Issue - Blue Mountain Project

Transcript

Issue - Blue Mountain Project
Settembre
1905
N. 8.
TÉRÉSAH
Art
Yotre
Yos
est
mouler
pour
cacher
et
Vos
brulant
Mais
vous
savoir
pour
Et
vous
pour
savoir
dans
le
Yotre
dont
et
est
les
Ame
dont
le
Yotre
l'horreur
le
est
l'enfer
de
vent
chassée
s'en
Lune
de
lèvres
murée
lit
revient
loin
de
!...
metal
musicales
la
et
Mort.
d'acier,
sorciers,
de
dragon
immèmori al.
de
et
diamant
s'apprivoise
la
par
nicher
tempète
l'Orage,
d'or
seuil
au
de
de
les
par
sanglote
très
de
sauvages
d'un
tour
un
suicide
créneaux
sursauts
aux
mer,
tue-tète,
à
couchant
aux
bàti
éperon,
la
volupté
de
inspirée
tour
une
Lactées!...
sur
plage,
aux
refrains
l'océan
Ame
quand
la
est
torture
que
où
les
vaste
surplom.be
tour
une
meurtrières
chantonnent
Votre
d'un
nuages,
immaculé....
tenir
peut
l'haleine
sous
la
le
que
de
soir
sur
renfoncement
vibre
qui
qu'il
ce
Ame
tenir
soies,
asiatiques....
Yoies
des
d'un
chanté,
avez
des
haut
balcon,
au
agrandi e
image
visage
velours
éclat
qu'il peut
ce
l'ogive
sous
des
chanté,
avez
espagnole
d'une
animale
deployez plus
l'immensurable
avec
Et
les
vous
fleurs.
Verité !...
mollesse
froafrou
les
mantille
lìiarmonieux
idéale
la
de
élancóe
souplesse
d'une
ont
vers
le
et
la
dans
assoupi
langueurs
demi
à
pleurs,
en
des
ont
vers
soleil
un
dans
bourrasque
Enrico
amère
créneaux!...
vos
di
Disegno
Sacheti.
À
Désir'de
s'affranchir
de
l'Espace
du
et
Nombre,
»
éternisant
C'est
fait
ruisseler
C'est
en
telles
par
Soir
vous,
les
leurs
tètes
vieux
sable,
à
vous
C'est
s'en
vos
de
que
A.da
Merill,
Negri,
Paul
Vittoria
et
Flots,
i
de
L.
le
bave,
et
que
par
par
l'éclair
grand
fleurit
jardins d'été,
et
d'étoiles
fìlantes!...
des
sentiers
des
Constellations !...
inassouvi
le
les
parfums
l'aventure
désir
rythmée
de
voyager
suivant
C'est
qui
coeur
de
de
déchaìne
flammes,
votre
phosplioreux
rimes
ame
de
la
Nuit,
aveuglantes.
medaglioni
Kahn,
F.
d'ombre !...
A..
di
Giovanni
Colautti,
Henri
pubblicherà
Fort,
de
pluies
dans
esclaves,
Tour ivre
Gustave
en
enchainós
des
pubblicato
Marradi,
les
des
Désir
leurs hanches,
que
POESIA.
Stuart
de
vieillesse
Sombre
pieds,
ha
vain
sous
lave!...
sa
viennent
ainsi
genoux,
de
fròlent
en
blanches
JPOESIA.
Giovanni
rougeur
Nues
!...
splenderne volcaniques
aux
la
interminables,
leurs
le
sur
bayadères
rangs
casser
le
que
vain que
des
branlant
dans
vain
en
l'amour
Tailhade,
A..
Mockel,
Pascoli,
de
della
Contesse
T.
de
Marinetti.
Noailles,
Ftègnier.
i
di
medaglioni
Saint-Po 1-Roux,
P.
Claudel,
A.. De
J
Bosis,
A.ganoor, Hélène Vacaresco, A.. C. Swinburne, W. C. ITeats, Fred. Bowles.
L'ACCADEMIA
dal
patrocinata
tutta
F.
noi
stiamo
spensabile
riamente
amplissima
nelle
Arti
Non
più
evitare
con
l'elenco
autorevoli
liana,
per
affinchè
schede
singolo
di
lista
la
POESU
votazione
i
gusti,
dei
un
parte,
nostro
direttore
direttore del
Teatro
illustrato,
la
lista
e
dei
candidati
sulla
lista
indi-
Questa
incertezze
di
voti,
resa
sarà
necessa-
da sottolineare all'enorme
tutte le
tendenze, tutte
le scuole
per
in
numero
presente-
principali giornali quotidiani
letterarie
e
controllo definitivo
candidati
noi
terminata,
sarà
meritevole possa
che
di
distinzione
Scienze.
scientifiche
verranno
prossimo
e
„
dal
cura
compilazione
da essi
dei
ogni
senza
presa
da indicare
tale
direttori
nome
comune
Nel
"
da
e
votazione nazionale.
nelle
riviste
avere
nessun
La
ai
No tari
dispersioni
e
come
appena
con
tutti
degli elettori
massa
remo
compilando
per
italiana
dell'iniziativa
avverrà la solenne
quale
così
stampa
insieme
Marinetti
T.
la
diffusamente
occupa
ILLUSTRATO
TEATRO
„
Mentre
si
"
D'ITALIA
tutta
nostro
Italia
daremo
e
e
ogni
un
sarà
regione
delle
ita-
consiglio sicuro,
negletto
redatta,
così
mezzo
venir
di
e
e
dimenticato.
stampata
delle Autorità
di
sulle
ogni
distribuite.
altri
importanti particolari.
*
LA
“POESIA„
Concorso di
CASA
di
premio
da
&OO
Lire
Silvio
Angiolo
colte
11
DEL
il
sotto
ital
argomento,
lunque
e
genere
al poema
diverse
contrassegnato
mite,
l'opera
in
del
lettori
errori
di
che
il
di
a
Novaro
è
semplice, delicato, quasi
sincero,
mente
E
è
questo
contro
religioso
le
è
anima
vocato
pueril
Paolo
autore
Buzzi,
di
DePro
putazione
che
E
poeta
roba
fraterna
della
godo,
E
stia
traggo
noi.
fu
ed
è
ancora
sima
Pubblicheremo
i
versi
fantasia
prossimo fascicolo
premiati
ci
e
impresa di
si
dicano ;
di
dicati
furono
che
premiati
non
quei poemi
inserire
giu-
degni
T.
I
V.
fo
nella
nostri
immancabile
che
BENELLI
di
certi
PONTI.
farne
cosina
una
suo
d;
cagione
lode
indicate dalla
finale.
venir
retto-
Giochetti
di
voglia
di
le
legar
la
di
spontanea,
e
del
poesia
poetica
FOCHI
e
MONTANI
vero
poeta
un
e
non
versaiolo
un
cercherà
in
avvenire
di
certo
fiorire ;
ha
ma
vecchio
più
nella
scelta
dello
sarebbe
non
!
Più
carico
grave
il
dare
Questo
cioè
alle
piante
ha
offerto
vezzo
che
io gli
falsificazioni
chiamerei,
io
non
avevano
ne
è
di
i
Ma
di
poi,
tanti
e
fiorire.
a
mi
perdoni
intito-
libro,
questo
non
infine
sudori
simile,
quasi
del
ha
quale
ma
;
decise
si
poesia
l'invidia
il
tanti
dopo
l'Italia,
vorrebbe
marzo,
pedignoni
effetto
corse
suscitare
clinica
una
fa
poveretto,
più,
da
buffonesco
tempo
di
o
gotta
del
che,
pare,
sepulto!
Novaro,
Il
che
paura
fenomeni
Par ce
ricordo
pesco
potendone
altri
Pioppo.
vede
Pioppo
Questo
an-
strumento,
la
se
il
mi
fico,
mucche
sincero
più
cora
ma
con;
troppi
a
sonetto,
un
sgobbone
essere
che
umane.
raffigurante
lata
egli
se
espressioni.
certe
vento
natura:
vivo
ancor
un
che
quella
manierato,
E,
rado.
punto.
a
Novaro
della
materia
il
merita
al
queste !
certe,
troppo
so
come
di
funzioni
non
sopra,
vera
di
contro
Peccato
inezie
imbrogli
e
bravo
avezzi.
dicevo
come
nel
gusto. Ricercare
ma
insieme
verso.
sono
invece
le
con
que' poeti sconciarelli,
a
male
ragazzi
Ma,
è
dietro
utile ;
ed
detto
il
sapere
senza
inzuccherata,
razzo
farebbero
cattivo
insieme
fugge
poeti
MARINETTI
direttori:
mani
SEM
bene
puntino fermo alle stazionane
prestigio
F.
eunuchi
sonetto
di
poesia
tabaccosis-
quarti
quarti dei
un
la
:
più difficili che sia possile, col
cbil'
di
e
per
di
rimettine
rica
di
molto
carina,
d'oro,
capei
:
avrei
E'
molto
viamo
tre
pensando
ma
solo
ne
auspici
chiaro
letterati
Tre
scrivere
a
di
o
nel cervello.
e
mettono
cosa
riser-
preti
i
spalle
guardingo
egli
tornato
buoni
dirlo
per
Milano,
le
per
bello
dice
Ma
di
divino giovinetto
:
si
quale
italiana,
poesia
dall' incontro
tempo
questa
come
Novaro
tradizione
dalla
sincerità,
poverissima
è
Perchè
italiana
d'onore nel
il
qualcuno
10
e
il
guardia
alzato,
vieta
è
vecchio
special-
E
per
sano.
molto.
incontro
naturale
distacca,
il
:
piano
vantaggio
in
mettere
antichità,
fresco
effusi
av-
segretario della
e
volta
Ogni
certe
questa
disegno
impromettea
anche
Quando
Egli
vina
ritornava
suo
vago
di
verso
facile
è
e
il
pingue
un
vorrei
facile
un
poeta,
un
nel terzo
sano
grembo all'ombra
carezzare
che
molte incertezze,
sopratutto
ma
;
come
è
—
in
del
rac-
alcune
non
—
versi
in
forma,
così anche
E
fuori,
Signore,
attenzione
con
improprietà
accorgersi
metro, fu assegnato
Casa
superficiali
imbattersi
in
mandato
E
NOVARO
E
certi
usano
poesia
glior
Novaro
ha
SILVIO
poesie.
sue
fissato pei» la mi-
POESIA.,,
di
titolo, La
Scorrendo
"
SIGNORE
andar
il
per
io
il
nascere
prato
molte
e
vede
sole,
altre
le
cose
vede
farà
ch'egli
penso
al
opera
lodevolissima.
tutto
.
.
.
Ma
credo,
Io
Fratelli
di Milano
ostica.
loro
elegan-
adoperi
Se il
Pascoli,
zina
non
bijou
duzione
era
Mario
è
Chini.
Dello
i
zione
testo
inedita
di
del
un
fascicolo
una
e
Jean
lettori
trove-
squisita
tradu-
della
poesia
piendo
Di
gustare
nezza
di
traduzione
una
romaneschi
contemporanea
di
questa
alcuni
dei
dire
di
La
col
italiana
sta
popolarissimi
saggi
noi
abbiamo
veramente
interpretazione
e
per
ter-
il
suo
che
quelli
a
K
quelle
mirabili
eleganza
com-
versi
potuto
per
di
cose
bestie,
che,
se
bell'esito
con
Novaro
genere
K
metro
bene
sarà
.
M.
E
fi-
stile.
su'
quali
trattarlo
col
cieli
pe'
coronate
terzina
una
che
chiaro.
spiegarmi
la
prova
il
monte,
Di
quel
rime
eran
torri
su
tosta
due
è
verità
di
mio
ramento
qualche
montanara.
Egli
lo
di
insegue
col
insidia,
lo
quello
sguscia
con
la
quel
applicato
suo
cauto lo
e
tre,
de\Yamaro
di
un
terzina.
alla
carne
:
quest'altra
:
di
E
gione
viso
un
fanno
simili
a
ali
per
visione
sè.
:
lenti
cocchi
andare
rose
dove
spiando
folgorando.
purissima
del
tempe-
suo
che
fieno,
nacque,
gli
piacque,
sereno.
tempo
troverà
gemme
avveduto
comprenderà
cui
mi
son
anche
dei
difetti
per
scutere
buone
tiepolesca
di lor gomiti
molte altre
sarà
se
Persista
lui
avaro,
dappresso
gioco
Se.le
sarebbe
tosta
-
occhio
stringe
in
le
abbandonarsi
ha troppo
bella,
l'odor del
casa
un
imposta.
non
:
la
tosta,
pioppi
più
Udite un'espressione
del
spalanca
rubino
bene
in
accade
lampo
responsabile
rimasto
Così
di
invece
prosa
che
d'oro si
porta
una
grande,
più
inonda
amante.
ragioni.
iddio che le bacia
Sogna
oltre
:
sonante
nuvole pompose
in
regine
l'alto
voglio
egli
sua
questa
i
ma
deve
non
ricordi
e
di-
.
Novaro
un'onda
d'argento
gioia
sua
quelle
col
ascol-
si
non
il
vento
l'anima
e
armonioso
so;
per
di-
trattarlo
bisogna
lo
garbo,
C'è
la
preferi
continuare
retta
di
e
di
d'uccelli
grembo
suo
l'aere,
e
voi
se
scegliere.
:
voie
Trilussa.
traduzione
dia
genere
*
l'autore
da
esala,
campi
il
un
o
vibra ;
e
dagl'archi
M.
Ed
Dornis,
necessario
Non
Questo
Ecco
douloareuse l'acutissimo critico francese del teatro
e
è
adopera
ecco
Madame
c'era
letterato
-*
*
suoi
dovuta
giapponese,
poema
i
egli,
garrulo
se
passare,
investe
rapita
se-
componimenti
suoi Poemetti,
i
Sono
—
si
e
Ma
nel
ranno
In
Udite
,
stesso
Per
metro.
come
non
e
anzi.
;
F.
metro
che
!
versi
in
Mir etile
filologo
male
tra-
cano :
geniale
di
visioni
tano
e
altro
per
Questo
:
metro
finissimo
nulla
una
,,
meravigliosa
quel
mica
11
cono
a
un
troppo lunghi
esempio
Mistral,
c'è
collezio-
tissima
di
Non
in
l'urta
i
non
capolavoro
un
in
questi giorni nel-
del
sia
gli
hanno
pubblicato
ne
terzina
brilla
guito
"
la
Treves
po'
la
esempio, che
per
e
un'opera
mediti
tutta
il
fermato
di
e
tutta
il
facilmente
quale
la
lungamente
questo
Novaro.
sua
il lettore,
Noi
a
ra-
di-
volume.
aspettiamo da
bella.
;
SemBen li.
amaro.
LA
Ni
l'eau
ni
les
Beau
Où
Sont
Tu
sembles
arbres,
voit
l'aérienne
leur
au
Leurs
Tout
un
et
rève
aujourd'hui,
luire
Jeter
pervenches
luisante
voilées
vitrail
songes
des
des
heures
prés.
heureuses
demeures
azurés.
mene
la
Terre
ronde,
coteaux
d'argent qui
leurs
vallèe
enfantin.
cornine
lumineux
Sont des vagues
incline
souk le soleil d'onze
vif mouvement
Les
midi,
attiédi..
corps
de
pàleur divine,
premier matin,
Brillent
On
ta
étend,
élève,
doux
leur
De
Les
d'avant
jardin
un
A
Parfumant
ciel
délicat
l'oiseau
n'ont
regards
MATIN
DU
DOUCEUR
belles
1
veulent
eaux.
sur
le monde
POESIA
Toute
la
Terre
Vers
Et
les
abeilles
Tout
sonne
C'est
Sur
—
Ah !
à
du
à
mes
Le
Le
neuf
sable
bras,
mes
Montez
Suspendez
sur
beau
d'un
un
vert
de
que
d'un
ruban
tei
Il
Ce
bonheur
Si
abrite
allée
crèpelée,
genoux,
mon
bleu
des
qui
coeur,
à
ma
bouche,
naisse
et
vignes
et
farouche,
du
lierre
Eté !
m'attaché
qui s'appuie
tout
que
secret
rude
et
me
et
s'allonge
serre,
volupté,
baiser
ébloui
verdure
à
amour
doux,
festons,
Pressante
Et
mon
l'oranger;
rosiers,
Vrilles,
Soyez
précipite
vous
persil léger,
L'odeur
des
joyeux
petite
mes
mains,
myosotis
Guirlandes
!
été.
belle
moi,
à
Avec
Nouez-vous
rouge,
tige
que
mouvant
Votre
Enroulez-vous
élan
Univers,
tendre
rose
;
l'espace argentò,
Dans
Laissez,
vertige
petite
clair
puisqu'un
coeur;
chance]le, tout bouge,
tout
chaude
votre
vaporeuses
tendre
divin
un
oscillez,
vous
cloclies
un
rit,
tout
s'élance,
Comme
des
amoureuse,
bonheur,
charmant
un
sont
Où
étourdie,
court,
et
à
l'on
si
coup
éprouve
en
songe,
doux...
Comtesse
2
M. de Noailles.
POESIA
TIEFE
(An
Des
Zufalls
und
Wagend
Ein
Bis
uns
in
das
seinem
bleiclie
die
Und
wer
neigt
Er
und
das
der
Tiefe,
zur
wie
vereinte
wenn
bengt
sfcosst
du
weiss,
sich
staw
gebaunt
Eisen
in
uns
die
scliwerer
wir
Flammen
daun
der
als
—
ob
vernarbte
kaum
VERFALL DES
Winter
Auf
alles
Dio
sterne
und
in
naht.
fallt
ein
sinken
der
Es
Herzen
il
additò
E
chi
die
un
schliefe
e
sterben
die
Mensclien
lacheln
Ein
Untergang
Die
Liebe
Die
Wer
Die
und
Den
mit
und
nackte
vollzieht
luftet
ihr
sich
Mensclien
langer
liaben
gleiten ruhig
Ruhigen
si
nella
L'hiver
s'étend
les
eine
Mlihe
Weile
zu
di
es
kalten
eine
manchmal
sich
daran
leise.
dormiveglia
piaga
a
s'approche.
lente et
partout
la
Le
le
—-
risa
pena
di
Benno
Geiger)
HUMAINE
froid
s'annonce. La
neige
sombrent
profonde,
d
et
sourient encore,
de
temps
en
temps
Une
s'achcve
mor
monde.
nomade abandonne
leurs
surannèes,
froid
dans
un
Les
et
la Passimi
paysage
Qui
vergessen
il
solennelte. Les astres
mer
hommes
L'Amour
Eise.
all'ann
—
melancoliquement.
Welt.
erneuen?
Trieb
—-
sentiments.
Zelt.
im
fondo.
rigido
DÉCADENCE
Kùhle.
noch
erstarrt
tuo
basso.
in
c
natale.
protende
dans
der
il
—
quasi
—
—
—
dal
di
—
viaggio
(traduzione
Grefuhle.
zu
nati.
Alexander.
die
quali poi
abisso
chiami
costretto,
ferro
Schnee.
in
sich
jeden
wie
gelingt
und
verjahrtes
Leidenscliaft
duldete
vieler
ab
siamo
sa,
sordo
canto
Les
Die
sui
e
—
pallido
silenziosi
verso
spinge,
See
tiefe
l'altro,
—
ti
Egli
Wunde.
sich
condannasse
ci
—
—
il
quale
ha
ammaliato
era
chiarore
cammini
dal
MENSCHHEIT
meldet
i
attento
Kunde
gleiclimutiger
in
viefe.
traumlos
er
tinche
l'abisso
Grande,
unten
frierlichen
ciascuno
noi
Geiger)
ci
scrutandoci
intraprendemmo
deinem
von
che
pareva
ci
entstammen
zu
di
Benno
Caso
e
Ognuno
lieimatliclie Tiefe,
herab
del
capriccio
Vcigliandoci
an.
Erwin
Der
II
verdammen.
zu
(A
Bann
auf denen
dunipfer Sang
sicli
Geiger)
Wanderung begann
lanschend
ein
wir
Leuchten
gemeinsam
Dicli
Benno
zusammen.
eignon
andern
schweigsame Wege wies,
uns
uns
bliohten
den
schien
jeder
luhrte
piufend
stand
jeder
und
Lamie
L'ABISSO
avec
une
strès
dans
tonte
tenie
nue
se
auoo
cou-
menrt
de
glacé.
voudrait
liommes
Schwane.
sa
encore
se
oublic
ont
lenteur
toutes
sinistre,
l'eau
metallique
Tràne
zu
une
frenen.
en
Benno
les
Parfois
auszupressen
Geiger.
larme
de
plus
leurs
yeuoc,
silence.
(traduction
3
sages
de
l'Auteur)
e
DIE
POESIA
CASTELLO
IL
Bordeggiavo,
roccia
lo
e
roccie
su
mi
godevo:
nella
ed
vela
unica
del
e
invincibile
avvinta....
della
morte
il
Ma
calmo
mi
disse
Allora
che
perseguendo
vele
come
ogni
e
corda
in
silenzio,
di
ascolta
e
stessa
voce
siccome
avessimo
una
stessa
croce....
bimbo.
un
sue
o
creature,
della
la
con
mura
mura
che
arcani
scherza
sorella
la
nostra
qualcuno insegna
che
la
nostra
uguali;
tutto
un
ci
qualcuno
monotono
col
silenzio
alla
col
mistero
al
E
mia
mio
lussuriosi
ascolto
che
nei
di
fra
queste
i
il
mio
Nel
castello
lusinghieri
Io
i
mura
miei
che
risposta
voce
spirito
Io
parlo
l'enimma
:
ia
con
segreti
avrò
e
nel
alle
sorelle
che
Qui
sono
altro
ogni
suono
è
il
la
tace
più eloquente.
sopraffatto
fosse
come
nel
contempla
e
uno
specchio,
Io
io
dissi;
seppi;
non
fui
come
di
fiore
come
l'onda
come
il
e
risi
fui
carne
come
io
feci;
io
suo
il
volli;
vinto
tolta
volubile
fango più
lacrimai
io
e
alla
col
che
crede!....
ad
suo
saran
gigliata
sua
morte
risorte.
non
sua
dal
Qui
pregano
sue
miti
e
di
di
posto
la
sole,
ciocche
le
le
al
sua
di
nascoste
buoni
cibi
dolce
prole
riparandola
foglie
mistiche
le
viole ;
a
girandola.
mortelle;
nepitelle
casalinghi....
stupore...
non
jDotei
occhi
vecchia,
rotando
dintorno,
i
suoi
asciutta
guardinghi
come
un
salce,
;
credei;
fuor
delle-mura,
Due
vele
affila
la
sua
falce....
vita;
rosse
balenano....
spregevole
ogni pianto
pianto
l'infinito !
cuore,
ingannevole ;
lubrico
di
giorno
vinto.
e
pianta inaridita;
essendo
chiede,
stellata
mazza
ingrassa
con
Una
«
fico
guarda
sanno
Egli
sua
cardi
consente
dell'istinto
voce
bella
donerà
e
e
che
demolito
quasi
già
che
e
silenzio
dal
risponde
e
dirò
mi
meglio
la
sogna
levrieri
ma
la
croce,
confonde
abbraccia
spirito
stesso....
se
tuoi
tentino.
ugghiolamenti
voce,
solinga
genuflesso
scatena
ora
vita,
la
con
preferita,
dall'intemperie l'agave
ed
giochi
che
in
paura.
sublimi
qualcuno insegna
sono
arati,
fochi
trepidanti
o
o
folle
e
corpi inanimati,
o
morte
incolti
campi
o
rocce,
dell'aurora,
nimbo
suo
mare,
\
Vita,
me,
una
quasi eternati,
ralinga,
dalla
rimase
qui
alle
;
ogni costura,
partì
voce
dimora,
il
la
mistero
un
desolanti
le
dilaniata
ebber
in
pallida
una
poiché
sul
aspra:
venni
ride
sè
avessimo
o
malinconia,
parola
una
fu
Quivi,
di
elie
mare
eli
fra
pensa
siccome
0
pensiero
un
come
ravvolto
costante
e
ad
Io
lieto
era
castello
maestrale
mente
impigliate,
il
e
l'ale
d'aver
vento
la
;
tace
egli
ode
:
scherzavo
:
Ed
mare,
Bordeggiavo
pareva
barba
sul
altissime
fragilità possente.
piccola
meditare
vidi
SILENZIO
DEL
nel
Coltella
mare
spiegate
insanguinate!
;
sordo
dell'ingordo
Sem
».
4
Benelli.
POESIA
l
FRAMMENTI
“IPERIONE„
del
de
nevi
le
bàratri
Oli
al]or
a'
che
Fauni
Bassareo
di
pleniluni
amor'
balli
e
di
le
risa
con
e
lor
baci
trilli
a
l'argentino
la
lei
la
di
«
Imene!
il
ma
il
»
de
cuor
ride
»
E
—
—
Andrea
a
le
Bacco
pensa
suole
Part
suonerà
quando
Ella,
cui
Diana
la
affretta;
che
un
chè
il
da
de
aerei
il
picciol
lui
riso
varie
del
ansia
like
in
Souls
sole
Oh
il
le
lustrai
Ours,
and
Close
the
le
virtù
fonti !
:
—
quante
their
treasure
eyes,
measure
a
and
little
love
world
blue;
heaven
rouses
than
glad
r
3
ou.
singing city,
a
the
houses
miraculous,
hearts
pity
us.
leafy
nest,
that
for
must
heaven;
but
God
two
there
had
made
given
fair.
lavacro
congiunta
Oh
ne
da'
silenzi
the
Summer
palpito ch'eterna,
stirpi.
is,
pass
now
fallen
surely
is
the
Lay
tabe
Now
la
strife
nor
broken
more
eclianted
Narrow
Iddio!...
the
of
are
Sun-wrought
tremi
di
grass.
watchful
wings
small
this
that
Whose
triste
of
is
skies.
flakes
cammini,
alvo
life
held
eggs
dear
leaves:
Ev'ry hedge
attende.
già
pain
sunlight
blue
beneath
the
God
To
onde
deterga
rinnovate
Lie
sororale
e
maccliierà
nato
l'amoroso
antiche
vital.
Ceccardi
saluto
sospiri
quante
fecondato
brivido
spirituale,
i
e
of
Unaccustomed
ripeterà guatando
pur
-
NEST
simple
blades
nor
unwonted
Frail
pio
un
rills
where
Here,
how
green
where
Letting
amiche
garzoni
lacrime
divin
1905
Roccatagliata
leaves:
Curtains
sera
le
de
fanciulle
maternità
veleggiati
al lor
di
il
libi
stagion'
pomi
piangi...
EMPTY
and
Thistles
melòde.
dei
per
breve
de'
tonfar
ne
Pelago agosto
the
Warm
speranze alterna,
viatico
ne'
le
tu,
il
giace
—
Part
che
esprime
fiumi.
Autunno
'1
tra
THE
ei
discioglie
gentil
le
»
l'inno
coro
venti
ascoso,
pioppo,
un
l'imminente
vergin fianco,
dei
di
mari
variando
giallo
e
de'
balli
anche
nuzi'al
zona
vergini cinge
di
Espero
de
talamo
pel
Ceccardo
de'
ride
vento
mister,
che
ed
S.
Aretusa,
rivi
l'aure;
co
fervor
«
riavvivar
il
dal
il
:
concento;
cerala
dove
Priapo
silvestri
di
l'ombre
ne
respir
cigli,
spiriti
deità
accesi
tremolìo
coglie
notte,
anche
per
dal
posando
lo
di
tu
o
pratìe
promiscue
vermiglio
contesti
mortai
quel
mescesi
se,
alcun
deità
entro
E
arborei
gli
quanti rivi,
s'infondano
carro
greti
Da
vario
susurro
e
in
e
aduna
populei
lazzi
e
«
nè
argute
e
dal
settembre
pampi,
guatan
Silvani
sceso
Imene !
persuadendo
serti
di
e
canori
chieggan
qual giocondo
di
tripudio
solitudini
e
verdi
verginee pe'
Man,
wings
breezes
too,
Knows
piangete
tiny
in
that
his
have
they
defy;
earthly
Heaven
risen,
in
prison,
nigh.
Fred.
5
G. Bowles.
POESIA
CARLOTTA
ATTO
CITTADINO
si
avvicinava,
sala
sul
ricordo
il
per
passaggio
suo
dimenticando
ali
di
si
vendo
ciò
Oh
T
innocente
!
mentre
il
leggiero
un
suoi
à
fra
impallidito,
come
rore,
si
se
alzato
è
il
la
serenità
superiore
voce
ora
TUTTI
—
TUTTI
—
s'è
levato
silenzio
morte
sua
difensore
e
vi
e
debbo
prigione,
perchè
e
lo
natura,
se
ha
di
di
e
fu-
l'interrogatorio
la
con
sua
morte.
gli
e
conosceva
tutta
degna
ai
qualcuno
confessato
è
questa
è
la
non
l'accusata
—
prova
mie
paghiate
mai
la
della
oscura).
la
tutta
è
:
bella
beni
per
sua
Mi
—
di
folla
in
apparsa
accaduta.
detto
di
partigiani
bianca,
cosa
ticheranno
scala
da
Corday
ha
una
:
che
tro-
dinanzi
sospetto
Dopo
e
una
difesa.
—
morte.
Alcuni
veste
gli
giudicare.
:
ri-
gote,
ciglia,
sue
giunta
di
il
che
le
silenziosi,
piene
cuore
susurrava
colorava
è
do-
preso
sentimenti
poi
E
—
se
!
zittio
fosse
i
La
—
sua
di
come
aveva
delle
due
morte?
Oh
Carlotta
nella
tutti,
la
un
occhiate
coscienze
vostre
—
CITTADINO
detto
le
coro
tra
suo
anche
dai
rimanere
difensore
suo
all'umana
La
CITTADINO
ha
e
le
costoro
paura
giovane
tremava
Decidano
visto
nel
già
qualcuno
lieta
un
meraviglia,
assassinio,
Quando
in
avanzava
—
delicato
l'arco
sconosciuti.
avessero
E
!
largo
gioventù,
sua
mutato
la
tutta
fatto
l'assassino?
verginale
pudore
lanciavano
altri
costei
sorrideva
scoteva
tanti
la
è
la
e
si
costei
chiamava
virtù.
Ella
suo
abbiamo
giudici,
E
—
si
della
—
spavento
sola
vandosi
;
prima
Ella
amore.
si
Corday
di
levato
s'è
ostile
dunque
è
appena
esprimevano
È
—
sembianze
svegliava,
di
e
si
bellezza
sua
momorio
rispondersi
momento
le
e
nome
—
forza
un
il
facce
le
tutte
e
la
Ma
Carlotta
che
appreso
Marat.
apparse
Marat,
domandasse:
per
che
sono
ammirazione
popolo
ognuno
e
II.
maledizioni
dell'ucciso
tutti
di
sommesso
folla ha
di
mormorio
un
SCENA
III,
la
Quando
—
CORDAY
me.
—
voce
!
si
alla
nella
difeso
Ho
Quanti
(Carlotta
un
ve
come
è
lo
rivolta
volevo,
Corday
udita,
è
nel
da
se
al
già
suo
signore,
debito
lascio
E
separata
come
piccolo
l'hanno
Enrico
sala,
si
applaudito,
silenzio.
poesia,
sorridendo
confiscati,
6
fatto
è
mezzo
avete
gratitudine.
sono
e
come
Poi
avendo
Marat
con
la
in
eredità,
non
dimen-
apparsa
a
Corradini.
pie'
POESIA
TANKE
GENTILE
IMPAZIENZA
Ecco,
di
nel
cogliervi
a
il
fior
primo
tutto
questo
grano.
prato
di
nevischio
m' è
E
sottile.
FUGACE
il
Sopra
che
pesco,
di
brevi
in
di
pulviscolo
Vuoi
neve
vederlo ?
tu
sonni
farmi
per
lieve
fino
via
mi
ma
si
è
che
Il
braccio
in
mano,
Che
tremare.
DOLOROSO
chiacchiere
Mi
di
addormentato
sono
in
è
quando
il
lo
beva
chi
si
sveglia
D'APRILE
PIOGGERELLA
t'ho
Cadi
piano,
nè
battere
ahimè !...
stamani,
primaverile,
pioggia
visto
l'ho
non
neve
o
prima.
Non
CANZONE
nebbia
Folta
!
sembianze
invece,
tu
e
io
É
la
deserta
dormi
copriva
e
mi
brughiera
squillò
di
la
già
la
Se
il
Nel
che
i
buio
non
Ma
cielo
hanno
che
è
del
più
colore.
sanno
è
i
han
pero
se
son
che
fior
tanto
La
bianchezza
dei
ha
Ma
suoi
che
già
la
viene
sparso
neve
e
il
il
Se
nella
la
tua
mia
vero
odore ?
ogni
più splendore
man,
fanciulla,
fiori
quanti
hanno
ormai !
MIGLIORE
quale
Arrivo
chiedo
stanco,
d'un
reale ?
che
le
Poiché
che
fu
giardino.
invidiosi
Mi
vedo
non
in
fiore.
siedo...
d'esser
dopo
ogni
delizia,
!
Signore
destinato
baci.
i
e
pergolato
acacie.
Che
paci
dolcezza
un
Son
d'amore,
tumulti
albergo
SAPIENZA
Fu
morire
deve
uom
ci
finché
SUGGESTIONE
nato
è
dato,
Non
e
gioire.
a
So
che
Ma,
mi
tu
detesti.
dimmi,
origlier,
non
vorresti
posai
la
bruna
testa
tutta
dotte
lui.
a
assai
Meglio
è
bever
che
FRAMMENTO
le
che
cose
ci
a
vedere
parlare
sentiam
del
*
ciel
la
luna,
fino
spuntare
Stanotte
in
un
vino.
■Che
intanto,
Da
ho
Ma
ch'era
un
fino
Numerate
sospirato
stasera...
tanto
Oh
!
pur
bellissime,
!
Niuna,
stasera...
7
questi
tanto
amammo
?
entrato
sono
orto
vietato
cogliere
dir?
PICCANTE
Vi
viole...
son
restato
INESTIMABILE
incanto.
quella primavera
che
AVVENTURA
per
In
ancor
restare
sempre,
lacrime
soltanto
me,
PERFETTA
fiori
cui
su
da
venir
per
SAPIENZA
alcuna
dirne
cosa,
dandomi
bevere
d'una
l'esperienza
susino...
posi
gli
E
intanto,
vita,
di
vero,
;
a
cosa
CAMPI
tu
piantai,
L'ALBERO
maggiore,
meno
spiendea
I
mia
casa
ahimè,
quanto
sogno
la
ha
TESORO
FRA
avanti
soltanto
dormendo?
appar
pensiam,
gelosa
copre
è
NEVE
su
è
che
e
PREGHIERA
odorosa
fior
amavi
tu
ancora.
han
più
notte.
ULTIMA
glicinie ondeggianti
che
REALTÀ
E
INSOSTENIBILE
forte !
più
MARZO
nero,
importa,
notte
stelle
se
Stanotte
Le
portare
dobbiam
Perchè
mio,
di
DI
morte,
COMPARAZIONE
Arriva
primavera.
NUOVA
gialle
vino.
dell'auro
quanti
ci
le
LUNA
le
;
canto...
un
la
cuor
SOGNO
cosa
ma
valle,
giardino,
scaldali
VISTA
l'aurora,
amor
felice
la
e
care
a
dire
lentamente
in
scolpite
le
mirare
arrivi
poterle
per
cinguettìo
uccelli.
degli
saliva
eh'
al
pianto
clivo
fiorito
un
se
DESIDERIO
ancor
possa
tue
GIORNO
l'alba
era
FELICE
farfalle ?
son
il
Tutto,
sarebbe ?
notte
quando
ho
PRIMA
desto.
gentile
biancospin
se
son
cima
la
AVANTI
del
Deh
beato,
sottile
o
niente.
per
cotesto.
per
ero
bollente;
dite,
sogno,
tazze
Stanotte
è
ghiacciato
INVERNO
il
ULTIMO
forse
Grato
Sognato
te.
a
vin
!
sogno
ma
è
pensando
donato
desterebbe,
che
una
han
stanotte
È
altro
mi
infinite
D'AMORE
e
vino
m'offrite
che
guanciale
per
buono.
pare
pochino
un
debbano
muoia?
non
breve,
sciolto
ma...
;
RIFIUTO
Invano.
è
dell'orto
dita
gioia,
e
CRUDELTÀ
La
che
le
innamorata
a
!
Dolce,
Mi
alternata
notte,
una
LEGGEREZZA
bastata
dunque
vin
GHIOTTONERIA ESTREMA
sì
le
di
mandolino.
SOLA
imbiancato
torno
:
il
suona
odorose
poche
gocciole
mattino
primo
a
già
d'aprile.
UNA NOTTE
Ecco
varrà
AMAREGGIATO
numerosi
più
stato
sono
PIACERE
invano,
susurreranno
benché
Signora,
GIAPPONESI
fra
eh'è
apparso
il
sole.
cose
preziose
quante
!
sono,
Traduzione
dal giapponese
Mario
di
Chini.
POESIA
MÈ
I
CAMPAGN
(FRAMMENTO
Il
NIERE
or
rate,
MILANESE
è
7ion
molto
dì
e
i
suoi
altre
alla
invitato
fu
recitare
per
FILOMÈNA\
DI
dellCONVENT
poeta
versi.
del
mirabili
Gaetano
—
CANZO-
Se
I.°
in
Ma
du-
vi andò
Crespi
la
O
non
senza
improntata
lieti
siamo
zone
di
dialetto
in
patriottico.
E
—
i
riprodurre per
di
questa
la
primi,
part
s'erom
in
soldaa
i
;
però,
anmò
mèj
o
e
fà
Todèsch
Vittori
de
de
part
el
Tltalian
Garidaldi ;
Milanese,
Nun
concetto
sopra
Canzone
una
preparato
aver
fà
voreva
tutti
Fà
i
spartivom
Nissan
dialettali,
opere
Umberto
Casa
MILANESE)
Emanuèll
quanto
ai
poeu
Todèsch,
obbligaa
can-
Per
parte più
podè
De
l'esèrcit
vèggh
refìlagh
sta
ai
part
di
Tognitt
piscinitt.
(5)
—
importante.
Certo
di
ricevere
venerandi
grande impressione,
una
ai
cennare
di
sensi
davanti
provare
di
spiacere
gloria,
intitolata
I ME
vegliardi coperti
improvvisazione
sua
di
commovimento
Veterani,
ai
trovarsi
non
in
il
9
poeta
avere
schiera
quella
quei
a
cominciò
CAMPA GN,
che
rispetto
e
dopo
e
presentandosi
la
In
coll'ac-
espresso
il
senza
gamba,
ona
o
di-
Cont
gloriosa
struppiaa,
braso,
on
questi
Sarissen
E1
sò
Tutta
Che
bravo
dover
quella
genia
tegniva
St'Italia
faa
Dover
E
il
insci
a
colp
de
coi
ball
faa
minga
così
poeta prosegue
via
s'ciopp
de
de
e
(i)
giugattà
sto
rebellòtt,
Sui
Mi
che
S'era
Vegneva
in
L'era
E
i
vòster
Al
sul
se
Pariva
l'è
cèrt
avrii
di
fortèzz,
Ti
Se
la
scottass
Che
Di
Si
:
tre
La
colori
bèlla
Biondina
L' Addio
I
le
scoproìi
o
;
sti
guerra.
la
e
;
poeu
bèlla
mia
i
e
personagg
:
e
in
«
s'
(1)
fanfarone
(2)
CIOPP
-
priamente
se
-
podariss
fucile
—
che
chiaccherone
per
eroe
BAILA
-
(£)
GALITT
(4)
BAGAJ
-
della
BALL
addìo
se
che
-
Palle
ha vanteria
sesta
eccitamento
bandiera
che
cuccagna.
rabadan
!
di
paisan
nost
!
pimm
:
pòmm !
ti
—-
là
ti
—
chi
per
che
la
»
guèrra
pòmm,
:
piant
»
la
e
intant
crappa
distruzion !
persègh
;
l'órt
gandóll,
e
de
pòmm
che
:
capitava
fà
on
!
gibóll
tal
disaster
on
(10)
tèrra.
sbragiava
se
a
l'era
in
trovava
se
cocumer,
sui
su
taj
fà
mi!
sass
zucch,
in
vengiuu
mai
vignoeu
in
»
eh'hoo
a
rItalia !
Che
Giulaj
;
nò
Tant
trovà
che
i
l'egual,
i
tempèst,
i
prìnn,
innondazion,
(n)
—
Con front
nòster
ai
dagn
bombon.
eren
scriverò
—
;
e
in
nùn
bagaj
(4)
(5)
nerale,
rifletteven
ed
—
anche
qui
è
gonfiature
detto
in
-
chiacchere
questo
ultimo
—
BAGOLON
senso
e
-
popolo
chiama pure
og'gi
-
così
i
chiamava
Tognitt
-
Toist
soldati tedeschi
(conigli)
ed
Gniba
-
-
i
tedeschi
Zorocch
-
in
ge-
Toder
Slapper.
-
(6)
BORDP:LL
(7)
CADREGH
(8)
ASCA
(9)
REDRIZZ
derivata
pjo-
li
nostro
il
TOGNITT-
come
Zucch
riviveven.
chiasso
-
sedie
-
POKU
oltre
-
guasto
-
dall'orientale
BALTRÈSC
—
GIBOLLASS
—
-
senza
-
danno
Ramazan
e
-
-
coniare
—
terrazze
all'ultimo
ammaccarsi
poi
—
RABADAN
-
—
REBELLOTT
chiasso
-
-
-
o
tetto.
il
sopra
piangere.
rinfusio.
confusione
all'italiano
rispondente
piano
CARAGNÀ
indiavolata
Bailamme che
pure
voce,
deriva
dall'orientale Bairam.
giornata.
(10)
-
ona
mòrt !
«
ai
quèll
sass
De
la
nutrice.
-
l'era
l'era
-
E
bòtt.
ancamò
fatti
dì
di
campagna,
—
terra
man
del
Viva
On
E
—
giò
vegneva
Andavom
(3)
no
Guarda
—
Ti
—
—
canta
in
fioeu
ti
per
Tomates,
tèrra !
galitt
i
l'Italian
tutt
a
O
piscinitt.
nòst
tombe
pur
Gigogin
;
el
sic
dava
E
cusin
amis,
s'erev
e
cantava,
se
(9)
ghiribizz,
razion
confusion,
—
Boria
—
E
la
immaginass
Tuscòss
je cuntava,
fà
a
vialjter
anca
de
nòster
larga,
reclutava
«
entusiasmava
tra
nùn
a
coi
redrìzz
quaj
per
(8)
—
«
in
mi
me
che
quand
provaa
insci.
scusa
mont,
fradèj,
alter
che
(2)
la
de
de
Vosava
che
el
sii
anca
!
piscinin
sui
faa
s'erom
a
sòrt
Faci!
tocca
papà
trà
giugava
che
Che
prodèzz
mar,
car
che
s'cioppetad
insci
Se
me
cuntà
sto
pont
Nò
mè
el
tutt
I
ritard,
camp,
tiravev
s'era
baila,
*
confusion
gran
papà,
rest
Quand
mi
in
Tucc
Sui
E
la
legnad,
bagolon,
baricad,
parli,
ve
Nassuu
—
sui
camp,
nòst
avevom
:
vialter
quand
la
tutt
Là
Ma
in
De
el
de
e
caragnà.
sto
part
(7)
;
bon
tutt
del
;
pù.
podeva
ne
tavol
pugn
quand
poeu
Che
canon
de
de
de
baltrèsch
sù !
fior
pont
sui
(6)
baricad
De
De
invidiada,
tant
al
in
cort,
se
i
i
e
pestavom
Asca
incadenada
serva
per
nostra
cascia
per
faa
d'avè
sègn
glorios,
cadregh
gibollass
di
mòrt
fortèzz,
davom
E
sègn
i
se
Se
De
perchè
i
bordèll
d'011
diavol,
stracch
Fasevom
E
Anca
che
in
cà,
el
faseva
se
Fin
demòni
on
in
strada,
E
devono
si
Fasevom
—
solletico.
—
ragazzi.
CRAPPA
(11)
8
GANDOLI.
-
testa
PRINN
e
-
—
di
nocciuoli
GIBOLL
anche
-
frutti
—
COCUMER
-
citriuoli
SBRAGIAVA
—
-
gridava
ammaccatura.
BRINN
-
brine
—
DAGN
-
darmi
—
BOMBON
-
confetture
-
dolcimni.
POESIA
Ma
On
dì
el
JL è
«
IJ
«
Hoo
Che
quiètt
dà
Al
rèst
Mi
d'Italia
s'era
Quèll
pù
Quèll'acident
Tant
de
Mansuètt,
Anch
me
ben
Per
quell
Per
i
De
cambici
immaginass
?
ghe
el
Cròatt,
El
(13)
capii
ben,
De
E
scigolìn,
Me
Fàsevom
E
E
che,
Che
in
On
dì
che
list
de
la
mia
A
Cara
«
«
I
«
Lor
del
nònna
No
gh'era
mè
ch'hoo
cosse
che
de
:
indirìzz
o
Vegnuu
Passaa
E
i
el
sconquass,
vegnuu
(Tutt
in
mè
in
che
Vederid
Tuscòss
La
piumazzin
nòmm
Che
tiren
i
la
E
cambià
fà
che
L'ha
in
tutt
la
i
bulardee
gran
che
quèll
fin
di
l'è
a
nòster
pensaa
Fasendes
in
nòst.
E
tèrr)
a
el
el
missionari
!
hoo
tòlt
sii
(20)
mandai la
fa
a
nò
per
ma
di
giò
de
fass
strango]011
fidegh
SPAGHETT
Uno
-
zio
el
sò
come
cèrti
fà ?
se
rabòtt
dal
rosegaa
sai
(21)
fèl,
i
e
peveròn
scherzètt,
del
i
coeur
vòlten
piang
slargà
tutt
i
ài,
quant
In
mài
e
i
anca
in
tragedi,
comedi,
cambien
1
de
bosin
de
la
l'è
pu
el
el
mè
faccia
sta
so
sti
contra
ut
tocaa.
in
burlètt.
vèss
rabiaa,
de
fioeuj
cani,
del
avend
in
la
sentii
de
fila
de
mi
tila
ferii
in
sto
el
vìscor
me
de
e
Veterano
l'è
quèst
i
contra
gir,
tucc
se
tal
Veterani,
vèss
sfilapprament
i
on
i
nò
pestada
a
cèrto
per
de
inoltra
e
—
sto...
dèbol
magon
su
Dissimili
ritirass
de
reson
che
mè
toeumm
Che
càs.
e
m'è
dorica
medegà
;
no
che
rultima
Per
(17)
el
tòrt
furent
storia
In
Slapper,
d'on
porch
ven
foeura
a
(22)
animai,
dì
:
consolamm
di
!
filapper
compliment
011
de
famm.
Pàs.
filacce
—
(15)
fu
poeta
chierico
sino
a
tarda
età
ZEMTNARI
—
-
seminarti
111
—
paura.
(13) GARBUJ
(14)
del
SE
garbuglio
SFILOZZAVA
FILOPPER
-
PIUMAZZIN
(16)
BULARDEE
(17)
SLARGA
-
I
-
anuffio
PEZZ
-
—
BERIN
sjìlacciavans
-
agnellino
pezze
di
—
tela
SCIGOLLIN
—
-
-
-
diceva
ultimo
accoramento.
-
ed
-
senso
Casa
TO.MFUDA
senso
-
Crespi.
-
Zuccona
e
CAPII
anche
ZUCCH
anche
la
-
Caea
tonfa
-
che
-
buccia
divisa,
specialmente
dei
altro
nomignoli
la
dati
militare
dal
qui
-
nostro
popolo
e
di
filacce
per
medicare
le
ferite.
l'agitazione.
allargare.
narmt
9
RABÒTT
(22)
SLAPPER, altio
VISCOR
è
delio
tedeschi
zombata
fa
la
materiale
e
ciarlone
frangia
a
tutto
morale,
per
qui
è
detto
canzonare
-
in
-
-
barabba
vispo
dei
—
LATTIMELI.,
nominoli
-
panna
alfìbiati
ai
montata.
tedeschi
—
TOFUMM
IN
'
—
DE
FAMM
-
da fare
a
me.
'
onesto
STRANGOIOV
N
JJ
-
(21)
—
ai
d'Austria.
Stragoglione.
piumacciolo
il chiasso
RUSCA
(20)
facendo
filacce.
-
MACON
(19)
si
scricciolo.
SFILAPPRAND
(iS)
quest ultimo
cosi
-
!
dà
andèmm,
vòlt
;
Gaetano
(12)
maa,
lattimèl ;
de
quisti,
post
civiltaa
question
pee
anca
pensa
insci ?
giudicarti
càs
De
andarà
la
de
scousquass
trà
on
scopelòtt,
ghoo
Savuu
De
di
l'è
capitaa
che
góss
pee
el
nagòtt
Diseva
(16)
La
ben
tanto
!
cafù,
nò
sul
finèzz
vèss
Dal
che
cerchen
reson
i
coi
i
Se
Per
e
bòja
tasè
del
còss
De
cognòmm.
e
guèrr,
uniss,
a
mi
(15)
l'umanitaa
E
Vist
fa
l'onor
nò
anca
quèst
m'è
d'011
mètten
in
insci
pussee,
apparten
a
poeu
senza
tend
Senza
me
(19)
!
cosse
in
tra
g'hàn
E
perchè
d'on
cessaa
squàs
che
quèll
Perchè
cà
a
ghoo
pensalla
nò
pròpi
Che
—
grand
poeu
sbappaj,
a
descor,
numer
se
a
brontolon—
Vialter
—
reiissii
tèsta
ritard
vòst
de
vorariss
Come
mi !
faa
nò,
bagaj,
nòmm,
faa ?
e
l'hoo
Tucc
Rè,
bigliettin
on
Ghe
E
el
hoo
g/ti
rispost
el
pòdi
Fina
chi
filapper
Garibaldi
savè
lee
lovorà
a
in
tonfuda
Che
Perchè
sti
per
su
miss
dii
se
po darani
mè
quell'etaa,
a
struppiaa,
rèsta,
me
ridicol
loder
on
Ven
ingenuitaa
uman
intenta
nonnìn,
avendom
Col
santa
nòst
sèmm
ghe
in
disimm
sentii
ona
Del
ragionà
l'è
pur
Se
a
sangv
hoo
tìla,
Ma
Hoo
ferii....
sfilozzavom
drovassen
Savii
i
!...
quella
per
ghè
!
feniva
sfilapprand,
Tant
(14)
medegà
per
lavoravom
come
E,
-I
bind
i
vera,
senz'alter
del
parari ss
Da
pèzz....
in
adèss
Se
—
succedeva
i
brasc,
011
berin,
on
prodèzz !...
sfilozzava
l'è
zucch
e
nassuu
vèss
L'è
Se
Turaa,
a
:
penser
despiasè
Perchè
comoveva,
che
piant
sti
Che
s'era
de
o
(18)
!
consolazion,
conscia a,
Cont
—
gent ;
i
insci
magòn
gran
si
surbuj
mancava
ai
sott
garbuj,
sò
Ma
«
chi
chi
gamba
la
dì
podè
ah
rusca,
mi,
ona
gioja,
eie
Scmvi
aneli
el
resta
me
vòstra
senza
la
cont
L'onor
«
poeu
dii,
quèst
la
Veterano
L'hoo
Ma
tutt
con
portà
no
Vèss
dava
ai
fuss
vòster
Ma
matt,
che
pensà
(12)
Zeminari !....
tornaa
anmò
pienta
gran
scouquass,
:
quiètt,
che
quel
papà
me
spaghètt
che
libertaa
in
prèt?...
a
tal
on
talment,
la
al
rivoluzionari
on
mandali
deventaa
sont
Per
l'è
Gaitan
ciappaa
consili
bisógna faggh
educazioni,
el
vedent tutt sto
prèt,
011
barabin,
Gaitanin,
Mandà
E
mèzz
dà
ghe
071
El
«
zio
on
GIP
-
POESIA
BALLADES
FRANÇAISES
VOILES
LES
DE
NAVIRE
MON
I.
étaient
Qu'elles
Puis
mon
navire!
leurs
soupirs.
Mon
noires,
des
les
port,
au
vents
L'ARRIVÈE
argentós
voiles de
Nous
voix.
posèrent
y
et
le
sur
ombre
son
regard
sans
glissaient
fin
d'une onde
morts,
sans
rivage.
mer.
Mais
voilant
d'un
l'ombre
l'eau,
passe
furent
le
cornine
a
nuage
nos
sur
]a
yeux
vivre
paupière.
Et
gris.
pensais
je
souvenir,
mes
:
sont-ils
ne
voiles,
ces
compagnons,
mème
plus
l'ombre
de
la
les
Sur
yeux.
lune
l'étendue
tonte
répandait
immense
son
de
u
des
Liyre
mer
Visions.
V
Piétol
alsér
Gli'
è
Au
com'on
è
ad
muc
'n
sugàtol
stàtoa
na
L'
ma
PIÉTOLE
è
sonetto
è
con
'n
'd
«
Ils
«
mer
Ils
sont
de la
vont
dans
re-
ses
yeux
tout
qui
à
coup
bateau
mon
argenta
tonte
mon
sombra
l'écueil,
sous
mon
al
da
d'intòran
case
picinin
dal
«
pu
un
étaient
qu'elles
noires
e
d'on
d'
trema
le
e
el
sol
in
dia
canpane
un
po'
faciada
le
dis
prima
dal
d'andar
via
sesìn
Paimaria;
spessiaria,
sugar
L'è
dal
as
in
coer,
sent
l'anima
'd
na
die
gran
Virgili
sef,
in
dal
giardin
malinconia...
Dsem
pianin
ostaria
poesia.
presso
mantovano
Mantova,
»
Adone
ove
di prossima
nacque
Virgiglio.
pubblicazione,
con
prefazione
10
di
Gaetano Crespi.
Nosari.
sou-
voiles
Fort.
giardin.
drogaria,
011
villaggio
Canzoniere
senza
les
(1)
al
in
de
navire!
Quancl
putìn,
l'è
la
campagna
ognuno sa,
tolto
eh'
tabachin,
c
m'entouraient
visages
MANTOVANO)
cesolìn
Virgili
paiset
frutaroela
come
è
fixer la
surent
port,
in
(*)
une
regard
Paul
on
intórn'a
ingrotolì
Questo
le
chanta:
n
(SONETTO
e
li ante r
loin
au
lumineux
PIÉTOL
la
qui
quand
rires.
mélan-
de
Du
la hune:
sur
voulurent
sirène
ceux
De
la
colie.
(1)
cornine
m'accueillit.
J'ouvris
mer,
montai t
r
àme,
navire?
mon
qui
ceux
La
un
cliantait
sóraphin
Une
la
des
j entendis
»
mei',
par
l'horizon
à
J
Puis
longtemps.
noire.
Un
cornine
allàmes
L'écueil
voile
navire
image
une
II.
DÉPART
LE
(I)
POESIA
LYRISME
MILITARISTE
POÈME
attendrìes
Sollicìtudes
indigènes
Le
du
mème
militaire,
de
loin
de
bourgeois
s
i
cet
9)
quelque
roi
surette
coquetterie
de
de
et
évidemment
moins
avec
favetirs
acquiert
les
bataille,
disons
le
de
certaine
vSouci
le
entre
soldat
le
femmes.
à
de
visir
le
sur
champs
sans
cupidement
Un
de
la
japono-russe,
guerre
la
«
hausse
papier
soit
perceptible
toutes
distances
mème
aux
afin
On
planer
voir
peut
sur
Paris,
près
la
gare
des
de
systèmes
cerfs-volants
superposés
qu
ment
voyantes
et
(bleu,
blanc,
St.
couleurs
qui
rouge)
douter
modestes
les
prémisses
des
essais
sont
d'un
képilier
trois
d'un
vue
de
l'exhaussement
du
les
plans
oblique-?
cerfs-volants
miroir
et
peuvent
polernoscopique,
aisément
panache.
que
l'on
munis
ètre
vise
avec
une
a
n
d'épier
les
mouvements
de
l'ennemi;
plus
pareils
dustrie!
photographiques
n'ait
point
enregistreurs.
substitué
aux
cerfs-volants
citons
c'est...,
du
Courteline:
tambour-major
et
sa
lance
à
la
hauteur
la
d'érable
canne
considérable.
plus
»
australien,• qui
revient
dans
la
de
main
la
du
canne
tambour-major
jamais
manque
ne
son
en
forme
frapper
d'admiration
les
foules.
11
toutefois
est
à
sinon
que
le
à
sceptre
lancé
d'or
pomme
zènith
au
l'attente
et
mine
le
prestige
de
propriètaire
son
en
ga-
par
le
plus
court
chemin
cluitc
des
le
et
plus
retentissant
le
sol...
la
loi
de
la
corps,
proposerions
nous
une
modification
légère
la
:
canne
obliqués
de
tambour-major
de
niobilisation,
est
démontable
en
deux,
portative
plus
en
cas
dessous
longue
déplorons
de
Strategi-
simplement,
de
touchent
ou
que
sans
incohérence
toutefois,
vu
que
les
deux
frag-
vue
en
seront
réunis
par
une
ficelle,
et
bien
plus
propre
sous
d'apcette
Nous
hoirs
en
ments
afin
indé-
et
curieuse-
chapelier
ètre différemment
pouvant
le
boomerang
au
est
qui
Aussi
quement,
des
en
de-
rémis
qui,
Lazare,
selon
militaire
C'est
expéditeur,
gnant
pas
produit
moyennes.
trompe
diverses
déclanchement
il
craindre,
de
et
ou
,
\
but,
de
leurs
opérations
panache,
mortevi
retraite.
pacifìque,
plus
bestiai ite.
de
à
morts
ou
sa
leur doublé
perpendiculaire
veuves
de
plomb,
en
décomposition,
douloureu-
les
visions
leurs
leur
pour
service
montés,
ramateur.
gaz
des
de
i
son
à
ors
de
ceux
un
réduits
pèché
de
à
tète
«
corps
au
fonctionne post
générateur
ou
une
adhérence
explique
leur
chute
la
»
de
Qu'il
du
»
des
que
corde
qu'
porteurs
tige
qui
ce
il
qu'
de
modèles
contre
aprés
encore
d'autres
modifié
empèche
parfaite
une
les
resurrection
de
porte
de
yards
gauche
cas
par
pour
utilisant
simulacre
ci
bon,
d'un
mieux
empanaché
semblable
à
ou
que
«
l'avons
nous
que
des
muni
la
le
Centaures,
necem,
fournissent
ainsi,
et
post
de
tète
«
dans
celui
de
mais
frères,
tournant
assure
dirigées
ceci
a
ballonnet
profitable
gni,
non
sou
exactement
bout
a
y
accusations
automatique,
un
les
d'un
moyen
Wyers
des
que
pratique
se
usaient
en
les
et
Un
du
s'abreuve
restaure,
se
le
et
sou
un
plus
armes
il
qu'
il
qu'
pas
fixer
de
L'Aéroplane
des
clientèle
d'ailleurs ;
ainsi
une
panache
des
ainsi
d'acier
jugulaire
semble
ne
nécessaire
nature
modern-style,
sa
soit
monture,
l'aisselle
portée
L'agrandissement
aitisi
contròlant
la
rémunéré
quotidien
il
et
son
il
dans
apprécier
section.
porteur
au
au
milliers
quelques
de
désire
casque
système
centre
La
imprévus.
»
l'appareil;
chères
mettait
de
guerres
de
droite
descendent
à
fumants,
d'offrir à
presse
évaluée
à
imprime
bourrasque
au
mouche,
millimètre
ij2
émerillon
Un
mèlée
chène,
d'
piano
tout
L'agrandissement
des
de
l'on
les
tous
victoire.
fixé
est
contenir
pour
la
si
Dans
Lecornu.
ingénieur
utiles
de
vent
à
canne
spéeialement
et
le
V
fort
système
de
moulinet
couronne un
poule,
candeur
perfectionnement
amène,
en
la
progrès
lequel
des
nous,
remarqué
de
petit
eie
sont
soufflé
sens
Le
faucille.
une
changé:
ont
nouveau.
rapport
un
quotidien
sement
du
qu'
neammoins
entretenir
d'une
toujours
nouveau,
à
temps
par
souci
droit
sait
étre
qui
gai
pleuvoir
d'une
peut
feuilles
les
par
Aussi
precieux
bataille,
louable
le
les
de
de
et
de
bouquet
pieds
aux
contraste
inèvitable
était
faible
de
que
dessus
au
pot-au-feu-bouillon
et
Mais
éblouissant:
du
ainsi
donc,
flottant
très
empècher
quel
Et
ferme
appareils
ces
de
bone.
multi-cellulaire
grand
cas,
cervéau
et
hannetonique (melolontha vulgaris)
Druides...
le
IV,
à
la
haut
le
lancé
importante
dans
toujours
pincette
en
gènéraux,
gent
nonobstant
champs
offre,
satisfaisant
des
décliner
panache,
aspect
peu
Henri
Le
étoiles.
apparemment
à la
également
la
de
moyen
actuels
laisser
fulminant
part
une
PROSE
militaires
éternellement
le
est
consacrò
maintenir
est
Nos
édifice.
le
volant
ce
soldats
les
envers
raquette
point
de
courage,
densité
(sa
le
vceu
les
tète
la
avons
nous
ne
au
nous,
notre
sur
fait
avons
nous
-
à
longevités
nos
prestige,
ce
dont
toujours reconquis,
et
à
panache,
.
obstinées
et
EN
1
forme
à
des
gestìculations artistiques:
le
bilboquet
militaire.
in-
Alfred
courante
11
Jarry.
POESIA
IL
CICISBEO
(FRAMMENTO
L'eminente
fratello
<(
di
sposizione
POESIA
geniale
e
gentilmente
messo
i manoscritti
tutti
del
parte
una
brano
un
veneziano
poeta
rappresentato
numeri
ha
Sarfatti
del
inediti
suo
,,
fascicolo
mai
Cesare
avvocato
MHRÌ0,
del
Sar fatti.
di
altro
inserire
bozzetto
in
in
comico
in
dei
tino
di-
un
un
PIERO.
in
atto
PIERO.
atto.
qualche dì
ciaro,
parlo
no
riguardi
go
L'è
mia
La
innanzi
qui
(di
PIERO.
—
vegnudo geri
sè
l'apuntamento.
a
Ye
che
zuro
poi
se
sempre
un
in
Vintiquatro
un
zorno....
le
ore
xe
fin
che
in
stago
pena
se
no
vedo....
ve
Senio
PIERO.
—
MARINA.
PIERO.
do
corpi
No
—
e
M'avè
dito
ancora
cambiò
Piero,
No
Dunque
-
stè
chi
corpi
sia
coi
far
no
de
tardo
o
se
non
parola
PIERO.
—
MARINA.
Go
—
un
Yu
flà
me
la
testa
scondè
un
ben
a
torsio,
Doperarla
quela sirena.
che
Fin
co
Cosa
domandè?
Marina, perdonò.
qualcossa che
no
conta
el
anca
pretesto,
perchè,
pur
torto.
Torto
quando che
i
scansar
per
scàndoli.
convien
perchè
se
voi
ben.
pericoli,
volta
Qualche
tropo longa,
anca
métar
gnente, poi
picoli
un'ociada,
e
la
su
strada,
a
proposito;
ve
trova
12
mai
fargliene
far
far
intopi,
quelo
che
quelo che
senza;
se
voi,
poi.
se
par?
Ve
No
avevi
Sti
riguardi,
Massime,
capisso... Piero,
dubita
nissuno
se
no
prudenza,
po
ligai
Ma
lo
un
vegno;
prudenza, prudenza
usar
Seguité pur....
me
tuto
visita
una
pena
E
co
ormai
vegno?
MARINA.
el
piombo
nasser
MARINA.
Se
speci
fa.
Torto....
gavé
de
pié
far
Incidenti,
accorgendosi
in
ch'el
quel
dopo:
torsio,
trope.
discorso ?
(come
—
Mi ?
un'anema....
vivacità,
sui
rampega
démelo
si,
ben,
Bisogna
do
go....
falope,
Una
Savè
E
—
Per
conte
me
dise
el
cuor?
L'amor,
più
co
e
torto
che
tei
Rispondé.
Bisogna
NO
MARINA.
se
a
gavé in
cossa
( imbarazzato )
—
Andar
momento
quel'ora....
in
dise,
testa
ò
se
Marina.
boca,
MARINA.
PIERO.
Podeva...
—
PIERO.
smara
podeva....
No
MARINA.
PIERO.
la
tegno
ve
qualche imbrogio.
ogni frase)
prima:
la
ga
Piero,
NO
no
dise
in
go
parte
Piero, parla
no' 1
franco,
Co' 1
fredd
Marina
cara
MARINA.
S'anca
po''
un
mio
cuor
Marina, quelo
ben,
quelo ch'el
No'1
Cara
PIERO.
el
fa
sta
( sottolineando
—
El
Ye
sconciò
vogio.
a
savè
Lo
—
goin
te
Qua
—
MARINA
PIERO
che
Quel
—
Caro
—
sapia...
prossimi
PIERO.
MARINA.
qualche mistero.
Gavé
Me
Da
-
oci
MARINA.
TERZA
MARINA
nei
Misteri mi? Che
—
MARINA.
SCENA
ben
Yarderne
compianto
Pubblichiamo
bozzetto'comico
CICISBEO
riserbiamo
ci
e
Attilio
a
VENEZIANO)
un
ste
sior
scolto......
ve
miga
sto
scolto,
zorno
fìsime
bisogno
ma
tute
per
de
cavalier
la
andar
capisso gnente.
no
ste
prudente.
cautele,
tesia,
coi
ste
pié
bele
de
piombo.
POESIA
del
ringrazio
Ye
l'amor,
Ma
pensa
No'1
sa,
l'è
imprudente,
L'è
l'amete
no
tradirse,
non
per
no' 1
storie,
l'è
no' 1
varda
mi ;
per
PIERO.
in
ziro,
tante
fin
MARINA.
o
Brava !
usé
Si
—
l'altro, presto sarà
ne
e
liberi
saremo
paure
ch'el
Marina,
volé,
coi
—
Ma
sospiro,
un
modo
un
Senza
tanto
quelo che
vien
In
cussi,
trategnir
ardito,
calcoli,
fè
la
no
colombo.
un
quel che
l'amor
Piero,
tante
a
Come
de
resto,
caro
No' 1
Ma
caldo
libero, inzenuo,
Gerì
far
a
tien
ne
lassé
modo
a
quel che
d'ocio, ch'el
prudenza,
ben,
alora,
e
MARINA.
Si,
—
l'è
più
L'amor
—
più
e
gh'è nissun
col
ma
segreto
piacer
el
che
consegia.
ve
farò....
vostro
MARINA.
E
voresti,
vu
più
Piero,
PIERO.
dise
Lo
—
no
MARINA.
i
eresse
PIERO.
Co
gabié bisogno
si
MARINA.
—
o
no
gh'è
zira
quelo
MARINA.
—
Se
xelo
de
che
Paraventi,
Me
No
par
là
Venezia
No
ne
son
S'el
0
nova,
si
o
Che
no
Che
la
MARINA.
far
no
el
dirito.
Ghe
dì
gelosi.
capita
posso
L'è
voi
chiara
Ma
voi?
Un
solo
in
à
largo
sta
naturalmente
darve
torto.
al
fortuna
note
e
come
Ma
el
in
sta
in
—
E
de
ale
sa
quei che
dir
che
la
Proprio
MARINA.
PIERO.
tase
zogando
e
note
per
quelo che
la
ritrato
mi,
cara
Marina?
Mi
quei,
de
sentimento
qualche lamento,
se
fa
bua,
farse
dise
bei
la
so
se
mua,
dama,
la
brama.
regola....
qua
poi
non
amar,
no
me
par
qualcheduno
La
fusse
de
morosi,
Tasé,
vegna
son
cibisbei,
compagna,
in
vero!
preziosi
fiumi
manda
lustra,
un
abili
spande
casa
zorno
serve,
de
volte,
no
pur
Sti
Ch'el
tondo,
e
amor
xe
soliti
voga,
galanti, impomatai,
PIERO.
sol.
virtù,
a
tanto
dubi?
MARINA.
mondo!
e
dei
vostro
PIERO.
tien drio
mario?
quelo ch'el
piase
circostanze
le
ch'el
putelo picolo
ga
ne
xe
quei che
insieme
e
mete
cagnolin de
s'el
De
sicura
Come?
ancuo
Che
Marineta.
marii
—
Licardini,
teme
smania
ocasioni,
ben
dubitar
prudenza
ama
sempre
ben.
prova......
sta
fusse
PIERO.
Dirito....
Convegni.
No
ma
dame
tante
dirito
Si,
se
ala
me
Piero,
piena libertà,
e
verti,
giusta.
le
provede, parla
prevede,
amor
MARINA
la tosse
el
podaré
Ulto
s'é
chi
star
;
Che
calando
va
Via
che
Pancrazio
el
PIERO
Se
la
cavalieri
d'oci
tanto
podesse
gavesse
Pancrazio....
Gaio
più
métarlo
Savé
seca.
se
de
sa
convien,
ve
digo adesso...
no
me
se
tanti
Che
scrupoli,
Marina?
cuor,
Magari
Magari
Ma
mio
fisime
—
co
come
vero
Secondo
gnente fosse
che l'è
proverbio,
tossir
caro,
Sarà...
—
Ste
el
che
come
[affettuosamente) Sècativa. De
del
Che
publico
anca
—
Ma
E
in
pò
CUSSI
E1
Se
métarlo
vegia,
dà.
PIERO.
Ma
ch'el
dubita,
coi
scòndarlo....
poi
tornaremo
volemo.
PIERO.
PIERO.
finia.
sarave
ben
bruta
lu
Pancrazio?
Se
sa.
nu.
so
gelosia,
Attilio
13
Sarfatti.
POESIA
ILARODIA
Se
alle
braccia
e
ti
Nè
il
si
di
grappoli
nascondersi,
istorie
entro
pergole
olmi
;
là.
e
qua
ch'io,
murmure
fior
fantastico,
d'Austro il mio
polline,
cederai,
tratto
Il
tuoi
sdrucciolano
dolce
ah
capelli
Sol
vien
sorge
per
peso
i
cupo
d'acini ;
scoppiano,
gli
omeri:
mio
venustà....
ristorar
bicorne.
gigante chifel,
per
lucciole,
incipriar.
sul
fievoli
Persefone
lattea
di
invidi, m'intridon
vendemmiale
core,
il
ama
sanguina
aspergono
muta
grandine
notte
letto
filari
fuggevoli
una
de'
manto
i
tal
mentre
via
narrano
doghe
sue
rigurgita
al
Sovra
vo\
te
lunge all'invisibile piacer.
pur
gli
e
grembo
un
di
o
m'eviti,
a
d'amor.
e
che
le
tutte
mosto,
ghigna
che
l'eterea
innumeri
d'oro
Invano
do in
sen,
sotto
'
putrì,
pampani
nell'aperta
ebra
vai
discinte
anco
che
versa
bocca
i
l'odorato
qui adàgiati
cerulea
chicchi
mia
tralcio
un
Vieni
semivergine,
o
diadema
stringe,
tazza
monili
s'attorcono
assurdo,
tue,
marmoree
muscoli
Intingerla
nella
offrirtene
un
boccon !
Vitaliano Ponti.
14
POESIA
ER
DIAVOLO
CHE
(FRAMMENTO
SE FA
FRATE
ROMANESCO)
A
C'era
Nu'
vorta
una
je riusciva
Pe'
via
toni,
Iddio
Che
rimbombà'
strisce
de
J'entraveno
Li
scoppi
Che
Pe'
De
de
li
c'era.
Che
—
Fò
secchi,
s'infrociava
e
un
d'un
vento
boja
er
So'
Oristano,
tradimento
a
stecchi
più vecchi.
Nun
Ma
De
frate
camminava
vedeva
sentiva
tant
Come
'in
una
la
a
tanto
Vidde
'
Sortì
E
che
na
da
la
Brutto,
De
Che
da
conto
che
che
fiamma
rossa,
fiamma
un
omo
peloso,
sbrugnoccoli
la
un
in
co'
in
er
Eh !
so'
Che
me
secco
'na
de
e
la
la
e
Nun
er
più
chiamato?
ciò
de
la
un
—
—
fece
quello
—
Farfarello !
la
a
li
moda
tre
puntini
coda.
moderno
cavolo
pe'
de
via
l'inferno.
quelli belli tempi
in
corpo
dà'
la
li
a
boni
avanti
le
persone
esempi
la
:
bottega
strega
popolo minchione.
vanno
monno
crede
le
de
cià
n'infischia
se
de
e
manna'
pe'
nun
er
più
ficcavo
scusa
bosco
!
So'
diavolo
er
passati
mago
Oggi
momento
io ?
diavolo
er
monno
te
spaventato
ner
riconoschi ?
l'attaccatura
Che
Chè
Chi
conosco
so'
conta
frate
er
scappà
frammassone
nun
Nè
fronte
punta
un
chi
Ingarbujavo
tocco
te
me
Farfarello
Der
campana
dava
tutto
fossa
toccava
la
sai
Quanno
convento
ie
una
tutto
locco,
d'incoraggiamento.
voce
Quann'ecchete
der
croce
bon
locco
nun
Che
Co'
Er
Nun
Farfarello
Sotto
lamento
li
lo
de
sciorto?
s'è
Ah !
So'
fulmini
sconocchià'
te
Nu'
je strillò
—
cercava
via !
Va'
scrocchi !
a
sei ?
Mentre
campi !
er
pareva
l'arbeii
convento
ar
Chi
—
nell'occhi
de
e
sera
lampi
cascava
Soffiava
una
scampi !
ce
li
Spaccaveno li
L'acqua
rientra'
che
tempo orribbile che
der
Che
Le
de
frate
un
Mifon.
più certi
s'è
nè
stregonerie
sp3ttacoli
cambiato, frate
ar
nè
diavolo
li
nè
miracoli
a
mio,
Dio,
!...
secco,
mucchia
un
naso
a
beccp
scucchia.
Trilussa.
15
POESIA
VIVIANE
Une
fraiche,
odeur
bruit
un
y
Sous
Elle
les
et
feuilles,
cachée
imite,
en
la
de
fouillis
un
Vers
fée.
A
fleurs,
l'heure
rire
Souveraine
la
Dans
L'eau
Elle
miroite
des
voile
se
comme
en
couleur
la
a
du
dentelles
de
Sur
les
regard.
son
Des
rois
Mais
Les
violettes
ont
de
monte
langueur
une
l'herbe
Viviane
reconnue
nul
robe
des
a
front
Son
de
lueurs
variable
est
son
et
piane
:
Et
Et
d'argent,
changeant
est
coeur
pouvoir
Elle
devient
féminin
s'insinue
irresistible
à
la
clar
au
pàtres
Des
serpents
de
voir,
cru
brune
de
glisser
verts
leurs
le
lune
de
Vers
elle
Parfois,
plus
crucile
est
ètoile
belle
la
parfois
et
Vous
:
Viviane
Elle
porte
est
en
plus
ses
puissante
mains
le
bras
nus
Et
que
les
Tespoir
magiciens
et
plus
sont
couronne
le
sommeil
le
est
Son
ses
bras,
la
mémoire
baiser
magique
est
est
et
près
plus
un
froid
cheveux
sont
Chaque matin,
defaits
elle
est
et
plus
le
simple
amour.
la
bonne
mort
elle
blonde
ramée,
aimée
votre
vous
femme
la
hésitants.
accords
ses
j' attends
que
—
doigts
Vous
des
effeuillent
avez
oublié
les
corolles.
paroles....
vous
le
savez
bois
chanté,
l'éternité
appartient depuis
vous
l'a
merveilleux
—
—
—
—
Elle
est
changé
a
tout,
de
de
nom,
vous
l'avez
voix
et
reconnue
de
visage
;
passage.
au
réveille
rombre
en
de
que
ses
pas
tous
les
désirs
anciens
brillent
des
souvenirs.
Vous
l'avez
pressentie
et
et
surtout
l'avez
vous
vous
1'
avez
rèvée
retrouvée
—
aboli.
l'oubli.
les
que
vous
belle,
d'elle,
rève
soleil
elle
la
sous
—
Elle
Et
Ses
en
ses
tremblez....
Longuement,
Dans
véritable
sort,
songe,
enfants
le
en
Voici
:
et
approche,
Elle
que
que
des
table,
sa
—
A
Plus
nuit.
—
ses
elle
dites
vous
Malgré
Et
luit
chaque jour,
longs,
très
printemps jette
Qu'elle
la
cils
reconnaissez
vous
Mais
minuit
et
ingénus,
yeux
long
belle
plus
est
trompent
les
passe,
Vous
ont
elle
illusions
ses
Elle
Des
d'or
face
sa
vu
la
comme
et
—
Le
Son
jamais
lit
son
tremble
—
ed
perles
et
partagé
n'a
renaìt,
Elle
Sa
ont
brune
est
crépuscule.
brouillard.
Elle
Parfois,
elle
du
croissant
du
ambré
chènes,
d'emeraude
palais
un
fil
dissimule
se
gris
et
foir.
le
comme
rousse
regret
lointains
yeux
le
Lorsque
rode
et
le
a
persifleurs.
s'attarde
elle
fantasque,
forèt,
qui
oiseaux
des
suraigu
le
où
vague
est
décevoir,
et
promettre
elle
couchant,
le
Elle
Le
sait
elle
Ondoyante,
étouffée
musique
Viviane
est
c
de
trame
vous
pour
vous
vous
des
endormez
jardins
dans
ses
et
des
bras
ciels
éternels.
—
dorè.
Renée
l'aurore.
16
Vivien.
BELLEZZA
LA
DELLA
Con
haeren,
ili
le
termini
questi
Veuillez
risultato
oltre
Della
si
italiane,
occupò
Jules
prose
essere
de
nè
Maurice
ce
que
rivolta
i
nostri
diffusamente
vons
cher
Régnier,
Barrós,
Jules
ci
che
caldi
di
i
favore
larga
e
ringraziamenti.
De
Paul
Jules
Bois, Albert
discussione
In
della
nostra
à
l'Ombre
liui
de
les
vons
Orthez,
5
Yielé
Gu-
Griffrn,
Ernest
Dauguet,
Gaubert,
particolar
ringraziamo
la
e
inchiesta
modo
i
la
con
mèlent
se
elles
qu'
Gii
la
Septembre
il
e
mais
l'Hellade,
de
mers
Poesia
un
aussi
dire
éclate
race
sur
si
et
si
paisible,
le
de la
donnent
sans
Temps
di
d'I
repli-
sur
la
terre
Monsieur,
le
sans
repos,
visage
grande
et
si
Eleonora Duse.
votre
de
miracle
tout
lettre
et
toute
de
noni
cycle
nouveau
clier
que
admirative
sympathie.
—
*
Isère.
Comtesso
tends
alla
d'Europa
hanno
commentato
Giornale
quali
voudrais
Merci,
1' amertume
dans
il
signore
più grande simpatia.
les
sur
intellettuali
più
quotidiana
stampa
Les
Italiennes.
toutes
poétes
Dante,
di tutte le
Purgatoire.
Je
iiiedi
Francis
Claretie,
Pupetières- Vivieu,
du
de la
inspiratrice
Ganderax, Raehilde,
Margueritte,
la
de. votre
Mais
anx
publié
pas
beauté
tutta
mon
11'avoir
la
Mockel, Marie
profond,
"aujourd'
d'Europa
italienne.
?
bien
letterati
e
più eloquente.
Victor
e
Curel,
ilGcizette
Mal
Londra,
risultati
point
seulement.
Francaises
nè
immediatamente l'attenzione
valse
Marinetti
connais
ne
de
pensez
Je
Je
maggiori poeti
Yer-
iwpressions
non
Mon
ai
più lusinghiero,
Francois
Lemaìtre,
crescente
con
Pali
e
en
di
risposte
inchiesta
la
catamente
noi
Emile
Saint-Pol-Roux,
qui pubblichiamo.
nostra
quale rivolgiamo
poteva
Henri
Payen,
che
quelle
a
ou
vers
non
Mauclair,
Louis
Kahn,
Parigi,
en
le
infatti
Camille
Peladan,
da
Noailles,
de
Comtesse
en
ajoutantvos
ottenuto
Ricevemmo
stave
dire
italienne
Il
l'inchiesta
la
:
notis
femme
madame
Jammes,
chiudiamo
Yacaresco,
Hélène
e
Francis
di
risposte
"POESIA"
DI
INTERNAZIONALE
INCHIESTA
ITALIANA
DONNA
de
main
1905
m
Francis
MANOIR
Jammes.
DU
BOULTOUS,
bien
Mon
Cher
•
de
votre
Femme
rait-on
Il
l'on
demandez
me
enquète
ajouter
pense
à
sur
la
quelques lignes
Beauté
au
inspiratrice
Quelles louanges, pourtant,
d'Italie.
semble
cher
FIN1STÈRRE.
Poéte,
Monsieur.
Né à
Vous
CAMARET-SUR-MER,
à
une
que
votre
la
gioire
si
naissance
doux
et
de la
vous
pour-
Botticelli,
Vénus,
—
ait
—
eu
et
lieu
próférez,
une
tuent
vive!
de
en
espagnoles.
des
sijjet
Marseille, j'ai grandi panni
seule
une
«
Eli
bien, je
l'italienne
femnie;
et
les
encore,
dont
massive arborerait mammelles et
pha plutót
menue
ou,
l'espagnole
mieux
siamoiserie
des italiennes
afficherait
la
trisettes
fondent
se
elles
Rosa
bandeaux,
et
si
consti-
plutót
la Jose-
nichons.
Or
dans
réaliser
cet
idée,
mon
de
précipité
ce
et
pèclieresse
de
fleuriste
plirasant
la
est
elle
Jules
*••••••••9
•
est
de
facon
ainsi
d'Italie
fidèle
à
rendre
celle
qu'à
Séville
e
hommage
natale,
à
la
à
tout
d'Espagne.
beautó
ma
en
la beauté
la
Naples.
par
le
dont
toiles
de
*-é
puisque
l'air
Que
l'ai
Et
Paris
l'ont
voulez
vous
dessinóe
d'ètre
que
de
immortelle
faite
voyage
bien
une
chefs
le
reponse,
ou
l'air
blanc
de
d'or,
visages
Sanzio
ou
oragetix
le
blessant
pouvoir
de
vos
figurava
di
compagnia
Rome
où
morte
pourpre
Profil
Que
trainìez
de
de
la
Francesca,
versiez
vous
s'imprécise
fu
chiesto
di
gioire
et
de
lèvres
toujours
des
vos
cris,
moi
Monna
Lise
rèves
sur
feu,
Beauté
des
femmes
je
lieti
lignes
et
les
sons
qu'un
se
mèlant
souvent
les
demandent
mes
à
d'un
vous
cyprès
tout
étaient
hui
dont
bas,
épanche
accord
et
lie
le
soir
les
de
e
molti
son
e
geniale
artista
giovane
Desdemona
sulle
anni,
nella
scene
lettori
il
nome
di
attrice
questa
d'ingegno.
e
di
riprodurre
vedova
la
dell' illustre
esaurientemente
alla
seguente lettera
Ernesto
tragico
domanda
della
Rossi
surriferita
Villa,
:
19-8-905.
e
rappresentava
Ofelia
la
era
Londra
a,
le
parti
Enrichetta
signorina
di
Giu-
Cattaneo,
la
compagnia
andata
sia
mi
finire.
a
rammento
Rossi
passò
(Così
mi
di
averla
nelVoperetta
scrive
il
udita,
in
e
Mazzei
ima
poi
non
so
(1).
compagnia
di
fraternel,
est
sans
yeux
una
Giulietta
or
molti
quindi
che
Desdemona
lasciata
come
mince
et
lisse
operette
due
Nessu%o
si
e
il
mystère
ad
brillante
d'Italie
lythme
l'ombre
sua
yeux.
appel
:
altre
Béatrice
o
tre
avvedeva
scadenti
più
povero
sciojido
Comrnent
m'en
que
Varilaeven.
Dalla
Ora
Vont
da
Rossi,
quale risponde
veux
che
Les
alludeva
VI)
e
Rossi,
bellezza
Evelina
signora
lietta,
du
musées
qu' aujourd'
nella
Kahn,
mirabilmente
Ernesto
L'attrice
soeur
les
jeux.
la
Vous
en
parigine.
dise
nous
che
Siamo
la
fìs
je
1905
Septembre
fascicolo V
(vedi
risposta
Venise
meravigliosa
dans
les
souvenir
d'oeuvre
-
comme
garder
veux
5
le
Liege,
j'obeis,
Ci
Que
sculptée
que
dans
plus
c'est
et
Il poeta francese Gustave
Sienne
Margaritone
était
et
:
baignés
portent
les
sur
Tintoret et
de
Bordone,
celle
yeux
resplendissent
l'uiiiquo
rues,
les
j'en
inédit?...
sonnet
D'ITALIE
rose
Combien
Se
de
regardee
les
donné
italiana
Vous
Et
visage
mes
minile
grand poéte
VISAGES
O
le
Pendant
je
eneo re
Mais
sul-
ami !
petit
ce
vous
mot,
un
:
gioire
maitres
dans
ont
Aimez
la
eut
déesses.
que
excuses,
•
Michel-Ange.
Italie,
cher
Titien,
de,
Elle
par
Sai n t~~J?ol- Tìoux.
et
corps
Ces
cher
•
•
Veronese.
Tibi.
Mille
poème; j'y joins
un
ferame italienno
la Grece
s'embranclie à
Provonce, domaine qui
par
quaud
—
envoie
vous
La femme italienne demeure à
ma
demeurant
do
femmes
les
toutes
Je
belle,
Voilà
beante
de
la marseillaise
dis quo
•
Para-
marseillaise.
la
:
Lemaìtreje
belle
plus
reine
de
et
poète
madone,
•
de
cher
Mon
à
hybride parvient
ètre
Ernesto
lui,
anni
dopo
chi
operava
per grandi
che
il
lasciò
la
miracolo
attrici,
insegnando pazientemente,
ritornavano
nel
di
far j) a, ss are
il miracolo
ma
tanto
?
Vacar&seo.
L
(i)
Il
cav.
Mazzei
fu
segretario
è
lo
vero
della
compagnia
Rossi.
lei
faceva
che
nulla.
'affezionata
EVELINA
Hélène
Rossi.
compagnia
ROSSI,
la~
AURELIO
"
POESIA
UGOLINI
GUSTAVO BOTTA
HA
PUBBLICATO
CAPELL
:
Aprii
-
„
Night
GAUBERT
NEST
nel
I.°
La
Fascicolo:
nave
NELLI
PAUL
—
ADAM
L'Aquila
-
Conquista (I.
A
des
Refuge
Parte)
d'Ouest
turna
CAMILLE
PONTI
REGNIER
DÉ
de
Fredegonde
the
lake
MENDÈS
LI
-
BOWLES
TADEMA
Armonia
-
LI
-
La
-
Y.°-YI.°
rosse
0
Fascicolo
VITTORIA
—
versaire
Heimnarrts
—
main
SEM
—
tent
by
BENELLI
crowd
A
(II.
Apologia
-
Parte)
—
Le
FRED.
BOWLES
Ftè
Hidalgo
MARIE
prince
sonnière
F.
—
maisonnettes
di
Poeti
STUART
-
CARDI
Conquista
Yama
matin
HUGUES
MERRILL
Eros
PAUL
di
ER\VIN
poéte
—
F.
—
—
(II.
Deux
-
R.
au
LÈNE
chansons
du
TÉRÉSAH
—
VACARESCO
Ah!
-
versi
Nella
petite
des
ticata
gemelli
Fascicolo:
SAINT
—
GEORGES
Elègie d'Antonimie
—
—
ARTURO COLAUTTI
FRANCIS
GRIFFIN
Antichi
Chanson
zone
—
F.
CATULLE
STAR
-
G.
—
T.
ETTORE
—
LUCIENNE
P.
-
Les
Les
-
La
-
—
-
FAGUS
—
cieco
al
—
—
la
mer
SEM
—
EMILE
PAUL
—
BENELLI
-
GIOVANNI
VERHAEREN
ADAM
Le
-
II padre
mio
MARRADI
Tempete
-
della
PARIS
SEIZ1ÈME ANNÉE
26,
-
Paraìt
montagna
et
-
—
le
15
VACARESCO
—
—
—
Alfred
1
Jean Lorrain,
GIUSEPPE
fr.
25
|
:
Un
Six
an
.
.
.
25
fr.
14
fr.
8
fr.
mois.
T.
la
un
da
cui
Ponti
-
PONTI
L'aloés
JEAN
-
GIAN
—
—
disastro.
.
Trois
mois.
.
Carli
scrive
del
Bisognerebbe
per
il
storni
Frine
:
a
da Roma
fare
una
nota
trine.
invece
Mancano
nera
,
intero
Un
di
due
esercito
di
vera ;
virgole s'è
poi
ammutinato.
Eh,
già,
quei
militari
!....
»
-
-
—
Nella
al
4.0
poesia H tregenda di Gustavo Botta,
verso
devesi
leggere
cavalcano
e
non
cal-
soirs
Terracotta
—
PIETRO
À
VAu-
giubba
-
VERS
Ecoute!..
ET
PROSE
HÉLÈNE
—
Directeur:
ESHMER
—
RICHARD
PAUL
FORT
CAPELL
-
Rue
Boissonade
24
-
PARIS
L'ERNITAGC
SE1ZIÈME ANNÉE
mois
fr.
1
50
...
Un
Six
.
ultimo
nostro
danneggiato.
bizzeffe,
LITTÉRATURE
ET D'ART
Dircctcur:
Edouard
Ducoté
an.
.
30
fr.
17
fr.
10
fr.
.
mois.
.
~
ci
-
FERDINANDO
ROVERE
Roumaine
-
Alla
-
IJrois
mois
.
e
stralciamo:
recensione
sottoscrizione
PARIS
ÉTHANGER
:
Ne
».
francese
carissimo.
Vitaliano
nostro
stata
di
Ballate
Les Mauvrais
MARINETTI
ivres-fous
Vallette
Étranger
dimen-
BRUNATI
scrittore
ABOIVIVEMKIVT
Fraiice
Les
fu
IVUMl^RO
IvE
....
à
poesia
PARIS
-
chaque
della
all'illustre
venia
cartolina,
righe,
Song.
FRÀNGE
Condè
de
F.
lìaliade
Vers
-
CASELLA
-
,,
«
amico
di
-
Da
BOTTA
Vamour
-
CORRIGE
cavano.
TUMIATI
-
-
Sonnet
-
PAYEN
spirata
DOMENICO
VALDOR
—
Louis
Su
-
LORRAIN
-
CHIGGIATO
FONDI
ENRICO
VITALIANO
—
GUSTAVO
DAUGUET
—
MASEFIELD
Delta
—
MARIA.
Le
HÉ-
—
REVUE DE
Directeur:
FÉ ANCE
de
—
—
DE
ime
Ier
le
-
sur
Doublé
Signe
MERCVRE
|
-
tomobile
Fascicolo:
Speri
JEAN
—
JOHN
LUCINI
MARIA
Taormina.
IY.°
nostro
una
GEORGES
—
MARIE
—
»
—
RENÉE
BOSIS
DE
PAOLIERI
DE
-
RÉGNIER
DE
GIOVANNI
—
disastro
Pantoum
-
Floreali
terzo giorno
del
Mensonges
Russo
Tito
ADOLFO
—
Tregenda
-
luogo
lunga
nel
France
can-
Courtisanes
HENRI
Fascicolo:
del
Visione
Melan-
solita
Lacs
sept
-
de
V Alba
«
Sul
MOSCHINO
KAHN
FUCINI
MARINETTI
MENDES
dedica
(traduite
MOCKEL
-
FRANCIS VIÉLÉ-
—
YIK°
Ville
BOUHELIER
DE
nel
/
-
conquista (III. Parte)
Poesie
-
—
La
-
Sarcophage
-
Crepusoli
colie.
JAMMES
PASCOLI
FRANCESCO CHIESA -Aracne
-
la
«
GIOVANNI
di
CEC-
inediti.
soirs
chiediamo
di
111.°
tomba
solamente
pubblica
pubblicazione
mauvais
fais-tu?
que
Niet-
a
ROCCATAGLIATA
FEDERICO
ERRATA
Il
Il
Sulla
—
VACA-
Ode
—
FERDINANDO
di
di
CHARLES
Le
-
POL-ROUX
-
di
Vento
forét
di
-
AUTEUR
—
ALBERT
Olivo
del
POESIA,
titol
mort
Albanaises
SAINT
—
La
-
des pleurs
et
OLIVA
di
HÈLENE
BASILICI
CECCARDO
glueck
la
bras
Sofèrnia
Le Fouzi-
La
-
L'
—
LI poema
STURGE-
FORT
partie)
—
rire
passe
vitrail
re
III.
et
-
JARRY-
MARINETTI
di
di
pente
UGO
DOMENICO
ROCCATAGLIATA-CEC-
d'Yvermont)
Elle
-
T.
di
CARDI
GU-
FORSTER
MANDELSTAM
Versi di
—
di
tote
de
Les
—
Ziebernacht
badìa
poéme
un
assiegé
Lyin-
-
El
—
PAUL
ALFRED
—
1>e
—
Le
la
Sur
—
Napoleone
è
nel
GEIGER
ai
vous
Das
—
la gioire
Cesi
—
einer
Là
—
GAROGLIO
—
Je
—
Nach
—
ALEXANDER
LOUIS VAUDOYER
sche
Fileuse
-
JAMMES
A
—
VERHAEREN
CLAUDEL
DIEGO
BOIS
JULES
EMILE
FRANCIS
di
soir.
ce
eli
di
FRED. G.
—
CRESPI
—
CECCARDO
chausons
VIVIEN
HÉLÈNE
—
A.
par
Deux
des
Romance
-
INCONNU
-
Antologia
-
di
RESCO
Anni-
-
dell' idea
RICCARDO
—
giorno
Apuani
Elle
Parfums
-
VALENTIN
—
forteresses
pastoral
folie
Gli
-
GAETANO
Pytho
morto
—
-Air
fille
La
-
Jeanne pre-
La
-
ORVIETO
et
a
CONTRI
-
Il
-
in
GUSTAVE KAHN
—
Eris
-
Ni
Le
MARINETTI
ANGELO
PONTI
VACARESCO
Nooii
-
T.
—
—
VITALIANO
FORT
-
Rose
à
Rose
-
GIUSEPPE BRUNATI
—
-
NEGRI
Mattinata
-
DAUGUET
Hail
-
Bohémien
face
La
GIORGIERI
CLOVIS
—
A
-
-
Severed
-
SEM
—
coq
di
Mousmé.
RENÉ ARCOS
Apparizioni
-
—
Renegat
consolatore
COLAUTTI
PAUL
—
Lou
-
RANDEL
COSIMO
—
Carmelitana
LI
-
—
ARTURO
—
MISTRAL
:
K.
—
ERWIN ALEXANDER
—
—
I doni
-
ADA
Lettre
-
Songe
Abend
-
BOTTA
STAVO
de
BENELLI
BOWLES
Viandante
Palais
-
gegnoso
AGANOOR
Fascicolo:
GUSTAVE KAHN
—
MOORE
II.
pour
—
—
nel
Deux
VITA-
—
Povertà
la
—
cienx
VILDRAC
nel
CECCARDO
—
sonnets
MA-
(I. Partie)
Ballo
da
alla
Madrigali
-
-
Festa
T.
de Vidole
des
PAUL
Forst.
-
PONTI
La
-
F.
mori
BENNO
HENRI
The
-
Mori des Forteresses
ORIANI
ROSENVAL
not-
pace
—
RACHILDE
—
-
jolis
—
La
LAF-
d'Ltalie
Poesie.
-
distruttore
ROCCATAGLIATA-CECCARDI
ALMA
Le
-
des sabots
ER-
—
JULES
—
PUBBLICHERÀ:
„
Paysage
-
della
NOAILLES
DE
TÉRÉSAH
—
ALFREDO
Ritorno
-
POESIA
BOWLES
L*Aiibe
-
Sonnets
-
canto
LI
-
FRED.
—
La
La
-
CIPPICO
—
RICHARD
—
FRED.
—
L* Amazone
-
Chanson
-
RINETTI
SCHURÉ
MAUCLAIR
Palazzo
-
EDOARD
—
MOSCHINO
VITALIANO
FORGUE
BE-
-
KAHN
F. T. MARINETTI
—
COMTESSE
—
COLAUTTI
-
LIANO
CATULLE
—
ETTORE
—
SEM
—
GUSTAVE
—
amoureux
—
D'ANNUNZIO
Amen !
-
ARTURO
—
La melodie incarnèe
Japonaise
GABRIELE
d'Inverno
Tramonto
-
Montmartre
-
ANTONIO
—
Grottesco
-
Vento
-
Paris,
35
Rue
de
Sevres
,,
.
,
■
■
.
.
.
,
PARIS
-
,
_
,
.
.
\
,
SOCIETÉ DU MERCURE DE FRÀNCE
,
Vient de paràitre
LE BOI BOMBJtNCE
"
\
•
Tragedie satirique
3
4
en
fr.
actes
eq
pro^e
50
"
:
de
UT
T
1.
-
\A A T3 TTVTC7HPTT
IL 1
lVljf\X\llN
r
11
.
de
r
Lfl
eONQUÈTE
la
3
•
»-<■-
DES
"
de
(€ditions
piume
„
fr.
50
s
a"
-
ETOILES
9
*■
*
,
-•"
*•
f
_
et
de
DESTROeTION
Xeon
Stabilimento
Tipografico
di
Bedaelli
Vanier.
Pietro
—
Borialo
Jf.
Jvfesseirt €diteur, Paris
8
fr.
(Milano),
1905.
50
Quarantelli Quirino 9 gerente responsabile.