Fattori push e pull File

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Fattori push e pull File
In maniera molto semplicistica e riduttiva
possiamo dire che gli spostamenti della
popolazione avvengono perché esiste la
Pressione demografica differenziale
=
squilibrio demografico-economico tra il luogo di
origine e quello di destinazione
Se non esistessero questi squilibri non ci
sarebbero i movimenti migratori?
Per rispondere oltre agli aspetti puramente quantitativi
dobbiamo considerare gli aspetti qualitativi (migliori
condizioni di vita/maggiori opportunità)
1
I domanda: a livello internazionale si osserva una
tendenza all’omogeneità dei
comportamenti demografici ed economici e
dunque una riduzione della pressione
demografica differenziale oppure no?
II domanda: una convergenza nello sviluppo
economico implica una convergenza nei
comportamenti demografici e viceversa?
Le nostre riflessioni si baseranno sulla seguente fonte:
2
Sul nostro pianeta vivono al 2015
7,35 miliardi di persone
miliardo
3
-0,50
2045 - 2050
2040 - 2045
2035 - 2040
2030 - 2035
2025 - 2030
2020 - 2025
2015 - 2020
2010 - 2015
2005 - 2010
2000 - 2005
1995 - 2000
1990 - 1995
1985 - 1990
1980 - 1985
1975 - 1980
1970 - 1975
1965 - 1970
1960 - 1965
1955 - 1960
1950 - 1955
L’incremento medio annuo è uguale nei vari continenti?
Incremento medio annuo percentuale
della popolazione per continente
3,00
2,50
World
2,00
Africa
1,50
Asia
1,00
Europe
0,50
Latin America and the
Caribbean
0,00
Questi incrementi diversi hanno portato a modificare il peso della
popolazione dei singoli continenti sul totale della popolazione
5% 0%
mondiale
0%
7%
7%
9%
9%
16%
10%
22%
55%
2015
1950
8%
1%
4%
7%
Africa
Asia
Europe
Latin America and the
Caribbean
Northern America
Oceania
54%
2050
26%
60%
Al 2015, 7 paesi comprendono circa il
50% della popolazione mondiale: Cina
21,6%, India 14,9%, Stati Uniti
6,2%, Indonesia 2,7%, Brasile 2,1%,
Pakistan 1,5% e Nigeria 1,5% mentre al
2050 per arrivare alla stessa % si deve
aggiungere anche il Bangladesh e
soprattutto si modificherà l’ordine dei
paesi: l’India supererà la Cina (17,5%
contro 13,9%) e la Nigeria balzerà al
terzo posto con un peso pari a 4,1%
Gli indicatori demografici vanno verso la convergenza?
8,00
7,00
6,00
World
Africa
5,00
4,00
Asia
3,00
2,00
Europe
1,00
0,00
Latin America and the
Caribbean
Northern America
Speranza di vita alla nascita per continente. 1955-2015
90,00
80,00
World
70,00
60,00
50,00
40,00
Africa
Asia
Europe
Latin America and the
Caribbean
Northern America
30,00
Non pare che ci sia convergenza per quanto riguarda il
TFT e nemmeno per e0
TFT
Africa ha ancora livelli di fecondità molto elevati (4,7) mentre
in Europa il TFT si colloca ben al di sotto del valore di
sostituzione (1,6)
 e0
Africa (59,6) ed Asia (71,6 presenza del Giappone dove l’indicatore
supera gli 85 anni) sono ancora lontani dalla speranza di vita
raggiunta da Nord America (79,2) ed Europa (77,0 presenza della
Federazione Russa dove l’indicatore si colloca intorno a 70 anni)
Naturalmente i dati per continenti mediano delle
situazioni molto diverse al loro interno
10
10 Paesi con TFT più basso al 2010-15
10 Paesi con TFT più alto al 2010-15
China, Macao SAR
1,19
Gambia
5,78
China, Hong Kong SAR
1,20
Uganda
5,91
Singapore
1,23
Timor-Leste
5,91
Republic of Korea
1,26
Burundi
6,08
Republic of Moldova
1,27
Dem Rep of the Congo
6,15
Bosnia and Herzegovina
1,28
Angola
6,20
Portugal
1,28
Chad
6,31
Spain
1,32
Mali
6,35
Hungary
1,34
Somalia
6,61
Greece
1,34
Niger
7,63
Cina 1,55
10 Paesi con speranza di vita alla nascita
10 Paesi con speranza di vita alla nascita
più bassa al 2010-15
più alta al 2010-15
Swaziland
49,18
Sweden
81,93
Lesotho
49,50
Israel
82,07
Central African Republic
49,53
Australia
82,10
Sierra Leone
50,19
Spain
82,28
Côte d'Ivoire
50,97
Iceland
82,30
Chad
51,13
Singapore
82,64
Angola
51,68
Switzerland
82,66
Nigeria
52,29
Italy
82,84
Mozambique
54,63
Japan
83,31
Guinea-Bissau
54,72
China, Hong Kong SAR
83,74
Peso % classe d’età 25-49 sul totale della
popolazione per alcuni Paesi dal 2015 al 2100
45,0
40,0
35,0
Senegal
Niger
Italy
30,0
Cabo Verde
Norway
25,0
20,0
Tassi netti di migratorietà al 2015
Italia +1,8 ‰
Norvegia +9,3 ‰
Senegal -1,4 ‰
Niger -0,3 ‰
Capo Verde -4,4 ‰
Struttura della popolazione
(immigrazione di rimpiazzo)
Rapporto del Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (Unfpa)
del 2002 è interamente dedicato all’effetto della
Finestra demografica
nei Pvs come contributo per la riduzione della povertà
Cosa si intende con tale termine?
Si intende un periodo di tempo più o meno lungo durante il quale la
struttura per età è tale che la relazione tra la classe d’età
demograficamente dipendente (età 0-14 + 65-w) e quella
demograficamente indipendente (età 15-64) è più basso rispetto a
quello che si osserva in un intervallo di tempo più lungo
Popolazione giovane
Arretratezza socio-economica
Alti tassi di fecondità
Bassa speranza di vita alla nascita
Popolazione anziana
Sviluppo socio-economico
Controllo della natalità
Elevata speranza vita alla
nascita
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Il peso elevato della classe 15-64 rispetto alle classi 0-14 e 65-w
offre alla popolazione un’opportunità per ridurre la povertà purché i
Governi riconoscano tale occasione e attuino adeguate politiche come
1/3 della crescita annuale delle “Tigri asiatiche” tra il 1980 e il 1990 è
imputabile alla finestra demografica (Rapporto Unfpa, 2002)
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La popolazione continuerà a crescere
nelle aree più povere del mondo
La popolazione di Cina e India rappresenta ben il 37%
della popolazione mondiale ma i ritmi di crescita di questi
paesi si sono fortemente ridotti nel tempo
E’ in atto un profondo cambiamento: oggi l’area geografica
in cui la popolazione si incrementa con il ritmo maggiore è
l’Africa e in particolare l’Africa Sub-Sahariana. La
popolazione dell’Africa ha superato il miliardo e per la fine
del secolo le Nazioni Unite prevedono un ammontare pari a
circa 4,4 miliardi (la revisione 2012 prevedeva 3,6)
A causa dell’estrema povertà di quest’area il numero di
bambini che muoiono è altissimo e la pianificazione
familiare non riesce ad avviarsi
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