Allegato - Cisl Calabria

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Allegato - Cisl Calabria
CONFEDERAZIONE
ITALIANA
SINDACATI
LAVORATORI
UNIONE SINDACALE REGIONALE CALABRIA
La Bozza del Protocollo di Legalità che sarà presentata dalla Amministrazione Provinciale di
Catanzaro nel corso della tavola rotonda la settimana prossima, è un documento finalizzato a
contrastare il lavoro irregolare, l’evasione fiscale e contributiva e l’illegalità.
Dichiarazione di Domenico Zannino Segretario Regionale della CISL Calabria con delega ai
problemi del mercato del lavoro.
La tavola rotonda promossa per martedì 19 dicembre 2006 dall’Assessore Provinciale Filippo
Capelluto in qualità anche di Presidente della Commissione per l’Emersione del Lavoro non
Regolare dovrebbe essere l’ultimo appuntamento di una serie d’iniziative avviate un anno fa per
concretizzare il Protocollo sulla Legalità che sarà firmato, ci auguriamo a breve, tra
l’Amministrazione Provinciale e la Prefettura di Catanzaro.
Il documento in questione, dovrebbe essere perfezionato e licenziato a conclusione dei lavori della
Tavola Rotonda convocata per fare la sintesi finale delle proposte formulate e che sono state
oggetto di confronto nelle diverse riunioni avvenute tra le parti sociali e le rappresentanze degli
organismi istituzionali, assume oltre ad un forte connotato di concertazione, una buona prassi da
esportare nelle diverse articolazioni amministrative Comunali, Provinciali e Regionali.
Va sottolineata la sensibilità, la volontà e sicuramente la convinzione dell’Amministrazione
Provinciale di Catanzaro di aver voluto allargare il Protocollo di Legalità, cogliendo questa
opportunità, differenziandosi da altre Amministrazioni pubbliche che si sono limitate invece a
prevedere misure per contrastare il fenomeno delle infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici per
estendere il protocollo anche su come garantire maggiore trasparenza e legalità negli appalti
prevedendo vincoli ed azioni per combattere anche i problemi molto diffusi in Calabria come quelli
legati al lavoro sommerso ed irregolare, dell’evasione contributiva, fiscale e retributiva e della
concorrenza sleale tra le imprese.
Un lavoro lento e faticoso per riunire e ascoltare tutti gli attori del tavolo di concertazione a cui va
dato merito all’Assessore Capellupo e allo staff della Commissione Provinciale per l’Emersione del
Lavoro non Regolare per la tenacia ed il lavoro profuso per garantire e stimolare la presenza attiva
di tutte le componenti sociali soprattutto di quelle che hanno manifestato perplessità sull’iniziativa.
Il Sindacato Confederale e la CISL Calabrese, in particolare, da anni hanno messo al centro
dell’azione sindacale i problemi della sicurezza,della trasparenza e della legalità, per contrastare il
triste primato in Italia, che vede la Calabria in cima alla graduatoria con oltre il 30% d’incidenza di
lavoro irregolare e nero, ed ai primi posti con 1/3 d’economia sommersa che genera evasione
contrattuale,fiscale e contributiva e per garantire diritti e dignità a migliaia di lavoratori e
lavoratrici, oltre a tutelare l’imprenditoria sana ed il sistema produttivo dalla concorrenza sleale.
88040 Lamezia Terme - CZ – Via Del Mare, 131/A – Tel. 0968/51622-51621 Fax 0968/411160
sito internet www.cislcalabria.it e-mail [email protected]
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La CISL nell’apprezzare i contenuti del protocollo di legalità sollecita l’Amministrazione
Provinciale e la Prefettura di Catanzaro a ratificare al più presto la bozza di protocollo in tutte le
sue articolazioni, perché qualificano l’attuale sistema degli appalti e garantiscono più trasparenza e
legalità reciproche tra ente appaltante, imprese appaltatrici e sub appaltatrici.
Gli aspetti più qualificanti delle clausole prevedono:
- la partecipazione alle gare d’appalto d’ imprese qualificate attraverso l’esibizione del “DURC”
(documento unico regolarità contributiva) e che applicano il rispetto integrale dei CCNL ;
L’Ente adotterà per tutte le gare d’appalto la forma dell’ offerta economicamente più vantaggiosa
tenendo come riferimento minimo per determinati appalti di servizi (pulizie,mense, vigilanza,ecc.)
le tabelle prefettizie dei costi della mano d’opera ed escludendo al ricorso della forma dell’offerta
del massimo ribasso;
- le clausole della rescissione immediata o anticipata del contratto d’appalto nei confronti
dell’impresa appaltatrice o sub appaltatrice in caso di ricorso accertato a manodopera irregolare o a
nero;
- inibizione per un periodo a partecipare a nuovi appalti a secondo dell’incidenza del ricorso
dell’impresa a manodopera irregolare e a nero;
- attribuzione esplicita al Direttore dei Lavori di verificare la manodopera impiegata nell’attività
lavorativa;
- l’Ente si impegna a pagare puntualmente entro i tempi stabiliti dal contratto d’appalto i SAL (stato
avanzamento lavori ) alle imprese a fronte della presentazione del DURC relativo al periodo della
maturazione del SAL;
- l’Ente si impegna a sostituirsi nei pagamenti delle retribuzioni in caso d’insolvenza dell’impresa;
La Prefettura s’impegna alla realizzazione dell’osservatorio delle imprese sanzionate per aver
utilizzato lavoro irregolare, da consultare simultaneamente con il rilascio del certificato antimafia.
Questi aspetti qualificanti consentiranno, attraverso un azione rigorosa ma necessaria nell’esercizio
del proprio ruolo per il rispetto integrale del Protocollo di Legalità , di tutte le Istituzioni, Enti,
Associazioni Imprenditoriali e Organizzazioni Sindacali, Ordini Professionali, all’avvio di una
nuova fase fatta di certezza, trasparenza e legalità, propedeutica alla crescita di un sano sistema
imprenditoriale e produttivo, che fonda la competitività aziendale attraverso le capacità
imprenditoriali e finanziarie, sul patrimonio professionale della propria manodopera, sugli
strumenti tecnologici, e non sul malaffare e sull’utilizzo di lavoro nero.
Nel dare atto all’Amministrazione Provinciale di aver voluto anticipare i tempi attraverso
l’accoglimento di tante proposte avanzate dalle Organizzazioni Sindacali e che saranno contenuti in
provvedimenti legislativi che si annunciano per il prossimo anno ci portano a dare un giudizio come
CISL di avere una Amministrazione attiva e attenta che si è posta di affrontare attraverso la politica
concertativa uno dei più diffusi e complessi problemi del mondo del lavoro.
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Come CISL Regionale auspichiamo che con il superamento dell’attuale crisi politica la nuova
Giunta Regionale della Calabria possa mutuare riportandolo in un contesto regionale l’esperienza e
la buona prassi praticata in Provincia di Catanzaro da utilizzare nel contesto della nuova legge
regionale sugli appalti e nelle politiche da attivare di contrasto al lavoro irregolare e sommerso.
Lamezia Terme lì, 13/12/2006
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