Qualità dell`aria negli ambienti interni

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Qualità dell`aria negli ambienti interni
Qualità dell’aria negli ambienti interni
Analisi e soluzioni costruttive base gesso
SOLUZIONI COMPLETE E INNOVATIVE
PER COSTRUIRE SOSTENIBILE
Struttura
Coperture
Involucro opaco
Involucro
trasparente
Pavimenti e
controsoffitti
Canalizzazioni
e impianti
Partizioni
interne
Architettura
d’interni
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Saint-Gobain, leader mondiale nel mercato dell’edilizia, sviluppa, produce e distribuisce soluzioni
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costruttivi a base gesso che Qualità dell’Aria negli ambienti interni
migliora la qualità dell’aria
negli ambienti interni Inquinanti ambientali
Composti Organici Volatili
Curve di Emissione dei VOC
Dinamiche di Diffusione
3
3
4
4
4
5
La formaldeide
6
Caratteristiche6
Sorgenti6
Produzione7
Concentrazione8
Effetti negativi
10
Test sulle emissioni e limiti normativi
12
Normativa europea sulla qualità dell’aria
Linee guida
Soluzioni per migliorare la qualità dell’aria
Ruolo attivo
Le soluzioni Saint-Gobain Gyproc
Il Gesso
La Tecnologia Activ’Air®
Assorbimento della formaldeide
Test di laboratorio
Test svolti nelle scuole di Kallo (Belgio) e Wiazowna (Polonia)
Domande e risposte
14
14
16
16
17
17
18
19
20
22
24
Soluzioni costruttive con Activ’Air®26
Pareti 26
Contropareti 29
Controsoffitti31
Prodotti34
Lastre in gesso rivestito
Lastre accoppiate
Controsoffitti continui
Controsoffitti modulari
Intonaci e rasanti
34
35
36
37
37
Esempi di applicazione
38
Normative e Regolamenti
Enti certificatori
41
44
2
Introduzione
Qualità dell’aria
negli ambienti interni
L’inquinamento indoor è:
“la presenza nell’aria di ambienti confinati di contaminanti
fisici, chimici e biologici non presenti naturalmente
nell’aria esterna di sistemi ecologici di elevata qualità”
[Ministero dell’Ambiente 1991]
Nell’ambito delle costruzioni l’uomo ha sempre lavorato
mularsi nei nostri corpi ancora geneticamente imprepara-
con quattro elementi puri, che ha imparato a conoscere e
ti. Quanto sta avvenendo a livello planetario ci coinvolge
riconoscere nel corso dei secoli:
singolarmente in dinamiche d’impoverimento della qua-
- la terra, e di conseguenza la pietra, il laterizio, la calce,
lità ambientale che, per ognuno di noi, parte dalla propria
il gesso, ecc;
abitazione. Passiamo il 90% del nostro tempo in ambienti
- l’acqua, come elemento d’impasto;
confinati: casa, ufficio, scuola, palestra... Senza rendercene
- l’aria, come condizione per l’essiccazione e la
conto, respiriamo quantità elevate di sostanze inquinanti,
stabilizzazione dei processi costruttivi;
fino a cinque volte superiore rispetto all’esterno.
- il fuoco, come elemento di trasformazione.
Queste sostanze nocive, invisibili a occhio nudo, possono
Con l’avvento dell’epoca moderna, caratterizzata dallo
causare problemi per la salute: tosse, mal di testa, irrita-
sfruttamento dei combustibili fossili su larga scala e dalla
zione agli occhi e senso di affaticamento.
nascita della chimica industriale, si assiste al progressivo
Molte di queste sostanze vengono emesse e diffuse nelle
degrado del nostro eco-sistema: vengono sistematicamen-
abitazioni dai materiali edili impiegati in fase di costru-
te riversate nell’ambiente numerose sostanze spesso sco-
zione (isolanti, impermeabilizzanti, tinte murali, vernici e
nosciute ai processi metabolici umani; altri composti ven-
impregnanti), altre sono contenute negli arredi e nei pro-
gono immessi nel nostro habitat in quantità tali da non
dotti per la pulizia della casa (profumi e detergenti), altre
essere digeribili dall’ambiente stesso e finiscono per accu-
ancora entrano in casa dall’ambiente esterno.
90%
del tempo in
ambienti interni
lavoro palestra
casa scuola
3
Inquinanti ambientali
Composti Organici Volatili
La stragrande maggioranza delle sostanze che rappresen-
Fino ad ora sono stati identificati più di 900 differenti VOC
tano l’inquinamento chimico di un ambiente indoor ap-
e negli ambienti confinati domestici se ne possono rilevare
partiene alla consistente categoria dei Composti Organici
da 50 a 300 circa; l’impatto ambientale degli inquinanti
Volatili (VOC: dall’inglese “Volatile Organic Compounds”),
gassosi può manifestarsi in diverse forme e non interes-
molecole molto differenziate per grado di nocività ed im-
sare esclusivamente l’aria (si riscontra la presenza di so-
patto organolettico che, facilmente evaporabili dalle su-
stanze nocive anche nell’acqua domestica e nei depositi
perfici dell’involucro edilizio o degli arredi in esso conte-
pulviscolari su cibi, mobili e suppellettili).
nuti, si disperdono nell’aria a temperatura ambiente. I VOC
La caratteristica complessità strutturale e di aggregazio-
possono derivare da sintesi chimica antropogenica (aldei-
ne dei VOC permette a tali sostanze di essere assimilate
di, ftalati, acidi, ecc.) o avere origine biogenica (soprattutto
dall’organismo umano sia per assorbimento cutaneo che
terpeni). Tali vapori chimici, sprigionati ed accumulati in
per ingestione o inalazione.
ambienti indoor, possono essere tossici o irritanti.
Curve di Emissione dei VOC
Le emissioni di VOC di un determinato materiale o pro-
EMISSIONE PRIMARIA
dotto da costruzione seguono temporalmente tre distinte
È alta all’inizio del ciclo di vita del prodotto ma tende a di-
fasi e vengono quindi suddivise in altrettante categorie
minuire nel tempo (da sei mesi per composti umidi, come
(cfr. Figura 1):
vernici e adesivi, fino a qualche anno per altri prodotti).
La velocità di decadimento dipende dalla volatilità del
GRAFICO DELLE CURVE DI EMISSIONE DI UN PRODOTTO LIQUIDO (FIG. 1)
Variabilità dei Compositi Volatili in ambiente indoor
300
1 Superficie appena verniciata
Emissioni TVOC (µg/m3)
250
2 La vernice stesa comincia ad evaporare
200
150
I vapori della vernice
vengono assorbiti
3
e riemessi dalle pareti
Le muffe digeriscono i composti
organici presenti e/o assorbiti
4
delle pareti e producono emissioni
100
50
0
1
2
3
Mesi
4
5
6
-50
5 La vernice è evaporata quasi completamente
Emissione primaria
Prodotti ossidativi
e di trasformazione
Emissione secondaria
Inquinanti ambientali
composto, dalla sua complessità strutturale e dalla sua
EMISSIONE OSSIDATIVA E DI TRASFORMAZIONE
reattività con l’ambiente.
L’ossidazione dei prodotti applicati e/o dei composti assorbiti dalle superfici durante l’emissione primaria genera
EMISSIONE SECONDARIA
una curva di emissione che si affianca a quella seconda-
Durante l’emissione primaria molte sostanze evaporano
ria già descritta; alcune muffe inoltre, assorbendo i costi-
nell’ambiente e vengono accumulate sulle sue superfici
tuenti organici di talune vernici, come sottoprodotto di
interne (pareti, soffitti, pavimenti); la diffusione nel tempo
digestione, possono emettere microtossine volatili che
di tali composti genera una curva di rilascio crescente che
generano un’ulteriore curva di emissione.
accompagna l’emissione primaria per lunghissimi periodi.
Dinamiche di Diffusione
I VOC hanno due diverse modalità di diffusione all’interno
EVAPORAZIONE
degli ambienti: per capillarità attraverso i materiali e per
I composti presenti sulle superfici di un ambiente, sia che
evaporazione dalle superfici.
provengano da stratigrafie più interne o che facciano parte dell’applicazione di tinte e/o vernici, possono migrare
CAPILLARITÀ
nell’aria indoor attraverso una dinamica evaporativa. Il
Un elemento interno alla muratura, come ad esempio un
processo di evaporazione è esponenzialmente proporzio-
prodotto coibente, può emettere composti che, per diffu-
nale alla temperatura ambientale per cui, al variare anche
sione, raggiungono l’aria migrando attraverso il materiale
minimo di quest’ultima grandezza, si registra un forte au-
stratigraficamente più superficiale o, a seconda della posa
mento della concentrazione di composti all’interno di un
e della tecnica costruttiva, attraverso i bordi di giunzione
luogo chiuso.
o le fughe tra elementi.
5
La Formaldeide
Caratteristiche
La formaldeide, a causa della sua elevata diffusione e delle
no ed uno di idrogeno. A temperatura ambiente si presen-
sue alte concentrazioni negli ambienti indoor, è il Compo-
ta come un gas incolore dall’odore pungente ed irritante.
sto Organico Volatile maggiormente studiato e conosciuto
La sua struttura chimica presenta diverse caratteristiche
per caratteristiche chimico-fisiche e dinamiche tossicologi-
che la rendono industrialmente interessante e largamente
che. Viene utilizzata come «marker» della qualità dell’aria
impiegata nella produzione dei materiali da costruzione; è
indoor nei protocolli di salubrità ambientale.
presente in numerosi prodotti per la casa e dispersa negli
La formaldeide fu scoperta nel 1867 dal chimico tedesco
ambienti domestici come sottoprodotto di combustione.
August Wilhelm von Hofmann; è una molecola molto
semplice costituita da un atomo di carbonio, uno di ossige-
Sorgenti
SORGENTI DI FORMALDEIDE IN CASA
MATERIALE
IMPIEGO
Schiume sigillanti e/o isolanti
Conservante per prodotti autoespandenti di cantiere
Legno
Legante costituito da legami urea-formaldeide,
melammina-formaldeide, fenolo-formaldeide in
pannelli di compensato, multistrato, truciolato, MDF,
OSB, impiallacciato.
Carte da parati e moquette
Collante
Tessuti
Sbiancante e/o componente degli inchiostri di stampa
Pellami
Agente conciante
Vernici e tinte
Antibatterico per la conservazione dei contenuti
organici di prodotto
Tabacco
Sottoprodotto di combustione presente nel fumo di
sigari e sigarette
Apparecchi per riscaldamento
Sottoprodotto di combustione presente nei gas di
scarico di caldaie a legna e/o gas
Tabella 1
6
Le sorgenti di formaldeide presenti negli ambienti dome-
tabacco, le fonti più significative di formaldeide sono rap-
stici comprendono i materiali da costruzione, il fumo di
presentate dai materiali che contengono resine urea-for-
tabacco, i prodotti per la pulizia, gli apparecchi a combu-
maldeide, melammina-formaldeide, fenolo-formaldeide.
stione (stufe a legna, cherosene o gas). La formaldeide può
Tali prodotti sono rappresentati da pannelli in legno pres-
essere utilizzata come apprettante, come componente di
sato, truciolato o compensato e vengono utilizzati nelle
colle o adesivi, come conservante in alcune vernici, come
pavimentazioni, negli arredi o nei rivestimenti di pareti
disinfettante negli articoli per la pulizia. Oltre al fumo di
(cfr. Tabella 1).
Produzione
La produzione di formaldeide in Italia è cominciata negli
attestata sulle 50 mila tonnellate annue, mentre oggi se ne
anni ’30 del secolo scorso con quantitativi annuali di poche
producono oltre 300 mila tonnellate. Di queste ne vengono
migliaia di tonnellate ed è aumentata fino ai primi anni ’90,
commercializzate circa 60 mila, per un valore totale di 15
raggiungendo picchi di oltre 100 mila tonnellate. Alla fine
milioni di euro (cfr. Tabella 2).
degli anni ’90 la produzione di formaldeide in Italia si era
FORMALDEIDE PRODOTTA E VENDUTA IN ITALIA
PRODUZIONE
VENDITA
ANNO
Tonnellate
Tonnellate
Milioni di €
1931*
700
/
/
1933*
1.100
/
/
1937*
6.000
/
/
1990**
113.900
/
/
1991**
103.800
/
/
1992**
86.800
/
/
1993**
58.000
/
/
1994**
59.200
/
/
1995**
48.200
/
/
1996**
47.600
/
/
1997**
43.100
/
/
1998**
52.500
/
/
2010***
328.600
56.100
14,6
2011***
359.100
64.200
17,9
2012***
324.600
58.100
15,2
2013***
317.200
56.600
14,8
Tabella 2
*Fonte: Enciclopedia Italiana - I Appendice (1938)
** Fonte: Federchimica (1998)
*** Fonte: ISTAT rilevazione Prodcom (2014)
7
La Formaldeide
Concentrazione
In Italia la concentrazione di formaldeide in ambienti
In Italia, il quantitativo di formaldeide presente in ambien-
confinati è molto variabile a seconda che si prendano
ti interni sfiora livelli 5 volte superiori rispetto all’esterno
in considerazione edifici residenziali, scolastici o lavo-
con un leggero miglioramento negli ambienti lavorativi
rativi; tali differenze possono essere ulteriormente am-
dove, in relazione all’outdoor, la sostanza raggiunge con-
plificate dalla posizione geografica (meno inquinanti al
centrazioni triple (cfr. Tabella 3).
sud) o dalle caratteristiche prestazionali degli involucri
(più inquinanti negli edifici energeticamente efficienti).
Concentrazione
di formaldeide
5 volte
nelle case superiore
rispetto all’esterno
esterno
CONCENTRAZIONI MEDIE DI FORMALDEIDE IN ITALIA
10
9
Rapporto
8
7
6
5
4
4,7
4,6
3
3,2
2
1
0
1
abitativo
1
lavorativo
Indoor
Tabella 3
8
1
scolastico
Outdoor
La Formaldeide
9
La Formaldeide
Effetti negativi
L’inalazione di formaldeide può causare effetti irritati-
po 1 “sostanze cancerogene per l’uomo” (cfr. Tabella 4).
vi sia a breve che a lungo termine. Le sue conseguenze
Gli effetti cronici di un’esposizione continua a formaldeide
sulla salute umana dipendono principalmente da tre
(anche a basse dosi) possono riassumersi in tosse, cefalea,
fattori: il livello di concentrazione aerodispersa, il tem-
sonnolenza, astenia, riduzione delle capacità mnemoniche
po di esposizione e la suscettibilità individuale. Tale
ed alterazioni epatiche.
sostanza causa irritazione delle mucose, degli occhi e
Il limite tossicologico minimo o Lowest Concentration of
del tratto respiratorio, provocando nausea e difficol-
Interest (LCI), soglia sotto la quale la formaldeide non ar-
tà respiratorie, reazioni allergiche e attacchi di asma.
reca conseguenze sull’organismo umano anche se assimi-
Nel 2004 lo IARC ha inserito la formaldeide nel Grup-
lata per lunghissimi periodi, è 10 μg/m3. Secondo l’OMS,
CLASSIFICAZIONI INTERNAZIONALI
DIRETTIVA 93/21/CEE
IARC
(International Agency for
Research on Cancer)
CCTN
(Commissione Consultiva
Tossicologica Nazionale)
US EPA
(Environmental Protection
Agency)
US NTP
(National Toxicology Program)
ACGIH
(American Conference of
Governmental Industrial
Hygienists)
Tabella 4
10
CAT
1B
Sostanze da considerare cancerogene
per l’uomo:
esistono elementi sufficienti per ritenere verosimile
che l’esposizione dell’uomo ad esse possa provocare
lo sviluppo di tumori, in generale sulla base di
adeguati studi a lungo termine su animali ed altre
informazioni specifiche.
GRUPPO
1
Cancerogeno accertato per l’uomo:
vi è sufficiente evidenza di cancerogenicità nell’uomo in studi epidemiologici adeguati.
CAT
2
Sostanze da considerare cancerogene
per l’uomo:
sostanze per le quali, sulla base di adeguati studi a
lungo termine effettuati su animali e/o altre informazioni specifiche, esistono elementi sufficienti per
ritenere verosimile che l’esposizione dell’uomo ad
esse possa provocare lo sviluppo di tumori.
GRUPPO
B1
Probabile cancerogeno per l’uomo:
sostanze per le quali esiste una limitata evidenza
epidemiologica di cancerogenicità. Il gruppo riguarda sostanze per le quali una “sufficiente evidenza di
cancerogenicità” sugli animali viene, in via precauzionale, considerata a rischio cancerogeno anche per
l’uomo.
//
Cancerogeno per l’uomo:
sufficiente evidenza di cancerogenicità rilevata da
studi sull’uomo nei quali viene indicata una precisa
relazione di causa-effetto tra esposizione, sostanza
e cancro sull’uomo.
CAT
A2
Cancerogeno sospetto per l’uomo:
i dati sono di adeguata qualità ma conflittuali o
insufficienti per classificare la sostanza come certamente cancerogena per l’uomo.
La Formaldeide
esposizioni a breve termine di concentrazioni inferiori 60
legate alle sue effettive concentrazioni, al periodo medio
μg/m non comportano conseguenze sulla salute, mentre
di permanenza e alle abitudini degli occupanti: ipotizzan-
un quantitativo di 30 μg/m3 viene considerato il limite per
do per ogni individuo un’inalazione media di 20 m3 d’aria
la soglia olfattiva e la comparsa dei primi segni di irrita-
al giorno, l’OMS ne quantifica il volume potenzialmente
zione oculare (cfr. Tabella 5). Se la concentrazione di for-
respirabile all’aperto, in ambiente abitativo e al lavoro;
maldeide nell’aria cresce fino a 100 μg/m si manifestano
contemporaneamente, in base alla concentrazione di
i primi sintomi di irritazione nasale che, oltre tale limite,
formaldeide registrata nei suddetti ambiti, definisce un
possono interessare anche le vie aeree inferiori, la trachea
range espositivo legato alla sostanza inquinante e para-
e i bronchi.
metrizzato sull’eventuale presenza di arredi nei locali e/o
L’esposizione a formaldeide è un parametro fondamen-
sull’abitudine al fumo degli occupanti (cfr. Tabella 6).
3
3
tale che permette di quantificare il rischio tossicologico
della sostanza in funzione di circostanze multifattoriali
FORMALDEIDE / EFFETTI SULLA SALUTE DOPO ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE (OMS)1
EFFETTO
CONCENTRAZIONE [μg/m3]
Percezione dell’odore
30
Irritazione rinofaringea
100
Diminuzione della percezione nasale (esp. = 3-5 ore)
500
Irritazione oculare
600
Sensazione pungente (occhi e naso)
2.500
Tollerabilità alla lacrimazione
5.000
Forte lacrimazione (durata del sintomo = 1 ora)
12.000
Tabella 5
FORMALDEIDE / RANGE DI ESPOSIZIONE (OMS)1
AMBIENTE
SORGENTE
Esterno
(permanenza = 10% del totale; aria respirata = 2 m3)
Aria
Abitativo
(permanenza = 65% del totale; aria respirata = 10 m3)
Lavorativo
(permanenza = 25% del totale; aria respirata = 8 m3)
Fumo attivo (20 sigarette/giorno)
Ambientale
Arredi
Fumo passivo
RANGE [μg/m3]
1-20
30-60
100
50-350
Ambientale
30-60
Esposizione professionale
1.000
Fumo passivo
Sigarette
50-350
60.000-130.000
Tabella 6
1
OMS - Regional Office for Europe. Air Quality Guidelines for Europe. Copenhagen; 2000 (WHO Regional Publications, European Series)
11
La Formaldeide
Test sulle emissioni e limiti normativi
Le normative europee sulla qualità dell’aria interna e gli enti certificatori che adottano protocolli
procedurali affinché tali norme vengano soddisfatte, propongono dei limiti di esposizione legati
alla formaldeide che variano a seconda che si certifichi un prodotto da costruzione o un ambiente
confinato:
Test di prodotto (Emission Test Chamber)
A livello europeo il test di un prodotto avviene nel 90% dei
flussimetro mantiene costante il tasso di ricambio d’aria
casi attraverso l’utilizzo di una camera di prova ambientale
verso l’esterno sul valore di 0,5 vol/h. Le condizioni clima-
standard utilizzando il metodo descritto nelle norme UNI
tiche della camera vengono fissate ad una temperatura
EN 16000 (-3, -5, -9, -10, -11). Il sistema consiste nel po-
di 23 ± 2 °C con UR del 50 ± 5%. Il materiale da analizzare
sare/stendere importanti superfici di materiale/prodotto
rimane in camera di prova per 28 giorni e viene misurato
all’interno di un ambiente con volume normalizzato.
nelle sue emissioni al 3° ed al 28° giorno di test. Il sistema
Le emissioni della superficie esaminata, tramite un ap-
armonizzato appena descritto, con diverse sfumature circa
posito sistema di pompaggio, sono aspirate, rimesse in
i composti ricercati, è utilizzato dai maggiori protocolli di
circolo e miscelate nella camera di prova per essere poi
analisi precedentemente trattati nei capitoli “Normative
convogliate nel campionatore preposto all’adsorbimen-
e Regolamenti” ed “Enti Certificatori”.
to dei composti volatili (solitamente tipo “Tenax TA”). Un
*
Test di ambiente (metodo diffusivo)
Tutti gli enti certificatori italiani di cui in appendice, per
chiuso per almeno 24 ore ad una temperatura costante
l’analisi di un ambiente, utilizzano un protocollo esegui-
attorno ai 20 °C.
to secondo UNI EN 14412:2005 attraverso l’utilizzo di un
Si propone nella pagina sucessiva uno schema riassuntivo
campionatore diffusivo a simmetria radiale. La cartuccia
sui limiti adottati per la formaldeide da alcuni paesi eu-
adsorbente (specifica per aldeidi o VOC) viene posizionata
ropei attraverso protocolli cogenti e/o di base volontaria
per circa una settimana all’interno dell’ambiente oggetto
impostati per la certificazione di prodotto e/o di ambien-
di analisi e, successivamente, analizzata in laboratorio.
te; tali limiti, determinati e verificati attraverso i protocol-
Il campionatore viene posizionato al centro dell’ambiente
li procedurali appena esposti (“Emission Test Chamber”
da analizzare ad un’altezza di circa 150 cm da terra; l’ana-
per i materiali da costruzione e “Metodo Diffusivo” per gli
lisi va effettuata senza arredi tra i 30 ed i 90 giorni dalla
ambienti confinati), vengono nello schema paragonati ai
chiusura del cantiere e, prima di eseguirla, è necessario
valori guida suggeriti dall’OMS o da contesti normativi
pulire tutte le superfici interne con detergenti naturali,
nazionali.
arieggiare il locale e quindi mantenerlo completamente
* L’adsorbimento è il fenomeno superficiale che interessa molecole di sostanze diverse.
12
L’assorbimento avviene attraverso il nucleo di un solido o di un liquido.
La Formaldeide
FORMALDEIDE / LIMITI NORMATIVI
FONTE
CONTESTO
VERIFICA
LIMITE [μg/m3]
OMS – Guidelines for Indoor Air Quality
2010
Ambientale
(30 min.)
non specificata
≤100
ISPRA - Joint Research Centre 2005
Ambientale
(30 min.)
non specificata
≤30
Italia – Circolare n°57 del 22/06/1983
Ambientale
non specificata
≤120
Italia – CasaClima Certificazione
ClimaHotel 2014
Ambientale
(UNI 14412)
≤60
Italia – ClimAbita Sigillo Eco-Life 2014
Ambientale
(UNI 14412)
≤60
Italia – ARCA Casa Legno 2014
Ambientale
(UNI 14412)
Germania – Sentinel Haus
Ambientale
(UNI 16000)
≤60
Francia - AFSSET*
Ambientale
(1 anno)
non specificata
≤10
Germania - AG IRK/AOLG 2008*
Ambientale
non specificata
≤12
Gran Bretagna – COMEAP 2004*
Ambientale
(30 min.)
non specificata
≤100
Olanda – RIVM 2007*
Ambientale
(1 anno)
non specificata
≤10
FInlandia – FiSIAQ 2001*
Ambientale
non specificata
≤50
Germania – “Der Blaue Angel”
Camera di Prova
(UNI 16000)
≤60
A
≤40
B
≤60
A+
≤10
Francia – Décret n° 2011/321
Camera di Prova
(UNI 16000)
A
≤60
B
≤120
C
>120
Germania – GEV Emicode
Camera di Prova
(UNI 16000)
≤50
Germania – BGA (Pannelli base legno)
(Pannelli base legno)
(UNI 717-1 e 2)
≤120
Italia - DM 10/10/2008
(Pannelli base legno)
(Pannelli base legno)
(UNI 717-1 e 2)
≤120
*Fonte: ISS - Rapporto ISTISAN 13/39 (2012)
in grassetto gli strumenti cogenti
13
Normativa europea
sulla qualità dell’aria
Linee Guida
La qualità dell’aria interna rappresenta oggi un importante requisito prestazionale a cui l’Europa,
con il nuovo Regolamento UE 305/2011, ha cominciato attivamente a dedicare molta attenzione. La suddetta norma, ovvero il CPR (Construction Products Regulation), enuncia nell’allegato I,
comma 3 (igiene, salute e ambiente):
“Le opere di costruzione devono essere concepite e realizzate in modo da non rappresentare, durante il loro intero ciclo
di vita, una minaccia per l’igiene o la salute e la sicurezza dei lavoratori, degli occupanti o dei vicini e da non esercitare
un impatto eccessivo, per tutto il loro ciclo di vita, sulla qualità dell’ambiente o sul clima, durante la loro costruzione,
uso e demolizione, in particolare a causa di uno dei seguenti eventi:
a) sviluppo di gas tossici;
b) emissione di sostanze pericolose, composti organici volatili (VOC), gas a effetto serra o particolato pericoloso
nell’aria interna o esterna;
c) emissioni di radiazioni pericolose;
d) dispersione di sostanze pericolose nelle falde acquifere, nelle acque marine, nelle acque di superficie o nel suolo;
e) dispersione di sostanze pericolose o di sostanze aventi un impatto negativo sull’acqua potabile;
f) scarico scorretto di acque reflue, emissione di gas di combustione o scorretta eliminazione di rifiuti solidi o liquidi;
g) umidità in parti o sulle superfici delle opere di costruzione”.
Le caratteristiche prestazionali descritte nei primi due punti
SECONDO FILONE – si concentra sul contenuto massimo
dell’elenco rappresentano la svolta politica comunitaria nei
di composti volatili che possono essere presenti all’interno
confronti della problematica legata all’inquinamento indo-
di tinte e/o vernici. È costituito dalla Direttiva CE 42/2004
or; tali novità hanno innescato una serie di processi nazio-
che determina obbligatoriamente il limite di TVOC (Total
nali di recepimento tecnico e adeguamento scientifico che,
Volatile Organic Compound) per alcune pitture e dalla
in affiancamento alle normative già presenti, formano il cor-
Decisione UE 312/2014 che stabilisce i criteri per l’as-
pus legislativo europeo dedicato alla qualità dell’aria indoor.
segnazione su base volontaria del marchio ECOLABEL.
La raccolta delle norme comunitarie utilizzabili per il soddisfacimento degli standard qualitativi richiesti dall’appena
TERZO FILONE – si concentra sulle sostanze chimiche che
citato CPR può essere suddivisa in tre filoni principali:
un prodotto da costruzione può emettere in fase di esercizio.
Rappresenta l’espressione diretta del CPR e si sviluppa attra-
PRIMO FILONE – si basa sul principio di classificare e
verso vari strumenti nazionali tra cui possono essere citati:
regolamentare le sostanze chimiche prodotte e/o com-
- il decreto francese sulle emissioni di VOC
mercializzate in Europa attraverso il recepimento del
e formaldeide (2011-321);
sistema mondiale armonizzato di classificazione ed eti-
- il marchio “Ü” del Deutsche Institut für Bautechnik
chettatura delle sostanze chimiche (GHS). Tale recepi-
riguardante le emissioni di VOC nei materiali che
mento è avvenuto con l’emanazione del Regolamento CE
vengono commercializzati in Germania;
1272/2008 (CLP) che ha introdotto nuovi pittogrammi di
- il sistema “RTS-M1” finlandese con protocolli d’analisi
pericolo per la classificazione delle sostanze e modificato
specifici per alcuni composti.
il Regolamento CE 1907/2006 (REACH), altro strumen-
In Italia il terzo filone normativo viene espresso dal D.M.
to nato per garantire la circolazione di prodotti chimici
10/10/2008 che regolamenta la formaldeide emessa dai
regolati nel loro contenuto da limiti di concentrazione.
pannelli a base di legno e dal D.M. 11/04/2008 che, ancora
in fase di definizione per la categoria legata all’edilizia, definisce i requisiti prestazionali legati all’emissività chimica di
tutti i prodotti impiegati per le rifiniture interne degli edifici.
14
15
Soluzioni per migliorare
la qualità dell’aria
Ruolo attivo
Passiamo il 90% del nostro tempo al chiuso: casa, lavoro, scuola, palestra. Nei luoghi confinati la
qualità dell’aria lascia spesso a desiderare e, senza rendercene conto, respiriamo grandi quantità
di sostanze inquinanti; tale problema può essere definitivamente risolto attraverso la scelta di
opportuni materiali e l’impiego di accorgimenti tecnici e/o procedurali durante la fase di costruzione/ristrutturazione/utilizzo di un ambiente confinato.
Il primo passo nel perseguire il miglioramento delle condizioni abitative indoor consiste nell’avvicinarsi ad una cultura della qualità dell’aria interna definendo le caratteristiche di un ambiente
sano; tali caratteristiche si basano su tre principi prestazionali legati ai materiali da costruzione:
ASSENZA DI CONTENUTO
Un luogo salubre è costruito innanzitutto con materiali che
90%
del tempo in
ambienti interni
NON CONTENGONO sostanza chimiche dannose (VOC e
soprattutto folmaldeide); la garanzia sui contenuti dei prodotti commercializzati in Europa (soprattutto tinte e vernici) è determinata dall’osservanza della Direttiva 42/2004 e
lavoro palestra
della Decisione UE 312/2014.
ASSENZA DI EMISSIONE
Il precedente requisito rappresenta una condizione necessaria ma non sufficiente al raggiungimento della qualità
ambientale di un luogo confinato: per ottenere la sicurezza
casa scuola
di ciò che respiriamo all’interno di un edificio è necessario
che questo sia costruito con materiali che NON EMETTONO
vapori chimici pericolosi; in Europa il controllo sulle emissioni dei prodotti da costruzione viene affidato a regolamenti
nazionali cogenti (Francia, Italia, Finlandia, Belgio) e ad una
serie di enti certificatori dotati di protocolli d’analisi su base
volontaria (Der Blaue Angel, GEV Emicode).
RUOLO ATTIVO
La caratteristica “attiva” di un materiale nel miglioramento della qualità dell’aria indoor è data dalla sua capacità
di assorbire e rendere inerti le sostanze chimiche presenti
nell’ambiente inibendone il successivo rilascio da parte del
materiale stesso. Durante l’assorbimento i composti coinvolti nella trasformazione vengono legati indissolubilmente ad alcuni costituenti del materiale “purificante” e privati
della loro capacità reattiva nei confronti dell’ambiente circostante: vengono appunto resi inerti. L’assunzione di un
ruolo attivo da parte di un materiale da costruzione nella
purificazione dell’aria interna rappresenta un’importante
svolta interpretativa nel mondo dell’edilizia; questo nuovo
punto di vista permette infatti al materiale di essere paragonato ad un sistema impiantistico di filtraggio sgravato però
dai relativi costi di gestione.
16
Le soluzioni
Saint-Gobain Gyproc
Il Gesso
A titolo esemplificativo dei requisiti prestazionali richiesti
cura dell’MCS (Multiple Chemical Sensitivity) in quanto
ai materiali da costruzione e legati alla qualità dell’aria in-
innocue ed impiegabili negli ambienti di degenza come
door, si riporta l’esempio del gesso (in lastre, controsoffitti
materiale inerte di rivestimento. Il gesso, quando lavorato
o intonaci): tale materiale è un ottimo regolatore dell’umi-
in stabilimento, rimane integro nei suoi costituenti e non
dità interna in quanto possiede una struttura porosa che
viene miscelato ad inerti derivanti da scarti di altre produ-
lo rende ricettivo nel caso di forte umidità e, in carenza
zioni: per questo motivo il materiale mantiene inalterati i
della stessa, lo rende capace di cedere all’ambiente quella
requisiti chimici più sopra riconosciuti.
precedentemente accumulata; tale caratteristica garantisce ambienti interni salubri e privi di muffe da condensa.
Per caratteristiche chimico-fisiche di base e specifiche aggiuntive di produzione, il gesso rappresenta dunque un
Il gesso si trova in natura sotto forma di pietra, più pre-
prodotto che non contiene e non emette sostanze nocive
cisamente roccia sedimentaria che, in quanto tale, rap-
(neanche durante il suo processo produttivo che rilascia
presenta un materiale assolutamente inerte dal punto di
in atmosfera soltanto vapore acqueo); pur essendo però
vista chimico le cui caratteristiche prestazionali sono po-
un eccellente materiale inerte, non può giocare da solo un
sitivamente riconosciute a livello europeo da due distinti
consistente ruolo attivo nella purifi-
protocolli di classificazione dei materiali da costruzione,
cazione dell’aria indoor.
da un ente italiano di certificazione edilizia eco-energetica e da una fondazione statunitense per la cura di patologie chimico-ambientali: la normativa belga (Progetto
568/2012) ed il sistema d’analisi finlandese (RTS-M1), così
come il sistema certificativo italiano ARCA, non richiedono
certificazioni di prodotto per le rocce naturali in quanto
riconosciute come “non emissive”; l’Environmental Health
Center di Dallas (US) considera le rocce naturali compatibili con le terapie di “evitamento chimico” utilizzate per la
Presente in
natura sotto
forma di pietra
Ottimo
regolatore
di umidità
Durante il
processo produttivo
rilascia
solo vapore
acqueo
17
Le soluzioni Saint-Gobain Gyproc
La Tecnologia Activ’Air®
Activ’Air® è una tecnologia brevettata da Saint-Gobain per sviluppare, con un ruolo “attivo”, le
caratteristiche prestazionali dei sistemi costruttivi a base gesso; è particolarmente indicata in un
contesto residenziale e terziario.
RESIDENZIALE – in una situazione abitativa
TERZIARIO – i complessi direzionali adibiti ad uf-
come quella italiana il clima non favorisce lo
ficio vengono gestiti da enormi sistemi impian-
sviluppo di sistemi di ventilazione meccanica
controllata e l’utente finale è abituato a gestirsi
tistici che regolano automaticamente gli afflussi
d’aria in maniera meccanica. Il controllo centralizza-
l’aerazione dei locali in maniera autonoma: l’apertura
to della qualità dell’aria interna in un ambiente di questo
delle finestre è arbitraria e spesso insufficiente (più per
tipo risulta complesso e costoso, soprattutto durante la
frequenza che per durata). Dove la qualità dell’aria interna
fase manutentiva (pulizia dei condotti e dei filtri, controllo
non può essere affidata al caso e dove l’abitudine all’uti-
dei carichi inquinanti). In tale contesto, dove diventa diffi-
lizzo impiantistico stenta a radicarsi, Activ’Air® può essere
coltosa anche la coltura di eventuali piante da interno per
la soluzione.
la purificazione dell’aria, Activ’Air® può essere la soluzione.
La tecnologia Activ’Air® sfrutta la sua capacità di metabolizzare sostanze chimiche rendendole inerti, senza rilasciarle nuovamente nell’ambiente e garantendone gli
effetti a lungo termine. Ogni m2 di superficie rivestito
con soluzioni Activ’Air®, attraverso una reazione chimica,
cattura e trasforma in un composto non più volatile sino
all’80%* della formaldeide contenuta in un m3 d’aria.
Activ’Air® utilizza un componente specifico privo di impatto sull’ambiente, capace di innescare una reazione chimica
che trasforma la formaldeide in sostanza inerte. L’insieme
1 assorbe la formaldeide
2 la trasforma in
componenti inerti
3 non riemette alcuna
sostanza nell’aria
delle prestazioni di Activ’Air® è stato convalidato da test
effettuati dal CSTB e da Eurofins, laboratori indipendenti
nel settore delle bioanalisi ambientali, agroalimentari e
farmaceutiche, ufficialmente riconosciuti a livello internazionale.
Ruolo
attivo
- 80%
di
formaldeide
Efficace
per almeno Tecnologia
50 anni
brevettata
Tecnologia
testata da
ente terzo
* Con prodotti Activ’Air® installati sia a parete che a soffitto
18
Lastra con Activ'Air®
Le soluzioni Saint-Gobain Gyproc
Assorbimento della formaldeide
Flusso d’aria continuo con formaldeide
Flusso d’aria continuo senza formaldeide
Concentrazione di formaldeide (%)
Senza Activ'Air®
Con Activ'Air®
La formaldeide sparisce dopo 28 giorni
0
Numero di giorni
28
Prova effettuata secondo norma ISO 16000-23 - Aria negli ambienti confinati - Test per la valutazione della riduzione delle concentrazioni di formaldeide da parte di materiali costruttivi assorbenti.
La formaldeide viene immessa in modo costante nella
condo giorno, rimanendo poi costante fino al giorno 28.
camera di prova, monitorando la differenza di concen-
Al termine del 28° giorno viene interrotta l’immis-
trazione della stessa tra l’ingresso e l’uscita dalla ca-
sione di formaldeide. A partire da questo momento
mera. Inserendo all’interno della camera un campione
la concentrazione di formaldeide si riduce a zero e ri-
di lastra con tecnologia Activ’Air® (giorno 0 - all’interno
mane tale per il successivo periodo di monitoraggio.
della camera di prova continua ad esserci immissione di
Questo significa che, ad interruzione del flusso inquinante,
formaldeide), la percentuale di formaldeide che fluisce
il campione di lastra trattiene la formaldeide al suo interno
attraverso la camera si riduce fino al 70% già dopo il se-
e non la rilascia nell’ambiente.
-70%
dopo il
secondo
giorno
Dopo il 28°
giorno la
formaldeide
s co m p a r e
La
formaldeide
non viene
ri-emessa
19
Le soluzioni Saint-Gobain Gyproc
Test di laboratorio
Nel 2011, presso i laboratori Eurofins di Galten (DK) sono
temperatura di 23 °C, umidità relativa del 50% e tasso di
stati eseguiti dei test per determinare l’efficacia della tec-
ricambio d’aria di 0,5 vol/h. I risultati sono stati parame-
nologia Activ’Air®: le analisi sono avvenute su lastre Habito
trizzati e quindi riferiti ad una superficie trattata con Ac-
secondo UNI 16000 in camere di prova da 119 litri, a
tiv’Air® di 1 m2 su di un volume ambiente di 1 m3.
Test per determinare la non riemissione di formaldeide da parte dei prodotti Activ’Air®
Il primo test è durato 13 giorni ed ha interessato 4 diffe-
pari a 150 μg/m3; per i primi 4 giorni tutte le camere sono
renti camere di prova: una vuota (prova su bianco), una ca-
rimaste vuote, dopodiché (ad eccezione della prova in ca-
ricata con lastre Habito standard e due caricate con lastre
mera vuota) sono state inserite tutte le lastre da testare.
Habito Activ’Air®. Durante i primi 8 giorni è stata iniettata
A partire dal 9° giorno il flusso di formaldeide nelle camere
nelle camere una concentrazione costante di formaldeide
è stato interrotto.
CONCENTRAZIONE DI FORMALDEIDE (μg/m3) NELLA CAMERA DI PROVA DOPO “X” GIORNI
Immissione di
formaldeide nelle
camere vuote
Periodo di test
(giorni):
Inserimento dei campioni nelle
camere e ulteriore immissione
di formaldeide
Campioni presenti nelle camere
e nessuna immissione di
formaldeide
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
140
140
150
130
150
180
170
170
2.4
<2
<2
4.2
<2
Habito Standard 13 mm
140
Eurofins No: G06743
140
140
47
70
84
95
94
27
24
16
15
11
Habito 13 Activ’Air®
Eurofins No: G06743
150
140
150
24
29
29
26
26
2.4
<2
<2
<2
<2
Habito 13 Activ’Air®
Eurofins No: G06745
150
140
150
19
25
29
26
27
<2
<2
<2
<2
<2
Camera vuota
Eurofins No: G06789
Risultati
Questo esperimento ha evidenziato come una lastra Ac-
bita. Il tasso di ricambio d’aria infatti, a camera vuota o ca-
tiv’Air®, rispetto ad una lastra standard, a regime di flusso
ricata con Habito® Activ’Air®, purifica l’ambiente di prova
inquinante riesca ad abbattere dal 50% (1° giorno) al 70%
già dal 9° giorno mentre, nella medesima situazione, con
(8° giorno) di formaldeide in più. L’analisi ha evidenziato
la lastra Habito® standard, non è possibile correggere im-
come, a differenza di una lastra Habito® standard, quella
mediatamente la concentrazione di formaldeide emessa
addittivata con Activ’Air®, ad interruzione di flusso inqui-
dal pannello dopo l’interruzione di flusso.
nante, trattenga al suo interno tutta la formaldeide assor-
20
Le soluzioni Saint-Gobain Gyproc
Test per determinare l’efficacia di Activ’Air® nell’assorbimento della formaldeide
Il secondo test è durato 28 giorni ed ha interessato 2 dif-
mere una concentrazione costante di formaldeide pari a
ferenti camere di prova: una vuota (prova su bianco) e una
114 μg/m3; per i primi 3 giorni entrambe le camere sono
caricata con lastra Habito Activ’Air®.
rimaste vuote, dopodiché in una camera è stata inserita
Durante tutto l’esperimento è stata iniettata nelle ca-
la lastra da testare.
CONCENTRAZIONE DI FORMALDEIDE (μg/m3) NELLA CAMERA DI PROVA DOPO “X” GIORNI
Immissione di
formaldeide nelle
camere vuote
Periodo di test
(giorni):
Inserimento dei campioni nelle camere e ulteriore immissione di
formaldeide
1
2
3
1
2
5
7
9
11
14
18
21
28
120
150
110
110
110
94
130
120
94
120
98
120
110
Habito Activ’Air® 13 mm
150
Eurofins No: G08725
140
120
21
21
17
26
20
16
21
15
23
19
Camera vuota
Eurofins No: G08934
Risultati
Il secondo esperimento ha evidenziato come una lastra
alcuna capacità di assorbimento, rappresenta per il pan-
Activ’Air® a regime di flusso inquinante riesca ad abbattere
nello Activ’Air® un riferimento assoluto sulle sue presta-
in media l’80% della formaldeide presente in un ambiente
zioni.
inquinato: la camera vuota infatti, non possedendo
21
DI
ST
UD
IO
CA
SO
La scuola materna di KALLO (Belgio)
I test di laboratorio dimostrano che Activ‘Air® può ridurre la concentrazione di formaldeide sino al 70%.
Ma cosa succede se si effettuano le misurazioni in una situazione reale? Come parte di un progetto di
ristrutturazione della scuola di Kallo, in Belgio, abbiamo eseguito i test in due ambienti quasi identici, in
modo da documentare l’effetto di Activ’Air®. Nella prima aula (ambiente 1) sono stati installati controsoffitti
Gyptone senza Activ‘Air® mentre nell’altra aula (ambiente 2) sono stati impiegati dei controsoffitti Gyptone
Activ‘Air®.
• Periodo di prova: dal 31 gennaio al 27 marzo 2012
• Classi scolastiche: bambini dai 6 agli 8 anni (circa 20 bambini per classe)
• Volume dell’aula: ca. 140 m3
• Superficie rivestita con Gyptone Activ‘Air®: 0,4 m2 / m3 ambiente
I risultati
La tecnologia Activ‘Air® ha un effetto duraturo e
documentato. È stata testata sul controsoffitto
installato per un periodo di 3 mesi, così da provarne
l’efficacia del sistema nel tempo. Inoltre da ogni aula è
Media
27 Mar
20 Mar
13 Mar
6 Mar
28 Feb
21 Feb
14 Feb
7 Feb
31 Gen
Gyptone senza Activ’Air® (ambiente 1)
Gyptone Activ’Air® (ambiente 2)
28 giorni
80
75
70
65
60
55
50
45
40
35
30
25
20
15
10
5
0
14 giorni
%
80
75
70
65
60
55
50
45
40
35
30
25
20
15
10
5
0
7 giorni
µg/m3
3 giorni
Riduzione della formaldeide dopo 3 mesi (%)
1 giorno
Concentrazione della formaldeide nell’aria
(periodo 31 gennaio – 27 marzo)
22
stato prelevato un pannello, testato poi in laboratorio.
Anche in questo caso i risultati dimostrano che i
prodotti Gyptone Activ‘Air® continuano a ridurre la
concentrazione di formaldeide.
Gyptone senza Activ’Air® (ambiente 1)
Gyptone Activ’Air® (ambiente 2)
SO
CA
IO
UD
ST
DI
La scuola materna di WIAZOWNA (Polonia)
I test di laboratorio dimostrano che Activ‘Air® può ridurre la concentrazione di formaldeide sino al 70%.
In questo caso si tratta di un vecchio edificio che risale agli anni ’60, le cui aule erano totalmente prive di
trattamento.
Per verificare l’effetto dell’installazione di un controsoffitto Gyptone Activ‘Air® sulla qualità dell’aria, oltre che
sul comfort acustico, abbiamo eseguito i test in due ambienti quasi identici. La prima aula è stata lasciata
senza alcun trattamento, mentre nella seconda aula abbiamo installato un controsoffitto Gyptone Quattro
20 E15 con Activ‘Air®.
• Periodo di prova: dal 16 febbraio al 15 aprile 2013
• Superficie dell’aula: ca. 50 m2
Che cosa abbiamo imparato sulla formaldeide?
• Durante l’orario scolastico la concentrazione di formaldeide nelle due aule e nel resto della scuola (senza alcun trattamento) era molto elevata;
• Essa era maggiore nel periodo più freddo (più indumenti, calzature, ecc. e meno finestre aperte);
• Al termine dell’orario scolastico e nei fine settimana
il livello di formaldeide tendeva a ridursi in maniera
abbastanza significativa;
• Nell’aula in cui è stato installato il Gyptone Activ‘Air®
la concentrazione di formaldeide si è notevolmente
abbassata ed è sempre rimasta al di sotto del livello
massimo prescritto dalla normativa polacca.
L’applicazione a soffitto di Gyptone Activ‘Air® ha
consentito di ottenere un’ottima qualità dell’aria all’interno delle aule, migliorando il comfort ambientale e la
capacità di concentrazione di insegnanti ed allievi.
Concentrazione della formaldeide nell’aria
(periodo 16 febbraio - 15 aprile)
µg/m
3
Ambiente non trattato
Ambiente con Gyptone Activ’Air®
15Apr
14Apr
13Apr
12Apr
11Apr
10Apr
9Apr
25Feb
24Feb
23Feb
22Feb
21Feb
20Feb
19Feb
18Feb
17Feb
16Feb
90
85
80
75
70
65
60
55
50
45
40
35
30
25
20
15
10
5
0
23
Domande e risposte
1 Come funziona la tecnologia Activ’Air®?
La tecnologia Activ’Air® innesca una reazione chimica che trasforma la formaldeide in sostanza
inerte, senza rilasciarla nuovamente nell’ambiente e garantendone gli effetti a lungo termine.
Ogni m2 di superficie rivestito con soluzioni Activ’Air®, attraverso una reazione chimica, cattura e
trasforma in un composto non più volatile sino al 70%* della formaldeide contenuta in un m3 d’aria.
2 Qual’è la differenza tra reazione chimica e reazione fisica?
Reazione/trasformazione fisica: trasformazioni che un materiale subisce nella sua forma, senza
che venga alterata la sua natura chimica. Dopo una trasformazione fisica si può ripristinare la
situazione di partenza sempre con una trasformazione fisica. Per esempio, una normale lastra in
gesso rivestito per un breve periodo iniziale può assorbire la formaldeide ma nel lungo periodo la
riemette nuovamente.
Reazione/trasformazione chimica: trasformazioni per cui un materiale è trasformato in un nuovo
tipo di materiale, con proprietà chimiche diverse. Le trasformazioni chimiche sono generalmente
irreversibili vale a dire che nella maggior parte dei casi lo stato iniziale del sistema è irrecuperabile.
Per esempio, una lastra in gesso rivestito con tecnologia Activ’Air® trasforma chimicamente la
formaldeide in un composto inerte senza rilasciarlo nuovamente nell’ambiente e garantendone
gli effetti a lungo termine.
Il gesso ha anche la potenzialità di assorbire altri VOC, cosa che abbasserà solo temporaneamente
la concentrazione di questi nell’ambiente interno.
3 Quanta superficie con prodotti Activ’Air® devo installare per
garantire una buona qualità dell’aria interna?
Dipende dalla concentrazione di formaldeide nell’ambiente interno.
Alcuni valori di concentrazione di formaldeide:
• 10 µg/m3: non arreca conseguenze sull’organismo umano anche se assimilata per lunghissimi periodi
• 30 µg/m3: viene considerato il limite per la
soglia olfattiva e la comparsa dei primi segni
di irritazione oculare**.
Riduzione
formaldeide
Superficie da
installare con
Activ’Air®
m2 di pdt
Activ’Air® da
installare per
m3 di superficie
70%
Solo pareti
1m2/m3
80%
Pareti +
controsoffitti
1,3 m2/m3
CONCENTRAZIONE DI FORMALDEIDE IN μg/m3
140
AMBIENTE MALSANO
130
120
Concentrazione elevata di formaldeide per presenza
di materiale alto emissivi e ambiente poco ventilato
110
100
90
80
70
60
AMBIENTE NEGATIVO PER LA SALUTE
Concentrazione medio-alta di formaldeide per presenza
di materiale a bassa emissione e ambiente ventilato
50
40
30
ZONA LIEVEMENTE RISCHIOSA
20
10
NON PERICOLOSO PER LA SALUTE
0
Concentrazione bassa di formaldeide grazie ad Activ’Air®, per
presenza di materiale a bassa emissione e ambiente ventilato
* La percentuale arriva all’80% con prodotti Activ’Air® installati sia a parete che a soffitto
24
** Fonte: OMS, Organizzaione Mondiale della sanità. Regional Office for Europe.Air Quality Guidelines for Europe
Domande e risposte
4 La successiva finitura (pittura, carta da parati, ecc.) delle pareti
Activ’Air® come influisce su questa interazione? Ne inibisce
il processo? Lo depotenzia? Di quanto?
La gran parte dei prodotti per le finiture sono traspiranti e non inibiscono in alcun modo gli effetti
della tecnologia Activ’Air®.
• Ad esempio i prodotti Activ’Air® possono essere finiti con idropitture (es. gamma
weber.deko) o carta da parati traspirante.
• Un esempio problematico è invece rappresentato dalla carta da parati vinilica
che potrebbe ridurre l’assorbimento della
formaldeide dal 70% al 40-50%.
PERFORMANCE DEI PRODOTTI ACTIV’AIR® DOPO L’UTILIZZO DI ALCUNE FINITURE
95%
90%
Efficienza
85%
80%
75%
70%
65%
60%
Giorno 1
Giorno 2
Rasatura
Giorno 3
Giorno 4
Pittura
Giorno 5
Carta da parati
Fonte: Report Eurofins AR-10-RC-005913-01 e 768861-65B2 nel caso di un rapporto m2 coperture Activ’Air®/m3 stanza (superficie) di
1,4 equivalente a ad un rivestimento totale di pareti e soffitto
5 Per quanto tempo ha effetto la tecnologia Activ’Air®?
Ha effetto per almeno 50 anni. Tale valore è stato determinato, in via teorica, in base alla durata
della reazione chimica legata all’assorbimento della formaldeide.
6 Come vengono smaltiti i prodotti con Activ’Air®?
Nello stesso identico modo dei prodotti senza Activ’Air®.
25
Soluzioni costruttive con Activ’Air®
Pareti
Parete divisoria Gyproc HABITO MAXIMA - SAD5 215/75 L RH HABITO Activ’Air®- spessore 212,5 mm
• Elimina fino al 70% della formaldeide presente negli ambienti chiusi
• Elevata finitura estetica
• Elevata resistenza meccanica
• Elevata durezza superficiale
Nota: nel caso di presenza di ambienti umidi (bagni, cucine, ecc.) sostituire le
lastre dello strato a vista Gyproc Habito 13 Activ’Air® con le lastre Gyproc Habito
Hydro 13 Activ’Air®
• Elevata portata ai carichi
• Resistenza al fuoco
• Elevato isolamento acustico
• Soluzione antisismica
• Resistenza all’effrazione
classe 2
Resistenza al fuoco: EI 120 - Hmax = 4 m (campo di diretta applicazione)
Rapp. di prova LAPI n° 64/C/11 – 115 FR
Reazione al fuoco strato a vista: A2-s1,d0
Fonoisolamento: Rw = 66 dB - Rapp. di prova I.G. n° 239635
Portata ai carichi: > 45 kg per singolo punto di fissaggio con
tassello Ø 6 mm
Parete divisoria Gyproc HABITO PRATICA - SA 125/75 L HABITO Activ’Air® - spessore 125 mm
• Elimina fino al 70% della formaldeide presente negli ambienti chiusi
• Elevata finitura estetica
• Elevata resistenza meccanica
Nota: nel caso di presenza di ambienti umidi (bagni, cucine, ecc.) sostituire le
lastre dello strato a vista Gyproc Habito 13 Activ’Air® con le lastre Gyproc Habito
Hydro 13 Activ’Air®
• Elevata durezza superficiale
• Elevata portata ai carichi
• Resistenza al fuoco
• Elevato isolamento acustico
• Soluzione antisismica
Resistenza al fuoco: EI 90 - Hmax = 4 m (campo di diretta applicazione)
Rapp. di prova LAPI n° 122/C/13 – 186 FR con Fascicolo Tecnico
Reazione al fuoco strato a vista: A2-s1,d0
Fonoisolamento: Rw = 54 dB - rapp. di prova I. G. n° 239632
Portata ai carichi: > 45 kg per singolo punto di fissaggio con
tassello Ø 6 mm
Parete divisoria Gyproc HABITO PRATICA PLUS - SA 125/75 L HABITO DURAGYP Activ’Air® - spessore 125 mm
• Elimina fino al 70% della formaldeide presente negli ambienti chiusi
• Elevata finitura estetica
• Elevata resistenza meccanica
Nota: nel caso di presenza di ambienti umidi (bagni, cucine, ecc.) invertire le
lastre dello strato a vista Gyproc Habito 13 Activ’Air® con le lastre interne Gyproc
Duragyp 13 Activ’Air®
26
• Elevata durezza superficiale
• Elevata portata ai carichi
• Resistenza al fuoco
• Elevato isolamento acustico
• Soluzione antisismica
Resistenza al fuoco: EI 90 - Hmax = 4 m (campo di diretta applicazione)
Rapp. di prova LAPI n° 122/C/13 – 186 FR con Fascicolo Tecnico
Reazione al fuoco strato a vista: A2-s1,d0
Fonoisolamento: Rw = 56 dB - valutazione con riferimento
al rapp. di prova I. Giordano n° 239632
Portata ai carichi: > 57 kg per singolo punto di fissaggio con
tassello Ø 6 mm
Soluzioni costruttive con Activ’Air®
Pareti
Parete divisoria Gyproc HABITO SILENCE - SA 130/75 L HABITO Silence Activ’Air® - spessore 130 mm
• Elimina fino al 70% della formaldeide presente negli ambienti chiusi
• Elevata finitura estetica
• Elevata resistenza meccanica
• Elevata durezza superficiale
• Elevata resistenza all’umidità
• Elevata portata ai carichi
• Elevato isolamento acustico
• Soluzione antisismica
Reazione al fuoco strato a vista: B-s1,d0
Fonoisolamento: Rw = 63 dB - rapp. di prova I. Giordano n° 322129
Portata ai carichi: > 45 kg per singolo punto di fissaggio con
tassello Ø 6 mm
Resistente all’umidità: H1 (ridottissimo assorbimento d’acqua)
Parete divisoria Gyproc SA 125/75 L DURAGYP Activ’Air® - spessore 125 mm
• Elimina fino al 70% della formaldeide presente negli ambienti chiusi
• Elevata resistenza meccanica
• Elevata durezza superficiale
• Elevata resistenza all’umidità
• Elevata portata ai carichi
• Resistenza al fuoco
• Elevato isolamento acustico
• Soluzione antisismica
Resistenza al fuoco: EI 120 - Hmax = 4 m (campo di diretta applicazione)
Rapp. di prova LAPI n° 162/C/14 – 234 FR con Fascicolo Tecnico
Reazione al fuoco strato a vista: A2-s1,d0
Fonoisolamento: Rw = 59 dB - valutazione con riferimento
al rapp. di prova I.G. n° 239632
Portata ai carichi: > 60 kg per singolo punto di fissaggio con
tassello Ø 6 mm
Resistente all’umidità: H1 (ridottissimo assorbimento d’acqua)
Parete divisoria Gyproc SA 125/75 L DURAGYP Activ’Air® STD - spessore 125 mm
• Elimina fino al 70% della formaldeide presente negli ambienti chiusi
• Elevata resistenza meccanica
• Elevata durezza superficiale
• Elevata resistenza all’umidità
• Elevata portata ai carichi
• Resistenza al fuoco
• Elevato isolamento acustico
• Soluzione antisismica
Resistenza al fuoco: EI 90 - Hmax = 4 m (campo di diretta applicazione)
Rapp. di prova LAPI n° 122/C/13 – 186 FR con Fascicolo Tecnico
Reazione al fuoco strato a vista: A2-s1,d0
Fonoisolamento: Rw = 56 dB - valutazione con riferimento al
rapp. di prova IEN n° 34910-02
Portata ai carichi: > 49 kg per singolo punto di fissaggio con
tassello Ø 6 mm
Resistente all’umidità: H1 (ridottissimo assorbimento d’acqua)
27
Soluzioni costruttive con Activ’Air®
Pareti
Parete divisoria Gyproc DUO’TECH Activ’Air® singola struttura - spessore 125 mm
• Elimina fino al 70% della formaldeide presente negli ambienti chiusi
• Velocità di posa
• Elevata resistenza meccanica
• Elevata durezza superficiale
• Elevata portata ai carichi
• Resistenza al fuoco
• Elevato isolamento acustico
• Soluzione antisismica
Resistenza al fuoco: EI 60 - Hmax = 4 m (campo di diretta applicazione)
Rapp. di prova LAPI n° 152/C/14-224 FR
Reazione al fuoco strato a vista: A2-s1,d0
Fonoisolamento: Rw = 57 dB - rapp. di prova I. G. n° 315502
Portata ai carichi: > 45 kg per singolo punto di fissaggio con
tassello Ø 6 mm
Parete divisoria Gyproc DUO’TECH Activ’Air® doppia struttura - spessore 160 mm
• Elimina fino al 70% della formaldeide presente negli ambienti chiusi
• Velocità di posa
• Elevata resistenza meccanica
• Elevata durezza superficiale
• Elevata portata ai carichi
• Resistenza al fuoco
• Elevato isolamento acustico
• Soluzione antisismica
Fonoisolamento: Rw = 65 dB - valutazione analitica con
riferimento al rapp. di prova I. Giordano 222355
Portata ai carichi: > 45 kg per singolo punto di fissaggio con
tassello Ø 6 mm
Intonaco a base gesso e calce idraulica naturale NHL Gyproc UNICOVIC Activ’Air®
• Elimina fino al 70% della formaldeide presente negli ambienti chiusi
•Traspirabilità
•Salubrità
• Ideale per il restauro
• Assenza di ritiri
• Elevata resistenza meccanica
Finitura superficiale:
rasatura mediante applicazione di uno dei seguenti prodotti:
Gyproc RASOVIC Activ’Air®
Gyproc RASOFACILE Activ’Air®
28
• Elevata resa
(dai 10 agli 8,5 kg/m2 per cm)
• Possibilità di applicazione
in elevati spessori
• Uso in interni
• Ottima adesione al supporto
(non necessita di rinzaffo sul
laterizio o sottofondi misti)
Fonoisolamento: Rw = 39 dB - valutazione analitica con
riferimento al rapp. di prova I. Giordano 222358
Soluzioni costruttive con Activ’Air®
Contropareti
Controparete Gyproc HABITO PRATICA - CP.S 75/50 L HABITO Activ’Air® - spessore min. 75 mm
Parete esistente:
blocchi di laterizio forato, cls normale o alleggerito, legno, ecc.
Nota 1: nel caso di rivestimento di parete esterna, valutare la necessità o meno
di prevedere una barriera al vapore nello strato più interno. Nel caso sostituire la
lastra Gyproc Habito 13 Activ’Air®, con lastra Gyproc Habito Vapor 13 Activ’Air®
• Elimina fino al 70% della formaldeide presente negli ambienti chiusi
• Elevata finitura estetica
• Elevata resistenza meccanica
• Elevata durezza superficiale
• Elevata portata ai carichi
• Elevato isolamento acustico
• Elevato isolamento termico
• Soluzione antisismica
Reazione al fuoco strato a vista: A2-s1,d0
Trasmittanza termica U = 0,527 W/m2 K - valutazione analitica
nel caso di parete in blocchi di laterizio forato sp. 80 mm, con
strato d’intonaco sp. 10 mm su entrambi i lati
Fonoisolamento:Rw = 62 dB - rapp. di prova I. Giordano n° 222358
nel caso di parete in blocchi di laterizio forato sp. 80 mm, con
strato d’intonaco sp. 10 mm su entrambi i lati
Portata ai carichi: > 45 kg per singolo punto di fissaggio con
tassello Ø 6 mm
Nota 2: nel caso di presenza di ambienti umidi (bagni, cucine, ecc.) sostituire le
lastre dello strato a vista Gyproc Habito 13 Activ’Air® con le lastre Gyproc Habito
Hydro 13 Activ’Air®
Controparete Gyproc HABITO SILENCE - CP.S 77/50 L HABITO Silence Activ’Air® - spessore min. 77 mm
Parete esistente:
blocchi di laterizio forato, cls normale o alleggerito, legno, ecc.
Nota 1: nel caso di rivestimento di parete esterna, valutare la necessità o meno
di prevedere una barriera al vapore nello strato più interno. Nel caso sostituire la
lastra Gyproc Habito 13 Activ’Air®, con lastra Gyproc Habito Vapor 13 Activ’Air®
• Elimina fino al 70% della formaldeide presente negli ambienti chiusi
• Elevata finitura estetica
• Elevata resistenza meccanica
• Elevata durezza superficiale
• Elevata portata ai carichi
• Elevata resistenza all’umidità
• Elevato isolamento acustico
• Elevato isolamento termico
• Soluzione antisismica
Reazione al fuoco strato a vista: A2-s1,d0
Trasmittanza termica U = 0,527 W/m2 K - valutazione analitica
nel caso di parete in blocchi di laterizio forato sp. 80 mm, con
strato d’intonaco sp. 10 mm su entrambi i lati
Fonoisolamento: Rw 66 dB - rapp. di prova I. Giordano n° 322128
nel caso di parete in blocchi di laterizio forato sp. 80 mm, con
strato d’intonaco sp. 10 mm su entrambi i lati
Portata ai carichi: > 45 kg per singolo punto di fissaggio con
tassello Ø 6 mm
Resistente all’umidità: H1 (ridottissimo assorbimento d’acqua)
29
Soluzioni costruttive con Activ’Air®
Contropareti
Controparete Gyproc CP.I HABITO CLIMA Activ’Air® - spessore min. 35 mm
Parete esistente:
blocchi di laterizio forato, cls normale o alleggerito, legno, ecc.
• Elimina fino al 70% della formaldeide presente negli ambienti chiusi
• Elevata finitura estetica
• Elevata resistenza meccanica
• Elevata durezza superficiale
• Elevata resistenza all’umidità
• Elevata portata ai carichi
• Elevato isolamento acustico
• Elevato isolamento termico
Reazione al fuoco strato a vista: A2-s1,d0
Trasmittanza termica U = 0,873 W/m2 K (sp 13+20mm)
U = 0,557 W/m2 K (sp 13+40mm)
valutazione analitica nel caso di parete in blocchi di laterizio forato
sp. 80 mm, con strato d’intonaco sp. 10 mm su entrambi i lati
Fonoisolamento: Rw = 56 dB (sp. 13 + 20 mm)
Rw = 60 dB (sp. 13 + 40 mm)
Rapp. di prova I.G. (in attesa di documento ufficiale) nel caso
di parete in blocchi di laterizio forato sp. 80 mm, con strato di
intonaco sp. 15 mm su entrambi i lati
Portata ai carichi: > 20 kg per singolo punto di fissaggio con
tassello Ø 6 mm
Resistente all’umidità: H1 (ridottissimo assorbimento d’acqua)
Controparete Gyproc DUO’TECH Activ’Air® - spessore min. 75 mm
Parete esistente:
blocchi di laterizio forato, cls normale o alleggerito, legno, ecc.
• Elimina fino al 70% della formaldeide presente negli ambienti chiusi
• Velocità di posa
• Elevata resistenza meccanica
• Elevata durezza superficiale
• Elevata portata ai carichi
• Elevato isolamento acustico
• Elevato isolamento termico
• Soluzione antisismica
Reazione al fuoco strato a vista: A2-s1,d0
Trasmittanza termica U = 0,527 W/m2 K - valutazione analitica
nel caso di parete in blocchi di laterizio forato sp. 80 mm, con
strato d’intonaco sp. 10 mm su entrambi i lati
Fonoisolamento: Rw = 65 dB - Rapp. di prova I.G. n° 318475 nel
caso di parete in blocchi di laterizio forato sp. 80 mm, con strato
d’intonaco sp. 10 mm su entrambi i lati
Portata ai carichi: > 45 kg per singolo punto di fissaggio con
tassello Ø 6 mm
Intonaco a base gesso e calce idraulica naturale NHL Gyproc UNICOVIC Activ’Air®
• Traspirabilità
• Ideale per il restauro
• Assenza di ritiri
• Elevata resistenza meccanica
• Elevata resa
(dai 10 agli 8,5 kg/m2 per cm)
Parete esistente:
blocchi di laterizio forato, cls
normale o alleggerito, ecc.
30
• Possibilità di applicazione
in elevati spessori
• Uso in interni
• Ottima adesione al supporto
(non necessita di rinzaffo sul
laterizio o sottofondi misti)
Finitura superficiale:
rasatura mediante applicazione di
uno dei seguenti prodotti:
- Gyproc RASOVIC Activ’Air®
- Gyproc RASOFACILE Activ’Air®
Soluzioni costruttive con Activ’Air®
Controsoffitti
Controsoffitto continuo Gyproc CS.ACU 27/48 1x13 L HABITO Activ’Air®
• Elimina fino al 70% della •Versatilità d’uso
formaldeide presente negli •Ottima finitura estetica
•Elevata resistenza meccanica
ambienti chiusi
Struttura metallica di sostegno:
- struttura primaria: profili a C Gyproc GYPROFILE 27/48,
sp. 0,6 mm, int. max 1200 mm;
- struttura secondaria: profili a C Gyproc GYPROFILE 27/48,
sp. 0,6 mm, int. max 600 mm;
- sospensione mediante pendini in acciaio diametro Ø 4 mm,
int. max 1200 mm;
- valutazione puntuale degli idonei fissaggi meccanici per
il vincolo dei pendini al solaio.
Reazione al fuoco strato a vista: A2-s1,d0
Trasmittanza termica U = 0,450 W/m2 K - valutazione analitica
nel caso di solaio in latero cemento sp. 160 + 40 mm con strato
di intonaco tradizionale all’intradosso sp. 10 mm
Portata ai carichi: > 20 kg per singolo punto di fissaggio con
tassello Ø 6 mm
Fonoisolamento: Rw 61 dB - Rapp. di prova I. G. n° 322857 nel
caso di solaio in latero cemento sp. 160 + 40 mm con strato di
intonaco tradizionale all’intradosso sp. 10 mm
Livello sonoro da calpestio: Ln,w = 53 dB - Rapp. di prova
I.G. n° 322858 nel caso di solaio in latero cemento sp. 160 + 40
mm con strato di intonaco tradizionale all’intradosso sp. 10 mm
Disponibile anche nella versione HABITO HYDRO Activ’Air®, idoneo
per ambienti con elevato livello di umidità
Controsoffitto continuo Gyproc RIGITONE 8/18 Activ’Air®
• Elimina fino al 70% della
formaldeide presente negli
ambienti chiusi
• Superficie forata continua, senza giunti visibili
• Ottima qualità estetica
• Elevato assorbimento acustico
• Elevata resistenza meccanica
Reazione al fuoco strato a vista: A2-s1,d0
Riflessione della luce: 72%
Resistenza all’umidità: RH 70
Struttura metallica di sostegno:
- struttura primaria: profili a C Gyproc GYPROFILE 27/48,
sp. 0,6 mm, int. max 1200 mm;
- struttura secondaria: profili a C Gyproc GYPROFILE 27/48,
sp. 0,6 mm, int. max 400 mm;
- sospensione mediante pendini in acciaio diametro Ø 4 mm,
int. max 900 mm;
- valutazione puntuale degli idonei fissaggi meccanici per
il vincolo dei pendini al solaio.
Nota: valutare la necessità o meno di inserire all’interno dell’intercapedine
tecnica del controsoffitto uno strato di materiale isolante minerale, al fine di
aumentare l’assorbimento acustico e l’isolamento termico
Disponibilità di varie tipologie di decori e fori, con le prestazioni di
assorbimento acustico medio indicate sotto:
8/18
12/20-66
αw = 0,70 (LM) plenum 200 mm
con lana minerale sp. 50 mm
αw = 0,60 (LM) plenum 200 mm
senza lana minerale
8-15-20
αw = 0,70 (L) Plenum 200 mm
con lana minerale sp. 50 mm
αw = 0,50 (L) plenum 200 mm
senza lana minerale
8/18 Q
αw = 0,35 (LM) plenum 200 mm
con lana minerale sp. 50 mm
αw = 0,30 (LM) plenum 200 mm
senza lana minerale
αw = 0,80 (L) Plenum 200 mm
con lana minerale sp. 50 mm
αw = 0,60 (L) plenum 200 mm
senza lana minerale
12/25Q
8-15-20 Super
αw = 0,45 (LM) plenum 200 mm
con lana minerale sp. 50 mm
αw = 0,45 (LM) plenum 200 mm
senza lana minerale
αw = 0,85 (L) Plenum 200 mm
con lana minerale sp. 50 mm
αw = 0,65 (L) plenum 200 mm
senza lana minerale
31
Soluzioni costruttive con Activ’Air®
Controsoffitti
Controsoffitto continuo Gyproc GYPTONE BIG 41 Activ’Air®
• Elimina fino al 70% della formaldeide presente negli ambienti chiusi
•Versatilità d’uso
•Ottima finitura estetica
•Elevato assorbimento
acustico
•Elevata resistenza meccanica
Reazione al fuoco strato a vista: A2-s1,d0
Riflessione della luce: 72%
Resistenza all’umidità:
RH 70
64,8
470
Struttura metallica di sostegno:
- struttura primaria: profili a C Gyproc GYPROFILE 27/48,
sp. 0,6 mm, int. max 1200 mm;
- struttura secondaria: profili a C Gyproc GYPROFILE 27/48,
sp. 0,6 mm, int. max 600 mm;
- sospensione mediante pendini in acciaio diametro Ø 4 mm,
int. max 1200 mm;
- valutazione puntuale degli idonei fissaggi meccanici per
il vincolo dei pendini al solaio.
56,5 187
129,6
160
440
64 di varie tipologie di decori e fori, con le prestazioni di
80 40 Disponibilità
80
80
80 assorbimento acustico medio indicate sotto:
Line
113
Sixto
αw = 0,55 (L) Plenum 100 mm
con lana minerale sp. 80 mm
αw = 0,50 (L) Plenum 200 mm
472senza
lana minerale
35
56,5
187
6
9
Quattro
113
Nota: valutare la necessità o meno di inserire all’interno dell’intercapedine
tecnica del controsoffitto uno strato di materiale isolante minerale, al fine di
aumentare l’assorbimento acustico e l’isolamento termico
αw = 0,70 (L) Plenum 100 mm
con lana minerale sp. 80 mm
αw = 0,70 (L) Plenum 200 mm
128senza lana minerale
12
αw = 0,60 (L) Plenum 200 mm
senza lana minerale
αw = 0,60 (L) Plenum 58 mm
senza lana minerale
Gyptone Big Curve
spessore 6 mm per
r =Lastra
6 mm
25
realizzare controsoffitti curvi
12
25
Controsoffitto modulare ispezionabile Gyproc GYPTONE QUATTRO 20 Activ’Air®
• Elimina fino al 70% della formaldeide presente negli ambienti chiusi
•Versatilità d’uso
•Ottima finitura
6 estetica
20
•Elevato assorbimento
acustico
•Elevata resistenza meccanica
Disponibilità di varie tipologie di bordi
- bordo dritto (A)
- bordo seminascosto (E15)
- bordo nascosto (D1)
Reazione al fuoco strato a vista: A2-s1,d0
Struttura metallica di sostegno:
Gyproc LINETEC PLUS T24, da 24 mm, sezione a T rovescio in
Riflessione della
64,8luce: 72% 470
129,6
lamiera d’acciaio zincato da 0,4 mm di spessore, verniciato in
Resistenza all’umidità: RH 70
colore bianco; tali profili realizzano una maglia modulare
160
440
da 600 x 600 mm costituita da:
64 di varie tipologie di decori e fori, con le prestazioni di
80 40 Disponibilità
80
80
- profilo portante int. max 1200 mm
80 assorbimento acustico medio indicate sotto:
600
Line
Sixto
- profilo trasversale da 1200 mm perpendicolare al profilo αw = 0,65 (L) Plenum
primario, int. max 600 mm
αw = 0,75 (L) Plenum
35
100 mm con lana31,8
minerale
200 mm senza lana minerale
- profilo trasversale da 600 mm parallelo al profilo primario e sp. 80 mm
αw = 0,60 (L) Plenum 58 mm
perpendicolare al profilo trasversale da 1200.
472αw = 0,65 (L) Plenum
senza lana minerale
200 mm senza lana minerale
- ganci di sospensione regolabili (distanza massima tra pendino
6
e parete 600 mm) int. max 1200 mm
Quattro
Point
9
αw = 0,80 (L) Plenum
- valutazione puntuale degli idonei fissaggi meccanici per
αw = 0,65 (L) Plenum 100 mm
300
mm
con
lana
minerale
il vincolo dei pendini al solaio.
con lana minerale sp. 80 mm
sp. 70 mm
r =α6 =mm
w 0,60 (L) Plenum 200 mm
w = 0,70 (L) Plenum 200 mm
Nota: valutare la necessità o meno di inserire all’interno dell’intercapedine
128αsenza
senza lana minerale
lana minerale
56,5 187
113
56,5
187
113
12
tecnica del controsoffitto uno strato di materiale isolante minerale, al fine di
aumentare l’assorbimento acustico e l’isolamento termico
32
25
12
25
600
6,5
31,8
6
31,8
20
Soluzioni costruttive con Activ’Air®
Controsoffitti
Controsoffitto modulare ispezionabile Gyproc GYQUADRO Activ’Air®
• Elimina fino al 70% della formaldeide presente negli ambienti chiusi
•Resistenza al fuoco
•Resistenza all’umidità
•Versatilità d’uso
Struttura metallica di sostegno:
Gyproc LINETEC PLUS T24, da 24 mm, sezione a T rovescio in
lamiera d’acciaio zincato da 0,4 mm di spessore, verniciato in
colore bianco; tali profili realizzano una maglia modulare da
600 x 600 mm costituita da:
- profilo portante int. max 1200 mm
- profilo trasversale da 1200 mm perpendicolare al profilo primario, int. max 600 mm
- profilo trasversale da 600 mm parallelo al profilo primario
e perpendicolare al profilo trasversale da 1200
- ganci di sospensione regolabili (distanza massima tra pendino
e parete 600 mm) int. max 1200 mm
- valutazione puntuale degli idonei fissaggi meccanici per
il vincolo dei pendini al solaio.
•Ottima finitura estetica
•Luminosità
•Elevata resistenza meccanica
•Bordo dritto (A)
•Modulo 600 x 600 mm
Resistenza al fuoco: REI 120 - Rapp. di prova I.G.
n° 290877/3382 FR
Reazione al fuoco strato a vista: A2-s1,d0
Riflessione della luce: 82%
Assorbimento acustico medio αw:
0,10 (L) plenum 200 mm senza lana minerale
0,15 (L) plenum 200 mm con lana minerale sp. 50 mm
Resistenza all’umidità: RH 90
Isolamento acustico medio Dn,c,w:
37 dB plenum 722 mm senza lana minerale
46 dB plenum 200 mm con lana minerale sp. 75 mm
Nota: valutare la necessità o meno di inserire all’interno dell’intercapedine
tecnica del controsoffitto uno strato di materiale isolante minerale, al fine di
aumentare l’isolamento acustico e termico
Intonaco a base gesso e calce idraulica naturale NHL Gyproc UNICOVIC Activ’Air®
• Elimina fino al 70% della formaldeide presente negli ambienti chiusi
• Traspirabilità
•Salubrità
• Ideale per il restauro
• Assenza di ritiri
• Elevata resistenza meccanica
• Elevata resa
(dai 10 agli 8,5 kg/m2 per cm)
• Possibilità di applicazione
in elevati spessori
• Uso in interni
• Ottima adesione al supporto
(non necessita di rinzaffo sul
laterizio o sottofondi misti)
Solai esistenti:
latero-cemento, predalles, c.a., ecc.
Finitura superficiale:
rasatura mediante applicazione di uno dei seguenti prodotti:
- Gyproc RASOVIC Activ’Air®
- Gyproc RASOFACILE Activ’Air®
33
Prodotti
Lastre in gesso rivestito
Habito Activ’Air®
Lastra speciale di tipo DI con incrementata densità del nucleo, il cui
gesso è inoltre additivato con fibre di vetro; tali caratteristiche conferiscono al prodotto un elevato grado di durezza superficiale e di resistenza meccanica. La lastra può essere impiegata nell’edilizia d’interni per la
realizzazione di pareti, controsoffitti e contropareti in ambienti dove è
richiesta un’elevata resistenza meccanica agli urti.
Indicata per il settore residenziale.
Faccia a vista con speciale carta dalla colorazione particolarmente bianca per agevolare le operazioni di finitura.
Disponibile anche nelle versione Vapor (rivestita sulla superficie non a
vista con barriera al vapore in lamina di alluminio) e Hydro (Lastra di tipo
H1 con assorbimento d’acqua ridotto).
DuraGyp Activ’Air®
Lastra di tipo speciale con incrementata densità del nucleo (tipo D),
il cui gesso è inoltre additivato con fibre di vetro e fibre di legno; tali
caratteristiche conferiscono al prodotto un elevato grado di durezza superficiale e di resistenza meccanica (tipo I - R). Inoltre è caratterizzata da
un ridotto assorbimento d’acqua (tipo H1) con un’eccellente tenuta in
presenza di elevati livelli di umidità, un ridotto valore di permeabilità al
vapore (tipo E) che ne consente, se non direttamente esposta agli agenti
atmosferici, l’utilizzo in ambiente esterno protetto. Contribuisce ad
incrementare la resistenza al fuoco nei sistemi in cui è installata (tipo F).
La lastra può essere impiegata ovunque sia richiesta un’elevata resistenza meccanica agli urti.
Disponibile anche in classe di reazione al fuoco A1.
Duo’Tech Activ’Air®
Lastra costituita da due lastre in gesso rivestito accoppiate tra loro con
una speciale colla acustica. Queste caratteristiche rendono il prodotto
particolarmente adatto alla realizzazione di sistemi a singola lastra con
elevate prestazioni di isolamento acustico. Può essere impiegata per
la realizzazione di pareti e contropareti nel settore terziario (sia nella
nuova costruzione che nella ristrutturazione), ad esempio per ospedali, alberghi, scuole, uffici ed ovunque sia richiesto un elevato comfort
acustico.
Easy2 Activ’Air®
Lastra speciale in gesso rivestito, con incrementata densità del nucleo, il
cui gesso è inoltre additivato con fibre di vetro (tipo DFI) e con assorbimento d’acqua ridotto (tipo H2). Tali caratteristiche conferiscono al prodotto un elevato grado di durezza superficiale e di resistenza meccanica
e un’eccellente tenuta in presenza di elevati livelli di umidità.
Le dimensioni ridotte (lastra da 900 mm) le conferiscono inoltre estrema praticità e maneggevolezza. Indicata per lavori di ristrutturazione,
è idonea per tutti gli ambienti interni (compresi ambienti umidi come
bagni e cucine) per la realizzazione di pareti divisorie, contropareti e
controsoffitti.
34
Prodotti
Lastre accoppiate
Habito Silence Activ’Air®
Lastra speciale in gesso rivestito, con incrementata densità del nucleo,
il cui gesso è inoltre additivato con fibre di vetro (tipo DI) e con assorbimento d’acqua ridotto (tipo H1). Tali caratteristiche conferiscono
al prodotto un elevato grado di durezza superficiale e di resistenza
meccanica e un’eccellente tenuta in presenza di elevati livelli di umidità.
Lastra accoppiata sulla faccia non a vista con una membrana in EPDM
dalla colorazione verde, di produzione italiana ed esente da VOC. Faccia
a vista con speciale carta dalla colorazione bianca, che permette di agevolare le operazioni di finitura. Indicata per pareti divisorie, contropareti
e controsoffitti al fine di incrementare le prestazioni di isolamento
acustico, per tutti gli ambienti interni (compresi ambienti umidi come
bagni e cucine).
Habito Clima Activ’Air®
Lastra speciale in gesso rivestito, con incrementata densità del nucleo,
il cui gesso è inoltre additivato con fibre di vetro (tipo DI) e con assorbimento d’acqua ridotto (tipo H1). Tali caratteristiche conferiscono al prodotto un elevato grado di durezza superficiale e di resistenza meccanica
e un’eccellente tenuta in presenza di elevati livelli di umidità.
Lastra accoppiata sulla faccia non a vista con un pannello in lana di
vetro Isover 4+, idrorepellente, prodotto in Italia con un’elevata percentuale di materie prime riciclate e rinnovabili (sabbia e vetro riciclato).
Faccia a vista con speciale carta dalla colorazione particolarmente bianca, che permette di agevolare le operazioni di finitura.
Indicata per incrementare le prestazioni di isolamento acustico e
termico di pareti e contropareti, per tutti gli ambienti interni (compresi
ambienti umidi come bagni e cucine).
Disponibile anche in versione BV con barriera al vapore in lamina di alluminio sulla faccia non a vista.
Lastre in gesso fibrato
Rigidur Activ’Air®
Lastra di tipo speciale in gesso fibrato, a base di gesso, fibre cellulosiche e additivi minerali. Ideale per la realizzazione di pareti divisorie con
elevata resistenza agli urti, intonaci a secco, contropareti su struttura e
controsoffitti di coperture a falda.
Prodotto ecologico secondo certificato IBR Institutfür Baubiologie
Rosenheim.
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Prodotti
Controsoffitti continui
Gyptone Big Activ’Air®
Questi controsoffitti rappresentano una combinazione di design e
proprietà tecniche che, unite all’ampia offerta ed alle innumerevoli possibilità espressive, ne fanno un sistema ineguagliabile in termini di resa
estetica ed acustica nella realizzazione di interni di prestigio.
Sono inoltre utilizzabili anche a parete, in tutti i casi in cui l’intervento a
soffitto non sia sufficiente a garantire l’assorbimento acustico richiesto.
I quattro bordi assottigliati permettono all’applicatore di ottenere un’accurata finitura dei giunti, che risultano quindi invisibili e perfettamente
integrati nella superficie del controsoffitto. La linea di controsoffitti
Gyptone Big è pensata per un’ottimale regolazione acustica di grandi
superfici (quali ad esempio teatri, cinema, auditorium, uffici, ambienti
scolastici, ecc.).
Disponibili anche in versione “Curve” per la realizzazione di controsoffitti
con superfici curve (volte a botte, a padiglione, a crociera, a vela, ecc.).
Disponibilità di varie tipologie di decori e fori.
Quattro 40
Quattro 41
Quattro 42
Line 6
Sixto 63
Sixto 65
Quattro 44
Quattro 46
Quattro 47
Rigitone Activ’Air®
Gamma di controsoffitti in lastre, disponibili con diversi tipi di forature
ed in grado di offrire elevatissimi livelli di assorbimento acustico. Adottando un opportuno interasse della struttura metallica di sospensione,
le lastre Rigitone offrono una resistenza all’urto di pallonate certificata
secondo norma DIN 18032 e sono quindi particolarmente adatte all’uso
in ambienti sportivi.
Le lastre Rigitone permettono di realizzare un sistema per controsoffitti
di tipo continuo, senza giunti visibili e quindi con un aspetto estetico
omogeneo e piacevole dal punto di vista architettonico. Trovano ideale
applicazione in tutti i casi nei quali sia necessario effettuare il trattamento acustico dell’ambiente: hall, foyer di teatri e cinema, ristoranti,
sale conferenze, corridoi ed ambienti di passaggio in genere.
Disponibilità di varie tipologie di decori e fori.
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8/18
10/23
8/18 Q
12/25 Q
15/30
12-20/66
8-15-20
8-15-20 Super
Prodotti
Controsoffitti modulari
GyQuadro Activ’Air®
Controsoffitto rivestito con carta semilucida dall’aspetto liscio ed uniforme. Con questi pannelli è possibile realizzare controsoffitti ispezionabili con struttura a vista, dal costo ridotto, dotati di elevata resistenza
al fuoco ed ottimo comportamento in ambienti umidi. Grazie al loro
aspetto totalmente liscio ed uniforme contribuiscono ad aumentare la
luminosità degli ambienti in cui sono installati.
È una soluzione ideale per uffici, scuole e ospedali.
Gyptone Activ’Air®
La linea di controsoffitti Gyptone, realizzata con pannelli di gesso
rivestito forati e piani, è pensata per un’ottimale regolazione acustica di
ambienti nell’edilizia non residenziale, quali uffici, aule scolastiche, sale
conferenze, ristoranti, ecc. I prodotti sono installabili con differenti sistemi di sospensione (con struttura a vista, seminascosta e completamente nascosta), i quali permettono di ottenere effetti estetici differenziati,
mantenendo al contempo una facile ispezionabilità del plenum.
Si presentano come una superficie bianca e lucente, di facile pulizia.
Disponibilità di varie tipologie di decori e fori.
Sixto 60
Line 4
Quattro 20
Quattro 22
Point 11
Point 12
Intonaci e rasanti
UnicoVic Activ’Air®
Intonaco di sottofondo civile ad elevata lavorabilità a base di gesso,
calce naturale NHL, leganti idraulici, inerte calcareo e additivi specifici.
Color ocra.
Applicazione monostrato o bistrato su:
• elementi in C.A. e C.A.P.
• elementi in latero-cemento
• murature in laterizio forato, tufo, pietre
UnicoVic è applicabile in forti spessori in un’unica mano.
RasoVic Activ’Air®
Rasante a base gesso ventilato e calce naturale NHL di elevata purezza
ed additivi specifici. Colore avorio.
Applicazione come finitura speculare liscia o satinata di intonaci per interni.
RasoFacile Activ’Air®
Rasante a base gesso emidrato ventilato, calce idrata, inerti calcarei
micronizzati ed additivi specifici. Colore bianco intenso.
Applicazione come finitura speculare liscia di intonaci per interni.
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Parco dei mulini, Lugo (RA)
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Il complesso residenziale “Parco dei mulini”è una suggestiva iniziativa immobiliare di housing sociale
che sorge all’interno di un grande parco, delimitato dall’antico canale dei Mulini e caratterizzato
dalla presenza del cosiddetto “Ponte delle Lavandaie”, interessante opera storicomonumentale risalente al 1600 e tuttora in buono stato di conservazione.
L’intervento rappresenta il primo caso in
Italia ad aver ottenuto la prestigiosa certificazione “Green Building Council Italia” per il
“GBC Home”, protocollo dedicato all’edilizia
residenziale e nato per verificare e premiare i
cantieri più attenti agli aspetti sostenibili, dal
risparmio di energia e di acqua potabile all’isolamento termo-acustico e, più in generale,
al comfort abitativo degli edifici.
Tutti gli alloggi, certificati in classe energetica A, sono
progettati per rispondere alle diverse esigenze degli
utenti finali e sono disposti in funzione dell’esposizione
solare: le zone giorno prospettano
a sud con logge che garantiscono il
massimo di luce naturale in inverno
e il controllo dell’irraggiamento in
estate, mentre a nord affacciano le
zone di servizio oltre ai collegamenti
verticali ed orizzontali comuni.
Il nuovo complesso è realizzato con
l’ausilio di una tecnica costruttiva
innovativa - flessibile e sostenibile
- denominata “Easy Building System” (EBS), brevettata
dalla società Cogefrin e contraddistinta da una serie di
accorgimenti progettuali che consentono di ottenere
edifici ecocompatibili ed altamente efficienti dal punto
di vista energetico. L’obiettivo strategico del sistema EBS
consiste nel promuovere il controllo e la diminuzione
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dello sfruttamento delle risorse ambientali, attraverso
l’applicazione di processi produttivi a basso consumo
energetico - con ridottissime emissioni di anidride carbonica - e l’impiego di materiali sostenibili che rendono
possibile la reversibilità degli interventi.
L’Easy Building System, in particolare, si basa sull’utilizzo della tecnologia di costruzione ibrida – cemento armato per le strutture portanti verticali e legno lamellare
per i solai – e sulla realizzazione di tramezzature a secco
Saint-Gobain Gyproc in in grado di garantire leggerezza,
velocità nella posa in opera ed un elevato isolamento
termico ed acustico a tutti gli ambienti interni.
In particolare il sistema Habito Activ’Air® per le pareti
interne, le contropareti e i divisori tra appartamenti,
è una soluzione costruttiva di nuova
generazione che unisce flessibilità nella
posa in opera ad ottime prestazioni in
termini di benessere abitativo, grazie
all’abbinamento di lastre speciali Gyproc
Habito 13 Activ’Air® e Rigidur H con i
pannelli in lana di vetro Isover PAR che,
posti nell’intercapedine delle strutture
metalliche, garantiscono isolamento
acustico e sicurezza al fuoco.
Habito Activ’Air® è inoltre studiato per purificare gli
spazi domestici in modo continuo e duraturo: è in
grado infatti di captare fino al 70% della formaldeide
contenuta nell’aria degli ambienti chiusi, innescando
una reazione chimica che trasforma la formaldeide e
gli aldeidi in composti inerti non più pericolosi.
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Complesso Caiaffa, Lecce
Questo nuovo complesso polifunzionale è uno dei cinque interventi pilota scelti nell’ambito
del progetto internazionale NEED4B (“New Energy Efficient Demonstration for Buildings”),
un’ambiziosa iniziativa di ricerca cofinanziata dalla Commissione Europea che mira a sviluppare
una forte sostenibilità ambientale dell’architettura, grazie a metodologie facilmente replicabili per
la progettazione, la costruzione e la gestione di nuovi edifici a basso consumo energetico.
Richiesta progettuale
Controsoffitti ispezionabili per nascondere gli impianti
e per ottenere un alto risultato estetico nei locali.
Richiesta progettuale
Intonaci e finiture per esterni di grande affidabilità, con
un’elevata elasticità ed un’ottima resistenza meccanica.
Soluzione Saint-Gobain Gyproc
Sistema GyQuadro Activ’Air® per controsoffitti ispezionabili costituito da pannelli in gesso rivestito con
una finitura di colore bianco semilucido ed uniforme. I
pannelli GyQuadro Activ’Air® riflettono e distribuiscono
la luce in modo ottimale e sono stati scelti perché più
affidabili e resistenti rispetto ai tradizionali sistemi in
fibra minerale.
La tecnologia Activ’Air®, brevetto internazionale di
Saint-Gobain, è in grado di assicurare una migliore qualità dell’aria, poiché assorbe e neutralizza sino al 70%
della formaldeide presente negli ambienti chiusi.
Soluzione Saint-Gobain Gyproc
Intonaco per esterni Prontocem Fiber finalizzato ad
ottenere superfici lisce e regolari, resistenti e prive di
qualsiasi imperfezione o disallineamento.
Le specifiche proprietà tecniche del prodotto consentono di proteggere il supporto dalle sollecitazioni
meccaniche e di ridurre notevolmente lo sgretolamento
nella posa in opera.
La finitura è costituita da uno strato di Finicem 2 bianco
idro, un rasante a base di cemento bianco a basso
assorbimento d’acqua, ideale per ottenere un aspetto
estetico tipo “bianco liscio”.
Prontocem Fiber e Finicem 2 bianco idro rientrano nella
linea ProntoVic di Saint-Gobain Gyproc: una serie di
intonaci e finiture che abbinano ad elevate prestazioni
meccaniche – tra cui un’elevata resistenza agli agenti atmosferici e agli sbalzi termici – risultati estetici
eccezionali, assicurando superfici omogenee pronte per
essere successivamente tinteggiate o rivestite.
Richiesta progettuale
Intonaci e rasanti per interni, naturali ed ecocompatibili.
Soluzione Saint-Gobain Gyproc
Intonaco premiscelato Monocote light rasato con
Rasocote 5 plus, due prodotti ecocompatibili perché
sfruttano le specifiche proprietà del gesso, il legante più
idoneo per intonaci da interni.
Monocote light è un intonaco monostrato a base di gesso, anidrene e perlite espansa, traspirante ed estremamente leggero. Rasocote 5 plus è una finitura a base di
gesso emidrato e calce idrata con presa ed indurimento
progressivi, particolarmente indicato per assicurare alle
pareti una superficie speculare e bianchissima.
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40
Normative e Regolamenti
CLP “Classification, Labelling and Packaging”
Recepimento a livello europeo del GHS attraverso il Regolamento CE 1272/2008 relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele. Con l’approvazione del CLP, l’Europa è il primo grande spazio
economico ad aver adottato il sistema mondiale armonizzato dell’ONU in materia di classificazione ed etichettatura
dei prodotti chimici.
Tipologia documento:
Applicazione:
Regolamento di recepimento europeo del GHS che abrogherà completamente nel 2015 la Direttiva 67/548/CEE e la Direttiva 1999/45/CE.
Obbligatorio per le sostanze dal dicembre 2010 e per le miscele dal giugno 2015, anno
in cui terminerà il periodo di transizione e coesistenza con le Direttive sopra citate.
REACH “Registration, Evaluation, Authorization and
Restriction of Chemicals”
Regolamento CE 1907/2006 relativo alla registrazione, alla valutazione, all’autorizzazione e alla restrizione delle sostanze
e delle miscele. Con tale strumento, modificato dal CLP attraverso il Regolamento CE 453/2010, l’Europa garantisce al
suo interno una circolazione di prodotti chimici regolati nel loro contenuto da precisi limiti di concentrazione relativi ad
alcune sostanze o miscele definite “pericolose”. Il Regolamento sviluppa una serie di allegati nei quali vengono catalogati
tutti quei composti che, nei prodotti, non devono superare lo 0,1% del peso totale.
Tipologia documento:
Regolamento Europeo che demanda agli stati membri il compito di definirne il piano
di controllo, la sorveglianza e le sanzioni (art.126); delega rispetto alla quale l’Italia
è inadempiente dal dicembre 2008.
Applicazione:
Completamente in vigore dal giugno 2009.
Direttiva CE 42/2004
Determina il quantitativo massimo di TVOC presente in alcune pitture e vernici dovuto all’uso di solventi organici
all’interno delle stesse. Il contenuto dei composti organici presenti viene determinato in peso secondo ISO 11890-2 e/o
ASTMD 2369. La Direttiva individua 12 sottocategorie di prodotto suddivise a loro volta in due tipologie caratterizzate
da limiti distinti: soluzioni a base acquosa o a base solvente.
Tipologia documento:
Direttiva Europea recepita in Italia con D.lgs. 161 del 27 marzo 2006.
Applicazione:
In vigore dal maggio 2006.
Decisione CE 544/2009
Stabilisce i criteri per l’assegnazione di un marchio comunitario di qualità ecologica ai prodotti vernicianti per interni: con
riferimento alle sottocategorie applicabili in ambiente indoor, viene sostanzialmente dimezzato il quantitativo massimo
di TVOC determinato dalla Direttiva CE 42/2004; la qualità chimica di prodotto viene implementata con l’introduzione
di limitazioni sulla presenza di IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici) e metalli pesanti; viene escluso dal marchio qualsiasi
prodotto classificato come molto tossico, tossico, cancerogeno, teratogeno, nocivo o mutageno.
Tipologia documento:
Decisione Europea di riferimento per il marchio Ecolabel su prodotti vernicianti per
decorazione e protezione, coloranti del legno e prodotti connessi destinati ad uso
professionale e non professionale, concepiti principalmente per la decorazione
e commercializzati come tali.
Applicazione:
Abrogata dalla Decisione UE 312/2014.
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Normative e Regolamenti
Decisione UE 312/2014
Ridefinisce i criteri per l’assegnazione di un marchio comunitario di qualità ecologica stabiliti dalla Decisione CE
544/2009 accorpandoli con quelli della Decisione CE 543/2009 (specifica per prodotti vernicianti per esterni): il quantitativo massimo di TVOC determinato dalle sopraccitate Decisioni viene ulteriormente abbassato di circa 1/3 e la
qualità chimica di prodotto viene implementata con l’introduzione di un limite SVOC a limitazione dei quantitativi di
composti semivolatili di ogni sottocategoria.
Tipologia documento:
Decisione Europea di riferimento per il marchio Ecolabel su prodotti vernicianti per
decorazione di interni ed esterni, rivestimenti e pitture per pavimenti, sistemi di tintura,
pitture decorative (liquide o in pasta, pretrattate, colorate o preparate dal fabbricante per
soddisfare le esigenze dei consumatori), compresi impregnanti per legno e impalcati,
rivestimenti per muratura e prodotti per il finissaggio (primer) dei metalli, nonché sottofondi
per tali prodotti, ai sensi Direttiva CE 42/2004.
Applicazione:
Non cogente.
GPP “Green Public Procurement” (Comunicazione 302/2003)
È uno strumento volontario di politica ambientale che intende favorire lo sviluppo di un mercato di prodotti e servizi a
ridotto impatto ambientale attraverso la leva della domanda pubblica. Secondo tale strumento le procedure d’appalto
devono essere regolamentate da criteri prestazionali capaci di premiare i prodotti meno energivori, costituiti da materiale riciclato, privi di sostanze nocive, facilmente riciclabili, di maggior durata oppure che siano il risultato di processi
produttivi meno impattanti.
Tipologia documento:
Comunicazione della Commissione al Consiglio e Parlamento Europeo per la politica
integrata dei prodotti nell’ottica di uno sviluppo sostenibile.
Applicazione:
Non cogente.
Francia (Décret n° 2011-321)
Regolamento sulle emissioni VOC e formaldeide dei materiali da costruzioni. Il decreto rende obbligatorio l’apposizione
di un’etichetta recante la classe di emissione sui prodotti da costruzione installati negli ambienti indoor.
Tipologia documento:
Decreto Nazionale che introduce una nuova concezione di riferimenti analitici nella richiesta
dei requisiti prestazionali dei materiali da costruzione.
Applicazione:
Obbligatorio dal settembre 2013 su tutti i prodotti per interni commercializzati in Francia.
Germania (Marchio “Ü”)
Il DIBt (Deutsche Institut für Bautechnik) utilizza le liste AgBB (Ausschuss zur gesundheitlichen Bewertung von Bauprodukten) come approccio per le analisi riguardanti le basse emissioni di VOC nei materiali che vengono commercializzati
in Germania e marcati CE. Il marchio Ü viene rilasciato dal DIBt per un materiale da costruzione qualora questo soddisfacesse una serie specifiche emissive non richieste per l’assegnazione del marchio CE Europeo. Tra i requisiti supplementari
richiesti dal regolamento vi è quello di sottoporre i prodotti ad una serie di test su camera di prova standard al fine di
quantificarne le emissioni TVOC, SVOC e di quei composti definiti pericolosi secondo Reg. CE n.1272/2008.
Tipologia documento:
Applicazione:
Protocollo di certificazione di ente pubblico, il DIBt appunto, le cui regole vigenti in merito
ai prodotti da costruzione (che attualmente impongono requisiti addizionali ai prodotti
coperti da norme armonizzate europee e recanti la marcatura CE) sembrerebbero violare i
principi di libera circolazione delle merci all’interno dell’Unione Europea.
Obbligatorio all’interno del mercato tedesco per pavimenti e rivestimenti per parquet, collanti
e resine per pavimenti, rivestimenti murari, pavimenti per lo sport e, da gennaio 2014, anche
per carte da parati.
Belgio (Progetto 568/2012)
Sull’impronta del sistema di certificazione tedesco, il Progetto (basato sull’emanazione di un Regio Decreto) stabilisce i
livelli di soglia per le emissioni nell’ambiente confinato dei prodotti da costruzione destinati ad usi interni; non ancora
in vigore, l’iniziativa abbraccia l’attuale tendenza europea ad uniformare metodi e strumenti di prova per determinare
la qualità chimica di un materiale in funzione di ciò che emette nell’ambiente.
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Tipologia documento:
Progetto di Legge.
Applicazione:
Non ancora in vigore.
Normative e Regolamenti
Germania (GEV emicode)
Basato sul sistema d’analisi adottato dal DIBt, il protocollo GEV ne semplifica i procedimenti diagnostici ma ne abbassa
notevolmente i limiti tossicologici di soglia (LCI), configurandosi come il metodo maggiormente restrittivo (a livello di
concentrazioni d’inquinanti ammesse) d’Europa.
Tipologia documento:
Marchio di Certificazione
Applicazione:
Non obbligatorio
Finlandia (RTS-M1)
Viene effettuato con camere di dimensioni ridotte (Nordtest Climpaq da 50,9 litri) e con protocolli d’analisi non standardizzati con i precedenti. Il metodo inizia ad essere superato dalle moderne tecnologie, ciononostante continua ad offrire
solidi dati di riferimento parametrizzabili con i risultati ottenibili con la moderna Camera di Prova Standard Europea.
Tipologia documento:
Sistema di etichettatura utilizzato solo in Finlandia ed aperto a tutti i produttori, importatori
ed esportatori di prodotti per l’edilizia.
Applicazione:
Non obbligatorio.
Italia (D.M. 10/10/2008)
I pannelli a base di legno e i manufatti con essi realizzati, sia semilavorati che prodotti finiti, non possono essere immessi
in commercio se la concentrazione di equilibrio di formaldeide che essi provocano nell’aria dell’ambiente di prova supera
il valore di 0,1 ppm (0,124 mg/m3). Tale valore definisce una classe emissiva “E1” sancita dalla UNI EN 13986 che può
essere verificata con una misurazione della concentrazione di equilibrio secondo UNI EN 717-1.
Tipologia documento:
Decreto del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali per la regolamentazione
delle emissioni di formaldeide dai pannelli a base di legno.
Applicazione:
In vigore dal dicembre 2008.
Italia (D.M. 11/04/2008)
Accogliendo l’indicazione contenuta nella Comunicazione 302/2003 della Commissione Europea, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha elaborato, attraverso un processo di consultazione con enti locali ed in
collaborazione con strutture tecniche di supporto (ENEA, ISPRA, ARPA), il “Piano d’Azione Nazionale per il Green Public
Procurement” (PAN GPP). Tale progetto ha l’obiettivo di massimizzare la diffusione del GPP presso gli enti pubblici in
modo da svilupparne in pieno le sue potenzialità in termini di miglioramento ambientale, economico ed industriale. Il
PAN GPP identifica le categorie prioritarie di beni e servizi su cui definire una lista prestazionale di “Criteri Ambientali
Minimi” (CAM) a cui i prodotti devono rispondere per essere selezionabili nelle gare d’appalto pubbliche. La categoria
legata all’edilizia possiede dei CAM ormai quasi completamente definiti (rev. 5.00 del 15/01/15) legati all’emissività
chimica dei seguenti materiali impiegati per le rifiniture interne degli edifici:
• Controsoffitti e contropareti in cartongesso
• Pitture e vernici
• Tessili per pavimentazioni e rivestimenti
• Laminati per pavimenti e rivestimenti flessibili
• Pavimentazioni di legno
• Altre pavimentazioni (diverse da piastrelle di ceramica e laterizi)
• Adesivi e sigillanti
• Pannelli per rivestimenti interni
• Intonaci
Tipologia documento:
Piano d’azione nazionale per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica
amministrazione in recepimento al Green Public Procurement.
Applicazione:
Non ancora cogente.
Il “Piano d’Azione Nazionale per il Green Public Procurement” rappresenta un importantissimo documento che anticipa
i criteri certificativi che saranno adottati in Italia per la catalogazione dei materiali “basso emissivi” idonei alla salute
del cittadino in ambienti indoor; l’attenzione italiana nei confronti della qualità dell’aria interna segue però da tempo
un altro essenziale filone d’analisi tracciato a livello europeo da diversi enti certificatori e finalizzato alla valutazione
chimica degli ambienti costruiti. Di seguito si elencano le maggiori realtà certificative comunitarie impegnate nella
classificazione di salubrità ambientale del costruito.
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Enti certificatori
ISPESL “Istituto Superiore per la Prevenzione
E la Sicurezza del Lavoro”
All’interno delle Linee Guida per la “Valutazione del Rischio” secondo D.lgs. 626 del 19 Settembre 1994 vengono descritti
scenari di esposizione lavorativa connessi all’impiego di sostanze chimiche tossiche o nocive in relazione alla forma di
assorbimento da parte dell’organismo. Vengono dall’Istituto considerati “a rischio” quei composti etichettati secondo
il Regolamento EC 1272/2008 e conservati nei luoghi di lavoro in quantità superiori ad una confezione commerciale
per ogni sostanza pericolosa usata. All’interno di un ambiente adibito ad ufficio vengono definiti i potenziali rischi per
la salute ed i relativi interventi idonei di prevenzione secondo lo schema seguente:
44
AREE DI RISCHIO
RISCHI PER LA SALUTE
INTERVENTI DI PREVENZIONE
Microclima
• temperatura
• umidità relativa
• ventilazione
• controllo ed intervento sui
parametri
Condizionamento dell’aria
• temperatura
• umidità relativa
• ventilazione
• quantità di aria / ricambi orari
• aumento di CO2 e di VOC per
scarso numero di ricambi orari o
eccesso di riciclo
• inquinamento microbico
(es. legionella)
• controllo ed intervento sui
parametri
• preferibilmente a totale ricambio
d’aria, o comunque massimo riciclo
del 30%
• CO2 < 0,1% (1000 ppm
con T 18-20 °C)
• U.R. = 50 ± 5%
• ventilazione v = 0,1-0,2 m/s
• portata per persona Q = 20 m3/h
Qualità dell’aria
• inquinamento indoor
da fotocopiatrice:
- ozono O3 (lampade)
- formaldeide (carta patinata)
- polvere di toner
- VOC e idrocarburi volatili
• Ambiente ampio e ventilato con
le seguenti prescrizioni:
- efficienza e sostituzione
periodica dei filtri
- cambio e smaltimento del toner
(appalto d’opera tramite ditta
autorizzata)
Mobili d’ufficio in truciolato
• formaldeide (monomeri isocianici)
• ventilazione
Liquidi e prodotti per la pulizia
dei mobili
• emissione nel tempo di:
- alcoli
- cellosolve (2-ethoxyethanol)
- fenoli
- VOC
• utilizzo di prodotti non irritanti
• uso moderato di prodotti per
la pulizia
• inserimento di specifiche negli
appalti d’opera
Rivestimenti e moquette
• formaldeide
• acrilati
• VOC
• pulizia idonea
• idoneo numero di ricambi d’aria
Enti certificatori
BREEAM “Building Research Establishment Environmental
Assessment Method”
Protocollo per la certificazione della sostenibilità in edilizia utilizzato da circa 20 anni in Gran Bretagna ed esportato in
tutto il mondo. Il sistema non certifica i prodotti da costruzione in funzione delle specifiche emissioni chimiche ma li
cataloga in una lista all’interno della “BRE Global Green Guide” per accreditarli nel processo di certificazione ambientale
come bonus di punteggio. L’uso di materiali “basso emissivi” aiuta a raggiungere maggiori livelli di certificazione dell’edificio in funzione del contributo che danno al miglioramento della qualità dell’aria interna, in particolare il prodotto
risulta catalogabile se rispetta le seguenti specifiche:
1. valide per prodotti a base di legno e per qualunque tipo di pavimento
• rispetto della classe emissiva “E1” sancita dalla EN 13986
• divieto dell’uso di preservanti per il legno non regolamentati
2. valide per pannelli da controsoffitto
• rispetto della classe emissiva “E1” sancita dalla EN 13986
• divieto dell’uso di materiali contenenti asbesto
3. valide per collanti da pavimenti
• divieto di emissione di sostanze carcinogene e sensibilizzanti come definite dalla EN 13999-1
• obbligo di test su camera di prova come da specifiche della EN 13999 (-2 -3 -4) che includa, ad 1 giorno
di incubazione, la determinazione di VOC carcinogeni, aldeidi e diisocianati
4. valide per rivestimenti murali
• basse emissioni di formaldeide libera e cloruro di vinile secondo standard EN 233:1999 (Wallcoverings in roll form:
specifications for finished wallpapers, wall vinyls and plastics wallcoverings), EN 234:1997 (Wallcoverings in roll
form: specification for wallcoverings for subsequent decoration), EN 259:2001 (Wallcoverings in roll form: heavy
duty wallcoverings), EN 266:1992 (Specification for textile wallcoverings).
• assenza di metalli pesanti e di altre sostanze tossiche secondo i medesimi standard del punto precedente
5. valide per adesivi da rivestimenti murali flessibili
• assenza di sostanze nocive
• utilizzo di conservanti con minimi livelli di tossicità
6. valide per pitture decorative e vernici
• rispetto della Direttiva CE 42/2004
LEED “Leadership in Energy and Environmental Design”
Sistema di certificazione degli edifici che nasce su base volontaria in America ad opera di U.S. Green Building Council
(USGBC), associazione no profit nata nel 1993 che ha come scopo la promozione e lo sviluppo di un approccio globale
alla sostenibilità. Il sistema di rating si struttura in 7 sezioni organizzate in prerequisiti e in crediti. I prerequisiti di ogni
sezione sono obbligatori affinché l’intero edificio possa venire certificato; i crediti possono essere scelti in funzione delle
caratteristiche del progetto. Dalla somma dei punteggi dei crediti deriva il livello di certificazione ottenuto.
La sezione Qualità ambientale Interna (QI) affronta temi e prestazioni dell’abitato che riguardano la salubrità, la sicurezza e il comfort, il consumo di energia e l’efficacia del ricambio d’aria. Nell’Ottobre del 2014 è uscito il protocollo LEED v4
nel quale vengono definiti i nuovi requisiti standard dei materiali da costruzione in funzione delle rispettive emissioni
chimiche. In generale, per i prodotti coinvolti nel processo edilizio da certificare, il nuovo protocollo LEED richiede la
conformità al seguente standard:
• California Department of Public Health (CDPH) Standard Method v1.1–2010
Il protocollo LEED v4 prevede la regolamentazione dei TVOC le cui emissioni vengono suddivise in 3 categorie e rilevate
dopo 14 giorni d’incubazione in camera di prova (anziché 28 giorni come previsto per l’analisi dei singoli composti).
Il protocollo, fatto salvo il rispetto di tutti i limiti di cui al CDPH di cui sopra, prevede la possibilità di certificazione di
prodotto secondo i seguenti standard europei:
• Classificazione secondo normativa francese vigente (Décret n°2011-321).
• Classificazione secondo normativa tedesca vigente (DIBt).
Sul contenuto VOC per i prodotti vernicianti il protocollo LEED v4 richiede invece il rispetto della California Air Resources
Board (CARB) 2007 o, in alternativa per paesi europei, la Direttiva CE 42/2004.
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Enti certificatori
ITACA “Istituto per la Trasparenza, l’Aggiornamento e la Certificazione degli Appalti”
Nato nel 1996 per impulso delle Regioni italiane, l’istituto è un’associazione di tipo federale con l’obiettivo di attivare
azioni ed iniziative al fine di promuovere e garantire un efficace coordinamento tecnico tra le Regioni stesse e le Province Autonome, così da assicurare un raccordo migliore anche con le istituzioni statali, gli enti locali e gli operatori del
settore. Nel proprio protocollo di certificazione “a punteggio”, adottato per la valutazione della sostenibilità energetica
ed ambientale degli edifici, non si menzionano le caratteristiche prestazionali di emissività chimica che i materiali da
costruzione devono certificare/dimostrare per il soddisfacimento del criterio “D.2.5 - ventilazione e qualità dell’aria”. Il
credito appena citato viene raggiunto su di una scala prestazionale con valutazioni progressive da “negativa” (sottrazione
di 1 punto) ad “ottima” (assegnazione di 5 punti) impostata esclusivamente sulle modalità naturali e/o canalizzate di
ricambio e recupero dell’aria interna.
Fondazione ClimAbita
Nata nel 2012 da un’iniziativa di Norbert Lantschner, è uscita nel 2014 con il sigillo di qualità “EcoLife HOME” per case
prefabbricate in legno. Il sistema di certificazione premia l’intera catena produttiva e rilascia un marchio di qualità sulla
base di una serie di requisiti prestazionali che l’azienda nel suo insieme (prodotto-produzione) deve periodicamente
dimostrare. Nella trattazione del capitolo “Salute”, alla voce “Qualità dell’Aria Indoor” vengono definiti i seguenti parametri per ogni elemento di prefabbricazione inserito all’interno dello strato di tenuta all’aria:
1. validi per prodotti costituiti da qualsiasi tipo di materiale:
•come requisito minimo essere stratigraficamente catalogati dal più esterno (barriera di tenuta all’aria) al più interno
(finitura di superficie)
2. validi per prodotti costituiti da tinte, vernici e/o impregnanti, colle e/o sigillanti
(in aggiunta alle prescrizioni di cui al punto 1):
•essere accompagnati da Schede di Sicurezza redatte a norma del Reg. CE n.1907/2006 (REACH), come modificato
dal successivo Reg. CE n.453/2010. L’eventuale mancato reperimento di una specifica Scheda di Sicurezza dev’essere
giustificato per iscritto alla Fondazione allegando un’autocertificazione del cliente (da presentare su apposito
modulo) circa l’assenza all’interno del prodotto di tutte quelle sostanze definite “pericolose” secondo le norme sopra citate
3. validi per prodotti costituiti da materiali lignei
(in aggiunta alle prescrizioni di cui al punto 1):
•possedere e dimostrare una certificazione di classe E1 in base a quanto stabilito dal Decreto 10/10/2008 del
Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali atto a regolamentare l’emissione di formaldeide da pannelli
a base di legno (semilavorati e/o prodotti finiti) in ambienti di vita indoor
•(alternativo al punto precedente) possedere e dimostrare una delle seguenti certificazioni:
•classificazione “B” secondo normativa francese vigente (Décret n°2011-321)
•marchio “Ü” secondo normativa tedesca vigente (DIBt)
•classificazione “EC2” secondo protocollo GEV-EMICODE
•classificazione “M2” secondo protocollo finlandese (RTS)
4. validi per prodotti costituiti da tinte, vernici e/o impregnanti
(in aggiunta alle prescrizioni di cui al punto 1 e 2):
•possedere e dimostrare la completa conformità a quanto stabilito dalla Direttiva 2004/42/CE atta a regolamentare
le emissioni di VOC dovute all’uso di solventi organici in talune pitture e vernici
Come conferma e verifica finale di quanto richiesto ai fini dell’assegnazione del Sigillo, gli edifici assemblati con le
tecniche ed i materiali in via di certificazione devono rispettare le seguenti prescrizioni:
1. valide per tutti gli involucri edilizi:
•essere sottoposti ad una valutazione della qualità dell’aria indoor mediante misurazione della concentrazione interna
di formaldeide aerodispersa con metodo di analisi definito dalla norma UNI EN 14412:2005 ed eseguito
attraverso l’utilizzo di un campionatore diffusivo a simmetria radiale
•non essere costituiti da serramenti (interni e/o esterni) in PVC
•non essere costituiti da legno di derivazione tropicale
•prevedere l’utilizzo di legno certificato FSC e/o PEFC
•essere dotati di un sistema centralizzato di ventilazione meccanica controllata (VMC)
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Enti certificatori
In alternativa all’istallazione di VMC, per ogni elemento interno allo strato di tenuta all’aria, gli edifici di cui sopra dovranno prevedere l’uso di:
1.prodotti costituiti da tinte, vernici e/o impregnanti che rispondano ai requisiti della Direttiva 2009/544/CE che
stabilisce i criteri generali per l’assegnazione di un marchio comunitario di qualità ecologica ai prodotti vernicianti per
interni
2.prodotti costituiti da materiali lignei che riportino sul certificato di classe E1 un livello emissivo di formaldeide
inferiore a 60 µg/m3 o, in alternativa, dimostrino di possedere una delle seguenti certificazioni:
•classificazione “A” secondo normativa francese vigente (Décret n°2011-321)
•classificazione “EC1” secondo protocollo GEV-EMICODE
•classificazione “M1” secondo protocollo finlandese (RTS)
Agenzia CasaClima
La Provincia di Bolzano ha stabilito che tutte le nuove costruzioni realizzate nel proprio territorio, dal gennaio 2005,
devono rispettare una classe energetica minima impostata sulle sole prestazioni dell’involucro escludendo dal calcolo
i rendimenti impiantistici che determinano la certificazione nazionale del patrimonio immobiliare secondo DPR 59/09.
L’Agenzia CasaClima è un organo pubblico indipendente, accreditato nel 2005 come ente certificatore dalla Provincia di
Bolzano, che gestisce l’intero processo di classificazione di un edificio effettuando verifiche sui progetti e conferendo
ad “ispettori” locali (auditori) l’incarico di compiere gli opportuni sopralluoghi. Dopo un esame finale l’Agenzia, rilascia
il certificato e la relativa targhetta agli edifici che rientrano nei parametri previsti dall’iter. Nel corso del 2012 è stato
predisposto un nuovo protocollo per la classificazione volontaria degli alberghi caratterizzati da alte prestazioni energetico-ambientali e di salubrità: la certificazione ClimaHotel. Nelle Linee Guida di questo nuovo contesto, nel capitolo
“Qualità dell’ambiente Interno”, vengono definiti i seguenti parametri prestazionali per il conferimento del certificato:
1. validi per materiali e prodotti a base di legno incollato
(pannelli grezzi o rivestiti, compensati, travi, arredi, pannelli di rivestimento, pavimenti):
•riportare sul certificato di classe E1 un livello emissivo di formaldeide inferiore a 60 µg/m3 o, in alternativa,
dimostrino di possedere una delle seguenti certificazioni:
•NATURE PLUS (Direttiva RL0200ff per prodotti in legno)
•Österreichisches Umweltzeichen (Direttiva UZ 07 “Holz und Holzwerkstoffe”)
•Deutscher Blauer Engel (Direttiva RAL 38 per prodotti in legno)
•Standard ANAB ICEA
•Ecolabel per il gruppo “coperture in legno per pavimenti” (2010/18/CE)
•Ecolabel per il gruppo “mobili in legno” (2009/894/CE)
2. validi per prodotti liquidi applicati sulle superfici interne
(vernici, pitture, impregnanti, lacche, primer):
•rispondere ai requisiti della Direttiva 2009/544/CE che stabilisce i criteri generali per l’assegnazione di un marchio
comunitario di qualità ecologica ai prodotti vernicianti per interni
•non contenere le seguenti sostanze:
[00071-43-2]
Benzene
[00071-55-6]
1,1,1-tricloroetano
[00075-01-4]
Cloruro di vinile
[00075-09-2]
Cloruro di metilene (diclorometano)
[00078-59-1]
Isoforone
[00078-93-3]
Metiletilchetone
[00084-74-2]
Di-n-Butile Ftalato
[00085-68-7]
Ftalato di butilbenzile (BBP)
[00091-20-3]
Naftalene
[00095-50-1]
1,2- diclorobenzene
[00100-41-4]
Etilbenzene
[00107-02-8]
Acroleina
[00107-13-1]
Acrilonitrile
[00108-10-1]
Metilisobutilchetone
[00108-88-3]
Toluene (metilbenzensolfonato)
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Enti certificatori
[00117-81-7]
Ftalato di bis (2-etilesile) (DEHP)
[00117-84-0]
Ftalato di di-n-ottile (DNOP)
[00131-11-3]
Dimetile Ftalato
[68987-90-6]
Alchilfenoletossilati APEO
•(alternativo ai punti precedenti) possedere una delle seguenti certificazioni:
- NATURE PLUS (Direttiva RL0200ff per prodotti in legno)
- Österreichisches Umweltzeichen (Direttiva UZ 07 “Holz und Holzwerkstoffe”)
- Deutscher Blauer Engel (Direttiva RAL 38 per prodotti in legno)
- Standard ANAB ICEA
- Ecolabel per il gruppo “mobili in legno” (2009/894/CE)
- GEV Emicode EC1
Qualora pervenissero all’Agenzia dati non conformi a quanto richiesto (certificato E1 con emissioni riportate maggiori
di 60 µg/m3 e/o presenza di sostanze contenute nella sopraccitata lista e/o riscontro in cantiere di materiali diversi da
quelli denunciati), gli edifici in via di certificazione devono rispettare le seguenti prescrizioni:
1. valide per tutti gli involucri edilizi:
•essere sottoposti ad una valutazione della qualità dell’aria indoor mediante misurazione della concentrazione
interna di formaldeide aerodispersa con metodo di analisi definito dalla norma UNI EN 14412:2005 ed eseguito
attraverso l’utilizzo di un campionatore diffusivo a simmetria radiale
ARCA “ARchitettura Comfort Ambiente”
Sistema di certificazione ideato e realizzato esclusivamente per edifici con struttura portante in legno, ARCA è nato per
garantirne la sicurezza, l’efficienza energetica, il comfort e la sostenibilità. Il progetto nasce in Trentino su iniziativa della
Provincia Autonoma di Trento, che lavora al progetto dal 2009, con l’intento di valorizzare un prodotto innovativo e tecnologicamente evoluto in grado di competere in un mercato in forte crescita ed espansione qual è l’edilizia sostenibile.
ARCA si innesta sull’esperienza maturata dal progetto SOFIE (www.progettosofie.it) e ne rappresenta un’evoluzione
attraverso un regolamento tecnico che fissa gli elementi qualitativi dell’edificio, in modo preciso, codificato e misurabile.
Si è così creato un sistema aperto dove a fare la differenza è la qualità, dimostrata oggettivamente tramite un’analisi
degli elaborati progettuali, le verifiche in cantiere ed i test condotti in corso d’opera. Nel 2014 ARCA è uscita con un
aggiornamento delle proprie Linee Guida integrate con la nuova specifica ES.3 riguardante le prestazioni che i materiali
da costruzione dovranno garantire per poter essere inseriti come “basso emissivi” all’interno dei nuovi edifici in legno
da certificare. L’intento della specifica è quello di porre l’attenzione sulla qualità dell’aria indoor riducendo all’interno
dell’edificio in legno i contaminanti che risultano irritanti e/o nocivi per la salute degli occupanti o che ne riducono il
comfort ed il benessere abitativo. Tali requisiti si applicano per tutti i materiali applicati esclusivamente in cantiere
entro lo strato di tenuta all’aria e/o sulle superfici riscaldate dell’edificio in legno; fanno eccezione i seguenti materiali
assolutamente inerti dal punto di vista chimico:
1.metallo(1)(2)(3)(4)
2.vetro(1)(2)(3)(4)
3. roccia naturale(2)(3)(4)
4.ceramica(2)(3)(4)
5. serrature, ferramenta e/o fissaggi(1)
(1) definito “non emissivo” dalla normativa vigente francese (Décret n° 2011/321)
(2) definito “non emissivo” dalla normativa belga in progetto (Progetto n° 2012/568)
(3) definito “non emissivo” dal protocollo finlandese (RTS)
(4) definito “non emissivo” dal protocollo di evitamento per MCS redatto dal prof. William J. Rea
tali materiali, nel rispetto comunque del protocollo ARCA, non necessitano di certificazione in merito alla loro emissività
chimica, tutti gli altri prodotti costituiti da tinte, vernici e/o impregnanti, colle e/o sigillanti devono essere accompagnati,
secondo l’art.25 del D.lgs.52 del 03/02/1997 e l’art.13 del D.lgs.65 del 14/03/2003, da Schede di Sicurezza redatte a norma del Regolamento CE 1907/2006 (REACH), come modificato dal successivo Regolamento CE 453/2010; in particolare:
1. adesivi, primer, sigillanti, prodotti cementizi e vernici:
•sono soggetti al rispetto di determinati valori limite impostati dal GEV (Gemeinschaft Emissionskontrollierte
Verlegewerkstoffe, Klebstoffe und Bauprodukte e. V.) sul quantitativo totale emissibile di Composti Organici
Volatili e Semivolatili (VOC e SVOC), sull’assenza di sostanze CMR (Regolamento CE 1907/2006 allegato XVII) e
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Enti certificatori
secondo la concentrazione massima evaporabile in ambiente interno di alcuni composti noti (formaldeide e
acetaldeide)
2. Prodotti vernicianti per interni:
•sono regolamentati dalla Direttiva CE 42/2004 recepita in Italia dal D.Lgs 27 marzo 2006, n. 161 (limitazione delle
emissioni di composti organici volatili dovute all’uso di solventi organici in talune pitture e vernici) e soggetti al
rispetto di determinati valori limite ricavati dalla Decisione CE 544/2009 sul contenuto totale di Composti Organici
Volatili (g/l per prodotto pronto all’uso)
Come conferma e verifica finale della Qualità dell’Aria Interna progettata nel rispetto del protocollo, gli edifici in via di
certificazione, su base volontaria, possono essere sottoposti alle seguenti prescrizioni:
1. valide per tutti gli involucri edilizi:
•essere sottoposti ad una valutazione della qualità dell’aria indoor mediante misurazione della concentrazione
interna di formaldeide aerodispersa con metodo di analisi definito dalla norma UNI EN 14412:2005 ed eseguito
attraverso l’utilizzo di un campionatore diffusivo a simmetria radiale.
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Note
50
Note
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Habitat Lab Saint-Gobain
la costruzione più sostenibile d’Italia
Habitat Lab ha ottenuto la prestigiosa certificazione
LEED “Platinum”, con un punteggio di 90 punti su
110, il più alto in Italia, il secondo in Europa
Habitat Lab presenta le soluzioni più innovative
del gruppo Saint-Gobain e ospita corsi di formazione
nelle confortevoli meeting room e nell’ampia sala
applicativa
È anche un “edificio-laboratorio” al servizio delle
imprese, dei progettisti e degli applicatori per
promuovere un’edilizia sostenibile
Habitat Lab ha ottenuto la certificazione
PLATINO secondo il protocollo LEED® 2009
Italia NC (Nuove Costruzioni e Ristrutturazioni),
il livello LEED più elevato in assoluto
2014_DEF3-targa 220x170-complete:Layout 1 15/01/2014 18:21 Pagina 19
Premio all’Innovazione
Amica dell’Ambiente 2013
Sostenibilità,
intelligenza, bellezza.
La via italiana all’economia verde.
Segnalano
SAINT GOBAIN PPC ITALIA s.p.a.
Per l’innovazione
Habitat Lab - Risparmio energetico, riduzione del consumo di materie prime
non rinnovabili, comfort nel Centro polifunzionale Leed Platinum
Certificato in classe energetica A+ / Edificio passivo
energeticamente autonomo / Comfort acustico e visivo
oltre ogni standard / Miglioramento della qualità dell’aria
interna grazie alle tecnologie Saint-Gobain
Habitat Lab - Via per Cesano Boscone, 4 - Corsico (MI)
Tel. +39 02 4409185 - +39 02 4409186
[email protected]
www.habitatsaint-gobain.it/habitatlab/il-centro
Habitat Lab è stato segnalato al Premio
Innovazione Amica dell’Ambiente 2013
Edizione 01 - Giugno 2015
Saint-Gobain PPC Italia
è socio ordinario
di GBC Italia
www.gyproc.it
Saint-Gobain PPC Italia S.p.A.
Via E. Romagnoli, 6 - 20146 Milano
Tel. 02 61115.1 - Fax 02 611192900
[email protected]
Saint-Gobain PPC Italia S.p.A. declina ogni responsabilità se l’utilizzazione e la
posa in opera dei materiali Saint-Gobain PPC Italia non sono conformi a quanto
riportato in questa pubblicazione.
I dati tecnici riportati in questo documento sono indicativi e relativi a valori medi
di produzione.
Per tutte le applicazioni e modalità di posa in opera non descritte in questo
documento si consiglia di consultare il nostro Ufficio Tecnico.
Saint-Gobain PPC Italia S.p.A. si riserva di apportare in qualsiasi momento le
modifiche e le varianti che riterrà opportune.