miserere - Santuario di San Giuseppe
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miserere - Santuario di San Giuseppe
Il Salmo 50 Pietà di me, o Dio, nel tuo amore; nella tua grande misericordia cancella la mia iniquità. Lavami tutto dalla mia colpa, dal mio peccato rendimi puro. Sì, le mie iniquità io le riconosco, il mio peccato mi sta sempre dinanzi. Contro di te, contro te solo ho peccato, quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho fatto: così sei giusto nella tua sentenza, sei retto nel tuo giudizio. Ecco, nella colpa io sono nato, nel peccato mi ha concepito mia madre. Ma tu gradisci la sincerità nel mio intimo, nel segreto del cuore mi insegni la sapienza. Aspergimi con rami d'issòpo e sarò puro; lavami e sarò più bianco della neve. Fammi sentire gioia e letizia: esulteranno le ossa che hai spezzato. Distogli lo sguardo dai miei peccati, cancella tutte le mie colpe. Crea in me, o Dio, un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo Non scacciarmi dalla tua presenza e non privarmi del tuo santo spirito. Rendimi la gioia della tua salvezza, sostienimi con uno spirito generoso. Insegnerò agli erranti le tue vie e i peccatori a te ritorneranno. Liberami dal sangue, o Dio, Dio mia salvezza: la mia lingua esalterà la tua giustizia. Signore, apri le mie labbra e la mia bocca proclami la tua lode. Poichè non gradisci il sacrificio e, se offro olocausti, non li accetti. Uno spirito contrito è sacrificio a Dio; un cuore affranto e umiliato tu, o Dio, non disprezzi. Nella tua bontà fa' grazia a Sion, ricostruisci le mura di Gerusalemme. Allora gradirai i sacrifici prescritti, l'olocausto e l'intera oblazione; allora immoleranno vittime sopra il tuo altare. Le prove del Miserere Gregoriano avranno inizio il prossimo venerdì 18 marzo 2011 alle ore 20,00 presso la Chiesa Parrocchiale Avranno poi il seguente calendario fino alla Settimana Santa: Lunedì alle ore 20,00 presso il Santuario di San Giuseppe Mercoledì alle ore 20,00 presso la Chiesa Parrocchiale Venerdì alle ore 20,00 presso la Chiesa Parrocchiale Ti invitiamo calorosamente a far parte del nostro coro, estendendo questo invito anche ai tuoi amici. Non mancare, ti aspettiamo!!! MISERERE (Gregoriano) Anche quest’anno con i primi scampoli di primavera, mentre l’aria si fa più mite e tenere gemme affiorano sui rami spogli degli alberi da frutto dei nostri giardini, ritorna la Quaresima, tempo di preparazione e di fermento in vista della Pasqua di Gesù. Come ogni anno nelle chiese delle nostre confraternite ha inizio un lavoro appassionato, colmo di attesa e di preghiera, di creatività, di musica e di arte. Con l’avvicinarsi della Pasqua di Risurrezione ci apprestiamo a rivivere la Passione di Gesù, che viene narrata a tutto il popolo attraverso la tradizione a noi tanto cara delle Processioni della Settimana Santa. Quella delle processioni è un’antica tradizione della nostra terra, probabilmente risalente al XVI secolo (1500), epoca in cui la S.Messa e le altre funzioni religiose erano celebrate in latino. La lingua utilizzata nelle liturgie rendeva il Vangelo difficilmente comprensibile per la povera gente del popolo, proprio per questo le chiese pian piano andarono arricchendosi di quadri e sculture, ottimi strumenti per raccontare ai fedeli la vita di Gesù e dei Santi attraverso le immagini, come in un film di altri tempi. Allo stesso modo le processioni narrano la Passione di Gesù attraverso quei simboli comunemente detti “martìri” e costituiscono un momento di riflessione e preghiera personale per coloro che vi partecipano seriamente. Fin dalle origini i confratelli - recandosi in processione lungo le strade del nostro paese durante la Settimana Santa - erano soliti cantare Salmi penitenziali in latino, fra questi particolare rilievo riveste il Salmo 50, comunemente detto Miserere. Questa antica preghiera, da sempre cantata da un coro maschile di oltre 100 persone, esprime il dolore dell’uomo che riconosce il suo peccato e chiede a Dio perdono. Miserere mei Deus, abbi pietà di me o Signore … L’autore del Miserere Davide è il grande re d’Israele amato da Dio, forte condottiero, cultore della musica e della poesia grazie alle quali compone alcune delle più belle preghiere contenute nella Bibbia. Purtroppo, ad un certo punto della sua vita, anche Davide si comporta male dinanzi agli occhi di Dio. Egli si invaghisce di una donna sposata e, pur di averla, fa in modo che il marito di lei muoia in battaglia facendolo collocare nelle prime file dell’esercito. Il profeta Natan, a nome di Dio, rimprovera il grande re d'Israele dicendo: “Vi erano due uomini che abitavano nella stessa città. Uno era ricco e l'altro povero. Il ricco aveva molto bestiame, il povero aveva solo una pecorella piccina che aveva allevato con tanta tenerezza. Un ospite di passaggio arrivò nella casa del ricco e questi, invece di prendere una pecora dalle sue greggi per offrire un pasto al suo ospite, rubò la pecorella del povero e ne preparò una pietanza”. Nel sentire questo racconto, Davide si accende d'ira ed esclama: “Per la vita del Signore, l'uomo che ha fatto questo merita la morte”. – “Tu sei quell'uomo!” risponde allora Natan con la voce dura e l'indice puntato contro il re. “Tu hai rubato la moglie al tuo suddito per farla tua sposa. Il mio racconto era solo una parabola, un esempio, per farti capire la gravità del tuo peccato”. Allora Davide, con gli occhi bassi e il volto rosso per la vergogna, confessa al profeta: “Davvero ho peccato contro il Signore. Abbi pietà di me, o Dio”. Da quel momento il re intraprende una lunga e severa penitenza, durante la quale scrive il salmo 50, detto Miserere, implorando la misericordia di Dio che alla fine gli concede il Suo perdono. Ti invitiamo a svolgere una piccola ricerca in famiglia, intervista tuo padre, i tuoi fratelli, i tuoi zii, i tuoi nonni e scopri se tra di essi vi sono, o vi sono stati in passato, cantori del Miserere. Riporta tutte le informazioni raccolte su di una paginetta indicando nome e cognome, grado di parentela, anno/i di partecipazione e voce di appartenenza (ad es. bassi), infine aggiungi il tuo nome e – se ti è possibile – consegnaci questo piccolo lavoro all’atto della tua iscrizione al coro. Grazie per la tua fattiva collaborazione.