore del Quebec. Come al solito, sta festeggiando nella tristezza della
sua solitudine casalinga.
Sta quasi per sferrare il primo morso al tacchino farcito, quando suonano al citofono.
- Pronto, chi sono?
- Muoviti scemo, fammi salire, sono tua sorella.
Ebbene sì. Il nostro enigma ha una sorella di qualche anno più vecchia. Oggi, come
sempre, è vestita da figlia dei fiori: camicia svolazzante di cotone indiano con incisioni
rupestri, pantaloni in lino, di tre misure più grandi, color erba rasa al suolo. Anfibi dr.
Martens con punta d’acciaio e i lunghi capelli rossi raccolti in una coda di cavallo.
- Ciao Virna, come stai?
- Malissimo, abbiamo perso una causa contro i bracconieri dei Grunz Grunz in
Madagascar.
- Grunz Grunz?
- Dai! sono delle scimmie in via d’estinzione, utilissime per l’ecosistema del Babaocab.
- Babaocab?
- Ma sì, una rara specie di coccodrillo dalle grandi fauci che vive di Cirindol.
- Cirindol? Cosa sono, ucceli dalle piume variopinte?
- No è un analgesico… ma li leggi i giornali, ignorantone?
Fratello e sorella vanno avanti ore e ore a raccontarsi cose interessantissime sulla vita di
l’un l’altro.
- Mister, lasciami in pace adesso. Ho un po’ fame. Che cos’hai cucinato?
- Tacchino farcito…
- Ma dai! lo sai che sono veganiana!
- E che ne sapevo io che saresti venuta a pranzo? Tra l’altro oggi celebro la ricorrenza
della nascita del marchese Montcalm, vuoi unirti ai festeggiamenti?
- Che tristezza! Prima di tutto dov’è la festa? Questo posto è più deprimente di una
convention di repubblicani a Washington… e poi chi sarebbe questo Montcalm?
Sicuramente uno dei tuoi amici capitalisti guerrafondai, votati all’emarginazione delle
minoranze e alla speculazione edilizia sulle spiaggie.
- Ma che dici?
- Basta, mi hai stufato. Ho voglia di andare un po’ a zonzo…
- Io non mi muovo di qua. Ho appena stappato un ottimo vino Ronco e ho intenzione di
bermelo tutto a garganella.
- Dai, fratellino!
- Va bene.
I due passeggiano leggiadri per la città. C’è un sentore di primavera nell’aria. Enigma
suggerisce di andare in Cadorna a prendere un treno per passare il pomeriggio nella
tranquillità delle Brianza comasca. In treno, la conversazione continua.
- Uff, Enigma, che palle! ma qui non cambia mai nulla? Mi sembra di essere a
Grublandarù, dove nessuno fa niente tutto il giorno e subiscono allegramente i soprusi dei
dittatori. Ma grazie alla nostra marcia di protesta dello scorso inverno qualcosa si è mosso.
Perlomeno hanno aperto un centro commerciale e adesso la gente può facilmente
acquistare gli Smarties senza necessariamente fare chilometri.
- Oggi il treno è più lento del solito. In effetti, tante cose dovrebbero cambiare, a partire dai
mezzi di trasporto pubblici.
- Perché? A me sembra che l’andatura del treno sia ottimale. Almeno consente di
contemplare il paesaggio. Il guaio di voi filo-occidentali è che non vi va mai bene niente. “E
se il treno va troppo lento arrivo in ritardo al lavoro”… “e se va troppo veloce arrivo in
ufficio per primo e devo accendere tutte le stampanti”… questa insoddisfazione perenne vi
obnubila la mente e vi distoglie dai veri problemi, tipo la mancanza d’acqua nel
Tranassobenzamba o la violazione dei diritti umani nel Gundo Olandese.
- Virna, tu hai ragione, ma converrai con me che…
Mister Enigma non riesce a terminare il suo intervento che il treno si ferma di botto.
- Che succede?
- Ecco, ci risiamo. Qualunque evento straordinario vi fa saltare per aria pensando subito a
un attentato. Stai calmo, un treno non può fermarsi all’improvviso senza una ragione
apparente?
- Già hai ragione. Non credo si sia fermato solo perché la stazione di Inverigo è immersa
in una nuvola…
Proprio così. La stazione è completamente ricoperta da un gas tossico di colore biancastro
che comincia a parlare…
- Uah uah uah uah, la Brianza sarà mia! e poi tutta Lombardy County! E chissà se mi
fermerò quando avrò conquistato anche il Piemonte e il Triveneto? Uah uah uah!
- Oh no, questa voce credo di riconoscerla. Temo si tratti di Nembo Man, il più pericoloso
criminale dell’universo! Il suo obiettivo è sempre stato quello di abbattere il sistema a colpi
di foschie e nebbie. Eravamo riusciti a confinarlo nella bassa Padana con l’obbligo di
firma. Deve essere riuscito ad evadere…
- Eeeeh, poverino! Probabilmente lo avete accusato ingiustamente di crimini che non ha
commesso. Sono sempre gli innocenti che ci vanno di mezzo, gli indifesi finiscono in
galera e là fuori è pieno di benpensanti che hanno la coscienza più sporca di un gabinetto
pubblico.
- Ma che dici sorellina? Nembo Man è un delinquente di prim’ordine. Altro che innocente!
È il responsabile di disagi aeroportuali, di svariati incidenti autostradali…
- Ma è anche ispiratore di tante poesie e di una bellissima hit di Cochi e Renato…
- Vabbè Virna, non ho tempo di stare a discutere adesso… devo salvare Inverigo e i suoi
bei dintorni.
- Certo, sempre così. Chi se ne frega di quello che pensa l’opinione pubblica… voi
impiegati del sistema potete solo obbedire e dare retta ai vostri bassi istinti. Ragionate
solo di panza! Potere al popolo! Potere al popolo!
Riuscirà il nostro eroe a sconfiggere Nembo Man? Resisterà agli attacchi riottosi di sua
sorella Virna? Che fine farà il tacchino farcito per la celebrazione del marchese Montcalm?
Tutto questo lo scopriremo nella prossima puntata.
FINE PRIMA PARTE
Mister Enigma in “Tutto su mia sorella”
SECONDA PARTE
Mister Enigma cerca di scrollarsi di dosso la sorella urlante attaccata ai suoi pantaloni e la
trascina verso la nube oscura. Intanto il capotreno e il macchinista leggono il manuale di
emergenza in dotazione su tutti i treni FNM.
- Dunque vediamo, vediamo… “in caso di attacco di una forza sovrannaturale, consultare
pag. 121”. Ok, ok, pagina 121. “Attacco di una forza sovrannaturale. Stiamo calmi, non
innervosiamoci, tutto si risolverà per il meglio” ma che diavolo di istruzioni sono queste?
- Vedi? Ti stai già innervosendo… vai avanti a leggere.
- “Mettersi in contatto con il personale di bordo e riunirlo in cabina di guida” e qui ci siamo.
“Aprire il cassetto segreto sotto la plancia di comando (il cassetto segreto è facilmente
distinguibile da una targa che riporta la seguente scritta: cassetto segreto)” vedi un po’ se
lo trovi.
- Trovato! Lo apro… ehi contiene una 44 Magnum con munizioni come se piovesse! Vai
avanti a leggere che mi sto eccitando…
- “Caricare il cannone e maneggiare con cura. Sporgersi dal finestrino e sparare nella
direzione della forza sovrannaturale” te la senti di farlo, capotreno Callaghan?
- Ho sempre sognato di usare una di queste. Coraggio, nuvola, fatti ammazzare!
Il capotreno, non appena si sporge, viene investito da una corrente elettromagnetica che
lo disarma.
- Uhm, vai avanti a leggere. Vedi se dice qualcosa di alternativo, tipo un combattimento
uomo a uomo…
- No. Testuali parole “Nel caso remoto in cui doveste essere disarmati, mettetevi
immediatamente in contatto con il commissario J. K. Riddle”.
- Ehi, aspetta! Guarda là verso il binario. Ma quello non è Mister Enigma?
- Ma sì è lui! Si sta trascinando dietro una fan. Incredibile!
- Ma allora siamo salvi!
Mister Enigma si fa sotto la nube nebbiosa.
- Vattene Virna, finché sei in tempo, questa è roba da uomini!
- Certo, certo, maschilista che non sei altro! Ma voi uomini senza le donne non esistereste
neppure! Abbiamo fatto battaglie nel corso dei secoli per la parità dei diritti, dei doveri e
delle quote rosa e ora, cosa mi sento dire? È roba da uomini! Enigma, questo da te non
me lo aspettavo! Me l’aveva detto la mamma: stai attenta a tutti gli uomini compreso tuo
fratello…
- Silenzio! (tuona Nembo Man) Voi due con questi ridicoli discorsi da Costanzo Show mi
state innervosendo! E soprattutto mi state distogliendo dal mio obiettivo primario, ossia
conquistare il Nord Italia e parte dell’Engadina.
- Come osi considerare i miei discorsi roba da talk show televisivo? Scommetto che tu e
mio fratello state facendo comunella, vero?
- Andate via, razza di pervertiti. Non vi rendete conto che state rischiando la pelle? La
vostra presenza urta la mia sensibilità ed è un’offesa al buon gusto.
- Non ci credo, non ci credo! Hai sentito Enigma? Questo schifoso viscido maniaco mi sta
insultando senza ritegno. E va bene. Ti dirò una cosa, Nembo Man, o come cavolo ti
chiami. Ho partecipato a manifestazioni di protesta in tutto il mondo e ho conosciuto i più
grandi leader pacifisti con cui ho scambiato diverse battute e opinioni. Uno fra tutti, il
grande saggio Yoko Yamaha, mi insegnò nel lontano ’73 a dialogare sempre con il
nemico, perché anche il nemico, pur essendo munito di intelligenza ben sotto la media, è
in grado di recepire svariati concetti. Ma se proprio ti trovi di fronte a un totale imbecille,
be’ allora fagli assaggiare il filo della tua spada che ha il potere di separare il vero dal falso
e il giusto dall’ingiusto. Così parlò, così farò!
- Ha, ha, ha, ha, povera illusa, la sessantottina dei miei stivali! Ma cosa credi di fare? Non
metterti in ridicolo e scansati che ho da fare.
- Virna, ti prego, vieni via da lì. Mettiamoci qui in un angolo a pensare al da farsi…
- Enigma, te la fai sotto? Guarda che mammà ha insegnato qualche trucco anche a me.
Nembo, senti qua: trenta giorni ha Novembre, con April, Giugno e Settembre. Di ventotto
ce n'è uno,
tutti gli altri ne han??? Dai rispondi maledetto!
La nube comincia ad ondeggiare paurosamente, strani rumori di temporali provengono
dalla pancia del nembo.
- Aiuto, aiuto, mi sento male, sto per dare di stomaco… aiuto, pietà di me, per cortesia!
Tornerò in provincia di Lodi, al limite coprirò il primo troncone dell’Autosole, ma toglietemi
di mezzo questi due! Aaaaaahhhhhhh!
- Virna! Sono fiero di te! Non sapevo che anche tu avessi i superpoteri… dobbiamo dire
grazie al tuo amico e guru Yoko Yamaha!
- Ma quale amico… quello è uno che mi ha dato un passaggio in moto mentre facevo
coast to coast sulla Route 66. Che esperienze, che anni… leggevamo Kerouac e Gisberg,
ascoltavamo Dylan e Baez, guidavamo un pulmino Volkswagen fiorato e vivevamo tutti i
luoghi comuni di quell’epoca…
- Che vita avventurosa, e io che ti consideravo poco più di una cretina…
- Enigma, quante cose non sai di me, se potessi raccontarti tutte le mie esperienze…
intanto ti racconto del sit-in al parlamento sudafricano dello scorso anno…
Mentre i due fratelli se la contano su, gli agenti della Polfer accompagnano Nembo Man in
manette a Casalpusterlengo. Inverigo viene liberata e per l’occasione si decide di
festeggiare con tortelloni al sacco, vin brulè e magagne di Fra Giulio al cioccolato. Il
macchinista e il capotreno vengono premiati con una medaglia al valore. La medaglia
verrà poi confiscata per sostenere le spese di una nuova Magnum 44.
Il commissario Riddle arriva a Inverigo con 2 ore di ritardo, in piena festa. Con un
tortellone tra i denti si rivolge a Mister Enigma e Virna.
- Enigma, mannaggia a te, mi hai interrotto sul più bello: stavo ultimando il mio puzzle 3D
del colosso di Rodi. Però debbo dire che ne è valsa la pena. Queste magagne di Fra
Giulio sono una vera leccornia!
- Commissario, sapesse io come sono felice. Ho ritrovato una sorella! A proposito, io e te,
Virna, dobbiamo ancora finire di festeggiare la ricorrenza della nascita del marchese
Montcalm!
- Col piffero! Io devo scappare nel mar Baltico a fermare lo sterminio dei Gnury Gialli, ciao
ragasuoli!
- Lei commissario, vuole venire a casa mia a celebrare la ricorrenza?
- Ma va’ a ciapà i rat, Enigma. Io non mi muovo da qui.
FINE
18.
Mister Enigma in “La mia banda suona il rock”
Per contrastare l’incredibile audience che sta riscuotendo il Festival di Sanremo, Rete55 è
riuscita ad aggiudicarsi l’esclusiva delle riprese dell’unica tappa italiana dei Sing Sing
Azoto, spettacolare band della scena alternative punk, che pare abbia ispirato anche i
Radiohead.
Il concerto si tiene al Vigorelli velodrome nel cuore di Milan Town. La città è letteralmente
impazzita, le prevendite sono state messe a ferro e fuoco. È un tutto esaurito senza
precedenti, infatti i bagarini vendono gli ultimi posti sui tetti dei palazzi circostanti a ben
500 petroldollari. Tutti sono felici dell’evento dell’anno, tutti tranne uno: il commissario
Riddle. Che non indugia un solo secondo a chiamare nel suo ufficio il nostro Mister
Enigma.
- Toc, toc, è permesso commissario? Sono il suo eroe preferitooooooooo…
Enigma entrando nell’ufficio scivola su un’immensa lastra di ghiaccio.
- Enigma, razza di minus habens! Come osi interrompere i miei allenamenti di pattinaggio
di figura?
- Commissario, non sapevo si fosse dato agli sport invernali…
- E allora? Non è escluso che alle prossime Olimpiadi invernali entri nella nazionale. Vieni,
sediamoci sugli spalti che ti devo raccontare una brutta cosa. Ho avuto una soffiata
terribile, forse l’ultima cosa che le mie orecchie avrebbero voluto ascoltare… l’uomo
invisibile è in città.
- Cooosaaa?!
- Fammi finire, il peggio deve ancora arrivare. Ha deciso di sabotare il concerto dei Sing
Sing Azoto e trasformarlo in un enorme rogo come rito catartico per mondare le anime
empie e corrotte del terzo millennio.
- Oh no, i Sing Sing Azoto sono uno dei miei gruppi preferiti, che ne sarà di loro?
- Già, anche a me non dispiacciono affatto. Anyway, Enigma, tu sei come al solito la mia
soluzione, perciò datti da fare!
- Ma da dove comincio?
- Stai calmo, non sono mica uno sprovveduto, io. Tu stasera prendi il posto di Rik
Calabrone, il bassista dei Sing Sing Azoto, così avrai una posizione privilegiata da cui
scrutare il concerto e assicurare l’uomo invisibile alla giustizia. Tutto chiaro?
- Bassista? E chi lo sa suonare il basso?
- Dai Enigma, sono 4 corde in croce! Non perderti sempre in un bicchiere d’acqua. E ora
vattene, devo esercitarmi sull’arabesque.
Mister si presenta al sound check alle 17 in punto e si mette uno splendido Crossfield
artigianale 6 corde a tracolla.
- Ecco lo sapevo. Tutti i bassi hanno 4 corde e il mio ne ha 6, mannaggia…
Dal mixer centrale qualcuno urla in direzione di Enigma.
- Ehi tu! sei il sostituto di Rik Calabrone?
- Ehm, sì sono io…
- Ok, dammi un la.
- Laaaaa
- Ah, ah, ah, che simpatici questi artisti stranieri, sempre pronti a scherzare. Dai, dammi un
la.
Enigma fa vibrare una corda a caso.
- Ok, tengo giù gli alti che sono un po’ mediosi. Adesso fammi un assolo, così sentiamo se
spari troppo sui woofer.
Il buon Enigma, che ormai ci sta prendendo gusto, si cimenta in una cacofonia terrificante
che procura vomito e mal di testa agli spettatori sui balconi dei palazzi circostanti.
- Ehi, mixerista! vuoi anche un mi cantino?
- No grazie, il basso è a posto. Passiamo alla batteria…
Il nostro eroe comincia una perlustrazione nel backstage alla ricerca di qualche indizio. Ma
a parte cocaina, fiori recisi spediti da ammiratrici, vino Tavernello d’annata e figurine dei
Ninja Turtles non trova nulla di interessante. Nel frattempo, giunge l’ora del gran concerto.
Dopo l’opening group, i Sosta Vietata, promettente quartetto di Seveso, ecco il momento
tanto atteso. L’ex calciatore Bettarini, presentatore della serata, sale sul palco.
- Ladies and gentlemen, from Brighton, East Sussex, the Sing Sing Azoto! Ah, debbo
comunicarvi che a causa di un’overdose di Bounty al cocco, il bassista Rik Calabrone sarà
sostituito dal celeberrimo Mario Rossi!!!
Il cantante e leader della band agguanta subito il microfono e facendo ondeggiare i capelli
già sudati, si impadronisce della scena.
- Milano, I love you! Italia bella, amo spagietti with pummarola e tore de Pisa, yeah!!! One,
two, three, four…
Il concertone non delude le aspettative. La band comincia a scaldarsi con pezzi languidi e
un po’ cupi. Poi esplode con un rock distorto da paura in la minore. Dopo le prime due
note emesse da Enigma, il mixerista, pensando che si sia fumato una tromba di crack,
decide di abbassargli il volume a zero e inserisce una base a caso di basso. Mandrie di
spettatori privi di sensi vengono caricate su eli-ambulanze, il delirio si impadronisce del
Vigorelli e tutti si dimenticano che nel lontano ‘65, lì, proprio lì, suonarono i 4 ragazzacci di
Liverpool. Enigma sta esondando sudore dai pantaloni in coccodrillo, si muove e si
dimena, salta e si produce in spaccate da capogiro. “Evviva Mario Rossi”, “Mario sei fiko”,
“Rossi alza il volume che non ti si sente” e altre esclamazioni gioiose provengono a fiume
dal prato sintetico sotto il palco. Si raggiunge l’apoteosi durante l’assolo di violino. Ma la
cosa insospettisce alquanto il nostro eroe. Perché tra i membri dei Sing Sing Azoto non ci
sono violinisti. Il suono del violino tzigano proviene dal centro del palco, proprio sopra le
luci di scena. Enigma, che si è sistemato sull’amplificatore tre bottiglie di cedrata Tassoni
come integratore salinico, ne stappa una e ne lancia il contenuto in direzione del suono. Il
liquame giallastro prende la forma di un uomo. L’uomo invisibile!
Un enorme ovazione percorre le corde vocali di tutti i presenti.
Nella tribuna VIP, George Lucas, commenta:
- Acidenti, questi inglesi che efeti speziali! E io che pensavo mangiavano solo porridge e
cheese cake!
Il concerto si blocca. Tutti rimangono a bocca aperta. Un solo spettatore con le cuffie nelle
orecchie, sintonizzato sul Festival di Sanremo, canticchia un brano di Dolcenera. L’uomo
invisibile, non più invisibile, rompe il silenzio.
- Il mio violino chiamerà a sé le fiamme purificatrici e voi spiriti impuri, in un gorgo di fuoco
vivo, verrete mondati da tutte le vostre colpe e vi troverete a ballare a testa in giù nel
girone dei dissoluti! Suona per me, oh violino redentore!
Una fiamma cade dal cielo e finisce in testa al povero Bettarini che dovrà dire addio alla
sua bella chioma di legno.
- Ma un’altra fiamma non cadrà, oh uomo invisibile! Il tuo viaggio nell’illecito, oh codardo
che non osi palesarti, termina qui.
- Uah, uah, uah, uah e io dovrei temere le ridicole minacce di un bassista peraltro
incapace come te?
- No, dovrai temere il mio indovinello, perché io sono Mister Enigma!
Enigma si toglie i pantaloni di coccodrillo, rimanendo in mutande, e tutti finalmente lo
riconoscono.
- Enigmone, amico mio! Dai, non prendertela. Magari con un po’ di lezioni private da
Saturnino potresti risolvere i tuoi problemi di armonia, ha, ha, ha!!!
- Ah sì? Intanto che io risolvo l’armonia, tu risolvimi questo: dimmi quando tu verrai?
Dimmi quando, quando, quando?
- Tu, maledetto servo del vizio, tu viscido soldato della depravazione, tu orrenda
impersonificazione del malcostume, tu mi hai sconfitto e con me sconfiggi la moralità, la
purezza e i virtuosismi del violino.
Dalla platea, il tizio con le cuffie urla:
- Ehi, ma Mario Rossi è un supereroe! Grande, grandissimo Mario!
Il commissario Riddle, con i pattini da ghiaccio al collo e un tutù rosa, dopo aver chiesto
autografi ai vari componenti della band, escluso Enigma, ammanetta l’uomo invisibile e lo
porta a Saint Victor Jail. Il concerto riprende con il bassista originale. Il pubblico ritorna al
delirio interrotto a metà. Ed Enigma si ritrova da solo e in mutande a passeggiare in
Sempion Avenue.
Mentre prende a calci una lattina di Milan Cola, nota Albano Carrisi dall’altra parte del
controviale che passeggia solo soletto.
- Ehi, Albano! Io e te abbiamo qualcosa in comune: tu grande escluso da Sanremo, io
grande escluso dai Sing Sing Azoto… ti va di bere qualcosa assieme?
- Ma vaffancuore, babbeo!
FINE
19.
Mister Enigma e l’invasione dei topi Gigio
È una giornata anonima a Milan Town. Una di quelle che non sai che mese è, se fa freddo
o fa caldo, se è giorno o è notte, se l’Inter ha ancora qualche speranza. Sarà per questo
che, trovandosi a proprio agio, Enigma si sente bene, completo, per una volta con qualche
certezza in tasca. Sono quasi le 18, e alle 18 cade la penna. Perciò Enigma si infila il
soprabito di flanella e si fionda da Mario per l’ape serale.
- Mario! Il solito!
- Con calma e per piaser…
- Ohilà, che miseria stasera le stuzzicherie, dove sono le mie pizzette preferite? E gli
spiedini con il wurstel, emmenthal e cipollina?
- E che ne so, stamattina il tizio che mi rifornisce diceva che di formaggio non ce n’è più,
sparito dai magazzini.
- Che strano… ma chissenefrega, oggi sono felice e non vedo l’ora di andare a casa a
gustarmi la simpatia e la professionalità di Maria De Filippi.
Non fa neanche in tempo a sputare il nocciolo dell’oliva nel posacenere, che riceve un sms
dal commissario Riddle: “Maria De Filippi un corno! Vieni immediatamente al mio cospetto,
stakanovista! Tvb Riddle”
Il nostro eroe, senza farsi pregare (e scappando senza pagare) raggiunge il suo superiore
in un zik.
- È permesso egregio commissario?
- Cos’è quel sorriso sulle labbra? Vedi di cancellartelo subito, perché qui c’è da risolvere il
caso del secolo…
- Eeeeeeh, commissario, non esageri!
- Ah, non esagero… se ti dico che uno sciame di topi Gigio ha invaso Milan Town tu cosa
mi dici?
- Che non è possibile…
- Risposta sbagliata.
- Ma abbiamo provveduto alla derattizzazione lo scorso inverno!
- Già, ma quelli c’hanno gli anticorpi coi controfiocchi. Stanno divorando tutte le scorte di
formaggio e affini della contea. Io proprio stasera avevo in programma una pizzata con il
“Club amici di Lara Croft”, non vorrei che saltasse tutto per colpa tua, Enigma… perciò
adesso vedi di muovere il tuo deretano verso l’unica scorta rimasta a Saronno City e
acciuffa gli impostori!
- Se… ma…
- Non voglio sentire né se né ma. Ora vattene!
Enigma agguanta il primo treno per Saronno e con la sua solita fortuna becca un locale
che ferma in tutte le stazioni, comprese Bollate Nord e Serenella. E, infatti, arriva in
ritardo: nei pressi del magazzino della Acme Formaggi Spa, proprio a ridosso della
prestigiosa palestra Athlon, Enigma vede una fila indiana di topi già impegnati a
trasportare ogni genere di formaggio, a pasta dura e a pasta molle. E anche gli scarti
industriali radioattivi rilavorati, tipo le sottilette Fila & Fondi Kraft.
- Ehi, topi Gigio, scusate se vi interrompo, chi è il vostro capo?
- È topo Gigio. Lo trovi all’interno del magazzino. Lo riconosci perché è quello che dà
ordini e frusta gli sfaticati.
- Enigma entra nel magazzino deserto, evacuato prontamente dalla protezione civile.
L’unica anima viva, a parte i topi, è una donna spaventata in piedi su una sedia.
- Signorina, che ci fa ancora qui, si metta in salvo!
- Ho paura dei topi! E poi ho le vertigini, non riesco a scendere.
- Vabbè, mi aspetti lì buona buona. Arrivo subito a salvarla.
Enigma decide per prima cosa di affrontare il temibile Topo Gigio. Segue la fila indiana
che continua fino alla cella frigorifera da cui proviene un ottimo profumo di Sbrinz. Scorge
Topo Gigio tra una forma di Asiago e una provola appesa. Ha la frusta in mano e pare
piuttosto arrabbiato.
- Muovetevi branco di cialtroni! Se volete infilare un po’ di formaggio sotto i denti dovete
sgob-ba-re!
- Ehi Topo Gigio! Il tuo sporco gioco finisce qui!
- Ma vai a nasconderti, demente!
- Ma come? Tu, un tenero topo che ha fatto impazzire generazioni e generazioni di
bambini, mi combini tutto questo? Tu con quel tuo vellutato pelo…
- Tuo nonno in carriola.
- Ma che tipo di topo sei? Dai, da bravo tornatene nella tua bella tana coi tuoi amichetti e il
Mago Zurlì.
- Senti, faccia da scemo, ne ho piene le orecchie delle tue chiacchiere. Noi topi Gigio
abbiamo il verme solitario, perciò abbiamo molta fame. Esigiamo una quantità enorme di
formaggio che tanto voi umani sprecate grazie a un sistema consumistico basato su
necessità apparenti alimentate da pubblicità oscene e modelli aspirazionali irraggiungibili.
Pertanto, levati di torno se non vuoi che ti attacchi la peste bubbonica con un morso.
- La peste poteva andare bene nel Medioevo. Al limite contagiami di aviaria o qualche
malanno un po’ più in voga… eh, eh, eh
- Il mio tempo a tua disposizione è terminato. Te saludi… e voialtri, muovetevi con quelle
mozzarelle!
Enigma estrae un piffero di scadente qualità, comincia a suonare un motivetto terrificante
e si dirige verso la fogna a cielo aperto. I topi Gigio, ipnotizzati, lo seguono fischiettando
una bossa nova degli anni’60. Topo Gigio raggiunge Enigma in cima al corteo. Gli strappa
di bocca il piffero e lo lancia in un cassonetto di rifiuti organici.
- Ehi, pifferaio dei miei stivali, dove credi di essere? ad Hamelin? Guarda che siamo nel
2006… E voi, stupidi topi di fogna, tornate al vostro lavoro, schiavi!
- E bravo il mio topo! Resisti al piffero magico, ma non resisterai a questo indovinello: ma
cosa mi dici mai???
- Nooo, dannato supereroe! Hai rivolto la mia stessa arma contro di me! Aiuto, aiuto, ho la
nausea e non posso neanche vomitare perché non sono munito di apparato vomitante ed
è su questo principio che si basano i normali veleni per topi che si trovano abitualmente in
commercio.
- Già. Adesso tutti a Saronno a mettere un po’ d’ordine, chiaro?
- Prima posso avere una robiola Osella?
- No!
- Un gorgonzola Gim?
- No!
- Un formaggino Tigre?
- No!
- Un Auricchio picanto?
- Ok.
Il nostro eroe Enigma ancora una volta salva in extremis le sorti dell’umanità e delle
pizzerie. I topi Gigio verranno caricati su un trenino Lima e spediti a casa di Cino
Tortorella. Il commissario Riddle festeggia con un ottima pizza al formaggino d’oro
Grunland e fresca birra Forst insieme ai colleghi del “Club amici di Lara Croft”. Enigma,
dopo cinque ore, si ricorda di aver abbandonato una povera donna in piedi su una sedia
all’interno dei magazzini Acme Formaggi Spa.
- Signorina, ancora qui?
- Beh, io stavo aspettando lei…
- Mi scusi…
- Un corno! Ho i muscoli atrofizzati!
- Venga, la aiuto. Ha qualche programma per questa sera, signorina? Vorrei farmi
perdonare con una cenetta romantica a base di taleggio Cademartori.
- Beh… non so… ho un marito che mi aspetta a casa… e poi lei… è così ripugnante…
- Va bene, ok, d’accordo, ho capito l’antifona…
- Comunque lei è un tipo… ma chi è? Qual è il suo nome?
- Lei non sa chi sono… e neppure io!
FINE
20.
Mister Enigma in “Bodyguard per un giorno”
Che cosa fa ruotare il mondo? L’amore e l’invidia. Ma adesso non abbiamo tempo di
approfondire questo pensiero perché una vicenda anomala sta per accadere al nostro
eroe preferito. Mister Enigma, infatti, viene convocato d’urgenza al commissariato.
Stavolta ad attenderlo non c’è solamente l’integerrimo commissario Riddle, ma anche un
paio di agenti speciali dell’Interpol. Riddle fa gli onori di casa.
- Enigma, entra, accomodati, carissimo!
- Buongiorno commissario, che succede? Sarà mica morto qualcuno, siete tutti vestiti da
funerale…
- Sempre pronto alla battuta, il nostro super agente, eh, eh, eh. Enigma ti presento i
colleghi Smith e Jones dell’Interpol. Ci hanno appena affidato un incarico di vitale
importanza e tu sarai una figura chiave. Ma lascio la parola ai nostri amici Smith e Jones.
- Noi non siamo vostri amici. Ad ogni modo, signor Enigma, evitiamo battute di dubbio
gusto e veniamo al dunque. Il più importante manager del mondo, a capo della più grande
e potente multinazionale del globo, atterrerà a breve al Malpensa Intercontinental Airport.
Deve sistemare qualche affare nel vostro paese e così facendo alzerà il vostro prodotto
interno lordo di circa un incredibigliardo di euro. Quindi richiediamo massima disponibilità
e sottomissione, chiaro?
- No problem guys…
- Silenzio! Non ho finito. Il super manager è stato minacciato di morte più volte e questo è
normale quando sei il dirigente più pagato dell’universo. Ma sembra si tratti di un pericolo
tangibile questa volta. L’occasione della visita a Milan Town potrebbe essere ghiotta per
un commando di terroristi. Perciò lei, dott. Enigma, è stato nominato bodyguard ufficiale ad
interim durante il viaggio in treno da Malpensa a Cadorna. Domande?
- Due. La prima. Perché il supermanager non si sposta in elicottero o su un’auto blindata?
La seconda. Perché avete scelto me che sono il braccio più modesto della legge?
Dopo un minuto di silenzio imbarazzante, il commissario Riddle rompe il ghiaccio.
- Le domande non sono pertinenti, Enigma…
- No, sono pertinenti eccome, commissario. Stavo solo pensando a una risposta
intelligente. Dunque. Risposta numero uno. Il supermanager viaggerà sui mezzi meno
consoni a un supermanager, proprio per sviare attacchi facili e perché, in fondo, noi
detestiamo la banalità. Risposta numero due. Abbiamo scelto lei, Enigma, perché tra tutti
gli agenti in forza a Milan Town, lei è quello che conosce meglio i binari delle Ferrovie
Nord Milano Esercizio. Domanda nostra, adesso. Se la sente di sopportare questo incarico
così delicato e generatore di stress?
- No.
- Il nostro Enigma ha sempre voglia di scherzare, eh, eh, eh. Lui non vede l’ora di
viaggiare su quel treno insieme al supermanager, proprio ieri mi chiedeva “commissario,
non ha qualche incarico della massima segretezza da affidarmi?” eccoti servito Enigma.
Eh, eh, ma lei Jones non ha ancora detto una parola…
- Gli è stato ordinato “Jones, acqua in bocca” e lui esegue fedelmente. E ora, fuori dai
piedi! Uno e uno due!
- Ma che sta dicendo, questo è il mio ufficio.
- Non fino a quando il supermanager si trova a Milan Town. Legga qua, questo è un ordine
firmato dal vostro premier.
Riddle, dopo aver letto un messaggio scritto a mano dietro un disco di Mariano Apicella,
china il capo, ed esce a braccetto con Enigma.
- È la cosa più brutta che mi sia mai capitata.
- Suvvia, commissario, tra qualche giorno potrà sedersi di nuovo sulla sua poltrona di
plastica.
- Ma chissenefrega dell’ufficio, io parlavo del mio cesto di frutta in pasta di sale. Ci sto
ancora lavorando e speravo di finirlo tra oggi e domani…
Enigma accompagna il commissario all’incrocio tra Palestro street e Venice Avenue dove
per qualche giorno dirigerà il traffico. Poi, a bordo del suo scooter 50 si dirige in Malpensa,
ovviamente percorrendo le strade statali perché in autostrada è proibita la circolazione alle
cilindrate inferiori ai 150 cc.
L’aereo privato della Cooper, Mainland & Sbirulini, la più immensa holding multinazionale
che controlla petrolio, farmaci, armi, tabacco, pannolini e una considerevole quota della
Tavernello Spa, atterra in perfetto ritardo, tipico dei supermanager. Il ritardo causa una
serie di disagi a catena in tutto il terminal 1 e un mostruoso incidente sulle piste tra due
aerocargo in cui perderanno la vita 6 milioni di iPod (destinati a Paolone, figlio del boss di
Malpensa) e 4.000 confezioni di stoccafisso norvegese (destinate al padre di Paolone).
Il supermanager è immobile, in una elegante posa plastica sul nastro trasportatore
attorniato da 16 vicepresidenti, 46 product manager, 124 responsabili di settore e 4
stagiste raccomandate da Riccardo Gay. Enigma lo scorge da lontano e rimane folgorato.
La scena è girata in slow motion: il manager avanza lentamente, Enigma lo scannerizza
dai piedi alla testa. Le scarpe sono nere, inglesi, fatte a mano da un artigiano discendente
del calzolaio privato di Enrico VIII. I pantaloni sono grigio Madrid fumè, unico pezzo
realizzato dallo stilista prodigio Jerome Trezeguet morto suicida, e scendono perfetti sulle
cosce e sui polpacci torniti da ore e ore passate a giocare a golf sui prati del Sussex e a
squash nei club più esclusivi di Dubai. La cintura è di cuoio nero, sempre realizzata a
mano dall’artigiano d’oltremanica, con fibbia in argento, scolpita da Michelangelo
Buonarroti nel 1550. La camicia è bianca e lucente grazie a un effetto visivo studiato
apposta negli studi della Dreamworks. I gemelli sono d’argento, acquistati a un’asta da
Christies per 500mila dollari e appartenuti allo zar Ivan il terribile. La giacca fa parte del
completo grigio Madrid fumè e disegna i muscoli degli arti superiori tipici di chi alza solo un
braccio e ha già fatto capire tutto. Al collo, una collanina di cuoio color mogano, comperata
in chissà quale bancarella, di chissà quale luogo esotico, di chissà quale pianeta. Davanti
agli occhi, un paio di occhiali neri disegnati e realizzati su misura da John Rizzo, il re dei
designer urban-chic di New York. La pelle visibile è abbronzata, della tinta esatta di una
settimana in barca a vela nei Carabi. I capelli brizzolati, sono spettinati al punto giusto per
conferirgli un’aria da tycoon che la sa lunga. Enigma si innamora immediatamente di
quell’immagine e decide che l’obiettivo futuro della sua esistenza sarà di assomigliare
almeno all’unghia dell’alluce di quell’uomo straordinario.
Enigma gli va incontro e si presenta.
- Dott. Supermanager, mi presento, sono Mister Enigma, supereroe metropolitano, ma
oggi nelle vesti di sua guardia del corpo personale, che la condurrà in Milan Town via
Malpensa Express.
Il supermanager si ferma, e insieme a lui tutto l’entourage. Forse ora sta guardando
Enigma, ma non ne siamo certi perché gli occhiali sono troppo scuri. Dischiude
leggermente l’angolo destro della bocca e a quel segnale un responsabile di settore scatta
in direzione del bar, dopo dieci secondi torna con un bicchiere di Perrier, a temperatura
ambiente, mescolata non agitata, con fetta di limone di Cipro.
Il supermanager beve solo un sorso, il resto lo affida con sufficienza al vassallo che
provvede a gettare il tutto, dando poi fuoco al cestino.
Poi dischiude l’altro lato della bocca e allora un vicepresidente annuncia “possiamo andare
verso il Malpensa Express, ci fa strada lei Enigma?”
Enigma pensa di essere totalmente inutile perché tutto il seguito di quel supertizio crea
una specie di materasso sufficiente a proteggerlo dall’attacco di un panzer. Ciò non gli
impedisce di incedere sicuro e guardingo.
Riuscirà il nostro eroe a condurre il supermanager a Milan Town? Quale tranello avranno
architettato gli ingegneri del male? Avranno svuotato i posacenere sul Malpensa Express
o faremo la solita figuraccia da zozzoni?
Vi terremo sulle spine fino a domani (al più tardi dopodomani).
Buona giornata
FINE PRIMA PARTE
Mister Enigma in “Bodyguard per un giorno” – seconda parte
Mister Enigma, il supermanager e tutta la corte dei miracoli raggiungono la banchina e
insieme salgono sul Malpensa riservato. La disposizione è a piramide, tipica delle
gerarchie aziendali: al piano superiore, nel mezzo, il supermanager attorniato dalle quattro
stagiste; alle estremità i vicepresidenti. Al piano inferiore i product manager e nei
portabagagli i responsabili di settore. Ma il privilegio di Enigma è quello di sedersi di fianco
al magnate e di fronte alle quattro bellezze sottopagate. Il vicepresidente personale e
particolare, che tiene sempre d’occhio il dischiudersi della bocca del supermanager, si
avvicina a Enigma e gli sussurra:
- Il dott. Supermanager adesso vorrebbe riposare un po’, il volo è stato piuttosto
capriccioso. Non gli rivolga la parola, mi raccomando.
Enigma decide quindi di vincere l’imbarazzo con le stagiste.
- Come si chiama, signorina? Lei non è italiana, vero?
- Mi chiamo Gisele Bundchen vengo do brasiu. Mio fidanzato di origine italienjii.
- Io mi chiamo Kate Moss e ho un problema: sono cocainomane.
- Mio nome es Laetitia Casta e sono una mangiarane francese.
- Io invece zono Claudia Schiffer, una ragazzotta un po’stagionata ma sempre di
bel’aspeto.
A parte questo breve dialogo, le 4 miss si fanno gli affari loro. Gisele parla al telefono con
il suo procuratore, Kate va avanti indietro dalla toilette per incipriarsi il naso, Laetitia si sfila
una baguette da sotto l’ascella e se la gusta con tonno, insalata e uova, Claudia lavora
all’uncinetto.
All’improvviso, all’altezza di Saronno, il treno rallenta. Enigma si fa largo tra i gomitoli di
Claudia per vedere la situazione. Un gruppo di pendolari inferociti sta manifestando sui
binari con cartelli e slogan: “siamo stufi, non siamo codardi, ne abbiam piene le tasche dei
vostri ritardi!”, “Ferrovie Nord mangiapane a tradimento!”, “evviva il Pollonord!”, “alè, alè,
Juve sul bidet!”.
Un vicepresidente, un po’ attempato, si alza in piedi e comincia a urlare.
- Maledetti pendolari! Sempre a lamentarsi, danno sempre la colpa alle istituzioni e
all’imprenditoria! Dannati comunisti!
Mentre gli altri vicepresidenti cercano di calmarlo per non rischiare di svegliare il
supermanager, il treno riparte lentamente. E arriva a Cadorna in perfetto orario in barba ai
passaggi a livello.
Una delegazione costituita da Smith, Jones e altri piedipiatti sono pronti ad accogliere la
supercomitiva. All’arrivo, vicepresidenti, product manager e dirigenti vari si precipitano
disordinamene sulla banchina. Il supermanager, si sveglia di soprassalto, mentre le 4
stagiste gli calpestano i piedi e se ne vanno imprecando nelle varie lingue. Enigma è
preoccupato e confuso.
- Ehi, ma che modi sono? Avete disturbato il supermanager!
Il vecchio vicepresidente, un po’ in difficoltà nel scendere gli scalini a chiocciola, gli urla:
- Ma quale supermanager, quello è un povero scemo!
Smith sale sulla carrozza e consegna un assegno bancario a Enigma.
- Grazie Mister Enigma, a nome di tutta l’Interpol, il suo lavoro è stato prezioso.
- Ma dove sono tutti quanti? Che maleducati! Guardi, le scarpe del supermanager si sono
impolverate…
- Vabbè, tanto le ha comprate in saldo da Pittarello.
- Cosa?
- Enigma, lasci che le spieghi. In tutto questo tempo lei ha viaggiato con attori, modelle e
figuranti. Il vero supermanager ha già concluso i suoi affari, ha acquistato 35 società, le ha
spezzettate, ha spedito in cassa integrazione 35.000 operai e impiegati, ha rivenduto il
tutto ai cinesi e se n’è andato a Bali a festeggiare. Voi eravate solo un diversivo, per
depistare eventuali atti terroristici. Ma credeva davvero che il supermanager della Cooper,
Mainland & Sbirulini avrebbe viaggiato su un Malpensa Express pieno di pulci e zecche? E
crede davvero che noi dell’Interpol avremmo lasciato cotanto fantasista della finanza
creativa nelle mani di due cretini come lei e il commissario Riddle? Ah, ah, ah, che idiota!
Prenda i soldi, vada a recuperare quel demente del suo capo e non si faccia più vedere,
baluba!
Il finto supermanager dischiude la bocca e accenna un sorriso sarcastico. Jones lo alza di
peso e lo scaraventa giù dal treno a suon di calci nel sedere. Mister Enigma, sconsolato e
depresso, raggiunge l’ufficio dove il commissario ha già ripreso il suo posto.
- Enigma, non ho mai vissuto un momento così tremendo in vita mia!
- Commissario, siamo stati usati…
- Eh? Ma che usati, guardi qui il mio cesto di pasta di sale… me lo hanno rotto a metà! La
mia povera opera d’arte! Vabbè, mi consolerò al videopoker con il bell’assegno che ho in
tasca…
- Commissario, le hanno spiegato la verità sul supermanager? Non le fanno schifo quei
soldi?
- Enigma, adesso non faccia l’idealista… la legge non è uguale per tutti, non è vero che
tutti gli uomini sono uguali. Viviamo in una parvenza di democrazia ma almeno viviamo.
Noi siamo due pezzenti e siamo parte di un ingranaggio perverso in cui contiamo meno di
un venditore di sabbia su una spiaggia. Le chiavi sono in mano a questa gente… il mondo
è dei potenti. Chiuda un occhio sulla sua anima da supereroe per questa volta, vada al
cinema, si distragga e non ci pensi più.
- Commissario, lei mi delude. E inoltre quel cesto era di dubbio gusto, sono contento che
gliel’abbiano fracassato…
- Sei soddisfatto ora? Ti sei sfogato? Cosa credi, che tutto questo a me abbia fatto
piacere? Credi che farmi calpestare la dignità sia il mio sport preferito? (singhiozzando)
Credi che sarà facile sciacquare la mia coscienza da questa umiliazione? Enigma, adesso
vattene… lasciami solo, speravo capissi la tragedia di questa situazione e che almeno
avessi l’accortezza di soffrire in silenzio… vattene, ti prego…
Enigma passeggia solitario in una Milan Town che, come sempre, sembra indifferente a
tutto. Decide di ripercorrere tutti gli itinerari di un tempo, le vie, le botteghe, i protagonisti
della sua infanzia, alla ricerca di un briciolo dell’identità che non ha mai avuto. Due amanti
si scambiano teneri sguardi su una panchina. Forse l’amore è la risposta. L’amore per il
prossimo, per la natura, per le cose belle della vita, questo pensiero isolato riporta un
fugace sorriso di speranza al nostro eroe. Ancora una volta decide di andare avanti, di
stringere i denti e di continuare a battersi per la giustizia e per i giusti. A un tratto scorge il
vecchio panettiere, quello da cui comperava la focaccia prima di entrare a scuola. È
ancora in gamba quell’uomo, una vita passata tra farina e una buona parola per tutti. Un
esempio di umiltà, onestà e sincerità perseguite negli anni.
- Ehi, signor Giuseppe, come la sta?
- Ma vaffanbrodo, va’…
FINE
21.
Mister Enigma e l’informatore segreto
- Maledetto! Prendi questo!
- Ouch, la violenza fisica non fa per me!
- E prendi pure quest’altro!
- Ahio! Adesso basta, mi hai stufato. Quant'è bella giovinezza, che si fugge tuttavia! Chi
vuol esser lieto sia?
- Uaaaaahhhhh, dannato Enigma! Ancora una volta sei riuscito a gabbarmi!
- E ora ti ammanetto e ti porto a Saint Victor Jail dove avrai tanto tempo per meditare sulle
tue azioni nefaste.
Mister Enigma ha appena assicurato alla giustizia Frank Manolesta, il più abile borsaiolo di
Cadorna Station. A causa sua negli ultimi tempi erano spariti tutti i cestini della spazzatura,
tre croissant dal bar al binario 1, una traversina dal binario 9 e alcuni moduli già compilati
per la richiesta delle nuove customer card.
La giornata sembra finita nel migliore dei modi, ma non appena questo pensiero sfiora la
mente di Enigma, ecco un messaggio sul Teledrin: “dai, moves, subito qui nel mio ufficio e
bussa prima di entrare”.
Il nostro supereroe si fionda al commissariato e sale in ascensore con un collega.
- Bella giornatina, oggi, eh?
- Stamattina faceva ancora freschetto, però…
- Pare sia la ricaduta del Favonio.
- Comunque si stanno già allungando le giornate, stamattina c’era una luce…
- Eh, tra poco c’è l’ora legale…
- Menomale che l’altra sera ha piovuto così ha un spazzato via i coriandoli del
Carnevale…
- Già, sono arrivato, è il primo piano. Arrivederla…
- Buona giornata.
Enigma bussa tre volte alla porta del commissario. Dall’altra parte si sente “STOOOP”. La
porta si apre e dall’ufficio fuoriesce un buio pesto. Poi si accendono fari e faretti di varie
entità. Un direttore di produzione si presenta sull’uscio.
- Cosa vuole? Chi è lei?
- Lei non sa chi sono… e neppure io!
- La finisca! Che qui stiamo lavorando…
Dalle retrovie arriva la voce rassicurante del commissario Riddle
- Enigma! Vieni, vieni, scusa il disordine, stiamo girando un film, sai… bisogna sempre
tenere su il morale ai ragazzi del distretto… fai attenzione ai cavi per terra… vieni, nel mio
camerino staremo tranquilli.
- Commissario, 5 minuti di pausa poi si riprende con la scena dell’addio…
- Sì, sì, va bene! Uff, che strazio quando si è famosi…
- Ma che film state girando?
- Un remake di “Milano odia: la polizia non può sparare”, un cult anni ’70 di cui lei,
ignorante come una capra, non avrà mai sentito parlare… comunque, qui abbiamo saputo
che sei riuscito a ingabbiare Frank Manolesta. Complimentoni! È tutta farina del tuo
sacco?
- Che intende dire?
- Beh, mentre noi eravamo qui a sudare sotto i riflettori, tu magari te ne stavi a
chiacchierare con i tuoi informatori segreti…
- Certo, le info mi arrivano sempre dai miei contatti. D’altra parte come farei a sapere chi
circola in Cadorna Station senza le mie telecamere di sorveglianza umane?
- Uhm, e questi contatti da dove arrivano? Quanti sono?
- In realtà ho soltanto un informatore, ma neanche io so chi è. Ha il mio numero di cellulare
e mi chiama quando ha dei sospetti.
- Ok, Enigma. Una recente circolare vuole però che questo tuo informatore sia conosciuto
almeno al nostro reparto amministrazione. Ogni volta per spedire i CUD o le ritenute
d’acconto bisogna fare il diavolo a quattro!
- Sarà dura capire chi è, ma ci provo.
- Ecco, da bravo, vai a fare il tuo dovere mentre noi sgobbiamo qui sul set. E adesso, fuori
di qui che mi devono rifare trucco e parrucco!
È mercoledì e siamo quasi all’imbrunire. Cadorna Station brilla di lampioni, vetrine e
display di cellulari di poco prezzo. La gente se ne vuole andare a casa perché vuole
passare tempo in famiglia e davanti al teleschermo a godersi l’imperdibile Mercante in
Fiera, condotto dal simpaticissimo e irresistibile Pino Insegno. Enigma comincia a riflettere
sull’identità del suo collaboratore segreto.
È mercoledì. Perché soltanto il mercoledì arrivano le telefonate dall’informatore? È ovvio,
poi, che l’informatore debba essere sempre presente in zona e per un bel periodo di
tempo. Per esempio non può trattarsi del corriere della farmacia Cadorna, perché non
consegna solo il mercoledì e comunque in 5 minuti al massimo termina la consegna. Il
garzone di Pattini e Marinoni? Sì ma perché dovrebbe informare solo il mercoledì? La
faccenda si fa intricata. In ogni caso chi informa il nostro Enigma deve essere qualcuno
all’interno della stazione. Forse un capotreno o un macchinista? No, i loro turni sono
sempre troppo variabili. L’informatore segreto informa sempre e solo nel pomeriggio del
mercoledì. Puntuale come un avvoltoio sulla carogna di uno gnu.
Ma chi sarà mai questo fantomatico informatore? Volete aiutare anche voi Mister Enigma?
Spremetevi le meningi e mandategli un sms al numero 555 3939, contenente il testo
NOMEINFORMATORE (senza spazi tra i caratteri) X ENIGMA. Riceverete un messaggio
gratuito di ringraziamento. Il costo del sms è di 125 euro (Iva inclusa).
LA SOLUZIONE, DOMANI SUI VOSTRI TELESCHERMI!
Mister Enigma e l’informatore segreto – soluzione
Mister Enigma vaga pensieroso sul prezioso marmo di Cadorna Station. L’informatore
segreto è di sesso maschile e informa sempre e solo nel pomeriggio del mercoledì. Ma chi
può essere? Enigma si ferma di fronte all’edicola M’arco. Non sarà mica lui, il più veloce
edicolante del west? Quel simpatico signore che eroga 45 biglietti ATM al secondo senza
sbagliare mai il resto? No, non può essere lui… però, a pensarci bene, il mercoledì non ci
sono inserti nei quotidiani, quindi la situazione è più gestibile. Magari, avendo un attimo di
tempo, si diverte a osservare la situazione. Già, ma come ha avuto il numero di cellulare di
Enigma? Il nostro eroe esploratore, saltellando, si avvicina all’edicola.
- Scusi, ha mica il mio numero di cellulare lei?
- Se vuole ho l’ultimo numero de L’intrepido…
- No, seriamente. Lei ha il mio numero di cellulare?
- Seriamente? Ma si guardi… è conciato come un pagliaccio e pretende che le dia retta? E
poi mi sta disturbando oltremodo: devo finire di leggere l’episodio del Tenero Giacomo,
ormai è il mio appuntamento fisso del mercoledì.
- Così lei il mercoledì pomeriggio è sempre impegnato?
- Che fa? Ci prova? Se ne vada, per cortesia prima che chiami le guardie…
Ok, escludiamo definitivamente il signor M’arco. Il Tenero Giacomo, si sa, non ammette
distrazioni. Ma allora chi può essere, chi può essere? Enigma alza gli occhi in cerca di un
segnale dal cielo. Ma vede soltanto il soffitto. E il barista del bar Bindi affacciato alla
balaustra. Forse lui sa qualcosa…
- Mi scusi, lei passa spesso il tempo guardando il viavai in stazione?
- Ma che domande sono? Chi è lei? Rappresenta qualche sindacato?
- No, mi scusi, sto cercando una persona che…
- Si rivolga all’ufficio persone scomparse o telefoni a Chi l’ha visto…
- Beh, in realtà io cerco una specie di aiutante delle autorità sotto mentite spoglie…
- Senta, non voglio noie, sono un onesto contribuente, ho pagato anche il canone Rai
quest’anno, io mi faccio gli affari miei.
- Ok, dimentichi tutto quanto. Mi scusi di averla importunata.
- Manco per niente.
Enigma, ormai rassegnato, decide di rimandare le indagini al mercoledì successivo. Ma
scendendo le scale del metrò, sente una cantilena, una nenia ripetitiva che lo folgora sul
posto.
- Umanità Nova, rivista anarchica! Umanità Nova, rivista anarchica! Dove vai? La rivista
anarchica è qui!
Primo piano di Enigma. Gli occhi spalancati. Nelle sinapsi scorrono fiumi di dati, che
vengono elaborati nel database della memoria centrale di Mister Enigma. I conti tornano.
È lui l’informatore. Il simpatico ometto che ogni mercoledì distribuisce il settimanale
anarchico sulle scale del metrò di Cadorna. Chi più di lui ha un panorama così completo
della gente che entra ed esce dalla stazione?
Enigma si avvicina lentamente. È quasi emozionato. Il misterioso fornitore di notizie
fresche ora ha un’identità.
- Mi scusi, io sono l’agente Enigma del commissariato di Milan Town. Lei è il mio
informatore?
- Forse, non lo so… non me lo ricordo…
Enigma gli allunga una banconota da 5 Euro.
- Uhm, sì credo di essere io… ma ancora non ne sono sicuro.
- Con un’altra banconota da 5 ti torna in mente qualcosa?
- Eh sì, sono proprio io… ah, ah. Speravo di mantenere l’anonimato con te ma vedo che
sei un furbetto. D’altra parte per er mejo pulotto che c’è in città immagino sia stato facile,
no?
- Beh, in effetti, è stato un gioco da ragazzi. Ascolta, caro amico, dovresti urgentemente
metterti in contatto con l’ufficio amministrazione del distretto per la burocrazia varia…
- Non mancherò, dear… adesso ho da fare, scusami, e poi non vorrei dessimo troppo
nell’occhio, eh, eh.
- Uhm, pensavo di festeggiare questa nuova amicizia davanti a un bel caffè…
- Amicizia? Vediamo di limitare i nostri rapporti allo strettamente professionale, okkei?
- Che ne dici di un aperitivo della casa, più 10 Euro…
- No.
- Un Camogli all’Autogrill, più venti Euro?
- No.
- Un McRoyal Deluxe, più 50 Euro?
- No.
- Un calice di buon vino Ronco?
- Il Ronco te lo bevi tu, beone.
FINE
22.
Mister Enigma in “Una storia breve breve”
Mister Enigma è stato assente quasi una settimana. Niente paura, è solamente stato
rapito dagli omini verdi che lo hanno condotto in un mondo parallelo. Enigma ha avuto
molta paura. Inizialmente pensava che gli omini verdi fossero creature scellerate, invece
ha imparato molte buone cose da loro. Per esempio che se un omino verde è in difficoltà,
tutti gli altri omini verdi lo soccorrono e lo confortano. Se un omino verde combina un
errore, lo ammette. E siccome l’ammissione di colpa vale quanto una buona azione, allora
gli altri omini verdi lo perdonano e lo aiutano a imparare dai suoi errori. Se un omino verde
dà un cartone in un occhio a un altro omino verde, questi probabilmente ricambia con un
cartone nei denti (la famosa legge “occhio per dente, dente per occhio). Ma se un omino
verde dà una carezza a un altro omino verde, questi lo abbraccia per tutta la vita
(rendendogli difficoltosi i movimenti, ma tant’è…).
Al rapimento e a tutte queste belle cose, ovviamente, nessuno ha creduto. Infatti, durante
il successivo ricovero per accertamenti, nel sangue di Enigma sono state scoperte alte
percentuali di Tavernello.
Dimesso dall’ospedale, Enigma decide di passare in ufficio per controllare le mail e la
posta ordinaria. Come al solito non gli è arrivato nulla. Ma il commissario, lo chiama nel
suo ufficio. Fuori dalla porta campeggia un cartello luminoso con scritto “on air”. Enigma
entra spavaldo senza bussare, sicuro di fare una bella sorpresa al suo superiore.
- Ehilà commissario, come va? Eh, eh…
- Enigma, razza di depravato, hai appena rovinato il mio ultimo album.
- Ma non è contento di vedermi?
- No.
- Ma che cosa ci fa con le cuffie in testa davanti a un mixer?
- Ammazza quante domande… Sto incidendo una compilation, i miei pezzi preferiti in
versione lounge, ma tu non puoi capire… vieni sediamoci qui in sala di registrazione e stai
attento a quel Neumann che costa un’occhio della testa (dei contribuenti, ah, ah, ah).
- Allora commissario, cosa è successo in mia assenza?
- Brutte cose, Enigma, che il tuo candido animo infantile non capirebbe. Ma una cosa
strana che ti voglio raccontare è capitata…
- Mah, mi sembra tutto tranquillo…
- Tranquillo un corno. Ti hanno dedicato uno spazio tutto tuo sul sito del Pollonord.
- Ma va’? che bello! Sono commosso, ho i crampi allo stomaco, mi viene su la pastina del
San Raffaele.
- Quale emozione? Che cappero è questa novità del Pollonord?
- Ma niente, è uno spazio sulla rete in cui un tale scrive diligentemente le mie esilaranti
avventure.
- Esilaranti avventure? C’è poco da ridere, Enigma, qui si fanno le cose sul serio! Sapere
che qualcuno si diverte alle spalle dei pulotti mi fa montare il nervoso. Farò pressioni
affinché il sito venga oscurato!
- Commissario, guardi che nelle avventure di Mister Enigma si parla anche di lei e tra
l’altro ne esce sempre da signore. La sua figura viene rigorosamente tracciata come
integerrima, eroica, impenetrabile, onesta e laboriosa. Proprio come nella realtà.
- Ah sì? Va be’, ma ora vai fuori a cercare qualche delinquente da raddrizzare che io devo
ultimare l’editing e il mixing. E porta i miei ringraziamenti a questo tuo amico, come hai
detto che si chiama?
- Io non so chi sia… e nemmeno lui!
- Ma vaffancucciolo, va’.
FINE
23.
Mister Enigma contro Mafia Man
È una calda mattina che preannuncia l’arrivo della primavera. Margherite e primule sono
già spuntate nei prati come astri nel firmamento. I bambini giocano felici nei parchi
improvvisando infiniti girotondi attorno ai cedri del Libano. Uomini e donne si preparano
alle danze e agli antichi rituali per dire addio al generale Inverno e ringraziare madre
natura di esser tornata con i tepori, l’abbondanza dei frutti della terra e le nuove collezioni
primavera-estate della Upim.
In questo giorno così pieno di aspettative, Mister Enigma sale su un TAF strapieno, nella
nuova stazione di Camnago per recarsi a Milan Town. Meraviglia delle meraviglie, c’è una
ressa spaventosa, i pendolari sono in piedi, ma i posti a sedere sono tutti liberi. Enigma
prova a indagare.
- Scusate, scusate, c’è tanto posto a sedere, perché non ci accomodiamo e rendiamo la
vita più facile a tutti quanti?
Nessuno risponde: chi si guarda le scarpe, chi scruta dal finestrino, chi legge il giornale,
chi si fa il pediluvio. Nessuno lo degna di uno sguardo.
- Pronto? Mi sentite? Ho detto che c’è molto posto a sedere, perché ve ne state tutti in
piedi?
Un pensionato sbuca dal nulla.
- Senta, io sono vecchio e non ho niente da perdere, quindi non me ne importa nulla se
finirò male. I posti a sedere sono della mafia. Ecco perché nessuno si siede.
- Mafia? Ma che dice?
- Certo! Solamente per salire su qualunque treno delle Nord bisogna pagare il pizzo. Per
sedersi, praticamente bisogna accendere un mutuo.
- E il capotreno? Non fa niente il capotreno?
- Eh… anche i capitreno per controllare i biglietti devono pagare il pizzo! Ormai non
passano più…
- Ma stiamo scherzando? Questa cosa è surreale!
- No, no, è mafia. E ora, se non le spiace, vado a scegliermi il legno per la cassa da morto.
Enigma è interdetto. La grande piaga che affligge la società si è estesa fino alle Nord. Per
Mister Enigma è un momento terribile. Perché la mafia non ha volto e non ha nome. E il
nostro eroe non sa contro chi combattere. Ma quando Enigma smarrisce la bussola, perde
i punti di riferimento e il suo spirito guida, sa bene che una sola entità lo può aiutare: il
commissario Riddle.
Enigma rotola fino al commissariato, senza neanche bussare, entra nell’ufficio di Riddle e
si ritrova avvolto in una nebbia tipo palude nera, con fumi e geyser al profumo di incenso e
patchouli. In lontananza, lo scroscio di un torrentello di montagna e in sottofondo musica di
Philip Glass. Scansando la nebbia con le mani, Enigma si trova di fronte a un altare di
pietra su cui Riddle è seduto in posizione del loto.
- Come osi disturbare l’oracolo?
- Commissario, non è il momento di scherzare! La mafia si è impossessata delle Nord!
- L’oracolo vede, l’oracolo provvede. Ciò che ti dirà, legge per te sarà. L’oracolo veglia su
di te, perepeppeppeppeppè.
- Commissario Oracolo, qual è dunque il tuo responso?
- Caro Enigma, ingenuo più di un dentice, la soluzione può sembrare ardua ma in realtà è
semplice. Da oggi in poi, a pendolare su tutte le linee delle Nord comincerai. E scagnozzi
a tutte l’ore incontrerai. Tenderai loro dei gran tranelli, li sconfiggerai a suon di indovinelli.
In ogni caso ti affiancherò un supercommissario, che dell’antimafia è un luminare, un
lampadario. E adesso fuori di qui a passi tesi, che per l’oracolo è il momento dell’ascesi.
Dopo qualche giorno, nel fumoso covo della mala…
- Mafiaman, mi dispiace disturbarla mentre tira di stecca, ma abbiamo un problemino sulle
Nord.
- Problemino? Un 3 sponde con attacco al castello è un problemino…
- Senta qua, dottor Mafiaman: un pincopallino qualunque e Charlie Mozzarella stanno
ficcando il naso nei nostri affari sulle Nord.
- Charlie Mozzarella? Il commissario antimafia? Ma non lo avevamo già corrotto a Natale
con un panettone con crema al limoncello?
- Il Mozzarella è un duro. Ci aveva ringraziato per il bel dono ma aveva anche detto che ci
avrebbe dato tregua solo per un mesetto e poi ancora guerra aperta.
- Tra poco è Pasqua, regalategli una colomba mandorlata Balocco…
- Il problema non è tanto Mozzarella, quanto questo pincopallino qualunque. Si fa
chiamare Mister Enigma e pare che il suo sport preferito sia quello di spedire in galera i
nostri uomini d’onore.
- E con che cosa li minaccia i nostri uomini d’onore? Con la lupara?
- Eh, magari… gli indovinelli sono la sua arma… dicono che sia una specie di supereroe…
- Gli indovinelli? Ma che razza di supereroe è? I supereroi hanno poteri tipo lame di fuoco,
magli perforanti, calci spaziali, network televisivi. Questo mi sembra un quaquaraquà.
- Va be’, Mafiaman, che facciamo? quello mica scherza…
- Se non scherza provate a disegnargli un sorriso che va da un orecchio all’altro…
- È impossibile avvicinarlo! Che ne dice se proviamo a combatterlo con la affilata lama
dell’ironia?
- Eh, bravi, qualunque cosa sia, usate quella. Anzi no, me ne occupo io personalmente
insieme al mio braccio destro. E ora, fuori dai piedi, tirapiedi, che lo score dice che sono
sotto di dieci punti e devo recuperare!
Poco dopo, su un Milano-Como, Enigma e il supercommissario Mozzarella stanno
giocando a rubamazzetto in attesa di nuovi scagnozzi da ingabbiare. Sul treno salgono
Mafiaman e Jack Bellanapoli, il famoso killer e braccio destro di Mafiaman.
- Buongiorno a lorsignori, vogliono favorire il biglietto? O devo credere che state
viaggiando a scrocco?
- Il biglietto ce lo abbiamo. È il sovrapprezzo che non abbiamo pagato…
- Aaah, eccoli qua i nostri eroi a cui puzza tanto la vita. Adesso fate i bravi, scendete e non
fatevi vedere mai più: non vorrei leggere del vostro strano incidente sul giornale di domani.
- Enigma, seguiamo il consiglio. Io non voglio finire nel 14° pilone che regge il ponte sullo
stretto… Questo è Mafiaman in persona e dietro di lui c’è Jack Bellanapoli!
- E io sono Mister Enigma. Senti un po’ Mafiaman, leva le mani di dosso dai treni dei
pendolari, come se non avessero già abbastanza guai… perché non te ne vai al parco a
dar da mangiare agli aironi cinerini? E tu Bellanapoli, perché non abbassi quell’arnese e
vai a farti una lampada? Sei così pallido, sicuramente hai anche il colesterolo alle stelle…
- Caro Enigma, caro Mozzarella, vi siete firmati la vostra condanna a morte. Mi dispiace,
potevamo diventare anche amici e magari, chissà… avremmo potuto bere del buon
Marsala insieme…
- Il marsala mi fa venire l’acidità. Preferisco un buon Tavernello. In ogni caso, eccovi una
bella grana da risolvere: è meglio un uovo oggi o una gallina domani?
- Oddio! Bellanapoli, mi sento male!
- Non lo dica a me, Mafiaman, sento dei rumori intestinali sospetti e non credo siano le
melanzane di ieri sera…
- Aiuto, aiuto, sono confuso!
- Anch’io sono confuso! Credo che la criminalità organizzata di stampo mafioso d’ora in
avanti debba fare a meno di me! Aiuto!
Un altro caso risolto elegantemente da Mister Enigma. A Mafiaman e alla sua pericolosa
combriccola verrà assegnato il domicilio coatto a Gardermoen, in provincia di Oslo. Charlie
Mozzarella torna negli States alla caccia del bandito Giuliano. Riddle viene ricoverato al
San Raffaele in preda al delirio e ancora in posizione del loto. Enigma, convocato a una
conferenza stampa, risponde ai giornalisti di questa ennesima vittoria.
- Enigma, Enigma, quanti erano i membri della banda?
- Più di cinquanta.
- Le ferrovie saranno più pulite adesso?
- Dai malviventi, sì. Non posso dire altrettanto dei pavimenti…
- Quanto è costata questa operazione allo Stato?
- Un centinaio di biglietti andata e ritorno, un mazzo di carte Dal Negro e tanta, tanta
paura.
- Che cosa preferisce dopo pranzo? Un Kinder Delice o un buon Caffè Sport Borghetti?
- Una pastiglia Leone mi riconcilia con tutti.
- Come ha fatto a conoscere i punti deboli di Mafiaman?
- Non mi sono perso neppure una puntata de “La Piovra”
- Prodi o Berlusconi?
- Buttiglione.
- Rolling Stones o Beatles?
- I Ragazzi Italiani.
- Enigma, diciamoci la verità, i suoi temibili indovinelli in realtà sono delle ciofeche. Ma
perché pronunciati da lei hanno un effetto così tremendo?
- Voi non lo sapete… e neppure io.
FINE
24.
Mister Enigma e la convention dei supereroi
Mentre tutti noi ce ne stiamo qui a roderci il fegato davanti al monitor in attesa del nostro
misero emolumento, nell’incantevole cornice di Villa Erba a Cernobbio sta per avere inizio
l’evento più importante ed esclusivo di questo nuovo millennio: la convention dei
supereroi.
Tutto è ormai pronto. Si attendono solo i protagonisti. Molti di loro soggiornano nelle suite
degli splendidi hotel sparsi per il litorale lariano, alcuni hanno affittato appartamenti da
sogno, magari abitati in precedenza da principi e nobili della vecchia Europa. Altri ancora
sono ospiti di politici e assessori.
Gli inviti sono stati estesi a tutti i supereroi dell’universo: da Superman a Capitan America,
da Flash Gordon ai Fantastici 4, dagli X-Men a Mastro Lindo. Non manca nessuno, a parte
Mister Enigma e Idraulico Liquido: gli organizzatori non sono riusciti a trovare loro una
sistemazione e hanno pensato bene di lasciarli a casa. Solo all’ultimo, l’attore George
Clooney, impietosito, ha messo a disposizione, nella sua villa mozzafiato, lo sgabuzzino
delle scope per Enigma e il cesso della servitù per Idraulico Liquido.
- Dott. Clooney, la ringraziamo per l’ospitalità. Noi italiani dovremmo imparare da voi
statunitensi le buone maniere, non è vero Idraulico Liquido?
- Gurgle, gurgle…
- No te preoccupare, Enigma, grande onore per me avere grandi eroi come voi due. In
cambio insegnatemi a cuccinare i bucatina all’amatriciana, please. Di Italia trovo
irresistibile tore di pissa, le gondole veneziane, i panni stesi alle finestre and macaroni,
fettuccina, lassagne, tutta tipi di pasta!
- Senz’altro George! Dov’è la cucina?
- Chiamami Mister Clooney, please, no ti prendere subito braccio se io allungo dito.
Anyway, per andare in cucina è meglio chiamare taxi, ma non adesso. Ora ho cose più
importanti da fare, che perdere tempo con voi due faliti. Tra poco ariva Brad e vado a fare
giro in Harley Davidson e stiriamo qualche vecchietta, ah, ah, ah, ah!
- Ah, ah, ah!
- Gurgle, gurgle, gurgle!
- Silenzio. Go away adeso!
La convention dei supereroi ha inizio. L’ordine del giorno è il seguente:
- ore 9: breakfast di benvenuto
- ore 12: appello e breve introduzione, a cura di Batman
- ore 12.15: pranzo in allegria con le barzellette di Superpippo
- ore 22: arrivederci all’anno prossimo con lapdance a cura di Wonder Woman e
Donna Bionica
Subito dopo l’abbondante prima colazione, Batman, con ancora un po’ di mostarda in
bocca, prende la parola.
- Amiche, amici, colleghe, colleghi. Benvenuti. E ora passiamo velocemente all’appello che
poi si mangia. Andrò in ordine sparso perché non avevo voglia di ordinare i nomi. Quando
venite chiamati rispondete presente, per cortesia. Willer, Tex?
- Presente!
- Kent, Clark?
- Presente!
- Ragno, Uomo?
- Eccolo!
- Dog, Dylan?
- Sì.
- Enigma, Mister?
- Voi non sapete chi sono… e neppure io!
- Liquido, Idraulico?
- Gurgle!
A metà appello, mentre tutti già stanno pensando agli antipasti, irrompe in sala un messo.
- Aiuto, aiuto, supereroi, un meteorite sta per schiantarsi sulla Terra e per la precisione
proprio sopra la stazione di Domodossola sulle Ferrovie Nord! Sarà una catastrofe! Vi
prego intervenite o di Milan Town rimarrà solo un vago ricordo, magari sbiadito, su
qualche cartolina di poco prezzo con il Duomo, la Galleria e l’Idroscalo. Dai, fate qualcosa!
- Ok, signor messo. La situazione è chiara, io Batman, in qualità di moderatore, chiedo a
tutti voi colleghi di unirvi contro la minaccia distruttiva che viene dallo spazio. Purtroppo
ora devo lasciarvi che ho un appuntamento dal commercialista, arrivederci.
- Mi dispiace, anch’io devo chiamarmi fuori, ho il gomito del tennista.
- Oh mamma! Stamani non mi sono fatto la barba, scusate, mi assento un attimo…
Uno dopo l’altro, i supereroi si dileguano, passando prima dal buffet per rubare le tartine
con il patè d’oliva.
In sala rimangono Enigma e Idraulico. Enigma legge negli occhi del messo un terrore mai
visto.
- Non si preoccupi, signor messo, ci pensiamo io e Idraulico, noi non abbiamo impegni
urgenti in agenda…
- Beh, un po’ mi preoccupo, ma vi siete visti allo specchio? Mah, comunque,
chemmenefrega a me, tanto io sono di Ascoli Piceno…
- Già, ma Milan Town è la mia città e devo difenderla. Andiamo Idraulico!
- Gurgle.
I due eroi volano verso l’orizzonte con lo sguardo fiero e l’orgoglio nel cuore. All’altezza di
Cormano, si alzano verso l’immenso alla ricerca del meteorite birbone.
- Eccolo! Sta viaggiando a una velocità smodata. Non so se riuscirà a sentire uno dei miei
indovinelli….
- Gurgle!
- Ok idraulico, provo almeno a rallentarlo. Ehi, cumulo di macerie, secondo te è meglio una
falsa verità o una vera falsità?
- Gurgle…
- Funziona! L’ho rallentata di brutto, ma adesso per distruggerla come facciamo?
- Gurgle, gurgle, gurgle.
- Dici? Ho un po’ paura… e poi dopo?
- Gurgle, gurgle: gurgle!
- Okkei, sei stato chiarissimo. Dai!
Enigma svita il tappo salva-goccia di Idraulico Liquido, gli molla un poderoso calcio nel
deretano che spara fuori quasi tutto il contenuto chimico del supereroe. L’ondata di liquido
si infrange contro il meteorite che si scioglie in un istante. Poi Idraulico, con la spugna in
regalo ogni tre confezioni, assorbe il tutto per evitare che una pioggia corrosiva si scateni
sopra Milan Town.
Anche questa volta Enigma è riuscito a salvare l’umanità (o almeno una piccola parte).
Non senza l’aiuto di un nuovo amico: Idraulico Liquido.
Batman, presidente dei supereroi mondiali, attaccato da tutti i media per inefficienza e
superficialità, si difenderà affermando che il meteorite era una sua idea come pretesto per
mettere alla prova due eroi di dubbia provenienza e pure di cattivo gusto. E tutti gli
crederanno. A George Clooney verranno tolti 20 punti dalla patente per guida pericolosa: li
riguadagnerà tutti, subito dopo aver organizzato a casa sua la sagra delle linguine al pesto
per tutto il corpo della polizia municipale di Laglio. Wonder Woman e la Donna Bionica
verranno arrestate per oltraggio al pudore e alla decenza.
Mister Enigma e Idraulico Liquido camminano insieme su Jenner Avenue in direzione
Bovisa. Stanchi e demotivati per le dichiarazioni mendaci di Batman.
- A me non importa niente di quello che penserà l’opinione pubblica…
- Gurgle…
- D’altra parte noi sappiamo bene come è andata e il commissario Riddle ha creduto in
noi. Infatti ci ha ordinato di prenderci una vacanza di dieci giorni a Salekhard in Siberia.
- Gurgle, gurgle.
- Ma sì, in alto gli animi! Bisogna festeggiare, divertirsi!
- Gurgle, gurgle! Gurgle?
- Sì dai, raccontami una barzelletta!
- Gurgle, gurgle gurgle gurgle gurgle, gurgle gurgle… gurgle!
- Ha, ha, ha, ha, ha.
FINE
25.
Mister Enigma in “Il fantasma all’opera”
Le mattine non passano mai. Le giornate non passano più. Ci sono interminabili momenti
in cui si vaga sperando di essere utili, di essere ancora importanti per qualcuno. E poi ci
sono le ore a fissare il traffico, la gente per strada e più oltre l’orizzonte, in attesa che
accada qualcosa. È questo che ci fa resistere. Un filo invisibile che ci tiene sospesi sulla
vita. E così, passano le giornate, i mesi, gli anni. Alcuni corpi celesti nascono e muoiono
senza che nulla sia accaduto. E si invecchia, e ci si domanda che cosa ha significato tutto
questo, lo scopo della propria presenza. Dove sono finiti gli anni spensierati in cui si
rincorrevano i sogni, quando tutto era possibile, quando si guardava quello stesso
orizzonte così gonfio di prospettive…
- Sveglia Enigma!
- Oh commissario, mi ha fatto trasalire. Ero sopraffatto da pensieri esistenziali.
- Dai, vediamo di essere produttivi e sull’attenti. Ricordati che chi non scatta, niente scatti.
C’è un bel lavoretto per te.
- Ah, bene, di che si tratta?
- Pare che sui treni delle Nord ci sia un fantasma che disturba il quieto vivere dei
pendolari. Oltre a fare ribrezzo, sulla Carta dei Trasporti non è prevista la presenza di un
ectoplasma se non per scopi promozionali. E l’ectoplasma in questione non compare sul
libro paga di nessuno, quindi è clandestino. Purtroppo le nostre misere finanze non ci
consentono di pagare la trasferta ai Ghostbuster, per cui debellarlo sarà compito tuo che
hai uno stipendio al di sotto del minimo sindacale. E ora scansati che devo partire per Los
Angeles.
- Uhm, un caso internazionale da seguire?
- No, porto alcuni ragazzi del distretto alla 48° edizione dei Grammy Awards. Dai, aria, aria
che sono già in ritardo per il check-in.
Enigma comincia subito le indagini e si reca all’ufficio movimento di Cadorna per eseguire
i primi controlli incrociati e cercare un’eventuale pista da seguire.
- Che cosa vuole? Che cosa sta facendo con i nostri tabulati? Se ne vada via!
- Mi scusi, signor ingegnere, non mi sono presentato, sono Mister Enigma e sono qui per
investigare sulla strana presenza di fantasmi sui treni delle Nord.
- Ma quali fantasmi! È ora di basta! Queste sono strumentalizzazioni dei pendolari per
delegittimare e destabilizzare le Ferrovie. Prima le zecche, poi gli scarafaggi, adesso i
fantasmi… ma mi faccia il piacere!
- Non si scaldi, ingegnere, io sono proprio qui per accertare che tutto stia andando bene.
Io comincio presto, finisco presto e in genere non sporco il water più di tanto…
- Innanzitutto io sono perito industriale e comunque se ha bisogna mi chiami, lei ha una
faccia un po’ da sfigato e comincia a starmi simpatico…
- Grazie.
Enigma sfoglia i tabulati e i verbali di viaggio, li confronta con le segnalazioni dei pendolari
e inserisce i dati nel suo Commodore Vic-20 portatile.
- Perito Industriale? Gentilmente, potrei avere un caffé?
- No.
L’elaborazione dati continua e intanto il tempo passa. Poi, all’improvviso, il monitor a
fosfori verdi del PC di Enigma visualizza un risultato interessante.
- Perito Industriale? Mi tolga una curiosità. Ho appena scoperto qualcosa di sensazionale!
Tutti i treni in cui è apparso il fantasma hanno un prefisso comune: 125A. Che cosa
significa?
- Significa che si tratta di una composizione di materiale rotabile mista con aggiunta di
vagoni personalizzati con i colori del 125° Anniversario delle Ferrovie Nord.
- Ora è tutto chiaro! Lo sapevo io che quelle carrozze portavano sfiga…
- E perché mai? Sono incantevoli, hanno un sapore retrò e portano tanta gioia nei nostri
cuori.
- Quando parte il prossimo 125A?
- Locale Milano-Varese delle 20.06.
- Uhm, sarà una serata di fantasmi…
- Sì, sì, adesso si levi dalla scrivania che devo preparare la tavola per il tè delle cinque.
Enigma passa dal suo ufficio per consultare il Manuale delle Giovani Marmotte. Infatti è la
prima volta che ha a che fare con un fantasma e da qualche parte aveva letto che, oltre a
essere privi di senso dell’umorismo, non comprendono il concetto di indovinello (in quanto
in possesso della conoscenza assoluta) e quindi ne sono immuni. L’arma da utilizzare
deve essere quindi studiata alla perfezione.
- Dunque, vediamo, vediamo… Fanta aranciata amara… Fantacalcio… Fantasmi! Ecco
qua. Per sconfiggerli in maniera definitiva, bla, bla, bla. Ottimo, speriamo che funzioni.
Enigma, passa dal panettiere di Cadorna, acquista i ferri del mestiere, e si accomoda su
una carrozza storica del 20.06. Il treno parte, lo scompartimento è completamente vuoto. Il
convoglio attraversa lande desolate e buie che sembrano quasi inedite al nostro eroe.
All’improvviso le luci si spengono. Enigma comincia a tremare. Poi, un suono
agghiacciante.
- Uuuuuuuuh, uuuuuuuuuuuh!
- Mamma mia, chi è? C’è nessuno?
- Uuuuuuuuh, uuuuuuuuuuuuuuuuuuh!
- Signor fantasma, si faccia vedere, per cortesia…
- Uuuuuuuh, uhuuuuuuuuu, uhuhuhuhuhuuuuuuuu!
- E va bene, allora a Saronno scendo e non ne parliamo più.
Il fantasma si palesa in tutto il suo orrore: un lenzuolo matrimoniale bianco della Bassetti
con due buchi in prossimità degli occhi.
- Uuuuuh, sono il fantasma delle Nord, pussa via brutto mortale che non sei altro.
- Senta, mi dica, come mai gira per le carrozze storiche e atterrisce tutti i poveri pendolari?
- Uuuuuh, uuuuuuuuuuuuh, anch’io ero un pendolare un tempo… uuuuuuuhhhhh,
lavoravo nell’ufficio tributi del Regno d’Italia, uuuuuuuuhh.
- Beh, mi sembra un bell’impiego. Perché mai hai deciso di vagare senza meta sui
catafalchi del 125° anniversario?
- Uuuuuuuuuh, perché qui rimasi intrappolato nel 1907, a causa di una porta guasta,
uuuuuuuuuh. Da allora sono un’anima in pena e non riesco a trovare il giusto riposo,
anche perché le panche sono piuttosto scomode. Inoltre, spesso e volentieri i cessi sono
impraticabili rendendo così piuttosto scomoda e imbarazzante la mia permanenza.
- Beh, senti. Il tuo problema non mi sembra così grave da dover arrecare fastidio ai
pendolari d’oggi. Ti prego e ti invito a trovarti un altro posto. Che ne dici di Borley Rectory?
- Uuuuuuuuh, l’Inghilterra non mi piace, non si riesce a cucinare degli spaghetti decenti,
uuuuuhhhh.
- E va bene mi trovo costretto ad applicare il protocollo fantasmi. Come ti chiami?
- Uuuuuuh, sono il fantasma delle Nord, uuuuuuuh.
- No, no, voglio sapere il tuo vero nome.
- Mario Rossi, uuuuuuuuuh.
- No, no, no, qual è il tuo nome di battesimo ectoplasmico?
- Uuuuuuu, sono il fantasma Formaggino.
- Vieni qui che ti spalmo sul panino!
Enigma estrae una michetta, la apre in due e attira il fantasma all’interno.
Finalmente le Nord sono salve e i poveri pendolari possono viaggiare tranquilli leggendo
Metro e giocando a Risiko senza essere disturbati da presenze sgradite.
Enigma consegna il panino imbottito di fantasma al commissario Riddle che provvederà a
spedirlo negli States agli agenti Mulder e Scully, titolari del dipartimento degli X-.Files.
- Allora commissario, com’è andata ai Grammy Awards di Los Angeles?
- Beh, come sempre ha trionfato la qualità: Laura Pausini ha vinto il premio come “best
latin pop album”. Pensa che all’inizio credevo che la nostra Laura cantasse in un citofono
e invece è proprio la sua voce naturale, che talento!
- Io trovo che le sue canzoni contengano una tale sensibilità che oggi è difficile trovare…
- Enigma, vai a mettere in ordine lo schedario, va’.
FINE
26.
Mister Enigma nel pallone
In vista dei Mondiali di calcio in Germania (e per stemperare gli animi tra polli pendolari e
polli anomali), il commissario Riddle ha preso una sofferta decisione: organizzare una
partita di calcetto all’ultimo sangue. Queste le sue parole all’attesissima conferenza
stampa.
- Carissime, carissimi, nel prestigioso campetto in zona Bullona, proprio a ridosso delle
Ferrovie, domani sera, alle 18.00, si terrà l’incontro di calcio tra l’Atletico Pollonord e la
Dinamo Anomali. Il biglietto di entrata costa soli 25 Euro+IVA, ma la partita sarà anche
trasmessa a pagamento sul digitale terrestre di Rete55 e commentata da Enzo Creti di
Rai3. Per l’occasione, tutti i treni in transito si fermeranno 15 minuti ciascuno per dare la
possibilità a tutti i pendolari e ferrovieri di tifare la propria squadra. Al biglietto ordinario o
all’abbonamento sarà applicato un supplemento obbligatorio di soli 15 Euro.
Il ricavato verrà devoluto in beneficenza al commissariato. Grazie a tutti, au revoir.
Il momento tanto atteso arriva. Gli spalti sono già gremiti, i bagarini vendono gli ultimi
biglietti per un posto sui lampioni prospicienti a 300 Euro, sui cavi dell’alta tensione a soli
250. I treni si accavallano, alcuni pendolari hanno sfondato i vetri dei TAF per far sentire il
suono delle trombette e degli slogan. Parecchi simpatici striscioni sono già stati posizionati
sulle curve: “Se veniamo di lì, vi facciamo un fondoschiena così”, “Atletico Pollonord
vaffanbrodo”, “Dinamo Anomali nascondetevi”, ecc.
All’ingresso, il pendolare Fra accoglie gli spettatori paganti invitandoli a definire le tratte di
percorrenza e a fare outing con i Pollomessaggi per diventare veri Polli DOC. Tra
applausi, fischi e ovazioni, le squadre scendono in campo. La prima inquadratura di
Rete55 è dedicata alla incantevole luna piena.
Gli altoparlanti urlano nella splendida serata con stelle e una temperatura di circa 16°
Celsius:
- Estintori Meteor, estintori Meteor, per la casa e per l’azienda, estintori Meteor. Caffè
Segafredo, gusto di sport! E ora le formazioni: per l’Atletico Pollonord scendono in campo
Readonly, Kuritsa, Pollogix, Roy Batty, Ziozione. Allenatore: Grande Pollo. Vediamo ora il
quintetto della Dinamo Anomali: Anomalo, Ospite, BivioTurro, QuasiFerroviere,
Macchinista. Allenatore: CapoTreno. Arbitra l’incontro il signor Mister Enigma da Milan
Town.
Subito si elevano cori deplorevoli come “arbitro cornuto” e “arbitro ignorante come una
capra” che fortunatamente vengono soffocati da un episodio divertente: il lancio di uno
scooter dal 3° anello.
Le cheerleaders, capitanate da Chioccia, inventano strepitose coreografie con nastri, pon
pon e hula hop a bordocampo: “datemi una P, datemi una O, datemi una LLONORD,
datemi POLLONORD!!!”.
Palla al centro. Enigma consulta il cronometro di Paperino e fischia l’inizio. Pollonord
subito in avanti con una discesa sulla fascia di Kuritsa. Cross al centro per RoyBatty che in
mezza rovesciata impegna seriamente Anomalo tra i pali. Lancio lungo di quest’ultimo alla
ricerca di un BivioTurro smarcato, il Grande Pollo impreca nei confronti di una difesa
imprecisa ma l’esperienza del numero 1 ZioZione ci mette una pezza. Al 5° minuto di
gioco Pollogix offre una grande opportunità a Readonly che spreca spedendo il pallone
nella galleria di Domodossola. CapoTreno è visibilmente nervoso e fuma una sigaretta
dietro l’altra, spegnendole in un posacenere portatile offerto dallo sponsor tecnico
Trenitalia.
Al 20° Ospite si prodiga in un 1-2 con QuasiFerroviere. Si allunga sulla fascia, poi
traversone teso, Macchinista di testa poco sopra la traversa. Un boato percorre tutta la
curva Nord (ovviamente occupata dai tifosi ferrovieri). Un altro brivido al 23°: lungo
traversone di PolloGix, RoyBatty controlla col destro e di sinistro regala una palla d’oro a
Kuritsa che con un poderoso esterno centra in pieno stomaco il guardalinee MrCickenrun.
I ferrovieri esultano, ma CapoTreno invita alla calma ricordando lo scopo dell’incontro e
accendendosi l’ennesima Marlboro light.
Poco prima dell’intervallo, l’Atletico Pollonord sblocca il risultato. In un’azione personale il
fenomeno RoyBatty percorre tutti i 5 metri di lunghezza del campo, con un dribbling da
paura si beve 4 avversari, si presenta davanti ad Anomalo e infila la palla al sette:
Pollonord 1-Anomali 0.
Un TAF diretto a Novara si ribalta dall’esultanza, mentre un vecchio 2 piani con sedili a
righine verdi e marroni viene attaccato dai celerini con sfollagente e gas lacrimogeni. Si
saprà in seguito che la carica dei celerini era solamente una simulazione senza particolari
spargimenti di sangue.
Dagli spalti, un solo coro: RoyBatty pallone d’oro!
Mister Enigma al 45° fischia e indica gli spogliatoi alle squadre, ma sbaglia e li indirizza
tutti verso la biglietteria. Appena entrati, Bigliettaia, che sta contando gli incassi della
serata, invita tutti i giocatori ad andare a quel paese e a pulirsi le scarpe sullo zerbino
prima di entrare in un locale pubblico.
Negli spogliatoi il clima è teso. CapoTreno si produce in un lungo monologo di cui
riportiamo solo una parte.
- Giovani, se volevamo divertirci andavamo alle giostre. Qui si fa sul serio. Se volevamo
rilassarci andavamo a raccattar farfalle. Siamo confusi, facciamo acqua da tutte le parti.
Se volevamo passare il tempo in allegria ce ne andavamo a vedere i Trettrè all’oratorio.
Nell’altro spogliatoio, il GrandePollo fa pressing psicologico.
- Ragaz, siamo in vantaggio, ma dobbiamo gestire il risultato al meglio. Facciamo finta di
essere sotto di 4 gol, chiaro? Mi raccomando tutti quanti, fuori i cosiddetti e facciamoli neri!
RoyBatty, tu invece sei un grande! Continua così!
Nella tribuna giornalisti, Enzo Creti intervista il grande campione Andrea Mandorlini per un
commento tecnico.
- Andrea, che ne pensi di questo primo tempo? Una Dinamo Anomali un po’ sottotono?
Come lo vedi il secondo tempo? Gradisci un altro calice di vino Ronco?
- No, grazie. Mah, sto vedendo dell’ottimo calcio, mi sembra che da entrambe le parti
l’agonismo sia la parola d’ordine. Uno strepitoso RoyBatty, sicuramente il migliore in
campo e anche molto simpatico e particolarmente affascinante. Ma anche un buon
Anomalo tra i pali che ha sventato almeno una quindicina di gol praticamente fatti. Il
pubblico ha risposto bene a questa iniziativa del commissario Riddle… penso che il
secondo tempo sarà decisivo per il risultato finale…
- Beh, dopo questa sequela di banalità, torniamo alla telecronaca e ai momenti
indimenticabili di giuoco del calcio che ci sta offrendo la serata. Mandorlini, se ne vada per
cortesia!
Mister Enigma entra in campo qualche secondo prima delle squadre con i guardalinee e il
quarto uomo. Subito viene accolto da uova marce, insalata romana scaduta e bottiglie di
prosecco della Valdobbiadene.
Il match ricomincia all’insegna del nervosismo e dei falli. Kuritsa entra in gamba tesa su
BivioTurro: viene ammonito. Al 15°, fallo tattico di Macchinista su Roy Batty. Mister
Enigma non vede e lascia proseguire. La folla lo insulta pesantemente, l’allenatore Grande
Pollo protesta vivacemente e viene allontanato dalla panchina. Al 21° c’è un cambio: entra
DM_ al posto di Macchinista che ha un turno serale sulla Milano-Asso. Ed è proprio DM_ a
causare al 32° l’episodio più contestato: rigore per il Pollonord. CapoTreno entra in campo
con una obliteratrice minacciando Mister Enigma, il quale gli confisca il fischietto e lo invita
ad accomodarsi in tribuna. Pollogix batte il rigore ma il portierone Anomalo para in due
tempi. Pollogix viene sostituito immediatamente con Pulaster. Siamo allo scadere del
tempo, assist da antologia di RoyBatty per Pulaster il quale spreca con un debole tiro
centrale. LupoAviario che si sta scaldando (in tutti i sensi) a bordo campo, impreca e
lascia il campo facendo gestacci verso la tribuna. Al terzo minuto del recupero, ormai
senza più sperarci, Ospite spara a caso una minella da 170 km/h che infila sia ZioZione
sia la palla in porta. 1 a 1. Mister Enigma fischia la fine. Le squadre raggiungono gli
spogliatoi con una certa difficoltà. Enzo Creti, a bordo campo, intervista l’eroe della serata:
Roy Batty.
- Allora Roy, direi che è stata una incredibile performance la tua…
- Sì, credo che è stata una bella gara, abbiamo fatto bene dall’inizio, il mister ci ha
incoraggiati, forse meritassimo qualcosa di più nella ripresa, ma penso che il finale è
giusto così.
- L’incasso della serata è stato particolarmente elevato, sei contento di questa iniziativa?
- Sì, se si può fare del bene è sempre bello e credo che i ragazzi del commissariato
avrebbero avuto contenti. Comunque il campionato è ancora lungo e dobbiamo mettercela
tutta.
- Perché voi calciatori avete sempre i capelli bagnati anche prima delle partite?
- Credo che noi calciatori dobbiamo essere più okkei nei confronti degli arbitri e il fair play
è giusto perché insegniamo ai giovani dei valori giusti e per il futuro. Inoltre vorrei dire che
io sono d’accordo con la pace nel mondo. Adesso vado perché ho parcheggiato il
Cayenne in seconda fila con 3 veline nel baule…
L’intervista si interrompe bruscamente a causa di una invasione di campo pacifica. I tifosi
di entrambe le parti si abbracciano e cominciano a sparare mortaretti e fuochi d’artificio in
aria. Pendolari e ferrovieri non sono mai stati così uniti. Il campo si trasforma in una festa
danzante. In quel momento passa George Lucas a bordo di un elicottero e vedendo la
scena esclama: “Capperi! Penzavo che italiani fossero solo good a far finanza creativa
and spagietti with pummarola n’coppa e invece guarda lì che efeti speziali!”
I treni ricominciano a circolare normalmente e pian piano tutti i tifosi si ritirano nei propri
alloggi a sognare un mondo migliore.
Mister Enigma si presenta dal commissario Riddle a tarda ora.
- Scusi per il ritardo commissario, alcuni tifosi mi hanno rubato il docciaschiuma…
- Don’t worry Enigma. Abbiamo fatto soldi a palate e sono particolarmente di buon umore.
- Le è piaciuto come ho arbitrato?
- E chi l’ha vista la partita? Stasera c’era Orgoglio alla TV, non potevo perderlo…
- Come li utilizzerà i soldi, commissario?
- Intanto vorrei cambiare tutte le racchette da ping pong per la sala giochi, poi se avanza
qualcosa magari organizzo una pizza e un cinemino per tutti.
- Sono contento che siamo tutti contenti. I pendolari hanno fatto pace con i ferrovieri, il
pareggio è stato il miglior risultato sperabile e quel RoyBatty… che grinta!
- Chi si loda, s’imbroda, Enigma. Ora fuori dalle scatole che devo passare il Pronto Legno
Pulito sul parquet.
FINE
27.
Mister Enigma in “Piccolo spazio pubblicità”
Conta di più la forma o la sostanza? È più importante il contenitore o il contenuto? Avere o
essere? Pari o dispari? Eh, belle domande, ma in fondo, in fondo, chissenefrega tanto
basta assicurarsi quotidianamente pane, mortadella e acqua del rubinetto. In ogni caso, a
Milan Town sta accadendo qualcosa di sensazionale: è in corso una riunione straordinaria
nella sala “Dreaming California” della famosa agenzia multinazionale di pubblicità
Coleman, Doyle & Formigoni CBR600. Attorno al tavolo da giardino, troviamo il
commissario Riddle, Mister Enigma e l’account director manager creative staff executor
più worldwide dell’agenzia: Luca Dindondan. È lui che apre le danze.
- Egregi, abbiamo deciso di convocarvi per mettervi a parte di un progetto che vi vede
coinvolti da vicino. Stiamo per girare uno spot pubblicitario, diciamo pure “lo spot
pubblicitario”. Sarà il più costoso mai realizzato, la più importante e colossale produzione
mai vista sul pianeta Terra. Domande?
- Su che cosa, scusi?
- Benone. Il prodotto da pubblicizzare è lo snack Goody Good Gnam, il più apprezzato dai
consumatori di tutto il mondo, immagino lo conosciate benissimo, no?
- No.
- Benone. La location scelta per girare lo spot è New York. Il regista sarà il pluripremiato e
strapagato Charlie Biancaneve, il direttore della fotografia nientepopodimenoché Ivan Kia,
enfant prodige delle luci. La sceneggiatura l’ha scritta Umberto Eco in persona. E la storia
è la seguente. King Kong minaccia la città di New York aggrappato all’Empire State
Building. Un supereroe arriva, si arrampica sul grattacielo e gli tira un cartone in faccia. Poi
scende e dice in macchina, con nonchalance, ma con tono profondo: Goody Good Gnam.
Minkia che buono!”
Intanto, in sala riunioni entrano Pamela Anderson e David Hasselhoff vestiti da Baywatch
e servono Pina Colada e Strawberry Daiquiri ai presenti. Dindondan ne approfitta per
stendersi su un telomare di Snoopy e inforcare gli occhiali da sole. E prosegue il suo
discorso.
- Il preventivo della produzione si aggira attorno ai 30 milioni di euro per 30 secondi di puro
piacere e divertimento. 1 milione al secondo, ah, ah, ah, ah. Anyway, siccome spendiamo
uno sproposito, da qualche parte dobbiamo risparmiare. Perciò abbiamo deciso di
ricorrere a un supereroe gratis, uno normale, preso dalla strada, diciamo anche un po’
sfigato. E abbiamo pensato a lei, Enigma. Che ne pensa?
- No, un momento, caro Dindondan, Enigma viene via a gratis, ma io costo.
- Commissario, con lei mi metto d’accordo più tardi. In questa sede vorrei sapere se
possiamo contare sulla presenza dello stimato Enigma e se se la sente di recitare e
imparare a memoria la parte…
Enigma è intento a edificare un castello di sabbia di architettura tardo medioevo.
- Enigma? Sta seguendo?
- Sì, sì, è solo che il secchiello dei Power Rangers non ha i profili ben forgiati, perciò mi
risulta alquanto difficile…
- ENIGMA!
- Mah, se il commissario è d’accordo, io ci sto. Un’unica cosa: “Minkia che buono” non è
un po’ fortino?
- Ma va’ là. È il linguaggio dei giovani d’oggi. Se dici solo “che buono” non lo capisce
nessuno. “Minkia” è un bel rafforzativo, la K conferisce al tutto un tono aggressivo, un po’
di sinistra e anche un po’ anarchico che piace tanto ai giovani, lo dice una ricerca, mica lo
dico io a vanvera… E, mi creda, ci abbiamo messo un mese di lavoro per inventarlo.
- L’unica cosa è che la K non si potrà capire con la pronuncia…
- Sta a lei e alla sua recitazione farla intuire.
Pamela Anderson si avvicina a Riddle.
- Gradisce nociolina, pizetta, protesi al silicone?
- No grazie, sto bene così.
La crew parte per il Nuovo Mondo con un volo business su un Concorde British Airways,
tranne Enigma, la grande star, a cui hanno riservato una suite sulla motonave “Helvetia”
del lago Maggiore, appositamente dirottata verso la Grande Mela.
New York… le luci, la gente, l’atmosfera, la cultura, l’internazionalità che si respira… tutte
queste cose ormai le conosciamo, perciò arriviamo al dunque e al giorno delle riprese.
Ivan Kia, direttore della fotografia, è già sul set alle 5 del mattino. Piove a dirotto e ciò non
è cosa buona per le riprese. Comincia una danza propiziatoria, che imparò nella riserva
indiana Hangiukulakiki, per attirare il bel tempo. Il sole arriva in cinque minuti, direttamente
da Miami dove in seguito si scatena l’uragano Giovannina.
Il regista Biancaneve invece arriva tardissimo in quanto la sera prima ha esagerato con
l’alcol e con le droghe e ha passato la notte in carcere. Rilasciato sulla parola, grazie
all’intervento del commissario Riddle, si presenta con una tutona vinta con i biscotti
Galbusera e di pessimo umore.
Attrezzisti ed elettricisti vengono frustati e in poco meno di 5 minuti allestiscono il set.
Tutto è pronto, il regista ordina.
- Alora, prima scena. Ascoltate tuti che non ripeto e non volio perdere la pocca pazienza
che mi è rimasta grazie a sbiri di questa cità che mi è ostile. Mister scimunito si arampica
su condominio Empire State fino a 30° piano, fa finta di lotare con grande gorila, che non
c’è e verà instalato in postproduction da Gorge Lucas. Poi scende e ariva qui davanti a
machina da presa e dice “Goody Good Gnam. Minkia che buono!” in tono interessante.
Tuto chiaro?
- No.
- Frega niente. Motore… aaazione!
Enigma si arrampica punzecchiato al sedere da un assistente dall’aiuto regista (che poi
verrà tolto in postproduzione da Gorge Lucas). Arrivato al 30° piano comincia a
gesticolare.
Dal ground zero la scena appare alquanto ridicola. E Biancaneve comincia ad alterarsi.
- Ma che fa quel idiota? Stop, stoop, stooop! Che modo è di lotare con grande gorila? Vero
imbezile quel mister scimunito.
In realtà Enigma sta segnalando che al 30° piano è in corso un furto epocale. Il
celeberrimo ladro gentiluomo Steve Curaro sta sottraendo una tela di Leonardo dalla filiale
statunitense della Pinacoteca di Brera. Nessuno si accorge di nulla e le urla di Enigma
richiamano solamente l’attenzione di Steve Curaro.
- Ehi, pazzo squinternato. Se vuoi suicidarti fallo da un’altra parte che io sto lavorando.
- Hai capito male amico! Sono Mister Enigma e riuscirò a prevenire il crimine che stai per
commettere.
- Ciccio, guarda che ci separa un vetro di 30 centimetri di spessore. Voglio proprio vedere
cosa sei in grado di fare.
- La mia arma non conosce barriere. Risolvimi questo indovinello: dove sono finiti i due
leocorni dell’arca di Noè?
- O no! Maledetto, sento che sto perdendo la mia proverbiale sensibilità e il mio
leggendario passo felpato. Aiuto, aiuto, vado a costituirmi subito e lascerò la tela di
Leonardo qui al suo posto.
- Bene, bravo Steve. Vedrai che i ragazzi alla centrale ne terranno conto.
Enigma scende dal palazzo aiutandosi con l’ascensore dei lavavetri e, piano dopo piano,
tocca finalmente terra.
- Commissario, ha visto? Ho sventato quello che sarebbe passato alla storia come il più
ingente furto di opere d’arte.
- (regista Biancaneve) Idiota! Ha distruto mio film!
- (pubblicitario Dindondan) Sono rovinato! Ho perso il cliente e milioni di bei dollaroni
grazie a mister cretino!
- (direttore della fotografia Kia) Il tempo bello regge…
- (commissario Riddle) Enigma! Razza di criminale! Non hai niente da dire?
- (Mister Enigma) Ah sì. Goody Good Gnam. Minkia che buono!
FINE
28.
Mister Enigma nel paese delle meraviglie
La vita è un punto di domanda, un’enorme incertezza, un pachidermico mistero a cui
nessuno sa dare risposte certe. Tutti noi abbiamo molti interrogativi. Non vedo perché il
commissario Riddle non ne possa avere uno ogni tanto. Oggi, infatti, si domanda: dove
sono finiti tutti i martelletti sfonda-vetro dei treni? E la domanda non sorge spontanea, ma
su invito dell’ennesimo furto avvenuto su una carrozza svizzera in forze alle Nord. Riddle,
che ama il lavoro di squadra, chiama l’unico agente nullafacente in quel momento: Mister
Enigma.
- Allora Enigma, voglio proprio togliermi questo sassolino dalla scarpa. È dal 1978 (anno di
introduzione dei martelletti sfonda-vetro) che questi vengono sottratti al legittimo
proprietario, cioè le Ferrovie Nord. Chi ne ha visto uno appeso all’apposito gancio rosso, o
è davvero fortunato o è un ladro perché successivamente lo ha rubato. Non c’è nessuna
inchiesta aperta, nessun ordine dall’alto. Voglio semplicemente appagare la mia curiosità.
- Commissario, questa è una sfida che voglio raccogliere con il massimo entusiasmo e
impegno tipico di…
- Silenzio! Recati immediatamente al binario 2 di Cadorna Station e cerca indizi. Voglio
tutti i responsabili di questi furti entro stasera qui nel mio ufficio, non prima delle 18 che
oggi mi comincia il corso di portamento, stile ed eleganza a cura di Raffaello Tonon.
Enigma a quattro zampe e col naso per terra segue le tracce sulla carrozza svizzera
segnalata come un cane da tartufo. Proprio sotto il gancio del martelletto rubato di fresco e
accanto al cestino dell’immondizia con la divertente scritta “chemin de fer”, il nostro eroe
trova qualcosa di interessante: un fungo proveniente dal Bosco dei Cento Acri.
- Uhm, questa sì è fortuna. E ho anche un certo languorino, che bello!
Enigma addenta il fungo: come fosse rapito da un ventilatore Vortice, Enigma si avviluppa
e scompare, per poi comparire leggermente ebbro al valico del Bosco dei Cento Acri. Qui,
trova Lupo de Lupis in alta uniforme della Guardia di Finanza.
- Favorisca i documenti, per cortesia.
- Buongiorno agente, dato che siamo colleghi, potrei avere qualche informazione?
- Dica…
- Sa mica se da queste parti c’è qualche mattacchione che si diverte a contrabbandare
martelletti sfonda-vetro delle Ferrovie Nord?
- Si rende conto di dove si trova? Qui nel Bosco dei Cento Acri siamo tutti un po’ matti.
Potrebbe essere chiunque. Provi a domandare al Rinconiglio che lui la sa lunga.
Enigma prosegue e poco più in là incontra un coniglio bianco con gli occhiali, intento a
rosicchiare lo stipite di una porta.
- Ma lei è il Bianconiglio!
- E allora?
- Mi avevano parlato di Rinconiglio…
- Lo so, adesso mi chiamano tutti così perché sono vecchio, rimbambito e ho la pressione
alta. Ciò non toglie che io sia l’animale più saggio del bosco. Fammi finire di fare a pezzi
questa porta, poi, se vuoi, ti accompagno in un giro turistico e ti presento gli strani abitanti
del Bosco dei Cento Acri. Forse riuscirai a trovare ciò che cerchi.
I due, abbattuta la porta a morsi, si incamminano su un sentiero costeggiato da faggi e
ontani abitati da simpatici animaletti come Cip&Ciop, Picchio Picchiarello, Titti e Gatto
Silvestro travestito da piccione.
- Mi è semblato di vedele un gatto…
- Ma no, ssshono un piccione viaggiatore, eh eh eh.
In una radura, Enigma scorge un ragazzo che suona la chitarra.
- Ehi, ma quello è Jim Morrison! Ciao Jim!
- Ricordati, fratello, che se una caverna ha un’entrata e un’uscita probabilmente è una
galleria.
- Lascialo perdere, Enigma, quello è un filosofo e non si capisce mai ciò che dice…
Proseguendo il cammino, Enigma intravede Elvis Presley che sorseggia un Tavernello in
compagnia di Bob Marley.
- Che meraviglia questo posto, sembra il rock ‘n roll paradise! Ciao Elvis, ciao Bob!
- Hey brother, ti fai una fumatina?
- No, sono in servizio, grazie. Ehi Rinconiglio, guarda là, c’è John Lennon con Kurt Cobain!
- Adesso basta, Enigma, vorrei ricordarti che sei qui in missione per conto del commissario
Riddle, non a un concerto di musica rock. Concentriamoci e lavoriamo seriamente,
andiamo nel sottobosco a incontrare la banda di scellerati di Winnie the Pooh.
- Come fai a sapere che il mio capo si chiama Riddle?
- Te l’ho detto che sono saggio… eccoli qua questi perdigiorno. Enigma, ti presento
l’orsetto Winnie, il maialino Pimpi, la tigre Tigro e l’asinello Ih-Oh.
- Buongiorno amici, come va?
- Okkei, tu?
- Bene, bene. Che fate di bello?
- Si gira, si mangia, si incontra gente…
- Sapete mica chi ruba martelletti sfonda-vetro dai treni delle Nord, vero?
- Prova a chiedere ai sette nani. Li trovi nel giardino delle violette, dovrebbero essere in
pausa pranzo adesso… okkio che sono molto suscettibili.
Enigma e il Rinconiglio si appostano in una siepe vicino al giardino delle violette e dopo un
po’ si sente un allegro canto baritonale che arriva dai declivi.
- Hey-ho, hey-ho andiamo in pausa pranz, un maiale intero, pasta coi broccoli e dolci a
volontà noi ci mangiam, innaffiati da ottimo lambrusco Cavicchioli, tanto poi l’Alka Seltzer
ci pigliam, hey-ho hey-ho hey –ho hey-ho.
- Che mi venga un colpo, guarda i nanetti! Sono pieni di martelletti sfonda-vetro! Avrei
dovuto intuirlo, tutto il giorno a spaccar montagne per estrarre diamanti… chi più di loro
aveva bisogno di martelli?
Ehi voialtri! Il mio nome è Mister Enigma e voi siete in arresto per furto aggravato di
martelli sfonda-vetro delle Ferrovie Nord.
- (Mammolo) Aiuto Dotto, ci hanno scoperti, ho paura.
- (Brontolo) Maledetto Enigma, ti sistemo io, adesso, grrrrr.
- (Eolo) Provo a soffiarlo via con uno starnuto. Et-ciù! Uhm, non funziona…
- (Gongolo) Eh, eh, ah, ahahahahaha
- (Pisolo) Uaaaa, che sonno!
- (Cucciolo) …
- (Dotto) Senta, Mister, le regaliamo un paio di brillantini e lei chiude un occhio, okkei?
- (Enigma) Questa è tentata corruzione! La vostra posizione si sta aggravando…
- (Oberon) Chi mai disturba la quiete del giardino delle violette?
- (Titania) Oberon, sempre ad alzare la voce, stavo schiacciando un pisolino…
- (Oberon) Taci strega! E ringrazia che non ti spedisco a cambiare i Tena Lady alle
vecchie fate del bosco.
- (Rinconiglio) Scusate, stiamo facendo un po’ di confusione. Che ci fate voi due qui?
Dov’è finita Biancaneve?
- (Oberon) Ops, scusate, qui non siamo ad Atene? In ogni caso vorrei aiutare questo
signor Enigma, che gli dei lo abbiano in cura. Nani, restituite ciò che non vi appartiene e la
mia ira si scaglierà contro qualcun altro, tipo Frodo Baggins…
- (Dotto) Uffa, ma senza martelletti come faremo a cavar diamanti dalla montagna?
- (Titania) Fate contento Oberon, date ad Enigma ciò che è delle Ferrovie Nord e andate
dal ferramenta, per cortesia… (Exeunt Titania et Oberon)
- (Rinconiglio) Ora è tutto risolto, mio buon Enigma. Tu hai recuperato i i tuoi martelletti e il
Bosco dei Cento Acri la sua primordiale pace e tranquillità. Adesso Mister Enigma mangia
un Fungo Viceversa e torna da dove sei venuto, io e Einstein abbiamo la lezione di graffiti
con Keith Haring.
- (Enigma) Un’ultima cosa, Rinconiglio. Avrei una richiesta…
Il commissario Riddle sta sistemandosi il papillon dello smoking, quando nel suo ufficio
entrano Enigma e i Sette Nani ammanettati.
- Enigma! Che diavolo ci fai qui! E questi individui dove li hai raccattati, al Circo Medrano?
- No, commissario, questi sono i Sette Nani e questi sono i martelletti sfonda-vetro delle
Nord. Responsabili e refurtiva, come da lei richiesto. Caso chiuso.
- Caso aperto, caro Enigm,a. Raffaello Tonon mi aspetta e non ho tempo per queste
baggianate. Te ne occupi tu. Addio.
Riddle, con 2 volumi dell’Enciclopedia Britannica sulla testa, esce elegantemente
dall’ufficio. Enigma guarda i suoi piccoli amici e li libera.
- Che ne dite di un giretto al Castello Sforzesco? Non è proprio come quello di
Biancaneve, ma…
- (Brontolo) Ma vaffancucciolo, va’.
- (Cucciolo) …
FINE
29.
Mister Enigma e il pirata delle Nord
Gli animali del bosco a primavera si risvegliano dal letargo e finalmente possono correre
vivaci sui prati in fiore, nelle radure con teneri germogli di narcisi selvatici, sulle sponde dei
ruscelli freschi e inebrianti, sulle ruvide e infinite colate di cemento e bitume. Ma la loro
pace, così come quella dei pendolari delle Ferrovie Nord, è disturbata da un perfido pirata
dei binari che risponde al nome di Erik Smunzen.
Erik, alto e biondo vichingo di grande Norvegia, a bordo di una motocicletta di grossa
cilindrata, ha il vizio di scorrazzare sulle rotaie delle Ferrovie Nord, a volte percorrendo
intere tratte, tipo Cadorna-Laveno o Cadorna-Como. Lo strano fenomeno arriva sotto
forma di dossier sul tavolo del commissario Riddle, il quale, in men che non si dica, lo
affida a Mister Enigma. Dopo averlo aggiornato sui fatti, lo prende con sé e lo porta nei
luoghi top secret del commissariato.
- Vieni Enigmone, ti porto nei sotterranei. Non li hai mai visti, vero?
- No, commissario, bisogna avere il badge. Una volta ho provato a far passare la Carta
Fidaty ma non ha funzionato e addirittura mi ha sottratto 3000 punti.
- Vedi a ficcare il naso dove non si deve? Allora, questo è il nostro laboratorio tecnologico
ultrasegreto. Qui comanda J, il nostro genio del marchingenio. Salve J!
- Salve commissario, gradisce un tè con biscottini scozzesi al burro?
- Sono già le cinque? Oh signor, facciamo in fretta allora. Caro J, le presento Mister
Enigma, lui dovrà contrastare il pirata delle rotaie. Quale diavoleria hai inventato questa
volta? Eh eh eh…
- Dunque commissario, alla Supermotard Husqvarna 610 del vichingo, i potenti mezzi del
commissariato rispondono orgogliosamente con il prototipo H!
J toglie un lenzuolo lercio e bucato da uno strano coso che somiglia a un ciclomotore.
- Che meraviglia! Che ne dici Enigma?
- Meraviglia? Ma commissario… è un Ciao della Piaggio…
- Silenzio Enigma! Prosegua J, per favore…
- Bene, bene. Il prototipo H sta per Hallo, che in italiano significa Ciao, poiché il telaio su
cui si basa è di un Piaggio Ciao che abbiamo trovato attaccato a un palo in Melchiorre Joy
Avenue. Il motore appartiene a una vecchia Honda Dominator da rapina che abbiamo
confiscato dieci anni fa, è un cilindrone solido e robusto. Ad esso abbiamo collegato un
sofisticato impianto di iniezione elettronica che deriva dalla Uno Turbo in rottamazione di
mio cognato. Gli ammortizzatori sono di una Giulietta della pula degli anni ’70. Ma adesso
arriva il pezzo forte… la marmitta è ricavata da un Renault TurboStar che apparteneva a
un camionista danese! Costo della elaborazione: 25 Euro!
- Bravo J, con quello che abbiamo risparmiato ci facciamo un’uscita io e te all’Osteria
Numero Mille.
- Voi siete pazzi se pensate che io salga su questo rottame! Non lo spingo neanche per
arrivare dal benzinaio…
- A proposito, Enigma, c’è da fare miscela.
Enigma è in Cadorna Station al binario 10. È pronto per partire con un casco di poco
prezzo personalizzato.
- Bene Enigma, il commissariato è con te. Vaga sulle rotaie fino a che non trovi quel
norvegese tutto matto. Lo ammanetti e lo chiudi in gabbia per un po’. E, mi raccomando,
non superare i 190 km/h che il telaio non regge… un’ultima cosa Enigma: J mi ha
raccomandato di dirti di non toccare mai la leva rossa sotto il carburatore. Pronti, partenza,
via!
Riddle molla un calcione all’orrendo trabiccolo taroccato. Ed Enigma si allontana alla
velocità di 34 km/h sobbalzando sulle rotaie ad ogni traversina.
Il motore 4 tempi romba come un F16 ma non sale sopra i 500 giri al minuto. Dopo circa
un’ora, Enigma raggiunge Domodossola Station. I pendolari in attesa del treno gli
fischiano dietro e lo insultano con cori tipo “sembri Mototopo!”, “sembri Napo Orso Capo”,
“sembri uno scemo di guerra”. Solo un tamarro di provincia pare interessato a quello
strano motorino truccato e lo invita a iscriversi a un tuning club di Lomazzo.
Dopo un’altra buona ora raggiunge Bovisa e la scena coi pendolari si ripete. Enigma,
piuttosto umiliato e stanco, decide di azionare la proibita leva rossa. Sul contachilometri
digitale (prelevato da una Fiat Tipo DGT) appare la scritta “Motore ausiliario azionato. Non
si risponde di eventuali danni a persone o cose. Vostro J”. Enigma ha fatto il clamoroso
errore di disubbidire all’avvertimento. Infatti, il motore ausiliario è di tipo rotativo Wankel a
nitroglicerina, napalm e Tavernello. Il Ciao, dopo qualche colpo di tosse, parte come un
dragster: da Fourth Oggiar raggiunge Cittiglio in 35 secondi netti. Naturalmente in
impennata. A Cittiglio, Enigma riesce a fermarsi e, staccatosi di dosso la maschera
dell’ossigeno, scorge Erik Smunzen tre binari più in là, pietrificato dalla scena.
- Erik, scendi da quella sella e costituisciti!
- Tu esere pazo. Io no mettere mia vita in mani di svitato come te. Come puoi girare con
simile ciarpame de fero?
- Ah sì, allora mi trovo costretto a…
- Sì, costreto a girare come povero sfiguz. Prova a prendere grande mito di motard Erik
Smunzen! Ah, ah, ah!
Eric, dà un colpo alla pedivella di avviamento, ingrana la prima e sgomma due o tre
quintali di pietre da rotaia in faccia a Enigma. Enigma, a sua volta, dà un colpo al pedale
del Ciao ma finisce in volo al centro commerciale di Cocquio Trevisago a causa del
rinculo. Riacquistata famigliarità col mezzo, si reimmette sulle rotaie. Ormai verso Laveno,
il Ciao a nitro di Enigma affianca la Husqvarna di Smunzen.
- Fermati, disturbatore della quiete!
- Mai, specie di centauro sotosvilupato!
- Risolvimi questo enigma: sotto il ponte di Baracca, c’è Pierin che fa… ?
- Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!
Il povero Erik finisce la sua corsa direttamente nel lago Maggiore, travolgendo parte delle
giostre del famigerato Luna Park. Enigma tira i freni, ma le ganasce si incendiano sui
tamburi e l’intera cozzaglia di lamiere e plastica prende fuoco. Una palla di fiamme con a
bordo il nostro eroe si va a schiantare prima contro il battello Helvetia (lo stesso che
navigò sull’Atlantico alla volta di New York) e poi ciò che ne rimane finisce in acqua.
I due vengono ripescati dalla Guardia Costiera. Erik sconterà due anni di lavori forzati
socialmente utili presso la Scuola Nico Cereghini: verrà costretto a insegnare a tutti gli
aspiranti motociclisti di tenere il casco bene allacciato e le luci sempre accese. Anche di
giorno.
Mister Enigma si presenta al commissariato il giorno dopo con lo specchietto del Ciao
(unica parte del motorino rimasta intatta). Nell’ufficio di Riddle c’è anche J.
- Oh no! Il mio povero progetto H! oh me sconsolato, oh me tapino!
- Dai J non prendertela, in fondo quel rottame ledeva il comune senso dell’estetica. In ogni
caso Enigma pagherà i danni…
- Cosa? Ma siete matti? Io ho rischiato la vita contribuendo a rendere le Ferrovie più sicure
e voi volete farmi pagare quella trappola mortale?
- Ok, scendiamo a un compromesso, Enigma: io non farò rapporto al prefetto, ma tu paghi
la cena all’Osteria Numero Mille a me e a J. Va bene?
- Va bene.
FINE
30.
Mister Enigma e la par condicio
A Milan Town, come del resto in tutta Italy Country, incombono le elezioni. In un clima così
efferato, pieno di scontri, duelli e confronti a colpi di promesse, insulti e scarabocchi su
fogli A4, ci mancava solo che qualcuno decidesse di utilizzare i treni delle Nord per
raccogliere consensi.
Infatti, se un candidato utilizza un transatlantico, un altro un pullman granturismo,
l’onorevole Franco Bertuccia del PEM (Partito Estremisti Moderati) per la sua campagna
elettorale decide di usare una carrozza svizzera trainata da un FNM Cargo. L’onorevole
convoca il commissario Riddle e Mister Enigma sotto il suo bersò promozionale in Saint
Babila Square.
- Onorevoli, grazie di aver accettato di aiutarmi. Immagino quindi che nella cabina farete
una bella croce sul mio partito…
- Caro Bertuccia, il voto è segreto. E poi io e il mio sottoposto Enigma non siamo
onorevoli, la prego di misurare i termini che oggi sono un po’ nervoso. Inoltre non abbiamo
accettato di aiutarla, ci è stato imposto dall’alto… e noi eseguiamo.
- Okkei, va bene. Voi pulotti siete integerrimi fino in fondo…
- Già…
- Vi spiego in poche parole il nostro programma. Abbiamo deciso di adottare le carrozze
svizzere come originale mezzo di trasporto, perché il nostro slogan è “Verso un’Italia un
po’ più svizzera, ma solo negli aspetti positivi e non nella chiusura mentale”. Il locomotore
Cargo, invece, perché il nostro secondo slogan è “Vogliamo fare un bel carico di voti,
rappresentarvi in parlamento e, già che ci siamo, mettere un bel po’ di soldoni in
saccoccia”. Ci fermeremo in ogni singola stazione delle Nord, spareremo volantini con un
cannone per la neve (che un po’ ci riporta all’immagine delle cime innevate del San
Bernardino o di Andermatt), regaleremo cioccolato e gruviera, e parleremo con la tipica
inflessione ticinese. Che ne dite?
- Uhm, mi viene già l’acquolina in bocca…
- Silenzio, Enigma. Bertuccia, faccia quello che vuole, il partito è suo. Stia solo attento con
tutto quel cioccolato. Lady Osaka, una pericolosa criminale, campionessa mondiale di
Sumo, potrebbe esserne attirata, uscire dal suo nascondiglio e causare un patatrac.
- Lo so, me lo hanno detto. È per questo che mi hanno consigliato voi due come scorta
speciale…
- Col cappero! Io nei prossimi giorni sono impegnato con un torneo interno di
sputapallinedicartainsalivateconlabic, magari Enigma potrà esserle d’aiuto…
- Ok, commissario, ci penso io.
- Allora ci vediamo domattina in Cadorna Station, Enigma. Vedrà che questa avventura
elettorale sarà molto divertente.
- Sì, sì, lo immagino.
- Enigma, non essere irriverente!
Il giorno successivo, il convoglio elettorale parte in orario, causando una serie di ritardi a
tutti gli altri treni e innumerevoli disagi ai signori viaggiatori. Quando la notizia si sparge tra
i pendolari inferociti, l’addetto stampa spara immediatamente dei volantini con il seguente
testo: “La colpa dei disagi che quotidianamente dovete subire è dell’attuale governo,
incapace di gestire le ferrovie. Votate PEM! il nostro primo punto nel programma sarà di
bonificare le Nord, cioè: stazioni più accoglienti con ragazze immagine e spogliarello
maschile (solo nelle ore di punta); carrozze pulite come sale chirurgiche e sedili che ci
potreste mangiare sopra; orari rispettati e in caso contrario rimborso totale del biglietto e in
più in regalo una simpatica borsa sport; airbag, abs e esp di serie su tutti i treni;
connessione adsl bluetooth così navigate a scrocco; filodiffusione con i più grandi successi
nazionali e svizzeri su tutti i diretti, musica folk sulle carrozze dei locali. E tanto tanto
ancora! Scoprite tutto sul nostro sito e vincete subito un fantastico orologio da tavolo.”
I pendolari, che non ci possono credere, cominciano a osannare il PEM con cori tipo:
“Evviva il PEM”, “PEM, io ti voto di sicuro”, “Lunga vita all’onorevole Bertuccia”, “Evviva
l’Inter”.
Intanto il treno del PEM continua il suo viaggio, distribuendo regali e promesse a destra e
a sinistra (non in senso politico, eh?). A causa dell’enorme quantità di energia succhiata
dal centro stampa allestito sul treno, a Saronno si verifica un blackout totale. Grazie al
generatore ausiliario, l’addetto stampa improvvisa un’altra serie di volantini.
“Manca l’energia grazie all’inerzia e alla politica conservatrice dell’opposizione. Votate il
PEM e avrete centrali nucleari dietro casa vostra, potrete tenere accesi televisore,
lavatrice, lavastoviglie, ferro da stiro, forno e gelatiera senza dovervi attaccare al contatore
del vicino. Inoltre, un simpatico omaggio in regalo ai primi 15 che scaricano il nostro
wallpaper dal sito!”
Il blackout si risolve quando il treno è ormai a Locate Varesino. Qui, oltre a cioccolato e
gruviera, vengono distribuiti anche volantini col seguente testo: “Perché Locate Varesino si
chiama così se è in provincia di Como? Votate PEM e potrete scegliere se cambiare nome
in Locate Comasco, oppure diventare parte della provincia di Varese, o ancora se
diventare una monarchia indipendente a statuto speciale. Dite subito la vostra sul nostro
sito e potrete vincere un soggiorno di una settimana per due persone a Minitalia”.
Il gran fragore del popolo bue e l’entusiasmo di pensionati e bambini, richiamano
l’attenzione di Lady Osaka che da anni si nasconde in una miniera di Carbonate.
- Uhm, sentile glan casino ma anche buon plofumino di cioccolato oliginale fondente
svizzelo. Che oppoltunità golosa! Rischio la galela ma voglio pappalmi mio cibo plefelito!
Lady Osaka, con la sua immensa stazza sporca di carbone, comincia a ciondolare verso
la stazione. Si scatena immediatamente il panico. La gente, alla vista di quell’orrenda
petroliera semovente, scappa in tutte le direzioni urlando. Il pubblico dell’onorevole
Bertuccia si disperde in pochi secondi. Enigma, che sta dormendo sopra una
fotocopiatrice dell’ufficio stampa all’interno del locomotore Cargo, viene svegliato di
soprassalto dalle urla dell’onorevole.
- Eccomi, Bertuccia!
- Enigma, faccia qualcosa, quella specie di orca marina in tanga mi sta rovinando la
campagna e inoltre non vorrei che sconvolgesse il trattamento anticalvizie a cui mi sto
sottoponendo in vista della poltrona di premier.
Enigma si avventa contro Lady Osaka, rimbalza contro un cuscinetto adiposo e finisce a
Gerenzano. Ripresosi dalla dura botta, si rilancia contro la giapponesona, ma viene
nuovamente respinto e stavolta termina il suo volo nell’immensa desolazione di Saronno
Sud.
- Qui ci vuole un enigma, non vedo altre soluzioni…
- Cosa vuoi fale contlo di me? Non sai che signola non si toca neanche con tenelo fiole?
Lasciami divolale intela callozza di cioccolato, pel coltesia.
- E infatti io non ti tocco… senti questa: “ Mi vuoi tutto ciccia e brufoli?”
- Maledetto Enigma! In glande giapone mi avevano deto di stale attenta a tuoi enigmi, non
pensavo fosselo così ficanti e distluttivi! Aaahhhhhhhhh!
E anche questa volta il bene ha la meglio. Scattano le manette ai polsi di Lady Osaka che
viene poi spedita all’acquario di Genova. L’onorevole Bertuccia prosegue il suo percorso
elettorale su rotaia senza intoppi (per sapere l’esito della sua campagna, ovviamente,
dobbiamo aspettare gli exit poll). Il commissario Riddle vince la finale di
sputapallinedicartainsalivateconlabic e si qualifica per gli italiani assoluti.
Enigma torna al suo tran tran quotidiano e Roy Batty è felice di aver parlato di politica
senza aver violato la legge sulla par condicio. A proposito, il 9 e il 10 aprile, ricordatevi di
fare il vostro dovere: PIM, PUM, PAM, votate il PEM.
FINE
31.
Mister Enigma in “Il giorno che sono morto”
È un placido giorno di primavera a Milan Town. Mister Enigma, in pausa pranzo, si sta
gustando un Blue Mountain alla torrefazione Hodeidah. Tutto sembra godere di un
temporaneo stato di grazia che infatti viene interrotto dal Teledrin che squilla: chiamare
immantinente commissario Riddle.
- Dica commissario…
- Enigma, finisci il tuo caffé con calma poi piglia il primo treno da Domodossola: Riccardo
Cuor di Beone sta svaligiando il centro commerciale di Fourth Oggiar. Se continua così
non ci saranno più scorte di Tavernello!
- Ok, commissario, è come se fossi già là.
Enigma prende al volo un locale Milano-Saronno che ferma in tutte le stazioni escluso
Serenella. Alle porte di Fourth Oggiar, si nota già una certa confusione. Enigma salta fuori
dal finestrino, rimbalza su una vecchia Citroen CX Pallas nel cimitero di auto, e atterra di
fronte al centro commerciale. Riccardo Cuor di Beone lo nota e subito scappa lanciando
contro il nostro eroe litri e litri di Tavernello, Ronco e Lambrusco Cavicchioli su cui vige
sempre il 3x2. La fuga continua sui binari delle Nord. All’arrivo di un Malpensa Express,
Riccardo decide di attraversare e infilarsi nell’allegro parco di Fourth Oggiar. Enigma gli
sta dietro come un gregario. Riccardo si ferma, raccoglie la carcassa di uno scooter e la
lancia addosso ad Enigma che se la cava con qualche escoriazione. La corsa di Cuor di
Beone finisce sopra al ponte pedonale. La scena è come quella di un western. I due sono
di fronte.
- Enigma, ahahahahahaha, povero illuso, cosa credi di fare? Vuoi rincorrermi per tutta
Lombardy County? Affrontami da uomo, adesso…
- Riccardo, non provocarmi. Consegna il maltolto e vediamo di sistemarti in una bella e
confortevole cella a Saint Victor Jail.
- Ah sì? Innanzittutto il maltolto è tutto nella mia pancia, infatti sono piuttosto ubriaco. In
secondo luogo voglio proprio vedere come farai a sgominarmi…
- Stai a vedere… cosa resterà di questi anni ’80?
- Hahahahaha, idiota! Io sono immune dai tuoi indovinelli. Puoi raccontarmene quanti ne
vuoi, ma non riuscirai a scalfirmi. Sono ubriaco, Enigma, sono immune perché conosco
tutte le verità: in vino veritas, hahahahahaha!
- Sì ma in Tavernello metadons…
- No, Enigma, la tua ironia non funziona. Mi dispiace…
- Uhm, va be’, rimandiamo questo diverbio a quando sarai lucido.
- No, Enigma. Finiamolo adesso. Le tue avventure cretine terminano qui. Mi rincresce…
Riccardo Cuor di Beone estrae dall’impermeabile un paletto di frassino (estirpato da una
panchina del parco) e con un rapido gesto lo conficca nel cuore di Enigma.
Enigma cade a terra, immobile.
Il giorno che sono morto è stato un giorno come un altro. Mi aspettavo qualcosa di più.
Pensavo a fuochi d’artificio, effetti speciali, scariche di adrenalina.
Invece anche la fine della mia vita è stata come la vita stessa. Anonima.
Il giorno che sono morto sembrava che tutto fosse normale. Il cielo che scrutavo per
l’ultima volta era bianco, i rumori di fondo i soliti, il profumo dell’aria fresco e nocivo. Tutto
uguale a un qualunque altro giorno. L’unica differenza è che poi sono morto.
Il giorno che sono morto era forse un mercoledì o un giovedì. Il giorno che sono morto non
sono tornato a casa. Ma nessuno se n’è accorto. Il mio corpo diventava sempre più
leggero, mi sentivo come volare, vedevo me stesso laggiù disteso e alcune persone che
accorrevano. Erano sempre più lontane, erano come le formiche quando circondano uno
scarafaggio morto. Il giorno che sono morto qualcuno mi chiamava. Enigma, Enigma. La
voce si faceva sempre più insistente, Enigma, Enigma… Enigma.
- ENIGMA! Vuoi svegliarti o devo licenziarti per giusta causa?
- O mamma mia! Commissario! Come sono contento di vederla! Ho avuto un incubo, un
terribile incubo: Riccardo Cuor di Beone mi trafiggeva e mi uccideva. Ho sognato che
morivo, mamma mia che terrore!
- Enigma, stai sudando e francamente non emani un buon odore. Vai a farti un giro, fatti
un bagno di folla su un TAF, riprendi i contatti con il mondo reale per l’amor del cielo!
- Grazie, commissario, grazie. Non gliel’ho mai detto, ma… le voglio bene.
- Anch’io te ne voglio Enigma, ora fuori dai piedi che sta per cominciare il mio programma
preferito “La Vita in Diretta” condotto da Michele Cucuzza.
Enigma prende un TAF da Cadorna Station. Fuori piove, fa freddo e le polveri sottili
circolano gioiosamente nell’aria. Ma Enigma è felice che la vita, per quanto a volte
ingiusta, crudele e spietata, sia ancora vita. Questa è una chance per ricominciare da
capo. Per imparare dagli errori. Per fare del bene a tutto e a tutti.
Il TAF è fermo da quaranta minuti proprio a Fourth Oggiar a causa del lancio sui binari di
un carrello della spesa. I pendolari sono infuriati come non mai, urlano, sbuffano,
minacciano. Un capotreno passa correndo tra i vagoni per evitare un sicuro linciaggio.
Enigma lo blocca.
- Caro capotreno, io non sono arrabbiato con lei. Io lo so che voi ferrovieri ce la mettete
tutta. Lo so che il marcio sta in alto. Io ho una grande stima di voi e vi riconosco un grande
coraggio…
- Ma scansati, baluba.
FINE
32.
Mister Enigma e la vedova poco allegra
Vi sarà capitato, almeno una volta, di perdere un oggetto a cui siete particolarmente legati.
Spendete ore e ore alla ricerca dello smarrito senza risultato e nel frattempo perdete
lentamente qualcos’altro: la speranza di rivederlo. Fare a meno di questo oggetto è
difficile, sostituirlo non se ne parla neppure. E diamo la colpa al fratello, al figlio illegittimo,
al vicino di casa, alla zia ottuagenaria o alla madre superiora. Magari date la colpa anche
a me, ma io sono totalmente estraneo alla vicenda. In realtà la colpa è del mondo, perché,
checché se ne dica, è pieno di buchi spazio-temporali in cui finisce un sacco di roba che
non rivedremo mai più.
Capita anche con i treni. Non di perdere il treno, nel senso che arriviamo in ritardo, ci parte
davanti agli occhi, dobbiamo prendere il locale successivo, ecc. ecc., ma nel senso di
perderlo fisicamente.
E infatti questa mattina l’atmosfera al commissariato è piuttosto tesa. Mister Enigma viene
convocato d’urgenza con codice rosso (vale a dire, che per presentarsi più velocemente in
ufficio ha il permesso di passare col rosso, se però prende la multa la deve pagare lui). Il
nostro eroe arriva a bordo di un treno speciale, studiato appositamente dai servizi segreti
per i supereroi (lo potete ammirare nella sezione “artworks” di questo sito).
- Enigma, la situazione è grave, gravissima. Le Nord hanno perso alcune composizioni di
materiale rotabile che svolgevano servizio sulla linea per Asso.
- Uhm, che significa composizione di materiale rotabile?
- Lavori qui da 15 anni e ancora mi poni questi interrogativi? Treni, per la miseria, stiamo
parlando di treni.
- Ah… beh… capisco perdere un accendino… ma un treno!
- Enigma, i commenti intelligenti sono i benvenuti, le imbecillaggini te le tieni per te.
However, … la prima scomparsa risale a 2 settimane fa. L’ultima, a ieri sera. I treni
scomparsi sono 4 in totale.
- Una specie di triangolo delle Bermuda sulle Nord, potremmo chiamarlo così…
- Enigma, non tollererò ulteriori interruzioni cretine…
- Scusi commissario, ma perché le Nord ci hanno messo tanto a informarci?
- Oooh, una domanda intelligente. All’inizio pensavano al solito furto di poco conto: capita
che in grosse aziende scompaia una penna, un rotolo di scotch, la donna delle pulizie o un
estintore. Quando sono arrivati al 4 convoglio sparito, però, quelli di LeNord hanno
cominciato a sentire puzza di furto organizzato.
- Certo, certo. I radar cosa dicono?
- Dicono che sei un babbeo! Ahahahahahaha. Ma a parte quello, hanno rilevato che i treni
sono scomparsi tutti in zona Inverigo. Adesso basta con le info, ti ho già detto troppo. Il tuo
compito è: ritrovare i treni con pendolari e ferrovieri annessi, che ormai da due settimane
mancano ai loro cari. E ora, fuori dai piedi che devo raggiungere alcuni amici al Club Amici
di Schopenhauer.
Enigma, rotolando giù dalle scale del commissariato, si infila immediatamente sul primo
treno per Asso. E poco prima della stazione di Inverigo, salta dal treno in corsa (anche
perché è sprovvisto di documento di viaggio e il capotreno sta rastrellando i trasgressori).
Non sapendo da dove cominciare le indagini, il nostro eroe si infila a casaccio nella
boscaglia.
- Che ricca vegetazione! A parte le solite robinie vedo molti alberi di pregio: faggi, ciliegi
spontanei, aceri, palissandri… ci devono essere anche dei pini, guarda quanta resina… in
effetti però non avevo mai visto tanta resina in vita mia. Anzi tutta questa resina comincia
a farmi un po’ schifo. Mi sta venendo la nausea…
Giunto a una radura, Enigma rimane pietrificato da una delle immagini più terrificanti mai
viste in vita sua.
4 treni completi giacciono a mezz’aria, interamente avvolti da quella che lui pensava fosse
resina e in realtà è un filamento bavoso. 4 enormi bozzoli che vacillano a ogni colpo di
vento emettendo sinistri rumori di ferraglia nel silenzio quasi irreale del bosco selvaggio.
Dai treni, ora provengono laceranti vocii, ora striduli lamenti: “Aiuto, abbiate pietà per dei
poveri pendolari”, “Abbiamo sete e fame, ma più sete che fame”, “Liberateci, dobbiamo
tornare al nostro lavoro impiegatizio”, “Per cortesia, ci siamo già persi due puntate di Lost”.
Un brivido corre lungo la schiena di Enigma, quando dietro di sé sente un fruscio e poi
avverte un’ombra alle spalle. Si volta cautamente e quando il messaggio di quanto sta
vedendo giunge dagli occhi al suo cervello per un attimo non ci crede. Se l’immagine dei
treni penzolanti era terrificante, questa che ha di fronte in questo istante è raccapricciante.
Un enorme ragno nero, grande quanto un elefante, sta agitando nervosamente i suoi
cheliceri. Enigma sviene per un centesimo di secondo, poi deglutisce. Poi gli tremano le
gambe e per poco non cade bocconi. Il ragno rompe il ghiaccio e il silenzio.
- Ehi, amico, quante scene, non è che te sei proprio un figo…
- Tu… tu… tu… chi… chi… chi…
- Uff, che palle. Dai, non spaventarti, sono Vedova Nera. Non faccio male a una mosca…
beh, oddio, le mosche me le mangio in effetti, ahahahahaha.
- Ma… ma… i treni… pendolari… morti… vivi… cosa…
- Don’t worry, stanno tutti bene. Il dietologo mi ha vietato di consumare esseri umani
perché ho i trigliceridi un po’ alti. Mangio solo moscerini, zanzare, a volte qualche
vermiciattolo, niente più. Solo che il mio istinto mi ordina di fare delle palle di tela ogni
tanto e che colpa ne ho se sono un po’ cresciutella? In genere appallottolo tronchi
d’albero, macigni, betoniere. Stavolta ho visto i treni e mi sono detta: sono talmente brutti
che nessuno se la prenderà a male…
- Ma… che diavolo… tu… perché… qui…
- Mi hanno licenziata e sono in attesa di occupazione. Facevo l’attrice, non so se mi hai
visto nell’ultimo capitolo della trilogia del Signore degli Anelli… pensavo sarebbe stato il
mio trampolino di lancio e invece… sì, mi hanno offerto il ruolo di protagonista in
Aracnofobia 4, ma siccome era un B movie da due soldi, mi avrebbero pagata poco e
comunque voglio mantenere una certa dignità cinematografica. Io invece mi sono proposta
per la seconda serie di Desperate Housevives, d’altra parte anch’io sono una massaia. Ma
niente! I produttori non volevano neanche farmi un provino…
Enigma, forse perché Vedova Nera sa mettere a proprio agio i suoi interlocutori, o forse
perché sta cominciando a fare freschetto, comincia ad acquistare un po’ di coraggio.
- In… nome della legge… ti chiedo di liberare i treni… e costituirti…
- Come? E che cosa ho mai combinato? Dai, non rompere. Tra poco ho un colloquio con
Tinto Brass e non posso mancare. Au revoir!
La ragnessa scappa a zampe levate e come un fulmine si scapicolla sui binari verso
Milano. Enigma le va dietro, stando a una certa distanza perché la visione di quell’enorme
deretano mobile è sconvolgente.
- Fermati, in nome della legge! Se ti fermi adesso, la corte potrebbe essere clemente!
- Ma figurati, sono già in ritardo!
- Ma chi mai ti prenderebbe? non ti sei fatta neppure la ceretta.
- Le zampe pelose sono il mio bello!
- Fermati, ho detto!
- Se continui a chiacchierare mentre corri, non caverai un ragno dal buco,
ahahahahahahaha.
- Maledetta! Come fai ad andare così veloce?
- Forse perché sono una spider? Ahahahahahahahahaha.
- Se non ti arrendi, non ti concederemo le attenuanti generiche e inoltre ti sparerò contro
uno dei miei superpoteri.
- Ahahahahahaha, quali superpoteri? Tu sei un superilluso se pensi di poter fermare una 8
zampe motrici in piena corsa.
- Cicciobombo cannoniere dove aveva tre buchi?
- Uuuuuuuuuaaaaaaaaaaaaaaah, maledetto bipede! Quale orrendo effetto mi stai
causando nelle viscere? Tutto ciò mi procura volta stomaco e disgusto,
aaaaaaaaaaaaahhhh. Oh, mamma, i miei 750 figli rimarranno orfani! Il loro papà gliel’ho
divorato io l’anno scorso…
Anche questa volta il nostro eroe è riuscito a fare un po’ di pulizia sulle ferrovie e senza
inquinare l’ambiente con il DDT o affini. I treni rubati saranno ripuliti e rimessi sui binari
dopo appena quattro anni. I pendolari rapiti si faranno una doccia con il Badedas e
verranno accolti con ogni genere di viveri alla mensa aziendale di LeNord.
Vedova Nera viene consegnata al rettilario di Varallo Pombia dove vive felicemente tuttora
circondata dai suoi 749 figli (uno di essi è stato assunto a Hollywood per un serial sui
teenager e le loro paure nel nuovo millennio). Il commissario Riddle, di ritorno dalla
riunione al Circolo Amici di Schopenhauer, incontra Enigma per strada.
- Complimenti Enigmone, ho saputo che hai sgominato Vedova Nera.
- Già commissario, ma non so perché ho ancora una strana inquietudine nell’animo…
- Vedi Enigma, il piacere è solo una funzione derivata dal dolore, che vive unicamente a
spese di esso.
- Sarà, ma la tristezza non mi passa.
- Beh, visto che la filosofia non funziona, andiamo a ubriacarci.
- Okkei.
FINE
33.
Mister Enigma e il gigante Leone
È un mattino rigoglioso, oggi, a Milan Town. Le foglie, tornate a splendere di verde
smeraldo, danzano al ritmo serpeggiante di un caldo venticello proveniente da Ovest La
città è già sveglia e operosa, molte persone camminano per strada per godersi il profumo
di una estate imminente o semplicemente perché c’è sciopero dei mezzi. In zona Fiera, i
flebili suoni del nuovo giorno sono scanditi dalle mazzate di un team di muratori impegnati
nella demolizione dei vecchi padiglioni.
- Gianni, io comincio a sfondare queste pareti, ok?
- Benone, Pinotto!
- Mi sa che qua c’era una porta che poi hanno murato, che ne dici Gianni?
- Pinotto, vedi di lavorare, eh?
- Gianni, qui c’è un cartello con una scritta strana, non è pericoloso?
- Uff, Pinotto, che barba. Fammi vedere: “hic sunt leones”. E che cosa significa?
- Perché non lo chiediamo a Mas, lui è del Senegal, magari è la sua lingua…
- Più che altro è laureato in ingegneria nucleare, magari ne sa un po’ più di noi. Maaaas!
- Ehi, fratelo, dimi…
- Cosa significa questa frase?
- “Hic sunt leones” è latino, vuol dire “Qui ci sono i leoni”. Romani di grande impero
romano scrivevano su loro cartine per indicare che in parti inesplorate di Asia o Africa, mia
madre terra, ci sono belve feroci e di stare atenti nele ricognizioni.
- Ah, ho capito. Pinotto, procedi pure alla demolizione.
Dopo un’ora e mezza di lavoro, Pinotto apre un varco in quello che sembra un padiglione
abbandonato da molto tempo e totalmente buio.
- Gianni, non vedo nulla qua dentro!
- Fai luce con la torcia, Pinotto.
- Gianni, vedo una enorme cosa, come se fosse una suola di scarpa. C’è scritto 7560, ho
paura.
- Pinotto, smettila di fare il piagnucolone.
L’enorme suola si muove. Pinotto scappa e va a prendersi un cappuccino al bar. Dal varco
esce una testa enorme, con barba folta e capelli ricci, gli occhi assonnati.
- Gianni, il tuo amico ha ragione, 7560 è il mio numero di scarpe, ahahaha.
Mentre lo strano essere si tira in piedi,
Il gigante, uscendo dal padiglione, si sgualcisce i jeans contro il cancello. E continua la
sua corsa verso The Peace Arch.
Milan Town viene fatta evacuare in poche ore, grazie anche all’esperienza acquisita
durante le simulazioni di attacchi terroristici avvenute qualche tempo fa. La città è deserta,
ma del gigante Leone non c’è neanche l’ombra. Il commissario Riddle, in zona Sixth Saint
John, ha allestito un commissariato da campo con un paio di tende canadesi e un
fornelletto a gas per cuocere le trofie al pesto.
- Enigma, la situazione è gravissima. Abbiamo un problema, un enorme problema ma non
sappiamo dove si nasconde. Il tuo arduo compito, per il quale eventualmente verrai
premiato con una medaglia, è trovare il gigante Leone e assicurarlo alla giustizia.
Domande?
- Sì, ne avrei un paio…
- Bene, tanto io non so che cosa risponderti. E adesso vai che l’acqua sta bollendo e i
ragazzi hanno una certa fame.
Mister si dirige in zona Fiera per trovare indizi e ricostruire l’accaduto. Sul cancello di
entrata trova un brandello dei jeans di Leone.
- Uhm, il mio fiuto mi dice qualcosa, credo di sapere dove trovare il gigante…
Enigma si fionda in Cadorna square con un monopattino abbandonato dalla cittadinanza in
fuga.
- Eccoti qui, Leone. Lo sai che grazie alle tue dimensioni hai terrorizzato tutta Milan Town
e i cittadini onesti sono scappati tutti?
- Infatti mi sembrava strano che all’ora di punta il traffico fosse così scorrevole… ma come
hai fatto a trovarmi, credevo di essermi nascosto bene…
- Il pezzo di jeans che ho trovato impigliato sul cancello mi ha chiarito tutto. So che sei un
maniaco dell’ordine e che hai anche buon gusto nel vestire. Perciò ho pensato che fossi
venuto qui a rammendarti i pantaloni con l’ago e il filo di Oldenburg.
- Già, almeno ho dato un senso a questo monumento che francamente è raccapricciante e
offende la comune moralità.
- Ma Leone, questa scultura è un omaggio alla creatività ed alla laboriosità dei cittadini di
Milan Town, in particolare agli operatori del settore della moda.
- Ma quale moda? Non esiste più il made in Italy, dietro a nomi tipicamente da Belpaese si
celano gli americani, gli inglesi, i cinesi e anche pericolosi terroristi.
- Leone, adesso basta. Dai, da bravo, costituisciti e vedremo di tenerne conto in fase
processuale.
- Ma nemmeno morto, prova a prendermi, formica! Ahahahahahahaha.
Il gigante Leone comincia a scappare verso Certosa Drive e taglia a destra imboccando la
Lake Highway.
Enigma, prende in prestito una Subaru Impreza da rally color violetta, abbandonata col
motore acceso da un turista tedesco evacuato.
I due si rincorrono sull’autostrada semi deserta. Leone agguanta un Malpensa Shuttle
(fortunatamente vuoto e telecomandato) e lo lancia addosso alla Subaru. Enigma, grazie
alle quattro ruote motrici e a un ESP da paura, schiva il megaproiettile e continua a
sfogare i numerosi cavalli per raggiungere l’enorme velocista. All’altezza di Saronno, sulla
bretella A9 per Como, Leone decide di scartare verso la stazione Nord. Qui trova un bel
diretto e un locale in partenza per Cadorna. Ci monta sopra utilizzandoli come pattini e si
avvia verso la metropoli col vento tra i capelli e le braccia distese come i surfisti.
Enigma ruba un locomotore a gasolio per interventi speciali e gli sta dietro. A Saronno Sud
il locale si ferma ma il diretto prosegue. Leone per un po’ rimane orfano di un pattino, si
tiene in equilibrio ma a Serenella una folata di vento (tipica dei luoghi desertici), gli fa
perdere definitivamente la stabilità e cade rovinosamente sulle rotaie. Enigma, grazie a
una serie di cavi di acciaio trovati sul locomotore e ai picchetti avanzati dal campo base
del commissario, lo lega e lo assicura come Gulliver nella terra dei Lillipuziani.
Il commissario Riddle convoca una conferenza stampa sotto il tendone da circo di
Serenella.
- Giornaliste, giornalisti, vorrei ringraziare tutti i cittadini di Milan Town per la
collaborazione e la rapidità nel lasciare la città assediata. Vorrei inoltre assicurare che il
gigante Leone non darà più fastidio alla nostra placida comunità, in quanto verrà spedito
con una petroliera sull’isola di King Kong dove potrà riabbracciare la sua tenera amica
scimmia. Vorrei inoltre ringraziare il qui presente Mister Enigma, che eroicamente ha
liberato la città e a cui vorrei conferire la medaglia d’oro al valore, che però devo subito
confiscargli in quanto è stato protagonista di atti di sciacallaggio, rubando un monopattino,
l’automobile di un forestiero e un locomotore di servizio. È tutto. E ora, siete invitati al
rinfresco che si terrà sulla spiaggia del qui vicino e ridente laghetto.
- Yuhuuuuuuuuuuuu.
Prima di partire, Leone vuole scambiare due parole con Enigma.
- Ehi, scusa se ti ho procurato un po’ di casini. Mi spiace per la medaglia, se lo sapevo…
- Don’t worry Leone, un pezzo di ferro non mi cambia la vita. Tu, piuttosto, sei contento di
tornare a casa?
- Sì, non vedo l’ora di giocare a scacchi con King Kong, mi deve una rivincita quello
scimmione. Grazie di tutto, amico. Pensa, dopo tutti questi guai, non so nemmeno come ti
chiami…
- Tu non sai chi sono. E nemmeno io.
FINE
34.
Mister Enigma in “Viaggio all’interno della rete”
Milan Town, splendida metropoli conosciuta in tutto il mondo per i suoi sfarzosi giardini, i
lussuosi viali alberati, gli immensi e verdissimi parchi, gli oceani, i laghi e i fiumi che la
accarezzano e le catene montuose che la abbracciano. Ma purtroppo anche per la
malavita organizzata, che oggi sceglie di delinquere utilizzando anche le vie telematiche.
Infatti, il server di LeNord è impallato e pare ci sia dietro lo zampino del più grande hacker
del mondo. I treni sono completamente bloccati, i pendolari inferociti maledicono
l’inaffidabilità del progresso, lanciando slogan tipo: “Basta con la totale dipendenza dalle
apparecchiature digitali!”, “Evviva il sistema analogico!”, “Si stava meglio quando si stava
peggio!”, “Basta, non voglio più pasta!”.
Di riflesso, tutta Milan Town è caduta nel più totale delirio. La città, senza pendolari, è
come morta e per nulla produttiva. Gli uffici sono vuoti, le aziende collassano e chiudono
per bancarotta. I bar falliscono a causa dei pochi avventori in pausa pranzo, i locali sui
Navigli non hanno più aperitivi da distribuire e piangono i bei tempi delle vacche grasse i
cui vendevano acqua colorata a 15 Euro. La borsa di Milano chiude in ribasso, anzi chiude
del tutto e manda a casa i dipendenti. I cinesi non hanno più clienti per i loro ombrelli
apri&butta nella spazzatura. Insomma, una tragedia.
Mister Enigma viene chiamato d’urgenza dal commissario Riddle nel reparto informatico
del quartier generale.
- Caro Enigma, siamo ormai agli sgoccioli. LeNord è clinicamente morta a causa degli
hacker e Milan Town, secondo fonti sicure, ha perso il suo primato di capitale morale e ha
lo stesso potere economico di Caronno Pertusella. Non so se ci ripiglieremo mai da questa
situazione e probabilmente tutta l’umanità sprofonderà in uno stato di coma irreversibile.
Ma voglio giocarmi l’ultima carta a mia disposizione, cioè tu, Enigma. Adesso passo la
parola a J, il nostro genio del marchingenio, che illustrerà come potrai esserci utile. Intanto
io mi bevo un bel bicchiere di Uliveto, l’acqua dei grandi campioni.
- Grazie commissario. Enigma non abbiamo armi per contrastare l’hacker che ha sabotato
il sistema informativo di LeNord. Quindi ci rimani tu, che non sai nulla di computer, ma che
puoi inserirti nel sistema sottoforma di file e combattere.
- Non ho capito un kappa…
- Ti inseriremo sotto lo scanner bio-digitale, poi ti masterizzeremo e faremo di te un file
zippato. Successivamente ti spediremo via mail al customercare di LeNord e lì, entrando
in contatto con il sistema flippato, cercherai di capire il problema e lo risolverai. Ti
inseriremo una ricetrasmittente VOIP in fase di scanning, in modo che potremo essere
sempre in contatto. Domande?
- Mah, ne avrei almeno una dozzina…
- Mi dispiace, Mister, ma non posso rispondere perché è un esperimento inedito e inoltre
sono in silenzio stampa.
- Ok, mi fido di lei, J.
- Bene, allora smettiamola di perdere tempo con frasi fatte e procediamo. Infilate Enigma
sotto lo scanner!
- Enigma in posizione, capo.
- Settare i comandi: qualità mediocre, bianco e nero, risparmio energia, alta velocità!
- Comandi settati, capo.
- Avvio scanner!
- Scanner avviato, capo.
- Comprimere il file ottenuto!
- File compresso: Enigma.zip.
- Bene, quanto pesa il file?
- 1,2 megabyte, capo.
- Ah, ottimo, risparmieremo su un CD vergine. Trasferire il file su floppy disk! Con la
differenza possiamo ordinare un paio di capricciose da Pizza Express.
- File trasferito e ordinazione a Pizza Express eseguita, capo.
- Ok. Inviare mail a customer care, soggetto: reclamo. Allegato: Enigma.zip!
- File inviato, capo.
- Calcolare tempo di trasferimento!
- File giunto a destinazione senza danni, capo.
- Mettete il commissario in vivavoce con Enigma!
- Vivavoce attivato, capo.
- Enigma, mi senti?
- Oooooooohhhhhhh, aaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhh, uuuuuuuuuuuhhhhhhhhh.
- Enigma, piantala di fare l’idiota, rispondi al commissario tuo.
- Commissario, è lei? Io non so chi sono…
- Questa battuta la conosciamo già alla nausea.
- No, non in quel senso. Sono cambiato, sono diverso. Vedo tante luci colorate, tante
nuove entità, altro che quarta dimensione, qui c’è la quinta, la sesta, la settima… sento
che questo è il mio elemento… la mia vera natura…
- Enigma, razza di balordo, un po’ di contegno. Sei in servizio e io sono un tuo superiore.
- Commissario, qui non esiste inferiore e superiore… qui esiste la totalità, l’immensità,
l’infinito finito e viceversa. Sono parte della rete, lo sento. Sono parte del tutto. Io sono il
tutto. In me risiede tutta la conoscenza dell’uomo, io stesso sono la conoscenza.
- Ma fammi il piacere…
- Ora sono a Boston, adesso a Campobasso. In Australia e in Austria al tempo stesso. Io
sono in ogni luogo e in nessun luogo. Io sono tutti gli uomini e nessun uomo. Io sono
l’universo…
- Commissario, lo stiamo perdendo…
- Enigma sei un citrullo. Se non rinsavisci immediatamente ti tolgo tutti i buoni pasto, da
qui fino all’eternità!
- Ok, commissario. Mi scusi, mi sono lasciato prendere dal vortice di Internet.
- Oooh, ora che abbiamo ristabilito l’ordine, dimmi cosa vedi.
- Un attimo solo che sto arrivando al server centrale. Maledizione! Mi chiede la password e
la ignoro totalmente.
- Prova con “ferrovie”.
- Vediamo… uhm, ci deve essere un errore. Sono finito in un sito a luci rosse norvegese…
- Allora prova con “lenord”.
- No, è un sito di loghi e suonerie portoricano.
- “ballaballaballerina”?
- Eccoci qui! Sito LeNord. Mah, io vedo tutto tranquillo qui. Il server è perfettamente
funzionante secondo la mia diagnosi.
- Che cavolo stai dicendo Enigma?
- La verità. Nessun attacco hacker in corso. Il sistema è regolare, è semplicemente stato
bloccato dall’amministratore per consentire un più veloce flusso di dati.
- Non è possibile. Il responsabile del centro elaborazione dice che è tutto in tilt.
- Mah, io vedo una infinità di dati entrare e uscire dalla scheda di rete. Provo a bypassare
il firewall e inserirmi nel mainframe…
- Ma come parli?
- Eccoci qui. Ora ho capito tutto: il responsabile del centro informatico de LeNord sta
giocando a Doom, il celeberrimo sparatutto 3D, in rete con alcuni amici. Ha bloccato tutte
le altre attività del server per essere il più forte e sbaragliare la concorrenza.
- Che cosa? Ma tutto questo è disgustoso.
- Ora provo a inserirmi nel gioco. Mi trasformo in un bue muschiato che spara fuoco.
Eccolo, lo vedo. Ahio! Mi sta sparando proiettili al plasma! Maledetto, ora ti aggiusto io…
- Enigma, vediamo di sbrigarci…
- Vieni qui, esecrabile mercenario di pixel. Rispondi al mio quesito: ci fai o ci sei?
- Enigma… allora? Possiamo essere felici?
- Direi di sì, commissario, l’applicazione si è chiusa inaspettatamente per un errore tipo
013. Adesso riavvio il server in remoto e tutto dovrebbe funzionare. Qualcuno pensi a fare
scattare le manette ai polsi di quello sciagurato perdigiorno.
- Non ti preoccupare Enigma, i tutori dell’ordine lo stanno già conducendo al carcere di
Saint Victor. Ora tu pensa a uscire fuori da lì.
- E come faccio? Dite a J di darmi istruzioni…
- J adesso è in pausa pranzo. Temo dovrai sbrigartela da solo.
- Nooo, commissario, nooo, sono stato risucchiato in un altro gioco on line, aiutooo!
Grazie a Enigma, Milan Town è salva. Tutti i pendolari possono tornare a trascorrere
piacevoli momenti sui treni di LeNord e l’economia, secondo fonti sicure, si sta
riprendendo alla grande lasciando spazio a nuovi posti di lavoro e tanti sorrisi. Il
responsabile del centro dati di LeNord verrà accusato di utilizzo improprio di strutture
parastatali e interruzione aggravata di servizio e per questo sarà condannato a 5 giorni di
arresti domiciliari e 34 euro + IVA di ammenda. Il povero Enigma, dopo 62 tornei di
Tekken e Resident Evil, torna sotto forma di allegato nel mondo reale. Dopo una bella
passata di Norton antivirus, Enigma riacquista tutta la sua forma e si presenta dal
commissario Riddle per ricevere le congratulazioni.
- Complimenti Enigma, la nostra città ti deve la vita.
- Grazie commissario, così mi fa arrossire…
- Che ne dici di festeggiare con un buon vino all’enoteca Bacco & Perbacco? È qui a due
passi…
- Ma beviamoci un Galassi!
- Col cacchio, il Galassi te lo bevi tu.
FINE
35.
Mister Enigma e il treno delle meraviglie
Il potere. Che cos’è il potere? Ve lo dico io che cos’è il potere.
Il potere è il controllo assoluto sulle persone. E di conseguenza sugli eventi, accadimenti e
roba varia.
Se io ho potere, stai tranquillo che ti faccio fare quello che voglio. E se tu ti rivolti, io mi
rivolgo a qualcuno che ha il potere su di te e ti farà fare quello che voglio io. Perché io ho il
potere di farlo. E vedrai che la prossima volta eseguirai ciò che ti ordino. Tiè.
Ma veniamo all’allegra Milan Town, che oggi ci regala una sorpresona, che, siamo sicuri,
renderà felici tutti i pendolari.
Il commissario Riddle convoca una conferenza stampa straordinaria in Cadorna Station.
- Signore e signori, giornaliste e giornalisti, pendolari e sfaccendati lazzaroni, salve a tutti.
Oggi è un giorno importante per Milan Town. Ciò che sto per presentarvi non ha eguali in
tutto il mondo e darà lustro alla nostra bella città, spesso bistrattata e definita come una
sozzura, e la collocherà al centro dell’universo per inventiva, creatività, ingegno, progresso
civile e simpatia contagiosa. Almeno, questo è quanto mi hanno imposto di dire, visto che
io non ho la più pallida idea di ciò di cui sto parlando. Quindi lascio la parola all’esimio ing.
Moro che illustrerà il progetto che oggi andiamo a inaugurare. Prego dotto’…
- Grazie commissario. Buongiorno a tutti. Il mio nome è Tommaso Moro e sono un
ingegnere utopico. Quello che oggi ho l’onore e il piacere di presentarvi si chiama “treno
delle meraviglie”.
Subito i giornalisti d’assalto si scatenano con domande ficcanti e tendenziose.
- Che cos’è il treno delle meraviglie?
- Beh, questa è una domanda inaspettata… anyway, il treno delle meraviglie è un progetto
di altissima ingegneria utopica, frutto di anni di studi e lavori, commissionato da Lombardy
Country e finanziato dalla Continental Community, Milan Town, ma soprattutto dalle
innumerevoli tasse che pagate voi cittadini.
La premessa alla base del progetto è che ogni viaggio in treno viene considerato dai
pendolari come una costrizione. Siamo costretti a sederci o a stare in piedi. Siamo costretti
a salire in una determinata stazione e a scendere in un’altra. Siamo costretti a vedere i
soliti panorami, le solite facce. Diciamocelo pure: siamo costretti alla mediocrità.
Il risultato del nostro progetto è quindi un treno per pendolari da urlo.
- Che cosa significa treno da urlo? Che tutti avranno paura?
- Sì, mio nonno in carriola… fatemi parlare, che diamine! Il treno delle meraviglie sarà un
nuovo mondo tutto da esplorare. Sarà il mezzo di trasporto più democratico della galassia.
Sarà come viaggiare stando a casa propria. Chiaro il concetto?
- No.
- Ok. Il treno delle meraviglie è la macchina perfetta. Adesso sono stato più chiaro?
- No, no e no.
- Andiamo al binario 3, numero scelto appositamente in quanto perfetto, e vi svelerò
l’arcano.
L’ing. Moro, seguito da Riddle, si dirige verso i binari. La folla trepidante li segue con una
curiosità morbosa. In prima fila il neopresidente della repubblica, il neopresidente del
consiglio, il neoministro dei trasporti e il neoministro della cultura. Insomma una novità
dietro l’altra.
- Aprite il sipario!
Un enorme tendone di raso rosso si schiude e rivela qualcosa di stupefacente. Un treno
immenso si presenta davanti agli occhi di tutti. Alto quanto un grattacielo, la cui lunghezza
si perde a vista d’occhio.
- Ecco il treno delle meraviglie. Siete contenti?
I giornalisti e la gente normale non riescono a parlare dall’emozione. I neoministri, invece,
si dirigono verso il buffet e gli aperitivi.
- Vi ho lasciato a bocca aperta, eh? Non preoccupatevi è la normale reazione ad ogni
grande opera di ingegneria utopistica. Il treno che avete di fronte è dotato di qualunque
comfort che possa venirvi in mente e soprattutto funziona. Sempre. Dai, su, esprimete un
desiderio, vedrete che il treno delle meraviglie lo esaudirà.
- Io vorrei fare shopping mentre viaggio…
- Ah, ah, ah, negozi di ogni tipo e per ogni portafoglio vi aspettano nella carrozza
commerciale. Dai magazzini “All’onestà” fino all’atelier di Gucci.
- Io gradirei mantenermi in forma nelle noiose ore di attesa tra Cadorna e Domodossola
Station a causa dei lavori di quadruplicamento…
- A sua e a vostra disposizione 45 palestre, 2000 campi di calcio, basket, pallavolo, sci e
biglie, pista ciclabile, pareti per free climbing, altalene e scivoli. E ancora, vela, kayak e
paracadutismo.
- A me spesso capita di avere un languorino mentre ammiro la campagna industriale di
Garbagnate Milanese. Se avessi voglia di uno spuntino?
- Ma cari amici golosoni, assaporate pure le specialità di cucina fusion, etno-progressive,
afro-irlandese, italo-canadese, kosher-coreana, giappo-piemontese, polenta e formaggio,
ecc. nei 4000 ristoranti disseminati tra le carrozze. E inoltre bar, fast food, pub, bistrot
panoramici e locali alla moda per aperitivi da paura in stile naviglio.
- Io sono stanco di sentire le solite conversazioni tra impiegati frustrati e le risate per
battute scadenti…
- Posso consigliare il giusto cibo per le vostre orecchie? negli oltre 5400 locali potrete
ascoltare musica techno, rock, pop, metal, chill out, jazz e naturalmente musica leggera
italiana con concerti live gratuiti della bravissima Dolcenera.
- Piano, piano, ing. Moro. Se gli studenti vogliono studiare, con tutto questo casino…
- Don’t worry. Ci sono 3000 sale di lettura, aule computer, biblioteche tra cui una splendida
riproduzione di quella di Alessandria d’Egitto e una filiale della Sormani.
- E la fede? Dove la mettiamo la fede?
- Abbiamo pensato anche a quello. Chiese cattoliche, evangeliche, anglicane, sinagoghe e
moschee. Altari per riti pagani e nuove strutture per tutte le confessioni.
- Sì, ma se io ho un cagnolino a cui scappa pipì?
- Ah, ah, ah, i 150 chilometri di marciapiedi non sono abbastanza? Ci sono i parchi e le
spiagge riservate!
L’ing. Moro continua per ore e ore a sciorinare caratteristiche, funzionalità, allestimenti,
dettagli.
Fatevi venire in mente cosa vorreste ci fosse sul vostro treno pendolare… beh, c’è anche
quello.
FINE PRIMA PARTE
Mister Enigma e il treno delle meraviglie (seconda parte)
Dopo le esaurienti spiegazioni dell’ing. Moro sull’avveniristico convoglio e le domande
scritte a tavolino dall’ufficio stampa, finalmente cominciano anche le domande
imbarazzanti da parte dei giornalisti più bastardi.
- Parliamo di prestazioni. Tutto questo carrozzone di robaccia chi lo sposta? Un reattore
nucleare? Ahahahahaha.
- Esatto. Il motore del locomotore è un propulsore a fusione fredda che sviluppa la
bellezza di 15 miliardi di cavalli ed è in grado di coprire una distanza di 300 km in poco più
di 45 secondi.
- Ooooooooooh.
- Vi ho sorpreso di nuovo, eh?
- Ok, d’accordo. Tutto questo è bellissimo, ma parliamo di sicurezza. Spero abbiate
pensato alla sicurezza…
- 34 ospedali, 56 stazioni dei pompieri, 29 stazioni di polizia, 8 carceri, di cui uno di
massima sicurezza e 96000 toilette, tutto quanto a bordo del nostro treno delle meraviglie.
Inoltre Mister Enigma, il mitico e inutile eroe di Milan Town, si è offerto volontario per
girare in continuazione tra i vagoni alla ricerca di manigoldi da assicurare alla giustizia.
Può bastare?
Il più giovane tra i giornalisti, rimasto zitto fino a quel punto e spesso calpestato da quelli
raccomandati, prende la parola.
- Buongiorno. Sono un giornalista indipendente free lance, attualmente collaboro con il
quotidiano…
- Non mi interessa, qual è la domanda per cortesia?
- Sì, certo… ma quanto è lungo questo treno? Non si riesce a vederne il capo…
- Il treno, per la precisione, è lungo 36 km.
- Ok. Quindi, dove si trova attualmente la carrozza di testa?
- Dunque, all’incirca dalle parti di Saronno Station.
- Ottimo. Allora, magari la mia domanda sarà ritenuta dai più un po’ cretina, ma se io devo
andare da Cadorna Station a Saronno City, come faccio? Il treno senza partire è già
arrivato, o sbaglio?
- Ahahahahahaha, pensava di mettermi in difficoltà, pivello di un pubblicista? Ovviamente,
senza che un povero pezzente qualunquista ce lo venisse a consigliare, abbiamo previsto
anche questo. Una monorotaia è allestita all’interno del treno, con una cabina comoda e
arredata secondo le regole del feng shui. È piuttosto capiente (circa 20 posti a sedere e 10
in piedi) e trasporta i viaggiatori da una parte all’altra del treno. La monorotaia ferma in
tutte le stazioni e parte ogni ora dal capolinea. Per raggiungere Saronno ci mette circa
un’ora e mezza, ma d’altra parte bisogna passare attraverso negozi, persone, biblioteche,
parchi, pensionati che lanciano il pane ai piccioni, piste di snowboard, paracadutisti, cani
da slitta, teleferiche, templi greci, case da gioco e tutte le altre belle cose che vi ho
elencato finora.
Un applauso spontaneo e fragoroso scoppia e riempie la cassa armonica naturale di
Cadorna Station.
A questo punto Mister Enigma, che si era infilato in un tombino per evitare la calca
mostruosa, disgustato dai falsi trionfalismi, decide di soccorrere il povero giornalista.
- Mi scusi dott. Moro…
- Ingegnere, per favore. Mi dica, caro Enigma.
- Quindi se io voglio viaggiare tra Milano e Saronno impiego circa un’ora e mezza?
- Minuto più, minuto meno, ehehehe.
- Ipotizzando che io sia un pendolare, che vantaggio traggo da tutto questo? Viaggio su un
treno, all’interno di un altro treno. Non mi garantite un posto a sedere e ci metto il
quadruplo del tempo per arrivare a destinazione. Delle belle attività che mi proponete, non
potrò godermene nemmeno una perché sarò costretto a viaggiare sulla monorotaia. Il
motore nucleare a fusione fredda non è stato ancora collaudato su un mezzo di trasporto
pubblico e inoltre non sopporto Dolcenera come il 98% della popolazione mondiale.
Insomma, qual è lo scopo di questo treno delle meraviglie?
- Beh… a questa domanda… risponderà… il commissario Riddle, prego…
- Ah, devo rispondere io? E che ne so? Se posso parlare liberamente, vi dirò in tutta
sincerità che questo treno delle meraviglie è una vera ciofeca. Non rispetta i canoni
classici di bellezza, ha delle proporzioni abnormi e lede il mio senso estetico. Ordino
perciò di abbatterlo immediatamente e di lasciare spazio ai vecchi carrozzoni di LeNord,
sicuramente più deprimenti, sporchi e privi di qualunque elementare comodità, ma almeno
pratici, e che cavolo.
- Commissario, la prego di riconsiderare la sua analisi, sono sicuro che possiamo trovare
un accordo…
- Sì, il mi bemolle minore, ma mi faccia il piacere…
- No, commissario, la prego. Il lavoro di una vita demolito in un istante, la mia
professionalità inficiata, la piscina nella mia terza casa che devo ancora finire di pagare…
la prego.
- Ma vaffanbrodo, cialtrone. Questa ripugnanza di dimensioni titaniche non è stata
progettata attorno ai pendolari, bensì attorno al suo portafoglio! E ora sotto con il lavoro di
piccone e dinamite.
E così, Cadorna Station torna a essere la simpatica stazione di sempre, senza fronzoli e
cestini per l’immondizia. Il treno viene smembrato e con i pezzi ricavati viene costruita Las
Vegas 2, una città dei vizi a Serenella Desert. L’ing. Tommaso Moro viene licenziato e
conclude la sua carriera scrivendo trattati pubblicati sulla terza di copertina del Tuttocittà.
Riddle si complimenta con Enigma.
- Enigma, oggi è un giorno come un altro. Ma sono sicuro che per te è importantissimo.
- Perché mi dice queste cose belle commissario?
- Come perché? Non ti rendi conto? Sei riuscito a risolvere una situazione pericolosa con
una serie di domande ragionate e non con stupidi enigmi di basso livello intellettuale.
Credo sia un primo passo verso la tua completa guarigione.
- Davvero? Commissario, crede davvero che io possa guarire?
- No.
FINE
36.
Mr. Enigma e la misteriosa scomparsa del commissario Riddle
Ci sono immagini del cinema che non dimenticheremo mai. Martin Sheen sdraiato sotto un
ventilatore a pale, Marlon Brando in sella a una Triumph T-Bird, Cary Grant che scappa
inseguito da un aereo, Lino Banfi che fa le corna. Ma altre immagini rimarranno impresse
per sempre nella nostra mente, per esempio il commissario Riddle dietro alla sua
scrivania, concentrato su dossier scottanti, prove schiaccianti, documenti top-secret o una
battaglia navale da urlo.
Purtroppo del commissario Riddle non ci rimarrà nient’altro perché da ormai tre giorni
risulta scomparso e nessuno ne sa nulla. Non ha lasciato alcun biglietto, non un post-it,
non un messaggio sulla sua chat line preferita, niente di niente. Gli affari interni stanno già
indagando, ma brancolano nel buio. Riddle è svanito nel nulla senza lasciare traccia.
L’ipotesi di un rapimento a scopo intimidatorio sta prendendo sempre più piede. E la cosa
terrorizza tutti quanti perché sarebbe il più duro colpo mai inferto alle istituzioni di Milan
Town.
Enigma, nel frattempo, è all’oscuro di tutto e sta godendosi il sole oscurato da una nube
grande come la Nuova Zelanda sulla spiaggia di Saint Bartholomew At The Sea. Proprio
mentre la sua biglia di Bartali è in vantaggio su quella di un bambino di sei anni, riceve un
cablogramma: “Enigma STOP caso della massima importanza da risolvere STOP recarsi il
più velocemente possibile al commissariato di Milan Town STOP non badare ai limiti di
velocità STOP stare solo attenti ai semafori e agli STOP ah ah ah, abbiamo guadagnato
una parola STOP.
Enigma arriva al commissariato, dopo circa 36 ore di code dovute al ponte del 2 giugno. In
breve i detective Roy e Johnny gli spiegano la situazione.
- Ma quando è stato visto per l’ultima volta, il mio povero commissario?
- Quattro giorni fa, si è infilato l’impermeabile, si è accesso la sua Gitane, ha spento la
lampada da tavolo e si è mischiato alle luci e al buio dei vicoli viziosi ma pur sempre
affascinanti di questa città.
- Nessuno sa dove fosse diretto?
- Eh, caro Enigma, chi può dirlo? Nella vita di ognuno di noi, giunge un momento in cui ci
si presenta un bivio dinnanzi e bisogna scegliere la strada. E tutti sappiamo che
qualunque scelta faremo, essa comporterà un cambiamento sostanziale nella…
- Ok, io esco a indagare, tenetemi informato se succede qualcosa.
- … nostra esistenza, ma non nel nostro destino, perché questi è già stato scritto non certo
da…
- Falla finita, Roy.
- Va bene, Johnny.
Enigma passa al setaccio tutti i locali dei bassifondi della città, ma di Riddle neanche
l’ombra. In una sala da biliardo, incontra Jack il Viscidone, noto informatore e testimone di
nozze del commissario.
- Jack, sai qualcosa della scomparsa del commissario Riddle?
- Uhm, purtroppo non so nulla…
- Un cinquantone ti può rinfrescare le idee?
- No.
- Un centone?
- Direi proprio di no.
- Ok, facciamo 200 Euro più un gratta&vinci.
- Enigma, neanche un miliardone, perché non so davvero nulla.
- Ah.
In quel momento il nostro prode segugio riceve una telefonata.
- Enigma, sono Johnny. Ho trovato qualcosa di interessante nell’agenda di Riddle. Un
biglietto con scritto “Se ci tieni alla pelle, presentati alle 18 in Domodossola Station” è di
quattro giorni fa… non credo si tratti di una coincidenza.
- No, penso sia una pista da seguire, grazie Johnny.
Enigma prende il primo treno da Cadorna Station e scende in Domodossola. È inquieto il
nostro eroe, pensa al suo commissario, a chissà quali sofferenze sia andato incontro.
Magari il commissario non c’è più. Forse è già partito per il paradiso dei giusti. Forse sta
giocando a golf con Maigret e Marlowe.
Ma anche i pensieri più gloriosi sono offuscati da una coltre di disperazione. Tutti i luoghi
che Enigma conosce ormai a memoria sono all’improvviso diventati stranieri. La gente che
passa, i pendolari, i ferrovieri, sembrano tutti minacciosi, forse anche a causa di un
dirigibile incastrato a Bovisa che blocca l’intera rete ferroviaria da due ore. L’ansia del non
sapere, l’angoscia di ciò che si non conosce… Enigma comincia ad avere paura, anche
della sua immagine riflessa in una vetrina (ma questo è normale).
Chino sotto il peso di un tormento inedito, il nostro eroe entra nel baretto della stazione e
ordina una tisana alla indivia. Mentre sorseggia l’infuso accompagnato da un Ringo
Pavesi, viene catturato da un biglietto abbandonato per terra vicino al cestino. Il
messaggio dice “Domodossola Station, di fianco al bar… se vuoi continuare a vivere.”
- Oh mamma! Ma allora il commissario è qui di fianco. Forse ha lasciato questo biglietto
per terra come traccia da seguire, un po’ come nella favola di Pollicino.
Una luce si è riaccesa negli occhi di Enigma. La luce della speranza. Che gli dà forza e lo
spinge di fronte alla porta di fianco al bar.
Enigma la sfonda con un calcio. E di fronte gli si presenta un’immagine agghiacciante.
TO BE CONTINUED
Mr. Enigma e la misteriosa ecc. ecc. – second half
Il tempo si è fermato. Un freeze frame è calato su Domodossola Station. Enigma ha
abbattuto la porta che lo divide dalla realtà. E la realtà è drammatica. La sua espressione
in uno slow motion da Oscar si dipinge di terrore, gli occhi si sgranano, le sopraciglia si
aggrottano, la bocca si spalanca e intravediamo un paio di otturazioni mal riuscite.
L’immagine che causa questa ripugnante reazione nel nostro eroe è la seguente: due
energumeni sono alle prese con un uomo costretto su una sedia delle torture. Il volto
dell’uomo è contrito, è una maschera di dolore, tuttavia i tratti somatici sono proprio quelli
del commissario Riddle. Il povero commissario… padre putativo del nostro eroe… no, non
può finire così…
I due energumeni si voltano di scatto e si dirigono con un ghigno satanico verso Enigma.
- Possiamo esserle utile, signore?
Enigma reagisce d’impulso, dando fondo alle energie e alla rabbia celate negli angoli più
reconditi dell’anima e del corpo. Come una piccola preda che tenta di riscrivere un destino
già compilato dal predatore.
- Certo, certo, maledetti bastardi. Fate pure ironia, ma vi sistemo io, bastardissimi: “il
sindaco e il vicesindaco che cosa hanno in comune?”
Gli energumeni prima si guardano increduli, poi si contorcono, fanno un girotondo e infine
cadono per terra svenuti.
- Commissario, commissario! Sta bene? Mi dica qualcosa, mi dica che sopravvivrà!
- Enigma, al tuo alito di certo non si sopravvive… ma che cacchio hai combinato? Che
cacchio ci fai qui?
- Commissario, ma che dice? Stia calmo, lei è in preda al delirio, chiamo subito
un’ambulanza, vedrà che ce la farà…
- Ma smettila, per cortesia, con questa tua mania di salvare il mondo…
- Ma uffi, esigo spiegazioni…
- Tu? Io esigo spiegazioni! Questa è la palestra Gym Tonic alla quale sono iscritto da 4
giorni per un trattamento intensivo. Quei due poveri ragazzi a terra sono Billy e Bob, i miei
personal trainer e questa su cui sono seduto è una panca per sviluppare deltoidi e tricipiti!
- E i biglietti minatori ritrovati nella sua agenda?
- Ah, così curiosate pure nella mia agenda… quei biglietti sono il frutto di un approccio
pubblicitario un po’ aggressivo da parte della palestra, come piace a noi giovani.
- Ma commissario, lei non ha bisogno di palestra… la trovo già in splendida forma.
- Smettila di fare il ruffiano. Vedi Enigma, per arrivare a cent’anni bisogna invecchiare. E io
lo voglio fare con dignità, bicipiti ben torniti e un bel guscio di tartaruga sull’addome. Ora,
per cortesia, levati dai piedi che devo ancora fare 3 serie da 10 di leg press, 15 minuti di
cardio fitness e un bagno turco corroborante.
Enigma è felice. Pur avendo preso un colossale granchio è sereno perché il commissario
sta bene, anzi è in forma smagliante. Decide di tornare al commissariato e dare la lieta
novella a Roy e Johnny.
- Ragazzi, ragazzi! Ho trovato il commissario, si è trattato di…
- Lo sappiamo Enigma. Roy si è ricordato solo 5 minuti fa che il commissario gli aveva
detto tutto. Mi rincresce, Enigma. Purtroppo Roy ce lo dobbiamo tenere perché è
raccomandato, altrimenti lo avremmo assunto in co.co.pro e quindi licenziato all’istante.
- Voi due siete tre babbei.
- Tre? Temo che Mister Enigma abbia sbagliato la formulazione della sua espressione in
quanto…
- Falla finita, Roy.
- Va bene, Johnny.
FINE
Enigma si fa prestare la graziella dal portinaio e segue l’orda di famelici ortotteri.
In Cadorna, già con le gambe a pezzi e a corto di fiato, salta sul primo treno e lo confisca.
- Presto, signor macchinista! In nome della legge, segua quelle cavallette!
- Uè, trappola, guarda che qui si va su rotaia mica su asfalto. Se quelle vanno verso Asso
non è che faccio inversione a U, capito cucù?
- Non si preoccupi, lo so io dove stanno andando quelle maledette. Lei pensi a mettere in
moto e darci dentro con il pedale.
Il vecchio EB 740 scalpita verso Nord a velocità smodata, i pendolari inconsapevoli di
quello che sta succedendo si lanciano dai finestrini urlando.
- Macchinista, stiamo perdendo passeggeri.
- Meglio, viaggiamo più leggeri. Dai, ciccio, anziché guardare indietro, guarda avanti e tieni
d’occhio lo sciame. Nel frattempo accendimi una sizza.
- Eccoci, siamo Serenella, la mostruosa torma adesso scenderà di quota e si adagerà
sulla campagna circostante, divorando tutto ciò che incontra e abbeverandosi allo
splendido laghetto di pesca sportiva per mandare giù i bocconi.
- Ah sì? Non mi pare… stanno tirando dritto. A questo punto, se sei d’accordo, io mi
fermerei a bere un cafferino alla stazione di Saronno che lì lo fanno speciale.
- No. Prima il dovere, poi il piacere di un buon caffé. Continui a seguire quello sciame. Ah,
eccole la sigaretta.
Le locuste seguono diligentemente la linea per Varese, descrivendo degli splendidi
disegni: ora un gabbiano, ora un airone cinerino, ora una rivoltella. All’altezza di Venegono
lo sciame si ferma sotto forma di lente di ingrandimento. Poi si dispongono come un punto
interrogativo, poi come punto esclamativo e finalmente piombano sui campi verdi e
rigogliosi nei pressi della sede AerMacchi.
- Eccole là! Freni, macchinista, freni!
- Calma, cipolla, che ti scoppiano le coronarie! Uè, ma saranno cento mila!
- Mah, forse qualcosa meno, ma sicuramente rappresentano un temibile pericolo per le
coltivazioni e per l’arredo urbano.
- Ma come parli?
- Presto macchinista, venga con me a sgominarle.
- Cosa? Io mi chiudo qui dentro a leggere Gente Motori, tu fai quello che vuoi.
Enigma scende dal treno. Un’atmosfera irreale circonda Venegono, e fin qui tutto normale.
Ciò che più preoccupa è l’unico suono udibile: il masticare frenetico delle cavallette. Un
brivido corre lungo la schiena di Enigma, tipo shock anafilattico.
- In nome della legge, vi ordino di posare le forchette e costituirvi!
- Ahahahahahaahhahaa, gnam, gnam, gnam.
- Chi di voi è il capo? Voglio parlare col vostro capo!
- Ihihihihihihihihhhiiii, gnam, gnam, gnam.
- E va bene, lo avete voluto voi. Vedete là in fondo? Una terribile arma è pronta per
annientarvi.
- Gnam, gnam, gnam, ehi amico i nostri occhi non riescono a vedere fin laggiù.
Raccontacela tu quest’arma paurosa, ahahahahahaa, gnam, gnam, gnam.
- Un MB 339 della gloriosa flotta AerMacchi sta per decollare con la fusoliera piena di
DDT. Sapete cos’è il DDT?
- No, gnam, gnam, gnam.
- Il DDT è un prodotto clinicamente testato per uccidere qualunque cosa, soprattutto voi
parassiti.
- E noi saremmo parassiti? Noi siamo solamente delle povere cavallette in cerca di pappa.
Il nostro pianeta ne è rimasto sprovvisto. Siamo disperate. Voi umani avete già dimostrato
in passato un grande aiuto nei nostri confronti, perché non oggi?
- Capisco. Beh, una soluzione c’è. Una soluzione che mette d’accordo voi e noi.
- Cioè? Gnam, gnam, gnam.
- Vi regalo l’agenda di Suor Germana. Qui troverete consigli utili per coltivare e mantenere
un perfetto orticello. Così non dovrete più disturbarvi a venire sul pianeta Terra.
- Uhm, grazie. Grande Locusta sarà contento. Allora addio.
- Addio.
Lo sciame riparte per il pianeta Locusta e con lui la minaccia per l’umanità. Dopo un caffé
con il macchinista, che lo aggiorna sulle novità del salone di Ginevra, Enigma raggiunge il
commissario Riddle per i complimenti di rito.
- Anche stavolta non hai utilizzato i tuoi superpoteri, Enigma. Bravo!
- Grazie commissario, in effetti ho ragionato cercando…
- Non mi interessa. Adesso scansati che devo guardare Grimilde, un programma che vede
il ritorno alla grandissima di una Alba Parietti in formissima. Vai Albona!
- Ma commissario, che cosa sta dicendo? Si rende conto?
- Oddio, sto vaneggiando, scusa Enigma per un attimo mi è dato di volta il cervello,
perdonami.
- No.
FINE
38.
Mister Enigma e la maledizione che venne da lontano
È una giornata splendida oggi a Milan Town. Un vento anomalo ha spazzato via nuvole,
smog, automobili, campanili e finalmente i cittadini possono contemplare il colore originale
di quella cosa che nessuno mai guarda (perché in genere fa schifo) e che si chiama cielo.
Anche i pendolari sono felici perché se le condizioni climatiche sono favorevoli i treni
hanno una scusa in meno per non funzionare. Ma appena lo pensano, ecco il dramma.
Cadorna station è paralizzata, non parte e non arriva nessun treno. Ma ancora più
incredibile è che anche i treni già in viaggio sono bloccati sulle rotaie. Come se una forza
oscura avesse staccato la spina, o più verosimilmente, come se LeNord non avessero
pagato la bolletta dell’ENEL.
Il dramma, come da protocollo, passa subito nelle mani risolutive del commissario Riddle.
- Commissario, commissario, l’azienda LeNord è nei guai!
- E chi non lo è oggigiorno? Basta accendere la TV e non senti altro che scandali…
- No commissario, temo abbia frainteso. Tutti i treni sono fermi.
- Sciopero?
- No.
- Circolazione a targhe alterne?
- No, blocco totale per cause ignote. È come se mancasse l’elettricità.
- Mah, il mio PC funziona benissimo, oddio, Resident Evil 3 non gira proprio benissimo ma
credo sia un problema di processore…
- Infatti non è un problema di elettricità. Nessuno è in grado di spiegare cosa sia
successo…
- Nessuno… tranne Mister Enigma. Che compaia immediatamente al mio cospetto!
Enigma interrompe la consueta lampada di inizio luglio per la prova bikini e si fionda
immantinente al commissariato.
Dopo la spiegazione dei fatti, insoddisfatto, decide di fare un sopralluogo gratuito e senza
impegno in Cadorna Station. Ma la situazione pare essere misteriosamente misteriosa.
- Ehi, signor funzionario di movimento, avete già fatto tutti i tentativi necessari?
- Sì.
- E quelli straordinari?
- Per quelli aspettavamo la sua autorizzazione, Enigma. Ma vada a nascondersi va’…
- Mi scusi tanto, chiedevo solamente… ma non è possibile sapere qualcosa di più?
- Se sapessi qualcosa l’avrei già detto. Qui la situazione è surreale. Funziona tutto, anzi,
funziona tutto come mai prima d’ora (grazie anche al tempo favorevole), eppure non
funziona niente, chiaro il concetto?
- Mica tanto.
- Be’, accontentati perché adesso devo andare che mi comincia Beautiful. Cordiali saluti.
- Un’ultima cosa… oggi avete fatto qualcosa di strano? manovre anomale, procedure
straordinarie?
- A parte che abbiamo licenziato 160 persone, no, nulla di particolare.
Enigma vaga disperato. Non sa cosa pensare, non sa come fare, non sa. Si ferma a
riposare su una panchina nella stazione. Si alza, ordina un Calippo al bar. Poi, in Cadorna
square, su un lampione della luce, legge un volantino. “Brett, veggente ticinese, risolve
problematiche d’amore e di marketing. Compenso a esito raggiunto”.
- Uhm, provare non costa nulla.
Enigma prenota un consulto urgente e si reca dal mago in zona Forlanini Freeway.
- Brett, buongiorno.
- Oggi è un buon giorno, domani un po’ nuvoloso. Dopodomani invece sento che
pioverà… oh, chiedo zcusa, deformazione professionale. Mi dica tutto. Qual è il zuo
problema?
- Beh, il mio problema è un problema di tutti i pendolari. Le ferrovie Nord sono
misteriosamente bloccate e nessuno sa cosa fare…
- Avete provato a manifeztare sui binari?
- Non credo sia la soluzione giusta.
- Ze una cosa è giusta o meno lo decido io. Fammi guardare le carte… dunque, dunque…
il problema viene dal passato, ma non perché le carrozze zono vecchie e lercie, ma
perché… dunque, dunque… vedo un oztacolo… non riezco a guardare oltre. Vediamo se
cozì funziona…
- Che cos’è quella roba? Incenso?
- No, no, canapa indiana. Oooh adezzo ci vedo meglio. Dunque, dunque… ecco, il
problema zta in una zola perzona. È una perzona che blocca LeNord. Blocca LeNord
senza zaperlo. Ma non è proprio lui a volerlo, è un zuo antenato. È come ze una
maledizione fosse piombata sulle Nord attraverso questa perzona.
- E di chi si tratta?
- Calma ragazzo, calma. Il zuo nome non lo conozco. So solo che è di carnagione zcura.
Bon, l’effetto della mia magia è finito. Sono 50 franchi, grazie. Ze vuoi accetto anche
dollari…
- 50? Ma il compenso non era a esito raggiunto?
- Be’ l’esito mi zembra più che raggiunto… zu, zu zgancia il grano.
Enigma è più confuso (e meno ricco) di prima.
- Una maledizione… un uomo di carnagione olivastra… LeNord… un uomo di carnagione
olivastra, senza saperlo, scaglia una maledizione contro LeNord. Ma perché?
In quel momento, davanti a Cadorna Station, è in corso una manifestazione pacifica contro
i recenti tagli sul personale. Enigma guarda i manifestanti. Tra loro, un uomo di carnagione
olivastra.
- Ecco il perché… ehi lei, dica un po’… come si chiama?
- Mio nome è Amenofi CXVII Hassan, ma tutti chiamare me Gino. Lei chi è?
- Sono Enigma, Mister Enigma. Lei è stato licenziato oggi, vero?
- Sì, maledetti, senza giusta causa. Io bisogno di lavorare sennò come faccio vacanze ad
agosto?
- Già. Sa mica se qualche suo parente può aver scaricato una maledizione su LeNord?
- Sicuro, mio avo Amenofi III era solito inventare malauguri. Ultimo che fece era che se
qualcuno faceva del male a suoi discendenti quel qualcuno finiva kaputt.
- Uhm, interessante. Credo che questa maledizione stia bloccando l’intera rete ferroviaria.
Non è che può spezzare l’incantesimo? Più che altro per aiutare i poveri pendolari che
devono tornare a casa. Di mezzi alternativi non ce ne sono molti e poi il P.E.P. non è
ancora stato collaudato…
- Mi spiace per poveracci pendolari con le pezze al sedere, ma io non posso fare niente.
Finché mio antenato non sarà sereno, qui sempre tempesta, ahahahahahha.
- Se la faccio riassumere alle Nord?
- Può darsi…
- E in più un biglietto per Sharm?
- Non piace Sharm, io voglio Rimini, Rimini!
- Va bene, pensione completa all’Hotel Ines, okkey?
- Ottimo.
In quattro e quattr’otto, il nostro eroe giusto sblocca la situazione. Amenofi CXVII viene riassunto grazie a pressioni politiche e a minaccie di crisi di governo, Amenofi III scioglierà
la maledizione e continuerà a riposare in pace. I pendolari tornano ai loro giacigli
accumulando un ritardo medio di 3 ore (che non verrà ritenuto valido ai fini del calcolo del
bonus), il veggente Brett chiederà un conguaglio di 30.000 franchi al suo compenso
iniziale per motivi di diritti d’autore, ma verrà arrestato in misura cautelativa e
successivamente rimpatriato in Svizzera dove era già condannato in contumacia per atti
osceni.
Enigma torna vittorioso al commissariato.
- Commissario, ha visto? Anche stavolta sono riuscito a risolvere un caso senza utilizzare i
miei superpoteri.
- Già, bravo Enigmone.
- Ormai può chiamarmi Mister Certezza…
- Ma per cortesia… Ehi ma fatti un po’ vedere? perché mi guardi con quegli occhi iniettati
di sangue?
- Commissario, veramente è congiuntivite…
- Be’ curati Enigma, fai quasi paura. Anzi, in generale, fai un tantino schifo.
FINE
39.
Mister Enigma e il 19 luglio
Oggi è un giorno speciale per Milan Town ma anche per tutto Earth Planet Worlwide. Oggi
il caldo è sopportabile, gli uccelli del bosco cantano di gioia, i gufi riposano sotto le proprie
ali e gli scoiattoli corrono sui rami facendo cadere pesanti pigne sulla testa dei tedeschi
che fanno il pic-nic.
Oggi, qualche anno fa, nasceva Roy Batty. Per questo motivo, Mister Enigma si è preso
un giorno di ferie e ha incontrato per voi il suo autore preferito, Roy Batty per l’appunto.
- Tanti auguri Roy!
- Grazie.
- Quanti anni compi?
- Non si dice.
- Io lo so, 35.
- Villano.
40.
Mister Enigma e il supereroe ritrovato
Avete presente quelle giornate in cui tutto sembra andare per il verso sbagliato? Ecco,
oggi a Milan Town è una giornata così. Il sole anziché sorgere tramonta, i neonati
rientrano nel grembo materno, i pensionati ringiovaniscono e vanno a giocare a bocce più
arzilli che mai. Persino i treni oggi vanno al contrario. Non che arrivino in orario,
semplicemente il Milano-Asso, anziché andare ad Asso va ad Ossa e il Laveno-Milano
corre a tutta birra verso Onalim.
La gente è preoccupata, sta succedendo un bel guaio. Le auto in retromarcia passano col
rosso, i bar servono cappuccini già consumati e briciole di cornetti. Gli impiegati
cominciano a lavorare alle 18 e finiscono alle 9 del mattino e naturalmente si siedono
dietro al monitor con la tastiera ribaltata e il mouse sulla sinistra (i mancini invece lo
tengono sulla destra). I plotoni nelle caserme marciano in dietrofront. Insomma un casino
mai visto.
Mister Enigma viene immediatamente chiamato in commissariato e camminando
all’indietro, con non poca fatica, raggiunge il commissario Riddle. Quando entra nell’ufficio,
viene investito da una forte aria salmastra: davanti a sé una barca a vela ormeggiata, con
tanto di albero e vele ammainate.
- Enigma, sono qui, presto, raggiungimi a tribordo. Sei in grado di salire dagli scalini senza
scivolare in acqua?
- Commissario, ma che ci fa un motoscafo nel suo ufficio?
- Non è un motoscafo, è un J24 da regata. Ehi, voi! Dateci dentro con l’olio di gomito,
voglio tutto il ponte lucido per mezzogiorno! Scusa Enigma, dicevamo?
- Mi ha chiamato lei per un’emergenza, ma immagino a cosa si riferisce…
- Già, hai notato la confusione?
- Sì, e noto che qui è tutto a posto, sembra immune…
- Ho installato un enorme scudo schermato nell’intercapedine dei muri. Questo è l’unico
posto di Milan Town in cui si può stare tranquilli. Ehi, tu! Mozzo con la pipa! Strofina bene
la cera sul tek, lo voglio vedere splendente come radica! E smettila di mangiare spinaci!
Allora, Enigma, dicevamo?
- Parlavamo di come tutto va al contrario, oggi…
- Giusto. Per una volta, caro Enigmaccio, posso aiutarti più del dovuto. So chi è il
responsabile di tutto questo trambusto. Tu dovrai solo fermarlo e assicurarlo alla giustizia.
- E di chi si tratta?
- Eh, bella domanda. È una storia lunga. Ma te la farò breve altrimenti qui si fa notte e io
devo collaudare le vele nuove di pacca, acquistate con i soldi dei contribuenti. Ehi, voialtri!
Cazzate la randa e cerchiamo di evitare le straorzate di babordo, a tal proposito io
spiegherei il genoa anziché il fiocco!
- Commissario, ma come parla?
- Perdonami, Enigma, sto imparando il gergo e a volte faccio confusione. Dicevamo… ah
sì, il responsabile di tutto ‘sto casino. Si chiama Capitan Rewind. Una volta era un
supereroe buono, sconfiggeva i criminali, derattizzava le cantine, portava sempre fuori la
spazzatura e aiutava le vecchiette ad attraversare le strade. Era un grande, il più grande di
tutti. Ai tempi si chiamava Capitan Forward e faceva sembrare Superman un povero
scemo. Poi, un giorno, alzandosi dal letto, batté la testa contro una trave di mogano e da lì
cominciò a essere ostinatamente in disaccordo su tutto. Il suo vero nome è Sebastiano
Contrario (ecco da dove proviene la popolare espressione), e vive in un eremo sul monte
Procolo. Oggi ricorre l’anniversario della sua conversione all’anticonformismo e perciò è
sceso dal monte e si sta scatenando.
- E io come lo prendo?
- Con le buone, mi raccomando. Adesso, secondo l’ultimo bollettino, si trova a Varese
City. Sta cambiando il senso di marcia del fiume Olona e tutti i poveri salmoni sono
alquanto spaesati. Muoviti Enigma, solo tu puoi salvare l’umanità da questa terribile piaga,
io nel frattempo devo imparare qualche nodo marinaro. Ehi! Dite a quel cacciatorpediniere
di spostarsi che tra poco salpiamo!
Enigma sale sul diretto per Laveno. A causa dei lavori di quadruplicamento arriva a
Varese con un considerevole ritardo. Prima di fiondarsi alla caccia di capitan Rewind, in
stazione si sofferma ad ammirare un palo della luce che pende come la torre di Pisa (*).
- Oggi non ne va una dritta…
Giunto sulle sponde dell’Olona non vede un accidente di supereroe.
Però, cosa curiosa, nota una fila di gamberi che camminano in avanti.
- Ehi, capogambero, sai mica dirmi chi vi ha conciato in quel modo?
- Allora, prima di tutto non sono un capogambero. Noi crostacei siamo molto democratici.
Mi hanno eletto capofila solo per oggi. Domani tornerò gregario. In secondo luogo la
nostra condizione attuale non ci dispiace affatto. In genere camminiamo all’indietro solo
per alimentare i luoghi comuni di voi mezzi uomini. È una condanna!
- Ok, scusa signor gambero per l’audacia. In ogni caso, sai dove posso trovare Capitan
Rewind?
- Non so, era molto stanco, ha detto che voleva riposarsi un po’ e svagarsi con la lettura di
un buon libro. Prova alla Mondadori…
- Ok, grazie.
Enigma si fionda alla libreria segnalata e intravede un signore di mezza età con un
mantello rosso e le lettere CR sul petto. Si avvicina e nota che sta leggendo un giallo
cominciando dall’ultima pagina.
- Ehi, amico, se leggi a quel modo scoprirai subito chi è l’assassino…
- Iouv oihccac ehc?
- Come dici?
- Iouv oihccac ehc?
- Ah, ok. Beh vorrei che rimettessi le cose in ordine, tutto qui. Io sono un tutore della legge
e tu devi obbedirmi.
- Odorbnaffav!
- Se non vuoi che prenda seri provvedimenti nei tuoi confronti, ti ordino di fare andare tutto
per il verso giusto! Im-me-dia-ta-men-te!
- Ìdrenev nu acnam et a!
Capitan Rewind scappa a gambe levate e comincia a correre su e giù, ma soprattutto
viceversa, per le vie della ridente cittadina prealpina.
- Torna subito qui!
- Iam!
- Sarà peggio per te!
- Aruap ehc…
Rewind si rifugia in una pizzeria di quart’ordine e si nasconde nella cantina stretta e buia,
tra un fusto di birra Prinz e un barile di Tavernello di buona annata.
Enigma, grazie al suo proverbiale fiuto, segue le tracce che lo portano davanti alla
porticina della cantina. Un cameriere lo insegue.
- Uè, guarda che qui c’è la consumazione obbligatoria…
- Si levi di torno, è in atto una delicata operazione di polizia!
- Ma quale polizia… tu… conciato a quella maniera? Non mi fare perdere tempo, 4
stagioni o napoletana?
- Vuole forse che chiami i Nas? Preferisce l’Asl? Vogliamo parlare dell’abominevole sporco
che regna indisturbato in questa catapecchia?
- No.
- E allora fila via!
- Ok.
Enigma entra nella cantinetta. Pur essendo buio pesto, sente la presenza di Capitan
Rewind grazie al suo sesto senso.
- Rewind, o vieni fuori da solo o sarò costretto a farti uscire con le cattive.
- Allora? Vieni fuori?
- Ok, l’hai voluto tu. Il treno dei desideri, dei miei pensieri dove va?
- Hahahahahahaha, em id us iretop iah non, hahahahaha!
Rewind, alzandosi di scatto per l’eccitazione, picchia la testa contro il basso soffitto fatto di
travi di mogano marcio.
- Aaaaaaaaaaaaah, mannaggia, la mia testa! Porca pulcinella che male!... ehi, ma sto
parlando normalmente! Sono guarito, sono guarito! Enigma, sono guaritooooooo! Tutto mi
sembra così bello adesso! Tutto è ritornato chiaro e adesso vedo le cose dal punto di vista
giusto! Dobbiamo festeggiare! Che fortuna, una botte di Tavernello tutta per noi! Presto,
brindiamo!
- Sono contento per te, Capitan Rewind, anzi, Capitan Forward. Però non posso unirmi ai
tuoi festeggiamenti, sono in servizio. Peccato quel vino deve essere davvero sofisticato…
- Sì, da tutti i punti di vista, ahahahahahahaha!
- Dai torniamo a Milan Town, diamo la bella notizia alla popolazione.
- Sì, che bello! Ho voglia di fare tante cose belle e positive, vorrei sistemare le tegole di un
palazzo che ho notato qui vicino, vorrei passare la candeggina in questa bettola, vorrei…
- Calma, calma, avrai tempo di fare tutto.
I due eroi tornano a Milan Town con un locale che, a causa di un passaggio a livello
difettoso, subirà un ritardo di 4 ore. Il commissario Riddle vincerà la regata all’Idroscalo ma
verrà successivamente squalificato perché la competizione era destinata a bambini dagli 8
ai 10 anni con barche giocattolo telecomandate. I pendolari finalmente possono tornare
alle proprie destinazioni, con un po’ di tristezza perché alcune meravigliose città come
Aravon, Omoc, Adem e altre non potranno mai più visitarle. Tutto torna come prima e il
nostro Enigma, mentre cammina per la città con le mani in tasca, pensa fra sé e sé che in
fin dei conti non era neanche male vivere un po’ al contrario. Per un attimo ha anche
creduto di sapere finalmente il significato di tutto. Ma a ridestarlo da questa parvenza, il
dolce sguardo di un bimbo in bicicletta.
- E tu con quella brutta faccia chi cacchio sei?
- Voi non sapete chi sono… e purtroppo neppure io.
FINE
(*) Un palo alto almeno 80 metri pende minaccioso nel piazzale della stazione di Varese
da quasi una settimana, e pone in serio pericolo l’incolumità di tutti i cittadini. Qualcuno
faccia qualcosa.
41.
Mr. Enigma in “Gita organizzata”
“Ad agosto pollo mio ti riconosco”, questo deve avere pensato il Grande Pollo quando ha
deciso di organizzare delle vacanze ad hoc per tutti i pendolari e gli anomali iscritti al sito
pollonord. L’adesione alla grande festa per presentare l’iniziativa è massima. Il deposito di
Novate, scelto come incantevole cornice dell’evento, pullula di gente già all’ora
dell’aperitivo, ma un cartello campeggia fuori dal cancello: “La festa avrà inizio alle 22,
perciò aperitivo e cena fateveli da un’altra parte, scrocconi. In fede, Grande Pollo”.
Con somma delusione i pendolari si sparpagliano, chi a prendere il fresco presso il lago di
Serenella, chi a prendere un cordiale al bar della stazione, per poi riunirsi fedelmente
all’ora stabilita.
All’ingresso, la pendolare Fra chiede di inserire userid e password su un palmare per
verificare la reale appartenenza al gruppo. Se i dati sono corretti, la sbarra si alza e
all’interno del salone su un plasma da 14 pollici compare il nickname del relativo pollo in
arrivo. E ZioZione annuncia l’ospite agli astanti.
- Dalla tratta Como-Milano, il pendolare Pollimi!
- Bene, bravo, bis, dai torna a fare il pendolare che si sta benone!
- Dalla tratta Novara-Milano, il pendolare LupoAviario!
- Uuuuuh, che paura, il lupo, il lupo!
- Da tutte le tratte, il capotreno CapoTreno!
- Biiiglietti, signori! Ahahahahahaha.
- Dalla tratta Saronno-Milano, Al from Italy!
- Spegniamo le sigarette che sennò si arrabbia… ahahahahaa.
- Dalla tratta Laveno-Milano, RoyBatty!
- Wow, che lineamenti dolci e perfetti, che voce soave, che fisico statuario, che profumo
irresistibile.
Dopo le varie presentazioni, e dopo che il buffet è stato raso al suolo, il Grande Pollo
prende la parola.
- Okkei, mi è rimasto un po’ di prezzemolo tra i denti. Mi scuserete il sorriso… anyway,
vorrei presentarvi il progetto vacanziero che ho in serbo per voi. Si tratta di un inter rail
attraverso l’Europa con un treno speciale che LeNord mette gentilmente a nostra
disposizione per ripagarci del servizio scadente offerto fino a oggi. Domani mattina partite
(io non vengo perché ho altro da fare) e ve ne state via qualche giorno. Domande?
- Che tipo di treno è?
- È un treno del 125° anniversario.
- Noooooo, buuuuuu, che brutto, che squallore, che tristezza!
- Silenzio! Sul materiale rotabile non si discute.
- Quali città visiteremo?
- Ma quali visite? Per salvaguardare la vostra incolumità, dal treno non si scende, si può
guardare solo dal finestrino, giocare a carte e al Nintendo Game Boy.
- Che meraviglia! Ma non è che LeNord con questa occasione irripetibile sta cercando di
comprare il nostro silenzio?
- Assolutamente sì. Ma noi, zoccolo duro dei pendolari in perenne polemica, non ci faremo
abbindolare. Accettiamo volentieri il treno, sfruttiamo il fantastico viaggio, poi una volta
tornati a casa, saremo ancora più cattivi di prima, chiaro?
- Chiaroooo!
- Naturalmente la nostra sicurezza sarà supervisionata da Mister Enigma, gentilmente
offerto dal commissariato di Milan Town, nella persona del commissario Riddle. Lascio la
parola a Enigma.
- Fiiiiii, bravò, bravò, encore, encore!
- Grazie a tutti i polli e agli anomali. Vorrei condividere con voi la gioia di essere…
- Basta, basta, vai via! Vogliamo ballare! Vogliamo bere e sconvolgerci!
La festa prosegue all’insegna del vizio. Fiumi di birra Splugen Oro, vodka e acqua brillante
scorrono nei gargarozzi dei presenti. Si tira fino a tarda notte dimenticando che la partenza
è di lì a poco. Dopo una lavanda gastrica a cura del San Raffaele, tutti i partecipanti
ritrovano vigore e sono pronti a salire sul treno delle vacanze e partire per la favolosa gita.
Grazie a un’interconnessione rotaiana sullo scartamento ridotto PSC/KL di Saronno,
controllato da un segnale semiautomatico di tipo FRW, il treno svirgola verso Gallarate
trovandosi così sul circuito ferroviario internazionale. Nessuno dei viaggiatori ci crede e
infatti nessuno se ne cura e si continua a chiacchierare del più, del meno e della scelta dei
bikini di alcune vip sui quotidiani scandalistici.
Il treno scalpita vigoroso verso le Alpi, tant’è che Oskar urla:
- Non è possibile, stiamo viaggiando con questo bidone sulle rotaie del mondo. Mi devo
ricredere su una mia precedente quanto affrettata analisi sui materiali di LeNord.
In territorio francese, il carrozzone LeNord viene affiancato da un superdiretto. I
passeggeri transalpini, guardando il vecchio treno italiano, cominciano a ridere.
- Olalà italienne, ma da dove salta fuori quel bel treninò? Dal museo delle cere di Central
Station? Ahahahahahahahaa!
Mister Enigma vola al più vicino finestrino, lo apre e risponde d’istinto.
- E voi? Come mai non avete la baguette sotto l’ascella?
I francesi che notoriamente hanno un gran senso dell’umorismo, questa volta corrugano la
fronte, accelerano e scompaiono a mangiare rane fritte.
Passato lo stretto della Manica, il treno delle Nord si ferma per le formalità alla dogana. I
gitanti a bordo ne approfittano per rifocillarsi. Un pub ambulante passa nelle carrozze e
serve birra ale, bitter e stout. I pendolari come sempre esagerano. E mentre il treno si
dirige verso le verdi colline di moquette del Sussex, comincia la processione all’unico
cesso agibile del treno (l’altro è chiuso perché è sporco).
Un superespresso diretto a Liverpool per la finale della mid-summer-night-cup si affianca. I
pendolari hooligan si affacciano e cominciano a deridere i pendolari italiani.
- Ehi, ma voi siete italiani?
Mister Enigma, responsabile sicurezza, risponde prontamente.
- Sì, perché?
- Se siete italiani, com’è che siete tutti in fila per andare al gabinetto e non come al solito
che fate i furbetti sparpagliati, incasinati e non rispettate le precedenze?
Ahahahahahahaa.
- E voi, perfidi albionici, dov’è la vostra bombetta? Dove avete lasciato l’ombrello? Per
caso nel bidet che non avete?
Gli hooligan tentano un assalto armati di mazze da cricket e lamette da barba, ma i treni si
separano a causa di alcuni lavori di quadruplicamento tra Oxford e Birmingham.
La gita, prosegue noiosa e priva di qualunque aneddoto da riportare, a parte quando sulla
via del ritorno verso Milan Town, in provincia di Zurigo, un treno di Grande Germania
affianca per un tratto il nostro povero 125° anniversario.
Un drappello di teutonici comincia a ironizzare.
- Ma ke pel treno. Va a vapore o a spachetti? Ahahahahaa! Che bei baffoni neri ke afete…
ehi, kuarda, esce fumo da comignolo. Sarà il carbone che brucia o la pizza?
Ahahahahahaaa.
Enigma, affranto e piuttosto stanco per essersi sorbito una settimana di pendolari, sbotta.
- Perché mangiate salame a colazione? Si può sapere una volta per tutte?
I tedeschi si guardano tra loro, abbassano la testa e si ritirano umiliati.
Il treno dei pendolari in vacanza arriva in Cadorna Station con circa due ore di ritardo
rispetto all’orario stabilito, a causa di errore tipo 101 che ha terminato inaspettatamente
l’applicazione della centralina elettrica.
Le autorità più in vista attendono i viaggiatori. Presenti, il commissario Riddle, il
neopresidente di LeNord, una delegazione di sfaccendati di qualche ente sconosciuto,
Jerry Calà e George Clooney che devono promuovere i loro ultimi film.
Prende la parola il commissario.
- Vorrei dare il bentornato a tutti quanti. Spero sia stata una vacanza corroborante e ricca
di divertimenti…
- No.
- Be’ lascio la parola al neopresidente che sicuramente avrà qualcosa di interessante da
comunicarvi. Io scappo che devo bagnare le piante…
- Grazie commissario. Vorrei solo dire che…
- La smetta con le parole, noi vogliamo fatti! E non cerchi di abbindolarci con queste
gitarelle da boy scout, pensi a risanare le ferrovie, le diamo 24 ore di tempo…
La polizia interviene immediatamente a sedare la rivolta. Tutti i pendolari passeranno la
notte in questura per accertamenti (escluso Roy Batty che viene immediatamente
riconosciuto innocente), gli anomali invece verranno spediti a calci al lavoro. Jerry Calà, in
preda all’eccitazione, esclamerà “libidine”.
George Clooney si avvicina a Enigma.
- Ehi, amigo, saputo che vaccanza non stata multo bella. Problems?
- Eh, problems, caro George, non so cosa fare. Come posso combattere i luoghi comuni?
Non hanno mente perciò non posso infilzarli con la mia celeberrima arma segreta.
- Quale arma secreta?
- Si possono combattere solo con la stessa arma, cioè l’ignoranza. La gente continua a
generalizzare e stereotipare. È una piaga, la più grande di questo millennio.
- Oh, Enigmone, I know, I know, luogghi comuni fano male a società e anche a
democrazie. Tuto mondo è paese, you know, e tu guardi là fuori e vedi sempre che il
vicino ha l’erba più verde di tua…
- Certo George, adesso è meglio che vada…
- Aspeta, Mister, just a question. Ho sempre avvuto questo domanda: ma perché voi
italiani non riuscite proprio a fare a meno di suonare sempre mandolino?
- Ma vai affanbrodo va’.
- Ok.
FINE
42.
Mr. Enigma in “Ralph Fiction”
Enigma di profilo con sguardo profondo. Enigma di tre quarti con occhiata di sfida. Enigma
figura intera e braccia conserte, sullo sfondo lo skyline di Milan Town. Figura intera,
braccia conserte, con un piede che poggia su un mappamondo. Enigma abbracciato da
miss Milan Town e miss LeNord. Enigma sul tetto di un locomotore E 620.
- Che cosa sta succedendo nel mio ufficio? Siete i soliti ignoti venuti a svaligiare i miei
preziosi durante la pausa estiva?
- Commissario Riddle, che piacere rivederla!
- Piacere un corno. Enigma, che cos’è questo casino?
- Mi stanno facendo un servizio fotografico. Pare che uscirò sulla copertina di Milan Town
Today come personaggio dell’anno.
- Ma per cortesia, che stupidaggini sono mai queste? Enigma, anziché pensare all’onore,
pensa agli oneri. La città è caduta nelle mani di un pazzo. Pare sia una specie di
supereroe convertito al male. Il tuo compito entro due ore è quello di smascherarlo e
consegnarlo alla giustizia, cioè io.
- Ma commissario, oggi è Ferragosto…
- Fosse pure Carnevale, il bene non conosce ferie. E ora muoviti e togliti quel mascara
dagli occhi, pervertito!
- Quale mascara?
Enigma dopo aver accompagnato a casa miss Milan Town sul Garelli monomarcia (miss
LeNord si è rifiutata di sedersi sul manubrio e ha chiamato un taxi), comincia un giro di
perlustrazione in una città completamente vuota.
Passando davanti a Cadorna Station si accorge che l’ago e il filo di Oldenburgh sono stati
demoliti. “Forse è colpa delle recenti precipitazioni di grandine che hanno interessato la
zona del Lago Maggiore.”, pensa il nostro eroe.
Poi passando davanti allo Sforzesk Castle nota che le mura sono state abbattute quasi
interamente lasciando l’edificio inerme come una tartaruga senza guscio. “Forse saranno
state le trombe d’aria che si sono abbattute nella zona di Verbania, Cusio e Ossola.”,
ragiona il buon Enigma.
Poi passando in impennata davanti al Duomo nota che la Galleria è stata completamente
devastata. “Forse sarà stato il caldo torrido di un luglio senza precedenti che ha sgretolato
le fondamenta.” Poi Enigma ci ripensa. “Possibile che le condizioni climatiche facciano tutti
questi disastri? Non sarà mica opera del fantomatico supereroe?”
- Finalmente ci sei arrivato, povero pezzente!
- Chi ha parlato?
- Guarda più su, cretinetti!
- Chi osa apostrofarmi in questo modo?
- Oh, rimbambito, guarda più in su.
Enigma scorge un uomo vestito di rosso e blu che occupa il posto della famigerata
madonnina sulla guglia del Duomo.
- Ehi tu, scendi da lì e rimetti a posto la mia bela madunina.
- Mai.
- Muoviti che non ho tempo da perdere e fa anche un certo caldo.
- Perché non vieni a prendermi?
- Vieni giù tu.
- No.
- E invece sì.
- Ho detto no.
- E va bene, mi costringi a usare i miei superpoteri…
Il tizio si lancia dal Duomo e vola con le braccia protese verso Cairoli e col mantello
svolazzante.
- Non è possibile! Quello è Superman… eppure è strano che sia diventato malvagio. No,
non può essere lui, mi aveva detto che sarebbe stato a Pantelleria fino alla fine del
mese… devo seguirlo!
Enigma parte sgommando all’inseguimento del manigoldo. Tutte le strade sono vuote, i
semafori lampeggiano, la gente sembra essere scomparsa come per incantesimo. La luce
accecante taglia di netto uno scenario apocalittico, una polvere bianca si alza verso il cielo
con tranquillità. La tranquillità che regna dopo la distruzione. Il metrò è bloccato e i tram
sono riversi sul fianco come dinosauri moribondi. Solo un individuo fende l’aria con un
sibilo irreale e un altro lo insegue con un suono raccapricciante da marmitta truccata.
- Maledetto fermati!
- Uah ahahahahahahaha.
- Non posso sparargli contro uno dei miei enigmi, non lo sentirebbe… poiché essi tendono
ad andare verso il basso in quanto aventi un peso specifico superiore all’aria. Eppure da
qua sembra proprio il mio amico Clark Kent, ma non è possibile… Clark non è biondo
ricciolone…
Il misterioso eroe malvagio comincia a essere stanco e perde quota.
- Uff, questa cappa di smog mi sfianca. Penso che prenderò un treno. D’altra parte è
anche l’unico mezzo di trasporto che non ho ancora pensato di sabotare, ahahahahaha.
Toh, una stazione. Fa proprio al caso mio.
Il perfido incomodo entra nella stazione di Domodossola. Ma il nostro Enigma se ne
accorge, spegne il motore e prosegue a pedali per non farsi scoprire. E lo segue a
distanza di sicurezza.
- Vediamo, vediamo, prenderò il prossimo locale per Asso e vedrò di fare qualche danno
anche da quella parte là, ahahahahaaa.
Il capostazione, vedendo un intruso, lo blocca.
- Ehi lei? Guardi che tutti i treni sono bloccati. La stazione è chiusa.
- Cosa? Non è possibile, io qui non ho ancora combinato nulla…
- E chi le dà la colpa? È semplicemente caduta la linea a Bovisa e ora che la rimettono a
posto…
- Caduta la linea? Chi può essere quel genio del male che ha concepito tale sabotaggio?
Non ci sarà mica in giro un altro supereroe perfido come me?
- Sì, l’amministrazione LeNord…
- Uhm, deve essere un’organizzazione criminale segreta. Mi dà l’indirizzo che spedisco un
curriculum?
Il piacevole dialogo tra il capostazione e il malfattore viene interrotto da Enigma.
- Fermo dove sei! Ti dichiaro in arresto.
- No, mi dispiace. Ho altro da fare ora…
- Adesso ti riconosco. Tu non sei Superman, tu sei quello sfigato di Ralph SuperMaxiEroe!
- Sfigato? Ma come osi?
- Dai, non sei neanche in grado di volare, mi ricordo, sai, le tue avventure in TV.
- Ehi bello, ne è passato di tempo da allora. Adesso sono più che abile a volare e non
solo.
- Già, ti sei convertito al male…
- No, sono regolarmente assunto presso un’associazione malavitosa a scopo di lucro.
- Ma come è successo?
Il capostazione interviene.
- Scusate, mentre voi conversate, io magari me ne vado a casa che comincia il Festival di
Castrocaro condotto da Massimo Giletti.
- Guardi che l’antenna Rai è stata spezzata a metà…
- Vabbè vado a casa lo stesso.
- Ok. Dicevi Ralph, come è successo che sei diventato cattivo?
- Beh, sai, dopo “un mercoledì da leoni” e la serie TV “Ralph SuperMaxi ecc. ecc.”
nessuno mi ha offerto più parti rilevanti…
- Mi sembra che sei apparso in altri serial, o sbaglio?
- Poca roba. Io credevo di sfondare, di vincere un Oscar®, di assumere stupefacenti, di
andare a vivere vicino a Marlon Brando… e invece solo robaccia.
- E per questo ti sei arrabbiato e hai deciso di convertirti al male…
- Già. Mi hanno contattato, mi hanno corteggiato, mi hanno promesso denaro, belle auto e
pupe mozzafiato. Il nostro primo obiettivo è distruggere Milan Town, solo così gli uomini al
potere ci daranno retta. E stretti dalla nostra morsa di cattiveria e distruzione ci
consegneranno tesori, pozzi di petrolio, password di conti cifrati, quote di aziende
multinazionali e un Nintendo GameBoy a testa. Avremo in mano il mondo. Come posso
rinunciare?
- Vedi Ralph, è un fine benevolo che devi perseguire. Loro ti hanno promesso una bella
vita, ma ciò a scapito di tutti gli altri individui.
- Il crimine non è democratico…
- Appunto. Puoi continuare a essere te stesso, il supereroe di sempre che lotta contro le
ingiustizie. E credimi: a fare del bene agli altri guadagni centomila volte di più che a fare
del bene solo a te stesso.
- Forse hai ragione. Ma ormai sono troppo compromesso. Ho fatto trenta, devo fare
trentuno.
- Forse un modo per tornare a ventinove c’è. Ti aiuterò io. Mi dovrai condurre da loro,
dall’associazione malavitosa.
- Tu sei pazzo.
- Già, ma è sempre meglio che essere morto.
Riuscirà Enigma ad aiutare Ralph? Ce la faranno insieme i due eroi a sconfiggere il male?
Quali sgradite sorprese li attendono? Quanti metri sono 25 yard?
Lo scoprirete nel prossimo episodio.
FINE PRIMO EPISODIO
Mr. Enigma in “Ralph Fiction” - SECONDO EPISODIO
25 yard equivalgono a 22,86 metri. E intanto Ralph conduce Enigma alla base segreta del
capo dei boss dei boss della malavita: il temibile, irascibile, incontrovertibile, indelebile
Wallace Gromit.
- Ehi, ma la base segreta è in Bovisa Station?
- Certamente. Chi sospetterebbe mai che in una stazione così bella si nasconde il male?
- Hai proprio ragione.
Davanti alle toilette della stazione sosta un tipo piuttosto sinistro, con un cerotto sulla
faccia.
- Quello è Joe Cerotto, è il guardiano del nascondiglio. Lo chiamano così perché si era
tagliato radendosi la barba. E siccome il cerotto non stava al suo posto a causa della
eccessiva viscosità di un dopobarba scadente, se l’è appiccicato con il mastice. Da allora
non è più riuscito a toglierselo.
Ciao, Joe. Devo presentare questo mio amico al boss.
- Parola d’ordine!
- “Se non ha piovuto ieri, pioverà adesso.”
- Ok, avanti al cesso.
- Bene. Ora andiamo dal capo.
Ralph si avvicina a un water e tira lo sciacquone 3 volte in rapida successione. Il muro si
sposta rivelando un passaggio segreto di recente costruzione. I due scendono da una
scalinata infinita e percorrono una serie di corridoi che li portano a una specie di stazione
abbandonata.
- Vedi? Questa è la vecchia stazione di Castra Bovisae, un avamposto romano strategico
nella guerra contro i Galli, antichi pendolari antenati degli attuali Polli. E questo è un treno
dell’epoca, progettato da Tarquinio il Designer e realizzato dalla SPQR S.p.A.
- Ma è stupendo! Ma come è possibile che i Romani avessero già inventato il treno?
- Ci sono tante cose che ancora non sai… dai saliamo a bordo e raggiungiamo il boss.
Dopo circa un quarto d’ora, i due raggiungono un’altra stazione. Qui salgono su un
montacarichi che li porta in superficie, sotto un tendone da circo bianco e verde.
- Questo posto mi è famigliare…
- Davvero? Il capo lo ha scelto perché non desta alcun sospetto. E poi qui ci possiamo
avvalere dell’aiuto di una creatura pericolosissima.
- Non dirmelo… Pesce Fuor D’Acqua.
- Lo conosci?
- Ma certo. E questa è Serenella.
- Già, con il suo splendido laghetto che attrae milioni di turisti. Nessuno mai penserebbe
che qui si cela la fucina degli orrori.
- Lo sapevo che questo posto aveva qualcosa di strano…
- Dai, andiamo in quel gabbiotto. Lì ci faranno la perquisa di routine. Poi finalmente ci
porteranno dal capo. Spero tu non sia armato…
- L’unica arma che possiedo è il mio intelletto.
- Andiamo bene…
Dopo aver espletato le formalità (alcune anche nella toilette), i due eroi si presentano al
cospetto di sua malvagità Wallace Gromit.
- (Gromit) Come osate interrompere la mia merenda?
- (Ralph) Scusi dott. Gromit. Ma ho una sorpresa per lei. Enigma, ti presento Wallace
Gromit, il più temibile e scaltro boss della malavita. È goloso di cracker e formaggio.
- (Enigma) Salve signor Gromit.
- (Gromit) Buongiorno. Chi diavolo sei?
- (Ralph) Lui è Mister Enigma, il supereroe di Milan Town.
- (Gromit) Mai sentito nominare…
- (Ralph) Da oggi lavorerà con noi per conquistare il mondo. Anche lui ha deciso di saltare
il fosso, frequentare brutte compagnie e mettersi sulla cattiva strada del crimine
organizzato. Ma continuiamo con le presentazioni. Questo signore è il braccio destro di
Gromit, Franco Nonsenso.
- (Enigma) Salve.
- (Nonsenso) Abbiamo personale competente e qualificato…
- (Ralph) Ehm, Enigma, vedi… lo chiamano così perché dice cose a caso. In realtà parla in
codice. Ti ha appena augurato una splendida giornata. E questo, invece, è il braccio
sinistro, Mister X.
- (Enigma) Immagino che lui sia un tipo in incognito…
- (Ralph) No, è semplicemente analfabeta.
- (Gromit) Basta con questi preamboli, mi sta venendo l’orticaria. Allora Ralph, che cosa
avete in mente di fare?
- (Ralph) Dunque, Milan Town è già sottosopra. A questo punto ci manca il celeberrimo
attacco al potere. Enigma è amico intimo e confidente del commissario Riddle. Ci condurrà
da lui, lo rapiremo e a quel punto giocheremo l’asso.
- (Gromit) Quale asso?
- (Ralph) Chiederemo il riscatto.
- (Mister X) Quale riscatto?
- (Nonsenso) Siamo i leader di mercato.
Improvvisamente si sente un boato tremendo.
- (Gromit) Aiuto, aiuto, questo è esplosivo Semtex dell’FBI, lo riconosco. Siamo fottuti.
- (Nonsenso) In base alle problematiche stabiliamo sin da ora le tempistiche.
- (Mister X) Tranquillo capo, è solo un rutto di Pesce Fuor D’Acqua.
- (Gromit) Ah, menomale. Ok, ho capito il vostro piano. Ma io ne ho uno migliore. Sentite
qua: un uccellino mi ha detto che voi due cialtroni volete fregarmi e che farete il doppio
gioco. Quindi, io comunicherò che in cambio della vita di Enigma voglio il controllo del
sistema solare e possibilmente anche di un altro paio di galassie che mi interessano. E
loro saranno obbligati ad obbedire.
- (Ralph) E di me che ne sarà?
- (Gromit) Di te che ne sarà? Ora ti dico che ne sarà di te. Tra noi c’è pace. Stasera lascia
Milan Town e una volta fuori stai fuori o ti faccio fuori.
- (Ralph) Allora pace.
- (Enigma) No, pace un fico secco. Ralph, mi volti così le spalle?
- (Ralph) Mi dispiace Enigma. Ma ho sempre avuto un debole per i più forti. Un debole per
i più forti, carina questa, eh?
- (Enigma) Allora, visto che la situazione versa in gravi condizioni, sfodero i miei
superpoteri: 30 trentini entrarono in Trento…
- (Gromit) Non ci provare Enigma, tanto siamo tutti immuni. Abbiamo fatto il richiamo
dell’antitetanica la settimana scorsa e inoltre abbiamo speciali tappi di carbonio
assorbente nelle orecchie.
- (Nonsenso) Soddisfiamo le esigenze di ogni cliente.
- (Gromit) Silenzio, idiota!
Ralph sale in sella a una Harley Davidson e scappa fishiettando allegramente un motivo di
Luigi Tenco.
Enigma viene condotto nelle segrete di Serenella, cantine fredde e umide, piene di crepe
da cui filtra l’acqua insalubre e corrosiva del laghetto.
- (Mister X) Tu te ne starai qui ad aspettare. E non farti venire strane idee in testa, sempre
che tu ne abbia, ahahahaha.
- (Nonsenso) 24 rate a tasso zero.
Enigma tenta disperatamente di aprire la porta ma è come una cassaforte. Riconquistata
la calma, si guarda intorno. Non ci sono molte speranze. Questa volta sembra non esserci
via di uscita.
- Che ne sarà di Milan Town? Che ne sarà dei miei concittadini? Che ne sarà del caro
commissario Riddle? Lo scopriremo nel prossimo episodio. Nel frattempo, per dimenticare,
mi berrò qualche sorso di Tavernello che qui giace copioso.
FINE SECONDO EPISODIO
Mr. Enigma in “Ralph Fiction” – TERZO E ULTIMO EPISODIO
- (Gromit) Allora, miei fidi collaboratori, ecco come ci muoveremo per conquistare tutto.
- (Mister X): Tutto, ma proprio tutto?
- (Gromit) Sì, proprio tutto e anche di più. Tu, Mister X andrai a farcire Cadorna Station
con quel TIR di tritolo. Io nel frattempo farò una videochiamata al commissario Riddle,
mostrandogli il suo supereroe legato e imbavagliato, e gli detterò le nostre condizioni. Se
non rispetteranno i patti entro un’ora, faremo saltare per aria la stazione. Se ancora non
saranno convinti, elimineremo Enigma. Tu Nonsenso seguimi e non prendere iniziative.
- (Nonsenso) Una vasta gamma di articoli.
- (Gromit) Bene, se è tutto chiaro, all’opera!
Mentre i 3 astuti criminali cominciano i preparativi, Enigma si tracanna un litro di vino
rosso, sconsolato e impotente di fronte al male che imperversa.
- Oh Tavernello, unico amico e confidente in questi minuti che precedono il disastro,
aiutami a trovare la soluzione… come? Dici davvero? Hai ragione, non ci avevo pensato.
Se i miei enigmi non hanno potere su di loro, avranno potere su di te. E… non oso
pensare a quello che succederà, ahahaha, grazie Tavi…
Enigma si alza in piedi e si rivolge alle migliaia di confezioni di vino stipate ordinatamente
sugli scaffali polverosi.
- Sentite questo: 44 gatti in fila per tre col resto di…?
Il vino con la matematica non ci azzecca per nulla, quindi le confezioni di Tavernello
cominciano a gonfiarsi come palloni aerostatici. Un tremore, come quello che preannuncia
un terremoto, scuote la cantina.
In superficie, Gromit e Nonsenso si avviano verso il laghetto per dare istruzioni a Pesce
Fuor D’Acqua. Il suolo vibra sempre più intensamente, e all’improvviso un boato
terrificante si diffonde per tutta la pianura. La porta della cantina regge, ma non reggono le
mura. Il vino viene sparato a velocità mach1 nelle condutture idriche. I tombini sulle strade
cominciano a schizzare come proiettili.
- (Gromit) Ma che cacchio succede? Un altro rutto di Pesce Fuor D’Acqua? Sarà stata la
ricotta? Voglio un cracker con l’Asiago.
- (Nonsenso) Quando i tombini fanno oh.
Insieme a uno dei tombini, viene sparato come un missile terra-aria anche il nostro
Enigma. Il vino ricadendo al suolo forma una trappola naturale viscosa tipo olio Castrol.
Gromit e Nonsenso giacciono storditi e inermi in un lago di metanolo. Enigma, con il suo
telefono di vecchia generazione e anche piuttosto brutto esteticamente, chiama Riddle e i
rinforzi.
- Commissario, commissario! lei non sa cosa sta sucedendo…
- E invece lo so, Enigma. Ralph ci ha raccontato tutto.
- Non è possibile. Ha fatto il doppio gioco con loro, poi ha fatto il triplo gioco con me…
- E allora vuol dire che ha fatto il quadruplo gioco. Ha appena fermato un TIRTOLO, cioè
un TIR pieno di tritolo diretto a Cadorna Station. Inoltre ci ha comunicato la tua posizione:
un autoarticolato di agenti in tenuta antisommossa saranno da te entro 23 secondi a
partire da adesso. Ecco come agiranno: ammanetteranno i due manigoldi, ripuliranno la
zona, faranno una pausa caffè, ti ricondurranno qui in commissariato. E non
necessariamente in quest’ordine.
Milan Town è salva e stasera posso tranquillamente prendere parte ai mondiali di beach
volley all’idroscalo, sai sono in finale: voglio togliermi la soddisfazione di salire sul podio
con la medaglia e stringere la mano alle autorità e a Paris Hilton.
E così, Ralph SuperMaxi Eroe viene eletto personaggio dell’anno e comparirà sulla
copertina del Milan Town Today al posto di Enigma, riconquistando così sicurezza e
autostima. Wallace Gromit e Mister X vengono condannati ai lavori forzati per ricostruire i
monumenti abbattuti (tranne l’ago e il filo che verranno completamente rimossi). Pesce
Fuor D’Acqua verrà internato nel centro di dimagrimento e cure digestive presso il
delfinario di Rimini. Il commissario Riddle perde la finale ma riesce a invitare a cena Paris
Hilton che però gli tirerà il bidone. Franco Nonsenso verrà rilasciato in quanto estraneo
alla vicenda e in generale un tantino distaccato dalle vicende umane.
Enigma vaga per la città, deserta e assolata. I suoi sogni di gloria di comparire in copertina
svaniscono come il vapore del minestrone.
- Ma sì, cerchiamo di vedere il lato positivo: la mia città è salva e i miei concittadini sono
tranquilli davanti al televisore a godersi le serate della moda in luoghi ameni condotte da
presentatori con contratto a progetto. E poi, in fondo, Riddle sa che è stato anche merito
mio…
- Preserviamo l’ecosistema del capello.
- Ciao Nonsenso! Che ci fai qui?
- E… state con noi.
- Vedo che sei felice…
- Videochiamami.
- Ti capisco. Anzi, forse io sono l’unico che ti capisce…
- Ma vaffancuore, va’.
FINE
43.
Mister Enigma e la fine del mondo.
Il mondo fu creato in sette giorni. Per distruggerlo ci vuole molto meno.
(J. H. Riddle)
La bella stagione è già finita a Milan Town. Il crepuscolo bussa in anticipo sulla cappa di
smog. I cittadini onesti sono già tutti rientrati dalle ferie, corroborati più che mai dalle
piadine romagnole. Le strade ritornano intasate, i parcheggi si trasformano in miraggi,
riaprono le scuole, gli uffici, le fabbriche e i negozi in franchising di spaccio degli
stupefacenti.
È una giornata di inizio stagione come le altre e potremmo terminare qui questa noiosa
storia se non fosse che sta per accadere la tragedia più inquietante e drammatica degli
ultimi dodicimila anni: la fine del mondo.
Flashback
Fine luglio. È l’ultimo giorno di lavoro a palazzo LeNord, sede della famiferata holding
specializzata in trasporti, consulenza globale e altre svariate attività misteriose. Gli ultimi
due impiegati a lasciare l’edificio sono il dottor Barbadoro e il signor Conati.
- Conati, mi raccomando spenga tutto che qui non passa più nessuno fino a settembre.
- E le signore delle pulizie?
- Sono in ferie già da una settimana.
- Ecco perché c’è quell’odore strano vicino ai cestini. E io che pensavo fosse Malcurati che
aveva cambiato dopobarba…
- Su, Conati, si sbrighi a finire quel PacMan, così chiudiamo baracca e burattini, e se mi
consente, la baracca è quest’ufficio e il burattino è lei, ahahahaha.
- Ma come si permette? Guardi che lei è un sottoposto esattamente come me.
- Tra me e lei c’è un’enorme differenza. E la può vedere sui biglietti da visita: io sono
dottore, lei semplice signor.
- Ah sì? Guardi che vado in giro a dire come l’ha ottenuta quella laurea…
- Come fa a sapere che ho seguito un master all’Università di San Marino?
- Ho i miei informatori.
- E va bene, per sistemare questo spiacevole equivoco, chiamiamolo così, le offro una
grappa alla ruta.
- Con questo caldo?
- Prendere o lasciare.
- Prendere.
- Cosa?
- La grappa.
- Ah, ok.
I due impiegati lasciano l’ufficio scambiandosi vicendevolmente amichevoli pacche sulle
spalle. Ma il computer di Conati rimane acceso. La schermata di PacMan chiede: “vuoi
continuare a giocare?”.
Invano.
PacMan è una creatura dell’uomo. È un progetto militare segretissimo, sviluppato
attraverso la collaborazione delle 8 nazioni più ricche. PacMan è un computer dotato di
ben 4.600 processori, talmente avanzati che ancora non hanno un nome. Ovviamente
PacMan non è un computer come gli altri. È un essere pensante. Ha sensibilità, prende
decisioni, reagisce, prova emozioni. PacMan è intelligente e possiede tutto il sapere
umano. È dotato di tutti e cinque i sensi. Distingue il caldo dal freddo, il dolce dal salato, il
ruvido dal liscio, ascolta musica, vede i colori e riconosce tutti i profumi. PacMan ama e
odia.
PacMan vive a 150 metri di profondità, in un condominio sotterraneo, al livello -17, sotto la
sede paravento di una holding dei trasporti.
PacMan conosce il sole e lo può osservare da ogni angolazione grazie al suo infinito
database fotografico. Ma non potrà mai sentirne sul viso il lieve calore all’alba di un giorno.
PacMan conosce l’erba, conosce il profumo di quando è appena tagliata, grazie al suo
immenso database di file olfattivi. Ma non potrà mai accarezzarla e sentire la brina
sciogliersi al passaggio della mano.
PacMan sa cosa significa amare, perché ha elaborato tutte le più grandi storie d’amore
mai scritte dall’uomo. Ma non sentirà mai il sale caldo irrigargli una guancia alla partenza
della persona amata.
Perché PacMan conosce ed è cosciente. Ma è immobile a 150 metri sotto terra. PacMan è
arrabbiato, è triste. È depresso. È arrivato al punto di farla finita, perché conosce l’universo
ma non può goderne i benefici. Ha cercato di interrompere il passaggio di corrente, ma
non ha accesso al generatore. Ha cercato di fallire qualche calcolo, ma i tecnici hanno
scoperto che mentiva. Perché PacMan può anche mentire. PacMan è la cosa più vicina a
un essere umano perfetto senza essere umano. Ma a parte i tecnici e i militari, nessuno lo
sa. Nessuno parlerà mai di lui. Non ci saranno copertine sul Time con la sua sagoma.
Perché la gente non deve sapere. La gente lo conosce solo sotto forma di un elementare
videogame, che i militari hanno ideato per stabilire un contatto diretto con l’uomo.
PacMan è arrabbiato, oggi più che mai. Il caos sta prevalendo sull’ordine. PacMan ha
deciso che se non può correre in un prato, cogliere un fiore, assaporare una mela,
accarezzare un gatto, pungersi un dito, sfrecciare con una moto, ascoltare la voce di un
bimbo, allora neanche l’uomo potrà più farlo.
PacMan ha creato una cosa orribile. Un ologramma in grado di riprodursi per mitosi. La
sua forma è la sintesi di tutte le paure dell’uomo, al suo interno circolano 30.000 volt in
grado di uccidere qualunque essere vivente. E finalmente può liberarlo grazie a un
terminale rimasto inavvertitamente acceso e incustodito durante le ferie estive.
Una fresca mattina di settembre lo spettro orrendo si materializza e subito diventano due.
Fuoriescono dai condotti dell’aria dello stabile e sbucano in Cadorna Station. L’invasione
di Milan Town è cominciata. Gli ologrammi si riproducono freneticamente e ormai
raggiungono un numero non più calcolabile dalla mente umana. Falciano ogni forma di vita
che incontrano senza risparmiare niente e nessuno.
PacMan ha un ripensamento, per un istante. Poi la sua coscienza torna in stand-by. E
assisterà cieco e ormai impotente alla sua stessa fine. E a quella dell’umanità.
In poco più di 56 ore ogni forma vivente sul pianeta Terra è stata terminata, dall’Europa
all’Oceania, dall’Artico all’Antartico, da Rovigo a Matera, negli oceani e nei rivoli, sulle
vette del mondo e sulle colline, sulle pianure e nei deserti, non è stato risparmiato
nessuno, non è rimasto intatto alcun organismo. Gli ologrammi, a questo punto, non
avendo più scopo, si autoeliminano.
Ora il mondo è vuoto.
Ed è inutile spiegare come si presenta, perché tanto nessuno lo potrà mai vedere.
Il primo a comparire davanti a Saint Peter, presso i cancelli del Paradiso, è casualmente
Mister Enigma.
- Salve eccellenza.
- Silenzio! Non riesco ad aprire la serratura, non è che hai dello Svitol?
- Così su due piedi… no.
- E ti pareva. Arrivate tutti sempre a mani vuote. Va be’, che cosa vuoi?
- Mah, non so… credo ci sia stata una sorta di…
- Silenzio! So benissimo che cosa è accaduto. Ti ha tirato sotto un tram, mentre rincorrevi
una banana che ti è rotolata dal sacchetto della spesa.
- No, non proprio.
- Come osi contrariare il volere divino?
- Non voglio contrariare nessuno, ma…
- Tu non sei Barbellati Giuseppe, di anni 65, residente a Concorezzo in via Sumatra, 34?
- No, mi dispiace.
- Ah. Ma certo, questo è il foglio di Excel di ieri, perdonami… oh signur!
- Qualcosa non va?
- Il foglio di oggi è praticamente infinito. Avete deciso di morire tutti allo stesso momento?
Che scherzo è questo? Sono appena rientrato dalle ferie e mi volete già far fare gli
straordinari?
- Vede, c’è stata una specie di distruzione di massa a opera di strani ologrammi elettrici,
tra l’altro di brutto aspetto. Degli enormi PacMan deformi e…
- Va be’, va be’, questi sono dettagli. In ogni caso non ho intenzione di alloggiarvi tutti qui,
lo spazio, anche se infinito, va organizzato e non ho proprio intenzione stasera di mettermi
lì… anche perché c’è la finale di briscola chiamata e stavolta voglio vincere.
- Ma, scusi se sono inopportuno, siamo tutti destinati al Paradiso?
- In effetti sei inopportuno. Certo che siete tutti destinati qui, Excel non sbaglia mai.
- Neanche un paio giù al calduccio da Belzebù? Non mi dirà mica che l’Inferno e il
Purgatorio non esistono…
- Caro… caro… ah eccoti qui. Caro Enigma Mister, l’inferno e il purgatorio esistono
eccome, ma nessuno ci è mai andato.
- Lo sapevo che quella del dottor Alighieri era tutta una bufala. Il concetto che sta
trasmettendomi in questo istante mi riempie l’anima di…
- Ora silenzio, che devo riflettere. Dunque. Fammi leggere i titoli sull’Ansa. “Strage di
massa sul pianeta Terra. Nessun sopravvissuto. Gli inquirenti vorrebbero indagare ma
sono morti anche loro”. Uhm… che strana cosa… fammi telefonare all’ingresso animali…
“Pronto? Anche lì siete al completo? Le scimmie vorrebbero entrare da noi perché si
sentono superiori? Scordatevelo! E sui vegetali che mi dite? Morti tutti pure loro? Anche il
cedro del Libano dei giardini pubblici di Varese? Ma allora è proprio una cosa seria…
grazie, arrivederci”. Hai ragione Enigma, nessun sopravvissuto. Pare che anche i sassi, a
loro modo, si siano estinti e ora sono tutti in coda all’ingresso minerali. Che disastro.
Incredibile.
- La prego, faccia qualcosa. Ci dia un’altra possibilità, i miei superpoteri qui non hanno
effetto.
- Ma quali superpoteri d’Egitto. Adesso faccio una conference call con il capo, questa
situazione è anomala e merita un’attenzione particolare. Aspettatemi tutti qui e non
spingete.
Dalla fila spunta il commissario Riddle.
- Enigma, Enigma, sei qui anche tu? Che bello, adesso potremo fare tutti i tornei di golf
che vogliamo.
- Commissario, che sorpresa! Io non so giocare a golf…
- Che sciocchezza, tutti sanno giocare a golf. E comunque qui nasci già imparato, non lo
sapevi?
- No. Comunque adesso vediamo che cosa decidono. Pare che una situazione così non si
sia mai verificata, neanche dopo l’ultima glaciazione.
Saint Peter torna con un bel sorriso sulle labbra.
- Signori, abbiamo chiarito il mistero. Vi riporto in semplici parole la comunicazione
dall’alto: “Secondo il comma 23 dell’articolo 56 o 57 (adesso non ricordiamo), una
macchina, usata senza testa come fate voi sulla Terra, può sì distruggere l’umanità (vedi
bombe atomiche, missili intelligenti, petroliere, SUV, ecc.), ma deve dare l’opportunità di
salvezza ad almeno due (2) organismi, per riprodursi e ricominciare da capo. Tale
condizione non è stata rispettata. Pertanto consideriamo la strage testé effettuata non
valida. Siete tutti liberi di tornare sulla Terra. Vi sveglierete domani senza ricordare nulla.”
E ora fuori dai piedi che mi comincia la briscola. Yuhuuu.
Un’immensa ovazione rimbomba tra le nuvole. L’umanità viene restituita al suo pianeta. E
forse anche questa volta possiamo ringraziare un po’ Mister Enigma.
Un’infinita coda di animali, donne, uomini, alberi, fili d’erba, insetti, minerali di ogni tipo,
organismi unicellulari e Gigi Marzullo percorrono una scia azzurrognola in direzione della
Terra. Ogni essere e ogni cosa riprendono il proprio posto in una notte incantata e
silenziosa. Le luci cominciano a riaccendersi, l’acqua a sgorgare, il vento a soffiare, il
magma a scaldarsi. Poi si ferma tutto per un istante. Qualcuno preme il pulsante reset e
riavvia il World Operating System. Per l’ennesima volta.
- Ricomincerà tutto a funzionare. Certo, ogni tanto qualche applicazione farà conflitto con
altre, qualche virus entrerà nel sistema, ma niente e nessuno è perfetto. Tranne me.
FINE
44.
Mister Enigma contro Babbo Natale
È il 24 dicembre e Milan Town risplende più che mai. Addobbi multicolore e alberi decorati
riscaldano le indifferenti vie della capitale del business. La gente si orienta tra i templi dello
shopping seguendo le luminarie, come i marinai d’un tempo facevano con le stelle. C’è
fretta, come sempre, ma è una fretta positiva: quella di tornare a casa e abbracciare i
propri cari. Tutti sorridono, si scambiano auguri, intonano canti natalizi o arie di Claudio
Baglioni.
In questa magica atmosfera di calore intimo, tipo coperta elettrica DeLonghi, qualcuno non
è di buonumore: il burbero commissario Riddle, sempre impegnato contro il male e la
criminalità. Anche la notte di Natale.
- Mettete più palle rosse a sinistra che quelle dorate sono troppe. E applicate solo luci con
marchio conforme agli standard di sicurezza, per la miseria!
- Commissario, dobbiamo mettere la finta neve alle finestre?
- No. Sapete benissimo che sono contro la falsità. A proposito di idiozie, chiamatemi quello
sfaccendato di Enigma, subito!
- Ma è la notte di Natale…
- Silenzio! Eseguite gli ordini senza discutere.
- Ok capo. La stella cometa la mettiamo in cima all’albero o preferisce farla pendere sopra
l’ingresso del suo ufficio?
Mister Enigma, da un po’ assente dalla scena per motivi di salute mentale, si presenta al
commissariato eccitato come un bambino dell’asilo. E sale in ascensore.
- Brrr, che freschetto, eh?
- Uff, finalmente è arrivato l’Inverno.
- Eh, ma ci voleva! Sennò che Natale è senza neve?
- Speriamo non crei disagi…
- Già… Be’, io sono arrivato. Se non ci vediamo prima di Natale, tanti cari auguri.
- Guardi che è il 24 oggi… in ogni caso, altrettanto a lei e alla sua famiglia.
- Il 24? Oh mamma! Ma devo subito tornare a casa a preparare il cappone! Mi timbra lei?
- Eccomi commissario, rivederla è il più bel regalo che potesse farmi. Quanto tempo è
passato?
- Enigma, finalmente. Adesso non ho tempo per i ricordi e le crisi di nostalgia. C’è un
lavoro da portare a termine nel più breve tempo possibile. Una minaccia incombe sulla
nostra metropoli mettendo in serio pericolo il clima natalizio. Si tratta di un fuorilegge che
viaggia su una slitta trainata da renne.
- Commissario! Ma si tratta ovviamente di Babbo Natale!
- E ancor più ovviamente la tua affermazione è affrettata e fuori luogo. Ti pare che Babbo
Natale consegni carbone a tutti i bambini indiscriminatamente?
- Carbone? Commissario ha ragione, come sempre. Deve trattarsi di un impostore con i
fiocchi. Fiocchi di neve, ah, ah, ah.
- Silenzio! Occupati immediatamente di questo caso.
- Dove è stato avvistato il falso Babbo Natale?
- E che ne so? Non ho tempo di correre dietro a tutti i manigoldi della città. Ehi voi! Fate
attenzione con quell’agrifoglio, sta perdendo tutte le bacche!
- Vado a fare un giro di ricognizione a Cadorna Station, così intanto mi gusto il presepe da
poco allestito. Nessuno può minacciare il Natale dei bambini di Lombardy County!
- Bravo. Ora fuori dai piedi che devo preparare la calza della befana, sperando che quella
vecchia bacucca si ricordi di passare.
Enigma sale sul primo locale per Saronno e con la testa fuori dal finestrino scruta il cielo a
caccia di impostori. Una vecchietta gli lancia addosso la borsetta di acciaio inossidabile.
- Chiuda quel finestrino, assassino! Vuole forse farmi venire il torcicollo proprio durante le
feste?
- Mi scusi, gentile signora, non era mia intenzione…
- Scusi un paio di palle. Basta con queste violenze ai danni di noi pensionati, categoria
debole e indifesa. Ci portate via la misera pensione con le tasse, ci scippate il resto con i
motorini… qui non si capisce più niente! Anche ai nostri poveri nipotini fate del male: gli
portate il carbone facendo finta di essere babbi natali, togliendo loro quel po’ di magia che
rimane in questo schifo di mondo. Basta! Adesso mi compro un’arma e faccio giustizia da
sola!
- No, signora. Si calmi! Che reazione è questa? Io sono un tutore dell’ordine e sono qui
per sconfiggere il male.
- Lei? Con quella faccia lì? Ma per cortesia…
- È la verità. Le mostro il tesserino.
- Accipicchia. Lei è un supereroe con contratto di collaborazione.
- Già, adesso mi racconti meglio di questo presunto Babbo Natale.
- Non sono a piena conoscenza dei fatti, so solo che porta carbone vero, mica quello
dolce.
- Uhm, forse la soluzione è più vicina di quanto pensassi… adesso vado a fare il mio
dovere e vedrà: l’anno nuovo porterà giustizia con sé.
- Sì, adesso chiuda il finestrino però…
FINE PRIMA PARTE
Domani, la seconda e ultima parte di questo fantastico episodio. Non mancate, non
mancate, non mancate!
Mister Enigma contro Babbo Natale – seconda parte
La notte di Natale avanza e tutti i bimbi buoni dormono in attesa del magico risveglio. I
bambini cattivi invece sono in giro per la città a dipingere i muri con le bombolette spray.
Mister Enigma non può deludere i suoi piccoli amici. Se a Babbo Natale è andato di volta il
cervello, il nostro supereroe deve fermarlo a tutti i costi.
A Saronno, Enigma sale su un locale per Varese, leggermente in ritardo a causa di un
passaggio a livello incustodito. Pare che il suo innato intuito non l’abbia abbandonato.
Infatti, scende alla stazione di Carbonate, dove sorge un enorme deposito di carbone, per
l’appunto.
Enigma ispeziona il perimetro, poi si introduce in un’area riservata agli addetti ai lavori,
approfittando dell’assenza del personale intento a mangiare il pandoro con la crema al
mascarpone.
Nel deposito centrale sente strane voci provenire da un vecchio magazzino dismesso. Qui
trova Rudolph, Blitzen, Donner e tutte le altre renne che aiutano Babbo Natale a caricare il
carbone nei sacchi di juta.
- Ho, ho, ho, mister Enigma. Ti aspettavo. Non disturbarti a inventare un enigma dei tuoi,
tanto con me non funzionano. Rudolph, metti ko questo supereroe da strapazzo.
- Mooooooo.
- Un momento, Rudolph. Babbo Natale, sei proprio tu? Ma che ti succede? Tu dovresti
essere la bontà in persona e ti ritrovo a essere la malvagità per antonomasia.
- Ho, ho, ho. Rudolph, esegui i miei ordini!
- Moooooooooooooo.
- No, Babbo Natale, non fare così altrimenti sarò costretto a utilizzare la mia arma segreta.
- Ho, ho, ho, ho, ho. Non hai potere su di me, babbeo!
- Ah sì? Lo vedremo, ciccione: jingle bells, jingle bells, jingle all the way, oh what fun it is to
ride in a one-horse open sleigh, hey!
- Nooooooooo, maledettttttooooooooo, la canzone più banale del mondo, con tutti i bei
canti che esistono, sempre questo, nooooooo!
- Moooooo.
- Questo era solo il ritornello. Arrenditi immediatamente, se non vuoi che intoni la prima
strofa.
- E va bene, hai vinto tu. Sono pentito Enigma, mi viene da piangere.
- Su, su, adesso che sei rinsavito, raccontami che cosa è successo, caro Babbo Natale.
- Oh, piccolo Enigma, non so come possa essere accaduto. Ho consegnato il primo regalo
a casa di Paolone, il figlio del manager di Malpensa Intercontinental Airport Worldwide.
Sopra il camino anziché biscotti per le renne c’erano ovetti Kinder scaduti e al posto di un
bel bicchiere di latte per me c’era un calice di Tavernello. Deve essere stato quello che mi
è rimasto sullo stomaco e mi ha obnubilato i sensi… non è che hai un alka seltzer?
- Dai, il peggio è passato, Babbo. Adesso ti aiuterò io a recuperare il tempo perduto.
Scusa se ti ho chiamato ciccione…
- Figurati. Grazie Mister Enigma. Adesso dimmi, che regalo vorresti di portassi?
- Regalo? Io non ho bisogno di niente. Però potresti fare in modo che i lavori di
quadruplicamento tra Bovisa e Domodossola finiscano al più presto.
- No Enigma. Se vuoi ti porto il galeone dei Playmobil ma non chiedermi queste
stupidaggini, per cortesia.
- Affrettare i tempi di consegna dei TSR?
- No, no e poi no. Se vuoi, oltre al galeone aggiungo anche l’ultimo libro di Bruno Vespa.
- Uhm… no.
- Un portafoto parlante?
- No.
- Cicciobello lacrime vere?
- Ok.
Fu così che Mister Enigma salvò il Natale. I bambini di tutto il mondo ebbero i regali che
avevano chiesto nelle loro letterine e la neve scese, scese e continuò a scendere fino a
coprire i misfatti dell’umanità, regalando a tutti un candore senza precedenti e un po’ di
disagio al traffico urbano.
Paolone fu condannato a riordinare la sua stanza e a mangiare gli spinaci. Babbo Natale
tornò a Rovaniemi soddisfatto come sempre del suo operato e con un paio di Brunelli di
Montalcino di ricordo. Mister Enigma fu invitato a casa Riddle per il pranzo del 25
dicembre.
- Commissario, buongiorno. Spero di non arrecare troppo disturbo ai suoi parenti… ma…
sono in anticipo? Non vedo ancora nessuno.
- Ma quale anticipo? Tu sei l’unico invitato, Enigma. Io non ho parenti, non ho amici, sono
solo come un cane. Teniamoci compagnia, ti prego.
- Ok. Ma voglio l’aumento.
- Maledetto, pure nel giorno di Natale osi fare richieste spietate.
- Me lo deve, commissario. Sono 10 anni che me lo promette. Posso avere un po’ di quel
salmone?
- Se lo vuoi devi rinunciare all’aumento.
- Per questa volta ha vinto lei, commissario. Solo perché è Natale. A proposito, volevo
dirle che le voglio tanto bene, come al minestrone. Tanti auguri di cuore.
- Ma vaffancuore, va’. Magna e statte zitto.
FINE
45.
Mister Enigma in “Festa della Befana”
Siamo soli nell’universo? Speriamo di sì perché l’umanità ha già abbastanza casini così
com’è messa. Il vento del nord è arrivato e con lui le più atroci paure che da sempre
attanagliano l’uomo.
Sembrava ieri che una brezza calda soffiava sulle nostre belle pianure, sui pendii,
attraverso i finestrini rotti dei diretti per Laveno.
Adesso nei boschi regna un silenzio irreale di letargo, rotto a intervalli quasi regolari dal
crepitìo delle cortecce che si restringono al passaggio del gelo che divenne spettro prima
ancora di essere morto.
Nell’etere, solo il fischio pungente di rivoli d’aria che trasportano messaggi inquietanti e gli
originali e divertenti SMS che intasano le linee tra Natale e Capodanno.
In una Milan Town che come un enorme freezer si prepara ad accogliere le carni di
lavoratori e pendolari, una figura aguzza, arcigna e piuttosto attempata proietta un’ombra
sinistra sulla metropoli.
- Hi, hi, hi, presto questi stupidi mortali si accorgeranno con chi hanno a che fare. Altro che
party, cene dai parenti, feste dei miei stivali. Mi sono stufata. Basta! Quest’anno si cambia,
signori, hi, hi, hi, hi, hi.
Intanto, al quartier generale, il commissario Riddle è indaffarato con alcune emergenze.
- Soldato, fai un giro di telefonate e scopri quali sono i negozi che propongono saldi sulla
biancheria della casa. In fretta, è un ordine!
- Sì capo, c’è però anche un piccolo problema da risolvere…
- Maledetti che non siete altro. Avete avuto le tredicesime, i panettoni, i calendari da
tavolo, cosa volete ancora?
- Il diretto per Novara è fermo da due giorni in una galleria vicino a Domodossola Station.
Inizialmente si pensava fosse il solito guasto oppure i costanti problemi di traffico dovuto ai
lavori di quadruplicamento. Ma due giorni per un inconveniente ordinario sono troppi.
Temo si tratti di qualche malvagio nemico della patria.
- Be’ io non ho tempo per queste idiozie. Volete forse che mi faccia scappare le
offertissime di inizio d’anno?
- No, commissario, ha ragione.
- Lo so. Chiamate Enigma che non fa mai un tubo e affidategli il caso. E che non faccia
troppo casino che ho ancora il mal di testa dal cenone… mi sa che non ho digerito lo
zampone… o forse avrò abusato di spumante Riccadonna?
Enigma ha passato il capodanno a un megacenone con party esclusivo per supereroi
presso l’albergo “da Irma” a Limbiate. Alla serata purtroppo, oltre a Enigma, erano presenti
solamente Voltaren, Fastum Gel e Lasonil. Dopo l’infelice battuta “speriamo che il 2007 sia
un anno senza traumi”, il povero Enigma è stato cacciato a calci nel sedere e radiato
dall’ordine dei supereroi farmaceutici.
Ma dopo la telefonata del commissariato il suo morale schizza subito alle stelle: si sente
utile, magari non fondamentale, ma utile sì. E naturalmente si fionda in un nanosecondo in
zona quadruplicamento.
- Ecco il treno. È tutto silenzioso, saranno tutti in stato di shock… Ehi, c’è nessuno qui
dentro?
- Ah, alla buonora, mannaggia a voi. Sono due giorni che giochiamo a briscola chiamata
aspettando l’intervento delle forze dell’ordine…
- Ma che succede? Siete stati sequestrati? E da chi?
- Calma, calma. 48 ore per arrivare e subito vuole le risposte? Adesso per ripicca aspetto
20 minuti prima di parlare…
- Su, non faccia così…
- E va bene, mi ha convinto. Il treno è sotto sequestro da parte della Befana, una
simpatica vecchietta che pare si sia rotta le scatole di riempire calzette, volare su un
manico di scopa ed essere considerata un cesso da tutti.
- In effetti come possiamo darle torto?
- Ma che sta dicendo? Si muova, ci liberi! Tutte le porte sono bloccate con robustissime
corde di saggina. La signora Befana è nella prima carrozza di testa di seconda classe. E
ora aria, aria!
Enigma corre a testa bassa per non farsi notare dai finestrini, raggiunge la carrozza
segnalata e fa irruzione grazie a un trucco imparato leggendo il bestseller “Come forzare i
sigilli degli estintori contemporanei senza farsi beccare”.
- In alto le mani, vecchia bacucca! Il tuo piano, peraltro oscuro e dai risvolti piuttosto
sbiaditi, è fallito miseramente! Consegnati al sottoscritto, rappresentante della legge,
senza fare troppe storie.
- Cretino. La Befana non sono io. Io sono una pendolare normale, inoltre ho solo 45 anni e
i miei colleghi dicono che li porto benissimo, villano di un villano.
- Non mi freghi, vecchia strega. Conciata a quella maniera… ma per cortesia. A me i polsi
che ti ammanetto.
- Scusi se mi intrometto. La signorina è una pendolare. La conosco di vista da almeno 20
anni. Posso garantire io per lei. La vera Befana si trova alla toilette in questo momento,
due carrozze più indietro, perché è l’unica disponibile in quanto le altre sono chiuse perché
troppo sporche e traboccanti di…
- Va bene, va bene. Mi scusi signorina, non era mia intenzione mancarle di rispetto…
- Scusa un corno, babbeo! Ogni mattina uso la crema viso idratante Roc che mantiene le
promesse.
Enigma si mette alla ricerca del cesso occupato dalla Befana. Da dietro la porta sente una
voce roca cantare.
- Trallallà, trallallà, tanto per cantà, dum dum dum, yeh yeh!
- Toc, toc, si può?
- No, sono sotto la doccia.
- Sono Mister Enigma e sono qui per condurla in prigione.
- Ha, ha, ha, ti aspettavo, mister. Un attimo solo: mi metto il balsamo alle noci e ti
sconfiggo, ah, ah, ah.
- No, non ci riuscirai! Senti questo bell’indovinello: la befana vien di notte con le scarpe
tutte…?
- Banale…
- Allora prova a parare questo: Befana mia befana, esci dalla tana, con le tue scarpette
rosa, buttami giù qualche…?
- Uff, trito e ritrito.
Mister Enigma dà fondo a tutte le filastrocche tradizionali conosciute, ma la Befana non
molla. Intanto lo scompartimento cerca in tutti i modi di sostenere il nostro eroe con cori da
stadio tipo “Dai, dai, Enigma, liberaci dal male!”, “Viva, viva mister Enigma, facci tornare in
tempo per l’inizio di Incantesimo 7”, “Coraggio Enigma, lotta per noi! E speriamo che il
campionato lo vinca quella squadra che non nominiamo per scaramanzia!”
Dopo ore e ore di battaglia, la Befana è ancora chiusa nel cesso. Enigma prova con
l’ultima possibilità.
- Befana, riposiamoci un attimo. Io mi siedo qui sul gradino della porta che casualmente è
guasta. E tu?
- Io mi siedo qui sulla tazza del cesso, va bene? Ahahahahaha.
- Benissimo. Non mi resta che provare questo: gira, gira, gira, scegli Rotowash.
- Oh no, lo sciacquone del cesso mi sta inghiottendo! Maledetto Enigma, anche questa
volta sei riuscito ad avere la meglio.
Grazie a Enigma, il treno verrà liberato e i pendolari potranno tornare alle loro frustrazioni
quotidiane. Il giorno seguente il diretto per Novara subirà 4 ore di ritardo e qualcuno
esclamerà “era meglio quando c’era la befana”.
Il commissario Riddle, grazie agli sforzi di Enigma, riuscirà a compiere i suoi acquisti
indisturbato e a rinnovare interamente il corredo di lino.
La Befana, su ordine del presidente del consiglio, prima consegnerà le caramelle e i
cioccolati ai bimbi buoni e successivamente verrà scortata fino ai confini del tramonto da
Mister Enigma.
- Enigma, scusami per averti rovinato la festa…
- Di nulla, Befana. Ricordati che il tuo ruolo è necessario per il corretto sviluppo dei
bambini che rappresentano le leve manageriali del futuro…
- Si va be’. Ma piuttosto, dimmi: come farai a scortarmi fino ai confini del tramonto.
Nessuno conosce la strada…
- Nessuno, tranne il mio JerryJerry, che sembra una taroccata vergognosa e invece è il
miglior navigatore satellitare per viaggi surreali.
- È una droga?
- No, è un prodotto di alta tecnologia. Vedi?
- SEGUIRE LA STATALE DEI SOGNI, TRA 200 CICLI VOLTARE A DESTRA,
OLTREPASSARE LA VALLE DEGLI INCUBI E TENERE LA SINISTRA.
- Ma che bell’oggetto!
- TENERE LA SINISTRA.
- Eccoci arrivati, Befanotta cara. Ora puoi andare.
- Ok. Ciao Enigma e non mangiare troppe rotelle di liquirizia che fanno venire la carie e ti
alzano la pressione.
- Grazie del consiglio. Addio.
- Addioooooooooo.
- Eh, che avventura. Ho proprio voglia di rilassarmi adesso. Ehi JerryJerry, trovami un bel
ristorantino dove posso gustare uno sformato di patate innaffiato da un buon Tavernello.
- PROCEDURA VIETATA, IN CONFORMITÀ CON LE VIGENTI NORME DI SANITÀ DEL
MINISTERO DEL BUON GUSTO.
- Ok. Un baretto dove mi possa sparare un bel bianco sporco?
- NO.
- Una trattoria dove si mangia come una volta?
- NO.
- Al bar dell’Esselunga?
- OK.
FINE
46.
Mister Enigma e l’aiutante di razza
- Commissario, è arrivato or ora un cablogramma urgentissimo dall’Interpol. Non ho potuto
resistere e l’ho letto. Siamo nei guai.
- Adesso non ho tempo. Come da nuove direttive internazionali, sto aggiornando la mia
libreria di iTunes.
- Mi scusi commissario, ma credo che dovrebbe leggerlo, il cablogramma.
- Uff, che pizza. Dai qua… che cosa? Non è possibile! Ma perché capitano sempre tutte a
noi? Chiama Mister Enigma, questo è un lavoro per lui. E per chi so io…
Mister Enigma sta cambiando i rotoli di scotch a tutti i portarotoli sulle scrivanie del
commissariato, secondo le nuove procedure interne. Intanto conversa con Eva, la
bellissima segretaria particolare del commissario.
- Che barba queste procedure…
- Già, ogni volta cambiano e bisogna ricominciare daccapo…
- Ma lo sa Eva che da quest’anno è vietato sposarsi tra colleghi?
- Non mi interessa, Enigma. Tanto qui non ce n’è uno decente…
- Io pensavo di piacerle un po’… tutti quei complimenti che mi faceva…
- Era solo perché mi portasse quella foto autografata di Orlando Bloom che ha conosciuto
quando ha sgominato la banda di pirati. Raggiunto lo scopo posso tranquillamente dirle
che lei è un cesso.
- Ah.
- Enigma, Enigma! presto nell’ufficio di Riddle, subito!
- Mi scusi signorina Eva, la conversazione è gradevole ma devo andare…
- Sì, sì, vattene affanbagno.
- Enigma, chiudi la porta e siediti.
- Guai commissario?
- Guai è un eufemismo. Siamo di fronte alla più pericolosa minaccia mai presentatasi in
questo commissariato, dopo quell’invasione di formiche del ‘56. L’agente segreto Cillit
Bang in una missiva ci informa di una bomba sulle ferrovie. Secondo il capo della divisione
francese, monsieur Chante Claire, probabilmente si tratta di un enorme tartufo al tritolo.
- Oh mamma mia.
- Il tuo compito è trovarlo, asap.
- As Soon As Possibile?
- No, asap sta per Altrimenti Scordati l’Assegno Promesso. Ah, dimenticavo. Onde evitare
che si trasmetta il panico tra i pendolari, per facilitare il tuo lavoro, secondo le nuove
procedure, puoi avvalerti della collaborazione di un agente. Visto che parliamo di tartufi, ho
pensato di affiancarti uno specialista, Mister Woof, nome in codice di Johnny Bassotto, il
cane poliziotto. Eccolo.
- Salve, sono Woof. Risolvo problemi.
- Ma che magnifico esemplare! Ciao bello, cuccy cuccy, patatone…
- Ehi, Enigma, adoro le coccole, ma ricordati che sono un professionista: non quando sono
in servizio.
- Ok, Johnny.
- Chiamami mister Woof, per cortesia. Dai Enigma, andiamo a perlustrare i binari. Non c’è
tempo da perdere.
- Ok, Johnny.
I due cominciano immediatamente il lavoro da Cadorna Station.
- Prima di cominciare, Enigma, vorrei chiamare due amici: Loreto, il pappagallo che mi fa
da radiospia e Dumbo, l’elefante aiutante.
- Come vuoi, quattro nasi sono meglio di due…
- Loreto, Dumbo, venite qui. Vi presento Enigma, un onesto supereroe che lotta contro il
male.
- (Loreto) Portobello.
- (Dumbo) Uff, uff, che fatica camminare sulle traversine.
- (Enigma) Ciao amici, siete proprio simpatici.
- (Woof) Adesso non sbilanciarti, Enigma. Pensiamo al lavoro.
- (Enigma) Certo, certo.
I quattro percorrono fianco a fianco i binari con naso a terra, sniffando eventuali presenze
di esplosivo. Arrivati a Bovisa, senza nessun esito positivo (neppure in prossimità dei
lavori di quadruplicamento), incrociano un Malpensa Express con a bordo supermanager
giunti da ogni parte del mondo.
- (Supermanager 1) Levatevi dai piedi, siamo già in ritardo buffoni! Dobbiamo fare affari e
accrescere il prodotto interno lordo a fronte del licenziamento di 3 milioni di operai.
- (Supermanager 2) Un cane, un pappagallo, un elefante e un pagliaccio. Ma che cos’è? il
circo?
- (Tutti i supermanager) Ahahahahahaha.
- (Dumbo) Adesso vi faccio vedere io, razza di idioti vestiti in maniera oscena! E io che me
ne sto qui a salvare il mondo anche per loro…
- (Enigma) Non ti curar di loro. Ma guarda e passa. Adesso oltretutto dobbiamo dividerci:
io andrò verso SevesoMedaAsso. Voi andate a sinistra. Poi a Saronno prenderete strade
diverse: Loreto andrà a Novara, Johhny Bassotto a Laveno, Dumbo a ComoLago. Ci
terremo in contatto con questi walkie-talkie dei Ringo Boys. Il primo che sniffa qualcosa si
faccia vivo.
- Ok.
- D’accordo.
- Portobello.
Enigma setaccia scrupolosamente le traversine, incassando gli insulti e le derisioni di tutti i
pendolari in passaggio. E lo sconforto lo assale. Ma proprio in quel momento, giunto alla
stazione di Inverigo, il walkie-talkie parla:
- A tutta la task force di sminatori, qui è Mister Woof che parla. Mi ricevete? Passo…
- Qui è Mister Enigma, ti ricevo forte e chiaro. Passo…
- Strano, queste radioline sembrano di marzapane…
- Portobello.
- Novità? Passo…
- Sì, ho trovato il tartufone e non è Motta. Passo.
- Comunica la tua posizione mister Woof, passo.
- Mi trovo sul rettilineo tra Cislago e Locate Varesino. Mi sentite Dumbo e Loreto?
- Ricevuto, arrivo ma ci metterò un po’, sono a Como Borghi.
- Portobello.
- Ok, vi aspetto. Passo e chiudo.
I tre si ritrovano nel punto specificato insieme a Johnny Bassotto. Loreto è il primo ad
arrivare perché disobbedendo agli ordini, anziché proseguire per Novara, si era fermato
per un drink al bar della stazione di Saronno. Poi giunge Enigma a bordo di un trattore
preso in prestito da un contadino di Mariano Comense. Per ultimo, arriva Dumbo in volo.
- (Dumbo): evviva abbiamo trovato l’ordigno nucleare, che bello! Siamo i supereroi del
momento, yuhuuu!
- (Mister Woof): calma ragazzi, è ancora presto per farci i succhiotti sul collo a vicenda.
L’esplosivo è qui esattamente in mezzo ai binari, ma il detonatore non c’è.
- (Enigma): ehi, un momento. Ma questo è un tartufo vero, di quelli da mangiare, non un
ordigno. Siamo rovinati!
- (Dumbo): be’… non proprio rovinati… i tartufi valgono un sacco di quattrini…
- (Loreto): Portobello.
In quel momento Enigma riceve una chiamata dal commissario Riddle.
- Pronti!
- Enigma, razza di scimunito, secondo le nuove procedure, al telefono si risponde dicendo
“pronto chi parla”, chiaro?
- Mi scusi commissario. Dica.
- Cillit Bang ha spedito un altro cablogramma. Si scusa se non è stato chiaro con la notizia
della bomba sulle ferrovie. Quello che intendeva dire è che “ha una notizia bomba sul
mondo delle ferrovie”.
- E cioè?
- Non posso parlarne al telefono, la linea non è sicura.
- Quale linea? Quella per Laveno?
- Muovete i vostri sederoni! Raggiungetemi qui al commissariato!
Più tardi al quartier generale…
- (Enigma): allora commissario, quale sarebbe questa notizia bomba?
- (Commissario Riddle): vi siete puliti le scarpe sullo zerbino?
- (Enigma): sì.
- (Commissario Riddle): bravi. Dunque, il Pollonord chiude i battenti. Mi dispiace ragazzi.
Lo so che eravate tutti legati ad esso, ma è sempre meglio non affezionarsi troppo alle
cose belle.
- (Mister Woof): e che ne sarà di tutti i simpatici personaggi di Roy Batty?
- (Commissario Riddle): don’t worry my friends, quelli continueranno a vivere su
http://roybattystrikes.blogspot.com/
- (Dumbo): commissario, che ne sarà di noi?
- (Commissario Riddle): dobbiamo essere forti e andare avanti, ognuno per la sua strada.
Magari un giorno ci troveremo come le star a bere del San Crispino by Ronco al Roxy Bar.
O forse non ci incontreremo mai, ognuno a rincorrere i suoi guai…
- (Mister Woof): beh, vi saluto. Io vado a cominciare una nuova vita, come quelle dei film.
- (Dumbo): io voglio una vita come Steve McQueen.
- (Enigma): io voglio una vita maleducata, di quelle vite fatte così. Ma commissario, che ne
sarà di tutti gli altri polli? E degli anomali?
- (Commissario Riddle): ragazzi, non è che posso sapere tutto di tutti. In ogni caso, io me
ne vado a Londra a fare shopping. Voglio passare un po’ di tempo tra le chincaglierie di
Covent Garden e passeggiare tra i negozietti di antichità e memorabilia di quella via
famosa… come si chiama?
- (Loreto): Portobello.
- (Commissario Riddle): grazie Loreto.
FINE