Trento film festival, si parte
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Trento film festival, si parte
14 TN TEMPO LIBERO VIVERE LA CITTÀ Mercoledì 27 Aprile 2016 Corriere del Trentino Teatro «Die Quittung», storia di due amiche ritrovate al Carambolage Avevano 17 anni quando si sono perse di vista per diciassette due compagne di classe Conny la leader e Adele l’outsider. Ora si incontrano per caso al supermercato. Chi erano e chi sono oggi? È meglio guardarsi indietro o guardare avanti? Queste le domande che emergono dall’incontro. Die Quittung, una produzione teatrale del Piccolo Teatro Carambolage, di Brigitte Knapp con Jasmin Mairhofer e Karin Verdorfer per la regia di Torsten Schilling, racconta la storia di uno scherzo apparentemente innocente e delle sue conseguenze, uno spettacolo ricco di colpi di scena dal 6 al 21 maggio. Brigitte Knapp, attrice freelance e autrice è già conosciuta dal pubblico del Carambolage come membro di Improtheater Carambolage, attrice in Der Goldene Drache e autrice del pezzo I volti di Piazza Erbe. Inizio spettacoli alle 20.30. Info: Piccolo Teatro Carambolage, via Argentieri www.carambolage.org oppure 0471-981790. © RIPRODUZIONE RISERVATA Montagna Domani Terre magellaniche in Filarmonica Tra le novità l’edizione «Sestogrado» e l’app del Tff Le sorelle Macaluso «M no della vita dei guerriglieri del Pkk alla vigilia della battaglia di Kobane. Tra gli anniversari, anche i 10 anni di Eurorama, che propone i film etnografici selezionati tra quelli premiati o segnalati dai maggiori festival europei: focus quest’anno su Nuova Russia e vecchia Urss (1 maggio) e «periferie d’Europa: migrazioni e subculture» (2 maggio). Fra le novità, Sestogrado, sezione da una sola proiezione che raduna 4 pellicole di artisti contemporanei e la loro visione di paesaggio e montagna (6 maggio ore 21.30) e l’app del Tff, disponibile da oggi per Apple e Android. Erica Ferro Il bianco e il nero. La terra e il cielo. La vita e la morte. Domani alle 20.30 il S. Chiara si tuffa nel mondo acuto e intimista de Le sorelle Macaluso, diretto dalla regista Emma Dante (foto), fondatrice della compagnia Sud Costa Occidentale e vincitrice tra gli altri del premio Gassman come migliore regista italiana e del premio Sinopoli per la cultura. Lei che, ancora una volta, porta in scena i vissuti di una famiglia italiana raccontandoli attraverso sette donne: le sorelle Macaluso. Un funerale, il passato e il presente con cui fare i conti. Chi sono le sorelle Macaluso? «Sono la via che porta lo spettatore a regolare i conti con se stesso e con i propri struggimenti. I loro ricordi sono un modo per far parlare le nostre anime, per metterle a confronto con la morte. Tutti abbiamo lutti da rielaborare». Le sorelle lo fanno tornando bambine ricordando un padre poco adatto alla famiglia e la sorella maggiore, che accudisce le piccole lasciando i sogni. Che società vuole descrivere? «Una società matriarcale: in cui le donne indossano, anche fisicamente, i pantaloni, e in cui il padre, sotto il pigiama, porta una sottoveste. Il mio è un racconto dallo sguardo femminile ma al tempo stesso molto maschile». E il pubblico come reagisce a una chiamata emozionale tanto forte? «Con energia, lasciandosi andare a momenti di forte commozione. Sensazioni che, sono certa, troverò anche a Trento dove da sempre il pubblico è molto attento, maturo, pronto a recepire sperimentazioni e provocazioni». A condurre le emozioni concorrono più della scenografia costituita da pochi elementi i volti e i gesti degli attori che ricordano maschere barocche e burattini: come si raggiunge tale tecnicalità? «Lavorando molto, lasciandosi ispirare da ogni piccola sensazione, facendo sì che a un training efficace si mescolino schegge di improvvisazione. Così, i personaggi non si “travestono”, bensì si “svestono”». Ha dato prova di grandi capacità nella lirica, nel cinema e nella letteratura. Perché ha scelto il teatro per raccontare questa storia? «È il linguaggio migliore, ogni altra arte riconduce al teatro, il mio unico grande amore». Silvia Pagliuca © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA «Le donne che portano Trento film festival, si parte i pantaloni» acchina di storie», potente «leva» in grado di sollevare attenzione e sensibilità, ma soprattutto «grande avventura» come sottolinea la direttrice Luana Bisesti, il Trento film festival numero 64 è ormai ai blocchi di partenza. Programma online da qualche tempo, prevendite aperte da meno di una settimana con eventi che già si prospettano sold out, una nuova sezione che guarda al futuro (Sestogrado) e un’applicazione che declina il presente, il festival degli anniversari (30 anni di MontagnaLibri, 100 dalla spedizione di Shackleton, per citarne un paio) prende ufficialmente il via domani con Terre magellaniche, il documentario di padre Alberto Maria De Agostini musicato dal vivo alla sala della Filarmonica (alle 21). Attualità, ricorrenze, orizzonti globali e sguardi territoriali, il programma del Trento film festival coccola gli appassionati, ma va incontro anche al grande pubblico. I primi lo sanno, e hanno già quasi esaurito i biglietti per la grande serata alpinistica del 5 maggio, che vedrà sul palco dell’auditorium Santa Chiara Tamara Lunger e Simone Moro raccontare per la prima volta della loro recentissima spedizione invernale sul Nanga Parbat. I cultori delle vette troveranno pane per i loro denti anche il giorno successivo al teatro Sociale per i 70 anni (altro anniversario) dei Ragni della Grignetta, in un parallelo fra i Ragni di un tempo e tre «maglioni rossi» tra i più forti esponenti delle nuove generazioni di alpinisti italiani. Ma nelle serate del festival si parlerà anche di avventura con la «A» maiuscola, come quella di Ernest Shackleton, che si snoda anche fra alpinismo ed esplorazione, raccontata da In concorso Un’immagine di «The great alone» uno dei film nell’ambito del «Trento film festival 2016» giunto all’edizione numero 64 Reinhold Messner (venerdì alle 21 all’Auditorium); si affronterà il tema dei cambiamenti climatici dal punto di vista scientifico ma anche sociale ed etico (sabato sempre alle 21 all’Auditorium, con Luca Mercalli e don Luigi Ciotti); si viaggerà Ai confini del mondo con Neri Marcorè nei panni di Charles Darwin e Alberto Maria De Agostini alla scoperta delle montagne e del mare del Cile (martedì, ancora all’Auditorium alle 21); si compirà un’ulteriore escursione nel Paese ospite di questa edizione con Patricia Rivadeneira e La narratrice di film al teatro Cuminetti (l’8 maggio alle 21), mentre la cerimonia di chiusura sarà arricchita dall’anteprima mondiale di I nostri passi, ambientato sulle montagne del Trentino. Anche la programmazione cinematografica spazia dalle cime delle montagne più alte del mondo alla cronaca dell’attualità più stretta: da Sherpa di Jennifer Peedom, sul rapporto fra sherpa e alpinisti sullo sfondo di una delle più grandi tragedie nella storia della montagna, o Himalayan last day e Langtang sul ruolo delle spedizioni e degli alpinisti durante il terremoto in Nepal dell’anno scorso, a Cafè Waldluft, che narra del rapporto possibile fra rifugiati e persone che scelgono di accoglierli e di instaurare p e rco r s i d i co n v i ve n z a o «Bakur», il racconto dall’inter- Musica sacra in regione Il programma dei concerti nelle chiese e luoghi di culto Dobbiamo ai direttori artistici Antonio Carlini e Josef Lanz una nuova, preziosissima edizione del Festival di Musica sacra che si proietta sull’intera regione (e, senza alcun insulso confine, sull’Austria) con un radioso bouquet di concerti. Con la musica sacra si sono confrontati grandi compositori e autori contemporanei e nella realizzazione del cartellone saranno confermate le numerose collaborazioni con le associazioni locali. In particolare con l’Orchestra Haydn, da sempre strettamente unita al festival, il Südtiroler Künstlerbund, Brixner Initiative Musik und Kirche, Pauls Sakral, Muri Gries e la Chiesa Evangelica a Bolzano, l’Istituto Diocesano di Musica Sacra, i Comuni di Lavis, Predazzo e Brentonico, Ensemble Zandonai, Itinerari Organistici Tridentini a Trento. Via al calendario, il 5 maggio a Trento nella chiesa di San Francesco Saverio alle 21, poi il 6 maggio nel duomo di Bressanone e il 7 maggio a Innsbruck. Sul palco i solisti Verena Seeber, Anna Clare Hauf, Roman Pichler, Matthias Hoffmann, la Vokalensemble AllaBreve con direttore Davide Lorenzato, poi la Tiroler Kammerorchester InnStrumenti con Gerhard Sammer direttore e partiture di Bach, Arvo Pärt e Haydn. I successivi appuntamenti sono previsti a San Michele all’Adige, Bolzano e a Götzens, in Tirolo, dal 6 all’8 maggio, con alcuni solisti di vaglia, Haydn Il 27 maggio a Merano, il 30 ad Arco, il 31 a Caldaro e il primo giugno a Rovereto concerto con la Südtiroler Vokalensemble e l’ensemble Concerto Beauty Farm protagonisti a Sabiona i Tiroler Barockinstrumentalisten e Marian Polin, direzione e organo. Domenica 8 maggio, a Bolzano nella Chiesa del Santo Cuore, Liturgia, trasmissione diretta nella radio RAI Südtirol. Con il Coro Gelf - Karl Paller, direttore. Il 12 maggio a Trento e il 14 maggio a Chiusole, ecco poi il Magnificat anima mea Dominum con l’Ensemble vocale e strumentale del Dipar- timento di musica antica del conservatorio Bonporti di Trento, mentre il 13 a Bolzano concerto di Joseph Rassam all’organo e il giorno successivo a Trento musiche di Victoria, Palestrina, Gjeilo, Donati, Whitacre. Domenica 15 maggio, a Strigno, inaugurazione dell’organo restaurato con Susanna Soffiantini e il 16 Escursione organistica a Vilpiano, Andriano e Nalles. Prime assolute di Armin Kofler e Dietrich Oberhöller Il 27 maggio a Merano, il 30 ad Arco, il 31 a Caldaro e il primo giugno a Rovereto, concerto imperdibile con la Südtiroler Vokalensemble (Michael Hillebrand, direttore) e l’orchestra Haydn diretta da Giampaolo Pretto. Il 29 maggio a Gries, Bolzano, il 2 giugno a Trento, altro appuntamento di alto rango con il soprano Sabina von Walther e l’Ensemble Amarida. Sempre domenica 29 maggio, a Chiusa, Convento Sabiona e il 30 a Trento, recital del Sestetto vocale Beauty Farm, mentre il 10 giugno a Gries, Collegiata, sarà eseguita la Messa Jazz di Dave Brubeck dal Coro Giovanile e Coro da Camera Kantorei Leonhard Lechner e dal Coro del Duomo di Bolzano, direttore Tobias Chizzali. L’intero calendario su www.festivalmusicasacra.it. Giancarlo Riccio © RIPRODUZIONE RISERVATA