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Per la maestra Isa bella non suonerà più la ca mpa nella
E
42 ANNI DI INSEGNAMENTO ALLE SIMONI
ra il primo ottobre del 1973
quando la maestra Isabella
Cordioli entrò per la prima volta
nella scuola elementare Renato Simoni di Madonna di Campagna.Era
una ragazza di appena 19 anni, intimidita ed impaurita dal suo primo
giorno come insegnante di ruolo
in una prima elementare, piena di
entusiasmo e di buona volontà per
un lavoro che allora era considerato
una missione. I genitori che la videro
entrare la scambiarono per un'alunna di classe quinta e la indirizzarono
nell'ala dell'edificio occupata dal secondo ciclo.
Da quel giorno sono passati 42
anni e la maestra Isabella non ha
mai cambiato sede, fedele alla "sua"
scuola Simoni fino al giorno del
collocamento a riposo: il primo settembre 2015. In questi lunghi anni ha
percorso sempre la stessa strada ed
in piazza Madonna di Campagna ha
visto mutare la tipologia dei negozi
e la loro gestione, ma soprattutto,
è stata testimone delle profonde
trasformazioni avvenute all'interno dell'istituzione scolastica, della
famiglia e della società. A ragione
può essere considerata la "memoria
storica" del plesso Simoni, accorpato negli anni '70 con le scuole di
Montorio, Trezzolano, Cancello e
con la Caserma Duca Reggimentale;
in seguito i Circoli Didattici furono
riorganizzati in base ai Quartieri
di appartenenza. Alla loro guida si
succedettero diversi Direttori Didattici, ma nel cuore della maestra
Cordioli trova un posto di rilievo il
dott. Guerrino Gasabelli che come
un padre la prese per mano e la guidò nella delicata professione appena
intrapresa. A quel tempo gli insegnanti erano rispettati dalle famiglie,
fiduciose del loro operato. Appena
assunti prestavano una Promessa
Solenne di fedeltà alla Repubblica e,
dopo tre anni un Giuramento Solenne con tanto di colleghi anziani
come testimoni. La maestra Cordio-
li ha lavorato tanti anni come insegnante unica di una sola classe, ma
con il succedersi delle riforme si è
inserita nei cosidetti "moduli", così,
ha visto moltiplicarsi il numero dei
suoi alunni e ha vissuto il passaggio
da una società relativamente stabile
ad una società caratterizzata da numerosi cambiamenti. Dagli anni '90
in poi, la maestra Isabella ha dovuto
confrontarsi con l'arrivo di alunni
stranieri che hanno trasformato la
scuola in un luogo privilegiato di incontro tra culture diverse, ma nello
stesso tempo ha messo in evidenza l'inadeguatezza della
scuola italiana nell'affrontare questo fenomeno.
Ogni ministro dell'istruzione succedutosi al governo, si chiamasse Berlinguer, Moratti, Fioroni o
Gelmini ha portato innovazioni positive o discutibili e la maestra Isabella
si è adeguata alle diverse
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indicazioni e cambiamenti senza, tuttavia, rinunciare alla sua autonomia
professionale. A conclusione della
sua lunga carriera, resta la testimonianza di una vita passata tra i banchi
di scuola e di un impegno quotidiano
che, nel tempo, ha dato i suoi frutti.
Quella ragazzina diciannovenne, nei
42 anni trascorsi alle Simoni, ha cercato di fare del suo meglio, avendo
davanti a sé il volto dei suoi bambini
e con la consapevolezza di svolgere
un lavoro fondamentale per tutta la
società.
Camilla Rossi
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periodico sportivo culturale e sociale Autorizzazione Tribunale di Verona n° 1863 del 19/03/2010
Direttore responsabile: Emanuele Del Miglio
Editore: New Art Photo s.n.c. Via Unità d’Italia, 151 - 37132 Verona Tel. 045 977999
Redazione: Paolo Nalin - Gianluigi Rossi - Martina Cecconelli - Stefano Pellegrini
Vignettisti: Carlo Galafassi - Paolo Nalin
E-mail: [email protected]
Sito internet: www.lextra.eu
Stampa: Faltracco srl San Bonifacio (VR)
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SETTEMBRE È IL MESE DEI BUONI PROPOSITI
Settembre è alle porte e di norma è il mese dei buoni propositi:
allora perché non parlare di buone norme di comportamento?
Rispondo al signor Luca il quale
mi domanda se è legittimo sbattere la tovaglia o il più classico
dei tappeti giù dai balconi, in
quanto abitando ad un piano basso è costretto a sorbirsi polveri
e quant’altro.
Caro lettore quella di battere i
tappeti può considerarsi certamente una delle operazioni domestiche più ricorrenti, nonché
di più lunga data. Infatti io ho
ricordi d’infanzia di mamme e
nonne sui balconi che prendevano a “sberle” con i loro battipanni (arnese domestico in vimini o
plastica) appunto tappeti e coperte di lana senza che nessuno
avesse mai inveito dal piano terra verso l’alto. Ma stiamo parlando di parecchi anni fa: le famiglie
nei condomini avevano un altro
tipo di rapporto, ci si conosceva
e tutto o quasi era più tollerato.
Oggi gli animi sono più accesi, si
ha meno pazienza ma soprattutto sono cambiati i rapporti tra
vicini di casa.
Ciò detto se il regolamento di
condominio prevede ancora la
possibilità di esercitare, in determinati orari, questa pratica,
nessuno potrà opporsi.
Se il suo palazzo avesse una terrazza condominiale potrebbe
essere quello il luogo più idoneo
per la battitura ed areazione dei
tappeti. L’operazione può essere
svolta anche se l’assemblea in
precedenza ha vietato l’utiliz-
zo dell’area comune per questa
pratica, infatti nel caso della battitura dei tappeti, questa attività
costituisce sicuramente esercizio di una delle tante facoltà
contenute nel diritto di proprietà, pur essendo compiuta, come
è necessario, all’esterno della
propria unità immobiliare. Le immissioni di polveri non possono
essere ritenute così eccessive da
poter influire negativamente sul
condominio con una rilevanza
tale da compromettere l’interesse comune degli altri condomini.
C’è da dire che le norme del regolamento posso essere cambiate, pertanto potrebbe chiedere
al suo amministratore di indire
un’assemblea straordinaria nella quale si discuta il divieto assoluto di tale pratica. Sarà però
importante avere il consenso
all’unanimità dei condomini, in
questo caso la sola maggioranza
non basterebbe come ci suggerisce la sentenza del Tribunale di
Brescia del 16.07.2000 n.3006.
Per ultimo non va dimenticato
che al di là di ogni norma prevista dal C.C. o dai regolamenti condominiali, ce ne sono di
molto più importanti che spesso
vengono dimenticate con estrema facilità, ovvero quelle del
buon vivere, della buona educazione e del rispetto della cosa
comune. Non dimenticando che
in commercio ci sono delle gran
belle aspirapolveri!
Settembre è alle porte, e come si
sa è il mese dei buoni propositi...
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Rubrica curata dall’Avv. Emanuela Maglio - Via Unità d’Italia,143
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ACCUSATO DI UN FURTO CHE NON HO VOLUTO FARE
Ho recentemente avuto un problema in un supermercato dove per
una svista non ho pagato alcune
confezioni di salmone che erano
finite sotto confezioni da 6 bottiglie
di acqua. Fermato dalla sicurezza
sono tornato indietro per un controllo ed ho purtroppo realizzato
il fatto. Di fronte ai miei tentativi
di spiegare il direttore ha inveito in
maniera anche verbalmente violenta così come il personale di sicurezza e pertanto ho preferito attendere che arrivassero i carabinieri per
cercare di chiarire. Al loro arrivo il
maresciallo (gentilissimo) ha ascoltato la mia versione ma i suoi tentativi per arginare la denuncia da
parte del direttore sono andati vani
e pertanto mi hanno notificato il
provvedimento dicendomi che arriverà l'avviso di garanzia contestante l'articolo 624 nei prossimi mesi. Premetto che NON ho occultato
niente né in una borsa né nella
giacca - NON ho opposto nessuna
resistenza nel far controllare il carrello né nell'aspettare i carabinieri
- SONO INCENSURATO e non ho
mai avuto nessun tipo di problema
giudiziario- Ho pagato con la CARTA DI CREDITO quindi lasciando
una traccia evidente: mi chiedo se
è possibile evitare il processo oppure esiste la possibilità che il giudice non prenda provvedimenti una
volta letto il rapporto per l'entità
bassa del danno?
Egregio Lettore, Lei verrà sicuramente convocato dal PM al quale
dovrà narrare la Sua versione dei
fatti.
L’assenza di malafede si evince
da alcune circostanze: 1) ha pagato con carta di credito; 2) non
ha occultato i prodotti; 3) la sua
posizione socio familiare non fa
pensare ad una persona dedita al
furto.
Il reato, pertanto, non può con-
L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
figurarsi per l’assenza dell’elemento soggettivo, ossia il DOLO
SPECIFICO, definito dall’art. 624
c.p. come la volontà diretta a
sottrarre un bene per ottenere
un ingiusto profitto.
È ragionevole supporre che il
P.M., dopo aver ascoltato la Sua
versione dei fatti, archivi le indagini e cancelli il Suo nome dal
registro degli indagati.
Laddove dovesse essere rinviato
a giudizio, potrebbe fare ricorso
all’istituto del patteggiamento,
ottenendo così il beneficio della
non menzione, oltre ad una pena
sostitutiva della reclusione, come
il pagamento di un’ammenda.
Qualora il P.M. non ritenesse di
procedere all’archiviazione, in alternativa al rinvio a giudizio potrebbe richiedere l’emissione di
un decreto penale di condanna.
Questo tipo di procedimento,
previsto e disciplinato dagli artt.
3
459 c.p.p. e ss., si caratterizza
per l’assenza del contraddittorio
e l’emissione, da parte del giudice per le indagini preliminari, di
un decreto penale di condanna inaudita altera parte su richiesta del PM, quando all’imputato
deve essere applicata solo una
pena pecuniaria.
In tal caso, sarebbe opportuno
presentare opposizione al decreto penale di condanna, entro 15
giorni dalla notifica, chiedendo il
patteggiamento, quindi il beneficio della non menzione del reato
nel casellario giudiziario. In ogni caso, pur considerando
la non gravità della situazione, il
consiglio principe è quello di rivolgersi ad un avvocato penalista
che potrà guidarla sia nel Suo
colloquio con il P.M. che nella
scelta delle ulteriori eventuali
alternative.
Avv. Emanuela Maglio
L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
LA COSTITUZIONE ITALIANA questa “sconosciuta”
Parte Prima
DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI
Titolo III RAPPORTI ECONOMICI
Art. 39
L'organizzazione sindacale è libera.
Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali,
secondo le norme di legge.
È condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base
democratica.
I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro
iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle
quali il contratto si riferisce.
Dr.ssa Silvia Viccaro -
Psicologa Psicoterapeuta
Indirizzo Cognitivo Comportamentale EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing)
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D I S T U R B I D E L S I S T E M A A L I M E N TA R E
Gentile Dr.ssa le scrivo perché mia
figlia negli ultimi due mesi ha iniziato
una dieta ed ha perso kg 10. A preoccuparmi non è solo il calo di peso
ma l’atteggiamento che ha nei confronti della dieta. Sembra non volersi
accontentare del peso raggiunto e di
voler perdere ancora peso. Ho una
nipote che soffre di Anoressia Nervosa, ho paura che mia figlia possa
ammalarsi. Sono preoccupazioni eccessive? Quali altri segnali potrebbero
aiutarmi a capire se mia figlia rischia
di ammalarsi?
Gentile lettrice,
la sua preoccupazione è comprensibile, tuttavia prima di allarmarsi
sarebbe opportuno che lei tenesse monitorati alcuni degli indicatori che, se presenti, potrebbero
segnalare la presenza di un disturbo del comportamento alimentare
(D.C.A.). Tale indagine dovrà poi
essere approfondita all’interno di
un contesto psicoterapico.
È importante conoscere: l’altezza,
il peso massimo ed il peso minimo
raggiunti a parità di altezza, il peso
attuale, calcolare il rapporto tra
altezza ed il peso attuale al quadrato (sottopeso severo se <16.0,
sottopeso se <18.5, normopeso
se il valore è compreso tra 18.5 e
24.9), regolarità o meno del ciclo
mestruale, qualità (scarsa varietà
di cibi) e quantità dei cibi (restrizione calorica) e liquidi ingeriti
(Limitato (<0,5 l/die) o esagerato
(>1,5 l/die), presenza o meno di digiuni (più di otto ore consecutive
senza introdurre alcun alimento),
eventuale uso di diuretici e/o lassativi, presenza di rituali rispetto
ad acquisto, preparazione e consu-
mo di cibo, eventuale attività fisica svolta con la finalità di perdere
peso (numero di ore e di giorni
alla settimana), abitudini circa modalità e frequenza con la quale
viene registrato il proprio peso,
importanza attribuita al controllo
del peso e delle forme corporee. È
importante inoltre rilevare la presenza di abitudini quali: evitamento
dei pasti comuni, mangiare di nascosto, attenzione della persona
alle abitudini alimentari degli altri,
comparsa dell’abitudine di farsi
carico della preparazione del cibo
altrui, sentirsi disgustati, depressi o
molto in colpa per aver mangiato.
Questi spunti possono aiutare un
familiare ad avere un occhio più
esperto e se necessario ad inviare
il proprio caro da uno specialista.
È molto probabile che il familia-
re trovi forti resistenze da parte
della persona interessata affinché
questa si sottoponga ad accertamenti (questo atteggiamento è un
sintomo del disturbo). Il familiare
spesso in questa fase usa tutte le
proprie risorse al fine di aiutare la
persona a prendere consapevolezza del proprio problema, non riuscendo nel proprio intento. È importante non vivere questo come
un fallimento ma come segnale del
fatto che è probabile si sia davanti
ad una malattia che richiede l’intervento di più figure professionali
esperte del settore. Se il vostro
caro nega di avere un problema e
rifiuta un aiuto professionale è importante che vi facciate aiutare voi,
al fine di non rimanere intrappolati
in una battaglia senza fine contro
la malattia.
Dr.ssa Silvia Viccaro
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La redazione pubblica le lettere inviate dai lettori solo se firmate. La redazione declina ogni responsabilità in merito ai contenuti e alle opinioni espresse,
responsabilità che vengono assunte in toto dagli autori. Con la pubblicazione delle lettere firmate, che avviene solo per dovere di cronaca,
la redazione non intende avallare le opinioni espresse né convalidare i fatti espressi o citati.
DEGRADO
URBANISTICO A
SAN MICHELE E LE
SUE OPERE
ASSURDE
In evidenza il marciapiede che termina desolatamente nell’aiuola
Una canzone della tradizione locale recitava: «San Michele l’è un
bel paese, l’è nà bela citadella…»
al giorno d’oggi forse sarebbe
opportuno cantare: "San Michel
l’ERA un bel paese…" ancora una
volta infatti il nostro quartiere è
stato oggetto dell’ennesima speculazione edilizia.
In particolare porgo l’attenzione al nuovo capannone sorto in
Via Monti Lessini per ospitare un
grande supermercato, quando nel
raggio di circa due chilometri se
ne contano una decina.
Per eseguire i lavori sono state
effettuate modeste opere compensative.
Ne elenco, a titolo di esempio,
solo alcune:
- una rotatoria, obbiettivamente
utile per regolare un traffico veicolare sempre più intenso;
- l’interramento di parte di un
fosso, la parte a valle è comunque
ancora a disposizione per lo scarico notturno di rifiuti vari;
- un tratto di marciapiede/pista
ciclabile lungo Via Monti Lessini
che termina tristemente la sua
breve corsa all’inizio di Via Mattarana immettendosi in una aiuola
impedendo così di dare continuità
ad un percorso sicuro lungo una
strada che nel tempo è divenuta
ad alto scorrimento.
La nuova costruzione e le opere
realizzate al contorno rispettano
certamente gli attuali standard
urbanistici previsti per la zona, ma
sfortunatamente li perseguono in
maniera pedissequa senza avere
una visione d’insieme.
"Siamo un Paese straordinario e
bellissimo, ma allo stesso tempo
molto fragile", scriveva Renzo Piano qualche anno fa: "...è fragile il
paesaggio e sono fragili le città, in
particolare le periferie dove nessuno ha speso tempo e denaro
per far manutenzione".
Per concludere aggiungerei che
le tanto bistrattate periferie sono
tutt’oggi oggetto di una scadente pianificazione ma soprattutto
sono dimenticate e lontane dai
pensieri dell’amministrazione di
Verona.
Un cordiale saluto.
Lettera firmata
Caro lettore, sono in molti nel
quartiere a pensarla come lei.
San Michele ERA un bel paese, ma
ormai quel tempo è passato.
Per far sì che tutto questo continuo
scivolare verso il basso si fermi e
magari si riprenda la retta via i cittadini hanno soltanto l'arma della
protesta facendo sentire in modo
civile e democratico la loro voce.
Più si è e più la voce diventa forte
ed autorevole. Devo dire che però
la voce degli abitanti si sente troppo poco per influire sulle decisioni,
a volte assurde, della stanza dei
bottoni.
Riguardo alla sua lettera, che ci
trova d'accordo sul contenuto, vorremo esprimere qualche perplessità. Lei cita come opera compensativa ed utile una rotonda piccola
e stretta nella quale automezzi di
considerevoli dimensioni fanno fatica a svoltare a causa dello stretto
spazio che vi è intorno. Non sarebbe stato più sensato allora lasciare
la regolamentazione di quell'incrocio al semaforo? Lasciamo aperta
la discussione attendendo i vostri
pareri.
L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
LA PISTA CICLABILE SULL'ARGINE STA
DIVENTANDO FORESTA E PARCHEGGIO
La zona di Castiglione
Foto: New Art Photo
Buon giorno, volevo sapere chi è
il responsabile della manutenzione della pista ciclabile da Bosco
Buri al ponte dell'autostrada, viste
le erbacce molto alte sul bordo
pista? Grazie
Lettera firmata
Cara Redazione, ti allego due
foto scattate il 26 luglio scorso
lungo la pista ciclabile sull’argine
dell’Adige, nel tratto che va da
Bosco Buri all’ex traghetto di San
Giovanni.
Le due situazioni fotografate meriterebbero l’Oscar.
La prima l’Oscar “dell’abbandono”, considerando che le erbacce
sono cresciute così alte perché
indisturbate da un bel po’ di tempo (dall’asfaltatura?), non certo
per l’acqua piovana praticamente
assente nell’ultimo torrido mese!
La seconda l’Oscar del “parcheggio ad oltranza”, considerando
che il mezzo si trova a circa dieci
metri dal palo che ne impedisce
l’accesso dal lato Bosco Buri.
Citando il luogo, Bosco Buri, mi
viene spontaneo augurarmi che
anche i barbecue di recente installazione, tra qualche tempo,
nonostante i molti "cappelli" da
6
cui sono stati ricoperti, non arrivino a guadagnarsi un equivalente
Oscar.
Cordiali saluti.
Lettera firmata
Due lettere relative allo stesso argomento che sintetizzano quanto
quel poco che viene fatto non sia
poi mantenuto in costante efficienza. Siamo andati a constatare
la situazione e ci siamo personalmente resi conto che dall'invio delle fotografie del nostro lettore, le
cose sono decisamente peggiorate.
In alcuni punti della strada non si
riesce più a passare contemporaneamente nei due sensi di marcia
a causa della vegetazione che si
è impadronita del tratto asfaltato.
L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
REDAZIONE
IL DEGRADO NON
É SEMPRE COLPA
DEI CITTADINI
Rubrica curata da:
Gianluigi Rossi
Così l'inceneritore di Ca' del
Bue, pervicacemente perseguito
dall'amministrazione veronese
di centro destra, sarà realizzato grazie alle direttive nazionali
emanate dal centro sinistra: un
capolavoro di "ingegneria" politica indubbiamente.
Perciò: fiato alle trombe, Turchetti, il Rischiatutto va ad incominciare !
ORA È UFFICIALE:
CA' DEL BUE
"FINALMENTE"
SI POTRà
COSTRUIRE
Lettera firmata
I camini di Ca' del Bue
Foto: New Art Photo
Rifiuti gettati fuori dai cassonetti
Signora Camilla Rossi, in riferimento al suo articolo di agosto,
è vero, molti cittadini sono incivili e abbandonano a terra i loro
maleodoranti rifiuti, ma è altrettanto vero che spesso la colpa
non è tutta loro.
Il comune malgrado la tassa considerevole che riscuote, ha diminuito i cassonetti e i punti di raccolta di tre su quattro, e spesso
il cittadino li trova già stracolmi,
soprattutto nei giorni di mercato. Per questo deposita a terra i
rifiuti non volendo o non potendo rifare il tragitto fino a casa,
magari perché anziano.
Se qualche volta i rifiuti sono
a terra e il cassonetto è vuoto
è perché il furgone è passato,
ha svuotato meccanicamente il
cassonetto, ma nessuno si è preoccupato di raccogliere i rifiuti
rimasti per terra.
È vero i cittadini saranno incivili, ma altrettanto lo è chi si è
preoccupato di razionalizzare i
servizi soltanto tagliandoli.
Lettera firmata
Sono d'accordo con lei che non è
giusto dare le colpe ad una sola
delle due parti, ma perché le cose
funzionino bisogna essere in due
a voler farle funzionare. Mi creda
comunque che non sono sempre
gli anziani che trovando i cassonetti pieni appoggiano per terra i loro
rifiuti per non dover riportarseli a
casa! Guardando per esempio la
foto che pubblichiamo è abbastanza palese.
Con il decreto attuativo emanato il 29 luglio scorso in esecuzione dell'art. 35 della Legge 11
novembre 2014, n° 164, (conversione in legge del Decreto
Legge meglio noto come "Sblocca Italia") il governo renziano ha
deciso di dotare l'Italia di 12
nuovi inceneritori per far fronte
al problema dello smaltimento dei rifiuti. Uno dei dodici
("uno dei dodici" non vi ricorda
per caso qualcosa che riguarda
la storia un tradimento...?), uno
dei dodici nuovi inceneritori, ripeto, dovrà essere costruito in
Veneto perché, come recita il
decreto attuativo a pag. 48, "gli
elevati fabbisogni di incenerimento residuo e l'elevata produzione di rifiuti determinano
l'esigenza di localizzare sul territorio regionale (del Veneto)
un impianto di incenerimento di
150 mila tonnellate/anno".
Rammentiamo, a questo proposito, che il Consiglio Regionale
del Veneto, il 30 aprile scorso
nell'ultima seduta utile prima
dello scioglimento, ha approvato il Nuovo Piano Regionale dei
Rifiuti che prevede di costruire
un nuovo inceneritore con una
capacità di smaltimento proprio
di 150 mila tonnellate/anno a
Ca' del Bue. A volte le coincidenze !!!
Rientrando così nella fattispecie
prevista dal citato art. 35 Ca'
del Bue diverrà un "insediamento strategico di preminente
interesse nazionale" con il dimezzamento dei tempi per le
procedure previste per la valutazione dell'impatto ambientale.
L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
Tutto abbastanza strano no? Gira
e rigira il risultato è sempre quello
del primo obiettivo. Che sia destra
o sinistra, ormai nemmeno questo
ha più valore. Almeno una volta
ognuna delle due fazioni aveva un
suo codice ed una propria ideologia magari non condivisibile ma
di tutto rispetto. Intanto chi paga
questa situazione sono sempre
i cittadini e questa volta il conto
sembra essere decisamente salato.
"Finalmente" l'ok a costruire un
"mostro" in piedi inutilmente da
troppo tempo. Sarebbe forse ora
di tirare le somme per scoprire
quanto denaro è stato inutilmente speso in questo progetto, ricordandoci che dietro ogni sperpero
ci sono persone e che quelle persone purtroppo, nel nostro paese,
non pagheranno mai i loro errori
proprio perché fanno parte della
destra o della sinistra.
LA MAGGIORANZA
FANTASMA LE ULTIME DELLA
SETTIMANA
Foto d'archivio di una seduta della
Circoscrizione Foto: New Art Photo
Il presidente Carifi, che finora ha dimostrato tutta la sua
incapacità nella gestione della
circoscrizione, non ha l'appoggio nemmeno dei 5 consiglieri che l'hanno votato, che da
mesi sistematicamente a turno
o assieme, non si presentano in
consiglio, non mancando però di
7
trovare il tempo di apparire sugli organi di stampa locale predicando "moralità politica e stile".
Un Presidente disperato che,
quando il 16 luglio è saltata la
seduta per mancanza del numero legale (2 su 6 i consiglieri di
maggioranza presenti), ha chiesto ai consiglieri di opposizione
quando sarebbero stati presenti,
in modo da convocare il consiglio per quel giorno, dimenticando che il nostro compito è
quello di lavorare per i cittadini e non quello di tenere Carifi
sulla “carega”.
Il 21 luglio, per la seconda volta
consecutiva, è mancato il numero legale, con il presidente in
spiaggia e i suoi consiglieri assenteisti (presenti solo 3 su 6).
Come consiglieri Partito Democratico eravamo pronti a
rimanere in aula per lavorare
per la cittadinanza, anteponendo il bene comune alle beghe
politiche e agli interessi propagandistici, ma prendiamo atto
della sfiducia dei tosiani verso il
proprio presidente e prendiamo
atto della mancanza per protesta del resto delle opposizioni.
Il presidente Carifi, oltre a ricevere l'emolumento, cosa sta
facendo? Purtroppo dobbiamo
constatare che il comportamento della lista Tosi e del suo Presidente fa toccare il fondo a una
circoscrizione già molto problematica. Tuttavia ci permettiamo
un ultimo quesito: siamo sicuri
che dietro all'assenteismo di
lista Tosi non ci sia l'intento di
arrivare allo scioglimento del
consiglio della Settima circoscrizione? Sul nostro territorio
è prevista la realizzazione di
opere urbanistiche fortemente
osteggiate dai cittadini e contrastate dalle opposizioni in
consiglio, tra cui anche dal Partito Democratico, quali il cimitero verticale in zona Frugose,
il centro commerciale in località
Cercola, la scheda norma 111
con gli appartamenti nel Parco
dell'Adige Sud: e se il fine ultimo
fosse quello di zittire l'opposizione e lasciare mano libera a
chi vuole cementificare i nostri
quartieri?
Gruppo consiliare Partito
Democratico 7° circoscrizione"
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Sapremo riconoscerne il valore e riappropriarci della nostra storia?
RIPORTATI IN LUCE CAPOLAVORI STORICI A SAN MICHELE
Una sorpresa di colori e di bellezza negli affreschi trecenteschi della Cappella delle Benedettine in San Michele
N
el 2014 è stato portato a
termine il radicale restauro
della "Cappella delle Benedettine". Il 29 Settembre con la benedizione del Vescovo Giuseppe
Zenti è stata riconsegnata alla devozione contemplativa ed orante
della Comunità questa più antica
e prestigiosa chiesa del millenario
Monastero femminile attorno al
quale convergeva la vita del Borgo, attraversato dalla via romana
della Postumia e custodito a sud
dal sinuoso fluire dell'Adige e a
Nord dalle ultime propaggini dei
Monti Lessini. Nel lungo paziente lavoro di restauro è stata data
attenzione ad un "lacerto" d'affresco staccato nel 1925. Raffaello
Brenzoni nella sua pubblicazione
(Venezia 1926 - L'Antica Cappella
di San Michele in Campagna) descrive così la scena in esso raffigurata: "Accanto alla figura del
Redentore, due angeli in atto di
volo, adorni di rosse ali portano
su un lenzuolo, avvolto sulle loro
braccia, un bimbo diritto, in piedi, che tiene le mani congiunte
in attitudine di preghiera. Tutte
le figure hanno teste nimbate e
si profilano su un cielo oscuro".
Questo "strappo", affrescatura
del Trecento, è stato ridotto per
trascuratezza in frantumi, poi raccolti e conservati. Il parroco ha
commissionato al Signor Tisato
ed alla sua valente restauratrice
Mariateresa Masotto il delicato
riordino di questi "frammenti". È
stata grande, al termine del certosino lavoro, la sorpresa per la
luminosità dei colori e la bellezza della quasi completa raffigurazione sacra. Il dott. Gerardo
Carcereri con una sua ricerca
"riconosce" in questo lacerto,
più volte scampato alla distruzione ed all'oblio, una interessante
affinità con le rappresentazioni
dell'Assunzione o Transito della
B.V. Maria, proprie dell'iconogra-
L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
fia bizantina, che ebbe diffusione
anche in Occidente. Due vangeli
apocrifi dell'Assunzione raccontano: "Subito dopo la morte di
Maria ("dormitio") per ordine di
Cristo il suo corpo (e l'anima) fu
trasportato in cielo ("transito")
dagli Arcangeli Michele e Gabriele
per giungere all'abbraccio con il
suo divin Figlio. In questi quindici
anni l'incontro con le chiese Benedettine di San Michele, incastonate l'una nell'altra dalle armoniose
linee dell'insieme architettonico e
con le molteplici opere
d'arte, alcune di valore
assoluto, è
stato
anche per me
come l'immersione in
un grembo
8
vivo, ancora oggi. Un riferimento spirituale e culturale per l'intero Borgo, la scuola, la città da
rimettere in un circuito educativo fecondo e necessario, non
solo a livello ecclesiale ma pure
civile... ma sapremo noi, "parrocchie, scuole, circoscrizione, gruppi
vari" di San Michele riconoscere
e riappropiarci della nostra storia
e farne tesoro oggi?
Don Piergiorgio Mirandola parroco
L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
SCUOLA CALCIO 2015-2016
SONO APERTE LE ISCRIZIONI ALLA
per i bambini nati NEL 2008 - 2009 - 2010
Nella prima squadra l'età media è di 21 anni
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Vinicio Filippi, Luciano Fabiani, Walter Xamo ed Emiliano Esposito
N
onostante il sole a picco e la
temperatura afosa di questo
scorcio d'estate, l’attività nella segreteria di Via Adamello è proseguita con la consueta intensità, per
programmare la stagione sportiva
2015-2016, che ormai è alle porte.
Un’annata di particolare significato che vedrà finalmente la nascita
della nuova società ASD Polisportiva Intrepida, sentita e vissuta con
particolare entusiasmo, sia sulla
sponda di San Michele che a Madonna di Campagna. Una collaborazione che, ne siamo certi, darà i
frutti sperati diventando un punto
di riferimento per i ragazzi e i genitori del quartiere.
Ma veniamo a quanto è stato fatto
fino a questo momento. La prima
squadra che partecipa alla terza
categoria è già stata completata in
tutti i suoi ranghi, con la scelta da
parte dei responsabili Vinicio Fi-
Foto: New Art Photo
lippi e Luciano Fabiani di puntare
finalmente sul vivaio, con l’inserimento di ben sette Juniores della
scorsa stagione. Questi ragazzi saranno gradualmente inseriti all’interno di buona parte del gruppo
rimasto dalla precedente stagione,
che ha fatto così bene, tanto da
sfiorare la promozione in seconda
categoria. L’età media della rosa
non arriva a 21 anni. In questa ottica è stata scelta anche la guida
tecnica, nelle figure di Giuseppe
d’Alessandro e del suo collaboratore Emiliano Esposito, entrambi
provenienti dal settore giovanile
della società: allenatori che conoscono bene l’ambiente, ben
preparati e carichi di motivazione.
Ugualmente dal settore giovanile
provengono Luca Colognato e
Riccardo Benini, allenatori della
squadra Juniores. Al momento i
ranghi di questo gruppo non sono
L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
ancora definiti, ma tassello dopo
tassello, la squadra sta iniziando a
prendere forma.
Passando al settore giovanile l’intenso e competente lavoro di Ernesto Campobello coadiuvato da
Mirko Perinelli sta ormai dando i
frutti sperati, con le diverse squadre che iniziano ad assumere una
determinata fisionomia. Ai ranghi
di partenza come sempre allievi, giovanissimi, esordienti e una
serie di squadre di pulcini, tutte
guidate da allenatori competenti
e motivati, pronti a trasmettere le
loro conoscenze ai tanti ragazzini
pieni di voglia di imparare.
Un discorso a parte merita la
scuola calcio dove la definizione
dei gruppi è ancora prematura in
quanto le iscrizioni iniziano solitamente verso la fine di agosto. Diversi segnali fanno comunque già
intendere che il numero di bambi-
9
Giuseppe d'Alessandro nuovo Mister della squadra di 2a categoria
Foto: New Art Photo
ni sarà come sempre significativo.
Possiamo concludere con la certezza che il gruppo tecnico, sotto
la regia del responsabile Franco
Calzolari, sta producendo il massimo sforzo per garantire alla nuova
società, un inizio foriero di meritate soddisfazioni.
L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
Festa a San Michele dal 4 al 6 Settembre
QUINTA EDIZIONE
A
Musica, divertimento anche per bambini e mercatino dell'artigianato locale
San Michele Extra dal 4 al 6
settembre: "Borgo Frugose
in festa" quinta festa del donatore organizzata dall'Avis Polizia
Penitenziaria presso gli spazi della parrocchia Beato Carlo Steeb
Tre giorni di spettacoli completamente gratuiti (garantiti anche
in caso di pioggia), gonfiabili per
bambini, stand enogastronomici
e, novità assoluta per quest’anno,
mercatino di prodotti tipici locali e dell'artigianato. Nei tre giorni
la festa inizierà alle ore 17, con:
truccabimbi, cavalli, trampolieri,
danza, cinofili, discipline sportive, musica e cabaret. Questi gli
spettacoli serali: Venerdì 4 Concerto del Corpo Bandistico “Arrigo Boito” di San Michele Extra;
Sabato 5, da Modena, i “Nero
a metà” con un tributo acustico a Pino Daniele; Domenica 6,
Az + Goodhill live acoustic e a
seguire spettacolo di cabaret di
Cristian Calabrese. Divertmento assicurato per grandi e piccini. Il programma completo è
consultabile all’indirizzo www.
avispoliziapenitenziariaverona.
it Alla festa, patrocinata dalla 7a
circoscrizione del Comune di
Verona, è legata una lotteria di
beneficenza i cui proventi saranno destinati all’acquisto di una
“pompa a siringa” per l’UOC
di Pediatria ad Indirizzo Critico
Padiglione 13 dell’Ospedale Civile Maggiore di Borgo Trento.
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dell'autore e senza far riconoscere il mezzo in questione.
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musicale.
Il movimento è vita, è energia. Il
nostro corpo si muove in uno
spazio ma il corpo può anche
danzare.
L’ Energy Dance è un incontro di
gruppo guidato dalla fisioterapista, caratterizzato da movimenti
coreografici a ritmo di musica
latina. All’interno del gruppo è
presente un’educatore professionale che ha il compito di promuovere le relazioni e di sostenere il tono dell’umore.
Gli incontri sono settimanali e
ogni seduta è suddivisa in quattro momenti, che creano una
routine nell’attività, conferendo
così un senso di sicurezza nei
partecipanti.
• La prima fase consiste nell’esecuzione di una breve sequenza
di movimenti, a ritmo di musica,
finalizzati al riscaldamento muscolare.
• La seconda fase prevede l’esecuzione di varie coreografie
progressivamente sempre più
complesse.
• La terza fase si sviluppa lasciando ad ogni partecipante la possibilità di scegliere lo spazio da
utilizzare nel setting in un momento di ballo libero e di spontanea condivisione dell’esperienza.
• La quarta fase conclude l’incontro con il rilassamento.
L’obiettivo fondamentale è facilitare la libera espressione del
sé, ognuno diventa protagonista
all’interno del gruppo sentendosi
accolto e parte di esso; nascono
così delle relazioni positive e significative tra i partecipanti, che
creano armonia tra la dimensione individuale e quella di gruppo.
Il clima è vitale e gioioso, tale da
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riattivandola a livello sensoriale,
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adatta al tipo di stimolo proposto.
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per verificarne l’efficacia.
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L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
Varato il palinsesto dei corsi Fitness e Building
ARIA DI CAMBIAMENTO IN CORSO ALLO SPORTING
Corsi fitness Building aperte ai tesserati e non con interessanti formule open e convenzioni iscritti ESU
Momenti dei corsi in piscina ed in una delle palestre
I
l lavoro della nuova gestione
allo Sporting Club Verona inizia a dare i propri frutti. Già questa estate si sono viste all'interno
dell'impianto di Via Corsini serate
a tema con grande partecipazione
di pubblico e tanto divertimento
a riprova che se si organizzano
bene gli eventi il pubblico interviene.
Nell'ottica del cambiamento si
sta preparando la nuova stagione
per quanto riguarda tutti i corsi
sportivi all'interno dello Sporting
Club Verona. I corsi saranno da
quest'anno aperti sia agli abbonati che ai frequentatori esterni
con formule open interessanti
sia dal punto di vista tecnico che
da quello economico. Il direttore
Michele Leorini ed il responsabile
fitness Rodrigo Caballero sono
già da tempo al lavoro per offrire
agli interessati novità appetibili in
questo settore.
"Da tempo - ci dice Rodrigo stiamo studiando le esigenze, in
materia di fitness, degli abitanti
della zona e monitorando ciò che
in questo momento può essere
loro offerto. Ebbene, ora noi siamo pronti per affrontare al meglio questa sfida, abbiamo proposte interessantissime con grandi
novità indirizzate ad un pubblico
giovane, che negli ultimi anni aveva abbandonato la struttura non
riconoscendosi nelle scelte effettuate. Non vogliamo certo per
questo trascurare la fascia d'età
delle persone che hanno continuato a godere dei nostri servizi
in tutti questi anni: rinnovamento
sì ma senza sacrificare o cambiare
ciò che di buono è stato fatto".
Ora, grazie ad istruttori laureati
e formati per trasmettere al pubblico passione e cordialità, grazie
anche alle quattro sale attive (il
doppio di quelle che erano prima) allo Sporting sono certi di
avere un programma ed un'organizzazione anche per i palati più
fini. Verranno proposte tessere
open attraverso le quali si potrà
partecipare a tutti i corsi in qualsiasi ora trovando sicuramente
quello più adatto all'esigenza di
ogni singolo.
Anche nei settori che esulano dal
fitness c'è gran voglia di cambiamento per sfruttare al meglio uno
dei più attrezzati comprensori di
Verona e provincia.
Per quanto riguarda l'attività fisi-
ca in acqua si è puntato su un'alta
specializzazione con interessanti
novità che si chiamano: Aqua Functional Workout, Aqua Bike, Aqua
Walk, Aqua Silver e Aqua Personal. Sempre in piscina Corsi di
Nuoto per prescolari (dai 2 ai 5
anni), ragazzi (dai 6 ai 14 anni) e
adulti (oltre i 15 anni) che vanno
da Settembre 2015 fino a Giugno
2016. Oltre ai corsi sarà possibile
per ognuno avere lezioni private.
Previsti fino a 4 orari giornalieri
per andare incontro a tutte le
esigenze. Per il nuoto agonistico
nuovi orari e nuove tariffe che
comprendono tutto l'abbigliamento: cuffia, costume, maglietta,
tuta e borsa.
Al via anche la scuola tennis con
possibilità di effettuare 6 lezioni
per provare questo sport. Questi mini corsi si terranno prima
dell'inizio della scuola tennis vera
e propria così da dare la possibilità a chi non ha mai calcato un
campo di terra rossa di render-
si conto della bellezza di questo
sport e della propria affinità con
esso.
Da quest'anno sarà possibile anche effettuare all'interno dello
Sporting Club Verona la visita medico sportiva per attività sportive
con o senza elettrocardiogramma. Le visite si svolgeranno al
secondo piano della Club House
dal lunedì al giovedì con orario
continuato dalle 10 alle 17: prenotazioni ed informazioni presso
la reception dello Sporting.
Il nuovo motto dello Sporting è
ora: "diversità, quantità e qualità".
Attraverso queste tre parole si
può sintetizzare tutta la passione
e la voglia di rinnovamento che
si sta mettendo in campo per
far sì che lo Sporting Club Verona primeggi in tutta la provincia
per qualità e competenza. Tutte
le attività verranno svolte con interessanti convenzioni per tutti i
tesserati ESU.
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L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
I l C o n s i g l i e re G ra n z a ro lo re p l i c a
TIENE BANCO LA VICENDA DEI BARBECUE A BOSCO BURI
Segnaliamo ancora l'accensione dei per icolosi fuoc hi a terra nonostante i barbecue a disposizione
A
bbiamo incontrato il Consigliere della Circoscrizione
Luca Granzarolo al quale abbiamo chiesto una replica alle lettere
pubblicate nello scorso numero
relative alla ormai fin troppo famosa vicenda dei barbecue.
"Ho letto con stupore gli interventi dei consiglieri Papadia, Falavigna e Carifi relativi ai barbecue
di Bosco Buri. Non mi voglio aggiungere alla inutile polemichetta
di chi sia stato più bravo di altri,
semplicemente perché è noiosa e
non interessa a nessuno. Mi chiedo solamente: dove erano quando
io sono andato in ufficio dall'assessore Pisa per esporre l'idea e
chiedere una mano per la realizzazione dei barbecue?
Dove erano nel successivo incontro con i rappresentanti dell'Esev,
fatto per esporre loro il progetto?
E ancora dove erano quando abbiamo fatto un sopralluogo a Bosco Buri concordando posizione
dei barbecue, materiali e misure?
Non c'erano! - prosegue Granzarolo - Questo a dimostrazione
che ho svolto un lavoro ulteriore
rispetto all'approvazione consiliare di un documento e all'assessorato e all'Esev va il dovuto
ringraziamento. Se poi, alla conferenza stampa di inaugurazione, ha
partecipato chi effettivamente ha
lavorato al progetto e non altri...
beh un motivo ci sarà!
Prima di parlare bisognerebbe
conoscere la realtà, sennò, con
il solo intento di far polemica si
prende un granchio colossale e si
fanno pessime figure.Non entrerò più in questa disputa, dicano e
facciano quello che vogliono, non
importa.
Alla gente interessano le cose
concrete, quindi al posto di perdere tempo in polemiche, diano
tutti una mano per sollecitare il
completamento del progetto.
Sono sicuro che l'assessore Pisa,
che è stato molto disponibile, lo
sarà nuovamente.
Come si diceva - conclude il Con- barbecue, liberi in quel momento,
sigliere - è una questione di stile, vi erano ancora gruppi di persoma anche di rispetto per i cittadini ne che inspiegabilmente avevano
che ci hanno eletto per vederci acceso ed usavano fuochi sul terlavorare, non per polemizzare sul reno sotto gli alberi. Auspichiamo
nulla".
che la realizzazione di questo
Alla vicenda sulla quale sarebbe progetto, non importa di chi sia
giusto stendere un velo, voglia- il merito, serva veramente e che
mo soltanto aggiungere che da vengano fatti controlli adeguati
documenti visionati, in nostro per educare i frequentatori ad un
possesso, risultano veritieri i fatti corretto utilizzo.
citati di Granzarolo e che sarebGianluigi Rossi
be opportuno che tutti godessero
di ciò che è stato
portato a termine.
Purtroppo dobbiamo segnalare
che ci sarebbe ancora da lavorare a
questo progetto:
domenica 2 Agosto, transitando
in bicicletta attraverso Bosco Buri
,abbiamo appurato che nonostante la presenza dei I Barbecue di Bosco Buri
Foto: New Art Photo
S i c u re z z a n e l q u a rt i e re
GLI ABITANTI NON SI SENTONO PIÙ SICURI
C o s a s i s t a fa c e n d o p e r l a s i c u re z z a d e l q u a r t i e re ? I n t a n t o a u m e n t a n o g l i i m p u n i t i f u r t i
L'interno della tabaccheria che ha subito la rapina
È
ora di intervenire prima che
sia troppo tardi! Gli abitanti
del quartiere non si sentono sicuri, questo già da qualche tempo.
Abbiamo parlato con titolari e
lavoratori di alcune attività commerciali e tutti ci hanno rinnovato
le loro preoccupazioni. Seguire
l'esempio degli abitanti delle "basse" o credere ancora nelle istituzioni? A quest'ultima ipotesi gli
abitanti di San Michele sembrano
Foto: New Art Photo
non credere più molto. Fra i tanti
pareri di commercianti raccolti
abbiamo sentito Luca Compagni,
titotare della Tabaccheria San Michele in piazzetta Garibaldi vittima qualche settimana fa di una rapina a mano armata. "Non è certo
una cosa piacevole vedersi puntare in faccia una pistola - esordisce
Luca - anche se personalmente
non ero presente, ho vissuto
quegli interminabili momenti at-
L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
traverso la testimonianza delle
dipendenti che in quel momento
prestavano servizio nella tabaccheria. Hanno ancora un'espressione sconvolta quando parlano
dell'accaduto.Ricordo che quando sono stato avvisato mi sono
subito precipitato in Piazza Garibaldi e le ho viste mentre tentavano di raccontare l'accaduto ad
una poliziotta: la loro espressione
era impaurita, intontita, all'inizio
credevano fosse uno scherzo, ma
più passavano i minuti e più realizzavano la situazione di pericolo
che avevano vissuto. La cosa non
ha riguardato solo loro, ma anche
i numerosi clienti che si trovavano in quel momento all'interno
dell'attività". Ricordiamo che i
malviventi sono stati presi grazie
alla prontezza di un abitante che
capita la situazione ha preso nota
del numero di targa dell'auto dei
banditi e grazie anche al sistema
di videoregistrazione installato
16
all'interno e all'esterno della tabaccheria. Gli abitanti chiedono
più presenza delle forze dell'ordine: non si vuole far diventare
il nostro quartiere un ghetto nel
quale vivere impauriti. Vigili, Polizia e Carabinieri dovrebbero intensificare i loro passaggi, magari
muovendosi anche a piedi per il
quartiere per sondare l'opinione
e l'umore degli abitanti. Di notte
la situazione peggiora, visite notturne dei malviventi nelle attività
sono ormai all'ordine del giorno.
Una palestra della zona si è trovata addirittura "visitata" due volte
in una settimana. I ladri ormai si
accontentano anche di portarsi
via le monete dall'interno dei distributori automatici di bevande
recando gravi danni economici
alle strutture. Prima che ognuno
pensi al "fai da te" per difendersi
da questa situazione, intervengano al più presto le istituzioni.
Cecconelli Martina
L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
GIOCHIAMO
INSIEME
#parrocchie 4.0
S
arà una giornata di divertimento quella che vi aspetta il
27 Settembre. Una sorta di giochi senza frontiere con persone
di tutte le età che si accorperanno in squadre, ognuna delle quali,
in rappesentanza delle quattro
parrocchie di San Michele: San
Michele Arcangelo, Beato Carlo
Steeb, Madonna di Campagna e
Castiglione. Maggiori informazioni su questa prima edizione di
"Giochiamo insieme! #parrocchie
4.0" le potrete avere mandando
una e-mail all'indirizzo
[email protected].
A n n i ve rs a ri o d i m a t ri m o n i o p e r M i c h e l e e R o s a n n a Ve n t u ri
SESSANTACINQUE ANNI DI VITA INSIEME
Avevano pronunciato il fatidico "Si" il 26 Agosto 1950
E
ra il 26 Agosto 1950 quando Michele e Rosanna pronunciarono la loro promessa
d'amore davanti a Dio. Ora
dopo 65 anni anni di vita amorevole passati insieme durante i
quali hanno avuto come frutto
del loro amore le figlie Annarosa, Cecilia e Giuliana, festeggiano il loro anniversario nella Basilica di Santa Maria della Pace.
Le figlie, i generi, i nipoti, i pronipoti e le sorelle si rallegrano
con i coniugi per il traguardo
raggiunto e augurano loro un
mondo di felicità e un sereno
cammino insieme.
Anche noi della redazione de
L'Extra ci uniamo agli auguri e
chiudiamo con una frase di Antoine de Saint-Exupèry cara ai
coniugi stessi:
“Amare non significa stare a
guardarsi negli occhi, ma guardare insieme verso la stessa
meta”
Camilla Rossi
Michele e Rosanna Venturi dal giorno del loro matrimonio ad oggi
A p e rt i i t e s s e ra m e n t i p e r l ' a n n o 2 0 1 5 - 2 0 1 6
CALCIO CLUB HELLAS VERONA ALLO SPORTING CLUB
A
ll' interno dello Sporting
Club Verona è nata la Food
Village, ditta specializzata nella
cura della ristorazione e nell'
organizzazione di eventi.
Nei suoi locali adibiti a bar pizzeria e ristorante, aperti tutti i
giorni dell' anno escluso il giorno di Natale, si organizzano
happy hour, cene e giro pizza.
Ora la Food Village ha fondato
lo Sporting Calcio Club Hellas Verona. Sono già aperte le
iscrizioni per l'anno 2015-2016.
D i re t t a T V d i t u t t e l e p a r t i t e d e l l ' H e l l a s Ve ro n a
All'interno del club si potranno
seguire tutte le partite dell'Hellas Verona su maxi schermo.
Durante l'anno verranno effettuate cene con eccellenti ospiti
gialloblù. Verranno inoltre organizzate trasferte in pullman
per seguire ed incitare l'Hellas
Verona nelle sue gare lontano
da casa.
Per informazione o iscrizioni al
Calcio Club telefonare a Mirko
(3485416489) oppure a Bruno
(3281223445).
Carlotta Rossi
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Messi uno dietro l'altro, i globuli rossi di un
uomo formerebbero una linea lunga 50.000
km.
Cinque millesimi di millimetro è la tolleranza dell'accuratezza della macchina che
stampa i LEGO.
Ogni volta che Beethoven si sedeva per
scrivere musica, si versava sulla testa
dell'acqua ghiacciata.
Napoleone non era particolarmente basso.
Alla sua morte la sua altezza era circa 1,69
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La foto del mese proviene dalla raccolta di
Roberto Biasiolo ed è stata fornita da:
Paolo Cingarlini
Anno scolastico 1958-59
Nati del 1952
Scuola Elementare L. Dorigo 1aA
Prima fila in alto da SX:
1) ?, 2) Catazzo, 3) ?, 4) Loris Veneri, 5)
Costalunga, 6) ?, 7) Mario Pasetto, 8) ?
Seconda fila dall'alto e da SX:
1) ?, 2) Claudio Cantelli,
3) Giuseppe Pagliarini, 4) ?, 5) ?, 6) Mauro
Bragantini, 7) Otello Danese, 8) Paolo
Cingarlini, 9) ?
Terza fila dall'alto e da SX:
1) ?, 2) ?, 3) ?, 4) ?, 5) ?, 6) ?, 7) ?,
8) Elena Pellizzari, 9) ?, 10) ?
Quarta fila dall'alto e da SX:
1) Lanaro Bruna, 2) Tessari Renata, 3)
Malizia Maria Rosa, 4) Gugole Claudia, 5)
Zugno Maria Teresa
Maestra Elsa Mazzara
Chiunque avesse informazioni sui nomi mancanti è invitato a contattare la nostra redazione
ALCOLISTI ANONIMI
S
ATTRAVERSO ALCOLISTI ANONIMI
icuramente smettere di bere
non è l’unico scopo, o il fine
ultimo di Alcolisti Anonimi, ma
l’inizio di una nostra ricostruzione come persone che hanno
molti problemi con la vita quotidiana e non riescono a risolverli,
vivere le nostre 24 ore serenamente, nonostante le difficoltà
che la vita ci riserva. Accettare il
nostro alcolismo, ammettere la
nostra sconfitta di fronte all’alcol, chiedere con umiltà e sincerità l’aiuto necessario a un Potere più Grande di noi, frequentare
con fiducia i gruppi e i suggerimenti di ALCOLISTI ANONIMI,
questa diventerà la nostra rotta
da seguire. Spetta a noi prendere la decisione; se vogliamo
intraprendere la strada del recupero senza più imbrogliarci prendendo delle scorciatoie che non
portano da nessuna parte, altro
che alla nostra rovina, in tutti i
sensi, invece dobbiamo credere
che troveremo una nuova libertà e una nuova felicità. Questa
strada che ci viene proposta da
Alcolisti Anonimi è collaudata
da molti anni ma soprattutto
da milioni di persone, poiché è
mondiale. Questo programma è
formato dal suggerimento di 12
passi e 12 tradizioni da seguire
un giorno alla volta senza porci
grossi traguardi, perché noi sappiamo di non essere in grado di
mantenere le cose troppo impegnative. Se impariamo ad essere
pazienti e tolleranti ci accorgeremmo dei cambiamenti in meglio che avverranno nella nostra
vita. Pian piano chiuderemmo
con quel passato burrascoso
lasciandocelo alle spalle senza
L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
però scordarlo completamente
perché ci potrebbero essere delle occasioni in cui ricordandolo
può servire da deterrente per
possibili sbandate o incidenti di
percorso. L’avventura è proprio
quella di riuscire a tirare fuori tutta la nostra personalità in
modo da potere cambiare completamente il nostro stile di vita
altrimenti continueremo a stare
male, fare 24 ore astinenti non
sarà più un’impresa impossibile.
Inizieremo a considerare l’obiettivo non più come un dono che
ci viene fatto ma come una meta
che ci siamo prefissi, e che con
impegno riusciremmo a raggiungere, quello della sobrietà, perché con la sola astinenza ci fa
vivere sempre con l’incombente
pericolo di ricadere e non riuscire a rialzarsi. La strada che dob-
19
biamo percorrere non è molto
semplice, certamente richiede
dell’impegno, di sforzarci anche
a tirare fuori le unghie, per apprendere e applicare al meglio il
nostro programma di recupero.
Il gruppo dove troviamo questo
aiuto è come la presa elettrica dove si attacca la spina della
batteria perché si ricarichi, qui
al gruppo ricarichiamo la nostra
vita ricostruita a nuovo. Quindi
dobbiamo dare fiducia prima al
Potere Superiore e poi ai molti
gruppi di A.A. che sono presenti
in tutto il mondo: solo a Verona
e provincia ve ne sono ben 23
tutti disponibili a condividere
la nostra avventura di salvezza,
basta solo che lo vogliamo. Per
avere informazioni telefonare al
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