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Oggi Vol. 99, N. 6, Giugno 2008 Pagg. 291-294 Il ruolo dell’interleuchina-6 nell’artrite reumatoide Mariangela Manfredi1, Maurizio Benucci2 Riassunto. Le citochine come il TNF-alpha e l’IL-1beta svolgono un ruolo nell’infiammazione e nella proliferazione delle cellule sinoviali che caratterizzano la distruzione articolare nell’artrite reumatoide. Mentre molti pazienti rispondono a terapie che bloccano TNF-alpha e IL-1beta, il mantenimento della risposta e la comparsa di effetti collaterali come le infezioni possono portare alla sospensione della terapia. L’interleuchina-6 rappresenta un nuovo target di interesse per bloccare alcuni meccanismi patogenetici dell’artrite reumatoide. Tocilizumab, inibitore della IL-6, è stato valutato con successo nel miglioramento dei segni e sintomi della malattia. Inoltre, dati recenti mostrano anche un miglioramento dello score radiologico che correla con il danno articolare. Pertanto tocilizumab rappresenta una nuova strategia per ottimizzare la terapia dell’artrite reumatoide. Parole chiave. Artrite reumatoide, interleuchina-6, tocilizumab. Summary. The role of interleukin-6 in rheumatoid arthritis. Cytokines such as TNF-alpha and IL-1beta play key roles in driving the inflammation and synovial cell proliferation that characterize rheumatoid arthritis (RA) joint destruction. It is, therefore, not surprising that therapies for RA have targeted these cytokines. While blockade of TNF-alpha or IL-1beta has been efficacious for many patients with RA, adequacy and maintenance of response are not universal, and increased risk of adverse events such as infections and malignancy remain a concern. Therefore, new targets in the treatment of RA continue to be examined. As interleukin-6 (IL-6) has been implicated in the pathogenesis of RA, blockade of its activity is of both scientific and clinical interest. Tocilizumab has been assessed in a number of studies in recent years, mainly in patients with rheumatoid arthritis. Data from randomized controlled clinical trials demonstrate the efficacy of tocilizumab in improving the signs and symptoms of RA. In addition, it appears that such inhibition of IL-6 can have positive effects on functional status, an important outcome for RA patients. Finally, data suggest that treatment with this agent may also inhibit the progression of disease as assessed radiographically. Data from recent studies will help to refine the ultimate use of this novel approach to treatment, and help clinicians to optimize therapy using this approach. Key words. Interleukin-6, rheumatoid arthritis, tocilizumab. Introduzione Il sistema immunitario è regolato da meccanismi di comunicazione cellula-cellula nel quale le citochine svolgono un ruolo di mediatori per la proliferazione e la differenziazione delle cellule immunocompetenti. L’artrite reumatoide (AR) è una malattia autoimmune caratterizzata da una persistente sinovite con progressiva distruzione della cartilagine e dell’osso di molte articolazioni. Le articolazioni colpite presentano una iperplasia della sinovia in- fiammata e infiltrazione di cellule-T, macrofagi, cellule-B, cellule dendritiche e plasmacellule. Spesso la malattia presenta sintomi sistemici come febbricola, astenia, anemia e alterazioni di laboratorio: rialzo degli indici di flogosi [velocità di eritrosedimentazione (VES), proteina C reattiva (PCR)], ipergammaglobulinemia e formazione di autoanticorpi quali il fattore reumatoide e gli anticocorpi anti peptici citrullinati ciclici (anti-CC-P)1. 1 U.O.S. Laboratorio Immunologia Allergologia; 2U.O.S. Reumatologia, Nuovo Ospedale S.Giovanni di Dio, ASL 10 Firenze. Pervenuto il 4 aprile 2008. 292 Recenti Progressi in Medicina, 99, 6, 2008 Sebbene il primum movens eziologico della maIl polimorfismo (IL-6-174 G>C) è stato osserlattia sia sconosciuto, numerose citochine vato in pazienti con AR e sembra essere associato proinfiammatorie come il tumor necrosis facad una maggiore suscettibilità e attività di malattor TNFa, l’interleuchina IL-1 e l’interleuchitia9. Nei modelli animali, la mutazione in Tyr759 na IL-6 svolgono un della gp130, che transduruolo patologico e pace il segnale dell’IL-6, detogenetico nella malattermina la comparsa di Tocilizumab è un anticorpo monoclonale tia. Queste molecole sono artrite autoimmune attraumanizzato anti recettore dell’IL-6 umana, diventate il bersaglio delle verso un’insufficiente seche inibisce l’azione dell’IL-6. Recenti studi nuove terapie biologiche lezione clonale timica dei hanno valutato l’efficacia e la tollerabilità di attraverso anticorpi molinfociti T e lo sviluppo di tocilizumab nell’artrite reumatoide. noclonali chimerici o comautoanticorpi. Tyr759 è sipletamente umani; anche tuata sul sito di legame recettori solubili e gli antiSHP2, una tirosin fosfataTNFα sono stati utilizzati con successo nel trattasi che regola negativamente il segnale della gp130. mento dell’AR. Ciò nonostante, una percentuale di In assenza di questo segnale, un eccesso di IL-6 depazienti nei vari studi ha mostrato una risposta sotermina lo sviluppo di un’artrite10. Inoltre si è oslo parziale, valutata in termini dell’American Colservato che il topo deficiente per IL-6 non sviluppa lege Rheumathology Response Criteria (ACR 20) o artrite indotta dal collagene tipo II11. del Disease Activity Score (DAS 28) inoltre, alcuni eventi avversi come le infezioni possono essere la causa della sospensione del trattamento. Per queStudi di farmacocinetica di tocilizumab sto la ricerca ha cercato di identificare nuove molecole bersaglio per futuri agenti terapeutici con I primi studi in aperto e a dose multiple maggiore attività e una migliore tollerabilità2. hanno valutato 15 pazienti con AR che ricevevano tocilizumab a 2,4 o 8 mg/kg di peso, endovena ogni 2 settimane. La concentrazione del farmaco decresceva in maniera non lineare con una dose da 8 a 2 Proprietà biologiche dell’IL-6 mg/kg. Nei pazienti con 2 e 4 mg/kg la dose sierica di tocilizumab era valutabile in 7 pazienti su 10, L’interleuchina IL-6, il cui DNA è stato clonato mentre non era valutabile negli altri tre. Nel grupnel 1986, è una proteina di 26 kDa3. Essa è prodotta po dei pazienti con 8 mg/kg il tocilizumab era semda vari tipi di cellule come linfociti T e B, monociti, pre valutabile durante tutto il periodo di trattafibroblasti, cheratinociti, cellule endoteliali, cellule mento. I pazienti nei quali tocilizumab era determesangiali e alcune cellule tumorali4. La IL-6, in siminato nel siero presentavano una completa nergia con l’IL-3, supporta la formazione delle colonegativizzazione della PCR e della SAA. Questo sinie blastocellulari multilineari. Induce sulle cellule gnificava che IL-6 è essenziale per la produzione in T la proliferazione e differenziazione citotossica e vivo della SAA e della PCR e che questi determipromuove la differenziazione dei macrofagi e megananti della fase acuta sono utili surrogati per valucariociti determinando trombocitosi. A livello degli tare gli effetti del tocilizumab sulla IL-6. Il tempo di epatociti promuove la formazione delle proteine deldimezzamento del farmaco aumentava se la dose la fase acuta come la PCR, il fibrinogeno, l’α1-antidel farmaco era aumentata ed era prolungato arritripsina e la serum amiloid A (SAA) e sopprime la vando a 241,8±71,4 ora dopo la terza dose negli 8 produzione di albumina. Inoltre promuove la secremg/kg. L’area sottesa alla curva aumentava prozione di hepcidina, un peptide ormonale prodotto nel gressivamente da 3,44±8,22, 4,66±2,18 e 10,66±4,07 fegato che regola negativamente l’assorbimento inmg/h/ml rispettivamente, nel gruppo 2,4 e 8 mg/kg. testinale del ferro e il suo ricircolo dai macrofagi, I pazienti rimanevano in terapia con tocilizumab portando ad una ipoferritinemia responsabile dell’aper 24 settimane, 70 reazioni avverse erano ripornemia delle malattie croniche5. Un eccesso di IL-6 tate ma nessuno evento serio. Un incremento del codetermina leucocitosi in vivo e febbre e promuove lesterolo era osservato in 10 dei 15 pazienti, non si l’espressione di vascular endothelial growth factor evidenziavano anticorpi anti-tocilizumab né anti(VEGF) che svolge un ruolo importante nell’angiocorpi anti-DNA. A 24 settimane la risposta in tergenesi. L’IL-6 a livello osseo, in presenza del suo remini di ACR20 era del 90%12. cettore IL-6R, induce la differenziazione degli osteoclasti che contribuisce alla distruzione articolare e all’osteoporosi6. In uno studio in fase I/II condotto in Inghilterra una singola dose di 0,1, 1,5 o 10 mg/kg di tocilizumab o di placebo erano somministrati e Ruolo dell’IL-6 nella patogenesi la valutazione dell’efficacia veniva osservata dopo dell’artrite reumatoide 2 settimane su criteri ACR20. Nel gruppo 5 mg/kg si evidenziava una riduzione del 55,6%, ma il riUn’ iperproduzione di IL-6 è stata ossersultato non era significativo rispetto al placebo. vata nel siero e nel liquido sinoviale dei paNel gruppo 5 e 10 mg/kg si evidenziava una norzienti con AR e correla con l’attività clinica e malizzazione della PCR dopo 2 settimane. Nessun di laboratorio della malattia7-8. evento avverso era osservato13. M. Manfredi, M. Benucci: Il ruolo dell’interleuchina-6 nell’artrite reumatoide Sulla base di questi lavori preliminari iniziavano degli studi di fase II di efficacia e tollerabilità nell’artrite reumatoide. Studi randomizzati in doppio cieco placebo controllati L’efficacia e la tollerabilità di tocilizumab erano valutati in uno studio multicentrico in doppio cieco placebo controllato in fase II condotto in Giappone tra il 2001 e il 2002. Nello studio, 164 pazienti con artrite reumatoide refrattaria erano randomizzati a ricevere tocilizumab 4 o 8 mg/kg endovena o placebo ogni 4 settimane per tre mesi. Nel gruppo tocilizumab miglioravano le misure di attività valutate con ACR core set, e una relazione dose-risposta era osservata rispettivamente nel gruppo 4 o 8 mg/kg. Nel 76% dei pazienti del gruppo 8 mg/kg si osservava una normalizzazione della PCR; solo nell’1,9% del gruppo placebo. L’efficacia già palese a 4 settimane diveniva pronunciata a 12 settimane. La riduzione dell’ACR20 era rispettivamente del 78% nel gruppo 8 mg/kg, del 57% nel gruppo 4 mg/kg e solo dell’11% nel gruppo placebo. Nel gruppo 8 mg/kg vi era anche una riduzione statistica dell’ACR50 e dell’ACR70 rispetto al placebo (p <0,001 e p<0,002 rispettivamente). L’efficacia valutata in termini di DAS28 da buona a moderata era rispettivamente del 91% nel gruppo 8 mg/kg, comparata al 72% nel gruppo 4 mg/kg (p <0,012) e del 19% nel gruppo placebo (p <0,001). Il trattamento con tocilizumab determinava inoltre un miglioramento di alcuni parametri di laboratorio come i livelli di emoglobina circolante, la conta delle piastrine, la concentrazione del fibrinogeno, della SAA, dell’albumina e del fattore reumatoide. Inoltre, un miglioramento dei markers del rimodellamento osseo era osservato con incremento della osteocalcina, del propeptide carbossi terminale del collagene tipo I (marker di neoformazione) e una riduzione della piridinolina e deossipiridinolina (marker di riassorbimento). Si osservava anche una riduzione delle metalloproteasi-3 circolanti nel gruppo tocilizumab. Questi risultati dimostravano indirettamente gli effetti di tocilizumab sul metabolismo osseo e sulla degradazione cartilaginea: indici del danno articolare. Per quanto concerne la tollerabilità, l’incidenza di eventi avversi era, rispettivamente, del 56%, 59% e 61% nel gruppo placebo, nel gruppo 4 mg/kg e in quello 8 mg/kg. Cinque eventi avversi seri erano riportati nello studio: tre nel gruppo tocilizumab (2,8%) e due nel gruppo placebo (3,7%). Un paziente decedeva per riattivazione di una infezione da virus di Epstein-Barr che portava ad una sindrome emofagocitica, 61 giorni dopo aver 293 ricevuto una singola dose di tocilizumab a 8 mg/kg. Egli aveva, prima dell’arruolamento, la presenza di DNA circolante del virus di EB ma non era stato escluso dallo studio. Un secondo paziente del gruppo 8 mg/kg veniva ospedalizzato per una polmonite allergica dopo tre dosi di tocilizumab ed un terzo per un’infezione secondaria su una ustione degli arti inferiori. Entrambi risolvevano il problema con trattamento medico specifico. Nella valutazione delle caratteristiche di laboratorio, un incremento del colesterolo era osservato nel 44% dei pazienti in terapia con tocilizumab. Anche il colesterolo HDL aumentava e di conseguenza l’indice aterogenetico (colesterolo totale/colesterolo HDL) non variava durante lo studio. Nessuna complicanza cardiovascolare era osservata nel gruppo di pazienti con rialzo del colesterolo totale. In 14 su 109 pazienti del gruppo tocilizumab (12,8%) si evidenziava un rialzo delle transaminasi. Non veniva osservato alcun incremento degli anticorpi anti-nucleo né degli anti-dsDNA. Questi dati indicano che il trattamento con tocilizumab è ben tollerato e riduce l’attività di malattia nella AR14. Uno studio successivo di fase II condotto in Europa in pazienti con incompleta risposta al methotrexate (CHARISMA study) ha arruolato 359 pazienti con AR attiva e con inadeguata risposta al methotrexate al dosaggio di 10 mg/settimanali per sei mesi. I pazienti ricevevano tocilizumab ogni 4 settimane o placebo per 12 settimane oppure methotrexate 10-25 mg/settimanali o placebo. I pazienti erano randomizzati a ricevere 2, 4 o 8 mg/kg di tocilizumab come monoterapia o in combinazione al methotrexate, oppure methotrexate in monoterapia. Il gruppo tocilizumab 8mg/kg in monoterapia o in combinazione con methotrexate presentava un miglioramento significativo del DAS28 (p <0,001) rispetto al methotrexate in monoterapia. La PCR si normalizzava nel 61% del gruppo tocilizumab. La risposta di tocilizumab in monoterapia determinava rispettivamente una riduzione del 63% dell’ ACR20, del 41% dell’ ACR50 e del 16% dell’ACR70. L’aggiunta del methotrexate portava la risposta rispettivamente al 74% per l’ACR20, al 53% per l’ACR50 e al 37% per l’ACR70. Nello studio europeo due casi di sepsi erano osservati. Inoltre, essendo tocilizumab un anticorpo monoclonale umanizzato, venivano osservati 5 casi di reazione anafilattica15 . Altro trial giapponese è stato condotto su 306 pazienti affetti da AR con durata di malattia inferiore a 5 anni; essi ricevevano tocilizumab 4 o 8 mg/kg e DMARD tradizionali per 52 settimane. La progressione del danno radiografico veniva valutata con la metodica di Sharp modificata da van der Heijde. I pazienti presentavano una durata media di malattia di 2,3 anni e un DAS28, all’inizio dello studio, di 6,5. Il TTS total Sharp score era di 29,4. A 52 settimane si evidenziava una riduzione del punteggio nel gruppo tocilizumab del 2,3 contro il 6,1 nel gruppo DMARD (p <0,01)16. 294 Recenti Progressi in Medicina, 99, 6, 2008 Infine, in uno studio del 2008, 623 pazienti con AR in dose stabile con methotrexate 10-25 mg/settimanali erano assegnati a ricevere tocilizumab 8mg/kg mese o 4 mg/kg mese. A 24 settimane, il miglioramento dell’ACR20 era del 59% nel gruppo tocilizumab 8mg/kg, del 48% nel gruppo tocilizumab 4 mg/kg e del 26% nel gruppo placebo. Un evento avverso era osservato nel 68% del gruppo tocilizumab 8mg/kg, nel 71% del gruppo 4 mg/kg e nel 63% del gruppo placebo. I principali eventi avversi erano infezioni e infestazioni: 6 nel gruppo 8 mg/kg, 4 nel gruppo 4 mg/kg e 2 nel gruppo placebo17. Conclusioni L’IL-6 svolge un ruolo importante tra le citochine coinvolte nella patogenesi dell’artrite reumatoide. Il blocco dell’IL-6 con tocilizumab ha dimostrato, negli studi giapponesi o europei fin oggi pubblicati, di migliorare segni e sintomi della malattia, di determinare una riduzione progressiva dei reattanti della fase acuta e di provocare un rallentamento dello score radiologico. Altri studi sono in corso, ma l’efficacia e la tollerabilità del farmaco sembrano offrire al reumatologo una nuova arma per combattere con una nuova strategia i meccanismi della flogosi reumatoide. Bibliografia 1. Lee DM, Weinblatt ME. Rheumatoid arthritis. Lancet 2001; 358: 903-11. 2. Smolen JS, Aletaha D, Koeller M, Weisman MH, Emery P. New therapies for treatment of rheumatoid arthritis. Lancet 2007; 370: 1861-74. 3. Hirano T, Yasukawa K, Harada H, Taga T, Watanabe Y, Matsuda T, et al. Complementary DNA for a novel human interleukin (BSF-2) that induces B lymphocytes to produce immunoglobulin. 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