piano dell`offerta formativa - istituto comprensivo scolastico
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piano dell`offerta formativa - istituto comprensivo scolastico
ISTITUTO COMPRENSIVO DI MOTTA SAN GIOVANNI PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno scolastico 2013/2014 1 1) PRESENTAZIONE DELL’ ISTITUZIONE SCOLASTICA L’Istituto Comprensivo di Motta San Giovanni ha come proprio logo un ARCOBALENO scelto tra le tante proposte avanzate dagli alunni delle classi finali della scuola primaria e di tutte le classi della scuola secondaria di I° grado nell’ambito di un “concorso” bandito alcuni anni fa. Nell’ A R C O B A L E N O , infatti, tutti i colori partecipano e condividono nella diversità e nell’armonia la stessa luce che, con il suo chiarore, costruisce un ponte tra il cielo e la terra e tra le diverse parti della terra. Alla stessa maniera nella scuola la pluralità degli interventi e dei linguaggi valorizza le aspirazioni di partecipazione di ciascuno permettendone l’espressione dei sogni e dei bi-sogni . L’ A R C O B A L E N O simboleggia, inoltre, i valori della pace e dell’alleanza, la luce e l’armonia, la policromia. E proprio la scuola ha il compito di rendere concreti questi valori condividendo le esperienze e partecipando ad un cammino comune in cui gli educatori sono portatori di nuove mete umanizzanti in una prospettiva di trasformazione sociale e secondo la cultura della mondialità. Il nostro A R C O B A L E N O ha una propria struttura scientifica-pedagogica ARCO: struttura del progetto educativo ed organizzativo RAGGI: tematiche attraverso le quali le U. A. vengono attualizzate e assumono una connotazione “presente” COLORI: percorsi che, sviluppando le varie tematiche, proiettano i ragazzi verso il futuro contribuendo allo sviluppo delle potenzialità espressive ed operative e favorendo l’acquisizione di competenze. GOCCIOLINE: progetti che contribuiscono a dare agli allievi il senso di appartenenza ad una comunità, a far loro conoscere ed interiorizzare le proprie radici culturali. 2 L’ ISTITUTO COMPRENSIVO L’Istituto di Motta San Giovanni comprende Scuole dell’Infanzia, Scuole Primarie e Scuole Secondarie di I° grado dislocate su tutto il territorio comunale che si estende dal mare (Lazzaro-Sant’Elia) all’alta collina (Motta –Serro Valanidi). Il suddetto territorio ricade in un’area caratterizzata dalla presenza di una minoranza di cultura e lingua greca di Calabria, il cui simbolo è il Castello di San Niceto, considerato, appunto, la porta dell’area grecanica. Le scuole, quindi, si trovano su un territorio abbastanza vasto caratterizzato da una realtà diversa non solo geograficoambientale, ma anche economico-sociale.Le famiglie possiedono, nella stragrande maggioranza, un tenore di vita di medio benessere con attività legate alla pesca e al settore terziario (attività commerciali, piccole industrie per la lavorazione della pietra e del ferro battuto) presenti nelle zone costiere, mentre nelle zone interne e collinari si registra una maggiore presenza di impiegati, liberi professionisti, operai e pensionati. La presenza di alunni provenienti da Paesi comunitari ed extracomunitari inizia ad essere più massiccia a Lazzaro. Nello specifico, fanno parte dell’Istituto Comprensivo SCUOLA DELL’INFANZIA LAZZARO MOTTA SAN GIOVANNI SCUOLA PRIMARIA LAZZARO MOTTA SAN GIOVANNI SANT’ELIA SERRO VALANIDI SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO LAZZARO MOTTA SAN GIOVANNI 3 L’istituzione scolastica è, quindi, il fulcro da cui scaturisce una serie di dinamiche che coinvolge altre variabili interagenti tra loro. ALUNNI DOCENTI ISTITUZIONE SCOLASTICA FAMIGLIE ENTI TERRITORIALI 4 La nostra è una scuola che … Punta all’apprendimento e al “saper stare al mondo”. E’ un luogo di fiducia, accogliente e che coinvolge gli studenti. Non si limita ad istruire, ma educa, aiuta cioè a far emergere le capacità e la diversità di ciascuno. Ha il compito di favorire supporti adeguati per lo sviluppo di una identità consapevole e aperta. Favorisce le differenze e produce, quindi, una ricchezza di esperienze, idee e scambio di conoscenze. Mette in relazione nuovi modi di apprendimento attraverso l’uso di strumenti informatici e della ricerca multimediale Richiama alla centralità della persona. Forma sul piano cognitivo e culturale per affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali presenti e futuri. Fonda il suo metodo sulla relazione, sull’ascolto, sulla partecipazione. Riconosce e valorizza le diversità, le disabilità e gli svantaggi evitando che le differenze si trasformino in diseguaglianze. Non pone in competizione, ma sviluppa il gusto del “vivere insieme”. Non emargina, ma crea integrazione e solidarietà. Non ignora i conflitti, ma propone modelli pacifici di risoluzione comune degli stessi. 5 Non si fa determinare dai programmi, ma dai bisogni individuali. Non trasmette il sapere, ma lo discute, lo elabora al fine di comprendere l’attuale condizione dell’uomo planetario definita dalle molteplici interdipendenze fra locale e globale. 6 DOCENTI I docenti vengono considerati come professionisti della formazione, dotati della consapevolezza di dover consolidare ed arricchire le proprie competenze disciplinari, metodologico-didattiche e relazionali gli obiettivi da raggiungere devono essere espliciti e condivisi consapevoli di dovere operare collegialmente avendo chiaro che le dinamiche di relazione devono essere improntate da un clima di interdipendenza positiva la responsabilità professionale deve trovare positive convergenze sul piano personale e collegiale In tale contesto i docenti assumono il ruolo di facilitatori e mediatori dell’apprendimento per condividere emozioni, insieme al desiderio di dare un significato a ciò che si vive gestire i rapporti in modo coerente alla regia educativa sollecitare modi di vedere e di sentire creare una continua e reale comunicazione esercitare abilità linguistiche logiche ed espressive, favorendo la rielaborazione dei vari contenuti disciplinari 7 ALUNNI Gli alunni vengono considerati come persone competenti sul piano cognitivo, fisico ed emotivo attive, intenzionali ed aperte all’apprendimento flessibili con grande capacità di adattamento all’ambiente datori di conoscenze inespresse che necessitano di essere guidati a “gettarsi nell’universo simbolico significante” al fine di attribuire e ricercare significati di essere guidati ad imparare a riconoscere i propri bisogni formativi, il proprio peculiare stile di apprendimento, quindi a partire dai propri interessi e sfruttare le proprie capacità di essere guidati a collocarsi nel tempo e nello spazio e di riflettere sulle proprie modalità di pensiero di vedere riconosciuto il senso delle proprie capacità di pensiero, di immagine, di emozioni di essere guidati ad acquisire strumenti per comunicare ed assumere responsabilità di avere docenti orgogliosi del loro compito, che stiano loro accanto senza prevaricazioni In tale contesto diventa, quindi, concreto per ciascun alunno esplicitare vissuti, idee, osservazioni, punti di vista, portare contributi personali e trovare un ambiente accogliente (cooperativo, dialogante, non giudicante …) in cui sia possibile “pensare insieme” inteso come negoziazione collettiva dei saperi il coinvolgimento nel prendere decisioni rispetto al percorso di lavoro il controllo continuo rispetto al tema/oggetto di lavoro, alle modalità e strategie cognitive, comunicative e relazionali messe in atto e possibilità di accedere al livello metacognitivo del loro apprendere 8 Secondo tale visione, ciascun alunno, al termine del primo ciclo di istruzione: E’ in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose. Orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune, esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da riuscire ad adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. E’ in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in lingua francese. Possiede conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche che gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà; è in possesso di un pensiero razionale che gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi. Si orienta nello spazio e nel tempo; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni, produzioni artistiche. Possiede buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati e informazioni e per interagire con soggetti diversi nel mondo. Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è capace di ricercare e procurarsi nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. Ha cura e rispetto di sé; assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile; ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme nelle quali questo può avvenire. 9 Dimostra originalità e spirito di iniziativa; si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. 10 FAMIGLIE Le famiglie vengono considerate come titolari di un primato educativo, in quanto unico luogo della società in cui ci si prende cura della persona nella sua globalità, dove si riannodano i fili delle dimensioni affettive, cognitive ed etiche e, quindi, rappresentano il punto di snodo tra i sessi e le generazioni uno spazio di mediazione tra il sociale e l’individuale un soggetto sociale insostituibile In tale contesto le famiglie assumono il ruolo di risorsa indispensabile per la realizzazione della proposta educativa e, quindi, sono corresponsabili nel favorire il raggiungimento del “successo formativo” nel raccordare le proprie pratiche educative con quelle della scuola nello stabilire con l’istituzione scolastica un’alleanza educativa, relazioni costanti che riconoscono i reciproci ruoli e che si supportino a vicenda nelle comuni finalità educative 11 ENTI TERRITORIALI Gli *enti territoriali vengono considerati come agenzie educative che contribuiscono a Ente locale Pro loco-Motta San Giovanni Gruppo folk “Città di Lazzaro” Gruppo folk “Leucopetra” Gruppo folk “Capo d’Armi” Cooperativa “Marta” Associazione “Inholtre” Gruppo folk “Città di Motta San Giovanni” Associazione culturale “Bailando” Associazione Imprenditori Agricoltori Mottesi Associazione “Futura”- volley femminile Associazione sportiva Lazzaro Associazione sportiva mottese Comunità terapeutica “Vecchio borgo” Associazione minatori mottesi “Commemorare per ricordare” Parrocchia S. Maria delle Grazie-Lazzaro Parrocchie riunite di Motta San Giovanni ADSPEM– sezione di Lazzaro Compagnia teatrale lazzarese Creare una “ ragnatela” di collegamenti e sinergie tra scuola, per la promozione della cultura dello sviluppo e della legalità Promuovere il benessere e la qualità della vita dei minori Accrescere le conoscenze e le competenze dei soggetti coinvolti nel processo educativo dei minori (genitori, insegnanti, operatori/educatori) impegnandosi nel sostegno alla formazione continua degli operatori Introdurre innovazioni nell’organizzazione didattica della Scuola Tutelare e valorizzare le risorse culturali, ambientali e naturali del territorio *(da un’indagine effettuata nell’anno 2007) In tale contesto, gli enti territoriali si configurano come comunità di apprendimento all’interno delle quali si costruisce un sapere condiviso per aprire la scuola al territorio migliorando la qualità della vita realizzare un raccordo organico e costante tra la scuola e l’extrascuola che ponga al centro del processo formativo l’unicità della persona condividere e negoziare percorsi e strategie innovative sviluppare un’offerta formativa fondata su azioni di sinergia tra i vari operatori che contribuiscono al processo di apprendimento non solo formale, ma anche non formale e informale 12 Nell’anno scolastico 2007/2008 l’Istituto Comprensivo, partendo dalla considerazione che per conseguire i traguardi educativi e didattici prefissati un’istituzione scolastica ha necessariamente bisogno dell’apporto di tutte le agenzie educative presenti sul territorio, ha formulato l’ipotesi progettuale di un Sistema Educativo Integrato, “Attiviamoci in … R.E.T.E.” Partendo da seguenti obiettivi e puntando alle seguenti finalità Aprire intorno al Progetto educativo dell’istituzione scolastica nuovi Promuovere vere e proprie “comunità di apprendimento” all’inter- spazi di partecipazione di tutte le componenti esterne ed interne per stabilire un rapporto di dialogo e di cooperazione non occasionale con le altre agenzie formative che operano a livello territoriale Rafforzare i rapporti di collaborazione già in atto tra l’Istituzione Scolastica ed il Comune al fine di realizzare un processo ed un progetto di miglioramento della qualità del sistema formativo territoriale Favorire, nell’ambito del Comune, la realizzazione di un Sistema Educativo Integrato Territoriale che, partendo dall’unicità del bambino, impegni l’intera comunità a ricercare coordinamento ed integrazione nella sua azione di sostegno alla crescita e alla formazione della persona umana Stabilire un Patto Educativo che dia continuità e significatività alle proposte delle varie agenzie educative presenti sul territorio, mettendo in rete tutte le risorse attraverso un uso razionale ed ottimale che contribuisca a promuovere il BEN- ESSERE di tutti i soggetti, in particolare dei più deboli no delle quali si costruisce un sapere condiviso Aprire la scuola al territorio per migliorare la qualità della vita Realizzare un raccordo organico e costante tra la scuola e l’extra- scuola che ponga al centro del processo formativo l’unicità della persona per condividere e negoziare percorsi e strategie innovative Ottimizzare e razionalizzare le risorse del territorio sviluppando un’offerta formativa fondata su azioni di sinergia tra i vari operatori che contribuiscono al processo di apprendimento non solo formale, ma anche non formale e informale l’istituzione scolastica proponeva come prodotto finale la realizzazione di un Sistema Educativo Integrato a livello comunale fondato su un Patto Educativo Territoriale tra Scuola, Ente Locale, Associazioni e agenzie educative del territorio di Motta San Giovanni. Dal Patto deriverebbe un’azione sinergica ed unitaria della Comunità a favore dei minori dai 3 ai 14 anni, con offerta integrata di servizi (scolastici, animazione ed assistenza) e opportunità educative (laboratori espressivi e attività sportive) coordinata da un Gruppo Interistituzionale. 13 2) TEMPO SCUOLA Nell’Istituto Comprensivo è prevista una maggiore articolazione ed estensione del tempo scuola al fine di garantire agli alunni tempi distesi e ricchi di opportunità di apprendimento SCUOLA DELL’INFANZIA prestare maggiore attenzione ai tempi di “cura” ed accoglienza disporre di tempi di lavoro più flessibili ed idonei ad attività di gruppo, di laboratorio e di ricerca Articolazione del tempo scuola su 5 giorni settimanali (da lunedì a venerdì, dalle ore 8.00 alle ore 16.00) Tempo scuola articolato in 40 ore, il 10% delle quali destinato al curricolo locale* Articolazione del tempo scuola su 6 giorni settimanali (da lunedì a sabato, dalle ore 8.00 SCUOLA PRIMARIA alle ore 13.00**) Tempo scuola articolato in 30 ore: -27 di curricolo obbligatorio, il 10% del quale destinato al curricolo locale*, -3 di curricolo opzionale Tempo normale-Classi IA-ID Articolazione del tempo scuola su 6 giorni settimanali (da lunedì a sabato, dalle ore 8.00 alle ore 13.00) Tempo scuola articolato in 30 ore, il 10% delle quali destinato al curricolo locale*. SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO *D.P.R. 275/99 **Sant’Elia: 7.55-12.55-Lazzaro: 8.10-13.10 Tempo prolungato-Classi IIA-IIB-IID-IIIA-IIID Articolazione del tempo scuola su 6 giorni settimanali (lunedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle ore 8.00 alle ore 13.00; martedì e giovedì dalle ore 8.00 alle ore 16.00,comprensivi del tempo mensa) Tempo scuola articolato in 36 ore, il 10% delle quali destinato al curricolo locale*, con 2 rientri pomeridiani 14 3) CURRICOLO L’itinerario scolastico dell’Istituto comprensivo, pur abbracciando tre tipologie di scuola caratterizzate ciascuna da una specifica identità, è continuo e progressivo e consente la progettazione di un unico curricolo verticale La tipologia di curricolo adottata nell’Istituto prevede fattori di qualità Definire percorsi didattici partendo da una matrice di riferimento unificante. Promuovere l’uso integrato di diverse forme di mediazione didattica per determinare contesti piacevoli d’apprendimento Motivare l’apprendimento ed unificare competenze e saperi diversi Attuare la trasversalità come lavoro cooperativo finalizzato allo sviluppo armonico della personalità, globalmente e integralmente intesa Favorire lo sviluppo di progetti coordinati con iniziative assunte dall’Ente locale o da altre agenzie formative del territorio Definire un’articolazione modulare del monte ore annuale di alcune discipline e attività e realizzare una compensazione oraria tra discipline Integrare il curricolo tradizionale con attività che promuovono la pratica di linguaggi diversificati riorganizzazione dell’orario antimeridiano -Apprendimento specifico strumentale delle discipline, diretto a garantire la maturazione di conoscenze ed abilità cognitive di rilevanza fondamentale nel processo formativo -Attivazione di percorsi formativi sviluppati a livello interdisciplinare e trasversale con modalità laboratoriali, legati al curricolo locale pomeridiano -Attivazione di percorsi formativi sviluppati a livello interdisciplinare e trasversale con modalità laboratoriali, legati al curricolo locale Sono previste inoltre attività alternative all’insegnamento della religione cattolica e attività per valorizzare l’unicità e la singolarità della identità culturale di ogni studente al fine di trasformare la stessa in una opportunità per tutti sostenendo l’interazione e l’integrazione delle diversità culturali preesistenti attraverso la conoscenza della nostra e delle altre culture. 15 Scuola primaria PLESSI LAZZARO - MOTTA SAN GIOVANNI - SANT’ELIA CURRICOLO OBBLIGATORIO DISCIPLINE MONTE ORE SETTIMANALE CLASSE I CLASSE II CLASSI III-IV-V Italiano 7 6 6 Storia 3 3 3 Geografia 2 2 2 Scienze 2 2 2 Scienze motorie e sportive 1 1 1 Arte e immagine 1 1 1 Musica 1 1 1 Matematica 6 6 5 Tecnologia 1 1 1 Inglese 1 2 3 Religione 2 2 2 CURRICOLO POTENZIATO MONTE ORE SETTIMANALE CLASSE I CLASSE II CLASSI III-IV-V Italiano 1 2 1 Matematica 1 1 2 Inglese 1 16 PLESSO SERRO VALANIDI CURRICOLO OBBLIGATORIO MONTE ORE SETTIMANALE DISCIPLINE CLASSE I-II CLASSI III-IV-V Italiano 6 6 Storia 3 3 Geografia 2 2 Scienze 2 2 Scienze motorie e sportive 1 1 Arte e immagine 1 1 Musica 1 1 Matematica 6 5 Tecnologia 1 1 Inglese 2 3 Religione 2 2 CURRICOLO POTENZIATO MONTE ORE SETTIMANALE CLASSE I-II CLASSI III-IV-V Italiano 1 1 Matematica 1 2 Inglese 1 17 Scuola secondaria di I° grado PLESSI MOTTA SAN GIOVANNI-LAZZARO MONTE ORE SETTIMANALE DISCIPLINE CLASSI IA-ID TEMPO NORMALE CLASSI IIA-IIB-IIIA-IIID TEMPO PROLUNGATO Italiano 6 8 Storia 2 2 Geografia 2 2 Scienze 2 2 Scienze motorie 2 2 Arte e immagine 2 2 Musica 2 2 Matematica 4 6 Tecnologia 2 2 Inglese 3 3 Francese 2 2 Religione 1 1 Mensa 2 18 4) LINEE PROGETTUALI GENERALI La progettazione pedagogico-didattica-organizzativa dell’Istituto Comprensivo è caratterizzata dal principio dell’unitarietà e più precisamente dall’esigenza di coordinare i 3 diversi ordini di scuola che operano nell’ambito dello stesso Comune e su una stessa realtà territoriale proporre itinerari di azione riflessiva finalizzati alla comprensione/gestione di una realtà che cambia e si evolve continuamente e rapidamente condividere gli interventi ottimizzando sia le risorse naturali che professionali (creatività, competenza, intelligenza pedagogica dei docenti) 19 5) STRATEGIE DIDATTICO - METODOLOGICHE Le strategie didattico-metodologiche mireranno ad individuare, nel rapporto educativo, le energie e le forze scolastiche e non, risorse che convergeranno in quello che definiamo “ S I S T E M A F O R M AT I V O I N T E G R AT O ” . Sarà, quindi, organizzata una progettazione a forze congiunte che, partendo dalle connotazioni sociali, culturali e ambientali, avvierà un processo di crescita circolare nei soggetti coinvolti e sul territorio stesso, caratterizzato da minoranza linguistica e cultura grecanica. La scuola si apre al territorio, diventando un laboratorio di ricerca, un luogo in cui si sviluppa una riflessione critica sulle esperienze e sui problemi provenienti dal mondo dell’extra-scuola. La tematica scelta per l’articolazione delle attività o del progetto globale, diventa occasione per il raggiungimento degli obiettivi formativi. Le discipline rappresentano gli strumenti con i quali affrontare l’analisi del territorio, la cui realtà sistemica viene ricostruita ed analizzata attraverso una metodologia interdisciplinare. I prodotti delle diverse attività realizzate dalle classi consentono di chiudere e riaprire, nello stesso tempo, il percorso scuola-territorio. Essi, infatti, si configurano sia come il mezzo che i docenti utilizzano durante la fase dedicata alla loro elaborazione, per riflettere sull’intero percorso di ricerca svolto con i ragazzi, sia come il mezzo mediante il quale procedere al trasferimento dell’esperienza effettuata a tutti i soggetti coinvolti. 20 6) PROGETTAZIONE La progettazione è suddivisa in 3 ambiti A COSTRUZIONE DEL SE’ B RELAZIONE CON GLI ALTRI C RAPPORTO CON LA REALTA’ che comprendono le COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA declinate nei NUCLEI TEMATICI DI COMPETENZA, a cui sono strettamente legati gli OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO prescritti dalle Indicazioni Nazionali, ulteriormente scanditi in DESCRITTORI DI APPRENDIMENTO. Sono previste IPOTESI di lavoro costituite da una macrostruttura ed una microstruttura. La macrostruttura evidenzia i legami che le U.d.A. stabiliscono con le competenze chiave di cittadinanza i nuclei tematici di competenza le strategie metodologiche le disposizioni della mente i traguardi di sviluppo delle competenze il profilo dello studente La microstruttura riporta i Nuclei Tematici disciplinari, gli Obiettivi di Apprendimento e i relativi Descrittori, le attività/i contenuti, gli indicatori di valutazione e i traguardi di sviluppo delle competenze disciplinari. La microstruttura sarà sviluppata e modificata in itinere e sarà completa solo alla fine del percorso, poiché è la risultante tra ciò che si è previsto e ciò che si aggiunge durante l’attuazione del percorso stesso. 21 DALLE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA AI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE A1.Imparare ad imparare A Costruzione del sè A2.Agire in modo autonomo e responsabile B Relazione con gli altri C Rapporto con la realtà a.Osservare, esplorare, descrivere b.Ricercare informazioni ed argomentare c.Avere iniziative di studio autonomo d.Riconoscere le strategie cognitive usate nel processo di apprendimento d.Rielaborare e trasferire in contesti diversi a.Esercitare coerenze tra conoscenze, valori e comportamenti b.Assumersi responsabilità c.Prendere decisioni d.Riflettere sui comportamenti e.Maturare la fiducia in se stessi B1.Comunicare a.Ascoltare e comprendere b.Leggere ed esprimersi oralmente c.Comunicare con la scrittura d.Usare una terminologia appropriata e.Analizzare il discorso B2.Collaborare e partecipare a.Saper discutere rispettando i diversi punti di vista b.Interagire e cooperare C1.Progettare a.Analizzare e problematizzare b.Prevedere fattibilità ed esiti di situazioni, effetti probabili di azioni C2.Risolvere problemi a.Fare ipotesi, verificare e valutare B.Riflettere, risolvere, rappresentare C3.Individuare collegamenti e relazioni a.Classificare b.Costruire ipotesi c.Sintetizzare e schematizzare C4.Acquisire e interpretare l’informazione a,Selezionare le informazioni utili al proprio lavoro b.Stimolare una valutazione critica dei fatti e delle proprie opinioni 22 UNITA’ DI APPRENDIMENTO L’Unità di Apprendimento è lo strumento necessario per il conseguimento degli obiettivi prefissati dal docente in un determinato tempo, in relazione agli obiettivi della progettazione d’Istituto. Le fasi in cui si articola sono le seguenti: descrizione del segmento d’apprendimento analisi della situazione di partenza e accertamento dei prerequisiti degli allievi definizione degli obiettivi cognitivi e formativi, da comunicare agli allievi determinazione della scansione temporale definizione di un modello metodologico e didattico predisposizione dei materiali e degli strumenti didattici occorrenti indicazione delle modalità di verifica per il controllo del processo di apprendimento in itinere individuazione di strumenti per l’individualizzazione dell’insegnamento (potenziamento/consolidamento/ recupero) definizione delle competenze in uscita 23 S C U O L A D E L L’ I N F A N Z I A Itinerario d’azione strutturato per sezioni con sfondo integratore TERRA, ACQUA, ARIA, FUOCO MACROTEMATICA DENTRO LA MAGIA DI UNA FIABA: “I TRE PORCELLINI” SOTTOTEMATICA La crescita attraverso le esperienze con i 4 elementi: Terra, Acqua, Aria, Fuoco I U.d.A. Toc...Toc...chi è? C’è una storia pronta per te! II U.d.A Conosciamo, scopriamo, esploriamo i nostri magnifici amici. III U.d.A Finalmente insieme ce l’abbiamo fatta! 24 SCUOLA PRIMARIA Itinerario d’azione strutturato per classi con ipotesi di lavoro Classe PRIMA Classe SECONDA “CON GENTILEZZA PARTIAMO ...” “… DANDOCI UNA REGOLATA ...” Percorso formativo laboratoriale espressivo-linguistico Percorso formativo laboratoriale espressivo-linguistico Classe TERZA “ … PER PERCORRERE SENTIERI SICURI ... percorso formativo laboratoriale linguistico storico-geografico Classe QUARTA “ … NEL RISPETTO DELLA NOSTRA IDENTITA’ ...” Percorso formativo laboratoriale storico-linguisticogeografico di educazione alla cittadinanza attiva Classe QUINTA “ … PER DIVENTARE CITTADINI CONSAPEVOLI DEL PROPRIO PASSATO.” Percorso formativo laboratoriale storico -linguistico– geografico di educazione alla cittadinanza attiva 25 SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO Itinerario d’azione strutturato per classi con ipotesi di lavoro NOI ALLA RICERCA... CLASSE PRIMA ...di nuove esperienze e nuove emozioni: la scuola, la famiglia, il gioco. ...del mondo tra fantasia e realtà: favole, fiabe, miti e leggende ...del mondo dei sentimenti: la vita in versi, la poesia degli eroi ...di un mondo in cui crescere: rispetto per l’ambiente e per gli animali CLASSE SECONDA …delle nostre esperienze ...di tutela per il mondo della natura ...delle nostre emozioni ...dei generi letterari Classe TERZA ...dei grandi temi del vivere e del convivere ...di diversità, emarginazione, diritti umani ...delle voci dei poeti ...del cammino dell’uomo: viaggio nella storia 26 7) GRUPPO GIO Il gruppo G.I.O. è il Gruppo Interno Operativo che si occupa dell’integrazione dei soggetti diversamente abili. Tutti Composizione Finalità Compiti i docenti di sostegno della scuola Un docente rappresentante di ogni Consiglio di classe che accoglie allievi diversamente abili Un rappresentante dei genitori Promuovere, assistere,verificare e coordinare il processo di integrazione degli alunni diversamente abili I docenti incaricati dovranno promuovere l’integrazione dei soggetti diversamente abili in AMBITO INTERNO realizzando uno schedario di leggi, circolari, decreti, relativi all’integrazione degli alunni diversamente abili collaborando con gli organi collegiali della scuola formulando proposta sulla terza ripetenza al Collegio dei Docenti AMBITO ESTERNO attivando rapporti di collaborazione con i genitori, con le AA.SS.LL., con il mondo del volontariato, con l’Ente Locale, ... 27 8) ARRICCHIMENTO ED AMPLIAMENTO DEL CURRICOLO Arricchimento dell’offerta formativa Progetti di recupero P.O.N. 28 “ALLA RICERCA DI RADICI ...VERSO NUOVI ORIZZONTI per ridare vita alla lingua greca di Calabria” Percorso formativo laboratoriale di conoscenza e ricerca delle radici greco-bizantine del territorio DURATA DESTINATARI Gennaio -giugno MODALITA’ DI REALIZZAZIONE Tutti gli alunni di tutte le classi dei tre ordini di scuola dell’Istituto Comprensivo OBIETTIVI FORMATIVI Le attività progettuali impegneranno il 10% delle ore del curricolo nazionale e saranno svolte a livello trasversale ed interdisciplinare - Valorizzare e promuovere la lingua greca di Calabria nella sua variante locale - Saper leggere il territorio in lingua greca di Calabria per attualizzarlo e renderlo moderno - Conoscere se stessi, le risorse del proprio territorio, la cultura di appartenenza - Creare abilità cognitive e tecnico-linguistiche -Offrire RISULTATI ATTESI agli allievi l’occasione di trovare se stessi in percorsi di gruppo e di difendere le proprie differenze ed individualità -Far acquisire agli alunni la consapevolezza di un’appartenenza comune, di una comune identità multiculturale e plurilinguistica 29 “LA LEGALITA’ NELLA SCUOLA” DURATA DESTINATARI PARTNER Alunni della classe II e III della scuola secondaria di I° grado OBIETTIVI FORMATIVI RISULTATI ATTESI PRO LOCO DI MOTTA SAN GIOVANNI Promuovere la cultura della legalità Sviluppare sensibilità alle problematiche ambientali Progettare consapevolmente il proprio futuro Acquisire il concetto di legalità intesa come costruzione e condivisione di norme, in difesa dei diritti di tutti e del benessere sociale Acquisire senso di appartenenza al territorio e alla comunità Essere capace di pratiche di cittadinanza attiva e responsabilità sociale Imparare a identificare ed utilizzare le risorse presenti nel contesto territoriale di appartenenza per attuare stili di vita coerenti con un modello di sviluppo sostenibile 30 “PROMOZIONE AL BENESSERE PREVENZIONE AL DISAGIO” DURATA DESTINATARI Genitori degli alunni delle classi quinte della scuola primaria e delle classi prime della scuola secondaria di I° grado Alunni delle classi quinte della scuola primaria e delle classi prime della scuola secondaria di I° grado OBIETTIVI FORMATIVI RISULTATI ATTESI PARTNER ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO CeRe.So Migliorare sia il contesto familiare, sia le capacità dei genitori nell’offrire opportunità educative adeguate ai loro figli Favorire la conoscenza di sé e delle proprie risorse e la comunicazione positiva tra docenti e alunni Contrastare e prevenire eventuali disagi nei ragazzi e ridurre i fattori di rischio Considerare la scuola come luogo di crescita umana e relazionale 31 PROGETTI DI RECUPERO DESTINATARI Gli alunni di tutte le classi delle Scuole Primarie e Secondarie di I° grado che presentano lacune e/o difficoltà nell’apprendimento (con particolare attenzione agli alunni stranieri che non hanno ancora la piena padronanza del lingua italiana) Tutti i progetti di recupero saranno caratterizzati da: Modalità di individuazione delle carenze e/o lacune nelle singole discipline Progettazione precisa e puntuale delle attività da svolgere con gli alunni Relazione finale attestante il livello di miglioramento ottenuto del singolo alunno 32 “LITTLE FRIENDS” Percorso laboratoriale di lingua inglese DESTINATARI DURATA Alunni di 5 anni delle Scuole dell’Infanzia di Lazzaro e Motta San Giovanni OBIETTIVI FORMATIVI GENNAIO-GIUGNO -Far conoscere, con un approccio prettamente ludico, le strutture di base della lingua inglese -Far conoscere aspetti e caratteristiche della cultura inglese 33 “HELLO FRIENDS 1-2-3” P.O.N. Obiettivo C: “Migliorare livelli di conoscenza e competenza dei giovani” Azione C1: “Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave (consapevolezza ed espressione culturale) DESTINATARI MODULO 1: Alunni classe quarta della Scuola Primaria -Lazzaro- DURATA 30 ore per ciascun modulo MODULO 2: Alunni classe quinta della Scuola Primaria -Motta San GiovanniMODULO 3: Alunni classe terza della Scuola Primaria -Sant’Elia- OBIETTIVI FORMATIVI - Incentivare negli alunni l’uso della lingua inglese - Sviluppare la competenza linguistica orale - Sviluppare la capacità di esprimersi e comunicare RISULTATI ATTESI a. Ricezione orale: leggere e capire testi scritti di uso corrente legati alla vita quotidiana b. Ricezione scritta: individuare gli elementi principali di un discorso chiaro su argomenti familiari c. Interazione orale: descrivere i suoi sentimenti, le sue esperienze, le sue opinioni d. Produzione scritta: scrivere testi semplici e coerenti su argomenti noti 34 “SULLE ALI DELLA MUSICA” P.O.N. Obiettivo C: “Migliorare livelli di conoscenza e competenza dei giovani” Azione C1: “Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave (consapevolezza ed espressione culturale) DURATA DESTINATARI Alunni classe quarta della Scuola Primaria -Motta San Giovanni- 30 ore OBIETTIVI FORMATIVI - Rafforzare ed approfondire conoscenze ed abilità relative al linguaggio musicale - Sviluppare la capacità di esprimersi e comunicare attraverso la musica RISULTATI ATTESI -Utilizzare il linguaggio musicale in maniera creativa e personale - Essere capace di cantare e suonare insieme agli altri - Sapersi esprimere e comunicare attraverso il linguaggio musicale 35 “INVITO ALL’OPERA tra musica e teatro 2” P.O.N. Obiettivo C: “Migliorare livelli di conoscenza e competenza dei giovani” Azione C1: “Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave (consapevolezza ed espressione culturale) DURATA DESTINATARI Alunni classe terza della Scuola Primaria -Motta San Giovanni- 30 ore OBIETTIVI FORMATIVI - Rafforzare ed approfondire conoscenze ed abilità relative al linguaggio musicale - Sviluppare la capacità di esprimersi e comunicare attraverso la musica RISULTATI ATTESI -Utilizzare il linguaggio musicale in maniera creativa e personale - Essere capace di cantare e suonare insieme agli altri - Sapersi esprimere e comunicare attraverso il linguaggio musicale 36 “MUOVIAMOCI...” P.O.N. Obiettivo C: “Migliorare livelli di conoscenza e competenza dei giovani” Azione C1: “Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave (consapevolezza ed espressione culturale) DESTINATARI Alunni classi prima, seconda e terza della Scuola Primaria -Motta San Giovanni- DURATA 30 ore Capacità di comunicare ed esprimersi attraverso il corpo ed i gesti - Conoscere il proprio corpo in rapporto agli altri, allo spazio e al tempo - Potenziare le capacità gestuali e motorie - Sviluppare la creatività - OBIETTIVI FORMATIVI RISULTATI ATTESI - Conoscere il proprio corpo in rapporto agli altri, allo spazio e al tempo - Gestire la propria motricità - Padroneggiare abilità motorie di base in situazioni diverse - Comunicare ed esprimersi attraverso il corpo ed i gesti - Partecipare alle attività di gioco e di sport rispettandone le regole 37 “AND NOW...ENGLISH 1-2” P.O.N. Obiettivo C: “Migliorare livelli di conoscenza e competenza dei giovani” Azione C1: “Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave (consapevolezza ed espressione culturale) DESTINATARI MODULO 1: Alunni classi IIA e IIB della Scuola Secondaria di I° grado -Lazzaro- DURATA 50 ore per ciascun modulo MODULO 2: Alunni classi ID e IID della Scuola Secondaria di I° grado -Motta San Giovanni- OBIETTIVI FORMATIVI - Incentivare negli alunni l’uso della lingua inglese - Sviluppare la competenza linguistica orale - Sviluppare la capacità di esprimersi e comunicare Chiedere e dare spiegazioni - Esprimere il proprio stato d'animo - Comporre una lettera amichevole - Esprimere un'idea al passato e al futuro - Conoscere la geografia dell'Inghilterra - Raccontare al passato - Proporre di fare qualcosa - Proporre/chiedere/ accettare e rifiutare un appuntamento - Chiedere delle indicazioni - Rispondere a qualcuno che chiede delle informazioni - RISULTATI ATTESI 38 “INVITO ALL’OPERA tra musica e teatro 1” P.O.N. Obiettivo C: “Migliorare livelli di conoscenza e competenza dei giovani” Azione C1: “Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave (consapevolezza ed espressione culturale) DURATA DESTINATARI 30 ore MODULO 1: Alunni di tutte le classi della Scuola Secondaria di I° grado -Lazzaro- OBIETTIVI FORMATIVI - Stimolare le capacità espressive degli alunni e svilupparne la capacità di attenzione e di ascolto - Diffondere la cultura musicale - Favorire l'apprendimento e la fruizione della musica - Promuovere l'attività dei gruppi musicali e teatrali della scuola RISULTATI ATTESI - Realizzazione di un musical - Sapere individuare le caratteristiche del teatro - Riconoscere la struttura caratteristica del testo teatrale - Migliorare la lettura ad alta voce, utilizzando i segnali grafici, le pause, l'intonazione e il ritmo per interpretare il testo - Comunicare attraverso il linguaggio teatrale - Saper costruire itinerari di comunicazione teatrale apprezzandone il ruolo educativo e formativo - Effettuare il passaggio dal testo narrativo a quello teatrale 39 “LIBERIAMO LA FANTASIA” P.O.N. Obiettivo C: “Migliorare livelli di conoscenza e competenza dei giovani” Azione C1: “Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave (consapevolezza ed espressione culturale) DURATA DESTINATARI 30 ore Alunni della classe IIIA della Scuola Secondaria di I° grado -Lazzaro- OBIETTIVI FORMATIVI - Sviluppare la capacità di esprimersi e comunicare attraverso l'arte teatrale - Maturare la coscienza della propria identità - Educare la propria affettività - Avvicinarsi alla conoscenza dei linguaggi teatrali extraverbali - Acquisire la capacità di distinguere tra la comunicazione quotidiana e quella artistica RISULTATI ATTESI - Sapere individuare le caratteristiche del teatro - Riconoscere la struttura caratteristica del testo teatrale - Migliorare la lettura ad alta voce, utilizzando i segnali grafici, le pause, l'intonazione e il ritmo per interpretare il testo - Comunicare attraverso il linguaggio teatrale - Saper costruire itinerari di comunicazione teatrale apprezzandone il ruolo educativo e formativo - Effettuare il passaggio dal testo narrativo a quello teatrale 40 9) CONTROLLO DEGLI APPRENDIMENTI Si procederà alle verifiche mediante colloqui, questionari e schede di lettura dei materiali elaborati. Sarà data importanza all’ autovalutazione come momento di individuazione delle difficoltà di apprendimento. In rapporto al conseguimento degli obiettivi prefissati, si prevede una valutazione di tipo FORMATIVO, che avviene in itinere, durante la realizzazione delle attività, fruita ed interpretata a vari livelli: valutazione del raggiungimento degli obiettivi della progettazione che coinvolge non solo le conoscenze, ma prioritariamente, l’acquisizione di nuovi valori e lo sviluppo di nuove attitudini e comportamenti valutazione dell’intero percorso effettuato, dei processi messi in atto dallo stesso, della validità della progettazione e dei suoi tratti distintivi valutazione interna effettuata da docenti e alunni che hanno preso parte alle attività valutazione esterna condotta dai docenti in collaborazione con gli eventuali osservatori esterni che hanno seguito la progettazione in tutte le sue fasi La valutazione viene intesa così, come modo di porsi di fronte alla realtà, come STRUMENTO che può aiutare gli educatori a spiegare il cambiamento dei fenomeni comprenderne ed interpretare i processi formativi ed a programmarne lo sviluppo promuovere decisioni orientate, assumere responsabilità nei confronti delle stesse scelte effettuate e tradurre le scelte in azioni convalidare o smentire, del tutto o in parte, le ipotesi formulate nell’ambito dei piani di azione decisi collegialmente 41 Al fine di disporre di tempi più “distesi” e per valutare in modo oggettivo i livelli di apprendimento e i processi di maturazione globale registrati dagli alunni si stabilisce di utilizzare griglie di misurazione condivise per la valutazione delle prove orali e scritte degli alunni suddividere l’anno scolastico in 2 quadrimestri Le griglie sono, infatti, strutturate in maniera tale da consentire ai docenti una valutazione il più possibile oggettiva e coerente che “segua” l’alunno dal primo anno della scuola primaria alla terza classe della scuola secondaria di I° grado. In ogni griglia sono riportati in modo graduale i livelli di competenza finale conseguiti dal singolo allievo nelle diverse discipline e il giudizio corrispondente espresso sia in forma sintetica che in valore numerico, in osservanza delle indicazioni fornite dall’attuale ministro. Di seguito ne viene riportato un sunto che è pubblicato sul sito dell’Istituzione scolastica. 42 SCUOLA PRIMARIA 3/4 NON SUFFICIENTE 5 MEDIOCRE 6 SUFFICIENTE 7 DISCRETO 8 BUONO 9 DISTINTO 10 OTTIMO Non ha conseguito gli obiettivi minimi programmati Gli obiettivi minimi programmati sono stati conseguiti con difficoltà e/o in modo parziale grazie alla guida del docente Gli obiettivi minimi programmati sono stati conseguiti Gli obiettivi programmati sono stati conseguiti in modo autonomo Gli obiettivi programmati sono stati conseguiti in modo autonomo e corretto Gli obiettivi programmati sono stati conseguiti in modo autonomo, corretto e preciso Gli obiettivi minimi programmati sono stati conseguiti in modo autonomo, sicuro, corretto e preciso COMPORTAMENTO 4/5 NON SUFFICIENTE 6 SUFFICIENTE Comportamento lesivo dell’integrità fisica o morale altrui. Ricorso alla violenza all’interno di una discussione e/o ad atti che mettono in pericolo l’incolumità degli altri. Danni intenzionalmente apportati ai locali, alle strutture, alle apparecchiature tecnologiche, ai sussidi, riconducibili ad “atto vandalico”. Comportamento poco corretto. Disturbo della lezione e/o delle attività. Mancanza di rispetto del ruolo degli operatori scolastici. Mancato rispetto degli impegni scolastici. Lancio di oggetti. Violazione dell’igiene e della pulizia degli spazi scolastici. Assunzione di atteggiamenti lesivi nei confronti di se stessi e degli altri. 7/8 DISCRETO/BUONO Comportamento educato Rispetto parziale delle regole scolastiche ivi compreso il mancato uso della divisa scolastica. Utilizzo corretto delle strutture e dei sussidi della scuola. Rispetto degli impegni scolastici. 9/10 DISTINTO/OTTIMO Comportamento educato e corretto. Rispetto di tutte le regole scolastiche. Disponibilità ad aiutare i compagni in difficoltà. Disponibilità a valorizzare le potenzialità del gruppo di lavoro con assunzione di ruolo positivo all’interno dello stesso. Responsabilità nei confronti dei propri doveri e dei contesti educativi. 43 SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO Comunicare con diversi regi- Osservare, descrive- Ricercare informastri linguistici re e stabilire rela- zioni e argomenta- 3/4 5 6 7 8 Solo se guidato, nell’uso dei Molto incerte le vari registri linguistici, procapacità di osservaduce qualche comunicazione zione, descrizione e difficoltà nell’organizzazione delle conoscenze acquisite Produce semplici comunicazioni e va guidato nell’uso dei vari registri linguistici Difficoltà anche nella rielaborazione di concetti semplici Ancora incerte le Incertezza nella capacità di osserva- rielaborazione di zione, descrizione e concetti semplici difficoltà nell’organizzazione delle conoscenze acquisite Analizzare e sintetizzare Usare formalmente la lingua Usare conoscenze metacognitive Progettare e sperimentare Difficoltà nell’identificare gli aspetti elementari degli argomenti e delle tematiche proposte Uso delle strutture morfosintattiche con gravi errori Gravi difficoltà nell’autoregolazione e nella consapevolezza delle condotte di apprendimento e delle strategie di assimilazione dei contenuti Riesce a progettare il proprio lavoro solo se costantemente guidato Difficoltà nell’identificare gli aspetti elementari degli argomenti e delle tematiche proposte Uso delle strutture morfosintattiche con errori Difficoltà nell’autoHa bisogno di guida regolazione e nella per progettare il consapevolezza delle proprio lavoro condotte di apprendimento e delle strategie di assimilazione dei contenuti Produce comunicazioni sem- Poco organica la plici, ma corrette utilizzando capacità di osservai vari registri linguistici zione e descrizione; approssimativa l’organizzazione delle conoscenze acquisite Capacità di rielaborazione autonomamente i contenuti semplici Collegamenti non sempre pertinenti Qualche incertezza nell’identificare i vari aspetti degli argomenti e delle tematiche proposte Analisi parziali Uso per lo più corretto delle strutture morfosintattiche semplici Uso di strategie di assimilazione e di apprendimento poco consapevole E’ poco preciso nel progettare il proprio lavoro e talvolta ha bisogno di guida Produce in maniera autonoma comunicazioni non del tutto complete e poco approfondite utilizzando i vari registri linguistici Buona capacità di osservazione e descrizione; sufficiente autonomia nell’organizzazione delle conoscenze Discrete capacità argomentative Capacità di effettuare raccordi disciplinari Capacità di identificare gli elementi essenziali di semplici tematiche Capacità di cogliere globalmente i contenuti di tematiche e conoscenze proposte Uso corretto delle strutture morfosintattiche semplici Autoregolazione delle condotte cognitive funzionali a compiti noti Capacità di progettare il proprio lavoro con una certa autonomia Produce autonomamente comunicazioni complete, ma poco approfondite utilizzando i vari registri linguistici Corretta capacità di osservazione e descrizione ed autonoma organizzazione delle conoscenze acquisite Buone capacità argomentative con qualche apporto personale Capacità di effettuare raccordi disciplinari e spesso anche interdisciplinari Capacità di identificare gli elementi essenziali ed impliciti degli argomenti e delle tematiche proposte corretta capacità di cogliere i concetti chiave dei contenuti e delle tematiche proposte Uso corretto delle strutture morfosintattiche semplici Autoregolazione delle condotte cognitive funzionali a compiti semplici Capacità di progettare il proprio lavoro con autonomia ed ordine 44 Comunicare con diversi regi- Osservare, descrivestri linguistici re e stabilire rela- 9 10 Ricercare informazioni e argomentare Analizzare e sintetizzare Usare formalmente la lingua Usare conoscenze metacognitive Progettare e sperimentare Produce autonomamente comunicazioni articolate e talvolta anche complesse utilizzando correttamente i vari registri linguistici Coerente capacità di osservazione e descrizione; sicura e logica organizzazione delle conoscenze acquisite Capacità argomentative con apporti personali Capacità di effettuare appropriati raccordi disciplinari e spesso anche interdisciplinari Autonomia di giudizio in situazioni di una certa complessità Completa identificazione dei concetti chiave degli argomenti e delle tematiche proposte Autonoma capacità di stabilire relazioni Uso corretto e puntuale delle strutture morfosintattiche Autoregolazione delle condotte cognitive e motivazione dell’apprendimento in contesti anche non noti Capacità di progettare il proprio lavoro in modo autonomo, corretto e sicuro Produce autonomamente comunicazioni complete, approfondite ed originali utilizzando correttamente i vari registri linguistici Sicura e coerente capacità di osservazione e descrizione; efficace organizzazione “con apporti personali” delle conoscenze acquisite Capacità argomentative creative, originali e con apporti critici e personali Capacità di effettuare appropriati raccordi disciplinari ed interdisciplinari appropriati Autonomia di giudizio anche in situazioni complesse Organica e coerente identificazione di elementi di un insieme, prontezza nello stabilire relazioni tra di essi Capacità di cogliere i concetti chiave degli argomenti e delle tematiche proposte Uso corretto e puntuale delle strutture morfosintattiche Stile personale ed originale Efficace e consapevole autoregolazione delle condotte cognitive e stabile motivazione nel processo di apprendimento Ottime capacità di progettare autonomamente e realizzare il proprio lavoro con precisione, efficacia e creatività COMPORTAMENTO 4/5 NON SUFFICIENTE 6 SUFFICIENTE Comportamento lesivo dell’integrità fisica o morale altrui. Ricorso alla violenza all’interno di una discussione e/o ad atti che mettono in pericolo l’incolumità degli altri. Danni intenzionalmente apportati ai locali, alle strutture, alle apparecchiature tecnologiche, ai sussidi, riconducibili ad “atto vandalico”. Comportamento poco corretto. Disturbo della lezione e/o delle attività. Mancanza di rispetto del ruolo degli operatori scolastici. Mancato rispetto degli impegni scolastici. Lancio di oggetti. Violazione dell’igiene e della pulizia degli spazi scolastici. Assunzione di atteggiamenti lesivi nei confronti di se stessi e degli altri. 7/8 DISCRETO/BUONO Comportamento educato Rispetto parziale delle regole scolastiche ivi compreso il mancato uso della divisa scolastica. Utilizzo corretto delle strutture e dei sussidi della scuola. Rispetto degli impegni scolastici. 9/10 DISTINTO/OTTIMO Comportamento educato e corretto. Rispetto di tutte le regole scolastiche. Disponibilità ad aiutare i compagni in difficoltà. Disponibilità a valorizzare le potenzialità del gruppo di lavoro con assunzione di ruolo positivo all’interno dello stesso. Responsabilità nei confronti dei propri doveri e dei contesti educativi. 45 10) DOCUMENTAZIONE Questa fase della progettazione diventa anch’essa un processo/strumento che coinvolge docenti, alunni ed osservatori esterni, in momenti di lavoro sia individuali che collettivi. Anche la documentazione, quindi, può strutturarsi a vari livelli: documentazione della realizzazione del progetto documentazione delle attività svolte con la classe documentazione di momenti specifici particolarmente significativi (attività sul campo, incontri con esperti, momenti di riflessione collettiva, …) 46 11) CONTINUITA’ EDUCATIVA In qualità di Istituto comprensivo di tre ordini di scuola, diventa prioritario il tema della continuità educativa e didattica tra la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di I° grado Al fine di offrire agli alunni un percorso formativo organico ed armonico vengono promossi interventi per garantire il passaggio di informazioni organizzare attività comuni (accoglienza, manifestazioni, …) utilizzare griglie di misurazione condivise per la valutazione delle prove orali e scritte degli alunni concordare una serie di indicatori di qualità dell’apprendimento che facciano riferimento alle abilità trasversali comuni a tutte le discipline 47 INDICE 1) PRESENTAZIONE DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA pagina 1 2) TEMPO SCUOLA pagina 13 3) CURRICOLO pagina 14 4) LINEE PROGETTUALI GENERALI pagina 18 5) STRATEGIE DIDATTICO-METODOLOGICHE pagina 19 6) PROGETTAZIONE pagina 20 7) GRUPPO GIO pagina 26 8) ARRICCHIMENTO ED AMPLIAMENTO DEL CURRICOLO pagina 27 9) CONTROLLO DEGLI APPRENDIMENTI pagina 40 10) DOCUMENTAZIONE pagina 45 11) CONTINUITA’ EDUCATIVA pagina 46 48