Issue - Blue Mountain Project
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Settembre 1905 N. 8. TÉRÉSAH Art Yotre Yos est mouler pour cacher et Vos brulant Mais vous savoir pour Et vous pour savoir dans le Yotre dont et est les Ame dont le Yotre l'horreur le est l'enfer de vent chassée s'en Lune de lèvres murée lit revient loin de !... metal musicales la et Mort. d'acier, sorciers, de dragon immèmori al. de et diamant s'apprivoise la par nicher tempète l'Orage, d'or seuil au de de les par sanglote très de sauvages d'un tour un suicide créneaux sursauts aux mer, tue-tète, à couchant aux bàti éperon, la volupté de inspirée tour une Lactées!... sur plage, aux refrains l'océan Ame quand la est torture que où les vaste surplom.be tour une meurtrières chantonnent Votre d'un nuages, immaculé.... tenir peut l'haleine sous la le que de soir sur renfoncement vibre qui qu'il ce Ame tenir soies, asiatiques.... Yoies des d'un chanté, avez des haut balcon, au agrandi e image visage velours éclat qu'il peut ce l'ogive sous des chanté, avez espagnole d'une animale deployez plus l'immensurable avec Et les vous fleurs. Verité !... mollesse froafrou les mantille lìiarmonieux idéale la de élancóe souplesse d'une ont vers le et la dans assoupi langueurs demi à pleurs, en des ont vers soleil un dans bourrasque Enrico amère créneaux!... vos di Disegno Sacheti. À Désir'de s'affranchir de l'Espace du et Nombre, » éternisant C'est fait ruisseler C'est en telles par Soir vous, les leurs tètes vieux sable, à vous C'est s'en vos de que A.da Merill, Negri, Paul Vittoria et Flots, i de L. le bave, et que par par l'éclair grand fleurit jardins d'été, et d'étoiles fìlantes!... des sentiers des Constellations !... inassouvi le les parfums l'aventure désir rythmée de voyager suivant C'est qui coeur de de déchaìne flammes, votre phosplioreux rimes ame de la Nuit, aveuglantes. medaglioni Kahn, F. d'ombre !... A.. di Giovanni Colautti, Henri pubblicherà Fort, de pluies dans esclaves, Tour ivre Gustave en enchainós des pubblicato Marradi, les des Désir leurs hanches, que POESIA. Stuart de vieillesse Sombre pieds, ha vain sous lave!... sa viennent ainsi genoux, de fròlent en blanches JPOESIA. Giovanni rougeur Nues !... splenderne volcaniques aux la interminables, leurs le sur bayadères rangs casser le que vain que des branlant dans vain en l'amour Tailhade, A.. Mockel, Pascoli, de della Contesse T. de Marinetti. Noailles, Ftègnier. i di medaglioni Saint-Po 1-Roux, P. Claudel, A.. De J Bosis, A.ganoor, Hélène Vacaresco, A.. C. Swinburne, W. C. ITeats, Fred. Bowles. L'ACCADEMIA dal patrocinata tutta F. noi stiamo spensabile riamente amplissima nelle Arti Non più evitare con l'elenco autorevoli liana, per affinchè schede singolo di lista la POESU votazione i gusti, dei un parte, nostro direttore direttore del Teatro illustrato, la lista e dei candidati sulla lista indi- Questa incertezze di voti, resa sarà necessa- da sottolineare all'enorme tutte le tendenze, tutte le scuole per in numero presente- principali giornali quotidiani letterarie e controllo definitivo candidati noi terminata, sarà meritevole possa che di distinzione Scienze. scientifiche verranno prossimo e „ dal cura compilazione da essi dei ogni senza presa da indicare tale direttori nome comune Nel " da e votazione nazionale. nelle riviste avere nessun La ai No tari dispersioni e come appena con tutti degli elettori massa remo compilando per italiana dell'iniziativa avverrà la solenne quale così stampa insieme Marinetti T. la diffusamente occupa ILLUSTRATO TEATRO „ Mentre si " D'ITALIA tutta nostro Italia daremo e e ogni un sarà regione delle ita- consiglio sicuro, negletto redatta, così mezzo venir di e e dimenticato. stampata delle Autorità di sulle ogni distribuite. altri importanti particolari. * LA “POESIA„ Concorso di CASA di premio da &OO Lire Silvio Angiolo colte 11 DEL il sotto ital argomento, lunque e genere al poema diverse contrassegnato mite, l'opera in del lettori errori di che il di a Novaro è semplice, delicato, quasi sincero, mente E è questo contro religioso le è anima vocato pueril Paolo autore Buzzi, di DePro putazione che E poeta roba fraterna della godo, E stia traggo noi. fu ed è ancora sima Pubblicheremo i versi fantasia prossimo fascicolo premiati ci e impresa di si dicano ; di dicati furono che premiati non quei poemi inserire giu- degni T. I V. fo nella nostri immancabile che BENELLI di certi PONTI. farne cosina una suo d; cagione lode indicate dalla finale. venir retto- Giochetti di voglia di le legar la di spontanea, e del poesia poetica FOCHI e MONTANI vero poeta un e non versaiolo un cercherà in avvenire di certo fiorire ; ha ma vecchio più nella scelta dello sarebbe non ! Più carico grave il dare Questo cioè alle piante ha offerto vezzo che io gli falsificazioni chiamerei, io non avevano ne è di i Ma di poi, tanti e fiorire. a mi perdoni intito- libro, questo non infine sudori simile, quasi del ha quale ma ; decise si poesia l'invidia il tanti dopo l'Italia, vorrebbe marzo, pedignoni effetto corse suscitare clinica una fa poveretto, più, da buffonesco tempo di o gotta del che, pare, sepulto! Novaro, Il che paura fenomeni Par ce ricordo pesco potendone altri Pioppo. vede Pioppo Questo an- strumento, la se il mi fico, mucche sincero più cora ma con; troppi a sonetto, un sgobbone essere che umane. raffigurante lata egli se espressioni. certe vento natura: vivo ancor un che quella manierato, E, rado. punto. a Novaro della materia il merita al queste ! certe, troppo so come di funzioni non sopra, vera di contro Peccato inezie imbrogli e bravo avezzi. dicevo come nel gusto. Ricercare ma insieme verso. sono invece le con que' poeti sconciarelli, a male ragazzi Ma, è dietro utile ; ed detto il sapere senza inzuccherata, razzo farebbero cattivo insieme fugge poeti MARINETTI direttori: mani SEM bene puntino fermo alle stazionane prestigio F. eunuchi sonetto di poesia tabaccosis- quarti quarti dei un la : più difficili che sia possile, col cbil' di e per di rimettine rica di molto carina, d'oro, capei : avrei E' molto viamo tre pensando ma solo ne auspici chiaro letterati Tre scrivere a di o nel cervello. e mettono cosa riser- preti i spalle guardingo egli tornato buoni dirlo per Milano, le per bello dice Ma di divino giovinetto : si quale italiana, poesia dall' incontro tempo questa come Novaro tradizione dalla sincerità, poverissima è Perchè italiana d'onore nel il qualcuno 10 e il guardia alzato, vieta è vecchio special- E per sano. molto. incontro naturale distacca, il : piano vantaggio in mettere antichità, fresco effusi av- segretario della e volta Ogni certe questa disegno impromettea anche Quando Egli vina ritornava suo vago di verso facile è e il pingue un vorrei facile un poeta, un nel terzo sano grembo all'ombra carezzare che molte incertezze, sopratutto ma ; come è — in del rac- alcune non — versi in forma, così anche E fuori, Signore, attenzione con improprietà accorgersi metro, fu assegnato Casa superficiali imbattersi in mandato E NOVARO E certi usano poesia glior Novaro ha SILVIO poesie. sue fissato pei» la mi- POESIA.,, di titolo, La Scorrendo " SIGNORE andar il per io il nascere prato molte e vede sole, altre le cose vede farà ch'egli penso al opera lodevolissima. tutto . . . Ma credo, Io Fratelli di Milano ostica. loro elegan- adoperi Se il Pascoli, zina non bijou duzione era Mario è Chini. Dello i zione testo inedita di del un fascicolo una e Jean lettori trove- squisita tradu- della poesia piendo Di gustare nezza di traduzione una romaneschi contemporanea di questa alcuni dei dire di La col italiana sta popolarissimi saggi noi abbiamo veramente interpretazione e per ter- il suo che quelli a K quelle mirabili eleganza com- versi potuto per di cose bestie, che, se bell'esito con Novaro genere K metro bene sarà . M. E fi- stile. su' quali trattarlo col cieli pe' coronate terzina una che chiaro. spiegarmi la prova il monte, Di quel rime eran torri su tosta due è verità di mio ramento qualche montanara. Egli lo di insegue col insidia, lo quello sguscia con la quel applicato suo cauto lo e tre, de\Yamaro di un terzina. alla carne : quest'altra : di E gione viso un fanno simili a ali per visione sè. : lenti cocchi andare rose dove spiando folgorando. purissima del tempe- suo che fieno, nacque, gli piacque, sereno. tempo troverà gemme avveduto comprenderà cui mi son anche dei difetti per scutere buone tiepolesca di lor gomiti molte altre sarà se Persista lui avaro, dappresso gioco Se.le sarebbe tosta - occhio stringe in le abbandonarsi ha troppo bella, l'odor del casa un imposta. non : la tosta, pioppi più Udite un'espressione del spalanca rubino bene in accade lampo responsabile rimasto Così di invece prosa che d'oro si porta una grande, più inonda amante. ragioni. iddio che le bacia Sogna oltre : sonante nuvole pompose in regine l'alto voglio egli sua questa i ma deve non ricordi e di- . Novaro un'onda d'argento gioia sua quelle col ascol- si non il vento l'anima e armonioso so; per di- trattarlo bisogna lo garbo, C'è la preferi continuare retta di e di d'uccelli grembo suo l'aere, e voi se scegliere. : voie Trilussa. traduzione dia genere * l'autore da esala, campi il un o vibra ; e dagl'archi M. Ed Dornis, necessario Non Questo Ecco douloareuse l'acutissimo critico francese del teatro e è adopera ecco Madame c'era letterato -* * suoi dovuta giapponese, poema i egli, garrulo se passare, investe rapita se- componimenti suoi Poemetti, i Sono — si e Ma nel ranno In Udite , stesso Per metro. come non e anzi. ; F. metro che ! versi in Mir etile filologo male tra- cano : geniale di visioni tano e altro per Questo : metro finissimo nulla una ,, meravigliosa quel mica 11 cono a un troppo lunghi esempio Mistral, c'è collezio- tissima di Non in l'urta i non capolavoro un in questi giorni nel- del sia gli hanno pubblicato ne terzina brilla guito " la Treves po' la esempio, che per e un'opera mediti tutta il fermato di e tutta il facilmente quale la lungamente questo Novaro. sua il lettore, Noi a ra- di- volume. aspettiamo da bella. ; SemBen li. amaro. LA Ni l'eau ni les Beau Où Sont Tu sembles arbres, voit l'aérienne leur au Leurs Tout un et rève aujourd'hui, luire Jeter pervenches luisante voilées vitrail songes des des heures prés. heureuses demeures azurés. mene la Terre ronde, coteaux d'argent qui leurs vallèe enfantin. cornine lumineux Sont des vagues incline souk le soleil d'onze vif mouvement Les midi, attiédi.. corps de pàleur divine, premier matin, Brillent On ta étend, élève, doux leur De Les d'avant jardin un A Parfumant ciel délicat l'oiseau n'ont regards MATIN DU DOUCEUR belles 1 veulent eaux. sur le monde POESIA Toute la Terre Vers Et les abeilles Tout sonne C'est Sur — Ah ! à du à mes Le Le neuf sable bras, mes Montez Suspendez sur beau d'un un vert de que d'un ruban tei Il Ce bonheur Si abrite allée crèpelée, genoux, mon bleu des qui coeur, à ma bouche, naisse et vignes et farouche, du lierre Eté ! m'attaché qui s'appuie tout que secret rude et me et s'allonge serre, volupté, baiser ébloui verdure à amour doux, festons, Pressante Et mon l'oranger; rosiers, Vrilles, Soyez précipite vous persil léger, L'odeur des joyeux petite mes mains, myosotis Guirlandes ! été. belle moi, à Avec Nouez-vous rouge, tige que mouvant Votre Enroulez-vous élan Univers, tendre rose ; l'espace argentò, Dans Laissez, vertige petite clair puisqu'un coeur; chance]le, tout bouge, tout chaude votre vaporeuses tendre divin un oscillez, vous cloclies un rit, tout s'élance, Comme des amoureuse, bonheur, charmant un sont Où étourdie, court, et à l'on si coup éprouve en songe, doux... Comtesse 2 M. de Noailles. POESIA TIEFE (An Des Zufalls und Wagend Ein Bis uns in das seinem bleiclie die Und wer neigt Er und das der Tiefe, zur wie vereinte wenn bengt sfcosst du weiss, sich staw gebaunt Eisen in uns die scliwerer wir Flammen daun der als — ob vernarbte kaum VERFALL DES Winter Auf alles Dio sterne und in naht. fallt ein sinken der Es Herzen il additò E chi die un schliefe e sterben die Mensclien lacheln Ein Untergang Die Liebe Die Wer Die und Den mit und nackte vollzieht luftet ihr sich Mensclien langer liaben gleiten ruhig Ruhigen si nella L'hiver s'étend les eine Mlihe Weile zu di es kalten eine manchmal sich daran leise. dormiveglia piaga a s'approche. lente et partout la Le le —- risa pena di Benno Geiger) HUMAINE froid s'annonce. La neige sombrent profonde, d et sourient encore, de temps en temps Une s'achcve mor monde. nomade abandonne leurs surannèes, froid dans un Les et la Passimi paysage Qui vergessen il solennelte. Les astres mer hommes L'Amour Eise. all'ann — melancoliquement. Welt. erneuen? Trieb —- sentiments. Zelt. im fondo. rigido DÉCADENCE Kùhle. noch erstarrt tuo basso. in c natale. protende dans der il — quasi — — — dal di — viaggio (traduzione Grefuhle. zu nati. Alexander. die quali poi abisso chiami costretto, ferro Schnee. in sich jeden wie gelingt und verjahrtes Leidenscliaft duldete vieler ab siamo sa, sordo canto Les Die sui e — pallido silenziosi verso spinge, See tiefe l'altro, — ti Egli Wunde. sich condannasse ci — — il quale ha ammaliato era chiarore cammini dal MENSCHHEIT meldet i attento Kunde gleiclimutiger in viefe. traumlos er tinche l'abisso Grande, unten frierlichen ciascuno noi Geiger) ci scrutandoci intraprendemmo deinem von che pareva ci entstammen zu di Benno Caso e Ognuno lieimatliclie Tiefe, herab del capriccio Vcigliandoci an. Erwin Der II verdammen. zu (A Bann auf denen dunipfer Sang sicli Geiger) Wanderung begann lanschend ein wir Leuchten gemeinsam Dicli Benno zusammen. eignon andern schweigsame Wege wies, uns uns bliohten den schien jeder luhrte piufend stand jeder und Lamie L'ABISSO avec une strès dans tonte tenie nue se auoo cou- menrt de glacé. voudrait liommes Schwane. sa encore se oublic ont lenteur toutes sinistre, l'eau metallique Tràne zu une frenen. en Benno les Parfois auszupressen Geiger. larme de plus leurs yeuoc, silence. (traduction 3 sages de l'Auteur) e DIE POESIA CASTELLO IL Bordeggiavo, roccia lo e roccie su mi godevo: nella ed vela unica del e invincibile avvinta.... della morte il Ma calmo mi disse Allora che perseguendo vele come ogni e corda in silenzio, di ascolta e stessa voce siccome avessimo una stessa croce.... bimbo. un sue o creature, della la con mura mura che arcani scherza sorella la nostra qualcuno insegna che la nostra uguali; tutto un ci qualcuno monotono col silenzio alla col mistero al E mia mio lussuriosi ascolto che nei di fra queste i il mio Nel castello lusinghieri Io i mura miei che risposta voce spirito Io parlo l'enimma : ia con segreti avrò e nel alle sorelle che Qui sono altro ogni suono è il la tace più eloquente. sopraffatto fosse come nel contempla e uno specchio, Io io dissi; seppi; non fui come di fiore come l'onda come il e risi fui carne come io feci; io suo il volli; vinto tolta volubile fango più lacrimai io e alla col che crede!.... ad suo saran gigliata sua morte risorte. non sua dal Qui pregano sue miti e di di posto la sole, ciocche le le al sua di nascoste buoni cibi dolce prole riparandola foglie mistiche le viole ; a girandola. mortelle; nepitelle casalinghi.... stupore... non jDotei occhi vecchia, rotando dintorno, i suoi asciutta guardinghi come un salce, ; credei; fuor delle-mura, Due vele affila la sua falce.... vita; rosse balenano.... spregevole ogni pianto pianto l'infinito ! cuore, ingannevole ; lubrico di giorno vinto. e pianta inaridita; essendo chiede, stellata mazza ingrassa con Una « fico guarda sanno Egli sua cardi consente dell'istinto voce bella donerà e e che demolito quasi già che e silenzio dal risponde e dirò mi meglio la sogna levrieri ma la croce, confonde abbraccia spirito stesso.... se tuoi tentino. ugghiolamenti voce, solinga genuflesso scatena ora vita, la con preferita, dall'intemperie l'agave ed giochi che in paura. sublimi qualcuno insegna sono arati, fochi trepidanti o o folle e corpi inanimati, o morte incolti campi o rocce, dell'aurora, nimbo suo mare, \ Vita, me, una quasi eternati, ralinga, dalla rimase qui alle ; ogni costura, partì voce dimora, il la mistero un desolanti le dilaniata ebber in pallida una poiché sul aspra: venni ride sè avessimo o malinconia, parola una fu Quivi, di elie mare eli fra pensa siccome 0 pensiero un come ravvolto costante e ad Io lieto era castello maestrale mente impigliate, il e l'ale d'aver vento la ; tace egli ode : scherzavo : Ed mare, Bordeggiavo pareva barba sul altissime fragilità possente. piccola meditare vidi SILENZIO DEL nel Coltella mare spiegate insanguinate! ; sordo dell'ingordo Sem ». 4 Benelli. POESIA l FRAMMENTI “IPERIONE„ del de nevi le bàratri Oli al]or a' che Fauni Bassareo di pleniluni amor' balli e di le risa con e lor baci trilli a l'argentino la lei la di « Imene! il ma il » de cuor ride » E — — Andrea a le Bacco pensa suole Part suonerà quando Ella, cui Diana la affretta; che un chè il da de aerei il picciol lui riso varie del ansia like in Souls sole Oh il le lustrai Ours, and Close the le virtù fonti ! : — quante their treasure eyes, measure a and little love world blue; heaven rouses than glad r 3 ou. singing city, a the houses miraculous, hearts pity us. leafy nest, that for must heaven; but God two there had made given fair. lavacro congiunta Oh ne da' silenzi the Summer palpito ch'eterna, stirpi. is, pass now fallen surely is the Lay tabe Now la strife nor broken more eclianted Narrow Iddio!... the of are Sun-wrought tremi di grass. watchful wings small this that Whose triste of is skies. flakes cammini, alvo life held eggs dear leaves: Ev'ry hedge attende. già pain sunlight blue beneath the God To onde deterga rinnovate Lie sororale e maccliierà nato l'amoroso antiche vital. Ceccardi saluto sospiri quante fecondato brivido spirituale, i e of Unaccustomed ripeterà guatando pur - NEST simple blades nor unwonted Frail pio un rills where Here, how green where Letting amiche garzoni lacrime divin 1905 Roccatagliata leaves: Curtains sera le de fanciulle maternità veleggiati al lor di il libi stagion' pomi piangi... EMPTY and Thistles melòde. dei per breve de' tonfar ne Pelago agosto the Warm speranze alterna, viatico ne' le tu, il giace — Part che esprime fiumi. Autunno '1 tra THE ei discioglie gentil le » l'inno coro venti ascoso, pioppo, un l'imminente vergin fianco, dei di mari variando giallo e de' balli anche nuzi'al zona vergini cinge di Espero de talamo pel Ceccardo de' ride vento mister, che ed S. Aretusa, rivi l'aure; co fervor « riavvivar il dal il : concento; cerala dove Priapo silvestri di l'ombre ne respir cigli, spiriti deità accesi tremolìo coglie notte, anche per dal posando lo di tu o pratìe promiscue vermiglio contesti mortai quel mescesi se, alcun deità entro E arborei gli quanti rivi, s'infondano carro greti Da vario susurro e in e aduna populei lazzi e « nè argute e dal settembre pampi, guatan Silvani sceso Imene ! persuadendo serti di e canori chieggan qual giocondo di tripudio solitudini e verdi verginee pe' Man, wings breezes too, Knows piangete tiny in that his have they defy; earthly Heaven risen, in prison, nigh. Fred. 5 G. Bowles. POESIA CARLOTTA ATTO CITTADINO si avvicinava, sala sul ricordo il per passaggio suo dimenticando ali di si vendo ciò Oh T innocente ! mentre il leggiero un suoi à fra impallidito, come rore, si se alzato è il la serenità superiore voce ora TUTTI — TUTTI — s'è levato silenzio morte sua difensore e vi e debbo prigione, perchè e lo natura, se ha di di e fu- l'interrogatorio la con sua morte. gli e conosceva tutta degna ai qualcuno confessato è questa è la non l'accusata — prova mie paghiate mai la della oscura). la tutta è : bella beni per sua Mi — di folla in apparsa accaduta. detto di partigiani bianca, cosa ticheranno scala da Corday ha una : che tro- dinanzi sospetto Dopo e una difesa. — morte. Alcuni veste gli giudicare. : ri- gote, ciglia, sue giunta di il che le silenziosi, piene cuore susurrava colorava è do- preso sentimenti poi E — se ! zittio fosse i La — sua di come aveva delle due morte? Oh Carlotta nella tutti, la un occhiate coscienze vostre — CITTADINO detto le coro tra suo anche dai rimanere difensore suo all'umana La CITTADINO ha e le costoro paura giovane tremava Decidano visto nel già qualcuno lieta un meraviglia, assassinio, Quando in avanzava — delicato l'arco sconosciuti. avessero E ! largo gioventù, sua mutato la tutta fatto l'assassino? verginale pudore lanciavano altri costei sorrideva scoteva tanti la è la e si costei chiamava virtù. Ella suo abbiamo giudici, E — si della — spavento sola vandosi ; prima Ella amore. si Corday di levato s'è ostile dunque è appena esprimevano È — sembianze svegliava, di e si bellezza sua momorio rispondersi momento le e nome — forza un il facce le tutte e la Ma Carlotta che appreso Marat. apparse Marat, domandasse: per che sono ammirazione popolo ognuno e II. maledizioni dell'ucciso tutti di sommesso folla ha di mormorio un SCENA III, la Quando — CORDAY me. — voce ! si alla nella difeso Ho Quanti (Carlotta un ve come è lo rivolta volevo, Corday udita, è nel da se al già suo signore, debito lascio E separata come piccolo l'hanno Enrico sala, si applaudito, silenzio. poesia, sorridendo confiscati, 6 fatto è mezzo avete gratitudine. sono e come Poi avendo Marat con la in eredità, non dimen- apparsa a Corradini. pie' POESIA TANKE GENTILE IMPAZIENZA Ecco, di nel cogliervi a il fior primo tutto questo grano. prato di nevischio m' è E sottile. FUGACE il Sopra che pesco, di brevi in di pulviscolo Vuoi neve vederlo ? tu sonni farmi per lieve fino via mi ma si è che Il braccio in mano, Che tremare. DOLOROSO chiacchiere Mi di addormentato sono in è quando il lo beva chi si sveglia D'APRILE PIOGGERELLA t'ho Cadi piano, nè battere ahimè !... stamani, primaverile, pioggia visto l'ho non neve o prima. Non CANZONE nebbia Folta ! sembianze invece, tu e io É la deserta dormi copriva e mi brughiera squillò di la già la Se il Nel che i buio non Ma cielo hanno che è del più colore. sanno è i han pero se son che fior tanto La bianchezza dei ha Ma suoi che già la viene sparso neve e il il Se nella la tua mia vero odore ? ogni più splendore man, fanciulla, fiori quanti hanno ormai ! MIGLIORE quale Arrivo chiedo stanco, d'un reale ? che le Poiché che fu giardino. invidiosi Mi vedo non in fiore. siedo... d'esser dopo ogni delizia, ! Signore destinato baci. i e pergolato acacie. Che paci dolcezza un Son d'amore, tumulti albergo SAPIENZA Fu morire deve uom ci finché SUGGESTIONE nato è dato, Non e gioire. a So che Ma, mi tu detesti. dimmi, origlier, non vorresti posai la bruna testa tutta dotte lui. a assai Meglio è bever che FRAMMENTO le che cose ci a vedere parlare sentiam del * ciel la luna, fino spuntare Stanotte in un vino. ■Che intanto, Da ho Ma ch'era un fino Numerate sospirato stasera... tanto Oh ! pur bellissime, ! Niuna, stasera... 7 questi tanto amammo ? entrato sono orto vietato cogliere dir? PICCANTE Vi viole... son restato INESTIMABILE incanto. quella primavera che AVVENTURA per In ancor restare sempre, lacrime soltanto me, PERFETTA fiori cui su da venir per SAPIENZA alcuna dirne cosa, dandomi bevere d'una l'esperienza susino... posi gli E intanto, vita, di vero, ; a cosa CAMPI tu piantai, L'ALBERO maggiore, meno spiendea I mia casa ahimè, quanto sogno la ha TESORO FRA avanti soltanto dormendo? appar pensiam, gelosa copre è NEVE su è che e PREGHIERA odorosa fior amavi tu ancora. han più notte. ULTIMA glicinie ondeggianti che REALTÀ E INSOSTENIBILE forte ! più MARZO nero, importa, notte stelle se Stanotte Le portare dobbiam Perchè mio, di DI morte, COMPARAZIONE Arriva primavera. NUOVA gialle vino. dell'auro quanti ci le LUNA le ; canto... un la cuor SOGNO cosa ma valle, giardino, scaldali VISTA l'aurora, amor felice la e care a dire lentamente in scolpite le mirare arrivi poterle per cinguettìo uccelli. degli saliva eh' al pianto clivo fiorito un se DESIDERIO ancor possa tue GIORNO l'alba era FELICE farfalle ? son il Tutto, sarebbe ? notte quando ho PRIMA desto. gentile biancospin se son cima la AVANTI del Deh beato, sottile o niente. per cotesto. per ero bollente; dite, sogno, tazze Stanotte è ghiacciato INVERNO il ULTIMO forse Grato Sognato te. a vin ! sogno ma è pensando donato desterebbe, che una han stanotte È altro mi infinite D'AMORE e vino m'offrite che guanciale per buono. pare pochino un debbano muoia? non breve, sciolto ma... ; RIFIUTO Invano. è dell'orto dita gioia, e CRUDELTÀ La che le innamorata a ! Dolce, Mi alternata notte, una LEGGEREZZA bastata dunque vin GHIOTTONERIA ESTREMA sì le di mandolino. SOLA imbiancato torno : il suona odorose poche gocciole mattino primo a già d'aprile. UNA NOTTE Ecco varrà AMAREGGIATO numerosi più stato sono PIACERE invano, susurreranno benché Signora, GIAPPONESI fra eh'è apparso il sole. cose preziose quante ! sono, Traduzione dal giapponese Mario di Chini. POESIA MÈ I CAMPAGN (FRAMMENTO Il NIERE or rate, MILANESE è 7ion molto dì e i suoi altre alla invitato fu recitare per FILOMÈNA\ DI dellCONVENT poeta versi. del mirabili Gaetano — CANZO- Se I.° in Ma du- vi andò Crespi la O non senza improntata lieti siamo zone di dialetto in patriottico. E — i riprodurre per di questa la primi, part s'erom in soldaa i ; però, anmò mèj o e fà Todèsch Vittori de de part el Tltalian Garidaldi ; Milanese, Nun concetto sopra Canzone una preparato aver fà voreva tutti Fà i spartivom Nissan dialettali, opere Umberto Casa MILANESE) Emanuèll quanto ai poeu Todèsch, obbligaa can- Per parte più podè De l'esèrcit vèggh refìlagh sta ai part di Tognitt piscinitt. (5) — importante. Certo di ricevere venerandi grande impressione, una ai cennare di sensi davanti provare di spiacere gloria, intitolata I ME vegliardi coperti improvvisazione sua di commovimento Veterani, ai trovarsi non in il 9 poeta avere schiera quella quei a cominciò CAMPA GN, che rispetto e dopo e presentandosi la In coll'ac- espresso il senza gamba, ona o di- Cont gloriosa struppiaa, braso, on questi Sarissen E1 sò Tutta Che bravo dover quella genia tegniva St'Italia faa Dover E il insci a colp de coi ball faa minga così poeta prosegue via s'ciopp de de e (i) giugattà sto rebellòtt, Sui Mi che S'era Vegneva in L'era E i vòster Al sul se Pariva l'è cèrt avrii di fortèzz, Ti Se la scottass Che Di Si : tre La colori bèlla Biondina L' Addio I le scoproìi o ; sti guerra. la e ; poeu bèlla mia i e personagg : e in « s' (1) fanfarone (2) CIOPP - priamente se - podariss fucile — che chiaccherone per eroe BAILA - (£) GALITT (4) BAGAJ - della BALL addìo se che - Palle ha vanteria sesta eccitamento bandiera che cuccagna. rabadan ! di paisan nost ! pimm : pòmm ! ti —- là ti — chi per che la » guèrra pòmm, : piant » la e intant crappa distruzion ! persègh ; l'órt gandóll, e de pòmm che : capitava fà on ! gibóll tal disaster on (10) tèrra. sbragiava se a l'era in trovava se cocumer, sui su taj fà mi! sass zucch, in vengiuu mai vignoeu in » eh'hoo a rItalia ! Che Giulaj ; nò Tant trovà che i l'egual, i tempèst, i prìnn, innondazion, (n) — Con front nòster ai dagn bombon. eren scriverò — ; e in nùn bagaj (4) (5) nerale, rifletteven ed — anche qui è gonfiature detto in - chiacchere questo ultimo — BAGOLON senso e - popolo chiama pure og'gi - così i chiamava Tognitt - Toist soldati tedeschi (conigli) ed Gniba - - i tedeschi Zorocch - in ge- Toder Slapper. - (6) BORDP:LL (7) CADREGH (8) ASCA (9) REDRIZZ derivata pjo- li nostro il TOGNITT- come Zucch riviveven. chiasso - sedie - POKU oltre - guasto - dall'orientale BALTRÈSC — GIBOLLASS — - senza - danno Ramazan e - - coniare — terrazze all'ultimo ammaccarsi poi — RABADAN - — REBELLOTT chiasso - - - o tetto. il sopra piangere. rinfusio. confusione all'italiano rispondente piano CARAGNÀ indiavolata Bailamme che pure voce, deriva dall'orientale Bairam. giornata. (10) - ona mòrt ! « ai quèll sass De la nutrice. - l'era l'era - E bòtt. ancamò fatti dì di campagna, — terra man del Viva On E — giò vegneva Andavom (3) no Guarda — Ti — — canta in fioeu ti per Tomates, tèrra ! galitt i l'Italian tutt a O piscinitt. nòst tombe pur Gigogin ; el sic dava E cusin amis, s'erev e cantava, se (9) ghiribizz, razion confusion, — Boria — E la immaginass Tuscòss je cuntava, fà a vialjter anca de nòster larga, reclutava « entusiasmava tra nùn a coi redrìzz quaj per (8) — « in mi me che quand provaa insci. scusa mont, fradèj, alter che (2) la de de Vosava che el sii anca ! piscinin sui faa s'erom a sòrt Faci! tocca papà trà giugava che Che prodèzz mar, car che s'cioppetad insci Se me cuntà sto pont Nò mè el tutt I ritard, camp, tiravev s'era baila, * confusion gran papà, rest Quand mi in Tucc Sui E la legnad, bagolon, baricad, parli, ve Nassuu — sui camp, nòst avevom : vialter quand la tutt Là Ma in De el de e caragnà. sto part (7) ; bon tutt del ; pù. podeva ne tavol pugn quand poeu Che canon de de de baltrèsch sù ! fior pont sui (6) baricad De De invidiada, tant al in cort, se i i e pestavom Asca incadenada serva per nostra cascia per faa d'avè sègn glorios, cadregh gibollass di mòrt fortèzz, davom E sègn i se Se De perchè i bordèll d'011 diavol, stracch Fasevom E Anca che in cà, el faseva se Fin demòni on in strada, E devono si Fasevom — solletico. — ragazzi. CRAPPA (11) 8 GANDOLI. - testa PRINN e - — di nocciuoli GIBOLL anche - frutti — COCUMER - citriuoli SBRAGIAVA — - gridava ammaccatura. BRINN - brine — DAGN - darmi — BOMBON - confetture - dolcimni. POESIA Ma On dì el JL è « IJ « Hoo Che quiètt dà Al rèst Mi d'Italia s'era Quèll pù Quèll'acident Tant de Mansuètt, Anch me ben Per quell Per i De cambici immaginass ? ghe el Cròatt, El (13) capii ben, De E scigolìn, Me Fàsevom E E che, Che in On dì che list de la mia A Cara « « I « Lor del nònna No gh'era mè ch'hoo cosse che de : indirìzz o Vegnuu Passaa E i el sconquass, vegnuu (Tutt in mè in che Vederid Tuscòss La piumazzin nòmm Che tiren i la E cambià fà che L'ha in tutt la i bulardee gran che quèll fin di l'è a nòster pensaa Fasendes in nòst. E tèrr) a el el missionari ! hoo tòlt sii (20) mandai la fa a nò per ma di giò de fass strango]011 fidegh SPAGHETT Uno - zio el sò come cèrti fà ? se rabòtt dal rosegaa sai (21) fèl, i e peveròn scherzètt, del i coeur vòlten piang slargà tutt i ài, quant In mài e i anca in tragedi, comedi, cambien 1 de bosin de la l'è pu el el mè faccia sta so sti contra ut tocaa. in burlètt. vèss rabiaa, de fioeuj cani, del avend in la sentii de fila de mi tila ferii in sto el vìscor me de e Veterano l'è quèst i contra gir, tucc se tal Veterani, vèss sfilapprament i on i nò pestada a cèrto per de inoltra e — sto... dèbol magon su Dissimili ritirass de reson che mè toeumm Che càs. e m'è dorica medegà ; no che rultima Per (17) el tòrt furent storia In Slapper, d'on porch ven foeura a (22) animai, dì : consolamm di ! filapper compliment 011 de famm. Pàs. filacce — (15) fu poeta chierico sino a tarda età ZEMTNARI — - seminarti 111 — paura. (13) GARBUJ (14) del SE garbuglio SFILOZZAVA FILOPPER - PIUMAZZIN (16) BULARDEE (17) SLARGA - I - anuffio PEZZ - — BERIN sjìlacciavans - agnellino pezze di — tela SCIGOLLIN — - - - diceva ultimo accoramento. - ed - senso Casa TO.MFUDA senso - Crespi. - Zuccona e CAPII anche ZUCCH anche la - Caea tonfa - che - buccia divisa, specialmente dei altro nomignoli la dati militare dal qui - nostro popolo e di filacce per medicare le ferite. l'agitazione. allargare. narmt 9 RABÒTT (22) SLAPPER, altio VISCOR è delio tedeschi zombata fa la materiale e ciarlone frangia a tutto morale, per qui è detto canzonare - in - - barabba vispo dei — LATTIMELI., nominoli - panna alfìbiati ai montata. tedeschi — TOFUMM IN ' — DE FAMM - da fare a me. ' onesto STRANGOIOV N JJ - (21) — ai d'Austria. Stragoglione. piumacciolo il chiasso RUSCA (20) facendo filacce. - MACON (19) si scricciolo. SFILAPPRAND (iS) quest ultimo cosi - ! dà andèmm, vòlt ; Gaetano (12) maa, lattimèl ; de quisti, post civiltaa question pee anca pensa insci ? giudicarti càs De andarà la de scousquass trà on scopelòtt, ghoo Savuu De di l'è capitaa che góss pee el nagòtt Diseva (16) La ben tanto ! cafù, nò sul finèzz vèss Dal che cerchen reson i coi i Se Per e bòja tasè del còss De cognòmm. e guèrr, uniss, a mi (15) l'umanitaa E Vist fa l'onor nò anca quèst m'è d'011 mètten in insci pussee, apparten a poeu senza tend Senza me (19) ! cosse in tra g'hàn E perchè d'on cessaa squàs che quèll Perchè cà a ghoo pensalla nò pròpi Che — grand poeu sbappaj, a descor, numer se a brontolon— Vialter — reiissii tèsta ritard vòst de vorariss Come mi ! faa nò, bagaj, nòmm, faa ? e l'hoo Tucc Rè, bigliettin on Ghe E el hoo g/ti rispost el pòdi Fina chi filapper Garibaldi savè lee lovorà a in tonfuda Che Perchè sti per su miss dii se po darani mè quell'etaa, a struppiaa, rèsta, me ridicol loder on Ven ingenuitaa uman intenta nonnìn, avendom Col santa nòst sèmm ghe in disimm sentii ona Del ragionà l'è pur Se a sangv hoo tìla, Ma Hoo ferii.... sfilozzavom drovassen Savii i !... quella per ghè ! feniva sfilapprand, Tant (14) medegà per lavoravom come E, -I bind i vera, senz'alter del parari ss Da pèzz.... in adèss Se — succedeva i brasc, 011 berin, on prodèzz !... sfilozzava l'è zucch e nassuu vèss L'è Se Turaa, a : penser despiasè Perchè comoveva, che piant sti Che s'era de o (18) ! consolazion, conscia a, Cont — gent ; i insci magòn gran si surbuj mancava ai sott garbuj, sò Ma « chi chi gamba la dì podè ah rusca, mi, ona gioja, eie Scmvi aneli el resta me vòstra senza la cont L'onor « poeu dii, quèst la Veterano L'hoo Ma tutt con portà no Vèss dava ai fuss vòster Ma matt, che pensà (12) Zeminari !.... tornaa anmò pienta gran scouquass, : quiètt, che quel papà me spaghètt che libertaa in prèt?... a tal on talment, la al rivoluzionari on mandali deventaa sont Per l'è Gaitan ciappaa consili bisógna faggh educazioni, el vedent tutt sto prèt, 011 barabin, Gaitanin, Mandà E mèzz dà ghe 071 El « zio on GIP - POESIA BALLADES FRANÇAISES VOILES LES DE NAVIRE MON I. étaient Qu'elles Puis mon navire! leurs soupirs. Mon noires, des les port, au vents L'ARRIVÈE argentós voiles de Nous voix. posèrent y et le sur ombre son regard sans glissaient fin d'une onde morts, sans rivage. mer. Mais voilant d'un l'ombre l'eau, passe furent le cornine a nuage nos sur ]a yeux vivre paupière. Et gris. pensais je souvenir, mes : sont-ils ne voiles, ces compagnons, mème plus l'ombre de la les Sur yeux. lune l'étendue tonte répandait immense son de u des Liyre mer Visions. V Piétol alsér Gli' è Au com'on è ad muc 'n sugàtol stàtoa na L' ma PIÉTOLE è sonetto è con 'n 'd « Ils « mer Ils sont de la vont dans re- ses yeux tout qui à coup bateau mon argenta tonte mon sombra l'écueil, sous mon al da d'intòran case picinin dal « pu un étaient qu'elles noires e d'on d' trema le e el sol in dia canpane un po' faciada le dis prima dal d'andar via sesìn Paimaria; spessiaria, sugar L'è dal as in coer, sent l'anima 'd na die gran Virgili sef, in dal giardin malinconia... Dsem pianin ostaria poesia. presso mantovano Mantova, » Adone ove di prossima nacque Virgiglio. pubblicazione, con prefazione 10 di Gaetano Crespi. Nosari. sou- voiles Fort. giardin. drogaria, 011 villaggio Canzoniere senza les (1) al in de navire! Quancl putìn, l'è la campagna ognuno sa, tolto eh' tabachin, c m'entouraient visages MANTOVANO) cesolìn Virgili paiset frutaroela come è fixer la surent port, in (*) une regard Paul on intórn'a ingrotolì Questo le chanta: n (SONETTO e li ante r loin au lumineux PIÉTOL la qui quand rires. mélan- de Du la hune: sur voulurent sirène ceux De la colie. (1) cornine m'accueillit. J'ouvris mer, montai t r àme, navire? mon qui ceux La un cliantait sóraphin Une la des j entendis » mei', par l'horizon à J Puis longtemps. noire. Un cornine allàmes L'écueil voile navire image une II. DÉPART LE (I) POESIA LYRISME MILITARISTE POÈME attendrìes Sollicìtudes indigènes Le du mème militaire, de loin de bourgeois s i cet 9) quelque roi surette coquetterie de de et évidemment moins avec favetirs acquiert les bataille, disons le de certaine vSouci le entre soldat le femmes. à de visir le sur champs sans cupidement Un de la japono-russe, guerre la « hausse papier soit perceptible toutes distances mème aux afin On planer voir peut sur Paris, près la gare des de systèmes cerfs-volants superposés qu ment voyantes et (bleu, blanc, St. couleurs qui rouge) douter modestes les prémisses des essais sont d'un képilier trois d'un vue de l'exhaussement du les plans oblique-? cerfs-volants miroir et peuvent polernoscopique, aisément panache. que l'on munis ètre vise avec une a n d'épier les mouvements de l'ennemi; plus pareils dustrie! photographiques n'ait point enregistreurs. substitué aux cerfs-volants citons c'est..., du Courteline: tambour-major et sa lance à la hauteur la d'érable canne considérable. plus » australien,• qui revient dans la de main la du canne tambour-major jamais manque ne son en forme frapper d'admiration les foules. 11 toutefois est à sinon que le à sceptre lancé d'or pomme zènith au l'attente et mine le prestige de propriètaire son en ga- par le plus court chemin cluitc des le et plus retentissant le sol... la loi de la corps, proposerions nous une modification légère la : canne obliqués de tambour-major de niobilisation, est démontable en deux, portative plus en cas dessous longue déplorons de Strategi- simplement, de touchent ou que sans incohérence toutefois, vu que les deux frag- vue en seront réunis par une ficelle, et bien plus propre sous d'apcette Nous hoirs en ments afin indé- et curieuse- chapelier ètre différemment pouvant le boomerang au est qui Aussi quement, des en de- rémis qui, Lazare, selon militaire C'est expéditeur, gnant pas produit moyennes. trompe diverses déclanchement il craindre, de et ou , \ but, de leurs opérations panache, mortevi retraite. pacifìque, plus bestiai ite. de à morts ou sa leur doublé perpendiculaire veuves de plomb, en décomposition, douloureu- les visions leurs leur pour service montés, ramateur. gaz des de i son à ors de ceux un réduits pèché de à tète « corps au fonctionne post générateur ou une adhérence explique leur chute la » de Qu'il du » des que corde qu' porteurs tige qui ce il qu' de modèles contre aprés encore d'autres modifié empèche parfaite une les resurrection de porte de yards gauche cas par pour utilisant simulacre ci bon, d'un mieux empanaché semblable à ou que « l'avons nous que des muni la le Centaures, necem, fournissent ainsi, et post de tète « dans celui de mais frères, tournant assure dirigées ceci a ballonnet profitable gni, non sou exactement bout a y accusations automatique, un les d'un moyen Wyers des que pratique se usaient en les et Un du s'abreuve restaure, se le et sou un plus armes il qu' il qu' pas fixer de L'Aéroplane des clientèle d'ailleurs ; ainsi une panache des ainsi d'acier jugulaire semble ne nécessaire nature modern-style, sa soit monture, l'aisselle portée L'agrandissement aitisi contròlant la rémunéré quotidien il et son il dans apprécier section. porteur au au milliers quelques de désire casque système centre La imprévus. » l'appareil; chères mettait de guerres de droite descendent à fumants, d'offrir à presse évaluée à imprime bourrasque au mouche, millimètre ij2 émerillon Un mèlée chène, d' piano tout L'agrandissement des de l'on les tous victoire. fixé est contenir pour la si Dans Lecornu. ingénieur utiles de vent à canne spéeialement et le V fort système de moulinet couronne un poule, candeur perfectionnement amène, en la progrès lequel des nous, remarqué de petit eie sont soufflé sens Le faucille. une changé: ont nouveau. rapport un quotidien sement du qu' neammoins entretenir d'une toujours nouveau, à temps par souci droit sait étre qui gai pleuvoir d'une peut feuilles les par Aussi precieux bataille, louable le les de de et de bouquet pieds aux contraste inèvitable était faible de que dessus au pot-au-feu-bouillon et Mais éblouissant: du ainsi donc, flottant très empècher quel Et ferme appareils ces de bone. multi-cellulaire grand cas, cervéau et hannetonique (melolontha vulgaris) Druides... le IV, à la haut le lancé importante dans toujours pincette en gènéraux, gent nonobstant champs offre, satisfaisant des décliner panache, aspect peu Henri Le étoiles. apparemment à la également la de moyen actuels laisser fulminant part une PROSE militaires éternellement le est consacrò maintenir est Nos édifice. le volant ce soldats les envers raquette point de courage, densité (sa le vceu les tète la avons nous ne au nous, notre sur fait avons nous - à longevités nos prestige, ce dont toujours reconquis, et à panache, . obstinées et EN 1 forme à des gestìculations artistiques: le bilboquet militaire. in- Alfred courante 11 Jarry. POESIA IL CICISBEO (FRAMMENTO L'eminente fratello <( di sposizione POESIA geniale e gentilmente messo i manoscritti tutti del parte una brano un veneziano poeta rappresentato numeri ha Sarfatti del inediti suo ,, fascicolo mai Cesare avvocato MHRÌ0, del Sar fatti. di altro inserire bozzetto in in comico in dei tino di- un un PIERO. in atto PIERO. atto. qualche dì ciaro, parlo no riguardi go L'è mia La innanzi qui (di PIERO. — vegnudo geri sè l'apuntamento. a Ye che zuro poi se sempre un in Vintiquatro un zorno.... le ore xe fin che in stago pena se no vedo.... ve Senio PIERO. — MARINA. PIERO. do corpi No — e M'avè dito ancora cambiò Piero, No Dunque - stè chi corpi sia coi far no de tardo o se non parola PIERO. — MARINA. Go — un Yu flà me la testa scondè un ben a torsio, Doperarla quela sirena. che Fin co Cosa domandè? Marina, perdonò. qualcossa che no conta el anca pretesto, perchè, pur torto. Torto quando che i scansar per scàndoli. convien perchè se voi ben. pericoli, volta Qualche tropo longa, anca métar gnente, poi picoli un'ociada, e la su strada, a proposito; ve trova 12 mai fargliene far far intopi, quelo che quelo che senza; se voi, poi. se par? Ve No avevi Sti riguardi, Massime, capisso... Piero, dubita nissuno se no prudenza, po ligai Ma lo un vegno; prudenza, prudenza usar Seguité pur.... me tuto visita una pena E co ormai vegno? MARINA. el piombo nasser MARINA. Se speci fa. Torto.... gavé de pié far Incidenti, accorgendosi in ch'el quel dopo: torsio, trope. discorso ? (come — Mi ? un'anema.... vivacità, sui rampega démelo si, ben, Bisogna do go.... falope, Una Savè E — Per conte me dise el cuor? L'amor, più co e torto che tei Rispondé. Bisogna NO MARINA. se a gavé in cossa ( imbarazzato ) — Andar momento quel'ora.... in dise, testa ò se Marina. boca, MARINA. PIERO. Podeva... — PIERO. smara podeva.... No MARINA. PIERO. la tegno ve qualche imbrogio. ogni frase) prima: la ga Piero, NO no dise in go parte Piero, parla no' 1 franco, Co' 1 fredd Marina cara MARINA. S'anca po'' un mio cuor Marina, quelo ben, quelo ch'el No'1 Cara PIERO. el fa sta ( sottolineando — El Ye sconciò vogio. a savè Lo — goin te Qua — MARINA PIERO che Quel — Caro — sapia... prossimi PIERO. MARINA. qualche mistero. Gavé Me Da - oci MARINA. TERZA MARINA nei Misteri mi? Che — MARINA. SCENA ben Yarderne compianto Pubblichiamo bozzetto'comico CICISBEO riserbiamo ci e Attilio a VENEZIANO) un ste sior scolto...... ve miga sto scolto, zorno fìsime bisogno ma tute per de cavalier la andar capisso gnente. no ste prudente. cautele, tesia, coi ste pié bele de piombo. POESIA del ringrazio Ye l'amor, Ma pensa No'1 sa, l'è imprudente, L'è l'amete no tradirse, non per no' 1 storie, l'è no' 1 varda mi ; per PIERO. in ziro, tante fin MARINA. o Brava ! usé Si — l'altro, presto sarà ne e liberi saremo paure ch'el Marina, volé, coi — Ma sospiro, un modo un Senza tanto quelo che vien In cussi, trategnir ardito, calcoli, fè la no colombo. un quel che l'amor Piero, tante a Come de resto, caro No' 1 Ma caldo libero, inzenuo, Gerì far a tien ne lassé modo a quel che d'ocio, ch'el prudenza, ben, alora, e MARINA. Si, — l'è più L'amor — più e gh'è nissun col ma segreto piacer el che consegia. ve farò.... vostro MARINA. E voresti, vu più Piero, PIERO. dise Lo — no MARINA. i eresse PIERO. Co gabié bisogno si MARINA. — o no gh'è zira quelo MARINA. — Se xelo de che Paraventi, Me No par là Venezia No ne son S'el 0 nova, si o Che no Che la MARINA. far no el dirito. Ghe dì gelosi. capita posso L'è voi chiara Ma voi? Un solo in à largo sta naturalmente darve torto. al fortuna note e come Ma el in sta in — E de ale sa quei che dir che la Proprio MARINA. PIERO. tase zogando e note per quelo che la ritrato mi, cara Marina? Mi quei, de sentimento qualche lamento, se fa bua, farse dise bei la so se mua, dama, la brama. regola.... qua poi non amar, no me par qualcheduno La fusse de morosi, Tasé, vegna son cibisbei, compagna, in vero! preziosi fiumi manda lustra, un abili spande casa zorno serve, de volte, no pur Sti Ch'el tondo, e amor xe soliti voga, galanti, impomatai, PIERO. sol. virtù, a tanto dubi? MARINA. mondo! e dei vostro PIERO. tien drio mario? quelo ch'el piase circostanze le ch'el putelo picolo ga ne xe quei che insieme e mete cagnolin de s'el De sicura Come? ancuo Che Marineta. marii — Licardini, teme smania ocasioni, ben dubitar prudenza ama sempre ben. prova...... sta fusse PIERO. Dirito.... Convegni. No ma dame tante dirito Si, se ala me Piero, piena libertà, e verti, giusta. le provede, parla prevede, amor MARINA la tosse el podaré Ulto s'é chi star ; Che calando va Via che Pancrazio el PIERO Se la cavalieri d'oci tanto podesse gavesse Pancrazio.... Gaio più métarlo Savé seca. se de sa convien, ve digo adesso... no me se tanti Che scrupoli, Marina? cuor, Magari Magari Ma mio fisime — co come vero Secondo gnente fosse che l'è proverbio, tossir caro, Sarà... — Ste el che come [affettuosamente) Sècativa. De del Che publico anca — Ma E in pò CUSSI E1 Se métarlo vegia, dà. PIERO. Ma ch'el dubita, coi scòndarlo.... poi tornaremo volemo. PIERO. PIERO. finia. sarave ben bruta lu Pancrazio? Se sa. nu. so gelosia, Attilio 13 Sarfatti. POESIA ILARODIA Se alle braccia e ti Nè il si di grappoli nascondersi, istorie entro pergole olmi ; là. e qua ch'io, murmure fior fantastico, d'Austro il mio polline, cederai, tratto Il tuoi sdrucciolano dolce ah capelli Sol vien sorge per peso i cupo d'acini ; scoppiano, gli omeri: mio venustà.... ristorar bicorne. gigante chifel, per lucciole, incipriar. sul fievoli Persefone lattea di invidi, m'intridon vendemmiale core, il ama sanguina aspergono muta grandine notte letto filari fuggevoli una de' manto i tal mentre via narrano doghe sue rigurgita al Sovra vo\ te lunge all'invisibile piacer. pur gli e grembo un di o m'eviti, a d'amor. e che le tutte mosto, ghigna che l'eterea innumeri d'oro Invano do in sen, sotto ' putrì, pampani nell'aperta ebra vai discinte anco che versa bocca i l'odorato qui adàgiati cerulea chicchi mia tralcio un Vieni semivergine, o diadema stringe, tazza monili s'attorcono assurdo, tue, marmoree muscoli Intingerla nella offrirtene un boccon ! Vitaliano Ponti. 14 POESIA ER DIAVOLO CHE (FRAMMENTO SE FA FRATE ROMANESCO) A C'era Nu' vorta una je riusciva Pe' via toni, Iddio Che rimbombà' strisce de J'entraveno Li scoppi Che Pe' De de li c'era. Che — Fò secchi, s'infrociava e un d'un vento boja er So' Oristano, tradimento a stecchi più vecchi. Nun Ma De frate camminava vedeva sentiva tant Come 'in una la a tanto Vidde ' Sortì E che na da la Brutto, De Che da conto che che fiamma rossa, fiamma un omo peloso, sbrugnoccoli la un in co' in er Eh ! so' Che me secco 'na de e la la e Nun er più chiamato? ciò de la un — — fece quello — Farfarello ! la a li moda tre puntini coda. moderno cavolo pe' de via l'inferno. quelli belli tempi in corpo dà' la li a boni avanti le persone esempi la : bottega strega popolo minchione. vanno monno crede le de cià n'infischia se de e manna' pe' nun er più ficcavo scusa bosco ! So' diavolo er passati mago Oggi momento io ? diavolo er monno te spaventato ner riconoschi ? l'attaccatura Che Chè Chi conosco so' conta frate er scappà frammassone nun Nè fronte punta un chi Ingarbujavo tocco te me Farfarello Der campana dava tutto fossa toccava la sai Quanno convento ie una tutto locco, d'incoraggiamento. voce Quann'ecchete der croce bon locco nun Che Co' Er Nun Farfarello Sotto lamento li lo de sciorto? s'è Ah ! So' fulmini sconocchià' te Nu' je strillò — cercava via ! Va' scrocchi ! a sei ? Mentre campi ! er pareva l'arbeii convento ar Chi — nell'occhi de e sera lampi cascava Soffiava una scampi ! ce li Spaccaveno li L'acqua rientra' che tempo orribbile che der Che Le de frate un Mifon. più certi s'è nè stregonerie sp3ttacoli cambiato, frate ar nè diavolo li nè miracoli a mio, Dio, !... secco, mucchia un naso a beccp scucchia. Trilussa. 15 POESIA VIVIANE Une fraiche, odeur bruit un y Sous Elle les et feuilles, cachée imite, en la de fouillis un Vers fée. A fleurs, l'heure rire Souveraine la Dans L'eau Elle miroite des voile se comme en couleur la a du dentelles de Sur les regard. son Des rois Mais Les violettes ont de monte langueur une l'herbe Viviane reconnue nul robe des a front Son de lueurs variable est son et piane : Et Et d'argent, changeant est coeur pouvoir Elle devient féminin s'insinue irresistible à la clar au pàtres Des serpents de voir, cru brune de glisser verts leurs le lune de Vers elle Parfois, plus crucile est ètoile belle la parfois et Vous : Viviane Elle porte est en plus ses puissante mains le bras nus Et que les Tespoir magiciens et plus sont couronne le sommeil le est Son ses bras, la mémoire baiser magique est est et près plus un froid cheveux sont Chaque matin, defaits elle est et plus le simple amour. la bonne mort elle blonde ramée, aimée votre vous femme la hésitants. accords ses j' attends que — doigts Vous des effeuillent avez oublié les corolles. paroles.... vous le savez bois chanté, l'éternité appartient depuis vous l'a merveilleux — — — — Elle est changé a tout, de de nom, vous l'avez voix et reconnue de visage ; passage. au réveille rombre en de que ses pas tous les désirs anciens brillent des souvenirs. Vous l'avez pressentie et et surtout l'avez vous vous 1' avez rèvée retrouvée — aboli. l'oubli. les que vous belle, d'elle, rève soleil elle la sous — Elle Et Ses en ses tremblez.... Longuement, Dans véritable sort, songe, enfants le en Voici : et approche, Elle que que des table, sa — A Plus nuit. — ses elle dites vous Malgré Et luit chaque jour, longs, très printemps jette Qu'elle la cils reconnaissez vous Mais minuit et ingénus, yeux long belle plus est trompent les passe, Vous ont elle illusions ses Elle Des d'or face sa vu la comme et — Le Son jamais lit son tremble — ed perles et partagé n'a renaìt, Elle Sa ont brune est crépuscule. brouillard. Elle Parfois, elle du croissant du ambré chènes, d'emeraude palais un fil dissimule se gris et foir. le comme rousse regret lointains yeux le Lorsque rode et le a persifleurs. s'attarde elle fantasque, forèt, qui oiseaux des suraigu le où vague est décevoir, et promettre elle couchant, le Elle Le sait elle Ondoyante, étouffée musique Viviane est c de trame vous pour vous vous des endormez jardins dans ses et des bras ciels éternels. — dorè. Renée l'aurore. 16 Vivien. BELLEZZA LA DELLA Con haeren, ili le termini questi Veuillez risultato oltre Della si italiane, occupò Jules prose essere de nè Maurice ce que rivolta i nostri diffusamente vons cher Régnier, Barrós, Jules ci che caldi di i favore larga e ringraziamenti. De Paul Jules Bois, Albert discussione In della nostra à l'Ombre liui de les vons Orthez, 5 Yielé Gu- Griffrn, Ernest Dauguet, Gaubert, particolar ringraziamo la e inchiesta modo i la con mèlent se elles qu' Gii la Septembre il e mais l'Hellade, de mers Poesia un aussi dire éclate race sur si et si paisible, le de la donnent sans Temps di d'I repli- sur la terre Monsieur, le sans repos, visage grande et si Eleonora Duse. votre de miracle tout lettre et toute de noni cycle nouveau clier que admirative sympathie. — * Isère. Comtesso tends alla d'Europa hanno commentato Giornale quali voudrais Merci, 1' amertume dans il signore più grande simpatia. les sur intellettuali più quotidiana stampa Les Italiennes. toutes poétes Dante, di tutte le Purgatoire. Je iiiedi Francis Claretie, Pupetières- Vivieu, du de la inspiratrice Ganderax, Raehilde, Margueritte, la de. votre Mais anx publié pas beauté tutta mon 11'avoir la Mockel, Marie profond, "aujourd' d'Europa italienne. ? bien letterati e più eloquente. Victor e Curel, ilGcizette Mal Londra, risultati point seulement. Francaises nè immediatamente l'attenzione valse Marinetti connais ne de pensez Je Je maggiori poeti Yer- iwpressions non Mon ai più lusinghiero, Francois Lemaìtre, crescente con Pali e en di risposte inchiesta la catamente noi Emile Saint-Pol-Roux, qui pubblichiamo. nostra quale rivolgiamo poteva Henri Payen, che quelle a ou vers non Mauclair, Louis Kahn, Parigi, en le infatti Camille Peladan, da Noailles, de Comtesse en ajoutantvos ottenuto Ricevemmo stave dire italienne Il l'inchiesta la : notis femme madame Jammes, chiudiamo Yacaresco, Hélène e Francis di risposte "POESIA" DI INTERNAZIONALE INCHIESTA ITALIANA DONNA de main 1905 m Francis MANOIR Jammes. DU BOULTOUS, bien Mon Cher • de votre Femme rait-on Il l'on demandez me enquète ajouter pense à sur la quelques lignes Beauté au inspiratrice Quelles louanges, pourtant, d'Italie. semble cher FIN1STÈRRE. Poéte, Monsieur. Né à Vous CAMARET-SUR-MER, à une que votre la gioire si naissance doux et de la vous pour- Botticelli, Vénus, — ait — eu et lieu próférez, une tuent vive! de en espagnoles. des sijjet Marseille, j'ai grandi panni seule une « Eli bien, je l'italienne femnie; et les encore, dont massive arborerait mammelles et pha plutót menue ou, l'espagnole mieux siamoiserie des italiennes afficherait la trisettes fondent se elles Rosa bandeaux, et si consti- plutót la Jose- nichons. Or dans réaliser cet idée, mon de précipité ce et pèclieresse de fleuriste plirasant la est elle Jules *••••••••9 • est de facon ainsi d'Italie fidèle à rendre celle qu'à Séville e hommage natale, à la à tout d'Espagne. beautó ma en la beauté la Naples. par le dont toiles de *-é puisque l'air Que l'ai Et Paris l'ont voulez vous dessinóe d'ètre que de immortelle faite voyage bien une chefs le reponse, ou l'air blanc de d'or, visages Sanzio ou oragetix le blessant pouvoir de vos figurava di compagnia Rome où morte pourpre Profil Que trainìez de de la Francesca, versiez vous s'imprécise fu chiesto di gioire et de lèvres toujours des vos cris, moi Monna Lise rèves sur feu, Beauté des femmes je lieti lignes et les sons qu'un se mèlant souvent les demandent mes à d'un vous cyprès tout étaient hui dont bas, épanche accord et lie le soir les de e molti son e geniale artista giovane Desdemona sulle anni, nella scene lettori il nome di attrice questa d'ingegno. e di riprodurre vedova la dell' illustre esaurientemente alla seguente lettera Ernesto tragico domanda della Rossi surriferita Villa, : 19-8-905. e rappresentava Ofelia la era Londra a, le parti Enrichetta signorina di Giu- Cattaneo, la compagnia andata sia mi finire. a rammento Rossi passò (Così mi di averla nelVoperetta scrive il udita, in e Mazzei ima poi non so (1). compagnia di fraternel, est sans yeux una Giulietta or molti quindi che Desdemona lasciata come mince et lisse operette due Nessu%o si e il mystère ad brillante d'Italie lythme l'ombre sua yeux. appel : altre Béatrice o tre avvedeva scadenti più povero sciojido Comrnent m'en que Varilaeven. Dalla Ora Vont da Rossi, quale risponde veux che Les alludeva VI) e Rossi, bellezza Evelina signora lietta, du musées qu' aujourd' nella Kahn, mirabilmente Ernesto L'attrice soeur les jeux. la Vous en parigine. dise nous che Siamo la fìs je 1905 Septembre fascicolo V (vedi risposta Venise meravigliosa dans les souvenir d'oeuvre - comme garder veux 5 le Liege, j'obeis, Ci Que sculptée que dans plus c'est et Il poeta francese Gustave Sienne Margaritone était et : baignés portent les sur Tintoret et de Bordone, celle yeux resplendissent l'uiiiquo rues, les j'en inédit?... sonnet D'ITALIE rose Combien Se de regardee les donné italiana Vous Et visage mes minile grand poéte VISAGES O le Pendant je eneo re Mais sul- ami ! petit ce vous mot, un : gioire maitres dans ont Aimez la eut déesses. que excuses, • Michel-Ange. Italie, cher Titien, de, Elle par Sai n t~~J?ol- Tìoux. et corps Ces cher • • Veronese. Tibi. Mille poème; j'y joins un ferame italienno la Grece s'embranclie à Provonce, domaine qui par quaud — envoie vous La femme italienne demeure à ma demeurant do femmes les toutes Je belle, Voilà beante de la marseillaise dis quo • Para- marseillaise. la : Lemaìtreje belle plus reine de et poète madone, • de cher Mon à hybride parvient ètre Ernesto lui, anni dopo chi operava per grandi che il lasciò la miracolo attrici, insegnando pazientemente, ritornavano nel di far j) a, ss are il miracolo ma tanto ? Vacar&seo. L (i) Il cav. Mazzei fu segretario è lo vero della compagnia Rossi. lei faceva che nulla. 'affezionata EVELINA Hélène Rossi. compagnia ROSSI, la~ AURELIO " POESIA UGOLINI GUSTAVO BOTTA HA PUBBLICATO CAPELL : Aprii - „ Night GAUBERT NEST nel I.° La Fascicolo: nave NELLI PAUL — ADAM L'Aquila - Conquista (I. A des Refuge Parte) d'Ouest turna CAMILLE PONTI REGNIER DÉ de Fredegonde the lake MENDÈS LI - BOWLES TADEMA Armonia - LI - La - Y.°-YI.° rosse 0 Fascicolo VITTORIA — versaire Heimnarrts — main SEM — tent by BENELLI crowd A (II. Apologia - Parte) — Le FRED. BOWLES Ftè Hidalgo MARIE prince sonnière F. — maisonnettes di Poeti STUART - CARDI Conquista Yama matin HUGUES MERRILL Eros PAUL di ER\VIN poéte — F. — — (II. Deux - R. au LÈNE chansons du TÉRÉSAH — VACARESCO Ah! - versi Nella petite des ticata gemelli Fascicolo: SAINT — GEORGES Elègie d'Antonimie — — ARTURO COLAUTTI FRANCIS GRIFFIN Antichi Chanson zone — F. CATULLE STAR - G. — T. ETTORE — LUCIENNE P. - Les Les - La - — - FAGUS — cieco al — — la mer SEM — EMILE PAUL — BENELLI - GIOVANNI VERHAEREN ADAM Le - II padre mio MARRADI Tempete - della PARIS SEIZ1ÈME ANNÉE 26, - Paraìt montagna et - — le 15 VACARESCO — — — Alfred 1 Jean Lorrain, GIUSEPPE fr. 25 | : Un Six an . . . 25 fr. 14 fr. 8 fr. mois. T. la un da cui Ponti - PONTI L'aloés JEAN - GIAN — — disastro. . Trois mois. . Carli scrive del Bisognerebbe per il storni Frine : a da Roma fare una nota trine. invece Mancano nera , intero Un di due esercito di vera ; virgole s'è poi ammutinato. Eh, già, quei militari !.... » - - — Nella al 4.0 poesia H tregenda di Gustavo Botta, verso devesi leggere cavalcano e non cal- soirs Terracotta — PIETRO À VAu- giubba - VERS Ecoute!.. ET PROSE HÉLÈNE — Directeur: ESHMER — RICHARD PAUL FORT CAPELL - Rue Boissonade 24 - PARIS L'ERNITAGC SE1ZIÈME ANNÉE mois fr. 1 50 ... Un Six . ultimo nostro danneggiato. bizzeffe, LITTÉRATURE ET D'ART Dircctcur: Edouard Ducoté an. . 30 fr. 17 fr. 10 fr. . mois. . ~ ci - FERDINANDO ROVERE Roumaine - Alla - IJrois mois . e stralciamo: recensione sottoscrizione PARIS ÉTHANGER : Ne ». francese carissimo. Vitaliano nostro stata di Ballate Les Mauvrais MARINETTI ivres-fous Vallette Étranger dimen- BRUNATI scrittore ABOIVIVEMKIVT Fraiice Les fu IVUMl^RO IvE .... à poesia PARIS - chaque della all'illustre venia cartolina, righe, Song. FRÀNGE Condè de F. lìaliade Vers - CASELLA - ,, « amico di - Da BOTTA Vamour - CORRIGE cavano. TUMIATI - - Sonnet - PAYEN spirata DOMENICO VALDOR — Louis Su - LORRAIN - CHIGGIATO FONDI ENRICO VITALIANO — GUSTAVO DAUGUET — MASEFIELD Delta — MARIA. Le HÉ- — REVUE DE Directeur: FÉ ANCE de — — DE ime Ier le - sur Doublé Signe MERCVRE | - tomobile Fascicolo: Speri JEAN — JOHN LUCINI MARIA Taormina. IY.° nostro una GEORGES — MARIE — » — RENÉE BOSIS DE PAOLIERI DE - RÉGNIER DE GIOVANNI — disastro Pantoum - Floreali terzo giorno del Mensonges Russo Tito ADOLFO — Tregenda - luogo lunga nel France can- Courtisanes HENRI Fascicolo: del Visione Melan- solita Lacs sept - de V Alba « Sul MOSCHINO KAHN FUCINI MARINETTI MENDES dedica (traduite MOCKEL - FRANCIS VIÉLÉ- — YIK° Ville BOUHELIER DE nel / - conquista (III. Parte) Poesie - — La - Sarcophage - Crepusoli colie. JAMMES PASCOLI FRANCESCO CHIESA -Aracne - la « GIOVANNI di CEC- inediti. soirs chiediamo di 111.° tomba solamente pubblica pubblicazione mauvais fais-tu? que Niet- a ROCCATAGLIATA FEDERICO ERRATA Il Il Sulla — VACA- Ode — FERDINANDO di di CHARLES Le - POL-ROUX - di Vento forét di - AUTEUR — ALBERT Olivo del POESIA, titol mort Albanaises SAINT — La - des pleurs et OLIVA di HÈLENE BASILICI CECCARDO glueck la bras Sofèrnia Le Fouzi- La - L' — LI poema STURGE- FORT partie) — rire passe vitrail re III. et - JARRY- MARINETTI di di pente UGO DOMENICO ROCCATAGLIATA-CEC- d'Yvermont) Elle - T. di CARDI GU- FORSTER MANDELSTAM Versi di — di tote de Les — Ziebernacht badìa poéme un assiegé Lyin- - El — PAUL ALFRED — 1>e — Le la Sur — Napoleone è nel GEIGER ai vous Das — la gioire Cesi — einer Là — GAROGLIO — Je — Nach — ALEXANDER LOUIS VAUDOYER sche Fileuse - JAMMES A — VERHAEREN CLAUDEL DIEGO BOIS JULES EMILE FRANCIS di soir. ce eli di FRED. G. — CRESPI — CECCARDO chausons VIVIEN HÉLÈNE — A. par Deux des Romance - INCONNU - Antologia - di RESCO Anni- - dell' idea RICCARDO — giorno Apuani Elle Parfums - VALENTIN — forteresses pastoral folie Gli - GAETANO Pytho morto — -Air fille La - Jeanne pre- La - ORVIETO et a CONTRI - Il - in GUSTAVE KAHN — Eris - Ni Le MARINETTI ANGELO PONTI VACARESCO Nooii - T. — — VITALIANO FORT - Rose à Rose - GIUSEPPE BRUNATI — - NEGRI Mattinata - DAUGUET Hail - Bohémien face La GIORGIERI CLOVIS — A - - Severed - SEM — coq di Mousmé. RENÉ ARCOS Apparizioni - — Renegat consolatore COLAUTTI PAUL — Lou - RANDEL COSIMO — Carmelitana LI - — ARTURO — MISTRAL : K. — ERWIN ALEXANDER — — I doni - ADA Lettre - Songe Abend - BOTTA STAVO de BENELLI BOWLES Viandante Palais - gegnoso AGANOOR Fascicolo: GUSTAVE KAHN — MOORE II. pour — — nel Deux VITA- — Povertà la — cienx VILDRAC nel CECCARDO — sonnets MA- (I. Partie) Ballo da alla Madrigali - - Festa T. de Vidole des PAUL Forst. - PONTI La - F. mori BENNO HENRI The - Mori des Forteresses ORIANI ROSENVAL not- pace — RACHILDE — - jolis — La LAF- d'Ltalie Poesie. - distruttore ROCCATAGLIATA-CECCARDI ALMA Le - des sabots ER- — JULES — PUBBLICHERÀ: „ Paysage - della NOAILLES DE TÉRÉSAH — ALFREDO Ritorno - POESIA BOWLES L*Aiibe - Sonnets - canto LI - FRED. — La La - CIPPICO — RICHARD — FRED. — L* Amazone - Chanson - RINETTI SCHURÉ MAUCLAIR Palazzo - EDOARD — MOSCHINO VITALIANO FORGUE BE- - KAHN F. T. MARINETTI — COMTESSE — COLAUTTI - LIANO CATULLE — ETTORE — SEM — GUSTAVE — amoureux — D'ANNUNZIO Amen ! - ARTURO — La melodie incarnèe Japonaise GABRIELE d'Inverno Tramonto - Montmartre - ANTONIO — Grottesco - Vento - Paris, 35 Rue de Sevres ,, . , ■ ■ . . . , PARIS - , _ , . . \ , SOCIETÉ DU MERCURE DE FRÀNCE , Vient de paràitre LE BOI BOMBJtNCE " \ • Tragedie satirique 3 4 en fr. actes eq pro^e 50 " : de UT T 1. - \A A T3 TTVTC7HPTT IL 1 lVljf\X\llN r 11 . de r Lfl eONQUÈTE la 3 • »-<■- DES " de (€ditions piume „ fr. 50 s a" - ETOILES 9 *■ * , -•" *• f _ et de DESTROeTION Xeon Stabilimento Tipografico di Bedaelli Vanier. Pietro — Borialo Jf. Jvfesseirt €diteur, Paris 8 fr. (Milano), 1905. 50 Quarantelli Quirino 9 gerente responsabile.