Aumento tangibile dei salari: necessario e possibile

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Aumento tangibile dei salari: necessario e possibile
Conferenza stampa del 9 agosto 2016
Trattative salariali 2017
Aumento tangibile dei salari: necessario e possibile
Le reticenze degli ultimi anni sul fronte degli adeguamenti salariali stanno alimentando
l’acrimonia fra le lavoratrici e i lavoratori. Libri delle commesse colmi (nell’edilizia), geli
salariali pluriennali a fronte di turni di lavoro più lunghi nell’industria MEM, ingenti profitti nell’industria chimica e farmaceutica, orari di lavoro sempre più flessibili e crescente pressione del lavoro in tutti i rami professionali vanno rimunerati. Per il 2017 Syna
esige 100 franchi in più in busta paga – con le dovute distinzioni in base al settore professionale.
Arno Kerst, presidente Syna
Le realtà salariali esposte più avanti motivano le aspettative delle lavoratrici e dei lavoratori nei
confronti dell’imminente autunno di trattative: nonostante la buona congiuntura dell’edilizia e la
forte pressione di lavoro, nel 2016 oltre una decina di rami professionali dell’artigianato non ha
ottenuto aumenti salariali, la metà dei quali per il secondo anno consecutivo1. Da molti anni,
ormai, molte imprese dell’industria (MEM) non fanno segnare alcuna evoluzione dei salari.
Senza contare il timore di perdere l’impiego, gli orari di lavoro prolungati senza indennizzo, i
licenziamenti collettivi e il calo dei salari d’ingresso (stando alle cifre più recenti della rilevazione svizzera della struttura dei salari). Il 20 percento degli impieghi a reddito più basso li troviamo nel commercio al dettaglio. Queste venditrici e questi venditori subiscono pesantemente
i continui aumenti dei premi di cassa malati e delle pigioni in caso di trasloco, e sono spesso
confrontati con orari di lavoro sempre più flessibili. Per il 2017 attendono, a giusto titolo, degli
aumenti salariali.
Una crescita economica che lascia spazio ad aumenti degli stipendi!
La situazione economica offre il necessario margine per tali aumenti, visto e considerato che
le previsioni lasciano trasparire una crescita del PIL dell’1,4 percento quest’anno e addirittura
dell’1,8 percento nel 2017. A tale proposito, vale la pena volgere rapidamente uno sguardo
agli anni più recenti.
Dal 2001 al 2003 l’evoluzione cumulata del PIL è stata di un moderato +1,5 percento.
L’evoluzione economica di questi tre anni messi insieme corrisponde all’incirca alla crescita
attesa per quest’anno. In questo «triennio di vacche magre» i salari CCL nominali sono aumentati complessivamente del 6,8 percento (4,6 percento in termini reali). Negli ultimi tre anni
la crescita economica è stata tre volte superiore, ma i salari sono cresciuti in misura inferiore
che all’inizio degli anni 20002!
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Edilizia principale, carrozzieri, falegnami, tecniche della costruzione, industria dei mobili
Cfr. tabella all’ultima pagina
In considerazione delle attuali previsioni del PIL, Syna non chiede un aumento del
4,6 percento dei salari reali come nel triennio 2001-2003 – ma le lavoratrici e i lavoratori attendono adeguamenti tangibili delle retribuzioni, ovviamente differenziati per settore e impresa.
Questi adeguamenti sono economicamente sostenibili, anche e soprattutto alla luce della moderazione che ha caratterizzato gli ultimi anni.
Basta geli salariali nell’edilizia!
Nell’edilizia principale e nei rami accessori dell’edilizia gli accordi salariali sono stati improntati
al gelo – e non solo nel 2016. Soprattutto nei rami legati al legno, il tarlo è operoso. Ma anche
nel ramo svizzero dell’installazione elettrica e delle telecomunicazioni, nel ramo delle tecniche
della costruzione e nella metalcostruzione i salari sono stagnanti. Se si aggiunge il forte carico
di lavoro e le condizioni d’impiego poco attrattive in fatto di conciliabilità tra lavoro e famiglia, il
quadro complessivo non può che alimentare il malcontento nel settore edile. Che siano possibili aumenti salariali lo dimostra il ramo pittura e gessatura, nel quale gli stipendi aumenteranno di 25 franchi sia quest’anno che l’anno prossimo nonostante l’introduzione di un modello di
prepensionamento flessibile3.
Per il settore dell’artigianato Syna esige aumenti tra i 50 e i 100 franchi, da adeguare in base
ai singoli rami professionali. Inoltre, migliorare la conciliabilità tra lavoro e famiglia, l’equilibrio
tra lavoro e tempo libero non andrebbe soltanto a beneficio delle lavoratrici e dei lavoratori, ma
incrementerebbe anche l’attrattiva dei singoli rami professionali, contrastando efficacemente la
carenza di manodopera nel settore.
100 franchi per il settore dei servizi
Nel commercio al dettaglio l’evoluzione dei salari è deludente. Inoltre, il 20 percento degli impieghi a reddito minimo sono proprio nella vendita. I costi supplementari dovuti agli aumenti
dei premi di cassa malati gravano ulteriormente su questa classe di lavoratrici e lavoratori e
annullano i risparmi connessi al rincaro negativo del 2015. Per tutto il personale della vendita
al dettaglio che guadagna meno di 5000 franchi Syna esige un aumento generalizzato di
100 franchi.
Che ciò sia possibile in questo ramo professionale a basso reddito lo dimostrano gli aumenti
accordati nel settore delle pulizie, dove i contratti collettivi di lavoro prevedono aumenti annuali
dei salari minimi pari all’1,62 percento in Svizzera tedesca e al 2,17 percento in Romandia.
A beneficiare dell’aumento dei costi della salute non sono di certo le impiegate e gli impiegati
di questo settore. Al contrario: le indennità per lavoro serale, notturno e domenicale sono viepiù sotto pressione; al personale si chiede una sempre maggiore flessibilità (per la carenza di
personale); i servizi Spitex (privati) non pagano nessuna indennità di spostamento o per i tempi di disponibilità. L’impegno, la flessibilità e la fedeltà all’azienda delle impiegate e degli impiegati nel settore dell’assistenza sanitaria vanno ricompensati! Syna esige un aumento di
150 franchi per le collaboratrici e i collaboratori attivi in seno all’azienda da più di sette anni.
Industria: le lavoratrici e i lavoratori vanno finalmente ricompensati!
Le prime cifre semestrali colmano di ottimismo, le commesse aumentano nuovamente e soltanto un’impresa su dieci dell’industria metalmeccanica ed elettrica (MEM) sta mantenendo
3
Finanziamento paritetico di datori di lavoro e lavoratori pari a 0,85 percento del salario cadauno.
2
l’aumento della durata del lavoro. Se riesce a mantenere la propria solidità nonostante la forza
del franco, qualche incertezza e movimenti congiunturali irregolari, l’industria MEM lo deve essenzialmente al suo personale che, con abnegazione (accettando, ad esempio, orari di lavoro
più lunghi a parità di salario), impegno e forza innovativa, sta traghettando le imprese attraverso la crisi. Dopo anni di salari invariati o magri adeguamenti individuali, Syna si aspetta un
aumento generalizzato di 100 franchi. Syna è disposto ad accettare un ulteriore gelo soltanto
in casi singoli chiaramente documentati e contro la garanzia vincolante che la misura consenta
di salvaguardare impieghi in Svizzera. Se vuole fare effettivamente qualcosa per contrastare
la carenza di manodopera specializzata, l’industria MEM deve dare un segnale chiaro anche
sul fronte dell’evoluzione dei salari. La stagnazione degli stipendi, i licenziamenti e i mutamenti
strutturali non aumentano l’attrattiva di nessun ramo professionale.
L’industria grafica è confrontata a sfide simili. In questo settore Syna si limita pertanto a chiedere tra i 50 e i 100 franchi in più in busta paga o, in caso di adeguamenti inferiori o nulli, chiare garanzie degli impieghi in Svizzera.
Grazie all’orientamento all’esportazione e alla concorrenza globale, l’industria chimica e farmaceutica sta riuscendo a gestire bene le sfide del mercato. La maggior parte delle aziende
segna una crescita regolare dei profitti – ottenuti anche a scapito di e grazie alle collaboratrici
e ai collaboratori del settore. Syna esige pertanto aumenti generalizzati di 150 franchi.
La registrazione della durata del lavoro non si tocca!
Syna osserva con forte preoccupazione i continui attacchi politici non solo contro gli adeguamenti salariali, ma anche contro i salari attuali. Alcune iniziative parlamentari (Graber e Suter)
stanno cercando, di fatto, di abolire la registrazione della durata del lavoro per interi settori o
categorie di lavoratori. A che servono gli aumenti di stipendio se gli orari di lavoro pattuiti non
vengono più osservati? Un imprenditore potrebbe, ad esempio, accordare un aumento di
100 franchi (su un salario mensile di 6000 franchi), ma controbilanciarlo con del lavoro supplementare non registrato: 40 minuti a settimana (su una settimana contrattuale di 40 ore) sono sufficienti ad annullare l’aumento.
Un congedo di paternità subito!
Oltre ad adeguamenti equi delle rimunerazioni, crescente importanza va conferita anche
all’equilibrio tra lavoro e tempo libero e alla conciliabilità tra vita professionale e vita famigliare. Syna continuerà ad integrare le relative rivendicazioni in ogni trattativa CCL o a proporle
come soluzioni alternative in trattative salariali in stallo. Affinché in futuro tutti i papà (così
come i loro bimbi e le loro famiglie!) possano beneficiare di 20 giorni di congedo di paternità
finanziati in modo solidale, a prescindere dal ramo professionale, Syna ha lanciato con Travail.Suisse e altre associazioni un’iniziativa popolare in tal senso.
Per informazioni:
Arno Kerst, presidente Syna, 044 279 71 40, 079 598 67 70, [email protected]
Sulla pagina seguente: grafico sull’evoluzione del PIL e dei salari CCL.
3

8
Evoluzione del PIL e dei salari CCL
6.8
7
6
4.6
5
4.5
! 3.6
4
3
2
2.3
1.5
1.4
?
1
0
2001‐03
2013‐15
PIL
CCL nominale
4
2016
CCL reale