Traduzione non ufficiale in Italiano - Ambasciata d`Italia

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Traduzione non ufficiale in Italiano - Ambasciata d`Italia
Traduzione non ufficiale
Fiero di essere romeno: L’Ambasciatore d’Italia: E’ importante mettere
l’accento sulle radici romane
L’Ambasciatore d’Italia a Bucarest, Mario Cospito, ha costruito legami forti con la
Romania negli ultimi quattro anni ed è fiero di aver visitato quasi tutto il Paese. Gli
dispiace di non aver ancora visto i monasteri della Bucovina e torna volentieri nel
Delta, pero’ non gli piacciono le strade romene, che limitano la possibilità di visitare
con comodo il Paese.
Il diplomatico confessa che alla partenza dalla Romania porterà con lui il ricordo di
una comunità italiana vibrante, ben integrata nella vita sociale e economica della
Romania.
Egregio Ambasciatore, che cosa Le piace e che cosa non Le piace della
Romania?
Mi trovo qua da oltre quattro anni. Posso dirvi alcune parole sulla Romania. Che cosa
mi piace: mi piace molto che avete radici latine, che mettete l’accento sul fatto che vi
piacciono le vostre origini romane, è molto importante per me e per altri italiani. Mi
piacciono anche alcune vostre tradizioni, simili alle nostre, nel sud dell’Italia, che mi
ricordono l’infanzia.
Ovviamente, mi piacciono molti posti del vostro Paese.
Viaggio molto in Romania, molti posti del vostro territorio sono belli. La Romania è
un Paese grande, ma non sovrappopolato, dunque puoi viaggiare decine di chilometri
e non vedere nessuno. E’ interessante, in un’Europa sovrappopolata.
Che altro? Potrei dire che mi piace il vostro cibo, pero’, come italiano, non sarebbe
vero. Scherzo.
Al di là di ogni scherzo, ho scoperto una Rmania diversa. Quando sono arrivato qua
conoscevo la Romania perchè sono venuto per brevissimi periodi di tempo in cui non
ho avuto modo di capire il vostro Paese. Ma dopo tanto tempo posso dire che quando
partiro mi ricordero’ tante cose.
Che cosa non mi piace? Non lo so ... non mi piacciono alcuni tratti di carattere che
sono simili ai nostri. Tutti siamo latini, a proposito. E a volte non mi piace la
burocrazia eccessiva. Ma gli stessi problemi li abbiamo anche noi in Italia. La
differenza è che l’Italia è adesso un Paese ricco, un Paese sviluppato anche dal punto
di vista sociale, culturale e cosi’ via. Voi fate degli sforzi per arrivarci. Di
conseguenza ogni ostacolo inutile nel percorso del miglioramento economico, sociale
e del benessere del Paese guasta.
Non mi piacciono le vostre strade. Perchè? Perchè non sono fatte da italiani! Scherzo.
Non mi piace il fatto che non avete un’infrastruttura moderna, perchè è difficile
viaggiare in macchina ed è un peccato, perchè avete un Paese bellissimo, ma molte
volte sei costretto a prendere l’aereo. Ed è un peccato non poterti godere un
paesaggio.
E’ vero, dovete migliorare l’infrastruttura, in primo luogo per il vostro popolo e poi
per gli stranieri come i diplomatici e gli uomini d’affari, per offrire loro la possibilità
di viaggiare in un modo utile e efficace; perchè per arrivare a Timisoara, a 500
chilometri di distanza, ci vogliono dieci ore. E’ incredibile. In Italia, da Roma a
Milano arrivi in meno di due ore in macchina e in meno di tre ore in treno.
Quali luoghi e quali tradizioni Le piacciono in Romania?
Mi Piace il Delta del Danubio, ma purtroppo non sono arrivato là che due volte. Sono
stato più volte in vecchie città storiche, sono bellissime, Sibiu, Brasov, Cluj, e mi
piacciono le vostre montagne, perchè mi ricordano la mia regione in Italia, dove
abbiamo questa bella montagna.
Purtroppo, è colpa mia, non sono stato in Bucovina a vedere le chiese dipinte. Ne ho
viste alcune a Piatra Neamt, Roman, Bacau, ma non sono arrivato nella vera regione
delle chiese. Spero di farlo prima di lasciare la Romania.
Per ultimo, mi piace Bucarest. Perchè è una città grande, enorme, con una vita
culturale molto interessante. Ed è molto migliorata. Quando sono venuto nel 2008 era
una città diversa e oggi, dopo quattro anni, posso apprezzare che cosa è cambiato, che
cosa è migliorato, che altro è successo, nel centro, a Lipscani. Dunque anche Bucarest
è una città bella in cui vivere.
E’ importante la vostra tradizione pasquale. Per i cristiani ortodossi, come d’altronde
per tutti i cristiani, la più importante attività religiosa è Natale. Ed ho scoperto che per
voi è la Pasqua. In realtà, anche per noi dovrebbe essere la Pasqua, pero’, devo dirvi,
a causa del consumismo, Natale è il più importante evento religioso e la più
importante festa in Italia. Ho notato anche che per voi la Pasqua è altrettanto
importante, perchè rimanete a casa con le famiglie e cosi’ via. Questo è quello che
ricordero’.
Quale sarebbe il più bel ricordo della Romania?
Ce ne sono tanti. Forse la prima impressione sulla Romania. Sono arrivato in agosto
2008, mi ricordo benissimo quali sono state le prime impressioni sul vostro Paese
perchè nei primi mesi l’ho visitato quasi interamente. Quello è stato un periodo molto
interessante.
La maggior parte dei miei ricordi si riferiscono alla mia comunità. L’Italia è nota in
Romania anche per la presenza economica. Abbiamo oltre 32.000 piccole e medie
imprese, dappertutto in Romania. Mi ricordero’ sempre le società italiane che ho
visitato, centinaia, e mi ricordero’ sempre la passione dei miei connazionali, anche in
zone molto isolate della Romania, Satu Mare, Baia Mare, le quali non sono città
molto importanti, sono isolate. Là ho trovato 9 fabbriche italiane, importantissime
perchè assumono 10.000 persone.
Che altro? Voglio parlarvi della comunità italiana, importante non solo dal punto di
vista dell’impatto economico, ma anche dal punto di vista del coinvolgimento sociale.
Abbiamo centinaia di ONG italiane, associazioni cattoliche, che lavorano in silenzio,
ma in modo utile, per il bene dei deboli, dei bambini, dei disabili, dei vecchi. Mi
ricordero’ molte di queste iniziative di Bucarest ma anche di altri posti della
Romania.
E non ho lasciato ancora la Romania. Nei prossimi mesi riusciro’ a costruire altri
ricordi belli.