Qualità dell`aria negli ambienti interni
Transcript
Qualità dell`aria negli ambienti interni
Qualità dell’aria negli ambienti interni Analisi e soluzioni costruttive base gesso SOLUZIONI COMPLETE E INNOVATIVE PER COSTRUIRE SOSTENIBILE Struttura Coperture Involucro opaco Involucro trasparente Pavimenti e controsoffitti Canalizzazioni e impianti Partizioni interne Architettura d’interni Tutta l’esperienza di un grande Gruppo. Da 350 anni. Saint-Gobain, leader mondiale nel mercato dell’edilizia, sviluppa, produce e distribuisce soluzioni innovative per costruire sostenibile: efficienza energetica, comfort termico, visivo e acustico . Un approccio completo al mercato delle costruzioni: vetro piano, sistemi a secco, materiali isolanti, canalizzazioni in ghisa, malte tecniche, colle e intonaci, sistemi a cappotto, controsoffitti e pannelli murari fonoassorbenti, utensili per il taglio e l’asporto di materiali per l’edilizia. www.habitatsaint-gobain.it www.saint-gobain.it Seguici su Activ’Air® La nuova tecnologia per sistemi Introduzione costruttivi a base gesso che Qualità dell’Aria negli ambienti interni migliora la qualità dell’aria negli ambienti interni Inquinanti ambientali Composti Organici Volatili Curve di Emissione dei VOC Dinamiche di Diffusione 3 3 4 4 4 5 La formaldeide 6 Caratteristiche6 Sorgenti6 Produzione7 Concentrazione8 Effetti negativi 10 Test sulle emissioni e limiti normativi 12 Normativa europea sulla qualità dell’aria Linee guida Soluzioni per migliorare la qualità dell’aria Ruolo attivo Le soluzioni Saint-Gobain Gyproc Il Gesso La Tecnologia Activ’Air® Assorbimento della formaldeide Test di laboratorio Test svolti nelle scuole di Kallo (Belgio) e Wiazowna (Polonia) Domande e risposte 14 14 16 16 17 17 18 19 20 22 24 Soluzioni costruttive con Activ’Air®26 Pareti 26 Contropareti 29 Controsoffitti31 Prodotti34 Lastre in gesso rivestito Lastre accoppiate Controsoffitti continui Controsoffitti modulari Intonaci e rasanti 34 35 36 37 37 Esempi di applicazione 38 Normative e Regolamenti Enti certificatori 41 44 2 Introduzione Qualità dell’aria negli ambienti interni L’inquinamento indoor è: “la presenza nell’aria di ambienti confinati di contaminanti fisici, chimici e biologici non presenti naturalmente nell’aria esterna di sistemi ecologici di elevata qualità” [Ministero dell’Ambiente 1991] Nell’ambito delle costruzioni l’uomo ha sempre lavorato mularsi nei nostri corpi ancora geneticamente imprepara- con quattro elementi puri, che ha imparato a conoscere e ti. Quanto sta avvenendo a livello planetario ci coinvolge riconoscere nel corso dei secoli: singolarmente in dinamiche d’impoverimento della qua- - la terra, e di conseguenza la pietra, il laterizio, la calce, lità ambientale che, per ognuno di noi, parte dalla propria il gesso, ecc; abitazione. Passiamo il 90% del nostro tempo in ambienti - l’acqua, come elemento d’impasto; confinati: casa, ufficio, scuola, palestra... Senza rendercene - l’aria, come condizione per l’essiccazione e la conto, respiriamo quantità elevate di sostanze inquinanti, stabilizzazione dei processi costruttivi; fino a cinque volte superiore rispetto all’esterno. - il fuoco, come elemento di trasformazione. Queste sostanze nocive, invisibili a occhio nudo, possono Con l’avvento dell’epoca moderna, caratterizzata dallo causare problemi per la salute: tosse, mal di testa, irrita- sfruttamento dei combustibili fossili su larga scala e dalla zione agli occhi e senso di affaticamento. nascita della chimica industriale, si assiste al progressivo Molte di queste sostanze vengono emesse e diffuse nelle degrado del nostro eco-sistema: vengono sistematicamen- abitazioni dai materiali edili impiegati in fase di costru- te riversate nell’ambiente numerose sostanze spesso sco- zione (isolanti, impermeabilizzanti, tinte murali, vernici e nosciute ai processi metabolici umani; altri composti ven- impregnanti), altre sono contenute negli arredi e nei pro- gono immessi nel nostro habitat in quantità tali da non dotti per la pulizia della casa (profumi e detergenti), altre essere digeribili dall’ambiente stesso e finiscono per accu- ancora entrano in casa dall’ambiente esterno. 90% del tempo in ambienti interni lavoro palestra casa scuola 3 Inquinanti ambientali Composti Organici Volatili La stragrande maggioranza delle sostanze che rappresen- Fino ad ora sono stati identificati più di 900 differenti VOC tano l’inquinamento chimico di un ambiente indoor ap- e negli ambienti confinati domestici se ne possono rilevare partiene alla consistente categoria dei Composti Organici da 50 a 300 circa; l’impatto ambientale degli inquinanti Volatili (VOC: dall’inglese “Volatile Organic Compounds”), gassosi può manifestarsi in diverse forme e non interes- molecole molto differenziate per grado di nocività ed im- sare esclusivamente l’aria (si riscontra la presenza di so- patto organolettico che, facilmente evaporabili dalle su- stanze nocive anche nell’acqua domestica e nei depositi perfici dell’involucro edilizio o degli arredi in esso conte- pulviscolari su cibi, mobili e suppellettili). nuti, si disperdono nell’aria a temperatura ambiente. I VOC La caratteristica complessità strutturale e di aggregazio- possono derivare da sintesi chimica antropogenica (aldei- ne dei VOC permette a tali sostanze di essere assimilate di, ftalati, acidi, ecc.) o avere origine biogenica (soprattutto dall’organismo umano sia per assorbimento cutaneo che terpeni). Tali vapori chimici, sprigionati ed accumulati in per ingestione o inalazione. ambienti indoor, possono essere tossici o irritanti. Curve di Emissione dei VOC Le emissioni di VOC di un determinato materiale o pro- EMISSIONE PRIMARIA dotto da costruzione seguono temporalmente tre distinte È alta all’inizio del ciclo di vita del prodotto ma tende a di- fasi e vengono quindi suddivise in altrettante categorie minuire nel tempo (da sei mesi per composti umidi, come (cfr. Figura 1): vernici e adesivi, fino a qualche anno per altri prodotti). La velocità di decadimento dipende dalla volatilità del GRAFICO DELLE CURVE DI EMISSIONE DI UN PRODOTTO LIQUIDO (FIG. 1) Variabilità dei Compositi Volatili in ambiente indoor 300 1 Superficie appena verniciata Emissioni TVOC (µg/m3) 250 2 La vernice stesa comincia ad evaporare 200 150 I vapori della vernice vengono assorbiti 3 e riemessi dalle pareti Le muffe digeriscono i composti organici presenti e/o assorbiti 4 delle pareti e producono emissioni 100 50 0 1 2 3 Mesi 4 5 6 -50 5 La vernice è evaporata quasi completamente Emissione primaria Prodotti ossidativi e di trasformazione Emissione secondaria Inquinanti ambientali composto, dalla sua complessità strutturale e dalla sua EMISSIONE OSSIDATIVA E DI TRASFORMAZIONE reattività con l’ambiente. L’ossidazione dei prodotti applicati e/o dei composti assorbiti dalle superfici durante l’emissione primaria genera EMISSIONE SECONDARIA una curva di emissione che si affianca a quella seconda- Durante l’emissione primaria molte sostanze evaporano ria già descritta; alcune muffe inoltre, assorbendo i costi- nell’ambiente e vengono accumulate sulle sue superfici tuenti organici di talune vernici, come sottoprodotto di interne (pareti, soffitti, pavimenti); la diffusione nel tempo digestione, possono emettere microtossine volatili che di tali composti genera una curva di rilascio crescente che generano un’ulteriore curva di emissione. accompagna l’emissione primaria per lunghissimi periodi. Dinamiche di Diffusione I VOC hanno due diverse modalità di diffusione all’interno EVAPORAZIONE degli ambienti: per capillarità attraverso i materiali e per I composti presenti sulle superfici di un ambiente, sia che evaporazione dalle superfici. provengano da stratigrafie più interne o che facciano parte dell’applicazione di tinte e/o vernici, possono migrare CAPILLARITÀ nell’aria indoor attraverso una dinamica evaporativa. Il Un elemento interno alla muratura, come ad esempio un processo di evaporazione è esponenzialmente proporzio- prodotto coibente, può emettere composti che, per diffu- nale alla temperatura ambientale per cui, al variare anche sione, raggiungono l’aria migrando attraverso il materiale minimo di quest’ultima grandezza, si registra un forte au- stratigraficamente più superficiale o, a seconda della posa mento della concentrazione di composti all’interno di un e della tecnica costruttiva, attraverso i bordi di giunzione luogo chiuso. o le fughe tra elementi. 5 La Formaldeide Caratteristiche La formaldeide, a causa della sua elevata diffusione e delle no ed uno di idrogeno. A temperatura ambiente si presen- sue alte concentrazioni negli ambienti indoor, è il Compo- ta come un gas incolore dall’odore pungente ed irritante. sto Organico Volatile maggiormente studiato e conosciuto La sua struttura chimica presenta diverse caratteristiche per caratteristiche chimico-fisiche e dinamiche tossicologi- che la rendono industrialmente interessante e largamente che. Viene utilizzata come «marker» della qualità dell’aria impiegata nella produzione dei materiali da costruzione; è indoor nei protocolli di salubrità ambientale. presente in numerosi prodotti per la casa e dispersa negli La formaldeide fu scoperta nel 1867 dal chimico tedesco ambienti domestici come sottoprodotto di combustione. August Wilhelm von Hofmann; è una molecola molto semplice costituita da un atomo di carbonio, uno di ossige- Sorgenti SORGENTI DI FORMALDEIDE IN CASA MATERIALE IMPIEGO Schiume sigillanti e/o isolanti Conservante per prodotti autoespandenti di cantiere Legno Legante costituito da legami urea-formaldeide, melammina-formaldeide, fenolo-formaldeide in pannelli di compensato, multistrato, truciolato, MDF, OSB, impiallacciato. Carte da parati e moquette Collante Tessuti Sbiancante e/o componente degli inchiostri di stampa Pellami Agente conciante Vernici e tinte Antibatterico per la conservazione dei contenuti organici di prodotto Tabacco Sottoprodotto di combustione presente nel fumo di sigari e sigarette Apparecchi per riscaldamento Sottoprodotto di combustione presente nei gas di scarico di caldaie a legna e/o gas Tabella 1 6 Le sorgenti di formaldeide presenti negli ambienti dome- tabacco, le fonti più significative di formaldeide sono rap- stici comprendono i materiali da costruzione, il fumo di presentate dai materiali che contengono resine urea-for- tabacco, i prodotti per la pulizia, gli apparecchi a combu- maldeide, melammina-formaldeide, fenolo-formaldeide. stione (stufe a legna, cherosene o gas). La formaldeide può Tali prodotti sono rappresentati da pannelli in legno pres- essere utilizzata come apprettante, come componente di sato, truciolato o compensato e vengono utilizzati nelle colle o adesivi, come conservante in alcune vernici, come pavimentazioni, negli arredi o nei rivestimenti di pareti disinfettante negli articoli per la pulizia. Oltre al fumo di (cfr. Tabella 1). Produzione La produzione di formaldeide in Italia è cominciata negli attestata sulle 50 mila tonnellate annue, mentre oggi se ne anni ’30 del secolo scorso con quantitativi annuali di poche producono oltre 300 mila tonnellate. Di queste ne vengono migliaia di tonnellate ed è aumentata fino ai primi anni ’90, commercializzate circa 60 mila, per un valore totale di 15 raggiungendo picchi di oltre 100 mila tonnellate. Alla fine milioni di euro (cfr. Tabella 2). degli anni ’90 la produzione di formaldeide in Italia si era FORMALDEIDE PRODOTTA E VENDUTA IN ITALIA PRODUZIONE VENDITA ANNO Tonnellate Tonnellate Milioni di € 1931* 700 / / 1933* 1.100 / / 1937* 6.000 / / 1990** 113.900 / / 1991** 103.800 / / 1992** 86.800 / / 1993** 58.000 / / 1994** 59.200 / / 1995** 48.200 / / 1996** 47.600 / / 1997** 43.100 / / 1998** 52.500 / / 2010*** 328.600 56.100 14,6 2011*** 359.100 64.200 17,9 2012*** 324.600 58.100 15,2 2013*** 317.200 56.600 14,8 Tabella 2 *Fonte: Enciclopedia Italiana - I Appendice (1938) ** Fonte: Federchimica (1998) *** Fonte: ISTAT rilevazione Prodcom (2014) 7 La Formaldeide Concentrazione In Italia la concentrazione di formaldeide in ambienti In Italia, il quantitativo di formaldeide presente in ambien- confinati è molto variabile a seconda che si prendano ti interni sfiora livelli 5 volte superiori rispetto all’esterno in considerazione edifici residenziali, scolastici o lavo- con un leggero miglioramento negli ambienti lavorativi rativi; tali differenze possono essere ulteriormente am- dove, in relazione all’outdoor, la sostanza raggiunge con- plificate dalla posizione geografica (meno inquinanti al centrazioni triple (cfr. Tabella 3). sud) o dalle caratteristiche prestazionali degli involucri (più inquinanti negli edifici energeticamente efficienti). Concentrazione di formaldeide 5 volte nelle case superiore rispetto all’esterno esterno CONCENTRAZIONI MEDIE DI FORMALDEIDE IN ITALIA 10 9 Rapporto 8 7 6 5 4 4,7 4,6 3 3,2 2 1 0 1 abitativo 1 lavorativo Indoor Tabella 3 8 1 scolastico Outdoor La Formaldeide 9 La Formaldeide Effetti negativi L’inalazione di formaldeide può causare effetti irritati- po 1 “sostanze cancerogene per l’uomo” (cfr. Tabella 4). vi sia a breve che a lungo termine. Le sue conseguenze Gli effetti cronici di un’esposizione continua a formaldeide sulla salute umana dipendono principalmente da tre (anche a basse dosi) possono riassumersi in tosse, cefalea, fattori: il livello di concentrazione aerodispersa, il tem- sonnolenza, astenia, riduzione delle capacità mnemoniche po di esposizione e la suscettibilità individuale. Tale ed alterazioni epatiche. sostanza causa irritazione delle mucose, degli occhi e Il limite tossicologico minimo o Lowest Concentration of del tratto respiratorio, provocando nausea e difficol- Interest (LCI), soglia sotto la quale la formaldeide non ar- tà respiratorie, reazioni allergiche e attacchi di asma. reca conseguenze sull’organismo umano anche se assimi- Nel 2004 lo IARC ha inserito la formaldeide nel Grup- lata per lunghissimi periodi, è 10 μg/m3. Secondo l’OMS, CLASSIFICAZIONI INTERNAZIONALI DIRETTIVA 93/21/CEE IARC (International Agency for Research on Cancer) CCTN (Commissione Consultiva Tossicologica Nazionale) US EPA (Environmental Protection Agency) US NTP (National Toxicology Program) ACGIH (American Conference of Governmental Industrial Hygienists) Tabella 4 10 CAT 1B Sostanze da considerare cancerogene per l’uomo: esistono elementi sufficienti per ritenere verosimile che l’esposizione dell’uomo ad esse possa provocare lo sviluppo di tumori, in generale sulla base di adeguati studi a lungo termine su animali ed altre informazioni specifiche. GRUPPO 1 Cancerogeno accertato per l’uomo: vi è sufficiente evidenza di cancerogenicità nell’uomo in studi epidemiologici adeguati. CAT 2 Sostanze da considerare cancerogene per l’uomo: sostanze per le quali, sulla base di adeguati studi a lungo termine effettuati su animali e/o altre informazioni specifiche, esistono elementi sufficienti per ritenere verosimile che l’esposizione dell’uomo ad esse possa provocare lo sviluppo di tumori. GRUPPO B1 Probabile cancerogeno per l’uomo: sostanze per le quali esiste una limitata evidenza epidemiologica di cancerogenicità. Il gruppo riguarda sostanze per le quali una “sufficiente evidenza di cancerogenicità” sugli animali viene, in via precauzionale, considerata a rischio cancerogeno anche per l’uomo. // Cancerogeno per l’uomo: sufficiente evidenza di cancerogenicità rilevata da studi sull’uomo nei quali viene indicata una precisa relazione di causa-effetto tra esposizione, sostanza e cancro sull’uomo. CAT A2 Cancerogeno sospetto per l’uomo: i dati sono di adeguata qualità ma conflittuali o insufficienti per classificare la sostanza come certamente cancerogena per l’uomo. La Formaldeide esposizioni a breve termine di concentrazioni inferiori 60 legate alle sue effettive concentrazioni, al periodo medio μg/m non comportano conseguenze sulla salute, mentre di permanenza e alle abitudini degli occupanti: ipotizzan- un quantitativo di 30 μg/m3 viene considerato il limite per do per ogni individuo un’inalazione media di 20 m3 d’aria la soglia olfattiva e la comparsa dei primi segni di irrita- al giorno, l’OMS ne quantifica il volume potenzialmente zione oculare (cfr. Tabella 5). Se la concentrazione di for- respirabile all’aperto, in ambiente abitativo e al lavoro; maldeide nell’aria cresce fino a 100 μg/m si manifestano contemporaneamente, in base alla concentrazione di i primi sintomi di irritazione nasale che, oltre tale limite, formaldeide registrata nei suddetti ambiti, definisce un possono interessare anche le vie aeree inferiori, la trachea range espositivo legato alla sostanza inquinante e para- e i bronchi. metrizzato sull’eventuale presenza di arredi nei locali e/o L’esposizione a formaldeide è un parametro fondamen- sull’abitudine al fumo degli occupanti (cfr. Tabella 6). 3 3 tale che permette di quantificare il rischio tossicologico della sostanza in funzione di circostanze multifattoriali FORMALDEIDE / EFFETTI SULLA SALUTE DOPO ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE (OMS)1 EFFETTO CONCENTRAZIONE [μg/m3] Percezione dell’odore 30 Irritazione rinofaringea 100 Diminuzione della percezione nasale (esp. = 3-5 ore) 500 Irritazione oculare 600 Sensazione pungente (occhi e naso) 2.500 Tollerabilità alla lacrimazione 5.000 Forte lacrimazione (durata del sintomo = 1 ora) 12.000 Tabella 5 FORMALDEIDE / RANGE DI ESPOSIZIONE (OMS)1 AMBIENTE SORGENTE Esterno (permanenza = 10% del totale; aria respirata = 2 m3) Aria Abitativo (permanenza = 65% del totale; aria respirata = 10 m3) Lavorativo (permanenza = 25% del totale; aria respirata = 8 m3) Fumo attivo (20 sigarette/giorno) Ambientale Arredi Fumo passivo RANGE [μg/m3] 1-20 30-60 100 50-350 Ambientale 30-60 Esposizione professionale 1.000 Fumo passivo Sigarette 50-350 60.000-130.000 Tabella 6 1 OMS - Regional Office for Europe. Air Quality Guidelines for Europe. Copenhagen; 2000 (WHO Regional Publications, European Series) 11 La Formaldeide Test sulle emissioni e limiti normativi Le normative europee sulla qualità dell’aria interna e gli enti certificatori che adottano protocolli procedurali affinché tali norme vengano soddisfatte, propongono dei limiti di esposizione legati alla formaldeide che variano a seconda che si certifichi un prodotto da costruzione o un ambiente confinato: Test di prodotto (Emission Test Chamber) A livello europeo il test di un prodotto avviene nel 90% dei flussimetro mantiene costante il tasso di ricambio d’aria casi attraverso l’utilizzo di una camera di prova ambientale verso l’esterno sul valore di 0,5 vol/h. Le condizioni clima- standard utilizzando il metodo descritto nelle norme UNI tiche della camera vengono fissate ad una temperatura EN 16000 (-3, -5, -9, -10, -11). Il sistema consiste nel po- di 23 ± 2 °C con UR del 50 ± 5%. Il materiale da analizzare sare/stendere importanti superfici di materiale/prodotto rimane in camera di prova per 28 giorni e viene misurato all’interno di un ambiente con volume normalizzato. nelle sue emissioni al 3° ed al 28° giorno di test. Il sistema Le emissioni della superficie esaminata, tramite un ap- armonizzato appena descritto, con diverse sfumature circa posito sistema di pompaggio, sono aspirate, rimesse in i composti ricercati, è utilizzato dai maggiori protocolli di circolo e miscelate nella camera di prova per essere poi analisi precedentemente trattati nei capitoli “Normative convogliate nel campionatore preposto all’adsorbimen- e Regolamenti” ed “Enti Certificatori”. to dei composti volatili (solitamente tipo “Tenax TA”). Un * Test di ambiente (metodo diffusivo) Tutti gli enti certificatori italiani di cui in appendice, per chiuso per almeno 24 ore ad una temperatura costante l’analisi di un ambiente, utilizzano un protocollo esegui- attorno ai 20 °C. to secondo UNI EN 14412:2005 attraverso l’utilizzo di un Si propone nella pagina sucessiva uno schema riassuntivo campionatore diffusivo a simmetria radiale. La cartuccia sui limiti adottati per la formaldeide da alcuni paesi eu- adsorbente (specifica per aldeidi o VOC) viene posizionata ropei attraverso protocolli cogenti e/o di base volontaria per circa una settimana all’interno dell’ambiente oggetto impostati per la certificazione di prodotto e/o di ambien- di analisi e, successivamente, analizzata in laboratorio. te; tali limiti, determinati e verificati attraverso i protocol- Il campionatore viene posizionato al centro dell’ambiente li procedurali appena esposti (“Emission Test Chamber” da analizzare ad un’altezza di circa 150 cm da terra; l’ana- per i materiali da costruzione e “Metodo Diffusivo” per gli lisi va effettuata senza arredi tra i 30 ed i 90 giorni dalla ambienti confinati), vengono nello schema paragonati ai chiusura del cantiere e, prima di eseguirla, è necessario valori guida suggeriti dall’OMS o da contesti normativi pulire tutte le superfici interne con detergenti naturali, nazionali. arieggiare il locale e quindi mantenerlo completamente * L’adsorbimento è il fenomeno superficiale che interessa molecole di sostanze diverse. 12 L’assorbimento avviene attraverso il nucleo di un solido o di un liquido. La Formaldeide FORMALDEIDE / LIMITI NORMATIVI FONTE CONTESTO VERIFICA LIMITE [μg/m3] OMS – Guidelines for Indoor Air Quality 2010 Ambientale (30 min.) non specificata ≤100 ISPRA - Joint Research Centre 2005 Ambientale (30 min.) non specificata ≤30 Italia – Circolare n°57 del 22/06/1983 Ambientale non specificata ≤120 Italia – CasaClima Certificazione ClimaHotel 2014 Ambientale (UNI 14412) ≤60 Italia – ClimAbita Sigillo Eco-Life 2014 Ambientale (UNI 14412) ≤60 Italia – ARCA Casa Legno 2014 Ambientale (UNI 14412) Germania – Sentinel Haus Ambientale (UNI 16000) ≤60 Francia - AFSSET* Ambientale (1 anno) non specificata ≤10 Germania - AG IRK/AOLG 2008* Ambientale non specificata ≤12 Gran Bretagna – COMEAP 2004* Ambientale (30 min.) non specificata ≤100 Olanda – RIVM 2007* Ambientale (1 anno) non specificata ≤10 FInlandia – FiSIAQ 2001* Ambientale non specificata ≤50 Germania – “Der Blaue Angel” Camera di Prova (UNI 16000) ≤60 A ≤40 B ≤60 A+ ≤10 Francia – Décret n° 2011/321 Camera di Prova (UNI 16000) A ≤60 B ≤120 C >120 Germania – GEV Emicode Camera di Prova (UNI 16000) ≤50 Germania – BGA (Pannelli base legno) (Pannelli base legno) (UNI 717-1 e 2) ≤120 Italia - DM 10/10/2008 (Pannelli base legno) (Pannelli base legno) (UNI 717-1 e 2) ≤120 *Fonte: ISS - Rapporto ISTISAN 13/39 (2012) in grassetto gli strumenti cogenti 13 Normativa europea sulla qualità dell’aria Linee Guida La qualità dell’aria interna rappresenta oggi un importante requisito prestazionale a cui l’Europa, con il nuovo Regolamento UE 305/2011, ha cominciato attivamente a dedicare molta attenzione. La suddetta norma, ovvero il CPR (Construction Products Regulation), enuncia nell’allegato I, comma 3 (igiene, salute e ambiente): “Le opere di costruzione devono essere concepite e realizzate in modo da non rappresentare, durante il loro intero ciclo di vita, una minaccia per l’igiene o la salute e la sicurezza dei lavoratori, degli occupanti o dei vicini e da non esercitare un impatto eccessivo, per tutto il loro ciclo di vita, sulla qualità dell’ambiente o sul clima, durante la loro costruzione, uso e demolizione, in particolare a causa di uno dei seguenti eventi: a) sviluppo di gas tossici; b) emissione di sostanze pericolose, composti organici volatili (VOC), gas a effetto serra o particolato pericoloso nell’aria interna o esterna; c) emissioni di radiazioni pericolose; d) dispersione di sostanze pericolose nelle falde acquifere, nelle acque marine, nelle acque di superficie o nel suolo; e) dispersione di sostanze pericolose o di sostanze aventi un impatto negativo sull’acqua potabile; f) scarico scorretto di acque reflue, emissione di gas di combustione o scorretta eliminazione di rifiuti solidi o liquidi; g) umidità in parti o sulle superfici delle opere di costruzione”. Le caratteristiche prestazionali descritte nei primi due punti SECONDO FILONE – si concentra sul contenuto massimo dell’elenco rappresentano la svolta politica comunitaria nei di composti volatili che possono essere presenti all’interno confronti della problematica legata all’inquinamento indo- di tinte e/o vernici. È costituito dalla Direttiva CE 42/2004 or; tali novità hanno innescato una serie di processi nazio- che determina obbligatoriamente il limite di TVOC (Total nali di recepimento tecnico e adeguamento scientifico che, Volatile Organic Compound) per alcune pitture e dalla in affiancamento alle normative già presenti, formano il cor- Decisione UE 312/2014 che stabilisce i criteri per l’as- pus legislativo europeo dedicato alla qualità dell’aria indoor. segnazione su base volontaria del marchio ECOLABEL. La raccolta delle norme comunitarie utilizzabili per il soddisfacimento degli standard qualitativi richiesti dall’appena TERZO FILONE – si concentra sulle sostanze chimiche che citato CPR può essere suddivisa in tre filoni principali: un prodotto da costruzione può emettere in fase di esercizio. Rappresenta l’espressione diretta del CPR e si sviluppa attra- PRIMO FILONE – si basa sul principio di classificare e verso vari strumenti nazionali tra cui possono essere citati: regolamentare le sostanze chimiche prodotte e/o com- - il decreto francese sulle emissioni di VOC mercializzate in Europa attraverso il recepimento del e formaldeide (2011-321); sistema mondiale armonizzato di classificazione ed eti- - il marchio “Ü” del Deutsche Institut für Bautechnik chettatura delle sostanze chimiche (GHS). Tale recepi- riguardante le emissioni di VOC nei materiali che mento è avvenuto con l’emanazione del Regolamento CE vengono commercializzati in Germania; 1272/2008 (CLP) che ha introdotto nuovi pittogrammi di - il sistema “RTS-M1” finlandese con protocolli d’analisi pericolo per la classificazione delle sostanze e modificato specifici per alcuni composti. il Regolamento CE 1907/2006 (REACH), altro strumen- In Italia il terzo filone normativo viene espresso dal D.M. to nato per garantire la circolazione di prodotti chimici 10/10/2008 che regolamenta la formaldeide emessa dai regolati nel loro contenuto da limiti di concentrazione. pannelli a base di legno e dal D.M. 11/04/2008 che, ancora in fase di definizione per la categoria legata all’edilizia, definisce i requisiti prestazionali legati all’emissività chimica di tutti i prodotti impiegati per le rifiniture interne degli edifici. 14 15 Soluzioni per migliorare la qualità dell’aria Ruolo attivo Passiamo il 90% del nostro tempo al chiuso: casa, lavoro, scuola, palestra. Nei luoghi confinati la qualità dell’aria lascia spesso a desiderare e, senza rendercene conto, respiriamo grandi quantità di sostanze inquinanti; tale problema può essere definitivamente risolto attraverso la scelta di opportuni materiali e l’impiego di accorgimenti tecnici e/o procedurali durante la fase di costruzione/ristrutturazione/utilizzo di un ambiente confinato. Il primo passo nel perseguire il miglioramento delle condizioni abitative indoor consiste nell’avvicinarsi ad una cultura della qualità dell’aria interna definendo le caratteristiche di un ambiente sano; tali caratteristiche si basano su tre principi prestazionali legati ai materiali da costruzione: ASSENZA DI CONTENUTO Un luogo salubre è costruito innanzitutto con materiali che 90% del tempo in ambienti interni NON CONTENGONO sostanza chimiche dannose (VOC e soprattutto folmaldeide); la garanzia sui contenuti dei prodotti commercializzati in Europa (soprattutto tinte e vernici) è determinata dall’osservanza della Direttiva 42/2004 e lavoro palestra della Decisione UE 312/2014. ASSENZA DI EMISSIONE Il precedente requisito rappresenta una condizione necessaria ma non sufficiente al raggiungimento della qualità ambientale di un luogo confinato: per ottenere la sicurezza casa scuola di ciò che respiriamo all’interno di un edificio è necessario che questo sia costruito con materiali che NON EMETTONO vapori chimici pericolosi; in Europa il controllo sulle emissioni dei prodotti da costruzione viene affidato a regolamenti nazionali cogenti (Francia, Italia, Finlandia, Belgio) e ad una serie di enti certificatori dotati di protocolli d’analisi su base volontaria (Der Blaue Angel, GEV Emicode). RUOLO ATTIVO La caratteristica “attiva” di un materiale nel miglioramento della qualità dell’aria indoor è data dalla sua capacità di assorbire e rendere inerti le sostanze chimiche presenti nell’ambiente inibendone il successivo rilascio da parte del materiale stesso. Durante l’assorbimento i composti coinvolti nella trasformazione vengono legati indissolubilmente ad alcuni costituenti del materiale “purificante” e privati della loro capacità reattiva nei confronti dell’ambiente circostante: vengono appunto resi inerti. L’assunzione di un ruolo attivo da parte di un materiale da costruzione nella purificazione dell’aria interna rappresenta un’importante svolta interpretativa nel mondo dell’edilizia; questo nuovo punto di vista permette infatti al materiale di essere paragonato ad un sistema impiantistico di filtraggio sgravato però dai relativi costi di gestione. 16 Le soluzioni Saint-Gobain Gyproc Il Gesso A titolo esemplificativo dei requisiti prestazionali richiesti cura dell’MCS (Multiple Chemical Sensitivity) in quanto ai materiali da costruzione e legati alla qualità dell’aria in- innocue ed impiegabili negli ambienti di degenza come door, si riporta l’esempio del gesso (in lastre, controsoffitti materiale inerte di rivestimento. Il gesso, quando lavorato o intonaci): tale materiale è un ottimo regolatore dell’umi- in stabilimento, rimane integro nei suoi costituenti e non dità interna in quanto possiede una struttura porosa che viene miscelato ad inerti derivanti da scarti di altre produ- lo rende ricettivo nel caso di forte umidità e, in carenza zioni: per questo motivo il materiale mantiene inalterati i della stessa, lo rende capace di cedere all’ambiente quella requisiti chimici più sopra riconosciuti. precedentemente accumulata; tale caratteristica garantisce ambienti interni salubri e privi di muffe da condensa. Per caratteristiche chimico-fisiche di base e specifiche aggiuntive di produzione, il gesso rappresenta dunque un Il gesso si trova in natura sotto forma di pietra, più pre- prodotto che non contiene e non emette sostanze nocive cisamente roccia sedimentaria che, in quanto tale, rap- (neanche durante il suo processo produttivo che rilascia presenta un materiale assolutamente inerte dal punto di in atmosfera soltanto vapore acqueo); pur essendo però vista chimico le cui caratteristiche prestazionali sono po- un eccellente materiale inerte, non può giocare da solo un sitivamente riconosciute a livello europeo da due distinti consistente ruolo attivo nella purifi- protocolli di classificazione dei materiali da costruzione, cazione dell’aria indoor. da un ente italiano di certificazione edilizia eco-energetica e da una fondazione statunitense per la cura di patologie chimico-ambientali: la normativa belga (Progetto 568/2012) ed il sistema d’analisi finlandese (RTS-M1), così come il sistema certificativo italiano ARCA, non richiedono certificazioni di prodotto per le rocce naturali in quanto riconosciute come “non emissive”; l’Environmental Health Center di Dallas (US) considera le rocce naturali compatibili con le terapie di “evitamento chimico” utilizzate per la Presente in natura sotto forma di pietra Ottimo regolatore di umidità Durante il processo produttivo rilascia solo vapore acqueo 17 Le soluzioni Saint-Gobain Gyproc La Tecnologia Activ’Air® Activ’Air® è una tecnologia brevettata da Saint-Gobain per sviluppare, con un ruolo “attivo”, le caratteristiche prestazionali dei sistemi costruttivi a base gesso; è particolarmente indicata in un contesto residenziale e terziario. RESIDENZIALE – in una situazione abitativa TERZIARIO – i complessi direzionali adibiti ad uf- come quella italiana il clima non favorisce lo ficio vengono gestiti da enormi sistemi impian- sviluppo di sistemi di ventilazione meccanica controllata e l’utente finale è abituato a gestirsi tistici che regolano automaticamente gli afflussi d’aria in maniera meccanica. Il controllo centralizza- l’aerazione dei locali in maniera autonoma: l’apertura to della qualità dell’aria interna in un ambiente di questo delle finestre è arbitraria e spesso insufficiente (più per tipo risulta complesso e costoso, soprattutto durante la frequenza che per durata). Dove la qualità dell’aria interna fase manutentiva (pulizia dei condotti e dei filtri, controllo non può essere affidata al caso e dove l’abitudine all’uti- dei carichi inquinanti). In tale contesto, dove diventa diffi- lizzo impiantistico stenta a radicarsi, Activ’Air® può essere coltosa anche la coltura di eventuali piante da interno per la soluzione. la purificazione dell’aria, Activ’Air® può essere la soluzione. La tecnologia Activ’Air® sfrutta la sua capacità di metabolizzare sostanze chimiche rendendole inerti, senza rilasciarle nuovamente nell’ambiente e garantendone gli effetti a lungo termine. Ogni m2 di superficie rivestito con soluzioni Activ’Air®, attraverso una reazione chimica, cattura e trasforma in un composto non più volatile sino all’80%* della formaldeide contenuta in un m3 d’aria. Activ’Air® utilizza un componente specifico privo di impatto sull’ambiente, capace di innescare una reazione chimica che trasforma la formaldeide in sostanza inerte. L’insieme 1 assorbe la formaldeide 2 la trasforma in componenti inerti 3 non riemette alcuna sostanza nell’aria delle prestazioni di Activ’Air® è stato convalidato da test effettuati dal CSTB e da Eurofins, laboratori indipendenti nel settore delle bioanalisi ambientali, agroalimentari e farmaceutiche, ufficialmente riconosciuti a livello internazionale. Ruolo attivo - 80% di formaldeide Efficace per almeno Tecnologia 50 anni brevettata Tecnologia testata da ente terzo * Con prodotti Activ’Air® installati sia a parete che a soffitto 18 Lastra con Activ'Air® Le soluzioni Saint-Gobain Gyproc Assorbimento della formaldeide Flusso d’aria continuo con formaldeide Flusso d’aria continuo senza formaldeide Concentrazione di formaldeide (%) Senza Activ'Air® Con Activ'Air® La formaldeide sparisce dopo 28 giorni 0 Numero di giorni 28 Prova effettuata secondo norma ISO 16000-23 - Aria negli ambienti confinati - Test per la valutazione della riduzione delle concentrazioni di formaldeide da parte di materiali costruttivi assorbenti. La formaldeide viene immessa in modo costante nella condo giorno, rimanendo poi costante fino al giorno 28. camera di prova, monitorando la differenza di concen- Al termine del 28° giorno viene interrotta l’immis- trazione della stessa tra l’ingresso e l’uscita dalla ca- sione di formaldeide. A partire da questo momento mera. Inserendo all’interno della camera un campione la concentrazione di formaldeide si riduce a zero e ri- di lastra con tecnologia Activ’Air® (giorno 0 - all’interno mane tale per il successivo periodo di monitoraggio. della camera di prova continua ad esserci immissione di Questo significa che, ad interruzione del flusso inquinante, formaldeide), la percentuale di formaldeide che fluisce il campione di lastra trattiene la formaldeide al suo interno attraverso la camera si riduce fino al 70% già dopo il se- e non la rilascia nell’ambiente. -70% dopo il secondo giorno Dopo il 28° giorno la formaldeide s co m p a r e La formaldeide non viene ri-emessa 19 Le soluzioni Saint-Gobain Gyproc Test di laboratorio Nel 2011, presso i laboratori Eurofins di Galten (DK) sono temperatura di 23 °C, umidità relativa del 50% e tasso di stati eseguiti dei test per determinare l’efficacia della tec- ricambio d’aria di 0,5 vol/h. I risultati sono stati parame- nologia Activ’Air®: le analisi sono avvenute su lastre Habito trizzati e quindi riferiti ad una superficie trattata con Ac- secondo UNI 16000 in camere di prova da 119 litri, a tiv’Air® di 1 m2 su di un volume ambiente di 1 m3. Test per determinare la non riemissione di formaldeide da parte dei prodotti Activ’Air® Il primo test è durato 13 giorni ed ha interessato 4 diffe- pari a 150 μg/m3; per i primi 4 giorni tutte le camere sono renti camere di prova: una vuota (prova su bianco), una ca- rimaste vuote, dopodiché (ad eccezione della prova in ca- ricata con lastre Habito standard e due caricate con lastre mera vuota) sono state inserite tutte le lastre da testare. Habito Activ’Air®. Durante i primi 8 giorni è stata iniettata A partire dal 9° giorno il flusso di formaldeide nelle camere nelle camere una concentrazione costante di formaldeide è stato interrotto. CONCENTRAZIONE DI FORMALDEIDE (μg/m3) NELLA CAMERA DI PROVA DOPO “X” GIORNI Immissione di formaldeide nelle camere vuote Periodo di test (giorni): Inserimento dei campioni nelle camere e ulteriore immissione di formaldeide Campioni presenti nelle camere e nessuna immissione di formaldeide 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 140 140 150 130 150 180 170 170 2.4 <2 <2 4.2 <2 Habito Standard 13 mm 140 Eurofins No: G06743 140 140 47 70 84 95 94 27 24 16 15 11 Habito 13 Activ’Air® Eurofins No: G06743 150 140 150 24 29 29 26 26 2.4 <2 <2 <2 <2 Habito 13 Activ’Air® Eurofins No: G06745 150 140 150 19 25 29 26 27 <2 <2 <2 <2 <2 Camera vuota Eurofins No: G06789 Risultati Questo esperimento ha evidenziato come una lastra Ac- bita. Il tasso di ricambio d’aria infatti, a camera vuota o ca- tiv’Air®, rispetto ad una lastra standard, a regime di flusso ricata con Habito® Activ’Air®, purifica l’ambiente di prova inquinante riesca ad abbattere dal 50% (1° giorno) al 70% già dal 9° giorno mentre, nella medesima situazione, con (8° giorno) di formaldeide in più. L’analisi ha evidenziato la lastra Habito® standard, non è possibile correggere im- come, a differenza di una lastra Habito® standard, quella mediatamente la concentrazione di formaldeide emessa addittivata con Activ’Air®, ad interruzione di flusso inqui- dal pannello dopo l’interruzione di flusso. nante, trattenga al suo interno tutta la formaldeide assor- 20 Le soluzioni Saint-Gobain Gyproc Test per determinare l’efficacia di Activ’Air® nell’assorbimento della formaldeide Il secondo test è durato 28 giorni ed ha interessato 2 dif- mere una concentrazione costante di formaldeide pari a ferenti camere di prova: una vuota (prova su bianco) e una 114 μg/m3; per i primi 3 giorni entrambe le camere sono caricata con lastra Habito Activ’Air®. rimaste vuote, dopodiché in una camera è stata inserita Durante tutto l’esperimento è stata iniettata nelle ca- la lastra da testare. CONCENTRAZIONE DI FORMALDEIDE (μg/m3) NELLA CAMERA DI PROVA DOPO “X” GIORNI Immissione di formaldeide nelle camere vuote Periodo di test (giorni): Inserimento dei campioni nelle camere e ulteriore immissione di formaldeide 1 2 3 1 2 5 7 9 11 14 18 21 28 120 150 110 110 110 94 130 120 94 120 98 120 110 Habito Activ’Air® 13 mm 150 Eurofins No: G08725 140 120 21 21 17 26 20 16 21 15 23 19 Camera vuota Eurofins No: G08934 Risultati Il secondo esperimento ha evidenziato come una lastra alcuna capacità di assorbimento, rappresenta per il pan- Activ’Air® a regime di flusso inquinante riesca ad abbattere nello Activ’Air® un riferimento assoluto sulle sue presta- in media l’80% della formaldeide presente in un ambiente zioni. inquinato: la camera vuota infatti, non possedendo 21 DI ST UD IO CA SO La scuola materna di KALLO (Belgio) I test di laboratorio dimostrano che Activ‘Air® può ridurre la concentrazione di formaldeide sino al 70%. Ma cosa succede se si effettuano le misurazioni in una situazione reale? Come parte di un progetto di ristrutturazione della scuola di Kallo, in Belgio, abbiamo eseguito i test in due ambienti quasi identici, in modo da documentare l’effetto di Activ’Air®. Nella prima aula (ambiente 1) sono stati installati controsoffitti Gyptone senza Activ‘Air® mentre nell’altra aula (ambiente 2) sono stati impiegati dei controsoffitti Gyptone Activ‘Air®. • Periodo di prova: dal 31 gennaio al 27 marzo 2012 • Classi scolastiche: bambini dai 6 agli 8 anni (circa 20 bambini per classe) • Volume dell’aula: ca. 140 m3 • Superficie rivestita con Gyptone Activ‘Air®: 0,4 m2 / m3 ambiente I risultati La tecnologia Activ‘Air® ha un effetto duraturo e documentato. È stata testata sul controsoffitto installato per un periodo di 3 mesi, così da provarne l’efficacia del sistema nel tempo. Inoltre da ogni aula è Media 27 Mar 20 Mar 13 Mar 6 Mar 28 Feb 21 Feb 14 Feb 7 Feb 31 Gen Gyptone senza Activ’Air® (ambiente 1) Gyptone Activ’Air® (ambiente 2) 28 giorni 80 75 70 65 60 55 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 14 giorni % 80 75 70 65 60 55 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 7 giorni µg/m3 3 giorni Riduzione della formaldeide dopo 3 mesi (%) 1 giorno Concentrazione della formaldeide nell’aria (periodo 31 gennaio – 27 marzo) 22 stato prelevato un pannello, testato poi in laboratorio. Anche in questo caso i risultati dimostrano che i prodotti Gyptone Activ‘Air® continuano a ridurre la concentrazione di formaldeide. Gyptone senza Activ’Air® (ambiente 1) Gyptone Activ’Air® (ambiente 2) SO CA IO UD ST DI La scuola materna di WIAZOWNA (Polonia) I test di laboratorio dimostrano che Activ‘Air® può ridurre la concentrazione di formaldeide sino al 70%. In questo caso si tratta di un vecchio edificio che risale agli anni ’60, le cui aule erano totalmente prive di trattamento. Per verificare l’effetto dell’installazione di un controsoffitto Gyptone Activ‘Air® sulla qualità dell’aria, oltre che sul comfort acustico, abbiamo eseguito i test in due ambienti quasi identici. La prima aula è stata lasciata senza alcun trattamento, mentre nella seconda aula abbiamo installato un controsoffitto Gyptone Quattro 20 E15 con Activ‘Air®. • Periodo di prova: dal 16 febbraio al 15 aprile 2013 • Superficie dell’aula: ca. 50 m2 Che cosa abbiamo imparato sulla formaldeide? • Durante l’orario scolastico la concentrazione di formaldeide nelle due aule e nel resto della scuola (senza alcun trattamento) era molto elevata; • Essa era maggiore nel periodo più freddo (più indumenti, calzature, ecc. e meno finestre aperte); • Al termine dell’orario scolastico e nei fine settimana il livello di formaldeide tendeva a ridursi in maniera abbastanza significativa; • Nell’aula in cui è stato installato il Gyptone Activ‘Air® la concentrazione di formaldeide si è notevolmente abbassata ed è sempre rimasta al di sotto del livello massimo prescritto dalla normativa polacca. L’applicazione a soffitto di Gyptone Activ‘Air® ha consentito di ottenere un’ottima qualità dell’aria all’interno delle aule, migliorando il comfort ambientale e la capacità di concentrazione di insegnanti ed allievi. Concentrazione della formaldeide nell’aria (periodo 16 febbraio - 15 aprile) µg/m 3 Ambiente non trattato Ambiente con Gyptone Activ’Air® 15Apr 14Apr 13Apr 12Apr 11Apr 10Apr 9Apr 25Feb 24Feb 23Feb 22Feb 21Feb 20Feb 19Feb 18Feb 17Feb 16Feb 90 85 80 75 70 65 60 55 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 23 Domande e risposte 1 Come funziona la tecnologia Activ’Air®? La tecnologia Activ’Air® innesca una reazione chimica che trasforma la formaldeide in sostanza inerte, senza rilasciarla nuovamente nell’ambiente e garantendone gli effetti a lungo termine. Ogni m2 di superficie rivestito con soluzioni Activ’Air®, attraverso una reazione chimica, cattura e trasforma in un composto non più volatile sino al 70%* della formaldeide contenuta in un m3 d’aria. 2 Qual’è la differenza tra reazione chimica e reazione fisica? Reazione/trasformazione fisica: trasformazioni che un materiale subisce nella sua forma, senza che venga alterata la sua natura chimica. Dopo una trasformazione fisica si può ripristinare la situazione di partenza sempre con una trasformazione fisica. Per esempio, una normale lastra in gesso rivestito per un breve periodo iniziale può assorbire la formaldeide ma nel lungo periodo la riemette nuovamente. Reazione/trasformazione chimica: trasformazioni per cui un materiale è trasformato in un nuovo tipo di materiale, con proprietà chimiche diverse. Le trasformazioni chimiche sono generalmente irreversibili vale a dire che nella maggior parte dei casi lo stato iniziale del sistema è irrecuperabile. Per esempio, una lastra in gesso rivestito con tecnologia Activ’Air® trasforma chimicamente la formaldeide in un composto inerte senza rilasciarlo nuovamente nell’ambiente e garantendone gli effetti a lungo termine. Il gesso ha anche la potenzialità di assorbire altri VOC, cosa che abbasserà solo temporaneamente la concentrazione di questi nell’ambiente interno. 3 Quanta superficie con prodotti Activ’Air® devo installare per garantire una buona qualità dell’aria interna? Dipende dalla concentrazione di formaldeide nell’ambiente interno. Alcuni valori di concentrazione di formaldeide: • 10 µg/m3: non arreca conseguenze sull’organismo umano anche se assimilata per lunghissimi periodi • 30 µg/m3: viene considerato il limite per la soglia olfattiva e la comparsa dei primi segni di irritazione oculare**. Riduzione formaldeide Superficie da installare con Activ’Air® m2 di pdt Activ’Air® da installare per m3 di superficie 70% Solo pareti 1m2/m3 80% Pareti + controsoffitti 1,3 m2/m3 CONCENTRAZIONE DI FORMALDEIDE IN μg/m3 140 AMBIENTE MALSANO 130 120 Concentrazione elevata di formaldeide per presenza di materiale alto emissivi e ambiente poco ventilato 110 100 90 80 70 60 AMBIENTE NEGATIVO PER LA SALUTE Concentrazione medio-alta di formaldeide per presenza di materiale a bassa emissione e ambiente ventilato 50 40 30 ZONA LIEVEMENTE RISCHIOSA 20 10 NON PERICOLOSO PER LA SALUTE 0 Concentrazione bassa di formaldeide grazie ad Activ’Air®, per presenza di materiale a bassa emissione e ambiente ventilato * La percentuale arriva all’80% con prodotti Activ’Air® installati sia a parete che a soffitto 24 ** Fonte: OMS, Organizzaione Mondiale della sanità. Regional Office for Europe.Air Quality Guidelines for Europe Domande e risposte 4 La successiva finitura (pittura, carta da parati, ecc.) delle pareti Activ’Air® come influisce su questa interazione? Ne inibisce il processo? Lo depotenzia? Di quanto? La gran parte dei prodotti per le finiture sono traspiranti e non inibiscono in alcun modo gli effetti della tecnologia Activ’Air®. • Ad esempio i prodotti Activ’Air® possono essere finiti con idropitture (es. gamma weber.deko) o carta da parati traspirante. • Un esempio problematico è invece rappresentato dalla carta da parati vinilica che potrebbe ridurre l’assorbimento della formaldeide dal 70% al 40-50%. PERFORMANCE DEI PRODOTTI ACTIV’AIR® DOPO L’UTILIZZO DI ALCUNE FINITURE 95% 90% Efficienza 85% 80% 75% 70% 65% 60% Giorno 1 Giorno 2 Rasatura Giorno 3 Giorno 4 Pittura Giorno 5 Carta da parati Fonte: Report Eurofins AR-10-RC-005913-01 e 768861-65B2 nel caso di un rapporto m2 coperture Activ’Air®/m3 stanza (superficie) di 1,4 equivalente a ad un rivestimento totale di pareti e soffitto 5 Per quanto tempo ha effetto la tecnologia Activ’Air®? Ha effetto per almeno 50 anni. Tale valore è stato determinato, in via teorica, in base alla durata della reazione chimica legata all’assorbimento della formaldeide. 6 Come vengono smaltiti i prodotti con Activ’Air®? Nello stesso identico modo dei prodotti senza Activ’Air®. 25 Soluzioni costruttive con Activ’Air® Pareti Parete divisoria Gyproc HABITO MAXIMA - SAD5 215/75 L RH HABITO Activ’Air®- spessore 212,5 mm • Elimina fino al 70% della formaldeide presente negli ambienti chiusi • Elevata finitura estetica • Elevata resistenza meccanica • Elevata durezza superficiale Nota: nel caso di presenza di ambienti umidi (bagni, cucine, ecc.) sostituire le lastre dello strato a vista Gyproc Habito 13 Activ’Air® con le lastre Gyproc Habito Hydro 13 Activ’Air® • Elevata portata ai carichi • Resistenza al fuoco • Elevato isolamento acustico • Soluzione antisismica • Resistenza all’effrazione classe 2 Resistenza al fuoco: EI 120 - Hmax = 4 m (campo di diretta applicazione) Rapp. di prova LAPI n° 64/C/11 – 115 FR Reazione al fuoco strato a vista: A2-s1,d0 Fonoisolamento: Rw = 66 dB - Rapp. di prova I.G. n° 239635 Portata ai carichi: > 45 kg per singolo punto di fissaggio con tassello Ø 6 mm Parete divisoria Gyproc HABITO PRATICA - SA 125/75 L HABITO Activ’Air® - spessore 125 mm • Elimina fino al 70% della formaldeide presente negli ambienti chiusi • Elevata finitura estetica • Elevata resistenza meccanica Nota: nel caso di presenza di ambienti umidi (bagni, cucine, ecc.) sostituire le lastre dello strato a vista Gyproc Habito 13 Activ’Air® con le lastre Gyproc Habito Hydro 13 Activ’Air® • Elevata durezza superficiale • Elevata portata ai carichi • Resistenza al fuoco • Elevato isolamento acustico • Soluzione antisismica Resistenza al fuoco: EI 90 - Hmax = 4 m (campo di diretta applicazione) Rapp. di prova LAPI n° 122/C/13 – 186 FR con Fascicolo Tecnico Reazione al fuoco strato a vista: A2-s1,d0 Fonoisolamento: Rw = 54 dB - rapp. di prova I. G. n° 239632 Portata ai carichi: > 45 kg per singolo punto di fissaggio con tassello Ø 6 mm Parete divisoria Gyproc HABITO PRATICA PLUS - SA 125/75 L HABITO DURAGYP Activ’Air® - spessore 125 mm • Elimina fino al 70% della formaldeide presente negli ambienti chiusi • Elevata finitura estetica • Elevata resistenza meccanica Nota: nel caso di presenza di ambienti umidi (bagni, cucine, ecc.) invertire le lastre dello strato a vista Gyproc Habito 13 Activ’Air® con le lastre interne Gyproc Duragyp 13 Activ’Air® 26 • Elevata durezza superficiale • Elevata portata ai carichi • Resistenza al fuoco • Elevato isolamento acustico • Soluzione antisismica Resistenza al fuoco: EI 90 - Hmax = 4 m (campo di diretta applicazione) Rapp. di prova LAPI n° 122/C/13 – 186 FR con Fascicolo Tecnico Reazione al fuoco strato a vista: A2-s1,d0 Fonoisolamento: Rw = 56 dB - valutazione con riferimento al rapp. di prova I. Giordano n° 239632 Portata ai carichi: > 57 kg per singolo punto di fissaggio con tassello Ø 6 mm Soluzioni costruttive con Activ’Air® Pareti Parete divisoria Gyproc HABITO SILENCE - SA 130/75 L HABITO Silence Activ’Air® - spessore 130 mm • Elimina fino al 70% della formaldeide presente negli ambienti chiusi • Elevata finitura estetica • Elevata resistenza meccanica • Elevata durezza superficiale • Elevata resistenza all’umidità • Elevata portata ai carichi • Elevato isolamento acustico • Soluzione antisismica Reazione al fuoco strato a vista: B-s1,d0 Fonoisolamento: Rw = 63 dB - rapp. di prova I. Giordano n° 322129 Portata ai carichi: > 45 kg per singolo punto di fissaggio con tassello Ø 6 mm Resistente all’umidità: H1 (ridottissimo assorbimento d’acqua) Parete divisoria Gyproc SA 125/75 L DURAGYP Activ’Air® - spessore 125 mm • Elimina fino al 70% della formaldeide presente negli ambienti chiusi • Elevata resistenza meccanica • Elevata durezza superficiale • Elevata resistenza all’umidità • Elevata portata ai carichi • Resistenza al fuoco • Elevato isolamento acustico • Soluzione antisismica Resistenza al fuoco: EI 120 - Hmax = 4 m (campo di diretta applicazione) Rapp. di prova LAPI n° 162/C/14 – 234 FR con Fascicolo Tecnico Reazione al fuoco strato a vista: A2-s1,d0 Fonoisolamento: Rw = 59 dB - valutazione con riferimento al rapp. di prova I.G. n° 239632 Portata ai carichi: > 60 kg per singolo punto di fissaggio con tassello Ø 6 mm Resistente all’umidità: H1 (ridottissimo assorbimento d’acqua) Parete divisoria Gyproc SA 125/75 L DURAGYP Activ’Air® STD - spessore 125 mm • Elimina fino al 70% della formaldeide presente negli ambienti chiusi • Elevata resistenza meccanica • Elevata durezza superficiale • Elevata resistenza all’umidità • Elevata portata ai carichi • Resistenza al fuoco • Elevato isolamento acustico • Soluzione antisismica Resistenza al fuoco: EI 90 - Hmax = 4 m (campo di diretta applicazione) Rapp. di prova LAPI n° 122/C/13 – 186 FR con Fascicolo Tecnico Reazione al fuoco strato a vista: A2-s1,d0 Fonoisolamento: Rw = 56 dB - valutazione con riferimento al rapp. di prova IEN n° 34910-02 Portata ai carichi: > 49 kg per singolo punto di fissaggio con tassello Ø 6 mm Resistente all’umidità: H1 (ridottissimo assorbimento d’acqua) 27 Soluzioni costruttive con Activ’Air® Pareti Parete divisoria Gyproc DUO’TECH Activ’Air® singola struttura - spessore 125 mm • Elimina fino al 70% della formaldeide presente negli ambienti chiusi • Velocità di posa • Elevata resistenza meccanica • Elevata durezza superficiale • Elevata portata ai carichi • Resistenza al fuoco • Elevato isolamento acustico • Soluzione antisismica Resistenza al fuoco: EI 60 - Hmax = 4 m (campo di diretta applicazione) Rapp. di prova LAPI n° 152/C/14-224 FR Reazione al fuoco strato a vista: A2-s1,d0 Fonoisolamento: Rw = 57 dB - rapp. di prova I. G. n° 315502 Portata ai carichi: > 45 kg per singolo punto di fissaggio con tassello Ø 6 mm Parete divisoria Gyproc DUO’TECH Activ’Air® doppia struttura - spessore 160 mm • Elimina fino al 70% della formaldeide presente negli ambienti chiusi • Velocità di posa • Elevata resistenza meccanica • Elevata durezza superficiale • Elevata portata ai carichi • Resistenza al fuoco • Elevato isolamento acustico • Soluzione antisismica Fonoisolamento: Rw = 65 dB - valutazione analitica con riferimento al rapp. di prova I. Giordano 222355 Portata ai carichi: > 45 kg per singolo punto di fissaggio con tassello Ø 6 mm Intonaco a base gesso e calce idraulica naturale NHL Gyproc UNICOVIC Activ’Air® • Elimina fino al 70% della formaldeide presente negli ambienti chiusi •Traspirabilità •Salubrità • Ideale per il restauro • Assenza di ritiri • Elevata resistenza meccanica Finitura superficiale: rasatura mediante applicazione di uno dei seguenti prodotti: Gyproc RASOVIC Activ’Air® Gyproc RASOFACILE Activ’Air® 28 • Elevata resa (dai 10 agli 8,5 kg/m2 per cm) • Possibilità di applicazione in elevati spessori • Uso in interni • Ottima adesione al supporto (non necessita di rinzaffo sul laterizio o sottofondi misti) Fonoisolamento: Rw = 39 dB - valutazione analitica con riferimento al rapp. di prova I. Giordano 222358 Soluzioni costruttive con Activ’Air® Contropareti Controparete Gyproc HABITO PRATICA - CP.S 75/50 L HABITO Activ’Air® - spessore min. 75 mm Parete esistente: blocchi di laterizio forato, cls normale o alleggerito, legno, ecc. Nota 1: nel caso di rivestimento di parete esterna, valutare la necessità o meno di prevedere una barriera al vapore nello strato più interno. Nel caso sostituire la lastra Gyproc Habito 13 Activ’Air®, con lastra Gyproc Habito Vapor 13 Activ’Air® • Elimina fino al 70% della formaldeide presente negli ambienti chiusi • Elevata finitura estetica • Elevata resistenza meccanica • Elevata durezza superficiale • Elevata portata ai carichi • Elevato isolamento acustico • Elevato isolamento termico • Soluzione antisismica Reazione al fuoco strato a vista: A2-s1,d0 Trasmittanza termica U = 0,527 W/m2 K - valutazione analitica nel caso di parete in blocchi di laterizio forato sp. 80 mm, con strato d’intonaco sp. 10 mm su entrambi i lati Fonoisolamento:Rw = 62 dB - rapp. di prova I. Giordano n° 222358 nel caso di parete in blocchi di laterizio forato sp. 80 mm, con strato d’intonaco sp. 10 mm su entrambi i lati Portata ai carichi: > 45 kg per singolo punto di fissaggio con tassello Ø 6 mm Nota 2: nel caso di presenza di ambienti umidi (bagni, cucine, ecc.) sostituire le lastre dello strato a vista Gyproc Habito 13 Activ’Air® con le lastre Gyproc Habito Hydro 13 Activ’Air® Controparete Gyproc HABITO SILENCE - CP.S 77/50 L HABITO Silence Activ’Air® - spessore min. 77 mm Parete esistente: blocchi di laterizio forato, cls normale o alleggerito, legno, ecc. Nota 1: nel caso di rivestimento di parete esterna, valutare la necessità o meno di prevedere una barriera al vapore nello strato più interno. Nel caso sostituire la lastra Gyproc Habito 13 Activ’Air®, con lastra Gyproc Habito Vapor 13 Activ’Air® • Elimina fino al 70% della formaldeide presente negli ambienti chiusi • Elevata finitura estetica • Elevata resistenza meccanica • Elevata durezza superficiale • Elevata portata ai carichi • Elevata resistenza all’umidità • Elevato isolamento acustico • Elevato isolamento termico • Soluzione antisismica Reazione al fuoco strato a vista: A2-s1,d0 Trasmittanza termica U = 0,527 W/m2 K - valutazione analitica nel caso di parete in blocchi di laterizio forato sp. 80 mm, con strato d’intonaco sp. 10 mm su entrambi i lati Fonoisolamento: Rw 66 dB - rapp. di prova I. Giordano n° 322128 nel caso di parete in blocchi di laterizio forato sp. 80 mm, con strato d’intonaco sp. 10 mm su entrambi i lati Portata ai carichi: > 45 kg per singolo punto di fissaggio con tassello Ø 6 mm Resistente all’umidità: H1 (ridottissimo assorbimento d’acqua) 29 Soluzioni costruttive con Activ’Air® Contropareti Controparete Gyproc CP.I HABITO CLIMA Activ’Air® - spessore min. 35 mm Parete esistente: blocchi di laterizio forato, cls normale o alleggerito, legno, ecc. • Elimina fino al 70% della formaldeide presente negli ambienti chiusi • Elevata finitura estetica • Elevata resistenza meccanica • Elevata durezza superficiale • Elevata resistenza all’umidità • Elevata portata ai carichi • Elevato isolamento acustico • Elevato isolamento termico Reazione al fuoco strato a vista: A2-s1,d0 Trasmittanza termica U = 0,873 W/m2 K (sp 13+20mm) U = 0,557 W/m2 K (sp 13+40mm) valutazione analitica nel caso di parete in blocchi di laterizio forato sp. 80 mm, con strato d’intonaco sp. 10 mm su entrambi i lati Fonoisolamento: Rw = 56 dB (sp. 13 + 20 mm) Rw = 60 dB (sp. 13 + 40 mm) Rapp. di prova I.G. (in attesa di documento ufficiale) nel caso di parete in blocchi di laterizio forato sp. 80 mm, con strato di intonaco sp. 15 mm su entrambi i lati Portata ai carichi: > 20 kg per singolo punto di fissaggio con tassello Ø 6 mm Resistente all’umidità: H1 (ridottissimo assorbimento d’acqua) Controparete Gyproc DUO’TECH Activ’Air® - spessore min. 75 mm Parete esistente: blocchi di laterizio forato, cls normale o alleggerito, legno, ecc. • Elimina fino al 70% della formaldeide presente negli ambienti chiusi • Velocità di posa • Elevata resistenza meccanica • Elevata durezza superficiale • Elevata portata ai carichi • Elevato isolamento acustico • Elevato isolamento termico • Soluzione antisismica Reazione al fuoco strato a vista: A2-s1,d0 Trasmittanza termica U = 0,527 W/m2 K - valutazione analitica nel caso di parete in blocchi di laterizio forato sp. 80 mm, con strato d’intonaco sp. 10 mm su entrambi i lati Fonoisolamento: Rw = 65 dB - Rapp. di prova I.G. n° 318475 nel caso di parete in blocchi di laterizio forato sp. 80 mm, con strato d’intonaco sp. 10 mm su entrambi i lati Portata ai carichi: > 45 kg per singolo punto di fissaggio con tassello Ø 6 mm Intonaco a base gesso e calce idraulica naturale NHL Gyproc UNICOVIC Activ’Air® • Traspirabilità • Ideale per il restauro • Assenza di ritiri • Elevata resistenza meccanica • Elevata resa (dai 10 agli 8,5 kg/m2 per cm) Parete esistente: blocchi di laterizio forato, cls normale o alleggerito, ecc. 30 • Possibilità di applicazione in elevati spessori • Uso in interni • Ottima adesione al supporto (non necessita di rinzaffo sul laterizio o sottofondi misti) Finitura superficiale: rasatura mediante applicazione di uno dei seguenti prodotti: - Gyproc RASOVIC Activ’Air® - Gyproc RASOFACILE Activ’Air® Soluzioni costruttive con Activ’Air® Controsoffitti Controsoffitto continuo Gyproc CS.ACU 27/48 1x13 L HABITO Activ’Air® • Elimina fino al 70% della •Versatilità d’uso formaldeide presente negli •Ottima finitura estetica •Elevata resistenza meccanica ambienti chiusi Struttura metallica di sostegno: - struttura primaria: profili a C Gyproc GYPROFILE 27/48, sp. 0,6 mm, int. max 1200 mm; - struttura secondaria: profili a C Gyproc GYPROFILE 27/48, sp. 0,6 mm, int. max 600 mm; - sospensione mediante pendini in acciaio diametro Ø 4 mm, int. max 1200 mm; - valutazione puntuale degli idonei fissaggi meccanici per il vincolo dei pendini al solaio. Reazione al fuoco strato a vista: A2-s1,d0 Trasmittanza termica U = 0,450 W/m2 K - valutazione analitica nel caso di solaio in latero cemento sp. 160 + 40 mm con strato di intonaco tradizionale all’intradosso sp. 10 mm Portata ai carichi: > 20 kg per singolo punto di fissaggio con tassello Ø 6 mm Fonoisolamento: Rw 61 dB - Rapp. di prova I. G. n° 322857 nel caso di solaio in latero cemento sp. 160 + 40 mm con strato di intonaco tradizionale all’intradosso sp. 10 mm Livello sonoro da calpestio: Ln,w = 53 dB - Rapp. di prova I.G. n° 322858 nel caso di solaio in latero cemento sp. 160 + 40 mm con strato di intonaco tradizionale all’intradosso sp. 10 mm Disponibile anche nella versione HABITO HYDRO Activ’Air®, idoneo per ambienti con elevato livello di umidità Controsoffitto continuo Gyproc RIGITONE 8/18 Activ’Air® • Elimina fino al 70% della formaldeide presente negli ambienti chiusi • Superficie forata continua, senza giunti visibili • Ottima qualità estetica • Elevato assorbimento acustico • Elevata resistenza meccanica Reazione al fuoco strato a vista: A2-s1,d0 Riflessione della luce: 72% Resistenza all’umidità: RH 70 Struttura metallica di sostegno: - struttura primaria: profili a C Gyproc GYPROFILE 27/48, sp. 0,6 mm, int. max 1200 mm; - struttura secondaria: profili a C Gyproc GYPROFILE 27/48, sp. 0,6 mm, int. max 400 mm; - sospensione mediante pendini in acciaio diametro Ø 4 mm, int. max 900 mm; - valutazione puntuale degli idonei fissaggi meccanici per il vincolo dei pendini al solaio. Nota: valutare la necessità o meno di inserire all’interno dell’intercapedine tecnica del controsoffitto uno strato di materiale isolante minerale, al fine di aumentare l’assorbimento acustico e l’isolamento termico Disponibilità di varie tipologie di decori e fori, con le prestazioni di assorbimento acustico medio indicate sotto: 8/18 12/20-66 αw = 0,70 (LM) plenum 200 mm con lana minerale sp. 50 mm αw = 0,60 (LM) plenum 200 mm senza lana minerale 8-15-20 αw = 0,70 (L) Plenum 200 mm con lana minerale sp. 50 mm αw = 0,50 (L) plenum 200 mm senza lana minerale 8/18 Q αw = 0,35 (LM) plenum 200 mm con lana minerale sp. 50 mm αw = 0,30 (LM) plenum 200 mm senza lana minerale αw = 0,80 (L) Plenum 200 mm con lana minerale sp. 50 mm αw = 0,60 (L) plenum 200 mm senza lana minerale 12/25Q 8-15-20 Super αw = 0,45 (LM) plenum 200 mm con lana minerale sp. 50 mm αw = 0,45 (LM) plenum 200 mm senza lana minerale αw = 0,85 (L) Plenum 200 mm con lana minerale sp. 50 mm αw = 0,65 (L) plenum 200 mm senza lana minerale 31 Soluzioni costruttive con Activ’Air® Controsoffitti Controsoffitto continuo Gyproc GYPTONE BIG 41 Activ’Air® • Elimina fino al 70% della formaldeide presente negli ambienti chiusi •Versatilità d’uso •Ottima finitura estetica •Elevato assorbimento acustico •Elevata resistenza meccanica Reazione al fuoco strato a vista: A2-s1,d0 Riflessione della luce: 72% Resistenza all’umidità: RH 70 64,8 470 Struttura metallica di sostegno: - struttura primaria: profili a C Gyproc GYPROFILE 27/48, sp. 0,6 mm, int. max 1200 mm; - struttura secondaria: profili a C Gyproc GYPROFILE 27/48, sp. 0,6 mm, int. max 600 mm; - sospensione mediante pendini in acciaio diametro Ø 4 mm, int. max 1200 mm; - valutazione puntuale degli idonei fissaggi meccanici per il vincolo dei pendini al solaio. 56,5 187 129,6 160 440 64 di varie tipologie di decori e fori, con le prestazioni di 80 40 Disponibilità 80 80 80 assorbimento acustico medio indicate sotto: Line 113 Sixto αw = 0,55 (L) Plenum 100 mm con lana minerale sp. 80 mm αw = 0,50 (L) Plenum 200 mm 472senza lana minerale 35 56,5 187 6 9 Quattro 113 Nota: valutare la necessità o meno di inserire all’interno dell’intercapedine tecnica del controsoffitto uno strato di materiale isolante minerale, al fine di aumentare l’assorbimento acustico e l’isolamento termico αw = 0,70 (L) Plenum 100 mm con lana minerale sp. 80 mm αw = 0,70 (L) Plenum 200 mm 128senza lana minerale 12 αw = 0,60 (L) Plenum 200 mm senza lana minerale αw = 0,60 (L) Plenum 58 mm senza lana minerale Gyptone Big Curve spessore 6 mm per r =Lastra 6 mm 25 realizzare controsoffitti curvi 12 25 Controsoffitto modulare ispezionabile Gyproc GYPTONE QUATTRO 20 Activ’Air® • Elimina fino al 70% della formaldeide presente negli ambienti chiusi •Versatilità d’uso •Ottima finitura 6 estetica 20 •Elevato assorbimento acustico •Elevata resistenza meccanica Disponibilità di varie tipologie di bordi - bordo dritto (A) - bordo seminascosto (E15) - bordo nascosto (D1) Reazione al fuoco strato a vista: A2-s1,d0 Struttura metallica di sostegno: Gyproc LINETEC PLUS T24, da 24 mm, sezione a T rovescio in Riflessione della 64,8luce: 72% 470 129,6 lamiera d’acciaio zincato da 0,4 mm di spessore, verniciato in Resistenza all’umidità: RH 70 colore bianco; tali profili realizzano una maglia modulare 160 440 da 600 x 600 mm costituita da: 64 di varie tipologie di decori e fori, con le prestazioni di 80 40 Disponibilità 80 80 - profilo portante int. max 1200 mm 80 assorbimento acustico medio indicate sotto: 600 Line Sixto - profilo trasversale da 1200 mm perpendicolare al profilo αw = 0,65 (L) Plenum primario, int. max 600 mm αw = 0,75 (L) Plenum 35 100 mm con lana31,8 minerale 200 mm senza lana minerale - profilo trasversale da 600 mm parallelo al profilo primario e sp. 80 mm αw = 0,60 (L) Plenum 58 mm perpendicolare al profilo trasversale da 1200. 472αw = 0,65 (L) Plenum senza lana minerale 200 mm senza lana minerale - ganci di sospensione regolabili (distanza massima tra pendino 6 e parete 600 mm) int. max 1200 mm Quattro Point 9 αw = 0,80 (L) Plenum - valutazione puntuale degli idonei fissaggi meccanici per αw = 0,65 (L) Plenum 100 mm 300 mm con lana minerale il vincolo dei pendini al solaio. con lana minerale sp. 80 mm sp. 70 mm r =α6 =mm w 0,60 (L) Plenum 200 mm w = 0,70 (L) Plenum 200 mm Nota: valutare la necessità o meno di inserire all’interno dell’intercapedine 128αsenza senza lana minerale lana minerale 56,5 187 113 56,5 187 113 12 tecnica del controsoffitto uno strato di materiale isolante minerale, al fine di aumentare l’assorbimento acustico e l’isolamento termico 32 25 12 25 600 6,5 31,8 6 31,8 20 Soluzioni costruttive con Activ’Air® Controsoffitti Controsoffitto modulare ispezionabile Gyproc GYQUADRO Activ’Air® • Elimina fino al 70% della formaldeide presente negli ambienti chiusi •Resistenza al fuoco •Resistenza all’umidità •Versatilità d’uso Struttura metallica di sostegno: Gyproc LINETEC PLUS T24, da 24 mm, sezione a T rovescio in lamiera d’acciaio zincato da 0,4 mm di spessore, verniciato in colore bianco; tali profili realizzano una maglia modulare da 600 x 600 mm costituita da: - profilo portante int. max 1200 mm - profilo trasversale da 1200 mm perpendicolare al profilo primario, int. max 600 mm - profilo trasversale da 600 mm parallelo al profilo primario e perpendicolare al profilo trasversale da 1200 - ganci di sospensione regolabili (distanza massima tra pendino e parete 600 mm) int. max 1200 mm - valutazione puntuale degli idonei fissaggi meccanici per il vincolo dei pendini al solaio. •Ottima finitura estetica •Luminosità •Elevata resistenza meccanica •Bordo dritto (A) •Modulo 600 x 600 mm Resistenza al fuoco: REI 120 - Rapp. di prova I.G. n° 290877/3382 FR Reazione al fuoco strato a vista: A2-s1,d0 Riflessione della luce: 82% Assorbimento acustico medio αw: 0,10 (L) plenum 200 mm senza lana minerale 0,15 (L) plenum 200 mm con lana minerale sp. 50 mm Resistenza all’umidità: RH 90 Isolamento acustico medio Dn,c,w: 37 dB plenum 722 mm senza lana minerale 46 dB plenum 200 mm con lana minerale sp. 75 mm Nota: valutare la necessità o meno di inserire all’interno dell’intercapedine tecnica del controsoffitto uno strato di materiale isolante minerale, al fine di aumentare l’isolamento acustico e termico Intonaco a base gesso e calce idraulica naturale NHL Gyproc UNICOVIC Activ’Air® • Elimina fino al 70% della formaldeide presente negli ambienti chiusi • Traspirabilità •Salubrità • Ideale per il restauro • Assenza di ritiri • Elevata resistenza meccanica • Elevata resa (dai 10 agli 8,5 kg/m2 per cm) • Possibilità di applicazione in elevati spessori • Uso in interni • Ottima adesione al supporto (non necessita di rinzaffo sul laterizio o sottofondi misti) Solai esistenti: latero-cemento, predalles, c.a., ecc. Finitura superficiale: rasatura mediante applicazione di uno dei seguenti prodotti: - Gyproc RASOVIC Activ’Air® - Gyproc RASOFACILE Activ’Air® 33 Prodotti Lastre in gesso rivestito Habito Activ’Air® Lastra speciale di tipo DI con incrementata densità del nucleo, il cui gesso è inoltre additivato con fibre di vetro; tali caratteristiche conferiscono al prodotto un elevato grado di durezza superficiale e di resistenza meccanica. La lastra può essere impiegata nell’edilizia d’interni per la realizzazione di pareti, controsoffitti e contropareti in ambienti dove è richiesta un’elevata resistenza meccanica agli urti. Indicata per il settore residenziale. Faccia a vista con speciale carta dalla colorazione particolarmente bianca per agevolare le operazioni di finitura. Disponibile anche nelle versione Vapor (rivestita sulla superficie non a vista con barriera al vapore in lamina di alluminio) e Hydro (Lastra di tipo H1 con assorbimento d’acqua ridotto). DuraGyp Activ’Air® Lastra di tipo speciale con incrementata densità del nucleo (tipo D), il cui gesso è inoltre additivato con fibre di vetro e fibre di legno; tali caratteristiche conferiscono al prodotto un elevato grado di durezza superficiale e di resistenza meccanica (tipo I - R). Inoltre è caratterizzata da un ridotto assorbimento d’acqua (tipo H1) con un’eccellente tenuta in presenza di elevati livelli di umidità, un ridotto valore di permeabilità al vapore (tipo E) che ne consente, se non direttamente esposta agli agenti atmosferici, l’utilizzo in ambiente esterno protetto. Contribuisce ad incrementare la resistenza al fuoco nei sistemi in cui è installata (tipo F). La lastra può essere impiegata ovunque sia richiesta un’elevata resistenza meccanica agli urti. Disponibile anche in classe di reazione al fuoco A1. Duo’Tech Activ’Air® Lastra costituita da due lastre in gesso rivestito accoppiate tra loro con una speciale colla acustica. Queste caratteristiche rendono il prodotto particolarmente adatto alla realizzazione di sistemi a singola lastra con elevate prestazioni di isolamento acustico. Può essere impiegata per la realizzazione di pareti e contropareti nel settore terziario (sia nella nuova costruzione che nella ristrutturazione), ad esempio per ospedali, alberghi, scuole, uffici ed ovunque sia richiesto un elevato comfort acustico. Easy2 Activ’Air® Lastra speciale in gesso rivestito, con incrementata densità del nucleo, il cui gesso è inoltre additivato con fibre di vetro (tipo DFI) e con assorbimento d’acqua ridotto (tipo H2). Tali caratteristiche conferiscono al prodotto un elevato grado di durezza superficiale e di resistenza meccanica e un’eccellente tenuta in presenza di elevati livelli di umidità. Le dimensioni ridotte (lastra da 900 mm) le conferiscono inoltre estrema praticità e maneggevolezza. Indicata per lavori di ristrutturazione, è idonea per tutti gli ambienti interni (compresi ambienti umidi come bagni e cucine) per la realizzazione di pareti divisorie, contropareti e controsoffitti. 34 Prodotti Lastre accoppiate Habito Silence Activ’Air® Lastra speciale in gesso rivestito, con incrementata densità del nucleo, il cui gesso è inoltre additivato con fibre di vetro (tipo DI) e con assorbimento d’acqua ridotto (tipo H1). Tali caratteristiche conferiscono al prodotto un elevato grado di durezza superficiale e di resistenza meccanica e un’eccellente tenuta in presenza di elevati livelli di umidità. Lastra accoppiata sulla faccia non a vista con una membrana in EPDM dalla colorazione verde, di produzione italiana ed esente da VOC. Faccia a vista con speciale carta dalla colorazione bianca, che permette di agevolare le operazioni di finitura. Indicata per pareti divisorie, contropareti e controsoffitti al fine di incrementare le prestazioni di isolamento acustico, per tutti gli ambienti interni (compresi ambienti umidi come bagni e cucine). Habito Clima Activ’Air® Lastra speciale in gesso rivestito, con incrementata densità del nucleo, il cui gesso è inoltre additivato con fibre di vetro (tipo DI) e con assorbimento d’acqua ridotto (tipo H1). Tali caratteristiche conferiscono al prodotto un elevato grado di durezza superficiale e di resistenza meccanica e un’eccellente tenuta in presenza di elevati livelli di umidità. Lastra accoppiata sulla faccia non a vista con un pannello in lana di vetro Isover 4+, idrorepellente, prodotto in Italia con un’elevata percentuale di materie prime riciclate e rinnovabili (sabbia e vetro riciclato). Faccia a vista con speciale carta dalla colorazione particolarmente bianca, che permette di agevolare le operazioni di finitura. Indicata per incrementare le prestazioni di isolamento acustico e termico di pareti e contropareti, per tutti gli ambienti interni (compresi ambienti umidi come bagni e cucine). Disponibile anche in versione BV con barriera al vapore in lamina di alluminio sulla faccia non a vista. Lastre in gesso fibrato Rigidur Activ’Air® Lastra di tipo speciale in gesso fibrato, a base di gesso, fibre cellulosiche e additivi minerali. Ideale per la realizzazione di pareti divisorie con elevata resistenza agli urti, intonaci a secco, contropareti su struttura e controsoffitti di coperture a falda. Prodotto ecologico secondo certificato IBR Institutfür Baubiologie Rosenheim. 35 Prodotti Controsoffitti continui Gyptone Big Activ’Air® Questi controsoffitti rappresentano una combinazione di design e proprietà tecniche che, unite all’ampia offerta ed alle innumerevoli possibilità espressive, ne fanno un sistema ineguagliabile in termini di resa estetica ed acustica nella realizzazione di interni di prestigio. Sono inoltre utilizzabili anche a parete, in tutti i casi in cui l’intervento a soffitto non sia sufficiente a garantire l’assorbimento acustico richiesto. I quattro bordi assottigliati permettono all’applicatore di ottenere un’accurata finitura dei giunti, che risultano quindi invisibili e perfettamente integrati nella superficie del controsoffitto. La linea di controsoffitti Gyptone Big è pensata per un’ottimale regolazione acustica di grandi superfici (quali ad esempio teatri, cinema, auditorium, uffici, ambienti scolastici, ecc.). Disponibili anche in versione “Curve” per la realizzazione di controsoffitti con superfici curve (volte a botte, a padiglione, a crociera, a vela, ecc.). Disponibilità di varie tipologie di decori e fori. Quattro 40 Quattro 41 Quattro 42 Line 6 Sixto 63 Sixto 65 Quattro 44 Quattro 46 Quattro 47 Rigitone Activ’Air® Gamma di controsoffitti in lastre, disponibili con diversi tipi di forature ed in grado di offrire elevatissimi livelli di assorbimento acustico. Adottando un opportuno interasse della struttura metallica di sospensione, le lastre Rigitone offrono una resistenza all’urto di pallonate certificata secondo norma DIN 18032 e sono quindi particolarmente adatte all’uso in ambienti sportivi. Le lastre Rigitone permettono di realizzare un sistema per controsoffitti di tipo continuo, senza giunti visibili e quindi con un aspetto estetico omogeneo e piacevole dal punto di vista architettonico. Trovano ideale applicazione in tutti i casi nei quali sia necessario effettuare il trattamento acustico dell’ambiente: hall, foyer di teatri e cinema, ristoranti, sale conferenze, corridoi ed ambienti di passaggio in genere. Disponibilità di varie tipologie di decori e fori. 36 8/18 10/23 8/18 Q 12/25 Q 15/30 12-20/66 8-15-20 8-15-20 Super Prodotti Controsoffitti modulari GyQuadro Activ’Air® Controsoffitto rivestito con carta semilucida dall’aspetto liscio ed uniforme. Con questi pannelli è possibile realizzare controsoffitti ispezionabili con struttura a vista, dal costo ridotto, dotati di elevata resistenza al fuoco ed ottimo comportamento in ambienti umidi. Grazie al loro aspetto totalmente liscio ed uniforme contribuiscono ad aumentare la luminosità degli ambienti in cui sono installati. È una soluzione ideale per uffici, scuole e ospedali. Gyptone Activ’Air® La linea di controsoffitti Gyptone, realizzata con pannelli di gesso rivestito forati e piani, è pensata per un’ottimale regolazione acustica di ambienti nell’edilizia non residenziale, quali uffici, aule scolastiche, sale conferenze, ristoranti, ecc. I prodotti sono installabili con differenti sistemi di sospensione (con struttura a vista, seminascosta e completamente nascosta), i quali permettono di ottenere effetti estetici differenziati, mantenendo al contempo una facile ispezionabilità del plenum. Si presentano come una superficie bianca e lucente, di facile pulizia. Disponibilità di varie tipologie di decori e fori. Sixto 60 Line 4 Quattro 20 Quattro 22 Point 11 Point 12 Intonaci e rasanti UnicoVic Activ’Air® Intonaco di sottofondo civile ad elevata lavorabilità a base di gesso, calce naturale NHL, leganti idraulici, inerte calcareo e additivi specifici. Color ocra. Applicazione monostrato o bistrato su: • elementi in C.A. e C.A.P. • elementi in latero-cemento • murature in laterizio forato, tufo, pietre UnicoVic è applicabile in forti spessori in un’unica mano. RasoVic Activ’Air® Rasante a base gesso ventilato e calce naturale NHL di elevata purezza ed additivi specifici. Colore avorio. Applicazione come finitura speculare liscia o satinata di intonaci per interni. RasoFacile Activ’Air® Rasante a base gesso emidrato ventilato, calce idrata, inerti calcarei micronizzati ed additivi specifici. Colore bianco intenso. Applicazione come finitura speculare liscia di intonaci per interni. 37 AP ES PL EM IC PI AZ D IO I N E Parco dei mulini, Lugo (RA) PR ce IMO rt E ifi D ca IF to IC GB IO C in I Ho t a m lia e Il complesso residenziale “Parco dei mulini”è una suggestiva iniziativa immobiliare di housing sociale che sorge all’interno di un grande parco, delimitato dall’antico canale dei Mulini e caratterizzato dalla presenza del cosiddetto “Ponte delle Lavandaie”, interessante opera storicomonumentale risalente al 1600 e tuttora in buono stato di conservazione. L’intervento rappresenta il primo caso in Italia ad aver ottenuto la prestigiosa certificazione “Green Building Council Italia” per il “GBC Home”, protocollo dedicato all’edilizia residenziale e nato per verificare e premiare i cantieri più attenti agli aspetti sostenibili, dal risparmio di energia e di acqua potabile all’isolamento termo-acustico e, più in generale, al comfort abitativo degli edifici. Tutti gli alloggi, certificati in classe energetica A, sono progettati per rispondere alle diverse esigenze degli utenti finali e sono disposti in funzione dell’esposizione solare: le zone giorno prospettano a sud con logge che garantiscono il massimo di luce naturale in inverno e il controllo dell’irraggiamento in estate, mentre a nord affacciano le zone di servizio oltre ai collegamenti verticali ed orizzontali comuni. Il nuovo complesso è realizzato con l’ausilio di una tecnica costruttiva innovativa - flessibile e sostenibile - denominata “Easy Building System” (EBS), brevettata dalla società Cogefrin e contraddistinta da una serie di accorgimenti progettuali che consentono di ottenere edifici ecocompatibili ed altamente efficienti dal punto di vista energetico. L’obiettivo strategico del sistema EBS consiste nel promuovere il controllo e la diminuzione 38 ALTRI CANTIERI SU WWW.GYPROCLIVE.IT dello sfruttamento delle risorse ambientali, attraverso l’applicazione di processi produttivi a basso consumo energetico - con ridottissime emissioni di anidride carbonica - e l’impiego di materiali sostenibili che rendono possibile la reversibilità degli interventi. L’Easy Building System, in particolare, si basa sull’utilizzo della tecnologia di costruzione ibrida – cemento armato per le strutture portanti verticali e legno lamellare per i solai – e sulla realizzazione di tramezzature a secco Saint-Gobain Gyproc in in grado di garantire leggerezza, velocità nella posa in opera ed un elevato isolamento termico ed acustico a tutti gli ambienti interni. In particolare il sistema Habito Activ’Air® per le pareti interne, le contropareti e i divisori tra appartamenti, è una soluzione costruttiva di nuova generazione che unisce flessibilità nella posa in opera ad ottime prestazioni in termini di benessere abitativo, grazie all’abbinamento di lastre speciali Gyproc Habito 13 Activ’Air® e Rigidur H con i pannelli in lana di vetro Isover PAR che, posti nell’intercapedine delle strutture metalliche, garantiscono isolamento acustico e sicurezza al fuoco. Habito Activ’Air® è inoltre studiato per purificare gli spazi domestici in modo continuo e duraturo: è in grado infatti di captare fino al 70% della formaldeide contenuta nell’aria degli ambienti chiusi, innescando una reazione chimica che trasforma la formaldeide e gli aldeidi in composti inerti non più pericolosi. DI E PI ION EM AZ ES LIC P AP Complesso Caiaffa, Lecce Questo nuovo complesso polifunzionale è uno dei cinque interventi pilota scelti nell’ambito del progetto internazionale NEED4B (“New Energy Efficient Demonstration for Buildings”), un’ambiziosa iniziativa di ricerca cofinanziata dalla Commissione Europea che mira a sviluppare una forte sostenibilità ambientale dell’architettura, grazie a metodologie facilmente replicabili per la progettazione, la costruzione e la gestione di nuovi edifici a basso consumo energetico. Richiesta progettuale Controsoffitti ispezionabili per nascondere gli impianti e per ottenere un alto risultato estetico nei locali. Richiesta progettuale Intonaci e finiture per esterni di grande affidabilità, con un’elevata elasticità ed un’ottima resistenza meccanica. Soluzione Saint-Gobain Gyproc Sistema GyQuadro Activ’Air® per controsoffitti ispezionabili costituito da pannelli in gesso rivestito con una finitura di colore bianco semilucido ed uniforme. I pannelli GyQuadro Activ’Air® riflettono e distribuiscono la luce in modo ottimale e sono stati scelti perché più affidabili e resistenti rispetto ai tradizionali sistemi in fibra minerale. La tecnologia Activ’Air®, brevetto internazionale di Saint-Gobain, è in grado di assicurare una migliore qualità dell’aria, poiché assorbe e neutralizza sino al 70% della formaldeide presente negli ambienti chiusi. Soluzione Saint-Gobain Gyproc Intonaco per esterni Prontocem Fiber finalizzato ad ottenere superfici lisce e regolari, resistenti e prive di qualsiasi imperfezione o disallineamento. Le specifiche proprietà tecniche del prodotto consentono di proteggere il supporto dalle sollecitazioni meccaniche e di ridurre notevolmente lo sgretolamento nella posa in opera. La finitura è costituita da uno strato di Finicem 2 bianco idro, un rasante a base di cemento bianco a basso assorbimento d’acqua, ideale per ottenere un aspetto estetico tipo “bianco liscio”. Prontocem Fiber e Finicem 2 bianco idro rientrano nella linea ProntoVic di Saint-Gobain Gyproc: una serie di intonaci e finiture che abbinano ad elevate prestazioni meccaniche – tra cui un’elevata resistenza agli agenti atmosferici e agli sbalzi termici – risultati estetici eccezionali, assicurando superfici omogenee pronte per essere successivamente tinteggiate o rivestite. Richiesta progettuale Intonaci e rasanti per interni, naturali ed ecocompatibili. Soluzione Saint-Gobain Gyproc Intonaco premiscelato Monocote light rasato con Rasocote 5 plus, due prodotti ecocompatibili perché sfruttano le specifiche proprietà del gesso, il legante più idoneo per intonaci da interni. Monocote light è un intonaco monostrato a base di gesso, anidrene e perlite espansa, traspirante ed estremamente leggero. Rasocote 5 plus è una finitura a base di gesso emidrato e calce idrata con presa ed indurimento progressivi, particolarmente indicato per assicurare alle pareti una superficie speculare e bianchissima. ALTRI CANTIERI SU WWW.GYPROCLIVE.IT 39 40 Normative e Regolamenti CLP “Classification, Labelling and Packaging” Recepimento a livello europeo del GHS attraverso il Regolamento CE 1272/2008 relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele. Con l’approvazione del CLP, l’Europa è il primo grande spazio economico ad aver adottato il sistema mondiale armonizzato dell’ONU in materia di classificazione ed etichettatura dei prodotti chimici. Tipologia documento: Applicazione: Regolamento di recepimento europeo del GHS che abrogherà completamente nel 2015 la Direttiva 67/548/CEE e la Direttiva 1999/45/CE. Obbligatorio per le sostanze dal dicembre 2010 e per le miscele dal giugno 2015, anno in cui terminerà il periodo di transizione e coesistenza con le Direttive sopra citate. REACH “Registration, Evaluation, Authorization and Restriction of Chemicals” Regolamento CE 1907/2006 relativo alla registrazione, alla valutazione, all’autorizzazione e alla restrizione delle sostanze e delle miscele. Con tale strumento, modificato dal CLP attraverso il Regolamento CE 453/2010, l’Europa garantisce al suo interno una circolazione di prodotti chimici regolati nel loro contenuto da precisi limiti di concentrazione relativi ad alcune sostanze o miscele definite “pericolose”. Il Regolamento sviluppa una serie di allegati nei quali vengono catalogati tutti quei composti che, nei prodotti, non devono superare lo 0,1% del peso totale. Tipologia documento: Regolamento Europeo che demanda agli stati membri il compito di definirne il piano di controllo, la sorveglianza e le sanzioni (art.126); delega rispetto alla quale l’Italia è inadempiente dal dicembre 2008. Applicazione: Completamente in vigore dal giugno 2009. Direttiva CE 42/2004 Determina il quantitativo massimo di TVOC presente in alcune pitture e vernici dovuto all’uso di solventi organici all’interno delle stesse. Il contenuto dei composti organici presenti viene determinato in peso secondo ISO 11890-2 e/o ASTMD 2369. La Direttiva individua 12 sottocategorie di prodotto suddivise a loro volta in due tipologie caratterizzate da limiti distinti: soluzioni a base acquosa o a base solvente. Tipologia documento: Direttiva Europea recepita in Italia con D.lgs. 161 del 27 marzo 2006. Applicazione: In vigore dal maggio 2006. Decisione CE 544/2009 Stabilisce i criteri per l’assegnazione di un marchio comunitario di qualità ecologica ai prodotti vernicianti per interni: con riferimento alle sottocategorie applicabili in ambiente indoor, viene sostanzialmente dimezzato il quantitativo massimo di TVOC determinato dalla Direttiva CE 42/2004; la qualità chimica di prodotto viene implementata con l’introduzione di limitazioni sulla presenza di IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici) e metalli pesanti; viene escluso dal marchio qualsiasi prodotto classificato come molto tossico, tossico, cancerogeno, teratogeno, nocivo o mutageno. Tipologia documento: Decisione Europea di riferimento per il marchio Ecolabel su prodotti vernicianti per decorazione e protezione, coloranti del legno e prodotti connessi destinati ad uso professionale e non professionale, concepiti principalmente per la decorazione e commercializzati come tali. Applicazione: Abrogata dalla Decisione UE 312/2014. 41 Normative e Regolamenti Decisione UE 312/2014 Ridefinisce i criteri per l’assegnazione di un marchio comunitario di qualità ecologica stabiliti dalla Decisione CE 544/2009 accorpandoli con quelli della Decisione CE 543/2009 (specifica per prodotti vernicianti per esterni): il quantitativo massimo di TVOC determinato dalle sopraccitate Decisioni viene ulteriormente abbassato di circa 1/3 e la qualità chimica di prodotto viene implementata con l’introduzione di un limite SVOC a limitazione dei quantitativi di composti semivolatili di ogni sottocategoria. Tipologia documento: Decisione Europea di riferimento per il marchio Ecolabel su prodotti vernicianti per decorazione di interni ed esterni, rivestimenti e pitture per pavimenti, sistemi di tintura, pitture decorative (liquide o in pasta, pretrattate, colorate o preparate dal fabbricante per soddisfare le esigenze dei consumatori), compresi impregnanti per legno e impalcati, rivestimenti per muratura e prodotti per il finissaggio (primer) dei metalli, nonché sottofondi per tali prodotti, ai sensi Direttiva CE 42/2004. Applicazione: Non cogente. GPP “Green Public Procurement” (Comunicazione 302/2003) È uno strumento volontario di politica ambientale che intende favorire lo sviluppo di un mercato di prodotti e servizi a ridotto impatto ambientale attraverso la leva della domanda pubblica. Secondo tale strumento le procedure d’appalto devono essere regolamentate da criteri prestazionali capaci di premiare i prodotti meno energivori, costituiti da materiale riciclato, privi di sostanze nocive, facilmente riciclabili, di maggior durata oppure che siano il risultato di processi produttivi meno impattanti. Tipologia documento: Comunicazione della Commissione al Consiglio e Parlamento Europeo per la politica integrata dei prodotti nell’ottica di uno sviluppo sostenibile. Applicazione: Non cogente. Francia (Décret n° 2011-321) Regolamento sulle emissioni VOC e formaldeide dei materiali da costruzioni. Il decreto rende obbligatorio l’apposizione di un’etichetta recante la classe di emissione sui prodotti da costruzione installati negli ambienti indoor. Tipologia documento: Decreto Nazionale che introduce una nuova concezione di riferimenti analitici nella richiesta dei requisiti prestazionali dei materiali da costruzione. Applicazione: Obbligatorio dal settembre 2013 su tutti i prodotti per interni commercializzati in Francia. Germania (Marchio “Ü”) Il DIBt (Deutsche Institut für Bautechnik) utilizza le liste AgBB (Ausschuss zur gesundheitlichen Bewertung von Bauprodukten) come approccio per le analisi riguardanti le basse emissioni di VOC nei materiali che vengono commercializzati in Germania e marcati CE. Il marchio Ü viene rilasciato dal DIBt per un materiale da costruzione qualora questo soddisfacesse una serie specifiche emissive non richieste per l’assegnazione del marchio CE Europeo. Tra i requisiti supplementari richiesti dal regolamento vi è quello di sottoporre i prodotti ad una serie di test su camera di prova standard al fine di quantificarne le emissioni TVOC, SVOC e di quei composti definiti pericolosi secondo Reg. CE n.1272/2008. Tipologia documento: Applicazione: Protocollo di certificazione di ente pubblico, il DIBt appunto, le cui regole vigenti in merito ai prodotti da costruzione (che attualmente impongono requisiti addizionali ai prodotti coperti da norme armonizzate europee e recanti la marcatura CE) sembrerebbero violare i principi di libera circolazione delle merci all’interno dell’Unione Europea. Obbligatorio all’interno del mercato tedesco per pavimenti e rivestimenti per parquet, collanti e resine per pavimenti, rivestimenti murari, pavimenti per lo sport e, da gennaio 2014, anche per carte da parati. Belgio (Progetto 568/2012) Sull’impronta del sistema di certificazione tedesco, il Progetto (basato sull’emanazione di un Regio Decreto) stabilisce i livelli di soglia per le emissioni nell’ambiente confinato dei prodotti da costruzione destinati ad usi interni; non ancora in vigore, l’iniziativa abbraccia l’attuale tendenza europea ad uniformare metodi e strumenti di prova per determinare la qualità chimica di un materiale in funzione di ciò che emette nell’ambiente. 42 Tipologia documento: Progetto di Legge. Applicazione: Non ancora in vigore. Normative e Regolamenti Germania (GEV emicode) Basato sul sistema d’analisi adottato dal DIBt, il protocollo GEV ne semplifica i procedimenti diagnostici ma ne abbassa notevolmente i limiti tossicologici di soglia (LCI), configurandosi come il metodo maggiormente restrittivo (a livello di concentrazioni d’inquinanti ammesse) d’Europa. Tipologia documento: Marchio di Certificazione Applicazione: Non obbligatorio Finlandia (RTS-M1) Viene effettuato con camere di dimensioni ridotte (Nordtest Climpaq da 50,9 litri) e con protocolli d’analisi non standardizzati con i precedenti. Il metodo inizia ad essere superato dalle moderne tecnologie, ciononostante continua ad offrire solidi dati di riferimento parametrizzabili con i risultati ottenibili con la moderna Camera di Prova Standard Europea. Tipologia documento: Sistema di etichettatura utilizzato solo in Finlandia ed aperto a tutti i produttori, importatori ed esportatori di prodotti per l’edilizia. Applicazione: Non obbligatorio. Italia (D.M. 10/10/2008) I pannelli a base di legno e i manufatti con essi realizzati, sia semilavorati che prodotti finiti, non possono essere immessi in commercio se la concentrazione di equilibrio di formaldeide che essi provocano nell’aria dell’ambiente di prova supera il valore di 0,1 ppm (0,124 mg/m3). Tale valore definisce una classe emissiva “E1” sancita dalla UNI EN 13986 che può essere verificata con una misurazione della concentrazione di equilibrio secondo UNI EN 717-1. Tipologia documento: Decreto del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali per la regolamentazione delle emissioni di formaldeide dai pannelli a base di legno. Applicazione: In vigore dal dicembre 2008. Italia (D.M. 11/04/2008) Accogliendo l’indicazione contenuta nella Comunicazione 302/2003 della Commissione Europea, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha elaborato, attraverso un processo di consultazione con enti locali ed in collaborazione con strutture tecniche di supporto (ENEA, ISPRA, ARPA), il “Piano d’Azione Nazionale per il Green Public Procurement” (PAN GPP). Tale progetto ha l’obiettivo di massimizzare la diffusione del GPP presso gli enti pubblici in modo da svilupparne in pieno le sue potenzialità in termini di miglioramento ambientale, economico ed industriale. Il PAN GPP identifica le categorie prioritarie di beni e servizi su cui definire una lista prestazionale di “Criteri Ambientali Minimi” (CAM) a cui i prodotti devono rispondere per essere selezionabili nelle gare d’appalto pubbliche. La categoria legata all’edilizia possiede dei CAM ormai quasi completamente definiti (rev. 5.00 del 15/01/15) legati all’emissività chimica dei seguenti materiali impiegati per le rifiniture interne degli edifici: • Controsoffitti e contropareti in cartongesso • Pitture e vernici • Tessili per pavimentazioni e rivestimenti • Laminati per pavimenti e rivestimenti flessibili • Pavimentazioni di legno • Altre pavimentazioni (diverse da piastrelle di ceramica e laterizi) • Adesivi e sigillanti • Pannelli per rivestimenti interni • Intonaci Tipologia documento: Piano d’azione nazionale per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione in recepimento al Green Public Procurement. Applicazione: Non ancora cogente. Il “Piano d’Azione Nazionale per il Green Public Procurement” rappresenta un importantissimo documento che anticipa i criteri certificativi che saranno adottati in Italia per la catalogazione dei materiali “basso emissivi” idonei alla salute del cittadino in ambienti indoor; l’attenzione italiana nei confronti della qualità dell’aria interna segue però da tempo un altro essenziale filone d’analisi tracciato a livello europeo da diversi enti certificatori e finalizzato alla valutazione chimica degli ambienti costruiti. Di seguito si elencano le maggiori realtà certificative comunitarie impegnate nella classificazione di salubrità ambientale del costruito. 43 Enti certificatori ISPESL “Istituto Superiore per la Prevenzione E la Sicurezza del Lavoro” All’interno delle Linee Guida per la “Valutazione del Rischio” secondo D.lgs. 626 del 19 Settembre 1994 vengono descritti scenari di esposizione lavorativa connessi all’impiego di sostanze chimiche tossiche o nocive in relazione alla forma di assorbimento da parte dell’organismo. Vengono dall’Istituto considerati “a rischio” quei composti etichettati secondo il Regolamento EC 1272/2008 e conservati nei luoghi di lavoro in quantità superiori ad una confezione commerciale per ogni sostanza pericolosa usata. All’interno di un ambiente adibito ad ufficio vengono definiti i potenziali rischi per la salute ed i relativi interventi idonei di prevenzione secondo lo schema seguente: 44 AREE DI RISCHIO RISCHI PER LA SALUTE INTERVENTI DI PREVENZIONE Microclima • temperatura • umidità relativa • ventilazione • controllo ed intervento sui parametri Condizionamento dell’aria • temperatura • umidità relativa • ventilazione • quantità di aria / ricambi orari • aumento di CO2 e di VOC per scarso numero di ricambi orari o eccesso di riciclo • inquinamento microbico (es. legionella) • controllo ed intervento sui parametri • preferibilmente a totale ricambio d’aria, o comunque massimo riciclo del 30% • CO2 < 0,1% (1000 ppm con T 18-20 °C) • U.R. = 50 ± 5% • ventilazione v = 0,1-0,2 m/s • portata per persona Q = 20 m3/h Qualità dell’aria • inquinamento indoor da fotocopiatrice: - ozono O3 (lampade) - formaldeide (carta patinata) - polvere di toner - VOC e idrocarburi volatili • Ambiente ampio e ventilato con le seguenti prescrizioni: - efficienza e sostituzione periodica dei filtri - cambio e smaltimento del toner (appalto d’opera tramite ditta autorizzata) Mobili d’ufficio in truciolato • formaldeide (monomeri isocianici) • ventilazione Liquidi e prodotti per la pulizia dei mobili • emissione nel tempo di: - alcoli - cellosolve (2-ethoxyethanol) - fenoli - VOC • utilizzo di prodotti non irritanti • uso moderato di prodotti per la pulizia • inserimento di specifiche negli appalti d’opera Rivestimenti e moquette • formaldeide • acrilati • VOC • pulizia idonea • idoneo numero di ricambi d’aria Enti certificatori BREEAM “Building Research Establishment Environmental Assessment Method” Protocollo per la certificazione della sostenibilità in edilizia utilizzato da circa 20 anni in Gran Bretagna ed esportato in tutto il mondo. Il sistema non certifica i prodotti da costruzione in funzione delle specifiche emissioni chimiche ma li cataloga in una lista all’interno della “BRE Global Green Guide” per accreditarli nel processo di certificazione ambientale come bonus di punteggio. L’uso di materiali “basso emissivi” aiuta a raggiungere maggiori livelli di certificazione dell’edificio in funzione del contributo che danno al miglioramento della qualità dell’aria interna, in particolare il prodotto risulta catalogabile se rispetta le seguenti specifiche: 1. valide per prodotti a base di legno e per qualunque tipo di pavimento • rispetto della classe emissiva “E1” sancita dalla EN 13986 • divieto dell’uso di preservanti per il legno non regolamentati 2. valide per pannelli da controsoffitto • rispetto della classe emissiva “E1” sancita dalla EN 13986 • divieto dell’uso di materiali contenenti asbesto 3. valide per collanti da pavimenti • divieto di emissione di sostanze carcinogene e sensibilizzanti come definite dalla EN 13999-1 • obbligo di test su camera di prova come da specifiche della EN 13999 (-2 -3 -4) che includa, ad 1 giorno di incubazione, la determinazione di VOC carcinogeni, aldeidi e diisocianati 4. valide per rivestimenti murali • basse emissioni di formaldeide libera e cloruro di vinile secondo standard EN 233:1999 (Wallcoverings in roll form: specifications for finished wallpapers, wall vinyls and plastics wallcoverings), EN 234:1997 (Wallcoverings in roll form: specification for wallcoverings for subsequent decoration), EN 259:2001 (Wallcoverings in roll form: heavy duty wallcoverings), EN 266:1992 (Specification for textile wallcoverings). • assenza di metalli pesanti e di altre sostanze tossiche secondo i medesimi standard del punto precedente 5. valide per adesivi da rivestimenti murali flessibili • assenza di sostanze nocive • utilizzo di conservanti con minimi livelli di tossicità 6. valide per pitture decorative e vernici • rispetto della Direttiva CE 42/2004 LEED “Leadership in Energy and Environmental Design” Sistema di certificazione degli edifici che nasce su base volontaria in America ad opera di U.S. Green Building Council (USGBC), associazione no profit nata nel 1993 che ha come scopo la promozione e lo sviluppo di un approccio globale alla sostenibilità. Il sistema di rating si struttura in 7 sezioni organizzate in prerequisiti e in crediti. I prerequisiti di ogni sezione sono obbligatori affinché l’intero edificio possa venire certificato; i crediti possono essere scelti in funzione delle caratteristiche del progetto. Dalla somma dei punteggi dei crediti deriva il livello di certificazione ottenuto. La sezione Qualità ambientale Interna (QI) affronta temi e prestazioni dell’abitato che riguardano la salubrità, la sicurezza e il comfort, il consumo di energia e l’efficacia del ricambio d’aria. Nell’Ottobre del 2014 è uscito il protocollo LEED v4 nel quale vengono definiti i nuovi requisiti standard dei materiali da costruzione in funzione delle rispettive emissioni chimiche. In generale, per i prodotti coinvolti nel processo edilizio da certificare, il nuovo protocollo LEED richiede la conformità al seguente standard: • California Department of Public Health (CDPH) Standard Method v1.1–2010 Il protocollo LEED v4 prevede la regolamentazione dei TVOC le cui emissioni vengono suddivise in 3 categorie e rilevate dopo 14 giorni d’incubazione in camera di prova (anziché 28 giorni come previsto per l’analisi dei singoli composti). Il protocollo, fatto salvo il rispetto di tutti i limiti di cui al CDPH di cui sopra, prevede la possibilità di certificazione di prodotto secondo i seguenti standard europei: • Classificazione secondo normativa francese vigente (Décret n°2011-321). • Classificazione secondo normativa tedesca vigente (DIBt). Sul contenuto VOC per i prodotti vernicianti il protocollo LEED v4 richiede invece il rispetto della California Air Resources Board (CARB) 2007 o, in alternativa per paesi europei, la Direttiva CE 42/2004. 45 Enti certificatori ITACA “Istituto per la Trasparenza, l’Aggiornamento e la Certificazione degli Appalti” Nato nel 1996 per impulso delle Regioni italiane, l’istituto è un’associazione di tipo federale con l’obiettivo di attivare azioni ed iniziative al fine di promuovere e garantire un efficace coordinamento tecnico tra le Regioni stesse e le Province Autonome, così da assicurare un raccordo migliore anche con le istituzioni statali, gli enti locali e gli operatori del settore. Nel proprio protocollo di certificazione “a punteggio”, adottato per la valutazione della sostenibilità energetica ed ambientale degli edifici, non si menzionano le caratteristiche prestazionali di emissività chimica che i materiali da costruzione devono certificare/dimostrare per il soddisfacimento del criterio “D.2.5 - ventilazione e qualità dell’aria”. Il credito appena citato viene raggiunto su di una scala prestazionale con valutazioni progressive da “negativa” (sottrazione di 1 punto) ad “ottima” (assegnazione di 5 punti) impostata esclusivamente sulle modalità naturali e/o canalizzate di ricambio e recupero dell’aria interna. Fondazione ClimAbita Nata nel 2012 da un’iniziativa di Norbert Lantschner, è uscita nel 2014 con il sigillo di qualità “EcoLife HOME” per case prefabbricate in legno. Il sistema di certificazione premia l’intera catena produttiva e rilascia un marchio di qualità sulla base di una serie di requisiti prestazionali che l’azienda nel suo insieme (prodotto-produzione) deve periodicamente dimostrare. Nella trattazione del capitolo “Salute”, alla voce “Qualità dell’Aria Indoor” vengono definiti i seguenti parametri per ogni elemento di prefabbricazione inserito all’interno dello strato di tenuta all’aria: 1. validi per prodotti costituiti da qualsiasi tipo di materiale: •come requisito minimo essere stratigraficamente catalogati dal più esterno (barriera di tenuta all’aria) al più interno (finitura di superficie) 2. validi per prodotti costituiti da tinte, vernici e/o impregnanti, colle e/o sigillanti (in aggiunta alle prescrizioni di cui al punto 1): •essere accompagnati da Schede di Sicurezza redatte a norma del Reg. CE n.1907/2006 (REACH), come modificato dal successivo Reg. CE n.453/2010. L’eventuale mancato reperimento di una specifica Scheda di Sicurezza dev’essere giustificato per iscritto alla Fondazione allegando un’autocertificazione del cliente (da presentare su apposito modulo) circa l’assenza all’interno del prodotto di tutte quelle sostanze definite “pericolose” secondo le norme sopra citate 3. validi per prodotti costituiti da materiali lignei (in aggiunta alle prescrizioni di cui al punto 1): •possedere e dimostrare una certificazione di classe E1 in base a quanto stabilito dal Decreto 10/10/2008 del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali atto a regolamentare l’emissione di formaldeide da pannelli a base di legno (semilavorati e/o prodotti finiti) in ambienti di vita indoor •(alternativo al punto precedente) possedere e dimostrare una delle seguenti certificazioni: •classificazione “B” secondo normativa francese vigente (Décret n°2011-321) •marchio “Ü” secondo normativa tedesca vigente (DIBt) •classificazione “EC2” secondo protocollo GEV-EMICODE •classificazione “M2” secondo protocollo finlandese (RTS) 4. validi per prodotti costituiti da tinte, vernici e/o impregnanti (in aggiunta alle prescrizioni di cui al punto 1 e 2): •possedere e dimostrare la completa conformità a quanto stabilito dalla Direttiva 2004/42/CE atta a regolamentare le emissioni di VOC dovute all’uso di solventi organici in talune pitture e vernici Come conferma e verifica finale di quanto richiesto ai fini dell’assegnazione del Sigillo, gli edifici assemblati con le tecniche ed i materiali in via di certificazione devono rispettare le seguenti prescrizioni: 1. valide per tutti gli involucri edilizi: •essere sottoposti ad una valutazione della qualità dell’aria indoor mediante misurazione della concentrazione interna di formaldeide aerodispersa con metodo di analisi definito dalla norma UNI EN 14412:2005 ed eseguito attraverso l’utilizzo di un campionatore diffusivo a simmetria radiale •non essere costituiti da serramenti (interni e/o esterni) in PVC •non essere costituiti da legno di derivazione tropicale •prevedere l’utilizzo di legno certificato FSC e/o PEFC •essere dotati di un sistema centralizzato di ventilazione meccanica controllata (VMC) 46 Enti certificatori In alternativa all’istallazione di VMC, per ogni elemento interno allo strato di tenuta all’aria, gli edifici di cui sopra dovranno prevedere l’uso di: 1.prodotti costituiti da tinte, vernici e/o impregnanti che rispondano ai requisiti della Direttiva 2009/544/CE che stabilisce i criteri generali per l’assegnazione di un marchio comunitario di qualità ecologica ai prodotti vernicianti per interni 2.prodotti costituiti da materiali lignei che riportino sul certificato di classe E1 un livello emissivo di formaldeide inferiore a 60 µg/m3 o, in alternativa, dimostrino di possedere una delle seguenti certificazioni: •classificazione “A” secondo normativa francese vigente (Décret n°2011-321) •classificazione “EC1” secondo protocollo GEV-EMICODE •classificazione “M1” secondo protocollo finlandese (RTS) Agenzia CasaClima La Provincia di Bolzano ha stabilito che tutte le nuove costruzioni realizzate nel proprio territorio, dal gennaio 2005, devono rispettare una classe energetica minima impostata sulle sole prestazioni dell’involucro escludendo dal calcolo i rendimenti impiantistici che determinano la certificazione nazionale del patrimonio immobiliare secondo DPR 59/09. L’Agenzia CasaClima è un organo pubblico indipendente, accreditato nel 2005 come ente certificatore dalla Provincia di Bolzano, che gestisce l’intero processo di classificazione di un edificio effettuando verifiche sui progetti e conferendo ad “ispettori” locali (auditori) l’incarico di compiere gli opportuni sopralluoghi. Dopo un esame finale l’Agenzia, rilascia il certificato e la relativa targhetta agli edifici che rientrano nei parametri previsti dall’iter. Nel corso del 2012 è stato predisposto un nuovo protocollo per la classificazione volontaria degli alberghi caratterizzati da alte prestazioni energetico-ambientali e di salubrità: la certificazione ClimaHotel. Nelle Linee Guida di questo nuovo contesto, nel capitolo “Qualità dell’ambiente Interno”, vengono definiti i seguenti parametri prestazionali per il conferimento del certificato: 1. validi per materiali e prodotti a base di legno incollato (pannelli grezzi o rivestiti, compensati, travi, arredi, pannelli di rivestimento, pavimenti): •riportare sul certificato di classe E1 un livello emissivo di formaldeide inferiore a 60 µg/m3 o, in alternativa, dimostrino di possedere una delle seguenti certificazioni: •NATURE PLUS (Direttiva RL0200ff per prodotti in legno) •Österreichisches Umweltzeichen (Direttiva UZ 07 “Holz und Holzwerkstoffe”) •Deutscher Blauer Engel (Direttiva RAL 38 per prodotti in legno) •Standard ANAB ICEA •Ecolabel per il gruppo “coperture in legno per pavimenti” (2010/18/CE) •Ecolabel per il gruppo “mobili in legno” (2009/894/CE) 2. validi per prodotti liquidi applicati sulle superfici interne (vernici, pitture, impregnanti, lacche, primer): •rispondere ai requisiti della Direttiva 2009/544/CE che stabilisce i criteri generali per l’assegnazione di un marchio comunitario di qualità ecologica ai prodotti vernicianti per interni •non contenere le seguenti sostanze: [00071-43-2] Benzene [00071-55-6] 1,1,1-tricloroetano [00075-01-4] Cloruro di vinile [00075-09-2] Cloruro di metilene (diclorometano) [00078-59-1] Isoforone [00078-93-3] Metiletilchetone [00084-74-2] Di-n-Butile Ftalato [00085-68-7] Ftalato di butilbenzile (BBP) [00091-20-3] Naftalene [00095-50-1] 1,2- diclorobenzene [00100-41-4] Etilbenzene [00107-02-8] Acroleina [00107-13-1] Acrilonitrile [00108-10-1] Metilisobutilchetone [00108-88-3] Toluene (metilbenzensolfonato) 47 Enti certificatori [00117-81-7] Ftalato di bis (2-etilesile) (DEHP) [00117-84-0] Ftalato di di-n-ottile (DNOP) [00131-11-3] Dimetile Ftalato [68987-90-6] Alchilfenoletossilati APEO •(alternativo ai punti precedenti) possedere una delle seguenti certificazioni: - NATURE PLUS (Direttiva RL0200ff per prodotti in legno) - Österreichisches Umweltzeichen (Direttiva UZ 07 “Holz und Holzwerkstoffe”) - Deutscher Blauer Engel (Direttiva RAL 38 per prodotti in legno) - Standard ANAB ICEA - Ecolabel per il gruppo “mobili in legno” (2009/894/CE) - GEV Emicode EC1 Qualora pervenissero all’Agenzia dati non conformi a quanto richiesto (certificato E1 con emissioni riportate maggiori di 60 µg/m3 e/o presenza di sostanze contenute nella sopraccitata lista e/o riscontro in cantiere di materiali diversi da quelli denunciati), gli edifici in via di certificazione devono rispettare le seguenti prescrizioni: 1. valide per tutti gli involucri edilizi: •essere sottoposti ad una valutazione della qualità dell’aria indoor mediante misurazione della concentrazione interna di formaldeide aerodispersa con metodo di analisi definito dalla norma UNI EN 14412:2005 ed eseguito attraverso l’utilizzo di un campionatore diffusivo a simmetria radiale ARCA “ARchitettura Comfort Ambiente” Sistema di certificazione ideato e realizzato esclusivamente per edifici con struttura portante in legno, ARCA è nato per garantirne la sicurezza, l’efficienza energetica, il comfort e la sostenibilità. Il progetto nasce in Trentino su iniziativa della Provincia Autonoma di Trento, che lavora al progetto dal 2009, con l’intento di valorizzare un prodotto innovativo e tecnologicamente evoluto in grado di competere in un mercato in forte crescita ed espansione qual è l’edilizia sostenibile. ARCA si innesta sull’esperienza maturata dal progetto SOFIE (www.progettosofie.it) e ne rappresenta un’evoluzione attraverso un regolamento tecnico che fissa gli elementi qualitativi dell’edificio, in modo preciso, codificato e misurabile. Si è così creato un sistema aperto dove a fare la differenza è la qualità, dimostrata oggettivamente tramite un’analisi degli elaborati progettuali, le verifiche in cantiere ed i test condotti in corso d’opera. Nel 2014 ARCA è uscita con un aggiornamento delle proprie Linee Guida integrate con la nuova specifica ES.3 riguardante le prestazioni che i materiali da costruzione dovranno garantire per poter essere inseriti come “basso emissivi” all’interno dei nuovi edifici in legno da certificare. L’intento della specifica è quello di porre l’attenzione sulla qualità dell’aria indoor riducendo all’interno dell’edificio in legno i contaminanti che risultano irritanti e/o nocivi per la salute degli occupanti o che ne riducono il comfort ed il benessere abitativo. Tali requisiti si applicano per tutti i materiali applicati esclusivamente in cantiere entro lo strato di tenuta all’aria e/o sulle superfici riscaldate dell’edificio in legno; fanno eccezione i seguenti materiali assolutamente inerti dal punto di vista chimico: 1.metallo(1)(2)(3)(4) 2.vetro(1)(2)(3)(4) 3. roccia naturale(2)(3)(4) 4.ceramica(2)(3)(4) 5. serrature, ferramenta e/o fissaggi(1) (1) definito “non emissivo” dalla normativa vigente francese (Décret n° 2011/321) (2) definito “non emissivo” dalla normativa belga in progetto (Progetto n° 2012/568) (3) definito “non emissivo” dal protocollo finlandese (RTS) (4) definito “non emissivo” dal protocollo di evitamento per MCS redatto dal prof. William J. Rea tali materiali, nel rispetto comunque del protocollo ARCA, non necessitano di certificazione in merito alla loro emissività chimica, tutti gli altri prodotti costituiti da tinte, vernici e/o impregnanti, colle e/o sigillanti devono essere accompagnati, secondo l’art.25 del D.lgs.52 del 03/02/1997 e l’art.13 del D.lgs.65 del 14/03/2003, da Schede di Sicurezza redatte a norma del Regolamento CE 1907/2006 (REACH), come modificato dal successivo Regolamento CE 453/2010; in particolare: 1. adesivi, primer, sigillanti, prodotti cementizi e vernici: •sono soggetti al rispetto di determinati valori limite impostati dal GEV (Gemeinschaft Emissionskontrollierte Verlegewerkstoffe, Klebstoffe und Bauprodukte e. V.) sul quantitativo totale emissibile di Composti Organici Volatili e Semivolatili (VOC e SVOC), sull’assenza di sostanze CMR (Regolamento CE 1907/2006 allegato XVII) e 48 Enti certificatori secondo la concentrazione massima evaporabile in ambiente interno di alcuni composti noti (formaldeide e acetaldeide) 2. Prodotti vernicianti per interni: •sono regolamentati dalla Direttiva CE 42/2004 recepita in Italia dal D.Lgs 27 marzo 2006, n. 161 (limitazione delle emissioni di composti organici volatili dovute all’uso di solventi organici in talune pitture e vernici) e soggetti al rispetto di determinati valori limite ricavati dalla Decisione CE 544/2009 sul contenuto totale di Composti Organici Volatili (g/l per prodotto pronto all’uso) Come conferma e verifica finale della Qualità dell’Aria Interna progettata nel rispetto del protocollo, gli edifici in via di certificazione, su base volontaria, possono essere sottoposti alle seguenti prescrizioni: 1. valide per tutti gli involucri edilizi: •essere sottoposti ad una valutazione della qualità dell’aria indoor mediante misurazione della concentrazione interna di formaldeide aerodispersa con metodo di analisi definito dalla norma UNI EN 14412:2005 ed eseguito attraverso l’utilizzo di un campionatore diffusivo a simmetria radiale. 49 Note 50 Note 51 Habitat Lab Saint-Gobain la costruzione più sostenibile d’Italia Habitat Lab ha ottenuto la prestigiosa certificazione LEED “Platinum”, con un punteggio di 90 punti su 110, il più alto in Italia, il secondo in Europa Habitat Lab presenta le soluzioni più innovative del gruppo Saint-Gobain e ospita corsi di formazione nelle confortevoli meeting room e nell’ampia sala applicativa È anche un “edificio-laboratorio” al servizio delle imprese, dei progettisti e degli applicatori per promuovere un’edilizia sostenibile Habitat Lab ha ottenuto la certificazione PLATINO secondo il protocollo LEED® 2009 Italia NC (Nuove Costruzioni e Ristrutturazioni), il livello LEED più elevato in assoluto 2014_DEF3-targa 220x170-complete:Layout 1 15/01/2014 18:21 Pagina 19 Premio all’Innovazione Amica dell’Ambiente 2013 Sostenibilità, intelligenza, bellezza. La via italiana all’economia verde. Segnalano SAINT GOBAIN PPC ITALIA s.p.a. Per l’innovazione Habitat Lab - Risparmio energetico, riduzione del consumo di materie prime non rinnovabili, comfort nel Centro polifunzionale Leed Platinum Certificato in classe energetica A+ / Edificio passivo energeticamente autonomo / Comfort acustico e visivo oltre ogni standard / Miglioramento della qualità dell’aria interna grazie alle tecnologie Saint-Gobain Habitat Lab - Via per Cesano Boscone, 4 - Corsico (MI) Tel. +39 02 4409185 - +39 02 4409186 [email protected] www.habitatsaint-gobain.it/habitatlab/il-centro Habitat Lab è stato segnalato al Premio Innovazione Amica dell’Ambiente 2013 Edizione 01 - Giugno 2015 Saint-Gobain PPC Italia è socio ordinario di GBC Italia www.gyproc.it Saint-Gobain PPC Italia S.p.A. Via E. Romagnoli, 6 - 20146 Milano Tel. 02 61115.1 - Fax 02 611192900 [email protected] Saint-Gobain PPC Italia S.p.A. declina ogni responsabilità se l’utilizzazione e la posa in opera dei materiali Saint-Gobain PPC Italia non sono conformi a quanto riportato in questa pubblicazione. I dati tecnici riportati in questo documento sono indicativi e relativi a valori medi di produzione. Per tutte le applicazioni e modalità di posa in opera non descritte in questo documento si consiglia di consultare il nostro Ufficio Tecnico. Saint-Gobain PPC Italia S.p.A. si riserva di apportare in qualsiasi momento le modifiche e le varianti che riterrà opportune.