CENSITI GLI STUDENTI DEL LEONARDO

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CENSITI GLI STUDENTI DEL LEONARDO
 ANNO SCOLASTICO 2011/2012 NUMERO 1–MESE di DICEMBRE Giornale dell’IPSIA Leonardo Da Vinci di Piacenza – Esente da Autorizzazione (C.M.P. 242 del 2-­‐9-­‐1988) CENSITI GLI STUDENTI DEL LEONARDO La maggioranza degli iscritti è costituita da stranieri Ecco i risultati del Censimento 2011 sugli studenti dell'IPSIA "Leonardo da Vinci" di Piacenza. La popolazione degli iscritti, all'inizio dell'anno scolastico 2011/2012, era di 254 unità: di seguito vengono fornite le informazioni relative al luogo di nascita dei ragazzi. Lo studio effettuato fornisce un’analisi sulle varie provenienze territoriali e getta le basi per conoscere e prevedere, con le rilevazioni future, i cambiamenti nei prossimi anni. Ripartizione della popolazione Indicazione della percentuale dei nati Ripartizione della popolazione I ragazzi che non sono nati in scolastica secondo i continenti di nel continente Europeo scolastica secondo la nazione di Italia sono più di quelli nati in nascita Italia nascita Il numero degli studenti nati nel continente europeo, pari a 175 unità, costituisce la maggioranza della popolazione scolastica, seguono, in ordine, quello africano (38 unità), quello del centro/sud America (32 unità) ed infine quello asiatico (9 unità). Si osserva che il 69% della popolazione scolastica è nata nel continente europeo ed il 31% nei restanti continenti, tenendo conto che non sono stati rilevati rappresentanti dell’Oceania. I 175 ragazzi, nati nel continente europeo, subiscono una ulteriore divisione: 156 hanno entrambi i genitori provenienti dal continente europeo e 19 hanno almeno un genitore che non è nato in questo continente. Si può così verificare che, di quel 69% della popolazione nata nel continente europeo, quasi il 90% (pari al 62% del totale degli iscritti) ha i genitori nati nel continente europeo, mentre poco più del 10% (pari al 7% del totale degli iscritti) non presenta questa caratteristica. Consideriamo ora le nazioni di provenienza: la distribuzione territoriale mostra che, con il 34%, l’Italia è la nazione maggiormente rappresentata. Il restante 66% è composto dal 47%, comprendente Albania(12%), Ecuador(11%), Macedonia(11%), Marocco(9%), Bosnia(4%) e dal rimanente 19%, che rappresenta le nazioni con una percentuale di ragazzi inferiore al 4% pari ad un numero di nati minore alle 9 unità. L’insieme dei ragazzi nati in Italia (87 unità) sono il 34% dell’intera popolazione scolastica dell’Ipsia Leonardo Da Vinci di Piacenza. In questa percentuale si contano 70 ragazzi nati da genitori entrambi italiani e 17 da genitori dei quali almeno uno non è nato in Italia. I CENSIMENTI IN ITALIA DAL 1861 AD OGGI Come sono cambiati i quesiti in questi 150 anni Per conoscere i 61 milioni di persone residenti in Italia, nel 2011 l'ISTAT ha proposto 84 domande, ma il primo questionario dopo l'unificazione ne conteneva molte meno per censire 22 milioni di persone. Nei primi due censimenti, quelli del 1861 e del 1871, l’unità di rilevazione é il "focolare", cioè gli abitanti di una stessa casa, senza distinzione di parentela. Alto è il tasso di analfabetismo e fino al 1931 la sola informazione richiesta è "saper leggere e scrivere". Nel 1861 viene chiesto a tutti, anche ai bambini, il tipo di professione esercitata. Fino al 1911, agli italiani si chiede di dichiarare quale religione professano. Nel 1911 viene fissato il limite di età di 10 anni per rispondere alle domande sul lavoro. Nel 1931 il regime fascista formula un quesito sulla fecondità di tutte le donne. Nel censimento del 1936, l’unico svolto a soli 5 anni dal precedente, si chiede per la prima volta di contare anche i familiari assenti (molti uomini sono impegnati in Africa orientale o nelle colonie italiane), si cominciano a rilevare i coniugi separati, anche se il divorzio diventa legge solo nel 1970, e le coppie che vivono insieme, anche non sposate, vengono censite con un unico foglio di famiglia. Dal 1951, primo censimento dell’Italia repubblicana, si considera famiglia anche chi vive da solo e si cominciano a contare le abitazioni: sono gli anni dopo la guerra e si sente la necessità di stimare ogni casa risparmiata dalle bombe, con domande anche sulle condizioni del bagno e della cucina, se esistenti. Nel 1961, in pieno boom economico, il limite per rispondere alle domande sul lavoro viene alzato a 14 Perchè i censimenti ? Sicuramente per conoscere i cambiamenti, poiché la gente si sposta, i tempi evolvono, le nazioni e le città si trasformano. Con i censimenti, si possono descrivere le nuove caratteristiche dei paesi e delle persone, così da poter programmare un migliore uso delle risorse e un più adeguato rapporto tra la popolazione e l'ambiente. I censimenti offrono informazioni indispensabili per la gestione e la programmazione delle istituzioni, per realizzare uno sviluppo armonico, per confrontarsi con altre realtà, per dare origine a nuove informazioni, per mantenere traccia dei cambiamenti nel tempo, per ripercorrere la storia di un popolo e di una nazione ed infine, oggi, anche per assolvere a un obbligo della Comunità Europea anni e, così, come nel censimento successivo, si fa una nuova ricerca sulla fecondità delle donne. Nel 1971, sono inseriti quesiti sui pendolari e sul titolo di studio, si procede per la prima volta alla rilevazione dei gruppi linguistici di Trieste e Bolzano, traducendo il questionario anche in lingua tedesca. Nel 1981 arriva la domanda sulla frequenza dei figli all’asilo e nel 1991, con l'aumento delle mamme lavoratrici, nel questionario compare anche l’asilo nido. In questi anni, l'Italia è terra di immigrazione, così il modello del censimento, ormai vecchio di vent’anni, è tradotto in sei lingue oltre all’italiano. Nel 2001, le nuove richieste dell’ISTAT sono i titoli di studio conseguiti all’estero e il grado di istruzione dei cittadini stranieri, inoltre la soglia minima per rispondere alla sezione dedicata al lavoro si alza a 15 anni e ci sono i nuovi quesiti sui contratti precari e sul lavoro a tempo determinato. Con il censimento 2011, per la prima volta, vengono contate anche le coppie di fatto, comprese quelle omosessuali, ed entrano quesiti sul tipo di combustibile usato per il riscaldamento, sugli impianti per energia rinnovabile o di aria condizionata, sul numero di cellulari e di connessioni internet nelle abitazioni. (Fonte:ISTAT)
IDEE IN ORDINE SPARSO Due parole a proposito di … Un insegnante di lettere Con lui ho condiviso bei del nostro istituto, è momenti nei corridoi andato in pensione: sto della scuola, momenti in parlando del carissimo cui ci siamo scambiati professor Ranza, “Pigi” opinioni ed emozioni, per i suoi fans. passando dalle trame Ho avuto la fortuna di dei film al futuro dei conoscerlo tre anni fa e nostri studenti, dai l'ho ammirato da subito sogni alle utopie mai per il suo modo di fare e realizzabili. di trattare con le "Pigi" ha un sacco di persone, per la sua talenti: oltre a quelli capacità di essere elencati, anche quello di fermo, ma non per disegnare divinamente questo antipatico ai suoi e, con le sue vignette, studenti, per il suo esaltando le qualità o i modo di guardare al piccoli tic del personale mondo con la sua ironia della sua scuola, ci ha e per la sua capacità di sempre fatto divertire e ascoltare. Il “prof” è una riflettere allo stesso di quelle che possiamo tempo, riempiendo i definire “belle persone” nostri cuori di calore e proprio per il suo colori. Io considero i carattere e per la sua suoi disegni delle antica cortesia, vera pennellate terapeutiche, rarità di questi tempi. ma l ui, m
odesto com’è, forse, non sarebbe d’accordo. Ogni tanto torna a trovarci, con la sua barba bianca, il cappello, gli occhialini e la sua carica di simpatia: vorremmo vederlo più spesso (dai Pigi, adesso che sei andato in pensione, non te ne andrai mica a giocare a bocce?), però va bene anche così, perché anche quei dieci minuti, che passa con noi, sono un’iniezione di fiducia ed uno stimolo ad andare avanti. Caro "Pigi", ricorda che tutto il personale, docente e non, del "Leonardo" ti vuole bene e, parafrasando Nanni Moretti, “Ed io anche”. Enrico, il bidello
LA RIVOLUZIONE “QR CODE” Che cosa è il QR code ? A vederlo, sembra un quadrato composto da tanti puntini neri. QR è l’abbreviazione inglese di «quick response» (risposta rapida). E’ possibile vederlo stampato su ogni tipo di etichette, sui prodotti alimentari, sui manifesti pubblicitari e sulle inserzioni, sui giornali, ovunque, perché il Qr Code permette di accedere ad un’infinità di informazioni. Il QR è una sorta di “ponte” tra il mondo cartaceo e quello multimediale. Ecco come funziona: per prima cosa bisogna installare sul cellulare uno speciale software in grado di leggere il QR Code, successivamente basta inquadrare il QR con la fotocamera del cellulare e scattare una foto. Il software legge il codice, che prende vita, e sul display arrivano video, testi e pagine internet, che danno ulteriori informazioni sull’argomento a cui il QR è legato. Questa novità sta contagiando marketing, pubblicità, grande distribuzione. La svedese Ikea, in USA, ha pubblicato il QR Code su una serie di volantini, dai quali, con una foto, si genera un buono sconto. La Pepsi, in Danimarca, ha creato una campagna con il QR Code: basta un clic ed arrivano sul display del telefono sia un buono per una bibita gratis che l’elenco dei concerti sponsorizzati. McDonald’s, negli States, ha messo il QR Code sulle confezioni degli hamburger, così che, con un clic, si può avere la scheda nutrizionale. Il QR Code può IL NATALE di Q. M. Jaramillo Il Natale in Ecuador è una festa IL CAPODANNO di S. Hoxha La popolazione albanese musulmana festeggia il capodanno. Per questa occasione si invitano i parenti, si gioca a carte e, per il cenone, che inizia alle ventitré del 31 dicembre e termina nelle prime ore del mattino del 1 gennaio, si cucinano piatti speciali, come il tacchino ripieno. Una portata tipica è la baklavà, dolce dalla preparazione molto laboriosa e abbastanza diversa nelle varie regioni. famigliare e religiosa: è la festa più importante dell'anno e tutte le famiglie cercano di riunirsi nella cena del 24 dicembre. Io trascorro il Natale con i miei familiari, mangiando tacchino o maiale come piatto principale, mentre come dolce tipico il Pan De Pascua. La notte del 24, Noche Buena, si ricevono i regali da Papa Noel. Ingredienti del PAN DE PASCUA: 1 chilo di farina, 500 gr. di zucchero, 1 bicchierino di rhum, mezzo bicchiere di Brandy, !
1 cucchiaio di lievito per dolci, 400 gr. di burro, 6 tuorli d’uovo, 6 chiari d’uovo, 200 gr. di gherigli di noci, 200 gr. di frutta candita assortita, 1 cucchiaino di cannella, mezzo cucchiaino di noce moscata, 1 cucchiaino di bicarbonato, sale. contenere fino a 4.296 caratteri di testo: chi lo pubblica su un biglietto da visita, può anche aggiungere il proprio curriculum, i propri numeri di telefono, gli indirizzi ed una quantità imprecisata di altre informazioni. Il QR Code è stato inventato dalla società giapponese Denso-­‐Wave nel 1994, ma solo l’arrivo dei telefoni con fotocamera ha reso più apprezzabile questa innovazione che presto manderà anche in pensione il vecchio codice a barre, già “sessantunenne”. Qualcuno sta pensando ad un tatuaggio QR, contenente tutte le informazioni personali e caratterizzato da un vantaggio molto pratico: cambiando indirizzo, numero di telefono o fidanzata, non sarà più necessario rimuovere il tatuaggio con il laser, basterà semplicemente cambiare il contenuto multimediale associato al QR. La recensione Death Note (デスノート) Ecco la recensione di un manga giapponese, composto da 13 parti (12 volumi ed una speciale guida alla lettura contenente anche il capitolo pilota), ideato e scritto da Tsugumi Ohba, disegnato da Takeshi Obata, basato sulla storia di un ragazzo che decide di liberare il mondo dal male con l'aiuto di un quaderno dai poteri soprannaturali: il Death Note. Gli amanti del fumetto hanno accolto con entusiasmo questo manga in molti paesi del mondo: in Giappone si è rivelato un successo epocale, sia per numero di lettori sia come incassi dalla produzione di una serie anime (opere di animazione giapponese), di tre film live action e di special televisivi ed editoriali. Personaggi La trama di Death Note è costituita da molti personaggi, riassumibili in due gruppi che ruotano intorno al protagonista Kira/Light Yagami: i suoi sostenitori (Misa Amane, Rem, Teru Mikami e Kiyomi Takada e tutta la gente che sostiene l'operato del possessore del Death Note) ed i suoi oppositori (i tre investigatori Elle, Near e Mello con le loro squadre speciali di agenti e le tutte le forze della polizia). L'unico personaggio neutrale è lo shinigami Ryuk, che ha fatto cadere il quaderno sulla Terra per noia e curiosità di vedere che cosa sarebbe successo tra gli esseri umani Trama Light Yagami è uno studente modello, annoiato dalla sua vita e stanco di essere circondato da crimini e corruzione. La sua vita cambia quando trova per terra un misterioso quaderno nero, che riporta sulla copertina la scritta "DEATH NOTE" e dal potere speciale: quando il nome di una persona viene scritto su questo quaderno, la stessa muore. Inizialmente Light pensa che il Death Note sia uno scherzo, ma si ricrede quando assiste alla morte di due criminali dei quali era stato scritto il nome sul quaderno nero. Dopo aver incontrato il vero proprietario del Death Note, uno shinigami (letteralmente “Dio della morte”) di nome Ryuk, Light cerca di diventare il "nuovo Dio" del mondo, dove lui stesso decide leggi e punizioni. Il grande numero di morti però attira l'attenzione dell'Interpol e del misterioso detective Elle. Light capisce subito che Elle sarà il suo più grande nemico e da qui ha inizio una sfida fra i due per provare la propria forza. Si alternano vicende che vedono più di due kira (termine dalla parola inglese killer), che si scambiano secondo il volere di Light, sempre però osteggiato da Elle, e poi dal suo successore, Near. Come va a finire? Ci sono mille intrighi, molti morti, qualcuno sopravvive e vince. Non dico altro se non "il resto potete godervelo pagina dopo pagina ". Buona lettura! Ingredienti del BAKLAVA’: Per la pasta !
9 uova 1 bicchiere di olio 1 bicchiere di yogurt Per la glassa 1,5 kg di zucchero 800 g di acqua 2 o 3 chiodi di garofano Gezur Krislinjden! English humor by E. Alihodzic