sviluppo sostenibile
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Nuove metodologie e strumenti educativi per la sostenibilità urbana Progetti Educazione / Formazione allo Sviluppo Sostenibile e Progettazione Partecipata Formazione ed aggiornamento del personale docente Progetti di Agenda 21 nelle scuole “Nuove metodologie e strumenti educativi per la sostenibilità urbana” “Ag 21 locale a scuola: mobilità sostenibile dei Poli scolastici di via Makalle’ e via XX Settembre” target: insegnanti scuole medie superiori del Comune di Reggio Emilia target: scuole medie superiori del Polo scolastico di via Makallè e via XX settembre Progettazione azioni: il Piano Operativo “Agenda 21 a scuola La mia scuola è ecologica?” target: tutte le scuole di base del Comune (insegnanti e alunni) Connessioni con altri progetti di mobilità sostenibile Connessioni con altri progetti di risparmio energetico “Ag 21 locale a scuola: l’uso ecologico dell’edificio scolastico e la mobilità sostenibile” target: tutte le scuole medie superiori del Comune di Reggio Emilia OBIETTIVI GENERALI DEL CORSO l diffondere a livello locale e nel mondo della scuola i principi e le metodologie inerenti il concetto di sviluppo sostenibile, creando “cultura diffusa” l incentivare l’utilizzo a livello locale e nel mondo della scuola di strumenti di coinvolgimento innovativi, con particolare riferimento all’introduzione di processi decisionali di progettazione partecipata l illustrare gli strumenti, proposti a livello internazionale ed europeo, per la ricerca dello sviluppo sostenibile locale da utilizzare in successivi progetti specifici della scuola (processi di Ag 21 a scuola, contabilità ambientale della scuola, impronta ecologia, bilancio ambientale, certificazioni ambientali) OBIETTIVI GENERALI DEL CORSO l coinvolgere il più possibile tutte le scuole superiori del Comune al fine di individuare alcuni insegnanti che svolgano il ruolo di “referenti” per i temi dello sviluppo sostenibile, in modo da: l allargare e facilitare il coinvolgimento diretto del mondo della scuola nel processo di Ag 21 cittadino ed in particolare nell’importante fase di redazione di Piani Operativi non solo dei due enti pubblici, ma anche degli altri attori del Forum (il passaggio “dalle idee alle azioni”) l creare tavoli di lavoro allargati – gruppi progetto (scuole, CEA, Amministrazione, ARPA, AGAC, ecc.) per lo studio di futuri progetti/azioni specifici per la “sostenibilità urbana” (Ag 21 a scuola, contabilità ambientale, impronta ecologica, ecc..) OBIETTIVI SPECIFICI DEL CORSO l fornire un’attività formativa sui nuovi metodi e strumenti idonei a: l descrivere l’ambiente nel suo complesso di tematiche intersettoriali l l l l ambiente come sistema economico, ambiente come ecosistema, ambiente nelle componenti storico-culturali e sociali “quantificare” le informazioni relative allo stato e alla dinamica delle condizioni “ambientali” SVILUPPO DEL PROGETTO 1. La sostenibilità urbana: l’approccio teorico e i nuovi strumenti operativi per il mondo della scuola (il processo di Agenda 21). 2. L’apprendimento collaborativo, il lavoro di gruppo e i processi partecipati. 3. Una metodologia per la simulazione di un processo: Workshop - parte 1: sviluppo di visioni di sostenibilità. 4. Una metodologia per la simulazione di un processo: Workshop - parte 2: dalle visioni alle idee/azioni. 5. Strumenti per la sostenibilità urbana: indicatori, indici ambientali e di sostenibilità (l’impronta ecologica). 6. Strumenti per la sostenibilità urbana: la contabilità ambientale e gli indici di qualità ambientale. SVILUPPO DEL PROGETTO apr mag giu set ott nov dic Incontri La sostenibilità urbana: l’approccio teorico e i nuovi strumenti operativi per il mondo della scuola (il processo di Agenda 21) L’apprendimento collaborativo, il lavoro di gruppo e i processi partecipati Workshop Una metodologia per la simulazione di un processo (European Awareness Scenario Workshop – EASW) parte 1: sviluppo di visioni di sostenibilità Una metodologia per la simulazione di un processo (European Awareness Scenario Workshop - EASW) parte 2: dalle visioni alle idee/azioni Incontri Strumenti per la sostenibilità urbana: indicatori, indici ambientali e di sostenibilità (impronta ecologica) Strumenti per la sostenibilità urbana: la contabilità ambientale e gli indici di qualità ambientale Consulenze in itinere posta elettronica sportello di consulenza tecnica Nuove metodologie e strumenti educativi per la sostenibilità urbana 1° incontro La sostenibilità urbana: l’approccio teorico e i nuovi strumenti operativi per il mondo della scuola (il processo di Agenda 21). SVILUPPO SOSTENIBILE l J.R. Hichs SOSTENIBILITA' "massimo ammontare che una comunità può consumare in un certo periodo e rimanere, tuttavia, lontana dall'esaurimento delle risorse come all'inizio" l Bruntland, 1987 SVILUPPO SOSTENIBILE "sviluppo che risponde alle necessità del presente, senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie esigenze” “processo nel quale l’uso delle risorse, la direzione degli investimenti, la traiettoria del processo tecnologico e i cambiamenti istituzionali concorrono tutti insieme ad accrescere le possibilità di rispondere ai bisogni dell’umanità non solo oggi, ma anche in futuro” SVILUPPO SOSTENIBILE l ONU, 1992 SVILUPPO SOSTENIBILE "per sviluppo sostenibile s'intende un miglioramento di qualità della vita, senza eccedere la capacità di carico degli ecosistemi alla base” l ICLEI, 1994 SVILUPPO SOSTENIBILE "sviluppo che offre servizi ambientali, sociali ed economici di base a tutti i membri di una comunità, senza minacciare l'operabilità dei sistemi naturale, edificato e sociale da cui dipende la fornitura di tali servizi" SVILUPPO SOSTENIBILE LE TRE GRANDI CATEGORIE DELL’AMBIENTE 1. Ambiente come SISTEMA ECONOMICO le azioni mirano solitamente al miglioramento del l benessere materiale; il loro requisito è quindi “l’efficienza economica” (pre-requisito della sostenibilità) la valutazione dell’efficienza economica può avvenire l secondo due punti di vista: privatistico o sociale/pubblico nella valutazione economica, occorre tenere conto delle l “esternalità economiche” negative che devono essere adeguatamente compensate SVILUPPO SOSTENIBILE LE TRE GRANDI CATEGORIE DELL’AMBIENTE 2. Ambiente come ECOSISTEMA l l l l nella valutazione della sostenibilità ambientale, il tema degli effetti sul sistema dei viventi è un punto nodale: esso è il cuore delle tematiche ecologiche gli effetti sugli ecosistemi devono essere trattati al di fuori della sfera economica con criteri propri sostenibilità forte o debole: scelta che coinvolge la sfera etica ed il problema di fondo della sostenibilità legato alla equità intergenerazionale la sicurezza per la salute umana: il criterio base della sostenibilità è costituito dal rispetto di soglie di ammissibilità dei vari tipi di rischio ed impatto SVILUPPO SOSTENIBILE LE TRE GRANDI CATEGORIE DELL’AMBIENTE 3. Ambiente come PATRIMONIO CULTURALE l l l l conserva i segni della storia è paesaggio ed in quanto tale porta valenze estetiche una società senza memoria non sa dove andare lasciare alle generazioni future anche un capitale di valenze culturali SVILUPPO SOSTENIBILE Dimensione ambientale, sociale, economica n Approccio sistemico ai problemi e alle risposte n Qualità della vita n Visione di lungo termine n Equità, pari opportunità n QUALITA’ AMBIENTALE Politiche ambientali EFFICIENZA ECONOMICA QUALITA’ SOCIALE Politiche economiche Politiche sociali SVILUPPO SOSTENIBILE IMPERATIVI STRATEGICI PER OGNI PAESE: l ridurre i consumi energetici all’interno dei processi di crescita l aumentare la soddisfazione dei bisogni delle popolazioni più povere l preservare e consolidare il patrimonio naturale l ridefinire la direzione del processo tecnologico e controllare i fattori di rischio l combinare fattori economici ed ecologici nel prendere decisioni (CONTABILITA’ AMBIENTALE) SVILUPPO SOSTENIBILE l lo sviluppo sostenibile deve avvenire all’interno della capacità di carico degli ecosistemi, ovvero quanto le risorse di base possano sostenere e provvedere ai bisogni umani senza per questo essere esaurite l lo sviluppo sostenibile contiene in sé la contraddizione “crescita economica - conservazione delle risorse naturali”, quindi la velocità del prelievo di risorse dall’ambiente naturale non deve superare quella di rigenerazione delle stesse e la velocità nella produzione di scarti non deve superare quella di smaltimento da parte degli ecosistemi coinvolti (CAPACITA’ DI CARICO e IMPRONTA ECOLOGICA) SVILUPPO SOSTENIBILE l ICLEI, 1994 SVILUPPO SOSTENIBILE "sviluppo che offre servizi ambientali, sociali ed economici di base a tutti i membri di una comunità, senza minacciare l'operabilità dei sistemi naturale, edificato e sociale da cui dipende la fornitura di tali servizi” l SVILUPPO URBANO SOSTENIBILE, perché il livello locale è quello che più immediatamente è in grado di lanciare la sfida dello sviluppo sostenibile in quanto le amministrazioni e i privati sono più a contatto con i problemi ambientali e con le cause che li determinano (INDICATORI DI SOSTENIBILITA’ e INDICI DI QUALITA’ URBANA) SVILUPPO SOSTENIBILE “CITTA’ SOSTENIBILE” l la città è il luogo di maggiore consumo di risorse e produzione di rifiuti l il confine tra città e non-città non è più chiaramente identificabile l la città è il luogo dove vive la maggioranza della popolazione; la qualità della vita dipende dalla qualità dello spazio urbano SVILUPPO SOSTENIBILE LA COMPLESSITA’ DEL PROBLEMA l Il problema di sviluppo sostenibile è complesso in quanto nasce da un problema globale e si pone come problema etico: “Lo sviluppo economico e demografico sta mettendo in crisi gli equilibri naturali fondamentali: vogliamo modificare i nostri comportamenti in modo da lasciare alle generazioni future una situazione almeno non peggiore della attuale sia per quanto riguarda la consistenza delle risorse che per quanto riguarda l’immissione di residui?” l Due risposte: l l Risolveremo il problema in seguito, intanto andiamo avanti così Sì, cambiamo comportamento. Ma come? SVILUPPO SOSTENIBILE “… La sostenibilità è anche (qualcuno dice soprattutto) un problema culturale. D’accordo la dimensione amministrativa, politica, tecnica, gli indicatori, etc., ma non è pensabile un cambiamento così complesso come quello richiesto dalla sostenibilità senza un supporto culturale. Forse è un problema di linguaggi (gli amministratori e i tecnici sono spesso verbosi e monotematici, e quindi noiosi e poco vendibili), forse è anche un problema di contenuti, o almeno di contaminazione reciproca di contenuti. Forse un po’ di cultura può far bene alla sostenibilità, così come un po’ di sostenibilità può far bene alla cultura …” SVILUPPO SOSTENIBILE I CRITERI DI SOSTENIBILITA’ FORTE E DEBOLE l N = capitale naturale U = capitale prodotto dall’uomo l SOSTENIBILITA’ FORTE Lo sviluppo è sostenibile se d(N)>0 e d(U)>0 effettivo mantenimento dello stock di risorse non rinnovabili l SOSTENIBILITA’ DEBOLE Lo sviluppo è sostenibile se d(N+U)>0 sostituibilità delle risorse non rinnovabili con capitale umano l Problema centrale: sostituibilità di N con U il principio di tutela dell’ambiente interagisce con i grandi concetti filosofici, etici, religiosi rapporto uomo-natura, eredità generazioni future Nuove metodologie e strumenti educativi per la sostenibilità urbana 1° incontro La sostenibilità urbana: l’approccio teorico e i nuovi strumenti operativi per il mondo della scuola (il processo di Agenda 21). SOCIETA’ AMBIENTE ECONOMIA RICERCA DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE i r arr eF i nnavoi G ei r arr eF annas u Si d ar uc a STRUMENTI VOLONTARI PARTECIPATIVI TECNICI ACCORDI NEGOZIALI, ACCORDI DI PROGRAMMA, PATTI TERRITORIALI AGENDA 21 FASE DI ANALISI PIANI OPERATIVI ATTORI PIANO D’AZIONE DEL FORUM PIANI OPERATIVI ENTI PUBBLICI PIANI OPERATIVI PROVINCIA PIANI OPERATIVI COMUNE FORUM MONITORAGGIO EMAS ISO 14000 RAPPORTO STATO AMBIENTE CONTABILITA’ AMBIENTALE SISTEMA DEGLI INDICATORI SISTEMA DEI CONTI DOCUMENTI DI SOSTENIBILITA’ DOC. DI SINTESI DOC. POLITICO AGENDA 21 L'Agenda 21... Cos’è ? l l è il Piano di Azione dell'ONU per lo sviluppo sostenibile per il 21° secolo definito dalla Conferenza ONU Sviluppo e Ambiente di Rio de Janeiro nel 1992 e sottoscritto da 180 Governi L'Agenda 21 Locale... Cos’è ? l l è il mandato alle autorità locali per tradurre operativamente il Piano di Azione dell’ONU per il 21° secolo un processo partecipato tra tutti i settori e attori della comunità locale per elaborare un Piano di Azione di Ag 21 locale per il 21° secolo verso la sostenibilità ambientale, sociale ed economica AGENDA 21 LOCALE: un movimento internazionale l l l l l Programma di Agenda 21 - ONU - Rio De Janeiro 1992 Carta di Aalborg - “La Campagna per le Città Europee Sostenibili”, 1994 Piano di Lisbona - 1996 Appello di Hannover - 2000 650 Autorità locali aderenti alla Campagna (32 paesi europei e 140 milioni di cittadini) Un fenomeno in crescita in Italia l Coordinamento nazionale Agende 21 Locali (Ferrara, 1999): 140 enti http://www.a21italy.net/ AGENDA 21 LOCALE Perché? l le radici di molti dei problemi indicati dal documento di Rio sono “locali” l le soluzioni a tali problemi sono “risposte a livello locale” (pensa globalmente, agisci localmente) Come? l introduce un modo “nuovo” intersettoriale di affrontare i problemi (relazioni tra ambiente, economia e società) l consente di analizzare i problemi trovando idee, soluzioni, in modo partecipato e condiviso l richiede la responsabilità e il contributo di ogni attore alla realizzazione delle azioni AGENDA 21 LOCALE Un processo partecipato "Uno dei prerequisiti fondamentali per raggiungere lo sviluppo sostenibile è la più ampia partecipazione nei processi decisionali” (Agenda 21, Cap. 23) I vantaggi dei processi partecipati: l efficienza: i processi condivisi sono più lunghi, ma più efficaci nel lungo termine l consapevolezza: promuove una maggiore consapevolezza dei vari attori coinvolti l responsabilità: crea un maggiore senso di identità e di co-responsabilità verso gli obiettivi di sostenibilità l democrazia e equità: promuove il passaggio culturale da un approccio DAD ai processi decisionali (Decide, Announce, Defend) ad approcci negoziali e partecipati con allargamento a tutte le componenti sociali AGENDA 21 LOCALE portatori d’interesse detentori di posta Gli attori (stakeholders) l l l l l l l l l Associazioni (dei consumatori, culturale, ambientalista…) Imprenditori e loro rappresentanti Funzionari e dirigenti enti locali Associazioni di volontariato Enti di controllo Scuole, Università Organi d’informazione locale Cittadini ... AGENDA 21 LOCALE (fasi del processo) Visione Comune sostenibilità Analisi Contesto Piano di azione gruppi Gruppi tematici Monitoraggio Piano Azione Forum Programmi Piani operativi Singoli attori Provincia Comune AGENDA 21 LOCALE (fasi del processo) Incontri di formazione aggiornamento con dirigenti e giunta Fase preliminare Workshop EASW Costituzione di una segreteria tecnica Mappa degli stakeholders 1° Forum di attivazione del processo Fase di analisi FORUM Ag21L Gruppo lavoro A Gruppo lavoro B Gruppo lavoro C Gruppo lavoro D 2° Forum intermedio di presentazione dei risultati della Fase di analisi Fase del Rapporto sullo stato dell’ambiente RA RA RA RA 3° Forum di presentazione del Rapporto Rapporto sullo stato dell’ambiente AGENDA 21 LOCALE Comune di Gioia Tauro fasi e attività del processo Fase preparatoria 1 – 5/2000 Aggiornamenti Giunta –Dirigenti Ricognizione A21 inconscia 1° fase 5/2000- 10/2000 Workshop EASW di simulazione Gioia sostenibile nel 2010 Analisi problemi amb., sociali, economici I NUMERI DEL FORUM 224 adesioni ufficiali 5 gruppi di lavoro tematici 5 facilitatori 1 Segreteria tecnica interassessorile 65 incontri di lavoro media partecipanti 10/15 per gruppo 45 relatori Definizione obiettivi strategici, azioni, target, indicatori, tempi, ruoli Forum A21 Gioia Tauro Monitoraggio Verifica efficacia Azioni / Politiche Gruppi tematici Piano Azione Agenda 21 Locale 3° fase Data Attuazione Azioni A21L Priorità Progetti / Partnership per l’A21L Attori del Forum 2° fase 11/2000Primavera/2001 Provincia RE Comune RE Politiche e Progammi di settore coerenti con il Piano Azione A21 Integrazione con altri strumenti di governo (es. PTCP, Patti Territoriali, Patti Salute) AGENDA 21 LOCALE Comune di Gioia Tauro i dati del processo Gruppi di lavoro Processo § Segreteria tecnica Economia e attività produttive Risorse Ambientali Coesione e qualità sociale § 5 facilitatori § 6 incontri per gruppo in media § 50 incontri complessivi 2 fasi § 40 relatori testimon. esterne § 223 adesioni ufficiali Cultura, Informazione e Partecipazione Risorse Territoriali § 150 partecipanti attivi § Media 10-15 partecipanti per gruppo tematico Risultati Partecipazione: § Confronto § Dialogo, § Legittimazione § Socializzazione dei problemi e delle possibili soluzioni § Co-responsabilità Tecnico-gestionali: § Aggiornamento professionale individuale e di gruppo. § Indicazioni per le politiche di settore § Piattaforma per nuovi progetti / Piano strategico e operativo § Opportunità per nuove partnerships AGENDA 21 LOCALE del Comune di Gioia Tauro verso il piano operativo l Ricognizione all’intero del Comune e della Provincia dei progetti realizzati o in corso orientati in un logica di sviluppo sostenibile (Agenda 21 inconscia): Le buone pratiche l Elaborazione del Piano di Azione Operativo del Comune che preveda il recepimento (PEG 2002) e la realizzazione di un programma di azioni/progetto di A21L, previste dal Piano di Azione del Forum l Integrazione e il recepimento degli obiettivi del Piano di Azione A21L con gli obiettivi di altri strumenti di programmazione, gestione e pianificazione (es. PEG, Bilancio Ambientale, regolamento edilizio, Piano energetico…) l Informazione e la diffusione del Piano e dei suoi obiettivi a tutti gli attori economici, istituzionali, sociali e culturali presenti sul territorio, attraverso l’uso diversi canali di comunicazione. l Supporto ai Gruppi Progetto - Azione A21L l Monitoraggio periodico dell’attuazione delle azioni (Forum) AGENDA 21 LOCALE del Comune di Gioia Tauro verso il piano operativo l Questionario per i vari stakeholders del Forum: impegni di settore per realizzare progetti /azioni, disponibilità a progetti in partnerships l Creazione di partnerships/alleanze per l’Agenda 21 Locale tra diversi attori per obiettivi e progetti condivisi, con accordi volontari che definiscano piani di lavoro, risorse, tempi, ruoli e procedure condivise l Elaborazione di progetti-azione A21L previsti dal Piano mediante appositi Gruppi-Progetto, con responsabili di progetto, definizione di risorse, tempistica, ruoli, attuazione, verifica l Attivazione progetti l Monitoraggio e verifica periodica sulla realizzazione delle azioni e progetti di A21L l Valorizzazione e diffusione delle “migliori pratiche” di sviluppo sostenibile da parte di tutti gli attori a livello provinciale, mediante attività di comunicazione mirata, sensibilizzazione e formazione AGENDA 21 LOCALE del Comune di Reggio E. il piano di comunicazione integrato l Conferenze stampa l Workshop interattivi su scenari di sostenibilità l Newsletter l Poster Fase di Analisi / Piano d’Azione l Sito web A21LGioia Tauro l Campagna di spot radio promozionali l Trasmissione televisiva dedicata COINVOLGIMENTO DEGLI STAKEHOLDERS NEI PROGETTI DI SOSTENIBILITA’ DEL COMUNE Piano di Comunicazione poster sito web newsletter forum spot radio trasmissione TV Processo di AGENDA 21 Piano di Azione Contabilità Ambientale Piani Operativi Forum seminario con amministratori Corsi di formazione interni enti locali, scuole, ordini professionali, associazioni, cittadini, enti di controllo, imprenditori, ... - funzionari ente Progetto SISTeR - tecnici ente - ARPA - Osservatorio Famiglie confronto indicatori Piano d’Azione indice di qualità dello spazio residenziale indice di naturalità corso di formazione Ag 21 mobilità sostenibile Ag 21 scuola ecologica Piano Operativo Comune Stakeholders conferenza stampa sito Web Progetti di Agenda 21 a scuola - scuole - Provincia - volontariato - Settore Traffico - ARPA - dirigenti - amministratori forum buone pratiche progetti PEG 2002 scheda PEG Sito web ReggioSostenibile Zonizzazione acustica (?) Piano energetico (?) partecipazione attiva di tutti gli attori partecipazione solo di alcuni attori piano comunicativo