Rutas gastronomicas - Agència Catalana de Turisme
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Rutas gastronomicas - Agència Catalana de Turisme
Sommario Presentazione … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … 4 Gli itinerari delle Denominazioni di Origine L’itinerario del vino … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … 6 L’itinerario del cava … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … 10 L’itinerario dell’olio … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … 12 Gli itinerari dei prodotti L’itinerario dei prodotti di mare … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … 16 L’itinerario dei prodotti di campagna… … … … … … … … … … … … … … … … … … … 18 L’iinerario dei prodotti di montagna e bosco … … … … … … … … … … … … … … … … 20 L’itinerario dei prodotti del bestiame … … … … … … … … … … … … … … … … … … … 22 L’itinerario del pollame … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … 24 La cartina gastronomica della Catalogna … … … … … … … … … … … … … … … … 26 Gli itinerari degli alimenti artigianali L’itinerario dei salumi … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … 28 L’itinerario dei formaggi … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … 30 L’itinerario della dispensa … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … 32 Gli itinerari dei mestieri e della tradizione L’itinerario della cucina tradizionale … … … … … … … … … … … … … … … … … … … 34 L’itinerario della cucina dolce … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … 36 L’itinerario dei mercati … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … 38 L’itinerario dei mestieri … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … 40 L’itinerario dei musei … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … 42 Indirizzi utili … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … 46 Il patrimonio gastronomico della Catalogna La Catalogna ha una straordinaria ricchezza patrimoniale e paesaggistica, ed è fuori discussione che si tratta anche di una delle principali destinazioni gastronomiche del mondo. La cucina è una risorsa e allo stesso tempo un motore turistico che consente alla Catalogna di offrire un significativo numero di prodotti e servizi di grande qualità. Non si deve dimenticare che la gastronomia del nostro paese è di per sé un’attrattiva turistica di prim’ordine oltre a essere un elemento che viene ad aggiungersi agli altri valori del territorio. S palmare su una fetta di pane tostato un pomodoro maturo aperto a metà, aggiungervi una goccia d’olio extravergine e un pizzico di sale rappresenta, per chiunque venga da fuori, uno dei modi migliori per immergersi nella cucina di questo paese. Il pane con il pomodoro è quasi sicuramente il piatto tradizionale consumato dai catalani durante tutto l’anno, sebbene si tratti di un piatto relativamente recente, poiché i pomodori sono arrivati dall’America poco più di cinque secoli fa. Tuttavia la semplicità degli ingredienti impiegati nella preparazione di questa pietanza non è del tutto rappresentativa della ricchezza della gastronomia del paese. Basta fare una passeggiata in un qualsiasi mercato catalano – ogni città o paesino ne ha uno – per palpare la diversità dei prodotti del luogo: vi si possono trovare peperoni, ciliegie, fragole, arance, indivie, funghi, carciofi, asparagi, sardine, gamberetti, vitelli e tanti altri prodotti. In definitiva, una splendida vetrina di alimenti freschi per ogni stagione dell’anno. UNA DELLE DESTINAZIONI PREFERITE 4 Al di là della qualità della ricchezza dei prodotti catalani, negli ultimi anni la Catalogna è divenuta un punto di riferimento gastronomico su scala mondiale grazie alla propria cucina innovativa. Amanti della gastronomia dei cinque continenti vengono fino a Roses, a Sant Celoni o a San Pol per assaporare i piatti dei tre cuochi catalani premiati con tre stelle Michelin: Ferran Adrià, Santi Santamaria e Carme Ruscalleda. Contemporaneamente, altri chef del paese si sono impegnati per alzare il livello della cucina catalana fino a raggiungere l’attuale situazione di eccellenza gastronomica. È per questo che la Catalogna è divenuta la destinazione prediletta dagli appassionati del buon mangiare. 16 ITINERARI PER DEGUSTARE IL PAESE Detto ciò, le possibilità di percorrere la Catalogna, conoscendone già i prodotti più importanti, i piatti più tradizionali o i musei gastronomici più emblematici, sono illimitate. Dai mercati del pesce della Costa Brava fino ai caseifici artigianali dei Pirenei, dalle cantine vinicole del Penedès ai campi di calçots (cipolle lunghe tipiche della zona di Valls), fino ai piccoli negozietti di salumi dell’Osona, esiste un intero mondo culinario da scoprire. Questo libro è stato pensato per fornire una panoramica esauriente di ciò che hanno da offrire le varie regioni catalane in termini di turismo gastronomico. In totale si tratta di 16 itinerari tematici, suddivisi in quattro blocchi: gli itinerari dei prodotti con denominazione di origine (DO), gli itinerari dei prodotti, gli itinerari degli alimenti artigianali e gli itinerari dei mestieri e della tradizione, ciascuno dei quali va accompagnato da un elenco di indirizzi, in cui vengono forniti anche dati pratici sugli esercizi, le visite e i punti d’informazione. Buon appetito! 5 L’itinerario del vino La Catalogna è il primo produttore di vino di qualità della Spagna e una delle zone vinicole più importanti d’Europa. La vigna è un elemento che già nell’antichità era presente nel nostro paesaggio. La Catalogna possiede undici zone vinicole DOC (note in Spagna con la sigla DO – Denominación de Origen): DO Alella, DO Catalunya, DO Conca de Barberà, DO Costers del Segre, DO Empordà-Costa Brava, DO Montsant, DO Penedès, DO Pla de Bages, DO Priorat, DO Tarragona e DO Terra Alta. Per scoprire l’appassionante mondo della viticoltura catalana si possono visitare paesini, cantine, esercizi specializzati e musei sparsi per tutto il territorio. PENEDÈS Molti centri specializzati nella produzione della DO Penedès offrono la possibilità di conoscere il processo che segue il chicco d’uva dal momento in cui arriva nella cantina fino a quando si trasforma in vino. Un gran numero di tali centri sono appositamente segnalati in quelle zone in cui esistono itinerari del vino e del cava, un'intera rete di percorsi che fanno parte del progetto enoturistico del consorzio per la promozione turistica della regione dell’Alt Penedès. Un altro modo per fare enoturismo è soggiornare presso le strutture di agriturismo ubicate negli stabilimenti in cui viene prodotto il vino, oppure visitando i due centri informativi esistenti nella zona: l’Aula della Vigna e del Vino, a Sant Pere Molanta, o il Museo del Vino, a Vilafranca del Penedès. 6 PLA DE BAGES E ALELLA Spingendosi oltre il Penedès, esistono altre aree con una tradizione vitivinicola in cui vengono prodotti vini di qualità. Un buon esempio è la DO Pla de Bages, che negli ultimi anni ha ottenuto diversi premi internazionali e che mette a disposizione del viaggiatore alcune cantine che si possono visitare, come ad esempio la Cantina cooperativa di Artés o le cantine Masies d’Avinyó, a Santa Maria d’Horta d’Avinyó, o quelle di Jaume Andreu. Una passeggiata per queste terre consente di scoprire anche le antiche capanne di vigna, piccole e semplici costruzioni in pietra utilizzate anticamente dai contadini della zona per tenervi gli arnesi. La sede del Consorzio di tutela per la denominazione di origine è la Casa della Culla, situata a Manresa, in un tipico casolare catalano dove vengono organizzati anche corsi di degustazione. Molto vicino alla zona del Bages esiste la DO Alella, che rappresenta la denominazione d’origine con l’estensione più ridotta della Catalogna. La sede di tale denominazione di origine si trova nel casale di Can Magarola, ad Alella, che funge anche da museo del vino. Mostra di vini e di cava Nel 1980 l’INCAVI (Istituto Catalano della Vigna e del Vino) allestì per la prima volta una Mostra di Vini e di Cava della Catalogna. Attualmente questa mostra è uno degli eventi abituali della festa patronale di Barcellona, che si tiene a settembre. Pur non trattandosi di un caso isolato, è uno degli appuntamenti più importanti per gli appassionati di viticoltura. Fra tutte le feste vinicole che si tengono in Catalogna, sono degne di nota le feste delle vendemmia di Sitges e di Bellmunt de Priorat, le feste del vino di Alella e Batea, e le mostre di vini e cava della zona dell’Empordà e di Falset. Un paese, dodici denominazioni di origine • Attualmente la Catalogna ha dodici denominazioni di origine protette distribuite su tutto il territorio, alcune più piccole, altre che si spingono oltre i confini di una sola regione: sono la DO Penedès, la DO Pla de Bages, la DO Alella, la DOQ Priorat, la DO Montsant, la DO Conca de Barberà, la DO Tarragona, la DO Terra Alta, la DO Costers del Segre e la DO EmpordàCosta Brava. sistema di protezione dei vini di qualità, la sperimentazione in materia di viticoltura e di enologia, l’organizzazione di corsi indirizzati a professionisti del settore, nonché la promozione del prodotto, è stato creato l’INCAVI (Istituto Catalano della Vigna e del Vino), un organismo dipendente dal Ministero di Agricoltura, Allevamento e Pesca del governo autonomo della Catalogna. • L’undicesima denominazione di origine è la DO Cava, alla quale viene dedicato un trattamento speciale considerata l’importanza che il cava ha acquisito negli ultimi anni. L’ultima denominazione è la DO Catalogna, che si trova in tutto il territorio catalano. Per poter controllare e gestire il • Con il passare degli anni, la produzione, lo sviluppo e la commercializzazione dei prodotti vitivinicoli della Catalogna ha portato questo territorio a posizionarsi ai primi posti del mercato internazionale. Attualmente la Catalogna è il primo produt- tore di vino di qualità della Spagna, con 180 milioni di bottiglie all’anno. È un settore che dà lavoro a 22.000 persone circa, con più di 400 cantine vinicole, ed è il terzo in importanza nell’industria agroalimentare catalana. • Le varietà tradizionali di uva per la produzione di vini novelli sono quelle provenienti dall’ultima vendemmia: chardonnay, sauvignon blanc e macabeu, per i bianchi, ull de llebre per i rossi. I vini definiti di crianza sono vini corposi invecchiati per un certo periodo di tempo in botti di rovere. I gran reserva provengono da varie vendemmie e normalmente passano diversi anni in botti. 7 PRIORAT E MONTSANT I vini della denominazione di origine qualificata (DOQ) Priorat e della denominazione di origine (DO) Montsant stanno acquistando sempre più fama e la loro notorietà e qualità hanno già varcato i confini nazionali. Esperti enologi di tutto il mondo vengono fin qui per conoscere da vicino il perché di una qualità così elevata. In un itinerario fra le terre della DOQ Priorat non si possono assolutamente tralasciare i ruderi della certosa di Escaladei, ai piedi della montagna del Montsant. Già in territorio della DO Montsant, che occupa terre che appartengono alle regioni del Priorat e della Ribera d’Ebre, è consigliabile fare una visita alla cantina di Capçanes, in cui, fra i diversi vini di qualità, viene prodotto anche del vino kasher nel rispetto delle norme della comunità ebraica. L’Ufficio del Turismo del Priorat propone visite a tredici cantine delle due denominazioni. 8 CONCA DE BARBERÀ, TERRA ALTA E TARRAGONA Vicine del Priorat, le denominazioni di origine Conca de Barberà, Terra Alta e Tarragona occupano un vasto territorio situato nella provincia di Tarragona. Con una tradizione e una storia strettamente associate al vino, in tutte e tre queste zone è possibile realizzare diverse visite legate al tema della viticoltura, in special modo nelle cantine moderniste costruite da Cèsar Martinell. Nei paesi della Conca de Barberà, come Pira, Montblanc, Barberà de la Conca o Rocafort de Queralt, ci sono varie cooperative, già attive agli inizi del secolo scorso, che hanno una cantina di tali caratteristiche. Un po’ più a sud, già nella DO Tarragona, è possibile visitare la cantina Muller di Reus o il Tous Andreu, a Pont d’Armentera, nelle adiacenze del monastero di Santes Creus. Nelle vicinanze sorge la cantina di Nulles, opera di Cèsar Martinell, e a Valls troviamo il Museo del Vino della Granja Montalà. Quanto alla DO Terra Alta, essa è composta da 17 comuni, fra i quali Gandesa, il capoluogo, che occupa una posizione centrale. E proprio a Gandesa è possibile visitare una cantina modernista, anch’essa opera di Cèsar Martinell; quest’ultimo si è occupato anche della Cooperativa del Pinell de Brai, soprannominata la “Cattedrale del vino”. Le enoteche Per degustare o per comprare i vini di tutte queste denominazioni è consigliabile recarsi in uno degli esercizi specializzati distribuiti su tutto il territorio. Si tratta di enoteche, negozi con prodotti agroalimentari tipici della zona o cantine-enoteche da cui, oltre a bottiglie di vino, il visitatore potrà portare a casa un'ampia gamma di prodotti e oggetti legati alla cultura del vino, come cavatappi, bicchieri o decanter. te guidate, o Raimat, dove tutti gli anni, a settembre, si tiene la festa grande della vendemmia. COSTERS DE SEGRE Sebbene di solito una denominazione di origine corrisponda a una zona ben delimitata in una parte del territorio, non è questo il caso della DO Costers del Segre, che si estende su tutta la provincia di Lleida ed è divisa in sei sottozone che vanno da Artesa de Segre al Pallars Jussà. Esiste quindi un ampio ventaglio di vini prodotti in diverse cantine, come ad esempio quella del Castell del Remei, che offre visi- EMPORDÀ-COSTA BRAVA Situata a nord-est di Girona, la DO Empordà Costa-Brava è composta da 5.600 ettari di vigneti. Storicamente il territorio si estendeva attorno alla città greca di Empúries, che aveva ereditato dai suoi antichi abitanti la tradizione della coltivazione dell’uva e del processo di vinificazione. Nella zona esistono diverse cantine, fra cui, quella con maggiore tradizione e notorietà è Castell de Perelada. Per la produzione dei vini bianchi vengono coltivate le varietà garnatxa, macabeu, xarel·lo e chardonnay. Per i vini rossi la varietà più comune è la carinyena, sebbene negli ultimi tempi siano diventate molto importanti le varietà garnatxa, ull de llebre, cabernet sauvignon e merlot. CATALUNYA La DO Catalunya si estende lungo tutto il territorio e comprende vini che non possono essere inseriti in nessun’altra denominazione, ma che per la loro qualità meritano un marchio che li protegga. 9 Per visitare, assaggiare e comprare, consultare le pagg. 46-50 L’itinerario del cava Con una DO propria, l’origine del cava è legata alla splendore della viticoltura catalana della metà del XIX secolo. La zona di produzione è formata da 160 comuni. Nella regione vinicola del Penedès si concentra più del 95% della produzione totale; in particolare, il paese di Sant Sadurní d’Anoia produce più del 75% dei quasi 200 milioni di bottiglie annuali. Nel 1872 furono prodotte le prime bottiglie, nel 1972 venne creato il Consorzio di Tutela per i Vini Spumanti e nel 1993 il primo Consorzio di Tutela del Cava. Un buon modo di conoscere il sistema di elaborazione del cava è quello di visitare alcuni dei numerosi centri di produzione. 10 LA STORIA Dobbiamo fare un salto indietro nel tempo per sapere con esattezza il momento in cui si inizia a produrre cava in questa zona. Di fatto, l’origine del cava è associata allo splendore della viticoltura catalana della metà del XIX secolo e alla notorietà ottenuta dallo champagne alla fine del XVIII secolo. Grazie agli studi di microbiologia di Louis Pasteur applicati al vino, è stato possibile controllare la seconda fermentazione all’interno della bottiglia, mentre con la scoperta del tappo di sughero si è riusciti a conservare le bollicine che si formano nel vino. Nasce così il metodo classico o champenois. Nel corso del XIX secolo diverse famiglie di Sant Sadurní d’Anoia iniziano a svolgere alcune ricerche su questa nuova tecnica di elaborazione, applicandola ai vigneti della zona. In base agli studi e alle prove realizzate dal prestigioso Istituto Agricolo Catalano di Sant Isidre, decidono di puntare su varietà di uva bianca proprie della zona. Ed è così che nasce il cava. Nel 1872, Josep Raventós, della storica casa Codorniu, produce le prime 3.000 bottiglie di cava seguendo il metodo classico della seconda fermentazione in bottiglia. Suo figlio ed erede, Manuel Raventós, inizia l'espansione e il consolidamento della casa. Contemporaneamente, altri produttori della cittadina iniziano a produrre vini spumanti in base allo stesso metodo, trasformando Sant Sadurní d’Anoia nella capitale indiscussa del cava. Negli anni Venti del secolo scorso il cava rafforza la sua presenza sul mercato spagnolo, dove mostra un’impennata considerevole negli anni Sessanta, mentre negli anni Ottanta si consolida a livello internazionale. Attualmente rappresenta uno dei settori più dinamici della viticoltura catalana, con una produzione che ha superato i 200 milioni di bottiglie all’anno. Il cava Ideale come aperitivo o servito durante i pasti, il cava è riuscito a farsi spazio nel mercato mondiale dei vini. Può essere brut, secco, semisecco o dolce, a seconda della quantità di zucchero residuo, e di solito si serve in una flute di cristallo completamente trasparente che permette di osservare il percorso delle bollicine. La Settimana del Cava La Settimana del Cava, agli inizi di ottobre, è nata a Sant Sadurní con la finalità di promuovere questo prodotto in tutta la Catalogna e in Spagna. Fra i vari festeggiamenti sono degni di nota l’incoronazione e il discorso della Regina del Cava, il percorso del trenino del cava e il Cavatast, un'esposizione di diversi cava e di prodotti gastronomici tipici del Penedès. SANT SADURNÍ D’ANOIA Se Vilafranca è la capitale del vino, Sant Sadurní d’Anoia lo è del cava. In questa località, e in tutta la regione del Penedès, paesaggi solcati da vigneti ricoprono buona parte del territorio. I centri per l’elaborazione del cava costellano il territorio e offrono ai visitatori l’opportunità di conoscere da vicino il processo che segue l’uva dal momento in cui arriva alla cantina fino a quando viene pressata, lasciata riposare e imbottigliata. Tuttavia, quando si parla di Sant Sadurní è d’obbligo pensare alle visite guidate alle caves ('cantine') Codorniu, che si trovano in una struttura costruita dall’architetto modernista Puig i Cadafalch e sono composte da 26 km di tunnel sotterranei, di cui solo una minima parte aperta al pubblico. Un trenino turistico segue un itinerario che comprende la visita a un museo con presse, botti e arnesi utilizzati durante la lunga storia della cantina. Sempre a Sant Sadurní, i visitatori possono visitare anche le caves Freixenet e altre cantine, come quelle di Torelló, Raventós i Blanc o Gramona. Prima di abbandonare questo paesino, vale la pena fare una passeggiata per il centro, dove è possibile ammirare interessanti esempi di architettura degli inizi del XX secolo, come le case progettate dall’architetto modernista Lluís M. Güell o i magazzini Santacana Roig, di Domènech Boada, un esempio di modernismo applicato a costruzioni industriali. LE VIE DEL CAVA I percorsi indicati dal Consorzio per la promozione turistica della regione dell’Alt Penedès, chiamati Itinerari del Vino e del Cava, offrono la possibilità di visitare altre cantine della regione. Sei di questi itinerari consentono di percorrere in auto o a piedi alcuni dei comuni della regione, con soste nelle cantine, nei paesi e davanti ai monumenti più emblematici. Il settimo si può fare a bordo di un autobus turistico che parte dalla stazione di Lavern. Gli itinerari passano fra vigneti delle varietà, soprattutto, xarel·lo, parellada e macabeu, usate per la produzione del cava, nonché fra diverse cantine famose che organizzano visite guidate, come ad esempio le caves Giró Ribot, Llopart, Rovellats, Canals Canals, Eudald Massana Noya, Nadal o Alsina & Sardà. 11 Per visitare, assaggiare e comprare, consultare le pagg. 46-50 L’itinerario dell’olio L’olio d’oliva è uno degli ingredienti principali della cucina mediterranea nonché un elemento indispensabile nella dieta tradizionale e nella gastronomia catalana. Attualmente esistono quattro Denominazioni di Origine Protette, la DOP de Les Garrigues, la DOP Siurana, la DOP della Terra Alta e la DOP del Baix EbreMontsià, ma non si deve comunque dimenticare la DOP dell’Empordà, attualmente in fase di riconoscimento comunitario. Visitare le zone coltivate a ulivi verso la fine dell’autunno e gli inizi dell’inverno, quando si avvicina la raccolta dei frutti che vengono poi spremuti nei mulini per produrre così l’olio nuovo, è un modo ideale per conoscere da vicino la cultura dell’olio, godendo allo stesso tempo di uno spettacolo unico. 12 LES GARRIGUES La DOP Garrigues è composta dalle regioni de Les Garrigues, del Segrià e dell’Urgell. Arbeca, la Floresta, Els Omellons, L’Espluga Calba, Fulleda, Vinaixa o L’Albi sono alcune delle località della zona che non hanno ancora perduto il fascino dei villaggi in cui viene praticata la coltivazione in asciutto. In piena campagna di raccolta (da novembre a gennaio) è facile imbattersi in brucatori che passano sugli alberi una specie di raschietto per far cadere le olive nelle reti, che fungeranno poi da sacchi per contenerle, in un continuo viavai di trattori dal campo verso le cooperative e viceversa. Esistono più di 25 cooperative e alcune si possono visitare, come ad esempio quelle di Cervià de les Garrigues, quella de L’Espluga Calba o quella di Sant Isidre, a Les Borges Blanques. In tutte queste si produce l’olio tutelato dalla denomina- zione, vale a dire l’extravergine proveniente dall’oliva arbequina, con un’acidità inferiore ai cinque decimi. A Les Borges Blanques si può visitare anche il Parco Tematico dell’Olio, in cui si possono vedere antiche macine e ben 54 ulivi millenari, fra i quali uno di 2200 anni che, stando a quanto si racconta, è il più antico del mondo. Altri centri per la divulgazione della cultura dell’olio sono quello di Castelldans, dove esiste un piccolo museo dedicato all’olio, e quello della Pobla de Cérvoles, chiamato Ecomuseo dell’Olio. SIURANA La zona della DOP Siurana occupa tutto il bacino dell'omonimo fiume, composto dalle seguenti regioni: Baix Camp, Baix Penedès, Priorat, Alt Camp, Ribera d'Ebre, Conca de Barberà e Tarragonès. I diversi itinerari convergono tutti a Reus, una delle capita- L’informazione sull’etichetta Leggere l’etichetta di una bottiglia d’olio è fondamentale per conoscerne la provenienza. Se vi appaiono le parole "olio di oliva vergine" vuol dire che si tratta di un olio buono e naturale. Se invece di "vergine" vi si legge "extravergine" significa che l'olio ha un’acidità massima di 0,8 gradi, caratteristica che ne garantisce la massima qualità. Se c'è scritto "raffinato" vuol dire che l’olio è stato trattato, ma che è comunque di buona qualità; se invece appare la scritta "olio di oliva" vuol dire che si tratta di una miscela di olio raffinato e di olio vergine. I paesaggi e la cultura dell’olio • Da migliaia e migliaia di anni gli ulivi popolano le terre catalane e i loro frutti sono stati, e sono ancora oggi, l’essenza della nostra cucina tradizionale. Cosa sarebbe un pane con pomodoro o un’insalata senza un po’ d’olio? Per non parlare delle verdure al forno o alla griglia, o delle salse tipiche della nostra terra come il romesco o l’allioli. Giorno dopo giorno, questo liquido dorato arricchisce non solo le nostre pietanze, ma anche i paesaggi, i villaggi e le feste dei luoghi in cui viene prodotto. • Attualmente in Catalogna esistono quattro denominazioni di origine dell’olio: Garrigues (nelle regioni de Les Garrigues, del Segrià e dell'Urgell), che usa le varietà di oliva arbequina (per un 90%) e verdiell; Siurana (nelle regioni del Baix Camp, del Baix Penedès, del Priorat, dell'Alt Camp, della Ribera d'Ebre, della Conca de Barberà e del Tarragonès), che usa le varietà arbequina (sempre per un 90%), rojal e morruda; Terra Alta, il cui olio si produce principalmente con la varietà empeltre e con una minima presenza di altre varietà quali l’arbequina o la morruda farga; e Baix EbreMontsià, che utilizza maggiormente le varietà farga, morruda e sevillenca. Anche l'Alt Empordà e il Baix Empordà sono degni di menzione per la loro produzione d’olio. •È stato dimostrato che l’olio extravergine d’oliva aiuta a ridurre il livello di colesterolo “cattivo”, facendo abbassare così il rischio di arteriosclerosi. Secondo gli esperti l’olio migliora il funzionamento del pancreas e dello stomaco, protegge l’epidermide e stimola la crescita delle ossa. Inoltre, per il suo contenuto di vitamina E l’olio è particolarmente consigliato per i bambini e per gli anziani, soprattutto per l’effetto antiossidante di questa vitamina. • Sono molte le feste legate alla cultura dell’olio che vengono organizzate in tutta la Catalogna durante i mesi di novembre, dicembre e gennaio, quando hanno luogo la campagna di raccolta, la spremitura e infine l’imbottigliamento del primo olio dell’anno, detto olio nuovo o novello. Alcune delle più popolari sono la Festa dell’Olio Novello di Reus, la Fiera dell’Olio di Castelldans, la Fiera dell’Olio Novello di Santa Bàrbara, la Festa dell’Olio di Belianes, la Fiera dell’Olio de Les Garrigues, a Les Borges Blanques, la Fiera dell’Olio di Espolla o la Fiera dell’Olio delle Terres de l’Ebre. 13 li storiche dell’olio. Esistono due zone principali dedicate alla produzione delle olive: una formata dal Baix Camp e dal Tarragonès e l’altra dalla Ribera d’Ebre. In tutte le cooperative di questa zona si può comprare olio d’oliva Siurana, fruttato, con una bassa acidità e prodotto con olive della varietà arbequina. Si consiglia di visitare il bacino di Siurana, dove, sulla cima di una roccia, sorge il villaggio di Siurana de Prades, con un tempio romanico sovrastato da una interessante immagine della Madonna. Molte cooperative della zona offrono visite guidate per conoscere da vicino il processo di elaborazione a cui vengono sottoposte le olive fino alla loro trasformazione in olio. Ad esempio, la cooperativa di Cambrils ha un'area all'aperto in cui è possibile vedere il mulino in funzione, uno spazio adiacente per la commercializzazione dei prodotti agricoli e un piccolo museo con presse e macine antiche dove viene illustrato il processo di produzione dell’olio. 14 TERRA ALTA L’ulivo è sempre stato l’albero più caratteristico di questa terra, che attualmente gode della denominazione di origine protetta. Uno dei simboli della tradizione dell’olio nella Terra Alta è il Parot, un ulivo millenario in ottimo stato di conservazione che si trova presso Horta de Sant Joan. Come questo ve ne sono molti altri, centenari e millenari, affiancati da frantoi in cui è possibile comprare l'olio appena spremuto. Nelle vicinanze di Horta de Sant Joan sorge l'edificio della Cooperativa Agricola del Pinell de Brai, costruito nel 1918 da Cèsar Martinell. Al suo interno sono degni di nota i singolari archi ellittici nonché le maioliche con la rappresentazione di varie scene della raccolta e del lavoro nei frantoi. Le cooperative La maggior parte dei centri catalani per la produzione dell'olio funzionano come cooperative e vivono delle olive che ottengono dai loro soci. BAIX EBRE - MONTSIÀ La zona della DOP Baix Ebre-Montsià è quella che produce la maggior quantità di olio in tutta la Catalogna. Queste terre situate nella zona meridionale del paese hanno goduto sin dai tempi remoti della presenza di ulivi. Per conoscere a fondo la regione è meglio iniziare con una visita ai piedi dei Ports de Beseit, da dove è possibile godere di una vista senza pari su una vasta dis- Molte di queste cooperative sono state fondate agli inizi del XX secolo, soprattutto per la commercializzazione dell’olio, del vino e della frutta secca. Alcuni degli edifici che occupano sono veri e propri gioielli architettonici del modernismo. cui si vendono olio, vino e frutta secca. L’olio che produce proviene, esattamente come nel caso di tutti gli altri centri di elaborazione della zona, dalle varietà farga, morruda e sevillenca. Oltre alle cooperative vale la pena visitare i villaggi, come El Perelló, Benifallet o Paüls, dove è possibile ammirare un incantevole e pittoresco eremo circondato da ulivi. tesa di ulivi. Vicino al villaggio di Roquetes, in direzione del massiccio, vi sono diverse zone con questo tipo di albero. Come in altre terre in cui per tradizione viene prodotto ed elaborato l’olio d’oliva, nelle cooperative è possibile vedere i frantoi in azione e comprare l’olio. La Cooperativa di Soldebre, ad esempio, è la più grande di tutta la Catalogna, organizza visite guidate e ha un negozio per i visitatori in L’EMPORDÀ L’elaborazione dell’olio nel Baix Empordà e nell’Alt Empordà è una tradizione trasmessa di generazione in generazione. Ancora oggi molti frantoi della zona impiegano il metodo tradizionale della spremitura e rappresentano un’ottima occasione per conoscere da vicino il processo di elaborazione dell’olio, oltre a essere il luogo ideale per comprare questo prodotto. Nel frantoio della Bisbal si possono vedere i sistemi tradizionali di frantoi ad acqua ancora in funzione e in quello di Torroella de Montgrí, del XIX secolo, si continua a produrre olio in base al sistema tradizionale di rullo e macina. Degni di nota sono anche i frantoi di Ventalló, quello di Pau, più moderno, quello di Cabanes e quello di Vilafant. 15 Per visitare, assaggiare e comprare, consultare le pagg. 46-50 L’itinerario dei prodotti del mare Anche i prodotti del mare fanno parte della cucina catalana e sono alla base della dieta tradizionale dei catalani. La Catalogna, un paese di cultura marinara, ha da sempre tratto profitto dalle risorse offerte dal Mediterraneo. Porti pescherecci e mercati del pesce con proprie associazioni di pescatori creano un incantevole itinerario dai mille colori che consente di riconoscere o di scoprire per la prima volta le specie di pesce fresco tipiche della zona o quelle emblematiche del litorale mediterraneo e di visitare allo stesso tempo i villaggi costieri più pittoreschi della Catalogna. 16 TERRES DE L’EBRE Les Cases d’Alcanar è un villaggio degno di nota proprio per la sua lunga tradizione marinara. Le imbarcazioni utilizzate per la pesca, dipinte con un’infinità di colori, fanno parte del paesaggio di Les Cases, come anche il suo lungomare, l’asta del pesce e la vasta offerta di ristoranti di fronte al mare. Accanto a Les Cases d’Alcanar c'è la zona del Delta del fiume Ebro, principale centro di raccolta di frutti di mare della Catalogna, dove è facilissimo trovare cozze, telline e ostriche. Frutto di tale produzione sono le Giornate Gastronomiche dell’Ostrica Concava del Delta dell’Ebro. Merita una menzione speciale il mercato del pesce di Sant Carles de la Ràpita, dove i pescatori che fanno la pesca a strascico scaricano le casse con il pesce fresco di giornata. Continuando il percorso lungo la costa, in direzione nord, vale la pena fare una sosta a L’Ampolla e a L’Ametlla de Mar. L’animazione che si può osservare sul molo dei pescatori de L’Ametlla e i piatti a base di frutti di mare e pesce che servono i ristoranti sono il miglior certificato di autenticità dell’anima marinara della cittadina. Non si devono poi dimenticare le Giornate Gastronomiche del Tonno che si tengono a L’Hospitalet de l’Infant, nonché l’eccellente qualità di gamberi, appena usciti dal mercato del pesce, che si possono degustare nei ristoranti. Le aste del pesce Attualmente nei porti catalani l’asta a voce è stata sostituita da pannelli elettronici su cui calano a gran velocità i prezzi dei lotti di pesce. I pescatori e i grossisti lottano per premere i pulsanti del telecomando, per poter così comprare il lotto desiderato al prezzo che appare sullo schermo. Gli COSTA DAURADA Spingendosi più a nord, sorgono Cambrils, località dal lungomare estremamente pittoresco, e, nelle vicinanze del porto di Tarragona, El Serrallo, il quartiere dei pescatori della città per eccellenza, pieno di locali tipici e di ristoranti in cui si può degustare la migliore cucina locale a base di frutti di mare e pesce fresco. Ci sono cittadine che, pur vivendo di fronte al mare, non hanno un porto, come El Vendrell, dove la gastronomia è più propria della costa che dell’entroterra. orari dei diversi mercati di pesce della Catalogna seguono quasi tutti lo stesso schema. L’asta del pesce azzurro si tiene di solito verso le otto di mattina, oppure nel pomeriggio, fra le tre (a L’Escala) e le tre e mezza (a Palamós). Nel fine settimana i mercati restano chiusi. Associazioni di pescatori e mercati del pesce Barcellona e Badalona hanno un proprio porto e una propria associazione di pescatori. Molto vicino, sulla costa del Maresme, vi sono altri sette porti con le stesse caratteristiche: Montgat, Mataró, Arenys de Mar, Sant Pol de Mar, Calella, Pineda de Mar e Malgrat de Mar. Questi mercati assicurano pesce 365 giorni all’anno. COSTA DEL GARRAF Vilanova i la Geltrú e Sitges sono le uniche località della zona del Garraf con un’associazione di pescatori. Quando è ancora l’alba, approdano al porto di Vilanova i la Geltrú le barche per la pesca con reti da circuizione, cariche di pesce azzurro (sardine, acciughe o sgombri), un tipo di pesce con marchio di qualità. Passano tutta la notte a pescare per poter così approdare in porto prima delle otto, ora in cui ha inizio l’asta del giorno. A partire dalle tre di pomeriggio tornano in porto le barche per la pesca a strascico, con il pesce già in bella mostra; per vederle arrivare, il luogo di osservazione ideale è il molo di ponente. Vale inoltre la pena visitare il Museo delle Curiosità Marinare Roig i Toqués. COSTA BRAVA I gamberetti di Palamós, i ricci di mare di Palafrugell, le acciughe de L’Escala o lo scorfano di Begur... sono molti i prodotti del mare che hanno reso famose diverse località della Costa Brava. Lungo la costa della regione de La Selva, sorgono i porti di pescatori di Blanes, Lloret de Mar e Tossa de Mar e, una volta entrati nella regione del Baix Empordà, troviamo Sant Feliu de Guíxols, l’Estartit e Palamós, dove, alle quattro e mezza di pomeriggio, dopo che i pescatori hanno scaricato il pesce, ha inizio l’asta mentre nel porto i pescivendoli montano le loro pittoresche bancarelle. Non si può lasciare Palamós senza aver assaggiato i suoi famosi gamberetti in uno dei ristoranti della città, o in occasione delle Giornate Gastronomiche del Gamberetto di Palamós, e senza aver visitato il Museo della Pesca. Sempre nel Baix Empordà, da gennaio a marzo, è possibile degustare i ricci di mare (a Palafrugell), lo scorfano (a Begur, dove, da metà aprile a metà giugno, hanno luogo le Giornate Gastronomiche dello Scorfano), il pesce azzurro (a Sant Feliu de Guíxols, CastellPlatja d’Aro e Santa Cristina d’Aro, dove, da metà maggio a metà giugno, viene organizzata la Cucina del Pesce Azzurro Ganxó) o gli scampi (a Calonge-Sant Antoni). Per terminare, anche la regione dell’Alt Empordà, con i porti de L’Escala, Roses, Cadaqués, Port de la Selva e Llançà, offre scorci di località con una lunga tradizione marinara. Il lascito degli antenati agli attuali abitanti della regione consiste nell’arte della salatura, ancora applicata alle acciughe de L’Escala, prodotte anche a Cadaqués e Roses. 17 Per visitare, assaggiare e comprare, consultare le pagg. 46-50 L’Itinerario dei prodotti della campagna L’agricoltura catalana è straordinariamente ricca di frutta, verdura e ortaggi. Possiamo vantare l’onore di possedere diversi prodotti con Indicazione Geografica Protetta, come ad esempio le cipolle lunghe di Valls, che prendono il nome di calçots, le mele di Girona o le patate di Prades (ancora in fase di riconoscimento). Altri, come i fagiolini bianchi del ganxet o il riso del Delta dell’Ebro, sono in fase di riconoscimento comunitario come Denominazione di Origine Protetta. Un itinerario attraverso il territorio catalano servirà per conoscere a fondo tutti questi prodotti. 18 CALÇOTS DI VALLS “Il calçot, il porró e i castellers, tre cose che mi hanno sempre affascinato, che nascono dalla terra e fanno guardare al cielo”. Con questa frase il regista cinematografico Bigas Luna tributava lodi agli elementi culturali della regione dell’Alt Camp. Il porró è una caraffa con il becco aperto da cui si beve senza dover usare bicchieri; i castellers, sono le classiche torri umane; mentre per i calçots di Valls dobbiamo concentrare la nostra attenzione proprio nei dintorni di Valls, più specificamente nelle regioni dell’Alt Camp e del Baix Camp, del Tarragonès e del Baix Penedès, dove viene prodotta questa specialità con Indicazione Geografica Protetta. Il calçot deve il proprio nome al modo in cui viene coltivato, perché le cipolle vengono ricoperte di terra, azione che prende il nome di calçar. Per degustarle niente di meglio che partecipare a una calçotada (saga dei calçots) come quella, molto famosa, che si tiene a fine gennaio nella città di Valls. RISO DEL DELTA DELL’EBRO E DI PALS Il riso del Delta, con Denominazione di Origine Protetta, è una coltura tradizionale della zona; e infatti, nel paesaggio e nella cultura della zona esistono innumerevoli elementi che hanno a che fare con il riso. Ne sono un esempio le tipiche capanne imbiancate costruite con legno, canne, paglia, fango e sparto pungente, in cui vivevano i coltivatori di riso. Attualmente ne sono state recuperate alcune, come le Barraques d’en Salvador, a Deltebre, utilizzate come case di agriturismo. Il riso ha influito anche sulle feste popolari della contrada nonché sulla gastronomia della zona, la cui caratteristica più originale è costituita proprio dalle diverse qualità di riso. Il Delta dell’Ebro non è però il solo luogo della Catalogna in cui vi siano risaie. Anche nelle paludi del Baix Empordà, almeno dal XIV secolo, si coltiva questo prodotto; e molto probabilmente, tale coltura risale a molto Prodotti più importanti I carciofi del Baix Llobregat sono celebri per il loro sapore e la loro qualità; di fatto si tratta di una delle Indicazioni Geografiche Protette in fase di studio da parte del governo autonomo della Catalogna. Altri prodotti di campagna famosi e apprezzati sono le rape della Cerdanya, che si possono comprare nel mercato di Puigcerdà, i piselli e altri prodotti orticoli del Maresme, i cereali della Segarra, i ceci dell’Anoia o le mandorle di Reus. In questi ultimi anni, fra i prodotti più degni di nota se ne cominciano a vedere alcuni provenienti da colture biologiche. tempo prima. Per conoscerne a fondo la storia basta fare una visita al Museo Ca la Pruna di Pals. Per chi invece preferisce conoscere da vicino il processo di produzione del riso o comprarne un po’, l’ideale è visitare il Mulino per la produzione del riso di Pals. La frutta La Catalogna produce frutta di grande qualità, come le mele di Girona, con Indicazione Geografica Protetta, o le pesche della Ribera d’Ebre, uno dei prodotti attualmente in fase di studio per ottenere lo stesso riconoscimento. Da non dimenticare neanche le clementine delle Terres de l'Ebre, anch’esse con Indicazione Geografica Protetta, o le pere di Lleida, attualmente in fase di studio per ottenere una Denominazione di Origine Protetta. PATATE DI PRADES E DEL BUFET Se esiste un villaggio da associare alla patata, questo è Prades. In una zona di montagna, ad un’altezza di mille metri, nei Comuni di Prades, Capafonts, la Febró e Arbolí, nella regione del Baix Camp, cresce la patata di Prades, con Indicazione Geografica Protetta. Gli abitanti del luogo dicono, a ragione, che le loro patate, della varietà Kennebec, con la buccia fine e molto saporita, sono da record. A settembre, quando ha inizio la raccolta, si tiene la Festa della Patata, con un pranzo popolare e un concorso di frittate. È il momento ideale per comprarne un po’, sebbene tutto l’anno sia possibile acquistarle presso i negozi del paese o nella Cooperativa agricola di Prades. Un’altra patata molto apprezzata è quella del bufet , coltivata in un villaggio dell'Osona chiamato Orís. Per degustar- la o acquistarla per casa, l’ideale è visitare questa località ad ottobre: durante questo mese, infatti, la domenica e i giorni festivi si tiene un mercato in cui la vendita è diretta, dal produttore al consumatore, e dove ne vengono acquistate fino a 50 tonnellate, sia di tipo bianco che di tipo nero. FAGIOLI DEL GANXET E FAGIOLI DI SANTA PAU Uno dei prodotti più emblematici della zona del Vallès e del Maresme sono i fagioli bianchi del ganxet, una varietà di primissima qualità che ben presto avrà un’Indicazione Geografica Protetta. In molte località del Vallès come Polinyà e Castellar del Vallès, è possibile vedere campi coltivati con fagioli di questo tipo: ad esempio, a Castellar vengono raccolti a Can Casamada, uno dei casali dalla tradizione storica e familiare più lunga. Un altro luogo in cui si possono comprare è il negozio dell'Espai Rural de Gallecs. Da non dimenticare poi i fagioli di Santa Pau, che crescono in terra vulcanica e che si possono degustare in diversi ristoranti del villaggio di Santa Pau e dintorni. 19 Per visitare, assaggiare e comprare, consultare le pagg. 46-50 L’itinerario dei prodotti della montagna e del bosco Per chi ama i boschi, sarà veramente una lieta sorpresa conoscere la gran quantità e qualità di prodotti che poi vengono utilizzati in cucina, proprio come già in altre epoche erano previsti nei ricettari tradizionali. Un esempio di quanto appena affermato sono i funghi. L’amore che i catalani hanno verso i funghi è ben noto: siamo un popolo che si diverte a cercarli, a cucinarli e a mangiarli. Ve ne sono di moltissimi tipi, ognuno dedicato a usi diversi. Non dobbiamo dimenticare le erbe aromatiche, i frutti di bosco o le castagne, sempre presenti nei boschi catalani. Un buon metodo per conoscere tutti questi prodotti, per poi usarli in cucina, è seguire un itinerario attraverso le aree forestali della Catalogna. 20 FUNGHI Non sono a disposizione di tutti e non ne vengono raccolti mai abbastanza. In primavera si possono trovare spugnole, funghi prugnoli e gambesecche, mentre alla fine dell’estate fanno la loro comparsa i funghi prematuri nei boschi di pino alpino, come i galletti, i sanguinelli o i funghi porcini; in pieno autunno è il turno degli hygrophorus latitabundus, dei funghi reali, delle morette, dei cantarelli gialli, degli agarici vinati o delle trombette dei morti. Dai Pirenei all’Ebro, qualsiasi area boschiva o di montagna può essere buona per raccogliere funghi, anche se ve ne sono alcune, come quelle del Berguedà, dove l’ambiente micologico è più che assicurato. A Berga e a Guardiola de Berguedà si tengono giornate dedicate ai funghi, come la Festa dei Funghi, che ha luogo agli inizi di ottobre a Ber- ga. Per degustarli si possono visitare alcuni ristoranti della città, una delle capitali dei funghi della Catalogna, assieme al Parco Naturale del Montseny e alla Serra de Marina. Anche nella Cerdanya ci sono diversi posti in cui è possibile degustare o comprare funghi, soprattutto nei paesi di Ger e Bor. Se passiamo per la regione del Pallars, le vallate, i fitti boschi e i paesaggi di montagna sono una garanzia di successo per la ricerca di funghi. I boschi di Arós o di Virós, nella regione del Pallars Sobirà, o le aree forestali di Salàs de Pallars, nella regione del Pallars Jussà, sono luoghi ideali per cercarli. Anche la Vall del Boí, celebre per le sue chiesette romaniche, è un luogo ideale per la ricerca di funghi, mentre per degustarli, cucinati in mille modi diversi, si deve aspettare fino a ottobre. Funghi Il miglior luogo per comprare funghi a Barcellona è il mercato della Boqueria, lungo la Rambla, in pieno centro della città. Qui troviamo diversi banchi dove è possibile acquistare questo pregiato frutto del bosco. Sarà impossibile non riconoscerli, vista la loro presentazione scenografica, con casse piene di funghi provenienti da tutte le zone del paese. Fra le numerose varietà, ci sono anche i tartufi, apprezzatissimi in tutto il mondo. Fiera del Bosco e della Terra Alla fine di novembre, presso la località di Vallgorguina, si tiene la Fiera del Bosco e della Terra, dove vengono messi in mostra prodotti e processi di elaborazione artigianali associati ai prodotti del bosco. Oltre ai banchi con i prodotti artigianali, vi si tengono anche dimostrazioni di mestieri, degustazioni e concorsi. CASTAGNE I tre prodotti più tipici del periodo di Ognissanti sono i panellets, dolcetti fatti a base di pasta di mandorle, il vino dolce e le castagne, che provengono da diversi boschi catalani, dal parco Naturale del Montseny, da quello del Montnegre o dalle grandi distese forestali della regione de La Selva. Nel castagneto di Sant Segimon, sito ai piedi del Matagalls, gli esemplari di tale specie sono vecchissimi e i tronchi hanno un diametro di più di due metri, con grandi cavità. Per mangiare castagne nulla di meglio che partecipare a una castanyada (saga delle castagne). L’ultimo fine settimana di ottobre ha luogo la Fiera delle Castagne a Viladrau, e il 1º novembre si può prendere parte alla castanyada di Viladrau o alla Festa della castanyada di Vilanova de Prades. ERBE AROMATICHE Nella valle della Vansa, a Tuixén (nella regione dell’Alt Urgell), c'è il Museo delle Trementinaires, che dal 1998 occupa il piano terra del Comune e che è stato creato per non lasciar cadere nell’oblio il mestiere delle trementinaires, donne che lavoravano instancabilmente per andare alla ricerca, nei boschi, dei rimedi tradizionali e delle erbe aromatiche, per preparare e vendere oli, prodotti curativi e piante medicinali in tutto il paese. Il museo fa parte dell’itinerario dedicato ai mestieri del passato, promosso dal Consiglio regionale dell’Alt Urgell. Uscendo dal museo, nello stesso villaggio di Tuixén, c'è Can Farratgetes, un centro agrituristico in cui è stato aperto un negozio specializzato in erbe provenienti dalla Vall del Cadí. Vale la pena visitare anche la Fiera di Vilanova de Sau, a giugno, e quella di Sant Ponç a Barcellona, a maggio. PESCI DI FIUME I fiumi Segre, Noguera Ribagorçana e Noguera Pallaresa, assieme ai rispettivi affluenti, sono l’habitat perfetto per le trote di fiume. Esistono molte specie diverse di questi pesci, ma quelle in cui è più abituale imbattersi, quelle presenti nelle imprese di piscicoltura, come quella di Peramola, accanto al bacino di Oliana, o quella di Tavascan, sono della varietà iridea, mentre nei fiumi esiste la trota comune di fiume, con un corpo più allungato e con moltissime macchioline nere e rosse. Nella Vall d’Aran, nella località di Les, c'è un’impresa di piscicoltura che alleva storioni -un tipo di pesce che prima abbondava nei fiumi spagnoli- per commercializzare il caviale di storione. 21 Per visitare, assaggiare e comprare, consultare le pagg. 46-50 L’itinerario dei prodotti del bestiame La cucina tradizionale catalana comprende numerose ricette in cui il vitello o il maiale sono elementi indispensabili. Grazie a questi prodotti è stato possibile recuperare antiche ricette per godere di un'ampia scelta di piatti. Tutelate dal distintivo di Marchio di Qualità o, nel caso del vitello dei Pirenei, in fase di riconoscimento comunitario come Indicazione Geografica Protetta, queste carni offrono moltissime possibilità in cucina. Vale quindi la pena percorrere il territorio per conoscere il bestiame catalano. 22 IL VITELLO DEI PIRENEI Le montagne e i prati dei Pirenei catalani sono il miglior ambiente per l’allevamento del vitello dei Pirenei, l’unico tipo di carne del paese con un’Indicazione Geografica Protetta. Sono tutelati da questo tipo di marchio i vitelli della razza bruna dei Pirenei e quelli delle razze charolais e limousine, nonché i vari incroci fra queste due razze nati nei Pirenei e nei Prepirenei, vale a dire nelle regioni dell’Alt Empordà, Alta Ribagorça, Alt Urgell, Berguedà, Cerdanya, Garrotxa, Pallars Jussà, Pallars Sobirà, Ripollès, Solsonès e Vall d’Aran. Facendo un giro nelle fattorie dove pascolano questi vitelli, ci si può rendere conto dell'impegno degli allevatori perché il prodotto finale sia di eccellente qualità. Le mucche e i vitellini crescono all’aria aperta, si alimentano di erba, foraggio, cereali e leguminose e, dopo essere stati sacrificati nei mattatoi controllati e autorizzati dal Consorzio di Tutela, le loro carni ven- gono commercializzate esclusivamente negli esercizi autorizzati e ispezionati dallo stesso organismo. Fra i vari luoghi in cui è possibile comprare questo tipo di carne possiamo citare lo stesso Consorzio di Tutela e l’azienda Mafriseu, nella località della Seu d’Urgell; oppure è possibile rivolgersi alla Federazione Catalana della Razza Bruna dei Pirenei, a Berga, che a sua volta è in contatto con tutte le associazioni regionali di allevatori dei Pirenei. La commercializzazione della carne avviene con sigilli numerati e con il logo in cui è attestata l’indicazione geografica del prodotto; le etichette applicate sulla carne forniscono inoltre i principali dati del vitello cui appartiene il pezzo. Per vedere da vicino diversi esemplari della razza bruna dei Pirenei vale la pena visitare la Fiera dell’Allevamento di Bellver de Cerdanya, che si tiene ogni anno a ottobre. Anche a Ribes de Freser, il secondo sabato di ottobre, in concomitanza con le feste del Pilar, L’etichetta Ogni parte di carne tutelata dall’Indicazione Geografica Protetta di Vitello dei Pirenei ha un’etichetta con il logo dell’indicazione geografica, i dati del vitello a cui appartiene e la fattoria in cui è stato allevato, nonché il certificato di garanzia che assicura che il prodotto risponde ai requisiti stabiliti dal regolamento. Il colore della carne può variare dal rosa al rosso brillante e il grasso è color bianco crema. La sua maturazione, di almeno sette giorni, le conferisce la tenerezza e le caratteristiche organolettiche che la differenziano dal resto delle carni del mercato. si svolgono la Fiera del Bestiame e la Mostra del Vitello di Razza Bruna dei Pirenei. La pecora ripollesa A quanto pare, la pecora di razza ripollesa, che vive nelle zone nordoccidentali della Catalogna, è nata dall’incrocio fra la pecora tarasco- nesa dei Pirenei centrali e l’ovino transumante di razza merina, arrivato nella zona secoli addietro. La sua carne, prodotta in quantità limitate, è molto apprezzata. LA MUCCA BRUNA DEI PIRENEI Le razze autoctone catalane sono razze di animali domestici con un’identità e con caratteristiche morfologiche specifiche. Fra le razze da allevamento proprie della Catalogna si possono annoverare la mucca de L'Albera, la mucca pallaresa, le pecore del tipo ripollesa, xisqueta e aranesa, la capra bianca o di Rasquera e la mucca bruna dei Pirenei. Fra tutte queste, la mucca bruna dei Pirenei è quella maggiormente utilizzata per la produzione. Si tratta di una razza proveniente dalla mucca autoctona catalana, che vive nei Pirenei, incrociata con bovini di razza bruna alpina importati dalla Svizzera alla fine del XIX secolo-inizi del XX. La zona di origine di questa razza sono i Pirenei catalani e attualmente vive nelle zone pirenaiche e prepirenaiche della Catalogna, in particolare nel Pallars Jussà, il Pallars Sobirà, l’Alta Ribagorça, l’Alt Urgell, la Cerdanya, il Berguedà e il Ripollès. Gli allevatori ne apprezzano moltissimo le caratteristiche, trattandosi di una razza facilmente adattabile all’ambiente, capace di scalare montagne e con un carattere estremamente docile. Il numero approssimativo di esemplari di mucche di razza bruna presente da più di due anni in Catalogna è di 30.000 esemplari. IL MAIALE DELL'OSONA Il maiale (porc) è uno dei prodotti più emblematici della regione dell'Osona. Gli esemplari allevati nelle fattorie di questa zona sono di eccellente qualità ed è per questo motivo che è nato il gruppo Osona Porc, che aspira a consolidarsi e a rivalutare l’allevamento del maiale in questa regione della Catalogna. Per il momento, questo gruppo di allevatori dell'Osona comprende solo due aziende, ma ad esse verranno sicuramente ad aggiungersene altre. Per degustare alcuni piatti cucinati con maiale dell'Osona, niente di meglio che partecipare alla Festa del Maiale e della Birra, che si tiene agli inizi di ottobre nella località di Manlleu. 23 Per visitare, assaggiare e comprare, consultare le pagg. 46-50 L’itinerario del pollame La presenza di galli, capponi e galline, anatre e oche figurava già nei ricettari dell’epoca medievale. Da allora il pollame ha sempre fatto parte della cucina tradizionale fatta in casa. Il settore avicolo catalano rappresenta il 35% della produzione di pollame della Spagna e alcune delle sue specie, come il cappone, possiedono il Marchio Q, marchio creato e depositato dal Ministero di Agricoltura, Allevamento e Pesca del governo autonomo della Catalogna e che viene rilasciato a prodotti agroalimentari di qualità, con caratteristiche differenziali rispetto ad altri prodotti simili. Inoltre, il cappone e il pollo de El Prat fanno parte delle Indicazioni Geografiche Protette (IGP). 24 POLLO E CAPPONE DE EL PRAT Non tutti i polli sono uguali. In Catalogna esiste una razza autoctona che è diventata una prelibatezza per tutti palati: il pollo o il cappone de El Prat. È un animale allevato in grandi spazi con i sistemi di una volta. La sua produzione è limitata e per quattro mesi è alimentato con cereali privi di grassi e di prodotti chimici. Per questo la sua carne è così buona apprezzata, e gli ha permesso di ottenere il marchio di Indicazione Geografica Protetta. Il pollo de El Prat, noto anche con il nome di potablava, vive nelle terre del delta del fiume Llobregat ed è strettamente legato alla vita culturale e all’identità degli abitanti della zona, tanto che è presente persino sotto forma di pollo gigante tra le rappresentazioni di animali che sfilano per le strade durante le feste grandi delle località del Baix Llobregat. Il pollo potablava è senza dubbio una parte integrante della vita dei contadini della zona, e una buona occasione per rendersene conto è la Fiera del Pollame de El Prat de Llobregat, dove vengono mostrati e premiati i polli, le galline e i capponi (vale a dire polli ai quali vengono tagliati la cresta e i bargigli, celebri per la loro carne tenera e saporita) della zona e dove vengono presentati altri esemplari di pollame autoctono di tutto il paese. GALLINE, GALLI E ANATRE DEL PENEDÈS Oltre a essere la culla dei vini del Penedès, Vilafranca del Penedès è anche la capitale del pollame con pedigree, dei galli dalla carne soda e delle anatre mute, presenti in diversi piatti della cucina della zona. Il gallo del Penedès più famoso è quello con le piume nere brillanti; altri hanno un colore giallognolo, simile a quello di una pernice, o il piumaggio a strisce Aviraut Aviraut è un’azienda di Reus dedicata all’allevamento di galli, galline, anatre e oche autoctone. Ha sede nell’antica fattoria Vacarisses, dove si possono vedere (in visita guidata), e comprare, esemplari di pollo potablava del Prat, galline dell’Empordà, anatre del Penedès o oche dell’Empordà, tutte specie del territorio catalano. Bestiario popolare Fra le immagini festive comprese nel bestiario popolare catalano ci sono galli, polli e galline, che attualmente vengono rappresentati da sei monumenti: il Pollo della Piazza Palau nel quartiere del Carme di Olot, il Pollo del Prat de Llobregat, il Gallo Radulf di Borredà, il Gallo di Parets del Vallès, Tomasot e Ballarica di Vilafranca del Penedès e il Pollo Foll di Ripollet. Si possono vedere in azione in occasione delle feste grandi che si tengono in queste località. o, come nel caso della gallina del Penedès, le zampe di colore blu cenere. La commercializzazione di questo tipo di pollame è regolamentata da rigide norme di allevamento, che stabiliscono sia il tempo minimo prima del sacrificio che il rapporto fra animali e superficie o l’alimentazione che viene loro data. L’anatra muta del Penedès è una varietà della nota anatra di Barbarie, adattata già da tempo alla zona del Penedès, dove ha sviluppato caratteristiche proprie. Le sue piume sono principalmente nere e la sua caratteristica più importante è che non emette i suoni tipici della maggior parte delle anatre; è per questo che si chiama anatra muta. Ha una carne molto raffinata, soprattutto se l'animale viene sacrificato tra la decima e la dodicesima settimana di vita. Tutti e tre i tipi di pollame autoctono si possono vedere, comprare e degustare in occasione della Fiera del Gallo, che si tiene ogni anno verso Natale a Vilafranca del Penedès. POLLAME DELL’EMPORDÀ I galli, le galline, le oche e le anatre dell’Empordà fanno parte del pollame autoctono della Catalogna. Sono molte le località in cui una delle attività prin- cipali è l’allevamento del pollame nelle fattorie; volatili che serviranno in seguito per preparare alcuni dei piatti della cucina più tipica della zona, come lo stufato, l’anatra arrosto o il pollo con gli scampi. Ne possiamo avere un buon esempio durante le Giornate Gastronomiche della Cucina del Pollame che si tengono a ottobre a Peratallada e la cui chiusura coincide con la Fiera Medievale, una delle più importanti di questi tipo che si svolgono in Catalogna; oppure durante le Giornate Gastronomiche di Primavera dell’Anatra d’Allevamento e del Foiegras organizzate a Castelló d’Empúries. Esistono diverse aziende che si dedicano all’elaborazione dei prodotti derivati dall’anatra. Collverd, a Far d’Empordà, offre un assortimento di prodotti elaborati esclusivamente a partire da anatre, senza alcun altro tipo di carne aggiunta: paté, foie gras, prosciutto crudo, confit o mousse. Un'altra azienda della zona è Ànec de l’Empordà, sita a Serra de Daró. Da non dimenticare Mas Parés, nella zona de La Selva, che in poco tempo è divenuto un punto di riferimento europeo del foie gras. 25 Per visitare, assaggiare e comprare, consultare le pagg. 46-50 26 Gli itinerari delle Denominazioni di Origine L’itinerario del vino L’itinerario del cava L’itinerario dell’olio Gli itinerari dei prodotti L’itinerario dei prodotti del mare L’itinerario dei prodotti della campagna L’itinerario dei prodotti della montagna e del bosco L’itinerario dei prodotti del bestiame L’itinerario del pollame Gli itinerari degli alimenti artigianali L’itinerario dei salumi L’itinerario dei formaggi L’itinerario della dispensa Gli itinerari dei mestieri e della tradizione L’itinerario della cucina tradizionale L’itinerario della cucina dolce L’itinerario dei mercati L’itinerario dei mestieri L’itinerario dei musei 27 L’itinerario dei salumi La tradizione degli affettati ricopre un ruolo importante nella gastronomia catalana. Sia secchi che cotti, con nomi e forme diversi e variegati, gli insaccati a base di carne di maiale – salamini, salsicce, salsicciotti, ecc. – sono rinomati e apprezzati dappertutto. È degna di nota, con IGP protetta, la llonganissa di Vic, il prodotto di punta dei salumi catalani. Attraverso un itinerario nelle regioni dell'Osona, della Cerdanya, del Pallars Jussà, del Pallars Sobirà, del Vallès, del Ripollès o della Garrotxa, si potranno conoscere più a fondo tutti questi prodotti. Una menzione speciale merita l’insaccato a base di carne d’agnello proprio del Pallars e dell’Alta Ribagorça: la girella. 28 L'OSONA La pianura di Vic gode di un clima idoneo per la stagionatura della llonganissa di Vic, un salamino dotato di Indicazione Geografica Protetta (IGP). Nell'Osona esiste una tradizione del bestiame molto sviluppata: qui, l’allevamento dei maiali e l’elaborazione della llonganissa risalgono all’epoca medievale. Per conoscerne il processo di elaborazione si possono visitare alcuni degli otto centri di produzione che fanno parte della IGP della regione. Per comprare llonganissa o altri affettati tipici della zona, come la salsiccia somalla, il fuet, il chorizo, la botifarra catalana o il bull, vale la pena passeggiare per Vic, una città dallo spirito commerciale, ed entrare in alcuni esercizi, come ad esempio Ca la Teresona, Can Solà, Can Vilada, Can Valeri, El Rebost d’en Pau (nel mercato municipale), la Casa Riera Ordeix o la Casa Sendra. LA CERDANYA La regione della Cerdanya è famosa per la llonganissa, il fuet, la pancetta, il prosciutto, il bull bianco, quello di fegato, o nero, il bisbe e il pa de fetge; quest’ultimo, che letteralmente significa «pane di fegato», è facilmente riconoscibile per il suo aspetto arrotondato e perché è rivestito da uno strato di ventre di maiale. Ci sono molti esercizi dove poter comprare tutti questi insaccati; ad esempio, a Bellver de Cerdanya si può visitare Cal Jaume, dove il prodotto artigianale più rinomato è proprio il pa de fetge. Vicino a Bellver de Cerdanya, a Martinet, vale la pena fare una fermata a Embotits Turet, popolare in tutta la regione. E per concludere, non può assolutamente mancare una passeggiata per Estamariu, nella vicina regione dell’Alt Urgell. Uno dei migliori souvenir che il turista può portarsi via da questo villaggio sono proprio i suoi salumi artigianali, che si possono trovare a Cal Teixidó. Salumi diversi La maggior parte dei salumi che si possono trovare in Catalogna sono a base di carne di maiale, sebbene vi siano alcune eccezioni a questa regola. Una di queste è la girella, un salume a base di carne di agnello, molto diffuso nella zona del Pallars e dell'Alta Ribagorça. Esiste anche l’Associazione di prodotti artigianali della regione del Vallès Oriental, che propone un salamino a base di carne di emù, prodotto da un’azienda di Granollers che produce carne, uova e salumi provenienti da questo animale. Fabbricazione L’insaccato nasce dal bisogno di conservare la carne e si ottiene mischiando la carne di diverse parti del maiale, o di altri animali, insaporendola con diversi metodi e introducendola nelle budella per poi farla seccare o bollire. Alcuni insaccati vengono prodotti in tutta la Catalo- IL PALLARS Già da tempi remoti il maiale è stato l’alimento principale degli abitanti delle zone di montagna. Con carne di maiale si elabora il xolís, un salame secco tipico della provincia di Lleida, a base di carne, con un po’ di grasso di maiale, insaporito con sale e pepe nero, che si può acquistare nella Vall Fosca, a Can Alfons, o a Torre de Cabdella, dove si può trovare anche la secallona, sorella minore del xolís. La girella, che si elabora e si mangia nella regione dell’Alta Ribagorça, viene elaborata con le interiora di agnello, pancetta, carne di maiale, riso, pane, uova, pepe nero, aglio, cannella, sale e prezzemolo e viene insaccata nelle budella dell’agnello stesso. Viene servita fredda, impanata o condita con il succo che ne fuoriesce dopo averla passata leggermente in padella. La si può trovare presso Embotits Pociello o Casa Aubarell, a La Pobla de Segur, a Ca l’Ubach o la Casa Boté, a Rial, o nel mercato di Sort. gna, come la botifarra, la tipica salsiccia del posto; altri, invece, si producono solo in zone ben definite. IL VALLÈS Nonostante l’industrializzazione che ha vissuto, la regione del Vallès non ha ancora perduto la cultura associata alla campagna e all'allevamento del bestiame e, di conseguenza, al mestiere del salumie- re. L’elaborazione di insaccati resta ancora una delle caratteristiche della gastronomia della zona. I prodotti più famosi sono la llonganissa, il fuet, il bull o la botifarra. Per la loro elaborazione, le capitali indiscusse sono La Garriga e Aiguafreda. IL RIPOLLÈS Nel Ripollès restano ancora pochi produttori di salumi artigianali distribuiti sull'intero territorio. Questi prodotti si possono trovare, ad esempio, a Camprodon, nella famosa Can Xec, senza dimenticare altri punti vendita con ottimi prodotti a Ribes de Freser, Planoles, Sant Joan de les Abadesses o Ripoll. LA GARROTXA Nel 1993 la famiglia Sala, di Castellfollit de la Roca, celebrava i suoi primi 150 anni dedicati all’elaborazione dei salumi. Fu in quel momento che ritenne opportuno creare un piccolo museo, come lascito di ciò che era stata la storia e l’evoluzione della carne in conserva in Catalogna e nella regione della Garrotxa. Lo stesso museo dispone di un negozio dove poter degustare e comprare i famosi salumi della regione, come ad esempio il paltruc. 29 Per visitare, assaggiare e comprare, consultare le pagg. 46-50 L’itinerario dei formaggi In Catalogna esiste un’ ampia varietà di formaggi: ne esistono di freschi, come il mató, una specie di ricotta, diffuso praticamente in tutto il paese, o la cagliata, elaborata tradizionalmente nelle zone dell’Empordà. Sono abbondanti anche i formaggi di capra, o quelli di mucca, e, in minor quantità, quelli di pecora, tra cui troviamo i formatges de pastor. Conserva la tradizione il tupí, mentre nascono costantemente nuove versioni (formaggi conservati sott’olio, avvolti in uno stato di erbe aromatiche, ecc.). L’universo gastronomico, con i cuochi in prima fila, vi presta particolare attenzione. 30 ALT URGELL E CERDANYA La zona del Cadí e le regioni dell’Alt Urgell e della Cerdanya sono note per la loro industria casearia, la più importante dei Pirenei. La Cooperativa del Cadí, nella zona della Seu d’Urgell, è uno degli organismi che si occupano di raccogliere tutti i giorni il latte prodotto dalle mucche frisone provenienti dagli allevamenti della zona per trasformarlo in formaggi e in burro distribuiti in tutta Europa. Seguendo il processo di elaborazione che determina la DOP, vengono prodotti formaggi e burro protetti dalla DOP Alt Urgell e Cerdanya, il burro del Cadí e il formaggio Urgélia. Oltre alla DOP, c'è anche un marchio di qualità che identifica alcuni produttori artigianali, chiamato Artesania Ali-mentària de Formatges Artesanals. A Peramola sorge la Casa de la Penella, dove vengono elaborati i formaggi stagionati e del tupí (che ricevono questo nome perché ottenuti mediante la fermentazione del formaggio di capra con acquavite in un recipiente detto tupina ) il mató Castell-Llebre. Un po’ più a nord, nel villaggio di Ossera, presso il laboratorio di Cal Codina, si elaborano un formaggio chiamato serrat gros, il pebrat d’Ossera e il tupí d’Ossera. La fermata successiva è Adrall, presso il caseificio Mas d’Eroles, dove viene spiegato a tutti gli interessati il processo di elaborazione del formaggio stagionato di mucca. A Bar viene prodotto un formaggio artigianale di capra commercializzato con il marchio Formatges Baridà. Una volta giunti nel villaggio sarà una cosa da ragazzi trovare il laboratorio e il gregge di capre da cui viene munto il latte. Dopo essere entrati nella regione della Cerdanya, più specificamente nella località di Músser, sorge L’Orri, dove viene prodotto formaggio di capra. Si può anche visitare il Molí d’en Pons a Prullans, o il laboratorio che sorge a Meranges, dove viene prodotto il tipico serrat di pecora Formaggio blu Presso il Molí de la Llavina, nelle vicinanze di Centelles, nella regione dell' Osona, viene elaborato in maniera artigianale il formaggio blu. Accanto al laboratorio si può visitare un mulino ad acqua tuttora in funzione e che viene ancora utilizzato per fare il pane esattamente come si faceva secoli addietro. dei Pirenei che in passato le famiglie elaboravano per consumo proprio. Fiere La Fiera dei formaggi artigianali dei Pirenei, che si tiene in occasione della Fiera di Sant Ermengol a La Seu d’Urgell il penultimo fine settimana di ottobre, è una vetrina ideale per conoscere i caseifici artigianali di tutti i Pirenei (catalani, aragonesi, baschi, della Navarra o francesi). In tale occasione si possono degustare più di cento varietà di formaggi. L’evento principale della fiera è il concorso di formaggi artigianali organizzato in base a famiglie di formaggi. Ogni famiglia rappresenta una sezione: mató, formaggi freschi, di mucca, di pecora, di capra e formaggi del tupí. BERGUEDÀ E BAGES Pur senza avere una denominazione d’origine propria, anche il Berguedà e il Bages sono zone importanti per la produzione del formaggio e luoghi ideali per visitare aziende casearie, alcune delle quali con il marchio di Formatges Artesans. In un itinerario per la zona vale la pena fare una visita a Formatgeries Artesanes del Berguedà, vicino al piccolo villaggio di La Quar. Prenotando in anticipo una visita si possono conoscere i vari laboratori e il processo di elaborazione del formaggio dolce, di quello stagionato e del mató. A Borredà si consiglia di visitare Formatges la Bauma, mentre a Casserres sorge la Casa Manudells, che fa parte dell’ente Ramaders de Cabres Lleteres del Berguedà. Si tratta di una piccola fattoria in cui si possono vedere le capre e, a seconda del giorno, conoscere il processo di elaborazione del formaggio. Un po’ più a sud, dopo essere entrati nella regione del Bages, sorge il villaggio di Marganell, il villaggio del mató per eccellenza, un formaggio che si ottiene facendo coagulare il latte. Qui e a Sant Cristòfol è con- centrata la produzione del famoso mató che si vende al mercato del Monastero di Montserrat. Infine, vale la pena fare un salto a Gironella per conoscere i formaggi Blancafort, elaborati dalla casa Manudells. GARROTXA E EMPORDÀ È tanto tempo che non viene più prodotto il tradizionale formaggio della zona vulcanica della Garrotxa; ciò nonostante, il turismo è riuscito a far fiorire una produzione relativamente importante di formaggi della zona, come ad esempio quello di pell florida, che si ottiene dal latte pastorizzato di capra, cagliato per almeno due ore e sottoposto a un processo di maturazione di tre settimane o più. Per degustarlo, nulla di meglio che visitare Mas Claperol, a Sant Feliu de Pallerols. La cagliata è il latticino tipico delle aree della provincia di Girona ed è incluso nel marchio garantito Productes de l’Empordà. Non si deve confondere con il mató, sebbene tutti e due vengano consumati come dessert. Nella regione dell’Empordà si deve andare a fare una visita nel negozio di Nuri d’Ullastret, al Recuit de Fonteta, a Recuits de l’Empordà, nella città di Peralada, o a Recuits Lluïsa, nella località di Mont-ras. 31 Per visitare, assaggiare e comprare, consultare le pagg. 46-50 L’itinerario della dispensa La dispensa, il luogo dove si conservavano tutti i prodotti alimentari delle case e che ancora oggi meriterebbe un posto di rilievo nelle nostre case, è stata sempre di vitale importanza nelle case catalane. È lì che vengono messi da parte il miele, la marmellata, la frutta secca, i liquori, le conserve, ecc. Il miele in Catalogna è protetto dal Marchio di Qualità, mentre altri prodotti, come le nocciole di Reus, vantano il riconoscimento comunitario di Denominazione d’Origine Protetta o, come il ratafià catalano (in fase di riconoscimento), appartengono alla Denominazione d’Origine. 32 CONSERVE, CONFETTURE E MARMELLATE Le conserve cambiano o accentuano il sapore dei prodotti o li mantengono in buono stato per molto tempo. Sebbene vengano prodotte in tutto il territorio catalano, probabilmente è nelle aree di montagna dove la tradizione è più forte. La varietà di conserve che potremmo trovare nella zona del Tupí de la Cerdanya, ad esempio nella località di Bor, è sempre sorprendente. Da vent’anni qui si preparano conserve con prodotti locali tipici della montagna. All’estremità opposta dei Pirenei catalani, a Barruera, c’è il Tupinet della Vall de Boí, uno stabilimento che si dedica alla produzione di frutti di bosco, funghi in conserva, oli aromatici, marmellate e confetture; gli stessi prodotti si possono trovare anche a Cal Benet, a Alpens (nella regione del Ripollès); nel negozio di Cal Sabater, a Santa Pau (nella regione della Garrotxa); a Confitures Renart, a La Gleva (nella regione dell'Osona); o a L’Aranyonet, a La Pobla de Lillet (nella regione del Berguedà). Il cremat Nei porti, soprattutto in quello di Palafrugell, per riscaldarsi dopo una IL MIELE Il mondo del miele è un mondo pieno di storia e di cultura. Questo prodotto viene elaborato in molte zone della Catalogna, ma il villaggio del Perelló, nella regione del Baix Ebre, è il luogo in cui se ne produce la maggior quantità di tutto il paese. La causa di tale primato è da ricercarsi nell’azienda Mel Múria, che si dedica da ormai cinque generazioni alla produzione di miele, polline, propoli o pappa reale. Un’altra località in cui il miele fa la parte del leone è Arnes, dove, a marzo, si tiene un’importante Fiera del Miele. Anche nella località di Crespià, a febbraio, viene organizzata una fiera in onore a questo prodotto; una fiera analoga si tiene a Colera a giugno e a Ribes de Freser a settembre. Uno degli avvenimenti più importanti ha luogo a Barcel- dura giornata di pesca rimanendo a chiacchierare a lungo, si prendeva il classico cremat, elaborato con il rhum cubano importato dalle colonie. Il cremat si prepara facendo riscaldare leggermente rhum e zucchero con una stecca di cannella, la buccia di un limone e chicchi di caffè; poi viene flambato fino a quando la combustione ne elimina l’alcol. Il miglior giorno per provarlo è a luglio, quando si svolge la tradizionale cantata di habaneras a Calella de Palafrugell. lona in occasione delle feste di Sant Ponç, verso l’11 maggio, quando si riuniscono apicoltori provenienti da tutta la Catalogna. Nel Vallès Oriental, a Santa Eulàlia de Ronçana, c'è Mel d’Antany, dove possiamo trovare in vendita miele e una vasta offerta di prodotti provenienti dall’apicoltura. Confetture Nelle zone agricole della provincia di Lleida, dove viene coltivato ogni genere di frutta, esistono diversi stabilimenti specializzati nella produzione di confetture. Lungo tutto il territorio ci sono diversi centri di agriturismo e alcune fattorie scuola dove poter imparare a preparare deliziose marmellate, conserve sciroppate o confetture come quelle che facevano le nostre nonne. IL RATAFIÀ Il ratafià è protetto dalla Denominazione Geografica Ratafià catalano. Si tratta di un liquore elaborato con noci verdi ed erbe aromatiche che vengono lasciate in macerazione. Dopo aver lasciato decantare il liquido, vi si aggiungono zucchero, alcol e acqua fino ad ottenere una gradazione alcolica compresa fra i 26 e i 29 gradi. A Santa Coloma de Farners, a novembre, si svolge la Fiera del Ratafià, a cui prendono parte tutte le aziende della Catalogna, con menù e degustazioni. Da non dimenticare poi la Fiera del Ratafià di Besalú, a dicembre. Tuttavia, per degustarlo, uno dei posti migliori è Olot, nel bar Can Xena, all’Orfeó Popular o presso il Centre Catòlic. Fra i produttori più an-tichi, degna di nota è la distilleria Jaume Bosch, a Sant Quirze de Besora. La tradizione è molto forte anche nella regione della Noguera; ne è un buon esempio il ratafià dels raiers, elaborato dalla casa Portet de La Pobla de Segur. LA MALVASIA Fra tutti i vini elaborati nella zona del Garraf, ve ne è uno tipico di Sitges: è la malvasia, un vino dolce che gli abitanti del posto prendono di solito assieme al dolce. Sebbene vi siano diversi tipi di malvasia, quella più celebre, e che tutti considerano quella autentica, è la malvasia prodotta presso l’ospedale Sant Joan Batista. Per la sua eccezionalità e per il fatto di essere un prodotto molto raro, la malvasia di Sitges è stata scelta, assieme ai fagioli bianchi del ganxet, come uno dei degli emblemi dell’associazione Slow Food Internacional della Catalogna. LE NOCCIOLE Nella zona del Camp de Tarragona si trova la maggior concentrazione di noccioli di tutta la Catalogna. Già nel 1300, la piazza Prim di Reus era il centro di un importante mercato in cui le nocciole erano il prodotto principale. Nel XIX secolo la fillossera distrusse tutti i vigneti della contrada, che vennero così sostituiti da noccioli. Attualmente la nocciola di Reus possiede una Denominazione d’Origine Protetta. A Riudoms, ad agosto, si tiene la Fiera delle Nocciole. 33 Per visitare, assaggiare e comprare, consultare le pagg. 46-50 L’itinerario della cucina tradizionale La cucina tradizionale catalana ha una ricca storia, documentata a partire dal XIV secolo nel Llibre de Sent Soví. Da allora, la Catalogna è divenuta un esempio culinario, e piatti come l’escudella i carn d’olla, il xató, il suquet di pesce, la coca de recapte o il pane e pomodoro sono riconosciuti dappertutto. La qualità e la grande varietà dei nostri prodotti, unite all'impegno di tante cuoche e tanti cuochi, celebri o anonimi, ci consente di assaporare meravigliose ricette tradizionali e di godere di una delle tavole più squisite e ben riuscite d’Europa, un vero tesoro gastronomico. 34 RISI E PASTE In tutta la Catalogna si possono trovare piatti tipici a base di riso. Ad esempio, nella zona del Delta dell’Ebro si può degustare un buon riso col nero di seppia, una paella o un rossejat (riso dorato con il soffritto) presso il ristorante L’estany o in occasione delle giornate gastronomiche che si tengono a luglio a Deltebre. A giugno, nello stesso villaggio, si tiene la Festa della mietitura del riso e a settembre quella della piantagione. Anche le Giornate del Riso, che si svolgono a ottobre ad Amposta, e la Festa del rossejat, che si tiene verso il 20 agosto presso L’Ametlla de Mar, sono una buona opportunità per degustare questi piatti. A Pals ci sono molti ristoranti dove poter assaporare il riso fosc dell’Empordà, soprattutto durante le Giornate di Pals e la Cucina del Riso. Nella stessa località, a giugno, si tiene la Fiera Mediterranea del Riso. Una menzione a parte merita il famoso riso Parellada a base di carne senza ossa, pesce diliscato e frutti di mare sgusciati, inventato nel ristorante Les Set Portes di Barcellona. Nella zona dei Pirenei vale la pena provare il riso di montagna, preparato con maiale, coniglio, pollo e salsiccia catalana. E dal riso passiamo alla pasta, ambito nel quale sono degni di nota alcuni piatti tradizionali come i cannelloni, i vermicelli in casseruola, i vermicelli rossejats o la fideuada (paella di vermicelli). L’Aplec del Cargol Per tradizione, le lumache sono sempre state la scusa perfetta per una riunione tra vecchi amici che non si vedono da tanto tempo. Il luogo ideale è Lleida, dove l'incontro con amici e parenti si festeggia con un buon pranzo a base di lumache. INSALATE E ANTIPASTI L’esqueixada, a base di baccalà crudo sminuzzato, assieme all’empedrat, un'insalata a base di legumi e baccalà o tonno, sono due degli antipasti classici della cucina catalana, mentre nella zona del Garraf, dell’Alt Penedès e del Baix Penedès viene prodotto il xató. Un buon xató deve essere preparato con scarola, cipolla, acciughe salate, baccalà, tonno, pomodoro e nyora (un tipo di peperoncino rosso), e di solito viene abbinato a piatti di frittata. Da gennaio a marzo si svolgono diverse Feste del Xató a Vilanova i la Geltrú, El Vendrell, Vilafranca del Penedès e Sitges. Anche nelle regioni della Noguera, dell’Urgell, della Segarra e del Segrià esiste una lunga tradizione. La festa più celebre è L’Aplec del cargol (L’incontro delle lumache) di Lleida, che ha luogo a maggio. VERDURE E LEGUMI Secondo la tradizione, nella regione della Cerdanya si pranzava con un buon piatto di trinxat, preparato con cavoli, patate e pezzetti di pancetta. Attualmente, questo piatto si mangia indifferentemente a pranzo o a cena e lo può assaggiare in diversi ristoranti della regione e in occasione della Festa del trinxat a Puigcerdà. Altri piatti tradizionali preparati con verdure, sono l’escalivada e la samfaina. PESCE Il re dei piatti catalani a base di pesce è il suquet, che tradizionalmente si preparava sulla barca con il pesce appena pescato. Si può degustare in molti posti, e in special modo in occasione del Concorso di Suquet di pesce calero che si tiene a febbraio nella località de L’Ametlla de Mar. Un altro piatto di pesce in casseruola è il ranxo, preparato con i pesci meno apprezzati sul mercato, mentre la reballa è un assortimento di pesce fritto che prende il nome dalla parte di pesca quotidiana che corrisponde a ciascun membro dell’equipaggio. Non si deve dimenticare l’all cremat, uno stufato di pesce che si può degustare, fra gli altri, nel ristorante Peixerot di Vilanova i la Geltrú. MINESTRE La minestra più tipica della Catalogna è l’escudella i carn d’olla, un bollito di carne che tradizionalmente si mangia il 25 dicembre. L’olla aranesa, un bollito tipico della Vall d’Aran, si può degustare presso il ristorante Casa Irene, ad Arties. Il calendario festivo catalano stabilisce alcune date per assaggiare le minestre più tipiche del paese, come ad esempio la Giornata dell’olla barrejada, che si tiene a gennaio ad Artesa de Lleida (nel Segrià), o l’escudellada popolare che ha luogo a febbraio a Pineda de Mar (nel Maresme). CARNE Oltre al tipico piatto di fagioli e botifarra, si devono menzionare il cap i pota, uno stufato che generalmente viene preparato con trippe e parti della testa di vitello, tipico di Manresa e di tutta la regione del Bages. Non possiamo poi dimenticare le zampe di maiale, che si possono trovare in occasione della Festa del Maiale e della Birra che si tiene ogni ottobre a Manlleu; e ancora, l’anatra con le pere o il vitello con i funghi, che si possono degustare nei ristoranti dell’entroterra della Catalogna. Tutte queste località dispongono di un’interessante offerta gastronomica chiamata Itinerario del xató, grazie al quale è possibile fare turismo e degustare nei migliori ristoranti questo piatto tipicamente catalano. Mare e montagna Vista la grande ricchezza di paesaggi e la varietà di prodotti esistenti in Catalogna, vi sono molti piatti tipici della cucina tradizionale catalana che combinano alla perfezione carne e pesce, come ad esempio il pollo con i gamberi, nato nella Costa Brava, o le polpette con le seppie. 35 Per visitare, assaggiare e comprare, consultare le pagg. 46-50 L’itinerario della cucina dolce Anche l’appassionante cucina dei dolci è una parte importante del ricettario catalano. La Catalogna offre prodotti dolciari più che rinomati, come il torrone di Agramunt, con Denominazione Geografica Protetta, le catànies di Vilafranca del Penedès, le cialde, i panellets – questi ultimi due provvisti entrambi del riconoscimento di Specialità Tradizionale Garantita –, il pan di Spagna di Vic o i carquinyolis e i borregos del Vallès. Non si devono poi dimenticare le coques e i tortells distribuiti in lungo e in largo su tutto il territorio catalano, che addolciscono le festività più importanti e le ricorrenze tradizionali. E per concludere, il cioccolato, con una lunga e ricca tradizione, divenuto ormai un prodotto alla base di magnifiche creazioni. TORRONE DI AGRAMUNT Quando si avvicina Natale, ad Agramunt, nella regione dell’Urgell, la gente lavora senza sosta. Questa località è infatti la culla dell’unico torrone con Indicazione Geografica Protetta della Catalogna. Il torrone di Agramunt viene elaborato mescolando con estrema cura nocciole o mandorle, zucchero, miele e chiara d’uovo e viene presentato sotto forma di tavolette rotonde o rettangolari ricoperte di ostie. Per conoscerne da vicino il processo di elaborazione è consigliabile visitare alcune delle fabbriche di torrone, come ad esempio Torrons R. Vicens, Torrons Roig, Torrons Artesans Fèlix o Torrons Lluch. 36 CIALDE DEL PLA DE SANT TIRS Nonostante le cialde (neules) vengano associate alle feste natalizie, da anni ormai il loro consumo si è esteso a tutto l’anno. Al Pla de Sant Tirs, nella regione dell’Alt Urgell, le cialde sono pro- dotte artigianalmente. Oltre a produrre tante altre specialità, come cubanos, vanos, cestine e xiquitillos, qui vengono prodotti i menairons del Pla, dolci tipici della zona. Il laboratorio si può visitare su prenotazione. Panellets di Ognissanti I panellets si mangiano assieme alle caldarroste e alle patate dolci arrostite la sera del 31 ottobre. L'impasto di base di questi pasticcini è fatto di zucchero, mandorle crude, una CATÀNIES DE VILAFRANCA DEL PENEDÈS Oltre ad essere la capitale del vino del Penedès, Vilafranca è rinomata anche per la produzione di un dolce squisito: le catànies, mandorle caramellate bagnate nel cioccolato bianco e ricoperte di cioccolato fondente in polvere. Bombons Cudié, un’azienda familiare e artigianale che produce catànies dal 1986, offre la possibilità di visitare il laboratorio e di comprare questo prodotto così squisito. spolveratina di buccia di limone grattugiato e un po’ di patata o di patata dolce bollita. Questo impasto viene diviso in piccole porzioni a cui si danno forme diverse e che vengono poi ricoperte con pinoli, mandorle tostate, nocciole, cocco, cioccolato, ciliegie candite, ecc. per farne diversi tipi di panellets. Subito dopo i dolci vengono cotti in forno e appena sfornati si possono già degustare assieme a un buon vino dolce. Nel periodo in cui si mangiano, se ne possono trovare in tutte le pasticce- ORELLETES DI TARRAGONA E DE LES GARRIGUES E MENJAR BLANC Le orelletes sono pizzette fritte a forma rie della Catalogna, sebbene molte persone preferiscano farli a casa. La crema catalana La crema catalana è così diffusa in tutto il territorio che non si può stabilire un luogo d’origine ben definito. Anni addietro, la tradizione voleva che venisse preparata in occasione della festa di San Giuseppe, il 19 marzo, ed era la zia, la nonna o la sorella non ancora sposata a doverla preparare. Oggigiorno questo rituale è passato alla storia e la crema catalana si mangia tutto l’anno come dessert di qualsiasi pasto. Viene servita in piccoli piattini di terracotta con uno strato di zucchero bruciato e caramellato sulla superficie. di orecchio preparate con una massa di farina alla quale vengono aggiunti uova, zucchero, sale e una miscela di spezie (coriandolo, anice verde, cannella e bucce di limone e di arancio). Sono tipiche soprattutto della provincia di Tarragona e della città de Les Borges Blanques. Si possono comprare presso la pasticceria Pepi, di Ulldemolins, e nella pasticceria Poy, di Reus, dove si può comprare anche il dolce tipico della città, il menjar blanc, a base di mandorle. croccante tradizionale, ne esiste una morbida, e per Natale si vende torrone di borrego, una sorprendente fusione con il torrone di mandorle tritate tipico della città di Xixona. Si possono comprare nella pasticceria Domingo Vila e nella pasticceria Ricós. Entrambi questi dolci sono simili ai bisbalencs, tipici de La Bisbal de l’Empordà, fatti con una pasta di marzapane, pinoli e zucca candita, che si possono acquistare presso la pasticceria Sans Bisbalenc, a La Bisbal de l’Empordà. CARQUINYOLIS E BORREGOS DEL VALLÈS Sebbene il loro consumo sia diffuso in tutto il territorio catalano, sono prodotti tipici del Vallès. A Caldes de Montbui, per esempio, è più di un secolo che si producono carquinyolis, simili ai cantuccini italiani, a base di uova, latte, zucchero, farina e mandorle; si possono comprare presso la pasticceria Alvero. Vi si producono anche borregos, dolci fatti di farina, zucchero, burro, anice verde e anice, con più di duecento anni di storia e un nome abbastanza curioso. Le pasticcerie di Cardedeu, che li hanno sempre, a poco a poco hanno modificato la ricetta tradizionale per dare vita a curiose variazioni: oltre alla versione PAN DI SPAGNA DI VIC Sebbene il pan di Spagna sia tipico di tutta la Catalogna, a Vic lo è ancora di più. Anticamente, era tradizione portare un dolce in occasione delle processioni patronali per poi dividerlo con tutti i presenti. Tale dolce era una tentazione costante e i pizzicotti che riceveva prima del momento di mangiarlo, fecero sì che venisse chiamato pa de pessic, il pane che si mangia a pizzichi, il nome con il quale i catalani conoscono il pan di Spagna. La particolarità di quello di Vic è che, se preparato secondo la tradizione, le chiare d’uovo sono montate con un frustino in vimini, e non con il classico frullatore. Lo si può comprare in diverse pasticcerie del centro di Vic. 37 Per visitare, assaggiare e comprare, consultare le pagg. 46-50 L’itinerario dei mercati Passeggiare per i mercati presenti in tutto il territorio catalano è una buona maniera per conoscere il paese e le sue tradizioni e, allo stesso tempo, per scoprire e comprare i prodotti autoctoni e tipici di ogni villaggio o città. I mercati sono sempre stati parte integrante della vita quotidiana di villaggi e città. Esistono numerosi mercati in tutta la Catalogna e alcuni di essi fanno già parte degli itinerari turistici: i mercati municipali di Barcellona, quello di Vic, quello di Sant Feliu de Guíxols o quello della Seu d’Urgell ne sono un chiaro esempio. 38 MERCATI DI BARCELLONA Passeggiando per i quartieri della città è facile imbattersi in molti mercati. Il più popolare è quello della Boqueria, il mercato di punta della capitale catalana, che sorge lungo la Rambla. Sui suoi banchi è esposta, in maniera accurata, la migliore frutta e verdura. Vi sono banchi curiosissimi, come quello specializzato in funghi o uno che vende insetti commestibili. Nelle immediatezze della Cattedrale c'è il mercato di Santa Caterina, il più antico di Barcellona, da poco ristrutturato, che si distingue per la grande tettoia a mosaico con colori vivaci. Nella parte sinistra del quartiere dell’Eixample si trova il mercato di Sant Antoni, con grande valore architettonico e storico: è stato infatti costruito nello stesso luogo in cui si teneva un mercato all’aperto, davanti a una delle porte di accesso alla città antica. Ogni domenica mattina vi si tiene il mercato dei libri usati. Per conoscere altri mercati, come quello della Concepció, quello di Sant Andreu, quello di Galvany o Els Encants, vale la pena iscriversi a una visita guidata organizzata dal Comune di Barcellona che dura tutta una mattina. Mercati settimanali In Catalogna ogni paese ha il proprio mercato settimanale: quello di Sort, che ha luogo ogni martedì, è antichissimo. Il permesso venne concesso nel MERCATO DI VIC Il mercato si tiene martedì e sabato nella Piazza Maggiore e se ne hanno notizie sin dall’anno 875. Ma l’evento annuale di Vic è il Mercato delle palme, che si tiene il sabato delle Palme, una settimana prima di Pasqua, e che deve il nome al fatto che in quel giorno la Piazza maggiore e il Carrer Verdaguer si riempiono di banchi che vendono palme e allori, decorati e lavorati secondo diversi metodi. MERCATO DELLA SEU D’URGELL Martedì e sabato, alla Seu d’Urgell, si vive un vero e proprio spettacolo: il mercato. In tutto il centro storico si montano più di cento bancarelle dove 1818 da Ferdinando VII. Degno di nota è anche quello di Reus, che si tiene il lunedì e il sabato presso il mercato centrale, recentemente ristrutturato. Mercoledì e sabato è il turno di Valls e martedì del Masnou, dove già negli anni Trenta ogni martedì si collocavano bancarelle lungo il Camí Ral, più specificamente in un luogo dove anni più tardi sarebbe sorta la Piazza del mercato. si possono acquistare i prodotti più freschi della terra immersi in un ambiente che richiama alla memoria l’epoca medievale, con archi, portici e capitelli. Acquisti medievali La maggior parte dei mercati settimanali della Catalogna sono nati nell’epoca medievale e per ricordarlo alcune località catalane celebrano una volta l’anno un mercato che ricrea l’estetica e i prodotti che si vendevano in quel momento. Alcuni dei più famosi sono quello di Guimerà, che si tiene durante i primi MERCATO DI SANT FELIU DE GUÍXOLS Nel cuore della Costa Brava sorge Sant Feliu de Guíxols, una località celebre per vari motivi: la sua lunga spiaggia, il bel monastero della Porta Ferrada, le case moderniste sparse qua e là lungo alcune strade del villaggio o il suo lungomare. Nel bel mezzo di questo patrimonio naturale e architettonico si consiglia di visitare anche la Piazza del mercato, dove le contadine dei dintorni vendono i propri prodotti. Domenica mattina si tiene anche il mercato lungo il corso, dove si possono trovare un’infinità di articoli diversi. dieci giorni di agosto, quello di Batea, agli inizi di luglio, quello di Corbera de Llobregat, a metà luglio, quello di Peratallada, agli inizi di ottobre, o quello che si tiene in occasione della settimana medievale di Montblanc, verso il 23 aprile, festa di San Giorgio. MERCATO DI TORROELLA DE MONTGRÍ Dominata dal castello di Montgrí, Torroella de Montgrí ha un centro storico con stradicciole strette e disordinate che si snodano attorno ai portali della muraglia, alla chiesa parrocchiale e al Palazzo Reale. Lunedì si tiene il mercato nella Piazza Maggiore e nelle strade circostanti. Da tempo questo mercato è il punto di ritrovo dei contadini e degli allevatori della regione, che vi scambiano i propri beni e chiacchierano del più e del meno. MERCATO DI GRANOLLERS Una delle caratteristiche principali di Granollers è stata, ed è tutt’oggi, il tradizionale mercato del giovedì, documentato sin dal 1040. Molte strade e piazze della località ne sono coinvolte, come ad esempio le piazze de l'Oli, de les Olles e dels Cabrits, ancora esistenti, o quelle del Bestiar, del Gra o dels Porcs, ormai scomparse. Vi si possono comprare prodotti dei contadini e degli allevatori della regione. MERCATI DI TÀRREGA, ARTESA DE SEGRE E REUS Non meno importanti sono i mercati di Tàrrega, Artesa de Segre e Reus. A Tàrrega, ogni lunedì mattina, i banchi montati in pieno centro offrono frutta e verdura. Ad Artesa, il mercato settimanale si svolge di domenica, mentre a Reus ha luogo lunedì e sabato. 39 Per visitare, assaggiare e comprare, consultare le pagg. 46-50 L’itinerario dei mestieri Storicamente, la Catalogna è legata a un ampio ventaglio di mestieri associati alla gastronomia. Molti dei maestri che vi si dedicano sono riusciti a far riconoscere il loro mestiere con il marchio di Artigianato Alimentare, a garanzia che i loro prodotti offrono una qualità specifica e caratteristiche determinate che li contraddistinguono dagli altri. Gli artigiani e le artigiane che elaborano formaggi, marmellate, pane, salumi, ecc., di cui la maggior parte ha il diploma di Maestro Artigiano, hanno conservato questa importante tradizione e conseguito il riconoscimento dei loro prodotti in tutto il territorio. 40 CIOCCOLATAI Il cacao arrivò in Spagna nel 1527, nel carico di una delle spedizioni provenienti dal Nuovo Mondo. Da allora è presente nella cultura culinaria europea. Attualmente esistono molti maestri cioccolatai che, con prodotti di primissima qualità e con una buona dose d’immaginazione, hanno reinventato il cacao. Enric Rovira, con il suo laboratorio a Castellbell i el Vilar e il punto vendita a Barcellona, è un giovane talento nell’arte della lavorazione del cioccolato. Degne di nota sono le celebri bómboles (frutta secca ricoperta di cioccolato) o le collezioni Barcelona (con disegni che richiamano alla memoria i pavimenti dell’architetto Puig i Cadafalch o la ceramica rotta di Gaudí) e Concept (ispirata ai pianeti del sistema solare). Un altro buon esempio di questa nuova generazione è Oriol Balaguer. Nel suo negozio-laboratorio sito in Carrer Morales si possono trovare un’infinita varietà di combinazioni di cioccolato e straordinari dolci preparati su ordinazione. La famiglia Escribà è famosa per i dolci di cioccolata di Pasqua, detti mones, e per il tronchetto di Natale; a Bordils è famosa la pasticceria Can Xapa; a Mataró, Claudi Uñó; a Lleida, la Pasticceria Prats; a Castellterçol, la pasticceria Miró; e a Ripoll, la pasticceria Roca. Da non dimenticare poi l’Aula Chocovic, a Gurb, dove si danno corsi, o il ristorante scuola Espai Sucre di Barcellona. Pescatori di frutti di mare La Catalogna occupa il secondo posto, dietro la Galizia, per quel che riguarda la produzione di molluschi e l’allevamento di animali acquatici, e il luogo dove se ne raccolgono in maggior quantità è il Delta dell’Ebro. Nelle zone del Goleró, il porto del Fangar, alla foce o alle saline, si possono vedere i pescatori di frutti di mare al lavoro. Per comprare i loro prodotti si può andare nei negozi di pesce di Sant Carles de la Ràpita, FORNAI Di fornai ce n'è quasi uno a ogni angolo di strada, però sono pochi quelli che producono il pane in modo artigianale: alcuni forni famosi si trovano nelle zone dei Pirenei, come la Fleca de Ger, a Ger de Cerdanya; altri a Lleida, come il Forn Serra. Si possono trovare fornai artigiani anche nei villaggi di Hostalets d’en Bas, Rupià e Sant Boi de Lluçanès. dove da molti anni gli abitanti del posto comprano, fra l'altro, telline, tartufi di mare, lumache e cozze appena pescati. Tuttavia, l’appuntamento irrinunciabile per degustare le coques, le famose torte salate catalane, è FiraCóc, che ha luogo a maggio nella città di Tàrrega. Nel mercato comunale, più di una ventina di fornai della regione espongono le proprie coques, ricreando così un commercio del pane tradizionale. E inoltre i giovani possono imparare a cuocere il pane. Per Ognissanti, castagne Quando arriva l’autunno, in molte località catalane si possono vedere ancora le caldarrostaie, donne specializzate nell’arte di cuocere e vendere per strada castagne e altri prodotti tipici della stagione. Di solito lavorano in una piccola costruzione in legno, dove mettono la macchina per la tostatura, la padella in ferro e i cartocci fatti con carta di giornale che usano per dare le castagne al cliente. I loro banchi si possono vedere solo nei mesi autunnali e invernali, e in special modo quando si avvi- SALUMIERI L’industria della carne comprende sia i grandi industriali che i piccoli salumieri artigiani. Non è molto difficile trovare salumifici in grado di elaborare insaccati tradizionali di qualità nelle regioni del Berguedà, della Garrotxa, dell’Empordà, della Segarra, o delle Terres de l’Ebre… Ad esempio Embotits Vilarrassa, nella città di Olot, alleva i maiali per disporre così della materia prima per i propri insaccati. Casa Badia, a Tremp, è specializzata nella produzione di salumi tipici del Pallars, come il xolís o la girella. Buone occasioni per assaggiarli e per comprarli sono le mostre di insaccati che si tengono a gennaio a Puig-reig e a marzo a Bescanó. cina la festa di Ognissanti, giorno in cui si festeggia la castanyada (festa delle castagne). PRODUTTORI DI BACCALÀ Non molti anni fa, quando si avvicinava la Quaresima, si doveva restare sette settimane a digiuno e uno dei piat- ti più apprezzati era il baccalà. Generazione dopo generazione, le casalinghe hanno arricchito il ricettario del baccalà; con patate, riso, verdure stufate, a la llauna (fritto e gratinato al forno), sotto forma di frittelle, come ingrediente principale di frittate, ecc. A Barcellona lo si può trovare alla Bacallaneria Gomà, nel mercato della Boqueria, alla Bacallaneria Tarrés, al mercato della Llibertat, o alla Casa del Bacalao, nel Carrer Comtal. Ad Argentona c'è la Bacallaneria Blanca Coll e nel mercato comunale di Vilanova i la Geltrú, dove il baccalà viene usato per fare il xató, esistono diversi negozi dove poterlo comprare. PRODUTTORI DI CUCCHIAI DI LEGNO Il legno di bosso è il migliore per la fabbricazione di utensili da cucina, soprattutto per mestoli e cucchiai. Nelle cucine di molte case e nei ristoranti della Catalogna si usa questo tipo di utensile che da anni viene fabbricato in diverse zone del paese, in special modo nella regione della Garrotxa. A Tortellà esistono ancora diversi stabilimenti dove è possibile vedere come lavorano questi artigiani del legno e comprare cucchiai, forchette o altri utensili fabbricati con legno di bosso e, alcuni, con legno di faggio. 41 Per visitare, assaggiare e comprare, consultare le pagg. 46-50 L’itinerario dei musei I musei sono una delle espressioni della cultura di un paese e una delle migliori vetrine per conoscerlo più a fondo. Coloro che visiteranno i musei catalani potranno apprezzare da vicino la storia della Catalogna, assieme ai suoi usi e costumi. Fra i più di trecento musei che esistono in Catalogna, alcuni hanno a che vedere con la gastronomia e vale la pena viaggiare per il territorio per conoscerne alcuni, come il Museo del Vino di Vilafranca del Penedès, il Museo del Cioccolato di Barcellona, il Museo dell’Olio e del Mondo Rurale a Castelldans (nella regione de Les Garrigues), il Museo dei Salumi a Castellfollit de la Roca (nella regione de La Garrotxa) o il Mulino di Castelló d’Empúries (Empordà). 42 MUSEO DEI SALUMI Nel pittoresco villaggio di Castellfollit de la Roca, nella regione de la Garrotxa, celebre per trovarsi su una roccia basaltica, a strapiombo su un precipizio, esiste un museo dedicato esclusivamente alla storia e alla fabbricazione dei salumi. Nel 1993 la famiglia Sala ha celebrato i suoi primi 150 anni dalla prima autorizzazione fiscale concessale per la fabbricazione dei salumi, e per celebrarlo i Sala, nonostante si dedichino alla carne in conserva, hanno allestito uno spazio nel bel mezzo del villaggio per creare questo piccolo museo. Nel museo vengono mostrati moltissimi strumenti utilizzati durante gli ultimi 150 anni per l’elaborazione della carne, vecchie macchine, antiche fotografie che ritraggono generazioni passate di lavoratori dell’azienda, nonché alcuni diorami che rappresentano l’antico processo. All’interno del museo c’è anche un piccolo negozio dove è possibile degustare i famosi salumi della Garrotxa e comprare souvenir legati al mondo degli insaccati e della regione. MUSEO DEL CIOCCOLATO La storia del cioccolato, il suo valore nutritivo, le proprietà medicinali e afrodisiache o i diversi metodi per elaborare il cacao sono solo alcuni degli elementi associati al cioccolato che vengono esaminati nelle sale del Museo del Cioccolato di Barcellona. Oltre alle sale espositive, dove si possono vedere diversi oggetti e fotografie relative a questo alimento, nel museo c’è un laboratorio, dove vengono impartiti corsi pratici per la realizzazione di figure di cioccolato, e dove gli insegnanti spiegano come lavorare, disegnare e tagliare il cioc- colato per creare piccole opere d’arte. Si può partecipare anche a un corso di degustazione o fermarsi nel negozio-caffetteria, dove vale la pena degustare o comprare cioccolato di origini diverse. La fabbrica di farina di Montferrer Nella regione dell’Alt Urgell, a Montferrer, esiste un’antica fabbrica di farina degli inizi del XX secolo, divenuta attualmente un piccolo museo. L’aspetto più caratteristico dei macchinari che si trovano al suo interno è che funzionavano con energia idraulica. La fabbrica fa parte dell’Itinerario dei mestieri antichi dell’Alt Urgell. ECOMUSEO – LA FABBRICA DI FARINA Per vedere una fabbrica di farina in funzione e conoscere il processo di produzione della farina mediante i metodi tradizionali, vale la pena visitare la fabbrica di farina di Castelló d’Empúries. Si trova in un edificio con base medievale, che sorge sul letto del torrente del Molí, un corso fluviale che parte dal bacino di Vilanova de la Muga e che, quando arriva a Castelló d'Empúries, fiancheggia il fossato della muraglia medievale fino ad arrivare alla fabbrica di farina, dove il getto d’acqua viene utilizzato per far funzionare i macchinari. All’interno vi sono macchine degli inizi del XX secolo, in perfetto stato di conservazione. La maggior parte di esse è costruita con legno di pino pece, pino delle Fiandre e pino della Galizia. Il fiore all’occhiello del museo è la turbina idraulica di tipo Francis, costruita nel 1905, che in passato generava l’ener- gia che serviva a far muovere le macchine. I visitatori della fabbrica di farina entreranno in contatto con il mondo del grano, potranno seguire passo a passo il processo di trasformazione del grano in farina e potranno conoscere i diversi sistemi che l’uomo ha utilizzato per macinare il grano da quando ha iniziato a coltivarlo, dal neolitico fino ai nostri giorni. MUSEO DELL’OLIO E DEL MONDO RURALE A Castelldans, nel cuore della regione de Les Garrigues, nota per la qualità d'olio che vi si produce, con Denominazione d’Origine Protetta, si trova il Museo dell’Olio e del Mondo Rurale, che occupa lo spazio di un antico mulino d’olio e che mostra tutti gli strumenti, utensili e arnesi usati per la coltivazione e l’industria dell’olio e delle olive. Vengono esposte anche altre collezioni di attrezzi e strumenti di lavoro utilizzati sin dall’antichità dai contadini della regione. Dopo aver visitato il museo si può fare un salto nel villaggio, dominato dalla chiesa dedicata alla Madonna dell’Assunzione, con una facciata neoclassica e un campanile a torre quadrata. Qualcosa che non ci possiamo perdere La pressa più grande del mondo Si trova nel Parco Tematico dell’Olio, nella cittadina de Les Borges Blanques. Si tratta di una pressa romana. Ciò che la caratterizza e la rende così eccezionale sono le sue dimensioni: misura 13,77 metri di lunghezza, molto di più di altre presse dello stesso tipo. Venne costruita nel XVIII secolo e fino a pochi anni fa si conservava in un mulino d’olio privato di Cambrils. Nel 1997 è stata trasportata nel museo e da allora è iscritta nel libro dei record catalani. La sala delle mones Nel Museo del Cioccolato di Barcellona c’è uno spazio che piace molto ai golosi: la sala Barcellona, dove vengono esposte magnifiche figure e mones di cioccolato estremamente originali. Le mones fanno parte della gastronomia pasquale catalana: sono dolci di cioccolato che possono essere a forma di uova, oppure sono vere e proprie torte con sopra diverse figure di cioccolato. Quelle di questa sala vengono rinnovate periodicamente, perché fanno parte di diverse mostre temporanee. Sin dalla sua creazione, il museo ha posseduto emblematiche opere di cioccolato, come le statue di Ben-Hur realizzate da Julio Carretero, la Sagrada Família fatta da Lluís Muixí, il gorilla albino dello Zoo di Barcellona, chiamato “Fiocco di neve”, e il noto Drago Gaudí, entrambe opere di Josep Balcells. Tantissime insaccatrici In una delle sale del Museo dei Salumi si può ammirare un’affascinante e insolita mostra di insaccatrici di legno provenienti dall’azien- da Sala Riera e dalle diverse case della regione. Sono tutte in stile diverso e tutte risalgono all'Ottocento. Le vasche per la pigiatura del vino de L’Espluga Nella Cantina cooperativa de L’Espluga de Francolí, progettata da Lluís Domènech i Montaner e costruita da Pere Domènech i Montaner, c'è il Museo del Vino, formato da diverse sale espositive, una delle quali si trova sotto terra, al primo piano della cantina. Qui, accanto alle antiche vasche per la pigiatura del vino, si trova la mostra sulla storia, la coltivazione e l’elaborazione del vino. È uno spazio magnifico dove è possibile visitare la galleria dei depositi sotterranei. 43 PARCO TEMATICO DELL’OLIO DE LES BORGES BLANQUES Nelle vicinanze del capoluogo della regione, Les Borges Blanques, più specificamente accanto alla Masia Salat, dove vi è un noto ristorante, sorge un'area di dimensioni considerevoli dedicata alla storia e al processo di elaborazione dell’olio. Visitando a fondo il museo si potrà vedere la pressa più grande del mondo, ben 54 ulivi millenari dell’epoca romana, archi dei templari del XIII secolo o una spettacolare collezione di oliere provenienti da 45 nazioni diverse. All'interno dell'area c'è anche un negozio in cui è possibile degustare e comprare olio della zona, che ha una Denominazione d’Origine Protetta. 44 MUSEO DEL VINO DI VILAFRANCA DEL PENEDÈS Nel quartiere gotico di Vilafranca del Penedès, proprio di fronte all’imponente portale della Basilica di Santa Maria e circondato da palazzotti, sorge il Museo del Vino, un luogo ideale per conoscere la storia dell’elaborazione di questa bevanda, che già nel I secolo a.C. veniva esportata dalla regione del Penedès in Gallia, Germania, Italia, Bretagna e Francia. Il museo è suddiviso in varie sezioni: quella dedicata al vino si estende in undici sale che consentono di seguire l’evoluzione delle tecniche vinicole nel corso del tempo, nonché la storia di questo prodotto così caratteristico della nostra cultura mediterranea. Si tratta di una collezione unica, che va dall’epoca iberica fino al XX secolo, di cui si deve assolutamente menzionare un’impressionante pressa medievale a imitazione della pressa romana. Vi sono modellini, diorami, arnesi ed altri elementi che consentono di conoscere l’evoluzione delle tecniche vinicole dalle origini fino ai nostri giorni. Nello stesso edificio si trovano diverse collezioni d’arte, il Museo di Archeologia della regione, il Museo di Geologia e la Collezione Ornitologica. Dopo aver terminato la visita, l’ideale è passare per la piccola taverna modernista al piano terra, nello stesso edificio, dove è possibile degustare il vino della zona. Museo della Pesca Nella località di Palamós il mondo del mare non finisce con l’asta del pesce, né finisee lì dove termina il molo, ma continua nel Museo della Pesca, l’unico del suo genere nel Mediterraneo. Si tratta di uno spazio che presenta il passato, il presente e il futuro della pesca attraverso una mostra permanente e una serie di attività strettamente legate all’aspetto marittimo della Costa Brava, come ad esempio quella che consente di navigare con il Rafael, una barca a vela MUSEO DEL VINO DE L’ESPLUGA DE FRANCOLÍ La Cantina cooperativa de L’Espluga latina, per tutta la baia di Palamós. de Francolí, progettata da Lluís Domènech i Montaner, è l’edificio simbolo delle cantine moderniste della Catalogna. Àngel Guimerà gli dedica il soprannome di “Cattedrale del vino”, in seguito utilizzato da molte altre cantine della Catalogna. In questo spazio, dove si può comprare vino, cava, olio e frutta secca della cooperativa, sorge il Museo del Vino, che occupa tre pia- ni dell’edificio. Al primo piano, nella cantina, utilizzando le antiche vasche per la pigiatura del vino, si mostra la storia, la coltivazione e l’elaborazione del vino. Al secondo piano, fra le botti, viene spiegato il sistema attuale di elaborazione del vino, mentre al terzo piano, sopra alle botti, si illustra l’edificio come opera modernista, con l’aiuto di tre audiovisivi. 45 Per visitare, assaggiare e comprare, consultare le pagg. 46-50 Indirizzi e recapiti telefonici BARCELONA Itinerario dei prodotti della montagna e del bosco BARCELONA (Barcelonès) • Fiera di Sant Ponç – V, A, C Pl. de Sant Vicenç Sarrià Tel. 934 872 502 Uffici: Hort de la Vila, 19 C. de Pau Claris, 143, 3r Specialità: erbe aromatiche e confetture • Fruits del bosc Petràs – C Mercato della Boqueria, banchi 860-870 Pl. de la Boqueria Tel. 933 025 273 www.boqueria.info Specialità: funghi Itinerario della cucina tradizionale BARCELONA (Barcelonès) • Ristorante Les set portes – A Pg. d’Isabel II, 14 Tel. 931 930 033 Specialità: riso Parellada Itinerario dei mercati BARCELONA (Barcelonès) • Mercato della Boqueria – C Pl. de la Boqueria Tel. 933 182 584 www.boqueria.info • Mercato di Sant Antoni – C C. del Comte d’Urgell, 1 Tel. 934 234 287 • Mercato di Santa Caterina – C Av. Francesc Cambó, 16 Tel. 933 195 740 www.mercatdesantacaterina.net • Itinerario dei mercati di Barcellona – V Turismo di Barcellona Comune di Barcellona Pl. de Sant Jaume, 1 Tel. 934 027 000 www.barcelonaturisme.com Itinerario dei mestieri BARCELONA (Barcelonès) • Bacallaneria Gomà – C Mercato della Boqueria, banco 754 Pl. de la Boqueria Tel. 933 022 774 www.boqueria.info Specialità: baccalà • Bacallaneria Tarrés – C Mercato della Llibertat, banchi 4-5 Tel. 932 187 178 www.bacallatarres.com Specialità: baccalà Itinerario dei musei BARCELONA (Barcelonès) • Museo del cioccolato di Barcellona – V C. del Comerç, 36 Tel. 932 687 878 www.museudelaxocolata.com CATALUNYA CENTRAL Itinerario del vino MANRESA (Bages) • Casa de la Culla – A C. de la Culla Tel. 938 748 236 Corsi di degustazione Itinerario dei prodotti della campagna • Can Valeri C. de Gurb, 29 Tel. 938 841 338 Specialità: llonganissa • Can Vilada – A Pl. Major, 34 Tel. 938 863 259 Specialità: llonganissa • Rebost d’en Pau – C Mercato comunale di Vic, banchi 42, 43 y 44 Tel. 938 852 009 Specialità: llonganissa Itinerario dei formaggi CENTELLES (Osona) • Molí de la Llavina Tel. 938 811 695 Specialità: formaggio blu CASTELLAR DEL VALLÈS (Vallès Occidental) • Can Casamada Comune di Castellar del Vallès Pg. de Tolrà, 1 Tel. 937 144 040 www.castellarvalles.org Specialità: fagioli del ganxet MONISTROL DE MONTSERRAT (Bages) • Mercato artigianale del Monastero di Montserrat – V, C Pl. de l'Abat Oliba Tel. 938 777 777 GALLECS – MOLLET DEL VALLÈS (Vallès Oriental) • Espai Rural de Gallecs Can Jornet Xic Tel. 935 445 397 www.espairuralgallecs.net Specialità: fagioli del ganxet SANT QUIRZE DE BESORA (Osona) • Ratafia Bosch – V, C C. de Sant Josep, 35 Tel. 938 550 168 Specialità: ratafià Itinerario dei prodotti della montagna e del bosco VALLGORGUINA (Vallès Oriental) • Fiera del bosco e della terra – V, A, C Varie strade del villaggio Tel. 677 598 138 / 610 976 769 Specialità: prodotti artigianali VILADRAU (Osona) • Saga della castagna di Viladrau – V, A Comune di Viladrau Tel. 938 848 035 Specialità: castagne • Fiera delle castagne – V, A, C Comune di Viladrau Tel. 938 848 035 Specialità: castagne VILANOVA DE SAU (Osona) • Fiera di Vilanova de Sau – V, A Pl. Major, s/n Tel. 620 131 211 Specialità: erbe aromatiche Itinerario dei prodotti del bestiame MANLLEU (Osona) • Festa del maiale e della birra Comune di Manlleu Pl. de Fra Bernadí, 6 Tel. 938 506 666 Itinerario dei salumi • Casa del Bacalao – C C. Comtal, 8 Tel. 933 016 539 Specialità: baccalà GRANOLLERS (Vallès Oriental) • Emús Vallès – C Camí de Can Tià - Palou Tel. 938 703 629 Specialità: fuet di emù • Centro catalano di artigianato del governo autonomo della Catalogna – V C. dels Banys Nous, 11 Tel. 93 467 46 60 www.artesania-catalunya.com VIC (Osona) • Casa Sendra – C C. de Verdaguer, 23 Tel. 938 833 961 Specialità: llonganissa • Pasticceria Escribà – C Gran Via, 546 Tel. 934 547 535 Ronda Litoral, 42 Tel. 932 210 729 Rambla de les Flors, 83 Tel. 933 016 027 www.escriba.es Specialità: cioccolato • Casa Riera Ordeix – V, C Pl. dels Màrtirs, 14 Tel. 938 893 034 Specialità: llonganissa • Xocolates Oriol Balaguer – C C. de Morales, 21-27 Tel. 933 632 298 Specialità: cioccolato • Ca la Teresona – A C. dels Argenters, 4 Tel. 938 860 028 Specialità: llonganissa Itinerario della dispensa SANTA EULÀLIA DE RONÇANA (Osona) • Mel d’Antany – V, C C. del Doctor Fleming, 6 Tel. 938 446 448 Specialità: miele e prodotti delle api Itinerario della cucina dolce CALDES DE MONTBUI (Vallès Oriental) • Pasticceria Alvero – C C. d’Asensi Vega, 9 Tel. 938 654 700 Specialità: carquinyolis CARDEDEU (Vallès Oriental) • Pasticceria Domingo Vila C. de Sant Antoni, 13 Tel. 938 461 227 www.pastisseriadomingovila.com Specialità: borregos • Pasticceria Ricós – C Av. del Rei Jaume, 112 Tel. 938 461 068 Specialità: borregos Itinerario dei mercati GRANOLLERS (Vallès Oriental) • Mercato di Granollers – C Comune di Granollers Pl. de la Porxada, 6 Tel. 938 426 610 www.granollers.org VIC (Osona) • Mercato di Vic – C Ufficio del turismo di Vic C. de la Ciutat, 4 Tel. 938 862 091 www.ajvic.net Itinerario dei mestieri 46 V: visitare; A: assaggiare; C: comprare • Can Solà Pl. Major, 31 Tel. 938 861 399 Specialità: llonganissa CASTELLTERÇOL • Pasticceria Miró C. Pabordia, 12 Tel. 938 668 034 Specialità: cioccolato CASTELLBELL I EL VILAR (Bages) • Xocolates Enric Rovira – C C. de Sant Geroni, 17 Tel. 938 340 927 www.enricrovira.com Specialità: cioccolato GURB (Osona) • Aula Chocovic (xocolaters) Ctra. Nacional 152, km 71,3 Tel. 938 893 419 www.chocovic.es Specialità: cioccolato e scuola Indirizzi e recapiti telefonici Per maggiori informazioni: • Consejo Comarcal de El Bages Muralla de Sant Domènec - Manresa Tel. 936 930 350 COSTA BRAVA Itinerario dell’olio CABANES • Trull de Cabanes Ctra. d’Espolla, 26 Tel. 972 505 980 LA BISBAL (Baix Empordà) • Trull de la Bisbal C. 6 d’octubre Tel. 972 642 541 LES FORQUES, VILAFANT (Alt Empordà) • Trull de Vilafant – V C. de Santa Llogaia, 3 Tel. 972 504 851 PAU (Alt Empordà) • Trull d’oli de Pau – C Cooperativa agricola di Pau Ctra. de Roses, s/n Tel. 972 530 140 TORROELLA DE MONTGRÍ (Baix Empordà) • Trull de Torroella de Montgrí C. de Riu, 6 Tel. 972 758 903 VENTALLÓ (Alt Empordà) • Trull de Ventalló – C C. Major, 13 Tel. 972 793 187 Itinerario dei prodotti del mare BEGUR (Baix Empordà) • Giornate gastronomiche dello scorfano Comune di Begur Pl. de l’Església, 8 Tel. 972 624 020 www.begur.org Specialità: scorfano CALONGE-ST.ANTONI (Baix Empordà) • Giornate gastronomiche degli scampi Ufficio del turismo di Sant Antoni de Calonge Avda de Catalunya s/n Tel.972 661 714 Specialità: scampi CASTELLÓ D’EMPÚRIES (Alt Empordà) • Giornate gastronomiche di primavera delle anatre da allevamento e del foie-gras A Comune di Castelló d’Empúries Pl. del Joc de la Pilota, 1 Tel. 972 250 426 www.castellodempuries.org EL FAR DE L'EMPORDÀ (Alt Empordà) • Collverd – C Ctra. de Vila Sacra (les Margeneres) Tel. 972 509 341 www.collverd.com Specialità: prodotti elaborati con anatre FORALLAC (Baix Empordà) • Giornate gastronomiche del pollame – A Ufficio del turismo di Forallac C. de la Unió, s/n Tel. 972 645 522 www.forallac.com Itinerario del pollame BRUNYOLA (La Selva) • Mas Parés – C C. de Sant Martí Sapresa Tel. 972 421 877 www.maspares.com Specialità: foie-gras BORDILS (Gironès) • Can Xapa – C C. de Montserrat, 13 Tel. 972 490 274 Specialità: cioccolatini Itinerario dei musei Itinerario dei formaggi FONTETA (Baix Empordà) • Recuit de Fonteta. Casa Martell – C C. de Fitor, 2 Tel. 972 641 548 Specialità: cagliata PALAMÓS (Baix Empordà) • Museo della pesca Mostra: Moll Pesquer, s/n Tel. 972 600 424 Uffici: Pl. dels Catalans, s/n Tel. 972 601 244 www.museudelapesca.org MONT-RAS (Baix Empordà) • Recuits Lluïsa – C Paratge Mas Mortera. La Xiroia, 2 Tel. 972 315 887 Specialità: cagliata Per maggiori informazioni: • Consell comarcal del Baix Empordà C. dels Tarongers, 12 La Bisbal d'Empordà Tel. 972 64 23 10 PERALADA (Alt Empordà) • Recuits de l’Empordà – C C. de la Mina, 15 Tel. 972 538 003 Specialità: cagliata • Consell comarcal de l'Alt Empordà C. Nou, 48 Figueres Tel. 972 50 30 88 CALELLA DE PALAFRUGELL (Baix Empordà) • Havaneres Ufficio del turismo di Palafrugell Tel. 972 300 228 • Museo ca la Pruna – V C. de la Creu, 7 Tel. 972 636 161 TORROELLA DE MONTGRÍ (Baix Empordà) • Mercato del Torroella de Montgrí – C Ufficio di turismo di Torroella de Montgrí Pg. Marítim, s/n Tel. 972 751 910 www.torroella.org CASTELLÓ D’EMPÚRIES (Alt Empordà) • Ecomuseo – Fabbrica di farina di Castelló d’Empúries C. de Sant Francesc, 5-7 Tel. 972 250 512 www.castellodempuries.net • Museo della pesca – V, C Casa Montaner Parc dels Països Catalans, s/n Tel. 972 601 244 www.palamos.org PALS (ALT EMPORDÀ) • Molí d’Arròs – V Ufficio del turismo Pl. Major, 7 Tel. 972 637 380 SANT FELIU DE GUÍXOLS (Baix Empordà) • Mercato di Sant Feliu de Guíxols – C Ufficio del turismo di Sant Feliu de Guíxols Pl. del Mercat, 28 Tel. 972 820 051 www.guixols.net SERRA DE DARÓ (Baix Empordà) • Ànec de l’Empordà – C Ctra. d’Ullastret, 1 Tel. 972 757 058 Prodotti elaborati con anatre ULLASTRET (Baix Empordà) • Nuri d’Ullastret – C C. de Valls, 2 Tel. 972 757 674 Specialità: cagliata Itinerario dei prodotti della campagna PERATALLADA (Baix Empordà) • Mercato medievale Comune di Forallac C. de la Unió Tel. 972 645 522 www.forallac.com Itinerario dei mestieri PERATALLADA (Baix Empordà) • Giornate gastronomiche della cucina del pollame Comune di Forallac C. de la Unió Tel. 972 645 522 www.forallac.com Specialità: pollame PALAMÓS (Baix Empordà) • Giornate gastronomiche dei gamberetti di Palamós Ufficio del turismo Pg. del Mar s/n Tel. 972 600 550 www.palamos.org SANT FELIU DE GUÍXOLS (Baix Empordà) • La Cucina del pesce azzurro «Ganxó» Ufficio del turismo Pl. del Mercat, 28 Tel. 972 820 051 www.guixols.net Itinerario dei mercati Itinerario della dispensa SANTA COLOMA DE FARNERS • Fiera del ratafià Comune di Santa Coloma de Farners Plaça Ajuntament, 1 Tel. 972 840 195 BESALÚ (Girona) • Fiera del ratafià Comune di Besalú Plaça de la Llibertat, 1 Tel. 972 590 225 COSTA DAURADA Itinerario del vino BARBERÀ DE LA CONCA (Conca de Barberà) • Cantina cooperativa di Barberà de la Conca – V Pl. de l’Hospital, 24 Tel. 977 887 035 MONTBLANC (Conca de Barberà) • Cantina cooperativa di Montblanc – V Muralla de Santa Tecla, 54 Tel. 977 860 016 NULLES (Alt Camp) • Cantina cooperativa di Nulles – V, A, C C. Sant Isidre, 1 Tel. 977 602 125 PIRA (Conca de Barberà) • Cantina cooperativa di Pira – V Av. d’Arnau de Ponç, 16 Tel. 977 887 007 Itinerario della cucina dolce BISBAL D’EMPORDÀ • Pasticceria Sans-Bisbalenc Av. Les Voltes, 4 Tel. 972 640 375 Itinerario della cucina tradizionale PALS (Alt Empordà) • Giornate gastronomiche: Pals e la cucina a base di riso – A Ufficio del turismo del Comune di Pals Pl. Major, 7 Tel. 972 637 380 www.palsweb.net ROCAFORT DE QUERALT (Conca de Barberà) • Cantina cooperativa di Rocafort de Queralt – V Av. de Catalunya, 35 Tel. 977 898 005 Itinerario dell’olio CAMBRILS (Baix Camp) • Cooperativa di Cambrils – A C. del Sindicat, 2 Tel. 977 360 719 • Museo agricolo – V, C C. del Sindicat, 2 Tel. 977 360 719 V: visitare; A: assagiare; C: comprare 47 Indirizzi e recapiti telefonici Itinerario dei prodotti del mare L’HOSPITALET DE L’INFANT • Giornate gastronomiche del tonno Patronat del turisme de l’Hospitalet de l’Infant i de la Vall de Llors C. de l’Alamada, 2 Tel. 977 823 328 www.vandellos-hospitalet.org/turisme/ Itinerario dei prodotti di campagna PRADES (Baix Camp) • Cooperativa Agrícola de Prades – C Av. de la Verge de l'Abellera, 1 Tel. 977 868 178 • Festa delle patate Comune di Prades Pl. Major, 2 Tel. 977 868 018 www.prades.altanet.org VALLS (Alt Camp) • Calçotada popolare Camera di commercio e industria di Valls C. de Jacint Verdaguer, 1 Tel. 977 600 909 Specialità: calçots Itinerario dei prodotti della montagna e del bosco VILANOVA DE PRADES (Conca de Barberà) • Festa delle castagne – V, A Comune di Vilanova de Prades C. Major, 3 Tel. 977 869 056 Specialità: castagne Itinerario del pollame REUS (Baix Camp) • Granja Vacarisses, Aviraut – V Ctra. de Montblanc, s/n www.aviraut.com Itinerario della cucina dolce REUS (Baix Camp) • Pasticcera Poy – A Raval de Jesús, 8 Tel. 977 312 475 Specialità: orelletes ULLDEMOLINS (Priorat) • Pasticceria Pepi – A C. de la Saltadora, 23 Tel. 977 561 672 Specialità: orelletes Itinerario dei mercati MONTBLANC (Conca de Barberà) • Settimana medievale di Montblanc – C Associazione medievale della leggenda di san Giorgio Ufficio del turismo C. de Miquel Alfonso, 2 Tel. 977 861 733 www.ajmontblanc.org REUS (Baix Camp) • Mercato di Reus – C Comune di Reus Pl. del Mercadal, 1 Tel. 901 112 113 www.reus.net VALLS (Alt Camp) • Mercato di Valls – C Comune di Valls Pl. del Blat, 1 Tel. 977 601 050 www.ajvalls.org Itinerario dei musei FRANCOLÍ (Conca de Barberà) • Museo del vino de l’Espluga de Francolí Av. de J. M. Rendé i Ventosa, 5 Tel. 977 870 161 48 Per maggiori informazioni: • Consell comarcal de la Conca de Barberà C. de Sant Josep, 18 Montblanc Tel. 977 861 232 V: visitare; A: assaggiare; C: comprare COSTA DEL GARRAF Itinerario del vino SANT PERE MOLANTA (Alt Penedès) • Aula della vigna e del vino – A Can Sadurní Tel. 938 181 663 Centro di divulgazione VILAFRANCA DEL PENEDÈS (Alt Penedès) • Museo del vino – V, A, C Pl. de Jaume I, 1 Tel. 938 900 582 Centro di divulgazione Per maggiori informazioni: • Consell comarcal del Priorat C. de Josep Maria Gich, 1 Falset Tel. 977 830 119 • Ente di tutela della DOP Siurana C. d’Antoni Gaudí, 66 Reus Tel. 977 331 937 Itinerario del cava CASTELLVÍ DE ROSANES (Baix Llobregat) • Caves Canals Canals – V Av. de la Mare de Déu de Montserrat, 9 Tel. 937 755 446 PLA DEL PENEDÈS (Pla del Penedès) • Caves Alsina & Sardà – V, A, C Las Tarumbas, s/n Tel. 938 988 132 • Caves Nadal – V, A, C Can Nadal, s/n Tel. 938 988 011 SANT PAU D’ORDAL (Alt Penedès) • Caves Eudald Massana Noya – V, A, C Finca El Maset, s/n Tel. 938 994 124 SANT MARTÍ SARROCA (Alt Penedès) • Caves Rovellats – V, A, C Finca Rovellats-la Bleda Tel. 934 880 575 SANT SADURNÍ D’ANOIA (Alt Penedès) • Aula della vigna e del vino – A Can Sadurní Tel. 938 181 663 • Caves Codorniu – V, A, C Av. de Jaume Codorniu, s/n Tel. 938 183 232 • Caves Freixenet – V, A, C C. de Joan Sala, 2 Tel. 938 917 096 VILAFRANCA DEL PENEDÈS (Alt Penedès) • Fiera del gallo di Vilafranca del Penedès – C Patronato municipale per il commercio e il turismo C. de la Fruita, 13 Tel. 938 920 358 www.ajvilafranca.es Itinerario della dispensa SITGES (Garraf) • Ospedale Sant Joan Baptista – V C. del Cardenal Vidal i Barraquer Tel. 938 940 033 Specialità: malvasia Itinerario della cucina tradizionale SITGES (Garraf) • Xatonada popolare – A www.rutadelxato.com EL VENDRELL (Baix Penedès) • Xatonada popolare – A www.rutadelxato.com VILAFRANCA DEL PENEDÈS (Alt Penedès) • Xatonada popolare – A www.rutadelxato.com VILANOVA I LA GELTRÚ (Garraf) • Ristorante Peixerot – A Spiaggia Tel. 938 150 625 www.vilanova.org Specialità: all cremat • Xatonada popolare – A www.rutadelxato.com Itinerario della cucina dolce VILAFRANCA DEL PENEDÈS (Alt Penedès) • Bombons Cudié – V C. de l’Ull de Llebre, 39 (Pol. ind. Clot de Moja) Tel. 938 900 017 Specialità: catànies Itinerario dei mercati CORBERA DE LLOBREGAT (Baix Llobregat) • Mercato medievale di Corbera de Llobregat – C Comune di Corbera de Llobregat C. de la Pau, 5 Tel. 936 500 211 www.corbera.org Itinerario dei musei VILAFRANCA DEL PENEDÈS (Alt Penedès) • Museo del vino di Vilafranca del Penedès Pl. de Jaume I, 1 Tel. 938 900 582 • Caves Raventós i Blanc – V, A, C Pl. del Roure, s/n Tel. 938 183 262 Per maggiori informazioni: • Consorzio per la promozione turistica dell’Alt Penedès C. d’Hermenegild Clascar, 1-3 Vilafranca del Penedès Tel. 938 170 160 SANTA FE DEL PENEDÈS (Alt Penedès) • Caves Giró Ribot – V, A, C Finca El Pont, s/n Tel. 938 974 050 • Ente di tutela del cava Av. de Tarragona, 24 Vilafranca del Penedès Tel. 938 903 104 SUBIRATS (Alt Penedès) • Caves Llopart – V Ctra. de Sant Sadurní a l'Ordal Tel. 938 993 125 COSTA DEL MARESME Itinerario dei prodotti del mare Itinerario dei mercati VILANOVA I LA GELTRÚ (Garraf) • Museo di curiosità marinare – V, C Av. d’Alexandre de Cabanyes, 2, baixos Tel. 938 154 263 www.vilanovaturisme.net MASNOU (Maresme) • Mercato del Masnou – C Comune del Masnou C. de Prat de la Riba, 1 Tel. 935 424 747 www.elmasnou.net Itinerario del pollame EL PRAT DE LLOBREGAT (Baix Llobregat) • Fiera del pollame del Prat de Llobregat – A Associazione di allevatori della razza Prat C. del Centre, 33 Tel. 933 790 057 Itinerario della cucina tradizionale PINEDA DE MAR (MARESME) • Escudellada popolare Ente d’informazione turistica c/ Sant Joan, 63 Tel. 937 623 490 Indirizzi e recapiti telefonici Itinerario dei mestieri ARGENTONA (Maresme) • Bacallaneria Blanca Coll – C Pl. de Vendre Tel. 937 560 002 - 937 971 130 Specialità: baccalà MATARÓ (Maresme) • Claudi Uñó (cioccolataio) La Riera, 84 Tel. 937 552 440 Specialità: cioccolatini PIRINEUS Itinerario dei prodotti della campagna PUIGCERDÀ (La Cerdanya) • Mercato di Puigcerdà Plaça de l’Ajuntament s/n Tel.972 880 650 Itinerario dei prodotti della montagna e del bosco BERGA (Berguedà) • Festa dei funghi – A, V Comune di Berga Pl. de Sant Pere, 1 Tel. 938 214 333 Specialità: funghi GUARDIOLA DE BERGUEDÀ (Berguedà) • Fiera dei funghi – V, A, C Comune di Guardiola de Berguedà Pl. Municipal, 3 Tel. 938 227 059 Specialità: funghi PERAMOLA (Alt Urgell) • Azienda di piscicoltura di Peramola – C Ctra. de Peramola, s/n Tel. 973 470 173 Specialità: trote di fiume TAVASCAN (Pallars Sobirà) • Azienda di piscicoltura Sillero – C Carretera a Vallcardós Tel. 973 623 047 Specialità: trote di fiume TUIXÉN (Alt Urgell) • Herbes del Cadí – V, A, C Can Farratgetes Tel. 973 370 034 Specialità: erbe aromatiche • Museo delle trementinaires – V Pl. de la Serra del Cadí, 1 Tel. 973 370 030 Itinerario dei prodotti del bestiame BELLVER DE CERDANYA (Cerdanya) • Fiera del bestiame Comune di Bellver de Cerdanya Pl. Major, 2 Tel. 973 510 016 www.bellver.org BERGA (Berguedà) • FEBRUPI (Federazione catalana della razza bruna dei Pirenei) – C C. de Solsona, 7 Tel. 938 214 124 RIBES DE FRESER (Ripollès) • Fiera del bestiame e mostra del vitello bruno dei Pirenei Comune di Ribes de Freser Pl. de l’Ajuntament, 3 Tel. 972 727 184 LA SEU D’URGELL (Alt Urgell) • Mafriseu – C Castellciutat, s/n Tel. 973 351 492 www.mafriseu.com Itinerario dei salumi BELLVER DE CERDANYA (Cerdanya) • Cal Jaume – C C. de Sant Roc, 1 Tel. 973 510 024 Specialità: pa de fetge CAMPRODON (Ripollès) • Can Xec – A C. d’Isaac Albèniz, 1 Tel. 972 740 084 Specialità: insaccati artigianali CASTELLFOLLIT DE LA ROCA (La Garrotxa) • Museo degli insaccati – V, C Ctra. de Girona, 10 Tel. 972 294 463 Specialità: insaccati ESTAMARIU (Alt Urgell) • Cal Teixidor C. Sol de Villa, 33 Tel. 973 360 121 Specialità: insaccati artigianali MARTINET DE CERDANYA (Cerdanya) • Embotits Turet – A C. del Segre, 21 Tel. 973 515 076 Specialità: pa de fetge LA POBLA DE SEGUR (Pallars Jussà) • Casa Aubarell – C C. de la Font, 2 Tel. 973 680 529 Specialità: girella SORT (Pallars Sobirà) • Mercato di Sort – V, C Patronat del turisme del Pallars Sobirà Av. dels Comtes del Pallars, 21 Tel. 973 621 002 www.noguerapallaresa.com Specialità: girella LA TORRE DE CABDELLA (Pallars Jussà) • Can Alfons – C Tel. 973 663 038 Specialità: xolís LA SEU D’URGELL (Alt Urgell) • Cooperativa Cadí – V, C CADÍ, SCCL Av. de Sant Ermengol, 37 Tel. 973 156 049 Specialità: formaggi Itinerario della dispensa ALPENS (Osona) • Cal Benet Comune d’Alpens Plaça Major Tel. 938 578 075 Specialità: conserve e marmellate BARRUERA - VALL DE BOÍ (Alta Ribagorça) • El Tupinet de la Vall de Boí – V, C C. de Carlà Tel. 973 694 061 Specialità: conserve e marmellate BOR, BELLVER DE CERDANYA (Cerdanya) • Tupí de la Cerdanya (Bor) – C Pl. Major, s/n Tel. 973 510 494 Specialità: conserve LA GLEVA (Osona) • Confitures Renart C. Marques de Palmerola, 17 Specialità: conserve e marmellate OLOT (La Garrotxa) • Can Xena – A Pg. de Blai, 46 Tel. 972 261 601 Specialità: ratafià • Centre Catòlic – A C. de Crivillers, 7 Tel. 972 261 552 Specialità: ratafià Itinerario dei formaggi ADRALL (Alt Urgell) • Mas d’Eroles – A Tel. 973 354 057 Specialità: formaggio stagionato di mucca BAR (Cerdanya) • Formatges Baridà – A, C Cal Romà Tel. 973 384 060 Specialità: formaggio artigianale di capra • Orfeó Popular – A C. de Bellaire, 4 Tel. 972 269 666 Specialità: ratafià SANTA PAU (La Garrotxa) • Agrobotiga Cal Sabater Comune Tel. 972 680 002 Specialità: conserve e marmellate Itinerario della cucina tradizionale BOR (Cerdanya) • Molí d’en Pons Tel. 689 138 133 Specialità: serrat tipico BORREDÀ (Berguedà) • Formatges la Bauma La Solana Tel. 938 239 064 Specialità: formaggi artigianali PUIGCERDÀ (Cerdanya) • Festa del trinxat – V Comune di Puigcerdà Pl. de l’Ajuntament, s/n Tel. 972 880 650 www.puigcerda.com Specialità: trinxat Itinerario dei mercati GIRONELLA (Berguedà) • Casa Manudells – A Tel. 938 228 696 Specialità: formaggi artigianali GUIMERÀ (Urgell) • Mercato medievale di Guimerà – C Pl. Major Tel. 973 303 213 MÚSSER (Cerdanya) • L’Orri Cal Valentí Tel. 973 515 260 Specialità: formaggio di capra LA SEU D’URGELL (Alt Urgell) • Mercato de La Seu d’Urgell – C Ufficio del turismo Av. de les Valls d’Andorra, 33 Tel. 973 351 511 www.laseu.org OSSERA (Alt Urgell) • Cal Codina – A, C Lavansa-Fornols Tel. 973 298 229 Specialità: serrat gros, lo pebrat d’Ossera e tupí d’Ossera PERAMOLA (Alt Urgell) • Casa de la Penella – V, C La Penella Tel. 973 470 463 Specialità: formaggio speziato e di tupí QUAR (Berguedà) • Formatgeries Artesanes del Berguedà Casa Soldevila Tel. 937 441 006 Specialità: formaggi artigianali SANT FELIU DE PALLEROLS (La Garrotxa) • Mas Claperol Tel. 972 444 377 Specialità: formaggio di pell florida SORT (Pallars Sobirà) • Mercato di Sort – C Ufficio del turismo Av. els Comtes de Pallars, 21 Tel. 973 621 020 www.sort.ddl.net Itinerario dei mestieri GER DE LA CERDANYA (Cerdanya) • Fleca de Ger – C C. d’Andreu Xandri, 8 Tel. 972 894 003 Specialità: pane elaborato artigianalmente OLOT (La Garrotxa) • Embotits Vilarrassa Plaça Mercat, sn Tel. 972 264 703 Insaccati tipici de La Garrotxa V: visitare; A: assaggiare; C: comprare 49 Indirizzi e recapiti telefonici TÀRREGA (Urgell) • FiraCóc – C Consiglio comunale per la promozione economica Comune di Lleida Pl. de la Paeria, 1 Tel. 973 700 300 Specialità: cócs e coques AMPOSTA (Montsià) • Ristorante l’Estany – A C. de l’Encanyissada Tel. 977 261 026 Specialità: riso al nero di seppia, paella e rossejat TREMP (Pallars Jussà) • Casa Badia – C Pl. de Peiró, 4 Tel. 973 650 857 Insaccati tipici del Pallars DELTEBRE (Baix Ebre) • Giornate gastronomiche di Deltebre – A Turismo Deltebre Pl. del 20 de maig, 1 Tel. 977 489 309 www.deltebre.net Specialità: riso al nero di seppia, paella e rossejat Itinerario dei musei Itinerario dei mercati CASTELLFOLLIT DE LA ROCA (La Garrotxa) • Museo dei salumi di Castellfollit Ctra. de Girona, 10 Tel. 972 294 463 BATEA (Terra Alta) • Mercato medievale di Batea – C Associazione di donne la Templada di Batea Pl. d'Espanya, 8 Tel. 696 660 999 MONTFERRER (Alt Urgell) • Mulino di Montferrer Comune di Montferrer - Castellbó Pl. de la Trobada, s/n Tel. 973 351 343 www.alturgell.org Per maggiori informazioni: • Consell comarcal de la Terra Alta C. Bassa d'en Gaire, 1 Gandesa Tel. 977420 018 TERRES DE L’EBRE Itinerario del vino GANDESA (Terra Alta) • Cantina cooperativa di Gandesa – V Av. de Catalunya, 28 Tel. 977 420 017 PINELL DE BRAI (Terra Alta) • Cantina cooperativa del Pinell de Brai – V C. de Pilonet, 8 Tel. 977 426 334 Itinerario dell’olio PINELL DE BRAI (Terra Alta) • Cooperativa del Pinell de Brai – V, C C. de Pilonet, 8 Tel. 977 426 234 TORTOSA • Cooperativa di Soldebre – A, C Ctra. de la Raval de Crist, s/n Tel. 977 502 184 / 977 502 912 • Ente di tutela della DOP Baix Ebre-Montsià Ctra. del Raval de Crist, s/n Tortosa Tel. 977 581 212 www.acobem.com/consell/index.asp TERRES DE LLEIDA DELTEBRE (Baix Ebre) • Giornate gastronomiche dell’ostrica concava del Delta dell’Ebro Comune di Deltebre Pl. del 20 de maig Tel. 977 489 309 www.deltebre.net Specialità: ostrica concava Itinerario dei prodotti della campagna DELTEBRE (Baix Ebre) • Barraques d’en Salvador – V Ctra. de la Platja de la Marquesa Tel. 977 482 272 Casa di agriturismo Itinerario della dispensa EL PERELLÓ (Baix Ebre) • Mel Múria – V, C Av. de Catalunya Tel. 977 490 034 www.melmuria.com Specialità: miele Itinerario della cucina tradizionale 50 AMETLLA DE MAR (Baix Ebre) • Concorso di suquet di pesce calero – V C. de Sant Joan, 55 Tel. 977 456 477 www.ametllademar.org Specialità: suquet di pesce V: visitare; A: assaggiare; C: comprare • Torrons Roig – V Ctra. de Cervera, km 19100 Tel. 973 390 036 Specialità: torroni Itinerario dei mestieri LLEIDA (Segrià) • Forn Serra – C Ctra. de Pons, 62 Tel. 973 400 103 Specialità: torte salate di funghi, gamberetti e lumache • Pasticceria Prats – C Pg. de la Ronda, 88 Dr. Fleming, 23 Tel. 973 271 953 www.prats.org Specialità: cioccolatini Itinerario dei mercati ARTESA DE SEGRE (La Noguera) • Mercato di Artesa de Segre Comune di Artesa de Segre Plaça de l’Ajuntament, 3 Tel. 973 400 013 TÀRREGA (L’Urgell) • Mercato di Tàrrega Comune di Tàrrega Plaça Major, 1 Tel. 973 500 552 Itinerario dell’olio Itinerario dei musei LES BORGES BLANQUES – JUNEDA (Les Garrigues) • Parco tematico dell’olio – A, C Masia Salat Ctra. N-240, km 71 Tel. 973 140 018 CASTELLDANS (Les Garrigues) • Museo dell’olio e del mondo rurale di Castelldans C. de l’Empit Tel. 973 120 308 / 973 120 002 www.musealia.com CASTELLDANS (les Garrigues) • Museo dell’olio e del mondo rurale – V, C C. de l’Empit Tel. 973 120 002 CERVIÀ DE LES GARRIGUES (les Garrigues) • Cooperativa del Camp – A C. de l’Albi Tel. 973 178 006 Itinerario dei prodotti del mare CAMARLES (Baix Ebre) • Mercato del pesce di Sant Carles de la Ràpita – V Ente municipale del turismo C. Trenta-un, s/n Tel. 977 470 040 www.ajcamarles.org www.vicens.com Specialità: torroni L’ESPLUGA CALBA (les Garrigues) • Cooperativa de l’Espluga Calba – A, C Av. de Catalunya, s/n Tel. 973 156 013 LA POBLA DE CÉRVOLES (les Garrigues) • Ecomuseo dell’olio – V, C Pl. de Sant Miquel, 9 Tel. 973 142 658 Itinerario della cucina tradizionale ARTESA DE LLEIDA (El Segrià) • Festa dell’olla barrejada Comune di Artesa de Lleida Carrer del Castell, 3 Tel. 973 167 162 LLEIDA (Segrià) • Aplec del Cargol - V C. dels Obradors, 2 Tel. 973 281 473 www.lleida.org Specialità: lumache Itinerario della cucina dolce AGRAMUNT (Urgell) • Turrones Artesanales Fèlix – C C. de la Comtessa Aurembiaix, 5 Tel. 973 390 319 Specialità: torroni • Torrons Lluch – A Polígon industrial, s/n Tel. 973 390 030 Specialità: torroni • Torrons R. Vicens – V Ctra. de Tàrrega, s/n Tel. 973 390 607 Per maggiori informazioni: • Ente di tutela della DOP Garrigues Complex la Caparrella, 97 Lleida Tel. 973 280 470 www.olidoplesgarrigues.com VAL D’ARAN Itinerario dei prodotti della montagna e del bosco LES (Val d’Aran) • Azienda di piscicoltura di Les – C Ctra. de França Tel. 973 648 708 Specialità: storioni Itinerario della cucina tradizionale ARTIES (Val d’Aran) • Ristorante Casa Irene – A C. Major, 3 Tel. 973 644 364 Specialità: olla aranesa Turisme de Catalunya desidera ringraziare per la loro collaborazione tutti gli organismi che hanno fornito informazioni e fotografie per la realizzazione della presente edizione di “Catalogna. Itinerari per degustare un paese”. © Turisme de Catalunya www.catalunyaturismo.com Ideazione e realizzazione editoriale: Critèria sccl Deposito legale: B-13159-06 Stampa: Gramagraf sccl Corders 22-28, 08911 Badalona È espressamente vietata, senza previo consenso scritto dei proprietari del copyright, e protetta da sanzioni stabilite dalla legge, la riproduzione totale o parziale della presente opera mediante qualsiasi tipo di procedura, ivi inclusi la reprografia e il trattamento informatico, nonché la distribuzione di esemplari mediante affitto o prestito pubblico. www.catalunyaturismo.com